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Il sistema preventivo di don

Bosco nel lavoro con i giovani


“non toccati” dal Vangelo

Forum salesiano - Benediktbeuern


Michal Kaplánek, 25. 8. 2016
La religione nel sistema preventivo
di Don Bosco
 La motivazione
– La motivazione di Don Bosco scaturiva dalla sua
vocazione sacerdotale, era guidata dall’amore del Buon
Pastore
 L’obiettivi
– Il suo obiettivo era una duplice crescita – umana e
cristiana – dei giovani.
 I principi
– L’educazione di don Bosco era l’educazione della
coscienza.
I giovani non toccati dal Vangelo
 Capitolo generale XXIII: “giovani allontanati”
 i nostri giovani non sono allontanati, ma dal
Vangelo “non toccati” perché non hanno la
possibilità di accostare il Vangelo in maniera
comprensibile e accettabile
 l’ignoranza religiosa è molto pesante
 la piccola percentuale dei cattolici attivi
rappresenta un’eccezione nella società
I “Centri giovanili salesiani”
Centri giovanili salesiani
nella Repubblica Ceca:
 sono istituzioni complesse, dove i salesiani con i
loro collaboratori offrono l’accompagnamento
educativo e sociale alla gioventù
 si sviluppano sulla base dell’Oratorio
L’Oratorio:
 è considerato quale ambiente aperto, dove ragazzi
e giovani entrano ed escono liberamente e si
intrattengono secondo i propri gusti
Tre ruoli personali fondamentali
nei Centri giovanili salesiani
nella Repubblica Ceca
 l’educatore del tempo libero è un membro
dell’equipe educativo-pastorale che offre e
organizza giochi o altre attività; partecipa alle
attività e stabilisce contatti con i giovani in maniera
informale
 l’operatore sociale offre ai partecipanti del centro il
sevizio sociale, cioè le soluzioni dei problemi più
concreti
 il “garante dei valori”: una persona che garantisce
la sicurezza della direzione di tutte le attività
Le motivazioni
Dai salesiani e dai
collaboratori cristiani ci
aspettiamo una
motivazione derivante
dalla fede e la carità
pastorale cristiana.
I cristiani attraverso
programmi educativi e
pastorali servono Cristo
stesso. Credono in buon
nucleo di ogni essere
umano e anche nel potere
di Dio di cambiare la vita
dell’uomo che si lascia
trasformare.
Le motivazioni
Nella Repubblica Ceca nei Centri giovanili salesiani abbiamo molti
collaboratori – professionisti non cristiani. Questi collaboratori – donne
e uomini – sono giovani e competenti, ma non hanno questa
motivazione sopranaturale: loro credono nella bontà nei cuori dei
giovani, anche loro vogliono educare come don Bosco attraverso
relazioni personali con i giovani; vogliono formare la coscienza dei
giovani secondo i valori (implicitamente) cristiani, come la carità, la
giustizia, la solidarietà e la diligenza.
Il obiettivo: Damit das Leben gelingt
 Abbiamo adottato la formulazione dell’obiettivo dei
Salesiani tedeschi: “per rendere la vita un
successo”; ma questa frase non è banale come
potrebbe sembrare. Il “successo” significa “il
raggiungimento degli obiettivi”, che implica anche
l’obiettivo finale della vita umana.
 Abbiamo adottato la formulazione dell’obiettivo dei
Salesiani tedeschi: “per rendere la vita un
successo”; ma questa frase non è banale come
potrebbe sembrare. Il “successo” significa “il
raggiungimento degli obiettivi”, che implica anche
l’obiettivo finale della vita umana.
La metodologia
Metodi molto usati:
– “pedagogia sperimentale” (Erlebnispädagogik)
– consulenza sociale
– altri metodi della pedagogia del tempo libero e
dei servizi sociali

L’elaborazione dei metodi educativi e pastorali è


un po’ indietro rispetto alla formulazione molto
concreta delle esigenze nel settore dei servizi
sociali.
L’istituzioni di formazione superiore
 Ai questi istituzioni lavorano salesiani
accetatti come esperti a livelo nazionale
nella pedagogia sociale (Sozialpadagogik) e
nel lavoro sociale (social work):
 Facoltà di teologia dell’Università della
Boemia Sud a České Budějovice
 L’accademia sociale salesiana “Jabok” a
Praga (uno dei sette IUS Europa)
La dimensione dell’evangelizzazione
LA TESTIMONIANZA

Antonio – salesiano:
 I ragazzi dell’Oratorio dopo quattro o cinque anni hanno chiesto ai
salesiani: “Perché fate tutto questo per noi? Non ne guadagnate
niente, avete solo preoccupazioni e problemi”.
 Questo momento era giusto per la testimonianza esplicita: la nostra
motivazione è l’amore di Cristo presente in ogni persona umana.
Le sfide
 Alcuni di noi non sono capaci – nel confronto con i
problemi concreti e più difficili dei nostri giovani –
di credere al senso della religione nella vita della
gioventù degli ambienti atei.
 Altri credono al senso della dimensione religiosa
ma non trovano nuove forme
dell’evangelizzazione.
 Molti cristiani, preti e vescovi pensano, che la
dimensione religiosa nel lavoro dei salesiani nei
Centri giovanili è quasi del tutto assente.
Il camino della fede
Ci sono arche alcuni
giovani che trovano la fede
a sono battezzati. Il
cammino della fede per
queste persone non è
facile. Spesso non è
possibile inserire una
persona battezzata dai
salesiani in una comunità
parrocchiale non
salesiana. Questi giovani
cristiani non conoscono il
“linguaggio pio” della
nostra tradizione cattolica
e hanno molte domande
che sono per i cattolici
tradizionali molto difficili.
La situazione religiosa dei giovani
nella società molto secolarizzatta
Tre tendenze:
 la pluralità radicale che è una caratteristica della
postmodernità
 il residuo della tradizione cattolica popolare
 l’“ateismo popolare” – una “tradizione anticattolica”
e “areligiosa”
Dalla fine dell’Ottocento molti intellettuali e
insegnanti credono che l’uomo moderno e libero
non può credere in Dio. Queste idee si propagano
in molte famiglie e nella scuola secolare
La pluralita radicale
 ognuno ha la propria verità, la verità
oggettiva o non c’è o non è possibile
raggiungerla
 nel clima del soggettivismo e pragmatismo
si applica la frase: “il cammino è già la metà”
 la maggioranza della gioventù non sviluppa
il proprio sistema integrale delle idee, non
ha una visione del mondo
Il residuo della tradizione cattolica
 il Natale è l’unica solennità
celebrata in tutta la
nazione
 il Natale è percepito quale
“festa della famiglia”
 molti non cristiani vogliono
partecipare alle Messa di
Natale
 il Bambino Gesù è una
persona di fiabe che porta
i regali ai bambini.
Il nostro pregiudizio
 pensiamo che i giovani che si dichiarano atei
senza alcun interesse per la religione sono “non
disponibili” per il Vangelo, secondo l’idea di Max
Weber: religiös unmusikalisch
 contro questo pregiudizio abbiamo visto che molti
giovani dell’ambiente secolare cercano risposte
alle domande esistenziali: riflettono sul senso della
vita, sulla vita dopo la morte, sulla verità e la
giustizia
 i giovani cercano risposte non razionalmente nel
contesto religioso o teologico, ma emozionalmente
nella musica, nel canto o nel film.
Alcuni metodi dell’evangelizzazione
nel nostro contesto
1) l’educazione sensibile alla religione
2) l’educazione al pensiero critico
3) l’informazione sulla fede cristiana
4) l’accompagnamento personale
nell’elaborazione del “progetto di vita”
5) l’accompagnamento nel cammino della
fede.
GRAZIE!

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