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GLI GNOMI

I Cera una volta un povero calzolaio che abitava con la moglie in una casetta al limitare di un bosco. Luomo aveva vissuto sempre onestamente, il lavoro non gli era mancato mai, ma con il passar del tempo i clienti erano diminuiti. Cos il buon uomo, giunto alle soglie della vecchiaia, si trov in miseria. Ah, moglie mia ! sospirava lui. Moriremo di fame se il Signore non ci dar una mano ! E la moglie, che aveva un temperamento da leone, rispondeva : Non voglio udire codesti piagnistei, c ben altro nella vita di cui disperarsi ! Una sera la neve cadeva fitta fitta e la donna, guardando fuori dalla finestra, disse al marito : Vedo alcune luci laggi nel bosco ! Che saranno, marito caro ? Luomo, che era seduto al deschetto intento a tagliare un paio di scarpe, si alz e raggiunse la moglie. Non v nulla di strano ! Sar la fame che ti fa apparire le luci dinnanzi agli occhi comment egli con amara ironia. Quindi ritorn al suo tavolino da lavoro e riprese a tagliare, sbuffando e lamentandosi di tutto : Mi rimasto solo un pezzo di cuoio per un solo paio di scarpe ! Eh, moglie mia, che ne dici di questo ? Venderai le scarpe e con i soldi compreremo pane, orzo e legna tent di incoraggiarlo la moglie ottimista. Prima dello scoccare della mezzanotte, i due coniugi andarono a letto. Buonanotte caro ! E speriamo in Dio! disse la moglie. II La mattina seguente, luomo si alz prestissimo, perch voleva cucire le scarpe che aveva tagliato la sera prima. Tutta la notte aveva pensato di vendere le scarpe al mercato di Borgogioioso, un villaggio al di l del bosco, famoso per la generosit dei suoi abitanti. Scese in cucina triste e ah, meraviglia delle meraviglie ! Le scarpe stavano lucide e ben rifinite sul deschetto.

Non vera nessun dubbio : le scarpe erano l, pronte per essere calzate da un signore elegante. Le esamin ben bene : perfette ! Le cuciture erano precise ; la punta e lo sperone anchessi bellissimi ! Gi ! pens luomo. Chi ha terminato le scarpe che ho tagliato ierisera ? E quando ? Oh, ma diventi pure grullo ? - grid la moglie che savviava a racimolare qualche briciola per la colazione. Il calzolaio la squadr da capo a piedi con aria interrogativa. Ehi, ti sei addormentato ieri sera che parevi un corvaccio e, al risveglio, ti ritrovo pure rintontolito ! Le avrai cucite tu, quelle scarpe ! disse la donna, che era stanca di quel marito molle come un fico maturo. Che scherzi gioca la fame ! Ah, tu non hai pi testa per raggionare ! Siamo andati assieme a letto mi hai udito russare e ora saresti disposta a giurare che queste scarpe sono opera mia ?!? replic infuriato il marito. Nel cuore della notte ti sarai alzato e avrai terminato il lavoro ! disse la moglie, che voleva sempre avere lultima parola. Qualcuno buss alla porta. E meno male, perch la discussione si stava animando troppo. Alla porta cera un giovane, elegante e cortese, che domand se il calzolaio avesse un paio di scarpe da vendergli. Fortuna volle che le scarpe sul deschetto fossero dello stesso numero del ricco signore. Sono stato invitato al ballo della duchessa e, per loccasione, il mio sarto mi ha confezionato un abito superlativo. Voi capite, che anche le scarpe debbono risultare allaltezza del vestito spieg il giovane. Capisco, capisco ! mormor il calzolaio, che ricevette una bella somma, certamente superiore a qulla che avrebbe osato chiedere. Quando furono soli, il marito abbracci la moglie dicendole : Hai raggione tu : non si deve mai smettere di sperare !

III Cos il calzolaio tagli altre scarpe che abbandon incompiute sul deschetto. La mattina dopo le calzature erano nuovamente pronte per essere vendute. Stavolta luomo le port al mercato di Borgogioioso. Un commerciante di carozze gliene noleggi una completa di due bei cavalli, snelli e agili. Tutta la gente del vilaggio credeva, che il calzolaio avesse trovato un tesoro nel bosco. Le otto paia di scarpe esposte al mercato sparirono in meno di unora e il calzolaioi riprese la via di casa con le tasche piene di monete. Quella sera, riuniti attorno alla tavola, marito e moglie stavano deliziandosi con la gustosa cena. Chi avrebbe mai sperato, solamente qualche giorno fa, unabbondanza simile ? disse luomo. Sono preoccupata! linterruppe la donna, facendosi improvvisamente seria. E perch ? Abbiamo tutto quel che vogliamo. Su, dimmi, ce forse qualcosa che desideri e che non osi chiedermi ? obiett il marito. Non posso credere che da solo tu abbia cucito tutte queste scarpe C qualcosa di misterioso in questa faccenda ! Prima di prendere sonno, la donna propose : Scendiamo a dare unocchiata ! Ho il sospetto che qualcuno entri in casa nostra in piena notte. Luomo acconsent. In silenzio si nascosero nellangolo pi buio della grande cucina e stettero ad aspettare. Poco fa due omini, piccini piccini, sinfilarono sotto la porta dingresso e sgusciarono lesti nella stanza, ponendo davanti a se minuscole lanterne. I due coniugi si lasciarono sfuggire un OH ! di stupore, ma gli gnomi non gli udirono. Entrambi indossavano una camicina lacera e un paio di pantaloni in parte rattoppati. In testa portavano un berrettone di lana scura consumato. Calzavano scarponcini molto malandati. Uno degli gnomi era grassotello, laltro era esile come un fuscello. Nonostante laspetto miserabile, i due omini sprizzavano allegria da tutti i pori e parevano soddisfatti di poter lavorare per il calzolaio. Presero infatti a cucire con tanta precisione che il calzolaio voleva gridare Bravi ! .

Li riconosco sono gli gnomi del bosco ! La loro lanterna brilla come la luna riflessa sulla neve ricordi ? disse la moglie sottovoce. Il giorno seguente il calzolaio e la moglie non fecero che parlare degli gnomi e della loro generosit e bravura. Senti, marito mio, gli gnomi sono stati gentili con noi e dobbiamo sdebitarci. Confezioner per loro due camicine di panno, due belle giacchine, pantaloni di morbido veluto e caldi berretti di seta propose la donna entusiasta. Non hai che da cominciare, moglie mia. Io intanto taglier e cucir due paia di scarponcini ! Tra due giorni Natale e sar meglio incominciare subito. Il giorno dopo il calzolaio e la moglie non levarono lo sguardo dalle loro faccende e prima del tramonto i vestitini erano pronti e gli scarponcini finiti. Stanchi ma felici, i due coniugi si coricarono. Era da poco trascorsa la mezzanotte e i due omini misteriosi entrarono nella casetta. Appoggiati sul deschetto, al posto delle tomaie, cera un magnifico corredino. Gli gnomi capirono subito che il dono aveva un significato particolare, che era un segno di ringraziamento. Si tolsero i cenci e indossarono i nuovi vestitini. Poi videro gli scarponcini e sentirono un tuffo al cuore : con quale amore erano stati cuciti ! Per la felicit presero a saltare e a ballare. I topolini, udendo tutto quell frastuono, misero la testa fuori dal buco della tana. Quindi parteciparono a quella allegra baraonda con pirouette e capriole. La festa dur fino al mattino del giorno dopo, la vigilia di Natale. Da allora la fortuna non abbandon mai pi quella casa. Il calzolaio e la sua moglie non dimenticarono mai che la generosit aiuta chi riceve il bene ma anche chi lo fa.

(da Conti di Jakob e Wilhelm Grimm )

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