A (c 2 c1) P
Area di scambio Gradiente di concentrazione membrana
J
Flusso
d Spessore
Negli organismi biologici in genere il fattore
determinante è il gradiente di concentrazione
perché A, d e P sono massimizzate per favorire il
processo.
In fisiologia respiratoria ci si riferisce alle pressioni
parziali dei gas in soluzione. Un gas si sposta da
regioni a maggior pressione parziale verso regioni
a minor pressione parziale
Prima di descrivere lo scambio dei gas vale la pena
ricordare che il passaggio di gas da ambiente gassoso
ad ambiente liquido è condizionato da alcuni fattori:
• Temperatura
• Pressione parziale del gas all’interfaccia aria-liquido
• Proprietà chimiche del gas e del liquido
La concentrazione di un gas in un liquido a
temperatura costante è regolata dalla legge di Henry:
C gas in soluzione = k · P
L’anidride carbonica è
circa 20 volte più
solubile dell’ossigeno in
acqua. Quindi anche a
uguali pressioni parziali
la quantità di gas
N.B.: All’equilibrio la pressione parziale di ossigeno è
disciolta in acqua è
uguale nella fase gassosa e in soluzione. Questo però
maggiore per la CO2
NON SIGNIFICA CHE LE CONCENTRAZIONI DI
rispetto a O2
OSSIGENO SIANO UGUALI!!! Infatti la concentrazione di
ossigeno disciolta dipende anche dalla SOLUBILITÁ
dell’ossigeno (che in acqua è poco solubile)
Come
Come avviene
avviene lo
lo scambio
scambio dei
dei
gas
gas respiratori
respiratori nei
nei polmoni
polmoni ee nei
nei
tessuti?
tessuti?
Le pressioni parziali dei gas alveolari differiscono da
quelle atmosferiche per tre motivi:
Sangue Sangue
Fra aria e sanguearterioso
avvengono continuamente
venoso
scambi
PO2 alveolare è100mmHg
L’aria 40mmHg
satura di vapor acqueo
In seguito ad un’inspirazione aria atmosferica
pH 7.40 7.37
A cosa può essere dovuto un
basso contenuto arterioso di
ossigeno?
1. La riduzione della PO2 alveolare
diminuisce l’assunzione di ossigeno
dai polmoni
Hb + O2 ↔ HbO2
Verso
Versosx
sxsese la
la Verso
Versodxdx se
seaumenta
aumenta
concentrazione
concentrazionedi di la
laconcentrazione
concentrazionedi
di
ossigeno
ossigenodiminuisce
diminuisce ossigeno
ossigeno
cambia colore se legata a O2
Diffusione all’interno
delle cellule
dell’ossigeno disciolto
nel plasma; questo
riduce la Po2 nel
plasma e tende a far
spostare la reazione
verso dx con
liberazione di O2
dall’Hb
Rilascio di
ossigeno da
Hb
Il legame di ossigeno all’emoglobina si
esprime in percentuale. Per un certo
valore di PO2 vale:
Quantità di O2 legata
Saturazione %
X 100 =
dell’emoglobina
Quantità max che
può essere legata
Che relazione esiste fra PO2 e quantità
di ossigeno legata all’emoglobina?
98%
75%
In questo
range la
saturazione di
Hb non scende
In un muscolo L’andamento sigmoide della
troppo
Anaerobiosi
57%
Migliore capacità di
legare O2 in ambiente
placentare dove il
tenore di ossigeno è
basso
Riassumendo
Trasporto di
Trasporto di CO
CO22
Prodotto di scarto della respirazione cellulare
che determina acidosi, alterazioni del SNC fino
alla morte
Più solubile dell’ossigeno nei liquidi corporei
CO2 + Ha 2neutralizzare
O ↔ H+tutti + HCO
gli idrogenioni
3
- che si
accumulano determinando acidosi
Reazione reversibilerespiratoria che
obbedisce alla legge dell’azione
di massa
Al diminuire della PCO2
plasmatica la CO2 disciolta
nell’eritrocita diminuisce
spostando la reazione verso
dx.
Lo scambio dei cloruri si
inverte e gli idrogenioni
lasciano l’Hb
Scambio dei cloruri e legame di H+ con Hb
forniscono due sistemi volti a sottrarre CO2 e
garantire così il gradiente necessario al suo
ingresso nell’eritrocita.
Nei casi di eccessiva produzione di CO2 la Hb
non riesce a tamponare tutti i protoni prodotti
che passano quindi nel plasma causando
ACIDOSI RESPIRATORIA
Abbiamo visto che circa il 23% di CO2 si lega a
Hb e in particolare sui gruppi NH2 esposti
formando così carbaminoemoglobina. Tale
legame è facilitato dalla presenza di CO2 e H+ i
quali riducono entrambi l’affinità di Hb per
l’ossigeno.
CO2 + Hb HbCO2
TRASPORTO AI POLMONI DI CO2
1,5%
Disciolto
98,5% Legato a Hb
23% 7%
Disciolto
Bicarbonato
70%
Legata a Hb
Processo ritmico, non cosciente
A differenza del battito cardiaco però il
muscolo scheletrico non è dotato di
automaticità ma riceve innervazione da
motoneuroni somatici che a loro volta
prendono ordini dal SNC
Meccanismo altamente regolato
GVD GVV
I centri di controllo respiratori sono localizzati a
livello del ponte e del bulbo. I neuroni formano
un generatore centrale di rimo respiratorio. Tale
rete è difficile da studiare per la complessità e la
localizzazione. La maggior parte di informazioni
derivano da pazienti con lesioni cerebrali. Esiste
un modello atto a spiegare il meccanismo, i cui
punti fondamentali sono i seguenti
Neuroni respiratori bulbari controllano
inspirazione (GVD) ed espirazione (GVV)
http://www.ismmed.org/np_altitude_tutorial.htm
http://www.high-altitude-medicine.com/