A PROPOSITO DEL COMMENTARIO DEL CODICE CIVILE
DIRETTO DA ENRICO GABRIELLI (*)
Sowiman: 1, Introducione, ~ 2. Il Commentario come genere letteatio, - 3. II Com
mentatio Gabrielli. 4. La materia del contrato, ~ 5. La materia della respon
sabilea civil ~6. Ringraziament e conclusion.
PAOLO GROSSI
1, Amici, io ho un eémpito minimo, doveroso ma ~ insieme — as-
sai gradevole: quello di ringraziare i numerosi presenti, Temevamo la
pioggia, ma questo bel sole romano ha reso fortunatamente pid tenue
il sacrificio di salire sul Colle, Quindi, grazie, di gran cuore!
Un ringraziamento particolare ad Annibale Marini, che & di casa
alla Consulta come Presidente emerito. Oggi, egli perd qui come un
capo-scuola accademico, un grande capo-scuola nel campo del diritto
Civile; Enrico Gabrielli &, infatti, suo allievo diretto,
Un ringraziamento anche a Pietro Rescigno e a Giorgio De Nova,
che hanno accettato prontamente il nostro invito e che tiusciranno
sicuramente a fare di questa mattinata qualcosa di fecondo nell"ambito
delle iniziative culturali della Corte Costituzionale.
112016 & un anno felice per la Corte, durante il quale ci si sta im-
pegnando in due direzioni: si sta guardando a ritroso lungo i sessanta
anni di vita del nostro organismo giudiziatio e si tenta un bilancio di
tuna foltissima operosita; si cerca, altresi, di aprie porte e finestre del
nostro augusto palazzo, sia verso la societA civile italiana instaurando
dialoghi franchi e costruttvi con studenti universitati e delle scuole me-
die superior, sia con l'intiera scienza giuridica italiana, come dimostea
il Convegno da noi organizzato nei giorni 19 ¢ 20 maggio accogliendo
studiosi provenienti dalle maggiori Universita della Repubblica.
In questo complesso di attivita la presente mattinata si inserisce
alla perfezione. Oggi parliamo, infatti, di un autentico monumento di
scienza giutidica, di un imponente Commentatio, che ha assunto ai miei
(F) Relazioni volte al Convegno “La persstente attualita del Commenter del
codice civil. A proposito del Commentaro del Cadicecivlediveto da Enrico Gabrielli”
enutosi a Roma presso la Corte Costituzianale il 10 novembre 2016.2 A. MARINI
occhi la forma di uno specchio dalla straordinaria fedelta; specchio di
quanto il laboratorio civilistico italiano ha prodotto e sta producendo in
«questi ulti tempi. Quale bilancio del eammino che la scienza civilistica
italiana ed europea sta percorrendo, testimonia bene la disponibilica
culturale cui aceennavo poco fa.
Da ultimo, alcune parole di gratitudine: a Entico Gabrielli coor
dinatore di quest'opera davvero ammirevole, ad Annibale Marini, che
governera i lavori, ai graditie illustti ospiti Pietro Rescigno e Giorgio
De Nova. Non voglio, tuttavia, omettere un grazie ¢ un abbraccio
alfettuoso al giudice costituzionale Mario Morelli, atnico tra i pit cari
€ nostro méntore in camera di consiglio sul terreno da lui aratissimo
del diritto civile. Ascolteremo con attenzione, sicuti che ne trarremo
un notevole profitto.
La parola, ore, al gubernator navis al carissimo amico Annibale
ANNIBALE MARINI
2, Ilustre Presidente e Maestro, Cari Colleghi, Gentili Signore e
Signor, ho sempre considerato la brevita una delle virti di chi parla, ed
una virtd che, a mio avviso, si colora di doverosita, quando il compito
&, come quello affidatomi generosamente dal mio ¢ nostto Presidente
sostanzialmente, ordinator.
‘Anche se, devo aggiungere, che si tratta di un compito che rap.
presenta un autentico privilegio, perché coloro che parleranno del
Commentario di Enrico Gabrielli, sono grandi civilist ai quali sono
legato da rapporti di amicizia ¢ di ammirazione e per uno di essi,
parlo di Pietro Rescigno, anche di affetto per essere stato autorevole
componente della mia commissione di concorso a cattedta e, quindi
uno dei maggiori responsabili della mia vita accademica
I privilegio che mi attribuisco abbraccia anche, non potrebbe
non abbracciare, Enrico Gabrielli, che 2 stato non solo il direttore,
ma, se mi consentita Pespressione, Panimatore del Commentario che
ha saputo realizzare, e si tratta di un merito non di poco conto, in un
breve volgere di tempo.
Due ticordi di Enrico Gabrielli
U primo, cui faceva cenno il nostro Presidente, quale giovane
brillante ricercatore presso la mia Universita di “Tor Vergata” € non
aggiungo altro, perché parlerei di me stesso.
U secondo, personale, quale non dimenticato e non dimenticabile
maestro di sci e compagno di vacanze invernali, cercando di insegnarAPROPOSITO DEL COMNENTARIO DELGC DIRETTODAE. GABRIELLE. = 3,
senza peraltro riuscirc, a sciare sulle nevi di Madonna di Campiglio
anche perché, in questo, come in altei campi della vita, pet insegnare,
occorre un Macstto ¢ un allievo ¢ nella specie c'era il Maestto ma
maneava V'allievo,
Un cenno, ma solo un cenno, per non contraddire la virtt della
brevit’, al Commentario, quale genere letteratio, non gia sotto 'aspetto
della sua storia, che la presenza di Paolo Grossi renderebbe del tutto
inutile ma della sua continuita, pur ripetendosi che il codice civile
non ha oggi nell’ordinamento quella centralita che gli doveva essere
riconosciuta al tempo della sua emanazione ¢ nonostante autorevoli ¢
ricotrentiinviti a ripensare lo stesso significato di codice civile
Inviti (devo dirlo anche se sotto voce) rimasti in certa misura ina
scoltati,essendosi negli ultimi decenni la legislazione orientata pid sul
modello codicistico, che su quello della decodificazione, come attestano
i ricorrenti codici di settore diretti a regolareil processo amministrativo,
ali appalti pubblici, il diritto del consumatore e via dicendo.
E parlate di decodificazione rispetto a questi precedenti mi sembra
tun po’ azzardato.
Non ho, poi, bisogno di dire, rattandosi di un aspetto che sara og-
getto di un particolare approfondimento nelle relazioni che seguiranno,
che diversamente dal trattato, ove lo sforzo ricosteuttivo & diretto ad
inquadtare le singole fattispecie e gl istituti nel loto rispettivo ambito, il
commentario, proprio in ragione di una stretta consequenzialita segnata
dal susseguirsi delle singole norme, impone un severo ordine espositivo.
E non aggiungo altro perché il mio compito, al di Ia del testuale
€ genetoso riferimento che devo sempre al mio e nostro Presidente
Paolo Grossi, @ soltanto ordinatorio degli interventi programmati, che
inizieranno con quello di Pietro Rescigno, al quale ho il piacere di dare
la parola ed il cui insegnamento ci fara sentire viva la nostalgia di non
sedere ancora nei banchi dell’ Universita ad ascoltarlo,
PIETRO RESCIGNO
3. Grazie, Presidente, del rinnovato invito ad inseritmi nella pre-
sentazione del Commentario al codice civile ditetto da Enrico Gabrielli;
assolverd il compito in una frazione di tempo assai pid breve di quella
prevista, per corrispondere alla scelta della mia persona, ad Enrico
aradita, c posta al'inizio degli intervent. II Presidente Grossi ha parlato
di un'opera imponente, di una rassegna monumentale della dottrina
¢ della giutisprudenza elaborata attorno al codice in un settantennio4 P RESCIGNO
di impegno e di ricerca. Gli interventi di de Nova ¢ Morelli avranno
ad oggetto particolari settori; Ponere di un breve e generale discorso,
8a me affidato, oltre che per i legami di affetto ¢ pet le sperimentate
collaborazioni con Enrico, verosimilmente pet la mia veste di decano
dei civilist italiani, un ruolo che si traduce in una sorta di rappresen-
tanza degli studiosi del dititto privato nella tradizione accademica del
nostro paese.
Da Annibale Marini sono state ricordate la funzione propria del
genere letteratio a cui appartiene l'opera di commento ad un testo e la
differenca dal trattato, Quella del trattato costituisce un’esperienza da
me vissuta: alludo al “Trattato di ditito privato’ per i tipi della stessa
Utet ¢, pit vicina nel tempo, ad un’esperienza condivisa con Entico €
ancora aperta; parlo del “Trattato dei contratti’ che deve alle capacita di
organizzazione e di scelte da lui operate il notevole successo in termini
di quaniita e qualita dei volumi realizzati. Il commentario, come Mavini
i ricordava, si lega in maniera pid stretta ad un testo normativo, nel
nostro caso all'intero codice civile del quale segue il disegino col pro
gramma di esaustiva completezza e di costruttiva coerenza.
U commentario Gabrielli ha visto la luce in un tempo relativa
mente breve, cosi offtendo gia una ragione per apprezzatlo e per ve
deme accresciuta I'utlita pratica, Opere del genere, pur pregevoli, si
collocano spesso in una dimensione di cosi lunga durata, dall'inizio al
loro compimento, da rendere impossibile o estremamente difficile un
disegno sistematico che riesca a comprendere su una linea comune tutti
i contributi. La brevita del tempo della realizeazione favorisce invero
Pappartenenza di ogni parte dell’opera ad una ispirazione unitaria; pa
rimenti obbedisce all’esigenza di un metodo uniforme e di identta delle
fonti la presenza di curatori dei vari ‘moduli’ in cui opera é articolata
Ancora, a rapidita nel compimenta dell’opera impedisce di raccogliere
contriburi che rispondono ad una situazione generale di sistema in un
certo momento storico assieme a contributi che si adeguano ad esigenze
nuove e diverse di sistema.
Anche il mio ‘Trattato riuscl ad essere approntato in un tempo
breve (ma non comparabile con quello che contrassegna Vopera di
Gabrielli); mi resi conto allora dell’importanza del fattore dal punto
di vista dell'impegno editoriale e soprattutto pet le aspettative che il
lettote ripone in un’opera del genere.
I genere letterario ha una sua nobile tradizione peril codice cvile
italiano che ba costituito materia dell'impegno di Gabrielli; i modell
della dotttina e della pratica tedesca, come spesso accade, provocano €
sollecitano Pattenzione di chi poi si muove nella realta del nostro paeseA PROPOSITO DEL COMMENTARIODELCC. DIRETTO DAE. GABRIEL. 5
Mcodice tedesco del 1900 conobbe, ancor prima di entrare in igo.
ze, una lunga vacatio, che doveva consentie alla dotitina di appropriatsi
della nuova legge sistematica del diritto privato, Durante la vacanza, in
attesa che divenisse in concreto la legge comune del diritto privato, lo
Staudinger rappresentd il momento pit rilevante pet la dotirina e per
Ja pratica; a distanza di un secolo, nel 1998, Staudinger editore ha pro-
‘mosso un convegno che voleva costituire un bilancio della etteratura
di tipo commentaristico; essa in Germania ha accompagnato stagioni
cariche di fattie di tensioni drammatiche che hanno caratterizeato la
storia del paese. Credo che il codice di Gabrielli possa aspirare ad oc-
cupare nella dottcina italiana un ruolo e una importanza noon dissimili
da quelli che nella dottrina tedesca hanno visto opere colletiive qual &
Staudinger, opere che piace pensare siano state presenti ai collaboratoti
come esemplari modell
Lopera consta di 45 volumi; il proposito di allargare il discorso
alla legislazione speciale nelle materie in cui il codice ne & direttamen.
te integrato potrit consentire lo sviluppo di alcuni moduli e quindi la
pubblicazione di altri volumi, ma intanto il commento presenta un’ar-
chitettura completa che mette in luce la cocrenza dell unitario disegno.
Si@ fatto cenno dei modell della radizione tedesca; il pit risalente
dei commentari al nostro codice & legato ai nomi di D'Amelio e Finzi, ¢
realizzd negli anni Quaranta del secolo passato il fruttuoso incontro di
un altissimo magistrato ¢ di uno dei civilsti pitt intetessanti del primo
Novecento. Paolo Grossi ha dedicato a Finzi pagine indimenticabili,
rivalutando il peso che esercitd con scritti fondamentali nella dottrina
civilistca, attento osservatore dellofficina delle cose nella vicenda del
moderno diritto privato,
Di un’altra esperienza 2 opportuna la menzione: curata dalla
stessa Uset intorno agli anni Sessanta e prevalentemente realizzata con
apporti di magistrati 'inizitiva presentd modell di svolgimento della
materia di sicuro interesse: nell'appunto che Enrico Gabrielli mi ha
fomito si richiama il precedente come importante non solo nella linea
editoriale dell'Utet, ma anche e soprattucto per gli autori che curarono
le singole materie.
Direi che l'opera conferma i valore del codice, non solo come
forma di tecnica legislativa, e del nostro codice in particolare, Un
codice che la mia generazione ha cominciato a conoscere e a studiare
negli anni della prima applicazione, con la discussione e il dissenso
relativi alla tenuta del testo ed all’esigenza di superatlo e additittura
di accantonarlo prima ancora di averne sperimentato la capacita di
aggregezione attorno a tesi e discipline.6 P.RESCIGNO
Vi era, negli anni della prima applicazione, un vivace contrasto di
opinioni circa la compatibilita del codice stesso con il nuovo sistema
delle liberta e della democrazia che il nostro paese aveva riguadagnate,
I codice era nato in un clima estremamente incerto cia il suo destino:
ora, a distanza di tempo, constatiamo che il codice non solo rimane
in vita, ma resiste alle stesse materie che comprensibilmente hanno
ricevuto sviluppi ¢ nuove regolamentazioni e specificazioni (pensiamo
soprattutto al diritto di famiglia, al diritto del lavoro, al dirtto dell’im-
presa, materie che hanno conosciuto apport legisativi ed elaborazioni
della giurisprudenza assai significative).
Del codice, nei primi tempi della concreta applicazione in un clima
profondamente mutato, si doveva raccomandare ¢ si tentd allora una
rilettura idonea a renderlo in ogni caso tispondente al disegno inno-
vatore che aveva riguardato la societa italiana, il legislatoree il giudice
costituendo i due personaggi pitt rilevanti nel quadro del necessatio
adeguamento delle strusture formali delle norme al clima della demo-
cerazia ritrovata
Credo che questo commentario venga a distanza di tempo, nella
misura pit felice, a confermare che il codice civile meritava, cosi come @
accaduto nella nostra storia, di essere preservato nella sua dimensione,
adattato alle nuove esigenze, materia, come si é deto, di una rilettura
€ poi di un compito che va al di la del semplice invito a scorreme la
sequenza,
Si & sottolineato il lungo arco di tempo che separa ¢ mette a
confronto il commento che nasce (e ricordavo Yopera di D’Amelio
¢ Finzi) nella stagione in cui le nuove formule entrano in vigore, ¢ il
commentatio che rappresenta il risultato di una lunga, sofferta, spess0
radicale considerazione a distanza di tempo dall’opera legislativa.
La mia generazione ha conosciuto, del codice civile, queste vi-
cende; ora un ritorno al codice pud essere il risultato della lettura di
un’opera complessa ed articolata come quella che oggi viene presentata
Gabrielli ha condiviso con me, come ho gia detto, atte esperienze, a
cominciare dal trattato, forse altrettanto ambizioso, dedicato ai con:
tratti: anche per quello apprezzai la capacit ammirevole di Enrico
di individuare i singoli settori su cui far cadere la specifica ricerca ¢
i sollecitare competenze e collaborazioni, consentendo anche a quel
trattato di avviarsi ad un fortunato approdo,
Credo che questi titoli possano giustificare Pinvito a fgurare
tra gli amici che oggi sono qui convenuti per rendere testimonianza
dell’apprezzamento per limpegno di direttore del commentario al
codice civile‘) PROPOSITO DEL. COMNENTARIODELC.C BIRETTODAE.GAnRIELLT. = 7
Un commentario al codice civile significa prendre posizione citca
il valore del codice come leage fondamentale dei rappotti privat: di un
disitto privato che vinceva ogni disegno politico e tutte le ambiguita
della prospettiva suggerita dalla ideologia del corporativismo secondo
una rigida architettura che nascondeva propositi eversivi del sistema
del codice.
Mi pare che a distanza di tempo non solo si debba esprimere ade.
sione alla linea di salvezza del codice, ma alttesi, attraverso un'opera
che ha visto tanti autori impegnati, si debba condividere il superamento
di ogni posizione di dubbio che poté accompagnare le voci, ora pitt
misurate ora pit irose, che contrassegnarono il dibattito sulla vita dei
codici nei primi anni della nostra democrazia,
Mi pare che un commentario come il Gabtielli sia davvero impor.
tante pet convalidare a distanza di tempo quella che fu un'opinione
largamente diffusa nella generazione alla quale appartengo: la mia ge-
nerazione visse, forse piu con I'ascolto che con 'intervento personale
nel dibsttito, la crisiallora riferita sia allo Stato sia alle leggi che lo Seato
si era date, e quindi Padeguamento del sistema normativo e il supe
ramento della ideologia sullo sfondo della stessa disciplina legislativa
consegnata al codice civil,
A distanza di tempo mi pare che opere come questa siano lo
strumento pitt alto di controllo e di verifica. Il commentario di Ga-
brielli conferma cid che poi é esistito nella realta concreta: un codice
applicato, un codice vissuto, in vieti di interventi della giurisprudenza
e di letture della dotirina in sede di singole monografe e nei disegni
sistematici dei manuali ¢ delle opere pitt impegnative. Mi pare che
opera di codificazione risulti,attraverso lo strumento rappresentato
dal commentario, non solo appagante come capacita di ordinare una
{ntera realta, ma anche in termini di coerenza del diseano.
Quindi @ un’opera che & al tempo stesso di dottrina e di accom.
pagnamento delle pratiche soluzioni elaborate dalla giutisprudenca
testimonianza del dititto vivente, come suol dirsi con una formula
felice che vuole significare appunto un diritto consapevolmente vissuto
dall'interprete e applicato quoridianamente dal giudice, Credo che cisi
debba rallegrare di vedere compiuta, ripeto in tempi brevi,e quindi con
una sostanziale comunanza di vedute ¢ di aecenti, un'opera collettva
di cosi grande momento.
Si diceva della elaborazione dottrinale, a cominciare da categorie
rimaste estrance al disegno legislativo, e che invece sono essenziali per
capire il uolo delle teorie: il commentario segue sia la via dei concetti
normativi, sia quella di concetti che, rimastiestranei formalmente al8 G.DENOWA
linguaggio del codice, costituiscono la sostanza del discorso del giurista.
Si pensi all'mportanza della dottrina del negozio giuridico, ai progress!
in materia di responsabilita per fatto illecito, alla disciplina dellimpresa
€ del lavoro alla luce di nuove acquisizioni,
Gli interventi che seguiranno sono dedicati a specifiche matetie
quindi consentiranno di vedere singole discipline ¢ di legare a queste
discipline gli apporti dei singoli collaboratori, provenienti dall'ambiente
accademico ¢ da altri ambiti professionali che pure articchiscono i]
tessuto di un'opera del genere (pensiamo al notariato).
Vorrei manifestare ancora non solo l'apprezzamento e Pammira-
zione per lopera, ma anche la gratitudine per aver voluto un mio breve
intervento, che dell'opera intende sottolineare il significato nella vita di
chi lo ha coordinato e per utili del lettore di ogni formazione nella
multiforme esperienza del ditito,
Vi tingrazio.
GIORGIO DE NOVA
4, Chi affronta oggi Pavventura di curare un Commentario al
Codice Civile deve innanzi tutto essere convinto che il codice civile
sia ancora oggi — come a me piace dire ~ il grande indice del nostro
diritto privato. Ma deve anche essere consapevole che non tutto sta
nel codice civile
Mi é stato alfidato il compito di parlare del contratto, ¢ dei con
trati, nel Commentario. Ebene a me pare che un patticolare merito
del Commentario che oggi presentiamo stia proprio nella piena con.
sapevolezza che non tutto sta nel codice civil, in materia di contratto.
4.1 Mi limito, anche se so che non dovrei, al ditito interno.
Innanzitutto, sopra al codice civile, c’é la Costituzione. Ma
cosa troviamo, nella Costituzione, sul contratto? Umberto Breccia,
nel commento all'att, 1321, dedica alcune pagine molto dense ed
articolate all'«autonomia contrattuale nel quadro costituzionales
(pag, 67 ss.), pagine che muovono dalla concezione della garanzia
indiretta per esplorare la possibilita di qualche profilo di garanzia
diretta. Ma qui occorre ricordare la riflessione di Pietro Rescigno,
che si conclude per la mancanza di una garanzia costituzionale della
liberta contrattuale ¢
(1) Resciono, Premessa & I conteati in generale a cura di E. G
in Trattato det
ielli, ed,
ratt,direto da P. Rescigno e E. Gabrielli, Torino, 2006, p. XLIX.| PROPOSITO DEL COMMENTARIO DEL.CC DIRETTO DAL. GABRIELLE 9)
Per parte mia mi limito a sottolineare un profilo che mi sembra
meriti approfondimento. Si @ venuta consolidando una nozione di or-
dine pubblico c.d. internazionale, come limite al applicazione in Talia
dileggi straniere ed al riconoscimento di sentenze straniete, autonoma
rispetto alla nozione di ordine pubblico interno, perché coincidente
con i soli principi fondamentali del nostro ordinamento, E su ci non
si pud che concordare. Ma quando si tratta di identificare quali siano
i principi fondamentali del nostro ordinamento, la tendenza & di rin
venirli nella nostra Costituzione (si veda la e.d. ordinanza Lamorgese,
Cass., I sez. civile, ordinanza 9478/2016.).
Ora, se vero che nella Carta Costituzionale si rinvengono principi
fondamentali del nostro ordinamento, non & detto che in essa si trovino
‘atti; prineipi fondamentali del nostro ordinamento. Altro él giudizio
di costituzionalta, altro & Papplicazione del limite dell'ordine pubblico
E dunque diventa essenziale identificare, anche in materia di
contratti, cosa dice e cosa non dice la Carta Costituzionale.
4.2, Accanto al codice civil, vi sono leggi che disciplinano profil
del contratto in generale, e singoli contratti. Sono leggi che il Curatore
del Commentario ha chiamato non gi “complementati”, secondo un
uso tradizionale, bensi “collegate”, cosi utilizzando il termine da me
introdotto nel 1979 quando ho iniziato a curare l'edizione del Codice
Zanichelli, ¢ cid al fine di riconoscere maggiore dignita alle leggi ap-
punto collegate.
Qual 2 il rapporto tra le norme del codice civile sul contratto e le
norme collegate generali sul contratto? Per notme generali collegate
sul contratto intendo ad esempio: (i) le notme sul contratto che si
trovano nel codice del consumo, sia per quanto concerne le pratiche
commerciali scorrette sia per quanto riguarda le clausole vessatorie;
Gi) la normativa antitrust, sia comunitaria sia interna, con il divieto
di imtese e di pratiche abusive di posizione dominante; (ii) Pabuso di
dipendenza economica, ormai accreditato come figura generale, al di
Ja della sua collocazione nella legge sulla subfornitura; (iv) il divieto di
disctiminazione, quale limite alla liberta di scelta delPaltro contraente.
11 Commentario mostra piena consapevolevza anche di questo
tema, Cosi sempre Breccia affronta ex professo il divieto di discrimi-
nazione (sub. art. 1322, p. 104 ss.) e la normativa sulle pratiche com-
merciali scorrette (sub. art. 1322, p. 170 ss.)
Vig da chiedersi se possa individuarsi un ctiterio generale di co-
ordinamento trail dititto comune dei contratti ¢ la disciplina generale
4i settore ~ come sarebbe ovviamente prefetibile - 0 se invece si debba
ragionare caso per caso. Si & prospettata al riguardo una alternativa10 G.DENOVA
il dititto comune dei contratti resta impregiudicato dalla normativa
generale di settore, o invece le due discipline (quella di diritto comune
¢ quella di settore} devono essere composte in un disegno unitario 2.
A me é patso, parlanda a suo tempo del rapporto tra disciplina
di dititto comune ¢ disciplina relativa ai contratti dei consumatori , in
tema di clausole vessatorie, di individuare tale rapport nel concorso tra
norme, si che i timedi di diritto comune si aggiungono, ove necessatio,
ai timedi postia specifica protezione dei consumatoti » soluzione pot
consacrata dallart. 1469 Bis,
So bene che questo modo di impostare il rapporto é oggi con:
siderato superato da alcuni, che promuovono la composizione in un
disegno unitario delle normative a confronto, Ma debbo dire che non
‘mi pare che tale diversa impostazione sia riuscita a pervenire a risultati
affidabili e condivisi.
E vedo che anche Breccia, nell’affrontare il rapporto tra norme
di dititto comune sul dolo determinante ed incidente e disciplina delle
pratiche scorrette sta ben attento a non concludere pet una automatica
interpretazione modificatrice delle norme di diritto comune alla luce
delle norme di settore, e propone invece una applicazione delle norme
di dirito comune coerente con il singolo contesto conlittuale (Breccia,
sub, art. 1324, p. 1759).
Occorre poi considerare che all'interprete si pone un ulteriore
arduo quesito: se tra norme che appartengono entrambe a codici di
settore sussista un rapporto di specialita *
4.3. Sono poi fuori dal codice alcuni tipi contrattual
11 Curatore del Commentario ha affrontato la questione in modo
pragmatico, dedicando un volume del Commentatio a questi nuovi
conttatti: &il volume denominato “dei singoli contratt, leggi collegate”
a cura di Daniela Valentino, in cui si trovano per vero sia nuovi tipi
Jegali sia contratti tuttora atipic: Ia concessione di vendita, il contratto
di pronti contro termine, il contratto autonomo di garanzia, il franck
sing, il factoring, il leasing.
44, Non & certo il caso che riprenda il tema dei contrat aipici, a
cui ho dedicato la mia attenzione anni fa. Qui vorrei soltanto sottoline-
(2) Coa'S. Datu Monacite, Praviche commercial corvette, obblighi di informa
one, dolo contrattuale, in Anrauarto del contratto, Torino, 2009, p. 108,
(0) G. De Nowa, Le clausole vesatovie, Milano, 1996, p. 8.
(4). A. Zovnint, Sul rapporto di specilitd tre norme appartenenti ai “codict dé
settore” (lo jus variandi nei codiei del comtuma e delle comunicizioni elettronich), in
Ru. dir civ., 2016, p. 136A PROPOSITO DEL CONNENTARIO DEL CC. DIRETTODAE. GABRIEL. 11
are una tendenza recente del nostro legislatore. In passato il legislatore
recepiva un tipo della prassi, trasformava il tipo sociale in tipo legale:
magati lo faceva in ritardo, magari lo faceva male (pensiamo al leasing
eal franchising), ma questo era il processo che aveva luogo nei favolosi
anni 70 (e seguenti).
(Oggi mi pare che sempre pitt spesso il legislatore promuova nuovi
tipi legali, invitando le part‘ stipulatli, e promettendo vantaggi(fscali
enon) per chi lo fa
Penso al patto di famiglia (promosso derogando al divieto dei patti
successori e al principio della quota di riserva in natura), penso al rent
10 buy (promosso con disposizioni ad boc quanto alla pubblicitA immo
biliare), penso ai contratti di rete (promossi con agevolazioni fscali),
penso al contratto di affidamento fiduciario (promosso dalla legge c.c.
“dopo di noi", nel caso in cui sia a favore di disabili, da agevolazioni
fiscali). Una promozione che solo di tado ha sucesso.
4.5. Infine, ma, davvero non meno importante é il tema di cid che
sta “sotto” al codice civile. Voglio dire tutta la notmativa secondaria,
sino ai provvedimenti delle Autoriti Indipendenti, che in larga misura
forniscono la “vera” disciplina di molti contratt: dai contratti bancari,
ai contratti finanziat, ai contratti dell'energia, ai contratti assicurativi
ai contraiti delle telecomunicazioni.
Anche su questo tema troviamo un cenno di Breccia (p. 74) nel
commento allart, 1322, la dove ricorda cid che discutevamo nel 1984,
giovani professori, parlando di riserva di legge, ex art. 41, 3° comma
cost., e quanto oggi riscontriamo,
4.6 In conclusione, di fronte ad un ordinamento complesso, se
siamo convinti, come io sono convinto, che il giurista non deve anda-
ze la dove lo porta il cuore, ma deve seguire un percorso razionale ¢
verificabile, abbiamo bisogno di una mappa. I! Commentatio diretto
da Enrico Gabrielli é una mappa aggiornata, attenta e consapevole
MARIO ROSARIO MORELLI
5. Paolo Grossi, che ho il priviegio di avere come mio Presidente
¢ fratemo amico, ha definito il Comentario del codice civile diretto da
Enrico Gabrielli un “monumento di scienza giutidica”, uno “specchio
dalla straordinaria fedelta di quanto il laboratotio civilistico italiano ha
prodotto ¢ sta producendo in questi ultimi tempi”
Da questa felice immagine mi piace ptendere spunto per alcune
brevi riflessioni,12 MR MORELUE
1 nostro Commentatio effettivamente riflette, qual specchio fede:
le, il “codice vivente” e ci racconta compiutamente il vissuto della codi
ficazione, le vicende che hanno attraversata dalla nascitaallattualit
In questa narrazione, ci si imbatte innanzitutto in quella che al
tempo dei nostri studi giovanili, fu definita la “fuga dal codice”: feno:
‘meno legato alla scissione dell'unita concettuale di istituti fondamentali,
segmenti dei quali andavano appunto a cercare la loro disciplina fuori
dal codice, in leggi speciali. Tanto @ accaduto per «la proprieti», cui
sono subentrate «le (varie forme di) propriety; & accaduto per «il eon
tratto», che ha dato vita ad una variegata e estremamente specialistica
tipologia di «contratti> (della quale il prof. Gabrielli & autore di un
censimento puntuale ed esaustivo) e potrebbe ancota accadere per «la
famiglia» cui la societa tende ad affiancare altre «famiglie»
Momenti significativi, restituiti al nostro ricotdo, sono poi quelli
legati alla rilettura del codice nei laboratori della giurisprudenza e
della doterina
Riletture, in alcuni casi, estremamente originali e creative, che
hanno lasciato il segno.
Vedo qui, tra i presenti, il Presidente Franco Bile, che, come
estensore di una storica sentenza delle Sezioni unite della Cassazione,
rovesciando gli clementi costitutivi dellistituto della «accessione, ha
introdotto, tra i modi di acquisto della proprieta, la figura nuova della
«accessione invertita» che, peril suo innegabile appeal, & rimasta, pet
anni, al centro dell’elaborazione giurisprudenziale
Come dimenticare poi I'esperimento di cinetica, portato a felice
conclusione dal giovane Gabrielli, che @riuscito a tragheteare un istituto
antico come il «pegno» dalla classica posizione statica ad una posizione
dinamica, ed ha messo in citcolo «ll pegno rotativo» (Felice sua opera
prima) che ha aperto nuovi e concreti spazi operative rivitalizzato
cosi, il pegno tradizionale.
Ma la vicenda pitt signficativa, che ha segnato la vita del Codice
civile, & innegabilmente quella legata all’incontro con la nuova Corte
costituzionale. Incontro che ha costretto il nostro Codice a misurarsi
con una scala di valori, in cui la persona non veniva pit in riliewo, per
il profilo della sua tutela, solo come titolare di res o come forza lavoro,
ma esigeva di collocare al vertice della scala assiologica il valote in sé
(0 metavalore) della sua dignit’. Da qui la lunga e felice stagione (non
ancora del tutto conclusa) della rilertura di tanti istieuti codicistici in
chiave costituzionalmente adeguata.
Un esempio per tutti, che ritengo paradigmatico, & quello legato
alla figura della responsabilitcivile,c.d, aquiliana.APROROSITO DEL COMENTARIO DELCC DIRETTO DAE GABRIELLE 13
Al riguardo della quale, la presenza in aula della cara amica Maria
Pia Baccari, autorevole docente di dititto romano, mi induce a partite
alle antiche radici dell isttuto, per sottolineare gli elementi di sacralita
che ne connotano la genesi.
Nell'antica comuniti romana, pare, infatti, che Pingresso di un
‘nuovo soggetto avvenisse nel contesto di una cerimonia solenne, alla
presenza del sacerdote, durante la quale la new entry doveva effettuare
luna «sponsiom, doveva cioé promettere di rispettare le regole della eon
vivenza (i «mores maiorum) ed, ove tai regole egli avesse poi violate,
compiendo qualcosa di «nor liciturg», era chiamato ad affrontare una
sorta di rito penitenziale, in cui doveva tinnovare la «sponsion, con una
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