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MEMORIE

Soldato James Paul 81 Divisione Terza Linea

<Uccidere o essere uccisi> Queste sono le parole che ci hanno comunicato al campo d'addestramento
durante il mio primo giorno di servizio. Nessuno sarebbe stato cos pazzo da arruolarsi per andare in
guerra ma essendo in questi tempi duri e tetri diventato un obbligo per rispetto e protezione della
patria, rifiutare sarebbe stato inutile. Un addestramento mi serve per combattere i nostri nemici, io sono
solamente uno sfortunato uomo proprietario di un negozio di orologi non molto lontano da casa. Ogni
mattina ero felice di lucidare ogni singolo orologio, li consideravo come i miei figli adottivi. Oggi
l'unica cosa che ho da lucidare la mia arma continuamente sporca per via della scarsissima igiene.
Una piccola fazione di sette uomini arriv con un camion completamente infangato, con uno sportello
mancante e l'altro ricoperto da buchi, il tendone interno tutto strappato ed infine una gomma bucata.
Dal camion uscirono i valorosi uomini dopo aver combattuto in seconda linea in un campetto a pochi
chilometri dalla nostra posizione, solo con lo sguardo, tutto fu chiaro. Alcuni mutilati, altri
completamente fasciati, non mi stupirei se la fazione non fosse al completo. La bravura nel smontare e
rimontare orologi si dimostr inutile all'utilizzo dell'arma, cercai di comprendere meglio il rinculo e
tutti quei elementi che fino ad unora fa mi erano sconosciuti. Guardandomi attorno notai che stavamo
in mezzo al fango, la guerra fango, noi facciamo parte della guerra, questo fa di noi del fango? Cercai
di creare qualche rapporto con un caporale e un sergente che stavano discutendo, mi ritirai subito dopo
aver compreso di cosa stessero parlando cio critiche chi avesse ucciso meno nemici. La vita scesa a
questi livelli? La vita non era preziosa un tempo? Qui sta tutto nel premere il grilletto per togliere il
diritto di vita a qualcuno! Nel mio vecchio paese, sempre vicino a casa mia c'era una piccola chiesa.
Monica, mia moglie, amava andarci ogni domenica a pregare per le persone che avevano lasciato il
paese per andare sulle prime linee di guerra. Sinceramente io sono sempre stato uno scettico, io non
credo nell'anima e nello spirito, penso solo che noi dobbiamo nascere, crescere ed infine morire per la
guerra contro il mio credo, se il nostro scopo solo di nascere e poi morire, perch devo fare morire
qualcuno prima? Che diritto ho di togliere la vita? Spero soltanto che Monica stia pregando per me,
spero di fare ritorno presto. Le lettere che ho spedito a lei e a mia madre non so se sono arrivate, i
corrieri sono stati bloccati da queste parti per paura di presenze nemiche. Non sono per niente abituato
a tanto rumore causato dai motori di aerei, fucili e camion sfreccianti sul terreno umido, io amavo
sentire il continuo tic-tac degli orologi, li amavo e avrei fatto di tutto per proteggerli! A sparare non me
la cavo tanto male, cominciai a barcollare di meno e ad essere pi preciso ma non devo prendermi
l'abitudine, a quanto ho sentito da un caporale maggiore dopo circa dieci mesi di azione, si poteva
tornare a casa almeno che non si era feriti al tal punto da non riuscire pi a tenere in mano un fucile.
Tra la mia piccola squadra di quattro membri, solo con uno sono riuscito a non avere un rapporto di
parole volgari e di donne dai facili costumi, sembravano un gruppo di animali amanti della guerra. Io
ho sempre pensato che ci fossero pi deboli e meno forti, forse questi si travestono da forti per
ingannarsi l'uno con l'altro. Questo soldato si chiamava Ivan Barzac, nome straniero ma parlava bene la
mia lingua. Mi raccont, nel breve tempo prima che un camion fosse venuto a prelevarci, dei suoi
problemi nel suo paese per via del suo colore di pelle, era di carnagione molto scura ma in guerra non
si fanno distinzioni, muoiono tutti tra cui Omosessuali, persone disturbate mentalmente, biondi, alti e
bassi e molti altri. Solo i pi forti o i pi fortunati possono uscirne quasi incolumi. impossibile
riuscire a resistere per dieci mesi, se nel corso della guerra ti imbatti in un ufficiale che ti chiede il
giorno e il mese della tua importazione, controller la piastrina per accertarsi che tu non stessi
mentendo. Precisamente, allo scadere dei dieci mesi non si torna a casa, finisce solo il servizio
obbligatorio, finisce il tuo servizio di servit del paese pronto al 100% a sostituirti con unaltra anima
che, come me, ha poche possibilit di sopravvivere. Pensai che dopo qualche battaglia finita bene, se
sar nella categoria dei sopravvissuti, forse mi abituer a tutto il casino che ho sentito raccontare dai

veterani ritornati dopo i dieci mesi nel mio paese. Campi di battaglia tetri, bandiere della nostra patria a
terra avvolta dal fango, operazioni chirurgiche sopra una montagna di terra e sotto il fuoco di
soppressione nemica. Dal punto di vista di una persona abituata al silenzio totale quasi ai livelli di una
biblioteca, questa vista come la fine del mondo. Da un momento all'altro mi nascosi dietro un muro,
sento i proiettili passare a un millimetro dal mio orecchio, sono in cerca di Ivan! L'avrei aiutato a
combattere questo inferno, l'avrei fatto ritornare a casa da sua moglie e dai suoi 2 figli. Mi raccont che
lui lavorava in unazienda di scarpe, un lavoro molto faticoso ma molto pulito da tutti i punti di vista,
mi chiedo cosa potesse pensare di questo posto andato a male. Mi affacciai per pochissimi secondi e un
soldato mi tir qualcosa in piena faccia, mi iniziai a toccare il naso e vidi che mi stava uscendo sangue.
Quella cosa che mi avevano tirato era una granata a frammentazione M67, mi scoppi dietro le spalle
seguito da un lunghissimo fischio nelle orecchie, temevo che l'udito mi fosse saltato, non avrei sentito
pi niente da ora? No, iniziai molto lentamente a risentire i colpi nemici, i colpi alleati, le urla di dolore
e le fiamme sparse per il campo aperto. uno schifoso incubo, se questo significa servire la patria,
preferisco essere una persona senza identit, senza patria cio un semplicissimo nomade. Mi nascosi
dietro una piccola casupola, nell'angolo buio di una stanza cos che nessuno, n alleati n nemici
potessero trovarmi. Rimasi la per almeno unora, quando iniziai a percepire il silenzio degli spari ma il
proseguire del fastidioso rumore dei cingoli in strada e degli aerei emananti fumi neri che coprono il
cielo. La mia ricerca di Ivan prosegue, in cos poco tempo mi disse molte cose della sua vita. Infine lo
trovai accasciato a terra con la bocca aperta, un fucile scarico a terra, una pistola scarica in mano e un
mucchio di proiettili bruciati per terra. Non piansi, fui completamente emotivo, piangere non sarebbe
servito a niente visto che in questa guerra moriremo tutti. Non dissi nemmeno <Addio> non gli diedero
una degna sepoltura, rimase l con la bocca aperta e gli occhi sbarrati in una pozza di sangue, chiss se
prima di morire aveva ucciso qualcuno. Entrammo nella chiesa vicino al campo, simile alla chiesa del
mio paese, nonostante non fossi credente, accompagnavo sempre Monica per le sue preghiere, io
rimanevo a guardarla oppure a parlare con il prete, un mio caro amico. Da una colonna della chiesa,
scese un nemico con un coltello in bocca, attacc il nostro sergente pugnalandolo tre volte. Io,
spaventato dal suo brusco arrivo, per istinto gli diedi un pugno in faccia facendogli cadere il coltello
che subito raccolsi. Il nemico si rialz, io con il coltello in mano fui spaventato e dietro di me i miei
compagni erano lontani e quindi non potevano rischiare di sparare perch potevano colpire me. Mi
salt di sopra, cerc di soffocarmi ma chiudendo gli occhi lo pugnalai una sola volta e per fatalit lo
presi nel cuore. Io ho ucciso un uomo? Io? Un semplice amante di orologi? Non sono un uomo di
chiesa ma se credessi in Dio ... spero che mi perdoni per questo. La guerra non un gioco, nessuno l'ha
mai pensato e nessuno lo penser mai.

Il Soldato James Paul, dopo un mese dal suo arruolamento mor sotto il fuoco nemico. I suoi sforzi per
la protezione della patria non saranno inutili, sar ripagato il suo onore. Tra gli oggetti personali del
soldato Paul stato ritrovato un orologio da taschino con dentro la foto della moglie ormai rimasta
vedova, dallaltro lato una incisione con il coltello: ASPETTAMI.

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