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A PROPOSITO DEL COMMENTARIO DEL CODICE CIVILE DIRETTO DA ENRICO GABRIELLI (*) Sowiman: 1, Introducione, ~ 2. Il Commentario come genere letteatio, - 3. II Com mentatio Gabrielli. 4. La materia del contrato, ~ 5. La materia della respon sabilea civil ~6. Ringraziament e conclusion. PAOLO GROSSI 1, Amici, io ho un eémpito minimo, doveroso ma ~ insieme — as- sai gradevole: quello di ringraziare i numerosi presenti, Temevamo la pioggia, ma questo bel sole romano ha reso fortunatamente pid tenue il sacrificio di salire sul Colle, Quindi, grazie, di gran cuore! Un ringraziamento particolare ad Annibale Marini, che & di casa alla Consulta come Presidente emerito. Oggi, egli perd qui come un capo-scuola accademico, un grande capo-scuola nel campo del diritto Civile; Enrico Gabrielli &, infatti, suo allievo diretto, Un ringraziamento anche a Pietro Rescigno e a Giorgio De Nova, che hanno accettato prontamente il nostro invito e che tiusciranno sicuramente a fare di questa mattinata qualcosa di fecondo nell"ambito delle iniziative culturali della Corte Costituzionale. 112016 & un anno felice per la Corte, durante il quale ci si sta im- pegnando in due direzioni: si sta guardando a ritroso lungo i sessanta anni di vita del nostro organismo giudiziatio e si tenta un bilancio di tuna foltissima operosita; si cerca, altresi, di aprie porte e finestre del nostro augusto palazzo, sia verso la societA civile italiana instaurando dialoghi franchi e costruttvi con studenti universitati e delle scuole me- die superior, sia con l'intiera scienza giuridica italiana, come dimostea il Convegno da noi organizzato nei giorni 19 ¢ 20 maggio accogliendo studiosi provenienti dalle maggiori Universita della Repubblica. In questo complesso di attivita la presente mattinata si inserisce alla perfezione. Oggi parliamo, infatti, di un autentico monumento di scienza giutidica, di un imponente Commentatio, che ha assunto ai miei (F) Relazioni volte al Convegno “La persstente attualita del Commenter del codice civil. A proposito del Commentaro del Cadicecivlediveto da Enrico Gabrielli” enutosi a Roma presso la Corte Costituzianale il 10 novembre 2016. 2 A. MARINI occhi la forma di uno specchio dalla straordinaria fedelta; specchio di quanto il laboratorio civilistico italiano ha prodotto e sta producendo in «questi ulti tempi. Quale bilancio del eammino che la scienza civilistica italiana ed europea sta percorrendo, testimonia bene la disponibilica culturale cui aceennavo poco fa. Da ultimo, alcune parole di gratitudine: a Entico Gabrielli coor dinatore di quest'opera davvero ammirevole, ad Annibale Marini, che governera i lavori, ai graditie illustti ospiti Pietro Rescigno e Giorgio De Nova. Non voglio, tuttavia, omettere un grazie ¢ un abbraccio alfettuoso al giudice costituzionale Mario Morelli, atnico tra i pit cari € nostro méntore in camera di consiglio sul terreno da lui aratissimo del diritto civile. Ascolteremo con attenzione, sicuti che ne trarremo un notevole profitto. La parola, ore, al gubernator navis al carissimo amico Annibale ANNIBALE MARINI 2, Ilustre Presidente e Maestro, Cari Colleghi, Gentili Signore e Signor, ho sempre considerato la brevita una delle virti di chi parla, ed una virtd che, a mio avviso, si colora di doverosita, quando il compito &, come quello affidatomi generosamente dal mio ¢ nostto Presidente sostanzialmente, ordinator. ‘Anche se, devo aggiungere, che si tratta di un compito che rap. presenta un autentico privilegio, perché coloro che parleranno del Commentario di Enrico Gabrielli, sono grandi civilist ai quali sono legato da rapporti di amicizia ¢ di ammirazione e per uno di essi, parlo di Pietro Rescigno, anche di affetto per essere stato autorevole componente della mia commissione di concorso a cattedta e, quindi uno dei maggiori responsabili della mia vita accademica I privilegio che mi attribuisco abbraccia anche, non potrebbe non abbracciare, Enrico Gabrielli, che 2 stato non solo il direttore, ma, se mi consentita Pespressione, Panimatore del Commentario che ha saputo realizzare, e si tratta di un merito non di poco conto, in un breve volgere di tempo. Due ticordi di Enrico Gabrielli U primo, cui faceva cenno il nostro Presidente, quale giovane brillante ricercatore presso la mia Universita di “Tor Vergata” € non aggiungo altro, perché parlerei di me stesso. U secondo, personale, quale non dimenticato e non dimenticabile maestro di sci e compagno di vacanze invernali, cercando di insegnar APROPOSITO DEL COMNENTARIO DELGC DIRETTODAE. GABRIELLE. = 3, senza peraltro riuscirc, a sciare sulle nevi di Madonna di Campiglio anche perché, in questo, come in altei campi della vita, pet insegnare, occorre un Macstto ¢ un allievo ¢ nella specie c'era il Maestto ma maneava V'allievo, Un cenno, ma solo un cenno, per non contraddire la virtt della brevit’, al Commentario, quale genere letteratio, non gia sotto 'aspetto della sua storia, che la presenza di Paolo Grossi renderebbe del tutto inutile ma della sua continuita, pur ripetendosi che il codice civile non ha oggi nell’ordinamento quella centralita che gli doveva essere riconosciuta al tempo della sua emanazione ¢ nonostante autorevoli ¢ ricotrentiinviti a ripensare lo stesso significato di codice civile Inviti (devo dirlo anche se sotto voce) rimasti in certa misura ina scoltati,essendosi negli ultimi decenni la legislazione orientata pid sul modello codicistico, che su quello della decodificazione, come attestano i ricorrenti codici di settore diretti a regolareil processo amministrativo, ali appalti pubblici, il diritto del consumatore e via dicendo. E parlate di decodificazione rispetto a questi precedenti mi sembra tun po’ azzardato. Non ho, poi, bisogno di dire, rattandosi di un aspetto che sara og- getto di un particolare approfondimento nelle relazioni che seguiranno, che diversamente dal trattato, ove lo sforzo ricosteuttivo & diretto ad inquadtare le singole fattispecie e gl istituti nel loto rispettivo ambito, il commentario, proprio in ragione di una stretta consequenzialita segnata dal susseguirsi delle singole norme, impone un severo ordine espositivo. E non aggiungo altro perché il mio compito, al di Ia del testuale € genetoso riferimento che devo sempre al mio e nostro Presidente Paolo Grossi, @ soltanto ordinatorio degli interventi programmati, che inizieranno con quello di Pietro Rescigno, al quale ho il piacere di dare la parola ed il cui insegnamento ci fara sentire viva la nostalgia di non sedere ancora nei banchi dell’ Universita ad ascoltarlo, PIETRO RESCIGNO 3. Grazie, Presidente, del rinnovato invito ad inseritmi nella pre- sentazione del Commentario al codice civile ditetto da Enrico Gabrielli; assolverd il compito in una frazione di tempo assai pid breve di quella prevista, per corrispondere alla scelta della mia persona, ad Enrico aradita, c posta al'inizio degli intervent. II Presidente Grossi ha parlato di un'opera imponente, di una rassegna monumentale della dottrina ¢ della giutisprudenza elaborata attorno al codice in un settantennio 4 P RESCIGNO di impegno e di ricerca. Gli interventi di de Nova ¢ Morelli avranno ad oggetto particolari settori; Ponere di un breve e generale discorso, 8a me affidato, oltre che per i legami di affetto ¢ pet le sperimentate collaborazioni con Enrico, verosimilmente pet la mia veste di decano dei civilist italiani, un ruolo che si traduce in una sorta di rappresen- tanza degli studiosi del dititto privato nella tradizione accademica del nostro paese. Da Annibale Marini sono state ricordate la funzione propria del genere letteratio a cui appartiene l'opera di commento ad un testo e la differenca dal trattato, Quella del trattato costituisce un’esperienza da me vissuta: alludo al “Trattato di ditito privato’ per i tipi della stessa Utet ¢, pit vicina nel tempo, ad un’esperienza condivisa con Entico € ancora aperta; parlo del “Trattato dei contratti’ che deve alle capacita di organizzazione e di scelte da lui operate il notevole successo in termini di quaniita e qualita dei volumi realizzati. Il commentario, come Mavini i ricordava, si lega in maniera pid stretta ad un testo normativo, nel nostro caso all'intero codice civile del quale segue il disegino col pro gramma di esaustiva completezza e di costruttiva coerenza. U commentario Gabrielli ha visto la luce in un tempo relativa mente breve, cosi offtendo gia una ragione per apprezzatlo e per ve deme accresciuta I'utlita pratica, Opere del genere, pur pregevoli, si collocano spesso in una dimensione di cosi lunga durata, dall'inizio al loro compimento, da rendere impossibile o estremamente difficile un disegno sistematico che riesca a comprendere su una linea comune tutti i contributi. La brevita del tempo della realizeazione favorisce invero Pappartenenza di ogni parte dell’opera ad una ispirazione unitaria; pa rimenti obbedisce all’esigenza di un metodo uniforme e di identta delle fonti la presenza di curatori dei vari ‘moduli’ in cui opera é articolata Ancora, a rapidita nel compimenta dell’opera impedisce di raccogliere contriburi che rispondono ad una situazione generale di sistema in un certo momento storico assieme a contributi che si adeguano ad esigenze nuove e diverse di sistema. Anche il mio ‘Trattato riuscl ad essere approntato in un tempo breve (ma non comparabile con quello che contrassegna Vopera di Gabrielli); mi resi conto allora dell’importanza del fattore dal punto di vista dell'impegno editoriale e soprattutto pet le aspettative che il lettote ripone in un’opera del genere. I genere letterario ha una sua nobile tradizione peril codice cvile italiano che ba costituito materia dell'impegno di Gabrielli; i modell della dotttina e della pratica tedesca, come spesso accade, provocano € sollecitano Pattenzione di chi poi si muove nella realta del nostro paese A PROPOSITO DEL COMMENTARIODELCC. DIRETTO DAE. GABRIEL. 5 Mcodice tedesco del 1900 conobbe, ancor prima di entrare in igo. ze, una lunga vacatio, che doveva consentie alla dotitina di appropriatsi della nuova legge sistematica del diritto privato, Durante la vacanza, in attesa che divenisse in concreto la legge comune del diritto privato, lo Staudinger rappresentd il momento pit rilevante pet la dotirina e per Ja pratica; a distanza di un secolo, nel 1998, Staudinger editore ha pro- ‘mosso un convegno che voleva costituire un bilancio della etteratura di tipo commentaristico; essa in Germania ha accompagnato stagioni cariche di fattie di tensioni drammatiche che hanno caratterizeato la storia del paese. Credo che il codice di Gabrielli possa aspirare ad oc- cupare nella dottcina italiana un ruolo e una importanza noon dissimili da quelli che nella dottrina tedesca hanno visto opere colletiive qual & Staudinger, opere che piace pensare siano state presenti ai collaboratoti come esemplari modell Lopera consta di 45 volumi; il proposito di allargare il discorso alla legislazione speciale nelle materie in cui il codice ne & direttamen. te integrato potrit consentire lo sviluppo di alcuni moduli e quindi la pubblicazione di altri volumi, ma intanto il commento presenta un’ar- chitettura completa che mette in luce la cocrenza dell unitario disegno. Si@ fatto cenno dei modell della radizione tedesca; il pit risalente dei commentari al nostro codice & legato ai nomi di D'Amelio e Finzi, ¢ realizzd negli anni Quaranta del secolo passato il fruttuoso incontro di un altissimo magistrato ¢ di uno dei civilsti pitt intetessanti del primo Novecento. Paolo Grossi ha dedicato a Finzi pagine indimenticabili, rivalutando il peso che esercitd con scritti fondamentali nella dottrina civilistca, attento osservatore dellofficina delle cose nella vicenda del moderno diritto privato, Di un’altra esperienza 2 opportuna la menzione: curata dalla stessa Uset intorno agli anni Sessanta e prevalentemente realizzata con apporti di magistrati 'inizitiva presentd modell di svolgimento della materia di sicuro interesse: nell'appunto che Enrico Gabrielli mi ha fomito si richiama il precedente come importante non solo nella linea editoriale dell'Utet, ma anche e soprattucto per gli autori che curarono le singole materie. Direi che l'opera conferma i valore del codice, non solo come forma di tecnica legislativa, e del nostro codice in particolare, Un codice che la mia generazione ha cominciato a conoscere e a studiare negli anni della prima applicazione, con la discussione e il dissenso relativi alla tenuta del testo ed all’esigenza di superatlo e additittura di accantonarlo prima ancora di averne sperimentato la capacita di aggregezione attorno a tesi e discipline. 6 P.RESCIGNO Vi era, negli anni della prima applicazione, un vivace contrasto di opinioni circa la compatibilita del codice stesso con il nuovo sistema delle liberta e della democrazia che il nostro paese aveva riguadagnate, I codice era nato in un clima estremamente incerto cia il suo destino: ora, a distanza di tempo, constatiamo che il codice non solo rimane in vita, ma resiste alle stesse materie che comprensibilmente hanno ricevuto sviluppi ¢ nuove regolamentazioni e specificazioni (pensiamo soprattutto al diritto di famiglia, al diritto del lavoro, al dirtto dell’im- presa, materie che hanno conosciuto apport legisativi ed elaborazioni della giurisprudenza assai significative). Del codice, nei primi tempi della concreta applicazione in un clima profondamente mutato, si doveva raccomandare ¢ si tentd allora una rilettura idonea a renderlo in ogni caso tispondente al disegno inno- vatore che aveva riguardato la societa italiana, il legislatoree il giudice costituendo i due personaggi pitt rilevanti nel quadro del necessatio adeguamento delle strusture formali delle norme al clima della demo- cerazia ritrovata Credo che questo commentario venga a distanza di tempo, nella misura pit felice, a confermare che il codice civile meritava, cosi come @ accaduto nella nostra storia, di essere preservato nella sua dimensione, adattato alle nuove esigenze, materia, come si é deto, di una rilettura € poi di un compito che va al di la del semplice invito a scorreme la sequenza, Si & sottolineato il lungo arco di tempo che separa ¢ mette a confronto il commento che nasce (e ricordavo Yopera di D’Amelio ¢ Finzi) nella stagione in cui le nuove formule entrano in vigore, ¢ il commentatio che rappresenta il risultato di una lunga, sofferta, spess0 radicale considerazione a distanza di tempo dall’opera legislativa. La mia generazione ha conosciuto, del codice civile, queste vi- cende; ora un ritorno al codice pud essere il risultato della lettura di un’opera complessa ed articolata come quella che oggi viene presentata Gabrielli ha condiviso con me, come ho gia detto, atte esperienze, a cominciare dal trattato, forse altrettanto ambizioso, dedicato ai con: tratti: anche per quello apprezzai la capacit ammirevole di Enrico di individuare i singoli settori su cui far cadere la specifica ricerca ¢ i sollecitare competenze e collaborazioni, consentendo anche a quel trattato di avviarsi ad un fortunato approdo, Credo che questi titoli possano giustificare Pinvito a fgurare tra gli amici che oggi sono qui convenuti per rendere testimonianza dell’apprezzamento per limpegno di direttore del commentario al codice civile ‘) PROPOSITO DEL. COMNENTARIODELC.C BIRETTODAE.GAnRIELLT. = 7 Un commentario al codice civile significa prendre posizione citca il valore del codice come leage fondamentale dei rappotti privat: di un disitto privato che vinceva ogni disegno politico e tutte le ambiguita della prospettiva suggerita dalla ideologia del corporativismo secondo una rigida architettura che nascondeva propositi eversivi del sistema del codice. Mi pare che a distanza di tempo non solo si debba esprimere ade. sione alla linea di salvezza del codice, ma alttesi, attraverso un'opera che ha visto tanti autori impegnati, si debba condividere il superamento di ogni posizione di dubbio che poté accompagnare le voci, ora pitt misurate ora pit irose, che contrassegnarono il dibattito sulla vita dei codici nei primi anni della nostra democrazia, Mi pare che un commentario come il Gabtielli sia davvero impor. tante pet convalidare a distanza di tempo quella che fu un'opinione largamente diffusa nella generazione alla quale appartengo: la mia ge- nerazione visse, forse piu con I'ascolto che con 'intervento personale nel dibsttito, la crisiallora riferita sia allo Stato sia alle leggi che lo Seato si era date, e quindi Padeguamento del sistema normativo e il supe ramento della ideologia sullo sfondo della stessa disciplina legislativa consegnata al codice civil, A distanza di tempo mi pare che opere come questa siano lo strumento pitt alto di controllo e di verifica. Il commentario di Ga- brielli conferma cid che poi é esistito nella realta concreta: un codice applicato, un codice vissuto, in vieti di interventi della giurisprudenza e di letture della dotirina in sede di singole monografe e nei disegni sistematici dei manuali ¢ delle opere pitt impegnative. Mi pare che opera di codificazione risulti,attraverso lo strumento rappresentato dal commentario, non solo appagante come capacita di ordinare una {ntera realta, ma anche in termini di coerenza del diseano. Quindi @ un’opera che & al tempo stesso di dottrina e di accom. pagnamento delle pratiche soluzioni elaborate dalla giutisprudenca testimonianza del dititto vivente, come suol dirsi con una formula felice che vuole significare appunto un diritto consapevolmente vissuto dall'interprete e applicato quoridianamente dal giudice, Credo che cisi debba rallegrare di vedere compiuta, ripeto in tempi brevi,e quindi con una sostanziale comunanza di vedute ¢ di aecenti, un'opera collettva di cosi grande momento. Si diceva della elaborazione dottrinale, a cominciare da categorie rimaste estrance al disegno legislativo, e che invece sono essenziali per capire il uolo delle teorie: il commentario segue sia la via dei concetti normativi, sia quella di concetti che, rimastiestranei formalmente al 8 G.DENOWA linguaggio del codice, costituiscono la sostanza del discorso del giurista. Si pensi all'mportanza della dottrina del negozio giuridico, ai progress! in materia di responsabilita per fatto illecito, alla disciplina dellimpresa € del lavoro alla luce di nuove acquisizioni, Gli interventi che seguiranno sono dedicati a specifiche matetie quindi consentiranno di vedere singole discipline ¢ di legare a queste discipline gli apporti dei singoli collaboratori, provenienti dall'ambiente accademico ¢ da altri ambiti professionali che pure articchiscono i] tessuto di un'opera del genere (pensiamo al notariato). Vorrei manifestare ancora non solo l'apprezzamento e Pammira- zione per lopera, ma anche la gratitudine per aver voluto un mio breve intervento, che dell'opera intende sottolineare il significato nella vita di chi lo ha coordinato e per utili del lettore di ogni formazione nella multiforme esperienza del ditito, Vi tingrazio. GIORGIO DE NOVA 4, Chi affronta oggi Pavventura di curare un Commentario al Codice Civile deve innanzi tutto essere convinto che il codice civile sia ancora oggi — come a me piace dire ~ il grande indice del nostro diritto privato. Ma deve anche essere consapevole che non tutto sta nel codice civile Mi é stato alfidato il compito di parlare del contratto, ¢ dei con trati, nel Commentario. Ebene a me pare che un patticolare merito del Commentario che oggi presentiamo stia proprio nella piena con. sapevolezza che non tutto sta nel codice civil, in materia di contratto. 4.1 Mi limito, anche se so che non dovrei, al ditito interno. Innanzitutto, sopra al codice civile, c’é la Costituzione. Ma cosa troviamo, nella Costituzione, sul contratto? Umberto Breccia, nel commento all'att, 1321, dedica alcune pagine molto dense ed articolate all'«autonomia contrattuale nel quadro costituzionales (pag, 67 ss.), pagine che muovono dalla concezione della garanzia indiretta per esplorare la possibilita di qualche profilo di garanzia diretta. Ma qui occorre ricordare la riflessione di Pietro Rescigno, che si conclude per la mancanza di una garanzia costituzionale della liberta contrattuale ¢ (1) Resciono, Premessa & I conteati in generale a cura di E. G in Trattato det ielli, ed, ratt,direto da P. Rescigno e E. Gabrielli, Torino, 2006, p. XLIX. | PROPOSITO DEL COMMENTARIO DEL.CC DIRETTO DAL. GABRIELLE 9) Per parte mia mi limito a sottolineare un profilo che mi sembra meriti approfondimento. Si @ venuta consolidando una nozione di or- dine pubblico c.d. internazionale, come limite al applicazione in Talia dileggi straniere ed al riconoscimento di sentenze straniete, autonoma rispetto alla nozione di ordine pubblico interno, perché coincidente con i soli principi fondamentali del nostro ordinamento, E su ci non si pud che concordare. Ma quando si tratta di identificare quali siano i principi fondamentali del nostro ordinamento, la tendenza & di rin venirli nella nostra Costituzione (si veda la e.d. ordinanza Lamorgese, Cass., I sez. civile, ordinanza 9478/2016.). Ora, se vero che nella Carta Costituzionale si rinvengono principi fondamentali del nostro ordinamento, non & detto che in essa si trovino ‘atti; prineipi fondamentali del nostro ordinamento. Altro él giudizio di costituzionalta, altro & Papplicazione del limite dell'ordine pubblico E dunque diventa essenziale identificare, anche in materia di contratti, cosa dice e cosa non dice la Carta Costituzionale. 4.2, Accanto al codice civil, vi sono leggi che disciplinano profil del contratto in generale, e singoli contratti. Sono leggi che il Curatore del Commentario ha chiamato non gi “complementati”, secondo un uso tradizionale, bensi “collegate”, cosi utilizzando il termine da me introdotto nel 1979 quando ho iniziato a curare l'edizione del Codice Zanichelli, ¢ cid al fine di riconoscere maggiore dignita alle leggi ap- punto collegate. Qual 2 il rapporto tra le norme del codice civile sul contratto e le norme collegate generali sul contratto? Per notme generali collegate sul contratto intendo ad esempio: (i) le notme sul contratto che si trovano nel codice del consumo, sia per quanto concerne le pratiche commerciali scorrette sia per quanto riguarda le clausole vessatorie; Gi) la normativa antitrust, sia comunitaria sia interna, con il divieto di imtese e di pratiche abusive di posizione dominante; (ii) Pabuso di dipendenza economica, ormai accreditato come figura generale, al di Ja della sua collocazione nella legge sulla subfornitura; (iv) il divieto di disctiminazione, quale limite alla liberta di scelta delPaltro contraente. 11 Commentario mostra piena consapevolevza anche di questo tema, Cosi sempre Breccia affronta ex professo il divieto di discrimi- nazione (sub. art. 1322, p. 104 ss.) e la normativa sulle pratiche com- merciali scorrette (sub. art. 1322, p. 170 ss.) Vig da chiedersi se possa individuarsi un ctiterio generale di co- ordinamento trail dititto comune dei contratti ¢ la disciplina generale 4i settore ~ come sarebbe ovviamente prefetibile - 0 se invece si debba ragionare caso per caso. Si & prospettata al riguardo una alternativa 10 G.DENOVA il dititto comune dei contratti resta impregiudicato dalla normativa generale di settore, o invece le due discipline (quella di diritto comune ¢ quella di settore} devono essere composte in un disegno unitario 2. A me é patso, parlanda a suo tempo del rapporto tra disciplina di dititto comune ¢ disciplina relativa ai contratti dei consumatori , in tema di clausole vessatorie, di individuare tale rapport nel concorso tra norme, si che i timedi di diritto comune si aggiungono, ove necessatio, ai timedi postia specifica protezione dei consumatoti » soluzione pot consacrata dallart. 1469 Bis, So bene che questo modo di impostare il rapporto é oggi con: siderato superato da alcuni, che promuovono la composizione in un disegno unitario delle normative a confronto, Ma debbo dire che non ‘mi pare che tale diversa impostazione sia riuscita a pervenire a risultati affidabili e condivisi. E vedo che anche Breccia, nell’affrontare il rapporto tra norme di dititto comune sul dolo determinante ed incidente e disciplina delle pratiche scorrette sta ben attento a non concludere pet una automatica interpretazione modificatrice delle norme di diritto comune alla luce delle norme di settore, e propone invece una applicazione delle norme di dirito comune coerente con il singolo contesto conlittuale (Breccia, sub, art. 1324, p. 1759). Occorre poi considerare che all'interprete si pone un ulteriore arduo quesito: se tra norme che appartengono entrambe a codici di settore sussista un rapporto di specialita * 4.3. Sono poi fuori dal codice alcuni tipi contrattual 11 Curatore del Commentario ha affrontato la questione in modo pragmatico, dedicando un volume del Commentatio a questi nuovi conttatti: &il volume denominato “dei singoli contratt, leggi collegate” a cura di Daniela Valentino, in cui si trovano per vero sia nuovi tipi Jegali sia contratti tuttora atipic: Ia concessione di vendita, il contratto di pronti contro termine, il contratto autonomo di garanzia, il franck sing, il factoring, il leasing. 44, Non & certo il caso che riprenda il tema dei contrat aipici, a cui ho dedicato la mia attenzione anni fa. Qui vorrei soltanto sottoline- (2) Coa'S. Datu Monacite, Praviche commercial corvette, obblighi di informa one, dolo contrattuale, in Anrauarto del contratto, Torino, 2009, p. 108, (0) G. De Nowa, Le clausole vesatovie, Milano, 1996, p. 8. (4). A. Zovnint, Sul rapporto di specilitd tre norme appartenenti ai “codict dé settore” (lo jus variandi nei codiei del comtuma e delle comunicizioni elettronich), in Ru. dir civ., 2016, p. 136 A PROPOSITO DEL CONNENTARIO DEL CC. DIRETTODAE. GABRIEL. 11 are una tendenza recente del nostro legislatore. In passato il legislatore recepiva un tipo della prassi, trasformava il tipo sociale in tipo legale: magati lo faceva in ritardo, magari lo faceva male (pensiamo al leasing eal franchising), ma questo era il processo che aveva luogo nei favolosi anni 70 (e seguenti). (Oggi mi pare che sempre pitt spesso il legislatore promuova nuovi tipi legali, invitando le part‘ stipulatli, e promettendo vantaggi(fscali enon) per chi lo fa Penso al patto di famiglia (promosso derogando al divieto dei patti successori e al principio della quota di riserva in natura), penso al rent 10 buy (promosso con disposizioni ad boc quanto alla pubblicitA immo biliare), penso ai contratti di rete (promossi con agevolazioni fscali), penso al contratto di affidamento fiduciario (promosso dalla legge c.c. “dopo di noi", nel caso in cui sia a favore di disabili, da agevolazioni fiscali). Una promozione che solo di tado ha sucesso. 4.5. Infine, ma, davvero non meno importante é il tema di cid che sta “sotto” al codice civile. Voglio dire tutta la notmativa secondaria, sino ai provvedimenti delle Autoriti Indipendenti, che in larga misura forniscono la “vera” disciplina di molti contratt: dai contratti bancari, ai contratti finanziat, ai contratti dell'energia, ai contratti assicurativi ai contraiti delle telecomunicazioni. Anche su questo tema troviamo un cenno di Breccia (p. 74) nel commento allart, 1322, la dove ricorda cid che discutevamo nel 1984, giovani professori, parlando di riserva di legge, ex art. 41, 3° comma cost., e quanto oggi riscontriamo, 4.6 In conclusione, di fronte ad un ordinamento complesso, se siamo convinti, come io sono convinto, che il giurista non deve anda- ze la dove lo porta il cuore, ma deve seguire un percorso razionale ¢ verificabile, abbiamo bisogno di una mappa. I! Commentatio diretto da Enrico Gabrielli é una mappa aggiornata, attenta e consapevole MARIO ROSARIO MORELLI 5. Paolo Grossi, che ho il priviegio di avere come mio Presidente ¢ fratemo amico, ha definito il Comentario del codice civile diretto da Enrico Gabrielli un “monumento di scienza giutidica”, uno “specchio dalla straordinaria fedelta di quanto il laboratotio civilistico italiano ha prodotto ¢ sta producendo in questi ultimi tempi” Da questa felice immagine mi piace ptendere spunto per alcune brevi riflessioni, 12 MR MORELUE 1 nostro Commentatio effettivamente riflette, qual specchio fede: le, il “codice vivente” e ci racconta compiutamente il vissuto della codi ficazione, le vicende che hanno attraversata dalla nascitaallattualit In questa narrazione, ci si imbatte innanzitutto in quella che al tempo dei nostri studi giovanili, fu definita la “fuga dal codice”: feno: ‘meno legato alla scissione dell'unita concettuale di istituti fondamentali, segmenti dei quali andavano appunto a cercare la loro disciplina fuori dal codice, in leggi speciali. Tanto @ accaduto per «la proprieti», cui sono subentrate «le (varie forme di) propriety; & accaduto per «il eon tratto», che ha dato vita ad una variegata e estremamente specialistica tipologia di «contratti> (della quale il prof. Gabrielli & autore di un censimento puntuale ed esaustivo) e potrebbe ancota accadere per «la famiglia» cui la societa tende ad affiancare altre «famiglie» Momenti significativi, restituiti al nostro ricotdo, sono poi quelli legati alla rilettura del codice nei laboratori della giurisprudenza e della doterina Riletture, in alcuni casi, estremamente originali e creative, che hanno lasciato il segno. Vedo qui, tra i presenti, il Presidente Franco Bile, che, come estensore di una storica sentenza delle Sezioni unite della Cassazione, rovesciando gli clementi costitutivi dellistituto della «accessione, ha introdotto, tra i modi di acquisto della proprieta, la figura nuova della «accessione invertita» che, peril suo innegabile appeal, & rimasta, pet anni, al centro dell’elaborazione giurisprudenziale Come dimenticare poi I'esperimento di cinetica, portato a felice conclusione dal giovane Gabrielli, che @riuscito a tragheteare un istituto antico come il «pegno» dalla classica posizione statica ad una posizione dinamica, ed ha messo in citcolo «ll pegno rotativo» (Felice sua opera prima) che ha aperto nuovi e concreti spazi operative rivitalizzato cosi, il pegno tradizionale. Ma la vicenda pitt signficativa, che ha segnato la vita del Codice civile, & innegabilmente quella legata all’incontro con la nuova Corte costituzionale. Incontro che ha costretto il nostro Codice a misurarsi con una scala di valori, in cui la persona non veniva pit in riliewo, per il profilo della sua tutela, solo come titolare di res o come forza lavoro, ma esigeva di collocare al vertice della scala assiologica il valote in sé (0 metavalore) della sua dignit’. Da qui la lunga e felice stagione (non ancora del tutto conclusa) della rilertura di tanti istieuti codicistici in chiave costituzionalmente adeguata. Un esempio per tutti, che ritengo paradigmatico, & quello legato alla figura della responsabilitcivile,c.d, aquiliana. APROROSITO DEL COMENTARIO DELCC DIRETTO DAE GABRIELLE 13 Al riguardo della quale, la presenza in aula della cara amica Maria Pia Baccari, autorevole docente di dititto romano, mi induce a partite alle antiche radici dell isttuto, per sottolineare gli elementi di sacralita che ne connotano la genesi. Nell'antica comuniti romana, pare, infatti, che Pingresso di un ‘nuovo soggetto avvenisse nel contesto di una cerimonia solenne, alla presenza del sacerdote, durante la quale la new entry doveva effettuare luna «sponsiom, doveva cioé promettere di rispettare le regole della eon vivenza (i «mores maiorum) ed, ove tai regole egli avesse poi violate, compiendo qualcosa di «nor liciturg», era chiamato ad affrontare una sorta di rito penitenziale, in cui doveva tinnovare la «sponsion, con una -

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