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Dott. N. DAntonio
3 maggio 2012
Educazione per tutti Processo necessario e trasformazione del sistema educativo in rapporto alla diversit dei bisogni di tutti Attenzione alla situazione specifica e soprattutto alla tenuta formativa ed educativa del contesto scolastico e della sua organizzazione Educazione inclusiva: fornire uno sfondo adeguato per abilit differenti in ambienti di apprendimento e relazione
Corso formazione integrazione scolastica CTRH Como Lago a.s.2011-12
Aspetti chiave
INTEGRAZIONE
MODELLI TEORICI
INCLUSIONE
Modello orientativo Relazione tra sociale e prospettiva esperienziale degli alunni
Modello compensativo Costruzione di condizioni attraverso sostegni e risorse per compensare deficit dell'alunno
Aspetti chiave
FOCUS DELL'AZIONE
(destinatari)
INTEGRAZIONE
Sostegno specifico: sostegni distribuiti: tutti coordinato con percorso percorsi con presupposti, condizioni per differenze degli normale
INCLUSIONE
Aspetti chiave
integrazione
Contesto di riferimento ( luogo privilegiato dell'azione) Specificit del contesto scolastico
inclusione
Contesto scolastico e sociale (qualit della vita)
Legge 5 febbraio 1992 n. 104 Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. Alcune caratteristiche: Articoli n. 44 Integrazione scolastica e sociale : dall'art. 1 all'art. 18 Ambiti : - principi/diritti/definizioni - soggetti/strumenti/collaborazioni
Corso formazione integrazione scolastica CTRH Como Lago a.s.2011-12
Normativa come risorsa: L 104/92- alcune caratteristiche e procedure per l'integrazione /inclusione
AMBITI: PRINCIPI/ DIRITTI/ DEFINIZIONI art.1-2 Finalita art.3 Soggetti aventi diritto art.4 Accertamento dellhandicap art.5 Principi generali diritti persona handicappata art.6 Prevenzione diagnosi precoce art.8 Inserimento ed integrazione sociale art.12 Diritto alleducazione e allistruzione art.13 Integrazione scolastica-sostegno docenti specializzati art.14 Attuazione Integrazione (obbligo 18 anno e terza ripetenza) art.17 Istituzione corsi di formazione professionale art.18 Integrazione lavorativa
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Normativa come risorsa: L 104/92- alcune caratteristiche e procedure per l'integrazione /inclusione
SOGGETTI /STRUMENTI/COLLABORAZIONI Art.7 Cura e riabilitazione Servizio Sanitario Nazionale art.9 Servizio aiuto personale Enti Locali/ASL/Az. Ospedaliera art.10 interventi per persone con handicap grave art.12 Diritto alleducazione e allistruzione (DF / PDF/ PEI) art. 13 docenti curricolari e di sostegno artt.5/7/13 Collaborazione con famiglie, servizio scolastico, sociosanitario ed assistenziale, ricreativo, culturale, sportivo art.15 Gruppi di lavoro (GLIP-GLPI-GSLIH)
chi individua il bisogno specifico chi segnala la situazione di handicap/disabilita chi definisce /attribuisce posti e ore per le attivit di sostegno, con quali procedimenti chi cura e riabilita lalunno in situazione di handicap/ disabilit quali sono gli strumenti per lintegrazione/inclusione chi facilita lintegrazione tra i soggetti istituzionali (Scuola. Asl, Azienda Ospedaliera,EE.LL.) chi procede nel monitoraggio degli interventi integrati/nella verifica valutazione chi opera in modo specifico e specializzato per facilitare e coordinare lintegrazione quali sono le condizioni di fattibilit delle procedure
Chi procede per le attivit di accertamento della situazione di handicap ai fini dellintegrazione scolastica
Le Aziende Sanitarie dispongono, su richiesta documentata dei genitori(o esercenti patria podest),appositi accertamenti collegiali. La richiesta deve essere corredata da certificazione della patologia e da relazione clinica rilasciata da medico specialista o psicologo dellet evolutiva di struttura Rif. Normativi pubblica o Ente convenzionato L. 289/2002 Regolamento applicativo art. 35 comma 7 DPR 24/02/94 art.2
Nota Prot.17724 del18/12/2006
Chi definisce ed attribuisce ore/posti per attivit di sostegno, con quali procedimenti
M.I.U.R. Ministero Istruzione Universit e Ricerca U.S.R. Ufficio scolastico regionale A,T. Ambito Territoriale USR RIF. NORMATIVI SEGNALAZIONI modelli A e C a cura delle Scuole
Sistema sanitario nazionale ( A.S.L./Azienda Sanitaria ; UONPIA, La Nostra Famiglia,) Prestazioni sanitarie e sociali integrate Enti Locali (limitazione autonomia personale)
Rif. Normativi L.104 art.3- art.7 Cura e riabilitazione Fornitura ausili e sussidi tecnici
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Scuola (per gli ATA funzioni aggiuntive) Famiglia A.S.L./Azienda Ospedaliera Enti Locali
Rif. Normativi
L.104 artt.8- inserimento integrazione sociale Art.9 servizio aiuto alla persona Art.12 diritto allaeducazione allistruzione Art.13 integrazione scolastica CCNL per ATA
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Chi opera allinterno della Scuola per facilitare comunicazione,relazioni autonomie In riferimento al PEI
Assistente educatore
Rif. Normativi
Rif. Normativi
L.104/92 art.13 e circolari successive CC.N.L. art.50 del 2007 ex.art.7
Osservatorio nazionale integrazione ( a liv.nazionale) Coordinamento osservatorio integrazione (a liv.regionale) GLIR GLIP e GLSPH (a liv.provinciale) Gruppi di studio e di lavoro per lintegrazione. (a liv.istituto)
Rif. Normativi
L.104/92 art. 15 Gruppi di lavoro per lintegrazione scolastica Accordi di Programma
Chi procede nel monitoraggio degli interventi integrati/ nella verifica e valutazione
MIUR USR ASL/Azienda ospedaliera EE.LL. AT USR LO Scuole ( dal livello nazionale al livello provinciale).
Rif. Normativi L.104 /92 art.14-16
Verifica / valutazione processi integrazione Normativa successiva con riferimento alautonomia scolastica, alla riforma degli ordinamenti L.53/03 e successivi.
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Utilizzo funzionale della normativa come risorsa Conoscenza degli aspetti fondamentali dellinteg/inclusione Sviluppo sensibilit/attenzione,competenza diffusa per la personalizzazione Formazione Altro in riferimento al contesto professionale
Rif. Normativi L.104/92 art. 14 L 59/97 art.21 autonomia L 59/04 Riforma Ordinamenti Atti dindirizzo 2009 Linee guida per lintegrazione 2009
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Vedasi allegati
Esito accertamento
richiesta
Genitori o esercenti potest genitoriale Compilazione modello Asl corredato da certificazione e relazione clinica rilasciata da specialista di struttura pubblica o da psicologo dellet evolutiva
Diagnosi funzionale
A cosa serve
Chi la compila
Diagnosi funzionale
Com strutturata
Diagnosi funzionale
Tempi di predisposizione e aggiornamento
A cosa serve
Indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dellalunno e pone in rilievo le difficolt dapprendimento conseguenti alla disabilit, le possibilit di recupero e le capacit possedute che devono essere sostenute e progressivamente rafforzate e sviluppate. E formulato in base alla DF e diventa premessa al PEI
Gli operatori della Scuola e degli Enti Locali in collaborazione con la famiglia, con la consulenza degli specialisti dellAzienda Ospedaliera o ente convenzionato e accreditato.
Chi lo compila
Come strutturato
Dati personali e note. Suddivisioni in sette assi(sensoriale, motorio, affettivo-relazionale, cognitivo neuro-psicologico, linguistico, autonomia, apprendimento) per indicare lo stato di funzionamento del soggetto e la sua evoluzione potenziale. Redazione nei primi tre mesi della classe prima delle Scuole di ogni ordine e ciclo. Aggiornamento durante la classe terza della Scuola Primaria ed il Corso di istruzione Secondaria Superiore. Alla fine della Scuola Secondaria di I grado per Orientamento.
A cosa serve Chi la compila Com strutturato Tempi e predisposizione degli aggiornamenti
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A cosa serve
Chi lo compila
Com strutturato
Raccoglie gli interventi finalizzati alla realizzazione del diritto alleducazione, allistruzione e allinclusione scolastica ed extrascolastica Interventi integrati, sinergici e coordinati nel tempo per un progetto globale: riabilitativo,didattico e sociale. Gli operatori della Scuola in collaborazione con la famiglia, con la consulenza degli specialisti dellAzienda Ospedaliera o ente convenzionato e accreditato. E formulato in base al PDF Dati personali dellalunno e dei componenti il gruppo di lavoro Sezioni relative ai progetti: 1) terapeutico riabilitativo;2)socializzazione assistenza e integrazione delle attivit 3)Educazione e didattica
Com strutturato
Cosa contiene
4) Programmazione educatico- didattica personalizzata( progetto specifico della Scuola) Articolazione delle sezioni: obiettivi/interventi e modalit. Verifica intermedia e finale. Calendario incontri
Valutazione iniziale degli operatori scolastici e degli specialisti socio-sanitari Obiettivi da conseguire a medio e lungo termine Interventi della Scuola con le modalit di utilizzo dellinsegnante di sostegno Eventuali supporti sanitari e riabilitativi Eventuali interventi dellEnte locale per lassistenza
Cosa contiene
Cosa occorre fare per lalunno a partire dalla conoscenza approfondita dei suoi bisogni formativi e dalla predisposizione di un itinerario pedagogicodidattico nei vari ambiti integrati Elaborazione ogni anno scolastico Aggiornamenti e verifiche secondo scadenze previste Stesura concreta a carico della Scuola
Cosa riguarda?
Chi?
Descrive Patologia Specialisti Azienda Elenca potenzialit ospedaliera/U.O. N.P .I.A. Elenca bisogni Enti prioritari convenzionati e accreditati
CARATTERISTICHE DELLA MODULISTICA Documenti funzionali allinclusione:DF, PDF, PEI Documento Quando?
Entro i primi 3 mesi delle classi prime Scuole di ogni ordine Aggiornato durante III primaria e
Cosa riguarda?
Descrive funzionamento per ogni area Descrive evoluzione potenziale
Chi?
Istituzione
CARATTERISTICHE DELLA MODULISTICA Documenti funzionali allinclusione:DF, PDF, PEI Documento Quando? Cosa riguarda?
Interventi educativi e didattici integrati. Collegamenti con attivit extrascolastiche Eventuali interventi riabilitativi e di assistenza educativa
Chi?
PEI
Azienda ospedaliera/U.O. N.P .I.A. Enti convenzionati e accreditati Operatori scolastici famiglia Assistenti educatori
Specialisti
Ruolo, competenza ed etica del docente di sostegno: Profili del docente specializzato Evoluzione del modello di sostegno Docente di sostegno ed eticit: che fare e con quale priorit Le regole di un bravo insegnante di sostegno
( a cura di S. Nocera)
conoscenze competenze
Ambiti dei contenuti culturali ed esperienzia li
atteggiamenti
professionalit
Collaborazione progettuale ed intervento specifico per facilitare lintegrazione Facilitazione di rapporti interni ed esterni alla scuola
modello
Insegnante = Risorsa
intervento
Corresponsabilit Collaborazione Contitolarit Flessibilit organizzativa Progettualit Programmazione collegiale Corresponsabilit Collaborazione Contitolarit Flessibilit organizzativa Progettualit Programmazione Collegiale Impiego diversificato di competenze
Alla Scuola
Insegnante = Risorsa
modello
Insegnante = Risorsa responsabile di ambiti specifici
intervento
Individuazione di nodi
> Lavoro congiunto di ricerca delle strategie e delle tecniche > Collaborazione progettuale > Miglioramento del tessuto relazionale del sistema > Costruzione di un efficace ambiente educativo > Interfaccia tra scuole ed extrascuola > Continuit
partecipa, a pieno titolo, alle attivit di progettazione, verifica e valutazione del Consiglio di classe e/o interclasse, team assumendo la contitolarit delle classi/sezioni in cui opera;
partecipa alla lettura della diagnosi funzionale, mantenendo un rapporto privilegiato con lunit multidisciplinare / specialista Az. Ospedaliera/Ente in regime di convenzione
collabora allelaborazione nel Profilo Dinamico Funzionale e del conseguente Piano educativo individualizzato, previa raccolta ed organizzazione delle osservazioni sistematiche effettuate da tutti i docenti che operano nella classe/sezione
elabora, in collaborazione con i docenti curricolari, il piano educativo didattico dintegrazione (P .) .E.P e ne cura la stesura e la documentazione nel corso dellanno scolastico (punto 4 del P .E.I.)
partecipa ai gruppi di studio e di lavoro, sullintegrazione e sulla continuit educativa, costituiti in ogni Scuola (G.L.H. di Istituto etc)
Letica del D.S., come di tutti i professionisti della Scuola, si basa sullassunzione e sulla gestione della RESPONSABILIT.
Janes D.
Cannevaro Janes
Accordo di Programma della Provincia di Como per lintegrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap ( firmato febbraio 2007)
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Linee Guida per lintegrazione degli alunni con disabilit del MIUR del 2009
INDIVIDUARE criticit emerse in questi ultimi anni nella pratica quotidiana del fare Scuola . PROPORRE POSSIBILI SOLUZIONI per orientare lazione a vari livelli,nellambito delle diverse competenze.
La scuola quale comunit educante per sapere e per crescere, attraverso lacquisizione di conoscenze, competenze, abilit ed autonomia, nei margini delle capacit individuali, mediante interventi specifici da attuare per il diritto allo studio ed il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni (L.59/1997 e del DPR 275/1999)
L.18 del 3 marzo 2009 che ratifica la Convenzione ONU per i diritti umani delle persone con disabilit definita: la disabilit il risultato dellinterazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla societ su base di uguaglianza con gli altri
Centralit del contesto socio-culturale (ambienti, procedure, strumenti educativi ed ausili) da adattare ai bisogni specifici della persona disabile attraverso un accomodamento ragionevole
Diritto allistruzione delle persone con disabilit (...) senza discriminazioni e su base di pari opportunitgarantendo un sistema di istruzione inclusivo
ICF, Classificazione Internazionale del Funzionamento. Dalla prospettiva sanitaria alla prospettiva bio-psico-sociale
Ruolo strategico degli Uffici Scolastici Regionali ai fini della pianificazione/programmazione/governo delle risorse e delle azioni a favore dellinclusione scolastica degli alunni disabili. ( Accordi di Programma, Costituzione GLIR, formazione,costituzione Reti, potenziamento Centri Supporto Territoriali: CTRH, Rapporti interistituzionali Capacit delle istituzioni di coordinare e orientare lazione dei diversi attori del sistema sociale e formativo valorizzando le attivit di regolazione e orientamento. Strumento operativo - Tavoli di concertazione in ambiti territoriali - Piani di Zona. -Progetto di vita per ciascun alunno disabile. attraverso integrazione delle risorse, delle competenze e delle esperienze funzionali allinclusione scolastica e sociale.
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Ambiti prioritari:
1. formazione (poli specializzati sulle diverse tematiche connesse a specifiche disabilit /banche dati/anagrafe professionale/consulenze esperte);
Personalit giuridica delle istituzioni scolastiche. Autonomia organizzativa e didattica (Legge 59/1997) Partecipazione di tutte le componenti scolastiche al processo di integrazione/inclusione.
OBIETTIVO FONDAMENTALE - sviluppo delle competenze dellalunno negli apprendimenti, nella comunicazione e nella relazione, nonch nella socializzazione; - collaborazione e il coordinamento di tutti i componenti
- pianificazione dei diversi interventi educativi, formativi, riabilitativi come previsto dal P.E.I.
RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Leadership educativa e cultura dellintegrazione, garante dellofferta formativa attento allattuazione del POF attraverso risposte precise ad esigenze educative individuali; riorganizzatore del sistema e della vita scolastica di cui figura chiave; Nello specifico: promuovere e incentivare aggiornamento e formazione; valorizzare progetti inclusivi; guidare e coordinare le azioni/iniziative/attivit del GLH distituto; indirizzare loperato dei singoli Consigli di classe/interclasse anche nella stesura del P.E.I.; coinvolgere le famiglie curare il raccordo con le diverse realt territoriali; attivare specifiche azioni di continuit e presa in carico; rimuovere eventuali barriere architettoniche e/o senso-percettive.
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PROGRAMMAZIONE Centralit della progettazione educativa individualizzata con interventi equilibrati fra apprendimento e socializzazionepreferendo in linea di principio che l'apprendimento avvenga nell'ambito della classe e nel contesto del programma in essa attuato. Si integrati/inclusi in un contesto, infatti, quando si effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri.
Coinvolgimento di tutto il personale docente,curricolare e per le attivit di sostegno (nota ministeriale prot.n. 4798 del 25 luglio 2005) Cooperazione e corresponsabilit resa effettiva dal Dirigente Scolastico Importanza della documentazione del percorso formativo
PROGRAMMAZIONE Opportuna distinzione fra programmazione personalizzata e programmazione differenziata che, nel II ciclo di istruzione, pu condurre lalunno al conseguimento di certificazioni/dellattestato di frequenza.
Attivit di insegnamento secondo idonee modalit per il raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni
Azioni specifiche per la continuit
Progetti sperimentali, facilitati dal Dirigente Scolastico , per consentire al docente del grado scolastico gi frequentato di partecipare alle fasi di accoglienza e di inserimento nel grado successivo.
Tutela del diritto allo studio (Legge 59/97) attraverso la permanenza nel sistema di istruzione e formazione fino all'et adulta (21 anni)
IL PROGETTO DI VITA
Parte integrante del P .E.I., riguarda la crescita personale e sociale dell'alunno con disabilit
Previsione di un futuro possibile, che va oltre il periodo scolastico e che deve essere condiviso con la famiglia e con i diversi soggetti coinvolti nellintegrazione. Piani educativi, anche attraverso l'orientamento, le possibili scelte che l'alunno intraprender dopo aver concluso il percorso di formazione scolastica.(alternanza scuola lavoro ,sistema IFTS. Il Dirigente Scolastico promuove la costituzione di reti di scuole, anche per condividere buone pratiche, promuovere la documentazione, rapporti con le famiglie e con l'extra-scuola ,etc,
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I Consigli di classe coordinano le attivit didattiche, preparano materiali e e verificano, valutano la qualit degli interventi nellambito delle azioni pedagogico-didattiche e dellattuazione del PEI. Impegno rivolto a:
IL PROGETTO DI VITA
La corresponsabilit educativa e formativa dei docenti Il docente assegnato alle attivit di sostegno Collabora con l'insegnante curricolare e con il Consiglio di Classe affinch l'iter formativo dell'alunno possa continuare anche in sua assenza. Coordina le attivit previste per lintegrazione/inclusione Personale ATA e assistenza di base Finalit dellassistenza di base (nota del MIUR Prot. n. 339 del 30 novembre 2001) Diritto allassistenza ( riferimento allart. 47 del CCNL relativo al comporto Scuola 2006-2009)
Diritto di partecipare alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI, nonch alle loro verifiche (art 12 comma 5 della L. n. 104/92) Fonte di informazioni sul percorso educativo per lacquisizione dellattestato di frequenza piuttosto che del diploma di Scuola Secondaria II grado.
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Direzione Generale Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale
DICHIARAZIONE DI INTENTI
DICHIARAZIONE DI INTENTI LINCLUSIONE DELL ALUNNO CON DISABILITA PRIORITA DEI TEMI DI INTERVENTO
DICHIARAZIONE DI INTENTI LINCLUSIONE DELL ALUNNO CON DISABILITA PRIORITA DEI TEMI DI INTERVENTO
DICHIARAZIONE DI INTENTI LINCLUSIONE DELL ALUNNO CON DISABILITA PRIORITA DEI TEMI DI INTERVENTO
NORMATIVA Artt. 2; 3; 4; 32; 33; 34; 38 Costituzione L. 4 agosto 1977, n. 517 Sentenza Corte Costituzionale 3 giugno 1987, n. 215 L. 5 febbraio 1992, n. 104 Atto di indirizzo DPR 24/02/94 Legge 8 novembre 2000, n. 328 DPCM 23 febbraio 2006, n. 185 Art. 19 Convenzione ONU 2006 Legge ratifica Parlamento Italiano 3 marzo 2009, n. 18 20 marzo 2008 - Intesa tra il Governo, le Regioni, le Province MIUR - Linee Guida per l integrazione scolastica degli alunni con disabilit - 4 agosto 09 L. R. Lombardia 6 dicembre 1999 n.23 L. R. Lombardia 6 agosto 2007 n.19 DGR Lombardia 3449/2006; DDG 16286 del 21 dicembre 2007 Circolare Regionale DG Famiglia del 11/2/2008: L.R. 3/2008: DGR Lombardia 983 del 15 dicembre 2010
Corso formazione integrazione scolastica CTRH Como Lago a.s.2011-12
DICHIARAZIONE DI INTENTI LINCLUSIONE DELL ALUNNO CON DISABILITA PRIORITA DEI TEMI DI INTERVENTO
PRIORITA DEI TEMI DI INTERVENTO CERTIFICAZIONI Revisione del modello regionale: Avvio utilizzo modello regionale PEI EDUCATORI-ASSISTENTI / TRASPORTO Definizione chiara delle competenze FORMAZIONE Progettazione iniziative formazione co-progettate CTRH Presenza tutti gli attori nei centri sul territorio (anche piani di zona) Percorsi co-progettati e co-gestiti di continuita => progetto di vita Rapporti con le famiglie SCUOLE SPECIALI E ALTRE MODALITA DI ESERCIZIO DEL DIRITTO ALLO STUDIO Monitoraggio provinciale situazione attuale e successiva valutazione ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALESCUOLE PARITARIE Monitoraggio iscrizioni alunni con disabilit nelle scuole paritarie GLH DI ISTITUTO Monitoraggio dellattivazione dei GLH di istituto nelle scuole statali e paritarie VALUTAZIONE DELLA QUALITA DELLINTEGRAZIONE/INCLUSIONE Strumenti di valutazione della qualit dellintegrazione/inclusione degli alunni con disabilit. Rapporti con INVALSI.