Sei sulla pagina 1di 39

STRATIFICAZIONI

LINGUISTICHE
IL SUPERSTRATO

• Definizione: influsso linguistico esercitato da una


popolazione “egemonica” su un’altra, della quale
tuttavia non riesce a soppiantare la lingua.
• Due lingue entrano in contatto sul medesimo territorio:
per lingua di sostrato si intende quella giunta prima,
che decade ed è sostituita nello uso dalla lingua che
giunge dopo, ma che tuttavia lascia tracce nella lingua
che si è affermata.
SUPERSTRATO

• Definizione: influsso linguistico esercitato da una


popolazione “egemonica” su un’altra, della quale
tuttavia non riesce a soppiantare la lingua.

• Generalmente non oltrepassa il livello lessicale.


SUPERSTRATO GERMANICO
• Il superstrato germanico ha lasciato traccia quasi esclusivamente
in ambito lessicale.
• In una fase più antica sono attestate alcune parole che hanno
avuto prosecuzione nelle lingue romanze come ...
• Sapo > sapone(m) /Plinio/ > savon (fr.); jabón (sp.); sapone (it.)
• Vanga > vanga(m) /Palladio/ > vanga (it.).
• Alces /Cesare/ alce (it.; sp.).
Mentre altre no:
• Ganta /Plinio/ ‘oca’; melca /Apicio/ ‘latte acido’; urus /Cesare/
‘bue selvatico’.
SUPERSTRATO GERMANICO
• Per alcune parole è ipotizzabile che siano penetrate nel lessico
latino entro il V secolo, perché presenti in tutte le lingue neolatine
occidentali.
• Tuttavia, potrebbe darsi il caso di una parola entrata in una lingua
romanza (ad es. il francese) e poi trasmessa alle altre.
• Dal francone *gard (‘terreno recintato’) si ha il francese antico jart
> fr. mod. >jardin
• Da cui l’italiano giardino, lo spagnolo jardín, il portoghese jardim.
• È possibile distinguere le varie ondate di invasioni germaniche
• Fase successiva alle invasioni (Goti, Franchi, Longobardi, ecc.).
SUPERSTRATO GERMANICO

• Toponimi gotici: Rovigo, Bussolengo, Marengo, e nomi terminanti


in -engo.
• Toponimi longobardi: Breda, Braida, Brera, Fara o Farra.
• Onomastica longobarda: Baldo, Baudo, Berto, Alberto/i, ecc.
• Influenze lessicali del superstrato germanico: lessico militare,
amministrativo, della vita quotidiana.
• Rinviano a un’origine germanica le parole che iniziano per /g/,
/gw/ < /w/ (semivocale) delle lingue germaniche.
• Esempi: werra > guerra (it.), guerre (fr.).
ELEMENTI RELATIVI AL
SUPERSTRATO GERMANICO

In Italia si hanno tracce nel lessico materiale e amministrativo:


stamberga, spalto, balcone, banca, panca, brando, briglia,
ecc.
In francese: FEHU > fief (feudo); BARO > baron (barone);
MARKA > marque (‘territorio di confine’) > marquis
ELEMENTI RELATIVI AL
SUPERSTRATO GERMANICO

Nomi di ambito militare: brando, strale, alabarda, ecc.


Nomi astratti: onta, orgoglio, ardito, gagliardo, bastardo,
fellone, franco, ecc.
I ‘PRESTITI’

• COS’È UN PRESTITO?

• PRESTITI DI NECESSITÀ E DI ‘LUSSO’

• PRESTITI ADATTATI E NON ADATTATI


SUPERSTRATO ARABO
CALIFFATO ISLAMICO: MASSIMA ESPANSIONE
ESPANSIONE ARABA

• L’espansione araba è legata a una fede religiosa.


• L’arabo diviene la lingua di quella fede.
• Il Libro è scritto in arabo.
• Nella percezione che ne hanno gli europei, si stabilisce un’identità
tra lingua araba e Islam.
• Rottura dell’area mediterranea a seguito della invasione arabo-
islamica del medio-Oriente e dell’Africa settentrionale?
• Tesi di Henri Pirenne: la sua prospettiva è essenzialmente
economico-commerciale.
• Con gli arabi ha inizio il medioevo. L’espansione araba ha
determinato l’emergere del ruolo geo-politico delle Gallie
ARABO

• In Sicilia diviene la lingua delle classi dominanti.


• Molti immigrati non sono arabi, né parlano l’arabo
come lingua corrente, bensì lo adoperano come
lingua della preghiera e del rito religioso
• La popolazione cristiana è posta in una condizione di
subordinazione.
RAPPORTO ARABO / LINGUE
ROMANZE

• Il sostrato latino nell’arabo e nelle lingue berbere


dell’Africa del nord.
• Il superstrato nelle lingue romanze della penisola iberica e
della Sicilia.
• Adstrato dovuto soprattutto a scambi commerciali e
culturali.
PERIODIZZAZIONE

• I Normanni conquistano la Sicilia tra il 1060 e il 1090.


• Dal punto di vista storico, il regno normanno non comporta
l’eliminazione della cultura arabo-islamica, bensì la sua
funzionalizzazione al nuovo assetto politico, religioso e
culturale.
• Gli elementi arabi e greci (soprattutto dopo la separazione da
Roma delle Chiese orientali “ortodosse”) sono subordinati
alla politica del regno.
DISTINZIONI

• Voci arabe entrate nel dominio linguistico romanzo


in periodo medievale o successivamente fino ai
nostri giorni (classificabili come occasionalismi,
esotismi e neoislamismi)
• Voci arabe (o mediate attraverso l’arabo) pervenute
alle lingue “nazionali” e voci rimaste circoscritte
all’àmbito dialettale (nel nostro caso al siciliano).
SUPERSTRATO ARABO

• Influsso quasi esclusivamente lessicale.


• Per la fonetica si attribuisce al superstrato arabo l’esito /z/
del nesso consonantico /st/: CaesarAugusta > Zaragoza
• Per la morfologia si attribuisce al superstrato arabo
l’incorporazione dell’articolo al nel sostantivo. Ad esempio:
zucchero (it.); azúcar (SP.); açúcar (port.).
• Notevoli influssi lessicali.
MATEMATICA

• algebra che proviene da al-ǧabr, ‘restaurazione’ e ‘riduzione’.


• Da ṣifr, ‘vuoto’, i matematici coniarono zero (in francese zéro, in
spagnolo cero) con la mediazione latina zephirum.
• Dalla medesima parola araba: cifra, nel senso di ‘segno
numerico’. Il termine fu coniato dal matematico pisano Leonardo
Fibonacci, nel suo Liber abbaci (1202)
ASTRONOMIA
CHIMICA

• nadir < naẓir;


• zenit < cenit (latino scientifico ) < samṭ [ar-ra’s].

• alchìmia (in spagnolo e portoghese alquímia) risale ad al-


kīmīyā’, a sua volta risalente al greco bizantino χυμεία, ‘fusione’;
• alambicco < al-anbīq;
• amalgama < al-jamā‛a;
• elisir < al-iksīr.
GIOCHI: GLI SCACCHI

• Scacco deriva dal persiano šāh, ‘re’, nell’espressione šāh māt, ‘il re è
morto’, da cui:
• Jaque mate (spagnolo), xamate (portoghese), échec et mat (francese).
• Alfiere: sono contaminate due voci arabe: al-fīl, ‘elefante’, e al-
fāris, ‘cavaliere’.
COMMERCIO E MARINERIA

• ammiraglio da amīr, ‘comandante’ (si veda la


somiglianza con emiro);
• dogana (francese: douane, spagnolo e portoghese:
aduana) da dīwān, ‘ufficio’;
• magazzino (spagnolo almacén; portoghese armazém)
da (al-)maḫzan, ‘deposito’, ‘granaio’;
• fondaco, da funduq, ‘albergo’.
AGRICOLTURA

• arancio < nāranj;


• limone < limūn;
• albicocca < al-barqūq;
• carciofo < xaršūf;
• spinaci < aspanāx;
• zucchero < sukkar.
AMMINISTRAZIONE

• ammiraglio < al-amīr;


• Alcalde, ‘sindaco’, ‘giudice’ < al-qāḍī, ‘giudice’;
• Alguacil, ‘ufficiale giudiziario’ < al-wazīr, ‘ministro’;
• darsena < dār-ṣinā‛a;
• tariffa < ta‛rīfa;
• zecca < sikka.
STRUMENTI LESSICOGRAFICI

• VSES: Vocabolario Storico-Etimologico Siciliano, a cura di


Alberto Varvaro, 2 voll., Éditions de linguistque et de
philologie - Centro di studi filologici e linguistici siciliani,
Strasbourg 2014.
• ARTESIA: Archivio Testuale del Siciliano Antico. Banca
dati riferita a testi, sia letterari che documentari, che vanno
dagli inizi del sec. XIV, alla metà circa del sec. XVI, diretto
da Mario Pagano: www.artesia.unict.itartesia.ovi.cnr.it
AGRICOLTURA

• Abbráciu, ‘orbace’, proviene da al-bazz, ‘lino, seta, tessuto per abiti’ (VSES, p.
3).
• Azzalóra ‘lazzeruola e lazzeruolo’ < az-zacrūra (VSES, pp. 100-101, che
ipotizza una mediazione iberoromanza).
• Cabbasísa, ‘babbagigi’, < ḥabb ‘azīz, ‘bacca rinomata’ (VSES, pp. 152-153).
• Carvana, ‘ricino’, da ḫarwāc, forse con influsso berbero (VSES, pp. 214-215).
• pricocu o varcocu: deriva dal greco πραιϰόϰιον, da cui il latino praecox.
• La parola, adattata, passa all’arabo al-barqūq, da qui l’italiano albicocco (-a),
contro la voce dialettale che invece risponde all’originaria matrice greco-
latina.
AGRICOLTURA: MISURE

• Cafísu ‘misura di olio’ corrispondente a circa 16 litri, dall’arabo qafīz che però
indica una misura per aridi; con mediazione iberoromanza (VSES, pp. 159-160).

• cantàru, ‘misura di peso pari a cento rotoli’ deriva dall’arabo qintār che a sua
volta forse è di matrice latina; si veda lo spagnolo quintal da cui l’italiano
quintale (VSES, pp. 184-186).
AGRICOLTURA: MISURE

• Rótulu, ‘misura di peso’, 12 once, gr. 792, < raṭl, stesso


significato
• Túmminu (túmmulu), ‘misura di aridi o di superficie”, <
ţumn, ‘ottava parte’

• Dárbu, ‘quarta parte della zappa’ < darb, ‘sentiero’


• Záppa, ‘misura d’acqua pari a 512 litri’ < ṣabb,
‘effusione d’acqua’.
ALIMENTI

• Cália, ‘ceci abbrustoliti’; da qaliyya, ‘fritto,


arrostito’, tra i derivati: calïári e caliatúri.
IRRIGAZIONE

• sáia, ‘canale d’irrigazione’, da sâqiya, con


prosecuzione anche in iberoromanzo (VSES, pp. 903-
904);
IRRIGAZIONE

gébbia, ‘vasca per la raccolta dell’acqua’ oppure


‘abbeveratoio’, da ǵābiyah (VSES, pp. 429-431)
ALIMENTI
• giuggiuléna, ‘sesamo’ ma anche ‘pietra arenaria’, che proviene da
ǵulǵalān (VSES, pp. 446-447)
• cubbáita, ‘torrone’, da qubbayṭa (VSES, pp. 329-331)

• Źibbíbbu, ‘uva bianca da tavola’, ‘uva passa’ < zabīb, ‘uva


passa’ (VSES, pp. 1212-1213).
OGGETTI VARI

• Balata, ‘lastra di pietra o di marmo’ < balāta (VSES,


pp. 105-107);
• bunáca, ‘pozza d’acqua ove si macerano il lino e la
canapa’, < manāqc (VSES, pp. 133-134); catúsu,
‘conduttura per acqua’, < qādūs (cfr. VSES, pp. 229-
231);
• Fárda, ‘telo di stoffa’, ‘pezza’, < farda, ‘panno’,
‘vestito (VSES, pp. 362-364).
OGGETTI VARI

• Gassína, ‘stuoia di giunco’ < ḥaṣīra, con lo stesso significato (VSES,


pp. 423-425).
• Giárra indica un grande recipiente di terracotta adoperato per
conservare i liquidi e soprattutto l’olio. La parola, presente in vaste
aree della Romània ed anche in lingue non romanze, traspone forma e
significato dell’arabo ǵarra (VSES, pp. 437-440).
ATTREZZI DI LAVORO

• Cóffa, ‘canestro fatto con foglie di palma intrecciate’, <


quffa (cfr. VSES, pp. 306-308);
COMMERCIO

• magazzino (spagnolo almacén; portoghese armazém) da (al-)


maḫzan, ‘deposito’, ‘granaio’. In siciliano magazzeni.
• fondaco, da funduq, ‘albergo’, voce mutuata dal greco. In
siciliano funnacu.
• bazar ‘negozio’ che nelle lingue moderne è entrato come prestito
non assimilato; di provenienza persiana, in siciliano: bazzarïári e
bazzarïótu (cfr. VES, pp. 111-112).
NOMI RURALI

• Dágala, ‘terreno coltivabile posto lungo il letto di un


corso d’acqua’ , oppure ‘tratto di bosco’ < daġal, solo
con il primo significato.

• Favára, ‘sorgente d’acqua’ < fawwāra, ‘sorgente’


(VSES, pp. 374-375).
ANTROPONIMI
• Nomi terminanti in -alà, composti sull’etimo –Allāh:
• Badalà o Vadalà < abd-allāh o abidallāh, ‘servo,
devoto di Allāh’;
• Mandalà < mannallāh, ‘favore di Allāh’;
• Pittalà < probabilmente hibat-Allāh, ‘dono di Allāh’;
• Zappalà < izz-bi- Allāh, ‘potenza di Allāh’;
• Zuccalà < δauq- Allāh, ‘gioia di Allāh’, ecc.
ANTROPONIMI

• Buscema o Buscemi (peraltro anche toponimo) <


abū-šāmah, ‘quello dal grosso neo’;
• Caggèggi < al-ḥaǧǧāǧ, ‘pellegrino’
• Garufi < qarūf, ‘duro’, ‘crudele’;
• Macaluso < maḫlūs, ‘schiavo’.
TOPONIMI

• Buccheri < abū-l-ḫayr, ‘padre del bene’ (Pellegrini,


ricerche sugli arabismi …, p. 157).
• Da raḥl «casale» (Racalmuto);
• da qal‛a «castello» (Calatafimi, Caltanissetta, ecc.)

Potrebbero piacerti anche