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Antonio – salesiano:
I ragazzi dell’Oratorio dopo quattro o cinque anni hanno chiesto ai
salesiani: “Perché fate tutto questo per noi? Non ne guadagnate
niente, avete solo preoccupazioni e problemi”.
Questo momento era giusto per la testimonianza esplicita: la nostra
motivazione è l’amore di Cristo presente in ogni persona umana.
Le sfide
Alcuni di noi non sono capaci – nel confronto con i
problemi concreti e più difficili dei nostri giovani –
di credere al senso della religione nella vita della
gioventù degli ambienti atei.
Altri credono al senso della dimensione religiosa
ma non trovano nuove forme
dell’evangelizzazione.
Molti cristiani, preti e vescovi pensano, che la
dimensione religiosa nel lavoro dei salesiani nei
Centri giovanili è quasi del tutto assente.
Il camino della fede
Ci sono arche alcuni
giovani che trovano la fede
a sono battezzati. Il
cammino della fede per
queste persone non è
facile. Spesso non è
possibile inserire una
persona battezzata dai
salesiani in una comunità
parrocchiale non
salesiana. Questi giovani
cristiani non conoscono il
“linguaggio pio” della
nostra tradizione cattolica
e hanno molte domande
che sono per i cattolici
tradizionali molto difficili.
La situazione religiosa dei giovani
nella società molto secolarizzatta
Tre tendenze:
la pluralità radicale che è una caratteristica della
postmodernità
il residuo della tradizione cattolica popolare
l’“ateismo popolare” – una “tradizione anticattolica”
e “areligiosa”
Dalla fine dell’Ottocento molti intellettuali e
insegnanti credono che l’uomo moderno e libero
non può credere in Dio. Queste idee si propagano
in molte famiglie e nella scuola secolare
La pluralita radicale
ognuno ha la propria verità, la verità
oggettiva o non c’è o non è possibile
raggiungerla
nel clima del soggettivismo e pragmatismo
si applica la frase: “il cammino è già la metà”
la maggioranza della gioventù non sviluppa
il proprio sistema integrale delle idee, non
ha una visione del mondo
Il residuo della tradizione cattolica
il Natale è l’unica solennità
celebrata in tutta la
nazione
il Natale è percepito quale
“festa della famiglia”
molti non cristiani vogliono
partecipare alle Messa di
Natale
il Bambino Gesù è una
persona di fiabe che porta
i regali ai bambini.
Il nostro pregiudizio
pensiamo che i giovani che si dichiarano atei
senza alcun interesse per la religione sono “non
disponibili” per il Vangelo, secondo l’idea di Max
Weber: religiös unmusikalisch
contro questo pregiudizio abbiamo visto che molti
giovani dell’ambiente secolare cercano risposte
alle domande esistenziali: riflettono sul senso della
vita, sulla vita dopo la morte, sulla verità e la
giustizia
i giovani cercano risposte non razionalmente nel
contesto religioso o teologico, ma emozionalmente
nella musica, nel canto o nel film.
Alcuni metodi dell’evangelizzazione
nel nostro contesto
1) l’educazione sensibile alla religione
2) l’educazione al pensiero critico
3) l’informazione sulla fede cristiana
4) l’accompagnamento personale
nell’elaborazione del “progetto di vita”
5) l’accompagnamento nel cammino della
fede.
GRAZIE!