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COSTITUZIONE DerivadallatinoCONSTITUTIO,cheasuavoltavienedelverboCONSTITUERE: istituire,fondare. Nel diritto pubblico romano consitutio e costitutiones erano soprattutto gli edictaeidecreta,ecioledecisionipromulgatedallimperatore. PertuttoilMedioevoedoltrenontroviamopitracciadiquellaaccezione.

LetdiCromwellegliannidelProtettorato(16491660)furono,pergliinglesi, il tempo costituente per eccellenza. In quegli anni i tentativi di formulare una costituzione scritta furono ripetuti; ma nessuno dei documenti in questione vennedettocostituzione. Chi scrive la storia della costituzione si rif alla Magna Carta e soprattutto alla sua evoluzione inglese. Eppure la vittoria del termine costituzione su tutti gli altri fu decisa dagli Americani negli anni 1776 1787 e, in seguito, dalla Rivoluzione Francese. Una societ nella quale la garanzia dei diritti non assicurataelaseparazionedeipoterinondefinitivamentedeterminatanonha unacostituzioneungovernosenzacostituzionepoteresenzadiritto. Montesquieu e i sui successori hanno razionalizzato un costituzionalismo costruitoapezziebocconisenzapreventivodisegno. Il Regno Unito non ha una costituzione; o nellasserzione che il sistema britannico basato non sulla divisione ma sulla fusione dei poteri; la Gran Bretagna non avendo una costituzione scritta, non prevede nessuna protezione specialeperidirittifondamentali?NellaterminologialegaleingleseParlamento sta per il Re, i Lords e i Comuni che operano congiuntamente come supremo corpogovernantedelregno.Dunque,lonnipotenzadelParlamentopresuppone chetrecorpi,separatiepresumibilmentediscordi,simettanodaccordo.Quindi, ciascunodeitrecorpi,diperssolo,impotente;dalchederivachelasostanza di quella asserita onnipotenza , invece, una struttura limitativa del potere. Storicamente parlando il principio di supremazia del Parlamento si oppone al principiodellasupremaziadellaCorona,ecicheveramentesignificava,quando venneaffermato,cheilRenonavevapoterefuoridalparlamento.Costituzione nonscrittapercistessounacostituzionealtamenteflessibile. Mentreicostituentiamericani,francesi,epoituttoilcostituzionalismoeuropeo del XIX secolo hanno letto le proprie carte costituzionali in chiave normativa, come testi che dicevano ai potenti NON PUOI il costituzionalismo inglese si compiace di essere freddamente realistico e, cos, di rivolgersi al legislatore dicendogliPOTRESTI(setulovolessi,potrestifaretuttoquellochevuoi) Lacostituzioneingleselinsiemedelleregolelegalienonlegalicheregolanoil governo, ovvero una costituzione il documento in cui vengono stabilite le regole che disciplinano la composizione, i poteri e i metodi procedurali dei principaliorganidigoverno. Unacostituzionelagaranziadellalibertdiunpopolo,tuttoquellochepertiene allalibertcostituzionale,laddovenoncnientedicostituzionaleinquelche ne pertiene. Se in Inghilterra costituzione significa il sistema delle libert britanniche, mutatis mutandis gli Europei volevano esattamente la stessa cosa: unsistemadilibertprotetteperogniindividuo,che,seguendolusoamericano delvocabolarioinglese,essichiamavanosistemacostituzionale.Dovendopartire

da zero, i popoli del continente volevano un documento scritto, una carta, che stabilissefermamentelasupremaleggedelpaese. Il fatto che questi atti non siano fusi in un singolo testo non significa che la costituzione inglese sia del tutto non scritta. La costituzione inglese deriva dal dirittodeigiudici,edalimentataesorrettadallaruleoflow.Siacomesiauna costituzionetuttacodificatainununicodocumentosoltantounmezzo.Ciche realmente importa il fine, il telos. E lo scopo originario del costituzionalismo inglese,americanoedeuropeo,eraidentico. GARANTISMO.Cioipopolichiedevanounacostituzioneperchquestovocabolo significava per loro una legge fondamentale, o una serie fondamentale di principi,correlativiadundeterminatoassettoistituzionale,intesiaddelimitare ilpoterearbitrarioeadassicurareungovernolimitato.Icittadinisonoprotettie garantitidallabusodipotere:sottometterelaforzaaldiritto. Ognistatohaunacostituzione,masoloqualchestatocostituzionale.Cosuna generazione dopo laltra, il diritto pubblico europeo dellOttocento procedette cavalcando contemporaneamente due cavalli: la costituzione come qualsiasi ordinestatuale,eilcostituzionalismocomeunparticolareordinedigaranzie. Itotalitarismiportaronoigiuristiadefinirelacostituzionecomeorganizzazione (mancavanoipresuppostigarantisti). Costituzionediventatountermineusatoinduesignificatideltuttodiversi:un significato specifico e sostantivato (il significato garantistico), e un significato cosmicoeformale.Nelprimocostituzioneordinamentoprotettivodellelibert deicittadini,nelsecondocostituzionequalsiasiformacheunostatosid. Ilterminecostituzioneeraunvocabolovacantedelqualeilcostituzionalismosi appropriato, nel XVIII secolo, per rendere lidea di un governo delle leggi (non degli uomini) e limitato dalle leggi. Dopo lesperienza dellAssolutismo, e man mano che si affermano grandi stati accentrati e accentratori, si cominci a cercareunaparolacheindicasseletecnicheatteacontrollareleserciziostatuale delpotere.Questoterminefinconlesserecostituzione:denotavanonsoloquel particolareordinepoliticochenonsolodavaformamaanchelimitavalazionedi governo. Il termine di Aristotele era politeia che rappresenta la configurazione e/o strutturadellacitt;mainaltricasiilconcettopispecifico:operchdenota lassetto delle magistrature della polis, o quando denota la citt ben ordinata, ovvero la buona citt in opposizione a quella democrazia che ne la degenerazione. Per noi la costituzione significa una struttura della societ politica, organizzata tramite e mediante la legge, allo scopo di limitare larbitrariet del potere e di sottometterloaldiritto. IRomani,noniGreci,inventaronoildiritto;manemmenoiRomaniarrivaronoal costituzionalismo. Nella misura notevole nella quale lessere cittadino romano assicuravaprotezione,questaprotezioneglivenivadaleges(nondagliattidetti costitutiones), e dal diritto comune (privato), non dal diritto pubblico. (innumerevoliarbitrii).

TIPIDICOSTITUZIONI GARANTISTA NOMINALE


La costituzione pienamente applicata,malasuarealtontologica data solo dalla formalizzazione della localizzazione esistente del potere politico a esclusivo beneficio dei suoi detentori. Le costituzioni sonopercinominalinelsensochesi appropriano del nome costituzione. Ciequivaleadirechelecostituzioni nominali sono puramente costituzioniORGANIZZATIVE,ciola raccoltadelleregolecheorganizzano ma non limitano lesercizio del potere politico in un determinato Stato. In effetti le costituzioni nominali non pretendono di essere vere costituzioni. Esse descrivono senza infrangimenti un sistema di potere che senza limiti e senza controlli.

PSEUDOCOSTITUZIONEO COSTITUZIONEDIFACCIATA
Sono differenti da quelle nominali in quanto prendono le sembianze diverecostituzioniCichelerende pseudo costituzioni che esse non vengono osservate (almeno in ordine alle loro fondamentali caratteristichegarantiste)Inrealt sonocostituzionitrappola.

Una difesa delle costituzioni nominali e soprattutto delle costituzioni facciata che,adispettoditutto,pursempreeducanoopossonoeducare.Maquestauna difesachepuessereinaccettabile.Lecostituzioniinoggettononhannoinverit nessunoscopoeducativo.Eancheseavesserounaltamenteimprobabileeffetto educativo,restafermoilfattocheeducarenonloscopodiunacostituzione. Unacostituzionepusicontenereaffermazionidiintenti,diaspirazione,mase queste aspirazioni sono affermate per ingannare e sono sistematicamente violate,masfuggequaleeducazionenepossaderivare. Le costituzioni nominali descrivono veramente le regole di funzionamento del sistema politico, mentre le costituzioni di facciata non ci danno nessuna informazioneattendibile. Adognimodo,ladistinzioneutileinsedeanaliticapersepararelecomponenti diuneventualetipomisto(inpartenominaleeinpartefittizio)dicostituzione nongarantista. La distinzione importante anche da un altro punto di vista, perch mostra che se rifiutiamo laccezione garantista non possibile tracciare unalineadidemarcazionetracostituzioneegovernocostituzionale. Nel caso delle costituzioni nominali non abbiamo pi uno stato di prerogativa che sostituisce di fatto lo stato legale: abbiamo invece uno Stato di prerogativa legittimatodellacostituzione. La maggior parte dei paesi possiede una costituzione recente, o perch ha riscritto quella precedente, oppure perch comincia ora. Alcune di esse sono ormai cosi democratiche che non sono pi costituzioni, oppure rendono il funzionamentodelgovernotroppomacchinosoecomplicatoperconsentireaun ogovernodifunzionare,oppureentrambelecose.

DEMOCRAZIA Il termine democrazia indica sia un insieme di ideali, sia un sistema politico, caratteristica che condivide con i termini comunismo e socialismo. Ma democrazia diventata pi difficile da circoscrivere di quanto non lo siano socialismo o comunismo. La democrazia non si mai identificata con una specifica corrente di pensiero: essa piuttosto unprodotto di tuttolo sviluppo dellaciviltoccidentale. Nontuttiisistemipoliticisiprofessanosocialisti,maancheisistemicomunisti affermanodiesseredemocratici.Dallafinedellasecondaguerramondialeinpoi, democrazia abbraccia tutto. Un modo di ovviare a questo inconveniente di scomporre il concetto quanto pi analiticamente possibile, come nello schema quisotto. DEMOCRAZIACOMECRITERIODILEGITTIMITA.Democraziainnanzitutto,un principiodilegittimit.Lademocraziacosintesauninsiememinimoelunico comun denominatore di qualsiasi dottrina democratica. Nessun democratico negacheilpoteresialegittimatosoltantoquandoderivadalpopoloesifondasul suoconsenso. La democrazia come criterio di legittimit si presta a due interpretazioni divergenti:
INTESOCOME PLURALITA' POPOLO INTESOCOME SINGOLO

Il consenso del popolo pu essere una semplice presunzione, una presunzionenonsoggettaaverifica Oppure, non esiste consenso democratico senza che esso venga controllatomedianteprocedureadhoc.

Ilpopoloconcepitocomeentitcollettiva,ocometotalitorganica,siriconduce facilmente a una legittimit presuntiva fondata, al massimo, su acclamazioni plebiscitarie. Pertanto se la democrazia viene concepita soltanto come un principio di legittimit, qualsiasi governo si pu facilmente dichiarare democraticosostituendounconsensoverificatoconconsensopresuntivo.

ILCONTESTOPRESCRITTIVOLadefinizionedidemocraziaderivastrettamente dalsignificatoletteraledeltermine:poteredelpopolo. Trediversiapprocci:


oppositivo:iltermine democraziaindica cichedovrebbe "nonessere" realistico:indicaci che"potrebbe essere" perfezionistico: l'immaginedella perfettasocietche "deveessere"

approccinormatvi

ILCONTESTODESCRITTIVOLadescrizionedicichelademocrazianelmondo reale non fa quasi mai capo alla nozione di popolo. Le democrazie sono poliarchie.Democraziacomeunsistemabasatosupartiticompetitivinelqualela maggioranzachealgovernorispettaidirittidelleminoranze.Ladiscussione centrata sui concetti di rappresentanza principio maggioritario, opposizione, competizionegovernoalternativo,controllo. Insededescrittivatroviamoimposizionimoltodiverse:strutturale,procedurale e comportamentistica. Queste distinzioni non sono separazioni, poich tanto le strutturecomeleproceduredellademocraziasonointeseastimolareeimporre undatocomportamento. GRADO E TIPO DI DEMOCRAZIA (DIMENSIONE EVOLUTIVA) Il problema diventadiindividuareleproprietocaratteristichechedifferenzianounsistema democratico dai sistemi non democratici. La classificazione dei sistemi politici investe il loro effettivo modo di essere, e pertanto rinvia ad accertamenti descrittivi,acomesono(noncomedovrebberoessere). A volte si parla di democrazia per indicare tutti i sistemi politici che non siano dittature manifeste. Questo criterio di identificazione puramente negativo, i requisiti richiesti sono talmente minimi ad elastici da qualificare soltanto una democraziaditipoinizialeoembrionale.Inaltricasiilparametropipreciso,i requisiti pi consistenti, e la democrazia viene qualificata positivamente dalla esistenzadiistituzionirappresentativeediungovernocostituzionale. LE GRANDEZZE Si deve distinguere tra operazioni su piccola o vasta scala, tra microdimensioniemacrodimensioni.Lerelazionifacciaafaccia,valeadirei piccoli gruppi, pongono in questione una microdemocrazia ogniqualvolta una collettivittroppovasta,ospazialmentetroppoestesaedispersa,daconsentire comunicazionidiretteerapportifacciaafaccia.Lamacroelamicrodemocrazia non si assomigliano affatto, e luna non pu rimpiazzare laltra. La micro e la macro democrazia sono inversamente correlata: di tanto cresce lestensione di

una democrazia, di altrettanto diminuisce lintensit di un autentico convivere democratico,diunautenticoeeffettivodecidereinisieme. SIGNIFICATISECONDARI


DEMOCRAZIASOCIALEsiintendedisolitouno statoeunostilespontaneodellasociet.la democraziasocialepuesseredeiinitacomeun ethoseunmododiviverecaratterizzartodalnon riconoscimento

SIGNIFICATI SECONDARI

DEMOCRAZIAECONOMICA

DEMOCRAZIAINDUSTRIALE

LADEMOCRAZIACOMEFORMADIGOVERNO DEMOCRAZIA GRECA E DEMOCRAZIA MODERNA. La democrazia greca, cosi come veniva praticata in Atene nel IV secolo a.C., incarna la massima approssimazione possibile del significato letterale del termine. La democrazia greca era davvero, in sufficiente misura, una democrazia diretta fondata sulla effettivapartecipazionedeicittadinialpropriogoverno. Lademocraziamodernatuttaltracosa.Nonfondatasullapartecipazione,ma sulla rappresentanza; non presuppone lesercizio in proprio del potere, ma la delegadelpotere;non,insomma,unsistemadiautogovernomaunsistemadi controlloedilimitazionedelgoverno. Lademocraziagrecaelademocraziamodernasonoanchediversissimerispetto al problema della libert politica, la dizione democrazia liberale caratterizza la formulamodernaenonsiapplicaalmondoantico. Lalibertdelcittadinodellapolisconsentivanellasuafrazionedisovranit.Vale a dire che la sua libert non era concepita come uno stato di sicurezza e di indipendenza individuale, come spazio privato allinterno del quale ciascun individuoprotettodaisuoidirittipersonali.Lindividuocometaleeraassorbito nel corpo collettivo, il polites era chiamato ad esistere per la polis. E facile vedere che il tipo greco di democrazia non risulta applicabile alle condizioni moderne. Il governarsi di tutti a turno richiede un altissimo assorbimento di tempo e energienellagestionedellacosapubblica(ascapitodelleattivitproduttive),e

presupponealtempostessounbassogradodidistintivit,diesplicitazioneedi specializzazionedellefunzionipolitiche. La conclusione, a prima vista paradossale, che mentre i Greci la democrazia possibile,pernoilademocrazialetteraleunaformadigovernoimpossibile. Non una coincidenza fortuita che mentre i Greci coniarono il termine democrazia per descrivere una forma di governo possibile, i moderni abbiano risuscitatounterminecheprescriveunaformadigovernoimpossibile.Nonun caso perch nel mondo moderno democrazia vuol essere prima di tutto, e soprattutto, una parola normativa che non descrive una cosa ma prescrive un ideale.

CONCEZIONE DELTERMINE DEMOCRAZIA

GRECI:VISIONE POSSIBILE NOI:VISIONE UTOPICA

IDEALEAcominciaredallaRivoluzionefrancesecisiamosemprepioccupati e preoccupati di quel che doveva essere. La democrazia, il socialismo e il comunismosononatiinvecedaunatteggiamentoprometeico,dallaambizionedi nuotarecontrocorrente. Il liberalismo rappresenta il coronamento di un ideale lungamente ambito e perseguito:lidealediungovernomistoebilanciato.Pertantolattualeformadel nome democrazia risale allo stesso motivo che ne spiega il precedente abbandono, vale a dire al fatto che democrazia evoca un ideale estremo, non menoestremo,comeideale,dicomunismo.Conquestononsidice,ovviamente, chelasceltadidemocraziarifletteunadeliberataopzioneutopica;essarisponde anche,innonpiccolamisura,allaentratainpoliticadimassesemprecrescenti. Lademocraziailrovesciodellassolutismounanozioneavversativa,onegativa, la cui funzione di opporre, non di proporre. Dire democrazia equivale semplicementearifiutarelaineguaglianza,lingiustiziaelacoercizione.Madopo il disfare viene il rifare; una volta sconfitto il nemico, il problema diventa di identificareleguaglianza,lagiustiziaelalibertalpositivo.Alcospettodelcosa fare il normativismo democratico si scinde; o si adatta al mondo reale, oppure scavalcaproiettandosiinunperfezionismofuturistico. Ilnormativismorealisticodiscendedallaconsapevolezzadelpericoloopposto. Per il normativismo realistico, di tanto un ideale viene convertito in realt, di altrettantoessodeveessereriproporzionatocommisurandoallaminoredistanza dellobbiettivo. Il normativismo perfezionistico mantiene un atteggiamento oppositivo allinternodiunsistemademocraticooperante.Essononammettechegliideali

abbiano una funzione controbilanciante, e non pu consentire che lideale vittoriosononsiapilidealeseparato. In sede teorica facile confutare tanto il normativismo oppositivo quanto il normativismo utopicofuturistico. Ma il fatto resta che viviamo in un tempo di esplosionediaspettativechealimentanounamareamontantediperfezionismo democratico. Siamo pertanto al cospetto di un difficile dilemma. Affinch la democrazia si affermi e riesca nel mondo reale occorre adottare un normativismorealistico.Maunaimmaginerealisticadellademocrazianediventa una immagine disincantata che non in condizione di reggere, su scala mondiale, alla concorrenza allappello utopico. Il che fa temere che lenorme potenziale energetico dellideale democratico finisca per esplodere proprio sul capodiquelledemocrazieoccidentalichelhannogeneratoediffuso. LA REALTA Il dover essere e lessere della democrazia sono inestricabilmente connessi.Unademocraziaesistenellamisuraincuiisuoiidealieisuoivalorila traducono in realt. Il che non toglie che il nome democrazia si applica assai meglioaldiscorsoprescrittivochenonalcontestodescrittivo. Come? Arriviamo al come della democrazia, una citt democratica e identificata di solito dal modo di selezione dei suoi dirigenti. Il metodo democraticoquelsistemaistituzionaleperarrivareadecisionipolitiche nel quale alcuni individui acquistano il potere di decidere mediante una lotta competitiva per il voto popolare. Questa definizione caratteristicamente procedurale. Lelemento procedurale prevale anche intutteledefinizionicheincentranosullaregolamaggioritariaesuidiritti delle minoranze. Daltro canto, quando ci occupiamo delle strutture e degli organi della democrazia costituzionale lelemento prevalente diventa quello strutturale. Va da s che in molti casi la messa a fuoco strutturaleeproceduralesonocosstrettamentelegatedaprodurreuna definizionechecongiuntamentestrutturaleprocedurale. La divisione pu essere netta, invece, tra definizione strutturale procedurale da un lato, e definizione comportamentistica di democrazia dallaltro. In questultima prospettiva una democrazia dallaltro. In questultima prospettiva una democrazia viene caratterizzata dalla attivitdeisuoicapipichedalloromododiselezione. Governareperilpopolocostituiscelaragiondesserestessadelgoverno democratico.Ealtrettantochiarochestruttureeprocedimentinonsono fini in s ma strumenti. Alla stessa stregua governare per il popolo demofilia,nonancorademocrazia.Perchlademocrazianonsoltantoun modo di governare; anche un sistema politico congegnato in modo da attribuirepoterealpopolo.Unsistemanelqualeilpopoloimpotente, senza kratos, non un sistema democratico. Il tratto distintivo della democrazia nel mondo reale costituito pertanto dai metodi che predispongonoesalvaguardanoilfinegovernareperilpopolo.

I PARAMETRI La democrazia non unentit statica; e la democrazia nel XIX secolononpuesseremisurataallastreguadellademocraziadelXXsecolo,cos comeunademocraziasviluppatadiversadaunademocraziainviadisviluppo. Democrazia indica pi che un meccanismo politico; indica anche un modo di vivere,unademocraziasociale.Esiccomequestedemocrazieattendonoanchea una massimizzazione delleguaglianza, intesa come eguaglianza di status, di opportunit,ediposizionidipartenza,intalcasolecitoparlaredidemocrazia pienaoavanzata. In questo caso un sistema si qualifica come democratico in ragione dei suoi meccanismipichedeisuoirisultati.Valeadire,aquestastregualademocrazia una struttura politica pi che una condizione della societ. Lassetto pi sottolineato non leguaglianza, quanto soprattutto la libert; come naturale, visto che la libert ha una precedenza procedurale sulla eguaglianza. Una democrazia cos commisurata postula libere elezioni, un sistema partitico competitivo e un sistema di governo rappresentativo. E gran fortuna se la democraziariesceaconsolidarsicomeungovernocostituzionalechesottentraa un governo discrezionale. Pertanto un governo costituzionale che assicura la libert politica, la sicurezza personale, e una imparziale giustizia, costituisce il parametronormale,valeadireilmetroattoamisurarelademocrazianormale. Parliamo di democrazia iniziale o embrionale semplicemente per dire che un dato sistema politico non una patente dittature che non consente alcuna libert,nessunaopposizione,enessunaindipendenzadaigiudici. LECONDIZIONILecondizionisonodisolitodiviseinnecessarieesufficienti. SVILUPPO ECONOMICO: mediante i consueti indicatori di sviluppo economico, si vede che ilivelli medidireddito,diindustrializzazione, di urbanizzazione e di istruzione sono assai pi elevati per i paesi democratici.Tuttaviaseguardiamoacasispecificipiuttostocheamedie, le eccezioni sono clamorose e la correlazione tra democrazia e sviluppo economicorisultaspessodebole.Restadasapereseunpaesediventato democratico perch era prospero, o viceversa diventato prospero perch era democratico. La crescita economica una condizione per la crescitadellademocrazia,nonperilsuoavvento. Diamo per concesso che la prosperit moderi le tensioni di classe e la intensitdelleideologie.Restasempreildubbioseunabassatemperatura politicanonfacilitiqualsiasiregime,epertantoselaprosperitnonpossa stbilizzareunadittaturequantounademocrazia. EDUCAZIONE Si argomentato che il singolo maggior fattore di democrazia sia il livello di educazione. Di per s, tuttavia lalfabetismo soloesposizioneacomunicazioni;dalchediscendechelalfabetizzazione pu portare ad una massiccia manipolazione non meno che alla autorealizzazioneindividuale. STRUTTURE INTERMEDIE: che la democrazia presuppone assai pi del benessere un innervatura di strutture intermedie costituita da sottoinsiemi autonomi, gruppi indipendenti e associazioni volontarie. Il sostegno di una infrastruttura di organismi e di istituzioni che si autogovernanosenzadubbiodifondamentaleimportanza.

LEADERSHIP: la leadership una variabile scomoda per due rispetti: primo per la sua elusivit soggettiva, e, secondo, per la sua incidenza perturbatricesuidatioggettivi. Le condizioni di una democrazia avanzata non sono lecondizioni di una democrazia iniziale, e il problema di radicare la democrazia politica in profonditdiversodalproblemadifardecollareunademocrazia. FATTORIOGGETTIVI: 1) lavolontdiunaleadershipefficienteecapace 2) la regolazione del flusso delle domande in modo tale che il sistema politicolepossadigeriresenzasoccombereallacrisidisovraccarico. OPINIONEPUBBLICA Ladizioneopinionepubblicadiconiorelativamenterecente:risaleaidecenni cheprecedonolaRivoluzionefrancesedel1789. Ilfattochelopinionepubblicaemergesiacomedizione,siacomeforzaoperante, in concomitanza con la Rivoluzione del 1789 sta anche a indicare che lassociazioneprimariadelconcettounassociazionepolitica. Unpubblicointeressatoallacosapubblica.Ilpubblicoinquestionesoprattutto unpubblicodicittadini,unpubblicochehaunopinionesullagestionedegliaffari pubblici,edunquesugliaffaridellacittpolitica. Una opinione viene detta pubblica non solo perch del pubblico (diffusa tra i molti,otraipi),maancheperchinvesteoggettiomateriechesonodinatura pubblica:linteressegenerale,ilbenecomune,e,insostanza,larespubblica. Una opinione viene detta pubblica, dunque, quando se ne predicano congiuntamente due caratteristiche: la diffusione tra pubblici, e il riferimento allacosapubblica. VOCE pu esprimere soltanto immediati desideri o bisogni, e cio presupponestatidiinformazioneeancormenostatidicognizione. La differenza tra opinione e SPIRITO ancora pi evidente, con il secondoalludiamoadunsensoprofondo,aunanimo. Ilpuntochelademocraziarappresentativasicaratterizzanoncomegoverno delsaperema,appunto,comegovernodellopinione;ilcheequivaleadireche alla democrazia basta la doxa, che il pubblico abbia opinioni: niente di pi, ma anche,sottolineamolo,nientedimeno. Pubblicaopinionepuesseredefinita,inprimaistanza,cos:unpubblico,ouna molteplicit di pubblici, i cui stati mentali diffusi (opinioni) interagiscono con flussidiinformazionesullostatodellacosapubblica. Stati mentali indotti da flussi di informazione sullo stato della cosa pubblica non gli stati di opinione che troviamo anche nelle societ premoderne e tradizionalistiche, o comunque dove i flussi di informazione non sono propriamenteflussioconcernonolarespubblica.

PUBBLICA OPINONE E DEMOCRAZIA. Per essere in qualche modo sovrano il popolodevedunquepossedereedesprimereuncontenuto:elopinionepubblica appuntoilcontenutochedsostanzaeoperativitallasovranitpopolare. La democrazia governo di opinione, e che la democrazia governo consentito,governofondatosulconsenso.Ungovernodiopinioneungoverno checercaechiedeilconsensodellopinionepubblica;ungovernoconsentito, appunto,ungovernosostenutodallapubblicaopinione. Autori hanno sostenuto che invece la democrazia presuppone il dissenso. Chi sottolinea il dissenso e la conflittualit ha in mente la natura pluralistica della democrazia e quel dissenso che si esprime primariamente nei meccanismi dellopposizione e nellalternanza dei governi. Chi sottolinea limportanza del consensosiriferiscealcosiddettoconsensosullefondamenta,suivaloridifondo esulleregoledelgiocodelsistemapolitico. Finoallavventodeglistrumentiaudiovisividicomunicazionedimassaradioe televisione la teoria della democrazia si poteva fermare a questo punto. Una pubblicaopinioneceraperchceranoigiornali.Piesattamente,ilrequisitodel flusso di informazioni era soddisfatto dallesistenza di una stampa che fosse molteplice e libera. Ne conseguiva infatti, che il pubblico veniva alimentato di notiziechealorovoltaalimentavanounopinionecheeradavverodelpubblico,e ciocheilpubblicosifacevadas.Inaltritermini,lapubblicaopinionechefada architrave alla democrazia unopinione autonoma. Lopinione pubblica non taleperchubicatanelpubblico,maperchfattadalpubblico. Ma sino allavvento dei media per antonomasia i processi di formazione dellopinione erano in equilibrio, o meglio controbilanciati, e cio tali da consentirelautoformarsidellopinionedeipubblici. Lautonomiadellopinionepubblicastatamessaincrisi,ocomunqueindubbio, dallapropagandatotalitariaaanchedallanuovatecnologiadellecomunicazioni di massa. Una opinione pubblica prefabbricata, eteronoma, non soltanto la contraffazione ma anche la negazione di una pubblica opinione autonoma. Unopinione pubblica puramente autonoma o puramente eteronoma costituiscono tipi ideali che non esistono, come tali nel mondo reale. Quando asseriamochelademocraziasifondasullapubblicaopinione,lasserzionevale tantoperlademocraziarappresentativaquantoperlademocraziadirettae,al limite,autogovernante. LA FORMAZIONE DELLOPININE. Le opinioni non sono innate, sono il frutto di processidiformazione. BUBBLEUP:ribolliredelcorposocialechesaleversolalto IncontrapposizionealbubbleuptroviamoilCASCADEMODEL:ciouna serie di processi discendenti a cascata i cui salti sono intervallati da vaschenellequalileacquesirimescolanoognivolta.Ilivellidellacascata sonocinque: 1. Primolivellonelqualecircolanoleideedelleeliteseconomichee sociali 2. Livellonelqualesiincontranoesiscontranoleelitespoliticheedi governo

3. Livello delle comunicazioni di massa, e in buona sostanza dal personalechetrasmetteediffondeimessaggi 4. Livello dei leaders di opinione locale, cio quella parte della popolazione che davvero si interessa di politica, che attento ai messaggideimedia,echedeterminantenelplasmareleopinioni deigruppiconiqualiileadersdiopinioneinteragiscono. 5. Livellodeldemos,serbatoiodeipubblicidimassa. N.B. Importanza dei leaders di opinione locale. Nessuno dei livelli monoliticoenemmeno,disolito,solidale.Dasottolinearelacontinua presenzadifeedbacks,diretroazionidirisalita. Il sistema bubbleup e il sistema a cascata sono fenomeni alternativi che possono benissimo coesistere, ma che di solito si rimpiazzano lunoconlaltro. Nel mondo reale autonomia concetto relativo. Quando asseriamo che nelle democrazie il pubblico si fa una opinione propria della cosa pubblica, non asseriamo che il pubblico fa tutto da s e da solo. Sappiamo benissimo che ci sono influenti e influenzati, che i processi di opinione vanno dai primi ai secondi. Il diffondersi delle influenza formatrici di opinione non da configurare come unaseriediondeconcentrichechesiespandono;ilmodelloacascatacifavedere ilprocessodiformazionediffusionedelleopinioniinmododeltuttodiverso. La pubblica opinione si caratterizza coma tale in relazione a quel che dicono e fannoipolitici.Laclassepoliticaunmicroorganismoaltamentecompetitivonel qualeipartitimanovranoperrubarsiglielettorieipoliticiguerreggianotraloro spessoancheallinternodeirispettivipartiti,persoffiarsiiposti. Dalla molteplicit dei partiti, e ancora pi dalla conflittualit interpartitica, partono, dunque pressoch infinite e certo contrastanti voci, che arrivano in primaistanzaalpersonaledeimedia.Questopersonalenonleritrasmettetalie quali. Come minimo, ciascun canale di comunicazione stabilisce che cosa costituisce, o non costituisce, notizia. Ogni canale seleziona, semplifica, magari distorce,certointerpreta,esoventefonteautoctonadimessaggi. I leaders locali di opinione giocano, al livello successivo un ruolo non meno decisivo.Glistrumentidicomunicazionedimassasono,purnellaloropossanza, strumenti anonimi che non possono surrogare il rapporto personale, faccia a faccia, con un interlocutore in carne ed ossa. Inoltre i media parlano con voci diverse,presentanoveritdiverse. I leaders di opinione locale fanno dunque da filtro ma anche da prisma alle comunicazionidimassa:malipossonoanchedeflettereobloccaredichiarandoli pococredibili,distortiocomunqueirrilevanti. La popolazione fornita di diplomi per pensare cresciuta a dismisura e con la sua crescita, aumentato anche il suo peso specifico. Se non altro per ragioni quantitative il fenomeno dellintelletto, o del pseudo intelletto, si distribuisce a tuttiilivelli.Lespansionedellaprofessioneintellettualeelasuadiffusionepio menoirrequietaintuttoilcorposocialeportadunqueacquaalmodellobubble upeintensificailfermentarediopinionichenoncascanoaffattodallaltomache, allopposto,pullulanoegermogliano,siapureinpiccolinucleidiintellighenzie,a

livello di massa. Le opinioni di ogni singolo derivano anche, e non in piccola parte, da gruppi di riferimento: la famiglia, gruppi di coetanei, il gruppo di lavoro,edeventualiidentificazionipartitiche,religiose,diclasse,etniche,ealtre ancora. Diciamo,allora,cheleopinioniattingonodaduefonti:damessaggiinformanti, manchedaidentificazioni

Chi fa lopinione che diventa pubblica? Tutti e nessuno. Tutti non sono proprio tutti:sonopermolti,emoltiinluoghidiversi.Delpari,nessunononproprio nessunoma,nellaggregato,nessunoinparticolareo,sesivuole,qualcunoche semprediverso. POLICENTRISMOEREQUISITIDELLAUTONOMIADELLOPINIONE.Iprocessidi formazione dellopinione che abbiamo test descritto si applicano soltanto alle liberaldemocrazie, e questo perch unopinione che sia autenticamente del pubblicopresupponetuttaunaseriedicondizioni: LIBERTADIPENSIERO LIBERTADIESPRRESSIONE LIBERTADIORGANIZZAZIONE Lastrutturadellecomunicazionidimassachecaratterizzaleliberaldemocrazie unastrutturaditipoPOLICENTRICO,ancheseilgradovariadapaeseapaese. Visonoanchedemocrazieapolicentrismorelativamentebasso,ocomunquemal congegnatoaifiniche dichiara divolerservire.Anche cos,quando lastruttura delle comunicazioni di tutte le democrazie che viene messa sotto accusa, difficilenegare,quantomenocondatiallamano,ilpolicentrismo.Infattileaccuse vertono, in genere, su una insufficiente democraticit delle comunicazioni di massa, ed escono dal generico quando rilevano che i costi di avviamento di un organo di stampa, di una stazione radio, o di antenne televisive, sono costi proibitivietalidaprivilegiareilpoteredeldenaro. Il requisito necessario e sufficiente ai fini dellautonomia di una pubblica opinioneilrequisitopolicentrico. Ilpolicentrismodeimediadeveessereunpolicentrismoinunqualcheequilibrio, especificatamenteunpolicentrismonondominatodaunavoceschiacciante.
caratteristiche del policentrismo inequilibrio novoce schiacciante

LAPROPAGANDATOTALITARIA La fede nellopinione pubblica, o meglio nella sua autonomia, stata scossa da due fatti nuovi: la potenza intrinseca delle comunicazioni di massa e la propagandatotalitaria. La potenza delle comunicazioni di massa viene in qualche misura neutralizzata dallasuadispersione,dalfattocheemettemessaggidiversi,edalfattocheogni vocevienecontrastatadacontrovoci.Intalcaso,dunque,valelaregolagenerale chequalsiasiforzarisultadomabilesesuddivisaincontroforze. Restaunnutritogruppodipaesiadalta,oquantomenosufficiente,tecnologiadi comunicazioni,ilqualenonsoddisfalecondizionidelpolicentrismoed,invece, astrutturaUNICENTRICA. CARATTERISTICHEDELSISTEMATOTOALITARIO Lastrutturadituttelecomunicazionidimassarigidamenteunocentrica emonocolore Tutti gli strumenti di socializzazione, e precipuamente la scuola, sono egualmentestrumentidiunasolapropagandadistato Il modello totalitario si preserva come mondo chiuso che non vuole parametriesterni Il mondo totalitario capillarmente e incessantemente mobilitato, e in questa perenne mobilitazione i leaders di opinione locale a emergenza spontaneavengonostritolati,ancorpichedalcontrollopoliziesco,dalla morsadegliattivistidipartito,infine,eriassuntivamente,iltotalitarismo sicaratterizzanellesserelinvasioneultimadellasferaprivata. Da un totalismo onnipervadente pu risultare solo una pubblica opinione prefabbricatainblocco,unapubblicaopinioneeteronoma. Ilmodelloacascatacsempre:mahaunsolorivolo Untotalitarismononfallisceinquelcheelimina,ecioinquelchenonfaarrivare al suo pubblico; pu fallire solo in quel che smercia, e cio nel vendere le menzogne che vende. In ogni caso, dunque, un totalitarismo produce un pubblica opinione anchilosata e dimezzata, lopinione che abbiamo detto al negativo. In secondo luogo, anche se un totalitarismo fallisce nella parte in cui fallisce, non dobbiamo credere che il riflusso di rigetto sia facile e tantomeno rapido. Lobbiettivo con il quale i totalitarismi esordiscono , ricordiamolo, la distruzionedellasferaprivata,linvasionedellanimo. Il fallimento possibile, non certo. La tesi secondo la quale una propaganda totalitarianecessariamenteeinevitabilmenteperdelasuaguerraplausibilese argomentatainchiavediinesorabiliciclistoricididecadenza. Al caso limite di unopinione che veramente del pubblico, abbiamo contrapposto in questo scritto il caso egualmente limite di unopinione che sia soltantonelpubblico.Aquestopuntolorizzontetuttodispiegato,enoncpi dannonelrestringerlo.Inquantosegue,quindi,cilimiteremoadapprofondireil ruoloeilimitidellapubblicaopinionenelledemocrazieliberali.

ELEMENTIECARATTERISTICHEDELLAPUBBLICAOPINIONE Il ricercatorenon trova, quando cominciaa scavare, una opinione pubblica,ma opinionidimoltipubblici.Unaopinioneunarispostafornitaaunadomanda insituazionedata.Ogniindividuopossiedeancheuninsiemediopinionechepu essere, come insieme, del tutto sconnesso, relativamente congruente, o anche altamentecoerente.Ladefinizionedicuisopraconsentedisepararelindividuo chedavverocambiaopinione(pocosicuro,pocointenso,ocherispondeacaso), dallindividuocheognivoltaadottalapropriarispostaalcontestoincuidata(e dunquenoncambiaaffatto,insostanza,lapropriaopinione). Cheilpopolodavverosovrano,ecioesercitailpoteredicuititolare,quando vota; e che, per converso, senza libere elezioni lopinione resta disarmata e il consensodellopinionepresuntivo. Linformazione non , di per s, opinione; il problema di come le opinioni stanno assieme. Le opinioni sono agglutinate e magari anche organizzate da unintelaiatura pi astratta (di concetti astratti), e cio dal sistema di credenza ovverodaunaspecificaebendefinitaideologia. Un sistema di credenze predispone alla mente aperta, o quantomeno non ostacola, nel senso che il ricevente dei messaggi ascolta anche i messaggi dissonanti informazioni e opinioni che disturbano e vanno a contraddire le propriecredenze. Unideologia predispone non alla mente aperta, ma alla mente chiusa: il riceventedeimessaggiascoltasoltantoimessaggirinforzantierifiutaimessaggi dissonanti. In merito alla base di informazione soccorrono non soltanto le ricerchesulcomportamentoelettorale,maancheisondaggidiopinione. PROPAGANDAEPUBBLICITAprendiamoilpropagandistaautentico,chenon inagentepubblicitarionoleggiatoperunacampagnaelettoralemauncredente che si dedica a propagare la propria fede politica. Chi vuol convertire una fede politicapuntainprimoluogosullasocializzazione,einconcretosullascuola,sui libri di testo, sugli addetti alla trasmissione del sapere. Il propagandista arriva assai prima dellagente pubblicitario, e lavora in profondit su un terreno che laltroamalapenasfiora.Insecondoluogo,allapropagandapoliticaconsentito un margine di inganno incommensurabilmente maggiore di quello consentito alla pubblicit. La propaganda politica pu smerciare colossali menzogne che nessunnormalecittadinoincondizionidicontrollare. Lapersuasioneoccultachesidispiegainpoliticadituttaltraportata:investela vita nella sua totalit, e quindi arriva, o pu anche arrivare, sino a venderci un infernosottomentitespogliediunparadiso. Lamanipolazionepropagandisticacresceconilcresceredellaideologizzazione. Il politologo cerca di capire quanto la pubblica opinione possa fondare la democraziaecomesitraducaneisuoicomportamentidivoto. OPINIONEPUBBLICAECOMPORTAMENTIDIVOTO

DEMOCRAZIAELEGGENTE,DEMOCRAZIAPARTECIPANTEEREFERENDUM Lademocraziapostulaunapubblicaopinionecheasuavoltafondaungoverno consentitoeciogovernichesonocondizionatidalconsensodiquellaopinione. Peressereautenticoquestoconsensodevefarecapoapubblicichepossiedono opinioni autonome; e per essere efficace deve essere accertato ed espresso mediantelibereelezioni. Ilpuntocheapparepideboleedolentelabasediinformazione.Inpassatole colpe sono state variamente attribuite ai bassi livelli di istruzione, allinsufficiente variet o completezza dei canali dinformazione, alla scarsa intelligibilitechiarezzadelgiocopolitico,oancheallapochezzadellapostain gioco,eciodellealternativeproposteallelettore.Quando,inunpaeseolaltro, queste condizioni ostacolanti sono venute meno, gli effetti sullo stato dellopinione sono stati di gran lunga inferiori alle aspettative. La fascia dei relativamente informati costituita, in prevalenza dai settori dei pi istruiti. Il livellodiinformazioneunafunzionedellivellodiistruzione. Chi pi istruito , per definizione pi informato; ma non detto che una crescitageneralizzatadeilivellidistruzionesiriflettainunaumentodeipubblici informatipoliticamente. Il costo dellinformarsi diventa redditizio solo dopo che linformazione immagazzinataraggiungeunadeterminatasoglia. Quando votiamo per eleggere, non decidiamo singole questioni di governo. Il veropoteredellelettoratoilpoteredisceglierechigoverner;leelezioninon decidonolequestioni,madecidonochisaradeciderle. Unademocraziapartecipantenonsiaccontentadellapartecipazioneelettorale,e nemmeno si pu accontentare del referendum finch resta uno strumento interno, subordinato, di una democrazia che rimane di tipo indiretto e rappresentativo. La democrazia rappresentativa una democrazia governata ( dairappresentanti);maperBurdeauunademocraziagigovernatequandole assemblee rappresentative si piegano alla volont popolare, quando diventano demodirette.LotticadiBurdeaunonaiutaatrovareilconfinetralademocrazia elettoraleeunademocraziadidiversafondazione. Tanto nella democrazia rappresentativa quanto nella democrazia che diremo, per intenderci, referendaria, il cittadino si limita a votare, e siccome nel referendumlopzionesiriduceaunsiounno,lecitoritenerechelopinioneche siesprimenelreferendumsiaancorapicruda,opielementare,dellopinione che si esprime in unelezione. Laddove con il referendum il cittadino decide il proprio,eciodecideunaquestione.Ilreferendumfadunquedaspartiacqueper questo rispetto: che sostituisce il decidere dei rappresentanti il decidere dei rappresentati. Ne consegue che quante pi questioni vengono decise referendariamente, tanto pi una democrazia rappresentativa si trasforma in una democrazia diretta, variatamente da denominare partecipante, davvero governante,oletteralmenteautogovernante. Chi vuole superare la democrazia rappresentativa deve volere una democrazia referendaria, una democrazia imperniata e sostanziata dal rimettere le singole questionidadecidereallaquestionedelpopolo.

Nella democrazia referendaria la pubblica opinione diventa il sine qua non di tutto, e tutto ne dipende. Pertanto non basta che lopinione dei pubblici sia autonoma;importa,invece,chesiadiqualitalpositivo.Chidecidepersnon per s, si badi, ma per tutti deve sapere su cosa decide, e deve anche padroneggiareilproblemasulqualedecide. La padronanza conoscitiva presuppone informazione, e cio un insieme di notizie, di dati. Ma non vero linverso: linformazione non d, di per s, episteme,qualesaperechecomprensionedelproblemanelqualeunadecisione sisitua,eanchedelleconseguenzadelladecisionecheandiamoaprendere.Ese alla democrazia basta la trasformazione dellinformazione in opinione, alla democraziareferendariaoccorrelatrasformazionedellinformazioneinsaper,in conoscenza. La partecipazione vuol essere una partecipazione attiva, generalizzata, che sostituisceilcittadinocheprendeparteinprimapersonaalrappresentanteche ne fa le veci. La teoria della democrazia partecipante ipotizza che le caratteristiche di piccoli gruppi intensi che sentono intensamente i problemi dellacittpoliticasidiffondanoepervadanotuttoilcorposociale. In politica laltamente intenso dunque il dogmatico, il settario, il fanatico. Quel che risulta da tutte le indagini unaltissima correlazione tra intensit ed estremismo: chi prende posizioni estreme altamente intenso, e viceversa. Lintensitcheproduceilcittadinopoliticizzato,altamentepartecipante,staagli antipodidellapadronanzaconoscitiva,eneerodelestessepremesse.Nonche intensitattenzioneinformazionecognizionepadronanza conoscitiva, convarianopositivamente;piuttosto,laserietendeacovariarenegativamente. La democrazia rappresentativa si fonda s una pubblica opinione sufficiente. Ai finidiunademocraziareferendarianonbastalopinione,occorrerebbeilsapere, lacompetenzaconoscitiva. TECNICHEDECISIONALI Unindividuochedecidepers,as,prendeunadecisioneindividuale.Mamolte decisioni non sono di questo tipo: possono essere di gruppo, collettive, o collettivizzate. Una decisione di gruppo presuppone un gruppo concreto di individui che interagiscono faccia a faccia e che sono significativamente partecipi delle decisioni che vanno a prendere. Due persone non fanno ancora gruppo, le interazioniinquestionedebbonoessere,adunminimo,triadiche.Unadecisione collettiva rinvia a un agglomerato pi esteso del gruppo e impossibilitato ad agirecomeungruppoconcreto(decisionidimolti). Unadecisionecollettivizzataunadecisonesottrattaallacompetenzadiciascun individuonelsensochechidecide,decidepertuttiglialtrie,allimite,pertutti. Nullavietacheunadecisionecollettivizzatavengapresadaunapersonasola.Se quella persona decide per tutti, e la sua decisione vincolante nei confronti di tutta la collettivit alla quale indirizzata, allora abbiamo una decisione collettivizzata. Le decisioni individuali, di gruppo, e collettive, sono decisioni qualificatedairispettivititolari,dachi(ilsingolo,ipochi,imolti)decide.

Le decisioni collettivizzate sono politiche solo se presentano le seguenti caratteristiche: 1. di essere sovrane, e cio sovraordinate e prevalenti rispetto a tutte le (eventuali)altre 2. divalereergaomnes,investendo,allimite,linteracollettivitdeicittadini diunostato 3. di essere corredate, al limite, della massima forza cogente (o sanzionabilit) Ilpidellevolteledecisionicollettivizzatevengonopresedaaltripernoi.Anche supponendoche il potere decidentesiademandato a deigruppi(non a unsolo individuo),nondimenoilgrossodiunacollettivitricevedecisionichenonha deciso. Ma la realt costituita da aggregati umani che in tanto costituiscono una collettivit in quanto sottostanno a regole di collettivizzazione. Anche il progresso tecnologico porta naturaliter con s un ampliamento della collettivizzazione,dalmomentochecomportaservizipubbliciebenicollettivi. CALCOLO DEL CONSENSO: la parola calcolo compete per eccellenza al discorso economico. Non che i comportamenti politici siano identici ai comportamenti economici.Tuttaviaviviamoinunetincuiiprimisiavvicinanoeassomigliano sempre pi ai secondi. La politica si allontana sempre pi dalletica dai comportamentidisinteressatimotivatidaldovereperaccostarsisempredipi alleconomia, a comportamenti motivati dallinteresse. E dunque lecito, nel mondo occidentale contemporaneo, postulare che tanto in sede politica quanto insedeeconomicaicomportamentidimassasiispiranolargamentealcriteriodi massimizzareilpropriointeresse. COSTIDECISIONELIERISCHIESTERNI

COSTIRISCHIESTERNI:sonole conseguenzechearrivanoin capoadogniindividuo dall'esterno,predecisioninon presedalui(glicapitano addossodafuori) COSTI COSTIDECISIONALI:sono interni;cioicostidicoloroche partecipanioalladecisione

COSTIDIOPPRESSIONE: ongisutozia,arbitrio,privazione, coercizione

COSTIDISPRECO:ciodi incompetenza,inettitudine, inneiicienza,

note: COSTIESTERNI Icostiesternipidolentieaiqualimegliosappiamocomeovviaresonoicostidi oppressione. La pericolosit una componente importante dei costi esterni, le decisioni collettivizzate hanno un alto potenziale di rischio per i terzi che le subiscono senzaprenderle.Ilrischiouneventualit,mentreilcostounconsuntivo.

COSTIDECISIONALI Sono misurabili in termini monetari. In tal caso misuriamo per il costo dellorganizzazione, o se si vuole dellinfrastruttura (burocratica o altre) richiestadaundeterminatosistemadecisionale. vederelibro CRITERI DI IMPORTANZA circostanze, o variabili, che ne condizionano la applicazionealmondoreale. a) La materia del contendere. La maggiore o minore importanza, oppure la maggiore o minore gravit, delle decisioni. Le decisioni di gravitimportanza massima verranno dette capitali; quelle di minoreosecondariaimportanzaverrannodettenoncapitali b) La cultura politica. questa nozione, invero complessa, ci interessa soltanto per questo rispetto: se una societ politica sia, come tale, consensualeoconflittuale.Seunacomunitaccettaimedesimivalori difondoeglistessimetodidirisoluzionedeiconflitti,alloradiciamo che possiede una cultura politica omogenea, il che equivale a dire consensuale. Ne consegue che una collettivit omogenea e consensuale si pu permettereunariduzionedellepreoccupazioni,eperessaminoricosti decisionali. c) Soggettivit delle percezioni. Si visto che anche limportanza gravit delle decisioni dipende, almeno in parte, da elementi soggettivi.Nondimeno,unavoltastabilitouncriterio,ouninsiemedi criteri, possibile graduare la materia del contendere in modo oggettivoo,piesattamente,subasiintersoggettive. La differenza tra la componente soggettiva riducibile ad una qualche oggettivit,elacomponenteirriducibilmentesoggettivavieneintutta evidenzaquandounagraduatoriadiimportanzavienesottopostaaun ristrettogruppodiespertidaunlato,eaigrandipubblicidallaltro.

SOMMANULLA,SOMMAPOSITIVAEDECISIONICONTINUE Abbiamovistocheledecisionicollettivizzatecomportanoduetipidicosto(rischi esterni e i costi decisionali) e quale sia il modo di impostare il calcolo della collettivizzazione. La domanda ora : come si decide e con quale esito. Per rispondereoccorreprendereinesameiseguentielementi:

SOMMANULLA:quandounaparteguadagna esattamentequelchelacontroparteperde. TIPODIESITO SOMMAPOSITIVA:quandotuttipossonoguadagnare.in sostanzalasommapositivailcorrispettivodiungioco cooperativo

comesi decidee conquale esito?

SITUAZIONIDECISIONALIDISCONTINUE:talvolta siamochiamatiadecidere,unatantum,suuna questionesola.E'ilcasodeireferendum,edancheil casodelleelezioni.Lesituazionidecisionali discontinuenonsonoscelteacapriccio,masono impostedaigrandinumeri,ocomunquedacollettivit slegateedisperse TIPODISITUAZIONE DECISIONALE SITUAZIONIDECISIONALICONTINUE:troviamoun gruppodurevolealqualevienesottopostounilussodi decisioni,eciounaseriediquestionichesono connesseechesisusseguononeltempo.Intalcaso abbiamounasituazionedecisionalecontinua caratterizzatadalfattochenessunodeidecidenti decideinisolamento,echeognidecisionetrova,opu trovare,unsuocollegamentoconaltre.Ungruppocon questecaratteristichevieneidentiiicatochiamandolo COMITATO.

DISTRIBUZIONE DELLAINTENSITA' DELLEPREFERENZE

perogniproblemavisonocolorochesentonoquel problemaappassionatamenteealtrichenonnlo sentono,ochelosentonopoco.Ilcheequivaleadire cheperogniquestionetroviamounadiseguale intensitdipreferenze(positiveonegative) individuali.

regola maggioritaria

sitrattadiunaregolaintesaa risolvereiconilitti;conilitti cheriilettonopreferenzedi segnocontrario.Ilsuo fondamentocheadognuno debbaessereattribuitoeguale pesoinquantoindividuo.Il chenontogliecheladiseguale intensitdeinostrisedei nostrinounarealt;una realtchesegnaillimitedel principiomaggioritario.Non sisostienechedovremmo attribuireegualepesoaeguali intensit,invecedieguale pesoadindividuidichiarati eguali.

REGOLA MAGIORITARIA: si cerca soltanto di spiegare come mai la regola maggioritarianonmaiaccettatasinoinfondo,enonmaiaccettatadatutti.In particolare, ecco perch le minoranze intense regolarmente contestano il principiomaggioritarioerifiutanodisottomettervisi. Ladifferenzacheleminoranzeintensesonoaggregatidispersiedeffimeri.Se nonsonoeffimeri,perchsonoorganizzatiemobilitatidaminoranzeintense:e cosilcircolosisalda. Posto che il principio maggioritario disconosce la diversa intensit delle preferenzeindividualineconseguechetaleprincipiodeveessereadoperatocon cognizione di causa, con precisa consapevolezza dei suoi limiti e comunque, in mancanza di meglio. Difatti lunanimt rende giustizia alla intensit delle preferenze: a tal punto che un solo dissenziente intenso pu bloccare la decisione Finora abbiamo guardato alla diversa intensit delle preferenze come un ostacolo, come un elemento che ostacola la applicabilit del principio maggioritario.Mailfattocheleintensitsianodiversepuesserevistocomeun fattopositivo,comeunvantaggio.Selepreferenzediognunofosseroegualmente e fortemente intense, sempre, per tutte le questioni, difficile capire come un corpodecisionalepossacomporreipropridissidiinterni.Seunorganodecidente arrivanelpropriosenoaunaccordo,proprioperchsuognisingolaquestione le preferenze dei suoi componenti non sono egualmente intense. Insomma, laccordofacilitatodalfattoche,afrontedegliintensi,stannoinonintensi.Ma aquestopuntooccorreapprofondireilgiricordatosistemadeicomitati,eper essoilmododioperaredeipiccoligruppiinvestitidadecisionicontinue. COMITATIEUNANIMITA Icomitatisonopiccoli,vannogrossomododadieciatrentapersone,opocopi, e anche per questo motivo tendono a moltiplicarsi e sono numerosi. Questa scarsavisibilitnontogliecheinqualsiasisistemapoliticoledecisioninascono in seno a dei comitati, che sono istruite da dei comitati, e spesso decise da un comitato di ultima istanza. Visibile o no, dunque, il sistema dei comitati finisce peravereunpesodecidenterisolutivo. Unsistemadicomitatipostodaquesteduecondizioniistitutive: 1. Stabilitdegliorganidecidenti 2. Unaseriecontinuadiquestionidadecidere Icomitatinonfunzionanoquasimaiconregolemaggioritarie.Disolitoilgruppo nonvota.Invecetrovaunaccordosullabasediquestatacitaaspettativa:chequel cheognicomponentedelgruppoconcedeoggigliverrricambiatodomani.Ela regola del DO UT DES. Ma il meccanismo pi complesso: un meccanismo di compensazioni reciproche differite o anche di scambi e pagamenti interni differiti. I presupposti di un sistema di compensazioni , scambi o pagamenti interni differiti,sonoimplicitiinquantogidetto,esonodue: La diseguale intensit di preferenze, questione per questione, dei componenti del gruppo: chi cede, o concede, chi sente quel determinatoproblemamenointensamentedichidomanda Ilcontraccambioneltempo,eciosullealtredecisionifuture:chicedeo concede oggi si aspetta (tacitamente) di essere ricambiato in qualche altraoccasione.

Questi elementi sono strettamente legati. Infatti chiaro che la differibilit presupponeunfuturo,unflussodidecisionichesirinnovanoneltempo. Il sistema dei comitati trova la sua forza nel fatto di non fondersi su pie intenzionimadiessereunsistemadiconcretiincentivievantaggi.Difatti,come sisargicapito,unsistemadecisionaleasommapositiva. Ogni comitato ha i suoi conflitti, e conflitti che pu risolvere solo decidendo a maggioranza. Quando si decide a maggioranza il gioco a somma nulla: la maggioranza vince e la minoranza perde. Se questa maggioranza stabile, avremo sempre una stessa maggioranza che vince sempre, e una stessa minoranzacheperdesempre.Esecos,alloranoncsistemadicomitati:non cperchnonfunziona. Ognicomitatoinseritoinunafittaretedialtricomitati,espessounadecisione nondiventaesecutivasenzailnullaostaolappoggiodialtricomitaticollateralie sovraordinati. DEMOCRAZIA E SISTEMA DI COMITATI: il problema della compatibilit tra sistemadicomitatiedemocrazia. Solounpiccologruppo,einparticolareuncomitato,pudiscutere,esaminaree vagliare: e la disamina faccia a faccia dei pro e contro delle possibili soluzioni costituisce parte integrante della formazione della decisione. Secondo, un sistema di comitati tanto pi necessario quanto pi si deve far ricorso alla divisionedellavoro,eperessaallaspecializzazionedellecompetenze. Quanto pi un sistema politico si democratizza, tanto pi i comitati si moltiplicano; e questo a prescindere dalla crescita dellapparato burocratico e delleareediinterventodelloStato. La crescita dei comitati esprime esigenze pluralistiche di decentramento e moltiplicaizone dei centri decisionali. Inoltre, i comitati sono occasione di partecipazione. Partecipare vuol dire prendere parte, essere partecipe, esere incluso. Il significatodelterminesemplicissimo;malasuatraduzioneinpraticanonlo. Ovviamente la partecipazione possiede una dimensione psicologica: il sentirsi partecipe.Allinizio,quandosiestendevailsuffragio,inuovivotantisisentivano partecipi. Ma con landar del tempo, con lassuefazione, la partecipazione elettoralenoncibastapi. La partecipazione perde di effettivit quando pi aumenta il numero dei partecipanti.Elaveritchesoloilpiccologruppoconsenteunapartecipazione autentica, che solo in un piccolo gruppo ci sentiamo efficaci, una parte decidentecheconta. Aumentareleoccasionidipartecipazioneaumentandoipiccoligruppidecidenti risolve il problema di chi nei comitati ci sta; ma cosa non viene a chi ne resta fuori? Ovviamente nulla, o ben poco, a meno che il sistema di comitati non sia legatoallacollettivitesterna,aldemosingenerale,dalcordoneombelicaledella rappresentanza. E con questo arriviamo al vero tratto distintivo del sistema di comitaticheoperaallinternodiunsistemademocratico:lesistenzadicomitati rappresentativi.Nelledemocrazieicomitatirestano,anziaumentano;mailloro

modo di formazione, e per esso la loro composizione, si trasforma. Non , sintende, che tutti i comitati diventano a composizione rappresentativa. Un sistema decisionale si articola come una rete stradale, come un reticolato di percorsi. Per controllarlo basta controllare alcuni incroci. Se i comitati che agisconoinnomeepercontodeirappresentatisonobenpiazzati,nebastauno perpercorso. Se per democrazia si intende, alla lettera, un demopotere, niente va bene, ivi inclusoilsistemadeicomitati. Cioccupiamosempremenodellatitolaritdelpotere,eciinteressiamosempre pi degli effetti delle decisioni: su chi ricadono, e secondo quali criteri. Chi reclamalamassimizzazionedeldemopotereritienechetuttiiproblemisianoin entrata.Maiproblemipassibilidisoluzionesonosoprattuttoinuscita. Sevediamoilpoterenonpiinchiavedidemopoteremadidemodistribuzione, in questottica il sistema dei comitati rivela la sua positivit democratica. Ne risultacheunsistemadicomitatirappresentativiproducedemodistribuzioni.E questoperlasempliceragionecheilsistemadeicomitatiproduceesitiasomma positiva. Se un comitato sta per dei rappresentati, tutti coloro che sono rappresentati in quel comitato sono beneficiati, alla distanza, da un sistema decisionaleacompensazionidifferite. Ditantoaumentalanumerositdelcorpodecidente,dialtrettantosidevevotare per applicare un qualche principio maggioritario che , di per s, una tecnica decisionale a somma nulla. Non sempre ne necessariamente cos. Le tecniche maggioritarie sono a somma nulla quando le maggioranze e le minoranze sono stabilizzate. Le minoranze intense battute ai voti trovano ascolto e soddisfazione solo nel sistema dei comitati. Dal che discende che in tanto le minoranze intense sono disposte a sottostare (quando occorra) alla regola maggioritaria, in quanto trovano adeguate contro assicurazioni e compensazioni in un meccanismo decisionaleasommapositiva. SISTEMADICOMITATI: Non solo riconosce lesistenza della diseguale intensit di preferenze individuali,malemetteaprofitto Produceesitiasommapositiva:grazieallecompensazionidifferite,tutti possonoguadagnare,seppureindiversamisura Produce decisioni discusse e argomentate, a differenza dei sistemi decisionalicheregistranosemplicementelaforzadivolontprecostruite. Se poi aggiungiamo la clausola che alcuni dei comitati in questione debbano essere comitati rappresentativi, i vantaggi di un sistema di comitatisono: o Forte riduzione dei rischi esterni: le decisioni sono sottratte allarbitriodiunosoloedemandateagruppitenutiarisponderne o Equidistribuzione(tendenziale)deicostibeneficiesterni o Fortissima riduzione dei costi decisionali, visto che i meccanismi rappresentativi consentono di ridurre drasticamente le dimensionidiognicomitato

Con tutto questo non si vuole n si pu sostenere che la proliferazione di un sistemadicomitatirappresentativicostituisceunaadeguatarispostaaiproblemi

della cosiddetta democrazia partecipativa. Per soddisfare questa esigenza nellambito di un sistema di comitati occorrerebbe un numero di comitati cos altodacreare,dalpuntodivistafunzionale,situazionidisovraccarico,eanzidi indigestione,sicuramentedisfunzionali. La numerosit dei comitati costituisce un costo decisionale. Le occasioni di partecipazione vengono diminuite, non aumentate, dal depotenziamento di un sistemadicomitati. APATIA,PARTECIPAZIONE,REFERENDUM Apatia, dal cittadino indifferente alla politica o, come anche si dice, depoliticizzato. Questo problema non che unaltra faccia della diseguale intensit, analogamente troviamo interessedisinteresse nei confronti della politicanelsuoinsieme. Il quesito si divarica in due direzioni: la partecipazione attiva (il fare), e la cognizioneinformazione (il sapere). Una maggiore e migliore democrazia presuppone che le due cose aumentino insieme, di pari passo. Il che non : lintensit emotiva e la competenza cognitiva variano indipendentemente luna dallaltra.Laumentodellapassionenoncomportaunaumentodellacognizione; e pu anche darsi che a maggiore passione corrisponda minore cognizione (il fanaticosagi,ononglioccorresapere) Problema dellinformazione del cittadino relativamente bassa: il comune cittadino soffre di indigestione: inondato, bombardato e frastornato da un eccessodiinformazione. Ripartiamo ancora una volta dalla diseguale intensit delle preferenze. Se le preferenzesonodisegualicicomportacheanchelattenzionediseguale. Laumento di intensitinteresse non comporta, di necessit, aumento di conoscenze:sipuessereappassionati(attivissimi)eignoranti.Ilchenontoglie chedaldisinteressenonpunascereinformazioneecognizione. La partecipazione effettiva e fruttuosa quella che si attua nei sistemi dei comitati. Se un sistema di comitati non scoppia per sovraccarico, e cio se la proliferazionedeicomitatitrovaunlimitechenesalvalafunzionalit,proprio grazieagliapatici. La democrazia partecipativa si pu esprimere anche mediante listituto del referendum. In verit, il referendum considerato un istituto di democrazia diretta; ma niente vieta di vederlo, in prospettiva, come strumento principe di partecipazione. Il referendum ha fatto il suo tempo, nel senso che largamente superato dai sondaggi demoscopici. Se davvero vogliamo tastare il polso della collettivit, allora sarebbe assai meglio istituzionalizzare i sondaggi di opinione, introducendoli,conledovuteenecessariegaranzie. Un referendum nazionale esposto agli stessi agenti di mobilitazione e di propaganda che intervengono nelle campagne elettorali. Quando non sono i partiti, allora sono i gruppi di pressione che interferiscono pesantemente nei verdetti. Dunque, come istituto di democrazia diretta il referendum tanto diretto non . E quale strumento di informazione il referendum non dei migliori.

Difatti il referendum rientra nei casi nei quali il principio maggioritario, comporta sicuramente esiti a somma nulla. Il referendum tipicamente una decisioneoneshot,acolposolo,chetaglialatestaaltoro:chivince,vincetutto; chiperde,perdetutto;esullaquestioneilproblemachiuso.Neconseguecheil referendumnonunbuonmetododirisoluzionedeiconflitti. Le minoranze intense possono ancora accettare i verdetti dei referendum nei paesi a cultura omogenea nella misura in cui non vi si pongono problemi di fondo;maunaminoranzareligiosachesitrovasseperdentesuunproblemache toccalaproprialibertdiculto,ominoranzarazzialechevenisselesanellasua identitetnica,nonaccetterlapropriasconfittaconaltrettantafacilit,ecerto sisentiroppressa.Ilpuntocheunricorsosconsideratoaireferendumrischia nondirisolvere,madiapprofondireemoltiplicareiconflitti. La funzionalit e le condizioni di utilizzazione di questo strumento sono da chiarire e fermare per leventualit che ci venga riproposto quale strumento principale,eanzicomelasoluzione,delproblemadellapartecipazione. Il referendum non decide quali persone (o partiti) andranno a risolvere i problemi, ma li risolve senzaltro, le sue virt sono indisgiungibilmente legate allipotesichetuttisianoinqualcheminimamasufficientemisurainformatidello statodellequestioni.

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