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CONSONANTISMO

RENZI / ANDREOSE, PP. 176-179; 200


CONSONANTI

•Cos’è una consonante?


•Un suono per la cui emissione l’aria incontra un
ostacolo.
•Come si distinguono?
•In base al punto di articolazione, al modo di
articolazione e alla vibrazione delle corde vocali.
CONSONANTI

Punto di articolazione:
labiali, labiodentali, dentali, palatali, velari.

Modo di articolazione:
occlusive (ostruzione), fricative (passaggio di aria),
affricate, laterali, vibranti, nasali.

Vibrazione delle corde vocali:


sorde, sonore.
SISTEMA CONSONANTICO LATINO

• Ha meno consonanti rispetto ai sistemi linguistici romanzi.


• Le consonanti iniziali si mantengono meglio rispetto a quelle finali, alcune
delle quali cadono. Quelle interne sono più soggette a cambiamenti e
generano nuovi nessi (o nuovi suoni) consonantici.
• L’evoluzione del consonantismo latino presenta significative differenze tra
i vari territori della Romània (segno che si tratta di cambiamenti intervenuti
quando il processo di frammentazione era già in atto).
CAMBIAMENTI

• L’aspirata /h/ (fricativa laringale sorda) non è più pronunciata.


• Ma essa era probabilmente scomparsa in epoca antica. In età classica era pronunciata
solo per le parole di origine greca (ch, th, ph).
• Dal latino schola si ha il latino volgare *scola proseguito da scuola, escuela, école, ecc.
• In latino scompare – anche graficamente – quando è posta tra due vocali:
• - nehĕmo > nēmo; dehibeo > debeo; deprehendĕre > deprendĕre.
• Le iscrizioni riportano numerosi fraintendimenti:
• Abeo = habeo; anc = hanc; onorem = honorem
• Ovvero ipercorrettismi:
• Have = ave; heius = eius; hossa = ossa.
GRAFIA MEDIEVALE

• Nel medioevo la tradizione scolastica fa confusione tra i grafemi <h> e


<k>, sicché h intervocalica si pronuncia come un’occlusiva sorda: mihi
> miki; nihil > nikil.

• Di ciò è rimasta traccia in forme moderne come nichilismo o


annichilire.
CAMBIAMENTI

• Il suono /kw/, labiovelare, rappresentato da qu tende a perdere


l’appendice labiale in epoca arcaica, soprattutto in corrispondenza di
vocali diverse da a. Così: ecus < equus (Appendix Probi).
• L’esito può essere [k] o [kw].
• QUOMODO > come, comme, como.
• QUATTUOR > quattro, cuatro, ma quatre.
• In rumeno si labializza: QUATTUOR > patru.
DISTINZIONE TRA U E V

• In latino il suono /u/ con valore di semivocale inizia a evolversi in /v/ (fricativa
labiodentale sonora).
• In latino è rappresentato graficamente con V per la maiuscola e u per la minuscola.

• Esempio: VINUM (ovvero uinum) = /'wi:num/


• Nelle lingue romanze il suono semivocalico diviene consonantico.

• Passaggio intermedio è il suono /ᵦ/ (fricativa bilabiale sonora, che è presente in


spagnolo).
NESSI CONSONANTICI

Il nesso latino -NS- tende a ridursi ad -S- già in latino, cfr. fonti
epigrafiche: CONSUL > cosul “console”.

• Lingue romanze:
ns > s:
MENSE(M) > mese (it.); mois (fr.); més (sp.)
mensile
SPONSA(M) > sposa (it.); épouse (fr.); esposa (sp.).
Tuttavia se consideriamo
MENSA(M) > mesa (sp.) - mensa (it.) < in quest’ultimo caso si tratta di
voce dotta (latinismo).
NESSI CONSONANTICI

• Il segno X aveva valore di [ks], ma già nel I sec. d.C. passa a


fricativa dentale sorda [ss]
• COXA (COKSA) > COSSA da cui l’italiano coscia, ma il
rumeno coapsă.
NESSI CONSONANTICI

• I nessi consonantici iniziali PL-, BL-, FL-, CL-, GL- si


mantengono in area galloromanza (+ catalano), mentre
producono esiti diversi nelle altre aree.
• Francese: PLENUM > plein;
BLASPHEMARE > blâmer;
FLAMMAM > flamme; CLAVEM > clé; GLANDEM > gland.
NESSI CONSONANTICI

• In italiano si ha cons. + /j/


• PLENUM > pieno; PLANUM > piano;
• BLASPHEMARE > biasimare; BLANCUM (germ.) > bianco;
• FLAMMAM > fiamma; FLOREM > fiore;
• CLAVEM > chiave;
• GLANDEM > ghianda; GLACIAM > ghiaccia (it. ant.).
NESSI CONSONANTICI
• In spagnolo: cons. + L > [ʎ], [l]
• PLENUM > lleno; PLANUM > llano;
• BLASPHEMARE > lastimar; ma BLANCUM (germ.) > blanco;
• FLAMMAM > llama; ma FLOREM > flor;
• CLAVEM > llave;
• GLANDEM > lande (sp. ant.).
• In portoghese: PL-, FL-, CL- > [ʃ] invece che [ʎ].
• PLENUM > cheio; FLAMMAM > chama; CLAVEM > chave;
FENOMENI DEL LATINO VOLGARE

• Caduta di –m (finale). Fenomeno già in atto in età repubblicana.

• Si hanno pochissime sopravvivenze:


• Francese: rien < rem;
• Meum, tuum, suum > mon, ton, son
• Spagnolo: quem > quien
• Italiano: sum > sono
CONSEGUENZE: LA PRIMA DECLINAZIONE

• Rosă nominativo
• Rosae genitivo
• Rosae dativo
• Rosăm accusativo
• Rosă vocativo
• Rosā ablativo
CONSONANTI FINALI

• Cade sempre –t, presente nella coniugazione verbale.


• Se ne ha traccia nel francese antico.
• Scompaiono le consonanti finali –n, -l, r, presenti nei nominativi di terza
declinazione. Anche perché il nome nelle lingue romanze deriva dalla forma
accusativa.
CONSONANTI FINALI

• Più complesso è il caso di –s.

• Si noti la differenza tra la Romània occidentale (in cui –s è formatore


del plurale) e la Romània orientale.
CONSONANTI INIZIALI

• Tendenzialmente si mantengono.
• L’occlusiva velare /k/ si palatalizza di fronte a vocale palatale.
LENIZIONE

• Si tratta di un fenomeno generale, ma diversificato nei territori.


• Determina l’indebolimento delle consonanti intervocaliche, che
produce lo scempiamento, la sonorizzazione o il dileguo.
• Riguarda le consonanti labiali, velari, dentali.
LENIZIONE

• Occlusiva labiale sorda: /pp/ > /p/ (scempiamento)

CAPPONE > cappone (it), chapon (fr), capón (sp).

CUPPA > coppa (it), coupe (fr), copa (sp).


LENIZIONE: OCCLUSIVA VELARE SORDA /-KK-/

Occlusiva velare sorda /-KK-/ > /K/, /ʃ/

• ADCORDARE > *accordare > accordare (it.), acorder (fr.),


acordar (sp.).

• VACCA > vacca (it.), vache (fr.), vaca (sp.).


LENIZIONE: OCCLUSIVA VELARE SORDA: -K- > K, G, Ø

FOCUM > fuoco (it), feu (fr), fuego (sp)

ACUTUM > acuto (it), aigu (fr.), agudo (sp.)


LENIZIONE: OCCLUSIVA DENTALE SORDA: TT > T, Ø

• CATTUM > gatto (it), chat (fr), gato (sp)

• ATTENDERE > attendere (it.), attendre (fr.), atender (sp.)


T > D, Ø

• VITA > vita (it), vie (fr), vida (sp)

• PRATU > prato (it.), pré (fr.), prado (sp.)


D > D, Ø

• AUDIRE > udire (it.), oïr (fr.), oír (sp.)

• VIDERE > vedere (it.), veeir (fr. ant.) – voir (fr.) > veer (sp.)
PALATALIZZAZIONE

•Palatalizzazione: fenomeno in ordine al quale all’articolazione di un suono si


aggiunge l’avanzamento del dorso della lingua verso il palato.
•Affricazione: meno in ordine al quale a un suono occlusivo si sovrappone un
elemento costrittivo (fricativo).
•Il fenomeno distingue i sistemi linguistici romanzi da quello latino, poiché
quest’ultimo non conosceva i suoni palatali, affricati e alcuni fricativi.
•Il fenomeno di palatalizzazione / affricazione varia sensibilmente tra le diverse
lingue romanze.
•.
PALATALIZZAZIONE

•A un certo punto lo iato viene eliminato, in quanto la prima vocale diviene


semivocale, le due sillabe si fondono e l’accento passa sulla seconda vocale.
•FI – LÍ – Ŏ – LU(M) > *fi – lió – lu
•LIN – TÉ – Ŏ – LU > * lin – teó – lu
•MU - LÍ – Ĕ – RE(M) > *mu – lié - re
•Passaggio successivo: la semivocale si “fonde” con la consonante contigua.
•.
PALATALIZZAZIONE

• Palatalizzazione di /k/, /g/ davanti a /e/, /i/.


• Palatalizzazione di /k/, /g/ davanti ad /a/ in galloromanzo e
retoromanzo.
• Il suono /g/ intervocalico tende a essere eliminato: EGO > eo > io (it.),
yo (sp.), eu (rum.); MAGISTRUM > maestro.
PALATALIZZAZIONE DI /K/, /G/

• Palatalizzazione di /k/, /g/ davanti a /e/, /i/. La velare diviene una


palatale (o palato-alveolare) /ʧ/, /dʒ/ in italiano e rumeno; /ts/, /s/ in
francese
• CERVU(M) > it. cervo, rum. cerb; cerf , ciervo
• CAELU(M) > it. cielo, rum. cer; fr. ciel; sp. cielo
• GENTE(M) > it. gente, rum. gintă; fr. gens, sp. gente.
PALATALIZZAZIONE

• L + jod (i semivocale) > λ


• FOLIA > foglia (it.), fueille (fr.), hoja (sp.).

• N + jod > ɲ
• VINEA > vigna (/ɲɲ/) it.; vigne (/ɲ/) antico francese; viña (/ɲ/) spagnolo

• VINDEMIA > vendemmia


PALATALIZZAZIONE: DENTALE SORDA + J

• Italiano: /t + j/ > /tts/ PUTEU > pozzo; PALATIUM > palazzo;


• TRISTITIA > tristezza
• Antico francese: /js/ PUTEU > puis; PALATIUM > palais
• Antico spagnolo PUTEU > pozo TRISTITIA > tristeza
PALATALIZZAZIONE: DENTALE SONORA + J

Italiano: /d + j/ > /dz/ affricata dentale (o alveodentale) sonora; se


intervocalica /ddz/
MEDIU(M) > /'meddzo/ (mezzo)
/'medjo/ (medio) è di derivazione dotta
RADIU(M) > razzo, raggio
PALATALIZZAZIONE: CONS. + TJ

• FORTIA > italiano: forza (/ts/); ant. spagnolo: fuerça.


PALATALIZZAZIONE: CONSONANTE +
DENTALE SONORA + J

•.
PALATALIZZAZIONE: DENTALE SONORA + J

Italiano: /d + j/ > /dz/ affricata dentale (o alveodentale) sonora; se


intervocalica /ddz/
MEDIU(M) > /'meddzo
PALATALIZZAZIONE: DENTALE SONORA + J

Italiano: /d + j/ > /dz/ affricata dentale (o alveodentale) sonora; se


intervocalica /ddz/
MEDIU(M) > /'meddzo/ (mezzo)
/'medjo/ (medio) è di derivazione dotta
RADIU(M) > razzo, raggio
PALATALIZZAZIONE: CONS. + TJ

• FORTIA > italiano: forza (/ts/); ant. spagnolo: fuerça.


PALATALIZZAZIONE: /-K/ + /-J/

•FACIE > faccia (it.), face (fr. a.), haz (sp. a.)
•BRACCIU > braccio (it.), braz (fr. a.), braço (sp. a.)
SPIRANTIZZAZIONE DI /-B-/

• Si registra già in latino volgare DONABIT > DONAVIT .


• CABALLU(M) > cavallo, cheval /-b-/ > /-v-/; caballo /-b-/ > /-ᵦ-/.
• (fricativa bilabiale sonora)

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