Le confutazioni sperimentali:
• Secondo la teoria di Maxwell dell’elettromagnetismo gli elettroni in
orbita intorno al nucleo avrebbero dovuto perdere rapidamente energia
per irraggiamento e quindi precipitare sul nucleo.
• Lo spettro di emissione dei gas non è continuo, ma a righe.
IL MODELLO ATOMICO DI RUTHERFORD
Osservazioni sperimentali:
L’effetto fotoelettrico
Gli spettri di emissione dei gas
LO SPETTRO ELETTROMAGNETICO
LA NATURA ONDULATORIA DELLA LUCE
Lunghezza d’onda e frequenza
Ampiezza (Intensità) d’onda
h = 6.626* 10-34 J · s
L’EFFETTO FOTOELETTRICO
Il fenomeno: una superficie metallica colpita da radiazione elettromagnetica
emette elettroni.
Osservazioni sperimentali :
• Si ha emissione fotoelettrica solo se le frequenza della radiazione incidente
() è superiore ad un valore soglia (0) .
• L’energia cinetica degli elettroni emessi dipende dalla frequenza della
radiazione incidente e non dalla sua intensità.
• Il numero degli elettroni emessi per unità di tempo aumenta all’aumentare
dell’intensità della radiazione elettromagnetica incidente.
L’EFFETTO FOTOELETTRICO
IL CONTRIBUTO DI EINSTEIN
La spiegazione:
I postulati:
1. Nell'atomo gli elettroni ruotano intorno al nucleo su orbite circolari.
Ognuna di queste orbite ha un raggio ed un valore di energia ben
determinato
2. Il momento angolare degli elettroni é quantizzato. Esso puó assumere
soltanto certi valori (valori permessi), ma non puó assumere i valori
intermedi fra quelli permessi
3. Finché un elettrone rimane nella sua orbita, non emette e non assorbe
energia.
4. Un elettrone può operare una transizione da un livello di energia ad un
altro solo assorbendo o emettendo radiazione. La frequenza della
radiazione è data dalla nota relazione:
h = D E
dove D E è la differenza di energia fra i due stati coinvolti ed h è la costante
di Planck.
IL MODELLO ATOMICO DI BOHR
centrifuga
0h2 2
r= n
me 2
e 2
me 2
I Problemi:
1. Le soluzioni dell’equazione sono estremamente complesse da
ottenere.
2. Per ogni atomo bisognerebbe determinare le opportune soluzioni
(ogni atomo ha una propria struttura atomica).
GLI ATOMI POLIELETTRONICI
L’approccio semplificato:
Prescinde dalla risoluzione dell’ Equazione di Schroedinger .
Assume valide come funzioni d’onda, quelle ottenute per l’atomo di
idrogeno, con le opportune modifiche rese necessarie per ottenere
previsioni che non si discostano sensibilmente dai risultati sperimentali.
Precisazione sui livelli energetici
Passando da un elemento a quello
successivo, l’aggiunta di un
protone al nucleo e di un elettrone L’energia dell’orbitale è tanto più
periferico aumenta il campo piccola quanto maggiore è l’
elettrico preesistente e quindi interazione tra l’elettrone e il
aumenta l’interazione tra nucleo.
l’elettrone e il nucleo.