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Novena dell’Immacolata

Canto a scelta

Magnificat, magnificat, magnificat


anima mea Dominum

Magnificat, magnificat, magnificat


anima mea Dominum.

Lodata sempre sia l’Immacolata Vergine


Maria l’Immacolata Vergine Maria

(O altro canto)
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
2° Giorno: 30 Novembre
Beati quelli che sono nel pianto…

Guardiamo a Maria, Madre addolorata, che


ha sofferto in profonda unione con il suo
Figlio. Lei è «Madre della Consolazione»
perché per mezzo suo Dio ha donato al
mondo la sua Consolazione, Gesù Cristo.
Lei è «Madre consolata» perché, stando
accanto alla croce di Gesù ha sperimentato
su di sé la beatitudine evangelica promessa a
coloro che piangono. Infine, Maria è «Madre
di ogni consolazione» perché, essendo stata
provata, è in grado di consolare
Rit. Tu sei benedetta fra tutte le donne.

E' stata diffusa la grazia nella tua Concezione


e sei apparsa bella tra le figlie degli
uomini.Rit.
Rit. Tu sei benedetta fra tutte le donne.

Nella tua Concezione, o Maria, hai ricevuto


la benedizione del Signore
e la misericordia di Dio tuo Salvatore.Rit.
Rit. Tu sei benedetta fra tutte le donne.

Tu sei benedetta, O Vergine Maria, dal


Signore Dio Altissimo
più di tutte le donne della terra.Rit
Dal Vangelo secondo Luca
(1, 26-33.38)
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle
cose che si dicevano di lui. Simeone li
benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco,
egli è qui per la caduta e la risurrezione di
molti in Israele e come segno di
contraddizione
– e anche a te una spada trafiggerà l’anima –,
affinché siano svelati i pensieri di molti
cuori». Parola del Signore
Ascoltiamo Papa Francesco
(Gaudete et exsultate nn.75.76)
"Beati coloro che piangono, perché saranno consolati".
Il mondo ci propone il contrario: il divertimento, il
godimento, la distrazione, lo svago, e ci dice che questo
è ciò che rende buona la vita. Il mondano ignora, guarda
dall’altra parte quando ci sono problemi di malattia o di
dolore in famiglia o intorno a lui. Il mondo non vuole
piangere: preferisce ignorare le situazioni dolorose,
coprirle, nasconderle.
Si spendono molte energie per scappare dalle situazioni
in cui si fa presente la sofferenza, credendo che sia
possibile dissimulare la realtà, dove mai, mai può
mancare la croce. La persona che vede le cose come
sono realmente, si lascia trafiggere dal dolore e piange
nel suo cuore è capace di raggiungere le profondità della
vita e di essere veramente felice.
Quella persona è consolata, ma con la consolazione di
Gesù e non con quella del mondo. Così può avere il
coraggio di condividere la sofferenza altrui e smette di
fuggire dalle situazioni dolorose. In tal modo scopre che
la vita ha senso nel soccorrere un altro nel suo dolore,
nel comprendere l’angoscia altrui, nel dare sollievo agli
altri. Saper piangere con gli altri, questo è santità.
Preghiamo insieme (Salmo 41)

Beato l'uomo che ha cura del debole,


nel giorno della sventura il Signore lo libera.
Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra,
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Guardando Maria Immacolata, beata perché
afflitta e consolata chiediamo:
O Padre, insegnaci ad affrontare la nostra
sofferenza e quella del mondo senza sfuggirla o
pretendere che non ci sia. Aiutaci ad immergerci
in qualsiasi dolore presente per dire di sì
all’Amore in qualsiasi circostanza. Per Cristo,
nostro Signore.
Giaculatoria

Per noi pregate, o fonte immensa di


quelle grazie che Dio dispensa
Fioretto

Usare parole di misericordia e di


incoraggiamento per chi mi è
accanto
Canto
Tota pulchra
V. Tota pulchra es, Maria.

R. Tota pulchra es, Maria.

V. Et macula originalis non est in te.

R. Et macula originalis non est in te.


V. Tu gloria Ierusalem.

R. Tu laetitia Israel.

V. Tu honorificentia populi nostri.

R. Tu advocata peccatorum.
V. O Maria.

R. O Maria.

V. Virgo prudentissima.

R. Mater clementissima.
V. Ora pro nobis.

R. Intercede pro nobis ad Dominum


Iesum Christum.

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