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CULTURA MODERNA:

UMANESIMO e RINASCIMENTO
Definizione

 L’« UMANESIMO» è, in senso generale, un movimento culturale che, tra la fine del XIV secolo e la metà del
XVI secolo (1380-1550 circa), elabora una nuova visione del mondo, in particolare dell’uomo, che si distingue
nettamente dalla visione medievale

 Questa nuova cultura nasce a Firenze alla fine del ‘300. Si diffonde poi in Italia e in Europa.

 Il RINASCIMENTO è la civiltà generata da questa nuova visione dell’uomo. Il termine è usato in particolare per
gli artisti (Leonardo, Raffaelo, Michelangelo) ma anche per i grandi pensatori e letterati, in particolare del ‘500.
 Più semplicemente, si può dire che, in Italia, prima emerge l’UMANESIMO, in letteratura, nella filosofia, nelle
arti , e poi fiorisce sempre di più una vera nuova civiltà fondata sull’umanesimo, che è, appunto, il
RINASCIMENTO.
 I due termini « Umanesimo » e « Rinascimento » sono stati inventati molto più tardi quando si è cercato di
trovare una definizione per questa nuova epoca della cultura europea che si sostituisce ai valori medievali.
VALORI FNDAMENTALI:
Umanesimo= esaltazione dell’uomo

 Umanesimo (Humanisme) è la nuova importanza che viene data all’uomo, alla sua
intelligenza, alla sua creatività e alla sua dignità. Mentre il Medioevo è generalmente
centrato sulla divinità, l’umanesimo è centrato sull’uomo.
 L’uomo è il creatore e signore del mondo. Ha il senso della sua forza, della sua intelligenza
e della sua dignità.
 Non si tratta, per gli umanisti, di non credere in Dio, ma di concentrarsi sull’uomo.
 Si tratta di privilegiare, gli STUDIA HUMANITATIS (gli studi sull’umanità, come per
esempio la poesia, la filosofia, l’arte, l’architettura) più che gli STUDIA DIVINITATIS (gli
studi sulla divinità, come per esempio, la teologia).
Rinascimento= rinascita (renaissance) della
cultura antica
 Rinascimento (Renaissance) è l’importanza sempre più grande che si attribuisce alla
cultura dell’Antiquità.
 Le opere degli antichi, in particolare romani, ma anche greci, diventano dei modelli di
perfezione da seguire. I letterati, i filosofi, gli artisti cercano con passione i manoscritti
degli antichi, nascosti nelle biblioteche o nei monasteri, e cercano di studiarli, di ritrovare
il loro messaggio e di farli rinascere, appunto.
 L’Antichità non è mai assente del tutto nel Medioevo, come abbiamo visto, ma con il
Rinascimento diventa davvero un valore fondamentale.
 Gli uomini del Rinascimento non sono più preoccupati dal fatto che gli antichi non fossero
stati cristiani. Guardano alla loro umanità e alla loro ricchissima cultura.
Grandi umanisti italiani:
Leon Battista ALBERTI
Medaglia di bronzo con autoritratto di LBA.
(1404-1472), nato a Genova e morto a Roma.
Appartiene, anche se è figlio illegittimo, ad
un’importante famiglia fiorentina esiliata.
LBA era considerato un « homo universalis »
(uomo universale) capace di dedicarsi a molti campi
di studio: filosofia, letteratura, pittura, scultura,
architettura, matematica. Oltre che umanista è stato
anche un grande architetto.
Tra le sue opere più importanti (in latino):
DE PICTURA, 1437 (Della pittura, un trattato
sulla pittura, dove teorizza una nuova visione
pittorica basata sulla scoperta delle leggi della
prospettiva)
DE RE AEDIFICATORIA, 1450 circa
(Dell’architettura), un trattato che, basandosi sullo
studio dell’opera dell’architetto romano Vitruvio,
propone un’originale visione architettonica
moderna, particolarmente raffinata ed elegante.
Leon Battista ALBERTI, Dédicace (dedica) à
Filippo Brunelleschi du traité De Pictura (1437) 
 Je me suis souvent étonné et attristé qu’un si grand nombre d’arts et des sciences excellents
et divins, dont nous voyons par les œuvres mêmes et par les histoires qu’ils étaient très
abondants dans les très vertueux temps anciens, fassent aujourd’hui défaut comme s’ils
avaient tout à fait disparu : peintres, sculpteurs, architectes, musiciens, géomètres,
rhétoriciens et, comme ceux-ci, tous les esprits très nobles et très merveilleux, sont
aujourd’hui très rares ou bien peu dignes d’éloge […]
 Mais après ce long exil où nous autres les Alberti avons vieilli, je suis rentrée dans notre
patrie, la plus ornée de toutes et j’ai compris qu’en beaucoup d’artistes, mais avant tout en
toi, FILIPPO [Brunelleschi], et en notre grand ami le sculpteur DONATO [Donatello] et
[…] et MASACCIO, on trouve pour toute chose digne d’éloge un talent qui ne vous rend
inférieurs à aucun des artistes de l’Antiquité renommé en chacun de ces arts.
Filippo Brunelleschi (1377-1446)- Ospedale degli Innocenti
(Hôpital des Innocents ou des enfants trouvés) (1419-1427)
Florence
Filippo Brunelleschi,
Cupola di Santa Maria del
Fiore, Firenze
1420-1436
Donatello (1386-1466),
David,
1435-1440

Firenze,
Museo del Bargello
 Masaccio (1401-1428), Trinità, Firenze, Santa Maria
 Novella.

Firenze, Facciata di Santa Maria Novella – Leon Battista Alberti, 1456-1470

Diapositive successive.
s.maria novella
Approfondimenti per Leon Battista Alberti

 https://www.youtube.com/watch?v=dh9iGOXQRXc ( in italiano con sottotitoli in italiano)


Grandi umanisti italiani:
Giovanni Pico della Mirandola
(detto il Pico)
1463-1494, nasce a Mirandola e muore a Firenze.
Filosofo, teologo, dotato di una memoria prodigiosa e di
una vastissima conoscenza, è il simbolo dell’umanista
« geniale » (nel senso di « genio » dotato di qualità
intellettuali superiori)
Ad appena 23 anni, ha una grande ambizione, quella di
trovare una sintesi possibile tra le varie filosofie e
teologie più diverse, non solo di ispirazione cristiana,
ma anche classica, ebraica, araba.
Sulla base di una cultura che anche i suoi
contemporanei giudicavano eccezionale, scrive delle
« tesi » (affermazioni filosofiche) che voleva discutere a
Roma.
Ma non riuscirà mai a farlo perché sospettato di eresia,
deve fuggire in Francia, dove comunque sarà
imprigionato nel 1488. Sarà poi liberato per volontà di
Lorenzo il Magnifico (Lorenzo de’ Medici, signore di
Firenze e grande protettore degli umanisti).
Rimane celebre, l’introduzione delle sue tesi, la sua
orazione De hominis dignitate (Della dignità
dell’uomo), grande celebrazione della libertà umana.
Abdennour Bidar, Lettre ouverte au monde
musulman, LLL (Les Liens qui libèrent, 2015)
 « Au commencement de notre dignité il doit y avoir la parole créatrice et le geste créateur
de l’être humain. Celui qui l’a peut-être le mieux dit en percevant cela come une vision
spirituelle de l’homme commune à l’Islam et à l’Occident fut un humaniste de la
Renaissance : Pic de la Mirandole [ De la dignité de l’homme, 1488 environ].
 Dès la fin du XVème siècle, il écrit ceci :
   Très vénérables Pères, j’ai lu dans les écrits des Arabes que le sarrasin Abdallah, comme
on lui demandait quel spectacle lui paraissait le plus digne d’admiration sur cette sorte de
scène qu’est le monde, répondit qu’il n’y avait à ses yeux rien de plus admirable que
l’homme » (p. 57) Citation tirée de De dignitate hominis de Pic.
Approfondimenti: Giovanni Pico della
Mirandola

 https://www.youtube.com/watch?v=IOsR4eOSYXA (in italiano)


Grandi umanisti italiani:
Lorenzo Valla
1407- 1457 Roma. Negli ultimi 10 anni della sua vita,
dopo essere stato professore universitario alla volte molto
contestato, diventa segretario del pontefice Niccolò V.

Grande letterato e filologo (filologo= studioso dei testi


antichi, specialmente anonimi, per cercare di scoprire se
si tratta di testi autentici o se sono stati modificati da
altri) e polemista.
Condurrà per tutta la sua vita una battaglia contro
l’oscurantismo della cultura medievale a cui opporrà il
valore della cultura antica e l’esaltazione dell’eleganza
della lingua latina.
Nel suo trattato De vero bono (Du vrai bien) , composto
attorno al 1437, Valla dichiara che Il piacere più alto e
più puro si realizza nella contemplazione di Dio, ma
vuole mostrare che questa gioia non è in contrasto con il
godimento dei beni mondani, terrestri.
Valla è in contrasto con la visione stoica e, specialmente
con l’ascetismo cristiano medievale (una concezione
religiosa centrata sulla mortificazione del corpo e sul
senso del peccato).

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