Sei sulla pagina 1di 1

Scaldarsi il cuore con il cioccolato?

Oggi una di quelle giornate in cui il sole non riesce a scaldare i miei pensieri. Essi rimangono
freddi, insensibili ad ogni sguardo o sorriso. Continuo a chiedermi perch la mia mente non riesca
ad interagire con il mondo esterno a me stessa. Penso al cibo in dispensa, vorrei qualcosa che mi
riscaldasse il cuore. Che sciocca sono, come pu il cibo riscaldare il cuore? Vorrei un abbraccio forte,
quello s che riscalda il cuore! Ma ogni persona che potrebbe darmi un abbraccio, un caldo abbraccio,
via.
Ritorno a pensare alla dispensa, visiono i ricordi del cibo che potrei trovare sugli scaffali, mi alzo
dirigendomi in cucina. Lo faccio lentamente, pensando bene a cosa prendere. So gi che, se non fosse lalimento
giusto, tornerei poi ad essere insoddisfatta e avrei bisogno di altro cibo. So gi che cosi inizier un
vortice che mi porterebbe a mangiare sempre di pi. Continuo a camminare lentamente mentre so che sarebbe
meglio tornare indietro, mettermi al computer, continuare a lavorare: s, sarebbe meglio, ma le mie gambe non si
fermano. Sto avvicinandomi alla dispensa, allungo il braccio, apro lo sportello, visiono linterno:
muesli, caramelle allanice, barattoli di legumi, tarallini, savoiardi, cioccolato e bustine di preparato
per budini.
Compro sempre meno golosit. Ho ridotto tutti i cibi che potevano essere una forte tentazione, ho
mantenuto solo il cioccolato. S, potrei prenderne un pezzo, tanto fondente, dicono faccia bene.
Apro delicatamente lesterno di carta, mi si presenta un lucido involucro argentato, riesco a intravedere
la sagoma delle gobbette quadrettate, pregusto la durezza della massa e la morbida cremosit a
contatto con la lingua. So bene che devo mangiarlo lentamente, assaporare ogni frammento. Tiro piano verso di me
lestremit dellinvolucro argentato e comincio a sentire lodore acre del cacao fuoriuscire... Lo
annuso portandolo pi vicino alle narici, lo aspiro, profondamente, e sento ogni neurone invaso
dalla sua chimica. Incomincio a sentire una leggera sensazione di felicit: come se da ogni
neurone si liberasse una molecola di gioia. Incomincio a sorridere pensando Se qualcuno potesse
vedermi in questo momento mi prenderebbe per pazza!
Questo pensiero dura un attimo, tutto sparisce, rimaniamo io e la mia tavoletta di cioccolato fondente. Guardo la
prima linea del rettangolo, si vedono bene i solchi trai tre quadretti, stanno l a dirmi: Questo il
massimo che puoi prendere! Lo accarezzo con lo sguardo, voglio osservarlo attentamente, come a far mio quel
pezzo di territorio di felicit. Pregusto il primo scrocchiare della tavoletta sotto le mie dita, cos come pregustavo il
primo bacio dato dopo aver tanto desiderato. S, il mio cuore comincia a battere un po pi forte, avvicino un
angolo al mio naso, lo annuso ma non lo addento, sento il piacere invadermi. Il cuore comincia a
riscaldarsi e una leggera vibrazione parte dalla base del collo e arriva alle mie gambe. Finalmente
poggio il pollice e lindice sulle file di quadretti svestiti; tiro verso il basso e sento quel suono leggero della
friabilit. Poggio la parte pi grande sul tavolo, osservo ancora un pola fila di quadretti scuri tra le
mie dita: l allaltezza dei polpastrelli, il loro calore ne scioglie la superficie, la sento morbida, cremosa. Porto
il pezzetto alle labbra, le lascio scivolare su di esso come fanno i bambini, riesco a sentirne laroma.
Non riesco a sostare oltre, apro la bocca e addento il primo quadretto. Ora l, a consumarsi tra il
palato e la lingua. Lo assaporo e ogni papilla gustativa si riempie di magiche sensazioni che
vengono trasmesse al centro delle mie emozioni, nella parte pi profonda del cervello.
Incomincio a sentire quel calore che mi mancava. Abbozzo un sorriso mentre porto alla bocca laltro
quadretto e ancora laltro, lentamente, come si pregusta il primo amore.
Chiudo gli occhi e la mente mi trasporta lontano
Quando anche lultima papilla gustativa ha inviato lultimo segnale emozionale, riapro gli occhi,
riavvolgo con cura linvolucro argentato, ripongo il resto del cioccolato sul ripiano della dispensa,
richiudo lo sportello, ritorno al computer e riprendo a lavorare.

Potrebbero piacerti anche