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Tribunale di Firenze Sezione II Civile Ordinanza 30 maggio 2011 (Presidente Rados Estensore Minniti) Fatto e diritto 1.

. Loggetto della controversia. A. La signora O. D. Z. agisce, con lazione introdotta dallart. 140 bis del Codice del Consumo, per ottenere a titolo di risarcimento del danno o di restituzione del corrispettivo versato per la T.I.A. Tariffa Igiene Ambientale - ex Tarsu per parziale inadempimento ( omessa attivit di trattamento antighiaccio e di sgombero neve sulle sedi stradali che per contratto la Quadrifoglio SpA avrebbe dovuto svolgere il 17 dicembre 2010 quando la citt di Firenze fu colpita da unannunciata nevicata ). La signora D. Z. afferma: di pagare la Tia a Firenze e di appartenere dunque ad una categoria di persone portatori di diritti individuali omogenei; di essersi fatta promotrice delliniziativa di proporre la presente azione raccogliendo il consenso di molti cittadini intorno a questa scelta; di esser tra coloro che hanno diritti identici quali consumatori finali anche se priva di un diretto rapporto contrattuale con Quadrifoglio S.p.A. . Concludeva chiedendo la dichiarazione di ammissibilit della domanda e nel merito come trascritto in epigrafe. B. La societ Quadrifoglio S.p.A. si costituita affermando: di aver effettuato il trattamento antighiaccio e sgombero neve dalle strade fiorentine; di non aver bloccato per tre giorni il servizio di raccolta dei rifiuti, affermando che levento aveva avuto carattere eccezionale e negando di aver gi riscosso la Tia per le prestazioni contestate. In punto di diritto inoltre la Quadrifoglio SpA negava di aver contratto lobbligo generalizzato di intervento per sgombero neve e di spargimento di antighiaccio se non su specifica richiesta del Comune e secondo le direttive della protezione civile. In punto di fatto la Quadrifoglio SpA affermava di aver effettuato tutte le prestazioni da essa esigibili in forza delle previsioni contenute nel Contratto di Servizio e nella Carta dei Servizi. Oltre alleccezionalit dellevento meteorologico (tale da escludere il colpevole inadempimento ) la convenuta rilevava che il blocco delle autostrade e delle strade circostanti il Comune aveva riversato sul centro cittadino un traffico del tutto anomalo. Inoltre la Quadrifoglio negava che la signora D. Z. avesse subito un danno non patrimoniale giacch il disagio era stato lieve e non afferente un diritto costituzionalmente protetto, negava che la signora De Z. potesse ottenere la restituzione di parte della Tia perch quella relativa alla prestazione controversa non era stata ancora richiesta e pagata. Infine la convenuta eccepiva linammissibilit per la posizione di conflitto di interesse che avrebbe avuto la signora De Z. ricoprendo lufficio di Consigliere Comunale di Firenze e di Vicepresidente della Commissione Ambiante Vivibilit e Mobilit e la inidoneit dellattrice a curare adeguatamente gli interessi della classe. Per questo chiedeva una pronuncia di inammissibilit in via preliminare e di infondatezza nel merito. Nelle deduzioni a verbale, davanti ad altro collegio, la Quadrifoglio S.p.A. eccepiva il difetto di giurisdizione del Tribunale ordinario di Firenze essendo la cognizione devoluta alla Commissione Tributaria Regionale. Il Pubblico Ministero non ha ritenuto di partecipare al giudizio bench gli fosse stata notificata la citazione. Motivi della decisione Il Tribunale in punto di ammissibilit della domanda osserva:

1) i diritti fatti valere dalla professoressa De Z., quale utente del servizio della Quadrifoglio S.p.A. hanno ad oggetto: a) la restituzione della quota di TIA ( Tariffa Igiene Ambiente ) per il servizio che si afferma dovuto e non reso dalla societ; b) il risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale per il mancato spargimento del sale, lomesso sgombero della neve e il tardivo recupero dellimmondizia; 2) Lart. 140 bis del Codice del Consumo afferma che i consumatori e gli utenti possono agire attraverso lazione di classe per laccertamento della responsabilit e per la condanna al risarcimento del danno e alle restituzioni . 3) Nel comma 6 si legge che la domanda dichiarata inammissibile quando manifestamente infondata, quando sussiste un conflitto di interessi ovvero quando il giudice non ravvisa l'identit dei diritti individuali tutelabili ai sensi del comma 2, nonch quando il proponente non appare in grado di curare adeguatamente l'interesse della classe. 4) Identit dei diritti Il Tribunale ravvisa l'identit dei diritti individuali tutelabili ai sensi del comma 2 in relazione sia al diritto ad ottenere la restituzione della quota di TIA pagata per il servizio non reso adeguatamente ed in relazione al diritto al risarcimento del danno non patrimoniale cagionato dalla lesione del diritto identico di circolazione, gravemente limitato per un periodo superiore al tempo ragionevolmente necessario allespletamento del servizio che la Quadrifoglio SpA si era impegnata ad erogare. Non osta alla identit del diritto il fatto che ciascun utente potrebbe aver subito un danno personalizzabile in misura superiore a quanto in via equitativa il Tribunale potrebbe riconoscere allesito del giudizio a tutti gli utenti. 5) Conflitto di interesse Vero che la professoressa De Z. Consigliere comunale e in questa veste esercita funzioni di controllo come dedotto dalla parte convenuta ma proprio questa circostanza consente di escludere la sussistenza del conflitto di interesse. La parte attrice riveste un incarico nel quale ha un interesse ( politico ) convergente con lazione fatta valere e non in conflitto con essa. Circostanza che si sarebbe verificata se fosse stata ad esempio amministratrice o componente dellorgano di controllo interno della Quadrifoglio SpA. Nella veste di Consigliere comunale ha invece un interesse alla qualit del servizio offerta dalla Quadrifoglio SpA, che controparte contrattuale del Comune da essa rappresentato in Consiglio comunale. 6) Adeguatezza della parte attrice. Infine nella sua veste di esponente politico e rappresentante di unarea politico culturale la proponente appare sicuramente in grado di curare adeguatamente l'interesse della classe di soggetti che si propone di rappresentare in giudizio. 7) Manifesta infondatezza Dallesame degli atti non si ricava che la domanda sia manifestamente infondata in punto di fatto se non limitatamente alla restituzione della Tia che , quanto allimporto imputabile al servizio contestato, pacifico che non sia stata ancora richiesta dalla Quadrifoglio SpA e pagata dagli utenti. I fatti storici pacifici sono i seguenti: a) la nevicata fu abbondante ma prevista; b) la nevicata fu pi abbondante delle previsioni; c) la Quadrifoglio intervenne ma non riusc ad evitare la paralisi della citt per alcuni giorni; d) gli utenti del servizio furono costretti a non muoversi dalle proprie

abitazioni con mezzi veicoli a motore. In diritto egualmente pacifico lobbligo gravante sulla Quadrifoglio SpA verso il Comune di Firenze di garantire lo spargimento del materiale antighiaccio e lo sgombero della neve dalle strade. In fatto pacifico che il servizio fu gravemente insufficiente perch, anche a causa del traffico che si riversato sul centro cittadino a causa del blocco della viabilit in A1, la circolazione stradale rimasta bloccata per pi di un giorno. Della responsabilit per inadempimento ad avviso del giudicante vi pi di un principio di prova dato che levento non pu considerarsi del tutto imprevedibile ( si era svolta in Comune una riunione per programmare gli interventi ) e la dimensione del fenomeno seppure maggiore del previsto non pu considerarsi tanto eccezionale da escludere il colpevole inadempimento dellazienda di servizi. La domanda dunque manifestamente infondata nella parte che ha ad oggetto la restituzione della quota di TIA imputabile al servizio non reso adeguatamente ma non anche la domanda di risarcimento del danno. Sotto questo secondo profilo mentre non vi prova di un diritto, omogeneo tra gli utenti, al risarcimento del danno patrimoniale (peraltro non dedotto specificamente dalla stessa parte attrice) vi un serio principio di prova del pregiudizio alla libert di movimento subito dai cittadini. In ipotesi trattandosi di un bene che trova la sua radice nella protezione costituzionale offerta dallart. 16 Cost.: per tali ragioni non pu esser dichiarata la manifesta infondatezza della domanda di risarcimento del danno non patrimoniale per lesione del diritto di movimento. Manifestamente infondata anche la domanda avente ad oggetto il risarcimento del danno per mancato ritiro della immondizia. Il ritardo non ha prodotto lesione del diritto alla salute o ad altri aspetti apprezzabili della qualit della vita degli utenti. Ferme le sopra esposte considerazioni il Tribunale rileva che lart. 140 bis del Codice del Consumo prevede che lazione tuteli a) i diritti contrattuali di una pluralit di consumatori e utenti che versano nei confronti di una stessa impresa in situazione identica, inclusi i diritti relativi a contratti stipulati ai sensi degli articoli 1341 e 1342 del codice civile; b) i diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da un diretto rapporto contrattuale; c) i diritti identici al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali. Nel caso in esame non si verte nellipotesi sub a) ( diritti contrattuali ) perch gli utenti del servizio ne beneficiano a seguito di un rapporto che intercorre esclusivamente tra lerogatore del servizio ed il Comune di Firenze. N si verte nella ipotesi prevista dal comma 2 lettera b: diritti identici spettanti ai consumatori finali di un determinato prodotto nei confronti del relativo produttore, anche a prescindere da un diretto rapporto contrattuale . Ci perch ad avviso del Tribunale tra i prodotti non possono, per espressa previsione del Codice del Consumo, esser annoverati i servizi e tra i produttori i soggetti

che agli utenti lo erogano perch la definizione di prodotto e produttore data dallart. art. 115 del TUC che recita Prodotto e produttore 1. Prodotto, ai fini del presente titolo, ogni bene mobile, anche se incorporato in altro bene mobile o immobile. 2. Si considera prodotto anche l'elettricit. 2bis. Produttore, ai fini del presente titolo, il fabbricante del prodotto finito o di una sua componente, il produttore della materia prima, nonch, per i prodotti agricoli del suolo e per quelli dell'allevamento, della pesca e della caccia, rispettivamente l'agricoltore, l'allevatore, il pescatore ed il cacciatore . Infine linadempimento lamentato dalla parte attrice non pu esser considerato tra le posizioni contemplate dal comma 2 lettera c) che prende in considerazione solo i diritti identici al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali . Il comportamento commerciale scorretto sistematicamente contemplato nel Codice del consumo, nel capo secondo del titolo terzo, agli artt. 20 26 ove sono previste le diverse tipologie tecniche e metodi con cui si possono fornire od omettere informazioni al consumatore, creandogli quindi un danno per la falsa rappresentazione della realt che lo induce a concludere il rapporto contrattuale per lacquisto del prodotto o del servizio oggetto delliniziativa dellimprenditore, limitando la sua libert contrattuale e infliggendogli anche danni per le modalit con cui queste pratiche sono condotte. Nel caso oggetto della presente controversia non si rientra in questo genere di condotte illecite. Neppure si pu collocare linadempimento addebitato alla Quadrifoglio SpA tra le pratiche anticoncorrenziali che attengono a comportamenti in grado di influenzare la liberta negoziale dei consumatori. In definitiva non pu pertanto pronunciarsi lammissibilit della domanda anche se le circostanze di fatto dedotte e gli argomenti difensivi di Quadrifoglio SpA in gran parte disattesi giustificano la compensazione integrale delle spese. IL TRIBUNALE PER QUESTI MOTIVI definitivamente pronunciando sulla domanda proposta da O. D. Z. nei confronti di Quadrifoglio S.p.A. : - dichiara inammissibile la domanda; - dichiara integralmente compensate le spese tra le parti.

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