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Qualsiasi cosa tu faccia, prima o poi, diventerà un’abitudine.

Nell’istante in cui ti accorgi che è diventata un’ abitudine, abbandonala, perché è diventata
controproducente, controrivoluzionaria. Ti frenerebbe, non ti permetterebbe di andare avanti.
Ti terrebbe impastoiato nel conosciuto, non ti permetterebbe di andare verso ciò che non è
catalogato, che non è su una mappa, cioè l’incommensurabile. Pertanto, ogni volta che rimuovi
un’ abitudine, non sentirti in colpa!

Non pensare: “Mia madre, mi aveva insegnato questa cosa. Rimuovendola è come se tradissi
mia madre”.

Certo, tua madre ti ha insegnato ciò che lei conosceva, pensando che sarebbe stato un bene
per te; ma adesso il contesto è cambiato. Tu stai vedendo una vita totalmente diversa da
quella vissuta da tua madre.

Come potrebbe tua madre rimanere la tua insegnante per sempre?

Non devi sentirti in colpa e neppure essere in collera: la tua povera mamma ti ha insegnato ciò
che pensava sarebbe stato un bene per te.

E’ servito allo scopo visto che sei arrivato dove sei ora, a questa ricerca.

Sentiti grato per ciò che hai vissuto. Non sentirti in colpa e non giudicarlo con severità .

Ogni volta che cambi programma, fallo come se ti togliessi un abito.

Quando il tuo corpo cresce e i tuoi abiti diventato stretti, non ti senti affatto in colpa scartando
il pigiama che tua madre ti aveva dato e ora non va più bene. Non sei neppure in collera, non
fai tanto trambusto, perché sai che quegli abiti sono serviti allo scopo.

L’essere umano è una forma in crescita.

Ogni giorno gli accadono cose nuove, è inevitabile, ogni giorno deve assorbire ciò che è nuovo.

Un “rivoluzionario” non è mai veramente in collera. Perché dovrebbe esserlo? Non c’è motivo.
I tuoi genitori hanno fatto per te tutto quello che potevano fare e l’hanno fatto con le migliori
intenzioni. Il fatto che i loro insegnamenti non ti sono stati di alcuna utilità e non ti hanno reso
libero è un altro paio di maniche: non era nelle loro intenzioni. Le loro intenzioni erano buone
e non avrebbero potuto fare altrimenti, visto che avevano vissuto in un mondo diverso.

Pertanto, allevando i vostri figli, ricordate di non imporre loro alcun programma: aiutateli
invece a comprendere. Non date loro regole fisse, date loro la capacità di vedere le cose,
affinchè possano scoprire le loro regole personali.

Non date loro alcun sapere, date loro consapevolezza.

Ricordate sempre che i vostri figli non vivranno nello stesso mondo in cui avete vissuto voi:
avranno il loro mondo. Un mondo che voi non riuscite ne a sognare ne a pensare. Non
ripeteranno mai i vostri schemi di vita. Avranno uno stile di vita loro.

Date loro consapevolezza e, ovunque vivranno, troveranno la loro strada.

Date loro la luce, date loro occhi per vedere, per comprendere: date loro il coraggio di essere
liberi.
Questo è Amore.

Il mondo cambia così rapidamente che qualsiasi cosa diate ai vostri figli, diventerà in breve
tempo obsoleta e per loro sarà soltanto un peso. E se dovranno abbandonare quel peso si
sentiranno in colpa. Oppure si sentiranno in collera con voi. Nessuno dei due casi sarà un bene
per loro, né per voi.

Vivete una vita rivoluzionaria, insegnate la rivoluzione ai vostri figli e a tutti coloro che amate.
Solo questa rivoluzione non fallirà mai, ma finora nessuno ha mai tentato di realizzarla.

Gesù ne parlò , Buddha anche, ma nessuno tentò di attuarla.

Io vi parlo di questa rivoluzione: dipende tutto da voi.

OSHO

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