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2013
http://archive.org/details/trattatodimusicaOOtart
TRATTATO
D
MUSICA
SECONDO LA VERA SCIENZA
DELL'
IN
ARMONIA.
PADOVA, MDCCLIV.
Nella Stamperia del Seminario.
Appreffo Giovanni Manfr.
PRIVILEGIO.
fp|il> che
I
agli
il
uomini di
adoperarti,
devo
un Libro di nuovo , e grave argomento. Quello Libro egli un parto del virtuofifprefentar
loro
fimo Signor Giufeppe Tartini il quale volendo grazioiamente condifeendere a me, eh' era vogliofo di
faper 1' origine, e la feienza pi toflo che la pratica della Mufica, fi adoperato in eftendere quello
Trattato, il quale per la novit del metodo, e per
la fceltezza delle cognizioni, fupera di gran lunga
ogni attentato pi vivo di qualunque ricerca , eh*
,
io gli abbia
mai
menti
ri
fio
fio cogli
nomini
eruditi
la
vi trovarete
s prefto perfuafo, come dei rari talendi Lui fi tofto perfuafa qualunque perfona erudita y ch'abbia avuta occafione di praticarlo familiarmente. E f nel leggerlo Ei vi reca piacere, vi
prego di ci fedamente , che mi aggiungiate col
giudicio voftro, e col voftro applaufo tanto di conto y eh' io mi tenga pago di aver tratto un gior-
ti
no
uomo
no
queft*
mamente mi
tere
GI
GIUSEPPE
T A R T
JL
finalmente
comando quanto
lei
difcorfo
due ragioni
in diverfi
teorica,
ficale
to
fcritto
fi
tra
feconda
noi
di
il
variamente
e pratica
Neil' obbedirla
La prima
con ordine
mi
particolar fuo
fon
dilet-
compiaciuto
per
ma
amore
di
nel
che
le
cafo prefente
fi
profeflb
fi
La
feconda
di dover
quella
fignificantif-
ripaflare
con;
tutta la
gno veramente profondo, e fiftematico non capace di acquietarfi ad una ragione fingolare, feparata da quella catena di ragioni, che conducono per forza a que' tali principi
primi, fopra de' quali certamente non
fettandole
di
Ora fiamo
di
trattar
nel
meco
cafo
alle
flrette
difcorfivamente quello
gno
di
fludio
rie;
in
fomma
Pu
darfi beniffimo,
Ella
fi
compiaciuta
metodico, fenza ordine di tempo, e di mateper fuo diletto, e non per fua occupazione
ingegno
prontiffimo
fia
telligenza
memoria non
e la fua
nientedimeno
perch febben
e opposizioni;
difficolta,
tito a tutte le
talora
facile
il
il
fuo
fia
che in-
divertire
altrove
la
interrotti
mai
noftri difcorfi
li
ripigliati,
occhi
fotto gli
da fue
confumati
il
Ora
tereffe
fuo giudicio
il
1/ ordine prefo
f
nella
della
trattato
e ordinato.
che per
me
con piacere
e con in-
momento fommo
di
Ho
fenza averli
mi compiacio di porle
Lo leggera a
io
fiftema intiero,
e affari
vifite,
nafce
dalle co-
breve
il
e tenerfelo pronto
al
bifogno.
Il
quefta Scienza,
pi di
di
di
cui
trattato
il
fendere
ila
alle
minime
Ho
particolarit
Armonia
di-
il
pratica
quali
da una
ficura
non
lafci
alla
di
fue
foftanza
Non mi
fifici
parti integrali
lui
comando
fi
il
conftituito dalle
mio proponimento
che formare uno fcheletro
in
tal
dimoftra-
modo, che
m'inganno,
flato
il
fuo defderio
rifo
fmo-
ilj
trattato prefente
in
iftile
piuttofto colto,
che pia-
no
no. Buona forte, che non vi ho alloggiato. Lo ftile baffo, non che piano; e cos'i va bene, perch cos ella vede,
che ferivo di cuore , e non di tetta . In iomma io ho fatto
il
fidero
cuore
di. effervi
riuicito.
TRAT*
TRATTATO PREMESSO.
Hi E L
perazioni di
le
ragioni
le comuni o
fmmare, fottrarre, moltiplicar , e divider
L' immediato , e profiimo fondamento di
aritmetica antica
fi
fuppongono cognite
quefta parte
mento
della
tro mezzi
.
della
ragion
dupla
dimoftrata
90, il contrarmonico 100 , e nella fpraccennata dimoftrazione -rifultando oltre i tre affegnati un altro mezzo , eh' 84 ; f fono veMa dati li
far vero mezzo anco il quarto
ri mezzi li tre affegnati
tre mezzi , armonico
aritmetico, contrarmonico, non vi manca f non
geometrico, che manil geometrico. Dunque il rifultato 84 il mezzo
ca: molto pi perch rifulta tra il mezzo armonico 80, e aritmetico p.
Non efTendo 84 n latino, n l' altro de' due mezzi fuddetti , e rifultando dimoftrativamente tra li medefimi , dentro de' quali deve trovarli
il mezzo geometrico, far 84 il mezzo geometrico rifpettivo all' armonico fiftenia; qual mezzo ridotto con li fuoi eftremi relativi 120, do, a
numeri primi, io, 7,5. Di quello tal mezzo, come geometrico, non
fi ha , n pu averfi idea
perch contro la definizione , e intelligen,
za comune. S' intende, e definifee, che il mezzo geometrico fia quello,
ritmetico
le
TR^TTvfTO DI MUSIC**.
2
di
le
cui
ta degli eftremi
Dato i, 2, 4, faranno
ragione dimida-
1,2. Dunque
differenze
le
4.
Ma
5, 7, io,
dati
la
tiplicati tra
5, io,
tra
mezzo
il
fe-
geo-
eftremi mol-
gli
e gli eftremi
loro producendo 50
tra
mero
razionale
effendo
piti
numero razionale,
afoma
che proporzione,
comporta
della
quantit
irrazionale
di
folamente affegnabile
per
mez-
il
inaffegnabi-
e dimoftrabile
qua-
che data
aritmetica
ferie
per
li-
nea..
Dopo
Scienza Geometrica
alla
deve indagare
fi
mezzo
appartiene,
7, io
io, 14,
Ma
per eguale a 5
io,
Dunque
mini del
de' quali
fono differenze 2
fommate
la
mezzo 7,
e a
la
le
ragion
del
7, 14, eftremi
5,7
la
fomma
mez-
de' ter-
la
fef-
fomma "5"
4
3, 3;
fomma ~f
quiterza
12
eftremi del
......
zo io
e.
ci in genere di principio
certo,
fio principio
che 5 relativo
formano
la
dupla
cos
5,7,
alla
devono
ragion fefquialtera
come
effer
Dati
li
tre
termini, 5, 7,
io,
3, 2; 7
fomma-
termini
fia
relativi
alla du-
quella relazione.
fia
progreflio-
ne
TR<ATTvfTO DI MUSICA.
ne per
ti
fomma
modo
nel
,,
io ragguaglia-
,-
1.
J-O
r
12, 17, 24 ragguagliati
12 17
19 41 58
70
140
5?$?
Si trova, che
pam 24
140
prodotto
il
58
di
ec.
fubdu-
della
la
fubdupla 25?
eftremi
fi.
genere
e per
12.
differenze
Ma
24.
17.
,,
pi. Dati
li
4T.
"25?.
12.
7.
5.
ftefli
tre
58.
z<?.
$*\7
7X\
io,
4P>- 5>
>
140.
99.
ec.
41.
termini 5, 7,
35
70.
17.
ntmetico
tra
plicando
il
identica
li
mezzo,,
gi
alla
moltiplica
due mezzi 49
di
gli
dedotta
70
\S
eftremi
in
99
99 /\. i4
dupla someUrica. difcreta.
'
49 2
70, 99
50,. far
j
minor
y in
,
differenza
e dedotto
il
numeri
intieri
140. Dunque
eli
mezzo
tutte
Ma
aritmetico
du-
pofizione
la
dafca
tra
li
due
mez-
t Riattato di
musica.
J380,
in
tiplicato in
tiplicati
3841^9200
differenza completa
nove. Dunque natura di mezzo geometrico in genere. Ma non eguaglia mai nel fuo prodotto o per. eccello , o per diffetto della unit il prodotto degli eftremi^ ed formato col numero razionale,. Dunque in ifpecie fi deve chiamare, e definire mezzo geometrico razionale incompleto
a differenza del mezzo geometrico irrazionale completo , crr il mezzo
fecondo la intelligenza comune.
i
di cuiData dunque qualfivoglia proporzione geometrica, difcreta
mezzi fiano tra loro in differenza di unit, il mezzo aritmetico tra quelli due mezzi far il mezzo geometrico razionale incomplto della ragione rifpettiva degli eritemi ; e quefto nel fuo prodotto ecceder della unit il prodotto degli eftremi fenzach mai vi fiano, n poflano mai effervi frazioni
Indi un comodo infinito per 1' affegnazione delle radici di.
qualunque ragione in numeri razionali e per la minorazione dell' ecceffo, o difetto delle radici in progreffione infinita. Perch volendoti per efre
,.
,.
fempio
affegnare-
della
radici
le
ragione, fbfelquialtera
2,3,
ridotta la
1
zo
in
della ragione
40
49
40
49.
1600
2401
loco, 2400, eguali
s.
prodotto, di
nel
radici
49. Per
Ma
che'
renza,
49,60,
ed egualmente
unit
moltiplichino
2
i
fottratta.
tre
la
Dunque,
termini
unit
ec.
49
Se
da
fi
2401
vuole
/\ 60
refta
minorar
Affegnato
2400, e
la diffe-
mezzo
il
i960, 2400
2401., 2940.
due 2400, 2401, duplicati eftremi, e mezzo
24^0:2 tra
in 3^20, 4801, 5880, faranno radici molto pi proffi me della ragione 2 ,
4801
3, cos 3 20, 4801 come 4801 5 8S0:. Perch 3^20
440
3^20.
*
aritmetico
...
15366400
Ma
23040601
-,
mez-
TRsATTvfTO DI MUSICA.
mezzo dedotto congiunto con qualunque de' due eftremi formar le ricer^
cate radici. Quello progreffo di affegnazione di radici prime, feconde,
terze ec. infinito; ed egualmente
zione
no
ma
eccedo, e difetto
dell'
in
radici
ec.
quello fenfo
Conte
Ella Sig.
progreffo della
il
radici luddette
Ma
non
geometriche. Dunque
non come
infinito
tutte le
di
minorafi danconfer-
fi
fi
difcrete io chiamo centri delia proporarmonico, aritmetico, dentro de' quali fi rinchiude tanto il mezzo geometrico completo d' intelligenza comune , eh-
1' inefprimibile
co' numeri razionali , quanto il mezzo geometrico incomeh' 1' efprimibile co' numeri razionali . Lo
pleto di quella Scienza
fleffo faccio rifpetto a' due mezzi, aritmetico, e contrarmonico nello fteifo rifpetto. So per altri princip] di chiamarli giuftamente co'l nome di
centri.- Ma nulla importando il nome
baila eh' ella intenda la cofa da
me chiamata con quello nome
Avverta parimenti che quando per efempio io dico tra 5,7) come
mezzi
rifpettivi,
,.
in
prodotto la ragione
differenziale
40, 5j
t)
una parte
5,7,
dall'
proporzione
7, io, come
altra
mezzo
40. a 35
come 7 a 5
70 come 7
Egualmente 40 a
mezzi'
49, 50; il
mezzo 50 a 35 come io a 7.
io: 50 a 70 come 5 a 7. Comu
il
a-
il
propor-
riduce la
nemente
della pro-
eftremi
fi
cul
di
vuol- indi-
comune delle
io, e dati da
5,7,
radici degli
fi
intende
s'
parti fettanta
Cos intendo
riamente
dalla differenza
rifulta
Da
la proporzione.
di feienza
quella
io defiimo
do
neceffaria
la
prefenre fpiegazione
la
voglio dire r
anch' io
ma non
le
de'
me t
acci
ella
principio
intenda
riportare
il
dagli
indi-
della
foflanza
alla
alla
forma
centro
il
principio primo
e non
fpiegazione di quel
,
rifpetto
rifpetto
due mezzi
che per
differenze
acci fappia
cos
eftremi
Non
che io fuppongo
foflanzialmente ci
,
mio modo
del-
ed capo
particolare al
effen-
bada
che io
modo
comune
Ritornando
me fomma
al
principio
3,4,
primo
come fmma
di
2.,
incomplete
3;
co
dupla,
perch
di
fommate
della
le
T R^TT^TO
6
ne
Sia la proporzione
aritmetica 3
T)I
y
,.
MUSICA..
5
Saranno 7
,,
radici
di
3,
48
3> 4
Somma 7
5.. Perch
5?;
moltipl.
4P
80; ma
fottratta
da 4?
unit
81
refta
81
5. Dunque ec.
eguale a 3,,
aritmetica
S*a la
proporzione
4,. 5
Saranno p
',.
4r
11
radici di
80, 120
eguale a
2, II
4 5. Perch
4, S
fia
moltipi.
ir
?
p
n-
fottratta la unit,,
81
121
2, 3. Dunque ec.
Sar dunque lo
deducendo
5,
dici delle
radici
duple
fempre maggiore
come mezzo
alle
feconde
aritmetico tra 4,
,.
,.
terze radici
,.
8, la loro indicazione, e fignificazione differente dalla loro moltiplica. Nella moltiplica eccedono, o mancano della unit , e per fono radici geometriche incomplete
febben quando li voglia ridurre il loro ma;
neggio a calcolo efatto, facile il confumarlo dimoftrativamente, perdi'
nota
Ma
dimoftratiyamente
la
ragione
differenziale-
dell*'
ecceffo
e difetto
..
la
3,
colo,
no
il
di
cui diametro
dalie due
parti
alla
jr
fia
divifo in cinque
circonferenza
il
parti,
feno
eguali, condotto
far
la
il
f*
linea
indicata
due parti eguali ,
e lignificata da 5
Aggiunte allo fteffo diametro altre
e per fatto di fette parti; dedotta dal diametro accrefciuto la nuova circonferenza maggiore,, e condotto il feno dalle tre parti alla circonferenza >
il feno? far la linea indicata, e lignificata da
7; e quelle due linee faran.
no
TRJ2TT*4T0 DI MUSICA.
geometricamenre tra loro, come lato, e diagonale del quadrato: in foftanza radici duple geometriche complete.
Egualmente dati <p , 1 1 , radici geometriche incomplete della ragione 2 ,
,
3 fi divida il diametro in nove parti eguali , e dalle quattro parti fi
Tio
conduca il feno alla circonferenza. Il feno far la linea indicata, e ligniAllo ftefTo diametro aggiunte altre due parti eguali , e per
ficata da g
fatto di undeci parti ; dedotta dal diametro accrefciuto la nuova circonferenza maggiore, e condotto dalle cinque parti il feno alla circonferenza,
.
feno far
indicata, e lignificata da
ranno
la
radici
linea
e quelle
1 1
2,3.
ragione
,
fefquialtera
2,3,
lubfeiquiterza 3
4 formano
nella
fomma
loro
la
ra-
mano
nella loro
tere ec.
di
fomma
fefquialtera
la
la
cati
chiaro,
media proporzionale di
4, 5,
Indi ne viene, che da tali numeri
zionale di
chiufo da
che
fa
media
quella
.
fefquial-
la
propriet
quali
moltipli-
perch appunto
proporzionale di
propor-
radici
infeparabile
4, 6. Dunque
la
6 faranno
numeri
tali
ragione
eh'
Per efempio 5
7 chiuib da 6 ,
to
Dico che
5, 7, io,
ridotte a
5^7
in
7,/\
proporzione
7
io
geometrica
diicreta
e dedotte le differenze
tra
le
radici
35, 4^,
duple
drffe-
TRo4TT^T0 DI MUSICA.
8
vara la fefquialtera ,- tra 20, 15 la fefquiterza , come inverfamente nella
dupla geometrica difcreta 6 8, p, 12, fi trovano in forza de' mezzi
8 , 9 , le ftefle ragioni rifpettive agli eftremi . Perci fommate le due
14
20
ragioni
*5
21
ha
fi
in rifultaro
la
ragione
in
ao, 315
numeri primi
Ora
ma
la
ragione
e dedotto
15,
di
il
feno
geometrica difcreta
eguali 20 , fom-
diametro di un Circolo
il
da 14
in parti
prolungato
lo
diametro di
fteffo
2.0
25?
parti eguali
alle
ranno
in
dimoftrazione
perch
e dedotto
il
feno da
diagonale geometricamente
20,
dedotti
fi
av-
La
14 per 1$ , il prodotto
2lOy moltiplicato 20 per 21, il prodotto 420. Dunque ragion dupla
tra 420, 210. Ma lo fteffo deve fuccedere nelle parti 14, 15 del primo
chiara
moltiplicato
diametro moltiplicate tra loro per dedurre il quadrato del primo feno:
egualmente nelle parti 20, 21 del fecondo diametro per dedurre il quadrato del fecondo feno. Dunque lato, e diagonale ne' due leni, quali fono le radici de' due quadrati. Lo fteffo fi dica di 5?, 11, radici fefquiaitere, alle quali fia aggiunto il terzo termine fefquialrero a p; indi ridotti li tre termini a proporzione geometrica difcreta, e dedotte le differenze, come fopra ec. Cos di 13, 15, radici fefqui terze , alle quali fia
aggiunto il terzo termine fefquiterzo a 13. Cos in fomma di tutte le
radici formate da numeri impari , alle quali fia aggiunto il terzo termine, che co'l primo formi la ragione, di cui il primo, e il fecondo fo-
no
le
radici
Lo
fteffo
geometriche di-
dedotte
fcreta
che
40
e
rifulta
fizione
49
fia
chiaro
di
Non
effer
principio
Dunque
fi
primo
di
conclude
quantit irrazionali
fteffo
effetto
Il
Corollario
geometrica di-
proporzione
razionali
riducibile alla
fia
coftituenti
ragione
pofizione qui
non
n pu
quantit.
d'
indicazione
le
linee
medie
e lignificazio-
proporzionali,
co-
TR^TT^T
Tome
radici
DI MSICA.
Ma
9
e
nell'
li-
della rifpetti-
no ,
va ragione, eh' la foftanza principale.
Quefto quanto io credo l'ufficiente al bifogno particolare , e univerfondamento, e il modo , di cui
fale del Trattato, acci ella intenda il
mi vaglio per le rifpettive dimoftrazioni fondamento , e modo s fattamente proprio del fi fico-armonico fiftema , che il ridurlo al comune linguaggio delle note Scienze dimoftrative fia per mia opinione impoifibii
cofa. Perch la quantit non il fine del fiflema, il mezzo li fine,
com' ella vedr chiaramente , la ragione j e non in un rifpetto ma in
Qualunque ragione dev' effer nella quantit difereta , e non nella
molti
continua. Deve confiderarfi ne' tre generi , armonico, geometrico, aritmetico; Perci fi fa neceffario F ufo continuo delle proporzioni geometriche
Dediferete. Deve fempre fupporfi in fiftema, non mai fuori di fi ftem a
1'
il
e
altre
ragioni
ecceffo
perch
ve compararfi dentro il fiftema ad
Deve efpridifetto
una ragione reale , che fi computa nel fiftema
e nell'
,.
merfi in
Tanto
modo
bafta per
che io aggiunga
brevit tralafcio.
fonora, e a note
di
ufare altro
ratificali
modo
Che
poi
il
modo da me
ec.
fenza
che per
prefente
ve
<tilit
modo
particolare al
ne verrebbe
difficolt
modo comune
delle altre
feienze
dimoftrati-
e inu-
Profefone,
C-
IO
CAPITOLO PRIMO.
De' Fenomeni armonici,
loro
natura
Tonificatone
fiato,
e corni di
caccia
i;
dZcabalo t
ori
'
^J* ~* F* ** ^Sffi
fie^on:tr^otr:t\^:,o\rt' 2$
dt fiao^di^i
le
A'
>
taTfiert df
ch
e fieno
g rave
il
quali al fuono
della corda
come
altri '
la
$*$
per
*
corda,
?.'
la
armonicamente
n ca
j
D unque
Du
*
proporzione armo-
come ?
fono
'
~ ^g 5<
per
che
perch
^^ii^^^^^^^*
da
fiato
e corni di
caccio
j-
'
ica
de,la
fei ;e
"" iViiV
'
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~
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numeroso,
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1.2 "
'
'
tiene
delle
frazioni
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W,
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^
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di' c a'l
Ella
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Se
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vibTaS'
fiu
la
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tr
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fU '
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Lcedere ne
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'
}T
""""
B
fuCCede
"*"., ?
" P u
erch ,l
dlto comprimente la
P
tafii^l forma
tatuer
fiempre un nuovo
capotalo ; coficch tficamente
Violoncello
V?fi
"
ec -
'
'
TR^ITT\ATO DI MUSICA.
imponibile, che
fino
lo
le
all'
ir
fuonatore, e
dito del
il
finimenti paf-
tali
capota-
il
naturale.
Ci premetto
come
fuppofto
poterf
fificamente vero
marina
Tuoni
air.fi:
poggiato da Ifuo-
met
della
corda
AC. La
con
cor-
E,
BC,
ACB
in
CA;
vibrazione
CB,
e continuar finch
AC,
ad
eguale
fuona per
fi
Dunque
li
in
fuoni
la
dito
il
AB
da
della
corda
la
Jp.natore
D C
^a
'
t>
della ferie
quelli
AB
Sia
2,
la
guale in
cri
4.
cagione di non
la
non
le
AC
di
ritornar e-
punti, ful-
il
in D,. eh'
AB,
corda
della
3.
fi
AD.
fuoni
La
panar eguale in D F , eh* 3 della corda A B dimentre gi. fono comunemente noti i fulcri naturali , che fa
,
per le la corda determinata da un fulcro artificiale in vigore della legge
di natura,, che il moto fi moltiplica a ragguaglio del grado di forza par-
AD
vibrazione di
vjfa.
per 3
tecipato
da
al
in
AD
fulcri
infinito
ferie
ia
dito
il
in
noa
lafciano luogo
nuovo
Sia di
divifa per 5
to
del
la ftefia
e cosi in
n vi cade, u vi
che indipendentemente
naturali
dubbio, alcuno _
corda
determinata
fulcro
daL
artifi-
AB iV
'
--
fuonatore
la porzione'
fulcri
nella corda
dall' arbitrio
ciale,
AE_4;
fuonata la corda
,.
della
in
e fuoni
AH
corda
che 5 di
AB. La
vibrazione
di
AH
pafTai eguale in
HI,
eh'
5'.
Ma
che
pa
eguale
fi
nel refiduo I
IB
diverfa
HLA
per
met
eh'
dalle,
prime
Si
vibrazione in
e ritornando- indietro per li punti
far
dunque nuova
2
I
do
iti
s'
K, non
folamente non
s'
incontrar nella
di
..
Ma
vibrazione IH,,
2.
panan-
ma
in-
ter-
TR^fTT^TO DI
12
~MUfIC*f.
HA;
AH
lunque
ferie.
altra
eguali, acci vi
armonica a cagione
ferie
iii
frazioni
le
fi
ec.
La
fola
delle
f
vibrazioni
non
dalla foia
numeratrice dei-
frazioni potr
fuono, perch divide in parti eguali tutta la corda ; e in confeguenza le vibrazioni formate da fulcri naturali rellano eguali alla prima
vibrazione del fulcro artificiale determinato fempre dalla unit armonica
rifpettiva alla frazione. Dunque fuori della unit armonica in genere , e
in fpecie far tficamente impofiibile qualunque fuono nella tromba ma-rina
e in tal fenfo, e riipetto le unit armoniche' fono vere monadi fifiche. So, che co '1 nome comune devono chiamarfi parti aliquote, ma
quello non il mio bifogno , n un tal nome fpiega quanto io voglio
fignificare. Io -confider dimoftrativamente e tficamente il loro individuo
carattere di unit, come fi vedr fempre pi in progreflb. In tal rifpetto
dare
il
nulla fignifica
Le
il
nome
fignifica
il
nome
di unit
di
Organo
rette
Cfolfaut.
ieffo
la
Dunque
in que-
nioltiplicir. al-
-"
$r~?
Ilo
fenomeno
il
diverfo ridotto
la unit in forza
allo
adattato
eli
egual groffezza
a ciafeuna
de
TRiATTtATO DI MUSICA,
da fuddette fono in note muficali
come
-G.
ln
J?
progreflio-
417"'
ae armonica.
13
-&
XI
-e-
Le
delle
ofcillazioni
g, che mentre
corda
la
ofcilla
te, la corda
punto
una volta,
corda
la
due voi-
olcilla
tre, la
quando
gli
fi
corda
dia
il
i<5
quattro
moto
eo r
a ragguaglio
incontrano
s'
.
Lo
ftefb
nello
fletto
identicamente
eguale
,.
fenomeni armonici comunemente noti La loro indica tficamente manifesta . La corda del nionocordo, o del cembalo, febben una in le fteffa , predace tre fuoni in ferie
e corni di
armonica La tromba marina ( e cosi le trombe da fiato
caccia ) non ha, n pu aver mono,- f non nella unit come armonica
Le canne di organo di fuono tra loro diverfo formano un folo fuono,
quando Mano difpofle armonicamente. Le corde pendole fonore , perch
ino in progreffione armonica ne' loro- fuoni , si riducono alla unit nelle
loro ofcillazioni
Dunque il fiftema armonico riduce il diverfo allo flefQuelli fono
zione
e lignificazione
,.
fo;
la
e data
la
femplice unit
come
fuccede
Dunque
divide in f fteffa armonicamente
fi
)
dal fiftema armonico infeparabile la unit confiderata in qualunque ri{petto, anzi il fiftema armonico fi rifolve nella unit, come in fuo prinnella corda di tre fuoni
cipio.
fifica
per affetto
mente
poi feoperto-
lo ilefTo-,
e-
.
Da un fuonator di
neaHiente con arcata forte,, e foftenuta
debito di fpiegare
Violino
i
fi
feguenti
fuonino
equiterapora-
intervalli
perfettamen
TR*ATT*ATO- DI MUSICA,
14
te
intuonati
Si
flinguihile,. e
eh "mie
un terzo fuono
feriti r
far
Ci
il
note
miife
Lo
fucceder,
fretto
affatto d-
fottopofta fegnato in
fu a
nota
,,
nello, (tetto
qu.efto
a.
, 1'
due
urto, de'
Tfico
rifpettivi vo-
corde Tuonate
Si avr lo
da due fuonatori: di /Oboe porti' tra loro in molto maggior
E (Tendo il fuono dell' Oboe, pi, forte del Tuono del Violino, fi
diftanza
fentir meglio il rifultato terzo fuono, e nel mezzo rifpettivo de' due fuonatori fi fentir egregiamente , (ebbene (i fente abbattanza. in qualunque
Dedotti tutti, i terzi (boni , che Tficamente rifukano da qualunque
(ito
intervallo f triplice integrante la ferie armonica fino a quel fegno , che.
lumi
fletto
d' aria
..
efltto
.
feguenti
o l a. praticamente ottava,
Dato 1' unifono, e data li ragion dupla
rifulta
alcuna
terzo
fuono
di
forte
non
fuono
Data la fefquialtcra o fi a. praticamente, quinta
rifulta. il terzo
,
ma
perch unifono/
fi.
..
Eu
il
pi
difficile
diftinguerfi di
diftingue abbattanza,.
g&i
s
a-e-a
fa,
praticamente quarta
terzo,
il
fuono
in.
TE
Data
la
fefquiquarta
Data
la.
fi a.
nota,
la fefquiquintaj, o
fia
TT
grave della
praticamente
...
terza:
minore
il
terzo fuono;
il
terzo fuono
in
Data
la fefquiottava
drupla orave
la
nota
grave
della terza
i$
minore.
fia
giore
Data
la fefquinona>
fefquiottava grave
minore
Data
^-^
fia
fia in
la fefquidecimaquinta,
Data finalmente
o
la
fia
la fefquivigefima
fella
femtuono maggiore*
il
terzo fuono
quarta
grave
con
la
fia
minore , il
del femituono
femituono
nota grave
"minore
M
Que-
TR*fTT^TO DI MUSICA
t*
Quella_
pi
la
legge
tfica
T'
L^
no
rifpecto 'sol'
La
terza
che aveva
come
COm P
StrlSftrame^'Trm
^ana
5
''
da113
infKW*
ti fm
chiamano
1
3 m9
IOre
" V0,tata ''" iore ha lo
che aveva come terza; maggiore
fi
oIl
>
fieffo
fletti
fi.
riti"
"n
terzo
fut
te, fu
r n
'
voltati,
,. dalle
xiore,
ore dalle
aaue due Vft
lette
queff intervalli s intuonafo Cadimene
e il
grave; non tanto facile
dalla quinta a cagione
del?
due tuoni maggiore, e
minore perch nel
confonde un tuoni con 1'
-
zL^o'f
Pf* jf
nfe /
d '^ C,le dal
-
"^ r
*rt
xo,
'
Per
R.dotti
^ *#
fifi
^T"
d
deiIa
loro
^tj^t^TtJ^Tng^lT
due'tuoni a termine^comune
ffrl nA
il minore. La
differenzaTtra'so
n
bare era fu0n
tuonTicfo
e'ut^
J.
i
magg.ore, p, 81
fiS"^ T
"
4s!r. terzo
fuono
Sia in tuono di
Cfolfaut
che il dato intervallo
tuo-
erch
'
p.
mi ncercar guarnente
rt
di
--ano Z:
"
/ o
*^
a
tri-
'JJ*
no minore.
due cofe.
La
prima,
*
*"
^
^^
-,
Ut
fi
terz0
^ono,
per-
da qualunque
da-
TiRiTTJfTO DI MUSICA.
17
intervallo
Mi
nale.
fante }
fi
fpiego. Sia
1'
fia
altro
mai
un dito
in
Gflreut
fi
muova
verfo Ffaut
dalla corda
f~\
pre
<^*-r\
1*
arca-
certamente
lunque pun-
to
dal fuo-
to, o inco-
no, che deve produrli da due linee fonore , una delle quali fia razionale,
1' altra irrazionale
ma geometricamente cognita
Da ci ella dedurr
,
immediatamente, che molto piti dev' effervi feienza dimoftrativa del terzo fuono prodotto da due linee fonore razionali Ma di ci in voce
Mi domander poi ella in fecondo luogo in qual relazione fi trovi
e
A%^
.
che
dati
Se-
guenti intervalli,
de' quali
fpettivo
fuono
fto
il
ri-
terzo
fottopo-
quefto far
dimoftrativa-
mente
il
Baffo
intervalli
sB=
jttLe
e-^e
Le
rifpondo,
9-*
ir
far paralogifmo
fottoponga . Solamente fi avottavo, e decimo, fono in ragione diverfa da quello appare. Il fefto, e 1' ottavo non fono terze minori, ma fefquifefte^ cio il Gflreut U molle la nota, che divide arr;
1' interva ~
monicamente la quarta
Elami
, Gfl^__^
e per
^
P er ^ ^ intervallo
s~-^^
verta, che
tre
qualunque
intervalli
altro
Baffo vi
fegnati
fi
fefto,
/--
reut
minore
della ter-
6\7
li
SA
3 <5.
Cos
s
il
1'
intervallo otta 70
coin
./OSO,
V&
acuto
^G-
-e*-^Que-
MUSICA.
TR*4TT*4tO DI
18,
Quello intervallo di faciliffima intonazione fopra
il
Violino,,' v
dalla
fatto
natura
trova
nella troni*
perch
fi
luto dalla natura armonica
per
caccia
lo
efpongo
di
nell' ecorni
fiato
,
e
da
ba marina, trombe
;
fempio fuddetto.
PremefTo, e fpiegato il fenomeno, la deduzione patente. Dato il fiftema armonico delle frazioni , e adattato a linea fifica fonora , dico , che
da qualunque femplite intervallo della ferie armonica infinita fi avr femi
2.
pre lo fteflb terzo fuono, e far unifono al fuono della corda fonor
fio
2 y dunque
ec.
Data
quarta
la
-/!_
fi
avr
fi
il
quar-
e'
fecondo termi-
al
Ma
in ottava grave.
quello 2
minore,
zione chiara
il
Dunque
cos di tutti
i
Cosi
ec.
dell'
ultimo inconfe-
intervalli
infiniti
7, 8, 9,
maravigliofo
rifultato
g'
La
in infinito.
ec.
e fingolare
dedu-
Perch da u*
3,4,
rifulti
Intanto per
dato
mezzo
20, 21
di
tal
rifulti
fenomeno
fpieghi
fi
ha per legge
11
2; dato 100,
3,
rifulti
2; dato
1
101
refta tficamente
una
11
dato 2,
rifolva
fi
fifica
rifulti
riabilita la
2 ec.
unit
.co-
TRJtTT*ATQ DI MUSICA.
ip
collante in infinito in
2. ,
come
Que-
fenomeni comunemente noti. Ma da quefV ultimo di nuova fcoperta fi deduce in precifione, eh'
molto di pi fopraccennato oltre ci , che rimane a dedurre
il
Perch poi non fi trovi quello terzo fuono nella unit, eh' il prin-
lla
unit
fi
-1
,
e il primo termine del fiflema armonico , ma in a , eh' il fecondo termine del fiftema* perch dalla dupla, o fia praticamente ottava
non fi abbia terzo fuono, quando fi ha da qualunque dato intervallo in
genere, fi fpiegher in progreffo a luogo opportuno, e neceffario*
cipio
CA-
%0
CAPITOLO SECONDO.
Del
DOve
due
un
di ftabilire
tratta
fi
e /gnifica^jane'-.
fiftema
congiunger
neceffit
modo, che
fano infepara*
bili tra loro, e formino un flo principio. Cosi dovr reggere qualunque
fiftema; e noi ne faremo convinti quando intendiamo abbastanza cofa vo-
glia
un
dire
folo principio *.
mofttata
mano
Cos
tra loro
non
un
altrimenti
folo principio
comatematico ,
trovaranno
zione.
Mi
fi
eh'
fpiego meglio.
..
la
,
...
natura
due generi
La
il
dedotto dalla
tfica
fifico
legge fevera
pietra di paragone di
ben pochi
fiftemi
cofa di-
della
e dimoflrativo for-
ma
giufta
qualunque
e in
fiftema finV
Le
feienze di quantit
ma
in rifpetti diverfi
fin'
Vi
confeguenza
dal
numero
aritmetico
111
che fi divide da per f in 1,3, 5 / dunque tficamente efclude qualunque altro modo di quantit
Dunque 1' adattazione di qualunque altro
differenziale; degi' infiniteim ec.
1.
modo
alla
ra a qualche oggetto
,.
fa
e foggetto particolare
Specificata
,
o>
no
come appunto
dalla
natu-
fuccede nel
dato
TRjITTjITO DI MUSICA.
Perch in
dato efempo
fi
certamente
e
umano y
.
tal
cafo
la
21
dell' arbitrio
il
faller
voluto
adattazione del
dalla
natura
Mi
In confeguenza ho debito di trovare nel gunit , che fi trovata nel genere tfico*
Effendo necefTarie alla dimoftrazione le figure geometriche , tra tutte le
figure poffibili non vi , n vi pu effere, fenon il circolo, che fia uno
in f fteffo^ ed uno, perch g' infiniti raggi condotti dal centro alla
circonferenza fono eguali j e quelli nuli' altro fono fenon la unit medelima , che forma mecanicamente il circolo neh" apertura di compaffo ; il
fottofcrivo alla legge
fteffa
Dunque il circolo
che non , n pu effere in qualunque altra figura
uno nel fuo principio primo, ed intrinfecamente uno tra tutte le pof.
figure.
fibili
Non
no
tive
balta che
di unit
eh* "la
filici
curva.
maflima
fi
trova ef-
Dunque
ridot-
curve. I
pofizione. La corda
delle
fopra la
linear circolare
Tue
in tutto
cofa
tfica
Y univerfo,
fibik fenza la
in
Dimofrativamente nella coftruzione del circolo, mipoffuppoizione di una retta linea . Dunque a ragguaglio qua-
parti.
dra*
TR<ATT\ATa DI MUSICA.
1%.
delle
loro,
per dedurre
dal. rifultato. la
loro,
natura
.,
la.
pofiziaru
comparazione era
Sia dunque la prima proqpo*
la
fizione,
Propq/i^ione
PEr
comparare
prima
due figure
Figura
la.
tra loro le
pofizione di prima
,,
femplicit. la ragion
ABCD,
AC
BC
AC.
AEC.
ABC
..
TM, VN,
BO, TH,
BO;
AH,
cipio
AO,
AO, AM, A
comune
in
AO..
Propq/^jone feconda^ Figura
Ih
divifo qualunque k^
geometrico rifpetto ai diametro, divifo ), fia protratto al lato,
del quadrata circoferitto . Dico % che il quadrato dedotto dal feno far
mezzo armonico , il quadrato dedotto dal feno protratto far mezzo aritmetico della ragione , in. cui fi . divifo il diametro : ridotta la fuddetta
ragione a proporzione geometrica, difereta. formata da due mezzi , armonico, aritmetico, Sia
io, di cui
7. Sar divifo il
3,
diametro
far p, di CB,
B nella ragione 3, 7. Il quadrato di
diametro ) 25 ^
feno
protratto.
met
del
feno
D
del
CE.
,
del
C
21
(
4P
Ma. data la proporzione geometrica difereta della ragione 3,7,1 quattro termini, fono 15
de' quali 21 mezzo armonico, 25
21 , 25 , 35
mezzo aritmetico della fuddetta ragione ; e fono eguali a due quadrati
21 dei feno, 25 del feno protratto
Dunque ec. Cos di qualunque ra-*
gione ec.
^Ato. nel circolo per il diametro razionalmente
no
AC
AB
GB
AC
,.
,.
,,
Proporzione ter^a
Figura
IIL,
r^tt^to
di Musica.
to
quadrato della
il
il
23
e dallo fteffo pun*
mezzo armonico
ragione mag-
corda far
mezzo contrarmonico
della
ridotta la
{pra, ed aggiuntovi
AH
cui
di
ragine a proporzione
fuddetta
il
mezzo contrarmonico
HB
5,
fia
p.
Il
fi divifo
il diamegeometrica difcreta come
Sia il diametro
14,
AH
quadrato di
far
25
AB
HB
di
81;
il
AH
comune
to
de'
due
AE
AHC, A HE,
rettangoli
triangoli
Dunque
in numeri primi
il
AH
74
far
il
qua-
quadrato di
AC
AE
35
proporzione 30, 35, 3, 37, 42, de' quali 35 mezzo armoni^y mezzo contrarmonico , e per eguali a due quadrati di
C 35,
th
E 37. Dunque te. Cos di qualunque ragione ec. Ella avverta, che
quella 10 chiamo in genere maggior ragione, la di cui differenza dedotta
da' fuoi eftremi maggiore della differenza dedotta dagli eftremi della ragione comparata . Ridotte le due ragioni
5,7; 7 , , a termine comune , far 35 a 49, come 5 27; far 35 a 45, come 7 a 0.
tra
ti
la
co,
Ma
3?> 49) differenza 14; tra 35, 45, differenza io; e 14 pi di io.
Dunque 35 , 40 maggior ragione di 35 45 e per 35 40, come
maggior ragione, contiene in f 35, 45, come ragion minore.
Dunque comparate tra loro le due figure, quadrato circoferitto , e circo*
Io ifcritto, inquel rifpett, in cui convengono tra loro per pofizione di
,
prima
femplicitj
Ma
uno per
li
mente aritmetico
trova
il
quadrato fecondo
e contrarmonico
fopra
dimoftrato
il
le
circolo
dalla
fua
cofruzione
Comparato
temente dimoftrato
Dunque
uno
di unit
armonica
il
che
fi
prefen-
doveva
dimoftrare
Che poi la ragione, in cui fi divifo il diametro , fi trafporti a proporzione geometrica difcreta , e in cnfeguenza fi riduca ad una ragione a*
itratta comune , in cui , come genere , convengono circolo
, e quadrato , ci
nulla orla alla dimofrata propofizione
anzi maggiormente la conferma
*
Perch nuli' altro avendofi fatto, f nonch fcuoprire il genere, in cui convengono le due figure, quali fono di fpecie tra loro diverfe, tale feoperta
non folamente conferma la propofizione* ma in oltre forma feienza completa della medefima : infegnand il principio comune delle due figure *
Per
TR^TT^TO
24
Per
jdifputa
ed
DI MUSICA.
premetto un fatto
tal principio
la totale intelligenza di
la impoffibilit
di
coftrui.re
fo, e
eh' fuor di
il
com-
apertura di compafc
fempliciffimo in apparenza
1'
il
diametro in
qualunque delle infinite poflbili ragioni , vi antecedentemente nel diametro la ragion dupla talmente intrinfeca al medefimo, che quando non
vi fia, non , n pu effer diametro. Quando dunque fi divide il diail
non
effer,
perch dipende
della
dall' arbitrio
divifione
del dia-
metro in qual ragione fi vuole. Ma la prima non pu non effer , perch non dipende dall' arbitrio, ma dalla neceffit della coftruzione , ed
condizione, fine qua non. In confeguenza dimostrati vamente impoflibile
il
delle
due ragioni
Per ne viene
neceffaria
ba rifultare una terza forma di ragione , che geometricamente le congiunga, e in cui fia evidente, che la prima forma fempre la ragion dupla. Sia 1' efempio della riduzione
7 a proporzione geome3,
trica difereta in numeri primi fecondo il rigore della feienza aritmetica.
AC
Dico fecondo
fatto
modo
il
al
ben
tutt' altro
fomma
neceffaria la
nare
eh'
de' termini
AB;
diametro
CB
fi
adopra
che feienza aritmetica
eh'
3, 7,
io,
in s
Per ridurla o
bifogna
e per
affegnazione del
1'
neceffaria
numero
il
mezzo
tor-
aritmeti-
ed
5 in ferteffo-25
7-35,
5
co
all'
ed la legittima
tra
apertura di compaffo
fia
15
compaffo
dunque non
Ma
,
21
f
1'
25
35
di
cui
affegnazione del
non pu non
effer
il
mezzo armezzo aritme1'
apertura di
come
al
uo centro
principio primo
Ma
pih
il
Divifo
to del feno
iolo
il
diametro in qualunque ragion razionale, il quadratra i rettangoli , che hanno per bali le
mezzo armonico
par-
TR^TT^T'O DI MUSICA.
parmi del diametro, e per altezza
raggio.
il
3$
mia pro-
Ma
armonico potenziale
fi
da cui
AG
drati
Acci
in cui
AC, C B
perch fono
fi
genere.,
AM
diametro
il
dedotti
la
feni, e
li
fia
IV
armonicamente divifo in 2
li
qua-
a la figura
alla
3 4 ec. Siano
divifione; le ragioni, in
divifo il diametro , fiano ridotte a proporzione geometrica difformata da >due mezzi., armonico, aritmetico; e tutto il calcolo fia
ridotto a ferie comune.
cui
fi
creta
-Ragioni, in cui fi
il diametro
divifo
1
geom. difcreta
c/tremi
de' feni
comune
quadrato
de' feni protratti
Jm
3 4M
2
6.
8.
p.
iz
<5oo
di 3
41
A51
L
a
A61
eftremi
A31
"A
ridotte a ferie
quadrati
in proporzione
AM
C 800
di 3
G poo
1206
D 675
di
H poo
1350
di $ I
poo
1440
6 K poo
1500
3.
2..
4.
450
di
4
I
40
360
di $
300
di
576
56M
3.
5.
p.
1$
F 500
di
Sar dunque
Duncme
to di
il
AB
formano
il
raggio, o
la ferie
feguente
va ragguagliata
all'
eftremo, eh'
il
diametro.
Pro-
T R.4TT'JTTO DI
1$
Progreffione armonica
60.
45
o
48
50
60 come 2
do, come 3
^
00 come 4
come 5
<5o
,
6.
la
eh'
il
io
12.
15.
io.
5.
3-
40-
4S.
48.
Sommate 40.
45.
48.
50.
dunque
emiale
m
iene lupenore
accennata
r
progfefTione armonica 1
2 , 3 , 4 ec. in A B
de* complementi in rag,
pco
2.
3.
,,
alla
fi
AB
la
coftante aritmetico
monico,
30.
riportando
diametro,
guaglio ad
mezzo
3.
'
Dunque
tatto
4.
J
5.
20.
30.
differenze armoniche
ma 40
MUSICA.
fuddetti
eftremi del
mezzo
ar-
Feno
AB
A31
dunque
li
quadrato
'quadrati
al
BC
1200
di
AB
di
A B 1800
come
AB
1800
come4
a .
AB
1800
come
a 6.
23B
di
AC 600
1200
di
BC
di
1800, come 2 a
j^
A41
quadrate-di A B 1800
dunque li quadrati
34B
diAD4So
i3$odiBD
diBDi3So
ASI a4JB
diAE3c^o
i44odiBE
diBEi440
A61
di
3 a 4.
56B
AF
300
1500
di
BF
di
BF
1500
fi
che
gli
eftremi
ridotta la
ragione
fi
trova mezzo armonico il quadrato del fequadrato del feno protratto, fono tutti quadrati,
e fono intrinfecamente nella prima corda, o fia diagonale AB, perch
fono nelle corde , e futtefe de' complementi della medefima fatta diametro, e divifa nella prima data ragione
Si creder poter opporre, che dalla fuddetta dimoftrazione fi prova bens il circolo uno di unit armonica ,
ma fi prova tale comparativamente
al quadrato, e non per f* il che Infognava dimoftrare. Ma ci non fi
dimoftrar mai in forza de' feni , perch anzi per il contrario li ferii del
circolo
il
mezzi geometrici
e fono proprj
del circolo
Dunque
per f geometrico.
La oppofizione una dimoftrazione, e pur nulla tiene . La mia propofizione fondata nella infeparabilit delle due figure , circolo, e quadrato. Quefto il mio datole provato: centro comune, linea comune, e
pun-
MUSICA.
TR*ATT*ATO> DI
Dunque
il
27
dal quadrato
circolo feparato
Ma
s in ragguaglio a cole
importanza s in ragguaglio al preiente fiftema
maggiori , fia intieramente confumato
' dimoftrazione Algebraica, che data la unit con un termine indefinito x r acci tra quelli due termini fia affegnato il mezzo podi bile , niun'
altro mezzo dimoftrativamente affegnabile , f non il termine 2, come
mezzo armonico tra il dato 1 , e il termine indefinito x Io non fo in
,,
..
quanti, e
modi
quali
lcienza, perch
1'
coftrailca
fi
mi
Algebra
e fiere
la
d'mioftraz'one
ignota
perch egualmente
So bens
mia
nella
fleffo..
perch avendofi
mio intento.
Rimane a indagare
dall'
Algebra
la
per la
di tal
mia fcienza,
lcienza Aritmetica vi
Stimo fuperfluo
da' Profeflori
aflegnarla,
1'
bafta al
fi
in
fa
qua!
per forza
figura geometrica
non
Il
rifultato patente
e necefit
fatto
modo, che
coftruzione del
nella
il
termine
2 dedotto dall' apertura di compatto per forza, e neceftit della coftruzione. Il termine indefinito la circonferenza dedotta per forza , e necefiit
della coftruzione. Oh. quali,, e quante confeguenze da tal vifta,, s' vera!
Ma come, e quando mai fi potr, dimoftrare altrimenti? Porle col dire
che una linea, retta rivoltata, in f fletta coftruifee il circolo, e in tal cafo la coftruzione fatta dal diametro, e non dal femidiametro ,. eh' T
apertura di compaffo? Ma io domander, che mi fi afiegnr il centro del
J;
?.
mare alla di lei quantit per progreffione infinita di fempre. maggior approfnmazione. coL mezzo de' poligoni ifcritti ,, e circoferitti , fi trova il
diametro alla, circonferenza, nella ragione di 7 a quafi 22
Egualmente
.
come diametro,
22.
come
2.
22.
1.
te,
il
di
pia di 22.
faranno
le
differenze
15- Ma
II
2,
gli
eft're-
"
TRjTToTO- DI MUSICA.
2.
i
i-
Algebra
confine
pu
confine col pi
protrarr]
s'
infinito
all'
meno
e col
li
non mai
che non ha
che ha>
di quella quantit.,,
..
La
oppofizione dimoftrativa, intrinfecamente dedotta dalla mia pofzione; e pur nulla conclude, perch refta vera la mia propofizione , di-
moftrata in genere dalla unit della figura circolare/ in fpecie dalla comparazione del circolo al quadrato. Effendo egualmente indiffolubili le mie
dimoftrazioni , e la dimoftrazione oppofta , la legittima confeguenza fi , cheli
termine indefinito *
nel fenfo
comune,
poffa
fi
mio
e nel
e debba
Gi
particolare.
fi
fa da'
Geometri non
effer
il
folo cafo
in cui
fi
ne
non vi - rifpofta
un Cilindro fonoroy per efempio un timpano, o tamburo. Suppo-
a cui
Sia
.,
nella percuffione
fi
O
n^e
ih consenso
tela.
uno
far
fuono
di
1" T
fi
lafci
rr
''
.,,_...,,,
fia
timpano
piccolo cerchio
r;
~
a r
il
,,..,,,
nat urale
la pelle
fuperiore
a cui raccomandata
r'"""
,.,,,.,,, 1,.,-^,.,,.,,
inferio*
perche
,;...,
<;,,-..,;
il
fp\y
la
'
ragione fefquialtera
m h consenso
**-n
naturala
TR^TT^TO
pano, o
fia
All' efame..
Cilindro .;
Data
la
DI MUSICA.
ragion dupla
nella
mezzo
il
pelle
ip
feparata dal
aritmetico in
Cilindro*
fefquiterza
il mezzo armonico
f N
ReKo termine maggiore, 12, 8. 6. Dunque la
12. 9
6;
in
fef-
arit.
quialtera con lo
fefqui-
arm.
terza determina la dupla aritmetica, la fefquialtera determina la dupla armonica. Il Cilindro un quadrato, che fi rivolge in le fteflb. , e li due
fuoni del Cilindro fono tra loro in fefquiterza . La pelle feparata dal Ci"
lindro circolare, e li due fuoni della pelle feparata fono tra loro in fef-
La
quialtera.
termina
la
h^ fefquialtera
coftituito
1'
de-
efame per
prima propofizione . Dunque li due fuoni fefquiterzi del Cilindro lo determinano tficamente aritmetico , perch la forma del Cilindro un quadrato; li due fuoni della pelle feparata la determinano tficamente armonica, perch la fua forma un circolo. Dunque le due figure comparate
quali fono in piano, tali fono in folido; quali dimoftrativamente , tali tficamente. Dunque ( per corollario ) il mono di confenfo nelle due fudla
dette figure altro non , f non il centro fifico rifpettivo della figura,
qual centro a ragguaglio lo fteflb, che il mezzo ricettivo in piano. E
per la natura aritmetica tanto intrinfeca al quadrato , la natura armonica tanto intrinfeca al circolo, quanto il loro centro rifpettivo.
perch l potrebbe opporre, che il Cilindro non immediatamen-
Ma
ma un
un quadrato
te
tervallo
O
E
CD
defcritto
circolo
il
DA
"
^
O
dal punto
far la retta
EO
al
ce fefquiterza; e per
drato di
quiterzo
il
lato del
quadrato
come 4
far
nel quadrato
a 3
Ecco
AC
il
centro
fef-
la
unit coftitutiva
effendo comporlo
del
il
AC
trian-
"
TR^fTT\AT0 DI MUSIC**:.
30
triangolo equilatero
quadrato,
al
come
quafi
291
drato
come
quafi
Conoy
venta un
Archimede,
che.
trovi,
ragione minore
circolo al qua-.
fefquiterza ,. maggiore
il
il,
Ma
della fefquiquarta..
rivolgendone in
224:
fi.
fteffo. il
in folido
,,
ed dimoftrato da
e in
fuperfice fono
in
proporzione
fe(<qui altera,
in forza
cambiano
natura di ragione, perch in retto la ragione, era' irrazionale, in circolare razionale.; e quella ragione, che. in retto era tra, la fefquiterza
e, fef-
,,
in
circolare
fi
...
...
fi.
dimoftra in pi modi
..
1,2,
Data, la dupla
progreffo
il
per
formar
la proporzione, far
e^
geometrica con
tinua; quanto ad 3
"
fi
forma, necefiariamente
Supporlo
determinatoil
fenomeno
la.
ragione- fefquialtera
proporzione armonica
fefquialtera determina la
porzione
il
fiftema
23,
dunque
pollo 3
ii-
2..
Ma
,,
dunque la.
3
determinata, la pr-,
tra
Ma
ec.
primo
il.
..
dopo.
tficamente certo
,..
che non
ed
unifono, ad 2
fi
..
ha
Dunque,
il
in figura
il
eli
fefquialtera
Dunque
la.
primo
ne
del.
Data
la.
Ma
ta.
TR^TTtATO DI MUSICA.
J*
12 ragione dimoftrtivamente armonica ; dunque per necemt dimoftrativa fi deve concretare il terzo termine armonico) che determini la detta ra
gione a proporzione armonica, di cui la data ragione in potenza dimo"
in
armonico/ indi
la
La
da 3.
data unir
fi
come 2.
reftando efclufa la
mezzo 2 fi converte nel diametro come 1
conferenza come termine indefinito, e inclufa nel diametro la potenza
dedotto
Il
cir-
del-
EfTendo impiombile maggior precisione di quefta in ciafeun genere , tfico, 'e dimoftrativo, refta provata per
fempre Ja propofizione , che il circolo fia intrinfecamente armonico.
Qui l apre opportunamente il luogo di affegnar la cagione , per cui dalia dupla non fi ha, n fi pu aver terzo fuono ; e per cui il terzo fuono
armonica
la progreffione
debba trovarf in 2
La
all'
infinito.
unit
armonico,
principio
e f dalla
primo a
Perch
dupla
priori
fi
ma
il
averle
terzo fuono
non farebbe
la
dupla
chiaro nella
di
ma Y
ufo di
disfido tutto
quelle locuzioni
dotto
il
ragione potenziale fi poflfa aver r atto tfico determinante , e concretante, eh' il terzo fuono ma fi dovr avere dalla ragione fefquialtera , eh' la determinante , e concretante il fiftema armonico . ^Dunque per
tal
neceflt fifica
medio congiungente
le
due ragioni
il
terzo fuono
in 2
termine
1.2,3.
Ella
TR^TT^TTO DI MUSIC*?.
32
Ella dir, che quella metafifica bella
che a
tal
buona
Io
Quando
io
il
le
rifponder,
dati
filici
infe-
che fcuopra la metafifica delle fcienze di quantit, dedotta dalle cole finche in tal modo , che fa imponibile il fepararla . Seguo il vero , eh'
e fon certo di averlo fin' ora feguito a
nelle cofe, fin dove mi conduce
tutto rigore.
Da
quanto
gion tripla
fi
fia
come ragione
dupla
alla fine.
potenziale
la
infeparabili
come ragione
fefquialtera
tra
loro la
attuale del
i
dal termine
2, che nel
tfica del
tripla
circonferenza
Gi
Dunque
adattazione fuddetta
1'
falfa
concede, che in ragguaglio alla legge delle differenze, quali nella proporzione armonica devono trovarfi tra loro nella ragione degli efi
Ma
un prinha debito di efaminare, f quefto principio primo, dal quale fi deducono le leggi armoniche , fia foggetto a quella legge , che da elfo procede ; o pure
le in f fteffo, e nella fua intrinfeca natura debba effer confederato in altro modo . Per tal efame , che per effer della ultima importanza fi deve
iftituire a tutto rigore , neceflariio affimi er que' foli dati , che o di fatto, o dimoftrativamente fono fcuri. Sia il primo, che data la fubdupla
non folamente
Z , 2 , acci gli fia affegnato il terzo termine armonico ,
flremi
cipio
la fuddetta oppofizione
primo,
di cui
non pu quefto
qnarlo.
La
indiffolubile
trattandoli di
affegnarf
dimoftrazjojie
ma
anzi
fi
dimoftra
comunemente
nota..
la
Sia
fi
impoffibilit
il
di
aff-
TRJtTVyfTO DI MUSICA.
la corruzione
del
to.
il
comune
gure hanno
il
il
raggio, e
il
infeparabile dalla
diametro. Quello
di fat-
fi-
BC
e-
la
33
prima
propof.
in
la
fempre fopra
la
du-
come prima ragione della ferie moltiplice 1,2, 1,3, 1,4 ec.
pla
e come ragion femplice., e non comporta. 1, 3, ragione comporta dal,
dupla, e fefquialtera , e cos in infinito. Se la dupla 1,2, foife capace del terzo termine armonico, lo farebbe egualmente tutta la ferie del
genere moltiplice. Dunque la forza dimoftrativa Ita nella dupla. Dunque
la
terzo dato f
ne
tra
il
modo
ragione a priori
Nel fecondo
il
raggio, e
diametro;
il
f il
fua
coftruzio-
convengono
figure
nella dupla in
aver intrinfecamente
prodotto
potenza dupla
la
in radice
dunque devono
ragione
relativa alla
in cui con-
Quando
duple.
le radici
ci
fi
dimoftri
in
quel
modo
eh'
poffibile
to qui
propone,
fi
fermate tutte
irrazionali
ma
che non
nello fteffo
fi
le
fi
(tema.
Siano dunque in precifione i tre termini, raggio, diametro, e circonSiano efprefli in numero con le tre pofizioni , di Archimede,
.
ferenza
Mezio,
circa
(
e
la
circa
in
ifeanfare
Ceulen y
j
la
fiano
circonferenza; di Ceulen
la
la
maggior
looooooooo
ca)
di
circonferenza; di
ragio,
il
circonferenza.
fommate
fatica
riducendole
2000000000 il
Da ciafeuna pofizione
tra loro.
Di
te-
34
TR^TT^TO DI MUSICA.
Di Archimede
14
differenze
44
30
7
37 fomnta
Di Mezio
113
710
22<5
differenze.
delle differenze.
484
113
"3
fomma
597
delle differenze
Di Ceulen ioocoooooo
differenze.
2000000000
6283185307
000000000
4283185307
l>O00O0OCO
5283185307 fomma
delle difE,
Si domanda in qual ragione li trovi la fomma delle differenze al termine della circonferenza. Rifpondo, che 37, 44 di Archimede; 597, 710
di Mezio; 5283185307, 6283185307 di Ceulen fono tutte radici delle
radici duple
Radici duple
r
lo dimoftro
iono
pi
efatte
molto tpi
_
140
70.
9801.
9800.
perch
.
'"
'
Sl6
408. eccede 577,
232929.
'.'"
le
280 396 ,
,
2 772
13860. eecede 19601,
<j01
1 9
,
13860. 19601. 27720^ perche 19601
,
>
medie proporzionali
in numeri primi
di
99.
ma
molto meno.
384199200.
rifpettive tra
moltiplicati per
70, 99
...
far
ma molto meno
232928.
384199201.
Affegnate
in
'
577
577
elatte
9 g01
99
99
396
.333
280
333
110889. 110880.
in differenza di
12320, 1232 1.
1
far
differenza in prodotto di
77441
77440
in
circa, vi far la
e frazioni.
Tra
1380, 19601
far
medio
Dunque
in ragguaglio alla
proporzionale
771788,
771789
prima pofizione
16482:
in
circa,
e frazioni.
cos
TR^TT^TO
DI MUSICA,
%p6
primi
radicale
408, 485:5
alla
35
numeri
in
in
come 485:5 in
408, 577; e fono
577, fono
circa,
circa,
radicale
pi
della
radici
prime.
delle
efatte
come 16482
5
ragion dupla radicale 13860, ipoi
13860, 16482
no molto pi
Ma
comparati
alle
termini
due
37
44
pofizioni di radici
tre
280
44
12320
333
37
123 21
408
44
44880
485
37
44881
comparati a
comparati a
cir-
in
;
e fo-
efatte.
comparati
Archimede
in circa,
alla
dupla
ragion
In ragguaglio
delle
pofizione
dalla
dedotti
duple
radici
di
trova, che
fi
differenza.
differenza
13860
16482:5
44
7230
37
76231
differenza.
differenziale
tile
fatica di
.dotti
dalla
ftrate radici
tutte le
comparazioni
comparati
fiano
( come pi
duple 37, 44.
pofizione di Ceulen
delle
radici
proffimi
al
due
vero
termini de)
alle
dimo-
6283185307
44
37^
232460153508 23247785035^.
ragione differenziale di 13230
la
5283185307.
Per
a
la differenza
1770285
13 131, e frazioni
rifulta
Comparati
gli
fteffi.
termini di Ceulen
alle
radici
efatte
ragion differenziale di
di
16201
della
tutte
a
la
le
leggi
delle
differenze
armoniche
ma
ca-
TR*ATT\ATO DI MUSICA.
36
cade fotto
le leggi
della
potenza dupla
eh'
priori
quanto
eh'
fi
doveva dimoftrare
Indi ne viene per corollario,, eh' efpreffo
tenza dupla
con
per differenza
vi-
la
il
1'
il
diametro
il
,.
fiftema
tro-
fi
e l eirconfren-
za. Mi fpiego. Dupla potenza fono le dimoftrate radici 37, 44. Si aggiunga per terzo termine la fefquialtera. Saranno i tre termini 37, 44,
Ma
66.
tra
37, 44 differenza
dimoftrazione di Archimede
ca
Dunque
ec.
il
7'*
tra
44, 66
7 la
radici
400
in
2&0
efatte
piti
cir-
333,
..
Saranno
Mezio,
di
e per la
circonferenza 22
con
22,
differenza
diametro
eh'
le
efatta,
fi
alla pofizione
minima ragione
trova la
113, 355
37629, 37630. Dunque
pili
ferenziale completa
166:1. Comparate
dif-
ec.
Ma
medie proporzionali Dunque il circolo intrinfecamente e per f geometrico, e non armonico.. Si fciolta quefta obiezione rifpondendo , cheli
circolo feparato dal quadrato un fall fuppofio rifpetto alla mia pr?
pofizione, che fuppone la infeparabilit delle due figure. Ma qui fi vuoi
feiogliere pi precifamente , e da tal foluzione fi vedr qual , e quanta
riferva alle volte fi debba avere nel preftar F affenfo alle fteffe dimoftra
zioni. Perch certamente la oppofizione fuddetta una dimofirazione
e
pure per rifolverla intieramente io dico, che il circolo fi dimoftra intrinfecamente e per f armonico appunto per quefto, perch i feni veramente , e unicamente proprj dei circolo fono geometrici / coficch f tali non
foffero , il circolo non farebbe , n potrebbe mai effer armonico di pro..
,,,
La
feni,
tali.
tura aritmetico,
molir
il
tali,
circolo
perch
di-
il
non
confifte
nella ragione
,.
dunque
ne'
propria intrinfca
Date
le
prima femplicit
armonica
e aritmetica
il
loro-
quali molti-
tra
loro,
fo
s'
intendono comunemente
le
proporzioni fuddette
s'
intendono
otti-,
ma-
TR*4TT*fT0 DI MUSIC**.
37
la
zo geometrico in rifpetto
al
Propofi^jone quarta
armonicamente
Ivifo
C, 4 D, 5 E
C in G, da
feni 3
da
fcritto
ec.
AM
diametro
il
in
protratti
H,
da
in
tutti
in I ec.
apertura
dedotti I
quadrato
lato del
al
ec.
circo-
fe-
ni protratti
di
eguali al femidiametro 2
compatto,
di
circolo
il
nuli' altro fa
nuli'
altro
ai
in infinito.
Di 1, 2, proporzione geometrica
monico, 5? mezzo aritmetico.
Di
6y
difereta
S-
p, 12; 8 mezzo
2, 3, 4,
<5
-ar-
3 mezzo
ar
zo armonico
Ma
feno.
dato
quadrato di 3
il
Dunque
in
femidiametro p
fi
3 C 8 , ed il
femidiametro la por-
di
fottratta dal
1
zione di linea
CG,
radice di
8.
Ma
8 mezzo armonico
della
dupla, e
il
diametro
AM
nella ragion
e in
dupla
A3
di-
vide
il
feno 3
Dunque
il
TR^TT*4T0 PI MUSICA.
38
porzione di linea
mezzo armonico
radice di
zo aritmetico
altri
feni
quale fottratta
Evitando come
e lo fletto negli
fuperparziente ec.
feno
il
cofa difutile
il
come
radice di
dimoftrare
generi di proporzione
altri
in
mez-
lo fletto negli
fuperparticolare
fteffo.-
retti
rifpettiva al femidiaraetro
Poligoni , perch per poligoni ite-ritti , e circoferitti fi va fempre pi approfmando alla circonferenza in progreffione infinita, con ragione, e fondamento molto maggiore io defini feo il circolo un riluttato d' infiniti mezzi armonici , perch la fua coftruzione df neceflit dimoftrativa riduce ii
iemidiametro, o fia apertura di compatto con la filtrazione della differenza , che vi tra il feno , e feno protratto , a una ferie infinita di
la
Il
fondamento
data dimofirazione.
Non
della
ficuro
il
ragguaglio
di
principi primi
mezzo armonico,
alla
il
e l'aritmetico in infinito.
ne* feni congiunta la propriet, e natura de* due mezzi armonico, e aritmetico. La propriet e natura del mezzo aritmetico fia nel punto dove
comincia il feno, eh' la linea retta comune al quadrato e al circolo,, gi
di
natura
dove
finifee
mezzo armonico
natura del
fia
nel punto
monico
del feno,
fi
che
il
determina
alla
propriet e
la
feno
il
linea
eh' la
punto
ar-
retta co-
snune
'
il
TR^fTT^fTO DI MUSICA.
leffo feno,
fi
moka
dimoftra con
facilit
39
eh'
li
NB
in
linea
trafporti
fi
ma non comune;
eguale
termini in
alla fteffa
NB,
fuppone il
vidente dei principio aritmetico della fua deduzione .
foffero in tal fenfo geometrici , cio includenti in le
Dunque
fleil
la
le
leni
non
propriet, e
e la
mezzo aritmetico determinata dalla linea retta comune
circolalinea
dalla
propriet, e natura del mezzo armonico determinata
il
circolo non farebbe
n potrebbe mai efler armonico di propria inre
natura del
trinfeca natura;
eh'
fi
mia propofizione
to,
ma
quanto
fi
doveva dimoftrare.
maraviglier
in s
fatto
che io mi
modo, che
data
fia
la
pena
provar
di
redi
fi
fi
pofizione per f
tanta importanza
il
pi appartiene ad altra feienza .
Intanto refta conclul, che il circolo fia intrinfecamente armonico; e
che la fua dimoftrativa coftruzione dipenda dalla ferie infinita delle preporzioni geometriche diferete , il di cui mezzo aritmetico fia efpreffo dal
dire.*
tal
linea; e dato
infinitamente
mente
pieno
di
per efempio
rette
linee
in
figura
piano
il
quadrato
paralelle
AB CD
CB
finita*
per lo efempio; da ciaicuna dedotto il mezzo armonico rifpettivo farebbe formata la linea circolare del quadrante
il che gi dimoftrato.
ci non effendo poffibile, fenon appunto in
forza della linea circolare, refta in confeguenza dimoftrata per fempre la
ivi affegnate
BAC,
Ma
un
mezzi armonici
in ra*
MUSICA,
T R ATTUATO DI
4o
Dunque
Dunque vera
ce
circolo intriniecamente
il
proporzione
la
che
ragion tripla
la
21
22
la
circonferenza eccede
diametro
il
precifa, di
cui
cio la ragione
quafi.
di
fatto darle
una idea
La
deve
quanto
molto
Si
tralafciare
ora
fin'
fi
{labilit
in
cofa affatto
piti
dimoftrato
della
nuova,
perch diventa
non
e per
della qua-
impoflbilit
intereffante
armonico fiftema
Indi la
la
dupla, ragion
tripla
ragion
at-
fonda-
perch moltiplicati in
feftefT
28p
289
83521
83521
e comparati
due prodotti
alla ragione
73
84681
72
Ma
Zpi
^pi,
8481
z$p mez-
69733 6o973 a
20
TRJCTT*$TQ DI -MUSlCJt:
41
200
zo
aritmetico tra
288,
200,
producono 288.
83520
Egualmente api mezzo aritmetico
tra
200,
202,
2572
290;
loro producono
84680
848
8352
72
73 ,
perch
Dunque
ec,
La
72, 73,
609696
609696
radicali
8352, 8468
201
285?,
io
centro delle
dal
della
mare, perch'
Chiamo
35, 37=
di
ragione
della
chia*
quantit
di
ridotta a proporzio-
fefquialtera
ne geometrica difereta in 20, 24, 25, 26 ; 30. Li due mezzi , aritmefuddetta ratico 25, contrarmonico 26 formano il centro attuale della
gione
Quelli due centri devono defumerfi da' mezzi contrarmonici relativi,, perch fi veduto, e di inoltrato, che la quantit della circonferenza trafcendentale
Dunque il ragguaglio dev' effer di natura di quantit contrarmonica, che corrifponde alla quantit
negativa dell' Algebra,
.
..
la
aritmetica
unit
perch
cos
la
centro
Il
ragione
al-
non
fi
zione.
poflbno efprimere co
Il
'1
la ragione.
ni razionali
E' inalterabile, e
,
completo, perch'
e completi
dico-,
che
la
fomma
ragione
tal
fkando fecondo
mo
centro
il
metodo
del trattato
maggior
per fempre
il
due termini
approffimazione
fin'
di
ora
':
prendano per
la
proflmi al vero
prova
in
pochi
diametro; e
ragione fuddetta
la
de
della fefquialtera
infinita
Si
la
il
retti
del pri-
355
ragione
incognita,
irrazionali
due
quefti
dell' eccetto,
di
25
26.
722.5
7566.
fl
com P arl
la
circonferenza ecce-
la
ra lone rlfultata
7 a2 5>
75 66
>
TR^TT^TO
42
DI MUSICA.
7225
7S66,
minima
retta la
di cui
mine
le
del
di
differenza
termine
il
ragione di
alla
7225,
Mezio 355
comune
principio
termine 7225
la
fcienza del
radice
la
Ma
fommata
radice
la
termine
il
ter-
differenza raziona-
dimoftrativa
trova nei
quale per intrinfeca poe
289
289, eccede
la
indicazione
trattato
comparate
delle ragioni
a cui
fommata
indicante la circonferenza.
339
2564875, 2564874,
7S 66
355
1'
relativo 25? 1
ecceflb
di
fi
quanto
crefce
ragguaglio la ragione 288, 290, dalla ragione 290, 292. Dunque vera
la pofizione, e la dimoftrazione de' due centri fommati , come indicanti
la fuddetta ragione
339, 355*
44^\7 I 45
145
/\ 146
20880
Si
affegni
il
mezzo
aritmetico
tra
tutti
li
1044000
Mezio
355
comparata
la ragione di
per la differenza
rifulta la
114:370619886
114:370620000.
3.251051: 114
3251052: 114
prima differenza 2564875, 2564874. Dunque vero ec.
Dunque minore
La mia
tralafcio di
della
propofizione
non effendo
maggiormente avvanzarla
72
73
diretta
s
;
alla
in
la
fomma
de'
del circolo,
quadratura
in rifpetto
alle
rifpetto alla
1093274
33P
le
ragione
diverfe: relazioni
maggior
efattezr-
faccio offervare,
73,
vuoi di
145
re
t r<att<atq di music**.
re
il
mezzo contrarmonico
ragione
della
u,
13,
43
ridotta
a proporzione
Dunque
il
centro
come
diametro e ci, che appartiene alla circonferenaltro non pu , n dev' eiTer a tutto rigor matematico
za , come armonica
f non la fomma della tripla armonica.* eiclufo qualunque altro mezzo, che
non fia armonico. Ma dato il mezzo aritmetico del centro fefquiterzo 3,
aritmetico, appartiene
ai
4,
<5,
3, 2,
ti
Data
11
fcienza aritmetica
fa
fi
deli'
che neceffariamente
deve trova rfi in ragguaglio di 3 a a 1 1 in numeri intieri di 7 a 22. Ecco dunque ad evidenza la infeparabilit della ragion tripla dal circolo
Se qualche ofcurit vi rimane rifpetto alla ragion fefquiterza, che forma
il centro, ancor quella fi
rifchiara facilmente con geometrica dimoftrazione, in di cui forza non folo fi rileva la verit del centro fuddetto, ma fi
vede di pi la necefTit del calcolo contrarmonico.
raggio C A li deL' apertura di compaffo o fia
termini a 4p, eh' il quadrato di 7 , ed il mezzo aritmetico della fefquiterza geometrica difcreta
mezzi
:
#'
4.
~
49.
arm aritm.
s.
J
50. contram.
Relativamente a D
eguale
a
O.
mezzo contrarmomeo so
ragion fefquiterza
in
in
OF,
CA
E F,
fi
da cui
aggiunga
DO
<j
il
deduca
la
fi
fR^TT^TO
44
DI MVSICof^
M,
condotto
tefa
B,
feno da
il
AB
tra
centro fefquiterzo
la natura di
Le
dir
mezzi
in
per x in
quantit contrarmonica
di-
2,3,4,
do feguente
"
trover, che
ella
li
11
le
della fefquialtera;
radici
7, p, una me-
il
14
eati
tutti
li
termini
quattro
14
7
08
70
Aggiunta
la
unit a
p8 dedotto da 7
far
pp
,.
molto pi
99
gg
p8oi
efatte di 5
,7. Perch 70
dupla 4900
termine 7
Moltipli-
14
p
126
14:
ir,
154
70 former
le.
in differenza di
!..
quale con
70radici duple
le
radici
'.
<5,
Ella trover tra pp-, X2e>, eh' il centro degli eftremi , la ragione dr<
li a 14, cio del circolo ifcritto al quadrato circoferitto. Ecco in quaL
modo
mezzi
42
3, 4 in
mezzi aritmetici dedotti
di
con
li
48 arm;
40 aritm. 5^
50 contrai*.
dalli
mezzi
63 arm.
-
di
in
due mezzi
72
aritm.
6$
contrai*.
rifpettivi
armonico,
a--
circolo circoferitto
Duplicati tutti
p6
84 .
P8
100.
li
.
la
fempike
126
*7 adotto
IIZ
xl
07
dedoo
22^
de' due-.
Somma,
226
1Z9
Somma,
termini in
,
fomma
35,5,
Ecco
TRjfTTsATO DI MUSICA.
Ecco
contrarmonica
fpiegata la natura
in
45'
mezzi;
Le
il
fefquiterza
il
mezzo comune
7,
fuper 2 parz.
72;
5<5,
terzo
tutti
li
tre
cio
84:
112^
578.
100
io le far nafeere fotto gli occhi
per diametro
ma
armonica con
della tripla
56 un
li
numeri
la
lia
di
precifi
il
e per
Ceulen
afTumendo
la lemal termine
circonferenza
operazione di
aggiunger
,.
100,
a giufto
al
cen--
mezzo aritmetico, e
Dunque duplicando 25 26 ,
dal
25, 20,
in
mezzo contrarmonico della fefquialtera
ragiofuddetta
mezzo
aritmetico
della
il
o
fia
far
centro,
51
50, 52,
ne, qual mezzo co'l termine 50 forma la ragione fopracennata di 50, 51 .
Voglio dire in foftanza , che come prendendoli per diametro il mezzo aritmetico 98
e per circonferenza la fomma della tripla armonica 56,
84, 168 eh' 308, fi ha la ragione dedotta da Archimede di 7 a 22*,
cos prendendofi per diametro il mezzo contrarmonico 100, e per circonferenza la fomma della tripla armonica, riportata nel primo termine all'
affegnata ragione di 50, 51, che nafee neceffariamente da principj del
tro della ragione
eh'
formata
.
dal
prefente fftema
314.15926
fi
0000000. ec
ec.
Per comodo del calcolo fiano accredititi di tre zero li tre termini delarmonica $6, 84, 16%. Saranno 5000, 84000, 18000. Dai
primo termine 5000 fi deduca il fecondo in ragione di 50 a 51. Sar
57120, da cui fi deduca la tripla armonica: in 57120, 85680, 171360.
Sommati li tre termini, far la fomma 31^160* Ma le prime lei cifre
di Geulen fono 314159^ dunque fin qui in differenza della unit nella
ultima cifra. Gra ella fappia , che il termine affluito 51 effendo incom~
pleto, e dovendoli ridurre li tre termini 50, 51 , 52, a proporzione geola tripla
armonica
il
della
circonfe-
mezzo armonico
dedot-
TR<ATT\4TQ DI MUSICA.
4<$
ca difcreta/ quando ci
fi
faccia in progreffione
armonica a termini
riporti la tripla
fi
unit
la differenza della
ma
tra le
relativi
folo
fopra rifultate
qui
cifre
infinita, e a ragguaglio*
non
non
trova pi
fi
da due
principe
le cifre
fi
*.
$7119866
85679799
*7 l 35959 s
Dopo
prove
si
in forza del
deffi
m ma 3 '4^3
^
Ceulen 314150205
100000000
Diametro
fatte
ella
mio
ec .
non
mai
crederle
Conte, che
Sig.
preten
io
quadratura
del cir-
il contrario, ed di dimoftrare la
impoffibilit delquadratura del circolo in forza appunto del mio fifiema
La radice
della impoffibilit nel punto B della quarta figura , come punto comune
la
della retta
BGD
e della curva
Si di inoltrato in
11
C
ra,che
feni
armonicamente
divifo
ec.
e dedotti
AM
diametro
il
li
11
G
in
protratti
feni
non
2, 3,
quefta figu~
ec.
dedotti
ec.
circo-
il
li
eh'
il
delle proporzioni
genere moltiplice
1,3"
,4,
ec.
infinito
in
Per
fi
trova
quello
quadrato del
il
feno 3
come 8
il
quadrato di 3
come o
mezzo armonico
1
mezzo
cui
fi
11
A
aritmetico della
divifo
il
eia in
111
B 2,
che divide
riportando la divifione
di
2 1, di
tadi eguali
ma
quello
divene
AM
diametro
il
numero
al.
della
Dunque
di
coin diverfo
in
ferie
11
la
forma
2 da 2
e in 2
moltiplice
far
il
Dunque
rifukato
/ uni1
e quefto da
1
E' certo
che
udii'
.1
3
fo-
TR^TT^TO
DI MUSIC**.
1
fono
gli
ne
Dunque
fono
fono
4,
fono
rifpettivi
gli
mezzi
rifpec-
11
armonico
che comincia in 2
li
mezzi
li
e 3
;
1
i:ivi
47
aritmtico ec,
e in 2
co
me
rifpettivi
armonico
aritmetico
devono
certo, che
fremi
e a
la
li
due mezzi
patente
aflurd
Ma
il
realmente
eflervi
altrimenti vi
ferie
infinita
in
refta
comune
ec.
agli e
e per
con-
il
trario
punto comune
il
progreflb
lazioni
di
ma
dello
mezzo armonico ,
fteflb
divide realmente
fi
e di
quanto reale
la
mezzi nei
progreflb, e quanto reale il principio di quattro termini , cio due eltremi, e due mezzi rifpetto alla fteffa ferie, che procede in infinito per
due eftremi , e due mezzi reali . La conclufione evidente . Per negarla
Ci premeflb
Ma
quello impoflibile.
dico impoflibile
la
Dunque
quadratura del
ec.
principio primo?
Tempre
la
note di
quantit
finifee
per
Ecco dunque Sig. Conte in quefti due primi Capitoli pofto fotto gli
occhi fuoi queir efemplare di feienza fificarmonica, da cui ella deve defumer la giufta idea per riportarla alla Mufica ne' Capitoli feguenti Pe.
e diverfi afpetti
la foftanza,
il
modo,
il
me-
todo di quefta feienza, acci dalla raccolta delle diverfe idee particolari
ella formi nella fua mente la idea pi completa, e univerfale che fia potabile
s per il particolar fuo piacere , s per il prefente bfogno . Ma in
ogni modo forza eh' ella fi contenti di quefta , che io chiamo con ve:
rit
TR^TT^TO
48
rita
tato,
ben quella
particolari, e diflinti
eli
per altro
il
minimo
DI MUSICA.
mio
fcienza
una prova
tra
.
Ella indimoftrativa abbia i fuoi
come
di
ci
breve premerlo
il
calcoli proprj
di
trat-
quella fcienza,
nondimeno fi vale fecondo il bifogno di qualunque altra fcienza di quantit,* ma didimamente della Geometria, con cui conviene particolarmente
e nelle pofizioni , e nelle propofizioni , e nel metodo rifpetto al genere dimoflrativo. Cos dev' efTere, perch il circolo comune in genere a quedue feienze , febben in ifpecie , anzi in precifione appartenga alla fcienza armonica. La differenza foflanziale tra quelle due feienze fi , che
fine; la fcienza
la fcienza geometrica fi propone la dimoflrazione come
lle
Il
fine
di quella fcienza
fi
la ricerca
della ra-
alla fine
fia
CA-
40
CAPITOLO TERZO,
DEL SISTEMA MUSICALE
Confortante-) Diffonan^e
Circolo
SEdiametro
per
il
divifo.
La
loro
Natura ,
e Definizione.
eonfeguenza legittima
il
ed corollario di
quanto
fi
dimo-
Geometria
uno in f
feienze di
feienza di
fteffo
unit in diverfi rifpetti -. Intendo folamente ( coftretto dalla giuda legge propongami da principio ) di feguire a tutto rigore la di lui natura fi-
la
fica, e dimoftrativa
fia
fin
fi
arbitrio
alcuno;
te refta il fuo luogo, e il iuo ufo. Se il diametro fi deve dividere armonicamente, perch il circolo per f armonico j dunque non deve formarli il fiftema nei diametro, ma bens nelle corde, complementi, e feni dedotti dal diametro armonicamente divifo, come neceflariamente ap*
partenenti al circolo j e in tal pofizione fi deve trovare tutto il fiftema
uni vedale.. Se tutto il fiftema uni vedale
dunque in ifpecie a ragguaglio
delle corde, complementi , e feni il
fiftema armonico , 1' aritmetico, il
geometrico le confonanze, e le difbnanzej la loro natura , ufo, e vera
definizione. Dico vera, perch la definizione fin' ora comunemente ricevuta, che le confonanze fiano cofa grata all' orecchio, ingrata cola le dilibnanze, ben tutt' altro che definizione.
.*
Ma
innanzi di profeguire
te fiftema, fopra
la
propofizione
fi
fa
prefen-
e foluzione
ma. La prima
il
difficolt
delle
medefime ferva
render chiaro
come femplice
il
fifte-
retta
li-
neceffaria
debba
cagione
alla
figura
fi
circolare.
la
TR^TT^TO
SO
DI MUSICA.
continua, i, 2
S
MS
il
diametro
"
R iport
4
ragione al creolo nella corda dedotta
da 1 del diametro Relcom
Elemento dedotto da z del diametro, e nel feno,
che refta ftVed
ftefli
come comune
diametro, e al circolo,
ne " a r,pla
nica
al
fZ\T
X
V Z
l
trova
fi
cambiata
fimo"
q uadZ
la
^* ST
p erch a
La proporzione in cen-re
che nel diametro geometrica
nel circolo fi converte in
,
armonica
l
feno ,n ifpec.e, che ne diametro
mezzo geometrico, nel
circolo f con
verte ,n eftremo armonico. Ecco
fciolta lacrima difficolt
confermata
,
armonica
/
^3,
'
rrr
del feno
'
2.
la
CO d
d
da li
ef"
pei nte
;w;,
la
fo ra
P
fi
neceffit
diametro
il
"
T^r
efpnme m
g
r
-
fi
twKV
Tn
faccia
fi
di
riportare a
rilpetto
pr " C, O
P
feme
a{lratto
'>*
^lq
8 enere
propulsione.
note ^muficali annette
e
F< p0 rZ,0nl affeSn3K D
lemma figura nelle quali
;
r contiene
fi
tutto il fift ema
no ,n quefto^prinapio^le frazioni.
Li due efempj
alla
in
per le
2",
1,
ragioni
3, 4, J, 6. Interzo
compofie
in
4, 9, / ,
I
dell'
efempio fecondo
in
in
II
|J,
\,\,
%C'U.
rifai
fi
primo
condo
ci"
pr
|.
Indi lo fteffo
fc!
quarto
fiftema,'
3, 4
.
3
4
5
2, 3, 4, 5, 2.
dell'
efempio terzo
dell'
efempio quarto in
in
--
Dunque
4.
4, $,16,15,3%.
mutile la riduzione
al
circolo di
altro principio
lo lata
evidente
uni vedale da
tre
vamente nota
la
porzioni
mente
fempio
la
deduzione del
generi
Mte*
la
dpreffionc
da ciafeun cenere
quantit. Perci efTer deve
dimoft a ri
in^o^ngorofo
in
fiftema particolare
di
aftratto ouale, e
di
generer
qual
armonica efpreffa
avr bens feienza di
tripla
fi
termine
come
la
fopra
al
coftitu
bilobo
il
proporrne
,
proporzione /
in
f, l ,
ma ^iL
.-
JeT
oro
faperfi
fola
S^a
1.
a que ft a
b'en
lunula!
6'
'
pr-
TR^TT^TO
produr fcienza relativa
al
DI MUSICA,
fiflema
preferite
Perch
abbia
fi
51
faenza ,
tal
di
il
termine 3 per
armo
nicoj che
imma
di
to deve cambiarfi in 4.
Non
balta.
forza fapere
natura particolare
modo, per cui
la
delle ragioni
il
confi-
cella
,.
petto
li
vedr nel
preferite
del
Trattatto
di
ai-
eiTer
Armo-
nia, che intanto nel titolo del Trattato io chiamo con ragione vera fcien-
za, inquanto
ie
alla
fua coflituzione
non
integrale
ricerco
faenza del-
la
della
proporzione
armonica
a-
12'
flratta
balta la loia
>
dimoftrino
fi
tre
le
tamente de' quattro rifpetti del terzo termine 9 f ne dimoltrmo due Io1' armonico,
relativi a due ragioni diverfe, e
li ,
e il geometrico come
dipendenti da una fla porzione, certo che per tal dimollrazione e formiei dati
e la mia identica
za aiTumere in orecifone la mia figura,
polizione, come principio primo
Quando dunque rettamente s intenda il
fiflema, non {blamente la propoda difficolt non ha luogo , ma anzi li
converte nec e {fari amen te in mia ragione. Che poi formato 1' univerfal fiflema da' tre dedotti fiflemi particolari h armonico , aritmetico, geometrii
co:
{labilit fcienza
fale,
le
-la
legge di ciafcun fiflema particolare, e dell' univerdi quella fcienza, e di quella legge polTa elprimerii con
,
immagine
non vi ha dubbio alcuno
frazioni,
Ecco dunque
come
fcienza di
proporzione;
circolo, e nulla
r.
efemplare
il
il
il
dall' altra
traiporto
immagine
di
principio
la
divifione
delle ragioni
la
il
principio
quefb efemplare. In
3.
ali ratto
tal
fenfo
per enunciare
mi valgo
armonica
ispettive al
anteceden
te-
TRyfTTUTO DI MUSIC\4\
52
temente non mi fofle noto quello principio attratto Ma dimoftrato il circolo armonico, anzi radice armonica per intrinfeca natura , e perci neceffariamente confiderato come un principio dimoftrativo, armonico per f
primo nel fenfo qui fpra efpofto , eh' il legittimo , e a cui fi trover
corrifpondente a tutto, rigore il prefente Capitolo, e tutto il Trattato,
altrettanto certo
che il circolo nella fettima figura 1' elemplare: qualunque proporzione dedotta dalla fuddetta figura , e in qualunque modo
..
,,
efprefla
la
immagine
Che
...
circolo
il
fitratto
il
non
frazioni
rifpetto
che in
n primo, n
ila
armonico
all'
rifpetto
tal
attratto
ma
fiftema fia
principio a?
il
fia
fettima
la
fi-
gura. Premetto faperfi comunemente,, che da pefi adattati a corda pendola fonora per la ferie de' quadrati, i, 4,
p r ec. fi hanno i fuoni u*
nifoni,, o fia eguali a' fuoni di una corda fonora tefa fu '1 monocordo, e
I
v
I
divifa per le frazioni
no
del
la
corda 2
fe
fi
primo pefo,
2 ,\ ,. 4 ec. Fatta unifona la corda tefa al fuofuono dedotto da pefi 4 far unifono ai fuono del-
in
il
1
il
dedotto da pefi
ritmetica
ec.
in e,
1,2,3,4
fuppofte
in
ec.
al
AM
in b,
Ad
1
,.,
Per formar
linee fonore.
a'
corda
AD
pefo
per ferie a-
AM,
Ab,
A-c,
la
dedotta da
del
diametro eguale:
i
a 2 del diametro
da
la dedotta
del
1,
diametro
eguale a
del
diametro
ec.
AM,
natura diverfa
di
irrazionale
La
cofa
de'
razionale
chiara
credute
perch
numeri intermedj
fin'
ora incompatibili
2,3,
Egualmen-
irrazionali.
te
di
lli,
AM
1, di
Ad
razionali.* di
fono
Dunque
radicali
ec.
Ab,
La
armoniche.
,.
Ae
irrazionali.
Ma
que-
due ferie
Egualmente chiaro , perch
feconda, che quefte
Ab
TR<ATT*TO DI MUSICA.
1
Ab
pefi
filoni di
que
fono in
2,3,4;
radice
ec.
Ad
3,
4;
Quanto da ci ne
fiftema
fifico
dimoftrativo
ritolta,
Ma
fono
ec.
armonico
prodotto
in
quefte fono
nuli' altro
circolo
al
AM,
linee
le
ec
riportando
riportarlo ai
per ferie
quantit
le
frazioni,
delle
ferie
irrazionali,, e razionali,- e in
Ab, A e
non che
fa, f
fi
da
Dunque
Duiv
efpreffe
le frazioni
le
evidente.
fa
fi
J,
fiftema
Ae
I,
il
armonico
nell'
1
a^
53
,.
,.
alle
fufficiente
fpiegazio-
alla
non
pu
, n vi
vi
feienza
eiTere
dunque
forza dimoftrare
confini
della divifione, da' quali refta determinato il periodo, olia compimento della divifione fuddetta ;
e in conferenza refta formato , e determinato il
fiftema armonico
Muficale. Praticamente
conviene
fi
do, o compimento
il
numero
In
fomma
pra
ti
fia
nella
feftupla
cos
in
pratica
conviene,
fi
..
3 ,4, 5
molte
ma
vi
,
,
6\ ed
ma
manca
Quefta in qualunque
che quefto
perio-
dedotta
il
nulla
il
Zarlino" fo-
concluden-
pi, eh' la
modo
fia
affegna-
ad ora fiafi ignorata la dimoftrazione per quefto appunto, che non eflendovi f non. un folo- modo di affegnaria, e il modo dipendendo dalla cognizione intiera del fiftema , ignoto il fiftema , di neceffit doveva rimanere igno*
to
il
modo,
in-
confeguenza
la
portuno
alla
dimoftradva., e
fifica
Fter
TRiATT\ATQ DI MUSICA,.
54
Proporzione Quinta
J.L
AM
diametro
fia
iti
6. Sar formata
fino ad
ii
1,2,3,4,5,0.
armonica in
fertupla
armonicamente
divifo
i
Figura VI.
iir.
la.
i-
4 D.
comune
tegoria
Supporto
comune
ria
numero
di
di
numero,
ferie
di
diametro
il
120,
IVI
far
la
feguente
posizione- in catego-
e di fen-e
armonici
aritmetici
2400
3200
1800
D4
270Q
3 e
4800
3^00
ec.
S400
a 3
a 4.
Seni
300
>
1440
2304
3600
5760
2000
3.'oo
6000
1200
Si fuppone dimortrato
AB
5.
mezzo
proporzionale tra
guenza
la
diametro
il
fomma
de* quadrati
guale al quadrato di
pre coftante, e
di
di
mune
Si
la
AB
7200
2400
Z
4800
AB
comune
lato;
1
lato;
di
per
tutti
ipotenufa
l
,.
il
gli
femidiametro
degli efiremi
iati
R.
n
R.
AM
4800
2400
5400
7200
7200
1800
e in confe-
ec.
fempre
e-
eftremi
e nella
Ab
ipotenusa da
fem-
triangoli.
comune
D /''di
*> r
AB.
// di
.
1800
lato;
5400
lato;
'
r
ipotenula
2
.
co-.
ec.
ortervi, e
Ci
noti,. che
progreffione armonica
ProgrefTione armonica
Eccettuata la dupla
il
le
60
differenze 30
60 * 30, come
fommate
20
30
$.
3
principio a priori
io
12
15
io
2
,
da cui fificamente-
non
T RUTTATO DI
3in
lia
fi
trove
fi
MUSICA.
refa
concreto
55
come
gi
detto al-
fi
fef-
AB
60
Indi ne verr, che
duplicata la
0/ 24,06; 20,100;
30,
20,40/ 15,45,
ferie
60
moltiplicata per
modo
nel
O
6o
60
30
per
24
20
Dunque
ec.
fi
ff o
armonica
Gi
comunemente
la
fi
fa
la
fuddetta
dalla ferie
progreffione
de' triangoli
delle
due
ipotenufe
AB
la
linea,
come
protratti
Di pi
refa di-
lati
fommate
differenze armoniche
nuovo
le
dimofrata in
refla
fom-
dalle differenze
eguali
comune
ipotenufa
dalla ferie
confeguenza
progreffione
la
come
in
AB
armonica, e
mate
moflrato
48CO.
O
6o
54
9 per
$760*
96 ^ 60
60
100
6coo
ragioni 2400,4800; 1800,5400,
ferie
alla
24OO.
l8o0s
1440.
1200.
60
feguente
guale
eguale
40
60
40,80/
in
ec.
ci nulla
di
nuovo
Ma
far
Sfinito
il
progreffo, e la conclufione
nel quadrato di
triangoli
AB
ci fuccede
in
quanto
AB
R. 2
in
quanto
la
ragione
rifultante
da
TR^TT^TO
5<*
DI MUSICA.
due mezzi rifulta a priori dalla progreffione armonica , e dalle diffeDati dall' altra parte due fuoni
renze armoniche fommate
qualunque
(
ad arbitrio purch razionali , e non in dupla ) fi trova terzo fuono co
da'
ftante in infinito
AB
to di
rifpettivo
iuoni
cos
come
AB;
il
un
rifultato
il
tutto ci fuccede in
AB
armo-
nica
ne armonica. Dunque
in forza della
comune, qualunque
principio
il
fia
il
progreffio-
modo
fifi-
volume
fonora
e la sfera in folido
lo fteffo principio
un
e la fteffa
circolo
in
comune
cagione
aria
d'
piano
Dunque
in
folido, e in piano:
Voglio dire, che nulproduce quello terzo fuono: ma
dell' effetto.
fi
fuddette in folido, e
affezioni
delle
armonica
dell'
progreffione
per
concludo
avere fcoperta
di
e {labilit
in
guadagno
ben
fia
diverfa la categoria
( che non poco ) fatto nel progreffo iftituito principalmente per affegnare la dimoftrazone del fftema fifico armonico , come determinato nella fua eftenfione
integrale alla feftupla.
quella dimoftrazione fr~vada ora incontro fu la
il
di
conclufione
tal
fteffa
VI,
figura
con lo
fteffo
progreffo.
Proporzione Se/la
ILN
AC, AD,
tenul
le
ec.
corde, e ipotenufe
Supporlo
il
protratti
e da' feni
ec.
AM
Figura VI.
111
C,
D,
2 b, 2
ec.
e, 2
d,
ridotti
120, come
categoria
fopra
dedotte le ipo-
ec.
fiano
AB,
dedottele corde
quadrati
comune
faranno
di
del-
quantit.
quadrati
delle
cor-
TRvfTTjfTO DI MUSICA
-corde AB 7200. delle ipotenufe Ab 7200.
A e 5200*
AC 4800.
Ad 4500
AD 30Q.
A e 41 7.
A E 2880.
Af 4000.
AF 2400.
due quadrati di A B 7200, di A b 7200,
Eccettuati
57
corri'
1:2
14
eguali,
AC
trova, che
fi
due quadrati
di
centrami.
me 4
AD
24, 25
2,0,
2<5,
il
AE
quadrati di
g'oo,
Ad
mezzo
armonico 8,
4500,
co-
11
il
6,8,57,10,12. I due
20. Dunque duplicati in
della
il
ragione
I
'l
geometrica difereta
della tripla
mi
riflettivi
a'
fudett
quadrati
mezzi armonici
eftremi
11
come mezzi
2700
Ae
Ad
2oitf
AE
Ae
Af
eltre
eftremi
5200
4500
gli
faranno
contrarmonici
AC -4800
AD 3600
4000
6000
5400
'
2 a 3
2 a 4
come
Dunque
colo
2 a 5
2 a 6
relativamente a' quadrati delle corde, che appartengono al
quadrati delle ipotenufe , che appartengono al quadrato , fi
AF
i<5oo
a'
2880
2400
4175
4000
S040
4800
cir-
tro-
quadrato circoferitto di natura contrarmonica ; fi conferma il circoarmonica. E ci in genere. In fpecie poi gli eftremi
di quefta pofizione non convengono , n poffono convenire nella fomma^
perch il calcolo ridotto al mezzo contrarmonico. Ma ci nulla oliando
va
il
lo ifcritto di natura
all'
intento,
fia la
fomma
degli eftremi
4000
<5ooO
10000
La
fone formata
fomma
di
dalle
fomme
principio
AB, Ab,
2700
5400
2 016
5040
1600
4800
8100
705<5
6400
comporlo di
di
quefta progref*
cui quadrati
formano
la
7200
7200. Perch
le
fomme
rifultate
hanno
tutte
radice quadra*
14400
ta; cio 100 di iooOj-
90
di
8100; 84
di
705 6 ; 80
di
6400
Ma
egual-
TRATTATO
5g
egualmente
fomma 14400 ha
la
DI MUSIC Jf.
radice
AM
Ma
AB,
120. Dunque
il
quadrate
AVI
diametro
nel
AM,
ragione fefquiquinta
fottratta la
120, oo,
eh' tra
la
linea
ret-
AM
AM
zi
armonica 1,2.,
feftupla
3.4,5,6; non
pi, che farebbe fino a 7; non meno, che farebbe fino a 5; e il dia*
metro per neceffit dimoftrativa del calcolo 120. In confeguenza 60 il
femidiametro Si riducano quefii due termini in precifione, 120, 60,
.
dunque
femplicit. Sar
trica
difereta
con
tutti
affatto
univerfale
pio
ritmetico
termine
fteffo
geometrico
p,
fuoi
identica
84,
la
.
geom.
84,
mezzi
alla
Ma
120.
fiftema armonico
del
aritfn.
120, ico, 9,
armonico
rfti.
80,
60.' dupla
Dunque
la
geomeradicale
ferie
mezzi
80
>
dimoftrata
contrarmonico
fono
centri
de-
princi-
100,
a-
rifpettivi
tutti i
mezzi , come centri , reconfumata la ragion dupla a ragguaglio del diametro divifo fino alla feftupla armonica , coficch come
corrifponde 14400 prima fomma , cos
al diametro 120 primo termine
al mezzo armonico 80 ultimo mezzo corrifponde 6400 ultima fomma
delle ragioni dedotte dalla feftupla armonica .
Dunque nella feftupla
della
fta
dupla
intieramente
nell'
affegnazione
di
intrinfecamente
re-
TR<ATT<ATO DI MUSICAdimoftrato
jfefta
periodo
il
o compimento
non pi
meno j
della
%g,
eftenfione integrale del
perch
ragguaglio confu-
a.
mata integralmente,
il
,,
armonico^
che in genere
in fpecie
precifione
armonica , e confumata
che profeguendo la divifione del
armonica
nella feftupla
diametro in 7, che immediatamente fuccede a 6 e deducendo a ragguaglio la radice quadrata , il termine dedotto diftrugge immediatamente il
fiftema confonante, e lo convette nel fiftema geometrico continuo , che
come fi vedr in quefto Capitolo, il fiftema delle difibnanze ,. che vuol
1'
dire
oppofto
do per 7
al
fiftema confonante.
izo
termini
588, $60 ,
quadrate.
ci
tro, e
far
Di
540
dedotto da
il
tutta la
come termine
monia
al
ma
fefquiquinta
ferie
7,
effendo
l'
840
aggiunto alla
il
fondamento
ferie
delle
radi
come diame-
Baffo, fondamentale,
e
fi
..
,.
,,
,,
2i2i
840, 540
riluttata
la
differenza
'
fia
innegabile
ma
di
350,,
il
diffouante
eh'
il
fttO:
contrario
Dunque
il
compimento
del fiftema
circolo
..
Si trover
che
il
feno.
dedotto
da
inclufo
nel
quadrato.
ifcrifr
TR*ATTjfTQ DI MUSTCrf*
So
ifcritto
S-e
gualmente
tre fuoni,
il
d'
11
dolio fteffb
corda di
la
11
1,3,5- So 3^5,
e Io fono ),
fuppon-
gono per
necefiit
i 1
non fuppofto 4 6
,
Se dunque
la
mezzo armonico,
efler
f*
eftenfione
procedere fino
vefi
non potendo
feltuplar
la,
al
fi
integrale
armonico
del fiftoma
Cos rigorofamente
fine . Sia dunque
fin
figura
la
determinata
muficale den-
fiftema
il
IN
efpone primieramente
fi
111
metro
A2
AM
*
1
in numero
AM
60
A3 20, A4 15, A 5 12, A 6 io. Dunque fuppofto diaA M come una linea fonora, fuoni relativi faranno identici
il
Secondariamente
ni formate
da'
de'
fi
complementi
AM,
MB,
Quadrati di
AM
3600
1800
AB
AC
1200:
AD
00
AE
AF
720
600
E, F. Sono
Quadrati
de ? compie menti
MB
MC
MD
ME
MF
ragioni
le
fbr*-
diametro-,
e delle corde
AM
a*"
..
quadrati
1 l l
2,3,4,5,^:
drati
feftupla
30,
metro
l
la
feguenti.
Quadrati
de' feni
1800
B poo
2400
800.
2700
E>
675
2880
576"
3000
F 500
Alte
TR^TT^TO
DI MUSICA.
Alle ragioni formate da' quadrati del diametro , e corde fono eguali le
ragioni dell' efempio muficale 2. ( feftupla armonica, come fopra J. Alle
ragioni formate da' quadrati de' complementi fono eguali le ragioni dell'
efempio muficale 3 . Alle ragioni formate da' quadrati de' feni iono egual
le ragioni Torniate dall' efempio muficale 4. Come tutti i rifpettivi quadrat
fono in categoria comune di quantit , cos gli efempi ratificali corrifpondenu
fono a tutto rigore in categoria comune di note muficali / e per fuppofto
Cfolfaut nota graviflma di tutti gli efempi 300, tutte le altre note crrifpori*
dono identicamente a' numeri qui fopraffegnati a ragguaglio deli' elempio
Ora deve
lari
Il
efaminarfi quello efemplare in ciafcuno degli eiempi particoe il fecondo efempio identico- e f ben nuli' altro con-
primo,
tenga
ci
no
La
di cui radice
armonica
il
terzo
mo-
1800, ottava
di
Cfolfaut graviflmo
3600,
il
terzo fuono
in radice 2 )
folo a due a due fuc(
TT~y
S .
ZM3Z5
1?--?L
Krzp Suono
^TsZcmiP
della
1
progrefione
1
purch
tutto
il
fi
contenga
nella feftupla
armonica
La
ragione evi-
dente
perch' fifica
Se
terzo fuono
il
collante in
2"
la
radice fifico-
armonica
il
della feftupla
n
nica
fi
verfo
Anzi
far
il
che dalla
fletta parte
difpofta in
che
le
modo
di-
parti cantanti
Tue-
t Riattato di musica..
6%
Tutto, ci vero per la ragione, che tale la natura del fiflma armoni*
piti
perfetto, quan-
integralmen*
armonica proporzione..
Ma come qualunque parte della feftupla, e in qualunque modo difpofta
non folamente parte integrale di tal unit , ma di pi. nel terzo fuono ha la
eh* il fuo tutto ; cos deve
ftefla radice fifico-armonica * che ha tal unit
te
coftituita
feftupla, intrinfecamente
dalla,
dalL'
,,
flabilirfi
Da
che
nel.
modo
fuddetto
fi
abbia a intendere
corollario
Ma
ferma
Il
Canone
i
I.
quello
Che
..
non
nelle parti
il
muficale fillema..
il
integrali
I , 2 , 3 , 4 , 5 % 6 , non fi pongano,
,
,
1,2,4,
bench contenuti nella feftupla . La ragione ancor qui . evidente, perch tfica. Se il terzo fuono la radice tfica del fiflema armonico, fificamen-
ca
infieme quejli
te impoffibile,
i,.
2,4,.
tre
termini
ma
il.
iii"
iii
11
binazioni 1,3,4..
>
>
ec -
perch da tutte
>
fi
avr
1*
ar-.
monia determinata
da quella non fi ha
la.
fi.
continua
monico
dimeno
Dunque
..
Sar ripugnante
non
il
f ben. fia
la
principio, dell'
impoftbil cofa
dell'
ar
..
ellenfione
della
mufica vocale-
,.
e molto,
mufica. iftrumentate
a'"
pili;
della mufica
nella tfica
iftrumentale
di
ufo
comune
fi
Perch
abbraccia
la
nel-
TRj'TTJTTO D MSCJt.
ella fua eftenfone integrale
ta
Tutto
{labilit
vero
ci
ma
che praticamente
||
non contiene f non due ottave, e una quinnon ofta al fiftema
Il di pi della feftupla
.
ufa
fi
"rispetto
grave
al
molto pi
rifpetto
acuto, nuli' altro foftanzialmente f non i termini della feftupla replicati per dupla
o fia ottava in grave , e in acuto
Per efempio 1' ulall'
-,
timo termine della feftupla in acuto 6 , eh' Gforeut ultima nota dei
primo, e fecond efempio muficale. Praticamente o in voce, o in fuono
i
12,
fentir
fi
6,
te
12;
dupla
cui
di
e dimoftrativamente
tutto a ragguaglio
e cos
imponibile
poter
Softanzialmente
Ma
far tficamen-
al
fiftema feftuplo
aggiungere
-,
pu dilatare
ti
in
grave
e in
dupla
trmini integrane
la feftupla.
La
feconda
'ma-,
in cui
tutto concepito
le
parti
le fue
parti.
lever
fuoni
un
non
fiftema* cio
fui
Monocordo,
fi
hanno
ri-
alla
tre
1, 3, 5. Quefta corda,
eh'
il
divide armonicamente da per f nelle fue parti 3,5, che fono i due
fuoni di confenfo oltre il fuono graviffimo della corda intiera . E* certo,
fi
fi
fi
concepito
intervalli del
concepito in
al
contrario
tal
modo
Perch
fi
il
due fefte , maggiore, e minore. Ommetto la quarta, perch veramente fopra quefto intervallo vi ftata fempre variet d' opinioni
chi 1' ha voluto confonanza , chi diffonanza , ma di ci a fuo luogo.
e minore, e
le
Queft intervalli fi fono chiamati consonanze, ciafeuno da f; cio la ottava ( eh' la dupla ) confonanza perfetta ; La quinta ( eh' la fefqui al-
tera
ze
,,
TR<ATTrATO DI MUSICA.
6$
ze
fi
tutto
il
eh'
la feftupla
in cui
come
fi
concetto
Ma
franti le
vidente qual
fia
parte vi
il
fra
fi
il
concetto falfo
bifogno di emenda
quale
e ftabilite
vero
il
e correzione
e in
Per
altrettanto e-
confeguenza da qual
altro
cofa ftrana
i
che dopo
mai
verfale
feoperta del
la
replicato abbaftanza
feoperta
in cui
tre fuoni
di
) ;
il
fifico
1,3,5
non
in>
eh'
non intenderlo , un errore di tal fatta non fa univerfalmente emendato. Sia dunque emendato almeno tra noi tficamente , e dimoftrativamente convinti E per s intenda per fempre il fifema armonico muficale
come prima unit in genere , e come un tutto determinato dalla
poffibile
fefupla
eh'
la
le
e tra loro
formano per
11
g' intervalli
ferie
eh' la ragion
la fefquialtera
11
fia
quinta , 3, 4, eh'
ta * 4 , 5 , eh' la fefquiquarta ,
fefquiquinta, o fia terza minore.
Se
ottava y 2
fia
eh'
dupla
fono
fia
terza
la
fefquiterza,
fia
11
maggiore
quar-
eh'
la
,
che foSe fi ricerca di
qual natura fia il tutto, fi rifponde, eh' di natura armonica , cio natura di unit
e per identica alla natura non mai ben concepita, perch
non mai ben intefa di perfettiffima confonanza , Acci poi fia ben intefa
balta rifletter di nuovo ( dopo le cofe fpiegate , e ftabilite ) a' fenomeni fificoarmonici deferitti nel Capitolo primo. Cos s' intender e (Ter identica
la natura confonante muficale alla natura armonica determinata dal dimofrato feftuplo confine. E qui verrebbe opportuna una curiofiffima , e fignificantiffima dimoftrazione , che confifte nel provar dimofrativamente, che
ficcome la progreffione armonica dentro il circolo arriva alla fefupla, oltre
di cui non vi progreffione
cos la regreflione armonica verfo il principio
no
fi
della
di
intervalli
fi
rifponde
j,*
primo dentro
greffione.
fi
oltre di
cui
non
il
vi re-
circolo
in
TR^TTJfTO DI MUSICA.
modo, che
in tal
Ma
forma circolo in
circolo
il
il
6$
da capo.
bifogno quanto fi gi
e torna
fteffo,
al
dimoftrato per corregger la idea delle confonanze concepite fin' ora ( come
detto fopra ) ciafeuna da f, come elemento primo, e indipendente
fi
la
fomma. Tanto
dall'
vedremo
la fteffa
fal-
quando
tra
confideri per f,
fi
pu
come
indipen-
egualmente confonanza , e
difTonanza muficale . E' chiaro , perch la dupla , appunto come principio a
priori) nel fuo centro formato da' mezzi contrarmonico , aritmetico, geometrico, armonico ( dimoftrato nella fefta propolzione ) contiene le radici quadrate della feftupla eftenfione. E per dimoftrativamente imponibile la feparazione di queft due concetti , dupla integrale ( cio dupla geometrica difereta con tutti i fuoi mezzi ) , e feftupla integrale ( cio fiftema feftuplo armonico ) perch realmente formano circolo tra loro. Quando dunque fi voglia confiderare la dupla da f, e indipendente dal feftuplo
fiftema, certo, che tal dupla non quella del prefente fiftema, e per
non , n pu effer principio primo. Se non la dupla dei fiftema, pu
effer egualmente confonanza , e principio di diffonanza muficale nel fenfo
i
fopra efpofto di
valli
fopraccennati
effer
Da
a ragguaglio
molto pi
tutti
gli
altri
Inter*
il
fe-
condo , ed , che nella pratica muficale comune s' intende, che qualunque confonanza fia coftituita da due foli termini , grave e acuto e nulla pi. L' errore patente. Non vi , n vi pu effer confonanza, f
non vi fia proporzione armonica Non vi , n vi pu effer proporzione armonica, f non vi fiano tre termini, il mezzo, e i due eftremi
E nel dimoftrato prefente fiftema non vi pu effer proporzione armonica
f non relativa alla integrale feftupla eftenfione . E* dunque notabile la dirle*
renza del modo d' intender le confonanze unificali , perch vi la differenza da due termini a fei
Altra , che due termini ( qualunque ) del feftu,
plo fiftema
ma:
s'
intendano confonanti
fifte-
che due dati termini per f, e fenz' alcuna relazione s' intendano formanti una confonanza. Il primo concetto vero, il fecondo fai
fo ; ed un corollario di quanto fi dimoftrato, e fabilito. Da quefto coaltro ,
rollario nafee
va
il
quarto Canone
cV
muficale
perfettijjima
confonanza integrale
fono
integrale
La
ct la feftupla armonica
,
terza ricerca nafee dalla muiica univerfalmente
di
praticata.
La
noftra
fi
chia-
ma
T RUTTATO PI
66
ma
di
terza maggiore
ra in parti ineguali
MU SIC A.
a, 3, 4,^,2;
quello, che
corda fono
chiama
fi
ftefla
corda in
mi-
terza
di
eguali
parti
2,3>45>'
3H
in note muficali
divifione
tzrtnotva oitc'gz
m.
armonica
-nappi o:-Q,
divifione
aritmetica
-0-1
armonia difetta
flrtT)Q1'C
il
fin
di
re,
armonia
di
come dedotta
terza maggiore
gene-
al
armonica 5
in niun modo al genere di armonia di terza minore , che vuol dire alla
divifione aritmetica. E bench fi conferii, che 1' armonia di terza mino-
re
alla
fia
divifione
quafi
prefa
in
prefh'to
dalla
ch in
ma
breve
la
propofizione
far
dimoitrata.
di
il
Si
confefia
terza
che
maggiore
primo; e
il
il
fia
fifte-
per
fiftema aritmetico
TR^TT^TO
DI MUSICA.
6j
eh'
perfetto, e
il
mancante. Quello
fin'
ora flato
il
mio
che
perfetti filmo,
perch quello
il
cosi
fi
giore;
natura, che
1,3,5:
armonia di terza magfuoni tra loro diverfi, pere per armonia di terza maggiore ) formatre fuoni
e nel
moki
ch armonicamente difpofti (
no un folo fuono; e principalmente nel terzo fuono quale dimoflrativamente 1' unico, e vero Baffo , o fa fondamento delle date parti armonicamente difpofle/ e per fempre Baffo, e fondamento di armonia di
,
terza maggiore
i-nente, e
si
za del fuono naturale dello finimento, l'opratale finimento farebbe impoffbile la elocuzione della mufica dedotta dalla divifione aritmetica, cio praticamente mufica compofia per terza minore La prova gi fatta con due Oboe
-ed un Violino. L' armonia unificale di terza minore era
.
diftinguevano
perch
,Q wr?i
L
fi
si toni
dono Suono
to producano
ti.
che chiaramente
di
stxor
S'
fono;
tali
Baffi
o fiano fondamenti
di
pofli
OttQ
TR^TT\AT DI MUSICA.
6S
prova ridotte
e rifultando
1-
tempo
fteffo atto, e
le Rette,
in.
della
wczp suona
chiunque 1 ottimo effetto prodotto d tale armonia, in
Baffo dimoftrativo armonico - il rifultato fifico terzo fuono . Cos
Co*
di fatto fegi per comune giudicio, e confenfo de' fuddetti Profeffori
s feguir in perpetuo appreffo chiunque, bench di gran lunga in s fatta
prova i terzi fuoni rifiatanti- non eguaglino di forza i fuoni naturali.
immagini
S'
cui
il
In
di
tal
che F armonia
fia
imperfetta,,
to, che
giore
ma
anzi
Lo
che per
include
diverfo
e indipendente-,
due generi di
armonia.
dimoftro.
Eropofi?jone Settima. Figura VII: congiuntacori
D111
'Ata
armonica in
la feftupla
AM
Saranno
diametro 6o
far
A a 30, A 3 20,.
gli
i-
diametro,
nee fonore, faranno
efempio muficale 3
i
.
%
fuoni rifpettivi in
Data
la
dupla
M 48 M 50,
,
note muficali
geometrica
difcreta
quali fuppofti
gli
affegnati
li-
neU
in note muficali
fon-
TR*ATTsATQ DI MUSICA.
fondata fopra Cfolfaut
linea fonora, far,
note mu-
creta in
corrifponde al diametro
^y
x
come diame-
faut
o, che
y.
V?
69
60
fuppofto
Data
la fefquialtera
geometrica
ficali
fondata fopra
lo fteffo
tro
r'fS
AM
60
far
di(~
Cfol-
,0*
fa
^=
so
-e-
.0
Dunque
feconda nota Gfolreut 40 , e la terza nota Ffaut 45 fodue mezzi, armonico 40, aritmetico 45 della foprafignata dupla geometrica difereta. Egualmente la quarta nota Elami 48, e la
quinta ultima nota 50 fono identiche a' due mezzi r armonico 48, ariemetico 50 della fopraffegnata fefquialtera geometrica difereta . Ma le tre
note 30,40,45 dell' efempio muficale 3 Tono complementi delle tre note 30, 20, 15 dell' efempio muficale I, perch cos fono nel diametro
Egualmente le due ultime note 48,50 deli' efempio muficale 3
complementi
no identiche
la
a'
AM.
fono complementi delle due ultime note 12,10 deli' efempio muficale I,.
perch cos fono nel diametro
e neh" efempio muficale I gli eftremi di
30,20,15
Dunque
fono
refla
in dupla,,
gli
dimoftrato, che
eftremi
nell'
48,50,
ficali
Ma que.
3 ,
ha il fuo principio nel fiftema fuperiore feftuplo armonico, di cui relativamente complemento
Dunque il fiftema aritmetico ( eh' f ar
qual nota
ficaie
corrifponde
linea 5
lla
di terza
monia
intiera
Il
Cfolfaut
ve 60
li
Elaf
acuto
dell'
col
efempio 3. ^Jjz
Cfolfaut gra-
fiftema
fi
fuppo-
HS
TR^TT^TO DI MUSICA,
7Q
ne
dupla principio primo a priori % perch dimoftrata , Il rimanente delle note muficali la quinta col mezzo aritmetico
qui fopra dimoflrato.
acci meglio s' intenda tuttoci praticamente , fi luppolina Qblfaut <5o
( che nella figura il diametro ) Baffo fondamentale di tutta 1' armonia
la
Ma
come
lo
ih
fatto ^
confronto di tutte
le
fi
note muficali
tallo fermo, a
efempio 3 , de-
tzi
-
come
come
e dell'
^,
1
S trova,, che
,
,
fopra
il
-e- -e
to le due note Ffaut, Cfolfaut, e per Ffaut divifore aritmetico della ottava Cfolfaut j cfolfaut ( nulla importando che cfolfaut acuto fia pi alto
un' ottava )* cosi fopra il quinto Cfolfaut collante vi fono a confronto le
due note, Elaf, Gflreut, e per Elaf divifore aritmetico della quinta
Cfolfaut, Gflreut, ( nulla importando , che Gflreut fia una quadrupla
pi alto ) Ecco adunque ad evidenza la formazione del filicina dell' ar-
monia
Qui
di
produca
terza
ella
il
fi
t avanzo
i
,
fia
complemento
fia
Saranno
f)
\/
7,
coficch
< >
O*-
-fch
i):
olo"$ *&
e-
tutto
TR<TT<ATO DI MUSICA.
terza minore.
na di
Sia poi
o non
vero
fiftema
il
fuoni
in
inferiore
ta
fia
-,
perch date
La
La
curiofa
e intereffante
ultima
quat-
le
armonia equitemporanea
eh' il Baffo fondamenta-
le.
ofiervazione
71
aggiunta la
perch' fifica
,4,3,2
fempio
fono identicamente 3
della corda
20,12;
tutta la
corda)
fono
due note
le
dupla;
della
In confenuenindicato
al-
ni
complementi
Elami 48
eh'
0_jj-\j -
fi
GME.,9.
-e- ^-<r
e- 6~o
armonico
feftuplo
al
40
-6"o
relativa
che
Gfolreut
fefquialtera
della
riflettivi,
n vu
3>5
1,3,5. E
cos
efempio 3
dell'
come 60
perch
Riducendo ora
a'fuoi principj
il
fiftetna univerfale,
fempio muficale I
do rifpetto come
ti
della
moto
fi
Nel primo
rifpetto
con
circolare
progreffione
la
armonica
efempio I;
dell'
verfo
rifpetrivi
come
partono dal-
formano unit
ritornano
mezzi
li
fi
fi
come
e di
in
il
fuo
armonico, e
compimento,
cio
ereta
(5,8,9,10,12,
in note muficali
monia
di terza
fefquialtera 8
pio
mi12
{l
e refta efclu-
Dunque
la
frk.
*'
dupla
fottri
fi
/.'
n(T
-04?
LQ^^
1.0
mezzo
Dunque
il
nore.
m
fo
IO
il
aritmetico 9
Ma
s'
io
il
mezzo
refta
il
mezzo
(5,8,10,12:
aritmetico della
incontra
in potenza
precifione
in
fi
1'
concretata
nella fefquialtera
, .
TR^TT^TO
72
DI MUSICA.
5
compie la determinazione de
due fiftemi di armonia di terza maggiore, e di armonia di terza minore.
Ella avr curiofit di fapere in qual modo fi debba concepire confonante
il genere di armonia di terza minore, giacch imponibile, che fi porfa
concepire nel modo del genere di armonia di terza maggiore
perch'
impoflbile , che il terzo fuono radice collante in infinito dall' armonico
fiflema, fia egualmente radice del fiftema aritmetico, quando gi ho fatto vedere qual confufione anzi ne verrebbe, f nell' armonia d terza minore forf ro fenfibili abbaftanza i terzi fuoni ri fui tanti da tale armonia
Io la prego di fofpendere per un poco la fua giuria curiofit , finch mi
tera in
atto;
e in quella
s'
incontra, e
fi
fi
apra
il
Rimane
mate
luogo opportuno.
ad efaminare 1' efempio
da' quadrati
non
de' feni.
muficale
il
dedotto dalle
pratico
fi
ragioni for-
due generi di armonia di terza maggiore, e di terda un terzo genere, che praticamente fi chiama d
diflbnanze a confronto de' due generi fuddetti , che fi chiamano di confonanze. Quello genere di diflbnanze rifulta da una congiunzione equitemporanea di voci , o fuoni difpofli in tali ragioni , o fiano intervalli , che
non convengono n col fiftema armonico di terza maggiore , n con F
aritmetico di terza minore. Anzi in quello genere bench la pratica muficale accerti nell' effetto, perch forma giudice 1' udito, e il fenfo comune, non accerta per nella cagione . Ci non fa maraviglia , perch f
non fi faputo fin' ora il principio intrinfeco delle conionanze , molto
meno fi poteva fapere il principio" intrinfeco delle diflbnanze , che fono
intefe per il loro contrario. Di fatto come praticamente fi fono definite
fin' ora le confonanze dall' effetto, cio un accordo di voci, o fuoni graflituito
folo dalli
ma di
za minore.*
pili
do ingrato
all'
udito.
intende eflenziale
alla
Per
fi
fono definite
le
mufica
come
s'
intendono
gli
praticamente
altri
due
non
ma
s'
fola-
confonanze; poflbile una compofizione muficale lenza diffonanze. Quelle diflbnanze poi fi fono intefe, e s' intendono praticamente
nel modo lleflb, in cui fi fono intefe le confonanze ; cio intervalli, o
fiano diflanze compolle di due termini, che corri l'pondono a due voci, o
due fuoni in relazione di grave, e acuto. Come fi fono chiamati, e dequinta ec. , cos fi fono chiafiniti confonanze g' intervalli di ottava ,
ficale fenza
mati
e definiti diflbnanze
pratica accerta"
il
numero
g' intervalli
di
nona
lettima ec.
confonanti
E come
la
nella ottava
quinta, due terze, maggiore, e minore, e due felle, minore, e maggiore ( iopra la quarta effendovi variet di opinioni ) ; cos accerta egualmente il numero degl' intervalli diflbnanti nella feconda , quarta, fella,
iettima, e nona. Cos
s'
intende in
comune fenza
far torto
a chi
inten-
de
TR^TT^TTO DI MUSICA.
<de
Inltre per
altrimenti in particolare.
maneggio
il
73
diflbnanze vi
delle
una regola pratica a parte , quale prefer ve , che la nota diflbnante debba apparecchiarli con una -nota anteriore confonante, e unilona alla nota
Indi la nota
debba
fempre o per
diflbnante
che difeenda
tuono, o per femituono. Quella la teoria, e la pratica del terzo gene, neceflariamente premerla innanzi la dimoftrazione , e fpiegazione dell' efempio muficale 4. Qualunque fia, feguo al lolita il mio
metodo rigorofo di Jafciarmi condurre dalla dimoftrazione, e dal fatto
Dico per , che i feni , come geometrici , fono le radici del fiftema di
fonante., e fono infeparabili dal fiftema univerfale. Lo dimoftro.
re di diflbnanza
quadrati
fi
categoria
a
gli
AM
del diametro
dedotto
1'
comune
efempi mufcali
efempio
le
pofizioni
2,3,4,
delle
ommeflb
efempio I,
1'
AB, AC,
delle
futtefe
AD
da cui
MC MD
ec.
MB,
ec.
da cui
fi
dedotto F efempio 3
fi
corde
da' quadrati
da' quadrati
de' feni
tefe
in
ragion
fi
dica.
La
Cos il quadrato del feno 2 B in ragion dupla col quadrato della corda A B. La feconda nota Dlafolr dell' efempio 4 in fefquialtera con
1
efempio 2 . Cosi il quadrato del feno 3 C in fefquialtera col quadrato della corda
ec.
Ci premerlo fi ponga a confronto muficale 1' efempio 4 dedotto da'
feni coli' efempio 2 dedotto dalle corde* e vi fi fottoponga congiunto in
armonia equitemporanea il fiftema armonico a ragguaglio della fua fpiegazione fuccefiva nell' efempio 2
ricordandoti per le cofe dimoftrate, che
tal congiunzione non di arbitrio , ma di eflenza tfica , e dimoftrativa del fiftema armonico , quale a ragguaglio^della fua fpiegazione fi va
la terza
nota
dell'
AC
con-
TR^TT^TO
74
DI MUSICA.
trova
fi
fefquialtera
la
tra
(
)
le
a ragguaglio
come 9,6,4.;
Ma
-Q-4.
'
la
in
note
muficali
felquialtera fottopolta
Y}&-
"p
2$^
\^
~~
ft-
|)
AB
due
'\
".
'
gy
fi
Cfolfaut, Gfolreut ). Dunque in tal confronto fi trova la geometrica proporzione, perch fi trova la fefquialtera conti-
nua
in pratica la
,
confronto
giunzione
efem-
dell'
g
O
jR^
<Q -S
j^ g
"
*T jY
&r
Ce- Q=
Tln n
n'"
'
jpAoAn
"
% marun^ione
AB
armonico;
e afovrapofla
quadrato del
vien de-
feno 3
C.
Dunque
in
proporzione
Ma
determinata
la
fefquialtera
geometrica
natura di quantit/geometrica foftanzialmente oppofa alle due nature di quantit, armonica, aritmetica; perch dove quelle hanno per principio primo latinit, febben in diverfo rifpetto, quella
ha per principio primo la dualit, come fi dimoflrato nella formazione
de
alle
feni
la
Egualmente
due progreifioni
la
fopra
infinita
la
ferie
della
fletta
da cui
dedotto
da' feni
comrarj
e
moltiplicata
ragione
far
quelli
diffonante
fono
'
Dunque
fono confonanti
aritmetica
le
la
proporzio-
Ma
V eleni pio
infeparabili
dalle corde
efempio 2
Dunque il fiflema diffonante infeparabile dal fiflema univerfale , il che fi doveva dimoflrare.
Da quella dimoflrazione nafce il quinto Canone muficale
ed ; che
in genere qualunque accordo muficale far diffonante
,
f vi faranno nelC
accordo due intervalli fimili di fpecie diverfa eccettuata
pi per ufo , che
fi
dedotto
1'
per ragione
Per efempio due quinte , due quarte , due terze maggiori ec. non gi intefe in ottava tra loto, come:
^^ -Q. x
perch le due quinte non fono di fpecie diverta: la fleflfa quin- f\\ qJL
ta replicata in ottava, ma intefe nel modo feguente,
dove
due intervalli bens fono fimili , perch ^feUSZ
US
tanto il grave, quanto 1' acuto intervallo di quinT
tay ma fono di fpecie diverfa
\j)~ halafuabaperch il grave
)
la
ottava
"
gg
'
fe
TR^TT^TO
f in Ffaut
1'
acuto in Cfoifaut
neceffit
jion di
che
due
DI MUSICA.
Di pi perch
intervalli
j$
Canone
il
congiungano
fi
vero
fia
loro in un
tra
fia geometrica
mezzo comune , coficch la fefqui altera , o fia quinta
iebhen la proporzione fia geometrica deIl Canone refta vero
continua
,
qualunque volta fia duplicato nel modo fuddetto qualunque intervallo componente l'accordo muficale.
Nafte in ifpecie il fello Canone muficale , ed , che de due intervalli
creta
e in generale
ne al fiftema armonico
modo appartiene
poco
Dimoftrato 5
il
confonante quello
o aritmetico
Sar
quello
diffonante
il
che in niun
Si ip legher tra
{labilit
il
in
dell' e-
impio 4, relativo
quadrato
al
relativi
loro
feiquiterza
in
zione
fi
quarta
fia
cuta
vi
la
la
a'
Q_
di fpecie
il
pro-
dell'
iteli*
BC,
diverfa in
e quella la
armonico Dunque la fuperiore , o fia adiffonante. Egualmente tra D dell' efempio 2, R dell' efempio
fefquiquarta
o fa terza maggiore. A confronto neli' efenapio
.
congiunzione
di
per confeguenza
confronto
C,
feno 3
dei
e quella
la
fi
fpecie
di
CD,
diverta in
Dunque
la
fu-
Finalmente tra E dell' efempio 2, S deli efempio 4 vi la felquiquinta, o fia terza minore. A confronto nell' eiem
pio di congiunzione fi trova un' altra fefquiquinta di fpecie diverfa in
D E ed la naturale del fiftema armonico Dunque la fuperiore la
diffonante. E qui compita la feftupla compito il fiftema.
periore la
diffonante.
Refta a
vedere qual
diftanza
formi
ciafcuno
di
quelli
eftremi
acuti
fondamentale
faut
mente
dell'
di
tutta
efempio
1'
di
armonia
Comparato P
congiunzione,
la
dell'
diftanza di
nona diffonanza perch comporta di due quinte di fpecie diverfa. Comparato Q_ allo fteffo Cfoifaut, la diftanza di undecima, Dun-'
que realmente la undecima diffonanza, perch comporta di due quarte.
A quella diffonanza di undecima corrifponde identicamente in pratica la
la
fi
prefa la
diftanza degli
dell'
('
2.
con*
7<*
congiunzione
ma
feftuplo
pio
^
i
appartiene
RUTTATO Bl MUSICA.
-Oh
)'.
"
confonante
armonico
La
ne pu appar-
,.
e congiunca con la quarta grave forca continua . Non effendof ben di*
ra le due quarte,
eftremi , nato
dell'esempio 2
non
U-
'
S-?
dindonante
g ~~~~
perch
non
ma
fefquiterza geometri-
la
fecondo
ftinte
comparati fecondo
la
loro natu-
i due
equivoco , e confufione fuddetta . Se- poi in pratica
nefce pi, comoda ( com' in fatto ) la fegnatura di 4*, che di- ir ne*
numeri , che fi pongono al Baffo organico , fi continui pure fenza fcrupolo alcuno,, purch s' intenda nel. modo fuddetto . La dilucidazione era
neceffria
Comparato R dell' efempio 4 allo fteffo Cfolfaut A, la diftanza di duodecima eccedente , o fia ( come praticamente fi chiama
)
fuperflua
in note mufcali
~...$q. Dunque l duodecima fuperflua realmente diffonanza,. perch hcomporta di due terze maggiori y lagrave naturale del fiftema aidell' efempio di con- monico in
5
giunzione; 1' acuta non appaiIT tenente al fiftema armonico tra D deli
efempio 2, R dell' efempio 4: in note muficali-.
Di- quefta difpfe Q
fonanza, non vi v n- vi ftata mai idea prap~"^u- tica , e diventa
affatto nuova nel muficale fiftema . Vi ben- n
diftbnan*
s
la
za j che in pratica fi chiama fefta ( ma rigorofamente terzadeci-ma ,, come fi vedr a fuo luogo j , quale di primo afpetto pare a*
naloga alla qui fopraffegnata . Ma non vero; intrinfecamente diver*
fa. Perch la diffonanza chiamata praticamente di fefta effendo realmente
una terzadecima ( effendovi in quefta lo fteffo- equivoco, che fi fcoper^
to nella quarta in ragguaglio alla vera diftanza ), che vuol dire in fiftema muficale di confronto, In %") non ha che fere con la duodecima
fuperflua neper natura, n- }z,
'y- pei' denominazione d lettera mufl*
cale. Non per natura, per*- ttfZO^Z che la duodecima fuperflua ' fonda~^"
ta'; per
natura fopra una
terza maggiore a confronto di un^
e-
effendof
la loro
natura
1'
CD
'
fo.
Comparato finalmente S
diftanza di quartadecima
nanza
in
DE
allo
dell' efempio 4
Dunque realmente la
fteffo
Cfolfaut
A,
la
quartadecirna diffo-
perch comporta di due terze minorici fpecie diveda. La gravedell' efempio di congiunzione, ed la naturale del fiftema* armo-
tra'
bf,
dell'
efempio.
4,
Gfolreut
dell'
efempio 2,
eh'
TROTTATO DI MUSICA.
eli*
non appartenente
la
al
armonico
fftema
77
quefta diffonanza di
come
nelle
quale non
per
fuffifte
ma
deve fupporfi
diffonanze
altre
il
la
fftema diffamante
confonante
muficali
Da
come ad
ci nafee
il
confonante
dedotto
riabilito,
comune
pratica
fi
nella po-
e della quartadecima
,
non conviene in alcun modo nella pofizione della feconda, perch non ha,, n pu aver luogo in quefto fftema: fegno, che non'
nona
sizione della
fia
fettima.
della
undecima
Il fallo
pratico
componenti
convertibile in molti
modi
La
o fia
Prima,
nume-
gna
co
organico
Baffo
fegna.
f~*
il
trafpolzione
il
Seconda
(T
che
nel
irzi
Baffo organico
nel
la
dicono in
)
pianta fondamentale
pratica
4 6
,
pofizione
fuperiore
Cfolfaut.
Indi
Ma
,
il
in
fallo
Eia mi-
fegna
.
nume-
infieme
pofti
diffonanti
chiamata diffonanza
fi
quefta terza
fi
integrale,
quefta
fi
numero 2
quale rifpet-
armonia
fondamentale
Nella
pianta nafeono tre
Baffo organico
Baffo
nel
bj5 .Terza
nota bf,
per
o< fia
pianta fondamentale
fua
di
ri
la
fuo accordo,
il
pofizioni
quarta
fia
Ma
vi tal diffonanza
conversione
ha
[r~7
fopra
ifpecie
la
patente
Gfolreut
feconda
.
Nei-1'
ac-
cordo confonante , perch quefte tre note fono tra loro in armonica
proporzione
Aggiunta la nota bf fi aggiunge al fuddetto accordo
una terza minore tra Gfolreut , Bf , quale non pu non effer diffonante, perch di fpecie diverfa dalla immediatamente fottopofta Gfolreut,
.
Elaml
il
numero -2 , Cfolfaut, che nella pianta fondamentale il Bafdunque pu effere, che tal nota fia diffonante, f quefta : il
Come
.,,
TRiATTtATQ DI MUSICA".
78
Baifo fondamentale
Anzi
tutto
al
rovefcio
In qualunque luogo
Elam
fi
,
tro
GfoU
quali
bf diffamante in
h
[
mili
e la quarlli
VQ
-~-
,
[
1
Z,
di
IL
Q*\
MJ
che appartiene
modo
'
ta
...
"W
due
in niun
tra
al
fiftema
a'
armonico , o aritmetico ;
due fiftemi fuddetti . Dunque
la
nere
Elam, Alamir,
al
nante
fiftema fuddetto
Ma
quefta
Dunque
Cflfaut.
in
la
di
Dunque
di
que-
difTonante, perch
.
Cflfaut;
Canone,
confonante quello,
difTonante quello , che
fimili
fefto
fpecie diverfa
intervalli
appartiene
il
in
precifione
in
diftanza di terzadecima
niun
modo pu
Alamir
dal
Baffo
la
apparte-
nota difTo-
fondamentale
terzadecima vera legittima diffonanza, e appartie-ne al prefente fiftema , che con la pratica fi accorda , e conviene
Rimane ad elaminare, f quello fiftema fi accordi, e convenga con la.
la
..
pratica nel
maneggio
modo
4 , anneft
delle diffonanze
cio
nel* apparecchiarle
rifol-.
gi fpieg9to
,.
Per
tal
a Gfolreut 3 EfTendo il fiftema armonico, il fondaprincipale dell' univerlale fiftema, perch' la radice, e cagione di
tuttoci , che fi trova nel fiftema- in particolare, fi dovr dire, che nel
grefb da Cflfaut 2
mento
a Gfolreut
3,
eh',
una
fef-
quial-
TR^TTiATO DI MUSICA.
J$
quialtera
quinta
fia
fi
grefib
di dupla
efempi
efempi
3,4,
,
ma
cio da
trova
fi
la
1;
P armonia
confiderarfi
feconde,
le
due
cio:
confider
fi
/T[
V
Gfolreut
tri-
pla
accordo
fecondo
,
nell'
-9-1
Gfolreut 3
Cfolfaut
ma
di quadrupla , f
due efempi 3,4,
Ffaut dell' efempio 4
per abbreviare il con-
quello efempio
onaug
<B
~XZ
e>
gggg
piana
*3fi*
Ye
*%$&,.
altri
due fifiemi
degli
efempi
3,4,
dedotti
dalle
futtefe
da'
feni
Quello apparecchio del fifiema armonico, che nella divifione armonica del
diametro nelP efempio 1 fi pu chiamar giuftamente forma
efemplare ,
determinazione di quelle ragioni , che devono fuccedere negli efempi
che P identico dimoftrativo apparecchio delle difibnan2,3 , 4 , dico
,
ze,
TR^TT^TO
So
DI MUSICA.
ze, e che in quello apparecchio la pratica rauficale fi accorda , e conviene col fftema . Lo dimoftro La prima diflbnanza la nona, ed
quinte . Dunque 1' apparecchio
diflbnanza , perch comporta di due
dev' efler una quinta , perch' la fua forma j e deve trovarfi in precifione di Baffo fondamentale nella feconda nota Gfolreut 40 dell' efmpio 3 , perch in cmefta nota fi trova i' efempio formato in quinta
Ma
ridotto
muficale
a pratica
cifione.
Arato
efemplare
1'
cos
3.
XJc/uinia
^consonante.
'
ec.
fi
trova
Dunque
12.
assonarne
in
refta
pre-
dirno-
_,
IL
-&
^o
*&
progresso ai quinta'
Ma
oile
la
La
cosi
precifione
in
pratica conviene
intende, e
s'
con
la
fi
dimoftrazione
Dim-
la undecima, ed diflbnanza, perch compodue quarte. Dunque 1* apparecchio dev' efler una quarta, perch'
la fua forma , e deve trovarfi in precifione di Baffo fondamentale nella
terza nota Ffaut 45 dell' efempio 3 , perch in quella nota fi trova 1' efernpio formato di quarta. Ma ridotto a pratica muficale 1' efemplare, co-
fta
feconda diflbnanza
di
fi
trova in precifione.
inoltrato
tende
Dunque
ec.
fi
la
Ma
cos in
opera in prapratica
CW:(q.
con-
Dunque
refla
-e
precifione
~?so
viene con
tica
g nana
moflrazione
La
t> ssona
CQ77SQ: jf|
di-
in-
s'
muficale
la
di-
terza diflbnanza la
duodecima fuperflua, ignota fin' ora alla pratidiflbnanza, perch comporta di due terze maggiori. Dunque l'apparecchio dev' effer una terza maggiore, perch' la fua forma*
ca muficale.
deve trovarfi in precifione di Baffo fondamentale nella quarta nota fidell' efempio 3, perch in quefta nota l trova l' efempio formato
in terza maggiore. Ma ridotto a pratica muficale f -efemplare, cos fi tro-
lami 48
m^-^*aL
app-.-77'
va
in precifione
lv
xx
Dunque
refta dimoftrato
ec.
m
Ma
le,
cos in precisone
MUSICA.
TR.ATT.yfTO DI
Ma
intenderebbe, e operarebbe in pratica ratificatal diffonanza foffe nota, e cos dovr ufarfi ora che nota. Dunpratica conviene con la dimoftrazione
s'
que la
Finalmente la quarta^ diffonanza la decima quarta ; ed diffonan.
za , perch comporta di due terze minori . Dunque 1' apparecchio dev*
{Ter una terza minore , perch' la fua forma ; e deve trovarf in precifione di Baffo fondamentale nella quinta nota Elaf 50 dell' efernpio
3, perch in quella nota fi trova formato f efernpio di terza minore.
"Ma
ridotto
pratica
muficale
efemplare, cos
aW^mconso-.b&^onany
<-w-
^T'
35
con
iy
"
unn
'I
'
'
cos
preciiione s intende, e
ca muficale.
1
trova in precifione
fi
Ma_
*f^opera
m
ref a
ji
Dunque
pranpratica conviene
fi
la
la dimoftrazione
I>
ragguaglio
fi
mai
errore,
non
far
nell'
.
Per efernpio nella nona
r~^
maggiore , e la diffonan\-qta. Nella undecima, o fia praticamente *fl
1' apparecchio una terza minore
dif
, la
za una quarta ec. Ci nulla ofta al fi
fi-
chio
tina
fuddetto
terza
<;
produrre
il
principio
,
1'
~)
za
j^
..."
OZI
da cui
i'onan-
ftema
e uni
pofl'ano
fi
una
quin-
^^(^.
..q?)
quarta
'
primo,
apparecchio
poi
^z 5
1Q
V3
""O
'
come
nanze dedotte
la
intrinfecamente relativa
alle diffo-
Rilevato il fondamento dell' apparecchio delle diftcnanze, e loro coftituzione nell' efemplare armonico, da cui fi hanno antecedentemente come
praticamente
s'
eh'
1'
apparecchio
fono
indi
li fondamento
univerfale.
Ci
che
rifoluzione di dif
fo
T R^TT^TTO DI MUSICA.
Si
.
pofizione la
cio un paffaggio della nota diffonante in
una nota diverfa , che dev' effer confonante e deve difcender
femore o
per tuono, o per femituono. E per veriffimo,
che la diflbnanza non
iuflilte per f, ma in forza delle confonanze,
antecedente, eh*
recchio,
fiftema
confeguente
eh'
rifoluzione
la
F appa-
V apparecchio
nel prefnte
vr vedere
come
fi opera,
perch cos infegna la dimoftrazione del prefnte fiftema,
ed la feguente
Dato
il
'fiftema f-
-g_
ZSempoH
la for-
ma
fefquialtera
2,3
h~ la
producente
la
la
forma
k^
quiterza 3
,
4 la producente la undecima fottopofta Ffaut , perch compodue fefquiterze ec- ed effendofi dimoftrato,
che le diffonanze in
tanto iono diffonanze
inquanto fono intrinfecamente coftimite dalla geo,
metrica proporzione , e per per f non fufiftenti
rta
di
bili
col
fiftema
corollario
partirono
armonico
che
non
ne
viene
fuffiftendo
da
di
neceffaria
l
debbano
perch
incompati-
conferenza
ritornare
per
donde
e vuoi
dire in foftanza , che fi riflvano nel principio ftef h on 8 ine > e ln cui hanno la radice. Ma quello
'-i
e il Ta
frema armonico ; dunque nel fiftema armonico
devono rifolverNon bafta . Per la fteffa confeguenza , e corollario f la ragioU
ne antecedente del fiftema armonico la
forma dell' apparecchio del
Cm
'
ia
diffonanza
antecedente
la
alla
ragione
confeguente
rifoluzione
della
dei
fiftema
diffonanza
armonico
dovr effer
che
fa
fa-
fonila
del-
TR^'TT^TTO DI MUSICA.
do
perch per lo
fiftema geometrico
rifoluzione
delia
con cui
Ma
narvi.
il
principio
fteffo
83
nello
fteffo
armonico
nante
trova
fi
cede la
dopo
fefquiterza
mo-
fi
la fefquiakera
2,3,
fuc-
3, 4j
fefquiakera fiata
e la
forma
la
della diftb-
nanza di nona
eh'
a 3
la fottopofta
ed ftata la forma
\.
dell'
apparec-
rifoluzione della
dopo Gfolreut 3
con 2
te.
Cfolfaut 2
fegue immediatamen-
che forma la fefquiterza con 3 , e a cui uniino il fotProfeguendo con tal metodo la dimoftrazione, fi
trova
fi
rifolve in
Elami chiufo
unifono ad Eia
mi
$*
del fiftema
rifolve
armonico fuperiore
fteffo
Gfolreut
duodecima fuperflua
unifono a Gfolreut 6
metodo dimoftrativo
alle
fi
Cfolfaut
Gfolreut
la
del
fteffa
coficch in
quefto efemplare
co fuperiore vi la ottava antecedente 1,2, quale dovendofi congiungere equitemporaneamente ne 11* armonia univerlale , di neeceffit fi trovano due ottave, cio la quadrupla in geometrica proporzione , come qui
e per nel quinto Canone muficale vi la parentefi,
6 vecte> H
eccettua E-ta ( pi per ufo, che per ragione ) la ottava Non efu
fendo
P diffonanza attuale, come ivi ho detto , il fuo paffagI
in
Gfolreut non
pu dire rifoluzione.
fi
Ma per
certo
/
1
che
la
rjj
dupla
:a
quialte-
geometrica 2
1
ra
fi
converte
paffa
nella
fef-
armonica 2 3
Ma
le
TR<ATT\ATO Di MUSICA.
g4
ne
fono identiche
delle diffonanze
co, come
tutte
no
diffonanze fuddette
le
con
a ragguaglio
per tuono
cos
tica
ratificale-
operarfi nella
none
coni'
e lernituono
deve
dell'
fi
la fteffa
(
alle
fi
e dimoftra
includente tutto
prefente fiftema
il
il
nota
fonante
e'on
che a- ragguaglio
dlia dijfonan^a
fi
opera,
1'
ottavo Cadiffonanze ~
fia
come
Sia per
risoluta
'
femituono.
Confumate
muficali- 2,3,4, e per veconfonante, e diffonante, giova difeendere al particolare , acci una volta finalmente fi arrivi- a formar giufta idea delle confonanze, e diffonanze muficali .E certo in primo luogo, che nel prefente fiflema g' intervalli, .0 fiatle
duta in generale
la
ilo
nanti
non come
armonica
dalla feftupla
integranti*
me
infeparabili
fi
confiderano per
Non
di
f
fiflema,
Date in contrappunto
di quinta formato
Dlafolr
Te- ]|-^4-je-fr4-ft
del
diffonante
le
r\
\-~M1"
&
fi
I
l
"
'"
'
'
Qua
mi,
i,
un'
un errore,
7.
quanto dirlo- gy. <!
to fenfo di con-^ Z~ )
fempi
pio ,. le due D
fonanti , ma non
te
'
fi
E
;
#>
fi'
w
\
q
~|
"
domanda,
f-
1'
intervall
iupkjcome.
fi
iteffe
due
parti
fi
fctopon-
8a
TR^TT^TO
ga
ed
terza parte
la
ecco
le
note
identico
fteffo
diflbnanti
intervallo
il
DI MUSICA.
&
nelle
Dunque
85
eferhpio,
neli'
muicali
fecondo
diffamante
quinte
due
precife
fteffe
come
lo
confonante,
di ve rio
rifpetto
di
fi-
ftema.
fC
perfezione maggiore
armonico fiftema
La
ed a priori
La
fia
di
ottava
Dunque
vien determinata
fiftema
o minore
dupla
l,f
j..,'l
principio poten-
perfettifma di
la
quinta, il principio
attuale del fiftema armonico, di cui la ragione determinante. La quinmaggior forza
ta dunque far perfettiflma ragione confonante , ed avr
fifca della ottava
Per ifeoprire la natura delle ragioni conlecutive , fi
torni agli efempi muficali 2,3, annerii alla Figura VII, e fi oiTervi di
nuovo ci, che gi fi offervato. Neli' efempio 2 dopo l quinta Cibi-'
tutte le
ragioni confonanti.
fefquialtera,
fia
II
I
2, Gfolreut 3, fuceede
faut
reut
40
fi
3, Cfolfaut 4.
trova Gfolreut
la fefquiterza,
confronto di Gfolreut 3
dimoftrato
mezzo armonico
neli'
efempio muficale 3
della dupla
jj
e neh" efempio 3
fi
A confronto
poi di Cfolfaut
dell' e
dimoftrato
4*5
21
-eC.0. cmima
fempio2,
fi
,.
mezzo
aritmetico della
dupla
"
'
11
Cfolfaut
4 v Elami 5
confronto
neli'
efempio 3
fi
trova
Elami 4$
TR*ATT\ATO DI MUSICA.
$6
mezzo armonico
djmoftrato
..
formata da Elami 5
Elaf 50 dimoftrato
-,
-Gfolreut 6
mezzo aritmetico
-~,
della, fefquialtera
trova
fi
JLa.
formante ima terza minore coi. termine grave Cfolfaut
In tal confronto fi trova la terza minore nell' efempio 1/
q
aritmetica . Dunque di
nell' efempio 3
2 armonica
v onore
doppia natura.. Dunque non pu effer perfetta ragione,
Dunque la fefquiquinta , o
effendo comune a due fifbemi in confronto
fia terza, minore, . ragione confonante imperfetta.
quanto fi dedotto della perfezione della quinta , e terza maggioe terza, minore corrifponde filcare,, e della imperfezione della quarta ,
....
<
CjH^^^Z
,.
..
mente
la
corda una di
XX
fono
identici a
faut 2
tre.
fuoni
perch
due fuoni
Gfolreut 3
efempio 2
formante
confenfo 3
ii
la
quinta eoa
con
Cfolfaut
11
3,3,
s.
Cfol-
natura include
di
efcluds 4.,
Cfolfaut
forma
la
quarta
con.
Se
la
GfoU
3, Gfolreut 6 forma la terza minore con Elami 5 ), . fegno tfico della perfezione di quelle ragioni, della imperfezione di quelle.. Dunque cosi , fificamente, e dimorrativamente, come fi dedotto.
Non cosi in pratica. Il prefente fiftema conviene con la pratica, nella,
ottava, e quinta, come ragioni confonanti perfette. Non conviene col rimanente, eh' la quarta, e le due terze, maggiore, e minre.. La. quarreut
ta in
pratica
fi
intefa, e s
perch poffono
Le
alterarti
in terza,
cambiando la terza maggiore t^\-lcIa minore
per
h "*
p cr fo
;
la terza minore
in
m
per
terza maggioTT
^C te-rzasnaggio
!g O
^_
..
T?\."i
>:
bu
In
Quefto concetto
tutte
le
altre
un errore.
La
quarta ragione
di
MUSICA.
TR</fTT<JTO DI
Che
%^
doppia
di
le
i,
Nel
fibile
cafo pratic
addotto non
ne la maggiore in minore, ma
fi cambia la terza minore in maggiore ,
fiftema neh" altro, e fi pafla dall' armonia di terza magl cambia un
giore all' armonia di terza minore ( e cos pei contrario ) non fo
iamente per la terza cambiata, ma per F ordine cambiato delle ragioni.
E per la terza non pi quella del rifpettivo fiftema , ma una terza
affatto diverta. Ecco H efempio chiariffimo
terza maggiore
terza maggiore
DO
-del fiftema armonico,
del fiftema aritmetico
terza
minore
armonico
del fiftema
Dunque
terze
perfette.
falfo
pratico
il
terza minore
.Q.
Uj
1t&
C-
/2^
0=
concetto
della potfibile
..
<2
alterazione
delle
due
la
la
intriiifecamente
ora del
armonica
il
tritono, la
fe-
intervalli
non data
non
la feftupla
1'
intervallo dei tritono ingrato
udito, inquanto la nota grave Ffaut divide aritmeticamente la ottava
Cllfaut, cfolfauty e la nota acuta Bmi divide armonicamente la quinta
all'
Gfol-
TR*ATT^TO DI MUSICA.
88
Gflreut, Dlafolre.- che vuol dire quella quinta, eh' fondata fopra Gflreut divifore armonico della fleffa ottava Cfolfaut, cfolfaut. La congiun-
dell' armonia
armonico fiftema, da cui deve deQuando dunque s' inverta f
fumerfi T armonia integrale, e la fua bafe
ordine foftanziale, e fi ponga in grave un termine per natura aritmetico
a confronto di un termine acuto per natura armonico, certo di certez-
all'
cos
Dunque
ec.
La
come gi fi dimoarmonica, da cui 1' armonia di terza maggiore/ la feftupla aritmetica, da cui 1' armonia di terza minore. Di quelle
due armonie la perfettiflma , e la immediatamente voluta dalla natura^
( com' chiaro ne' fenomeni ) quella di terza maggiore, cio la feftupla armonica, a di cui confronto fi trova molto meno perfetta 1' armonia di terza minore, cio la feftupla aritmetica. Dunque dalla maggiore,
o minor perfezione dell' armonia dipendendo a ragguaglio 1' effetto , eh'
la confonanza, biibgna indagare in che confida la maggior perfezione della feftupla armonica. Quella confifte nella maggior, e pi perfetta unit
del fuo principio, e della fua radice dimoftrativa armonica , eh' il cirQueft' armonia integrale la feftupla in genere,
flrato;
in
ifpecie la feftupla
ticamente
il
in f fteffa.
tro,
come
terzo fuono
Non
cos
la
fteffo, a cui
come
radice
feftupla
fifico-armonica
aritmetica.
come
Il
perfettamente una
fuo principio
divihbile in parti
eguali
il
diame-
e per
..
re
TR^TT^TO DI MUSICA.
%9
te procede dal circolo dimoftrato per intrinfeca natura armonico . L' ar*
monia di terza minore procede dal quadrato dimoftrato per intrinfeca na
tura aritmetico. Alla natura del circolo corrifpondono li fenomeni fificoarmonici Alla natura del quadrato corrifpondono li fenomeni fificoarit.
timpano
tamburo
qualunque Cilindro
quadrato , tanto
1
pi perfetta 1' armonia di terza maggiore dell armonia di terza minore
e a ragguaglio le parti integranti la rifpettiva armonia Perch quantunque fia vero, che le ragioni integranti le due feftuple armonica, aritmetica, fiano le fteffe, cio ottava, quinta, quarta, terza maggiore 5 e ter-za minore non vero per , che la ottava della feftupla aritmetica fia
eguale di perfezione alla ottava della feftupla armonica
Ne' due fiftem
1' ordine
foftanza , e cofa reale y e quindi la ottava pofta nel luogo gra
vidimo della feftupla armonica pi una, e in confeguenza pi perfetta
della ottava pofta nel luogo acutiftimo della feftupla aritmetica , e cos a
ragguaglio di tutte le ragioni integranti
In oltre abufivamente chiamo
quefte ragioni integranti le due feftuple
rigor dimoftrativo fono integranti la feftupla armonica , di cui fono parti fono componenti la feftupla aritmetica, eh' la loro fomma. E per tanto pi fono di unit intrinfeca al fuo tutto nel fiffema armonico, di quello fiano nel fiftema aritmetici
quali
tra'
il
fia
fteffo
circolo
il
del
metico.
Premeffe
tali
za maggiore
nozioni
unit fificoarmonica
integrale di voci
1'
L' armonia di terza minore , unit fificoaritmetica integrao fuoni contenuti nella feftupla
ragguaglio le ragioni dell'
armonia di terza maggiore, unitadi fi'ficoarmoniche di voci, o luoni integranti la feftupla. Le ragioni dell' armonia di terza minore, unitadi fificoaritmetiche di voci, o fuoni componenti la feftupla. E f quefte fono
le vere definizioni rispettive a' due fftemi , armonico , aritmetico, 1' armonia del fiftema diflbnante dovr definirli , unit fificogeometrica di voci , o fuoni fondati nella feftupla
nella feftupla
le
di
voci
Quanto
le
confonanze, e diffonanze,
Sig.
ella
Conte
mio
idea avutafi
arbitrio
cambiar
fin'
ora del-
vede, e lo intende.
lo
la
tutto
Ma
effendovi di
va.
dir, che in tal
modo
la
1'
effetto,
ma
unit
come cagione,
per gradevoliffmio
all'
ha
1'
la perfettiffima
glio
TR^TT.4T0 DI MUSICA.
p
pilo
il
mai ben
fi
meno
intefo
fiflema diffamante
il
non
za un' accordo
di
udito.
all'
che non
ma nem-
la diffonan-
Mondo
il
all'
Ha
nel circolo.
confronto
dell'
beniffimo
armonia
terza
di
perch
minore
Ecco
udito.
il
Da
ci
unit
ed
deli' armonia di
comprenda, f le
fi
potevano
diffonanze
vero confronto, e
molto pi
dell'
modo
nel fuo
il
dipender
dai
fenfo
vera idea.
la
di
la
armonica
proporzione
111
riflettervi
perch
iii
re
,i2,i<5
ec.
iiiiii
nica
fi
45
ec.
111
11
ca di
5?
deve fucceder lo
6 7 8 9
dica di
noto
fia
12 6
ec.
da cui
Se
9 fono
le
fleffo in
feparando
4 6 9
o pu-
111
578,
iir
4 6 o;
refla
lo fleffo
armoni-
progreffione
tutte infieme
mente feparate,
e divife in
fiia
mente cadente
il
comune
di
intrinfeca natura
nel ritorno al
fuo principio,
il
che
nulla a ci oliando
linea circolare dal
fuo centro*
tficamente
ma
badando
pefo
le
ofcilla-
eccentrica-
che circolare
fia
che
il
che
le
vibrazio-
Non convengono
n poffono
con-
TRATTATO
DI MUSICA,
pi
nella unit
Dunque
le
Non convengono
ec.
le
fi
(tema, di
non
efclufiqne
come
ritmetico fiftema,
ma
confonanze
ancora delle
deli* a-
Non convengono
fi
fi-
nalmente le diffonanze con le confonanze nella unir del feftuplo periodo, e compimento, in cui convengono tra loro l' armonico, e 1' aritmetico fiftema. Dipendono bens dalia natura circolare della feftupla > di cui
fono legittime deduzioni
Le
confonanze poi
comune
genere
nit con
pla eftenfione
nenti la feftupla
l*
armonia
fiftema
o Sa F armonia
terza maggiore
di
di
in confeguenza delle
eguali
integranti
alle
ragioni
la
terza
di
di
armonia
1'
aritmetico
dell'
Conviene
in u-
della feftu-
particolare
feftupla
gualmente con 1' armonia di terza maggiore nella unit , come principio
primo di quantit; febben quelta come minima, quella come inanima.
Il diverfo rifpetto non diftrugge la intrinfeca natura del principio comune, eh'
la
unit, e lo fteffo
Appare
eftenfione.
quitemporanee
in
fi
inverfe della
il
numero
delle
feftupla
ofcillazioni e-
l'armonico fiftema,
progreffone
zi
i*i
numeri
armonica
non j an-
perch,
fono certamente in
fuddetti
Appare
certo effervi
comune
olciliazioni
lazioni
Se
il
ma
nel
modo
numero
numero delle
intender
d'
errore
il
delle
Z Q
^.^^a *M
formati
i
proporzione
armonica
dalle ocillrzioni
fteffa
e in
conse-
123
ec
le
proporzione
fommate
aree
1
*,
-fo
oicil-
la
degli
archi
ido^
TR^TTvfTO DI MUSICA.
?2
zione
1,2,3,
arirmetica
fono
nella
proporzione
fteffa
AB
Mentre
AFB, AC
AGC
1,2,3
ec.
Ecco
^>^
dimoftrazione.
la
-p
ofcilla
una
volta
per
i'
arco
ofcilla
due
volte
per
arco
tre
volte
per
1'
arco
--"--^ ---D C E,
AD
AHD. Ma
ofcilla
per
dimoftrato
da'
quadrati,
dell'
area dell'
che
1'
area
dell'
arco
AG C
arco
AFB;
area
dell'
v
l
arco
uno
1'
AHD
AFB.
Dunque
AB
ofcilla
deli'
ofcillando
AG
una volta,
AGC
nelle loro
Dunque fommate
aree.
faranno
i;
e lo fteffo a
ragguaglio di
AD 3.
AC
1,
AD
3 ec-
AFB
come
all'
area
n deve provare
dell'
arco
fenonch-
AGC,
come 4;,
AHD
come 9. Siano archi di circolo, fano di curva in gefaranno fempre archi fimili . Dunque fempre vi far tra le loro aree
la dimoftrata ragione . Ci dimoftrato , e premetto; che il numero delle
ofcillazioni delle corde in progreffione armonica fi dica univerfalmente efarco
dell'
nere
1,2,3,4,
ec.
perch mentre
I;
corda 1
una volta
,
la corda 2 ofcilla due volte , la corda 3 tre volte ec. 1
pretenda ben detto, e intefo, quando le aree fommate degli ardelle ofcillazioni fono dimoftrativamente in progreffione armonica;;
ofcilla
e ci
chi,
la
fi
quando
il
numero 2
nuli* altro
lignifica, f
non
le
e per
due
ofcillazioni
come fommate ,
di
il
e-
nume-
1.
ro 3
le tre ofcillazioni
TR^TT\ATO DI MUSICA.
quando
Io fteflb
numero
fegno
cafo
dimoftrativo
numerazione
p$
quantit
di
delle ofcillazioni
di
parti
ine*
tutte ineguali
1' attrazione
del numero delle ofcillazioni
non avrebbero quel numero , f non fofleror
quello non errore , non fo pi qual pofla ef-
fTurdo
in cui diventa
Ma
) ;
tuttoci di pafTaggio.
unit* e fono, la unit delle ofcillazioni, del feftuplo periodo, del principio primo di quantit, della radice fificoarmonica del terzo fuono, e
della
immediata relazione
al
circolo,
come uno.
nore ha in
feftefla
tre
fia
armonia
di
terza mi-
delle
ofcillazio-
G A*
?4
CAPITOLO
Bella Scala
e.
Origine
del
QJJ
A R T O.
Genere pratico
Ufo-, e
Confeguen^e
Muftcale,
..
ALI'niaarmonia
la
armonia
li fi ha
il
dall'
armo*
vedu-
fi
tutto, eh'
1'
tempo
fteflfo,
la fcala
unit integrale
la
ma
comune
fucceffivamente
di terza
Il
pratico efemplare
della cantilena
/"">
da
cui
-,
terza minore
(dedotta la fcala di
In quella
maggiore,
chiamati minimi
componenti mufica*due ragioni fefquiot-tava, e fefquinonay li femituoni dalla ragione fefquidecimaquinta. 11 pri-mo tuono fono fegnato in ragione fefquiottava , il fecondo in fefquinona , il terzo in fefquiottava , il quarto in fefquinona
il
quinto in fefquiottava^ e per tre fefquiottavi , due fefquinoni
Quelli fi chiamano,
maggiori , quelli minori a ragguaglio della ragione
Li due femituoni fopra legnati' fono in ragione felquidecimaquinta , e fi chiamano maggiori,,
perch' vi un' altro femituono pratico , che nafee dal ^^ aggiunto alla
nota naturale,.
$T% c ua ^ ^ n ra 8 I0ne ffqu"r.vntefima quarta, e pe-r minore del rg
femituono naturale delia fcala. Di quella fcala,,
li,
fcala
fi
trovano
li
/- li
cos
..
'
mi componenti fiamo debitori agli antichi GreF abbiamo adottata come ottima , perch la pi icmplice , e fecondo natura .
Dico la piti femplice , perch i Greci tentarono 1' ufo di componenti pi minimi , e per divi-fero la cantilena
in tre Generi, Diatonico , Cromatico , Enarmonico
La fcala foprafTegnata la naturale del Genere Diatonico, e per il femituono in ragione fefquidecima quinta . il minimo intervallo del Genere Diatonico. Ale di
ci,
tali
mini-
ff
tri
TRJfTT^TO DI MUSICA.
femituoni di minor ragione tifarono
stri
Greci
ma
95
Ge-
divifero
li
dal
tonico
fempliciffimo
il
fecondo natura
come
in pofTefTo uni-
fa
d'
anni tra
noi
mo-
adopri
intervallo
lo manife-
derni
fta
e lo
perch
confonde
fi
fefquidecimaquinta
quarta
fla la
ramen-
Jfj
o %
r\ VCL
r
-
nicoy cio
fomma
in pratica
la
fomma
quello
Ci
dalla pratica
fi
'
fecondo
il
comune
ma
ritenuto
chi a>
femituono di ragione
il
Genere Enarmonico
il
ci
di
col
femituono di ragione felqui ventlima
bench ancor quello fia fecondo natura. Que
vera cagione , per cui fi abbandonato intie
te
Diatola
pur troppo
fi
e dal confenfo
,
e nella foie-
cofa
Enarmonico
,
vedremo la forgente
nomi importi da' Gre:
la
atm
9
Scala de
1
-alinimenti
iuddetti
comune.
\l
n
Primieramente nella
pi, eh'
&\\h.
g
o y
~
me=^
SE
Scala pratica
. >
g
,.
tu
Vr7r
-e-
^S
zrr .
-4
-Q-
di
la
la fcala pratica
al-
TRJITTJITO di musica.
96
accordano tra loro all' unifono , e fono identiche dimoftrativamente. Perch dove nella fcala fuperiore vi la ragione di il
a io tra le due note terza, e quarta, nella fcala inferiore tra le due note relative terza, e quarta vi la ragione di \6 a 15, cio il femituono maggiore. Dove nella fcala fuperiore vi la ragione di 13 a 12 tra
le due note quinta, e fella , nella fcala inferiore tra le due note relative
quinta, e feda vi la ragione di io a 5?, cio il tuono minore. Dunque concludo efter dimoftrativamente , e tficamente impoflibile la dealtre tutte, <juli
fi
armonica de
fuddetti
ftru-
menti naturali
Ma
integrale
ho debito
di
fteffi.
VII.) proceder
ne, di cui fono radici quadrate 1' eftremo, e i mezzi
r nella dupla, e ne' fuoi mezzi, come in radici, Ma
fi
dimoflrato
integrale
Ma
le radici
armonia tficamente
fuddetti
e di-
li
tal
quattro mezzi
la feftupla
eftenfio-
della dupla.
armonia
1'
pe-
feftupla
cio
deduzione
dupla in genere. Da
ricercare
fono bafi
dell'
armonia
ci in genere.
Da
quella
dipende
propofizione
quinta diminuita
che in pratica
la
&*
z:
La
mezzo
geometrico 84
per giuftamente in pratica Baffo fondamentale, fe\;zj
fu a
radice dimoftrativa
il
#eZI
te
jgfe
Z2o
ben
tra
il
femituono maggiore
~
mezzo 84
>4. fi\.
:.v "TT
rr^r\.
u
/*vn
ladifferen- v
trinfecadi-
2&J&-
maggiore
(
l
llllltl
in
nu-"
<tt \,
s
za di
la
vifio-
fefquiottavo
~ZT :
~3E_ J*SL
-Q-
-e-
quella.;
^p
5=
il
prodotto
di
per
15lf> 21-20
fteffo
p,8,
no
TRjtrr^ro di musica.
mo
la formila di
6% 8
6 9
di
anneffi.
(
di
12
14
15
IO
21
VII
che
fi
note
le
91
6 t S t p,iz
,*
8,12;
e di
muficali
della
40 45
,
dell'
60
dupla 30,
2,3,4,
efempio 3
) fono bali
11
@X3l
E
""
~?
fio
40,60
della fefquialtera
nia
pj
formata
pio 2
).,
fono
quali
dalle
dalle
bafi
5,5,
,
armo-
dell'
Bf
dell*
efem-
dell'
efem
tr
f
t
1?
te-'
non
fi
trova
dipendente da*
nore aggiungendo
Ma
non
cos
agli
rifpetto
zi della fefquialtera,
concretato
tivi
all'
fteffi
all'
termini
mento
>
di terza
dimoltrativamente dedotti
L-e-
'
perch quello
armonia
le
modo
maggiore
Ed
determinato,
fi
ecco provato
praticamente
il
TJ
fonda-
armonica, e
per
T R^TTiATO Di
p8
MUSICA.
fi
dagli eftremi
2, e
Ci premeffo
efempio 2.
dell'
ftabilito
diatonica. Si trafporti
1'
fa evidente
fi
armonia della
la origine
comune
della fcala
feftupla armonica.*
6,8,57,12;. (7\.
armonia
di
eflendo
primo
ftema
mo
mo,
21
e6 Y. u
il
il
altra legge
fuo principio
Dunque l'armonia
-
delle
Dico
fcala
comune
che
neceflit, perch
di
dell'
efempio 2
nelle
diatonica
patente
Dunque
la
il
prif
prif
fopraffegnataJ.
note
in precifione di
ficali
porzione
tal
ma
armonico
e la fua cagione
tre
;,..
di arbitrio,
ftuplo fiftema
-<
dell' e-
non pu aver
eh'
non
<&t,
fe-
il
trafportodi quella
Il
precifione
in
ragioni
perch
La
feparate
di
note
muficali
note dalle
tra loro
fecondo
tre
la
muris-
idea
IL
n^nBj
f^r-cf^
7
per
corollario
cominciando dalla
le
prima
nota
mufcale
Cfolfaut, e
comune.
MUSICA.
T R*ATT*4T0 DI
Che quella
no fn\.
fi a
fcala
- Saranno
TT
comune in
la
precifione di ragioni,
faranno
tzn:
-9-
U__0
lT$Q i.tuhl.2.0
2.^.0
Dunque
far
tuono titano
ma a
la fcala
Dunque
Scoperta, e {labilit
la
che veramente
ma non
il
non
1'
z6q
la fuddetta
I20
perfettamente accordato,
tafti
non
j)0~
__^o
Z"jr
La
ufo
l'
cagione
organo
1'
fi
l'
armonia
Ma organo,
difmifura ) non hanno
la
ottava; e quafi
La
fca-
e clavicem-
radicale
e cantanti
note muficali
in precifione di
KO
Sem 11 >*
tuono
m
aq:_
I35-
JL
2,70 2i6
moltiplichino
fi
Eu IL
in precifione di ragioni
accordano con
( f
dall'
in precifione di ragioni.
balo coftituiti
fatto
m-ao
zgp
comune
la
tifa
fi
J.J2.
Setriii-
min:
gg
dimoftra. Sia-
fi
e fupnatori
D
fi
clavicembalo
intervallo
altro
interval-
di
QVtoua
terze minori
"otto.ua
Dimoftrativamente tre
va. 64.
80.
100.
02.$.
750..
625.
1080.
ottava
Dunque
maggiori
poo.
125.
delle terze
nel
maggiori non
quattro terze
128
ottava
64.
terze
\%g6.
1250.
la
forma
minori
perch
non
4,5
delle terze
TRiATTUTO DI MUSICA.
ioo
quello tal temperamento non ha certa legge. Chi lo vuole eguale y chi pi
quanto che prefentemente e in Italia, e fuori d' Italia fi fi udia molto per trovar quel^ tal temperamento ragionevole , in cui convengano, e fi accordinole
nazioni ( in ci tra loro difcordanti ) , le quali fanno ufo comune di quella
mufica, e di quelli flrumenti Ma il caio difperato, perch non vi luogo a temperamento nella forma delle ragioni di fnema ; e il pretendere
di diformar le ragioni con ragione contraddizione manifesta. Quefto cafo
ha pi bifogno di prudenza,, che d' altro; ed io lodo infinitamente il fensimento del Padre Valloti noflro Maeftro come il pi ragionevole di tutti , perch il pi, prudente. Egli, dice, che fi deve lafciare a' talli bianchi dell' organo tutta la loro naturale perfezione ; s perch fono li natu.
del
rali
ne
ri
fa
,
In
il
offerva qual
oltre
Maeftro
dell' arte
fua
eccellentiffimo fuonatore^
)
come ora
fofe
peramento
1'
che occorrono
meno, non
vi farebbe certamen-
quello chiaro oicuro, quale in pratica produce ottimo effetto . Cos eintende, e per mio giudicio talmente bene, che non vi fia rifpofla ragionevole in contrario. Io nel mio Violino, dove fuona-ndo adoppia corte
gli
cui fegno
di
ho
fi-
vantaggia
per me , e per i miei fcolari della ficura intonazione , e in confeguenza
4.ell' ufo
reale della fcala fuddetta in precifione di ragioni
Bifogna per,
avvertire , che quella fcala , bench dimoflrativamente dedotta
non b
perfetta intieramente in ciafcun poffibile confronto delle note muficali collituenti
Tra Dlafolr ido, Alamir 108 in note muficali vi la quin,
il
..
108
fa
alla
che
nella fcala
fuddetta
fi
trova
tal
perch
imperfezione
me
non
ne d
gi
1'
occafione
nell'
armonia
di
TRJtTT^TO DI MUSICA.
.
__,q_ non
rTRT
gi
'
ar-
ma
forma;
la
1111-
ilIUiJltl
nore di
condo
ioi
nell'armonia
armonia cu
ma neu
di terza rminore;
2
n S ener
eixh
P
?
/^^ft
| rr monia Ul
di terza
IVl^ct mi.IX^TT
J
Q -i
~.
maggiore, /fiy
/
fiy n
terza
erza
di
in fpecie
perfette f-
ragioni
fl
precifio-
dipendente da "Gfolreut
,
Cfolfaut termine principale della dupla. Quello un nuovo legno dimoflrativo della perfezione dell' armonico, delia imperfezione dell' aritmetico
Nulla
m' impegno
fiftema
che
fi
Paffo
alle
pi
di
quello punto
intieramente
clufa
in
nell'
Profefiione.
armonia, e
alla
nella fcala.
Si ander per
me
(Volgen-
do, e fpiegando
come fono
le
tanti
e fuonanti
tava
qual accompagnamento
prappofte
per
il
co'
numero
numeri 3
1.
fi
(piega
fi
-B-
in
Quefii numeri non
cambio
in
di
intendendofi la noia
-Qs~^
tPHxzi
j2x:::
;;;
il
vi
s'
quelli
armonia
la feffupla
"&&&&
yrrr/
(-_
V^-
otta u
Comprende
in
(leffa
>
armonia del
quefti intervalli,
Baffo
fia
perch
in
quelle quattro
fi
'
organico
to
come
in
s'
vi
intenda.
note muficali vi
fono
inclufi
fiano
compendio
Ma
tutti
1'
tutti
armonia
in-
cos di fatg'
intervalli
fud-
T R^TT^TO DI
Q-
102
fuddetti
de
nia
'g
2X
XE
ZT
JLL
MUSICA.
Dunque
armo-
nell*
organico
Baffo
indi-
fuppofti
da'
il
Dunque
del feftuplo
fondamentale
fondamentale
corrifpond
pofizione
fbprapponendovi
quale per dignit vi
fftema
,
ma
za minore;
fificamente
Cfolfaut,
lo
come nota
il
~J~TT
di
fi
al
del terzo
Si
La
neceffit
di cui
$& ^.'i
dalle tre
note muficSf
fia
ottava Cibi
e- ?q_
o -e-
eflive
xn
chia
dai
mifla , perch
cadenza n
chiama
w "" **
fi ^
^
quelle aue
quene
due note
note,, r-yr'.'
procede dal mez- H J tQ gj zo aritmetico al mezzo armonico
za armonica
tfica,
intefe
cadenza
che
aria:
armoni- vu
fi
O q
m me??
pofizione di
la
.5 0-8-
e alla ter-
do
per inevitabile
alla
tratta.
mezzo
cfolfaut
vo
-9~ 4Jh
vero
aas be
efempio 3
di armonia ) la
-
fuddetil
nulla ini-
dell'
Ffaut 45
3X
del
perch'
e-
loro natura
intende
e-
tficamente.
prefentemente
ottava
fola
la
s'
unicamente importan-
za Cfolfaut, come
infeparabii'i
Egualmente alla
terzo foono
ch'
fftema
del
faut
numeri
fuddetti
Baffo
la dupla Et=
li
numeri 3 vi
in pratica ot-
Baffo fondamentale
il
porzione
la.
fi
V
Li,
chiamata
dagli
antichi
La
caden-
Greci Autentica
.
c3(
la
TR^TT^fTO DI MUSICA.
103
cadenza Aritmetica Piagale Nulla a noi per ragione de' nomi/ barca fapere la loro dimoftrativa deduzione. La idea di quelle cadenze appref
Ci , che nel
fo a poco la fteffa , che rifulta dai difcorfo ben formato
difcorfo il fenfo del periodo, nella compofizione muficale la cadenza*
L' effetto fifico della cadenza armonica di armonia forte , maeftofa , e vivace .
Dell'aritmetica di armonia languida, ma dolce. Della mifta di armonia foquSfi punto ammirativo del difftenuta , e non intieramente determinata
.
La
corfo.
eftremo
fva.
centro a circonferenza
di
Il
la
La
corrifponde
irativamente la terza
:
al
La
fiftema aritmetico.
meno
e per la
meno
cadenza
me-
principale
meno
perfetta di
La
principale, e
li
no
fuccef-
perfetta:
tutte
armonia
dell'
tfici
no
mezzo ad
primi di
principj
ra, e origine.
a'
veri fulcri
^^
-Q-
far
TT
E
r>
-e
cdan-^a camis*
armonica aritmetica
>
vu0t
estremi
Da
dimoftrativo d cadenze
queft' ordine
note di
Baffo fondamentale
<
cale
voglio dire
frusta
il
paffaggio di
che forma un
una nota
prog'reffo di
come da
nafte
Baffo fondamentale ad un
di
ma
pi generale
fo
fi
fpiegar
dulazione
;e coftituire
fi
a fuo luogo ).
di
il
Cfolfaut
in pratica
fi
dice coftituire
nenti
'
la
inalterabile
s in
efemplare a priori
;
di
dimoftrativa
pianta
modulazione,
fia
la
delle cadenze
fuddetta
da cui poi
ma
la
Cfolfaut,
di
finire
il
Cfolfaut
in rigor
pereh*
pratica deve
tuono
il
periodo
apparte-
matematico fia
primo , ed
principio
pu dedurre
altri
modi
La
TRslTTfT0 DI MUTICI.
104
La
feconda confeguenza, che nafce dalle tre note medefime dell' efempio 3 , come formanti le tre cadenze , e come inclufe dagli eftremi ducome dimoftrativamente affegnate nell' addotto efempio,
pli ; in fomma
inalterabile , fi il numero armonico della
non della fuppofta
Mi fpiego. Praticamente fi
adatta la fcala diatonica comune al Baffo fondamentale, e a quella fi foprappone per legge il tal numero organico indicante la tale armonia contenuta nelle parti cantanti , o fuonanti , delle quali quefta fuppofta fcala
il Baffo, fondamentale. L numeri organici, che per legge fi foprappongono , confeffo di non faperli intieramente, perch nelle ricerche da me
fatte per averne efatta cognizione ho trovato ne* Maeftri
e Compofitori
varie opinioni. La maggior parte per conviene ne' fguenti foprappofti.
in cui
foftanza
e ordine
^C
1
Per intender
la
\Y
X
n=e;
-9-
ha numero alcuno
8
porta feco
che
infeparabilmentc
come
fi
detto fopra ) li numeri 3 , cio terza , quinta , ottava
Non
fegnano , ma vi s' intendono
Qualunque di quefte note per f , e
per propria intrinfeca natura il vero Baffo fondamentale , il che fi di-
fi
raoftrato co'
numeri
tficamente dal
feffi
fi
dato, /Vr-
della feftupla .
come compendio
terzo
dato. ,^^
w
Dunque
la
nota
fopra
cui
s'
fatto vedere
rileva
fi
pi volte,
0-
ier^o suona
intende
il
numero
il
vero Baffo
armonico fondamentale Sia dunque chiamato ( fecondo 1' efempio addotto ) Cfolfaut prima bafe.
In fecondo luogo Cfolfaut come prima bafe includendo nella fua armonia altre note , poffono egualmente prenderfi quefte per Baffi fonda.
mentali ogni qual volta confervino efattamente nel loro numero organico
armonia
di
Cfolfaut
''
bafe, .
kmi,ch'
fondafoprap-
'
ji
-Q-Sf
Ov
Per
efempio
Lafciando
tr*"
armonia
1'
la
fua
mentale
"
polligli
di
Cfolfaut
fuori Cfolfaut
terza
con
la
,,
maggiore,
condizione
confervino
pu
fl
come prima
prenderfi
E-
e
,
che
f armonia
di
li
numeri
Cfolfaut
Dun-
TR<ATT*ATO DI MUSICA.
Dunque
numero organico
il
105
Elami
Perch
\\
t j
di
in prati-
accompagna-
^ O
<;
t=
.<
.y<
.'
Il
nume-
icaca
effendo
Cfolfaut cncuuu
di vaunaui.
Perch
rercneiV armonia ui
roS
di Cfolfaut
di-
3 1 H.3
ggg; {tEEl
""
Cfolfaut,Elami,refta
>*+. -B-V
y^
y\l
fljY
'
nota fondamentale
il numero 4 di GfolGfolreut; il numero 8 di Cfolfaut diventa fl
reut ; il numero 3 di Cfolfaut trafportato per ottava acuta in io, diventa il
venta
la
numero 6 di Gfolreut
il
fegno
precifo
6
4
fi
intende
il
diftintivo,
e vi
s'
dunque Gfolreut ( come quinta di Cfolfaut ) terza baie a diftinzione di Elami feconda bafe, Cfolfaut prima bafe.
Altre note muficali non vi fono nell' armonia d Cfolfaut, f non la fua
reut
Si chiami
fenza fegnarJo.
buon' effetto; e ci
circa
1'
ufo in
generale
Ma
la
foftanza quella,
6
che pollo per efempo
eh'
il
numero
Gfolreut
della terza
bafe,
per Baffo
fi
deve
bafe
tr^tt^to
io
DI MUSICA.
grli
'
'
4&
una quinta pi fatto
^ ^
lamentale fegnato col nume-
fi deve inla feconda bafe
[
ma bafe fia una terza pi *>*3a
bafe
fia
N ~
tb
L
'
'
v^
'
il
numero
armonia.
mero
ma
Ma
foprappofto
della feconda
e far
la fua
'*
tendere, che
pnrna folto
^iC
._
pjQ
la di
,,
'
'
i'
faranno
Alamire
immediatamente
allo fteffo
jj
s' corica
tf#se
lui pri-
(T
r ^-
quinta, eh*
numero 6
il
del-
}
\
Alamire per Baffo fondamentale fenza numero alcuno , far prima bafe. La fua terza , eh* il nu-
mero 3,
fon*
"
'"prima
^oose
della fteffa
eh'
bafe
Ffauc la
cambiata
far
6
amire
foprappofto
numero 4,
il
eh'
il
numero
della
r @XX fB>
TIr
ETacati
aia organico
'--'
"
>
XI
"
-e-
comune.
xr
s).
XI ~e~
prime WasH
XI
-e-
XI
"
In quello efempio due cofe fono evidenti . La prima , che 1' armonia
fuperiore, e inferiore intrinfecamente la fteffa. La feconda, che il progreffo delle prime bafi talmente difordinato , e irregolare , che
veduto
da qualunque mediocre Compoftore
bile,
Ma
cos
e cos
peffimo
1'
uno,
1'
altro,
come
fi
di fatto
al
conofeer
)
come
fi
e confeffar
pu praticare
intrinfecamente lo
fi
pu
ftabilire
per
fteffo ?
legge
di
impraticail
progref-
per
accompa-
cantanti, e fuonanti ; e fia quel dato, in cui tutte le parti gravi, medie,
e acute debbano^ convenire. Il fuppofto manifeftamente fallo, perch la
fcala conviene di natura intrinfeca alle parti medie, e acute .
Le cadenze
convengono
tale^
di
,
eh' il Baffo fondamenprocedono dimoftrativamente per flto, e
TR*ATT\AT DI MUSICA.
come
icj
non per
(cala
fi
dupli
HB^
foDrap-
/*"**>
^-^
G~> O
"*
dia-
la
*Q-
>~nl
/
..
"
dico
che
porta la fca-
-U-
tonica
comune
alle
EZ
U
note del
'"
Baffo
,.
ffi
fcala..
m O "
O-V^ ^y
Le
note
Dunque
ec.
armonia
dedotte
"fcala
fi
"Ma
cosi
delle tre
,
fono
fottopofte
notej
ordinate le
rifolver
dimoftrate
doveva, effere
nel!' ar-
Wsta
le
tre
q O
'
foprappofle
perch
e f
&"'
li
la
fcala
fono
fi
dimoftrate
dedotta dall'
monia
fono
che la
fi
"~"
Ecco dunque
aver
TR^TT^fTO DI MUSICA.
io8
^rptr
V '^r O
"
{ i
"
---_.
monia
,.
di terza
o fia 1 accompagnamento
o maggiore, o minore ) ,
ta naturale,
poffibile
di quin-
detta fcala
La
ottava acuta
vi- -s'
intende
Refta efclufo Bm, come prima bafe,. perch la di lui quinta naturale
vi ( vuol dire la quinta , o fia fefquialtera nella fua forma di
3,,
1 ; o come li conta in pratica , comporta di tre tuoni , e un femituono ) *
ma in vece ha una quinta diminuita di un. femituono x eh* in ragione
non
q&ina
quinta,
[giusta
La fcala diatonica comune non ammettendo nelle fue note n
ne
perch non pu effer alterata nella fua natura; e le prime bali non?
|j ,
ammettendo in quella fcala, f non le quinte gjufte naturali
per Bm
non pu efler nota di prima bafe. Deve poi effer feconda bafe. Perch' eli
fendo la penultima nota, che con la ultima deve formar la cadenza armonica per determinare il tuono, di Cfolfaut, non pu effer f non feconda
roiminuiia
*..
bafe
perch di
Bm
di unit:
armoniche
,.
e aritmetiche
integra-
li
pianta
nell' armonia equicongiunzione, e il legame deli' armonia fucceffiva tra lutto, e tutto, cio tra le note fucceflive di prima bafe, le quali fono tutte Baffi fondamentali, certo, che nella fcala fuddetta la coftituzione di Elami prima bafe fi oppone a quella legge
y che. per f
yeriffima. Perch effendo chiufo Elami prima baie da Dlallr anteriore
prima bafe , da Ffaut porteriore prima baie , far t armonia delle tre note.
temporanea;
fuo
ma
tutto, eh'
che
fi
mantenga
il
Baffo fondamentale
la
fuo*
TR<ATT^TO DI MUSICA.
Nel legame
io?
o
di
prima
,
^ -Q
tritono
il
vi
tritoni
due
fono
fucceffiva
armonia
V7rV~B^
queft'
(
tre tuoni, due maggiori, uno ni
un' intervallo comporto d
nore, la di cui forma
32,45, e il di cui accordo ai-
bafe
fucceflve di
pr, e duro
dalla pratica
per proibito
Ecco
Bm
non
in cui
ammette
fi
difeen-
me di
e lega-
le
Dunque
efempio
un altro
te
relazione
fia
ar-
quale co
,
me pratico principio primo , dev' effer legge della ottima armonia s quitemporanea , che fucceffiva. Effendo imponibile, che vi fia difetto ne'
primi principi, fegno, che il difetto nella deduzione da' principj . Si
efamini dunque il principio primo della fcala fuddetta . La pianta dimc-
monia
cattiva
ftrativa
di
quefta
confiderata nelle
dalla
contro
la
natura
nella dupla
fcala fta
due fefquiterze
ragione fefquiottava
dalla
8,p,
6,8, 9,12,
il
centro
re
E -6H?
triche
il
diferete fecondo
progreffo del
il
<5,8,p,i2,
difereta
geometrica
formante
^> "^T
fcala,
numero aritmetico,
me-
no
ai
ne
la
piti:,
formazione della quarta acuta dovr dar legge alla formazione della
.
Dunque imponibile , che trovandofi Bm feconda bafe
quarta grave
ma
fi
note muficali vi
1'
errore
"^^TT
llpp
ri-
E lami
^pv
poffa trovar
dotta a fcala;
nen
di quelle
JJZ
Ma
in
Bm
pri-
Jj
non
vi
effer
fuddetta afeendente
fi
On
ridu-
1B
u
n:
W*^H*f
la
prima
delle
quali
Cfolfaut
feconda da
j
za determina il tuola feconda in
in Ffaut
Cfol-
TR^TT\ATa DI MUSICA.
ilo
Cfolfaut
ft
nica
Dunque
per neceffu
della.
deve trovarli
Tua.
pianta
la fcala
"
fcala.
la.
IY
otti-
nella fu a. armo-
equitemporanea, e fucceffiva
vi
ed hecf.
nella pianta
..
da cui
non
femplice.
comporta la cadenza armoFfaut, come fi trova in Cfolfaut ,/per formar il tuono in Ffaut,
formato in. Cfolfaut
Dunque la pianta comporta, dovr efier,
dimoftrativa
coni'
crudit
far,
Giova
poi
le
due
note.
non
nelle
modo,
fapere in qual
fuddetta fcala
e cos
n. durezza,
Dlafolr
^3
bfeg
'
vi
<
ma
In confeguenza
rifpettive modulazioni
Cos
ni a
errore
Q^
Alami r
cio di terza
come prime
come
bali,, e
che vi
tra le due (cale di terza maggiore, e di terza minore. Voglio dire, che
O
1115
dall
"v*
r*
note; a confronto
cio. di.
Gfolreut
ma
di
ba-fe.
dell'
efempio 2, e
rv
...
f2
mezzo aritmetico
gi
altrove
fimo
,,
mente
dello fleffo
Bf
propria natura di
quinta
di
Gfolreut 6
dell'
efempio 4,
Polla Elaf
del-
la
|j!
dimoflrato)'
efempio 2
trova Elaf.
fi
|t
fecondo la
fefquialtera
confronto
damentale.
flrato
fi
di
Ila
Cfolfaut
collante
e
pri-
e-
a confronto,
T B.*ATT*ATO DI
MUSICA.
ut
'% di armonia di terza minore, di cui prima bafe Cfolfaut Baffo collante-.
"
Dunque refta dimoftrato ^ che Elaf include in f ftefib le
J T'
due armonie
di
terza maggiore, e di
!Z affegnazione dimoftrativa,
come
La
terza minore.
fua
vede dall' annetta Figura VII. Il rifpetto dimofrativamente diverfo, perch 1'
armonia di Elaf di terza maggiore rifpetto a' feni , e di
minore rifpetto alle corde . Dunque ec. AiTegnata queterza
%
'"
'f;(T"N
fta nota ,
refta dimoftrato , che la fcala di terza maggiore
ca a di terza minore in diftanza di fubfefq'uiquinta
^
a
a
^
p ^rc
o fa di terza minore. Perch da Elaf prima baie ( armo
"frase
nia di terza maggiore ) a Cfolfaut prima bafe di Elaf feconda bafe ( arLe fcale di
monia di terza minore ) vi la diftanza di terza minore
terza maggiore , e di terza minore fono dedotte dalle armonie lifpettive
di terza maggiore, e di terza minore. Dunque dalla fcala di terza magDungiore alla fcala di terza minore vi la diftanza di terza minore
que data qualunque fcala di terza maggiore , la fcala relativa di terza
minore far pi grave di una terza minore. Dunque data la fcala di terzg.
maggiore in Cfolfaut, la relativa di terza minore far in Alarair. Data la
fcala di terza maggiore in Ffaut , la relativa di terza minore far in Dlafol*
r. Quefte in precifione fono le due note Dlafolr , Alamir di prima bafe, porte nella fcala fuddetta, e congiunte relativamente al fuo principio di
armonia di terza maggiore, da cui procedono nella fefquiterza, o fia quarta
fi
'
comune, /itV
s~\
f
-[j&
XnOny
gai
ffy
da
cui
^
"
y'j Q"
'
ai &fe
qO
modulazioni non pu
due
armonie
di terza magnon
,
giore, e di terza minore a differenza della fcala dedotta dall' armonia
delle tre cadenze , quale tutta per intrinca natura di armonia di terza maggiore. E per quefta, eh' tutta di genere armonico, avr bens
pi forza; ma quella, eh' m'irla de' due generi, armonico, aritmetico r
avr pi variet
Chi fapr opportunamente valerli o
e pi dolcezza
natura de*
dell' una, o dell' altra, o della loro congiunzione fecondo la
Conchiudo , che
Temi muficali, avr 1' effetto, che pretende ottenere
rifpetto all' armonia , e modulazione io non trovo nel prefente fiftema f
non quefte due fcale fole , come principi primi , e leggi univerfali Qualunque altra da quefte diverfa , f far buona, e regolare , far di arte,
e di deduzione: non far mai principio, n legge.
La terza confeguenza, che nafee intriniecamente dalla fcala fuddetta,
come formata di note fucceffive, la fpiegazione della natura di ciafeuna nota della fcala, rifpettiva a due fiftemi , confonante, e diiToname
Alla fcala fuddetta fi fottoponga Cfolfaut , come Baffo fondamentale co*
Man*
L'
armonia
effetto dell'
effer
ottimo
di
perch include in
f fteffa le
TRj1TT4T0 DI MUSICA.
112
nante di Cfolfaut
fi
diftinguano le note
cio di terza
tO
quinta
accompagnamento confo-
dell'
ottava
dalle note
le
quali ne-
dall'
%t U
U# O
nona
1 *-Ju
czma)*arna%:c ima
Dalle note efclufe fi deduce praticamente la natura , e 1' ordine congiunto ai maneggio delle diffonanze , come altrove fi dedotto dimoftrativamente. La natura, perch qualunque delle note efclufe fi voglia congiungere
accompagnamento confonante
all'
mento
quale per
la
proporzione
dell'
accompagna-
genere femplice o armonico , o aritmetico , diventa comporta di doppio genere, cio o armonico, e geometrico; o aritmetico, e geometrico; e per incompatibili tra loro, f non nel fiftema
,
la
f di
Dlafolr
come nona,
prima diffonanza, e
proffima Cfolfaut difcendente per tuono
Ffaut
,
la
quarta,
feconda diffonanza, e
difcendente per iemituono. Alamir
la
fi
*
rifolve
nella
perch
come undecima
Elami
come terzadecima, o
nota
o fia
fua
vono fopra
la
terzadecima.
per
le fuddette tre
diffonanze
fi
rifol-
le fuddette diffonanze.
Non
la quarta
tima
fa
/
diffonanza
Avendo
forza, che la prima baie della diffonanza paffi ad una bafe diver-
per rifolvere
la
diffonanza.
Ma
non
in
T R*ATT*ATO Di
MUSICA.
113
Se in terza
^E u
3
5 if
In quello efempio della fcala diatonica comune congiunta al Baffo fondamentale delle cadenze vi fono tutte le difibnanze pratiche mulcali non
vi fono le due diffonanze dedotte dal prefente fflema, cio Glblreut
Bf, dell' efempio 4 annefb alla Figura VII. Di quelle fi parlar in fine del Capitolo, perch non fono del genere diatonico.
^,
La
quarta confeguenza
che nafce dalla fcla , e dal Baffo fondamentafia battuta muficale; il fenfo, e periodo rauficale; il ritmo, o fiano gli accenti mufcali. La mifura
Due note fuccefive fono neceffarie per formar cadenza, cio uno de' mezzi della dupla
le fuddetto,
la
mifura, o
come
che
li
due mezzi tra loro , come gi fi fpiegato Ma fi ofefempio tutte le cadenze fi fono riportate a Cfolfaut
.
nell'
confiderai
le
cadenze in loro
moftrativamente
che
e chiaro
natura tra
pongono,
loro
la
cio
le
* Bj
L>
e di
In quella pofizione
denze fono di egual
le note , che la com-
TI
..
ftefle,
fg" f^^TT^y-
ca-
Q S
-
gJEEEj^
come
che determina
lifpettivo eftremo
ta
po, quando
fa
di
fi
neceffaria in
armonia
le
le
note iuddette
co-
cantanti
e fuonanti
Dunque
le
quattro cadenze devono effer tra loro di egual valore, perIndi il tempo alla breve , in cui
ch fono tra loro di egual natura
ciafcuna cadenza forma una battuta di due tempi eguali , uno in gi
li
formanti
le
a-
TR\ATT^TO DI MUSICA.
U4
o,-e---
ne con
la for
Come
ABe
cos la
da
la
BC
eguale in
integrano
AB
A B
nea
dalla dupla
eguale
1,2,
mifura
di
tempo
mifura di
AC,
linea
la
forma
battuta. Oltre la
delle altre
TU
TL
due
cos le
vi
la
C
BC
BC, CD,
cos
Come
prima nota
la
alla fecon-
note integra-
forma
du-
della
suale in linea a
Come
di
mitempi eguatempo ha eorrelazio-
IX
n e-
Come AB,
no
TE
primo
gli altri
ma 1,2,
-e-
pia dfegnata in
cipio
quefto
li
Da
em& e=^ x
T altro in fu.
me da prinfura procedono
mifura
di
A B C B
eguale
AB, B C CD
a ciafcuna
integrano la
li-
AD,
forme
tre
di
fomma
confufio-
Da
tal
muficale
mifura
per cui
fi
e da molti fenfi
il
dividono
fuddette cadenze
le
nafee
fenfo
il
la
cadenza
armonia. Qui fi conferma, e fi fpiega Neil' efempio fopradprimo progreffo del Baffo da Cfolfaut ( nota principale del tuono ) a Gfolreut mezzo armonico, e con ci fi forma una cadenza, e una
battuta. Qui vi dunque fenfo muficale, perch vi la ragione dell' eftremO al mezzo armonico. Il fecondo progreffo da Cfolfaut a Ffaut mezzo
aritmetico, e con ci fi forma un' altra cadenza, e battuta. Qui egualmen-
fulcro di
dotto
il
te vi
fenfo muficale
ritmetico.
Ma
to diverfo
primo,
il
ca diverfit
nia
quale
fi
perch vi la ragione
dell'
eftremo
al
mezzo
a-
il
mezzo
aritmetico
dai
mezzo armonico
Dunque
tra
il
chiamarlo altrimenti,
fi
che determina
la
cadenza
e la
la
1'
TR^TT^TTO DI MUSICA.
in-
nimicali
accenti
cio ac-
lunghe, e brevi. Se
nulla a me
Io intendo
filld.be
il
Dato per efempio un dattilo nella parola barbara, abbiamo in giuftiffima relazione una minima, e due femiminime, r^~
perch la minima vale due femiminime , e per in precifio- fer
tefono rrf^~
ne la minima la fillaba lunga
le due femiminime
barbara
fllabe brevi. Abbiamo
le due
una femiminima , e due
crome ~r--#-#-#- P er l ftefia ragione , che la femiminima vale due
c
crome,
lunga , quefte fllabe brefillaba
P er ^ 4 ue ^ a
g
7~A
*--' Abbiamo per
una croma , e due
vi
ragione
la
fteffa
g
foarara crome
che adatappare
ec. Dunque
femiq m m
valor delle
fi
labe.
>
'
'
tando un dattilo
ma
delle
quali
no-
tre
vaglia
r
,
confervata rigorofamente
te
,
il
muficali
in
genere
j,
la
feguenti
pn-
fia
tre
fl-
la
ar^ara
natura di quantit
delle
luoghi
battuta
tempo
della
di
co in quanti
dove
fi
porranno
le tre
note fuddette
Sia
il
tartara
tiaricara
'
fatto, che la
prima,
la terza
fi
p p-
z~
ara
barbara
un
A ^ p
torna
alla
prima. Ora
al
valor
delle
fllabe.
La
!e
ftelTe,
il
dattilo iem-
pre
TR^ITT^TO DI MUSICA.
nd
pre lo (teffo, chiaro, che la ragione del cambiamento della fillaba breve in lunga il luogo, e non altro.
nella prima , e terza porzio-
Ma
ne
forma di mifura, e
il luogo delia fillaba lunga il principio, e il mezzo della battuta , cio il primo , e il
terzo quarto
Per il contrario nella feconda, e quarta pofizione il datti
lo non refta nella fua forma, ma fi cambia in un' Antibacchio; e il luogo della fillaba breve cambiata in lunga il mezzo della battuta , e il
dattilo
il
giuria
principio della fuffeguente, cio ( come fopra } il primo, e il terzo quarto della battuta . Dunque per natura intrinfeca del luogo nel principio,
mezzo
e nel
tempo ordinario
eonfeguenza
zo
della battuta di
la fllaba
battuta
di
re*"
nell' abbre
pu rimedia
fi
tra
barbara
nel pronunciar
re
g p y~g-^7j'
1
?
i
ga
lunga
al
diligenza
la
,
videndo
1'
ETOT
Tarb<ara
do con
la
mm
w
fllaba
rS-*
lunga
muficali
fenfi
ec.
tili
modo
incontri
la
e fottoponendov.i
reftano
ponendo
do
cadenze ridotte
per di forza
E* ceno, che die
feguente
loro forma
!>
non
delle
egual natura
P-v
mufica
del
la
in
certo
qualunque
che traf
altro
fuddetta pofizione
cadenza
dat-
tanti
intieramente nella
in battere
,
,
mo-
quano in
cio
pu proporli
pi battute
fondamentale:
tici
la
fi
cadenza
voglia
,.
fopra
maggior parte
vuole
lo fterTo
di tali
quale
una, e
Baffo
cafi pra-
e fecondo il
,
muficale la caden*
e che in genere
dall'
armonia
za
TRATTATO
DI MUSICA.
tij
lungo ne' due luoghi fuddetti , come indipendente dall'arbitrio umano, dalle
note, e dalle fillabe
Il pi fi , che mi noto abbaftanza il pregiudizio
contratto dal lungo ufo della battuta , per cui una Orcheftra intiera per
lo pi fi accorda nelF accentare, o fia percuotere con maggior forza la
prima nota di ciafcun quarto del tempo ordinario , e molto pi le due
note del battere, e levare del tempo alla breve , perch o cos fi vede
batter la mifura dal direttore della Orcheftra, o cos ciafcuno batte da f
o co *i piede, o con la mente. E per formato , e prevenuto 1' animo
dal coftume di fentire in que' luoghi una nota pi forte, e in apparenza
.
va cercando ragione
ci
di
non f
ottante rimango
che altro
Cembalo
da un
Strumento
fuona
fi
tratta
fi
com'
ella fa
mano
dalla
mono
lenza
e che
percufifioni maggiori , e
;
efattifiima alle due mibrevi;
relazione
lunghe, e
ire muficali di tempo alla breve, e di tri poi a ; le percuflioni maggiori
fempre nel principio della mifura relativa. Giacch tal occafione qui, e
percufloni
Tre
cofe
minori equivalenti
ho rilevato ad evidenza
frequente, ella Sig. Conte non la perda, e offervi; avr maEffendo io convinto da un fatco
.
di natura, e perfuafo, che in eguali circofanze lo fletto debba fuccedere
appreflb qualunque Nazione , devo credere alla mia ragione appoggiata , e
in
villa
Non
confonanti, perch
niun
in
modo
ottava
fi
di-
armonia
vuoi
quartadecima
quali
tutti fono intervalli delle diffonanze, e per comuni alle note difcordanti
nondimeno la loro natura, e il loro maneggio ben dinatura , e maneggio delle note diffonanti . Perch quefte devono
e alle diffonanti;
verfo dalla
apparecchi arfi
e rifolverfi
al loro ufo
e potteriori
quali
quelle
_,
fi
e difendenti
devono
accompagnamento lddetto
eifer
congiunte
come
le
di terza,
loro
principio
loro
fcheletro
(
quafi
TR^TT^TO
u8
(
DI MUSICA*
mufcale abbiano
il
La
un follecifmo mufcale.
dente
della
Seconda
di cui
1'
modo, che
ridotta a battuta in
fuori
ottava
fi
il
||g||g|||
E TL
-e-
IX
xr
teporre
il
pofporre per
un quarto
le
errore
follecifmo mufcale
Ma
^m
wr. *-&-*
dimoftrata
"CE
qUi
q[
(v^lr-^l
^n
delle cadenze
trinfeca
natura.
te fottofegnate,
Da
cio
cipio
li
fia
effendo
dedotte
primo affoluto
principio pruno
v /i
avm:
t\
(\
avitvr.
tv
'
t\
prin
dal
cadenze
delie
Ma
^nr
z^
in Cfolfaut per in
li
^s:
reflano
trano identicamente
il
un.
per natura di
e quefte
c
errore.
battuta
note fottofegnate
fuddette
le
fcala
ridotta
a tem-
po
D MUSICA.
TRATTATO
'Ordinario
>
mw
04
ii$
-La
pr*
e
rzn
va chiara aggiungendo
le
note fottratte
tt
B^E
P2
Si
i
PC
f'f'IfN
'I
tato
pratico intiero.
cati
quanto bifogna
da
Ma
,
Se
intendo di
piti
ftabilire
le
perch
fapendo quanto
ne
io
e nulla
pu
fi
dire
la
principj
primi efemplif-
ella fappia
traccia delle
un corollario
ben dedurre
deduzioni di
della
propofizio-
non
fecondo, e quarto luogo della battuta b perch devono efier chiufe dalle note dell' accompagnamento confonante y quali
devono avere il prinei
mo
molto
e terzo
gli
ottavi
di
meriti
dunque
fll
il
potranno
Lm-^A-kB^u^AJ
ufari
ne*
le
fomma
in maggior reJln%ione
quanto fi vuole y in maggio?
- ne di Me%a battuta non mai ^ e lanote difcordanti . Pu aver qualche
_,
~
j G
,
dilatarlo*
ragguaglio
^p-jjfr
ec.
In
battuta
'
ecce*
120
R^TT^TO
<
DI MUSICA.
Ma
"
tale
q\U
w
jfi
Flauti
ec.
grave
di
rali
relazione
del
m
}
---<-~-^~
'f
Gli eftremi
natu-
la
nella
to-
acuto.
mezzo
e- appreno
dell;
voce
umana iV
.__
fono
ilw
appreffo a poco :
^^
che vuol dire in duodecupla. Il di pi nella
voce umana
raro; negli frumenti la eftenfione maggiore
in grave, e
molto piti in acuto , ma con poco buon effetto
Paffo di
volo per quelle materialit muficali , ballandomi
aver indicato il loro principio nelle tre note fuddette
principio abbondantiffimo , perch , com' ella fin' ora ha veduto
da
,
quello procede quafi tutto il formale
e il materiale
,
,
oia
1
U2&
Z
,. r
IH
traiti,
eflenfione
tfi
**
biiogno lar
noftra mufica
'
eia "ve
fe nfo
della
Ma
alle chiavi
converr
andar
fuddette, intefe
moderno, come
ben adagio
come modi"
Capitolo feguente.
La fella, e ultima confeguenza la forgente
cromatico , enarmonico , chiaramente indicata
nelle
fcale
nel noftro
Greci
tal
flituito il
Jqnanze muficali
efempio
La
delle
dif-
men-
mente
comune erano
la
"
Se
ni
un
per fcala
Per
li
ili
luoghi
tre
poflbili
dei-
feguenti
acacWaeTr
-VcW:
Semit:
il
tetracordo
il
fi
) ;
,_
Tetracordi del
genere cro-
~Z
matico
.Sterni*-'
tncmi:
,,
wtrrm
semit-:,'
Setnit:
mmm
enarmonico
^m:
Semit; n\aa:
%iuiso
Li femituoni
enarmonico,
genere
giore del
di
le
li
le
divifioni
diverfe ragioni, o
feniituono
del
triemituoni
relativi
forme,
mag-
ditoni erano
fta-
Gli
di
effetti
e diftinti
tal
femituono maggiore / di moltiplicar i femituoni per formar il genere cromatico ; di divider il femituono magio non la fo . Se poi mi fi dogiore per formar il genere enarmonico
quali per legge comincino dal
manda
le
in
fcala diatonica
monico,
La
le tre
fia
poflibile la
e
,
fi
ano
cantilene
de'
due
generi
infpeffazione della
,
e melodia,
cromatico
e-
enar-
fcala
note
diatonica
dell'
comune dedotta
efempio 3
fia
dall'
pofta
Lui
.il ..i
armonia
del-
confronto del-
XP
le
note
le
ratificali
dell'
efempio 4.
Scala diatonica
comune
iti
*'
D u
TVXO kfe
&S?mjjio<2<
dunque riportando
trova
pitti
quinta
la
jobbfea.
2T TT6^
le
L,
'
fari
inf,/r
<-
"^ *Go
^--
el
ITat'
Lfegfo dT
,aLlt g2S
> gte
t
^la ,*
poffiLe
Data
tale
di
quefte note
e Gfolreut
Vi
la fefqui-
'!;
^
r
rfolffliir
le,
Uolfeut,
e gli
Non
ita non
fta^n
b?ftf
principio
dev
effer
il'
nell
fatffKffl^
armonia
intnnfeca
al
Ch d
fftema
r
la
'
quale
>
in ogni
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lev' eifer il
fcat dia onir,
come da andamento,
ucfta
\9
a
flf urconT
Z1 m
L
J2*A
melodia
primo
Perch f dall' armonia fi
dedotta la
egualmente dall' armonia fi deve
dedurre a fLin|ffazion"
mOQ
comune
la
aVe
^foS
a
fondata
'
KW*
'fi
iia
infpeflata
'
"'
r,r
p n
ipb^n
e prin i>io
^>
Sdipen
P
ki il tetracordo cromalo Tuddtto
con
tot
Ie
feVera
ma gfck Creine io non
?
>
^!
?
in do
ff
n
mai dat 3d ,ntendre
te generi?ftdd tri" Cr 0ma UCO annomeo,' Che BH etichi tetracordi de'
fiano dedotti per neceffit di
minerai
principio.
k
Sono dedotta arbitrariamente,
e
S
>
SL
'.
nulla pi
Mi
fpiego
con
pr.
la
T Rv4TT\ATO DI
prova . Sa
fua armonia ,
ftrati
numeri
tetracordo
diatonico
tisica:
fcala
della
diatonica
,.
ridotto alla
fia
TTre-^
fecondo
Sar
Dunque
rr2T:
modulazione naturale
122
n !Z
faut
modulazione
la
ed formato
dimo-
in Cfol-
come
mam
Baffo fondamenta- ^IH-T
\
le di
prima bafe
^'
'
"
'*
'
e^2
e-
fi
dice praticamente )
tuono
il
diatonico
gii
di
Cfolfaut
ragguaglio
tetracon
il
1 *:
a
e.
sa mw*
-
21
Baffo fondamentale di
ii
prima bafe
TT
e far formato
tonico,
E
1
cerr
!
il
tuono
oko-HzO;
Ffaut
perch come
di
Ometto per
accidentale
ora
fi
tetracordo dia-
il
efaminar a parte ),
o, che li due tetracordi fuddetti nella loro mozione confervano efattamente la natura del tuono di
'
dula-
Cfol-
moniche
i^
di
^n
non
vi
nella
fcala diatonica
LZI
"
nota
.,
la
effer,
nota
relativa
^\ W
1
la
cio
'
quale
ar-
ball
WU
4^
(J
per formar
Dlafolr
con
ter.
-o
-e-
za maggiore
Stabiliti
.li
1
come
vi
In TZ
fucceffiva, o V
fe
l
morm.
neccflita fia
in
ff
f.
Ffaut.
<F
di
aI
Ffaut,. relativi
&
la
poffibile
a'
due tetracor-
relazione di ar-
di
ma
per
Q,
2.
mo-
TR^TT^ATO
124
J>1
non
MUSICA.
o fia modulazione in tal fennon il paffaggio della prima bafe di terza magprima baie di terza minore ; cio da Cfolfaut in
efier poflbile,
Alamir, da Ffaut in Dlafolr . Perch cjuefte due note fono neceflariamente tra loro congiunte , e lo fono in s fatto modo , che data F una
s* intende F altra , come fi fatto
vedere a fuo luogo
Indi la pratica mufcale ha dedotto le fcale tra loro relative di terza maggiore ,
e
di terza minore ,
comuni gli accidenti ,
delle quali fono lgni
che o non vi fono , o vi fono in chiave
Data la icala di Cfolfaut, niun accidente vi in chiave - Egualmente nella fcala di Alamir,
perdi' la fua relativa di terza minore. Data la fcala di Ffaut, f vi
.
in chiave
molle
il
fa
relativa di terza
dotto
il
vi far egualmente in
minore
tetracordo
Ma
ec.
cromatico
dal
Dlafolr
perch' la
fua
tetracordo diatonico
di
Cfolfaut
1'
,
'
Q
m O g
<)Q Q
^:=
e aromatico
Cn atonico
35
jj
'
o
-e-
^a
Quando fi aggiunga il
Cfolfaut, chiaro , che il Baffo fonda
mentale Alamir diventa prima bafe di terza maggiore, e propone la ca
denza armonica in Dlafolr
If:
tZZDZ
Lo
TR^TT^fTO DI MUSICA.
Lo
fuccede nel
fteffo
"e
Tetracordo
o " ^tA
c/imrnatico
ffiatonico
partie-
di
la
terza
diatonico
&
Ffaut. ftir9-
ne
125
(t^t
ne a Ffaut
ma
bens a Bf
come
re.
fuo relativo di
terza maggio-
&
ir
lo
minimo diatonico,
tico
enarmonico
perch
il
alla natura
del fuo
armonia fucceifiva , o
'
fia
modulazione afeendendo
r
g_^^Q
E:
&
e difeendendo
C $
ho
Ojft
SS
YiQUoairusurcL
Il
da
rifultato parla
Dunque
I ..
#3?
22ee-
nzt
ir
La modulazione
La
faut.
Wt E
re.
M USTICA
TR^TT\ATO DI
iz6
intervalli coftituenti
il
tetracordo, e 1' armonia ottimamente, e neceixariamente congiunta. Dunque il vero tetracordo
cromatico quello e
per il modo, e per il luogo, e per natura, e per fiftema. Se poi incon-
non
cromatico
la
la
di
cui
tetracordo
Greco.
Ma
verit,
s'
non
colpa
fallita
mia/
fiftema
nella
la fua.
prefente fiftema.
del.
Parlo al tetracordo enarmonico , per la cui legittima deduzione neceliano ricordarne L efempio addotto nel capitolo' pi-imo per la produzio-
ne del
fuono
terzo-
come
,,
..
Neil* efempio
iuddetto- vi fono fegnati, tre intervalli in ragione fefquifefta e fono il fito, 1 ottavo, e il decimo. Appajono terze minori , ma non fono ; ed
ivi ho dimoftrato, che fono minori della ffq.uiquinta
o fia terza min,.
re della ragione
35, 3, perch
numeri primi 6 5 ; la forma
7,6. Ho
la
fpiegato
intervalli
lino
di faciliftma
^T-O
ftt?ft
,
I
ma
la
fola
42, 36:
in nu-
armonica
dei-
ne' quali
fifco-armonica. natura
42,35:
umano
fto intervallo
minore
della terza
de' fuddetti
meri primi
forma
la
..
Si.
non
ha.
aggiunga
luogo
1'
dunque
arbitrio
in
nota
muficale
comune
cifra
U*.
il
termine
coftituente
il
olo^b-^'-e-Qy
ttq^s
ttSwu
Da*
^ ata
IV%
maS
;giore
in quelle note.
forme
jj-EL^ft
&T
^23(^LJ^
^.^z,.
(0
2iao- 3^$i
Ridotto per
il
difendendo,
oUW^
far.
all'
armonia
afcendendo, co
^H+lo- n
HBBBSHSBSSBBISBB!
32
lo7
21
ta
e*
!LgoO(
^jfeggf
/>
gBEln
fempio il fuddetto
dente, e difcenden-
11
,.Q,.,
W
^ 1J "
,
Q P
0^0
>
tetracordo
'
>
quale
Di
traf-
fatto
do di eenarmnico afcen
te a mifura,
non
f f..H.f
tintamente qon
I 5J,
ft-
V;
"fall.P
la
ProfefTori
ammefli
alla
fperien-
za
aggiunto
un
fecondo
che
Violino
a di cui confronto
il
effetto talmente
grato
che
nulla pi.
La
fperienza
1*
per
ef.
128
f
Il
effetto
fegno
R^TT^TO
pi fenfibiie
fu
inftituita
DI MUSICA.
per quinta in acuto
equivale nel
trafporto al fegno
[^
un
efempio
lotti )
,
non
folo
rifoluta
non
quale
la
fettiraa,
nota
del
vi
una
Baffo
feconda
Si opporr da' Componitori in genere
che in quello
difendendo per feraituono, coni' rifoluta la fteffa fettima della penultima nota; ma di pi afcende, eh' molto peggio, e contro ogni rego_
Io aggiungo , nemmeno apparecchiata , e pure fta ottimaperch cos deve ftare dimoftrativamente , e tficamente . Di,
moftrativamente , perch febben l'armonica feftupla eftenfione non ammet-
la muficale
mente bene
che
ad 7
rilpetto
~>
eh'
il
fuo confine
non
natura
alla fua,
non per
progredire
poffa
1
'
armonico
fiftema
il
oltre
ad 8
Anzi da quefto
ec.
in precifione
dimoftrativa
procede
che
la
di
la fua
perfezione, perch
dupla, e
li
fuoi
pla eftenfione
mezzi, cos
come
il
rifulta
la feftupla
il
feftu-
eftenfione
oltre-
la
) ;
paffa
rifulta
il
genere
enarmonico
il
che
evidente
nell'
efem-
le
ifTonante.
di
effer rifoluta;
fia
giufta
pu
ftar
mal-
e-
MUSICA.
T R^TTJITO DI
dualmente bene
to
manna,
ne
Corni da
rifpetti-
vi
la
MI
bi-
jfc
f~*\
1=
ufar
di
balla
cerchino
cuno
MI
Trombe
caccia
fuddetta
quando
altrimenti
Perci nelle
'ilei
ta
la
gio
no-
natura vi
Profeffori
2,
119
da
dove
fia
per
che
-,
non dev*
quello paffag-
ftu$m
fogni;
farebbe
-.
|/Qr'^
oj
,
l ,
cnva
--
a-t'-moruxo
non
e
"~
vinta
za
armonicamente
termini
tre
balta a
1
cambiar
orecchia
,
perfuafa
e dall' ottimo
difpofli
che ad onta
non vi , n vi
non quello.
quando
fi
quello Baffo
della
di
pu
pi
con-
dalla
for-
effetto
de'
- che
ne viene
armonia,
reit
aggiunto
jsj
per
fet*
termine armonico
dell'armonia. Indi
sLm
voglia
ottimo in
fleffo )
non
della fcala
prima armonica
>
ma
Tot*
TRtATT^TO DI MUSICA.
130
Torno al Tetracordo Enarmonico, e dico, che queflo
come voluto dalla natura del tuono, e dall' armonico fiftema
quello n per natura, n per fiftema
non
f in
qual'modo
fiano riducibili
io
li
non
'
il
.
vederne altro
Tetracordi Enarmonici
tuono neceffariamente
fo
poffibiie
Fuori di
perch
de' Gre-
Ora
vengo
m& be-
alle
due
ultime
dell'
efempio
neceflario premettere
come fi vedr
comune fecondo
della
fogno
1'
)
il
la
interazione
prefente fiftema
fcala
Replico
diatonica
per
tal
ttQ^c o^k-s-^-a
far
dunque
la
II
e del
bis
2.5
muficale
difTonanze
diffo-
diffonanza
Dunque
la dif-
genere cro-rQ
fW^r
Dico , che
la
difibnanza di quartadecima
fia
fettima formata da Bf
dif.
fonan-
TR^TT^TO
fonanza del genere enarmonico
xpgpgr
^
j
!-
'
131
tetracordo enarmonico ,
il
^ ^ un Ue \ z
q
UO go naturale.
diffonanza
-U^-
la
diffonanza
fuo
wi
'
P7U35'
r
fl
'
'
il
e in
lo^ {)
confeguenza^
^, ^ ^ ^
femituono minimo , la di cui forma i ^- Q] 9
r
! ^
35, 3 <5, del genere enarmonico.
In quefto efempio fi vede il cafo, in cui la fettima
Dunque
il
j; ar
l
13 y
io7 d
<ft
**
^^Tp-lL
DI MUSICA.
Perch
Il
fteffa
nante
Lo
fa,
di
armonico
fiftema
rende
fi
La
fcala
il
fopra la
rifolve
fettima confo-
fottopofto Cfolfaut. In
chiara la
praticamente
comune
diatonica
rifolve nella
fa
fa
>
circolare
natura
ridotta
armonia
all'
*G
(
come
fi
veduto
.
;
Fe=s
S 31 H n
^22=
3X
Baffo fondamentale vi
fia
la
cattiva
del tritono,'*! 3l
relazione
non
ma
del
ottante
non pu
negarfi
la fuccefone
dove
alla
fa
in genere
il
voluto con
ci refta
molto pi
difcendente
>
alla
perfetto
tal
da dubitare
nell'
come
confonanza.
il
chiarezza
f
tal
pro-
armonico fiftema
dalla
Ma
mokiplicit
la
fcala ftef-
ven
TR^TT\ATQ DI MUSICA..
Iglfc
venta fecondo..
pafTaggio
dai.
natura armoni7,
ione
e f
perfetto
~
air imperfetto
compofitori ufaranno
Ella Sig. Conte
..
inconveniente nella
non
mi domandare
voluto
teranno errore
quello.:
Ora
la.
commet-
pafTaggio,
tal
come mai
dalla
inten-
fua.
poffa darfi
fuddetta ,. la quale finalmente una diche deve darfi per neeeflit d principio.
Se il fiftema armonico a priori , deve afcender la fcal , e non diicendere , perch, i progreiTb armonico per natura di principio dai grave
all' acuto
Si trovar dunque tutta, la. perfezione afcendendo / fi trovar
fegno d' imperfezione difendendo
Ma quando alla fcata fuddetta vi fi
aggiunga Lkfa*. eh' l'aggiunto al fiftema enarmonico ,..' ed il voluto
dalla natura fifico-armonica negli finimenti pi volte mentovati
Trombe
Corni di caccia ec , non folo fi toglie qualunque inconveniente ma nel
Baffo fondamentale fifico-arnionico- rifulta. la natura circolare/. Ecco F
raoftrazione
Io
fcla.
rifpondo
le
,,.
..
,.,
,.
,.
mi ^n
e-
elempiio.
mE n
xz
W7
7:
e-
oo
IX
e-
-e
retrogrado
Dunque- difcendendo
la-..
natura, circolare
fcala,.
la
Baffo
il
fi
rivolge
in
e quella.
f fteflbj
..
flefia,
;Z
fegno:
5
deli
manifeftirTimo- della
armonico
offervata
fiftemi
la.
di fting.ua.
gir
altri'
,,
iua natura
dedotti
univerfale
fiftema.
,.
,,
ficch
perfezione-
univerfal'
due- generi
...
Mi. fpiego,
fin
e la
ipiegazione.
qui
fi
detto,.
li
tre.
fiftemi'
il
diatonico
dimo-ftrato
...
ftiverfale % eh'
fiftema.
un, folo,
f ftabilifce
a differenza degli
altri,
il
ci
fiftema perfetto,, e u-
due fittemi
Croma-.
tico
TRJfTT\ATO DI MUSICA.
Enarmonico, imperfetti,
teo,
particolari
La
i^
perfezione, e univerfa
genere diatonico a confronto degli altri due fi fa evidente in praquando appunto de' tre generi fi faccia un folo fiftema . Perch ri-
lit del
tica
cipale,-
voglia armonia
fi
prima
due note,
delle
verlo
in.
Ffaut, eh'
venalmente
in
chiaro, che
1'
armonica
le
in
Ma
come
ha
lo
a-
la
pla,
.fico
come periodo, e compimento* della eftenfione integrale del fiftema fiarmonico.. Quando de' tre fiftemi fi faccia un folo fiftema, fi trova
e dimoftrativamenie
pla nel
centro
ilio
univerfale in
gli
ed
altri
e dalla
,.
fatto-
praticamente
che
fumeiente a f fteffoy e
il
per
che
il
nella fua
feftupla
modo, che
trova
fiftemi.. Si
efenfione
fenza quello
fia
folo fiftema
diatonico
fi
il
perfetto,
fi
regge da
le,,
dagli antichi
I-
taliani, e
.te tutto
il
fi
ufa
di
ftanza diverfa..
da noi quando
pi bens
Come
modo
foftanza
armonia
diverfo di
fempre
la
dedotta
ma non
gi fo-
dalla feftupla
fenza
fia
to Capicolo,. che
pari
al
dell' altro
quafi
ci
,,
riufeito
arbitrio il
im: trattato
dividere ci
'
Ma
'
<,
'
in
che L
CA-
S
,
*34
CAPITOLO QUINTO.
De Medi,
a ftam Tuoni'rnujcali
antichi,,
e moderni*
k,
parte,
follane
li
tS
Ecclefiauica
e mo ko pideHa
Greca mufica antica diventa perci
neceffario onefto capkolo
in cui ner
altro nulla ti pu effer di
dimoftrativo, e poco di fifico
Finche
ho na
vigato per ,1
mare, ho fatto
mo
v.rla
non
Ma
dovendo
dunque
me
da
VS
folamente
mia obbedienza ne
la
vero
il
fc
qu
ft
ella
ha
deK
facrifizio
mJn
"Ttr*
co' noftri
aUama
n
tratta !' e
q
eCeffino in
'
P limo k,0S ? intender
re,
vLi^ figmficarfi
cofa voglia
cola
fi
fi 'r
per la parola Modo, Il modo
intefo nel fen<b
rSmgjf^
GreC
fi
iiiLcivdiii,
rpluri,,;
firali
HiuCco'-P^
rica
orione
!"
J;
o gravi
canti
. .
metr0
oi
al
^. e a
t ""*
"T* 8
F ^ mK
>
ec
?3& f'M*
r& V ^ *;***&
erva li
<
11
e lt0
rio
Friio T?d
Barc'icnS a r
pra tal ma'teL fi
V^'
eC -
e&
C " Ven,va
>
f t
t
ffiL',*^
Sor
anrichi'
dividuare le
di
Trp!
'
b*>.
di
tali
li
&We
*
accenti
"
relativi
fuo
modi
>
nome
*>*
o-furiofe, e bac-
tali
ma-
canto del
il
.'
al
in fpecie
tal
**
metro
!****,
Dot
Cra
'
nefte
m0d aTCVa a
afcUn
'
che accompagnava
che fi tra ra
'
erano determinati
nfine
arinomi
***?
alle8rC
?
rehgiofe
haraaVa C "
&ddte
circoftanze,
cul
N.
ftoria
il
di
Ver
in-
Lie
an-
tiche
TR^TT^TO
tiene tra loro
mancano
monumenti,,
peggio
che
fi
DI MUSICA.
e molto pi le moderne
affatto
ed efempj
vera, o
fia
13$
contraddicono
fi
quel
eh'
Pare in confeguenza T
Ma tali fono gli an-
falla,
che
tichi,
Platone
t,
la
e Ariftotile baftan
mi domanda,
poi ella
franchezza che
ti
cafi
fimo
Ancona
me
fallo
de' quali
del
ne
Atto
abballare
natura,
il
capo
Se
rifpondo con
le
fteffo
riferir
principio dell'
il
fanno
s.,
occorfi
non
tal
per tutti
dramma
che
fi
recitava in
recitativo non.
accompagnato da altri finimenti, che dal Baffo, per cui tanto in noi Profeffori , quanto negli Afcoltanti fi dettava una tal, e tanta commozione
di animo, che tutti fi guardavano in faccia f un 1' altro per la evidente
mutazione di colore, che fi faceva in ciafeheduno di noi. L' effetto non
era di pianto
mi
ricordo beniffimo
che
le
ma
un certo rigore, e freddo nel fangue , che di fatto turbava 1' animo.
Tredeci volte fi recit il dramma, e fempre fegu f effetto fteffo univerfalmente^ di che era fegno palpabile il fommo previo flenzio, con cui l*
uditorio tutto fi apparecchiava a goderne F effetto
Ero troppo giovane
per aver avvertenza di confermare 1' efempio, ed ora me ne duole. Che
il Compofitore ( bench uomo eccellente di quel tempo ) fapeffe per faenza, che ne doveva feguire quel tale effetto , io no '1 credo y ma credo
bens , che come uomo di ottimo gufto , e di fommo giudicio eh' egli era, fia fiato condotto dal buon fenl e dalle parole, ed abbia in quel punto incontrato accidentalmente la verit di natura
E quindi conchiudo,
che f fi d il principio della commozione , non vi ragione in contrario
di
Il fatto , che in picper poco tempo molte volte da' Compofitori s' incon-
movimenti
za
di
Tuoni
a'
noftri
bench
fi
fo intorno al loro
di
vuole
fi
modi antichi
modi moderni, che con
Rifpetto
Ma
non vi regola, n faene molto meno di contiper qualche tempo notabile ,* e quello
forte.
tal
quando
a'
altro
numero. La
pratica
comune,
nome
non
e
li
riefee
ufo
chiamiamo
per lo
ftef-
Ecclefiaftico, a
cui fervono in genere, gli fta bili fee otto. Zarlino ha pretefo , che fiano
dodeci. Altri hanno pretefo altrimenti. Ma il loro numero nulla importa al prefente bifogno
bafta , che fi fappia la loro formazione , e natu
comune,
armonica, e
metica
e nella diverfit
considearit-
qual diverfit
TR^TT^TO
13$
da note divelle*
(cra,
fono
Si
MUSICA
DI
dunque
ftabilite
,,
le
EZX
e r^zxc -e- zr
Si fono
armonicamente
divife
aritmeticamente
cl
CO.
armi
avr:
a.vm.
SIS
.n
p-e~e
Lio-
modo.
quello
in
ca
afl m:
Or
-W
xcn
un
e-
SSZIZ-
( j
-e-e-
IT
co.
anim;
Si fono
(
con
riempite tutte
con lo
Jiti
fteflb
diatonica
della fcala
g' intervalli
e a ragguaglio
quattro armonici
Vi fono poi
fi
comune
fono ftabi-
o fiano auten-
leggi
e regole per
,
,
o fiano piagali .
cadenze rifpettive, coficch dalla cantilena, e dalla cadenza fi conofce ciafcun tuono. Quella la foftanza de' noftri modi, o tuoni. Bench poi io abbia trovato anneffo 1' addiettivo di Dorio al primo
tici
quattro aritmetici
le cantilene,
tuono, atto
agli
pofrigio
io
non
modi
al
fia
nuli'
gravi dell'
affetti
a rallegrare lo fpirito
quarto
reftato
Frigio
di
animo ;
al
terzo
d'
Ipodorio
atto
perfuafo
gli antichi
ad
,
ella
affatto
e fon
al
eccitar
fecondo
1'
ira
pu credere
che quelli
perfuafo di pi
atto
d'
I-
che
noftri
che la
loro istituzione
non
la iftituita,
ma
quella,
rn apm:
o
aKItm:
o-
a rrocr
Cosi
non mai
in quefto
modo
OVm' anttn:
-e-e-
n=
XI
"ero
tu
fa
quinta,
acuto
ne fecondo
ZIISZ
*ri
Indi la diverfit
ljf
q-
tura, e la ragione.
^a
diverfit della
la volont
fi
TR^TT^TO
le cadenze.,
non
quello
DI MUSICA.
x^j
no..
il
B|
minore
no
fi
F efame
a fatto
geometrica
porzione
uic
vo, che
TX
armonicamente
con
'"'-
le
fue
ZI
difcreta.,
vuole*
fi
le
relative
le due ottave di Ffaut, e di Dlafolr non pofibproporzione j perch non poflbno efler divife fenoa
oz:
non pu
ot-
di terza
-e-
erch J5m
chia-
le tre
efTer divifore
mezzo
-^-
e-
xr TJ
fia
f: dovrbbe efier bf
Ma
que Gfolreut non pu efTer divifore", o fia mezzo aritmetico della ottava D, d, perch la fua terza maggiore, e la terza di Dlafolr mi",
Dunque
,
Z
Z
contrariet
e ripugnanza di
quali dovrebbero
le
il
divifore
formare
fia
la
armo-
cadenza
mezzo
aritmetico
eftremo Dlafolr
Dunque li due
tuoni fuddetti non
fono divifibili,
"QT
v, S1J ^
few
non armonicamente e per incapaci di altra cadenza , che di cadenza armonica . Dunque li due tuoni di Ffaut, e di Dlafolr non poflbno efler,
fenon autentici
VT-q
&
natura di armonia
dell'
,,
Trovo
no
finalmente, che
le due ottave di Gfolreut, e d Elami non foproporzione geometrica difcreta , perch fecond la natuloro armonia non fono capaci , f non del mezzo aritmetico:
.rv
0"" j perch Dlanon mai del mezzo armonico ni
flr
che per natura della Scala di
ar-
riducibili
ra della
0-
O-
vj.fore
3-
la ftefla
pu
efler di*
natura di armonia
3%
ma
di
TR^TToiTO DI MUSICA.
^erza maggiore; e per non pu darli la
cadenza armonica
Bm nonpueflr divifore armonico della ottava
E,
ch
la
di
lui
mi tuono
_;
-fcala
per-
di un f-
Dunque
i
due tuoni di Gfolreut, e di Elami non poffon
effer , fenon
Cos >vedo diverfit intrinfeca nella iftituzione,
e nel .rifili tato
e
cosi 1 tuoni fono otto realmente.. Ma tutto ci
di pafTaggio, e torno all'
intento primo, c% (a dire il vero
non di ricercare , ma <f indovi)
nare i modi antichi, di fpiegar i moderni, e
compararli tra loro . Ma
quanto fon noti, e fpiegabili i moderni, altrettanto, e
molto pi. offendo ignoti gli antichi, iWa imponibile il loro confronto,
e qui il capitolo dovrebbe ragionevolmente aver fine. Ma
dovendo io continuarlo per
obbedirla
il di pi, che dir, far da
me fedelmente diftinto nelle fue
dalli, di ficurezza, di dubbio, e di opinione,.
Premetto le cofe ficure. La prima di cjuefte , che li
modi noftri moderni nulla han che fare co' modi antichi . Non
mi faccio merito della
prova, perch troppi fon quelli , che innanzi di me 1'
hanno provato. Tuttavia il modo far differente, e fervir per
condurmi a dir cofe di qualche importanza.
Primieramente g' intervalli
modi antichi fono affatto diverfr da' noitri: non dico tutti, ma in parte.
Ariftide enumera fei modi con la preafione degl intervalli, cheli compongono. In
ciafcun modo (a nulla
fervendo il riportarli intieri , e co' loro nomi
piagali.
narmonico
V
Diefts
jj"^'
'q x%
*->-
emr;
in
omnibus audienda
dev'
effervi
il
e-
..
sodia
li
Mufica: punto
falli
( f
ve
n'
erano
Poefia
e alla
convengono. Quefta una idea afmodi moderni, e dalla noftra mufica in genere,
non
la
Ma
alla
profodia,
Ma
.
Noi per il contrario prolunvocali per pi battute, bench molte volte fiano
brevi , codi amen, X di adoro ec.
ghiamo
me
mufica
le
mi
ricercar
rifpon-
TR*ATT^fTO DI MUSICA.
x^ 9
rfpondo, eh* poffibile in genere, in fpecie, in individuo, perch, come fi detto nel Capitolo antecedente, nel valore delle note unificali vi
il
tutto il bifogno a tal effetto. Tuttavia necettario diftinguere .
valor della fillaba fi prende a tutto rigore, o diferetivamente. Se a tutto
fuor di dubbio , che una fillaba lunga deve valere il tempo doprigore
,,
quella
doppio
il
Ammetto
la mufica
n pi
una croma
di
meno
tempo doppio^
il
di
Cb
ec.
in.
una
ragguaglio rigorofo
profodia
del-
un verfo efametro
\j \j
tempo
rt
or-
dinaria
in Tripola
m^
fr&
9 23
i^irnus
<&**
ooris
t-p.
Ql
ttL
'avmauiru.mq.uzca.no.
vimu$
'Jroi*^ %ui
Con quelli due- elempj nuli' altro pretendo, le non di far vedere quat
profpetto
e qua! progreflo di note muficali rifulta in ciafeuno de' due
,.
tempi
Ma
le note
le fillabe in s
al
modo
fatto
difpofle dalla
mi-
gione di quanto
fi
corrifpondano
rigorofamente
doveva
muficale a ca-
al fenfo
Greci, no
'1
fo>
ma
co-
dovevano dillinguer in
mufica le fillabe lunghe dalle brevi. Ma la mia opinione , che la mifura appretto Greci fotte prefa diferetivamente, e non a rigore. Se fono
flati veri imitatori della natura , e f con la Poefia congiunta alla mufica
fimile
efier di
neceflit
affbluta ,
fi
t
,.
1'
effetto naturale
e minor prolungamento
di
parole, e fillabe ec. Nella efpreflione della pafche pi figntfica . quella ( e fenza flu,
fone
s'
dio
fi
pone in maggior
lungandola
ta
di
villa
meflizia ec.
vero Filolfo
delle altre
affrettandola
dovendoli conformare
alla
natura
Il
d' ira,
pro-
mufico Poe-
doveva incontra-
MUSICA.
TR'tATT'^TO DI
T40
ne' quali
le
filabe
lunghe
dovevano prolungare
fi
le
brevi accorciare molto pi del: rigorofo valore naturale per ben efprimer
la paflone ; e ci a confronto del valor naturale di quelle altre , che non
non una
difcretiva, e
fomigliava
al
difcrezione
anzi appena
certamente
non per
r f
In
Dunque
tal
Drammi
neceffaria una
era
cafo la loro
Italiani
accorge, che vi
deve imitare
fi
difporla
rigorofa battuta.
battuta
fia
rnufica
..
Cos dev'
la
raf*
fi
in cui la battuta a
effsr
in cui
tiva
non
folo
al
il dattilo-ri sorofo
\J
..
almeno il
Chi di noi dubitar
prima
fillaba
L /\ Q- -^-ft-
diferetivo
del
il
anzi aju-
dato in ratifica
Lf
Kar^ava.la
ma
1'
e lo fteffo
fi
dica delie
'barbara.
due brevi
valore
fia
delle fillabe
nel fecondo
d' imitar
*-.
rdine.
Ma
noftri
innanzi.
modi moderni
ta dal concerto di
congiunta
1'
Ella
TR<ATT^TO DI MUSICA.
141
fletta,
e a noi
;.
commozione
in genere
ma
paffione in ifpecie
la tal
fuoi moti
pafione ha
no
particolare di voce.
li
due
le
certo di certezza
particolari
tra
loro
il
fuo tuo-
opporle pag-
allegrezza, e la meflizia
L' allegrezza ha il fuo
tuono di voce intenfo, e acuto. La meflizia ha il (uo
e ci in genere
tardo, e il tuono di voce rimetto, e grave
ragguaglio del grado minore , o maggiore della rifpettiva paffione ( finch
fla ne' fuoi confini, e nella fua natura) fi altera relativamente moto, e
voce. Quello quanto fuccede in natura, e ciafeun di noi conofee a prolioni
moto
moto
va
pi univerfali,
veloce
1'
il
in f fletto tal
verit,
quando
vi rifletta.
Ora dico
io,
come mai pu
fecondo natura ) che con 1' armonia di quattro voci , eflremi delle quali il Baffo come grave, il foprano come acuto, riefea di concitare intieramente all' allegrezza, quando vi la oppofizione intrinfeca netla congiunzione dell' acuto col grave
quello proprio della meflizia,
quello dell' allegrezza? Ma fi dir , che vi il fupplemento nel moto*
che a tal effetto fi dar veloce alla voce acuta . Va bene per una parte
darli
va male per
intiero,
1'
non
perch
moto,
moto
voce particolare
la
propriet di
n la voce difgiunta dal moto. Quella, credo io , la cagione di ci, che pi. volte fuccede,
quando da noi fi afeolta qualche eompofizione mufieale ben fatta, e ben
ciafeuna pafione
efeguita
di
Non
commozione
il
ho
ma
flefl
un principio
progreffo e determi-
mai
me
fleffo
1'
1'
effetto intiero
fentito
Per
me
,.
no
*4*
TRTT*AT DI
ao
MUSICA
ito.
La
,.
vallo,
iatura
in
no
all'
il
conveniente
Ma
ali
allegrezza..
patta in armonia , . certo,, che mentre la
cantilena del fopra no proceder fucceffivamente
per g' intervalli di terze-,
i armonia del Baffo,,
Tenore,, e Contralto proceder equi temporaneamente, e iueceflivamente per g',
intervalli di ottava, quinta, quarta, k{e
,
tuono,, lemituono ec. fecondo la
diverfa difpofizione delle voci integranti
i armonia ,, e. fecondo il
diverfa paffaggio del Baffo da una baie all' al*
Ma Ma_ come- mai potrebbe darli, che a confronto,
di tanti intervalli iverii equitemporanei dell' armonia,,
che pur 'fono di maggior forza,
intervalli xucceffivi della cantilena
acuta produceffero i' effetto-, per cui produrre era formata la cantilena?:
N- giova il dire, che la voce acuta,
coni diremo pi intenfo, efiendo la
dominante , fi fentir dittintamente
a contronta delle altre voci, e per, potr
produrre il fuo effetto. Quefta
proporzione falla in armonia.. Tre voci contro
una fola han pi forza,,
iebben.la fola fia pi intenfa, le tre pi; rimeffe
.
Qu.etta . la verit in
pratica, quando le voci liana tra loro
proporzionate
fi
conceda la
proporzione.. Domando , f in grazia delle- voci aggiunte
per l* armonia
iara, o no diffrazione in chi afcolta
, come forzata ad afeoltare- e la
voce principale, e le aggiunte? Non
mi Ci pu- negare,, vi far diffrazione r e quella e- pi che ballante
a dittrugger 1' intento principale .. Non
e gi una leggiera imprefa il
voler eccitare con. Poefia , e Mufica la tal:
determinata paffione . Io per me la
credo molto maggiore dt quella, a
ui li accinge 1' Oratore
per- commuovere , e persuadere; anzi la matti ma
tra quante accadano nella
poflibilit. delle cofe umane. Per ottener quello
- neceJTario di ridurre
T anima umano a totale attenzione , anzi ad' ihteniione di attenzione .
imponbile 1' ottenerla f fi dia luogo a qualun..
Ma
que
TR^TTJTTO D MVSICJf.
queoen minima
'
verit di natura,
commozione
principio di^
in genere
Dunque
agli
intento di eccr-
all'
armonia inte-
far
.,
j**
none pro-
un
poffibile
antichi
Greci folle
fiata nota f armonia nel noftro fenfo., non dovevano, n
potevano valerfene per^otrhere il loro intento, perch rilpetto a principj
di natura
in
*ui tutti convengono certamente, noi
a cui nota P armonia
faremmo obbligati ad deluderla, e a valerfi della cantilena a voce fola'
per
F
ottenere lo fteffo intento
.
Mi,
..
-Tii_ volte
Mi
fo.
vano
cetti, e
quinta-, e la quarta
Dunque
Morie.,
monumenta
la
loro
Pi,;
chiamavano
intervalli
pre-
confonanti la ottava
la
diffonanti tutti
poranee, ma di
do ) che h fatti di quarta, quinta , e ottava folfero
armonia-, e "foffero
xonfonann-e che le note muficali riempitive della quarta
.foffero diffonanti. -Per avevano formato li tetracordi, o fano
fai ti di quarta, come
fulcri di armonia confonante., e quelli fecondo
i
diverfi generi,, Diatonico
Cromatico , Enarmonico , gli avevano riempiti con
varie divifioni
Si
vede chiaramente, che il loro fondamento maffimo
e primo fiata la
,
dupla geometrica difereta in genere,
in di cui relazione
,S^q
^ /KT>W"
^M:
ti'
'
P erchad HypateMefonfottoponendo
la
ottava,
-e
fi
forma
la
^ -ir
mn graviliimo
mo
mennon
ti
.
Il
Mefon >e
vieion
terzo retramrAn
*m
y*s
r
fa
U'
rrV.
JL/ l\
J
j i
cio la ottava dei
pri-
,.;~\
>
-Q-
j;
di
<.
congiunzione -Syae*
qua*
TR^TT^TO
144
jg"^
e a difereta
li
r"/^-rG
rSzz
D MUSICA.
3
e
e in ottava del fecondo
Jntefo, perch cos tutto
Hypaton
fi
ziocinio Itretto
Quando
ci
fi
legittima ranfeguenza
abbiano penfato
a
fi
'
li
fpecie di cadenze
-<3.
fen
Dunque una
genere
per tengo
fpecie
Cromatico
che concluda.
in genere fecondo
la
natura
Non
dente.
ne
iarei
qualcheduna
iia
cefe oppofizione
il non
eiTervi corrifpondenza alcuna tra la Mufica,
e la
Prolodia. Bilogna confeffar certamente effervene
qualcheduna talmente pieria di gravit, maeft, e dolcezza
congiunta a fomma femplicit muficale, che noi moderni duraremmo fatica
molta per produrne di eguali. Nulla-importatolo al b'ifogno r efame della loro Epoca
bens 1' efame della
,
loro natura muficale , certo
che fono cantilene iflituite per una fola
,
voce ( che poi quefta voce fia moltiplicata
all' unifono da un Popolo intiero, nulla deroga al fine della irruzione,
perch 1' unifono in ragio*
ne una_ voce fola
fono
fempliciffime
);
partecipano molte della natura di
;
Kecitativo, ma in largo; molte della natura
di canzone
molte dell' M
;
ria,
altra;
lcuna determina
muna
legata a
battuta rgorofa,
ma
a diferetiva
cia-
far
TRv4TT*AT0 DI MUSICA.
far pi femplicemente
ed imponibile
che
Greci
I45
abbiano potu*
fteffi
nella
natura, nulla
In quella universit
modi
antichi de
d'
Greci
co' noftri
modi
antichi
che pu tutto la
dato di natura*
che conveniffero i
'1
Italiani,
.minciar
a diftinguere
veramente .moderni
da' noftri
di
di verfo valore delle fillabe; alia precifione della fcielta della tal
all'
acuto, e
ai
ehe Contraito
voce relativa
grave, che noi diremo Baffo pi che Tenore, Tenore pit
ec.
alla
precifione de'
tali
no empire
maggiori
dovevano
effer limitati
efpreffione
fecondo
la
natura
alla tale
differenti in
della paffione
eftenfione
ciafeun
,
modo
alia
(
noi
aveva Ti
congiunto , che
a cui
fi
ta
va
Filofofo; e un'
al
uomo
come Mufico, Poeta, e Filofofo trattaappreffo nazione della, e colta , e intefon perfuafo , che la mufica ila pafTata da'
ilo,
reffata nelle
Greci
a'
Non
rimarlo,
fi
il
folo
molto meno
.*
Ci
che
da' Latini
noftri
a'
noi. Indi la
antichi
Italiani
materiale fpogliato affatto della maggior parte, e pi,
.
o per
contrario; alla
il
efpreffione
della
fcielta
cantilena
di
tali
intervalli
piuttofto
TR^TT^TO
I4<5
DI MUSICA.
gno. Qiial effetto poffa produrre la no/Ira modulazione, fiamo per vederlo
Ho didimo qui fopra li modi antichi Italiani da' noflri veramente
moderni La di Minzione era neceffaria rifpetto alla modulazione , che come ho detto altrove , ed ella pur fa , vuol dire il paffaggio di armonia
.
al
moderna,
ratifica
e pe-
tnca
difcreta
e a noi
Pofta
v>-
fondamento comune
e per
^a
fi
P ro P orz i ne
ciaicuna
nota affegnata
TL
'M
r^at
'
'
'
monia
di
Cflfaut
trafportando
fup-
17
TejL
fi
dimo-
la fua relati
mufica*
quali
fi
Oq
"
Il
Greci,
a'
note
tre
la fcala
fc>
retai:
"
ar-
armonia
m,
di
e in
Alamir
Dlafolr per
armonia
di terza
compofizioni frequenza grandiffima di accidenti muficali , e per deviamento dal genere diatonico, perch Gforeut, Elami portano un diefs in
chiave y Ffaut, Dlafolr un
molle in chiave . Modulando nelle note
fj
fuddette
e determinando
il
fcala
e dall'
armonia
bench poffa
dirfi
che
.
il
Il
fentimento fa
paffare con la
mo-
TR^fTT^TO DI MUSIC**.
47
modulazione dalla nota principale del tuono di terza maggiore alla quinta del tuono di fentimento comune, e per fatta regola. Quella regola ha il fuo principio , e in confeguenza la fua ragione . Il tuono d
terza maggiore armonico per intrinfeca natura . Dunque il pafifaggio
della modulazione dalla nota principale alla quinta fecondo la natura
armonica , perch' dall' eftrerno al fuo mezzo Da quello principio veriffmo ne viene, che quando con la modulazione fi coftituifca tuono, fen.
fo
e periodo
pugnanza
che
tutti
s'
venghiamo
a conofcere
la
ri-
maggiore
La
La
ripugnanza
ottava del
alla
tuono aritmeticamente
Se il tuono di terza maggiore ( armonico per
Se il tuono di terza minore ( anatura ), fi deve fentir ripugnanza
ritmetico per natura ), non fi fentir ripugnanza alcuna. E' vero che tal
ripugnanza non procede da difetto, che vi fa o nella pianta, o nel Compofitore
Il tuono di Cfolfaut compoflo dalle due nature, armonica, e
aritmetica, e per la modulazione giuflamente pu procedere per li due
mezzi , armonico, aritmetico. Ma pure effendovi nello fleffo tuono le due
modulazioni, il confronto, che nafce neceffariamente dalle medefme, fcuopre la perfezione dell' una, la imperfezione dell' altra , e fa fentire quella ripugnanza
In genere f fi avvertir alla natura del tuono , e alle
note relative pi profiime, coficch la modulazione proceda per gradi, e
non per falti ( farebbe per efempio un falto, e non un grado di modulazione il paffar fenza mezzo conveniente da un tuono di ^ a un tuono
di )^* , e per il contrario ) / f fi avvertir a mantener la modulazione
pi nel tuono principale , che ne' tuoni accefTorj , e relativi ( fi fente molte volte il contrario ) e didimamente nel principio , e fine della compofizione , con tali avvertenze riufciranno perfette le noftre modulazioni
Ma troppo vi farebbe che dire impegnandofi in quello argomento , e pe.
balli la
idea generale
come
fufficiente al bifogno
Non
armonia, e cantilena de' modi del fecolo decimoquinto . Altra modulazione non fi trova , fenon la intrinfeca del tuono
proporlo, e tutta la mufica di que' tempi fla perfettamente , e rigorofamente nel genere diatonico. E per non fi trovano accidenti di forte alcuna , f non il diefis neceffario alla fettima nota della fcala di terza minore per formar la cadenza armonica del tuono proporlo , che fempre 1'
unico , e il folo della intiera compofizione
Se paragoniamo quelli due modi di mufica tra loro, 1' antico Italiano era piii grave, rnaeflofo, e fevero del noflro; il noflro pi vario, e vago dell' antico . Se paragoniamo
quelli due modi Italiani agli antichi de' Greci', tengo per fermo, che f
antico Italiano foffe pi proffimo del noflro a modi de' Greci , ed facile il dedurlo dalle cofe dette. La noflra modulazione affai comporta, e
la idea formata da noi vi corrifponde, perch in genere quella compofizione
tilene
P&
T^R^fTT^TO DI MUSICA.
148
pi
fi
fello,
..
eccellentiffimi
Ma
rare.
forma
fine
fopra
11
il
tallo
medefimo.
fi
..
,,
,.
offervazione
noflra mufica
..
comune
moderna
nazioni
tutte- le
appreffo le
quali
fia in
ufo la
Ciafcuna di quelle nazioni ha le fue canzoni Popolari, molte delle quali fono di antica tradizione, molte prodotte di nuovo, e adottate dai genio comune. Per lo pi fono fempliciffime , anzi ff
offervi, che le pi femplici, e naturali fono le pi: ricevute. E' certo che.
in quelle n vi , n vi pu effer moka modulazione . al. pi vi far
nella quinta del tuono
Che il Popolo afcolti pi volentieri una di quelle
canzoni di qualunque efquifita cantilena modulata per tutto il fu giro
..
,..
offervazione quanto
fi dir, che. 1' effetto
facile
a farli,
altrettanto ficura
nel
verificarfi.
Ma
equivoco ,
perch potr ugualmente procedere, e
proceder forf pi dalle parole delle canzoni , nelle quali il Popolo prende intereffe, che dalla mufica delle canzoni. Ed io rifpondo, che date le
fteffe parole congiunte alla cantilena femplice della canzone, e alla cantilena efquifitamente modulata fecondo 1' arte noflra ; e dato lo fleffo Mu-
che canti 1' una , e 1' altra , il giudicio favorevole del Popolo (ara
,
ficuramente per la prima
Replico quanto ho. detto altrove
la natura ha
pi forza dell' arte j e aggiungo con franchezza , che il maggiore , e il
lco
il diatonico,, ma difficilifmo
a ben trattarli , perch
appunto di ellrema femplicit , come il pi proffimo alla natura. Se cos , la noflra modulazione, ci ha deviati maggiormente dall' intento, che
fi proponevano i Greci.
miglior genere
Refta a vedere qual effetto per ottener lo fteffo intento poffan produrle noftre buone maniere, o fia ci , che noi chiamiamo buon gufto..
Quello confifte primieramente , e principalmente nella voce del Cantante
prodotta e portata con dolcezza rimeffa , rinforzata ,. foflenuta a fuo tem*
re
TR^TTtAT D MUSICA.
1457
ec.
nua
mondo
umana
la
fp-
1'
arte, e relativamente
a'
il
noft ro
ma
modo
fi
riferifee la
di
ancora fecondo T arte, che date due ipecie diverfe di mufica , a ciala fteffa efpreffione, e modificazione. La cofa tal-
mente per
dipende efpreffione, e
il
provarla
modificazione; e quefte
dico gi
princip;
in
>
Ma
devono
che
li
fuoi
qualunque modo
buon gufto
dal
effer diverfe.
primi
mufica
di
Dun-
e generali
.
Voce
ottima per natura, e ottimamente regolata dall' arte principio univerfale; e quando manchi natura, in ci neceffario il fupplemento dell' arte, perch per mio fentimento la univerfalit , e la maggior perfezione
del buon gufto fta nella voce , e nella efpreffione . Quefto io chiamo il vero buon gufto fecondo natura , perch appunto conviene a qualunque modo di mufica . Tutto il di pi particolare in si fatto modo,,
e la difeonvenienche quando fi efamini fenza paffione la convenienza
za deli' applicazione de' trilli, appoggiature, maniere cantabili ec. , fi trovaranno cafi frequenti affai ne' quali niuna di tali cofe pu ragionevolmente aver luogo Nelle Chiefe fi canta Miferere mei Deus ; ne' Teatri
fuddette
E' bene, che
l va alla morte con le migliori grazie muficali
1* affuefazione
Per altro bafta.
e il coftume non dia luogo alla rifleffione
contrario quariflettervi , perch fia immediatamente convertito nel' fuo
La cantilena,
lunque piacere poffa riceverfi dalla pi perfetta efecuzione
adattata alla paffione, la voce adattata alla cantilena , e per propria naturale qualit, e per arte di modificazione, e per convenienza di grave,
,.
e
la
Difendendo
al
non
la
cantilene
/ ma
ho intefa, n
delle
la inten-
de-
TR^TT^TO DI MUSICA.
150
deflero, e operaffero
intento.-
propofizione per
cordano
all'
come genere,
Propoftaci quella
medefima
oggetto
la
in quello fenio,
noflra armonia
,.
noftre
le
fpecie,
individuo, e
vanno beniffimo
cantilene
e
il
fi
ac-
noflro
buon gufto . In quello fenlb abbiamo qui , e altrove eccellentiffimi Componitori, ed efecutori, 1' arte de' quali appaga, e contenta il genio di tutta
Europa/ fcgno
ra, perch
Greci
manifeftiffimo
Nemo omnes
fallit
in
genere
Ma
quando
fi
Vi
fi
formale
alla
Profodia;
maggior,
minor eftenfione
di
li
di
in
_,*
comporlo da que'
come fempre
tali
componenti
lo fleflb
in
particolari
per
il
piti
la paffione principale
come do-
poli-
TR*ATT*ATO DI MUSICA.
fuddette,
jpofizioni
ma
1$l
cui fiamo
rifiatano effe
di tale
La
ne
ma
parati.
non nafee intrinlecamente dalla loro deduzioa' modi antichi , e moderni tra loro
comfatta non bada al bifogno per proporre un efem-
Precifione di tal
pio, e troppo di
pili
fi
Coftume
Dalmata Nazione,
la
di
fuo
il
cui mufica
fine
cantare
non ha
a talento
intervalli
odierna
alla
determinati
ma
un continuo di voce protratto a diferezione in grave, e acuto. Conformit d' idee rifpetto al coftume Se le idee di chi afcolta non fono conformi al rapprefentato coftume, o rimarr indifferente, o le fono contrarie, pi che moflb far ributtato . Son certo , che rapprefentato ad un
Cannibale un oggetto nel coftume il pi tragico, non abborrir , ma goder dell' oggetto. Confacenza de' moti rilpetto al metro. Vi fono Popoli ,
e Nazioni intiere di moto per natura tardo , altri di veloce, altri
di temperato. Quel moto, che non bafta allo fcuotimento di uno, pu baftare, e avanzare allo fcuotimento di un altro; e ci in genere di natu.
do anco
appreffo
to.
fi
i
ragionevole
formava
medefimi
Credo
di
il
dubito affai ,
,
aver detto qui fopra cofe veriflime. Se
mio dubbio: anzi quando io avanzarli
tali
la
fono, troppo
feguente propo-
fta
Il
re lo
fteflb
la
ne
il
ma
in gene-
educaziola
dirle-
ren-
TR<ATT*ATO DI MUSICJt.
l$Z
la
detto rifpetto ai genere univerfale delle cofe tutte , le quali per ottener tale intento fono neceflfarie. In quelle mi fon internato pi del mio
dovere, che nel cafo prefente di Mufico, non di Filofofo, n di Poe*
fia
ta.
Ma
ella. Sig.
Conte
preveggo
lo
mi
appunto
afpetta
ritorno al
di
ma
Profodia
al
confiderazione
riportati
comune non
Mufico
folo al
piedi
a'
e al Poeta,
Filofofo ancora,..
La prima ricerca
me difficile molto pi
,
che pur
di
mia convenienza
particolare
per
convenienza comune . La
ragione chiara . L' affuefazione di un Profeffore alla mufica incominciata, e profeguita fenza rifieffi particolari naturaliza talmente in forza dell'
abito le fue parti, che quando tra quelle non vi fia fpecifica differenza,
riefee quali imponbile .il diilinguerle tra loro per fentimento.* molto pi,
della feconda, eh'
categoria
di
gi' intervalli
dunque
comuni
di ricercare in
,
e uniformi y e di
ricercare in genere
il
fentimento
un principio
di tutti
di
ao*
fi
ragione u<
il
fen-
mento comune
mufica,
1'
contiguo, ,
e:
per
pit
lan-
TR^TT^TO
DI MUSICA,
I5
languida. Dalla forza della prima 1' effetto allegro, e ardito y dalla
debolezza della feconda l'effetto malinconico, e dolce. Riflettendo a quello
principio di ragione trovo., che un falto di quarta afcendente
deve aver
'
faccio
fervare ad
de
altri
Trovo, che
il
mio
fentimento
altrui
of-
corrifpon-
que
forma
f armonia far
forte
TT
r_*
r>~0
a:
Ugfc
"Q"
-f^
Ma
il
Dunque
q ue
-*
la
della
natura
fleffa
del
natura
tutto
faranno
rifpettivamente
le cantilene
formate
quefto principio fi pu fcoprir
la natura di ciafcun intervallo della fcala diatonica . Perch
f dal progreffo dell' armonia nafce la cantilena , e quella non pu non effer
della fleffa natura dell' armonia , da cui nafce , dato fopra la
cadenza ar-
falti
fuddetti
Dunque con
monica
il
femituono
afcendenti
allegro
massiore
maggiore
TT"Q~";
ar-
itmetica, e
1'
,
per
effetto
dito
il
tuono
loro (
minore
come
Convertita
la
dimoflrativamente
afcendenti
far forte,
cadenza armonica in a-
confeguenza
con-
T R<ATT*ATO DI
154
dimoflrativamente
xonv.ertiti
Vi
Al
difcendenti
fi
f
[*%'"
'
"
****
due
li
MUSICA.
intervalli
Suddetti
^ ottetto l r0 ( come
linconico, e dolce.
Ma
di
.afcendenti in
difcendenti
far
della ^vivacit,
lan-
e for-
tuono maggiore afcendente, della dolcezza delfiamo accorti ad onta della affuefazio-
fcendente
V**/
ne, e il moro minore fopraftante di forza tfica dimoftrativa della fteffa
armonia. Dunque tale la natura di que' due intervalli e per ragione, e
per fentimento. Ecco dunque la chiave, in mano per ifcoprir con ragione
la natura degl' intervalli; la chiave fi 1' armonia. Perci il pi difficile
lo fteffo di-
a fcoprirf il .principale di tutti, eh' la ottava , a cagione di non pola ragione altronde. Se quefto il
terne ragguagliare all' armonia.
Ma
primo
di
g' intervalli
tutti
vit, e maeft
il
di Semplicit
carattere
Il
manifefto
nella
converfone
Di gravit,
mae-
me
ft a
giunto a fempiicit fomma . Di fatto formata una cantilena di Salti di ottava progredivi , o afcendenti , o difcendenti , ed efeguita a ragguaglio , e
a confronto da un Baffo , e da un Soprano ( gli eftremi feoprono a maraviglia ), la ben efeguita dai Baffo imporr con 1' ottimo effetto Suddetto; la ben efeguita dal Soprano non folo non produrr lo fteffo effetto
ma f al fentimento di chi afcolta fi a congiunto qualche rifieffo, 1' effetto
far difgufofo, e ributtante. 'E qui comincia ad offervarfi un altro principio di ragione, e fentimento, eh' la. convenienza degl' intervalli alle
voci rifpettive. Rigorofamente il principio Io. fteffo , cio 1' armonia.
come nell' armonia difpofta a rigore ciafeun intervallo ha il fuo luo-
Ma
go
a ragguaglio
progreflone
nella
dell'
non
natura
piedi
perch in
me Mufco
La
tal
la
rifpetto la
cola chiara
1'
da-
in-
MUSICA.
TR.vfTT.JTO- DI
rff
dagare la convenienza de' mori relativi alla paffione; e per deve conoicer'
intimamente la corrifpondenza. de' fenfi interni con gli edemi , per mezzo de*
quali
fi
devefar ftrada
agi' interni
tezza
Per
rigore.
de'
moti
il
era per
me
Al Mufico
moti fuddettr con esatprima ricerca della natuconvenienti.
eftrinfeci
confervare
a principio, che
diffi.
co'
non
la
molto pi
rompimenti muficali
feconda
difficile della
Nella prima
ricerca
ri-
aveva
debito
d'
intereffarmi
e internarmi perch
opinione lopra
la
fatto
ufo
dell'
modo,
di quefti
il
te lunghe
che non
fi
pericolo di
coftanza per
Indi la
fecoli, e
Nazioni in s
dalla Nazione finalmente vien denominato. In ciafeuno
trovaranno infallibilmente i moti tfici relativi alle filia-
dello fteffo
che-
Balli
Nazioni; n vi
la diverfit delle
linguaggio di natura
Ballo adottato
dalle rifpettive
e brevi
e a
pie
Profodiaci
balta offervarli
e riportarli
il
f nel caio
nifeo
il
Captolo quinto
guanto ho detto
molto pi contento
che orfervatore
di
averla
e qui
obbedita
fi-
che di
CA
i$6
CAPITOLO SESTO,
Degt
TOrno
Intervalli
avanzo
efame
all'
di
fiftema-
fopra
,..
mi
cui fondato
e modulazioni
che
,-
ufano comunemente nella mufica moderna ,. ma. non fi ufava-no nei feSe allora vi fia (lato qualche particolar Compofitore, che abbia ufato que' tali intervalli, de' quali fon per trattare /. o f
i
colo decimoquinto
il
...
faperlo^
badandomi, che
damento,
conda
fi
io
il
fuperflua
ffi
femituono minore
)gO-
ma
LI
'
Ffaut, Gfolreut
ini nuita
"f'\
>h&
vv^^PG?
i3
^~
alle,
lettere
La fua
forma
75,^4.. La
vera
La
fe-
muficalt
il
loro fon-
di
\xvt-
terza
div-
Gfolreut
=t
minore della terza minore di un femituono minore ~- r'ffi
*=/-
fua forma 144, 125. In quelli due intervalli na- I
fce il cafo pratico ,, che una feconda fia maggior, ragio- ut
ne di una terza
perch la feconda fuperflua colla di tre femituoni
Bf,
ma
La
,,
^. K=r
La terza diminuita
di
due
foli
fmituoni
jrr-^Q^-^
n
La
quarta diminuita
Gfolreut
Cfolfaut,
femituono minore
.QUO
'
ma
La
fua forma
32
2.5
Nella fecon*
da
TR*ATTfTO DI MUSIC**.
acuto in grave
da fuperflua convertendo
/~Ni
SET
wrt
i
fuperflua
diminuita
'
intpvuaHn A\
winXm itfV
intervallo
ufo
di moko
nuita convertendo
#
^^
j-\~
gg ES
-[
nafce
157
fettima diminuita
la
nmnor . Ne
Nella terza dimiin grave , nafce la fella
t-fi
tra
acuto
.na.
la
quinta
$Q
fuperflua
ifeOA
abbaftanza frequente
tra
noi
-e-
modo fecondo
La quinta
jjfc
quefto
con
diffonanza,
Egualmente
7 %
fi
ma come
adopra
fi
parimenti
la
confider, e
fettima
tratta
fi
fi
jEH^,
anzi
in
7 *
mfc^i
u.
fuperflua
^
m
r
xc:
apparecchia, e afcende
X
g&%*-f-*
ec.
E* ben
TRATTATO
*5g
E' ben vero, che
perch
fi
DI MUSICA.
modo
confider in altro-
a guifa
Ma
tratta
fi
Dlafolr
di
La
fefta fuperflua
fi
confider, e
da noi a
tratta
fi
guifa
.Ma
Egualmente
prima tafe
.-
em
e
t i m
no
Dico
verfale
che
fono
quefti intervalli
precifi dell'
efempio
..
te
ZI
tutti
i
%b
fi
in genere gli
fuppone
fi
Gfolreut
C%C %
Altri maneggi
confonanza
di
,.
ma
balla-
fono inclufi nel prefente fiftema uni4 muficale delle diffonanze annetto alla
figura VII, con cui fi . infpeflata la fcala diatonica comune ; e fono cromatici, ed enarmonici relativamente al prefente. fiftema. Replico la fcala
infpeflata ridotta col.
n
La
ma
feconda
La
terza
numero
ZT
-e-
.i?o.o-
vroo
jrtg
72.0
0--75*
fuperflua tra
diminuita ftp
)'
alle
fue forme.
Ffaut
75
perflua
la
quinta
fuperflua
tra Gfolreut
.
ggrjfe
-%5~
\p
*&-
'
Q7S
%0 *&*
,,
Gfolreut %.
%j6 r
indi la.
$y h
Cfolfaut
acuto
la:
fetti-
fefta fu*
450:- indi
Di-
musica.
t r*att^ito di
Dico
che
PE
zss:
intervallo
1'
cromatico
fegr
iSP
V
che
intervallo
2&-
enarmonico
che
intervallo
1'
1 |J;^
Croma*
al prefente lftema. Non vi bifogno di prova, perch tuttoci gi dimoftrato nel Capitolo quarto. Dico, che 1' intervallo
tico relativamente
fecondo
Mjyf--Q--&flS-
del
la idea
Gfolreut, tra
altra
lettera
le
ali
quali
Non
non
cos
vi cade
dell'
'
"'
.y/
>
"
n pu cadervi
...
teb,P^
intervallo
fe?
n\). n n rvSjjl
j^ijj?>Cy * - /
Di qual natura fiano poi queft' intervalli, e qual per natura debba efil loro maneggio, fi
pu efaminare con un efempio muficale alla ma-
no dedotto
Lo
W&&
do dunque
chiara la
minore, e
-r
da cui
fcala
fia fottratta
in
e3*S^.
prqcifione
efempio
le
de'
1'
la
comune
niverfale, e
33
Li
Tw
!?
U-^a^b
tervalli
armonia del
nel!'
Le
Baffo
fondamentale
>
come
nella
leggi da ofiervarf
Sar la prima
che non
in-
rifpettiva
,,
TRATTATO
*6o
DI MUSICA.
bafi,
di
la
fopra
liti
fatto
il
efempio
nell'
Dunque
genere diatonico.
n
intervallo
dedotto
^
uT T
damen-
non
le
m|
.
tre
vi fono,
non
tale
nn.^" q O
":-
ci di tal ar-
^Q
LI
'
5&
di
armonia. Di
Dunque
evidente
trpvarfi
perch
diatonica,
comune. Dunque
potranno
altre
nel
primo
Il
il
Baffo fon-
prime
bafi
n
ZSZ3S
?
tf^i
VSJ
7T?
,
,
TT*
fcala diatonica
tZ
cofa
la
minore
terza
la
1'
b*
fcnn*
cos, e molto pi
perch
la
armonia, come nella cantilena; altrimenper f per efempio fi volerle porre per pri-
fi
ma
mutarebbe natura
bafe
errore
Ffaut
Egual-
/TTy ^.
levando
>* * * mente
il
$&
fi
farebbe
faut naturale
Gfolreut naturale, ec, farebbe errore, perch
farebbe inverfione di natura . In fomma com' inalterabile la fcala comune in ragguaglio alla natura del genere diatonico, cos dev' effer inal-
nuova fcala in ragguaglio al genere particolare del prefenMolto pi perch finalmente quelle due feale devono effer
terabile quella
te
fiftema
comun condizione
Dallo
fleffo
Dunque
il
univerfale principio
fi
dedotta
per
fi
dimoftrazione
inalterabili
la
pre-
1'
alle
mie,
altrui
orecchie
tal
genere di
difappaflionate
e fatica/
Di
r ir|f
lr
ffrir
rrf
-6-
Um
Hrr
II
-Q
r^flf^fj
^(if- Q
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JTTT
?rrmrn^ri^i^
IjI IW
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fi
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H-Q
*i
frrirr j rko
irffrrMH^rriTfifril
rjJJnr
l fllJj
l
fcw5
X7
rr
Tp^ r
net
-6-
h rNjJji
terf*
-0
pj
SE!
J
TftfffgDffff
&3
fl^Tfrr}^rr}rr
Eg S
#&-
#- q q
-a-
TR^TT^TO DI MUSICA.
i'2
Djco, che
in
quefio
numero organico
ai
di
numero
in
e per
cio
quali corriipondono*
jfc
convertendo
L-
il
'
cn forma di
5"5"
*
Ma
diffonanza
convertendo quefta
forma
fedente
nella
nrin^
r
efemP- n n V f0n dff
Che
eIIa fonna
ieconda.ii
fi
trovi b
la proporzione .armonica,
chiaro
li
^^
Ba Zi
'
iCy
^ xoon
ciafeuna
Alamir
nota
8oo
J_
n -%9~
,
,
Ke8.SSfl
'
adeguando
.^-____
TT
de ^bbio,
febben
T L
tre
il
numero
note Ffaut
iooo,
75 fono le pretonica comune, e per foCfolfaut
forma,
la
Le
~'^i
akerata: ^endo 6
75 ,"
75 della ragie
8o C
e
e
dut0 altrove quella alterazione intrinfe7,f
ea
'r
, ed .ferrabile
dall' armonico fiftema,
da cni fi dedotta la ficaia
n
e
e
'
armonico
Ita
?4a
a vedereTn
vedete il quarto
r
term.ne, eh' la nota muficale
Dlafolr >*
Ouan.
'
al
n,C3 Pr
U 0ne C D
P<
altri
^'f
Ma
^^fW ^ma^come
'
WS
bile
ne
il
ti
5id.ftmguer
Le
tre
que perch
Dlaiolr
cedenti,
la
m.mma
note mufcali
il
quarto terfia
dovr
d.fferenza
<j 5--
in propor-
effer
P r P'one, che
7.
Sia
^
-^
t==:
f
G
TJ
fiata
fminf t
aln^proffr Si"armom
R.
fia
mine
zione
dunque comparato
""*'-*'
,
fia
?
*'
'
nota muficale
armonica co
Cfolfaut
675
tre an
Dlafolr
576"
TRJfTTiATO DI MUSICA*
i
576
,7, o
ragione
alla
6,7.
fa
67$
'
S7 6
7
6
differenza
ma
razionale
differenza
^C
Ma
163
Si trova la mini-
della
ragione
80 , 81
di cui
tanto pi
che in rifguardo
80,81
za di
.
-
9o
fficamente
note
nelle
del
cafo
tal
la
perch
dato
6,7
avr
224,225, ma
de'
224,225,
Suono
'
il
fifici
tuo-
fi
fuo-
guere
differenza di
muficali
dato
te
maggiore
tei'^o
la
il
W_jJL2_ ^
\j%- Q~
dal tuono
fenfibile
la differen-
fi
5tiono
'tci'ZS*
non
lui forza
fri
al
perch in di
nella
due termini
il
fliddetti
ma
vera forma
m7V
pi
ffica
ed forma confonante.
aggiunga quanto
Si
non poffono
tate
bafe
ta
darfi f
fi
non
detto qui
le
tuono di Alamir
non mai Dlafolr *&k
in
,
dell'
Baffo a prime
affegnato
bafi
tre
prime
fono
ve-
^efempio
Zq
bafi
fuddetta
quali trafpor*
2n
**Z
trova
fi
che ridotto
il
ar-
mo-
FR^TT^fTa DI MUSICA:
t*
moina
Ma
PerCh
fl
oTr^
^^^~,qual
3&
co1 nuraera
cio
>
mai
materiale.
della
Ma
la
Si opporr
la
(e
proporzione
dente
non
armonica oltre 6
, n pu
che
fino
mai
effer
quando
7,
la
abbia
fi
nota
a continuar
muficale
di tuono muficale,
i-
@g*
JL
grr"Q""
1
Perci
il
tuono
refta coftituito in
La
proporzione
S^oOi^/ <Vt
~f
ILJMz
oppofzione
ec
bella,
buona,
in
differenza
aritmetiche fefquiterze
13
turXr
Zlt
d,ffereilZa
-
8IOn
fi
trova
ma
15
muficale...
quello particolare
rionale
poi di
Dun,
di
ih
comparate a Dlafolr
di-
^^
224,225,6che
come 57 tf,
radlC a
,? minima
t
cagione A
della
differenza
<
fi
preferendo la proporzione
armonica completa
,570,500, io non rifponder pi con
^075
mas*
D-
rfc? QI
nulla tiene in
Gf
>P^^
t^Si:
vfore armonico
di terza
taila la
Bf
que
corrifpon-
^jVh
<SZJJZ2
ma Elaf
,
e quella nota fecondo la
vera natura della proporzione, e
Dlafolr
la
M^Ji
1'
dimoftrazione,
alla
incompleta*
P raf
TR<ATT\JTO DI MUSICA.
praffegnato della ragione incompleta della terza minore O:
i6i
q.
ideila quin
'
come prime
confronto
anzi a
forma
della feconda
bafi
giudichi la
fi
effetto
i'
in numero 28 24 21
mezzo armonico completo.
6,7,8:
il
k
Q
f
^_
(j
la
Ma
fia
come 27 a 20
in
differenza
della
forma 4
3V
b7S 50CT
20
di
80, 81
27'
3.
80
Il
termine 6y$
81
ed
1' incompleto
rifpetto al primo trmine della fcala, Dlafolr. Dunque
mezzo armonico, che deve dimoftrativamente affegnarfi , non di una
quarta completa, come 4, 3, ma di una quarta incompleta
come 27,
20. Ora fi dimoftri, f di tal quarta trafportata in Cfolfaut , Ffaut, fia
mezzo armonico pi proffimo Dlafolr
f , come $j tra 6y$ , 500, o
il
Elaf,
come 7
tra
d,8. Data
la
ragione
12^,940,
eguale a
27,20,.
far
i66
TR*ATT\4T0 DI MUSICA.
mezzo armonico 1080, perch izp
ic8o
40. Com~
far
differente per
in
due termini
numeri primi
parati
(in
Comparati
375
folr
la
37^
>
zione
6,y
di
Sp
27
20
in numeri primi
la
rifui ta
rifulta la
ragione
40
75,^4)
i2p,io8o
differenziale
375, 376.
Ma
molto minor ragione di 140, 141, e rifulta dalla comparavero mezzo armonico a 64 y eh' Dlafolr
Dunque Dla-
40
ragione
47,40
40,47,
j$ r $y6
li
37 minore della
Dunque vera la mia propofizione
375
cia feoperta
da cui fedelmente
ho dedotta
perch vero
fiftema
il
,.
Se poi in pratica per evitar la confufione giova intender il numero organico come fi intefo fin' ora ( e giova
veramente J, fi faccia fenza fcrupolo alcuno .1 molto pi , perch un tal
difetto non procede, intrinfecamente dal numero organico , quale per propria forza fempre una pratica dimoftrazione ; ma procede dalla
mancanza di un fegno muficale, che in quello, e in altri cali dovrebbe ag1'
giungerli di
la
loro diverfi
Perci come-dimoftrativamente
non oftante.fono
tra
l'
fettima.
Dunque
difetto
il
nulla
all'
pi
non
numero:
nel
mancanza
nella
di
del fuddetto-
..
..
La
pri-
,.
zione
della
fcala
affegnata
il
che
facile
vedere
fcala
La
e quello
terza
che-
fiftema di
genere cromatico, enarmonico,, non intendo per, che a rigore cos debba chiamarli. Quanto ho fatto vedere nella fcala diatonica infpefiata , ;
certo,, eh' analogo a' due generi cromatico,, enarmonico.. Ma quanto fi
TRvfTTvfTO DI MUSICA.
ipj
due
nie, perch
mi
fi
conofca
la
rifpettive
bada
armo-
aver
di
ri-
al
Q ^'r
-O
*"'
precifione
neffo
diffonanze dimoflrate
le
alla
VII,
figura
la
falfa
idea
che
fi
an-
quali fono in
nelf efempio
co-
udito. Son pi che ficuro, che molti vi avr di quelli, che riceveranno piacere non ordinario da quella particolare armonia, quantunque
te
all'
ii
trovar
modulazione
tuono propofolr
ni~E^rr
[_^
v
-,
"(^ZT^t^^X^Z.
eh'
f~
la
fio.
la
Ma
nella
rifoluzione di
diffonanza di
fettima
Dla-
polla in
^4
maggiore
chiata dal
no
della
g
jplSp^r:
r
P
"^
con
la
diffonanza
numero 6
di
di
Dlafolr
fettima
,
eh'
nafee da
ci
apparec1'
inganin
A-
lami-
TR^TTT^TO DI MUSICA.
*>6$
e*
faut
2,
i^
Quanto fi a
lon-
principale
m?
come
fi
farebbe per
tempio
finezza
arte
Indi
1'
inganno
D#
artificiale
12
perch Elaf
perch
ftano
la
prende
fi
quarta col
fz^Z
come
eh'
J ttjjl j
^^tr^'*
"
Ue "'
'
Egualmente
fiprende
rm
U re
come
H
1
%
r-fee-
X[^t
S' eTJy
D
^=hn
B*
4^M S
en ' memo f ra
P
r ufo
belimi
eh ?a
{
" P u effer nelIa f' a diatonica
?'
comune Derch fi 3 ,m ffiblle
qualunque di tali artifici, dove non vi
emT t';Pr U n m .P
nore
'
Si
Sfiata deU>
''
'
LT7
'
'
TR^TT^TO
a-a
DI MUSICA.
ity
aggiunga
fi
alla fcala
Dico
che
in
fa la fcala particolare, e
pitolo
:olo, principio
perch come
Indi
data
la
fi
1' armonia
efempio mu-
precifione
1'
"
primo, e
1'
efempla-
ficaie di
redi
parte acuta
in
cui Ffaut
fonante
vitare armonico di
dico
che convertendolo
ma,
e nella modulazione in
Elami
applicato a luo
portuno far ottimo effetch rigorofamente 1' armo3a modulazione non fi aldal tuono propofto , che
mente dev'
effer
1'
quefto Ca-
-tale artificio,
cr~
rr~
-L
nell'
arm-
'
ec.
i
[^
perch di-
cio
go
?**
op.
to, per-
P%
ogget
Al
nia
lontana
final*,
S~L
to prin-
por*
TR*4TT*AT. DI MUSICA.
170
sporre.,
ifpecie
ed apparecchiare ad arbitrio
,'
poi
e in precisone
quando
artifcj,
tali
s>
ottimo
intenda la
o canzoni . In
,
poftbno produrre nel Recitativo
loro forza, e natura, e fi adattino alil.
effetto
Ma
troppo facile
il
p evidente
la
modo
minore
rQ^Q
J2S2.-J.
i
femtuono
a Dlaiolr
jone
4ue
2&,
Edimo-
e ad
per
f|
gg.
- laf
Regge
il
organico medefimo
regge la feffa ra-
tatto
ma non
riote fuddette
fo di tutte le
tali
maggiore \j-r
fi
fanno
.fer-
vire.
CO NCLUSION
E.
STabilite
la
L
Cio jfo
come
3, 5
l
-
4,
oltre
1,
da
altri
fi
afferifce
3,5; ma
difficilmente
fenfibili
1
con
la
produrne molti
piti.
perch in ottava
11
Altri
quafi
non
vero
far vera
il
Pi fatto la qualit di quello terzo fuono effendo diverfa dalla qualit del
fuono naturale delle corde, quella diverfit pu cagionare equivoco ad onta del pi, efquifito fenfo di udito
e di migliaja di prove . Sia cos in
,
ipo-
TRATTATO
ma non
"*
ipotefi
baffo armonico
avanza
fifico
al
DI MUSIC A.
vi luogo a dubitare, f
fia
la
radice
ftabilimento dell'
armonica
il
armonia; unico,
irjt
fuono
terzo
fia
o no
Tanto
balta
il
prefente fiftema
la
figura
mi
fcienza
manente
del
ceffarie.
Ma
pio, e
mi fon
trattato
quando
del fiftema,
confini
proposto
riftretto di
alle col
in tutto
il
ri-
il
puramente neil
princi-
della
mia
propofizione effendo dedotta da ragioni attratte, come principi primi producenti, e formanti la figura circolare, e non da quantit concreta lineare,
fia
le fole
il
il
metodo deve'
rimedio
facile
il
fcie-
Prima;
fonda-
conda li quadrati de' feni , mezzi armonici della ragione , in cui fi divifo il
diametro (ridottala ragione a proporzione geometrica di (creta ec.) , in forza,
de' quali fi dimoftrata armonica la circonferenza. Terza; il diametro, come fomma di due raggi , e come divifo da feni , aritmetico nel fuo principio
concreto, perch neceffariamente comporto, e divifo da unit eguali.
quefte tre propofizioni fi aggiunga la proporzione di Archimede, in cui per
poligoni ifcritti , e circofcritti fi dimoftra effer il diametro alla circonferenza come 7 a 22. nulla per ora importando il difetto di 7, o l'ecceffo di
22. Nelle mie propofizioni contenendofi il principio a priori , nella pr-'
pofizione d Archimede contenendofi il principio a pojeriori della figura'
circolare, dico che ordinate tra loro le quatro propofizioni rifulta quella
;
tal
dimoftrazione della verit del mio principio, e del mio fiftema, a cui
n Ella, n chiunque avr mai che opporre. Ecco l'ordine. Perla prima propofizione la tripla la proporzione determinante f armonico fiftema ec. Dunque f la figura circolare procede da un principio armonico
primo, in qualunque modo proceda, quefto principio primo non pu e>
ier f non la tripla. Sia perci la tripla geometrica dilcreta 2,3,4,0',
formata da due mezzi, armonico 3, aritmetico 4, tra* quali fi affegni iL
-
mezzo
il
aritmetico
3:2,
e per duplicati
4, eh
il
mezzo
termini in
za
TR^TT\AT BI MUSICA.
in
knque
WWi
cipio, e
Ora
il
fi
iiltema.
Mezio
affai
.pi efatta,..
..
28,42,
n3
\9
5<M4. La
"-
7.8.
tn
tico
2400 arm.
48.,4P>50*itt-
2352,
2401
2402
Sf^r^T^T
f^
-058,
.41.1*. fara
aritm.
2450
ragguaglio moltiplicate
contrar.
due mezzi
2401 ,.852355: di-.2402
m nP Chl
Z
e
555 Saranno i due rifuif
i Q o
tati
mi T'}l
8526-08, 2078830,
eguali a 113
3.55 come 852355
2*788*
fono eguali a
7, 22 .Pedo mezzo 8 5 2o>3 tra 852355 nizzoarkmeico, e 852710 mezzo contrarmonico,
e dedotte' le differenze
2401
2402. per 35 f
Sar
rifiatato
il
7&J& *
'
per differenze
due
termini.
343
I2
,,
Fatta a quelli
em F Ii0 ddla n Ia
"P
f,, fvu ^f
43 ^ il cubo di 7 , perch- 7 per 7 40;
|
e: la mia poiizione in
radice
affe
'
ple;
le
mi
il
indicante
^a
per
1'
analifi
ritoltane
fi
trova,.
4^,7,8,12;
4^, 343' Ma 7',
.
dinioftrativamente
le
radici
che:
1
2 J
tri-
quanto
e:
fra
,.
refta
e del
irnnoffibile
interamente dimoiata,
mio
fiftema:.:
effondo di-
dipendano da un principio
vero, e primo. Legittima
conferenza fi cU effendo vera la feienza, i
lRei a
^' nC P
? ' la d]fficoI t inevitabile, che riilca dalla loro novi*
j ll
tft* debba effer fuperata
da: ftudio tempo,, e coltura*
tali
precifioni
Ne!
TR^TT^TO
DI MUSICA.
Nel
relative
.173
al
fiflema
Prima,
pimento
nomeno
dell'
armonico fiflema
nella feflupla
'1
111
fepir
che tre fuonij e per quando i fuonr fi ellendano oltre 5 in 6,7 ec. r
prova non tiene certamente. Ma quella effendo prova aggiunta, e la
principale effendo la dimollrazione , per cui fi fa ivi chiaramente vedere y
la
che
il
armonie
rifpolla
e in
Nel
rifpettive
la
zione della
fifica
fi
confeguenza leconfonanze
le
fine
le
dove
definifco
ediffonanze, occorre
modo comune
quantit
di
che
rif-
non difegnazioni della nollra mente/ e per certo,, che ivi mi oppongo al penfamento comune. Ma non in io,, che mi oppongo.- fono i fenomeni, che coltrinArdiremmo noi forf
gono e me, e quanti fiamo a dover cosi penfare
petto al
di
Non
non
me,,
fapendo io prevedere
altre
oppofizione
fi
faccia
ma
fifico-armonica natura.
alla
difficolt
foflanziali
fiflema
mi Infingo
primi Y intero
mi
ed effendo riabiliaverlo
di
ftabilito-
Non
fon obbligato.
comune
della
ha
altro
vigliarmi
vato f
fondamento, che
la
fola
abbaftanza, confiderando
umano fentimento
pratica.
fin
Ma
dove
in
qui
non
quello
finifeo
certo
,.
che
fono
molti
fecoli
mara-
di
propoli to
da
fia
arri-
che
COKI-
fi
TR<ATT\ATO DI MUSICA.
E certo, che in tutti quefti fecoli non
P^P dell' armonia e
mlZlT
L %L****
deduca le regole
del
174
compone
armonia
in
iti
g
tratta
o,
trova che
fi
la
mi
femi
S^
nto
-
Tu" Tu
della
licienufiche
ll0
colto intieramen-
^*
umana
**&* *"'
cuefta fola
Ini
g oni
ricereara
S
di
certo
principali
eT "^ 5*"^
concita e
congenita,
contrappunto.
Veda quel
fi
fica
ragione
musicale
S5|
fia
Qui
ella
in forza
TI
muficale
che
P nd effer P^biliffnna la deduzione. Il
r aUV
al di ld CQmando
E1Ia ha volutole ra.
'
l
V.
ri
fuppofta
de * cattato,
la
efiftenza
dell"
vedr evidentemente
MffiS^J
libi ita della deduzione
p
indipendente dal fentimento . Se poi giovi
fement ?mU
Che k fcienza
er Io co
io noi
P
de do
,
R etC K
dle
la
li
^5
Pe
reale
f
LdlZl
Vft?
Z
TfT
damenti, e
?^P
Ch
reaIe
WW
I V1
Meramente
in tal modo
riabilita
^^^
>
'
^J
che una
'
(ck
fentimento
alla
Filofofo
feien-
tal
molto pi da
fia
***
fon-
che da ma-
abbaftanZa
^ chU ^JoU '-ftudio** P"**E
o^doVV^^M^"
pubblicamente nota,
coltivata
tempo
16
che
he quando
le ulteriori
foffe
Icoperte
oiTervazioni produrrebbero
il
.facilit
massore
con!
k n dUe rl, P ett - L Un
che % ^ano "entimema
'
fC
nZa
6 ajUCat dalle cofe fifiche Separabili
dalla
\ me lfo
Pleg ebhe m0k
e fi Mararekbe molto pi
indi
uria ben. fondata fperanza
di pervenire per altra firada a:
quel fegno , a
rV
UtI h arUIC
aIrr - che fi
^uoprirebbe felicemente
un o?oTr
e
fia k eftenfl ne ddU fcienza
filarmonica,
'
U
fZlr
'
5Zr2!
f r/ f ^
T
T^?
ScThlt
e Ulia
ICCGla
k UOrnm dotd
Pane
e
>
fn
? tempi P
fono
in diverfi
intereffati per la mufica confider
in quel
prospetto,, che han creduto effer il legittimo;
e a ragguaglio han detto,
e dedotto cofe vere, maraviglie
e degne
,
ogni lode.
quando fol'
nUOV pr0f e "
che
n
P
armonia
io fon
>
fon ?
fondi
fi
fi
a T
SS^
LIT
" mCa
nte
Ver " e
me non
fero^
Ma
ed uomini
concerebbero
affai
fomma importanza
f
P m P
C m0t0d
B 0rofo
( A?rT
ioftanziah
de fiftema, e trovi che
'
%***
e di
P aCGre,
P^
fi
di
m.
di
ci
..
Ma
>
abbia
fatE0
refame
delle parti
il
va,
de.
fatti
meglio
fiflema regga
interamente
alla
wm
T R*ATT*4T0 VI
MUSICA.
t j$
Se Io le dico per efempio, che la regola di non doverh fare due ottave, e due quinte fucceflve tra le parti dell' armonia ha il Tuo principio
non folo in genere dalla natura de* due fiftemi armonico, aritmetico, ne'
quali le ragioni fucceffive fono Tempre diverfe, ma in ifpecie dalla dupla
e fefquialtera , come ragioni fondamentali dell' armonico fiftema ,
e per
e fgnificazione affatto didime dalle altre ragioni
per dignit
Se Io le
djco, che la regola de' moti contrarj tra le parti ha il fuo fondamento
,
tica
della ottava
per
divifa
armonicamente
la
>
ottava
q
U"
una
propone
1'
altra
deve
rfpondere
re
|j+
e cos
TT
TX
divifa aritmeticamente
le dica per
&
r a dedurre, io non far pi tra' viventi. Qualunque cofa fucceda, finch vivo, fon fuo per debito, rifpetto, e cuore/ e per Tempre difpofto
ad obbedirla,
come ho
fatto prefentemente
IL FINE.
J?ag.
armonico
leggi
aritmetico
NOI RIFORMATORI
Dello Studio di Padova.
AVendo
fitore
lato
veduto per
Fede
la
di
Revifone
ed Appro-
vazione del P. Fr. Francefco Antonio Mantua InquiGenerale del Sant' Officio di Padova , nel Libro intitoTrattato di Mufica fecondo la vera Scienza dell' Ar-
monia MS.
di
folite
le
Copie
alle
Padova
Dat.
li
Emo
28.
Proc,
Gennajo 1753. M. V,
Gio:
Rif.
R.if*
Rjft
38.
al
num. 269.
1.
Febbrjo
1753. M. V.
Eccellentiffimo
degli
Efecutori
contro la Beftemmia.
IV
/
^%^\ pr
VAB
.*
//xY
4-
///A
-eii
f*
-e-
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3I
i:
f.
>-
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3
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il
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