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SVILUPPO

SOSTENIBILE
A BRINDISI
Di che cosa parleremo?
Inquinamento atmosferico nella provincia di Brindisi

Utilizzo delle energie rinnovabili e provvedimenti

Smart city: fenomeno del car-sharing, raccolta differenziata porta a


porta…
Inquinamento a Brindisi

L’inquinamento a Brindisi è una realtà diffusa


ancora oggi, non è paragonabile alle grandi città di
Roma o Milano, ma Brindisi è stata protagonista
di molte morti dovute, ad esempio, dalla centrale
termoelettrica presente in questa provincia.

 La centrale Federico II è la centrale


Termoelettrica più grande in Italia, più
precisamente a Brindisi. È entrata in esercizio dal
1997, successivamente venne inaugurata nel 2011
dall’ENEL. Possiede 2.640 MW(megawatt) di
potenza e ogni anno brucia 5.000.000 tonnellate di Centrale Termoelettrica a carbone nella località Cerano, nel
carbone. territorio di Brindisi
Cosa ha provocato inoltre Federico II?
 Brindisi, da un minimo di 7 a un massimo di 44 morti sono le
conseguenze che ogni anno provoca la centrale di Cerano secondo una
ricerca scientifica che ha misurato il particolato secondario, un elemento
così alto, mai rilevato neanche dall’ARPA('Agenzia Regionale per la
Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente) .

 Secondo un altro studio, Brindisi non risparmierebbe neanche i neonati, i


quali nascono con una percentuale di malformazioni cardiache superiori
del 49% alla media Europea.

 Le mamme che hanno avuto i bambini malformati nel periodo critico,


hanno respirato un’aria che era più ricca di SO₂ che è prevalentemente
prodotta a Brindisi dalle combustioni per produrre energia.

SO₂=biossido di zolfo; sostanza nociva per l’apparato respiratorio e


irritante per gli occhi
Cosa ha provocato inoltre Federico II? (luoghi
vicini come Torchiarolo)

 Negli ultimi dieci anni, diversi studi epidemiologici descrittivi condotti


a Brindisi hanno rilevato che un'eccessiva mortalità può essere
attribuita all'esposizione ambientale o occupazionale.

 Secondo l’ARPA, una delle prime cause d’inquinamento, nel


brindisino sono i focolari delle case. A Torchiarolo, provincia di
Brindisi, sono state addirittura ritrovate tracce di xylella, causa del
rapido disseccamento degli ulivi.

• Foto di xylella
Disseccamento alberi

 Il disseccamento del tessuto inizia all'apice della foglia e progredisce verso il picciolo e si diffonde a tutta la foglia. Con
l'avvento della pioggia autunnale, le foglie morte rimangono sui rami e iniziano a cadere dai rami. Questa malattia colpisce
tutti gli ulivi, indipendentemente dall'età e dalle dimensioni e queste grava in particolare sull'intero comparto olivicolo
salentino, distruggendo sia la produttività che il paesaggio. Nonostante le numerose rivolte da parte dei contadini, gli alberi
vengono comunque sradicati e bruciati nei campi senza preoccuparsi né dei fumi, né delle ceneri “infettate”.
Fonti di energia rinnovabili a Brindisi
 Tra le fonti rinnovabili, quella più importante è quella che viene
sfruttata direttamente dai pannelli fotovoltaici che trasformano
immediatamente l’energia solare in energia elettrica. I pannelli, in
provincia di Brindisi, possono produrre ognuno, una media annuale
di 1.500 kWh ogni anno per kWp installato.

 Un’altra fonte rinnovabile di cui si sente parlare sono le pale


eoliche. Abbiamo un impianto eolico di Brindisi Montagna che è
stato ubicato in località Pozzo Salso, che si trova a circa otto
chilometri a est di Potenza. Produce circa all’anno 550'000 kWh,
pari al consumo energetico di 190 nuclei familiari.
Provvedimenti per energia rinnovabili: decarbonizzazione
 La transizione energetica verso la decarbonizzazione è un passaggio che si avvicina, non è solo importante
per il distretto e per la realtà brindisina, ma è un passaggio di notevole importanza per il mondo soprattutto
in un periodo in cui la coscienza delle problematiche ambientali ha preso anche i piccoli in maniera
predominante…
 …si affronteranno tutte le tematiche per rendere il territorio di Brindisi(ma non solo) più accogliente e
combinare le esigenze che ci sono di produzione di energia con un ambiente che si
spera diventerà sempre più pulito e sempre più sano.

 Secondo Arturo De Risi (Presidente Ditne), Brindisi entro il 2025 sarà libera dal carbone pur non essendo
libera totalmente dalle centrali.

 La decarbonizzazione è un elemento reale ed è soprattutto un’opportunità ulteriore per produrre energia


fuori dalla logica del carbone e quindi Brindisi, in questo caso, rappresenta un punto critico di discussione.

 Si riuscirà a compiere questo obbiettivo con la maggiore produzione di energia rinnovabili su territori già
compromessi, inquinati dove non si può produrre e chiaramente in una posizione di grande salvaguardia

(discorso preso da un’intervista per il Piano energia clima: decarbonizzazione)


Smart-city a Brindisi
 Per ottenere una città, una società sostenibile,
tutti dovremmo collaborare per: ridurre le
emissioni e i consumi energetici, potenziare al
ricorso delle fonti energetiche rinnovabili, ridurre
e recuperare i rifiuti, inoltre si possono trovare
metodi alternativi alla mobilità di ognuno di noi,
inoltre si può promuovere tecnologie produttive
con basso contenuto di CO2, ridurre lo
sfruttamento delle risorse umane(principalmente
acqua e il suolo)e promuovere stili di vita e di
consumo sostenibili e ovviamente cercare di
ridurre e combattere le povertà e le situazioni di
marginalità.

 Questo sarebbe un modello di sviluppo migliore,


concreto per le nostre città del futuro: le Smart
city

Foto di un ideale di Smart city


Raccolta differenziata porta a porta a Brindisi
 È stata implementata a Brindisi la raccolta differenziata porta a porta che serve ad
aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata.
Infatti avendo una buona raccolta differenziata si potrà riuscire a riciclare(dare
nuova vita ai rifiuti) in quantità maggiore e in maniera più sostenibile.

 Riciclando possiamo inoltre risparmiare materie prime ed è importante che un


buon cittadino contribuisca a rimanere tale collaborando con gli altri cittadini.

 La raccolta porta a porta è una raccolta che permette, a ciascun cittadino, di


separare rifiuti della propria abitazione ed inoltre costituisce un guadagno in
termini di tempo poiché i cittadini non devono portarli più ai cassonetti stradali.

 I rifiuti verranno appositamente riposti davanti alla propria abitazione, la sera


precedente al giorno di raccolta seguendo l’orario dalle 20.00 alle 4.00, dalla
domenica al venerdì

 La mancata osservanza di tale disposizione verrà̀ sanzionata


Raccolta differenziata porta a porta a Brindisi:
Calendario da rispettare
Raccolta differenziata porta a porta a Brindisi:
Kit necessario alla raccolta
Fenomeno del car-sharing
 Il problema si può risolvere promuovendo alcune pratiche che tendono a ridurre l’utilizzo delle vetture private come un
efficiente sistema di trasporto pubblico.

 Il car sharing è, in molte città italiane, una presenza consueta. Negli ultimi anni l’offerta del car sharing si è espansa e gli
operatori del settore si sono moltiplicati.

 Il car sharing è una soluzione che Brindisi ha adottato: si può infatti utilizzare un'automobile su prenotazione da più persone
pagando a seconda dell’effettivo utilizzo.

Da questa mappa si possono


visualizzare i vari punti in cui il car-
sharing è presente(tra cui Brindisi)

Mappa fornita da Ics(iniziativa car


sharing)
Fenomeno del bike-sharing
Inoltre abbiamo un servizio analogo
per le biciclette, ovvero il bike sharing

Possiamo notare che si ha la presenza


anche del bike sharing a Brindisi
disponibile su questo punto della
mappa
Monopattino elettrico: una realtà lontana?
 Brindisi si prepara a diventare una smart city, una città ecosostenibile soprattutto sotto
l’aspetto dei mezzi di trasporto: abbiamo visto come fenomeni come il car sharing e il
bike sharing siano abbastanza diffusi all’interno di questa provincia.

Per mettere a disposizione(almeno per un periodo di tempo limitato di un anno) più
mezzi di trasporto utilizzabili oltre ai bus, tram, treno; il comune di Brindisi ha
l’intenzione di mettere a disposizione l’uso di monopattini elettrici attraverso il
noleggio.

 I monopattini saranno infatti disponibili attraverso un app visualizzabile da


smartphone alla quale si potrà accedere tramite un codice QR posto verso il centro del
manubrio.

 Tramite l’app si potranno visualizzare la posizione dei disponibili monopattini  e si


potrà prenotare e lasciare questo mezzo nella destinazione indicata.
(Notizia abbastanza remota a cui potremo vedere gli esiti tra un po' di tempo)
• La foto ritrae il fenomeno dello
sharing dei monopattini a Bari
(sperando che li introducano
presto anche qui a Brindisi)
Commenti personali sulle tematiche trattate
Una delle cose più importanti da adoperare, secondo me, è che ci sia una legge elettorale funzionante in modo da poter definire un paese
democratico e anche perché altri partiti minori possano fare la loro parte nella lotta dell’inquinamento a Brindisi, poiché riguarda non solo
questa provincia, ma anche i territori circostanti.

Un’altra soluzione che si potrebbe adoperare è quella di investire nelle fonti di energia rinnovabili e nel cambiare stile di vita anche se non
sarebbero in molti a rinunciare a gran parte del benessere quotidiano prodotto dall’energia
Da poco alcune aziende stanno dando degli incentivi statali per cui si possono posizionare i pannelli solari a costo zero.

Per aver un reale risparmio, dovrebbero posizionare i pannelli solari sui tetti delle case di tutti i cittadini di Brindisi per cui essi sfrutterebbero
solo il tetto e non intaccherebbero, creerebbero problemi con i terreni non rovinando la bellezza paesaggistica e non togliendo i terreni per
agricoltura.(se si volesse aggiungere pannelli si dovrebbero utilizzare territori non coltivabili in modo da non gravare su campi di ettari di terra
e quindi sul settore primario).

Sarebbe una buona iniziativa quella di produrre energia per sé, poiché il contatore di una abitazione è, di solito, tarata per 3,3 kilowatt; avendo
i pannelli si può produrre energia e quindi si può usare ciò che serve e la quantità in eccesso di energia andrebbe riassorbito dall’Enel e
verrebbe rimesso sul mercato. 
Anche una abitazione può quindi contribuire alla produzione di energia avendo i pannelli sul tetto.  

Per quanto riguarda i monopattini, a proposito della Smart city, credo sia un ottimo spunto anche molto suggestivo per le giovani menti che
vogliono un mezzo differente con il quale muoversi e credo che potrebbero implementare questi mezzi in un momento di più «sicurezza» a
causa della situazione che stiamo vivendo.

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