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Aretusa

Aretusa era una giovane e bellissima ninfa dellAcaia, regione posta nel Peloponneso settentrionale. Anchella come Siringa era riluttante allamore ed era dedita al culto di Artemide. Un giorno, mentre si trovava nella regione dellElide, dopo aver corso per tutta la mattina nei boschi per una battuta di caccia, ritrovandosi tutta accaldata e stanca si ferm lungo le rive del fiume Alfeo, che scorreva poco lontano dalla citt di Olimpia. Attratta dalla frescura delle acque, pos larco e la faretra a terra e si avvicino alla sponda del fiume. Lacqua era molto invitante e subito Aretusa si tolse i vestiti e si immerse tra le onde del fiume. Mentre si bagnava, lasciandosi cullare dalle acque, ebbe la sensazione che le onde anzich scivolarle addosso la toccassero. Era una sensazione stranissima, come se lacqua avesse delle mani che sfiorassero la sua pelle. Per un attimo pens di non essere sola nellacqua, ma questo non era possibile poich ella era completamente sola nel fiume. << La stanchezza mi fa strani scherzi >> pens ad alta voce riprendendo il bagno. Di nuovo, per, dopo un po ebbe quella stranissima sensazione e si accorse che le acque, anzich fluire normalmente, le vorticavano velocemente intorno in tanti piccoli mulinelli. << Sei bellissima, Aretusa ! >> La ninfa si dirizz rigida nellacqua. Il battito del cuore era improvvisamente accelerato dallo spavento provocato da quella voce. Era stato come un bisbiglio proveniente dal fiume. Era certa di averlo udito chiaramente. Non riusciva, per, a capire: era completamente sola e non cera nessuno nei dintorni. Credette di nuovo di aver immaginato la cosa a causa della grande stanchezza. Si alz, quindi, e usc dallacqua rivestendosi velocemente. Mentre terminava di allacciarsi i calzari, improvvisamente, il dio fluviale Alfeo venne fuori dalle acque. << Chi sei ? >> gli chiese Aretusa con voce rotta dallo spavento. << Sono Alfeo, mia leggiadra Aretusa >> rispose il dio. << Tu mi conosci ? >> chiese la ninfa. << Si, ti conosco >> rispose il dio uscendo completamente dallacqua. La ninfa senza dire nullaltro termin di allacciarsi i calzari e svelta raccolse larco e la faretra. << Sei davvero bellissima >> continu Alfeo avvicinandosi alla ninfa, la quale contemporaneamente arretrava assumendo un atteggiamento di difesa. << Che cosa vuoi ? >> gli chiese Aretusa.<< Voglio te ! >> rispose Alfeo. << Vuoi me ? Ma cosa dici ? >> grid Aretusa. << Si, mia giovane ninfa. Voglio proprio te. Da quando le mie acque hanno toccato la tua pelle e il tuo corpo ho sentito scorrere dentro di me un forte amore per te. Ti amo, Aretusa, e voglio che tu sia mia ! >>. << Sei pazzo ! >> gli grid la ninfa. << Tu non puoi avermi. Io non desidero il tuo amore e non desidero te >> disse la ninfa. << Non parlarmi cosi. Io ti amo davvero ! >> disse Alfeo mentre cercava di toccare le spalle di Aretusa. << Non osare toccarmi ! >> grid la ninfa e voltandogli le spalle si diede alla fuga per dirupi, boschi e monti con la paura l cuore che Alfeo potesse raggiungerla. Il dio, che non si aspettava quella fuga, rest per qualche minuto ad osservarla mentre ella veloce si allontanava sempre pi da lui.<< Non andrai lontana. Ti prender e sarai mia ! >> disse il dio. Poi, ridendo, comincio ad inseguirla. Aretusa si era allontanata parecchio, ma il cuore le batteva in petto fortissimo e il respiro era diventato affannoso. La stanchezza, per la quale si era fermata a bagnarsi prima nelle acque del fiume, si era acuita sempre di pi. Si ferm: era stremata. Cerc di riprendere il respiro e di riposare qualche secondo. La stanchezza, per, era fortissima e voltatasi indietro vide che Alfeo si avvicinava sempre pi. Affranta, invoc laiuto della dea Artemide. << Potente dea >> preg Aretusa << Ti imploro di aiutarmi. Non permettere che io cada nelle mani di Alfeo >> Artemide prontamente accolse la richiesta della ninfa e lavvolse in una nube nascondendola alla vista del dio fluviale. Alfeo la cercava, invano, ovunque gridando: << Aretusa ? Dove sei mia amata ? >> Non smetteva un attimo di cercarla. Un giorno, pur no riuscendo a scorgerla nella nube, le si avvicino tantissimo senza tuttavia avvertirne la presenza. Per la paura Aretusa divenne fredda e, a poco a poco, sent il suo corpo sciogliersi e

divenire acqua limpida che inizi a scorrere come un ruscello. Alfeo, appena la vide, subito riconobbe le amate acque e in acqua anchegli si tramut per poter finalmente congiungersi a lei. Artemide, per, non permise che accadesse tutto ci e apri il terreno dinanzi alla fuggitiva fornendole una nuova via di fuga. Aretusa fugg sotto il fondale del mare Ionio senza che le sue acque limpide si mescolassero con le acque marine e riemerse dal terreno nellisola di Ortigia di fronte a Siracusa. L in Sicilia, Artemide la tramut in una fonte perenne di acqua pura a cui ancora oggi ci si pu abbeverare e rinfrescare.

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