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Mario Coppola. Caff filosofico: Coraggio.

Al Godot, Avellino, 23 novembre 2013 Il coraggio la parola d ordine impiegata per dare e darsi for!a di vivere, morire, agire, pensare, e vincere virilmente l iner!ia, nonostante pericoli e ostacoli. Ma dal Mago di Oz al Cyrano di "ostand, dai Promessi sposi a Amleto, ritorna sempre il d#bbio se #no poi il coraggio se lo p#$ dare % o se glielo si p#$ dare. &'irt( intrascrivibile in concetti), com stata c*iamata, la fortitudo o for!a d animo refrattaria a #na defini!ione #nivoca e precisa, e va pi#ttosto compresa a partire dai diversi modi in c#i ne parliamo ordinariamente, e in c#i stata ed considerata nella letterat#ra, nelle scien!e, e nella riflessione filosofica. +a #na indagine s#lle vicende storic*e dell idea di coraggio, t#ttavia, emerge la fisionomia di #na ,#alit- intimamente aporetica, tanto da spingere a domandarsi se si tratti davvero di #n attrib#to o #na motiva!ione primaria di #n individ#o, o non viceversa dell effetto secondario di #na approva!ione sociale % sicc*. sotto la bandiera del coraggio si contrabbandi l assoggettamento a valori prefissati, la spinta alla normali!!a!ione e all aggrega!ione %, e se ,#ella parola d ordine indic*i davvero #na virt( o #n ,#alcosa di positivo. /orse per$ esiste anc*e #n altra forma di coraggio, #n coraggio del pensiero critico e a#to0critico, della parresa 1il dire il vero con franc*e!!a2, dell agire conseg#ente, del riconoscimento dell assen!a di valori e verit- assol#ti, di #n etica erotica della convivialit- e della com#nit-, del rifi#to del circolo cons#mo0profitto, della ribellione solitaria, e del g#ardare in faccia il n#lla e la mancan!a di senso.

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