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Tarantella tarantella tarantella di Pulcinella.

Pulcinella era povero in canna


e viveva in una capanna
senza porta e senza tetto
e la paglia era il suo letto.
In quel letto dormivano in otto:
cinque figli e la moglie e il suo gatto
e siccome era un po' stretto
tutte le notti scendeva dal letto;
 faceva due passi in riva del mare
e con la canna provava a pescare:
ma sempre guardava la splendida luna
e poi diceva: «Son senza fortuna!»
«Senza fortuna e senza cervello,»
diceva la moglie di Pulcinella.
«Sono sfinita, non ce la faccio,
non è un marito, questo è un pagliaccio:
già da tre dì siam senza mangiare
e mio marito si mette a ballare...»
Balla balla Pulcinella
con i suoi figli la tarantella.
Solo la moglie è piena di rabbia:
sembra una belva dentro la gabbia. 
«Se almeno un pesce,
non mi porti stanotte,
Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Colombina e Arlecchino
fidanzati per benino.
E Spaventa faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Stenterello che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
E Gianduia piemontese 
che di tutti è il più cortese.
Rosaura bella e arguta
da Venezia è venuta.
Ecco il Pin e poi ridete
a Varese lo conoscete.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone! 
 

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