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Incidenza delle mutazioni del gene

SOD1 nei casi di SLA Ereditaria

Introduzione
La gran parte dellossigeno negli organismi aerobi va incontro ad una
riduzione che comporta il trasferimento complessivo di 4 elettroni.

Tuttavia la reazione non prevede quasi mai il trasferimento di 4 elettroni in


un singolo step concertato

E possibile quindi che si formino, tramite reazioni enzimatiche o meno,


piccole ma significative quantit di specie derivanti dalla riduzione parziale
dellossigeno.

Reazioni indesiderate e non controllate


Le specie radicaliche generate da centri metallici ad attivit redox possono
promuovere reazioni radicaliche a catena coinvolgenti lossigeno molecolare

Cationi metallici presenti in forma libera nelle proteine possono essere


coinvolti nellossidazione di gruppi sulfidrilici e nella formazione di radicali
ossidrilici

In particolare lanione superossido pu


inattivare il cluster 4Fe-4S cofattori delle aconitasi

Danno ossidativo e meccanismi di difesa


Entit biochimiche suscettibili di attacco ossidativo

Distribuzione degli agenti antiossidanti


allinterno della cellule
Scavenger non enzimatici di ossidanti

Cu,Zn-superossido dismutasi (Cu,Zn-SOD)

Questo enzima, presente in quasi tutte le cellule eucariote, catalizza la reazione di


disproporzione dellanione superossido [questa reazione avviene rapidamente in assenza di
un catalizzatore ma la catalisi permette di raggiungere una costante di velocit del secondo
ordine di 2*109 (M*s)-1 tanto che la velocit totale limitata solo dalla diffusione dello ione
superossido nel sito attivo della proteina]

E stato osservato sperimentalmente che il meccanismo catalitico consiste di due stadi


controllati dalla diffusione

Sito attivo della Cu,Zn-SOD bovina

Diagramma schematico di una cross-section del canale


del sito attivo

Ruolo dello Zinco nel processo catalitico

Elementi strutturali chiave di Cu,Zn SOD wild-type

Composti studiati come SOD mimic

SLA Sclerosi Laterale


Amiotrofica
La sclerosi laterale amiotrofica, o
SLA, chiamata anche morbo di Lou
Gehrig una malattia
neurodegenerativa progressiva del
motoneurone, che colpisce
selettivamente i motoneuroni, sia
centrali ("1 motoneurone", a livello
della corteccia cerebrale), sia
periferici ("2 motoneurone", a
livello del tronco encefalico e del
midollo spinale).
L'eziopatogenesi sconosciuta, ma verosimilmente
si tratta di una malattia ad origine multifattoriale.
Attualmente le ipotesi pi accreditate per spiegare la
degenerazione neuronale sono due: un danno di tipo
eccitotossico, dovuto ad un eccesso di glutammato,
derivante dalla trasformazione di metionina, e un
danno di tipo ossidativo, dovuto ad uno squilibrio tra
sostanze ossidanti e sostanze riducenti nel
microambiente che circonda i motoneuroni colpiti.

Sclerosi laterale amiotrofica e lesioni del SOD1

La forma ereditaria di SLA costituisce il 5-10% dei casi totali.


Di questi il 25% certamente legato a mutazioni presenti nel gene SOD1, che codifica la
CuZnSOD.
Pi di 130 mutazioni del gene SOD1 sono state identificate nei pazienti affetti da SLA
ereditaria: la maggior parte di questi produce una semplice sostituzione di un
amminoacido e riguarda un terzo dei 153 aa costituenti il monomero; vi un gruppo
minore di mutazioni dovute alleliminazione di alcuni amminoacidi o al troncamento della
regione C terminale

Il meccanismo con cui le mutazioni nel gene SOD1 possano causare la


forma ereditaria della SLA attualmente ancora oggetto di
discussione.
Sono state formulate due ipotesi principali (non mutuamente
esclusive) :
1. Lipotesi del danno ossidativo
2. Lipotesi delloligomerizzazione

Gli enzimi CuZnSOD mutanti sono generalmente suddivisi in due


gruppi: i wild-type, aventi livelli di Zn e Cu simili agli enzimi non
mutanti, e i metal-binding region mutants che mostrano una affinit
minore per lo Zn.

Sebbene abbiano una grande distribuzione, le mutazioni del


gene SOD1 appaiono convergenti nel causare difetti strutturaIi
e di ripiegamento
Tali difetti comportano una minore affinit della SOD per lo
zinco ed stato osservato come la perdita di Zn dallenzima sia
sufficiente ad indurre apoptosi dei neuroni motorii in vitro.
E dunque lecito aspettarsi che il sito di legame dello zinco (cos
come alterazioni delle regioni ad esso limitrofe) risulti essere di
grande importanza per la struttura della proteina nonch nella
patogenesi.

Al fine di investigare sul ruolo svolto del sito dello zinco, Blaine R. Roberts et al. Hanno
designato una SOD umana mutante nella quale le due istidine leganti sono state sostituite da
serine.
Lenzima espresso dal gene mutante stato quindi cristallizzato ed stata ottenuta la
struttura a raggi X
Le variazioni strutturali pi salienti osservate possono essere cos riassunte
1. le due subunit risultano ruotate reciprocamente di 9
2. il loop elettrostatico e il loop legante lo zinco risultano parzialmente disorganizzati
3. il residuo di Arginina-143, avente ruolo fondamentale nella catalisi, risulta spostato al di
fuori del sito attivo
4. il ponte disolfuro contratto tra i residui Cys-57 e Cys-152, di norma rigido assume due
conformazioni.

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