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MENSILE

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ANNO 27

N. 285 APRILE 2011

NOVE GIORNI IN CROAZIA

Itinerario
* pag. 57

Vele
* pag. 83

MANUTENZIONE E PULIZIA
G

Barche
* pag. 47

NUOVI MODELLI PRONTI AL VARO

www.bolina.it Mensile dellandar per mare

Anno 27 - Numero 285 - Aprile 2011

SOMMARIO
ATTUALIT Pag. 47 Barche nuove in arrivo 54 Patenti solo ai senza occhiali 62 Test: costi del certificato di sicurezza RUBRICHE 5 Lettere a BOLINA 6 Fasi lunari di aprile 8 Spazio aperto 14 Botta&risposta: Massimo Perinetti 16 Giancarlo Basile: Il sonno a bordo 18 Rodolfo Foschi: Barche dindustria 20 Cucina: Bianchetto no, cicerelli s 24 Notizie, notizie Avvisi Nautici 28 30 Novit e curiosit 32 Regate, regate 36 Vela in breve 37 Derive che passione! 93 Secondo look 101 Inserzioni gratuite A BORDO Pag. 41 Golfo del Leone: mare duro 43 La Pixidis nautica 45 Goldoni e la barca dei commedianti 53 Documenti in regola 55 Giro del mondo col beb 57 Itinerari: nove giorni in Croazia 63 Le origini della carta nautica 69 Rs:x, in planata tra le boe 71 Fuori dalle rotte battute 75 Nautica disegnata: Lo Spirito di Stella 79 I cerchi capaci 83 Manutenzione delle vele 87 Cantiere che sbaglia, paghi 91 Privilge 36: il piccolo di Jeantot SAPORE DI MARE 95 Battesimo marinaresco Spedizione per Capo Horn 97 98 Basta: vado a vivere in barca 100 Loceano ci accomuna

Per le condizioni di abbonamento vedere a pagina 13

circoli nautici sono da sempre il punto dincontro di chi ama navigare. Ritrovi di appassionati, spesso con una lunga storia alle spalle, in cui si sono formate generazioni di velisti. Per chi ha la barca il circolo un rifugio in cui ritrovare la pace lontano dai rumori della citt. Ci si va dinverno per cambiare aria sotto coperta e avviare il motore, e con maggiore frequenza in primavera per dedicarsi a piccoli lavori di manutenzione e preparare il
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proprio guscio a una nuova stagione di veleggiate. Destate poi, quando le uscite in mare sono allordine del giorno, tra quelle banchine si praticamente di casa. E col tempo ci si conosce fino a darsi del tu non solo coi vicini di banchina, ma anche col
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meccanico, il velaio, il falegname e tutti coloro con cui ci si confronta su problematiche e soluzioni e con cui si condividono esperienze di mare. Che siano eleganti con piscina, ristorante e unorganizzazione in grado di gestire un fitto programma di eventi, o spartani con servizi essenziali e pontili sgangherati, questi club sono preziosi luoghi di cultura, tra le poche realt in grado di promuovere la vela e di custodire il sapere marinaresco. Buon vento!

In copertina: Foto di Franco Pace


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STORIA DELLA NA VIGAZIONE


LA VELA DALLE ORIGINI

incontro tra uomo e mare

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METEO

IL BACINO TRA IL CONFINE SPAGNOLO E LA CITT DI TOLONE

brutta Latratto difama del mare francese giustificata dalla particolare conformazione dei rilievi costieri

GOLFO DEL LEONE: MARE DURO


di GIAN CARLO RUGGERI

Attraverso le valli della Garonna-Carcassonne, dellEbro e del Rodano si incunea spesso il Mistral, vento freddo, impetuoso e molto asciutto che raggiunto il Golfo del Leone d luogo a burrasche che rendono questo tratto di mare molto impegnativo per la navigazione.

MARI INTERNI SONO DEI BACINI

in gran parte circondati da terraferma in comunicazione con gli oceani per mezzo di canali e stretti. La costa al contorno di questi bacini pu avere dei rilievi pi o meno accentuati e unorografia spesso molto varia che influenza fortemente la climatologia dei mari prospicienti. Il Mediterraneo, in particolare, un mare chiuso, simile a un lago molto grande, nel quale sfociano i grandi fiumi del continente. La fenomenologia che ne deriva ampia e diversificata, differente a seconda dei luoghi considerati e numerose sono le

porte, create dalla topografia, attraverso le quali laria si riversa nel bacino. Tra le principali ci sono quelle fra la Sierra Gudar e i Pirenei, fra i Pirenei e le Cevenne, fra le Alpi e le Cevenne: la valle GaronnaCarcassonne, la valle dellEbro e la valle del Rodano. Attraverso queste ultime tre valli si forma un vento molto impetuoso, freddo e asciutto, denominato Mistral in francese e Maestrale (o Maestro) in Italia. Nella Francia rivierasca viene anche chiamato Mistrao, Magistrae e Maistre, ai confini di Spagna e Francia Tramontane, in Catalo-

gna Mestral e nella valle dellEbro Cierzo. Laria che forma questa circolazione di origine Polare o Artica e influenza direttamente le acque che a Sud delle Baleari, a Est della Corsica e soprattutto il Golfo del Leone, dove molto spesso lintensit del vento raggiunge la burrasca (forza 8, dai 34 ai 40 nodi) o talvolta la burrasca forte (forza 9, 41-47 nodi). Il vento secco, a causa della perdita del vapor dacqua nelle precipitazioni che avvengono sulla Francia e attraverso le valli nella Spagna del Nord. La configurazione meteorologiBOLINA Aprile 2011 41

IL CIELO LO STRUMENTO CHE HA RIVOLUZIONATO I TRAFFICI MARITTIMI

Verso secolo la fine del XIII

era in uso una bussola il cui orientamento era dato da un ago calamitato fissato a un perno libero di ruotare

LA PIXIDIS NAUTICA
di AUGUSTO GUIDOBALDI

In pieno Medioevo la bussola nautica ideata dal francese Pietro Peregrino di Maricourt ha consentito un notevole sviluppo della navigazione daltura, praticamente ferma durante il periodo invernale per la scarsa visibilit e la mancanza di mezzi adeguati per lorientamento in mare.

Puglia, entra, anche se indirettamente, nella storia della navigazione. Nel 1268 fu assediata e strappata agli Svevi da Carlo I dAngi che si avvalse anche dellopera di un costruttore di macchine belliche francese, Pietro Peregrino di Maricourt. Questi, durante la sua permanenza a Lucera, venne a conoscenza di un nuovo strumento utilizzato per lorientamento a terra e in mare, cui pare che per primo abbia dato il nome di pixidis nautica e che descrisse nel suo trattato De magnete. A

ANTICA CITT DI LUCERA, IN

differenza di altri congegni impiegati allepoca a questo scopo, costituiti da un recipiente contenente acqua su cui galleg-

giava un ago magnetico che indicava la direzione del Nord, questo aveva la particolarit di funzionare a secco, cio senza la

QUESTANNO PASQUA ALTA: RICORRE IL 24

a Pasqua una festa mobile e cade la domenica dopo il plenilunio successivo allequinozio di primavera del 21 marzo. Secondo questa regola, stabilita durante il primo Concilio di Nicea del 325 d.C., la data della Pasqua va dal 22 marzo (bassa) al 25 aprile (alta). Questanno Luna piena luned 18 (la Luna nuova si ha il giorno 3), per cui Pasqua domenica 24. Quattro i pianeti visibili: dopo il tramonto Saturno fino alle 7,11-5,12; prima dellalba Venere dalle 5,29-4,59, Nettuno dalle 5,13-3,21 e Urano dalle 6,26-4,36. Il Sole sorge alle 6,44-5,58 e tramonta alle 19,25-19,57; la luce diurna aumenta di unora e 18 minuti. Gli orari, riferiti al meridiano centrale del nostro fuso orario, sono quelli dinizio-fine mese e tengono conto dellora estiva. A.G.
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Cimeli

alle memorie del commediografo Carlo Goldoni una trasferta da Rimini a Chioggia a bordo di una feluca assieme a una compagnia di teatranti

La navigazione giovanile di Carlo Goldoni ispir nel 1850 La Barca dei Comici, opera pittorica di Casimiro Brugnone de Rossi, conservata nel Museo teatrale alla Scala di Milano.

LA BARCA DEI COMMEDIANTI


di PAOLO GIORGI

G OLDONI , IL PADRE della commedia, per il fatto di essere nato a Venezia (era il 1707) dacqua e barche ebbe coscienza fin da subito, il mare fu un elemento del suo paesaggio consueto anche se, a leggere le sue Memories, la carrozza parrebbe essere il mezzo pi usato per i suoi spostamenti che furono molti nella sua lunga vita visto che fin per insegnare alla primogenita di Luigi XV in Francia, a Versailles. Fin da giovinetto, per pregressi dissesti familiari, costretto a continui viaggi per rivedere il padre nei luoghi dove questi di volta in volta trova da lavorare come medico. La prima feluca con a bordo Carlo, la Peota Zuechina, velegger dal porto di Venezia a Rimini dove si noleggiano i cavalli per Perugia, terr bene il mare tanto che in navigazione lui non
ARLO

soffrir minimamente e godr anzi dottimo appetito se il padre vedendolo arrivare si rallegrer del suo bellaspetto. Il ricongiungimento della famigliola in Umbria di breve durata complicandosi la salute della madre, e allora il prossimo viaggio vede il tredicenne Carlo, per cui si cercano scuole deccellenza, ritornare a Rimini verso i Domenicani, ospite in

Carlo Goldoni (1707-1793) considerato il padre della commedia moderna.

casa del signor Battaglini amico di famiglia, mentre la mamma proseguir per risiedere a Chioggia, assai simile per aria e meteorologia alla natia e agognata Venezia. Chioggia ha anche lei le sue brave palafitte, i pescatori, i marinai, i ricchi in parrucca e mantello, i poveri in berretto e cappotto, la madre di Goldoni vi si trover benissimo. Comincia male invece il soggiorno riminese di Carlo, lo coglie il vaiolo, ma fortunatamente in forma benigna, curato, dopo una breve convalescenza di nuovo a seguire le lezioni che per trova esposte in modo noioso e prolisso, cos racconta di trarre il massimo godimento leggendo Plauto o Aristofane, oltre che intrattenendosi con una compagnia di commedianti. Questi, recitando nel comprensorio illuminato di Ravenna,
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Cantieri

er risvegliare un mercato ancora titubante i cantieri puntano su imbarcazioni dalle caratteristiche originali

Molte delle ultime barche da crociera sono disegnate con carene sportive che ne esaltano le prestazioni veliche; poppa larga e spigolo di carena sono sempre pi presenti.

NUOVI VARI IN ARRIVO


S
di FABRIZIO COCCIA lontanate dalla crisi cera bisogno di puntare sulla sca finanziaria sembra ormai alle spalle, non qualit e sulla promozione. Anche perch se c usono ancora certe la portata delle sue conseguen- na cosa che ha resistito allurto di questa crisi, la ze e le prospettive per il futuro. Londa lunga del- passione per le barche e il gusto per la navigaziola frenata, che in due anni ha azzerato una cresci- ne di tanti velisti. ta che marciava con percentuali a due cifre, contiNon meraviglia quindi se nella seconda met delnua infatti a scuotere un settore che sebbene mo- lo scorso anno sono state decine le nuove proposte stra segni di ripresa continua a soffrire. di barche a vela presentate dai cantieri. Cos come La contrazione delle vendite, per esempio, ha co- non sorprende se anche in questa primavera si constretto anche recentemente diversi costruttori a fu- tinuano a rinnovare modelli e proporre nuovi allesioni e ricapitalizzazioni portando alla ribalta nuo- stimenti. Di molte di queste nuove barche anticrivi gruppi societari. il caso del Cantiere Del Par- si colpisce poi la versatilit. do e della Dufour Yachts acquisiti dai tedeschi del Si tratta infatti spesso di unit che condividono gruppo Bavaria, che hanno dato cos vita al terzo la stessa carena, proposte in diversi allestimenti polo della nautica europea afcos da accontentare sia chi cerfiancandosi ai connazionali del ca unaffidabile barca per la gruppo Hanse (che comprende i crociera, sia chi vuole uno scafo marchi Moody e Dehler) e a sportivo. Prodotti, insomma, quello francese costituito dai sempre pi personalizzabili, da cantieri Bnteau e Jeanneau. modellare in base alle proprie eMa a riorganizzarsi sono state sigenze al momento dellordianche le piccole e medie realt nazione. Vediamo allora qualdel settore. Cantieri spesso articuno dei vari pi interessanti tra gianali che hanno capito che per quelli annunciati per questa pririconquistare fette di mercato almavera.
E PER LA NAUTICA LA FASE ACUTA DELLA BURRA-

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Scadenze

rima di riprendere il largo opportuno controllare le carte di bordo e verificare la necessit di eventuali rinnovi

Il certificato di sicurezza attesta che la barca in regola; la prima scadenza ha una validit di 8 o 10 anni in base al tipo di unit, le successive si effettuano ogni cinque anni.

IN REGOLA COI DOCUMENTI


di FABRIZIO COCCIA

ARRIVO DELLA PRIMAVERA

per molti armatori coincide con il varo della barca e la ripresa delle navigazioni. unoccasione in cui solitamente si procede anche a una verifica generale dello scafo e delle attrezzature di bordo, di cui deve essere saggiata lefficienza dopo il letargo invernale, e che bene sfruttare anche per verificare documenti e dotazioni di bordo. Un check burocratico che pu evitare spiacevoli sorprese in mare in occasione di controlli da parte delle autorit di polizia. Ricapitoliamo allora cosa verificare prima di alzare le vele e prendere il largo. Assicurazione La copertura assicurativa della Responsabilit Civile per danni causati a terzi (Rc) obbligatoria per i motori fuoribordo e per tutte le unit da diporto escluse quelle a

remi o a vela prive di motore ausiliario. Dall11 dicembre del 2009 i massimali non devono essere inferiori a 2,5 milioni di euro per danni a persone e a 500.000 euro per danni a cose. Dall11 giugno del 2012 questi importi saranno raddoppiati. Il contrassegno dellassicurazione va tenuto a bordo insieme al tagliando (non necessario che sia esposto). Deve essere as-

sicurato anche leventuale fuoribordo del tender. Certificato di sicurezza La rispondenza della barca alle norme di legge attestata dal Certificato di sicurezza. In caso di primo rilascio (unit nuove) questo documento ha una validit di 10 anni (per le barche con marchio CE di categoria C o D e per quelle senza marchio abilitate alla navigazione fino a 6 miglia dalla costa), o di 8 anni (per le barche con marchio CE di categoria A o B e per quelle senza marchio abilitate alla navigazione senza limite dalla costa). I rinnovi successivi vanno effettuati ogni cinque anni. Il Regolamento del Codice del Diporto ha semplificato la procedura di rinnovo del Certificato di Sicurezza. Ora questa operazione affidata agli enti tecnici autorizzati (Rina, Udicer, Anccp, Dnv
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Cambio vita

na coppia di velisti di Bologna ha deciso di mollare tutto e partire per una lunga navigazione. Un progetto pianificato nei minimi dettagli anche in funzione della figlia di due anni

Alessandro Gennai e la sua compagna Lucetta sono in partenza per completare il periplo del globo in barca a vela. Con loro c anche la figlia Blu di due anni e lamico Chicco.

GIRO DEL MONDO CON BEB P


ORTA ITINERIS DICITUR LONGISsima esse, recita una massima latina, ossia il primo passo di un viaggio sempre il pi lungo e il pi difficile da compiere. Se poi il viaggio in questione un giro del mondo in barca a vela, quel primo passo pu trasformarsi in un ostacolo quasi insormontabile. Non stato cos per Alessandro Gennai e la sua compagna Lucetta, una coppia di velisti di Bologna che ha deciso di realizzare un sogno comune di molti appassionati di vela e di mare: mollare gli ormeggi per qualche anno e navigare intorno al mondo. Unavventura intensa e fuori dallordinario, ma anche alla portata di gente comune, a patto di avere una forte motivazione e pianificare scrupolosamente e con largo anticipo ogni dettaglio. Lidea di intraprendere questo viaggio per Alessandro e Lucetta prende forma nel 2005, quan-

do dopo anni di vacanze in barca, decidono di aprire una parentesi nella loro vita per dedicarsi alle loro passioni, la vela e il mare, ma anche per rallentare un po, recuperare i propri spazi e allontanarsi temporaneamente dai rigidi meccanismi che regolano la routine quotidiana. Ad alimentare e condividere con loro queste aspirazioni lamico di sempre Claudio Brando-

li, detto Chicco, con il quale decidono la rotta. Niente di estremo o troppo impegnativo, ma la classica circumnavigazione verso Ovest, viaggiando per lo pi alle latitudini equatoriali e seguendo i venti favorevoli: partenza dalle Canarie, poi Caraibi, Canale di Panama e ingresso in Pacifico, quindi Polinesia, passaggio a Nord dellAustralia, oceano Indiano e rientro in mar Rosso, attraverso il Canale di Suez. Un tempo stimato in 3-4 anni, periodo abbastanza lungo per godersi il viaggio e soprattutto le soste. Definito litinerario e il programma di crociera, non rimane che scegliere la barca. Un caro amico, navigatore esperto, li consiglia di cercare uno scafo Isola Bianca II un cutter in ferro di 15 metri di metallo. Allepoca disegnato da Carlo Sciarrelli e varato nel 1989. Alessandro e Lucetta
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Itinerari

rogramma per una crociera suggestiva ed economica sulla sponda opposta del mare Adriatico: partenza da Pescara e scali da Vis alle isole Incoronate

Grazie allabbordabilit dei servizi, alla bellezza delle sue coste ventilate e delle sue citt ricche di storia, la Croazia per molti velisti italiani la meta delle crociere estive.

NOVE GIORNI IN CROAZIA


di STEFANO MOL

ELLE PAGINE CHE SEGUONO

proponiamo un itinerario di nove giorni in Croazia. Si tratta di una rotta realmente compiuta a bordo di un Bavaria 41 nellestate 2010 con partenza e rientro a Pescara e scali allisola di Vis, Vinisce, Rogoznica, Kremik sulla costa croata, allisola di Kakan e quella di Piskera, nellarcipelago delle isole Incoronate. Nel complesso la rotta di 345 miglia di cui 200 dedicate alla traversata dellAdriatico. Le restanti tratte non superano invece le 35 miglia. stata anche stilata anche una tabella dei costi che, tra soste nei marina e notti alla fonda non superano i 50 euro giornalieri a cui si deve aggiungere il pagamento del pass nautico (permesso per navigare in acque croate) pari a circa 250 euro, pi una tassa di soggiorno turistico di 53 euro

(vedi riquadro a pagina 59). Calcolando in eccesso 600 euro per il pieno di carburante e per la cambusa, il totale dei costi per nove giorni di crociera risulta di 1.260 euro: 313 euro per ogni membro dellequipaggio. A questi naturalmente si aggiungono eventuali extra, come per esempio le cene

Il presente itinerario stato redatto seguendo anche le indicazioni di DOVE NAVIGARE, il portolano di BOLINA.

al ristorante. Ma anche qui si pu stare tranquilli: sar praticamente impossibile spendere oltre i 25 euro a persona per un pasto, bevande comprese. Ma oltre a rivelarsi economicamente interessante, la rotta chesuggeriamo stimolante anche sotto il profilo velico poich consente di misurarsi con tratte sia daltura, che costiere; senza contare la suggestione che pu regalare uno degli scenari naturali pi affascinanti del Mediterraneo. Vediamola nel dettaglio. La traversata. Quando si decide di intraprendere una traversata bisogna considerare diversi aspetti, ma prima di tutto il momento pi adatto per levare gli ormeggi. Nel nostro caso la rotta di 100 miglia, o poco meno. Se mettiamo a calcolo una velocit media di 5 nodi, sono 20 ore di trasferimento. Conviene dunque partire
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Storia marinaresca

etrospettiva: dalle mappe dellet classica alle navigazioni alla bussola del Medioevo fino alla proiezione di Mercatore elaborata nel XVI secolo

Strumento fondamentale per orientarsi in mare e navigare in sicurezza, le carte nautiche hanno avuto unevoluzione lenta, segnata da importanti scoperte tecniche e studi scientifici.

ORIGINI DELLA CARTA NAUTICA


di DAVID INGIOSI

IMPIEGO DELLA CARTA NAUTICA STATA UNA

tappa fondamentale nellevoluzione dellarte della navigazione. La rappresentazione cartografica di coste, arcipelaghi, baie e ridossi, punti cospicui e secche, cos come il tracciamento di rotte, punti nave e rilevamenti, costituisce ancora oggi, nellepoca dei Gps, dei satelliti e delle carte digitali, uno strumento indispensabile che permette ai marinai di orientarsi nellambiente marino. Linsieme di queste conoscenze e applicazioni tecniche il risul-

tato di un sapere antico, messo a punto nei secoli a bordo delle navi con la pratica di navigazioni via via pi impegnative, ma che non sarebbe progredito senza approfonditi studi di geografia, matematica e astronomia. Nelle pagine seguenti riassumiamo le tappe di questo percorso scientifico, dalle prime rudimentali rappresentazioni dellet classica e del Medioevo, alle accurate proiezioni matematiche elaborate agli inizi del XVI secolo che hanno gettato le basi della moderna cartografia.

Peripli, itinerari marittimi e carte portolaniche


La carta nautica, cos come la conosciamo oggi, un documento grafico sofisticato, costruito sulla base di rigorosi calcoli matematici e geometrici, il cui impiego strettamente connesso ai principi che guidano la navigazione stimata e soprattutto legato alla moderna concezione dello spazio marino e terrestre. Agli albori della navigazione i marinai si muovevano per mare in maniera molto pi approssimativa, seguendo maggiormente listinto e lesperienza diretta invece che il calcolo astratto. Nel risalire dunque alle forme primordiali di cartografia nautica, necessario considerare che le applicazioni di questultima alla navigazione erano pi essenziali e poco rigorose, ma non per questo meno utili. difficile per gli storici stabilire con certezza a partire da quando i marinai hanno potuto contare su primordiali carte nautiche, data la
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Classi veliche

a tavola a vela proposta nel 2005 dalla Neil Pryde una tra le pi veloci e divertenti delle classi olimpiche ed diffusa anche in Italia soprattutto tra i giovani

LRS:X ha debuttato alle Olimpiadi di Pechino del 2008. Comprende atleti della categoria maschile e femminile e una classe propedeutica, lRs:x Youth riservata agli Under 19.

RS:X, IN PLANATA TRA LE BOE T


RA LE CLASSI DELLA VELA

che rientrano in quelle olimpiche, ce n una che pur essendo relativamente giovane ha gi regalato parecchie soddisfazioni allItalia. Si tratta della classe RS:X, la tavola a vela che nel 2005 ha sostituito il Mistral One Design e che nel 2008 ha debuttato alle Olimpiadi di Pechino, dove tra laltro la nostra Alessandra Sensini ha conquistato la medaglia dargento. Una classe recente, insomma, che ha conosciuto una rapida diffusione sui campi di regata, in particolare tra i velisti pi giovani ed apprezzata anche dai semplici appassionati di windsurf. stata disegnata nel 2004 per la Neil Pryde, uno dei marchi pi prestigiosi a livello mondiale per la progettazione e realizzazione di vele, tavole e attrezzature per il windsurf, dai designer svizzeri Jean Bouldoires (tavola) e Ro-

bert Stroj (vele) con un obiettivo preciso: creare una tavola a vela che, oltre a planare con venti inferiori ai 10 nodi, fosse in grado di garantire ottime prestazioni con ogni condizione meteorologica, restando comunque gestibile in totale sicurezza. La tavola misura 2,86 metri di lunghezza e 93 centimetri di larghezza, ha un volume di 220 litri che le garantisce grande stabilit e

grazie alla stratificazione in sandwich di kevlar (parte inferiore) e carbonio (parte superiore), pesa solo 15,5 chilogrammi. Le dimensioni contenute aiutano gli atleti a governare la tavola con rapidit ed efficacia anche con venti leggeri, mentre la linea allungata, la posizione delle straps (le cinghie dove si infilano i piedi) molto esterna e le due appendici (pinna di 60 o 66 centimetri e deriva centrale di 77 centimetri), assicurano un ottimo angolo di risalita del vento. Per garantire alla RS:X una rapida entrata in planata, inoltre, Bouldoires ha lavorato molto sul profilo inferiore della tavola, smussando i bordi poppieri e auLRS:X entra in planata con 10 nodi di vento e gra- mentando sensibilmenzie alla deriva mobile in grado di bolinare bene. te la curvatura allins
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Grande altura
ENEA RIBOLDI

o scotto di navigazioni lunghe scomode e faticose pu essere ripagato dallapprodo in luoghi remoti ancora non contaminati dal turismo

FUORI DALLE ROTTE BATTUTE


di CARLO AURIEMMA ed ELISABETTA ERDEGH

pu sembrare strano, in giro per i mari del mondo ci sono molte barche a vela e aumentano sempre. E come in Mediterraneo, anche in giro per il mondo ci sono ancoraggi affollati e marina da prenotare, ma approdare in luoghi dove non arriva nessuno ancora possibile, anche se ha il suo prezzo. Se una rotta scelta da tutti perch pi comoda e pi facile. Se un atollo ha una laguna da cartolina, ma anche unentrata sicura molto probabile che gi da tempo ci arrivi periodicamente qualcuno. Per arrivare dove non arriva nessuno invece, si deve fare fatica, magari andare controvento, muoversi fuori stagione, alle volte bisogna navigare pi a lungo e si deve essere preparati a stare scomodi, ma ne vale quasi sempre la pena. La prima tra le nostre scoperte al di

NCHE SE STANDO IN ITALIA

l delle rotte battute, stata lisola di Anuta. Nel novembre del 1989, allinizio della stagione dei cicloni, eravamo alle Fiji, a met del nostro primo giro del mondo. Generalmente le barche impegnate in queste lunghe navigazioni, fi-

Carlo Auriemma ed Elisabetta Erdegh navigano da 20 anni per il mondo a bordo del ketch Barca pulita (13,50 m).

nito di attraversare il Pacifico quando inizia la stagione dei cicloni scendono in Nuova Zelanda, dove passano i mesi da novembre ad aprile tra piccole navigazioni e periodi di riposo. Poi verso la fine di marzo, con il ritorno della stagione propizia, tutti risalgono alle Fiji o alle Tonga e riprendono la galoppata verso Ovest, lungo la stessa ampia autostrada, fermandosi pi o meno nelle stesse isole e negli gli stessi ancoraggi. Per noi era stato diverso. Era il nostro primo giro del mondo, non sapevamo granch di meteorologia, ma avevamo letto che al di sopra dei 7 gradi Sud i cicloni non si formavano. Inoltre in quella fascia sicura cerano terre ignorate da tutti: come le Salomone, il Kiribati, le Tuvalu. Saremmo andati alle Salomone, a Nord della fascia ciclonica
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Nautica disegnata

SPIRITO DI STELLA
di GABRIELE DAL

Agosto del 2000: Andrea Stella si trova in Florida (Usa) in viaggio premio per la laurea conseguita da poche settimane. Una sera, nel recuperare lauto in un parcheggio, scopre tre malviventi intenti a rubarla. Uno dei tre, pur non minacciato, gli spara ferendolo al fegato e al polmone. Andrea trascorre quarantacinque giorni tra la vita e la morte. Si riprende, ma al risveglio scopre di dovere ricostruire la propria esistenza su una sedia a rotelle a causa della lesione alla colonna vertebrale provocata da una delle due pallottole. Andrea coltiva il sogno di continuare a navigare come in passato e con il sostegno della famiglia, fa realizzare un catamarano privo di barriere architettoniche che gli dia completa autonomia, sia per le manovre che per le esigenze personali. Un progetto che tiene conto dei bisogni di tutte le persone molto interessante perch garantisce standard qualitativi superiori.
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Carteggio

ipassiamo il metodo dei cerchi capaci sempre utile per calcolare la posizione della barca in prossimit della costa

La semplicit duso delle tecnologie moderne non deve indurre a dimenticare le basi della navigazione, come il sapere eseguire un punto nave con la bussola da rilevamento.

PUNTO NAVE COL COMPASSO


di MARCO SASSU

tanti per chi va per mare quello di determinare, con sufficiente precisione, la propria posizione. Questo diventa tanto pi decisivo quanto minore la distanza dalla terraferma. in vicinanza della costa infatti che esistono i maggiori pericoli ed certamente in queste condizioni che la certezza della propria posizione diviene un fattore essenziale per la sicurezza. vero che lelettronica e i nuovi sistemi di navigazione satellitare ci consentono di determinare con grande precisione e, cosa non indifferente, in modo automatico, il punto nave. per altrettanto vero che questi strumenti funzionano se alimentati da una fonte di energia e questa, in mare, purtroppo, non sempre disponibile. In queste situazioni la naviga-

NO DEI PROBLEMI PI IMPOR-

zione tradizionale viene in nostro aiuto consentendoci con poche, ma importanti nozioni di stabilire la posizione. Daltronde questo ci che abbiamo imparato studiando per conseguire la patente nautica. I metodi tradizionali per stabilire il punto nave con i luoghi di posizione sono diversi, ma noi,

in questo articolo, esamineremo i due pi utilizzati: il punto nave con limpiego delle semirette di rilevamento e il punto nave con limpiego dei cerchi capaci. Il punto nave con limpiego di tre semirette di rilevamento assai frequente e, in condizioni particolari, pu fornire unattendibile posizione. Occorre per tenere presente che lo strumento imA piegato per le sue deC terminazioni la B bussola da rilevamento a mano (escludendo, almeno sulle piccole e medie imbarcazioni, limpiego di bussole fisse dotate di cerchio azimutale e compensate) e che questa, per Fig. 1 - Il rilevamento con tre semirette attendibile ovvi motivi, non pu essere compensata. se il triangolo che si ottiene abbastanza piccolo.
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Manutenzione

anda fiocco e spinnaker sono il motore principale delle nostre barche e necessitano pertanto di costanti attenzioni

Raggi ultravioletti, alte temperature, salsedine e sporcizia sono tra le cause che concorrono allusura dei tessuti: bisogna proteggere le vele dopo ogni veleggiata.

LUNGA VITA ALLE VELE


di ANGELO SINDONI

ti fondamentali dellimbarcazione e anche quella che subisce il maggiore logorio del tempo. Per quanto se ne possa avere cura nelluso e nello stivaggio, infatti, hanno una durata minore rispetto a molte altre attrezzature di bordo e sono le prime candidate a una possibile sostituzione. Una corretta manutenzione, tuttavia, ne pu allungare considerevolmente la durata. A patto che sia eseguita con cura e a scadenze regolari. Nella vita di una vela possiamo distinguere tra durata massima, riferita al periodo di tempo nel quale pu essere impiegata prima che si danneggi in maniera irreparabile e durata di rendimento, cio il tempo di utilizzo in cui mantiene le caratteristiche di progettazione e quindi garantisce

E VELE SONO UNA DELLE PAR-

prestazioni ottimali. Due aspetti differenti che interessano altrettante diverse tipologie di velisti: il crocerista, che tende a utilizzare le vele il pi a lungo possibile e il regatante, che le sostituisce quando lusura ne compromette le prestazioni. In ogni caso per ambedue le categorie di velisti la prima regola dovrebbe essere di non

Langolo di bugna una delle parti sottoposte a maggiori sollecitazioni.

danneggiare questo prezioso motore della barca. Come per esempio non utilizzarle mai oltre il limite di vento per il quale sono state progettate. Se la pressione che viene esercitata sulla loro superficie maggiore di quella prevista, si rischia infatti di deformarle in maniera permanente, con inevitabili ripercussioni sul rendimento. Inoltre su vele realizzate con tessuti leggeri, come lo spinnaker o il gennaker, la conseguenza di un utilizzo fuori range potrebbe essere molto pi grave, con lacerazioni anche non riparabili. Alla corretta regolazione della vela si deve prestare inoltre molta attenzione quando la barca dotata di winch elettrici, sempre pi diffusi su modelli anche di media lunghezza. La grande potenza di questi verriBOLINA Aprile 2011 83

Tutela

ome intervenire se la barca acquistata presenta anomalie o non rispetta i parametri costruttivi

Le insidie che si celano dietro lacquisto di una barca nuova sono molteplici, a volte si tratta di problemi non riscontrabili subito e sui quali poi difficile rivalersi con il cantiere.

CANTIERE CHE SBAGLIA, PAGHI


di MARCO COBAU

LCUNI GIORNI FA MI TROVAVO

al ministero dei Trasporti, a Roma, presso lUfficio Tecnico preposto alla vigilanza e al monitoraggio sulla produzione e commercializzazione delle imbarcazioni marcate CE. Conversando con un alto funzionario, si parlava della qualit in generale e della conformit in particolare alle Norme ISO di riferimento da parte delle imbarcazioni di nuova produzione. Lamentavo che sovente, qui in Italia, lautocertificazione a firma del costruttore si presta ad abusi che solo un lungo contenzioso pu smascherare e sanare. Il funzionario, reduce da un incontro collegiale con i colleghi degli analoghi Uffici degli altri Paesi comunitari, mi rifer che la situazione che avevo descritto era, purtroppo, generalizzata in tutta Europa, con buona pace della fa-

ma di buoni e seri costruttori che i cantieri nord-europei sembrano immeritatamente godere. Questo articolo prender in esame, partendo da questa amara constatazione, le anomalie costruttive che un armatore potrebbe riscontrare sulla nuova barca da poco consegnatagli e le procedure che si possono intraprende-

Molti cantieri europei approfittano dellautocertificazione per non rispettare rigorosamente le norme costruttive.

re, caso per caso, per obbligare il venditore a porvi rimedio o, nel caso peggiore, per sanzionarlo pesantemente. Possiamo distinguere tre diverse situazioni. Partiamo dal male minore, ovvero dai difetti. Che cosa si intende per difetti su di una barca di recente costruzione e quindi ancora in garanzia da parte del produttore o venditore? Si intendono per difetti quelle anomalie rilevabili su di una barca che non ne pregiudicano lutilizzo in sicurezza ma che rappresentano dissimilitudini rispetto allo standard abituale, sia estetico che funzionale, di quella specifica categoria produttiva o modello. A porvi rimedio tenuto il fabbricante o il venditore nei termini di garanzia di legge, ma sempre nellambito di un rapporto
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MULTISCAFI

LE IMPRESSIONI IN MARE, I DATI TECNICI E I PIANI VELICI

Il Privilgesolida 36 unisce alla


costruzione la semplicit di conduzione e le equilibrate doti marine
Disegnato dal progettista francese Marc Lombard il Privilge 36 il modello piu piccolo prodotto dal cantiere Jeantot Marine; apprezzabili le prestazioni e la sua abitabilit.

IL PICCOLO DI JEANTOT
L NAVIGATORE FRANCESE

PHIlippe Jeantot, gi vincitore di due giri del mondo in solitario e ideatore del Vende Globe (giro del globo in solitario e senza scalo), fonda nel 1985 a Les Sables dOlonne (Francia) insieme a Ren Bernard il cantiere Jeantot Marine. La lunga esperienza sui multiscafi dello skipper transalpino si concretizza cos nei Privilge, una gamma di catamarani da crociera che ha lobiettivo di coniugare al meglio le prestazioni a vela e la comodit a bordo. Questi multiscafi raccolgono subito lapprezzamento del pubblico e nel 1989 il cantiere gi tra i maggiori produttori di catamarani in Europa. Il Privilge 36, disegnato dallarchitetto francese Marc Lombard e varato nel 1995, il pi piccolo della gamma.

Lungo fuori tutto 11,70 metri questo catamarano ha uno stile innovativo caratterizzato dal particolare disegno delle finestrature anteriori. La coperta offre ampia mobilit con passavanti larghi e unarea di prua comoda che si distingue per una nacelle centrale che prende il posto del pi classico trampolino a rete, che resta presente in questo caso

solo negli spazi tra la struttura centrale e la prua degli scafi. Il pozzetto profondo e protetto dal mare anche grazie allalta tuga, misura 2,55 metri di lunghezza per 3,10 di larghezza; al suo interno trovano posto un tavolo pieghevole a dritta e una seduta rialzata riservata a chi governa; la ruota del timone sulla paratia sul lato sinistro del tambucio. Il Privilge 36 si fa apprezzare anche per i suoi spazi interni, la forma corta e alta della tuga infatti permette di avere unaltezza di 1,90 metri nel quadrato dove troviamo un divano a L con il tavolo e un piano da carteggio. Questultimo La ruota del timone del catamarano sulla sinistra sistemato nellandel tambucio e dispone di una seduta dedicata.
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Sapore di Mare / Articoli scritti dai lettori

na prova di coraggio e abilit velica di un equipaggio che durante una regata viene investito da un groppo di vento

BATTESIMO MARINARESCO
M
VITO AVEVA, nei tardi Anni 70, un Charlie Papa, una barca che i pi anziani ricordano: veloce, difficile e scomoda con i suoi interni inesistenti, quattro cuccette in tubolare di alluminio. Era estate e stavamo partecipando a una regata in due tratte: da Castiglione della Pescaia a Porto Azzurro e ritorno, con notte in barca allElba. Lequipaggio era essenziale: io alle vele, mio fratello al timone e Umberto, il meno pratico, che collaborava secondo le esigenze. La partenza avvenne con vento di Scirocco e mare formato, ma non troppo fastidioso, data landatura favorevole. Laria era calda e appiccicosa, la visibilit scarsa. Per qualche ora la situazione rimase immutata: il vento portante ci avvicinava rapidamente alla
IO FRATELLO

di LIBERO GIULIETTI costa dellisola dElba. Poi a Nord Ovest si addens una striscia orizzontale di nuvole nere e le barche in testa cominciarono a sbandare. Ci consultammo e Vito disse: Mi piace poco quello che sta succedendo l. Prepariamo il fiocco perch ho limpressione che dovremo levare il genoa e speriamo che basti. Non bast. Dal comodo e caldo lasco ci trovammo, in pochi minuti, al freddo di un vento di prua che portava rabbiosi spruzzi dacqua in coperta. Eravamo, comunque, motivati a proseguire perch,

avvicinandoci allElba il mare spianava e fu possibile arrivare a vela ben dentro al golfo di Porto Azzurro, per ancorare nellaffollato porto. La notte non fu piacevole. Pioveva, faceva freddo e il vento, gi forte, continu a soffiare senza tregua. Inoltre, in quegli anni, a Porto Azzurro non cerano servizi nautici e ci si doveva arrangiare. Le cime e le ancore si incattivavano fra loro: non sapevi mai se saresti riuscito a salpare e pregavi per non doverti fare un bagno nellacqua sporca del porto. La mattina dopo ci alzammo dopo avere riposato poco e male e capimmo presto che il problema non era la regata, ma tornare a casa. Decidemmo di andare a vedere comera fuori dal porto, con lidea di rientrare se la situazione fosse stata difficile. Fu un errore e ce ne accorgemmo presto. Il fuoribordo da 5 caBOLINA Aprile 2011 93

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