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SFIDE

QUOTE DI GENERE
di Chiara Silvani
Grazie al lavoro di Lella Golfo e Alessia Mosca lItalia la prima in Europa ad avere una importante presenza femminile nei CdA delle societ quotate e pubbliche assicurata dalla legge. Ma c ancora molto lavoro da fare a livello di sistema, a partire da welfare e retribuzioni.
Una legge creata nella speranza che, dopo undici anni dalla sua nascita, non serva pi. questo il curioso paradosso della legge 120/2011 sulle Quote Rosa, nata dagli sforzi delle Onorevoli Lella Golfo (Popolo della Libert) e Alessia Mosca (Partito Democratico). Entrata in vigore il 12 agosto 2011, questa legge vale per le aziende quotate in borsa e per le societ controllate da amministrazioni pubbliche: il 20% dei posti disponibili negli organi di amministrazione e controllo, in genere CdA e Collegi Sindacali, deve essere destinato al genere meno rappresentato, quello femminile. Dal 2015 poi sar necessario un ulteriore passo avanti, perch le donne presenti sul ponte di comando dovranno essere almeno un terzo del totale in ogni societ. Una volta raggiunto e consolidato questo obiettivo, nel 2022 questa legge andr in softta.

LA RIVOLUZIONE SERVITA

Non ci siamo fermate allapprovazione della legge, ma abbiamo monitorato la sua applicazione, continuando a seguirne gli sviluppi e svolgendo unazione informativa presso le donne, anch siano incoraggiate a candidarsi, e di promozione verso le societ Alessia Mosca, PD
Dopo il termine di scadenza star alla lungimiranza delle aziende proseguire in questa direzione ragiona Lella Golfo, Fondatrice e Presidente della Fondazione Maria Bellisario, che promuove e sostiene le professionalit femminili in Italia e allestero. Io sono ottimista: gi solo il fatto che tante grandi aziende abbiano anticipato la norma, nominando delle donne nei loro CdA quando ancora non erano obbligate a farlo dalla legge, o che nora solo due aziende siano incorse in sanzioni da parte delle Consob, mi fa pensare che una piccola e silenziosa rivoluzione sia gi avvenuta. Sono certa che, sperimentati i vantaggi di una maggiore presenza di donne ai vertici, nessuna azienda torner indietro. Lideazione e lapprovazione della legge conosciuta anche come Golfo-Mosca hanno creato le fondamenta di unimpalcatura che andata via via ampliandosi, perch sono seguiti molti altri impegni, come spiega la monzese Alessia Mosca. Non ci siamo fermate allapprovazione della legge, ma abbiamo monitorato la sua applicazione, continuando a seguirne gli sviluppi e svolgendo unazione informativa presso le donne, afnch siano incoraggiate a candidarsi, e di promozione verso le societ. Si deve percepire il valore di questo cambiamento culturale. Sono convinta che sia anche questo il nostro impegno come legislatori. Poi un altro importante successo stata la corsa al prolo migliore: molte aziende si sono mosse per adeguarsi e per cercare di conquistarsi le migliori professioniste sul mercato. Gli applausi al nuovo ordinamento sono arrivati da tutta Europa, con lItalia che per una volta guida gli altri Paesi verso il futuro e non attende di essere trascinata a forza. Allindomani dellappro-

Alessia Mosca, PD Foto: Luca Pradella

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vazione della legge, il Vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding ha indetto a Bruxelles una conferenza stampa congiunta in cui ha affermato che, in tema di quote, lItalia un esempio ricorda con soddisfazione Lella Golfo. Abbiamo fatto da apripista e negli ultimi mesi molti Paesi ci hanno seguito prosegue la politica e giornalista calabrese. In Francia in dirittura darrivo le legge sulleguaglianza uomo-donna, che allarga alle aziende con pi di 250 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato lobbligo di avere entro il 2017 il 40% di donne nei CdA, un obbligo nora limitato alle sole societ quotate e pubbliche. In Germania, dove le quote erano state bocciate lo scorso luglio, il Cancelliere Angela Merkel ha annunciato che nel programma della futura grande coalizione ci sar posto per le quote: a partire

Con una essibilit di questo tipo, per centinaia di migliaia di persone sarebbe pi semplice organizzare il proprio tempo libero, conciliare la vita privata con il lavoro, ridurre i tempi di spostamento e di conseguenza linquinamento. Ma c chi questa particolare forma di smartworking lha gi adottata, come spiega Alessia Mosca. Questa iniziativa stata il primo esempio tangibile su scala nazionale, non a caso in una citt complessa come Milano, di pratiche gi comuni in alcune aziende ed enti locali, che possono diventare un modello per quelle realt che non hanno mai attuato il lavoro agile prima dora. Ma dobbiamo vedere questa sperimentazione nella prospettiva di un progetto ampio. determinata, Mosca, e spera di vedere presto approvata la sua nuova proposta di legge. stata depositata alla Camera il 29 gennaio, lho rmata insieme a Barbara Saltamartini del Nuovo Centrodestra e Irene Tinagli di Scelta Civica. Ci tengo a sottolineare che il testo che abbiamo presentato

Allindomani dellapprovazione della legge, il Vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding ha indetto a Bruxelles una conferenza stampa congiunta in cui ha aermato che, in tema di quote, lItalia un esempio Lella Golfo, Presidente Fondazione Bellisario

dal 2015 le grandi aziende dovranno porsi obiettivi vincolanti per aumentare la presenza femminile in CdA, Ufci di Presidenza e nella Dirigenza in generale, mentre dal 2016 le donne dovranno comporre almeno il 30% dei CdA e dei Consigli di Sorveglianza delle societ tedesche. Un altro momento importante di questa rivoluzione culturale stata la Giornata del Lavoro Agile promossa dal Comune di Milano il 6 febbraio, che ha visto partecipare un centinaio di aziende, delle quali circa la met per la prima volta. Un esperimento per fare lavorare i dipendenti da luoghi diversi dallufcio: da casa, dal parco, dalla palestra, in co-working.
Lella Golfo, Presidente Fondazione Bellisario

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Da sinistra: Alessia Mosca, Viviane Reding e Lella Golfo

Enrico Giovannini, ministro del Lavoro del governo Letta, ha rmato a ne gennaio un decreto per istituire una commissione ad hoc, coordinata dal Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, con lobiettivo di favorire loccupazione femminile. Alessia Mosca ha le idee chiare sui primi progetti, che dovrebbero arrivare entro la met di maggio. Due punti dai quali partire, a mio parere, sono la proposta e lincentivo per nuovi modelli di welfare, anche attraverso collaborazioni pubblico-privato, insieme a ulteriori idee per favorire la conciliazione (per tutti, mamme e pap) e unazione decisa riguardo la parit di genere a livello retributivo. Non sar arrivata lora di procedere con interventi concreti?. Lella Golfo non nasconde il suo scetticismo nei confronti della commissione di specialisti. LItalia ha uno dei livelli di disoccupazione femminile pi alti dEuropa, uno dei pi bassi tassi di natalit e dei pi alti tassi di abbandono del lavoro alla nascita dei gli. Secondo lEuropa, nel 2010, 33 bambini su cento avrebbero dovuto trovare posto negli asili nido mentre nel nostro Mezzogiorno erano poco pi del 5%. Gli esempi da seguire esistono gi, basta aprire gli occhi.

frutto di una consultazione pubblica nel corso della quale la nostra proposta iniziale stata migliorata grazie al supporto e al contributo di tanti interventi: dagli esperti del lavoro alle persone che gi praticano lo smartworking, dalle aziende che da tempo lo propongono ai dipendenti, a quelle parti della Pubblica Amministrazione che ne fanno uso in modo pi o meno sperimentale.

Se aziende e professionisti si stanno abituando a un approccio concreto, per ora non si pu dire che il governo stia facendo lo stesso, lo sottolinea Enrico Giovannini, ministro del Lavoro del governo Letta, ha Lella Golfo: Non ho visto grandi sforzi ma ora, rmato a ne gennaio un decreto per istituire una commissione con la Commissione di controllo della Fondazione Bellisario, vigileremo su cosa accadr nelle ad hoc, coordinata dal Sottosegretario al Lavoro e alle grandi aziende pubbliche. A giugno una circolare Politiche Sociali Maria Cecilia Guerra, con lobiettivo di favorire ha introdotto un nuovo modello per la selezione loccupazione femminile dei candidati che entreranno nelle oltre cento partecipate pubbliche, quindi in aziende come Eni, Enel, Finmeccanica, Terna, Poste Italiane. Ora listruttoria sulle singole candidature sar svolta dal Dipar- In tema di conciliazione il nostro Paese deve guardare alle espetimento del Tesoro, supportato da due societ specializzate nel rienze internazionali, soprattutto dei Paesi scandinavi, ma anche alla recruiting di top manager e da un Comitato di Garanzia. Se que- Germania: la scorsa estate stata introdotta una legge in base alla sto nuovo principio di trasparenza verr realmente applicato, quale le famiglie hanno diritto a un posto in un asilo comunale e, se avremo pi del 20% di donne nei CdA di queste grandi aziende questo non disponibile, lo Stato che provvede alle spese per una pubbliche, tutti in scadenza nella primavera di questanno. struttura privata.

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