Sei sulla pagina 1di 1

Tagliabue Chiara

NOI VOGLIAMO LA SFUMATURA, NON IL COLORE VERLAINE Noi vogliamo la sfumatura, non il colore scrisse Verlaine in un verso di una sua famosa opera,
lArt Potique (Arte poetica). I contrasti troppo marcati, i suoni uditi con chiarezza, ma anche semplicemente le poesie scritte con regole troppo ferree, uccidono il significato stesso della poesia. Il lettore, deve aver la possibilit di interpretare lopera liberamente e, in particolar modo, di attribuirle il significato da lui desiderato, lasciandosi cos trasportare dalle emozioni che la poesia stessa suscita in lui. Emozioni che nascono, non tanto dalla rigorosa ricerca di termini aulici e di rime come avvenuto in passato, quanto dalle descrizioni ovattate degli artisti. Poich queste imprecisioni volute e ricercate da essi, come nei contorni delle figure in dipinti quali Levar del sole di Monet, le scene osservate in lontananza dallalto della mia mansarda, col mento tra le mani e dai rami irti del moro o, ancora, i suoni apparentemente chiari come i tonfi spessi e lunghe cantilene, ma che appaiono invece intuiti solo attraverso lausilio della vista, ci trasmettono una sorta di tepore, di quiete che non avremmo altrimenti raggiunto con raffigurazioni pi precise, pi delineate e, conseguentemente, pi fredde della realt. proprio attraverso un gioco di sfumature che lartista riesce a portare forti emozioni al lettore. Il quale, dinnanzi a queste opere, si trover inevitabilmente avvolto nella dolcezza di queste figure e si culler in quellalone di vaghezza e di nebulosit che proprio luso delle sfumature crea. Lutilizzo di colori troppo marcati, di contorni ben definiti e di suoni troppo vigorosi tende s a scuotere lanimo del lettore, ma allo stesso tempo ne ostacola limmaginazione e non gli permette di entrare in sintonia con lopera. Sono proprio i paesaggi illimitati come i cieli infiniti, i suoni come lo sciabordare delle lavandare cadenzato dalla gora che giunge filtrato e attenuato alle nostre orecchie, ma anche il sentimento di abbandono come son rimasta! Come laratro in mezzo alla maggese che ci fanno perdere la cognizione del tempo e dello spazio, che sognare fanno deterno e che ci conducono proprio allinterno di quel paesaggio che lartista ci sta dipingendo. Un paesaggio che sembra quasi delinearsi solo lontanamente nella nostra mente, come accade con i sogni. Vediamo il luogo in cui ci troviamo, conosciamo i suoni che ci circondano, il mondo intorno a noi pieno di colori ma nulla di tutto questo ci sembra veramente reale. Limpressione quella di vedere tutto da una posizione esterna, come se la scena non ci toccasse in prima persona. Tutto ci che ci appare, come la scena in cui a lente grida, uno le lente vacche spinge; altri semina; un ribatte le porche con sua marra paziente;, lontano e indefinito ed proprio questa la vera poesia. Essa non deve essere volta allanalisi minuziosa della realt, allespressione di giudizi e alla spiegazione di ogni singolo atto della vita dei suoi protagonisti, siano questi le lavandare in lontananza o il passerotto nascosto nella siepe; questi sono i compiti della letteratura, non della poesia. Quindi, se davvero desideriamo sognare e provare emozioni sincere e profonde, la verit che Noi vogliamo la

sfumatura, non il colore.

Potrebbero piacerti anche