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Scuola Normale Superiore, ammissione al corso ordinario

Prova scritta di Matematica per Fisica, Informatica, Matematica


26 Agosto 2010

Esercizio 1. Dato un parallelepipedo rettangolo P , sia L la minima lun-


ghezza di un cammino sulla superficie di P che congiunge due vertici oppo-
sti (ossia, che non stanno su una stessa faccia). Tra tutti i parallelepipedi
rettangoli P di volume unitario, si trovi il valore minimo possibile di L.
Esercizio 1. Consideriamo un quadrilatero con lati di lunghezza a, b, c e
Esercizio 2. Consideriamo un quadrilatero con lati di lunghezza a, b, c e d,
d, inscritto in un semicerchio di diametro d, come nell’illustrazione qui sotto:
inscritto in un semicerchio di diametro d, come nell’illustrazione qui sotto:
C
B
b
c
a
A d
D

Si dimostri che vale la relazione


Dimostrate che vale la relazione
d3 − (a2 + b2 + c2 )d − 2abc = 0 .
d3 − (a2 + b2 + c2 )d − 2abc = 0 .
Esercizio 3. Su una sbarra lunga L cm si muovono N formiche (puntiformi)
allaEsercizio Dimostrate
2.1cm/s,
velocità di che se a,
partendo dabNe cpunti
sono interi positivi
distinti. Ognitaliformica,
che abc =raggiunta
a+b+c,
allora a, b e c sono 1, 2 e 3 (in qualche ordine).
una delle estremità della sbarra, cade. Se due formiche si incontrano in un
punto, istantaneamente
Esercizio 3. Sia ABCDinvertono il loroiscritto
un quadrilatero sensoindiunamarcia, continuando
circonferenza, che non a
muoversi alla stessa velocità.
abbia lati paralleli. Siano E ed F i punti d’intersezione delle rette AD and BC.
(a) Dimostrate che le bisettrici
Quanti secondi, degli angoli
al massimo, ! etrascorrere
DEC
possono !D che intersecano
AF prima che i segmenti
tutte le
DC e BC rispettivamente
formiche siano cadute? sono tra loro ortogonali.
(b) Quante inversioni di marcia, al massimo, può fare una formica?
Esercizio 4. Una pulce si trova su un vertice di unE pentagono. Ogni secondo
A
la pulce salta, con probabilità 1/2 in senso orario e probabilità 1/2 in senso
antiorario, raggiungendo istantaneamente uno dei due vertici adiacenti. In-
dichiamo con Pn la probabilità che, dopo n secondi, la pulce abbia visitato
almeno una volta tutti i vertici del pentagono. B Si mostri, giustificando la
risposta, che P28 > 1/2.
D
(continua sul retro)
C F

1
2

Esercizio 5. Nel pianeta di Abbab l’alfabeto consiste delle sole lettere A e


B. Le frasi si scrivono senza spazi tra le parole e ogni sequenza di lettere ha
un significato preciso. I postini del pianeta si rifiutano però di consegnare
messaggi che contengano due A consecutive. Perciò gli abitanti di Abbab
sono costretti ad usare metodi che trasformino il messaggio che desiderano
spedire in uno che non contenga due A consecutive, che a sua volta possa es-
sere ritrasformato nel messaggio originale dal destinatario (che è ovviamente
a conoscenza del metodo di conversione usato dal mittente).
(a) Si descriva un possibile metodo che risponda ai requisiti di cui sopra e
che trasformi ciascun messaggio originale di n lettere in un messaggio
per il postino di al più (5/3)n lettere.
(b) Un produttore di software sostiene di avere un programma molto effi-
ciente sui testi lunghi: qualunque messaggio di n lettere, con n almeno
uguale a 100, viene trasformato in uno di al più (6/5)n lettere. Si
dimostri che il produttore non dice la verità.
[Può
√ essere conveniente utilizzare il fatto che il logaritmo in base 2 di
1 + 5 vale approssimativamente 1, 69]
Esercizio 6. Anita e Paolo stanno facendo un gioco. Anita muove sempre
per prima. La mossa del giocatore di turno consiste nel passare un numero
intero all’avversario. Tale numero può essere ottenuto o sottraendo 1 oppure
dimezzando (e arrotondando, se occorre, all’intero più piccolo) il numero
ricevuto. Per esempio, chi riceve 28 può passare all’altro 27 oppure 14,
mentre chi riceve 27 può passare all’altro 26 oppure 13. Il giocatore che
riceve il numero 0 vince.
(a) Supponendo che ogni giocatore usi la strategia migliore, chi vince se si
parte da 13? e da 24?
(b) Per ciascun intero positivo n, sia q(n) il numero di interi tra 1 and n
che, se usati come numero iniziale, sono vincenti per Paolo. Poniamo
def
p(n) = q(n)/n. Come si comporta p(n) se n va all’infinito?
Scuola Normale Superiore, ammissione al corso ordinario
Prova scritta di Matematica per Fisica, Informatica, Matematica
26 Agosto 2010
Soluzioni dei problemi
Esercizio 1. Dato un parallelepipedo rettangolo P , sia L la minima lun-
ghezza di un cammino sulla superficie di P che congiunge due vertici oppo-
sti (ossia, che non stanno su una stessa faccia). Tra tutti i parallelepipedi
rettangoli P di volume unitario, si trovi il valore minimo possibile di L.
Soluzione esercizio 1. Detti a, b, c i lati, vale abc = 1. Possiamo supporre,
permutando (a, b, c) se necessario, che a ≤ b ≤ c. Se sviluppiamo su un piano
2 facce adiacenti di P , operazione che non altera la lunghezza di un cammino
lungo le facce, abbiamo che la lunghezza L di una connessione vale
p p p
(a + b)2 + c2 o (b + c)2 + a2 o (c + a)2 + b2 .
Sviluppando i quadrati dentro le radici, si vede subito che il valore minimo
dei tre è il primo, dunque
s
p 1
L = (a + b)2 + c2 = (a + b)2 + ,
(ab)2
dove abbiamo anche usato la relazione abc = 1. Dobbiamo quindi minimiz-
zare L, o equivalentemente
1
L2 = (a + b)2 + ,
(ab)2
tra tutti i numeri (a, b) tali che a ≤ b ≤ 1/(ab). Essendo l’espressione da mi-
nimizzare simmetrica rispetto a uno scambio di a e b, possiamo dimenticare
il vincolo a ≤ b. Proviamo per un attimo a dimenticare anche il secondo
vincolo che a e b non superano 1/(ab); se la soluzione del problema sarà tale
che max{a, b} ≤ 1/(ab) avremo comunque trovato la soluzione del problema
vincolato.
Per minimizzare L2 senza vincoli, osserviamo che la sostituzione (a, b) 7→
(a′ , b′ ) con a′ = b′ = (a + b)/2 non cambia il primo quadrato e fa diminuire
1/(ab)2 , per la nota disuguaglianza tra disuguaglianza aritmetica e quella
geometrica. Quindi la soluzione può essere cercata tra le coppie tali che
a = b. Ci siamo quindi ridotti al problema di minimizzare
1
4a2 + 4
a
tra tutti i numeri a > 0. Derivando√si ottiene 8a = 4/a5 , da cui ricaviamo
6
p6
subito a = b = 1/2 e quindi c = 4. Dato che a < 1 e c > 1 il vincolo è
soddisfatto.
Soluzione che non usa il calcolo differenziale. Identica alla prece-
dente fino al calcolo dell’espressione da minimizzare. Dalla disuguaglianza
(a + b)2 ≥ 4ab (caso elementare della disuguaglianza tra media aritmetica e
media geometrica), risulta
1
L2 ≥ 4ab + ,
(ab)2
1
2

e vale l’uguaglianza se e solo se a = b. Vediamo il lato destro della disu-


guaglianza sopra come la somma dei tre numeri 2ab, 2ab, 1/(ab)2 . Allora la
disuguaglianza tra media aritmetica e media geometrica implica nuovamente
s
1 1 √
3
4ab + 2
≥ 3 · 3 (2ab)(2ab) 2
= 3 · 4,
(ab) (ab)

e vale l’uguaglianza se e solo se 2ab = 1/(ab)2 . Abbiamo quindi mostrato


che per ogni scelta di a > 0 e b > 0 risulta
√3
L2 ≥ 3 · 4
e che l’uguaglianza vale se e solo se a = b e 2ab = 1/(ab)2 , ossia
1
a=b= √
6 .
2
Dato che
1 √3 1
a=b= √ 6 < 2= ,
2 (ab)2
il vincolo a ≤ b ≤ 1/(ab) è soddisfatto. Concludiamo che il parallelepipedo
rettangolo cercato è quello i cui lati hanno lunghezze
1 1 √
3
√6 , √ 6 , 2,
2 2
√ √ 3
e che il minimo di L vale 3 · 2.
Esercizio 2. Consideriamo un quadrilatero con lati di lunghezza a, b, c e d,
inscritto in un semicerchio di diametro d, come nell’illustrazione qui sotto:

Si dimostri che vale la relazione


d3 − (a2 + b2 + c2 )d − 2abc = 0 .
Soluzione esercizio 2.

b
C
B β
b
b
a m c
A α d
b b
D

def
Poniamo α = DAB \ e β def \ Dal momento che il quadrilatero
= BCD.
ABCD è inscritto in una circonferenza, gli angoli opposti sono supplemen-
tari, e quindi
a
cos β = − cos α = − .
d
3

Sia m la lunghezza del segmento BD. Dal teorema del coseno abbiamo
l’uguaglianza
m2 = b2 + c2 − 2bc cos β
2abc
= b2 + c2 + .
d
\ è retto, per cui d2 = a2 + m2 , e quindi
D’altra parte l’angolo ABD
2abc
d2 − a2 = b2 + c2 + .
d
Razionalizzando e raccogliendo otteniamo il risultato.
Esercizio 3. Su una sbarra lunga L cm si muovono N formiche (puntiformi)
alla velocità di 1cm/s, partendo da N punti distinti. Ogni formica, raggiunta
una delle estremità della sbarra, cade. Se due formiche si incontrano in un
punto, istantaneamente invertono il loro senso di marcia, continuando a
muoversi alla stessa velocità.
(a) Quanti secondi, al massimo, possono trascorrere prima che tutte le
formiche siano cadute?
(b) Quante inversioni di marcia, al massimo, può fare una formica?
Soluzione esercizio 3.
(a) Se indichiamo con T l’istante nel quale tutte le formiche saranno cadute,
basta osservare che uno scambio di identità tra due formiche che si in-
contrano non altera T . Quindi, per calcolare T , possiamo anche pensare
che le formiche si “ignorino” l’una con l’altra proseguendo ognuna per
la sua strada. Il valore massimo di T è quindi, se espresso in secondi,
pari a L. Si ottiene quando una delle formiche parte da una estremità
della sbarra e tutte le formiche si muovono nello stesso verso.
(b) L’argomento dello scambio di identità qui non vale, perché la domanda
si riferisce a una specifica formica. Immaginiamo però che ogni formica
disponga di un “testimone” che passa all’altra formica in occasione di
ogni “scontro”. Allora è evidente che ogni testimone viaggia sempre nello
stesso verso con la stessa velocità delle formiche, quindi non ritorna mai
alla stessa formica. Ne segue che ogni singola formica ha a disposizione al
più (N − 1) testimoni diversi dal proprio, di conseguenza che il massimo
numero di “scontri” che la formica avrà è (N −1). Si noti che l’argomento
dei testimoni vale anche per la soluzione di (a).
Se N è pari e metà delle formiche di destra va verso sinistra mentre la
metà di sinistra va verso destra, allora le due formiche centrali invertono
la marcia esattamente (N − 1) volte. Se N = 2k + 1 e le k formiche più
a destra vanno a sinistra mentre le k più a sinistra vanno a destra, sarà
la formica al centro a invertire la marcia 2k = N − 1 volte.
Esercizio 4. Una pulce si trova su un vertice di un pentagono. Ogni secondo
la pulce salta, con probabilità 1/2 in senso orario e probabilità 1/2 in senso
antiorario, raggiungendo istantaneamente uno dei due vertici adiacenti. In-
dichiamo con Pn la probabilità che, dopo n secondi, la pulce abbia visitato
almeno una volta tutti i vertici del pentagono. Si mostri, giustificando la
risposta, che P28 > 1/2.
4

Soluzione esercizio 4. Evidentemente P4 = 2/24 = 1/8, corrispondente ai


due percorsi che visitano il pentagono in tempo minimo (orario o antiorario).
Quindi la probabilità di non visita dopo 4 secondi è 7/8. Dopo 4× 2 secondi,
la probabilità di non visita è certamente minore di (7/8)2 , dato che dopo
4 secondi si ripropone sostanzialmente, modulo un eventuale cambiamento
del vertice di partenza, la situazione iniziale e la pulce non ha memoria dei
salti precedenti (visto che continua a saltare con probabilità 1/2 in un verso
o nell’altro). Continuando in questo modo si ottiene che 1 − P4n < (7/8)n ,
i.e. P4n > 1 − (7/8)n . Posto n = 7, se riusciamo a verificare che
1
1 − (7/8)7 >
2
abbiamo concluso. La disuguaglianza è equivalente a (8/7)7 > 2, scritta
nella forma (1 + a)n > 2 con n = 7 a a = 1/7 basta usare la disuguaglianza
elementare (1 + a)n > 1 + na per ottenere (8/7)7 > 1 + 7 · 71 = 2.
Esercizio 5. Nel pianeta di Abbab l’alfabeto consiste delle sole lettere A e
B. Le frasi si scrivono senza spazi tra le parole e ogni sequenza di lettere ha
un significato preciso. I postini del pianeta si rifiutano però di consegnare
messaggi che contengano due A consecutive. Perciò gli abitanti di Abbab
sono costretti ad usare metodi che trasformino il messaggio che desiderano
spedire in uno che non contenga due A consecutive, che a sua volta possa es-
sere ritrasformato nel messaggio originale dal destinatario (che è ovviamente
a conoscenza del metodo di conversione usato dal mittente).
(a) Si descriva un possibile metodo che risponda ai requisiti di cui sopra e
che trasformi ciascun messaggio originale di n lettere in un messaggio
per il postino di al più (5/3)n lettere.
(b) Un produttore di software sostiene di avere un programma molto effi-
ciente sui testi lunghi: qualunque messaggio di n lettere, con n almeno
uguale a 100, viene trasformato in uno di al più (6/5)n lettere. Si
dimostri che il produttore non dice la verità.
[Può
√ essere conveniente utilizzare il fatto che il logaritmo in base 2 di
1 + 5 vale approssimativamente 1, 69]
Soluzione esercizio 5.
(a) Esistono vari metodi che allungano il messaggio al più di un fattore 2 (ad
esempio l’interposizione una lettera su due di una B, o la sostituzione dei
gruppi AA, ABA, ABBA, . . . con ABA, ABBA, ABBBA, . . . rispettivamente). Un
metodo che ha un fattore di allungamento 5/3 sostituisce, se il numero
n di lettere del messaggio è multiplo di 3, blocchi di 3 con blocchi di 5,
con la prima lettera del blocco da 5 a fare da “barriera”, quindi uguale
a B. Gli 8 blocchi da 4 privi di 2 A consecutive da aggiungere alla B (vale
a dire ABAB, ABBA, ABBB, BABA, BABB, BBAB, BBBA, BBBB) possono
essere messi in corrispondenza biunivoca con gli 8 blocchi possibili da
3 AAA, AAB, ABA, ABB, BAA, BAB, BBA, BBB in modo arbitrario. Se
ad esempio li sostituiamo esattamente nell’ordine elencato, il “codice”
risultante sostituisce
ABAAABBBA con BABBBBABBABBBBA
5

Nel caso in cui n = 3m+1 si lascia invariata la prima lettera e si procede


come prima sul resto, il ricevente dalla lunghezza del messaggio 5m + 1
ricaverà l’informazione che la prima lettera è immutata. Se n = 3m + 2,
infine, il primo blocco di 2 lettere, AA, AB, BA, BB, viene sostituito da
un blocco di 3, rispettivamente ABB, BAB, BBA, BBB. Anche in questo
caso, la lunghezza del messaggio, 5m + 3, segnalerà al ricevente che deve
operare in un modo sulle prime 3 lettere e in un altro sulle 5m rimanenti.
(b) Indichiamo con an il numero delle parole dell’alfabeto ammissibili per i
postini, i.e. prive di due A consecutive, con aAn quelle che terminano per
A e con aB n quelle che terminano per B. Abbiamo evidentemente
aA B
n+1 = an e aB A B
n+1 = an = an + an ,

da cui ricaviamo an+1 = aA B


n+1 + an+1 = an−1 + an .
Quindi la successione an soddisfa la relazione di Fibonacci. Dalla
relazione di Fibonacci si ricava l’espressione (per induzione su n)
√  √ 
1+ 5 n 1− 5 n
 
an = c +d .
2 2
Il valore delle costanti c e d potrebbe essere determinato esplicitamente
tenendo conto del fatto che a2 = 3 e a3 = 5, ma questo non è essenziale.
Ora, se un metodo di conversione non allunga i messaggi più di un
fattore ℓ > 1 e consente di recuperare univocamente il messaggio inizia-
le, deve essere aℓn ≥ 2n , visto che il numero dei messaggi possibili di
lunghezza n è 2n . Studiamo quindi la disuguaglianza 2−n a6n/5 ≥ 1 e
mostriamo che non può valere per n grande. Tenendo conto dell’espres-
sione di an e del fatto che il termine dominante è il primo, per n ≫ 1
dovrà essere  √ 6n/5
−n 1 + 5 1
c2 ≥ .
2 2
Passando ai logaritmi in base 2 otteniamo
6 √ 11 
n ln2 (1 + 5) − ≥ −1 − ln2 c.
5 5

Dato che ln2 (1 + 5) ∼ 1, 69 otteniamo che il fattore che moltiplica n è
negativo, di qui la contraddizione.
Esercizio 6. Anita e Paolo stanno facendo un gioco. Anita muove sempre
per prima. La mossa del giocatore di turno consiste nel passare un numero
intero all’avversario. Tale numero può essere ottenuto o sottraendo 1 oppure
dimezzando (e arrotondando, se occorre, all’intero più piccolo) il numero
ricevuto. Per esempio, chi riceve 28 può passare all’altro 27 oppure 14,
mentre chi riceve 27 può passare all’altro 26 oppure 13. Il giocatore che
riceve il numero 0 vince.
(a) Supponendo che ogni giocatore usi la strategia migliore, chi vince se si
parte da 13? e da 24?
(b) Per ciascun intero positivo n, sia q(n) il numero di interi tra 1 and n
che, se usati come numero iniziale, sono vincenti per Paolo. Poniamo
def
p(n) = q(n)/n. Come si comporta p(n) se n va all’infinito?
Soluzione esercizio 6.
6

(a) Iniziamo a studiare le partite a ritroso, mettendo nella prima riga i


numeri positivi certamente vincenti per il giocatore che li riceve, nella
seconda i numeri certamente perdenti. Ovviamente 1 è nella seconda
riga, ne segue subito che 2 e 3 sono vincenti. Il 4 è perdente, perché
qualsiasi mossa trasforma il 4 in un numero vincente, ne segue che 5, 8
e 9 sono vincenti. Il numero 6 è anch’esso perdente (potendo generare
solo 5 e 3), ne segue che sono vincenti 7, 12, 13. Continuando in questo
modo viene generata la seguente tabella:

V 2 3 5 8 9 7 12 13 11 20 21 . . .
P 1 4 6 10 14 16 18 22 24 26 30 . . .

Analizzando la tabella si può congetturare che (considerando nei pro-


dotti i soli dispari maggiori di 1)

V = 22m · dispari ∪ {22m+1 }




P = 22m+1 · dispari ∪ {22m }




con m ≥ 0 intero. Per verificare che è effettivamente cosı̀, dobbiamo


verificare che ogni numero in V è trasformabile (seguendo ovviamente
le regole del gioco) in un numero in P e che ogni numero in P genera
necessariamente un numero in V .
Se il numero in V è del tipo 22m+1 basta dividerlo per 2. Se è del
tipo 22m (2ℓ + 1) con ℓ > 0 basta ancora dividerlo per 2, se m > 0. Se
m = 0 il numero è della forma 2ℓ + 1, che può essere scritto nella forma
2a+1 d + 1 con n intero non negativo e d positivo dispari. Qui abbiamo
4 casi:
d dispari> 1, a pari: sottraiamo 1.
d dispari> 1, a dispari: dividiamo per 2.
d = 1, a pari: dividiamo per 2.
d = 1, a dispari: sottraiamo 1.
Se ora il numero in P è del tipo 22m (non consideriamo il caso banale
m = 0) e lo dimezziamo, otteniamo un numero in V . Se invece sot-
traiamo 1, otteniamo 22m − 1 = d con d dispari > 1, quindi ancora in
V.
Infine, se il numero in P è del tipo 22m+1 · (2ℓ + 1) con ℓ > 0 e lo
dimezziamo, certamente il numero risultante è in V , se gli sottraiamo 1
otteniamo un numero dispari, che quindi appartiene a V . Concludiamo
quindi che tutti i numeri in V sono vincenti per Nicola e quelli in P sono
vincenti per Paolo.
(b) Per n grande, possiamo trascurare il contributo alla probabilità dato
dai numeri del tipo 22m+1 in V e 22m in P , dato che la frequenza delle
loro occorrenze in [0, n] tende a 0 per n che tende all’infinito. Per V
(i.e. i numeri vincenti per Nicola) abbiamo quindi che la probabilità
7

vale asintoticamente
1 1 1 1h 1 1 i
+ + + ··· = 1 + + + ···
2 8 32 2 4 16
1 4
= ·
2 3
2
= .
3
Equivalentemente, per P (i.e. numeri vincenti per Paolo) vale
1 1 1 1
+ + + ··· = −1
4 16 64 1 − (1/4)
4
= −1
3
1
= .
3

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