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SportWeek

pi erf r ance sco favi no


viaggio nel lato oscuro del tifo con il poliziotto del film acaB. tra finzione e realt
al cinema
Pierfrancesco
Favino,
42 anni,
fotografato
da Daniele
Barraco.
all cops are Bastards
dasbirro
faccia
Anno 13 - N. 2 (573) 21 gennaio 2012. Poste Italiane Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano. Non acquistabile separatamente da La Gazzetta dello Sport, 1,50 (SportWeek 0,50 0,30 + La Gazzetta dello Sport 1,20)
SPeciale
cOPPa DaFRica
calcio e Povert:
ma il continente nero
ha ancora un Futuro?
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 s p o r t w e e k
SportWeek
( 46 )
Viaggio in Africa
la reli gi one del pallone di stoffa
Una fotografa belga ha attraversato il Continente Nero cercando il calcio pi puro: in spiaggia, nella savana, tra i sobborghi,
ha trovato i segni di una grandissima passione, paragonabile a qualcosa di mistico. E ha intitolato il libro Amen
( 8) i nternati onal di Paolo Cond
( 10) numeri &persone di Massimo Perrone
( 20) zoom ( 25) domande
( 28) alberto gi lardi no ho vi ssuto troppo i n fretta
Il nuovo centravanti del Genoa spiega perch, a 29 anni e con 142 gol in serie A, non gioca per lo scudetto
( 32) pi erfrancesco favi no vi sembro un bastardo?
In Acab un poliziotto alle prese coi tifosi: noi labbiamo consegnato a due giornalisti, un ex celerino e un ex ultr
( 42) la coppa al vi a povera afri ca ( ma vera)
Esordienti, sorprese e c.t. indigeni: per il calcio africano il 2012 un anno rivoluzionario
q u e s t a s e t t i m a n a
s t a r t !
( 13)
SportWeek
q u e s t a s e t t i m a n a
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 s p o r t w e e k
i o vi spi o ( ma con sti le)
Dopo lOscar per Il discorso del re, lartista pi elegante del Regno Unito si ripresenta al pubblico con un piccolo
ruolo nella spy story La talpa, lm appena uscito in Italia. E rinnova il suo amore per lArsenal e per il tennis
( 58) passi oni la motosli tta di zi o Jacques, i l pi pazzo dei vi lleneuve
A58 anni, il fratello del grande Gilles corre ancora (sulla neve). Ene ha per tutti. Soprattutto per il nipote...
( 64) l omaggi o i n memori a delle atlete cancellate
Una mostra a Berlino per ricordare le sportive ebree tedesche colpite dai nazisti
( 70) alessandro pi u datemi un oceano e di venter un mi to
Il sardo, campione italiano di surf shortboard, vuole trasferirsi a Bali per sdare i pi grandi
Free
st yle
( 80) li bri ( 82) eventi ( 84) televi si one ( 85) motori ( 86) eserci zi ( 87) ali mentazi one
( 89) archi vi o ( 90) uffi ci o di gene
( 54 )
Colin Firth
m o d a
( 75)
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international
di Paolo cond
un viaggio settimanale saltando fra
i cinque continenti Per raccontare
un Po di storie dal mondo dello sPort
er almeno due anni, dal mondiale 2006 alleuropeo
2008, raymond domenech stato in cima alla lista dei
nemici pubblici del nostro calcio, allargandosi a volte ol-
tre i confini del campo per rivelare la sua generale anti-
patia nei confronti dellitalia. labbiamo ripagato con la
stessa moneta, criticandolo oppure irridendolo a seconda del pasticcio
lui non si faceva mancare niente nel quale era andato a cacciarsi.
se accusava di corruzione la federcalcio azzurra per un vecchio italia-
francia under 21, il confronto diplomatico era durissimo; se invece,
cinque minuti dopo leliminazione della francia da euro 2008, di
fronte alle pressanti domande dei giornalisti ribaltava la scena chie-
dendo in diretta tv alla compagna estelle di sposarlo, diventava inevi-
tabile scuotere la testa allibiti. domenech poi uscito dai radar a fine
mondiale 2010, travolto dalle sconfitte e dallammutinamento della
nazionale francese, arrivata persino a rifiutare un allenamento pur di
colpire il suo tecnico. non un disastro. molto peggio.
un anno e mezzo dopo la coppa in sudafrica raymond torna fra
noi, o meglio fra loro visto che far lopinionista per ma chaine sport,
emittente satellitare francese di piccole dimensioni (gli altri ex c.t., da
Jacquet a santini, sono tutti su canal Plus). Lquipe lha intervistato
alla vigilia della prima puntata di Tribune Foot, trovandolo strana-
mente umile. quando per esempio gli ha ricordato le rabbiose reazio-
ni che aveva di fronte alle critiche televisive di grandi ex, domenech
si spiegato con intelligenza: Per un allenatore sempre difficile ac-
cettare le critiche di chi ha vissuto certe situazioni, e dunque conosce
il perch di scelte in apparenza misteriose. e dunque non dir mai
io avrei fatto cos, ma cercher di spiegare come mai un tecnico ha
deciso in un modo oppure nellaltro. non ho la scienza infusa. su
questultima frase Lquipe ha fatto il titolo, perch detta da un re dei
presuntuosi come domenech suona certamente strana. forse il nostro
carissimo nemico raymond sta tornando frequentabile.
domenech il presuntuoso
ora d lezioni di umilt
raymond domenech
C.t. della Francia dal 2004 al 2010.
Francia
Paese europeo
capitale: Parigi
popolazione: 65,3 milioni
Sport nazionale: rugby
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si ritirato nel 2011
Phil Jackson, 66 anni, con i
Lakers con cui ha vinto 5
titoli Nba. Gli altri 6 li ha
conquistati con Chicago.
la sera dello scudetto
Lallenatore del Milan Massimiliano
Allegri festeggiato dopo il decisivo
Roma Milan 0 0 del maggio scorso.
di massimo perrone
si sa che lo sport fatto (anche) di
cifre: esagerate, divertenti, alte,
basse. Questa settimana parliamo di...
numeri&persone
90,2% (novantavirgoladue)
la percentuale di successi di simone pianigiani nella serie a di basket:
203 su 225 incontri, tutti a siena. dopo di lui il miglior allenatore attual-
mente in a scariolo (63,9%), il peggiore crespi (38,3%).
88,4% (ottantottovirgolaquattro)
la percentuale di successi di cesare rubini: 501 su 594 incontri. vinse
6 scudetti da giocatore-allenatore, poi 9 come coach. ettore messina (4
scudetti) ha il 74,3% di vittorie, dan peterson (5 titoli) il 71,7%.
70,1% (settantavirgolauno)
la percentuale positiva di phil Jackson, che ha vinto un record di 11
titoli nba: 1.384 successi su 1.973 partite, playoff compresi.
48% (quarantotto)
la percentuale di vittorie in a di allegri, il migliore tra gli attuali al-
lenatori del massimo campionato di calcio davanti a luis enrique (47%,
ma con sole 17 partite) e ranieri (44,5%). il peggiore tesser con il 6,6%.
1944 (millenovecentoquarantaquattro)
lanno in cui il primo ministro inglese Winston churchill mise a punto
a mosca, con stalin, quello che passato alla storia come il patto delle
percentuali. al cremlino, churchill scrisse su un foglio quelle che se-
condo lui dovevano essere le suddivisioni di influenza angloamericana
e russa: romania 10 e 90, grecia 90 e 10, Jugoslavia 50 e 50, ungheria
50 e 50, bulgaria 25 e 75. stalin appose un visto con una matita blu,
ma dopo due giorni di trattative la percentuale angloamericana scese al
20 in bulgaria e ungheria. lambasciatore statunitense harriman, pre-
sente ai colloqui, anni dopo scrisse nelle sue memorie di non aver mai
capito cosa diavolo si volesse ottenere con quelle percentuali.
novantesimo di gioia
nonostante i 4 k.o. stagionali di siena, pianigiani oltre il 90 % di vit
torie: megliodi rubini,messinae peterson. mac statoanche chi, come
churchill e stalin, le percentuali le usava per dividersi leuropa
percentuali
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SportWeek
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sportweek a pitti (con sorpresa)
protagonisti a firenze
Tra i protagonisti di Pitti Uomo, oltre alla moda si sono aggiunti sport e arte. Alcuni importanti artisti
hanno realizzato otto murales dedicati ad altrettante testate del gruppo Rcs, tra cui Gazzetta dello Sport
e Corriere della Sera. Cera anche quello di SportWeek, adato a Duke 1 ed Etnik, che ha mostrato in
esclusiva il nostro nuovo logo: dal 25 febbraio comparir sulla copertina del giornale
opera darte
Un dettaglio
dellinstallazione
realizzata da
Duke 1 e etnik
per sportWeek
in occasione
di Pitti Uomo
di Firenze.
16
attualit
25
domande
s t a r t !
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una pi azza pi ena
di mural e s
tra arte e sport
nuovo marchio
A destra il murale
dedicato a sportWeek
da Duke 1 ed etnik.
Qui sotto i due artisti
aggiungono il nuovo logo
sW: dal 25 febbraio
comparir sulla nostra
copertina.
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anche questanno in occasione di Pitti Uomo le testate del gruppo rcs sono state
protagoniste a Firenze&Fashion art. In piazza della repubblica uninstallazione con
otto murales (grandi ciascuno 6 metri per 3,70) stata visitata da migliaia di orentini.
ela festa di inaugurazione (sotto) stata un piacevole intermezzo nelle giornate della era
Per i calciatori
il Pallone doro
lo merita zil
l|no a| zddu || la||one do|o
ven|va asse_nato da| _|o|na||st|.
L | _|ocato|| c||t|cavano a tutto
sp|ano. L assu|do. cosa vo|ete
che ne cap|scano que||| ||.
0opo || lond|a|e zdTd. la||one
do|o e l|a Wo||d l|aye| sono
stat| un|cat|. o|a votano c.t. e
cap|tan| de||e na|ona|| de|
mondo p| que_|| |ncompetent|
de| _|o|na||st|. led||one zdTT.
come noto. |ha st|av|nta less|.
Uuesta |ub||ca |ecupe|a
adesso | vot| d| a|cun|
competenton|. la|k \an
Bomme|. cap|tano de||U|anda. ||
la||one do|o zdTT |av|ebbe
asse_nato a 3ne|jde|. |o|o|o_|o
de| m||an|sta deve esse|e
||masto |nd|et|o d| doo _|o|n|
come que||| d| c.t. e cap|tano d|
lacao. che hanno puntato su
Cas|||as. 0o|an landev.
cap|tano de||a lacedon|a. ha
p|em|ato Ltoo. p|obab||mente
pe| || me_acont|atto con
|/nh|. Hans We|ss. c.t.
tedesco de||e l|||pp|ne.
||t|ene che || nume|o uno
s|a || conna|ona|e
lesut U||. lo||o loeak|.
cap|tano d| 1on_a. ha detto
0an| /|ves. cu||oso che ne|
Ba|a d| less| || m|_||o|e s|a un
te||no. /ndy 0av|s de||e lso|e
\e|_|n| B||tann|che ha sce|to
lab|e_as. |o spa_no|o sa|a
andato |n vacana ||` l| Bu|und|.
c| |end|amo conto. non e una
potena ca|c|st|ca. ma pe| || suo
c.t.. |a|_e||no /de| /m|ouche.
the best e Benema. _ua|da
caso |ancese d| o||_|n|
a|_e||ne. Uuatt|o de| se| vot| d|
c.t. e cap|tano d| 3a|nt luc|a
sono stat| annu||at|. che cosa
av|anno sc||tto | due su||e
schede` \|va |a oca`
di Sebastiano Vernazza
non ci posso
credere!
tutti in piazza
la esta d| lcs
lubb||c|ta
e. p| a s|n|st|a.
p|aa de||a
lepubb||ca
con || tunne|
contenente
|e |nsta||a|on|
che e ||masto
ape|to du|ante
|a sett|mana
de| l|tt|.
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unItalia ambiziosa quella che si presenta agli Europei di pattinaggio di gura di
Sheeld. La punta di diamante naturalmente Carolina Kostner (nella foto), favorita al
titolo dopo tre ori, due argenti e un bronzo. Al podio (della danza) puntano per la prima
volta anche Anna Cappellini-Luca Lanotte, ormai una certezza al vertice. Non
molto lontani dalla zona medaglie, nelle coppie, potranno poi esserci i cresciutissimi
Stefania Berton ondrej hotarek e nel singolo, se trover continuit, Samuel Contesti.
Completano la squadra valentina Marchei, Francesca Rio, Paolo Bacchini, Carolina
Gillespie Luca Dematte e, nella danza, Charlene Guignard Marco Fabbri. a.b.
carolina punta al poker doro
la squadra azzurra
Riparte dal gradino pi basso, mischiato
a pattinatori che neppure meriterebbero
di pulirgli le lame. Evgeny Plushenko,
agli Europei di Sheeld (Inghilterra) che
segnano il secondo ritorno sulle scene
internazionali dopo due anni di stop, do
vr disputare le qualicazioni. Colpa di
un ranking mondiale che non pu non
risentirne. Inmezzo anche una squalica
di 10 mesi imposta dallIsu per aver par
tecipato (non autorizzato) a unesibizione
durante i Mondiali di Torino 2010. Ap
puntamento a luned 23 gennaio: lo zar,
che a 29 anni si mette in gioco unaltra
volta (la prima dopo una lunga pausa tra
il 2006 e il 2010), nemmeno bendato falli
rebbe laccesso alla gara vera e propria di
gioved e sabato (26 e 28 gennaio). Nonper
questo i rischi del Plushenko III sono li
mitati. Perch la disciplina avanza, levo
luzione costante e lui, inevitabilmente,
resta ancorato a caratteristiche che po
trebbero appartenere al passato. I salti, di
cui rimane un re, non bastano pi. Oggi
servonovelocit e interpretazione, trottole
etransizioni, qualitchedicileottimiz
zare alla sua et. Insomma: le incognite
sono molte. Mi piace la sda, voglio arri
vare l dove nessuno arrivato, dice lui
puntandoil mirinosulla partecipazione ai
Giochi di Sochi 2014, lOlimpiadedella sua
Russia. Per provarci ha anche rinunciato
alla carriera politica. Resta il fatto che il
carisma espresso sul ghiaccio senza
eguali. Eche con lui in pista tutta unal
tra cosa. Andrea Buongiovanni
plushenko terzo
il ritorno dello zar
europei di figura
10
Mesi di squalifica
Dallagosto 2010 al giugno
2011: imposta dallisu per
aver partecipato senza
autorizzazione a unesibizione
in contemporanea con
i Mondiali di Torino 2010.
3
Medaglie oliMpiche
il solo uomo, nella storia
moderna della disciplina, a
essere salito tre volte sul
podio dei giochi (lo svedese
gillis grafstm arriv a
quattro tra il 1920 e il 1932).
57
Mesi da politico
Da marzo 2007 a dicembre
2011 stato membro del
parlamento legislativo di San
pietroburgo (poi dimissionario
per incompatibilit
con lattivit sportiva).
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riproduzione riservata
4-3-3
coMbinazione
di salti
(quadruplo
triplo triplo) di cui
vanta una sorta
di trademark: in
gara, nella Cup
of Russia 2002,
stato il primo a
realizzare quella
toeloop toeloop
loop.
10
ori
Uno olimpico
(a Torino 2006),
tre mondiali (a
Vancouver 2001,
Washington 2003
e Dortmund 2004)
e sei europei
(a Vienna 2000,
Bratislava 2001,
Malm 2003,
Torino 2005,
Lione 2006 e
Tallinn 2010). a cui
si aggiungono due
argenti a cinque
cerchi, un argento
e un bronzo
iridati, tre argenti
continentali e
quattro vittorie,
due secondi e un
terzo posto nelle
finali del grand
prix.
9
titoli russi
il primo nel 1999,
lultimo il 26
dicembre scorso,
in occasione del
secondo ritorno
alle gare.
2
Mogli
Maria Yermak, sposata nel giugno 2005 (dalla quale ha
avuto Kristian). e, dopo il divorzio, Yana Rudkovskaya,
sposata nellagosto 2009, nota produttrice musicale.
15
anni
Let in cui, agli
europei di Milano
(vinse largento),
present a livello
internazionale
il primo salto
quadruplo.
9
anni
Let in cui era
gi in grado
di effettuare tutti
e sei i salti tripli.
41
vittorie
Su 48 gare disputate a partire
dal 1999: nelle altre sette
occasioni ha colto sei secondi
e un quarto posto (ai Mondiali
di nizza 2000).
lultima volta
che...
SI MESSA A DIETA
/ novemb|e. pe| a|e un
ca|enda||o. dod|c| oto p||vate. so|o
pe| || m|o |a_ao. l| p|epa|ato|e
at|et|co m| ha v|etato un po d| c|b|.
|| ca|enda||o e p|ac|uto anche se
o|a c| s|amo |asc|at|.
SI VERGOGNATA
DELLA SUA ALTEZZA
0a p|cco|a semp|e. e|o p| a|ta d|
tutt|. U|a sono |n |mba|ao |n
d|scoteca. sono T.oo. | |a_a|
|ta||an| sono quas| tutt| p| bass|.
SI FATTA MURARE
DA UNA PALLEGGIATRICE
le| zdTT o|se s|. ne| zdTz no. Ud|o
p|ende|e un mu|o. e po| |o non t||o
quas| ma| |a pa|a||e|a. Uu|nd|.
a| ||m|te. m| mu|a un cent|a|e.
HA RINUNCIATO
A UN SACCO DI SOLDI
ln estate m| vo|evano lodena
e \|||a Co|tese e pe| sta|e a Busto
ho ||nunc|ato a un aumento
d| |n_a__|o. m| av|ebbe|o dato
un te|o |n p|.
HA SPESO PI DI 200
EURO PER UN OGGETTO
le||. /dd eu|o pe| una bo|sa.
lmpa|sco. ne av| zd. quando
non |e uso p|. |e passo a m|a
mamma o a m|a so|e||a.
HA CUCINATO
loch| _|o|n| a. man_|a|e m| p|ace
e so cuc|na|e. C|b| cech|. uppe e
po||o con sa|sa. l|ca come || petto
d| po||o che ate vo|. t||st|ss|mo.
di luca Bianchin
helena
havelkova
paLLaVoLi STa DeLLa
YaMaMaY BUSTo aRSi zi o
s t a r t !
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Gioca, vince, si inginocchia e prega. Tutto qua, se vogliamo. Ma
stato come se nessuno, negli Stati Uniti, fosse interessato a Wall
Street, allo scontro per la nomination repubblicana, alla scelta del
capo dello sta del presidente Obama. Perch la settimana scor
sa, in America, si parlato solo di Tim Tebow. Ormai andata:
i Denver Broncos che, contro ogni pronostico, lui ha trascinato
no ai quarti dei playoNsono usciti scontti dai NewEngland
Patriots (45 10). Ma ormai, dopo una escalation incredibile culmi
nata con il lancio che ha spedito a casa i Pittsburgh Steelers dopo
soli 11 secondi di supplementari, il fenomeno che il quarterback
ha scatenato non si ferma pi. Perch mentre lui, da devoto cri
stiano evangelico, metteva un ginocchio a terra alla ne di ogni
partita per ringraziare il Signore, in tutto il mondo scattava quel
lo che ora conosciuto come tebowing. Ovvero ripetere il suo
gesto nei posti pi disparati. E allora alpinisti, pompieri, milita
ri, turisti, marito e invitati della sposa. Ma a ripetere il gesto
sono stati anche compagni di squadra (come Willis McGahee) e
colleghi: Graham, Hayward e McCoy (qui sotto) prima della par
tita contro i San Francisco 49ers (persa 48 3...). E, udite udite,
anche la sciatrice fresca di divorzio Lindsey Vonn. Della quale si
vociferava, poco tempo fa, che avesse proprio una relazione sen
timentale con il buon Tim. Chiss se si inginocchia perch
vero o per chiedere che succeda. Perch a Tebow, oggi come oggi,
vogliono bene proprio tutti. g.gas.
in ginocchio da te(bow)
religione globale
nfl tra preghiere e costume
gioca a
denver
Tim Tebow,
24 anni, il qb
dei Broncos.
nato nelle
Filippine dove i
genitori erano
missionari
battisti.
regina dello sci
Lindsey Vonn, 27 anni,
tre Coppe del mondo
e un oro olimpico vinti.
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s t a r t !
san francisco (usa), 14 gennaio
scontro (con capottamento) tra drew bre-
es dei new orleans saints (destra) e aldon
smith dei san francisco 49ers durante la sfi-
da dei playoff vinta dai californiani 36-32.
foto: Jed Jacobsohn
incrocio pericoloso
a san francisco
milano, 15 gennaio lo svedese Zlatan
ibrahimovic tenta un difficilissimo tiro al
volo di tacco nellarea dellinter, ostacolato
da un insuperabile Walter Samuel durante il
derby vinto dai nerazzurri per 1-0.
foto: Valerio Pennicino
e asansiroibrasbatte
contro il muro
s t a r t !
d o m a n d e
s t a r t !
a cura di Fabrizio Salvio
InvIate le vostre
domande a:
domande@sportweek.it
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Un giocatore
di una piccola
potr mai vincere
il pallone doro?
i acopo zucca - stornara ( fg)
il pallone doro, lostoricopremiodella rivista fran-
cese France Football che da due stagioni si fuso
conil Fifa Worldplayer, si assegna esclusivamente
a giocatori militanti nei grandi club: nonperch lo
richiedail regolamento, maperchdel tuttoovvio
che per farsi votare da giornalisti, commissari tec-
nici e capitani dellintero pianeta necessario par-
tecipare (andando no in fondo) alla champions
league. e a quel torneo le squadre piccole sono
ammesse al massimo sino alla fase a gruppi: quan-
do comincia leliminazione diretta, a parte casi
straordinari come lapoel questanno, restano in
tabellone soltantole corazzate. Una via obliqua per
arrivare in cima potrebbe contemplare le compe-
tizioni con le nazionali: nel 67 Florian albert non
port a casa il pallone doro grazie al Ferencvaros,
ma al buon comportamento dellUngheria, come
del resto michael owennel 2001 vinse s tre coppe
col liverpool (Uefa, Fa e di lega), ma senza i gran-
di gol in nazionale non avrebbe superato raul. Sia
detto fra noi: uno scandalo che il meraviglioso spa-
gnolo sia rimasto allasciutto. Paolo Cond
le squadre con
pI pallonI doro
dIetro Il bara
due ItalIane
tre volte re
Leo Messi, 24 anni,
in prima squadra al
Barcellona dal 2005.
*Il giocatore appare
con 2 squadre, tra
cui ha diviso lanno.
Ha collaborato nicola Selletti
11
BARCELLONA
2011 MeSSi
2010 MeSSi
2009 MeSSi
2005 ronaldinho
2000 FiGo*
1999 riValdo
1997 ronaldo*
1994 StoichkoV
1974 cruijFF
1973 cruijFF
1960 Suarez (foto)
8
MI LAN
2007 kak
2004 SheVchenko
1995 Weah
1992 Van BaSten
1989 Van BaSten
1988 Van BaSten
1987 Gullit
1969 riVera
9
JUVENTUS
2006 cannaVaro*
2003 nedVed
1998 zidane
1993 BaGGio
1985 Platini
1984 Platini
1983 Platini
1982 roSSi
1961 SiVori
6
2006 cannaVaro*
2002 ronaldo
2000 FiGo*
1959 di SteFano
1958 koPa
1957 di SteFano
REAL MADRI D
s t a r t !
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Quanto CoSTA correre una MARAToNA?
C la crisi? Non per il mondo della maratona, che cresce a
tutte le latitudini. Aumentano partecipanti e spettacolo, ma
anche i prezzi discrizione. Il caso piclamoroso quello della
New York City Marathon, che ha di recente incrementato le
tarie: un atleta straniero che vuole correre i 42,195 km fra
VerrazzanoBridge e Central Parkdeve scucire 376euro(se ha
ottenuto il tempo di qualica) o 407 se nonce lha. E, inquesto
caso, deve acquistarlo tramite agenzia. Se si aggiungono le
spese per aereo, albergo e pasti, 2.500 3.000 euro se ne vanno
via come niente. Tutto ci nonha spaventato gli appassionati,
e i pacchetti dei tour operator italiani per ledizione del 4 no
vembre 2012 stanno andando a ruba. Il pettorale di NewYork
vince il titolo di pi costoso al mondo davanti a Londra e Ho
nolulu(sotto i prezzi, tradotti ineuro). Pieconomiche le ma
ratone italiane: Roma vende i pettorali a 40 200euro, a secon
da dellanticipo con cui ci si iscrive. Omar Carelli
Lorenzo repetto - ALessAndri A
D o M A N D E
NewYork
CitY
marathoN
376-407
LoNdoN
marathoN
220
hoNoLuLu
marathoN
165-205
BostoN
marathoN
157
ChiCago
marathoN
137
BerLiN
marathoN
66-106
marathoN
de Paris
65-95
maratoNa
di roma
40-200
miLaNo
CitY
marathoN
35-89
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riproduzione riservata
La serrata ha cambiato
il modo di giocare nella nba?
Il calendario nba cos com
presso (66 partite in 4 mesi ri
spetto alle 82 in6di una stagio
ne normale) complica il lavoro
degli allenatori. ridotti al mi
nimo gli allenamenti (circa
due terzi in meno), pi alto il
rischio di infortuni perch i
giocatori hanno meno tempo
per recuperare e si sono pre
sentati al via conuna prepara
zione raazzonata. Ma a paga
re non sono solo i giocatori,
anche i tifosi vengono
travolti da questo folle
campionato pagando le
stesse cifre per assiste
re a partite di qualit inferiore.
Dopo un avvio discreto, la
stanchezza per lassurda quan
tit di gare giocate inuntempo
tropporistrettosta producendo
sde di basso livello. ormai
abituale vedere squadre domi
nare una sera contro avversari
di prima fascia, e perdere di 30
punti quella dopo pur aron
tando rivali che in condizioni
normali non potrebbero nem
meno restare in partita per un
quarto. La serrata ha
lasciato il segno, era
inevitabile. Peccato.
Massimo Oriani
vALeri o vi cenzi - fregene ( rm)
mai fermi
La sda tra i Los
angeles clippers
e i milwaukee
Bucks.
Dal gennaio scorso la Juve ha le
Zebre, 11 bellissime ragazze con
pon pon bianconeri come nellnba e
n. Un fenomeno ancora occasiona
le nel calcio. Le cheers uciali della
Federazione italiana Cheerleading
sono invece una piacevole presenza
in football americano, volley (i maschi
del CasaModena e le ragazze della
Liu Jo e della Yamamay Busto
arsizio) e basket (alla Virtus Roma
e nelle Final eight). Tornando al
calcio, in serie B il Padova ha le
cheers e siamo in trattativa con
alcuni club di a, anticipa il presidente
federale Riccardo Cavalieri.
il cheerleading, incrocio tra danza
acrobatica e ginnastica artistica,
sport a tutti gli eetti negli Usa. Dal
30 giugno a Riccione sar litalia
(oltre cento scuole per cheerleader)
a ospitare gli europei. nicola nucci
sAbri nA pi ttAL - mi LAno
QuaLI sPort In ItaLIa Hanno Le CHeerLeaDer?
si Parte!
Grande folla e tanto
entusiasmo ogni
anno sul Verrazzano
Bridge, dove parte la
maratona di new York.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 2 8 s p o r t w e e k
di fabrizio salvio foto di andrea pugiotto
hovissuto
troppoinfretta
alberto gilardino
Com possibile Che uno di 29 anni e 142 gol in a non gioChi per lo sCudetto?
il nuovo attaCCante del genoa se lo Chiesto tante volte. e oggi si
risponde: non ho rimpianti, ma se non fossi andato via di Casa a 12 anni
g
ila uscito dal gruppo, lo sa da
solo, quindi evitate di ricor-
darglielo in continuazione: la
vita (professionale) va avanti,
e i rimpianti riescono soltanto
ad accorciarla. gila uscito dal
gruppo, quello dei grandi club,
e ci si chiede come sia possibile per uno da 142 gol in
a tanti quanti di natale e che, tra i giocatori in
attivit, dietro soltanto a totti, del piero e Cre-
spo; rispetto ai quali, con i suoi 29 anni, come
un bambino che passeggia tenendo per mano
i nonni. Gila uscito dal gruppo il titolo
della biografia a lui dedicata da Clau-
dio lenzi, giornalista della Gazzet-
ta, ma anche un fatto, una ferita,
un velo che a volte si abbassa su
uno sguardo che non sai se inter-
pretare timido o malinconico.
alberto gilardino, da biella, centra-
vanti di mestiere e di arte, il pi forte di
tutti nel dare le spalle alla porta, difendere
il pallone e poi girarsi per colpire, passato
a inizio gennaio dalla fiorentina al genoa.
non un passo indietro, messi a confronto
blasone e attuale posizione in classifica dei due
club, ma neppure un salto di qualit.
ma io non mi sento sminuito. sono nella socie-
t pi antica ditalia, con una storia importante alle
spalle e un pubblico fantastico. la mia non una
scelta al ribasso. e neppure una scelta di vita, come
si dice in questi casi: a firenze stavo bene, mia mo-
glie alice pure, tanto vero che a fine carriera potrei
vivere l. ho voluto il genoa per un motivo molto
semplice: ho bisogno di sentirmi importante e desi-
derato. erano sei mesi che il presidente preziosi e il
diesse Capozucca, biellese come me, mi facevano
la corte.
Cinque anni di contratto in una societ che al
momento non attrezzata per lo scudetto o lac-
cesso alla Champions: una pietra tombale sul-
le sue aspirazioni?
al contrario. rappresentano un car-
burante formidabile per fare qualcosa
di grande, insieme. a milano ho vin-
to Champions, supercoppa europea e
mondiale per club: non troppo tardi
per provare conlo scudetto.
Ma non le si era spenta la luce, come
ha detto qualcuno a Firenze, nel lasciarla andar
via?
non si spenta, e lo dimostrer con
questa maglia. dimostrer, nel caso
qualcuno non lo abbia ancora capito,
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 2 9 s p o r t w e e k
di profilo
alberto gilardino
nato il 5 luglio 82.
Ha giocato con
piacenza, Verona,
parma, Milan,
Fiorentina.
in nazionale,
47 partite e 17 gol.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 0 s p o r t w e e k
che sono un calciatore di alto livello.
Proprio per questo non si capisce perch non sia in
un club di prima fascia. Cosa c di sbagliato?
(riflette, abbassa gli occhi, fa un mezzo sorriso) Bel
la domanda. Io ci ho sempre messo lanima, dovun
que: al Parma, al Milan, alla Fiorentina.
Ha voglia di dire una volta per tutte perch andato
viadal Milan?Nel 2005, ventiduenne, lapagarono24mi-
lioni: il primo campionato segn 17 gol, il secondo 12, il ter-
zo 7. Perch quella volta i numeri le hanno dato contro?
Quei numeri da soli non spiegano tutto, se non si
contano anche le partite che disputai, e che diminui
rono progressivamente.
Ha pagato la concorrenza di Inzaghi, pupillo di An-
celotti?
Credo di no.
La poca personalit?
Glielhanno rinfacciata
spesso, pubblico e critica,
a Milano.
E hanno sbagliato.
Se cos fosse stato, non
avrei fatto una prima
stagione come quella,
dopo essermi fermato
per la pubalgia.
Non funzionarono i
rapporti coi senatori
dello spogliatoio?
Mai nessun problema coi compagni.
A Milanello, per stabilire il grado di accoglienza dei
nuovi arrivati da parte del gruppo storico, basta con-
trollare la composizione dei tavoli a pranzo.
Quello dove sedevo io non era male: Pirlo, Nesta.
Lei non ha proprio niente da farsi perdonare?
Lintervista dopo la finale di Champions 2007,
vinta 21 sul Liverpool, in cui giocai solo gli ultimi
minuti. Ci ero rimasto male: credevo di essere titola
re, dopo il gol che avevo fatto in semifinale al Man
chester. Dissi che prendevo in considerazione lidea
di andarmene. Sbagliai. Ci fu il classico chiarimento
conla societ, ma inestate presero Pato. Capii che era
il momento di cambiare aria. Io devo sentire la fidu
cia e la stima di tutti; quando questa sensazione vie
ne a mancare, allora non ho motivo per rimanere.
Non uno che alza la voce e picchia i pugni sul tavo-
lo per rivendicare le proprie ragioni: crede sarebbe stato
utile, in certe occasioni?
S. Assolutamente. Il mio modo di essere, i miei
comportamenti possono ingannare, facendomi pas
sare per uno debole e remissivo. Invece sono timido,
un po introverso, ma dentro soffro e brucio dalla vo
glia di lottare, come e pi degli altri. Non sono Ibra,
che si carica sbranando i compagni in allenamento
e gli avversari in partita. Per far bene, devo essere
tranquillo e sereno. Ma non voglio cambiare il mio
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VIOLINISTA
Sotto, Gila davanti
a un violino
appartenuto a Niccol
Paganini e custodito
a Palazzo Tursi, sede
del Comune di Genova.
A Parma lattaccante
cominci a esultare
mimando il gesto
del violinista,
in omaggio alla citt
della lirica. Ha
da poco aperto il suo
nuovo sito personale:
albertogilardino.it.
SoNo ANdATo viA
di CASA TroPPo
PreSTo: A volTe
mi SoNo fidATo
delle PerSoNe
SbAGliATe
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 1 s p o r t w e e k
carattere. In ogni caso, a 29 anni, ormai tardi.
Di cosa va fiero, guardandosi allo specchio?
Di aver sempre avuto un rapporto leale con tutti.
Pu dire lo stesso degli altri nei suoi confronti?
Credo di s. Lo spero.
Mai ricevute pugnalate alle spalle?
Non lo so. Dovrebbero far male: fosse successo, me
ne sarei accorto. Spero.
Carriera alla mano, il giocatore pi importante del
Genoa: pu esserne il leader?
Un leader silenzioso. Io parlo sul campo. Se faccio il
mio mestiere, i gol, i compagni mi verranno dietro.
Perdoni linsistenza: com possibile che uno col suo
passato non sia adesso a giocarsi lo scudetto?
Non mi capacito nemmeno io. Crede che non me lo
sia mai chiesto?.
E la risposta?
Mah. Le circostanze, il mio carattere Sono buono,
a volte ingenuo. E sono cresciuto troppo velocemen
te, ho vissuto troppo in fretta: figlio unico, legame
strettissimo coi genitori. Sono andato via da casa a
12 anni, per cominciare la trafila delle Giovanili a
Piacenza. Oggi capisco che mi sarebbe servito vivere
ladolescenza coi miei.
Questo spiega certi passi falsi fuori dal campo?
Il coinvolgimento nellinchiesta di Vallettopoli, per
esempio...
storia vecchia di 8 anni: pagai perch non
uscissero foto che non avevano nulla di compromet
tente. Ero giovane e senza esperienza. Fu uninge
nuit, punto. Ma vero che mi sono fidato troppo
di persone sbagliate, cercando in loro quei punti di
riferimento che la lontananza da casa mi impediva
di trovare nei miei.
Proprio a Parma, tranquilla e paciosa, ha fatto le sue
stagioni migliori. arrivato a Milano a 22 anni: non
che, a lei, nato e cresciuto a Biella, la grande citt spa-
venta, disorienta e, infine, schiaccia?
Milano offre tanto, in ogni senso. Se sei famoso,
trovi paparazzi a ogni angolo. Per me non stato faci
le. Se per questo, neppure Firenze una citt facile:
i toscani hanno il gusto della battuta, della polemica.
Ma non ho paura della gente: a Genova ho preso casa
al centro, davanti al mare. Aria buona per Ginevra e
Gemma, le mie bambine.
Si chiesto come fanno, colleghi con la met dei suoi
gol, a essere pi di lei sulla prima pagina dei giornali?
Bisognerebbe chiederlo a loro. Ho sempre pen
sato che per giudicare un attaccante siano sufficien
ti i gol. Evidentemente oggi nel calcio contano pure
altre doti, che io non ho (ironico). A me toccato di
mostrare qualcosa ogni giorno. Esono stato messo in
discussione anche quando ci riuscivo. Ma, quando
smetter di giocare, la gente consulter gli almanac
chi e dir: ah, per, quel Gilardino.

riproduzione riservata
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p i e r f r a n c e s c o f av i n o
In acab (all cops are bastard, motto degli skinhead), un poliziotto che ogni
domenica deve vedersela con il peggio del tifo. e noi per questa intervista labbiamo
consegnato a due giornalisti, un ex celerino e un ex ultr. scoprendo un passato
nella curva sud della roma e lattualit di un lm dove lodio al centro di tutto
di luca Castaldini Foto di Emanuela Gambazza
copertina
unbastardo?
vi sembro
F
avino si siede
e sta in mezzo.
E visto che ve-
nerd 27 uscir
al cinema Acab
(acronimo di All
cops are bastard: tutti i poliziotti
sono bastardi), film che racconta di celerini e ultr
ma, come dice lui, non su queste due categorie
bens sullodio sociale, a destra e a sinistra si ritro-
va due giornalisti un po particolari: il sottoscritto,
della redazione di SportWeek e con un passato da po-
liziotto del Reparto mobile e Giorgio specchia, che
lavora alla Gazzetta ed tra i fondatori negli anni
80 di uno dei gruppi della curva nord interista. Un
trio non casuale scelto per capire che cosa si vede, si
prova e si combina dentro, vicino o lontano dallo
stadio con il casco in testa e
il manganello in mano o con
una sciarpa ultr al collo ma,
soprattutto, cosa succede nel
quotidiano, nella vita privata
di chi appartiene alle forze
dellordine e di chi vive per la squadra del cuore.
Preparazione per il film a parte, Pierfrancesco
Favino non aveva mai avuto direttamente a che
fare con i celerini pur vantando un corposo e a
tratti tenero nei ricordi passato di tifoso roma-
nista della curva sud. sono stato abbonato dai 12
anni fino a quando il lavoro me lha permesso. la
mattina della partita mi alzavo alle 9 per essere
allOlimpico alle 11.30, cio tre ore prima dellini-
zio. Vivevo fuori Roma, viaggiavo in autobus, spes-
so da solo. in curva avevo i miei rituali, tra cui un
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 3 s p o r t w e e k
sono un drago
pierfrancesco
Favino, 42 anni.
in acab il celerino
Drago (foto
nellaltra pagina).
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 4 s p o r t w e e k
fischio di riconoscimento che facevo quando entra-
vo. Sai com, ero piccolo e mascottoso... Mi sono
fatto anche dei campeggi nei paesi di montagna
dove la Roma andava in ritiro, non mi vergogno a
dirlo. Ecco, in tutti quegli anni non mi mai suc-
cesso nulla. Anche perch quando ero l, in curva,
non pensavo che dallaltra parte ci fosse il nemico,
ero un tifoso e basta.
Per diventare Drago, il celerino di Acab, in
vista del primo ciak lattore romano ha parlato a
lungo con i poliziotti del Reparto Mobile della ca-
pitale, alcuni dei quali appartenuti al famigerato
settimo, un nucleo di agenti creato ad hoc per il
G8 2001 di Genova e finito tra i protagonisti del
dramma della macelleria messicana alla scuola
Diaz. Ma non li chiamerei quelli del settimo. Un
po perch quel nucleo stato sciolto, un po perch
questo film non ha nulla a che vedere con la Diaz
[di cui si occuper lomonima pellicola con Elio
Germano e Claudio Santamaria in arrivo tra fine
febbraio e inizio marzo; ndr]. Comunque, nei primi
incontri, ci sono andato gi duro. Perch quello era
il momento in cui dovevo dir loro ci che sentivo
dentro. Domandavo e in un certo senso li sfidavo.
Non erano conversazioni neutrali, ma del tipo: io
so che cosa credi di me e viceversa, tu penserai che
in quanto attore mi riempio la bocca di parole per
dare unimmagine progressista e tollerante di me e
io penser che tu sei un fascista.
Dopo le parole, per la preparazione si passati ai
fatti, sul campo da rugby per alcuni allenamenti. Se
c un concetto nuovo che ho assimila-
to diventando celerino, quello di
gruppo e nessun altro sport lo contem-
pla quanto la palla ovale. Perch se, in
partita come durante lordine pubblico,
qualcuno ti tocca lamico la mischia
crolla. Uscivamo da queste simulazio-
ni, sportive e di ordine pubblico, conun
senso del proprio spazio vitale diverso.
Cio: se tu fai crollare lo scudo del mio vicino sei en-
trato e quindi metti in difficolt qualcun altro. L, io
non sono solo uno. Entrare in questa dinamica non
stato faticoso, per non mi aspettavo che fosse una
situazione cos corporativa. Si pensa che lo spirito di
corpo sia concettuale, in questo caso proprio fisico,
cos come lo anche dallaltra parte, tra gli ultr.
Lo stadio, e non poteva essere altrimenti, uno
degli epicentri della chiacchierata. Da una parte
io ricordo i tafferugli vissuti per quel Fiorentina-
Juventus del 1992, i blocchi interi di biglietti conse-
gnati (s, consegnati a mo di regalo) da
dirigenti di societ ai tifosi in trasfer-
ta, il consiglio di un collega anziano
(Se ci sono dei tafferugli, cominciate
a darle prima di prenderle, tanto per i
media abbiamo torto comunque) e le
giornate al freddo passate a guardare
le curve, mentre dallaltra Giorgio, che
da tifoso pass i suoi bei guai durante
in anni di curva
sud non mi mai
capitato niente.
non vivevo
i tifosi rivali
come nemici.
ero tifoso, stop
allolimpico
a destra favino con,
da sinistra, domenico
diele, marco Giallini,
e filippo nigro.
sopra e sotto, due
scene del lm.
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> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 5 s p o r t w e e k
una trasferta di Coppa in Austria, torna con la me-
moria a quel Roma-Inter dell87 quando a lui e agli
amici gli ultr giallorossi sfasciarono il pullman pri-
ma dellarrivo allo stadio. (E meno male che cera la
Polizia, altrimenti sarebbe stato un massacro).
Nel bel mezzo di queste memorie, Favino si la-
scia andare anche un interessantissimo stare tra
voi due perch, fatalmente, state tirando fuori quel-
lo che il significato di Acab, in cui lodio al centro
di tutto e non solo per le azioni violente degli uni
verso gli altri, ma anche per una serie di eventi pri-
vati dei protagonisti, in cui questa violenza altret-
tanto presente. La realt raccontata dal film [tratto
dallomonimo libro di Carlo Bonini pubblicato da
Einaudi; ndr] paradigmatica di quello che sotter-
raneamente si vive ogni giorno, anche solo leggendo
le pagine di cronaca dei giornali.
Gli si chiede di Pasolini, che nel poema Battaglia
di Valle Giulia del 1968, commentando i tafferugli tra
universitari e celerini, si schier dalla parte dei po-
il film
Nei cinema
dal 27 gennaio
oltre a favino, nel cast di acab (nelle sale
dal 27 gennaio) ci sono filippo nigro (sar
negro), marco Giallini (mazinga), andrea
sartoretti (carletto). e domenico diele,
che interpreter la giovane recluta adriano,
personaggio invece assente nel libro
acab di carlo Bonini da cui tratto il lm.
prodotto da cattleya
e rai cinema, acab
diretto da stefano
sollima (gi regista
della serie tv
romanzo criminale).
la sceneggiatura
di daniele cesarano,
Barbara petronio
e leonardo valenti.
alla carica
favino, sempre
nel 2012, sar in
sala anche con
lindustriale, posti
in piedi in paradiso
e romanzo di una
strage. sotto, una
carica in acab.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 6 s p o r t w e e k
liziotti, molti dei quali meridionali, pagati con salari
da sopravvivenza e costretti a fronteggiare studenti
figli viziati della borghesia. Se lui scriveva cos era
perch quella societ era divisa molto pi nettamen-
te. Oggi, per dire, siamo nellepoca degli anarchici
di destra e degli skin di sinistra Soprattutto, oggi il
garantito minimo sembra essere diffuso. Ma poi bi-
sogna vedere che cosa si considera essere il minimo
garantito, perch se questo ha a che fare con il nume-
ro dei pollici della tv o dei cavalli dellauto e non con
la tua educazione civica, allora, forse, siamo ancora
al livello delle due categorie di Pasolini.
Giorgio ha la sensazione che il film non voglia
lanciare messaggi e Favino capisce che i suoi con-
cetti hanno fatto breccia. cos. C
la tendenza a credere che un film deb-
ba essere risolutivo rispetto a una si-
tuazione sociale, che debba contenere
un messaggio, ma tutto questo de-
viante, non ci si rende conto di essere
invischiati in una dinamica molto pi
ampia che uno contro gli altri, la
persona cortese incontrata sulle scale

riproduzione riservata
un buon attore
laico,
lavvocato
difensore
di qualsiasi
personaggio
che interpreta
tra ultr e celere
favino con giorgio specchia (alla sua sinistra) e luca castaldini nella sala riunioni della gazzetta dello sport.
che invece, se le suoni il clacson, scende dallauto e
ti vuole menare con il cric.
Sul tema della tessera del tifoso introdotto da
Giorgio, lattore torna per un attimo in curva: Se
sono a Milano e voglio andare a vedere la partita
e non posso perch la mia residenza diversa e il
biglietto non posso comprarlo, questo mi infastidi-
sce. Sono poi io a farlo rientrare nella parte del
poliziotto chiedendogli dellimmedesimazione
nella parte. Un buon attore laico, lavvocato di-
fensore di qualsiasi personaggio che interpreta. Poi
vi dir: per un po di notti, durante la lavorazione
del film, qualche volta ho dormito male o altre non
ho dormito proprio. E anche adesso, per dire, sono
pi in tensione a rispondere alle vo-
stre domande di quando interpretai il
Libanese in Romanzo criminale. Quel-
lo ammazzava, spacciava, era colluso
con la mafia e probabilmente nascose
Aldo Moro. Eppure domande cos at-
tente sul personaggio che interpreta-
vo non me ne hanno mai fatte.
SOLO SU
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a
di Marco IARIA
tifo e ordine pubblico
Stadi pi sicuri (forse)
I
bollettini parlanoancora
di giocatori presi a pugni
(quelli della Sampdoria
dopo il k.o. con la No-
cerina, il 29 ottobre), di
striscioni indegni sulla
strage dellHeysel (al
Meazza per Inter-Juve, ancora il 29
ottobre), di teppisti che si azzuffa-
no e costringono larbitro a sospen-
dere la partita per qualche minuto
(Genoa-Milan, 2 dicembre), di as-
salti in stile Far West negli spoglia-
toi (quelli dellEbolitana, squadra
di Seconda divisione, 10 gennaio).
Io allo stadio non porterei mai un
bambino, ha detto di recente il
milanista Antonio Nocerino. Difficile dargli torto,
non fosse altro per gli impianti scomodi, vetusti, cos
privi di fascino che lItalia si trascina dietro come un
fardello: let media di quelli di Serie A 68 anni.
Eppure i freddi numeri disegnano una parabola
discendente nellescalation del tifo violento e sanci-
scono, almeno in parte, lefficacia delle misure re-
pressive adottate dopo la morte dellispettore Raciti
a Catania, il 2 febbraio 2007. Dalla stagione 2005-06
a quella scorsa, gli incontri di calcio professionistico
con incidenti sono diminuiti del 56%, i feriti tra i ti-
fosi del 58%, i feriti tra le forze di polizia dell81%, gli
arrestati del 48% e i denunciati del 10%. Un trend che
sta proseguendo questanno, come dimostra un par-
2005-06
2010-11
differenza
partite
con Feriti
148
-56%
65
Feriti
tra i tiFosi
189
-58%
79
Feriti tra le
Forze di polizia
414
-81%
80
denunciati
716
-10%
643
arrestati
259
-48%
134
Forze di polizia
impiegate
243.315
-35%
157.883
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 3 9 s p o r t w e e k
steward impiegati
in una stagione
tessere del tiFoso
rilasciate
daspo in corso
(divieti daccesso allo stadio)
190.000
(sono stati istituiti nel 2007 08)
809.000
(a fronte di 888.000 richieste)
4.640
(1.969 emessi nel 2010 11)
NeglI ultImI seI aNNI, IN ItalIa, glI INcIdeNtI e I ferItI tra I tIfosI soNo pI
che dImezzatI. e le forze dellordINe ImpIegate soNo passate da 243 a 158 mIla.
per cI soNo aNcora aggressIoNI NeglI spoglIatoI, rIsse, strIscIoNI INdegNI...
ticolare: losservatorio sulle manifestazioni sportive
ha adottato finora misure straordinarie nei confron-
ti di due sole tifoserie, quelle di Nocerina e Verona
(in B), cui stato dato un avvertimento: se violate il
codice etico, per esempio intonando cori razzisti, vi
togliamo la tessera del tifoso.
luscita dallemergenza ha prodotto una sensibile
riduzione del personale delle forze
dellordine: dai 243 mila uomini
impiegati nel 2005-06 ai 158 mila
del 2010-11. perch ormai sugli
spalti ci sono quasi solo steward.
Ne vengono utilizzati 200 mila
nellarco di una stagione e le loro
funzioni sono state potenziate: pos-
sono perquisire i tifosi, ma le curve
pi selvagge restano off-limit.
la smilitarizzazione stata av-
viata, eppure i sindacati di polizia
chiedono che, visti i tempi di crisi
e di tagli, i costi della sicurezza sia-
no a carico delle societ di calcio. e
comunque uno stadio senza agenti
non basta, se restano le barriere a
dividere campo e tribune. lex ministro dellInterno,
roberto maroni, ne aveva fatto il punto finale del
suo programma. labbattimento delle recinzioni, tra
laltro, un mantra per luefa, che non ha visto di
buon occhio lintroduzione della tessera del tifoso.
al suo secondo anno di vita, la card continua a susci-
tare polemiche, lultima legata allabbinamento con
le carte di credito prepagate imposto da alcuni club
ai sostenitori e considerato dal consiglio di stato una
pratica scorretta. ma, guardandola dallobl dellor-
dine pubblico, la tessera ha funzionato, senza portar
via tanti spettatori (-2,4% in a nella stagione del via).
tutto quanto nellestenuante attesa che passi la legge
sugli stadi di propriet: a quel punto le societ italia-
ne, assuefatte alle rendite della tv e poco attente agli
spettatori live, non avranno pi alibi.

riproduzione riservata dati del ministero dellinterno che si riferiscono ai campionati professionistici di calcio in italia
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 2 s p o r t w e e k
POVERAAFRICA
(ma vera)
Il NIger ha elImINato legItto campIoNe, e sar IN campo grazIe
a uNa colletta NazIoNale. la lIbIa gIocher aNche se dIlaNIata dalla
guerra cIvIle. parte, IN gaboN e guINea equatorIale, uN torNeo coN poche
stelle e taNtI problemI. ma aNche uNa Nuova veNtata dI orgoglIo
la coppa del continente nero
di Filippo maria rIccI
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 3 s p o r t w e e k
stella numero 1
il capitano della
Costa davorio
Didier Drogba,
prima del match con
la Corea del nord al
Mondiale 2010. lui
la stella della Coppa
dafrica (dal 21
gennaio al 12
febbraio) ospitata
da gabon e guinea
equatoriale.
J
a
m
i
e
S
q
u
i
r
e
inghilterra
37 giocatori
14paesi rappresentati
4
8
coStA
dAvorio
italia
28giocatori
11 squadre con africani 15squadre con africani
9paesi rappresentati
9
GhANA
NAzioNE coN pi
rApprESENtANti
SquAdrA
coN pi
AfricANi
5
tottENhAm
chELSEA
fiorENtiNA
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 4 s p o r t w e e k
T
re nazioni allesordio, tre delle
quattro semifinaliste di due
anni fa rimaste a casa, due
Paesi al debutto nellorganiz-
zazione di una Coppa
dAfrica, addirittura
otto nazionali (su 16)
differenti rispetto alledizione 2010.
Questo 2012 per lAfrica del calcio un
anno per tanti versi rivoluzionario.
Nonsoloperch questa lultima
Coppa in un anno pari e tempo
12 mesi ce ne sar gi unaltra, or-
ganizzata per evitare che il torneo con-
tinentale coincida con Europei e Mondiali. Piuttosto
perch le qualificazioni hanno offerto al mondo,
che guarda sempre con un certo sospetto e pa-
recchia superiorit alla lenta e faticosa crescita
del calcio africano, un verdetto interessante.
Piccole nazionali, senza mezzi, pedigree, sol-
di e giocatori di grido si sono mangiate i pez-
zi grossi del continente.
Il Niger ha lasciato a casa lEgitto, che
aveva vinto le ultime tre edizioni del torneo e
il Sudafrica, il Paese che ha il miglior campiona-
to del continente, con tv potenti, sponsor benevoli
e stranieri in arrivo da tutta lAfrica. La Libia,
spezzata dalla guerra civile, co-
stretta a giocare in campo neutro,
col campionato locale fermo e lal-
lenatore, lottimo Marcos Paquet,
al riparo in Brasile senza informa-
zioni sulle sorti dei suoi giocatori, entrata come
migliore seconda insieme al Sudan. Due squadre
senza stelle europee capaci di finire davanti a
giganti presuntuosi come la Nigeria e il
Camerun, monumenti allo spreco
di talento e risorse calcistiche. Il
Botswana stato il primo a qua-
lificarsi, vincendo cinque par-
tite su otto (compresa la trasferta
in Tunisia) e incassando appena
tre reti. E le Zebre del Botswana in
Coppa dAfrica non cerano mai state.
Cos come il Niger e la Guinea Equato-
riale, che per debutta perch organizza
il torneo insieme al Gabon.
Si pu pensare a una Coppa dAfrica senza
Egitto, Nigeria, Camerun, Sudafrica
e Algeria? come se allEuropeo
mancassero Germania, Italia, Spa-
gna, Francia e Inghilterra. Coppa
dAfrica impoverita, senza inte-
resse o qualit? E perch invece non
i giocatori africani nei campionati europei
Hanno invaso la Francia, ma le stelle sono in Premier League
lemigrazione degli africani verso contratti
anche solo minimamente migliori di quelli
rimediabili in patria negli ultimi anni ha assunto
proporzioni da esodo biblico. il sogno resta
quello di un contratto nei cinque maggiori tornei
europei: inghilterra, spagna, Germania, italia e
Francia. Per legami coloniali e familiari (vedi i
gli degli immigrati), la Francia resta lapprodo
pi naturale. Ma le stelle nere sono nella
Premier, che da qualche anno ha aumentato
qualit e quantit del suo contingente africano.
italia, spagna e Germania hanno invece numeri
simili: presenza relativa di africani, spesso
molto giovani e dimpatto contenuto.
l
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c
o
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l
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(
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)
il bergamasco
Karamoko Ciss,
23 anni. Centravanti
della Guinea, gioca
nella nostra serie B
con lalbinolee.
J
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,
C
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C
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Francia
111 giocatori
18paesi rappresentati
17 seneGaL
10
spagna
21 giocatori
11 paesi rappresentati
6
3
aLGeria,
costa davorio,
seneGaL
germania
26 giocatori
15paesi rappresentati
4
camerun
4
12squadre con africani 20squadre con africani (tutte) 13squadre con africani
rennes,
brest,
auxerre
Granada
friburGo,
auGsburG
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 5 s p o r t w e e k
arricchita, pi attrattiva, autentica? Ogni due anni
in occasione della Coppa dallEuropa si guardava a
sud con supponenza, si volava sul Mediterraneo per
andare a vedere se i vari Weah, Kanu, Pel, Etoo e
amici erano veramente capaci di fare il salto
di qualit, se erano diventati grandi come
nei loro club europei. E ogni volta gli os-
servatori tornavano al nord con la stessa ri-
sposta: quello che nel 1992 Arrigo Sac-
chi aveva definito il calcio del 2000
non era cresciuto di un millimetro,
tra problemi organizzativi in campo
e fuori, indisciplina tattica, errori di-
fensivi e calcio povero di idee. Le stes-
se grandi stelle tornavano in Africa
dallEuropa col petto in fuori e la testa
altrove, finendo con lingannare un pub-
blico sinceramente innamorato. Attitudine
che in queste qualificazioni stata punita.
Il Niger un Paese poverissimo, schiacciato
dalla siccit e da problemi tali da relegare il calcio
infondo alle preoccupazioni quotidiane. Andare alla
Coppa dAfrica costa circa tre milioni e n la fede-
razione n il Ministero dello Sport possono permet-
tersi di sprecarli per una cosa del genere. Allora
partita la colletta: il governo ha chiesto aiuto ai pochi
abbienti del Paese, agli sponsor, a chi pu dare una
mano. Le compagnie telefoniche
hanno deciso dimporre una pic-
cola tassa pari a un centesimo e
mezzo di euro su ogni telefonata in
uscita che sar realizzata tra gen-
naio e la fine del torneo (12 febbraio): il ricavato
andr nel fondo cassa della nazionale. Il Niger
guidato da Haruna Doula, scelto miglior al-
lenatore africano nel 2011, e ha inMoussa
Maazou la sua stella. Un centrocam-
pista di propriet del Cska Mosca che
dopo passaggi senza traccia nel Mo-
naco e nel Bordeaux finito inBelgio
lasciando la Francia col Pallone di
Piombo, lequivalente del nostro
Bidone dOro assegnato al peggior
calciatore dellanno. Infine i tecni-
ci: in questa Coppa dAfrica la met
delle nazionali ha deciso di pre-
sentarsi con c.t. del proprio Paese,
invertendo la tendenza di affidarsi
a costosi, svogliati e disinteressati
allenatori europei. come se lAfrica
avesse voglia di riprendersi il proprio
calcio.

riproduzione riservata
nel botswana
Jerome
ramatlhakwane,
26 anni. lattaccante
gioca nel santos di
Citt del Capo (saf).
sorriso
Il pallone quello
che , di erba non
se ne vede, dura
denire dritti pali
e traversa. Ma
chi gioca sorride.
La religione
del pallone di stoa
il viaggio
Una fotografa belga ha attraversato lafrica cercando il calcio
pi pUro: ha trovato campi improvvisati e Una grandissima passione,
paragonabile a qUalcosa di mistico. eha intitolato il libro amen
di gianluca gasparini foto di Jessica hilltoUt
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 8 s p o r t w e e k
palla...
Le mani di Tuahir,
bambino ghanese,
sembrano chiedere
un pallone. E intorno
a lui eccone di tutti
i generi: stoa,
cuoio rovinatissimo,
carta tenuta insieme
da una corda,
tessuto. Con le
dimensioni pi varie.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 4 9 s p o r t w e e k
...e scarpe fai date
Si pu sorridere con
orgoglio per un paio
di scarpe bellissime
o anche solo per la
scritta che ti fa
sentire un campione.
Ma si gioca in
ciabatte, infradito
elaborate,
scarpette da ballo e
mocassini (uno).
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 0 s p o r t w e e k
in posa
Soale, un bimbo di
Kpenjipei, in Ghana,
fotografato in posa
plastica di fronte alla
sua capanna. Sopra,
di spalle, Michael
Sarkodie, che gioca
nellAnokye Stars FC
(sempre in Ghana),
e un anonimo tifoso
di Beckham.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 1 s p o r t w e e k
identificazione
Il sorriso accennato
di Thandile del Cape
Town Stars FC
a Litha Park
(Khayelitsha), in
Sudafrica. Sopra,
un emulo di Cristiano
Ronaldo, sempre
in Sudafrica, e uno
del portiere Cech
ad Accra, in Ghana.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 2 s p o r t w e e k
I
n Africa il calcio non una reli-
gione. Ma rappresenta tutto ci
che una religione dovrebbe esse-
re. Ogni villaggio ha un tempio
allaperto con porte ai due estremi
e devoti seguaci nel mezzo. una frase tratta
dallintroduzione di un libro fotografico che non
a caso si intitola Amen. Un viaggio unico, sugge-
stivo, che ha portato Jessica Hilltout ad attraver-
sare il continente africano alla ricerca delle radici
di quello che da noi da tempo unindustria ma
che in fondo resta un gioco. Che lAfrica, come i
bambini che tutti noi siamo o siamo stati, prati-
ca con palloni di stoffa, senza scarpe, tra porte di
ogni genere, sucampi dalla geometria discutibile.
Conta la partita. In spiaggia, nella savana, tra le
piante, sulla terra battuta di qualche sobborgo. E
vince la sensibilit della Hilltout, fotografa nata
in Belgio nel 1977 e diplomatasi allArt College di
Blackpool, in Inghilterra. Non ci sono solo pallo-
ni di bamb. Ci sono maglie stese ad asciugare,
scarpe scalcinate con la scritta Etoo a pennarello,
sguardi persi nel vuoto e altri pieni di sogni. Due
viaggi hanno prodotto questo quadro. Il primo
tra Sudafrica, Lesotho, Mozambico e Malawi.
Laltro, pi a nord, tra Ghana, Burkina Faso, Ni-
ger, Benin e Costa dAvorio. Come scrive Jessica,
citando lo scrittore Alain De Botton: Lumanit
si pu dividere tra una minoranza di persone che
possono fare molto con poco e una maggioranza
che fa poco con molto. Anche nel calcio.

riproduzione riservata
Quegli scatti
che riportano il calcio
a ungioco da bambini
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 3 s p o r t w e e k
porte aperte
Da Petit Poto nel
Sin Yirri District di
Ouagadougou in
Burkina Faso
a Mandela Park
ad Accra, in Ghana,
passando per i fusti
gialli di Jamestown,
sobborgo sempre di
Accra. Con la gioia in
bianco e nero di chi
si deve alzare in
punta di piedi per
interpretare il palo
umano insieme agli
amici e quella di
Ricoso, grintoso
portierino di
Golomoti, in Malawi.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 4 s p o r t w e e k
di cristiana Allievi foto di Alexandre De BrABAnt
io vi spio
(ma con stile)
il ritorno sul grAnDe schermo
Dopo loscAr per il Discorso Del re, lArtistA pi elegAnte Del regno
unito si ripresentA Al puBBlico con un piccolo ruolo nel filmlA tAlpA,
AppenA uscito in itAliA. erinnovA il suo Amore per lArsenAl e il tennis
eleganzaitaliana
Colin Firth, 51 anni, sposato con la produttrice italiana Livia giuggioli. Vive tra linghilterra e la Toscana.
U
n coach pu anche prender-
si il rischio di farlo giocare in
qualsiasi ruolo, tanto lui non
sbaglia. lasso nella manica
di colin Firth la versatilit,
perch capace di passare con
disinvoltura dai panni di mark
Darcy ne Il diario di Bridget Jones, con tanto di alce
sul maglione, a quelli firmati tom Ford di A single
man, ed essere pluripremiato in entrambi i casi. o
di aggiudicarsi loscar con Il discorso del re per poi
calarsi nella commedia poliziesca Gambit con came-
ron Diaz (diretto da michael Hoffman e sceneggiato
dai fratelli coen, uscir in italia il prossimo autun-
no). intanto da ieri nelle sale con La talpa, spy story
tratta dallomonimo romanzo di John le carr, in
cui interpreta unex spia dei servizi segreti britan-
nici. elegante e defilato, esattamente come quando
lo fotografano sugli spalti di Wimbledon, stavolta ha
scelto un piccolo ruolo accanto al protagonista Gary
oldman.
Dopo il discorso del re e la vittoria dellOscar come
miglior attore protagonista, come mai ha accettato una
piccola parte?
che cosa c di strano? capita e capiter ancora. i
ruoli non hanno misure. se mi piace qualcosa, la
faccio. e la sceneggiatura di La talpa era la proposta
pi allettante che mi stata fatta dopo loscar e la
migliore in circolazione fra tutte quelle sullargo-
mento. si tratta di un film maturo, molto accurato.
non mi viene in mente nulla che gli somigli. avrei
accettato di fare uno qualsiasi dei cinque personag-
gi della storia.
pi difficile esprimersi in uno spazio di tempo ri-
stretto rispetto a quando si interpreta un protagonista?
Recitare non come lo sport, non si tratta di con-
centrare tutta la potenza in meno spazio, ma di es-
sere chi si in quel preciso momento. ecredo che in
i n C o n T r i s p e C i a L i
colin firth
(attore)
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 5 s p o r t w e e k
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 6 s p o r t w e e k
questo lavoro si debba pensare in modo intelligente,
come fanno le spie. E rompere sempre gli schemi:
quando la gente pensa che dovrei continuare su un
tono serio, mi sottraggo subito, infatti ho appena
terminato di girare una commedia con Cameron
Diaz.
Ci sono dei coach, nel suo caso registi, nelle cui mani
si metterebbe alla cieca?
Tomas Alfredson uno di questi, conoscevo il libro
di Le Carr, ero gi coinvolto e sapevo che lui sareb-
be stato il migliore. Le storie di spie per gli uomini
sono irresistibili, e io sono un fan dei film del genere.
Lo stesso scrittore stato un agente segreto e il suo
romanzo pi noto, La spia che venne dal freddo, di-
venne un riferimento per tutta la British Intelligen-
ce e anche per gli uomini della Stasi, che cercavano
copie al di l del confine per sapere che tipo di vita
facciamo, come operiamo.
Quindi accettare stato facile?
Il genere stato solo un punto di partenza. Ho vi-
sto questo film come una storia di veri uomini che
reagiscono in maniera realistica in circostanze stra-
ordinarie.
Nel filmlei sta dalla parte dei russi, e non parla qua-
si mai.
Il mio lavoro riuscire a esprimere certe emozioni,
anche quelle di chi non parla, e questa storia l per
far capire quanto 30 anni di guerra fredda abbiano
avvelenato le relazioni tra
le persone.
Tra le cose che la emozio-
nano c anche lo sport?
Amo il calcio e sono un tifoso dellArsenal.
Questanno non sono riuscito a vedere molti incon-
tri, ma lanno scorso ero spesso allo stadio. Diciamo
che non sono un grande esperto ma sono informato
e mi diverto.
Segue anche altri sport?
Il tennis. Nel 2010 sono stato per la prima volta a
Wimbledon e ho visto le finali tra Nadal e Berdych, e
tra Serena Williams e la Zvonareva. Entusiasmante.
Proprio a Wimbledon stato immortalato accanto al
principe di Danimarca in completo grigio, elegantissi-
spionaggio anni 70
alcune scene del lm La talpa, storia di spionaggio negli
anni 70. il protagonista, gary oldman, deve scoprire
chi il traditore allinterno dei servizi segreti britannici.
i n C o n T r i s p e C i a L i
colin firth
(attore)
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 7 s p o r t w e e k
mo. Dopo A single man, per cui ha vinto la Coppa Vol-
pi a Venezia come miglior attore, cura di pi il look?
Diciamo che ha lasciato il segno lincontro con Tom
Ford [regista del film ed ex stilista di Gucci, oggi ha
il suo marchio personale; ndr], ma non lunico mo-
tivo del mio cambio dimmagine.
Laltro qual ?
Che invecchio! Credo di non voler infliggere jeans e
T-shirt a chi mi circonda, non quanto lo facevo quan-
do ero pi giovane, oggi confesso di indossarli solo in
casa. Tom unispirazione e non perch si tratta di
uno stilista famoso, piuttosto perch i principi cui si
ispira sono straordinari, semplici e classici, appropria-
ti a chi ha la mia et, che poi anche la sua.
Per avere 51 anni un figurino. Come riesce a tener-
si cos in forma?
A pezzi (ride): a volte corro, altre faccio pesi, non
sono per niente regolare. La verit che non mi pia-
ce dovermi rimettere in forma, quindi cerco di non
uscirne mai troppo.
LOscar ha alzato lasticella dei suoi
standard del successo?
A dire la verit non ho mai avuto stan-
dard bassi. Ma niente per sempre, mi
succeder di nuovo di essere meno famo-
so, la vita si muove a spirale, non una
strada dritta. Credo che la buona sorte
possa paralizzare se non si sta attenti.
Ci che conta continuare a scegliere
progetti rischiosi, che ti mettano davve-
ro alla prova.

riproduzione riservata
incoronato
con loscar
Colin Firth, nato a
grayshott (gran
Bretagna) il 10 settembre
1960, ha iniziato la
carriera dattore in
teatro. La popolarit
arrivata grazie alla
serie per la tv orgoglio
e pregiudizio. numerosi
i film di successo al
cinema, da Febbre a
90 a il diario di Bridget
Jones, da La ragazza
con lorecchino di perla
a Mamma Mia!. nel 2009
vince la Coppa Volpi
come miglior attore
alla Mostra del Cinema
di Venezia per a single
man di Tom Ford. nel
2011 gli viene assegnato
prima il Golden Globe
e poi loscar per il
discorso del re, la storia
del re dinghilterra, il
balbuziente giorgio Vi.
wimbledon
Colin Firth,
elegantissimo
nella tribuna
autorit, ha seguito
nel 2010 la nale
di Wimbledon.
Lattore era seduto
alle spalle del
principe Federico
di Danimarca.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 8 s p o r t w e e k
di paolo IanIerI
passato e presente
sopra: jacques (sulla sinistra) e
Gilles Villeneuve (con il numero 13)
fenomeni delle motoslitte in
canada negli anni 70. nella foto
grande: jacques oggi nella sua
ocina di saint cuthbert.
la motoslitta
di zio Jacques,
il pi pazzo
dei villeneuve
a58 annI Il fratello dI GIlles corre
ancora(sulla neve). ene ha per tuttI:
era adorato daI tIfosI ma oGGI la f.1
non lo accetterebbe. esul nIpote
omonImo, ex IrIdato: GlI ho fatto da
padre ma per luI non esIsto pI
passioni infinite
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 5 9 s p o r t w e e k
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> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 0 s p o r t w e e k
C
orre e vince (tanto). A volte si ri-
balta e spesso, per questo, finisce
la sua corsa allospedale. Solo il
bilancio degli ultimi anni, tra
vertebre, bacino e costole frattu-
rate, avrebbe fatto desistere mol-
ti. Ma non Jacques-Joseph Ville-
neuve, che allalba dei 58 anni non ha intenzione di
smettere dopo una carriera che lo ha visto gareggiare
con qualsiasi mezzo a motore: motoslitte, F. Atlantic,
CanAm e F. Cart, passando per tre tentativi (falliti)
in F.1, e persino motonautica. E perch dovrei smet-
tere se sono veloce, vinco e non sono dintralcio?
Anche se, lo ammetto, a 58 anni inizio a fare fatica
e dopo 30 giri sono un po stanco. Come faccio a bat-
tere chi ha la met dei miei anni senza allenarmi?
Semplice, mi prendo a calci nel culo. Non sono mai
contento, se ti batto voglio batterti ancor di pi.
Il nome Gilles Villeneuve regala ancora brividi
agli amanti delle corse. Quello di Jacques, suo figlio,
generasoprattuttorimpianti peruna
carriera che, dopo un inizio stellare,
finita negli scantinati delle corse.
Ma pochi appassionati ricordano
laltro Jacques, fratello minore di
Gilles e zio delliridato F.1 1997 con
la Williams. Eppure in Canada mo-
noncle, come soprannominato, un mito delle gare
in motoslitta, con tre titoli Pro Champ nelle ultime tre
stagioni dellEastern Pro Tour, malgrado negli ultimi
due anni voli terribili nella gara di Valcourt abbiano
fatto pensare a una carriera finita. Ma ogni volta, dopo
poche settimane, era di nuovo in pista. Non riesco a
immaginare il momento in cui a 70 anni sar troppo
vecchio per correre. So che arriver, e il pensiero mi
fa arrabbiare. Spero di morire prima, in un incidente,
non voglio diventare un numero, finire come pap.
Morire da vecchio bello solo se sei milionario, altri-
menti... La morte di Gilles stata la migliore: corre-
va, bum, ha perso conoscenza, andato via.
volo pazzesco
Nelle due foto
sopra, lincredibile
e spettacolare
sequenza del volo
di Jacques a
Valcourt nel 2010.
Nonostante le
fratture tornato
a correre e vincere.
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> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 1 s p o r t w e e k
per mio nipote Jacques limportante era finire e fare
contenti gli sponsor, Gilles voleva essere il pi veloce
a ogni giro. Per quello la gente lo adorava, racconta
Jacques. Mentre, alla stessa
velocit con cui parla alter-
nando inglese e francese,
gira intorno alla motoslitta,
una Bombardier Champ440
spintadaunmotoredi 440cc
e 128 Cv, assemblato al banco
prove che si costruito. Un
mostro del ghiaccio da 174 kg
equipaggiato con chiodi di
quasi 5 mm e che raggiunge
velocit superiori ai 170 ora-
ri. Una stagione gli costa 75
mila dollari (circa 57 mila
euro) e nel campionato che inizia il prossimo week-
end a Boonville, stato di New York, Jacques punta al
quarto titolo di fila. Il numero sulla fiancata il 96.
Gi, Gilles. Prima di incontrare il fratello, molti
ci avevano avvertito: Parla solo di motoslitte, non di
Gilles o Jacques, capace che ti mandi via. Ma basta
entrare nel suo sancta san-
ctorum, lhangar-officina a
Saint-Cuthbert, paesino a
una novantina di kma est di
Montreal dove vive (pochi
minuti da Berthierville, cit-
tadina natale dei Villeneuve
che ospita il museo dedicato
a Gilles), per rendersi con-
to di come il pilota Ferrari
scomparso l8 maggio 1982
sia una presenza costante:
foto, poster, cartoline, adesi-
vi riempiono i muri. Sono
incazzato che sia morto, era il mio migliore amico.
Oggi avrebbe 62 anni e sarebbe qui ad aiutarmi e di-
vertirsi. Io ero la sua copia come modo di correre. Se
momenti felici in motoslitta
Jacques, a destra, festeggia con Gilles dopo essere diventato
campione del mondo 1980 a Eagle River, nel Wisconsin.
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> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 2 s p o r t w e e k
Da ragazzi Gilles aveva il 69, io ho scelto il 96. Che
resta uguale anche se mi ribalto, cos mi riconosco-
no, ride Jacques, che in estate collabora alla scuola
kart del museo, allevando giovani promesse.
Gilles era spettacolare e le sue gare epiche, non
cera limite a ci che avrebbe potuto fare. Oggi non
potrebbe essere lo stesso: devi essere un computer e i
manager non accetterebbero quel modo di correre.
La sua morte non fu una sorpresa. Erano le 10 del
mattino qui in Canada e mi telefonarono: Ha avu-
to un brutto incidente. finita, mi dissi. Mi alzai
e andai da mamma e pap. Dentro di me non sentii
nulla, sapevo sarebbe successo. Ricordo che al fune-
rale il piccolo Jacques mi guardava, come a dire se
piangi tu piango anchio. Le lacrime arrivarono sei
mesi dopo: io non bevo, ma una sera andai in un bar,
cominciai a farlo e a piangere disperato. Mia moglie
Celine venne a prendermi. Piansi tutta la notte.
In quegli anni anche Jacques aveva tentato la via
della F.1: aveva vinto titoli in F. Ford, F. Atlantic e
Grand-Am e con Gilles sempre pi popolare, anche
per lui si present unopportunit. Nel 1981 la Arrows
lo ingaggi per sostituire Siegfried Stohr nei GP di
Canada e Las Vegas, ma senza esperienza Villeneu-
ve non riusc a qualificare la vetusta A3. LArrows
era una macchina di merda e io non sapevo nulla di
come si comportavano le gomme, taglia corto. Sfio-
r la qualificazione nel 1983 sempre in Canada con
la Ram: tempi decenti nelle libere, ma a strappargli
lultimo posto in griglia per soli 0378 fu Mauro Bal-
di con lAlfa Romeo. Gilles aveva messo tutto da
parte per la F.1, io non ero mai stato troppo propenso
a venire in Europa, per me la famiglia veniva prima
di tutto. LEuropa non mi piace, piena di cose vec-
chie. Nel 1982 avevo provato a Monza una F.3, la sera
avevo fame ma trovavo solo ristoranti che cucinava-
no pasta. E io adoro i McDonalds.
Archiviata la F.1, per Jacques si aprirono le por-
te della F. Cart: 6 al debutto nel 1984 a Long Beach,
firm la pole a Phoenix e si qualific ultimo alla 500
Miglia, ma non corse dopo una commozione cere-
brale rimediata nelle libere. Lanno dopo divent il
primo canadese a vincere una gara,
a Elkhart Lake, davanti a Michael
Andretti e Alan Jones: 9 anni dopo,
sulla stessa pista, il nipote Jacques
celebr il suo primo successo in
Cart. E raccolse un podio, 3 a Mid-Ohio. Era veloce
lo zio, ma sbatteva troppo. E il suo nome cominci a
perdere appeal. Lunico mio rammarico non avere
dato una vita pi agiata a Celine: nel periodo in Cart
eravamo abituati bene, poi da un anno allaltro gli
sponsor diminuirono e la storia fin. dura scoprire
che tutto cambiato, mi spiace per lei. Celine, le cui
foto in versione pin-up campeggiano nel rimorchio
con cui si sposta per le gare, lamore di sempre.
Siamo assieme da 40 anni. Lho conosciuta nel 1969
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a montreal
I Villeneuve in F.1
insieme: Gilles con
la Ferrari precede
Jacques con la
Arrows in prova
nel GP Canada 81.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 3 s p o r t w e e k
qui a Saint-Cuthbert, ci siamo sposati il 24 giugno
1974, festa nazionale del Quebec: era unluned, il saba-
to nonpotevo perch facevo il deejay a una festa. Dopo
aver perso Gilles e i miei genitori, lunica persona
importante della mia vita.
Con suo nipote i rapporti sono inesistenti. Non
parlo con Jacques da oltre un anno e non so perch.
Nel tempo si allontanato e questo mi fa incazzare.
Dopo la morte di Gilles gli ho fatto da padre, non so
se avrebbe corso se non lo avessi messo su un go kart
o su una moto da cross, se non lo avessi portato a gi-
rare a Mont Tremblant o Shannonville. Poi tornato
in Europa e Craig Pollock, il suo manager, ne ha fat-
to una star. Almeno allinizio, perch poi negli anni
sono venuti a mancare dal suo conto tanti soldi. Sa
cosa le dico? La Ferrari avrebbe dovuto prenderlo,
sarebbe stato dannatamente bello. Forse non avreb-
be vinto quanto Schumacher, ma i tifosi sarebbero
impazziti. Invece Quello che mi fa arrabbiare che
le sole persone di cui Jacques si fidato sono stati
Pollock e sua moglie, che ancora peggio del marito.
Qualche anno fa stavo trattando conuno sponsor che
avrebbe usato il mio nome. Pollock e Jacques lo han-
no saputo e hanno anche provato a farmi cambiare
nome! Ma io sono nato prima, lo cambi lui il nome,
dannazione. Io per lui ora sono uno zero. Amen.
Fuori inizia a nevicare, tempo di saluti. Buon
ritorno, e se in Italia ci fosse uno sponsor che vuole
aiutare un pazzo canadese.

riproduzione riservata
jacques
Fratello di Gilles,
nato il 4/11/1953. ha
corso in auto dal
1978 vincendo 2
titoli di F.Atlantic,
tentando (senza
successo) di
qualicarsi in F.1 e
poi gareggiando tre
stagioni in F.Cart
(una vittoria nell85).
gilles
Leterno idolo dei
ferraristi morto
trentanni fa
(8 maggio 1982)
per un incidente
nelle prove del GP
del Belgio a Zolder.
Nato il 18 gennaio
1950, ha disputato
67 GP in F.1
vincendone 6.
johanne
Moglie di Gilles, che
spos il 17/10/1970.
Hanno avuto anche
una glia, Melania.
jacques
Figlio di Gilles,
nato il 9 aprile
1971. Nel 1995 ha
conquistato il titolo
di F.Cart e la 500
Miglia di Indy. Poi
passato in F.1
diventando con la
Williams iridato 97.
seville
Il padre (e nonno)
della dinastia di
piloti, morto nel
1987 a 61 anni.
georgette
Madre di Gilles
e Jacques.
morta a Joliette
il 31 maggio 2008.
Gilles vince, tutti sul podio
canada 78: il primo acuto in f.1
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 4 s p o r t w e e k
di Jane Santoro
inmemoria
delle atlete cancellate
lomaggio
il 27 gennaio il giorno dedicato al ricordo delle vittime della Shoah.
Per loccaSione Berlino dedica una moStra alle camPioneSSe eBreo tedeSche
i cui nomi e le cui imPreSe Sono Stati eliminati durante il naziSmo
grande talento
Gretel Bergmann in una
gara di salto in alto
(1931). Nella foto
piccola, Berlino
decorata a festa per i
Giochi del 1936. Tutte le
immagini di questo
servizio sono tratte dal
libro Vergessene
Rekorde di Berno
Bahro, Jutta Braun,
Hans Joachim Teichler,
per la casa editrice
Vbb, Verlag fr
Berlin Brandenburg.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 5 s p o r t w e e k
dolcezza e potenza
Sopra, un intenso primo piano di Martha Jacob nel 1929
e, a sinistra, con lamato giavellotto. A destra, latleta
tedesca durante una prova di lancio del peso con la maglia
dello Sport Club Charlottenburg nel 1930.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 6 s p o r t w e e k
S
i chiamavano Gretel, Martha, Lilli.
Erano campionesse di atletica leg-
gera, conosciute e amate nella loro
patria, la Germania. Energiche e
piene di talento, avevano messo a
segno record nazionali e mondiali.
Eppure, fino a pochi anni fa, negli
annali dello sport tedesco non compariva traccia
dei loro nomi. Spariti. Cancellati. Cos come i pri-
mati messi a segno, quasi che n gli uni n gli altri
fossero mai esistiti.
Per ritrovare quei nomi bisognava sbirciare ne-
gli almanacchi inglesi, americani e sudafricani. L
Gretel, Martha e Lilli fanno capolino tra le pagine
ingiallite dei volumi della storia sportiva di quei
Paesi con i titoli conseguiti nel salto in alto, nel lan-
cio del disco e del giavellotto. A riportarle allo sco-
perto anche nella natia Germania ora la mostra
I record dimenticati ospitata allHaus des Sports di
Berlino che, grazie a pannelli narrativi, materiale
fotografico e audiovisivo, ha soffiato via la polvere
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del tempo per raccontare la storia delle atlete ebree
prima e dopo il 1933, lanno dellavvento al potere
del partito nazionalsocialista.
i l sogno oli mpi co di gretel
Quando per le strade del quartiere Jamaica tran-
sita unauto grigia e arrugginita con una vecchia
signora, incanutita e arrugginita anchessa, alla
guida beh, quella sono io. Scherza cos Gretel
Bergmann, classe 1914, parlando della sua vita nel
quartiere newyorchese, dove abita da decenni in
una grande casa tra i ciliegi e tutti la conoscono
come Margaret (il suo nome allanagrafe) Lambert.
Vivace e briosa com ancora, non si fa fatica a im-
maginarsela bambina, scatenato diavoletto deciso a
sperimentare ogni tipo di sport.
Presto la passione per il salto in alto ad avere la
meglio sulle altre. Prima nelle file del club sportivo
del suo paese poi nella societ Ulmer Fuballverein
1894, Gretel si fa notare per le eccellenti prestazio-
ni e i numerosi successi, che lasciano sperare in un
lettera di esclusione
Cos il ReichescluseBergmanndai Giochi.
la danzatrice
La ballerina Eva Maria Deinhardt che
danzava per la scuola Loheland, simbolo
del movimento sportivo femminile
durante la Repubblica di Weimar.
helene e lilli
Seconda sul podio olimpico
della scherma, mentre fa il
saluto nazista, c Helene
Mayer, una delle ebree alibi
schierate per scongiurare
il boicottaggio dei Giochi
da parte degli americani.
A sinistra, il trionfo di Lilli
Henoch nel 1923 durante
una prova di corsa.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 7 s p o r t w e e k
futuro nello sport agonistico. A scombinarle le car-
te per lavvenire sopraggiunge il 1933: in gennaio il
partito nazionalsocialista prende il potere e gi in
primavera lUlmer Fuballverein la butta fuori dai
propri ranghi in quanto ebrea. Mentre la Deutsche
Hochschule fr Leibesbungen (Listituto superio-
re per leducazione fisica) le nega il posto di studio
gi confermato qualche tempo prima. Combattiva
di natura e poco propensa a cedere alla cupezza dei
tempi, Gretel si trasferisce a Londra.
Qui, in un mondo tornato dun trat-
to a essere un luogo migliore, fre-
quenta il Politecnico di Regent Street
ed entra nella squadra universitaria
di atletica leggera.
Il sogno di partecipare allOlim-
piade con la nazionale inglese sta
prendendo forma quando, nel giu-
gno del 1934, arriva il titolo naziona-
le britannico di salto in alto. Tra gli
spettatori, quel giorno, c anche il
padre, arrivato dalla Germania con un ordine pre-
ciso: i nazionalsocialisti esigono il rientro della figlia
in patria, per prepararsi allOlimpiade del 1936 con
la squadra tedesca. A sua insaputa, la giovane atleta
diventa uno dei cosiddetti ebrei-alibi allapparenza
pienamente reintegrati dal regime nazista per dimo-
strare allopinione pubblica mondiale luguaglianza
tra ebrei e ariani e scongiurare cos il boicottaggio
dei Giochi minacciato dagli americani. In un clima
apertamente ostile, appena poche set-
timane prima dellinizio dellOlim-
piade, la Bergmann salta 1,60 metri e
stabilisce il nuovo record tedesco.
Il 15 giugno 1936 la US-Manhattan
con a bordo la delegazione olimpica
statunitense salpa dal porto di New
York con destinazione Europa. Il ri-
schio del boicottaggio svaporato e
con la partecipazione americana la
riuscita dei Giochi nel Terzo Reich
al sicuro. Gli uomini di Hitler ri-
lilli e le sigarette
Due delle tre gurine da collezione
dedicate a Lilli Henoch che si trovavano
nei pacchetti di sigarette.
dora un uomo!
Dora Ratjen
ed Elfriede Kaun,
della squadra olimpica
tedesca di salto
in alto. In seguito
si scopr che la Ratjen
era un uomo!
il filmsui giochi
Per la festa di Hitler nel 38.
lanciatrice
Lilli Henoch nel
lancio del peso
ai campionati
tedeschi
di atletica
nel 1922.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 8 s p o r t w e e k
puliscono Berlino dalle scritte antisemite, mentre il
Deutsche Reichsbund fr Leibesbungen, il giorno
dopo la partenza americana, invia una lettera a Gre-
tel Bergmann. In virt delle sue scarse prestazioni,
vi si legge, Lei non pu far parte della squadra olim-
pica. Per la seconda volta Gretel decide di lasciare la
Germania, giurando di non pronunciare pi alcuna
parola nella sua lingua madre n di calpestare nuo-
vamente il suolo tedesco, promesse a cui terr fede
fino a et avanzata.
Nella casa di New York tra i ciliegi
oggi Margaret Lambert una persona fe-
lice: ha trovato una nuova patria, nel 1937
ha scritto il suo nome sui titoli nazionali
di salto in alto e lancio del peso, ha avuto
un grande amore, il marito Bruno Lam-
bert, e due figli. Ma quando ripensa alla
sua Olimpiade rubata sinfervora ancora:
Non ho mai dimenticato n perdonato
quello che mi stato fatto. Avevo tutti i
numeri per gareggiare e una concreta
possibilit di vincere una medaglia. Ma mi stato ne-
gato solo perch sono nata ebrea.
martha che lanci ava lontano
Ho dedicato la mia vita allo sport, diceva Martha
Jacob a chi in Sudafrica le domandava della sua gio-
vinezza nella Mitteleuropa. Ha solo sei anni quando
nel club sportivo ebraico Bar Kochba di Berlino si in-
namora del peso, del giavellotto e del disco. Nel 1929,
per la societ Charlottenburg, il primo
trionfo: il titolo tedesco nel lancio del gia-
vellotto e la convocazione in nazionale.
proprioinInghilterra, dove viene in-
vitata per preparare la squadra femminile
allOlimpiade di Los Angeles, che nel 1931
si laurea campionessa britannica nel disco.
Quando nel 33 il suo club introduce nello
statuto il famigerato paragrafo ariano, la
clausola che permette di escludere i mem-
bri non ariani, Martha fresca di studi.
Con il diploma da insegnante di educazio-
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lesposizione
Dopo Berlino,
in mostra
anche ai Giochi
La mostra I record dimenticati si pu
visitare no al prossimo 30 marzo
allHaus des Sports di Berlino (entrata
libera, dal luned al venerd, orario
10 18, per informazioni www.vergessene
rekorde.de). Dopo una tappa primaverile
a Dresda (15 aprile 5 giugno) e a Mainz,
lesposizione itinerante approder
a Londra in concomitanza con
i Giochi olimpici (dal 15 luglio al 1
settembre). Dal boom dellatletica
leggera femminile durante la Repubblica
di Weimar no al ruolo delle atlete ebree
prima e dopo lavvento del
nazionalsocialismo, questa raccolta
di fotograe e materiale audiovisivo
squarcia il velo di silenzio sui ventanni
pi oscuri della storia dello sport tedesco.
campionessa
Emigrata negli
Usa, Helene
Mayer vinse 8
titoli nazionali
americani
di scherma.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 6 9 s p o r t w e e k
ne fisica intasca si rifugia inOlanda, Francia e Inghil-
terra alla ricerca di unimpiego come trainer, accordato
e poi negato non appena diventa noto il suo status di
ebrea-tedesca. Johannesburg, in Sudafrica, lultima
tappa: qui nel 37 il suo giavellotto arriva pilontano di
tutti e la Jacob vince il quarto titolo nazionale.
li lli , una leggenda spezzata
Essere famosi negli Anni 20 significava comparire
sulle figurine contenute nei pacchetti di sigarette. Le
immagini ritraevano i grandi campioni dello sport
del tempo e venivano raccolte con cupidigia. A Lilli
Henoch di figurine ne erano dedicate tre. In una la
si vedeva piegata sulle ginocchia nel momento dello
scatto, nelle altre era colta nel gesto elegante del lan-
cio del disco e del peso. Era lei latleta di maggior suc-
cesso della Repubblica di Weimar. Le riviste sportive
lavevano soprannominata la Nurmi in gonnella (dal
fondista finlandese Paavo Nurmi, leggenda dellatleti-
ca) per il suo talento poliedrico: dieci titoli nazionali e
cinque record mondiali nel lancio del peso e del disco,
nel salto in lungo e nella staffetta 4x100. La Henoch
da poco presidente del dipartimento femminile dello
Berliner Sport-Club, quando i nazionalsocialisti sal-
gono al potere. Pochi mesi dopo il Berliner Sport-Club
cancella il suo nome non ariano dallelenco dei soci.
Nonostante le crescenti rappresaglie degli anni se-
guenti e le difficolt nel lavoro di insegnante di educa-
zione fisica, Lilli rifiuta le offerte di lavoro dallestero
e resta a Berlino accanto alle sue allieve. Il 5 settembre
1942vienecaricatainsiemeallamadresuunconvoglio
con destinazione Riga. A otto chilometri dalla citt il
treno si ferma e tutti gli occupanti vengono fucilati.
Gretel, Martha e Lilli sono solo alcune delle atle-
te che il regime nazista ha tentato di cancellare dalla
storia dello sport; altri volti narrano la propria storia.
Al visitatore curioso baster tendere lorecchio. Allora
la fiorettista Helene Mayer, il tennista Daniel Prenn,
i calciatori della nazionale Julius Hirsch e Gottfried
Fuchs prenderanno di nuovo la parola per raccontarsi.
Equesta volta nessuno potr farli tacere.

riproduzione riservata
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 7 0 s p o r t w e e k
cagliaritano
alessandro piu, 22
anni, sulla spiaggia
di Santa Marinella,
vicino a Roma, dove
ha vinto il campionato
italiano di surf.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 7 1 s p o r t w e e k
di Max Monti foto di luigi Corda
Datemi un Oceano
e diventer un mito
il CaMpione italiano di surf
il sardoalessandropiu il nuovonuMerounodelloshortboard. eoravuole
trasferirsi abali per sfidare i pigrandi: danoi, oltre alle onde, ManCa
laCulturadellatavola. papMi portavainMare allalbapriMadellasCuola
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 7 2 s p o r t w e e k
E
ssere campione dItalia
di surf solo il passapor-
to per poter arrivare tra
i grandi e cominciare a
fare davvero sul serio,
cos Alessandro Piu, 22
anni di Cagliari, com-
menta la vittoria, ottenuta a dicembre al Lightning
Bolt Banzai Pro 2011, il circuito italiano che decreta
il miglior surfista di shortboard. Ora, in ripresa da
un infortunio al ginocchio, si prepara ad affrontare
lolimpo delle star del surf mondiale e le onde ocea-
niche nelle gare pi importanti del calendario inter-
nazionale. Con il sogno di tornare in patria, tra 9-10
mesi e pi avanti definitivamente, e lavorare per far
crescere il surf italiano.
Che cosa vuol dire essere campione di surf in Italia?
La realt del surf da noi fatta di pochi atleti forti.
Oggi ci sono giovani promesse, ma i nomi che gira-
no ad alto livello sono solo 4 o 5. Battere questa lite
serve soprattutto a rafforzare il rapporto con i propri
sponsor, entrare nei top team, ottenere maggiore spa-
zio sulla stampa e uscire dal circuito di casa nostra
per diventare un personaggio internazionale.
La sua vittoria ha avuto eco in Sardegna?
Aver riportato nella mia terra un successo di que-
sta portata un onore e una gioia. Questo risultato
ha fatto s che i posti dove abitualmente mi alleno, le
mie spiagge, abbiano avuto visibilit su riviste e sui
siti. Una grande occasione per la mia gente.
Quali sono ora i suoi progetti?
Ho chiuso lanno con un infortunio e conseguente
intervento chirurgico che per qualche settimana mi
obbligher al riposo. Subito dopo partir per Bali in
modo da iniziare ad allenarmi sul serio.
Come mai ha scelto proprio Bali?
il posto preferito da tutti i professionisti. Lacqua
alla temperatura ideale e venti e correnti particola-
ri consentono di surfare su onde sempre diverse. Un
consiglio? Andate a Keramas, il massimo.
La prospettiva di confrontarsi con i miti del surf in-
ternazionale la mette in soggezione?
Essere campione nazionale ti serve solo per accede-
ho imparato che in questo
ambiente pi ti metti in mostra
pi ottieni il rispetto che meriti
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 7 3 s p o r t w e e k
re a certi circuiti, ma appena arrivi devi dimostrare
quello che vali altrimenti torni a casa alla velocit del-
la luce. Nelle competizioni allestero ti senti sempre
molto sotto pressione e manca il calore del pubblico
di casa, lunica cosa capace di caricarti veramente. Si
soli e si deve dare il massimo. Ho imparato che in
questo ambiente pi ti metti in mostra pi ottieni il
rispetto che meriti. Per il resto solo tutto pi grande:
i premi, le onde, le feste, i budget degli sponsor ecc..
Che cosa manca al surf in Italia?
Leonde! Senzaoceanodura. Qui lemareggiatesono
spesso bloccate dallalta pressione che non permette
alle grandi onde di arrivare sulle coste. Inoltre, c il
fatto che devi spostarti in continuazione per rincor-
rerle. Guardi il meteo, parti e dopo tre ore di auto sco-
pri che non ci sono le condizioni giuste. A quel punto
la giornata persa. Succede spesso. Ma a penalizzare
davvero la mancanza di cultura del surf.
Che cosa intende per cultura?
Da noi i genitori, anche se abitano a due passi
dallacqua, portano i figli a tennis o a calcio, passan-
do le giornate in panchina a guardarli. Lavventura
di crescere un ragazzo a contatto con il mare e con
le sue regole, come accaduto a me e a mio padre,
pioniere del windsurf in Sardegna, certamente pi
faticosa ma molto pi eccitante per entrambi. Ogni
mattina per anni, prima di andare a scuola, siamo
entrati in acqua allalba per gli allenamenti. Ho im-
parato a conoscere questo elemento e oggi mi sento
molto fortunato. qualcosa di pi di uno sport, una
crescita culturale che ti apre la mente.
Quindi, quale futuro ha il surf nel nostro Paese?
C molto da fare ma le premesse ci sono tutte.
Let delle nuove leve si sta abbassando e allineando
a quella degli Stati dove il surf pi diffuso. Resta
il problema delle associazioni che gestiscono questo
sport e che non si sono ancora accordate per creare
un fronte unico per la promozione del surf: la man-
canza di coesione fa scappare gli sponsor e quindi i
fondi per poter organizzarsi al meglio.
Sta preparando un video, di cosa si tratta?
Sto lavorando a un video che si intitoler One hun-
dred and twenty months (Centoventi mesi) insieme
al video-maker Matteo Baldini e al fotografo Luigi
Corda. Desideravo mettere a frutto la mia esperienza
e ho scelto di propormi come una sorta di guida per
raccontare il fondamentale rapporto tra il surf e la
natura. Un modo per parlare di s e farsi conoscere.
Parecchi professionisti lo fanno.
Come si vede fra 15 anni?
Spero di diventare un punto di riferimento del surf
in Italia. Vorrei essere parte attiva nella federazione
nazionale, organizzare un teame far crescere le nuo-
ve generazioni. I risultati arrivano se ci credi fino in
fondo, in acqua come sulla terraferma.
onde di casa
piu in gara
nel mare di nora,
in Sardegna.

riproduzione riservata
New collection at Gazzetta Store, Corso V. Emanuele, Galleria San Carlo, Milano.
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 7 5 s p o r t w e e k
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sportWeek
a cura di luca Castaldini
85
82
motori
eventi
di roberta Lo Baido
stregati
dalle stri ngate
aL Lavoro, in paLestra, neL tempo LiBero: Le uLtime novit
tra Le scarpe con i Lacci. per tutte Le occasioni
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Primo Carnera e un Di natale a fumetti
U
n anno ricco di sport, ricchissimo in libreria. il
2012 nero su bianco promette di sorpassare gli ul
timi dodici mesi seguendo di slancio i grandi even
ti della nuova stagione, dallOlimpiade di Londra alleuro
peo di calcio, passando per il Sei Nazioni di rugby e la
Formula 1, il Giro ditalia e gli Slam del tennis. Un anno
dove la tecnologia 3D pronta a sconvolgere le abitudini dei
telespettatori, mentre le book rimanda nuovamente il de
collo, nonostante il colosso americano Amazonabbia da poco
lanciato 16 mila titoli initaliano nel suo negozio online. ecco,
dunque, una mini guida per orientarsi tra gli scaali di
tutta italia.
Alla luce delle nuove intercetta
zioni e degli ultimi arresti, calcio,
scommesse e gioco dazzardo si con
fermano un lone inesauribile per
leditoria come certicano i volumi
Lo stalliere del re dellagente Fifa Da
rio Canovi (Dalai, 335 pagine, 17) e
Le pagine nere del calcio Tutti gli
scandali minuto per minuto di Antonio
Felici (iacobelli, 320 pag., 16) che
riporta a galla in maniera esauriente carte giudiziarie, frodi
sportive, arbitri corrotti, faccendieri e politici no alle inda
gini di Bergamo. Per fortuna, il pallone rotola anche verso la
legalit, come racconta Francesco Ceniti nel suo La Nazionale
contro le mae (Gruppo Abele, 200pag., 10), antefatti e cro-
naca di una giornata speciale, quella degli azzurri di Cesare
Prandelli (che rma la prefazione) a Rizziconi, in Calabria,
2012: un anno
di sport tutto
da leggere
giornata speciale
Il c.t. Cesare Prandelli in
panchina a Rizziconi (Rc).
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 8 1 s p o r t w e e k

riproduzione riservata
Aetto da adrenoleucodistroa (Adl),
malattia genetica degenerativa che
causa disturbi motori, Luca
Galimberti (oltrelosport.com), 38 anni,
punta a Londra 2012. Il milanese,
nuotatore ex campione regionale dei
100 sl oltre che ex tricolore nel kayak,
si racconta in Il mio sogno chiamato
Olimpiade. Non sono fatto per stare
su una sedia a rotelle (coedito da
@uxilia Onlus e Comitato Italiano
Progetto Mielina; 160 pagine). Uno
dei modi che ho per contrastare lAdl
fare sport. Per Londra cerco il pass
nel nuoto, per Rio 2016 tenter con il
kayak. Il volume raccoglie, tra gli
altri, le testimonianze del dottor
Odone, padre di Lorenzo del noto lm
Lolio di Lorenzo, di Josefa Idem e di
Luca Marini, fratello di Valentino
Rossi. Alberto Francescut
per dire no alla ndrangheta. ad accompagnare le ultime bat
tute di calciomercato, inoltre, c Testa alta, due piedi (abso
lutely Free, 250 pag., 15), racconti di compravendite degli
ultimi 60 anni.
il sacro fuoco di Olimpia, invece, si riacceso per primo
tra le pagine di Storia delle Olimpiadi Gli ultimi immortali di
stefano Jacomuzzi, Giorgio e Paolo Viberti (sei, 586 pag.,
18), aggiornamento del prezioso volume che si fermava al 1972
piuncdcontutti i risultati e la galleria fotograca. Chi vuole
un countdown pi rock verso i Giochi, invece, pu puntare
suLondraonthe river dello scrittore e critico musicale michele
monina (ediciclo, 168 pag., 12), in cui il biografo di Fabri
Fibra aronta la capitale inglese a passo di pedale, iPod nelle
orecchie e vista sui cinque cerchi olimpici. altro libro consi
gliato Il colosso di argilla di Buddschulberg (66Tha2nd, 416
pag., 20), classico della letteratura suluci e ombre della boxe,
liberamente ispirato alla gura di Primo Carnera. Da non
perdere anche lesordio narrativo dellattore drammaturgo
Davide enia con Cos in terra (Dalai, 302 pag., 17,50), storia
di boxe, memoria e guerra nella Palermo sporca e violenta
degli anni 50.
novit anche per i ragazzi: sandro sabatini accompagna
i pipiccoli nella scelta del tifo conil trittico Cuore nerazzurro
(e poi bianconero e rossonero) per mondadori (96 pag., 8)
mentre Tot Di natale si trasforma insupereroe per La coppa
Fair Play di sergio Comisso (mondadori, 151 pag., 15). inne,
Bottecchia di Giacomo revelli e andrea Ferraris (Prosperos,
80 pag., 12), avvincente fumetto dedicato al ciclista cava
liere del primo dopoguerra italiano.
tRa maFia e piNk FlOyd
I Quattro canti di Palermo sono
una piazza: lOttagono del Sole.
Che cosaltro dovrebbe cercare
se non la luce un giovane
cronista di nera che prova a
sopravvivere nella citt della
mattanza maosa? La generazione
quella che negli Anni 80
preferisce ascoltare ancora la
musica dei Pink Floyd, dei King
Crimson, di Emerson Lake &
Palmer, continuando a vivere il
sogno di una vita libera, fatta di
rapporti amorosi reali e sportivi
senza progetti e doveri troppo
istituzionali. Giuseppe Di Piazza,
che nel capoluogo siciliano ha
cominciato la sua carriera
giornalistica al quotidiano LOra,
oggi dirige Sette del Corriere della
Sera, ma non dimentica la sua
citt, disperata e seducente, dove
si combatte ogni giorno una
battaglia antica. Nello sguardo
del narratore c linnocenza
di una generazione cresciuta,
suo malgrado, durante una guerra
(quella che ha insanguinato
il capoluogo siciliano no al 1993),
ma che continua a vivere il sogno
di una vita libera.
Di Piazza narra
La sua PaLermo
la StORia: luca e quel paSS OlimpicO peR ScONFiggeRe la malattia
i quattRO caNti
di paleRmO
DI GIUSEPPE DI PIAzzA
BOMPIANI
224 PAGINE, 17
tot e il gigante
Di Natale eroe dei
fumetti. A sinistra,
il pugile Primo
Carnera in un
match di wrestling
a Richmond (Usa).
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Gare di sci, evoluzioni in auto e partite di golf alla Chef s Cup in Alta Badia
P
aolo ci scherza su: Davvero quelli pensano di venir
gi dalla Gran Risa? Allora dubito che dopo saranno
in grado di mettersi ai fornelli, con fasciature e stam
pelle. Paolo Paolo De Chiesa, lex sciatore azzurro che,
insieme a un totemdella nostra Nazionale, Piero Gros, tra
gli invitati. E quelli di cui parla sono invece llite della
gastronomia italiana (ma non solo), per nulla intimoriti
dallidea di lanciarsi in picchiata, sci ai piedi, da una delle
piste pitecniche al mondo. Nonsolo: questi grandi chef han
no in programma anche di giocare a golf sulla neve (pare sia
divertente, a patto di disporre di palline colorate) ed esibirsi
inevoluzioni automobilistiche. Attenzione: il gotha della cu
cina italiana nonsta impazzendo come una maionese, solo
che, come negli scorsi sette anni, sta convergendo in Alta
Badia per la Chefs Cup (22 27 gennaio), una sorta di Giochi
senza Frontiere per cuochi, a met tra la rimpatriata e un
summit per guru della ristorazione, dove ovviamente si
cuciner anche molto, ma per divertimento e benecenza.
ricettedaf.1 Pensandoci, far scendere i miei colleghi dalla
Gran Risa potrebbe essere un modo per mettere fuori uso un
po di concorrenza, ribatte Norbert Niederkoer, ideatore
della manifestazione, un passato come discesista nella rappre
sentativa localeeuna passioneper leautoveloci. Lecletticochef
altoatesino ha sempre avuto un ottimo rapporto sia con il cibo,
sia con lo sport. Dopotutto, gestire una cucina non molto di
verso da unmuretto di Formula 1: inentrambi i casi serve tan
tissimo coordinamentoe ci si gioca tutto sul lo dei secondi.
Sar per questo che dalla sua cucina di gente che ha a che fare
coni motori nepassaparecchia: dagli ambienti RedBull, Ferrari
eRenault (Liuzzi eFisichellaclienti ssi), aquelli dellAudi della
24 Ore di Le Mans. Ma anche Mario Cipollini e il Bayern Mo
naco dellepoca trapattoniana, a proposito del quale si narra di
sfoghi del Traptantostufodella pasta scotta alla tedesca quanto
felice per larrivo di un bravo chef italiano.
risotto notturno Lidea della Chef s Cup nasce dal
desiderio di ritrovarci tra colleghi e amici, confrontarci su
tutti in pista i grandi cuochi
tante cose, fare gruppo insomma, grazie anche a momenti
di grande convivialit, complice magari qualche bicchiere.
Cos capita di vedere Gennaro Esposito, creativo chef del
Torre del Saracino, attorniato da altri venti cuochi stellati
che se ne stanno l a scherzare chiedendogli se pensa di far
cela a cucinare la pasta, o Carlo Craccopreparare unrisotto
alla milanese alle tre del mattino. Lo spirito di questa Coppa,
in fondo, questo: massimo divertimento, totale in
formalit.
tutti contro tutti Ad aggiungere pepe, poi, ci sar la
sda sportiva, dove nessuno ha intenzione di mollare uncen
timetro allavversario. Per la gara di sci, ad esempio, tra lo
di enrico Aiello
> 2 1 g e n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 8 3 s p o r t w e e k

riproduzione riservata
stesso niederkoer e Andrea Berton (del pluristellato risto
rante trussardi alla scala di Milano) sar sda vera, contanto
di prestigiose bottiglie di champagne in palio. in realt, tutti,
specie quelli che hannoalle spalle qualche esperienza sciistica,
non appena sono al cancelletto di partenza si trasformano,
lanciandosi a proiettile come se in palio ci fosse la Coppa del
Mondo. purtroppo la stazza di alcuni tale che ormai siamo
noi a seguire gli sci e non viceversa. Che la festa cominci,
allora, nello spirito della leale competizione fra archistar dei
fornelli. il che non impedir di fronte a un piatto nuovo o ori
ginale creato da un collega di provare anche un po di sana
gelosia professionale. e di chiedersi, come ammette nieder
koer: Ma perch non ci sono arrivato prima io?.
nErA E AmAtA dA tomBA
le| |a Ches Cup zdTz s| |adu
ne|anno |n /|ta Bad|a. da| zz a| z/
_enna|o. o|t|e cento t|a che.
spo|t|v| e addett| a| |avo|| de|
mondo de||a _ast|onom|a. / a|e
_|| ono|| d| casa | cos|ddett| 0o
|ol|t|c|. lo|be|t l|ede|ko|e|
|che de| ||sto|ante 3t. Hube|
tus. lab|o Cucche||| |la 3|||o|a
e /|tu|o 3p|cocch| |la 3tua de
l|ch|| . tutt| ste||at| l|che||n.
Campo d| _a|a sc||st|co de||a
Ches Cup sa|a |a 0|an l|sa.
p|sta ne|a dec|samente |mpe
_nat|va e d|ve|tente so|o pe| _||
sc|ato|| espe|t|. 1|a |e sue |ns|
d|e. c| sono t|att| _h|acc|at|. mu||
con pendene |nto|no a| 4d od%
e la 3t|etta. un cana|one |n cu|
|a |a|_hea de| t|acc|ato s| |e
st||n_e a una t|ent|na d| met||. 0a
meta /nn| od e anche una c|as
s|ca de| c||cu|to d| coppa de|
londo. 1|a que||| cu| ha po|tato
bene ce /|be|to 1omba che p|o
p||o qu| ||usc| a t||ona|e quatt|o
vo|te |n _|_ante.
li AspettA
lA GrAn risA
tutti al traguardo
la 0|an l|sa |nvasa
da_|| spettato||
dopo || _|_ante de|
d|cemb|e zddd v|nto
da 0av|de 3|monce|||.
quotati e in quota
0|uppo d| cuoch|
davant| a un t|p|co
maso. 3otto. |o che
|con sca|pon|
/nd|ea Be|ton
e |ex au||o
lao|o 0e Ch|esa.
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pAolo De ChiesA
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t el e vi si one
)
di Enrico AIELLO

riproduzione riservata
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redici anni di carriera
sportiva ai massimi li
velli potrebbero far sen
tire appagati. Non cos per James
Cracknell che, dopo aver finito
con il canottaggio (2 medaglie
doro alle Olimpiadi di Sydney e
Atene, oltre a 6 Mondiali) si sco
perto atleta estremo. Al superman
britannico, che anche commen
tatore televisivo, Discovery Chan
nel dedica James Cracknell: luomo
dacciaio, tre appuntamenti dal 26
gennaio (ogni gioved alle 23, Sky
canali 401, 402 e in HD). La prima
puntata racconta la partecipazione
di Cracknell alla Marathon des
Sables, 250kmdi corsa nel deserto
marocchino. Al suo debutto, lin
glese chiude 12, oltre il suo obiet
tivo(nire tra i primi 50). La secon
da sfida vede lex canoista in un
tentativo di attraversamento re
cord degli Stati Uniti, da Los An
geles a NewYork, correndo, peda
lando, remando e a nuoto. Missione
interrotta, mentre stava pedalando
inArizona, per il drammatico in
contro con un camion. Inne, a
soli sei mesi dallincidente James
riparte per unaltra sda: la Yukon
Arctic Ultra, coprendo con una
speciale bicicletta 690kmdi deser
to ghiacciato del Canada, con tem
perature sotto i 50gradi e micidiali
tormente di neve.
Dagli ori olimpici a uomo dacciaio su Discovery Channel
superman cracknell
unimpresa tira laltra
emozione. ecco la parola magica che
ha spinto il campione James Cracknell,
39 anni, tre gli e tante medaglie nel
canottaggio, a cambiare vita.
Che cosa lha spinta verso
lendurance?
Per praticare canottaggio ad alto
livello mi sono allenato 7 giorni
su 7 per anni. Dopo atene 2004
avevo bisogno di un anno di riposo.
lallenatore mi disse: a patto che
ti tenga in forma e torni per i 3 anni
che precedono Pechino. Durante una
gara di canottaggio attraverso
latlantico, per, ho capito che le
situazioni in cui non puoi controllare
tutto sono pi stimolanti rispetto
agli sport in cui ti alleni tutto il tempo
per un piccolo miglioramento.
Finora qual stato il momento
pi duro?
lincidente mentre ero in bicicletta in
arizona. Credo di essermi salvato solo
perch indossavo il caschetto, di cui
ora sono uno strenuo sostenitore.
Per assurdo, anzich in mezzo
a un deserto o tra i ghiacci il pericolo
arrivato su una strada asfaltata:
un chiaro segnale che le nostre citt
sono ormai un ambiente estremo!.
A cosa si deve il successo
di questo genere di gare?
al forte bisogno di spezzare
la routine e al fatto che stimolano
a nire quello che si comincia.
Prossima impresa estrema?
lOlimpiade di londra di quest anno...
come commentatore. Ci vuole sico
anche per quello.
Mail vero
aMbiente estreMo
sonole citt
missioni impossibili
James Cracknell, 39 anni, alla Marathon des Sables 2010
nel deserto del Marocco (foto in alto) e in bici sul ghiaccio
in Canada nel 2011, alla Yukon arctic Ultra.
Free
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(
mot ori
)
di Carlo Canzano

riproduzione riservata
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a lambizione di diventare una tosta alternativa alla
nissanQashqai, regina delle crossover compatte. cer
to che la subaru Xv che debutta questo weekend in
italia ha nonpoche frecce al suo arco per sedurre: linea muscolosa
ma elegante, esclusivit dei motori boxer (che consentono un
baricentro basso a vantaggio di tenuta e stabilit), ecacia della
trazione integrale permanente ed ecienza meccanica tipiche di
subaru, equipaggiamento completo (inclusi i sedili anteriori ri
scaldabili) gi nella versione base. Per la Casa giapponese la sintesi
del concetto Xvsta indue parole. avventura urbana: equilibrio
tra maneggevolezza, praticit, consumi ed estetica. ne abbiamo
apprezzato le doti di abitabilite la piacevolezza di guida sustrade
miste, il comfort e le prestazioni in autostrada. soprattutto col
nuovo motore 2 litri benzina (150 Cv e coppia di 196 nm a 4.200
giri), seguito da vicino dallottimo diesel 2 litri (147 Cv e 350 nm
di coppia a 2.400 giri), pi idonei dellaltro
inedito, il 1.6 benzina da 114 Cv e 150 nm di
coppia a 4.000 giri. il nuovo cambio automa
tico Lineartronic perfetto inogni passaggio
e garantisce consumi migliori del meccanico
a 6 marce abbinato al motore 2 litri benzina
(che in estate avr anche la versione bi-fuel
benzina e Gpl). Prezzi da 22.900a 31.990euro
per la top di gamma, la Diesel exclusive.
La nuova crossover seduce conmotori boxer e stile raffinato
subaru xv
avventure di classe
Il termine Crossover denisce
veicoli caratterizzati da stili di pi
carrozzerie in una sola auto, anche
se tra quelli compatti come la
nuova Subaru XV la maggior
parte va ricondotta alla categoria
dei suv. Quello dei crossover
compatti un settore che ha
conosciuto un forte incremento
negli ultimi tre anni e che nel 2011
ha rappresentato quasi l8 per
cento delle vendite in Italia con ai
primi due posti la Nissan Qashqai e
la pi piccola Nissan Juke, seguite
da Volkswagen Tiguan, Ford Kuga
e Hyundai IX35. Secondo gli uomini
del marketing Subaru, il prolo
medio del cliente crossover
quello di un automobilista
prevalentemente maschio (80%),
di et compresa tra i 25 e i 55 anni,
sposato o convivente (80%) che
ha come hobby prevalenti sci,
snowboard, viaggi e vacanze.
Un cliente che si orienta allacquisto
di un veicolo di questa categoria
provenendo da varie tipologie
di auto, ricercando un modello
sicuro, robusto, funzionale,
adabile e giovanile.
Crossover:
un settore
in CresCita
spaziosa
La Subaru XV
lunga 4.450 mm,
larga 1.780 e alta
1.570. Gli interni
sono comodi
anche per i pi alti.
reginetta
La Nissan Qashqai
la crossover
preferita dagli
automobilisti italiani.
addominali in primo piano
Se volete addominali visibili e ben deniti, migliorando la vostra prestazione atletica, allenateli
con esercizi che stimolano i quattro muscoli principali (retto addominale, obliqui interni ed esterni,
traverso delladdome) a ogni sessione, per 2-3 volte a settimana. E la differenza si vedr in breve tempo
st yle
Free
> 2 1 g E n n a i o 2 0 1 2 > p a g . 8 6 s p o r t w e e k
(
eserci z i
)
lattrezzo
la Med Ball: ha un diametro
di 35 cm e il peso va da 4 kg
( 64) a 10 kg ( 80). Per info:
http://crossgymstore.com.
di sabrina Commis
foto di ugo Zamborlini
trainer alessandro mu (area sport di torino)

riproduzione riservata
retto delladdome e obliqui
Supini, sollevare le anche e avvicinare un gomito al ginocchio opposto,
allungando laltra gamba. 3 serie da 10 ripetizioni (alternando i lati).
stabilizzatori colonna
Dalla posizione supina, braccia tese
lungo i fianchi, sollevare insieme gambe
e busto portando le mani oltre le cosce.
3 serie da 15 ripetizioni.
erettori spinali
avambracci e punte dei piedi
in appoggio, ruotando le anche
lateralmente sollevare gomito e piede
destro. 2 serie da 15 rip. per lato.
retto delladdome
partendo a gambe flesse e nuca
sollevata, staccare dal suolo la zona
lombare avvicinando le ginocchia
al viso. 2 serie da 20 ripetizioni.
traverso e psoas
Braccia distese dietro la testa, palla
impugnata, sollevare busto e gambe
tese appoggiando la palla tra i piedi.
2 serie da 20 ripetizioni.
Free
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al i menta z i one
)
no al digiuno
sia nel fondo sia nella
discesa sconsigliato
andare sulle piste
a stomaco vuoto.
di enrico Arcelli

riproduzione riservata
LaLimentazione pu
ritardare Linsorgere
deLLa fatica?
Se ci si alimenta in modo
razionale, si pu senzaltro
migliorare la situazione.
La prima coLazione
importante sia se si
fa fondo sia discesa?
certo. Se si va a sciare non
avendo mangiato nulla dalla
sera prima, il fegato pu
impoverirsi di glicogeno;
la glicemia di conseguenza
si abbassa e ci si sente deboli.
neLLa prima coLazione,
aLLora, i carboidrati
sono importanti?
S, ma guai a mangiarne
troppi di quelli che sono
digeriti e assimilati
velocemente (pane, fette
biscottate, dolci, marmellata,
miele). Meglio limitarne la
quantit e, in caso, prendere
anche una porzione di
proteine, tipo prosciutto
sgrassato, ricotta o bresaola.
perch non si deve
esagerare con questi
carboidrati?
Se sono tanti, fanno prima
elevare molto la glicemia.
Si alza cos linsulina,
il glucosio scappa dal
sangue e si abbassa la
glicemia (ipoglicemia
reattiva). A questo punto, ci
si sente deboli come se si
fosse digiuni da molte ore.
megLio evitare anche
iL caffeLatte?
c chi ha bisogno di tempi
lunghi per digerirlo.
Fra la prima colazione e
linizio della sciata, in ogni
caso, bene che trascorrano
alcune decine di minuti,
ma per alcuni anche unora
e mezza.
mentre si fa fondo si
devono assumere
carboidrati?
Non servono se si scia no a
unora e un quarto. Se invece
si va oltre meglio prendere
ogni 20 minuti una tavoletta
di carboidrati e minerali.
i geL non sono megLio?
Ad alcuni possono dare
problemi gastrici. le prime
volte meglio prenderne
un sorso per volta, magari
con un sorso dacqua.
ma importante bere
anche se fa freddo?
la produzione del sudore
avviene quando, per eetto
del lavoro muscolare,
aumenta la temperatura
interna, anche se quella
dellaria bassa. Meglio
avere con s una borraccia
di acqua o di t.
se invece deL fondo
si fa La discesa, ci si
deve comportare
neLLa stessa maniera?
il rifornimento dei
carboidrati non legato alla
durata dello sforzo, ma al
tempo trascorso dalla prima
colazione. Dopo due tre ore
pu essere utile.
come si pu evitare
iL maL di gambe nei
giorni successivi?
i prodotti specici, che
forniscono carboidrati e
aminoacidi a catena
ramicata, vanno presi
appena si smesso di sciare.
la formula fai da te
costituita da una bibita dolce
e da un cubetto di grana.
Le regole da seguire, a partire dalla colazione, per avere maggiore ecienza sulle piste e stancarsi meno:
caelatte da evitare, meglio prosciutto sgrassato e pane con la marmellata. Ricordando di bere sempre tanto
iniziamo a sciare a tavola
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(6 settembre 1962) akron (usa) i professi oni sti
Siamo in Ohio, alla vigilia delle World Series of Golf al Firestone Country Club.
Sul tee ci sono i tre uomini che negli anni a venire avrebbero reso popolare il golf.
Gary
Player
Jack Nicklaus
Arnold
Palmer

riproduzione riservata
gary player
sudafricano, ha conquistato
9 Majors: il primo nel 1959,
lultimo nel 1978. Ha 76 anni.
da sinistra:
jack Nicklaus
statunitense, 18 Majors vinti.
il primo nel 1962, lultimo nel
1986. Oggi compie 72 anni.
arNOld palmer
anche lui statunitense, ha
portato a casa 7 Majors
tra 1958 e 1970. Ha 82 anni.
la posta di gene gnocchi:
ufficiodigene@sportweek.it
ufficio di gene
di Gene Gnocchi
Gnocchi ( i TA)
illustrazione di Umberto Grati
> 2 1 G e n n A i o 2 0 1 2 > p A G . 9 0 s p o r t w e e k

riproduzione riservata
com nata la leggenda
della figurina di Pizzaballa?
a leggenda della figurina di Pizzaballa nata perch nessuno alla Pa-
nini credeva che un portiere potesse chiamarsi Pizzaballa. cos, quan-
do si tratt di stampare lalbum delle figurine dei calciatori, decisero
di stamparne solo una come prototipo. Perci da allora la figurina di
Pizzaballa divent introvabile e si venne poi a sapere che lunico che
riusc a completare lalbum delle figurine con tutte le figurine com-
presa quella di Pizzaballa fu il figlio di Pizzaballa, che aspett che il
padre dormisse, lo vest da portiere e lo fotograf a sua insaputa con
una Polaroid e sotto la Polaroid scrisse il suo nome, appunto Pizzaballa,
sempre comunque dopo essersi recato allanagrafe e aver controllato
che suo pap si chiamasse proprio Pizzaballa.
Mara Carfagna avr Mai un ruolo nel Salerno CalCio,
di Cui il Marito proprietario?
certo. da quello che so, dovrebbe avere la delicata e importante fun-
zione di colei che passa lo shampoo e il bagnoschiuma ai giocatori sot-
to la doccia.
Quali effetti ha avuto la febbre dengue Su ronaldo?
io parlerei degli effetti collaterali che ha avuto la zanzara pungendolo.
La malcapitata, dopo aver punto ronaldo, ha sentito lirresistibile desi-
derio di andare alla camera di commercio a chiedere tutti gli incarta-
menti necessari per aprire una pasticceria. Esubito dopo averli ottenu-
ti, in societ con altre amiche zanzare che avevano punto Giampiero
Galeazzi e Giuliano Ferrara, hanno creato questa catena di pasticcerie
che fanno anche i gelati che si chiama cremeria dengue e che ades-
so diventata la pi grande catena di pasticcerie del Sud america.
i veliSti CoMe paSSano il teMpo in barCa durante
le lunghe traverSate?
Scrivono a SportWeek chiedendo come si passa il tempo in barca du-
rante le lunghe traversate, perch non lo sanno neanche loro.
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QUANDO OGNI GRANO DI GHIAIA HA UNA SUA CONSEGUENZA. QUANDO IN CONTROSTERZO SU
UN TORNANTE, O A 200KMH SU UNA LASTRA DI GHIACCIO, SONO SOLO POCHI CENTIMETRI A
SEPARARTI DAL TRONCO DI UN ALBERO. QUESTO IL RALLY. ADRENALINA E CONCENTRAZIONE, IN
OGNI ISTANTE, IN UN DETTAGLIO, CHE PER MOLTI UOMINI CONTA MENO DI UN GRANELLO DI POLVERE.
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