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TONY LEVIN: STICK MAN!

a cura di Donatella Lavizzari donatella@immaginienote.it foto Raimondo Luciani

Tony Levin un bassista che unisce una grande tecnica musicale ad uno spiccato senso del groove. Noto per il suo lavoro con Peter Gabriel ed i King Crimson ma questo eccezionale musicista ha collaborato con moltissimi artisti tra cui Lou Reed, James Taylor e Carly Simon. Ha pubblicato un libro intitolato Beyond the Bass Clef (Oltre la chiave di basso) e due libri fotografici: Road Photos e Crimson Chronicles e sta lavorando ad un volume di poesie.
Ciao Tony, quali sono state le tue influenze musicali? Ho ascoltato la musica di mio fratello Pete, jazz e classica. Oscar Pettiford stato uno dei miei artisti preferiti. Ci parli del tuo rapporto con Peter Gabriel? E' stata davvero una lunga collaborazione. Peter davvero un grande artista! Con lui nulla statico, ci sono sempre sorprese, sempre alla ricerca di nuovi modi per fare le cose. Mi piace pensare che il suo spirito innovativo abbia influenzato il mio modo di suonare. A livello personale stata un'esperienza ancora migliore. L'opinione pubblica consapevole di quanto Peter abbia usato il suo successo per portare l'attenzione e gli aiuti a quelle organizzazioni che combattono per i diritti umani nel mondo. E fonte di ispirazione per molti altri artisti rock. Peter quel tipo di persona anche in un contesto pi piccolo. La band sempre stata per lui come una famiglia. Come stato suonare con i King Crimson? E stata una grande sfida ed una grande esperienza per me, ho imparato molto dagli altri tre musicisti, ognuno di loro un grande maestro. Poi con il "doppio trio", nel 1990, si sono presentate nuove sfide. Forse il risultato finale non stato cos speciale, ma penso che abbiamo fatto un lavoro degno nel continuare a rompere gli schemi, nel cercare di trovare nuovi modi di suonare rock progressivo. Ci piaceva rischiare musicalmente. Questa band ha avuto una grande influenza sul mio approccio alla musica. Con quale artista ti piacerebbe collaborare? Mi sarebbe piaciuto lavorare con Jimi Hendrix. Ma poich non si pu tornare indietro nel tempo, mi piacerebbe lavorare con Carla Kihlstedt. Puoi descriverci il tuo rapporto con il Chapman Stick? Come bassista ero in cerca di diverse textures e lo stick mi ha dato molte possibilit, regalandomi suoni particolari, insoliti. E stato lo strumento ideale per la registrazione da solista e poi ho formato una band, gli Stick Men. C' una session di cui sei particolarmente fiero? Dovrei trascorrere giornate ripensando a tutti gli anni di lavoro per rispondere correttamente, ma posso dire che durante la realizzazione di Liquid Tension Experiment, il progetto con Jordan Rudess dei Dream Theater, sono rimasto stupito di quanto velocemente gli altri musicisti si avvicinavano con idee e registravano sezioni realmente difficili.

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