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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI

FEDERICO II
Corso di laurea magistrale
in
TOURISM MANAGEMENT

MANAGEMENT STRATEGICO E MARKETING


DELLE IMPRESE TURISTICHE
Prof.ssa Valentina Della Corte
A.A. 2019-2020

CAPITOLO VI – La strategia di
integrazione verticale
Corso di Strategie e Politiche di Marketing – Prof.ssa V. Della Corte
STRATEGIA DI INTEGRAZIONE
La strategia di
integrazione verticale
segna il passaggio dalle
VERTICALE
strategie a livello business
alle strategie a livello
corporate.
In particolare, con tale
strategie l’azienda
seleziona le funzioni di
business su cui intende
concentrarsi e quelle che
considera preferibile
esternalizzare.
In tal senso, l’integrazione
verticale si ricollega alle
decisioni di make or buy e
rappresenta un valido
riferimento
nell’individuazione delle
motivazioni strategiche
alla base dell’impresa.

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Modello di sistema di
e-collaboration di
filiera
Il sistema di e–collaboration intra
filiera sarà di tipo centralizzato, sotto
forma di repository di processo
(gestione workflow) e di dati, dal
quale le diverse aree ai tre livelli -
interaziendale, fornitori di servizi e
prodotti e clienti - raccolgono,
caricano, gestiscono ed estraggono
tutte le informazioni scambiate nel
ciclo
prodotto. L’estrazione di dati avviene
in maniera filtrata e direzionata a
seconda delle esigenze del livello
della filiera, attraverso delle queries
(viste specifiche a partire dal Bill of
Material (BOM). Il sistema non
solo funge da database strutturato di
dati di prodotto, ma da strumento di
pianificazione e gestione interna
delle attività e dei rapporti intra e
inter aziendali distribuiti sui tre livelli
di processo.

http://www.coenv.it/bo/allegati/Files/
30_integrazione_verticale_intra_filiera.pdf
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LE STRATEGIE DI
INTEGRAZIONE
Considerando la catena del valore come l’insieme di attività tese alla
vendita del prodotto/servizio aziendale al cliente, il numero di
funzioni e di attività svolte all’interno dell’impresa definisce il livello
di integrazione verticale. Maggiore è il numero dei processi
internalizzati, più l’impresa è integrata verticalmente.

Se l’azienda aumenta il numero


Se l’azienda aumenta il numero
di attività/funzioni che
di attività/funzioni che
l’avvicinano alla fornitura di
l’avvicinano al cliente finale →
materie prime e semilavorati →
INTEGRAZIONE A VALLE (O
DISCENDENTE) INTEGRAZIONE A MONTE (O
ASCENDENTE)

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INTEGRAZIONE VERTICALE
E VALORE AGGIUNTO

Il valore aggiunto è una variabile che indica la misura percentuale dei


ricavi di vendita generata all’interno dei confini dell’impresa ed è
connesso al grado di integrazione verticale dell’impresa:

Integrazione verticale =
[valore aggiuntoi – (reddito nettoi + imposte sul redditoi)]
[venditei - (reddito nettoi + imposte sul redditoi)
OPPURE
può essere calcolato secondo la seguente equazione:

Valore della produzione= Vendite -/+ Δ rimanenze prodotti finiti


Consumo materie prime = Acquisto materie prime -/+ Δ rimanenze materie
prime
Valore aggiunto = valore della produzione – consumo materie prime

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LE POSSIBILI SCELTE
DI GOVERNO

Intermediate Governance Gerarchica


Market Governance Governance Lo scambio può essere
Le scelte si basano Le parti di uno scambio gestito all’interno
esclusivamente sui possono usare una dell’impresa, investendo
prezzi determinati dal varietà di approcci per diversi anelli della
mercato stesso, privo di gestire rapporti non solo catena del valore. E’
elementi caratterizzanti. di mercato e di definita Integrazione
integrazione verticale verticale

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PRINCIPALI TIPOLOGIE DI FORME DI
GOVERNO

FORME NON FORME


GERARCHICHE GERARCHICHE
Contratti
complete
contingency Governo dei
Contratti Burocrazia
sequenziali claims Clan
Soluzioni di Usano le
Contratti spot di Sono contratti mercato interne Si basa su valori
Sono contratti Contratti politiche, le
mercato che comuni, fiducia
che consentono relazionali Piuttosto che procedure, le
specificano, per e relazioni
Sono accordi alle parti di uno ricreare regole ed i
Possono essere lo scambio, amichevoli per
semplici tra scambio di perfettamente regolamenti per
definiti come tutte le ridurre la
compratore e economizzare le forme di governare gli
relazioni condizioni minaccia di
venditore, sulle difficoltà mercato scambi, in modo
interpersonali future possibili, opportunismo.
attraverso cui si di definire, in all’interno della efficiente, così
che consentono i diritti collegati Sono usati per
specifica modo non struttura, i da ridurre i
il e le investimenti rischi di
l’ammontare di ambiguo, tutte mercati interni
funzionamento responsabilità specifici, comportamenti
un bene/ le condizioni contano sulle
efficiente delle delle parti interiorizzando opportunistici.
servizio oggetto future possibili analogie
forme anche in forme di Fungono da
di scambio ed i di uno scambio, gerarchiche con
tradizionali di condizioni governo contratti
tempi dello per tutto il gli attributi di
contratto. differenti. complesse, per completi gestiti
scambio stesso. tempo, sin market
Consentono il raggiungere un dai manager
dall’inizio del governance.
monitoraggio e vantaggio dell’azienda.
rapporto.
sanzioni per le competitivo.
parti
inadempienti.
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TRANSACTION COST RISORSE SPECIFICHE
Quando il rischio di opportunismo risulta elevato e Anche alla strategia di integrazione verticale é
vi è, quindi, la necessità di minimizzarlo, le parti possibile applicare il concetto di eterogeneità delle
coinvolte nello scambio saranno più propense a risorse, in base alla quale diverse imprese
soluzioni gerarchiche e risulterà più frequente il potrebbero avere diverse capacità nelle attività
ricorso all’integrazione verticale. Questo della catena del valore necessarie per offrire un
soprattutto considerando il grado di specificità prodotto/servizio al cliente.
dell’investimento ed il livello di incertezza e
complessità dello scambio e la frequenza delle Le imprese, allora, non devono considerare solo le
transazioni. minacce di opportunismo, ma anche il valore
potenziale creato in base alle capacità di lavorare
Infatti, forme di governo gerarchiche consentono di insieme ad altre aziende dotate di particolari skills,
gestire un più ampio range di potenziali di valore, rare e difficili da imitare.
comportamenti opportunistici, rispetto alle forme
intermedie di governo.

INTEGRAZIONE
VERTICALE

VANTAGGIO COMPETITIVO SOSTENIBILE VALORE ECONOMICO DELLO SCAMBIO


un governo gerarchico, rispetto ad uno di tipo non I modelli di analisi proposti non considerano la
gerarchico, può mantenere più facilmente le fonti possibilità che la forma di governo di uno scambio
del vantaggio competitivo; possa avere anche un impatto sul valore dello
si accresce la capacità per un’azienda di scambio stesso.
appropriarsi o di accrescere la quota di rendite In altri termini, le tre logiche di integrazione
economiche che una fonte di vantaggio competitivo verticale presuppongono che il valore economico di
potrebbe generare; uno scambio sia indipendente dalla forma di
in presenza di investimenti specifici in una governo usata per gestire quello scambio, non
particolare funzione, un governo non gerarchico considerando quest’ultima come possibile fonte di
espone l’azienda ad elevati rischi di opportunismo. rendita economica.

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Condizioni Iniziali Problemi di Scelte di
Governo Govern
o
Real Option Theory Elevati
Un’opzione reale è investimenti
un’opzione sottoscritta su un specifici Minaccia di Governo più
bene reale, cioè è un diritto, Opportunismo gerarchico
ma non un obbligo, a Incertezza/
comprare/vendere un bene complessità
specifico, ad un prezzo
definito, entro una certa come minaccia di
data. opportunismo
La logica delle opzioni reali,
dunque, si incentra sulla Altre aziende Accesso a
capacità dell’impresa di possiedono speciali
modificare la propria risorse rare, competenze Governo
strategia, in funzione di un
futuro incerto, preferendo costose da controllate da meno
forme strategiche flessibili e imitare e da altre imprese gerarchico
meno gerarchiche. acquistare

Incertezza/
complessità Importanza Governo
relativa al valore della meno
futuro flessibilità gerarchico
dell’investimento
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L’analisi degli scambi e le
condizioni per l’integrazione
verticale
• nell’abilità di Adeguata
analizzare le organizzazione
transazioni aziendale
1 economiche incerte

• nella capacità di Struttura


ideare e implementare
meccanismi di
2 governo

Controllo di
gestione
• nella propensione al
comportamento
3 opportunistico
Politiche retributive
e di incentivazione
delle risorse umane

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Il ruolo del CEO nella
struttura organizzativa
• La generica struttura
organizzativa per implementare
le strategie di business,
compresa l’integrazione
verticale, è chiamata Struttura a
U (Unitaria). Solo il Chief
Executive Officer (CEO) ha una
visione complessiva e svolge
due ruoli principali: 1) formulare
una strategia di impresa; 2)
coordinare le attività degli
specialisti di funzione per
facilitare l’attuazione della
strategia.
• Ogni altro dipendente è uno
specialista di funzione. Per tali
ragioni, tale struttura è definita
FUNZIONALE.

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Per scegliere una o più opzioni
strategiche adeguate alla
propria impresa, il CEO deve
analizzare e
definire i
comprendere confini
valutare le
i punti di dell’impresa
minacce e le
forza e di attraverso la
opportunità
debolezza selezione delle
dell’ambiente
dell’impresa funzioni da
internalizzare o
esternalizzare

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BUDGETING
Principale strumento di
controllo interno
I budget sono elaborati per
costi, ricavi e altre attività
svolte dai manager funzionali
dell’impresa e rappresentano
un metro valutativo quando
sono formulati con un
processo aperto e
partecipativo da parte dei
manager funzionali.
La partecipazione aiuta ad
assicurare che gli obiettivi
aziendali siano realistici,
accettati e condivisi dai
responsabili di funzione.

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Un ulteriore strumento di controllo nelle strutture ad U sono i comitati (1. Comitato
esecutivo; 2.Comitato operativo). Oltre a questi due comitati permanenti, possono
essere creati, all’interno dell’organizzazione a U, altri comitati e task forces per gestire
obiettivi specifici. Questi gruppi sono presieduti da un membro di uno dei due comitati
permanenti ed a questi ultimi devono trasmettere dei reports.

COMITATO ESECUTIVO COMITATO OPERATIVO


• Composizione: • Composizione:
• E’ composto dal CEO e da due o tre • E’ composto dal CEO e dai capi delle
senior managers delle funzioni chiave. aree funzionali presenti nell’impresa.
• Periodicità di riunione: • Periodicità di riunione:
• Si riunisce settimanalmente per valutare • Si riunisce ogni mese ed è un organo del
la performance che l’impresa ha comitato esecutivo.
conseguito in quella settimana. • Funzioni:
• Funzioni: • Rappresenta un forum in cui i senior
• Contabilità, servizio legale ed altre managers funzionali giungono a
funzioni, come produzione o vendita, condividere ed a coordinare gli sforzi
che sono per lo più centrali per il per l’implementazione delle strategie.
successo di breve periodo dell’impresa. • Scopo:
• Scopo: • Controllare la performance dell’impresa
• Seguire la performance di breve ad intervalli di tempo un po’ più lunghi
periodo, analizzare e correggere le rispetto al periodo analizzato dal
variazioni di budget e rispondere alle comitato esecutivo. Monitorare gli
crisi che potrebbero emergere. investimenti strategici e le attività di
lungo periodo.

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POLITICHE RETRIBUTIVE, INCENTIVAZIONI
ED IMPLEMENTAZIONE DELL’INTEGRAZIONE
VERTICALE
• Nei reali mercati del lavoro, le imprese pagheranno maggiori salari
agli individui che possiedono maggiori capacità e competenze. Le
politiche di incentivazione rappresentano, in tal senso, uno stimolo
al coinvolgimento ed all’implementazione della strategia da parte
del personale e possono essere di due tipi:
• monetarie (incremento retributivo, bonus, partecipazione ai
profitti, stock option, ecc.);
• non monetarie (sicurezza sul lavoro, promozioni, fringe benefits).
• Il mix di incentivi monetari e non monetari dipende dalle preferenze
dei dipendenti e dal costo relativo dell’incentivo non monetario.

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