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LA POP ART

In quegli anni in Europa e negli Stati Uniti erano presenti esperienze artistiche molto intellettuali, limitate nella comprensione e nella diffusione a ristretti ambienti culturali di elit. Le masse, i cui gusti erano rimasti spesso fermi al figurativismo accademico antico, erano indifferenti sia alle raffinate ricerche sulla materia sia allesasperazione gestuale dellAction Painting Larte dellimmediato dopo guerra era accolta con diffidenza dalla societ{ americana: - Difficolt di comprenderne finalit e motivazioni - Questa concezione artistica esprimeva un disagio esistenziale profondo connotato politicamente in senso ribellistico e anticonformista Era in aperto contrasto con lottimismo e la superficiale spensieratezza che la societ{ dei consumi imponeva al fine di garantirsi dei profitti economici. Negli anni Sessanta -> NUOVA FORMA DARTE POPOLARE: LA POP ART - Origine in Inghilterra - Maturazione negli Stati Uniti Pop abbreviazione di popular: - Non era arte del popolo o per il popolo - Era arte di massa, cio prodotta in serie La massa non ha volto Larte che esprime deve essere anonima: solo cosi potr{ essere compresa da pi individui. Caratteristiche: - Proposizione di valori quotidiani e volutamente banali Gli artisti pop attingevano le loro motivazioni da: - Mercificazione delluomo moderno - Ossessivo martellamento pubblicitario - Consumismo eletto a sistema di vita - Il fumetto come unica via di comunicazione scritta Spunti per la riflessione artistica sul valore degli oggetti, dei miti e delle immagini che li rappresentano sono: - Un prodotto di grande diffusione, come la Coca Cola - Limmagine di una stella del cinema Marylin Monroe La Pop Art attinge i propri soggetti dalluniverso del quotidiano, per tutti noti e riconoscibili - Uso volontario degli stessi canali di distribuzione della societ dei consumi Lintervento artistico avviene mediante la manipolazione dei soggetti stessi, grazie ai mezzi sempre pi raffinati che levoluzione delle tecniche fotografiche e tipografiche stava ormai mettendo a disposizione La Pop Art usa lo stesso linguaggio della pubblicit{ e risulta omogenea alla societ{ dei consumi che lha prodotta Lartista non privilegia lesperienza soggettiva, ma diventa puro manipolatore di immagini, oggetti e simboli gi fabbricati a scopo industriale, pubblicitario o economico. La pop art nel suo insieme asseconda il modello di sviluppo della societ statunitense, basato sul consumismo pi sfrenato Gli artisti pop non sono dei ribelli Le loro opere sono pi curiose che provocatorie e il loro impatto con la realt{ senzaltro pi ironico che sarcastico. Temi: il CIBO Nella societ statunitense il cibo il primo elemento di consumo, ma anche di abuso e di enfatizzazione. I prodotti alimentari sono decantati per le loro dimensioni, i loro colori, le loro confezioni. Il contenuto passa in secondo piano perch nella societ occidentale non si mangia pi per vivere, ma solo per consumare. La Pop Art quindi con i suoi moderni colori sintetici senza ombre e senza volumi, arte di consumo.

ANDY WARHOL
comprare pi americano di pensare e io sono americano come qualsiasi altro Anticonformista per ragionamento, pi che per istinto, egli impiega tutte le sue energie per costruire il proprio personaggio secondo i tempi e i modi di una ben orchestrata campagna pubblicitaria Finisce per diventare prigioniero del suo stesso mito come una star del cinema. Si identifica con i valori (o i disvalori) della societ dei consumi Adotta lo pseudonimo di Andy Warhol, da Andrew Warhola, troppo poco americano per piacergli. Sceglie un look particolarmente eccentrico. La sua formazione avviene tutta in America, anche la conoscenza dellarte e delle avanguardie europee sempre mediata attraverso la cultura e la sensibilit statunitensi. Adotta il procedimento della stampa serigrafica (procedimento meccanico di stampa anche a pi colori realizzato utilizzando matrici in tessuto di seta). Questo gli permette la riproduzione meccanica dellopera in numerose copie e la massima impersonalit dellesecuzione. Immortala soggetti presi indifferentemente dal mondo dello spettacolo (i volti delle star), dagli scaffali di un supermercato (come le bottiglie di Coca Cola) o dalle pagine di cronaca nera dei quotidiani. Nello stesso periodo affitta una grande mansarda nella 47 strada di New York, dove riunisce una serie eterogenea di giovani collaboratori. La chiamer{ la sua Factory, il suo personale laboratorio di sperimentazione artistica davanguardia. Dalla met{ degli anni Sessanta lartista accantona la pittura a favore del cinema, nel quale sperimenta una vera e propria estetica della noia. Quando Warhol scompare il 22 febbraio 1987, lAmerica si rende conto improvvisamente di aver perso , nel bene e nel male, uno dei maggiori interpreti della propria cultura.

BOTTIGLIE DI COCA COLA VERDI olio su tela

Lartista si appropria dellimmagine e la replica in maniera seriale utilizzando lo stesso linguaggio della propaganda pubblicitaria. La gente comprende solo quello che conosce - Nulla meglio degli oggetti simbolo della societ dei consumi pu prestarsi ad essere rappresentato artisticamente La ripetizione quasi ossessiva del tema ha lo stesso significato estraniante degli spot televisivi martellanti

MARYLIN MONROE

Nelle societ capitalistiche occidentali possono essere consumati anche miti di altro tipo, come quelli cinematografici, politici e musicali. Anche in questi settori contano le immagini che vengono proposte. Cosi il mito di Marylin Monroe non sta tanto nella sua bravura come attrice, ma nell'incalzante riproposizione della sua immagine da parte dei mezzi di comunicazione di massa. L'infinita ripetitivit finisce per togliere espressivit. La troppa conoscenza visiva consuma impietosamente l'oggetto, rendendolo subito vecchio e richiedendone uno sempre nuovo, pronto per sostituirlo.

SEDIA ELETTRICA

Warhol applica le sue ripetitive variazioni sul tema della morte, riproducendo fotografie di incidenti stradali, di disastri aerei, di condannati a morte. Dove c violenza c notizia e il pubblico di massa per sua natura sanguinario. Nella "sedia elettrica" la drammaticit del soggetto stride con la sua ripetizione nei colori pi diversi.

MINESTRA IN SCATOLA CAMPBELL'S

Gli oggetti pop art per eccellenza restano i cibi. Cibi quasi mai naturali e appetitosi, ma preferibilmente conservati, disidratati e surgelati. Warhol prende la minestra. Ritrovare in un dipinto da museo un prodotto da supermercato rende paradossalmente artistico il quotidiano o smitizza l'arte portandola al livello della massaia media che sta facendo la spesa. Per l'artista dunque "tutto bello", allo stesso modo di come "tutto noioso". I canoni di questa estetica provocatoria e un po superficiale sono testimoniati dalla sua affermazione: "La cosa pi bella di Tokyo McDonald's. La cosa pi bella di Firenze McDonald's. La cosa pi bella di Stoccolma McDonald's. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello".

ROY LICHTENSTEIN
Insieme a Warhol, Roy Lichtenstein fu uno dei maggiori interpreti della pop art. Ha una formazione artistica tutta americana, che risente in modo preponderante anche del gusto per la grafica pubblicitaria e per il disegno industriale. Durante la Seconda Guerra mondiale, il giovane Roy destinato al fronte europeo e nel 1946 ritorna negli Stati Uniti. La svolta pop avviene quando entra in contatto con Andy Warhol. Il fumetto diventa la matrice principale della sua opera. Parte dallanalisi di una qualsiasi vignetta, anche banale e in se poco significante, e ne ingigantisce a dismisura le dimensioni. Un fumetto portato alle dimensioni di un quadro assume forme e significati profondamente diversi dalloriginale. Utilizza il magma (un particolare tipo di smalto acrilico), comune a molta della sua produzione, che gli permette di ottenere il massimo della brillantezza. Lintervento creativo dellautore consiste nel mutare gli spessori dei contorni, dei tratteggi e delle retinature tipografiche, in modo da farli apparire innaturalmente fuori scala, e assolutamente irreali. I mezzi tecnici della pittura sono dunque subordinati a quelli della grafica, il che la confessione di come larte, secondo Lichtenstein, non possa essere figlia altro che della societ dei consumi e della comunicazione di massa. In una tela del 64 riporta il Tempio di Apollo, eliminando qualsiasi particolare superfluo, trasformando le rovine in un motivo puramente grafico. Limmagine, priva di dettagli e limitata quasi a pure linee di contorno, acquisisce nuovi valori sul piano simbolico diventando una specie di emblema, banalizzato, di come la societ di massa, consumista e superficiale, vede lantichit classica: - Nientaltro che un mito da consumare alla stregua di Paperino, della Coca-cola o dellindimenticabile Marylin.

ORIGINI DELLA POP ART E RICHARD HAMILTON (1922-2011)


Prima di imporsi con grande successo nel corso degli anni Sessanta negli Stati Uniti - la Pop-art ha avuto origine durante il decennio precedente in Inghilterra. La sua prima formulazione avviene allinterno dellINDIPENDENT GROUP di Londra. Riunisce al suo interno diverse personalit: oltre ad artisti, anche architetti e critici darte. I membri rivolgono la propria attenzione ai rapporti tra arte, scienza e tecnologia, esplorando il legame tra larte considerata alta (dellavanguardia) e quella bassa, della nascente cultura di massa. Uno dei membri principali del gruppo Richard Hamilton. Lopera che lo rese subito celebre : che cosa rende le case moderne cos diverse ed affascinanti - un collage del 56 , che diventato una sorta di manifesto visivo del Pop britannico poich vi compaiono tutti gli elementi, gli emblemi e i miti della cultura popolare contemporanea: Dallarredamento moderno alla cultura maniacale del corpo Dai nuovi strumenti tecnologici al cibo in scatola la scritta POP sul lecca lecca tenuto in mano dal culturista un presagio che avrebbe ispirato gli artisti della Pop Art americana.

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