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L’Espressionismo astratto
• Gli anni 50 sono anni di grande svolta per l’arte
americana, poiché si nota lo spostamento del centro
artistico da Parigi a New York
• Il New Deal di Rooswelt fronteggia la crisi del 29
dando vita alle iniziative per giovani artisti
• Il questi anni la città di New York si popola di molti
artisti dato dal fatto che emigravano in America a
causa della guerra e la maggior parte provenivano da
Parigi come Duchamp, Mondrian(legati al surrealismo)
e Leger (legato al post cubismo)
• Nel 1942 la collezionista Peggy Guggenheim apre la
galleria d’arte Art of the Century che è il centro d’arte
contemporanea fondamentale dove erano esposte
opere surrealiste di Miro ma anche di artisti americani
con linguaggio autonomo e originale
• Un evento importante è dato anche dall’esposizione al
Museum Of Modern Arts di New York con opere
figurative collezionate da Salomon Guggenheim, questi
dipinti sono innovativi e sconvolgono l’immaginario degli
americani che si confrontano con questa pittura.
• Nel 1944 il critico Robert Coates a questa novità diede il di
Espressionismo Astratto ciò vuole annullare il principio della forma
come ordine concepito prima dell’esperienza: l’opera nasce dal
processo di improvvisazione psichica, è un linguaggio caotico,
irrazionale dove gli esiti dipendono dalla personalità dell’artista
• 1943 vi è la mostra personale dell’artista Jackson Pollock alla galleria
Art of This Century di peggy, questa mostra ha carattere di manifesto
pubblicitario e consacrazione dell’atto creativo come momento
espressivo
• L’operazione di pittura dell’artista copre la superficie della tela con la
materia colorata in modo libero impedendo la divisione tradizionale
tra figura e fondo, nella sua pittura c’è una sorta di aggressione che
invade lo spazio dello spettatore
• Gli artisti dell’espressionismo astratto rifiutano l’idea
di spazio pittorico inteso come presentazione virtuale
della realtà, qui la figura e lo sfondo hanno lo stesso
valore
• La pittura è pulsione espressa dal gesto tramite colore,
è struttura privata, è biografia dell’artista che lo crea.
• L’espressionismo astratto riassume varie esperienze
artistiche avvenute negli stati uniti d’America come:
l’Action Painting – Color Field- scuola di New York e
scuola del Pacifico.
La Scuola di New York
• È uno dei fenomeni più significativi dell’espressionismo
astratto che dura fino agl’inizi degli anni 60
• Chi aderisce come artisti sono: Pollock, Franz Kline,
Philippe Guston, essi inventano nel 1952 l’Action painting
«pittura d’azione» dove la tela diviene schermo dove si
fissa l’esperienza fisica dell’artista data dal caso, la tela
diviene spazio reale della vita dove materia, colore,
segno sono i veri protagonisti dell’opera d’arte.
I dipinti di Pollock degli anni 50 sono di grandi
dimensioni utilizzando solo colori bianco- nero.
Argano fece un parallelismo tra il jazz e action painting
poiché il jazz è una musica non scritta dove gli accordi
sono liberi, la musica si costruisce solo suonando
lasciando tutto al caso proprio come fa l’action painting
Egli è un artista molto problematico in se notiamo la
drammaticità egli muore giovane a causa di un incidente
stradale nel 1956 poco dopo aver partecipato alla
biennale di Venezia
The deep 1953 Pollock
Quest’opera nasce per dichiarare il suo stato
d’animo, come reazione al mondo che suscita
azioni violente e drammatiche, usa il dripping
su tela ovvero la pittura sgocciola liquida
muovendo il pennello colmo di colore in
modo molto rapido agitando il barattolo
della vernice lasciando lo spazio al caso
avendo però lo stesso il controllo.
La tecnica del dripping di questo artista è una
rivoluzione dell’arte, il fatto stesso che la
tela , non è intelaiata ma messa per terra
perché lui vuole stare dentro la sua tela
camminandoci all’interno
È molto importante capire cosa intende per
star dentro alla sua tela, lui non perde il
contatto con l’opera anzi cerca di trasferirgli
qualcosa che si trova dentro di lui, i suoi
lavori non sono altro che frammenti di
biografia dell’artista, ciò significa che egli
esiste perché realizza la sua opera
La sua esistenza è legata all’opera, egli aveva
unna sconfinata disperazione in sé e il
dripping era il frammento lasciato dall’artista
prima della sua morte
The woman in the country
De Kooning 1954
Nell’espressionismo astratto troviamo la figura di De
Kooning artista d’origine olandese che emigra a New
York a causa della guerra, per alcuni ani lavora nello
studio dell’artista Gorky
Il suo lavoro appare espressionista per via del gesto
pittorico violento
Dagli anni 40 comincia a dipingere figure femminili
dove la tela viene occupata da grandi donne cariche di
aggressività e brutalità , ci ricordano la pittura di
Picasso con l’opera «madamoiselles d’avigno» per via
di come sono dipinte le donne da De Kooning
Dopo l’incontro negli anni 50 con Pollock realizza
paesaggi stilizzati che danno l’impressione che siano
astratti, lui privilegiava due soggetti nella sua pittura :
paesaggi astratti e serie di donne.
In quest’opera notiamo 2 figure di donne turbate e
brutali inserite nello sfondo informale, sono grandi
figure che impongono la loro presenza notiamo gli
occhi scuri e spalancati, enormi seni
Per la fitta rete di segni neri ci ricorda sempre Picasso
poiche ciò da robustezza e impatto visivo, i colori sono
mescolati in modo rozzo, sono acidi, e portano
angoscia e inquietudine che troviamo in Munch, i
contorni sono ripassati più volte o cancellati come se
fosse uno schizzzo .
La tecnica del non finito tortura la figura, diventando
vittima del pittore che la crea e carnefice dello
spettatore che l’osserva.
Figure eight 1952
Franz Kline
Egli approda tardi all’astrazione, dagli anni 40
si accosta alla pittura gestuale fino ad
arrivare ai segni neri «ideogrammi» che
semplificano la struttura in modo molto
elementare.
L’artista lascia che la pennellata esprima un
momento creativo, le sue opere sono lo
studio dell’equilibrio tra colori ritoccando i
contorni delle figure con un pennello sottile.
Kline muore improvvisamente nel 1962 per
via di un attacco cardiaco a New York.
In quest’opera il procedimento del suo lavoro
è realizzato ad inchiostro in serie di piccole
carte, con segni neri, astratti e poi
l’ingrandisce con l’episcopio (strumento che
proietta le immagini sul muro) rendendosi
effettivamente conto della loro forza
espressiva e dell’impatto visivo in grande
scala.
In questo dipinto gli elementi neri dati dalla
pennellessa da imbianchino ci rimandano ai
porti ferroviari in Pennysivania dove l’artista
ha vissuto in precedenza con la sua famiglia
durante l’infanzia.
La Color field
• Un’altra esperienza artistica avvenuta è appunto la Color Field ovvero in italiano campo colorato.
• è un movimento pittorico caratterizzato dall'uso di grandi tele di canapa coperte interamente da estensioni
invariate di colore, che escludono qualsiasi interesse per il valore del segno, della forma o della materia e che
danno allo spettatore la sensazione d’essere circondato dall’opera, stabilendo una sensazionale relazione affettiva
come se fosse una vibrazione sul piano fisico dove l’ampia superficie e il colore intenso accennano a qualcosa che
va oltre la fisicità dello stesso dipinto, vogliono trasmettere sensazioni e significati
• La definizione è dovuta al critico Clement Greenberg che la utilizzò per la prima volta nel 1955
• Le origini della pittura a campi di colore si può ricondurre agli anni venti, all'artista russo Kazimir Malevic,
esponente del suprematismo; nella sua poetica l'arte doveva essere la "supremazia della forma", espressa
attraverso la purezza dei colori e forme geometriche elementari.
• È un gruppo di pittori americani saliti alla ribalta negli anni 40-50.
• I rappresentanti del gruppo furono: Rothko, Still e Newman
• Essi si tendono a distanza dalla pittura gestuale di Pollock e di De Kooning, il gruppo è più dedito alla riflessione
che all’azione.
• I pittori color field degli anni 50 si concentrano sui valori cromatici studiando l’effetto ottico del colore come
antitesi all’impatto espressivo della linea.
• Nelle loro opere tende a non esserci relazione tra le distinte parti della composizione, la superficie è uniforme e
omogenea essa presenta un campo olistico.
• Sono più intellettuali e più letterali degli esponenti dell’action painting (De Kooning – Pollock) poiché essi scrivono
saggi che danno delle certezze riguardo gli scopi mistici della loro arte.
Senza titolo 1958
Mark Rothko
il cui più grande esponente della color field è Mark Rothko,
nella quale si tendeva a utilizzare contrasti tra diversi campi di
colore. Le opere di Rothko sono infatti caratterizzate da fasce
di due o tre colori contrastanti tra di loro, rappresentate come
entità gassose. Un'altra tendenza riguarda invece lo studio di
un solo colore, e la ricerca del monocromo.
Questo artista è di origine ebrea che emigra nel 1913 in
America, nel 1933 realizza la sua prima personale alla
Contemporary Art Gallery di New York
Nel 1935 fonde il primo gruppo per artisti dal titolo: The Ten,
alla fine degli anni 40 perviene alla forma stilistica che poi
caratterizzerà la sua pittura con stesure monocrome rotte
Da bande orizzontali di margini sfumati, tramite luminose tele
crea un luogo pittorico immateriale dove vi sono valori
percettivi e stimoli emotivi e inconsci.
Una famiglia texana di collezionisti: i the Menil affidano
all’artista la decorazione della loro cappella privata ed egli
realizza quadri con colori molto scuri dal viola al nero e al
rosso cupo chiamata Black Painting, enunciando una
profonda inquietudine ed esigenza di trovare un significato
alla vita ma senza riuscire a raggiungerlo, suicidandosi nel
1970.
In questa opera la protagonista è la materia cromatica,
vibrante, luminosa, egli afferma la forma più ampia possiede
l’impatto dell’equivocabile riaffermando la superficie del
dipinto, le superfici di questo dipinto si dispongono nello
spazio pittorico dando impressione che gli elementi avanzano
e arretrano al nostro sguardo
In gioco nel dipinto vi sono valori percettivi e stimolazione
emotive e inconscie, la parte chiara ha aspetto di bagliore
come comparsa del divino tramite la luce .
La sua arte a natura contemplativa su sensibilità delle
emozion, gli interessa esprimere emozioni umane
fondamentali, egli seppe restituire alla pittura il suscitare
atmosfere non terrene sublimate da colore e luce
Barnett Newman
the voice 1950
Figlio di immigrati ebrei russi, negli anni trenta dipinse le sue
prime opere, in stile espressionista. Deluso dai risultati, si
avvicinò al surrealismo, entrando in contatto con altri artisti di
New York, tra cui Mark Rothko.
Fu grazie a queste amicizie che Newman si legò
all'espressionismo astratto, Lo stile di Newman è caratterizzato
da zone variegate di colore separate da linee verticali, che
formano rapporti armonici di sottile equilibrio e che tendono a
dilatare lo spazio. Col tempo, la forma viene ridotta
all'estremo e i colori puri sono stesi in modo uniforme su tele
di grande formato attraversate da occasionali linee
contrapposte. In questo si può intravedere un collegamento
alla tradizione astratta di Piet Mondrian e Josef Albers; inoltre,
l'uso del colore può essere visto come precursore di lavori di
artisti come Frank Stella, Molte pitture di Newman erano
originariamente senza titolo: i nomi che successivamente
diede loro sono spesso legati a temi della cultura ebraica.
Newman fece anche sculture, acqueforti e litografie attraverso
le quali cercava di trasportare la musica su tela.
Per molti anni le opere di Newman ricevettero pesantissime
critiche: fu solo alla fine della sua vita che cominciò ad essere
apprezzato come artista. È inoltre ricordato per l'importante
influenza che ebbe sulla successiva generazione di giovani
pittori, in particolare quelli legati al minimalismo.
La sua pittura è strutturale di forme geometriche quasi
invisibili imprimendo allo spettatore la propria piccolezza.
I suoi lavori si legano all’espressionismo astratto per il senso di
orrore della guerra e dal desiderio d’avventura dell’inconscio
per la ricerca dell’essenza dell’uomo e della natura. Il suo
soggetto è lo spazio interpretato come puro colore.
La sua relazione del sublime supera i sensi e non può essere
espressa a parole.
La scuola del Pacifico