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IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE ARCHEOLOGICO DEL COMUNE DI PARMA COME STRUMENTO DI CONOSCENZA, TUTELA E PROGRAMMAZIONE URBANISTICA

Giulio Bigliardi Centro di GeoTecnologie (Univ. di Siena) 1. Introduzione


In questi ultimi decenni Parma ed il suo territorio hanno subito unincessante opera di urbanizzazione e trasformazione, alla quale si accompagnata una crescita esponenziale degli interventi archeologici, con conseguenze non sempre vantaggiose sullattivit della Soprintendenza. Lo sviluppo continuo di competenze e tecnologie nel settore dellarcheologia professionale ha determinato che la quantit di reperti e informazioni che gli archeologi sono in grado oggi di recuperare siano cresciute a dismisura, dando origine in tal modo a consistenti raccolte troppo spesso di difficile gestione da parte degli Enti preposti. Ne conseguono due urgenze: innanzitutto, il censimento completo dei rinvenimenti archeologici, attraverso lo sviluppo di strumenti e procedure moderne che ne consentano una gestione agile e allavanguardia; in secondo luogo, lo studio esaustivo del patrimonio archeologico al fine di ricostruire e comprendere levoluzione dei paesaggi e della citt fino ai giorni nostri. Oltre a ci, la costante trasformazione del territorio ha fatto emergere la necessit di un controllo del territorio stesso sempre pi capillare da parte degli organi preposti alla tutela, oltre alla necessit di agire, il pi possibile, attraverso procedure di archeologia preventiva. Tale denominazione, di uso comune da alcuni anni, abbraccia un ventaglio di metodologie il cui obiettivo determinare le potenzialit archeologiche di unarea nel modo meno invasivo possibile e preventivamente a qualsiasi opera di scavo, al fine di programmare adeguatamente gli interventi archeologici di volta in volta necessari. In tal modo, da un lato si favorisce lazione di tutela della Soprintendenza Archeologica, resa difficoltosa dalla cronica carenza di personale e risorse, dallaltro si agevola la programmazione dei lavori da parte delle Amministrazioni Comunali e delle imprese private, mostrando loro ci potrebbe attenderle nel corso dei lavori. La Legge 25 Giugno 2005 n. 109, in particolare gli articoli 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, regolamenta l'attuale procedura per le valutazioni preventive del rischio archeologico e stabilisce che le stazioni appaltanti inviino alle competenti Soprintendenze i progetti preliminari delle opere corredati da indagini geologiche ed archeologiche. Tali indagini prevedono la consultazione del materiale darchivio e bibliografico, la ricognizione dei terreni e la fotointerpretazione, allo scopo di identificare e localizzare aree interessate da ritrovamenti e di determinare le caratteristiche archeologiche dellarea oggetto dei lavori. L'insieme delle informazioni desunte da tali fonti permette di valutare il rischio archeologico relativo all'opera in progetto, distinguendo aree a rischio differente. Tale distinzione consente di suggerire strategie in merito al prosieguo dei lavori, compatibilmente con il rispetto delle eventuali aree in cui la concentrazione dei rinvenimenti lasci presupporre la presenza di strutture sepolte. ben noto, infatti, come qualunque opera di nuova realizzazione, in funzione della sua ubicazione, possa determinare un impatto sul patrimonio archeologico. Le nuove infrastrutture devono considerare tale patrimonio come un elemento fondamentale di cui tener conto sin dalla prima definizione dellopera e, in sinergia con la Soprintendenza Archeologica, i progettisti devono studiare soluzioni per minimizzare il rischio di interferire con i resti del passato. pi che mai indiscutibile, pertanto, la necessit di sviluppare strumenti che non siano finalizzati unicamente allo studio e allinterpretazione dei rinvenimenti archeologici. necessario elaborare strumenti che sfruttino i dati archeologici anche a scopi di tutela e prevenzione nel campo della programmazione territoriale e urbanistica, per sostenere e coadiuvare le attivit di archeologia preventiva della Soprintendenza. In risposta a queste problematiche nasce il progetto Il Sistema Informativo Territoriale Archeologico del Comune di Parma. stato avviato in via sperimentale nellestate del 2006 sullarea campione del centro storico, grazie ad una convenzione tra Museo Archeologico Nazionale di Parma e Centro di GeoTecnologie dellUniversit di Siena e con la collaborazione della Compagnia Generale di Ripreseaeree, ed in seguito il progetto proseguito grazie al finanziamento dellAssessorato ai Lavori Pubblici. Il fine era di creare uno strumento utile alla gestione, allanalisi e alla tutela del nostro patrimonio archeologico, tale da risultare funzionale sia alle esigenze della ricerca storico-archeologica da parte di specialisti, sia a quelle della Soprintendenza nel campo della tutela, come a quelle dellamministrazione comunale e delle imprese private nellambito della programmazione urbanistica. Il primo passo di questo lavoro stato il censimento di tutti i rinvenimenti effettuati nel Comune di Parma. A questo scopo si eseguita la revisione di tutta la documentazione relativa, iniziando dalla bibliografia edita e proseguendo con larchivio della Soprintendenza Archeologica conservato presso il Museo Archeologico Nazionale, e i dati progressivamente raccolti sono stati inseriti in un Sistema Informativo Territoriale appositamente elaborato. Una volta terminato linserimento dei dati, sfruttando le potenzialit del S.I.T., sono stati elaborati i dati raccolti per produrre cartografie tematiche esplicanti le potenzilit archeologiche del territorio: una Carta Archeologica tradizionale, una Carta della Visibilit Archeologica e una Carta della Potenzialit Archeologica (con potenzialit archeologica di un territorio qui sintende linsieme degli elementi archeologici noti, quali depositi, strutture e reperti, e di quelli ipotetici, desumibili sia dalla semplice analisi degli elementi noti, sia dallinterpretazione di questi in rapporto alle caratteristiche geomorfologiche, geografiche e storiche del territorio stesso). Esse costituiranno, in particolare proprio questultima, un valido supporto per le valutazioni di impatto archeologico di progetti edilizi, permettendo di valutare in anticipo il rischio archeologico di una determinata area e riducendo in tal modo gli onerosi fermi cantiere, oltre ai tempi e ai costi dellassistenza archeologica. Esse, inoltre, hanno il pregio di responsabilizzare chi deve programmare interventi nel tessuto cittadino e di rendere trasparenti gli atti della Soprintendenza relativi alle concessioni delle licenze edilizie, rendendone esplicite le motivazioni sottintese.

4. Feature classes
feature class Aree sottoposte a vincolo archeologico DATA FIELD NAME TYPE Nome area Text Riferimento darchivio Riferimento legislativo Text Text geometria poligonale DOMAIN VINCOLO LENGHT 50 50 50 table Riferimenti scavo FIELD NAME DOMAIN POS_ TIPO POS_ PREC LENGHT 50 50 50 50 50 50 50 50 50 geometria puntiforme geometria poligonale DOMAIN POS_ TIPO POS_ PREC CONS ID_SITO VISIBILIT 10 10 50 50 LENGHT 50 50 50 50 50 50 FIELD NAME Text Short Intger Text Text Text Text ID DATA TYPE Short Integer Text table Fasi sito FIELD NAME Nome sito ID SITO Fase n Cronologia generica Sottoperiodo Da a.C. A a.C. Sec. a.C. Da d.C. geometria poligonale DOMAIN POS_ TIPO POS_ PREC 10 10 50 50 LENGHT 50 50 50 50 50 50 A d.C. Sec. d.C. Elemento generico Elemento generico: materiale edilizio Elemento generico: particolare architettonico Elemento di area sacra Elemento di viabilit Elemento di viabilit: materiale edilizio Elemento di viabilit: particolare architettonico Elemento connesso con le acque Elemento connesso con le acque: materiale edilizio Elemento connesso con le acque: particolare architettonico Elemento di area produttiva Elemento di area produttiva: particolare architettonico Elemento di necropoli Modalit di sepoltura DOMAIN LENGHT 50 table Riferimenti segnalazioni FIELD NAME DATA TYPE Short Integer Text Text Text Text Text Text Text Text Text Text DATA TYPE Text Text Text Text Text Short Integer Short Integer Text Short Integer Short Integer Text Text Text Text Text Text Text Text Text Text table Riferimenti bibliografici FIELD NAME Riferimento bibliografico Titolo Float Float DATA TYPE Text Text FIELD NAME ID ID_SCAVO DATA TYPE Short Integer Text ID ID_SCAVO Collocazione documentazione Riferimento darchivio Collocazione fotografie/ diapositive Collocazione disegni Codice di riferimento dellarchivio disegni Tipo dindagine Responsabile scientifico dellindagine Eseutore/i indagine Data dellindagine Link alle immagini table Bibliografia FIELD NAME ID ID_SCAVO Riferimento bibliografico Pagine DATA TYPE Short Integer Text Text Text DATA TYPE Short Integer Text Text Text Text Text Text Text Text Text Text Text

5. Tables
La creazione di tabelle differenti si resa necessaria al fine di rendere pi agevole sia la fase di inserimento dati sia quella successiva di consultazione e interrogazione, salvaguardando cos la pluralit delle informazioni relative ad ogni rinvenimento e separandole per aree tematiche. Nelle schede si cercato di creare il pi possibile campi con valori codificati, attraverso la creazione di appositi domini, cio repertori di valori e definizioni predefinite, al fine di uniformare il pi possibile linserimento dati, condizione necessaria allo scopo di poter, alla fine del lavoro, impostare efficacemente delle interrogazioni. Feature classes e tables sono state collegate tra loro attraverso relationship classes, e in certi casi si resa necessaria la creazione di tabelle di passaggio. CODE SEGB SEGT ARCc ARCm ARCb BIB

6. Domains
DOC: collocazione documentazione
DESCRIPTION

Segreteria ballatoio Segreteria piano terra Archivio dr.ssa Catarsi M. Archivio dr.ssa Marchi A. R. Archivio dr.ssa Bernab Brea M. Dato esclusivamente bibliografico IMMAGINI_COLL: coll. doc. grafica

feature class Aree di assenza archeologica DATA FIELD NAME TYPE NOME Text ID Localit Indirizzo postale Tipo posizionamento Precisione posizionamento Dimensione area mq Data compilazione/ ultimo aggiornamento scheda Nome compilatore Short Integer Text Text Text Short Integer Double Text Text

geometria poligonale

DOMAIN DOC IMMAGINI_ COLL IMMAGINI_ COLL IND_TIPO -

LENGHT 50 50 20 20 50 150 50 75 150 20 100

CODE ARCHdise ARCHfoto SEGB SEGT ARCHc ARCHm ARCb CODE RD GPS CA CA25K CAgs

DESCRIPTION

Archivio disegni Archivio fotografico Segreteria ballatoio Segreteria piano terra Archivio dr.ssa Catarsi M. Archivio dr.ssa Marchi A. R. Archivio dr.ssa Bernab Brea M.

TIPO_POS: metodo di posizionamento


DESCRIPTION

Rilevamento diretto Rilevamento tramite GPS Individuazione su base cartografica Individuazione su base cartografica 1:25.000 Individuazione su base cartografica a grande scala POS_PREC: prec. posizionamento

2. Basi cartografiche
La prima fase fondamentale per la creazione di una banca dati geografica quella di acquisizione delle cartografie di base gi disponibili per il territorio oggetto dellindagine. La base cartografica, acquisita in formato cartaceo e/o raster e/o vettoriale, ovviamente indispensabile per la contestualizzazione dei numerosi livelli informativi archeologici successivamente elaborati. Tutta la documentazione digitale acquisita stata sottoposta ad unattenta fase di analisi e verifica dei requisiti di georeferenziazione per allinearla ad un unico sistema di coordinate geografiche comune a tutti i livelli informativi presenti nel geodatabase. Il sistema di riferimento geografico prescelto coerente con quello adottato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma: Projected Coordinate System: Name: ED_1950_UTM_Zone_32N X/Y Domain: Min X: 0.000000 Min Y: 0.000000 Max X: 1200000.000000 Max Y: 1200000.000000 Carta Tecnica Regionale Scala 1:5.000 Formato vettoriale georeferenziato

3. Layers archeologici
Nel censimento delle evidenze archeologiche il primo problema che si pone di ordine metodologico: il modello utilizzato per la raccolta e lorganizzazione dei dati, vale a dire il geodatabase e le sue componenti, costituisce lelemento cardine del sistema che verr creato e che dovr essere utilizzato, ne consegue che la sua programmazione costituisce la fase pi delicata. importante sottolineare che non esiste una modello di raccolta dati perfetto per ogni situazione, di universale efficacia. Questo perch il GIS non dovrebbe essere visto, come purtroppo spesso accade, come un semplice contenitore di informazioni, che una volta implementato ha esaurito il suo motivo dessere. In realt, il GIS soltanto il mezzo attraverso il quale possibile elaborare una serie di informazioni per ottenere determinate finalit. Nel caso di una carta archeologica le finalit principali riguardano la possibilit di elaborare cartografie tematiche che permettano di effettuare analisi di tipo quantitativo, cronologico e previsionale. Considerando un GIS in questi termini, come un mezzo, appare chiaro che esso deve innanzitutto essere adattato allobiettivo che di volta in volta ci si prefigge.

feature class Scavi archeologici di posizionamento incerto feature class Scavi archeologici di posizionamento certo DATA FIELD NAME TYPE NOME Text ID Localit Indirizzo postale Tipo posizionamento Precisione posizionamento Quota massima dellarea in m s.l.m. Short Integer Text Text Text Short Integer Float Float

CODE 0 1 2 4

DESCRIPTION

Scarsa Buona Esatta Segnalazione non posizionabile IND_TIPO: tipo dindagine

In questa tabella viene assegnato un codice univoco (ID_SCAVO) ad ogni indagine realizzata nellarea corrispondente. Si tratta semplicemente di una tabella di passaggio, indispensabile per creare il rapporto di relazione molti-amolti (N:N) tra le feature classes che ospitano gli scavi archeologici e la tabella Riferimenti scavo .

DOMAIN -

LENGHT CODE 50 2147483647 50 SCpro SCeme GE TE SC CAR RI SAG

DESCRIPTION

Scavo archeologico programmato Scavo archeologico d'emergenza Indagini geofisiche Telerilevamento Scavo archeologico Carotaggio Ricognizione Saggi di scavo archeologico nellarea contrassegnata Nessuna CONS: stato di conservazione

DOMAIN -

LENGHT 50 2147483647

NES

Aree sottoposte a vincolo archeologico Geometria: poligonale In questo livello sono inserite le aree archeologiche vincolate dallo stato ai sensi della Legge 1 giugno 1939 n. 1089 o del Decreto Legislativo 29 ottobre 1999 n. 490.

Quota minima dellrea in m s.l.m. Profondit massima relativa in m Prondit del rinvenimento in m

CODE INT CON DIS ASPsca

DESCRIPTION

Integro Conservato parzialmente Distrutto Asportato in seguito a scavo archeologico Asportato in seguito a ricognizione Restaurato Non determinabile Nessun rinvenimento CRON_GEN: cronologia generica

Carta Tecnica Regionale Scala 1:10.000 Formato raster georeferenziato

Aree di assenza archeologica Geometria: poligonale In questo livello sono inserite le aree nelle quali sono stati effettuati scavi archeologici o saggi di scavo che hanno verificato lassenza totale di qualsiasi tipo di entit archeologica.

Stato di conservazione attuale Uso del suolo (sigla Corine LC 2003) Geologia sigla Visibilit archeologica superficiale Data compilazione/ ultimo aggiornamento scheda Nome compilatore

DOMAIN CRON_ GEN CRON_ GEN_ SPEC TIPO_ GEN MATER ELE_URB_ PART TIPO_SAC TIPO_VIA MATER TIPO_ VIA_PART TIPO_ACQ MATER

LENGHT 50 50 50 50 50 20 50 50 50 50 50 50 50 50 50 50

ASPric RES ND NR

Carta Storica Regionale Scala 1:50.000 Formato raster georefernziato Rilevamento: dal 1828 al 1853; edizione: 1999. tratta dalla produzione topografica austriaca (scala 1:86.400) e piemontese (scala 1:50.000) della prima met dellOttocento. Atlante Sardi Scala 1:5.000 Formato raster georeferenziato Planimetria della citt di Parma realizzata dal cartografo Pietro Sardi nel 1767: stata scansionata e successivamente georeferenziata attraverso una rettifica polinomiale.

Scavi archeologici di posizionamento incerto Geometria: puntiforme In questo livello sono raccolti gli scavi archeologici per i quali non disponibile nei documenti darchivio lesatto posizionamento dellarea oggetto dellindagine e neppure lesatta estensione di essa.

Scavi archeologici di posizionamento certo Geometria: poligonale In questo livello sono raccolti gli scavi archeologici per i quali disponibile nei documenti darchivio lesatto posizionamento dellarea oggetto dellindagine e lesatta estensione di essa.

feature class Segnalazioni archeologiche di posizionamento incerto feature class Segnalazioni archeologiche di posizionamento certo DATA FIELD NAME TYPE NOME Text ID_SEGNALAZIONE Localit Indirizzo postale Tipo posizionamento Precisione posizionamento Quota dellarea in m s.l.m. Uso del suolo (sigla Corine LC 2003) Geologia sigla Short Integer Text Text Text Short Integer Float Short Intger Text Text Text Text

geometria puntiforme

In questa tabella viene assegnato un codice univoco (ID_SITO) ad ogni sito archeologico individuato nellarea corrispondente. Si tratta semplicemente di una tabella di passaggio, indispensabile per creare il rapporto di relazione moltia-molti (N:N) tra le feature classes che ospitano gli scavi archeologici e la tabella Fasi sito .

CODE PA ME NE EN BR PR FE ET RO PROT TA MED RI MOD INC ND

DESCRIPTION

Paleolitico Mesolitico Neolitico Eneolitico Bronzo Preistorico non precisabile Ferro Etrusco Romano Protostorico non precisabile Tardo-antico Medievale Rinascimentale Moderno Incerto Non determinabile CRON_GEN_SPEC: sottoperiodo

Carta dellUso del Suolo Scala 1:25.000 Formato vettoriale georeferenziato I sei fogli della Carta corrispondenti al Comune di Parma sono stati importati dal formato shapefile e, sfruttando le funzioni Union e Dissolve dellArcToolBox, sono stati unificati in ununica feature class. Carta Geologica di Pianura dellEmilia Romagna Scala 1:250.000 Formato cartaceo Rilevamento: 1982-1997. Edizione: 1999. Questa carta stata scansionata ad una risoluzione di 400 dpi e successivamente georeferenziata e digitalizzata.

Segnalazioni archeologiche di posizionamento incerto Geometria: puntiforme Segnalazioni per le quali non disponibile nei documenti darchivio lesatto posizionamento dellarea caratterizzata dai rinvenimenti. Sono in massima parte il frutto di rinvenimenti fortuiti o di semplici ricerche di superficie, intraprese generalmente da archeologi professionisti o semplici appassionati locali. Segnalazioni archeologiche di posizionamento certo Geometria: poligonale Segnalazioni per le quali disponibile nei documenti darchivio lesatto posizionamento dellarea caratterizzata dai rinvenimenti. Sono in massima parte il frutto di rinvenimenti fortuiti o di semplici ricerche di superficie, intraprese generalmente da archeologi professionisti o semplici appassionati locali. Centiruazione romana Geometria: lineare In questo livello sono inseriti gli elementi del paesaggio moderno che ricalcano il percorso degli antichi assi della centuriazione di et romana.

CODE PAin PAme PAsu PAnp ME NEan NEev NEre NEnp ENin ENma ENnp BRan BRme BRre BRfi BRnp FEp FEs FEnp ET ROtr ROau ROim ROpi ROmi ROti ROpp ROnp TA LO AM BM VIS MEnp MOD RI FAR MODnp

DESCRIPTION

Mosaico di ortofoto digitali in b/n del 1945 Acquisizione: 1945. Si tratta di un mosaico di ortofoto in B/N realizzate il 16 aprile 1945 dallesercito americano in seguito ai bombardamenti sulla citt. Il prodotto stato concesso a titolo gratuito a scopo di ricerca dalla Compagnia Generale di Ripreseaeree di Parma. Mosaico di ortofoto digitali a colori it2000 Acquisizione: 1998/99. Consiste in un mosaico di ortofoto digitali a colori ottenuto dalle riprese del 1998/99 realizzate nel contesto del programma it2000 (TerraItaly 1998/99). Il prodotto stato concesso a titolo gratuito a scopo di ricerca dalla Compagnia Generale di Ripreseaeree di Parma. Modello Digitale del Terreno Attraverso il modulo Spatial Analist dellapplicazione ESRI ArcScene i punti quotati disponibili sono stati utilizzati come mass points per la creazione del Digital Terrain Model dellintero territorio comunale, prima in formato TIN e successivamente trasformato nel formato raster TINGRID.

Visibilit archeologica superficiale Data compilazione/ ultimo aggiornamento scheda Nome compilatore

Text

ELE_URB_ PART TIPO_PRO ELE_URB_ PART

50

Text

50 50 50 50

Carta della visibilit archeologica di superficie Geometria: poligonale stata creata rapportando la tipologia di copertura del suolo alla possibilit di rinvenire tracce archeologiche sulla superficie del terreno, in questo modo il territorio comunale viene suddiviso in aree classificabili in base al loro grado di visibilit archeologica di superficie (visibilit nulla, scarsa, ottima). Carta della Potenzialit Archeologica del centro storico Geometria: poligonale La Carta della Potenzialit Archeologica stata concepita per prevedere, con ragionevole precisione, le caratteristiche e la cronologia dei depositi archeologici che si dovrebbero incontrare nel corso di lavori di scavo, consentendo cos di programmare preventivamente gli interventi necessari. Carta della Potenzialit Archeologica del Comune Geometria: poligonale La Carta della Potenzialit Archeologica stata concepita per prevedere, con ragionevole precisione, le caratteristiche e la cronologia dei depositi archeologici che si dovrebbero incontrare nel corso di lavori di scavo, consentendo cos di programmare preventivamente gli interventi necessari.

feature class Centiruazione romana FIELD NAME Riferimento bibliografico DATA TYPE Text

geometria lineare

Text Text

TIPO_NEC TIPO_ TOM

DOMAIN DOC IND_TIPO CRON_ GEN CRON_ GEN CRON_ GEN -

LENGHT 50 50 20 50 150 20 50 50 50

7. Carta della Potenzialit Archeologica del Centro Storico


La Carta della Potenzialit Archeologica del Centro Storico stata concepita per prevedere, con ragionevole precisione, le caratteristiche e la cronologia dei depositi archeologici che si dovrebbero incontrare nel corso di lavori di scavo, consentendo cos di programmare preventivamente gli interventi necessari. Le Carte Cronologico-Tematiche sono state sovrapposte e sommate tramite la funzione union dellArcToolbox di ESRI ArcGIS e si ottenuta una suddivisione del tessuto urbano in aree distinte dalla complessit della stratificazione, sulla base, cio, del numero di fasi archeologiche presenti e della destinazione funzionale. Infatti, ciascun'area cos elaborata include al proprio interno depositi omogenei dal punto di vista cronologico e funzionale, vale a dire dal punto di vista della potenzialit archeologica. In questo modo, riconoscendo la ripartizione funzionale in aree diverse e, dunque, la distribuzione delle informazioni archeologiche e precisando il grado di conservazione dei depositi, il rischio archeologico legato ad interventi di scavo pu essere di volta in volta quantificato e diventa meno soggettivo ed aleatorio, perch nasce dalla combinazione e dal confronto dei valori quantitativi con quelli qualitativi. Ogni area accompagnata da una breve descrizione della stratigrafia archeologica accertata o prevedibile e dei rinvenimenti noti. Si volutamente evitato di creare delle classi di potenzialit archeologica gerarchicamente organizzate (alta/media/bassa), perch si ritiene che non esistano dei parametri oggettivi in base ai quali elaborare il valore degli elementi archeologici, poich il valore di un bene non mai una qualit assoluta, ma soltanto relativa, legata a valutazioni soggettive del luogo e del periodo storico in cui ci si trova, oltre che allesperienza e al background di chi deve effettuare la valutazione.

ID SEGNALAZIONE Collocazione documentazione Riferimento darchivio Tipo dindagine Eseutore/i indagine Data dellindagine Cronologia generica Cronologia generica 2 Cronologia generica 3 Descrizione del rinvenimento Note

Isoipse Attraverso la funzione Surface analysis/Countour dellapplicazione ESRI ArcScene sono state elaborate in automatico le isoipse con equidistanza 1 m e 5 m.

Paleolitico inferiore Paleolitico medio Paleolitico superiore Paleolitico non precisabile Mesolitico Neolitico antico Neolitico evoluto Neolitico recente Neolitico non precisabile Eneolitico iniziale Eneolitico maturo Eneolitico non precisabile Bronzo antico Bronzo medio Bronzo recente Bronzo finale Bronzo non precisabile Ferro I Ferro II Ferro non precisabile Etrusco Romano repubblicano Romano augusteo Romano imperiale Romano prima et imperiale Romano media et imperiale Romano tarda et imperiale Romano pluriperiodo Romano non precisabile Tardo-antico Longobardo Altomedievale Bassomedievale Visconteo Medievale non precisabile Moderno Rinascimentale Farnesiano Moderno non precisabile TIPO_GEN: elemento generico

8. Carta della Potenzialit Archeologica del Comune


Con potenzialit archeologica di un territorio sintende linsieme degli elementi archeologici noti (depositi, strutture e reperti) e di quelli ipotetici, cio desumibili sia dalla semplice analisi degli elementi noti, sia dallinterpretazione di questi in rapporto alle caratteristiche geomorfologiche, geografiche e storiche del territorio stesso. La Carta della Potenzialit Archeologica fornisce, quindi, un quadro sintetico delle caratteristiche archeologiche dellintero territorio comunale, definendo aree con caratteristiche omogenee dal punto di vista dei depositi archeologici, accertati o prevedibili, e da quello del loro livello di conservazione. Tali zone sono definite da brevi note descrittive, che ne chiariscono le caratteristiche archeologiche, con particolare attenzione per la presenza/assenza di depositi conservati, del loro grado di conservazione e delle profondit di giacitura. Sulla base dei dati raccolti stata realizzata una duplice e parallela suddivisione del territorio comunale in aree che si caratterizzano per un diverso tipo di potenzialit archeologica: la prima suddivisone valuta lo stato dei depositi archeologici noti da scavi e segnalazioni, la seconda una sintesi critica di tutti i dati e tematismi raccolti, oltre a quelli archeologici anche quelli geologici, geomorfologici e di uso del suolo. La prima suddivisione: valutazione dei depositi archeologici noti La prima suddivisione del territorio stata realizzata sulla base delle caratteristiche dei depositi archeologici noti, considerandone lestensione orizzontale e il grado di conservazione, ottenendo cos i seguenti tipi da 1 a 6. Tipo 0 - Aree di assenza archeologica accertata: comprendono le aree estrattive attive e dismesse, gli specchi dacqua e i corsi dacqua. Sono state classificate sulla base della Carta di Uso del Suolo in scala 1:25.000 della Regione Emilia Romagna. La potenzialit archeologica di queste aree nulla. Tipo 1 - Aree di rinvenimento archeologico asportato: comprendono le aree in cui i rinvenimenti archeologici sono stati asportati in seguito a scavo archeologico, oppure sono andati distrutti. Presentano le seguenti sottoclassi: 1.1 - Aree di rinvenimento archeologico asportato di posizionamento ottimo, stata considerata unarea di raggio 10 m circostante il rinvenimento; 1.2 - Aree di rinvenimento archeologico asportato di posizionamento buono, stata considerata unarea di raggio 30 m circostante il rinvenimento; 1.3 - Aree di rinvenimento archeologico asportato di posizionamento scarso, stata considerata unarea di raggio 50 m circostante il rinvenimento. La potenzialit archeologica di queste aree teoricamente nulla; tuttavia, necessario accertarsi che gli scavi archeologici realizzati abbiano effettivamente asportato lintera stratigrafia antropica raggiungendo gli strati di origine naturale. Tipo 2 - Aree prive di indicatori archeologici di potenzialit/rischio: comprendono tutte le aree in cui allo stato attuale, o per mancanza di ricerche o per non conservazione di depositi archeologici, non sono noti rinvenimenti, n segnalazioni. Si tratta di aree a potenzialit indeterminabile, tuttavia, proprio per le caratteristiche di indeterminatezza, si tratta di aree potenzialmente ad alto rischio archeologico. Tipo 3 - Aree circostanti un rinvenimento archeologico accertato: comprendono le aree circostanti aree di potenzialit di tipo 1, per un raggio di 50 m, in base al presupposto che nelle aree circostanti i siti archeologici, asportati o ancora in posto, sia possibile ritrovare residui o estensioni di quegli stessi depositi. La potenzialit reale di queste aree deve essere verificata. Tipo 4 - Aree con presenza di materiali archeologici affioranti: comprendono le aree di segnalazione di materiale archeologico in affioramento. Presentano le seguenti sottoclassi: 4.1 - Aree con presenza di materiali archeologici affioranti di posizionamento buono, stata considerata unarea di raggio 30 m circostante la segnalazione; 4.2 - Aree con presenza di materiali archeologici affioranti di posizionamento scarso, stata considerata unarea di raggio 50 m circostante la segnalazione. La potenzialit reale di queste aree deve essere verificata: il materiale affiorante potrebbe indicare la presenza di un sito nel sottosuolo, il quale, tuttavia, potrebbe essere oramai andato distrutto a causa delle arature; inoltre, potrebbe semplicemente trattarsi di terreno di riporto proveniente da unaltra zona. Tipo 5 - Aree che insistono su un elemento centuriale certo o ipotetico: stata considerata unarea di raggio 10 m attorno allelemento centuriale. Tipo 6 - Aree di presenza archeologica accertata: comprendono le aree in cui sono ancora conservati, integralmente o parzialmente, elementi archeologici gi noti da precedenti indagini (comprendono anche le aree di rinvenimento archeologico di cui non si conosce lo stato attuale di conservazione del rinvenimento). Presentano le seguenti sottoclassi: 6.1 - Aree di certa presenza archeologica di posizionamento ottimo, stata considerata unarea di raggio 10 m circostante il rinvenimento; 6.2 - Aree di certa presenza archeologica di posizionamento buono, stata considerata unarea di raggio 20 m circostante il rinvenimento; 6.3 - Aree di certa presenza archeologica di posizionamento scarso, stata considerata unarea di raggio 50 m circostante il rinvenimento. In queste aree la potenzialit archeologica accertata e pu essere quantificata attraverso il confronto con la Carta Archeologica per analizzare i rinvenimenti archeologici che sono stati realizzati. La seconda suddivisione: sintesi critica dei dati raccolti La seconda suddivisone, parallela e sovrapposta alla prima, il risultato di una sintesi critica elaborata sulla base della cronologia dei depositi geologici del territorio, delle caratteristiche geomorfologiche e, naturalmente, delle caratteristiche degli elementi archeologici noti. Si sono cos ottenute le aree da A a N. A titolo di esempio si riporta la descrizione dellarea A: Area A Larea caratterizzata dalla presenza di depositi di piana alluvionale riferibili ai torrenti Taro e Parma: di canale e argine prossimale ad est, di argine distale ad ovest e, nellarea centrale, depositi di palude. Tutti i depositi sono comunemente datati a partire dallEt Tardo-antica (dal IV-VI sec. d.C.). Si tratta di unarea depressa che, in seguito al venir meno del costante controllo sul territorio di et Romana, risult certamente una zona di richiamo per i sedimenti, ed inoltre probabile che dallo stesso momento essa sia stata interessata da spostamenti del T. Parma: lo dimostrerebbero laccentuato gomito di deviazione nei pressi di Baganzola e i ventagli di tracimazione in coincidenza di esso, indizi che lasciano supporre un percorso pi occidentale per il torrente, oltre alla scarsissima conservazione del reticolo della centuriazione. In questarea sono concentrati esclusivamente 2 rinvenimenti da scavo (un canale moderno e una canaletta romana a 1,5 m di profondit), posti presso il limite meridionale dellarea e presumibilmente risparmiati dai depositi alluvionali, mentre nota una sola segnalazione di materiale affiorante, non a caso di materiale di et medievale. La scarsezza di rinvenimenti da scavo potrebbe essere una conseguenza delle ben poche trasformazioni antropiche avvenute nel territorio: si tratta di una zona caratterizzata quasi esclusivamente da terreni ad uso agricolo seminativo, con rare aree residenziali e industriali; ci risulta molto evidente anche dal confronto con la Carta Storica Regionale; ugualmente, la scarsezza di segnalazioni di materiale affiorante potrebbe essere dovuta alla carenza di indagini nella zona.

CODE 255 75 ABI AGG ANF ARC AUL BAS BUCpal CAP CAS CSLE CSTR CAST CIR CUR CURT DOM EDI FOG MURfon FOR FOS FRE GAL HOR INS INSalt INSfor INSgro INSpal INSfat INSvil MAC MAN MEG MURcin MUR MURlat MURpie MURsos ND PAL SUO PAV PIA PIE POR PORurb POT RIPR RPRsr RIP ROC STA STU STR TAB TEA TER TERP TOR TRI VIC VLL VILmar VILru VIL NO

DESCRIPTION

TIPO_NEC: elemento di area funeraria CODE NEC NECurn NECanf NECcam NECteg NECcat NECcir NECcol NECedi NECfos NECgro NECpot NECpoz NECtho NECtum NECzir NECcap NECpro NECipo NECter NECmis NECrup ND OSS TOMlig TOM TOMcam TOMteg TOMcat TOMcir TOMcol TOMedi TOMfos TOMgro TOMpot TOMpoz TOMtho TOMmis TOMtum TOMzir TOMcap TOMmau TOMmon TOMpro TOManf TOMurn TOMipo TOMrup TOMter UST
DESCRIPTION

TIPO_PRO: elemento di area produttiva CODE AGR ALL MET METbro METfer METpio METram CAL CAV DOL ANF FON FOG FORcer FORmis FORlat FORN FOR FUL GRA GRC SAL MAG MIN MUL ND POZ SCA TOR TORole TORvin VAS VET ZEC
DESCRIPTION

TIPO_VIA: elemento di viabilit CODE CAR CARmx DEC DECmx MAR ND PON STR STRba STRgla STRroc
DESCRIPTION

ELE_URB_PART: particolare di elemento generico CODE DRE FOC FOSIPO MAR MARlat MOS INT PAV PAPAPAVlat POR SOG TUB VOL VOLarc
DESCRIPTION

Necropoli Necropoli con sepoltura in urna Necropoli con sepoltura in anfora Necropoli con tombe a camera Necropoli con tombe a cassa di tegole Necropoli con tombe a catacomba Necropoli con tombe a circolo Necropoli con tombe a colombario Necropoli con tombe a edicola Necropoli con tombe a fossa Necropoli con tombe a grotticella Necropoli con tombe a pozzetto Necropoli con tombe a pozzo Necropoli con tombe a tholos Necropoli con tombe a tumulo Necropoli con tombe a ziro Necropoli con tombe alla cappuccina Necropoli con tombe con prospetto architettonico Necropoli con tombe ipogee Necropoli con tombe terragne Necropoli con varie tipologie di sepolture Necropoli rupestre Non determinabile Ossario Tomba in casa lignea Tomba/e Tomba/e a camera Tomba/e a cassa di tegole Tomba/e a catacomba Tomba/e a circolo Tomba/e a colombario Tomba/e a edicola Tomba/e a fossa Tomba/e a grotticella Tomba/e a pozzetto Tomba/e a pozzo Tomba/e a tholos Tomba/e a tipologia mista Tomba/e a tumulo Tomba/e a ziro Tomba/e alla cappuccina Tomba/e con mausoleo Tomba/e con monumento funerario Tomba/e con prospetto architettonico Tomba/e in anfora Tomba/e in urna Tomba/e ipogee Tomba/e rupestri Tomba/e terragne Ustrinum

Area a destinazione agricola Area di lavorazione manufatti litici Area metallurgica Area metallurgica bronzo Area metallurgica ferro Area metallurgica piombo Area metallurgica rame Calcara Cava/coltivazione Cavit per dolium/a Deposito di anfore Fonderia Forgia Fornace da ceramica Fornace da ceramica e da laterizi Fornace da laterizi Fornace/i Forno di riduzione Fullonica Granaio Grancia Impianto salagione pesce Magazzino Miniera Mulino Non determinabile Pozzo/i per derrate Scarico di fornace Torchi/presse Torchi/presse oleari Torchi/presse vinari Vasca Vetreria Zecca TIPO_TOM: modalit di sepoltura

Cardo Cardo maximus Decumanus Decumanus maximus Marciapiede Non determinabile Ponte Strada Strada basolata Strada glareata Strada tagliata nella roccia

TIPO_VIA_PART: particolare di elemento di viabilit CODE D M M M


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Drenaggio Laterale Marciapiede Marciapiede in laterizi Marciapiede in pietra

Drenaggio laterale Focolare Fossa di scarico Ipocausto Marciapiede Marciapiede in laterizi Mosaico Muri intonacati Pavimento Pavimento in acciottolato Pavimento in cocciopesto Pavimento in laterizi Portico Soglia Tubatura Volta ad arco Volta ad arco MATER: materiale edilizio

TIPO_ACQ: elemento connesso con lacqua CODE ACQsop ACQinf BON BONanf CAL CALsot CAN CAS CIS FON FOS TERipo MURarg ARGcio ARGlat NIN ND POZ TER TUB VAS
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CODE ARE ARG PIE LAT LEG MAR MIS TER TUF

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CODE MIS INU INCmis INCind INCdir INC A

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Mista inumazione e incinerazione Inumazione Incinerazione diretta e indiretta Incinerazione indiretta Incinerazione diretta Incinerazione Altro

VISIBILIT: visibilit archeologica di superficie CODE Ottima Scarsa Nulla


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Acquedotto sopraelevato Acquedotto sotterraneo Bonifica Bonifica d'anfore Canale Canale sotterraneo Canaletta Castellum acquarum Cisterna Fontana Fossato Ipocausto Muro d'argine Muro d'argine in ciottoli Muro d'argine in laterizi Ninfeo Non determinabile Pozzo/i Terme Tubatura Vasca

Arenaria Argilla Ciottoli Laterizi Legno Marmo Tecnica mista ciottoli e laterizi Terra Tufo TIPO_SAC: elemento di area sacra

CODE ACR ALT VOT BOT CAP CHI CON EDI ERE LUO MIT MON ND PIE SAN STI TEM XEN

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VINCOLO: riferimento legislativo di vincolo archeologico CODE 1089 490


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Ottima Scarsa Nulla

Legge 01/06/1939, n. 1089 D.L. 29/10/1999, n. 490

Acropoli Altare Area votiva Bothros Capitolium Chiesa Convento Edificio di culto Eremo Luogo di culto Mitreo Monastero Non determinabile Pieve Santuario Stipe Tempio Xenodochio

Abitazione urbana Agger Anfiteatro Arco Aula Basilica Buche di palo Capanna Casa Casale Castelliere Castello Circo Curia Curtis/centro curtense Domus Edificio non definibile Fognatura Fondazioni Foro Fossa Frequentazione Galleria Horrea Insediamento Insediamento di altura Insediamento fortificato Insediamento in grotta Insediamento palafitticolo Insediamento rurale fattoria Insediamento rurale villa Macellum Mansio/statio Monumento megalitico Mura di cinta Muro Muro di laterizi Muro di pietra Muro di sostruzione Non determinabile Palazzo/complesso palaziale Paleosuolo Pavimento Piazza Pieve Porta Porta urbica Pozzetto Riparo Riparo sotto roccia Ripostiglio Rocca Stazione Strutture Strutture murarie non definibili Taberna Teatro Terramara Terrapieno Torre Tribunale Vicus Villa Villa marittima Villa rustica Villaggio Nessun rinvenimento

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