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RENE

• Il rene adulto presenta una superficie liscia, mentre quello del


feto presenta dei solchi, corrispondenti a lobi, che nel corso
della crescita si fondono.
• Il rene è un organo pieno rivestito da una sottile capsula
formata da connettivo, alcune fibre elastiche e cellule muscolari
lisce, facilmente distaccabile.
• Il parenchima, in sezione frontale, è suddivisibile in:
– SOSTANZA MIDOLLARE interna in cui si riconoscono formazioni
coniche, le piramidi renali, con la base diretta verso la superficie
esterna e l’apice (papilla renale) verso il seno renale. La piramide
presenta l’alternanza di strie chiare e strie scure tra loro parallele.
Le papille renali (1-3) sporgono nel calice minore  calici maggiori
 pelvi renale.
– SOSTANZA CORTICALE circonda le piramidi renali e si prolunga tra
queste a formare le colonne renali (del Bertin). La porzione
soprastante la base delle piramidi viene suddivisa in:
• PARTE RADIATA corrisponde ai raggi midollari chiari ad andamento
rettilineo
• PARTE CONVOLUTA caratterizzata dalla presenza di tubuli con
andamento contorto e dei corpuscoli renali.
Co: sostanza corticale
CR: corpuscoli renali
RM: raggi midollari
VA e AA: vena e arteria arcuata
PR: papilla renale
C: calice
P: pelvi renale
• Alla conformazione del rene, corrisponde una precisa distribuzione
dei vasi sanguigni.
• VASCOLARIZZAZIONE è di tipo terminale.
• L’ARTERIA RENALE, poco prima dell’ilo, si divide in
– 3 RAMI PREPIELICI
– 1 RAMO POSTPIELICO
– Ciascun ramo si divide in
• ARTERIE INTERLOBARI che penetrano nel parenchima, attraversando la
colonna renale, giunti al confine tra midollare e corticale,piegano formando le
• ARTERIE ARCIFORMI che costeggiano la base della piramide e emettono dal
lato convesso le
• ARTERIE INTERLOBULARI, che divergono radialmente nella corticale e dalle
quali originano a 90° le
• ARTERIOLE AFFERENTI ai glomeruli, che, dopo aver formato il
• GLOMERULO VASCOLARE, si continuano nell’
• ARTERIOLE EFFERENTI che possono:
– Risolversi nella fitta rete capillare peritubulare e da qui dare luogo al ritorno venoso
– Portarsi nella midollare e formare le ARTERIE RETTE SPURIE, che a loro volta si
risolvono nella rete capillare delle piramidi, a cui segue il ritorno venoso.
• Ogni tubulo urinifero è composto da 2 parti embriologicamente
distinte:
– NEFRONE
– TUBULO COLLETTORE
• Il NEFRONE è l’unità anatomo-funzionale del rene. Ciascun rene ne
possiede da 1 a 2 milioni. Ogni nefrone è formato da:

– CORPUSCOLO RENALE: corpicciolo sferoidale di 0.2 mm, in cui si


riconoscono un polo vascolare e un polo urinifero, costituito da:

• GLOMERULO VASCOLARE: gomitolo di capillari fenestrati (550 A) alimentati


dall’arteriola afferente, che si riuniscono poi a formare l’arteriola efferente.

• CAPSULA DI BOWMANN che corrisponde alla porzione iniziale a fondo cieco


del tubulo renale ed è formata da un doppio foglietto:
– Foglietto parietale formato da un epitelio pavimentoso che si continua a livello del
polo urinifero nel tubulo contorto prossimale
– Foglietto viscerale costituito dai PODOCITI, cellule stellate, fortemente modificate
dotate di prolungamenti (  pedicelli ) che avvolgono strettamente i capillari
sanguigni. Tra i pedicelli si delimitano dei pori a diaframma (60 A).
– Entrambe le strutture partecipano alla formazione della MEMBRANA BASALE
costituita da materiale inerte che risulta essere l’unico componente continuo della
parete di filtrazione

• Un altro componente del corpuscolo sono le CELLULE DEL MESANGIO


INTRAGLOMERULARI che provvedono a rimuovere la membrana basale
deteriorata.

– A livello del corpuscolo renale avviene il processo di ultrafiltrazione che


porta alla formazione del filtrato glomerulare  preurina
Sviluppo del corpuscolo renale
• Il TUBULO RENALE è formato da 3 tratti:
– TUBULO CONTORTO PROSSIMALE origina a livello del polo
urinifero, mostra una prima porzione convoluta ( forma la
porzione convoluta della corticale) e una seconda rettilinea, che va
a costituire un raggio midollare (  porzione radiata della corticale)
dirigendosi verso la piramide renale.
E’ costituito da un epitelio cilindrico semplice (alcuni autori
ritengono più proprio considerarlo cubico, anche se la forma delle
cellule dipende dalla pressione dell’ultrafiltrato), in cui la porzione
apicale delle cellule è sollevata in microvilli, mentre gran parte del
citoplasma è occupato da mitocondri ( epitelio bacillare).
A questo livello avviene il riassorbimento di ca l’80% dell’acqua, di
ioni, di glucosio, di aminoacidi, ioni bicarbonato e la secrezione di
creatinina e di idrogenioni.
– ANSA DI HENLE si addentra in diversa misura nella piramide renale
ed è caratterizzata dalla brusca riduzione di altezza dell’epitelio che
da cilindrico diventa pavimentoso. Si distinguono:
• TRATTO SOTTILE discendente permeabile all’acqua e al Na+.
• ANSA
• TRATTO SPESSO ascendente, corredato di mitocondri, impermeabile
all’acqua, ma dove avviene il riassorbimento attivo di Na+ e Cl-
– TUBULO CONTORTO DISTALE inizia rettilineo come continuazione
del tratto ascendente dell’ansa di Henle, poi assume un andamento
contorto ( porzione convoluta della corticale).
E’ delimitato da un epitelio cubico, dotato di scarsi microvilli, ma di
un cospicuo corredo di mitocondri.
Il tubulo contorto distale si riavvicina al proprio corpuscolo renale a
livello del polo vascolare dove concorre alla formazione
dell’apparato iuxtaglomerulare.
In questo tratto avviene l’ulteriore elaborazione dell’urina primitiva
con la secrezione di urea e con il riassorbimento di acqua e di Na
dipendente dalla presenza di ormoni ( aldosterone e ADH)
– I DOTTI COLLETTORI fanno seguito ai tubuli contorti distali ai quali
sono uniti tramite i tratti reunienti. Si portano all’interno della
piramide renale, confluendo nei dotti papillari che andranno ad
aprirsi a livello della papilla renale.
La parete è formata da un epitelio cubico.
Anche questi tratti sono sensibili all’azione dell’ADH che provoca un
ulteriore concentrazione di quella che sta diventando urina
definitiva.
• L’apparato iuxtaglomerulare è formato da 3 tipi cellulari:
– CELLULE IUXTAGLOMERULARI  cellule muscolari lisce della
tonaca media dell’arteriola afferente che appaiono modificate per la
presenza di granuli densi contenenti RENINA. Sono barocettori
sensibili a variazioni della pressione sanguigna.
– CELLULE DELLA MACULA DENSA  piccola porzione della parete
del tubulo contorto distale che viene a contatto con l’arteriola
afferente. Le cellule appaiono fittamente stipate e possiedono un
nucleo ovale. Sono chemocettori sensibili alla variazioni del
ceontenuto di Na nel liquido che scorre nel tubulo.
– CELLULE DEL MESAGNIO EXTRAGLOMERULARE situate tra le
cellule iuxtaglomerulari e quelle della macula densa. Si suppone
agiscano come trasduttori del segnale tra le cellule della macula
densa e quelle iuxtaglomerulare per promuovere il rilascio di renina

– La RENINA è un enzima che converte l’angiotensinogeno in


angiotensina I, a sua volta convertita dall’ACE polmonare nel
polipeptide attivo ANGIOTENSINA II  vasocostrizione periferica

stimolazione della secrezione di aldosterone
Fra i tubuli renali e i vasi sanguigni vi sono altri elementi
cellulari, non ancora identificati chiaramente, che producono e
rilasciano  ERITROPOIETINA
URETERE
• La parete dell’uretere è formata da:
– TONACA MUCOSA costituita:
• EPITELIO DI RIVESTIMENTO è polimorfo o di transizione, tipico delle
vie urinarie.
• LAMINA PROPRIA di connettivo denso
– TONACA SOTTOMUCOSA di connettivo lasso che consente lo
svincolamento della mucosa dalla tonaca muscolare  aspetto
stellato del lume. Secondo alcuni autori la tonaca sottomucosa fa
parte della lamina propria.
– TONACA MUSCOLARE in cui i fascetti muscolari non formano strati
continui ben evidenti, ma sono separati da connettivo. Per
semplicità descrittiva, si possono riconoscere 2 andamenti:
• Lo “strato” interno ad andamento longitudinale
• Lo “strato” esterno ad andamento circolare
In realtà la tonaca muscolare è formata da una intricata rete di
fascetti tra loro interconnessi e intrecciati  andamento
plessiforme.
– TONACA AVVENTIZIA di connettivo denso con fibre elastiche.
VESCICA URINARIA

• La superficie interna della vescica si solleva in pieghe


temporanee ad eccezione del trigono vescicale.
• La parete è formata da:
– TONACA MUCOSA a sua volta costituita da:
• EPITELIO DI RIVESTIMENTO polimorfo o di trnasizione
• LAMINA PROPRIA connettivale
– TONACA SOTTOMUCOSA si connettivo lasso.
– TONACA MUSCOLARE forma il muscolo detrusore della vescica ed è
costituita da fasci di fibrocellule muscolari lisce intrecciati. È
possibile comunque riconoscere 3 strati:
• Strato interno ad andamento longitudinale
• Strato intermedio ad andamento circolare
• Strato esterno ad andamento longitudinale
– TONACA SIEROSA a livello della superficie superiore e TONACA
AVVENTIZIA nelle restanti parti della superficie.

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