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I problemi aeronautici in quello che nel passato era chiamato v.

, vale a dire nellaltissima atmosfera (oltre i 20 km di quota) e addirittura nello spazio circumterrestre, sono oggetto della superaerodinamica. Nellatmosfera rarefatta delle quote orbitali vanno determinate le azioni che molecole o atomi esercitano sulla superficie esterna di un satellite per stabilire i coefficienti aerodinamici, e quindi la resistenza totale, da cui dipendono vita orbitale e stabilit intorno al baricentro. Molecole e atomi si considerano neutri (la magnetoaerodinamica studia il moto di correnti ionizzate). Rispetto al numero di Knudsen ( Knudsen, Martin Hans Christian), Kn, il campo della superaerodinamica caratterizzato da Kn1 o Kn1 per cui le collisioni tra molecole del mezzo e corpo in moto sono preponderanti rispetto a quelle intermolecolari nel gas. La trattazione svolta in base alla teoria cinetica dei gas, mediante la quale, noti i coefficienti di accomodamento e temperatura superficiale del corpo, si determinano i coefficienti aerodinamici Cr, Cp del corpo e il coefficiente di scambio di energia fra corpo e gas. Il regime con Kn1, detto

regime delle molecole libere, si studia trascurando le collisioni intermolecolari. Le azioni tra corrente e corpo si determinano dalle variazioni di quantit di moto delle molecole prima e dopo lurto con il corpo. Con i coefficienti di accomodamento si calcolano le quantit di moto delle molecole dopo lurto. I regimi con Kn1 sono di transizione fra regime continuo (Kn1) e molecole libere (Kn1). In quellodi scorrimento (slip flow), non vale la condizione di aderenza (cio velocit relativa nulla) del gas alla superficie. Il problema di notevole complessit teorica (campo di validit delle equazioni fondamentali) e sperimentale (corretta interpretazione dei dati). La sperimentazione si esegue in gallerie a bassa densit in cui si ottiene lo slip flow; gli impianti constano di sorgente con gas in pressione (argo, He, N2), camera di ristagno, condotto di accelerazione e camera di prova (dove il grado di v. dellordine di 102 mbar). Il modello c disposto (v. fig.) nella camera di prova a su un supporto b e le forze agenti su di esso (ordine di 102 N) si misurano con la bilancia di torsione d. Per Mach superiore a 6 il gas prima riscaldato

con arco elettrico e per evitare condensazione sul modello. Per il campo Kn1 si usano gallerie a fascio molecolare in cui si ha un fascio collimato di molecole la cui energia cinetica, relativa alla velocit di volo del corpo, si regola agendo su pressione p0 e temperatura T0 iniziali del gas, mentre il cammino medio molecolare regolato da diametro dellorifizio di afflusso e pressione in camera di prova. Langolo di attacco del modello pu variare. Con un tubo di Pitot per bassa densit si rileva inclinazione e velocit delle molecole riflesse, con la bilancia di torsione si misura la forza totale sul modello. Con v. daria si indica la causa apparente di rapide e non volute riduzioni di quota di aeromobili in volo in aria agitata, causate invece dalla brusca riduzione di incidenza aerodinamica ( raffica).

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