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VERSO CASA

Uno spazio che produce pi storia di quanta possa consumarne, per alcuni la "vetrina" del nostro Continente, per altri il suo "termometro": la "culla dEuropa" e la sua "polveriera". Condizioni sociali non proprio da nuova Europa. E la sola visita a Sofia, fra laltro mancata, varrebbe il viaggio. ITINERARIO- Pliska, umen, Preslav, Veliko Trnovo, Trjavna, Kazanlk, Koprivshtitsa, Hisarja, Bachkovo, Dospat, Goce Delcev, Melnik, piramidi di Melnik, Blagoevgrad, Rila, Rilski Manastir, Sofia, Montana, Belogradchik. LUNGHEZZA- Km 938 PERIODO CONSIGLIATO- alcuni tratti dellitinerario sono piuttosto in quota e qui pu fare davvero tanta neve (io ho patito molto freddo soprattutto nel tratto dopo Sofia). In linea di massima tarda primavera fino a gli inizi autunnali. FONDO STRADALE- le strade bulgare sono sicuramente meno peggio di quanto si possa credere anche se in circa 1000km si possono incontrare dei tratti disastrati: il peggiore sicuramente quello del passo Slpcenskj per arrivare a Kazanlak. Comunque prestare molta attenzione anche perch spesso gli ostacoli sono segnalati male o addirittura ignorati. Quando ho percorso litinerario, la strada 1 da Montana a Vidin era interrotta, ho deviato sulla 11, bellissima, per poi scoprire che la pi meridionale la 114 forse pi bella, qui la campagna davvero rilassante e suggestiva.

Testo e foto Giovanni LAMONICA Chi dice che i rientri debbano essere sempre rapidi col solo pensiero di tornare il pi in fretta possibile alla solita routine? Una bella tirata in autostrada ed il gioco fatto. Nel nostro caso si pu anche decidere per un percorso slalomistico attraversando Balcani, monti Rodopi e Pirin per poi spingersi allestremo nord est del paese dove i confini nazionali si restringono tra Serbia e Romania, avvicinandosi ai patri confini. Tutto comincia da Sumen, con il suo incredibile mausoleo in onore dei fondatori della Bulgaria, in cemento, granito e marmo, che rappresenta un vero e proprio colosso dellarte ufficiale. Inaugurato nel 1981 sulla sommit della collina che domina la citt, festeggia il 13 centenario dello stato bulgaro. Imponente e ben visibile ad oltre 10km di distanza!! Un gigantesco bunker che nel suo genere pu essere anche definito interessante se non addirittura bello. Tutto ritorna al numero 13 e volendo si pu tentare la scalata dei 1300 gradini che portano alla sommit del colle, ben sapendo per, che una strada aggira la collina per arrivare a poche centinaia di metri dal mastodonte. Qui, a Sumen intendo, vive anche unimportante comunit musulmana ed possibile visitare la pi grossa moschea del paese. Assai deludenti le visite a Pliska e Preslav, le prime 2 capitali della Bulgaria (dal VII al XI secolo). Poche rovine e mal conservate. Volendo si possono evitare, ci sono sicuramente tante altre cose da apprezzare e vedere. Comincia a rendersi utile la carta della Datamap (INFORMAZIONI generali): spesso le scritte sono solo in cirillico. La cosa anche divertente ma sicuramente meglio avere il riferimento nella lingua locale. La prima parte si svolge avvicinandosi a Veliko Tarnovo, questo sicuramente il tratto pi monotono di tutto litinerario. Dopo una rapida visita alla citt, che meriterebbe maggiori attenzioni, iniziamo a salire di quota imboccando la 55 che si spinge fino al confine turco. Naturalmente ignoro le indicazioni per Trjavna, primo perch sono quasi invisibili, secondo perch la strada assolutamente fantastica e per giunta di fresco asfaltata. Mi accorger dellerrore, dopo una ventina di km abbondanti e non vedendo sopraggiungere Mauro ritorner indietro fino a trovare il cartello stradale. Trover il mio compagno, comodamente seduto al bar con un boccale di birra in mano, nel centro di questo gioiellino di vie lastricate, asimmetriche case a sporto, cortiletti suggestivi e piccoli ponti a volta. Si fatto decisamente tardi e decidiamo di sostare, anche perch tutte e tre le guide ci indicano lo stesso ristorante come il migliore. Sar un delirio gastronomico: favoloso! Sar anche lultima cena che faremo insieme. Mauro stanco e decide di accelerare il rientro in Italia. A dire il vero cera anche un bel bozzo sul cerchio in lega anteriore della sua Triumph, regalo di un dosso beccato in pieno allingresso di Balcik, appena arrivati sul Mar Nero, cosa che, credo, contribuisca alla sua decisione nonostante le raccomandazioni di un paio di gommisti a cui chiediamo consiglio. A questo punto i ringraziamenti sono obbligatori: Mauro prima di tutto un amico ed riuscito a resistere 2 settimane, sacrificando le sue vacanze per accompagnarmi in questa trasferta, un viaggio, bello ma dai ritmi scanditi da esigenze redazionali inderogabili e probabilmente da una persona che in queste occasioni ha un passo non propriamente rilassante. Grazie, ci vediamo in Italia davanti ad una delle nostre solite bottiglie di vino. E cos si continua, in solitaria. La giornata fredda, piove e salgo il passo di Slpcenskj sotto un nebbione che riduce la visibilit in alcuni tratti a 5 metri. Il fondo reso ancora pi infido da chiazze di sabbia spalmate con sagacia sulla carreggiata. Ci metto una vita e come la strada si affaccia sulla valle il tempo migliora miracolosamente. E sar una giornata indimenticabile: a parte una rapida nevicata (una spruzzatina, niente di preoccupante)

dalle parti di Proglad, viagger attraversando i Rodopi da est verso ovest con la Grecia ad un tiro di schioppo. Strade difficili ma generalmente in buone condizioni. Considerate che, questo tratto, per lungo tempo stato vietato alla circolazione per gli stranieri. Anche la carta in cirillico entra ben presto in difficolt. Mi fermer a controllare segnalazioni incomprensibili e domandare informazioni parecchie volte: fan-ta-sti-co!!! Una delle pi belle pi belle strade del paese, secondo la guida, per me sicuramente la migliore. Pastori dalla stretta di mano poderosa, donne pomak (sono bulgari, islamizzati durante la dominazione turca) nei loro coloratissimi abiti, uomini nei piccoli villaggi attraversati. Dolmo Drjanovo, tardo pomeriggio: entro nel villaggio con ben visibili 2 piccole moschee. Le mie ottimistiche speranze di arrivare a Melnik con le sue piramidi di arenaria che dominano il paese, sono praticamente inabissate tra luci fantastiche, paesaggi e gente che non pu passare inosservata. Musica, suoni. No, non il muezzin che richiama alla preghiera. Mi avvicino alla piccola piazza: sembrerebbe Goran Bregovic in una delle sue migliori performance, probabilmente una radio a tutto volume. E li vedo: un piccolo complesso di paese, bambine che ballano donne che le controllano. Chiedo il permesso di scattare qualche foto, naturalmente accordato. Le bambine scappano, tutti ridiamo, la luce strepitosa e mi concedo 10 minuti abbondanti di concerto, gratuito, rilassante, ormai tardi, ma per arrivare dove in fin dei conti? Mi fermer, ormai fuori tempo massimo a Goce Delcev. Valerj, il proprietario mi dice che per dormire tranquillo deve crearmi spazio nella rimessa del ristorante: lo aiuto spostando bombole di gas e bottiglie dacqua ed una volta salito in camera noto che nel bagno oltre a sapone e shampoo ci sono anche un paio di preservativi (ne porto sempre con me, ma tanta gentilezza mi conquista)!! Uno addirittura gusto fragola!!! Oltre a fantasticare, comincio a sperare che incluso nel prezzo ci sia anche lutilizzo del medesimo!!! Mera illusione. Devo guadagnarmi tanta buona ospitalit e cortesia verso gli ospiti con le mie forze, ma sono distrutto. Sar cena, buona, ma lontani dalla sera precedente e dopo una girovagata distratta per il centro mi infiler nel sacco, solo, per uscirne lindomani, fregarmi i condom (non si sa mai), e ripartire. Altra giornata bulgara, niente a che fare con i servizi segreti: luci, sole e questi monti Pirin che, incredibilmente innevati, si fanno aggirare docilmente da un motociclista. La strada fino a Melnik dovete credermi poco trafficata in qualsiasi periodo dellanno. Arriver fino al monastero di Rozen, ma le tanto decantate piramidi di arenaria non mi conquistano. Camminata di un paio di km, e di nuovo per strada. Incrocio la 1, arteria vitale che da Sofia va a sfondare il confine greco, e le cose cambiano. Asfalto germanico e strada piacevole. Se si ha fretta come me (impegni redazionali, voi capirete. Ma io comincio a fare fatica!), la sola visita del monastero di Rila pu riassumere largomento dellintero paese. Bellissimo, in un contesto davvero spettacolare. Odier le autostrade ma il tempo comincia a stringere: 2 giorni per tornare a casa e cominciare a preparare il materiale da pubblicare. Sono stanco ma se avessi unaltra settimana non avrei dubbi, e saprei come spenderla. Arrivo alla circonvallazione della capitale che dovrebbe essere una sosta fondamentale in uneventuale visita della Bulgaria (almeno un misero giorno che diamine!). Pomeriggio inoltrato e devo arrivare nelle vicinanze del confine se voglio avere qualche speranza di consegnare il materiale in tempo. Penso seriamente di dover parlare a Falletta, il responsabile redazionale, ma poi penso che non lo conosco neanche ed un eventuale incontro si risolverebbe in maniera fantozziana, ignorato su qualche poltrona sabbia mobile. Sto lavorando, devo farmene una ragione: abbasso la visiera, impreco ripetutamente, canticchio qualcosa nel casco (a voi capita mai?) e risolvo il problema capitale.

Se pensate di seguire lo stesso itinerario una volta imboccata la 18 (sarebbe la tangenziale, ma una strada normale a 2 corsie, con le solite buche da citt bulgara, nella citt bulgara capitale del paese), quando vedrete i piccoli cartelli che indicano Beograd, beh, quasi ci siete, 3km e prendete la prima a sx, stavolta a 4 corsie. Attenti ai radar della polizia, ne ho incrociato un paio ma fortunatamente nella corsia opposta. Altra strada di montagna, splendida, poco trafficata (nonostante fosse sabato) che ho percorso in poco pi di 2 ore e mezza, foto e soste comprese. Arriver al tramonto a Belogradchik per ammirare al tramonto, la fortezza che domina labitato. troppo tardi per le foto: luci radenti, profonde, lucide, quasi vive, che riempiono le forme, ma se prevalgono le ombre, allora ci vogliono quelli del National Geografic. Dovete credermi sulla parola, le rocce di arenaria che costellano il percorso, ma anche tutto il tratto da Sofia, valgono la pena di arrivare fino qui. Anche perch, passando il confine in questo tratto si potranno percorrere strade statali anche in Serbia. Tanto una volta arrivati a Belgrado, in poco pi di 5 ore (senza rispettare neanche un limite di velocit) possibile arrivare in Italia. CARTOGRAFIA Studio F.M.B. Bologna, grandi carte stradali, Bulgaria 1:800000 BOX I bambini della Bulgaria: la sfida dell'accoglienza I cambiamenti economici e sociali degli ultimi tredici anni, conseguenti al crollo del sistema socialista, hanno fortemente indebolito il sistema socio-assistenziale della Bulgaria, lasciando le istituzioni preposte alla fornitura di servizi per lassistenza alle famiglie senza alcuna forma di supporto finanziario e organizzativo. Particolarmente drammatica apparsa sin dai primi anni la situazione degli istituti per minori, che accolgono un numero sempre crescente di bambini in stato di abbandono: spesso collocati al di fuori delle comunit locali, ai margini della societ civile, gli istituti sono una realt poco conosciuta dalle stesse istituzioni ministeriali che pure ne hanno competenza amministrativa. In Bulgaria il numero totale dei bambini negli Internat ammonta a 28.000 (dati non ufficiali parlano di 34000 bambini istituzionalizzati), compresi i bambini con bisogni speciali, gli orfani sociali (molto spesso i parenti perdono i diritti genitoriali a causa della povert). Uno dei bisogni crescenti, ma di pi difficile e scomoda risoluzione, quello relativo ai giovani e alle giovani che per raggiungimento della maggiore et vengono dimesse dallIstituto (postistituzionalizzati), senza nessun programma di accompagnamento al reinserimento sociale. Problema reso ulteriormente pi grave nel caso di ragazze-madri, rimaste incinte durante la permanenza in istituto e chiamate a farsi carico delle difficolt del reinserimento in societ non solo per se stesse ma anche per il proprio figlio: purtroppo queste ragazze sono spesso poste dai direttori degli istituti di fronte alla tragica scelta di abortire o di abbandonare listituto, ritrovandosi in questo secondo caso in mezzo alla strada. Le ragazze che non scelgono di ricorrere allaborto si trovano in condizione di estrema difficolt: impreparate ad affrontare la vita allesterno dellistituto spesso queste ragazze non sanno nemmeno di avere lopportunit di rivolgersi ai pochi servizi sociali per ricevere un minimo supporto. Diversi sono i progetti per limitare questo che diventato un vero dramma sociale, che hanno lobiettivo di coinvolgere gli ospedali, i consultori medici, le organizzazioni non governative presenti sul territorio della citt di Sofia e i Servizi Sociali con lo scopo di individuare i casi di bisogno, verificando, per quanto possibile, tutte le situazioni di fuoriuscita delle giovani dagli Istituti cittadini. Una volta individuate le ragazze-madri prive di tutela, verranno accolte in appartamenti, concepiti come centri residenziali, per un periodo di tempo limitato. Le mamme accolte in ogni appartamento saranno seguite da unquipe composta da: 1 educatore, il quale avr una funzione di supporto, 2 assistenti sociali e 1 psicologo. Intervenire in modo costruttivo su una realt cos complessa, significa permettere alle ragazze-

madri di crescere, educare, allevare i propri figli, evitando di riproporre al proprio figlio lunico modello di vita conosciuto: lorfanotrofio. INFORMAZIONI Veliko Trnovo Ufficio del turismo, vicino alle poste, tel. e fax +3596222148, e-maildtour@vali.bg Trjavna Ufficio municipale del turismo, l. Angel Kuncev 22, tel. +3596772247, e-mail smile@triavna.nat.bg Goce Delcev Ufficio del turismo in l. Tsarina Ioanna, MANGIARE E DORMIRE Veliko Trnovo Hotel Etara, l.. Ivailo 2, tel. +359621838 oppure +359621464, fax +359621890 Ristorante Mehana Boliarska Isba, l.. Strambolov 11 Ristorante Starata Mehana, l.. K. Ficto 3 Trjavna Hotel Pension sul corso Principale, appartamentini a partire da 90 leva Hotel Trjavna poco prima, con garage, 88 leva la doppia ma senza colazione Hotel 4season in alto sulla citt, 100 leva con colazione Ristorante Starata Loza, che significa letteralmente la vecchia vigna, praticamente menzionato da tutte e 3 le guide che avevamo e non possiamo che essere entusiasticamente daccordo Goce Delcev Hotel Mehana Malamovota Ksta, l.. Tristo Botev 25, tel. +35975129135 o +35975129136, fax +35975124074 e-mail maiz@goce.techno-link.com Belogradchik Hotel Mehana Madona, l. Tristo Botev 26, confortevole ed un discreto ristorante, buone anche le colazioni incluse nel prezzo, tel. +3599365546 o 5646 finale. Hanno anche un cellulare 0888949450, www.madonainn-bg.com e-mail madonainn@yahoo.com Hotel Rai, l. Tsar Ivan III, tel. +3599363735, davanti alla stazione degli autobus. Ristorante Elit vicino allospedale, prezzi buoni anche per gli standard ungheresi
e-mail: giovanni.lamonica@gmail.com web: www.landsails.it http://landsails.blogspot.com/

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