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La Resistenza

Gino Bedeschi
Che cos’è
E’ un movimento di liberazione
per lottare e resistere al Nazi-
fascismo durante le II Guerra
Mondiale
Gino Bedeschi
Dove
In Italia
In Francia
Nella ex Jugoslavia
E in altri paesi europei come, Norvegia, Olanda, Belgio,
Danimarca, Russia e Polonia

Ci fu anche una sorta di Resistenza interna in Germania, con


alcuni gruppi di opposizione velocemente eliminati senza
riuscire a fare della vera lotta armata
Gino Bedeschi
Quando
Dopo l’8 settembre e la fuga del Re l’Italia viene occupata dai
tedeschi

In alcune zone si verificano alcuni sconti armati per opera di


reparti militari contro gli invasori come a Roma, nonostante
l’esercito si fosse completamente sbandato

In altri luoghi, come ad esempio il Piemonte, invece, già da


subito alcune persone, si rifugiano in montagna con
l’intenzione di resistere al nemico Gino Bedeschi
Chi
La resistenza attiva è stata fatta dai
partigiani

Uomini e donne che hanno deciso di


imbracciare le armi per combattere i
nazi-fascisti

Gino Bedeschi
Come combattono
Dato che è una risposta popolare sorta dopo lo
sbandamento militare, non sono un vero esercito
regolare, ma «bande partigiane» autorganizzate

Non avendo le risorse necessarie rispetto al nemico


devono usare la tecnica della guerriglia con agguati
e colpi di mano
La resistenza non armata della
popolazione

I partigiani sono stati sostenuti attivamente da parte


della popolazione, che anche senza combattere
direttamente li ha appoggiati fornendo: sostegno
morale, cibo, rifugi

Gino Bedeschi
Perchè

Dopo un ventennio di fascismo, tre guerre (tra le quali


quella disastrosa della seconda mondiale), le leggi
razziali, la pessima situazione economica, la perdita
delle libertà e infine l’occupazione tedesca, molti
italiani volevano liberarsi dal fascismo e dagli invasori
tedeschi per costruire un’Italia nuova
L’inizio
Sconfitti rapidamente i reparti militari che non si erano subito
arresi, quelli che si erano dati alla macchia sui monti,
cominciano ad organizzarsi per lottare contro il nemico

Oltre che contro gli invasori tedeschi inizia una lotta tra italiani
dei diversi schieramenti fascista e antifascista

Gino Bedeschi
La lotta di liberazione avvenne nel
Centro Nord d’Italia, dato che gli
alleati avevano già occupato il
Meridione prima dell’8 settembre
e stavano risalendo verso il Nord

Così, mentre gli alleati combattono


contro i tedeschi, i partigiani
lottarono contro i fascisti e i nazisti
nel resto del paese
Come erano suddivisi i partigiani

Le bande partigiane appartenevano a forze politiche differenti:


• Le «brigate Garibaldi» erano comuniste
• Le «brigate Matteotti» socialiste
• Quelle «GL» di Giustizia e libertà
• C’erano anche altre formazioni che si ispiravano al Re o a
forze differenti dalle prime di ispirazione cristiano-
democratica o liberale
Per coordinare e guidare tutte queste
differenti forze, con scopi diversi per il
futuro del paese, nacque così il CLN
composto da rappresentati di tutti i
partiti politici impegnati nella Resistenza
La Repubblica di Salo
Con l’occupazione tedesca e lo sbarco degli alleati
l’Italia si è quindi trovata divisa in due parti
Per governare meglio la parte occupata, i tedeschi
favorirono la nascita di un nuovo governo fascista a
loro fedele con di nuovo a capo Mussolini: La
Repubblica Sociale Italiana (RSI)
La guerra civile
Accadde così che i partigiani, oltre a lottare contro gli
invasori tedeschi, si trovarono a combattere contro altri
italiani che avevano deciso di restare fedeli al fascismo
e al suo alleato germanico
Le guerre civili (tra persone dello stesso popolo) sono le
più feroci e quindi, di fronte agli attacchi partigiani i
fascisti risposero con durezza e in molti casi anche con
estrema ferocia
La guerra civile
Un esempio di questa ferocia si è avuto a Villamarzana
In seguito ad una rappresaglia i fascisti fucilarono 43 persone, delle
quali i veri partigiani erano solo una decina, mentre gli altri erano
abitanti della località che nulla avevano a che fare, compresi anche
alcuni minorenni
La fucilazione è stata fatta per dare un feroce messaggio alla
popolazione di non collaborare con il movimento di liberazione
25 aprile 1945
In quel giorno venne dato l’ordine d’insurrezione e di ribellarsi
apertamente e scendere a combattere per le strade nella parte del
paese occupato, per aiutare gli alleati che avevano sfondato il fronte
lungo gli appennini e stavano scendendo nella Pianura Padana a
liberare definitivamente l’Italia

Per questo motivo oggi rappresenta la data della Liberazione nazionale


dal Nazi-fascismo e viene celebrato ogni anno nelle piazze dei vari
comuni

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