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Riflessione con il professor Petri, ospite dellUnical per il Giorno della Memoria
Il seminario
Rolf Petri
meglio compiangere il passato, e usa tale sentimento allo scopo di mobilitare per un idealizzato Altrove ancora da raggiungere. Noi abbiamo studiato varie manifestazioni e combinazioni di questi due ingredienti nel processo storico. Per molti anni in Italia gruppi organizzati e molti cittadini isolati hanno vissuto nel rimpianto del duce e nel desiderio utopico di un ritorno al fascismo; oggi sono gli ex paesi del socialismo reale a registrare fenomeni simili. Come spiegare, e come misurarsi, con fenomeni del genere che d'istinto farebbero pensare a sentimenti figli di aberrazione? Credo che aberrazione non sia una categorie utile per spiegare cosa succede in simili casi. Nel libro abbiamo indagato non solo la rimembranza nostalgica della Jugoslavia defunta, ma anche il rimpianto rituale di comunit dalmatiche al tramonto della Repubblica di
Venezia. Nei pressi di una rottura politica tanto profonda da cambiare la vita quotidiana di tutti in modo irreversibile, quasi inevitabile che il ricordo del passato si tinga di tonalit nostalgiche. Persino chi ha sofferto nelle condizioni precedenti e migliorato quella attuale, pu sviluppare sentimenti nostalgici, come ho verificato vivendo per alcuni anni nella Germania orientale. Perch? Perch con il sovvertimento dell'esperienza reale e del racconto pubblico di ci che Noi siamo ed eravamo vengono sovvertiti anche l'esperienza personale e il racconto biografico del chi sono e chi ero io. In questa fase i sentimenti nostalgici, oltre a essere leva di proteste politiche contro i cambiamenti, svolgono principalmente una funzione di rifugio terapeutico permettendo di seppellire nel rammarico il passato. Si accarezza per un periodo il ricordo per fare la pace con ci che si era stati anzich denigrarsi. Cos ci si attrezza meglio per affrontare il presente e il futuro. La funzione oggettiva dei partiti
nostalgici, ad esempio, stata principalmente quella dell'integrazione politica e sociale dei propri militanti e simpatizzanti nel nuovo contesto. Tra le generazioni successive, invece, il racconto nostalgico pu cambiare di segno, ridiventare distintivo di gruppo, a volte anche gadget modaiolo, o ridursi a evocazione di un Altrove utopico. Per certi giovani della ex-Jugoslavia la repubblica federale defunta divenuta il simbolo di un Altrove pacifista in cui non ci si scannava per il solo fatto di essere croati o serbi o bosniaci. Un mondo migliore perduto, una dimensione da rimpiangere e ricuperare. E per un giovane neofascista, o patito di certa musica di destra, o tifoso ultr, quello del Duce diventato un Altrove mitico, una fumosa risposta ai tanti problemi del qui e ora che senza dubbio non priva di pericoli a cui conviene opporre un diverso e pi reali-
stico racconto del passato. Ha senso, utile celebrare la giornata della memoria? O rientra anch'essa in una sorta di rituale nostalgico? Non ogni sorta di memoria nostalgica. vero: il lutto pubblico per milioni di vite metodicamente spezzate, famiglie estinte, percorsi interrotti, un vasto paesaggio umano e culturale europeo cancellato, pu essere visto come un rituale nostalgico. Eppure, non mi sembra che la Giornata della memoria si esaurisca in questo. Semmai se ne serve per ricordare l'evento nella sua immensit storica e trarne un giusto monito, affinch non si ripeta mai pi. Ricordare la Shoah ha quindi indubbiamente senso e utilit, poich l'anti-semitismo e il razzismo non sono purtroppo temi inattuali. Al contempo per ogni lettura ufficiale del passato merita un vaglio critico. Non certo per colpa della Giornata, ma per una cultura complessiva della memoria il tema da essa evocato ha finito per monopolizzare l'immagine storica del nazismo. Molti dei giovani che incontro non lo sanno quasi pi legare ad altro. Ma una memoria che finisse per essere ampiamente slegata dalla storia rischierebbe davvero di diventare una celebrazione senza pi virgolette: un ricordo del Male assoluto e falsamente de-occidentalizzato con cui celebrare la nostra presunta Bont odierna. Ricordiamoci per ad esempio che il crimine internazionale supremo imputato al regime nazista, per l'accusatore capo americano di Norimberga, Jackson, era la invasione delle proprie forze armate nel territorio di un altro Stato. Nella fattispecie una devastante guerra di aggressione che cost decine di milioni di morti. Oggi che si conducono o si minacciano invasioni militari nel territorio di altri Stati come se non fossero pi il crimine internazionale supremo, per celebrare noi stessi mi sembrano sussistere davvero pochi motivi.
Paolo Jedlowski
ECCO il programma del Giorno della Memoria 2012 presso lUniversit della Calabria - Facolt di Scienze politiche. Il seminario Gli usi politici della nostalgia si svolger nellaula Seminari del Dipartimento di Sociologia e Scienza Politica (cubo 0/b), marted 24 gennaio dalle ore 15 alle 18. Il dibattito prender avvio dal volume Nostalgia. Memoria e passaggi tra le sponde dell'Adriatico a cura di Rolf Petri (Edizioni di Storia e Letteratura). Il seminario sar aperto da Guerino D'Ignazio, Preside della Facolt di Scienze politiche e Alberto Ventura, Direttore Scuola di Dottorato Gunder Frank. Introdurr e coordiner Paolo Jedlowski Universit della Calabria. Previsti interventi di Rolf Petri (Universit Ca' Foscari di Venezia); Antonella Salomoni (Unical); Lorenzo Migliorati (Universit di Verona); Olimpia Affuso (UniCal).
LE INIZIATIVE NAZIONALI
Il ministro Riccardi