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POR OSMAR di Alejandro Jodorowsky

(Traduzione di Silvano Agosti)

Amo sviluppare la mia coscienza

per capire perché sono vivo,

cos’è il mio corpo e cosa devo

fare per cooperare con i disegni

dell’universo.

Non mi piace la gente che

accumula informazioni inutili e si

crea false forme di comportamenti,

plagiata da personalità importanti.

Mi piace rispettare gli altri, non per

via delle deviazioni narcisistiche

delle loro personalità, ma per come

si sono evolute interiormente.

Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio,

il cui cuore critica gli altri senza sosta,

la cui sessualità è perennemente

insoddisfatta,

il cui corpo si intossica senza saper

apprezzare di essere vivo.

Ogni secondo di vita è un regalo

sublime.

Mi piace invecchiare, perché

il tempo dissolve il superfluo e

conserva l’essenziale.

Non mi piace chi, per retaggi

infantili, trasforma le bugie in


superstizioni.

Non mi piace che ci sia un Papa

che predica senza condividere la

sua anima con una Papessa.

Non mi piace che la religione

sia nelle mani di uomini che

disprezzano le donne.

Amo collaborare e non competere.

Mi piace scoprire in ogni essere

quella gioia perenne che potremmo

chiamare Dio interiore.

Non mi piace l’arte che serve solo a

celebrare il suo autore,

mi piace l’arte utile per guarire.

Non mi piacciono le persone

eccessivamente stupide.

Mi piace tutto ciò che provoca il

sorriso.

Amo affrontare volontariamente la

mia sofferenza con l’obiettivo di

espandere la mia coscienza.

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