Gesù nasce in un luogo e in un tempo concreto. Nel quadro e all’interno della storia
umana. Le leggi della storia non si sono fermate. Il decreto li raggiunge come tutte le
famiglie. Entra nella nostra storia “come uno di tanti”. Condividendo la situazione di
tante persone che nascono in condizioni di povertà estrema.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in
una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
Dio scende fin dove vivono i pastori, gente semplice, gente insignificante.
Considerati persone disprezzabili; impure e contaminate perché per il loro mestiere
non potevano osservare il riposo sabbatico. Formavano un gruppo che viveva ai
margini della società, senza nessun diritto religioso né civile.
Conosco le preferenze di Dio. Coincide con il mio modo di agire e con le mie
preferenze?I pastori stavano vegliando. Erano svegli. Al primo segnale si mettono in
cammino. Le persone che dormivano non udirono il messaggio.
Il loro modo di rispondere, la loro vigilanza sensibile, sono un esempio per la nostra
fede. Il timore che provano è caratteristico dell’Antico Testamento.
La situazione sta cambiando. Gesù rivelerà un”altro” Dio che non incute timore.
L’avvenimento trascendentale della storia si realizza in un ambiente quasi
esclusivamente intimo e familiare. Solo alcuni pastori saranno testimoni di
eccezione. Non c’erano i potenti, né i ricchi, né i “benpensanti”, né i prepotenti.
Il segno, per quelli che vogliono vedere, è la semplicità, la povertà, la debolezza di
un bambino povero. La nascita di Gesù è pienamente attuale.
OGGI è il momento opportuno in cui Dio si offre a noi come Buona Notizia, come
gioia, salvezza. Adesso, in questo istante.
OGGI ci affida la missione di distribuire bontà, entusiasmo, speranza, solidarietà...
Il Natale ci invita ad avere il coraggio di essere piccoli. Gesù ci insegna.
oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo
Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce,
adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste,
che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».