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Vitale
I
Mario Calabrese
mario.calabrese@uniroma1.it
Lezionedel9ottobre2012
La metafora organicistica e i
requisiti organizzativi
Leorganizzazionisonosistemi
aperti
Hannounciclo vitale
Siadattanoallambiente
Esistono
diversi
tipi
di
organizzazioni
NonesistelaONEBESTWAY
5
La scala di Maslow
Autorealizzaz
ione
Ego
Sociali
Sicurez
za
Fisiolog
ico
Salari e stipendi
Condizioni di lavoro sicure e piacevoli
Il modello di Maslow:
considerazioni
La piramide di Maslow ha iniziato a
essereconsideratacomeunausilioper
comprendere
meglio
le
forze
psicologiche, che influenzano le
motivazionideldipendente.
Attrarre e mantenere i dipendenti
comporta la capacit di offrire loro
condizioni di lavoro e/o pacchetti di
retribuzioneallettanti.
7
unimportanza
sottosistemi
3. Occorre
congruenza
tra
i
vari
sottosistemi, eliminando le disfunzioni
interne
Lapproccio situazionale
(Burns e Stalker)
Ritengono che sia possibile costruire
varie forme organizzative tra i due
estremi del modello meccanico e del
modello organico
Az
ele iend
ttr
on a
ic a
Paradigma
organico
A
me ziend
cc
an a
ica
Az
ien
tes da
sil
e
Paradigma
meccanicist
ico
10
Lapproccio situazionale
Vi un rapporto diretto
tra tecnologia impiegata
e modello organizzativo
Lorganizzazione
burocraticomeccanicistica
Lapproccio situazionale
Le aziende vincenti presentano
un
livello
adeguato
di
differenziazione
e
di
integrazione
Ogni sub sistema organizzativo
deve essere coerente con il suo
task environment
12
13
Stabile e certo
C
D
Strategico
SOTTOSISTEM
I
ORGANIZZATI
VI
Tecnologico
Definizione
dellobiettivo
difensivo e
operazionale
Routine ruoli a
bassa
discrezionalit
Umano/cultu
rale
Strutturale
B
C
B
C
Manageriale
Autoritario
B
C
Ruoli complessi
e ad alta
discrezionalit
Sistema attivo
e capace di
apprendere
C
D
Burocratico/
meccanicistic
o
Turbolento e
imprevedibile
Organico
Democratico
Tutte le organizzazioni
presentano queste 5
macro-componenti
Vertice
Linea
intermedia
di
aff to
St or
pp
su
Te
st
ru cno
t tu
ra
strategico
Nucleo operativo
15
5 configurazioni
organizzative:
Macchina
burocratica
Modello divisionale
Burocrazia
professionale
Struttura semplice
16
Lorganizzazione matriciale
Direzione
Staf
Aree funzionali
Amministrazione
Programmazione
Aree di specializzazione
Progettazione
della produzione
Aree geografiche
Progettazione
Ingegnerizzazione
Funzione
Attivit/Obiettivo
Produzione
Vendite
Filiali orientali
Filiali occidentali
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Punti di debolezza
Realizza il
coordinamento
necessario per far
fronte a richieste duali
da parte dei clienti
Assicura la condivisione
flessibile delle risorse
umane tra i prodotti
Si adatta a decisioni
complesse e
cambiamenti frequenti
in un ambiente instabile
Offre opportunit per lo
sviluppo di competenze
sia funzionali sia di
prodotto
da preferire in
organizzazioni di media
grandezza con
molteplici prodotti
18
18
La prospettiva ecologica e
demografica
Non
vero
che
lo
organizzazioni sono in grado
di ADEGUARSI ALLAMBIENTE
Sono
gli
ambienti
selezionano
organizzazioni
che
le
Occorre
studiare
le
popolazioni organizzative
19
La prospettiva ecologica e
demografica
Sottolineano
limportanza
delle
tendenze inerziali che impediscono
alle organizzazioni di adeguarsi alle
sfide ambientali
Di fronte a nuovi tipi di concorrenza o
a
nuove
situazioni
ambientali,
possono scomparire interi settori
industriali o specie organizzative
Il singolo membro della specie pu
anche sopravvivere, ma nel lungo
periodo destinato a seguire il
destino della specie
20
Modificazione delle
caratteristiche della specie
Selezione
Mantenimento delle
caratteristiche della specie
21
Le critiche allapproccio
demografico ed ecologico
Troppo deterministico
Ruolo predominante alla selezione
ambientale
Scarsa importanza alle scelte
strategiche
delle
singole
organizzazioni
Nonostante la presenza di tutta una
serie di tendenze inerziali, una
organizzazione in grado di cambiare
forma, evolvendo in un modello
diverso
22
Costo per
attivit
2
Attivit
Cost driver
per risorsa
3
Risorse
Prodo
tti
Allocare il costo
per attivit in base
allutilizzo delle
risorse tramite
5
pesi stabiliti dai
cost driver
Stabilire il costo
per ogni singolo
oggetto di costo
(diviso per la
Attivit e quantit)
costi
(ponderati
)
C( C(
CA A) B B)
25
x
y
2.Stabilireilcostoper
attivit
Obiettivi di costo:
Tavoli
Scaffali
Attivit
Progettazione
Produzione
Montaggio
Stoccaggio
Distribuzione
Attivit
9.000,00
4.000,00
30.000,00
3.000,00
13.000,00
27
4.Allocareicosti
50 3.000,00
100 6.000,00
1 800,00
4 3.200,00
5 1.500,00
5 1.500,00
28
Quantit:
1000 Tavoli
4000 Scaffali
Indiretto reale per
costi di articolo
22,30 per tavolo
9,53 per scaffale
29