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TEORIA PRINCIPALE
Gli uomini sono incapaci di incorporare
ed apprendere realmente i bisogni e le
esperienze delle donne.
TRE ARGOMENTI A FAVORE
I.
Uguaglianza sessuale e discriminazione
II. Pubblico e privato
III. Etica della cura
Obiezione:
Una certa differenza esistente in natura non
giustifica una reale disuguaglianza sul terreno
del diritto.
In passato:
Idea della donna come essere adatto unicamente
allorganizzazione della casa e alla cura dei figli.
Ora:
I teorici contemporanei hanno abbandonato questo
assunto di inferiorit adottando degli statuti
antidiscriminatori allinterno delle democrazie liberali
classiche (societ cieca al genere).
Il principio di differenza
Obiettivo:
Garantire alle donne non solo laccesso a tutto
ci a cui hanno accesso gli uomini in egual
misura (istruzione, lavoro, attivit culturali,
sportive, militari etc.) ma anche la possibilit
di creare ruoli nuovi e androgini e di
ridefinire i ruoli sociali secondo le necessit di
tutti i membri della societ.
Teoria Rawlsiana
Secondo la teoria redistributiva Rawlsiana
evidente come il punto di partenza di
uomini e donne allinterno della societ sia
impari. Questa disuguaglianza potrebbe,
secondo alcuni teorici e studiosi, essere
colmata con una retribuzione del lavoro
domestico (nella misura in cui questo venga
definito lavoro a tutti gli effetti).
Per i liberali:
della
distinzione
LIBERISMO MODERNO
protezione della sfera privata della vita sociale e creazione di nicchia
dove gli individui godano di privacy.
1. Capacit morali:
Le persone matureranno un valido senso di giustizia solo se
apprenderanno tutta una gamma di capacit morali:
la teoria femminista per giustificare la validit delletica della cura
anche e soprattutto nella sfera pubblica fa riferimento alla famiglia.
Ralws fa riferimento al fatto che il senso di giustizia nasca allinterno
della famiglia ma vi una contraddizione sottolineata da Okin:
Egli trascura la questione della giustizia e delluguaglianza della famiglia
a predominio maschile.
2. Ragionamento morale:
come nota Held non possiamo n curarci di tutti n fare
tutto ci che un approccio di cura suggerisce. Ci servono
delle direttive morali capaci di definire una scala di priorit{.
I principi stimolano la riflessione e rappresentano
considerazioni generali di cui la persona ritiene di dover
tenere conto quando si trova a decidere quale sia la cosa
giusta da fare (Grimshaw).
3. Concetti morali
a. Ci sono tre modi per dimostrare la differenza che vi tra
essi: universalit contro sollecitudine per le relazioni
particolari.
b. Rispetto per la comune umanit contro rispetto per la
particolare individualit delle persone.
c. Rivendicazione di diritti contro accettazione di
responsabilit.
Due concezioni
LALTRO GENERALIZZATO - trattato dalla giustizia
- I nostri simili sono esseri razionali in quanto possiedono
gli stessi diritti e gli stessi doveri che ciascuno di noi ha.
LALTRO CONCRETO - non trattato dalla giustizia
- I nostri simili, singolarmente e collettivamente sono
considerati come individui dotati di storia, identit e
costituzione affettivo-emozionale concrete.
ANALOGIA: sono entrambe universali.
DIFFERENZA: divergono in quanto la cura sensibile alle diversit
concrete di tutte le persone.
CONTRAPPOSIZIONE ECCESSIVA
(utilitarismo; Rawls)
Anche la teoria rawlsiana delle giustizia dipende dalla
capacit delle persone morali di preoccuparsi degli
altri e di prendersene cura, soprattutto quando
questi altri sono persone totalmente diverse da loro.
necessaria la preoccupazione
Problema
Supponiamo che una persona sia generosa
con i suoi amici in stato di bisogno ma che
essa stessa si trovi spesso in questo stato a
causa della sua attitudine dispendiosa
Si pu aspettare che gli altri lo aiutino?
CuraSe non ci facciamo carico del suo dolore
siamo esseri immorali
GiustiziaVisto che le sue azioni sono frutto
delle sua volont ,farci carico dei suoi
problemi vorrebbe dire fare un torto a noi
stessi.
Rawls
Rawls fa affidamento sulla capacit di
assumere responsabilit per i nostri fini.
Letica della cura mette in crisi la credenza che
ogni essere responsabile per le proprie
azioni
Questo non vale per i bambini e le persone
incapaci di intendere e di volere