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Alfabetizzazione su
informazioni e dati
2 Motore di ricerca 39
2.1 Funzionamento 39
2.1.1 Scansione 40
2.1.2 Indicizzazione 40
2.1.3 Creazione della SERP 40
2.2 Tipologie: differenze e più utilizzati 40
2.2.1 Web directory 41
2.2.2 Search Engine 41
2.3 Query e keywords 42
2.3.1 Query di navigazione 43
2.3.3 Query transazionali 44
2.4 Google 44
2.4.1 Effettuare una ricerca 45
2.4.2 Strumenti di ricercar 48
2.4.3 Ricerca avanzata 49
2.4.4 SafeSearch 50
2.4.5 Altre tipologie di ricerche su Google 51
2.4.6 Ricerca per immagini 54
1
1. Navigare, ricercare e filtrare dati, informazioni e i contenuti digitali
Cercare informazioni sul web è un’attività che la maggior parte delle persone svolge
quotidianamente. Per farlo, dobbiamo disporre di una connessione ad internet e di un
browser per accedere al web. Se stiamo cercando un’informazione in particolare,
utilizzeremo un motore di ricerca e accederemo a diversi siti.
TCP è il protocollo di trasporto che consente e rende affidabile la trasmissione di dati, divisi in
pacchetti, tra mittente e destinatario.
ARPANET, progetto finanziato nel 1969 dalla Advanced Research Projects Agency del
Ministero della Difesa statunitense, è riuscito a collegare e mettere in comunicazione 4
nodi: l’Università della California di Los Angeles, l’SRI di Stanford, l’Università della
California di Santa Barbara e l’Università dello Utah.
Internet, per come lo conosciamo oggi, è l’estensione della prima rete ARPANET.
2
1.1.2. Nascita del web
Se paragoniamo internet ad una rete autostradale, quindi all’infrastruttura sulla quale si
muovono le automobili, nella metafora le informazioni, allora il web è una stazione di
servizio, così come le email o i servizi di comunicazione VoIP (es. Skype).
Infatti, il World Wide Web, ovvero la “ragnatela globale”, è un servizio che permette di
navigare in internet e di usufruire di contenuti. Si basa sul protocollo HTTP (HyperText
Transfer Protocol) che permette di leggere o visualizzare i contenuti in maniera non
sequenziale, ma saltando da uno all’altro attraverso l’uso di link, collegamenti
ipertestuali (hyperlink). Il protocollo HTTP è stato sviluppato dal CERN di Ginevra nel
1989. Il primo sito web al mondo è stato pubblicato nel 1991 dal ricercatore britannico
Sir Tim Berners-Lee.
Per accedere alle pagine che contengono e organizzano i contenuti è necessario utilizzare
un software, o programma, detto web browser, più semplicemente browser.
Normalmente, quando vogliamo accedere al web, apriamo il browser dal nostro pc o dallo
smartphone e ci troviamo già pronti per navigare.
I nostri dispositivi, dopo il primo settaggio, ovvero il momento in cui li impostiamo per
connetterli alla rete, ricordano le impostazioni date e ogni volta che colleghiamo il cavo di
rete o il Wi-Fi si connettono automaticamente a internet senza che noi facciamo nulla.
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Il computer, come tutti i dispositivi in grado di connettersi a internet, ha al suo interno un
adattatore di rete, detto NIC (Network Interface Card).
Ciò che devi fare è utilizzare un cavo Ethernet che deve unire il pc da una parte con il
modem/router dall’altra, attraverso le rispettive porte Ethernet.
Il compito del modem/router è di creare la connessione alla rete e gestire il traffico in entrata e in
uscita dei dispositivi collegati. In alcuni casi a svolgere questo compito sono due hardware distinti: il
router e il modem.
La connessione al modem/router:
può avvenire attraverso il cavo e si parla di rete cablata;
oppure può avvenire senza fili e si parla di rete Wi-Fi.
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Al primo collegamento, viene richiesto di impostare i propri dati di accesso quali User ID
e Password, che saranno poi memorizzati dal sistema.
La velocità in download è legata a quanto tempo impieghi per scaricare un file dal web,
qualsiasi tipo di file dati: immagini, video, applicazioni, documenti testuali ecc.
Meno tempo impieghi e più risulta veloce la tua connessione.
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La velocità in upload è legata al caricamento sul web di file. Anche una semplice ricerca su
Google è un caricamento in upload.
Anche in questo caso, meno tempo impieghi e più è veloce la connessione.
Molto spesso, quando la linea internet risulta lenta, il problema è proprio nella velocità di
upload. Il tuo dispositivo ci impiega troppo tempo per inviare la richiesta del servizio che
vogliamo, per esempio l’accesso a Facebook.
Quando sottoscrivi un abbonamento a un ISP, verifica sempre prima la velocità in upload garantita. Può
fare la differenza.
Sei curioso di conoscere la velocità che raggiunge la tua connessione internet? Puoi farlo
gratuitamente lanciando uno speed test. Ci sono diversi siti che ti offrono questo servizio.
Uno di questi è https://www.speedtest.net/
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La prima cosa che si nota è che ha rilevato il nome dell’ISP, in questo caso Vodafone.
Cliccando su VAI si avvia il test.
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Prima rileva la velocità in download, poi quella in upload e, alla fine, fornisce il resoconto
con un id univoco.
Quando sottoscriviamo un contratto di rete mobile con un operatore, per esempio Wind
o Iliad, scegliamo anche il piano tariffario.
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Con la diffusione degli smartphone, che richiedono la connessione ad internet per essere
sfruttati in tutte le loro potenzialità, si è diffusa anche la necessità di avere un piano
tariffario vantaggioso per la connessione dati.
Un piano tariffario che consenta libertà di utilizzo dello smartphone è della tipologia
tutto-incluso (all-inclusive), per cui con un fisso mensile abbiamo a disposizione un certo
numero di Gigabyte per il traffico dati.
L’ampiezza di banda nelle reti mobili identifica la velocità di connessione, come per le reti
fisse.
Attualmente il 4G (quarta generazione) per la telefonia mobile è la massima velocità
possibile per la trasmissione dati messa a disposizione dagli operatori di telefonia
mobile.
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● Alta velocità: consente di raggiungere facilmente oltre 50 Mbps in tutte le aree,
sia urbane che rurali; potenzialmente può arrivare a 10 Gbps.
● Mobilità ad alta velocità: la velocità nella connessione sarà disponibile anche per
i device mobili, non solo per la linea fissa di casa o dell’ufficio. Questo comporterà
un impatto anche su automobili, aerei o treni, grazie anche alla 3D connectivity, in
grado di tracciare lo spostamento di un punto di connessione nello spazio, in modo
da fornirgli servizi migliori durante gli spostamenti.
● Internet of Things: saranno sempre di più gli oggetti e i luoghi connessi, che quindi
acquisiranno “intelligenza” e potranno comunicare dati. Per esempio, i contenitori
delle medicine potranno mandare un avviso se si dimentica di prendere il farmaco,
la sveglia potrà suonare prima se rileva che ci sarà traffico sul percorso per andare
al lavoro.
● Real-time e bassissima latenza (tempo di risposta tra comando ed esecuzione): la
comunicazione sarà davvero istantanea. Abbattere le distanze temporali equivale
ad abbattere le distanze fisiche. Si potranno controllare le automobili da remoto, si
potrà raggiungere la frontiera del cosiddetto feedback tattile, per il quale sarà
possibile toccare oggetti situati a grandi distanze grazie ad appositi apparati.
● Disastri naturali: sia per la prevenzione che per la gestione di calamità naturali,
grazie all’alta efficienza delle componenti utili e i bassi consumi che la rete implica.
● Riduzione dei costi per le infrastrutture: questo permette che la rete 5G sia
adottata rapidamente a costi minimi.
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● Facilità di upgrade: sarà possibile realizzare evoluzioni della rete senza gravare sui
costi dell’intera infrastruttura.
● Convergenza fisso-mobile: consentirà di gestire gli utenti allo stesso modo, senza
differenze legate alla tecnologia per la trasmissione dati.
Una delle maggiori critiche rivolte alla tecnologia 5G riguarda i suoi effetti sulla salute.
Si teme che possa causare varie malattie, come i tumori per esempio, a causa delle
frequenze più elevate sulle quali viaggerà.
Leggiamo su altroconsumo:
11
1.3 Browser e navigazione
Il browser è il programma che ci serve per navigare sul web, ovvero per usufruire di
molti dei servizi che il web mette a disposizione.
Il verbo inglese to browse significa sfogliare, cioè sfogliare le pagine del web nelle quali
possiamo trovare le informazioni e i contenuti che cerchiamo.
Il browser, quindi, è lo strumento che ci consente di sfogliare virtualmente le pagine web,
di visualizzare contenuti e accedere a strumenti e siti web, come ad esempio il motore di
ricerca.
Chrome: creato da Google, è il browser più Edge: creato da Microsoft, è già presente
utilizzato al mondo; i suoi punti di forza nel sistema operativo Windows 10 ed è il
sono la velocità, la sicurezza e la stabilità. È browser predefinito per il sistema
disponibile per tutti i sistemi operativi dei operativo mobile di Windows 10. Edge si
computer e come app per i dispositivi integra perfettamente con le piattaforme
mobili, quali smartphone e tablet, sia con online di Microsoft.
sistema operativo Android che iOS.
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programmatore che può modificarlo e versione anche per sistema operativo
migliorarlo. Esiste sia la versione per Windows.
computer che la versione app per mobile.
È utile per comprendere cosa c’è dietro la nostra navigazione sul web: cosa accade quando
cerco un sito web? Come mi arriva l’informazione e da dove?
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Client-server
Il sistema client-server è un’architettura di rete nella quale un computer client, o
terminale, si connette a un server per ottenere un servizio.
I server gestiscono gli accessi alle risorse da parte di un certo numero di client.
Un esempio di client è il web browser che parla con il server attraverso il protocollo HTTP.
L’accesso ai dati e alla navigazione è fornito dal server.
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Tutto ciò che vedremo in Chrome sarà presente in maniera identica o simile negli altri web browser.
Impariamo la logica con cui sono stati pensati e sarà più semplice orientarci in ogni browser.
Clicca su Scarica Chrome. In maniera automatica viene scaricata la versione corretta per il
sistema operativo in uso.
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A questo punto clicca su Esegui e attendi la conclusione del download e dell’installazione.
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Conclusa l’installazione, Google Chrome si aprirà automaticamente.
1.4.2 Interfaccia
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La schermata iniziale è impostata all'indirizzo https://www.google.it/
Al centro della pagina, sotto la scritta Google, si nota un campo vuoto nel quale è possibile digitare
delle parole per una ricerca, ma questo lo vedremo meglio nella parte dedicata ai motori di ricerca.
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In alto troviamo:
(1) la Barra degli indirizzi, dove digitare l’indirizzo della risorsa che cerchiamo;
(2) le Frecce di navigazione, avanti e indietro, per muoversi nelle pagine visitate durante la
navigazione;
(3) il comando Ricarica questa pagina: si utilizza quando si vuole inviare nuovamente il comando
per accedere ad una specifica pagina;
(4) l’icona Aggiungi ai preferiti, che serve per memorizzare l’indirizzo presente tra i preferiti in
modo da ricordarlo e raggiungerlo facilmente;
(5) l’icona di Utente corrente: avere un account Google offre molti vantaggi anche in
termini di navigazione;
(6) il comando Personalizza e controlla Google Chrome, per accedere alle impostazione e
personalizzare il browser.
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1
2 3 4 5 6
Sopra la Barra degli indirizzi, puoi vedere le schede di navigazione: all’avvio di Chrome la
navigazione inizia in una scheda nuova, accanto c’è il pulsante + che consente di aprire
altre schede di navigazione senza chiudere o cambiare l’attuale.
DOMINIO DI 1°
PROTOCOLLO https:/it.wikipedia.org LIVELLO
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Il primo elemento è il protocollo, ormai abbiamo imparato a riconoscerlo.
È presente una S dopo HTTP. Sta a significare che oltre al protocollo HTTP, viene
impiegata la crittografia SSL per rendere più sicuro il sito attraverso l’autenticazione dei
dati trasmessi.
.org è il dominio di primo livello: indica l’area geografica o la tipologia del sito.
https:/it.wikipedia.org
DOMINIO DI 3° DOMINIO DI 2°
LIVELLO LIVELLO
wikipedia è il dominio di secondo livello: è il nome che identifica il sito web specifico, viene
registrato presso un ISP.
it è il dominio di terzo livello: è facoltativo e può indicare il contenuto specifico del sito,
per esempio un blog che appoggia sul sito principale, oppure serve per dividere il
contenuto del sito su diversi server.
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1.4.4 Protocollo SSL e TLS
Perché sono importanti i protocolli SSL e TLS?
Secure Sockets Layer (SSL) e il suo successore Transport Layer Security (TLS) sono due
protocolli crittografici che hanno il compito di garantire una comunicazione sicura tra
sorgente e destinatario su reti TCP/IP, Internet. Per comunicazione sicura si intende che il
protocollo crittografico previene la manomissione dei dati, la falsificazione e
l’intercettazione nella comunicazione tra client e server.
Prendiamo il caso in cui un utente navighi sul web attraverso il browser. Quando il browser
vuole accedere a un sito, il protocollo prevede l’autenticazione del server su cui poggia il
sito: in questo modo è solo il server ad autenticarsi presso il client, cioè il client rimane
anonimo ma conosce l’identità del server. Come si verifica se il server è affidabile? Il
browser valida il certificato del server controllando che la sua firma digitale sia valida e
riconosciuta da una autorità di certificazione, ovvero un soggetto terzo abilitato ad
emettere certificati digitali tramite una procedura basata su standard internazionali
riconosciuti.
Il browser indica una connessione sicura mostrando l’icona del lucchetto vicino
all’indirizzo.
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1.4.5 Navigazione
Navigare in rete vuol dire spostarsi tra le pagine web.
Se conosci già l’indirizzo del sito che vuoi raggiungere, scrivilo nella barra degli
indirizzi.
• Clicca nella barra degli indirizzi. Se è già presente un URL, cliccando verrà selezionato
e cancellato non appena digiterai l’indirizzo.
• Digita l’indirizzo tralasciando https://, viene messo in automatico, e premi invio dalla
tastiera.
• Quando stai digitando l’indirizzo, il browser ti aiuta suggerendoti il completamento
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I pulsanti Avanti e Indietro ti consentono di spostarti sulla pagina visitata
precedentemente o su quella visitata successivamente. Per esempio, se da
www.google.it passo a www.wikipedia.it, Google diventa la pagina precedente:
quindi se clicco su Indietro, da Wikipedia torno a Google;
se poi clicco Avanti, da Google vado a Wikipedia.
Abbiamo visto che esiste anche il pulsante Ricarica questa pagina. È utile quando si vuole
aggiornare una pagina. Spesso accade che la richiesta di accedere a un sito non venga
soddisfatta immediatamente, perché magari c’è un calo di connessione e il caricamento
della pagina si blocca. Quindi, invece di scrivere nuovamente l’indirizzo, sarà sufficiente
cliccare sul pulsante Ricarica questa pagina.
Nota che mentre il browser cerca di accedere a una pagina, il pulsante Ricarica questa pagina cambia e
diventa una X, cioè il comando Interrompi il caricamento della pagina.
24
1.4.6 Schede
Abbiamo visto che quando si apre Google Chrome, la prima pagina viene visualizzata in
una scheda. I browser, per semplificare l’esperienza d’uso della navigazione, prevedono
che tu possa tenere aperte insieme più pagine in un’unica finestra.
Capita spesso che abbiamo la necessità di cercare informazioni su diversi argomenti
contemporaneamente. Oppure semplicemente perché pensiamo che una pagina possa
esserci utile anche più avanti e, nel frattempo che facciamo altro sul web, la teniamo
aperta per non dimenticarne l’indirizzo.
Se preferisci utilizzare una combinazione di tasti da tastiera, con Windows 10 apri una Nuova scheda
con crtl+t, con Mac invece la combinazione è cmd+t.
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Per chiudere una scheda, è sufficiente cliccare sulla X all’interno della scheda.
1.4.7 Finestre
Come si nota dal menu aperto (vedi figura), hai la possibilità anche di aprire una Nuova
finestra e una Nuova finestra di navigazione in incognito.
Se hai bisogno di confrontare dei dati oppure di tenere ben distinte le schede di
navigazione, diventa molto utile aprire più finestre invece che più schede.
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Mettiamo le due ricerche a confronto.
Abbiamo fatto in modo di tenere le due finestre aperte una vicino all’altra,
ridimensionandole. Per ridimensionare una finestra e renderla più grande o più piccola,
è sufficiente posizionarsi con il mouse sul contorno, tenere cliccato e trascinare alla
dimensione desiderata. Per spostare la finestra poi, devi posizionare il mouse in alto,
sulla banda grigia accanto alla scheda aperta, tenere cliccato e trascinare.
Per chiudere una finestra, clicca sul pulsante rosso con la X presente nell’angolo della
finestra.
● Gli indirizzi dei siti visitati non vengono salvati nella cronologia.
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● Non vengono salvate informazioni quali i cookie, i suggerimenti per le ricerche o i
dati di riempimento automatico. I cookie servono ai siti web per memorizzare
informazioni su chi li visita in modo da riconoscerlo la prossima volta che torna sul
sito o in modo da fornire indicazioni sulle preferenze di ricerche della persona.
La finestra di navigazione in incognito diventa molto utile quando utilizzi un computer che
non è il tuo e non vuoi lasciare visibili o tracce delle tue attività svolte online, per esempio
quali siti hai visitato, se hai fatto il login alla casella di posta elettronica (chiudendo la
finestra spariscono contestualmente anche i tuoi dati di accesso), se devi fare delle
ricerche online riservate.
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• Posizionati con il puntatore del mouse sulla parola linkata (si dice così quando una
parola corrisponde a un link, si vede perché normalmente ha un colore e uno spessore
diverso dal resto del testo e, passandoci sopra, il puntatore del mouse cambia forma).
• Clicca con il tasto destro: apparirà un menu, detto menu contestuale.
• Scegli Apri in un’altra scheda oppure Apri in un’altra finestra.
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2. spostate al di fuori della finestra,
3. bloccate.
Vediamo come.
• Posizionati sulla parte grigia della scheda, dove è indicato il nome della scheda stessa.
• Posizionati sulla parte grigia della scheda, dove è indicato il nome della scheda stessa.
• Posizionati sulla parte grigia della scheda, dove è indicato il nome della scheda stessa.
• Clicca su Blocca.
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Per sbloccarla segui lo stesso procedimento.
Le schede bloccate vengono caricate ogni volta che si apre il browser. Questo è molto utile quando si
consultano frequentemente alcuni siti: la loro apertura avverrà senza che siamo noi a doverci ricordare
di raggiungere la pagina del sito, ma il suo caricamento aggiornato sarà automatico.
1.5.1 Cronologia
È una funzione che ti consente di avere un elenco di tutti i siti visitati, divisi in un ordine
temporale.
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• Posizionati col mouse su Cronologia: qui si vedono alcuni dei siti visitati più di recente
• Clicca su Cronologia.
A questo punto si apre la pagina dedicata a tutti i siti visitati divisi per giorno.
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Per accedere a un sito visitato in precedenza, è sufficiente cliccarci sopra.
Trucchetto: puoi visualizzare più velocemente la cronologia cliccando a lungo col tasto sinistro sul pulsante
Indietro, vicino alla barra degli indirizzi.
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Per cancellare i dati della Cronologia puoi:
1. Mettere la spunta agli indirizzi che vuoi cancellare e clicca Elimina, in alto.
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2. Cliccare sul comando Cancella dati di navigazione, presente a sinistra.
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• Il comando Avanzate, oltre alle funzioni base, ti consente di scegliere se cancellare
anche le password che hai scelto di tenere memorizzate; i dati di riempimento
automatico (per esempio la compilazione automatica dei propri dati in caso di creazione
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account); le impostazioni dei siti e i dati delle applicazioni alle quali hai l’accesso sempre
aperto.
1.5.2 Preferiti
Ognuno di noi ha dei siti che visita frequentemente, ai quali accede quotidianamente, o
siti da tenere in memoria per visitarli in determinati momenti. I browser consentono di
memorizzare gli indirizzi di siti o pagine web nei Preferiti. In Safari e Firefox si chiamano
Segnalibri.
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Per salvare un indirizzo nei Preferiti, in Google Chrome, è sufficiente cliccare sull’icona
a forma di stella accanto all’indirizzo, sulla destra.
Le pagine salvate si visualizzano nella Barra dei Preferiti, al di sotto della Barra degli
indirizzi.
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• in ultimo ci sono gli indirizzi salvati.
Dopo aver cliccato su Gestione Preferiti, si apre una pagina con tutti i preferiti salvati e le
cartelle.
A questo punto abbiamo diverse possibilità.
39
Cliccare sul comando Altre azioni, cioè i 3 puntini verticali, accanto a ogni indirizzo, per
aprire il menu di controllo del preferito.
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2. Cliccare sul comando Organizza, cioè i 3 puntini verticali accanto al Campo di ricerca
1.5.3 Configurazione
Google Chrome può essere impostato come browser predefinito, il che significa che ogni
volta che clicchi un link si aprirà in maniera automatica con Chrome.
Vediamo come.
Con Windows 10
Nella sezione Browser web in fondo, fai clic sul browser corrente, che in genere è
Microsoft Edge.
Con Mac
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Dal menu Personalizza e controlla Google Chrome > Impostazioni si può:
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Per modificarla, da Impostazioni, seleziona Apri una pagina specifica o un insieme di
pagine e poi Aggiungi una nuova pagina.
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All’interno digita l’URL della pagina che vuoi visualizzare all’apertura di Chrome.
2 Motore di ricerca
Un motore di ricerca è un sistema automatico che consente di effettuare una ricerca sul
web, usando una o più parole chiave.
Il motore di ricerca, in inglese search engine, ti consente di inserire, nel campo di ricerca, il
contenuto che stai cercando. In maniera automatica e molto rapida, cercherà sul web le
pagine che contengono il contenuto che stai cercando.
Considerato che sul web sono presenti più di 10 miliardi di pagine, senza un motore di
ricerca sarebbe impossibile fare una ricerca.
In che modo opera un motore di ricerca?
44
2.1 Funzionamento
2.1.1 Scansione
In inglese crawling, è la scansione del web. Avviene attraverso dei software chiamati
crawler o spider. Lo spider, nella scansione, si sofferma su alcune parti specifiche che
compongono il codice della pagina:
Lo spider sta così andando alla ricerca delle parole chiave più ricorrenti e rilevanti, che
saranno poi fondamentali nel processo di indicizzazione, e sta costruendo un enorme
database dove inserisce i documenti considerati utili e validi.
2.1.2 Indicizzazione
L’indicizzazione, in inglese indexing, è il processo algoritmico che mette ordine tra tutti
i documenti segnalati e messi nel database durante la fase di scansione.
Le pagine vengono classificate per parole chiave, categorie, tematiche e in base a diversi
altri parametri creando una vera e propria biblioteca.
La ricerca da parte dell'utente non avviene quindi in tutto il web, ma direttamente nel
database che il motore di ricerca ha precedentemente creato, con i dati perfettamente
ordinati.
Grazie a questo meccanismo è possibile avere in tempi rapidissimi la pagina di risposta con
i contenuti ricercati.
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2.1.3 Creazione della SERP
In inglese ranking, è il momento in cui il motore di ricerca, secondo degli algoritmi,
preleva i documenti che maggiormente rispondono alla query di ricerca e li classifica in
una pagina di risposta.
La pagina con la classifica dei risultati è chiamata SERP, Search Engine Results Page: i
contenuti migliori sono in alto, nei primi risultati.
1. Google 74,38%
2. Baidu 11,91%
3. Bing 7,92%
46
4. Yahoo! 3,45%
5. Yandex 1,24%
6. Altri 4,55%
Google, nato nel 1998, è in assoluto il motore di ricerca più utilizzato al mondo con un
miliardo e mezzo di visitatori unici al mese. Domina anche il mercato mobile/tablet.
È il motore di ricerca che scegliamo per illustrare come fare una ricerca.
Baidu è il motore di ricerca cinese ed è il search engine di riferimento per il mercato cinese,
dove Google non è molto utilizzato.
Yahoo! è un motore di ricerca storico, molto utilizzato negli anni '90 come web directory,
chiusa nel 2015 e trasformata in un motore di ricerca con algoritmo.
Yandex è il motore di ricerca russo, nato nel 1997, è molto utilizzato in Russia e negli anni
ha aggiunto diversi servizi, quali mail, hosting e un browser.
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Ogni volta che facciamo una ricerca attraverso un motore di ricerca stiamo lanciando una
query.
Con il termine keywords si intende una o più parole chiave, utilizzate nei motori di
ricerca per trovare contenuti relativi.
Le keywords compongono la query, che diventa quindi l'intenzione di ricerca vera e
propria.
48
2.3.1 Query di navigazione
Ha l'intento di trovare un determinato sito o pagina web, per esempio quando scriviamo
YouTube nella barra degli indirizzi del browser: potremmo digitare direttamente
l'indirizzo esatto, ma spesso, per abitudine o pigrizia, digitiamo la parola chiave "youtube"
e poi clicchiamo sull'URL esatto dalla pagina dei risultati.
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Riguardano argomenti molto vasti e poco precisi, che possono restituire migliaia di risultati. Per
esempio, una ricerca con la parola chiave “Inghilterra”, restituirà tantissimi risultati, anche molto
diversi tra loro: attualità, storia, news, gossip, geografia, musica, ecc.
Tutte le tipologie di query viste possono essere effettuate anche con una ricerca vocale,
modalità molto diffusa grazie all'utilizzo capillare degli smartphone.
50
Attraverso l'assistente vocale, il software del dispositivo è in grado di effettuare una
ricerca e restituire i risultati, sia attraverso il browser o l'app, sia attraverso la voce stessa
dell'assistente vocale.
2.4 Google
Effettuare una ricerca con Google è estremamente semplice e intuitivo. Questo è uno dei
motivi che hanno portato Google a essere il motore di ricerca più utilizzato in tutto il
mondo.
Vai all'indirizzo www.google.it
La pagina che si aprirà presenta, nel centro della pagina, il logo di Google e un campo
vuoto, detto campo di ricerca. All'interno del campo di ricerca c'è l'icona della lente di
ingrandimento che ha, convenzionalmente, il significato di ricerca. È presente anche
l'icona del microfono, che rappresenta il comando Esegui una ricerca vocale.
Sotto al campo di ricerca, ci sono due pulsanti:
La prima cosa da fare è avere bene in mente cosa vogliamo cercare e, quindi, le parole
chiave da inserire nel campo di ricerca.
Immaginiamo di voler effettuare una ricerca sulla parola chiave "caffè".
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Dopo averla digitata nel campo di ricerca, possiamo cliccare il pulsante Cerca con Google
oppure premere il tasto Invio della tastiera.
Già mentre stiamo digitando la parola chiave, vediamo che Google ci dà alcuni
suggerimenti per rendere la ricerca ancora più precisa e specifica.
Cerchiamo solo "caffè" per ora e vediamo la SERP, cioè la pagina dei risultati.
Tutti i browser hanno reso la barra degli indirizzi anche un campo di ricerca: se digiti una parola chiave
nella barra degli indirizzi, il browser avvia il motore di ricerca predefinito e ti restituirà una pagina dei
risultati, invece di portarti ad un indirizzo preciso.
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La pagina che ci appare è divisa in:
A) Risultati di bar e caffetterie vicine alla mia posizione, anticipati dalla mappa;
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B) Anteprima della pagina relativa di Wikipedia;
Puoi scorrere la SERP fino in fondo e andare oltre cliccando su Avanti o sui numeri
progressivi delle pagine della SERP.
Per accedere a uno dei risultati, ti basta cliccarci sopra e verrai portato alla pagina web.
54
• Shopping: riporta i prodotti, acquistabili online, correlati alla ricerca
• Altro: riporta le altre categorie di ricerca, quali Video, Libri, Voli, Finanza.
Cliccando sul pulsante Strumenti, saranno visibili altri filtri di ricerca per selezionare
ancora meglio i risultati della SERP:
Per applicare questi filtri, è sufficiente cliccare sulla freccia accanto a ogni filtro e si aprirà
il menu contestuale.
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2.4.3 Ricerca avanzata
La funzione Ricerca avanzata consente di effettuare ricerche complesse, restringendo i
risultati. Clicca sul pulsante Impostazioni > Ricerca avanzata
Qui puoi impostare i criteri per effettuare una ricerca più precisa e che, quindi, restituirà
una SERP con un numero inferiori di pagine web, ma sicuramente più rispondenti alle tue
necessità.
Facciamo un esempio.
56
Ipotizziamo di voler cercare la poesia che contiene i seguenti versi:
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade,
Ecco che la SERP sarà composta da pagine che riportano esattamente i versi della poesia
X Agosto di Pascoli.
2.4.4 SafeSearch
È il filtro per limitare i contenuti sessualmente espliciti nei risultati di ricerca. Funziona per
tutte le query relative a immagini, siti e video. Non è preciso al 100%, ma ti aiuta a
escludere la maggior parte dei contenuti violenti e per adulti. È molto utile se condividi il
computer o il dispositivo con minori, sul lavoro o in luoghi pubblici.
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2.4.5 Altre tipologie di ricerche su Google
Meteo
Ti basta scrivere “meteo” nel campo di ricerca per avere i risultati meteorologici della tua
località o della città che aggiungo.
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Dizionario
Google ha un dizionario integrato, per ottenere la definizione di una parola è sufficiente
digitare “Define” prima della parola che vuoi cercare.
Calcoli matematici
Per chiedere a Google di effettuare espressioni o equazioni, ti basta digitare l’operazione
che intendi risolvere e premere invio. In questo modo vedrai apparire la calcolatrice
integrata.
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Conversione di unità
Google è in grado di effettuare conversioni di unità, per esempio 1000 euro in btc.
60
Sport
Puoi cercare il nome della tua squadra preferita e vedrai nei risultati alcune informazioni
sulla squadra, come il calendario delle partite, i risultati, ecc.
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Digita la parola chiave che vuoi cercare, per esempio Madrid, e avvia la ricerca.
62
Clicca sul comando Immagini e ti appariranno le immagini correlate alla ricerca.
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Ogni immagine che vedi, poggia su un sito web. Per ingrandire l’immagine e avere
un’anteprima delle informazioni relative all’immagine stessa, ti basta cliccarci sopra una
volta.
Sulla destra noti la foto di Madrid, relativa alla prima delle immagini presenti nella pagina
dei risultati.
Subito sotto trovi l’indirizzo del sito web dove è presente la foto, accanto all’icona del
mondo.
A seguire trovi il nome della pagina esatta nella quale è presente l’immagine, cliccabile.
E poi ci sono le immagini correlate, simili all’immagine selezionata e presenti su altri siti
web o fonti.
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65
Possiamo scegliere di aprire il link della pagina in un’altra scheda, in modo da non perdere
la pagina coi risultati della ricerca.
66
Oppure possiamo aprire direttamente l’immagine in un’altra scheda.
67
Spesso ci servono delle immagini che hanno delle caratteristiche ben precise, in base
all’utilizzo che vogliamo farne.
Per velocizzare la ricerca e filtrare i risultati, Google ci mette a disposizione degli strumenti:
dimensione, colore, diritti di utilizzo, tipo, ora.
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8) Dimensione, che ti consente di trovare immagini grandi, medie e piccole. Questo è
molto importante per la risoluzione dell’immagine. Se vi serve per riempire una
slide di una presentazione, per esempio, è necessario avere un’immagine grande
perché si visualizzi bene e non sgranata.
Diritti di utilizzo, che ti permette di sapere quali immagini puoi riutilizzare per i tuoi scopi.
Se stai cercando immagini simili, cioè correlate, a un’immagine già in tuo possesso, puoi
farlo caricando l’immagine che hai sul motore di ricerca.
I risultati possibili sono:
• Immagini simili
• I siti web che contengono queste immagini
• Altre dimensioni dell'immagine con cui hai effettuato la ricerca.
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70
Verrai portato sul motore di ricerca Google Immagini. Qui puoi cercare un’immagine
correlata caricando un’immagine o da link o da computer.
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3 Valutare dati, informazioni e contenuti digitali
Sul web si può trovare davvero di tutto. E questo sicuramente è uno dei maggiori punti di
forza di internet, che ne ha favorito la diffusione in maniera così rapida.
Ma proprio il fatto che possa esserci di tutto, ci suggerisce che è fondamentale affinare le
nostre capacità di essere critici su ciò che troviamo, di essere abili nel filtrare e valutare i
contenuti.
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hanno un forte impatto sull’opinione pubblica e di fatto vengono create proprio a
questo scopo. Infatti, i social network sono il canale privilegiato su cui si diffondono in
maniera esponenziale talvolta.
Esistono due tipologie di fake news:
• quelle completamente false, create allo scopo di aumentare i click alle proprie pagine
web;
• quelle parzialmente false, che contengono qualcosa di vero ma strumentalizzato ai
propri scopi.
Sono entrambe fake news dannose, perché creano inutili allarmismi, non garantiscono una
corretta informazione, creano confusione, manipolano le opinioni.
2) Controlla attentamente l’URL: spesso sono url che imitano fonti ufficiali, per
esempio correre.it invece di corriere.it; oppure terminano con .com.co e non solo
con .com.
3) Attenzione ai titoli: spesso sono fuorvianti e creati per ottenere click e like; leggi
tutto il contenuto.
1. Controlla i link e le fonti presenti: le fake news contengono fonti false o link falsi.
Le notizie vere vengono pubblicate anche da testate affidabili e riconosciute.
2. Cerca la data: spesso vengono proposte vecchie notizie come fossero di attualità.
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4. Fai un confronto con i siti che si occupano di fake news: ci sono siti che
raccolgono notizie false dal web sia in Italia che all’estero; per esempio
https://attivissimo.blogspot.com/ , https://www.bufale.net/ ,
https://www.butac.it/ , https://bufalopedia.blogspot.com/p/siti-dindagine-
antibufala.html.
Le tipologie più comuni sono copyright, copyleft, marchio registrato e Creative Commons.
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usare, distribuire e commercializzare l’opera senza il consenso esplicito dell’autore che ne
detiene i diritti.
Copyleft, invece, indica la massima libertà di utilizzo di un contenuto. Il termine gioca
sulla coppia di parole inglesi right e left, diritto e lasciato (nel senso di permesso).
Il marchio registrato indica che un bene o servizio è stato depositato per essere
registrato e ha ricevuto una concessione da parte di un ente governativo preposto.
Per tale motivo gode di una particolare tutela giuridica. Viene solitamente utilizzato dalle
imprese per loghi o prodotti.
Le licenze sono 6:
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● CC BY-SA --> Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate
dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una
menzione di paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state
effettuate delle modifiche; e che alla nuova opera venga attribuita la stessa licenza
dell'originale (quindi a ogni opera derivata verrà consentito l'uso commerciale).
● CC BY-ND --> Permette di distribuire l'opera originale senza alcuna modifica, anche
a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta una menzione di paternità
adeguata e venga fornito un link alla licenza. Quindi non consente la distribuzione
di opere modificate, remixate o basate sull'opera licenziata con questa licenza.
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● CC BY-NC-SA --> Permette di distribuire, modificare, creare opere derivate
dall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che venga: riconosciuta una
menzione di paternità adeguata, fornito un link alla licenza e indicato se sono state
effettuate delle modifiche; e che alla nuova opera venga attribuita la stessa licenza
dell'originale (quindi a ogni opera derivata non verrà consentito l'uso
commerciale).
• CC
• BY-NC-ND --> Questa licenza è la più restrittiva: consente soltanto di scaricare e condividere i
lavori originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali,
https://creativecommons.org/licenses/
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1. Software proprietario. I diritti di sfruttamento economico fanno capo all'autore
del software o a colui a cui sono stati ceduti. Solitamente la licenza d'uso viene
fornita a seguito di un compenso economico. Il codice sorgente rimane segreto.
6. Open Source. Il software viene rilasciato insieme al suo codice sorgente. Ciò vuol
dire che in qualsiasi momento un altro sviluppatore può modificare il software e le
sue funzioni, rimettendo il codice modificato nuovamente a disposizione. Questi
software non sono necessariamente gratuiti.
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Quando decidiamo di salvare o importare questi contenuti sui nostri dispositivi, abbiamo
bisogno di un criterio per organizzarli al meglio e ritrovarli quando necessario.
4.1 Desktop
Il desktop, o scrivania nei sistemi operativi MacOS, è l'ambiente a interfaccia grafica che
consente di utilizzare il computer in maniera user-friendly. Il desktop è integrato nel
sistema operativo e permette l'interazione attraverso icone, finestre, barra delle
applicazioni, menu, pulsanti ecc. Gli aspetti grafici degli elementi principali possono essere
modificati tramite i temi.
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80
4.2 File e cartelle
Ogni singolo oggetto presente nella memoria del dispositivo è definito file. Quindi un
file può essere un documento di testo, un'immagine, un filmato, un programma, una
pagina web, ecc.
Questa mole grandissima di file deve essere organizzata in maniera efficiente dal sistema
operativo, in modo che ogni file possa essere trovato ed eseguito o dall'utente o dal
sistema stesso.
Infatti, i sistemi operativi organizzano i file in cartelle, in inglese directory, che
seguono un ordine gerarchico.
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4.2.1 Estensione dei file
I file possono essere di diverso tipo, puoi distinguerli dall'estensione. L'estensione è un
suffisso, cioè una sequenza di caratteri alfanumerici (solitamente 3) che seguono un
punto.
Sono estensioni, per esempio, .docx, .html, .exe
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Estensioni più utilizzate
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.dwg, dxf per programmi di disegno CAD.
Per il file: il sistema, riconoscendo l'estensione del file, lo aprirà automaticamente con
l'applicazione adatta.
Per chiudere un file, clicca sulla X rossa in alto a destra.
Per la cartella: fatto il doppio clic, la cartella si aprirà in una finestra all'interno della quale
puoi vedere i file presenti o le altre cartelle presenti.
Per chiudere la cartella, clicca sulla X rossa in alto a destra.
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Salvare un file e creare una nuova cartella
Per salvare un file, dal menu in alto, clicca su File e poi Salva o Salva con nome.
Se è il primo salvataggio che fai, utilizza Salva con nome, scegli il nome che vuoi dare al
file e la posizione in cui lo vuoi salvare.
Il comando Salva viene utilizzato per tutti i salvataggi successivi al primo, che di fatto
salvano le modifiche effettuate a un file già esistente.
Qualora ti capitasse di cliccare su Salva quando è il primo salvataggio, nessun problema: il
sistema ti chiede comunque il nome e la posizione.
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Per creare una nuova cartella hai due possibilità:
- posizionati dove vuoi creare la cartella, sul desktop o in un'altra cartella, clicca col
tasto destro e seleziona Nuova cartella.
-
- apri Esplora file, scegli la posizione in cui vuoi creare la nuova cartella e fai clic su
Nuova cartella.
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Se hai la necessità di rinominare un file o una cartella, lo puoi fare, posizionandoti su di
esse e fare due clic consecutivi ma non troppo velocemente o premendo il tasto F2. Vedrai
che il nome verrà evidenziato. Puoi semplicemente digitare il nuovo nome e poi cliccare
su un punto dello schermo.
In alternativa posizionati sul file o sulla cartella e clicca il tasto destro del mouse. Dal menu
contestuale, scegli rinomina, digita il nome e clicca Invio dalla tastiera.
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Copiare, spostare o eliminare un file o una cartella
Per copiare un file o una cartella in un'altra posizione, clicca col tasto destro sul file o
sulla cartella e scegli il comando Copia o premendo la combinazione di tasti Ctrl + c
(Windows) o Cmd + c (Mac). Posizionati poi nella cartella in cui vuoi copiare, clicca col tasto
destro e seleziona Incolla dal menu contestuale, o premi la combinazione di tasti Ctrl + v
o Cmd + v.
Infine, anche per eliminare un file o una cartella hai due possibilità:
- cliccare sul file o sulla cartella e trascinarlo nel Cestino;
- utilizzare il tasto destro del mouse e usare il comando Elimina o il tasto canc.
Ricordati che i file e le cartelle messi nel Cestino sono ancora presenti sul tuo computer.
Il Cestino è una cartella dove si posizionano gli oggetti che si vogliono eliminare. Ma
affinché l'eliminazione sia completa e definitiva, devi svuotare il cestino.
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Recuperare un file o una cartella
Se per errore hai messo un file o una cartella nel Cestino e ti accorgi che ti serve ancora,
puoi recuperarli ripristinandoli. Apri la cartella Cestino, seleziona il file o la cartella che
vuoi ripristinare, clicca col tasto destro del mouse e seleziona Ripristina.
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Il file o la cartella verrà ripristinata nella posizione originale.
La finestra delle proprietà del file mostra informazioni quali il tipo di file, le dimensioni del
file e quando è stato modificato l'ultima volta. Da questa finestra puoi apportare alcune
modifiche.
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4.2.3 Scaricare file e archiviarli, stampare pagine web, salvare testi e immagini
Dopo aver visto le operazioni principali che si possono svolgere sui file e sulle cartelle,
vediamo come scaricare file dal web e archiviarli.
Torniamo su Google Chrome quindi.
Cliccando su Scarica, si apre la finestra di dialogo nella quale scegliere il nome del file (è
già presente il nome identificativo del file) e la posizione in cui salvarlo.
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Clicchiamo su Salva.
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Nota che la cartella di default in cui vengono salvati i file scaricati è Download. Puoi
cambiarla dalle impostazioni del browser.
Dopo aver cliccato Salva, vedrai apparire il file scaricato nella parte inferiore della finestra
del browser. Cliccando sulla freccia verso l'alto vedrai le opzioni di visualizzazione del file:
• Apri
• Apri sempre con il visualizzatore di sistema
• Apri con il visualizzatore di sistema
• Mostra nella cartella
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Se il file da scaricare è un'immagine, fai clic col pulsante destro del mouse e seleziona Salva
immagine con nome.
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Dal menu Personalizza e controlla Google Chrome selezioniamo Stampa.
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Dalla voce Destinazione puoi anche scegliere Salva come PDF in modo da salvarlo e
visualizzarlo in seguito in modalità offline.
• Google Drive
• Dropbox
• OneDrive
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• iCloud
Vedremo nel dettaglio il funzionamento di Google Drive per comprenderne la logica. Per
gli altri illustriamo le caratteristiche principali, poiché il funzionamento è similare.
4.3.1 Google Drive
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Dal google.it clicca su Accedi e poi su Crea un account.
Inserisci i tuoi dati e segui la procedura guidata per portare a termine la creazione
dell’account.
100
Accesso
Drive.
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• Spazio di archiviazione. Indica quanto spazio hai utilizzato sul totale; ti permette
inoltre di estendere la quantità di spazio con un piano a pagamento
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Si aprirà un menù con delle opzioni:
• Creare una Cartella
• Caricare un file
• Caricare una cartella
• Creare un documento di testo, o un foglio di calcolo, o una presentazione
• Creare altre tipologie di file
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1. Cliccare sul Caricamento di file (o di cartella) e scegliere il file (o la cartella) dal percorso
sul computer.
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2. Trascinare nella homepage di Drive il file (o la cartella) che si vuole copiare.
Quando avrai messo i file sulla nuvola di Google Drive, potrai scaricarli, modificarli o
semplicemente visualizzarli su qualsiasi dispositivo accedendo con i tuoi dati a Google
Drive.
Condividere file
Per condividere un file, selezionalo e cliccaci sopra con il tasto destro, seleziona il
comando Condividi e inserisci il nome o l’indirizzo email della persona con cui vuoi
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condividere. Anche questa persona deve avere un account Google per poter accedere alla
condivisione.
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La condivisione con persone che non hanno un account Google avviene attraverso
l’utilizzo di un link condivisibile. Chi riceve il link può accedere al file.
Quando condividi un file hai la possibilità di scegliere i permessi di accesso per chi riceve
il link:
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• possibilità di modificare
• possibilità solo di commentare
• possibilità solo di visualizzare
Puoi anche applicare altre restrizioni, quali impedire la stampa o la copia del file.
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Sincronizzazione e backup
La funzione Copie di backup ti consente di copiare automaticamente su Google Drive
ciò che hai sul computer o in alcune cartelle. Così, quando aggiungi un file in una cartella
sincronizzata, quel file verrà automaticamente copiato su Google Drive.
Per usufruire di questo servizio gratuito di Google, devi scaricare sul tuo computer il
programma Backup e sincronizzazione.
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110
• Avvia il programma e fai il login con i dati del tuo account Google.
Teoricamente puoi sincronizzare tutto il tuo hard disk con Google Drive, ma devi tenere presente
che occuperebbe tanto spazio e ci vorrebbe molto tempo per fare l’upload di tutti i file.
Una soluzione meno impegnativa in termini di risorse è di selezionare solo le cartelle che ti
interessa avere condivise o di cui hai bisogno di un backup sempre aggiornato.
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4.3.2 Dropbox
Dropbox è uno dei primi e più conosciuti servizi di archiviazione di documenti su serve
online, file hosting in inglese.
4.3.3 OneDrive
È compatibile con tutte le versioni più recenti di Windows, con Mac OS e con tutti i
principali sistemi operativi per smartphone e tablet: Android, iOS e naturalmente
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Windows Phone. Inoltre, puoi accedere direttamente via browser, per visualizzare tutti
i file archiviati sul tuo spazio e per modificarli tramite le Web application di Office.
La versione base è gratuita e ti mette a disposizione 5GB di spazio. I piani a pagamento ti
consentono di ampliare lo spazio fino a 1 TB.
Per usare OneDrive devi avere un account Microsoft, ossia di un indirizzo email che poggia
su @outlook, @live, @hotmail.
4.3.4 iCloud
le applicazioni di iPhone, iPad, iPod touch, Mac o PC. Con iCloud puoi:
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• archiviare in automatico e in wireless i contenuti
• sempre in automatico e in wireless, diffonderli a tutti i tuoi dispositivi.
Infine, iCloud offre spazio di archiviazione gratuito fino a 5GB, per il backup dei dati dei
dispositivi. Puoi estendere lo spazio fino a 2 TB con dei piani a pagamento.
Da qualche tempo è disponibile anche iCloud Drive (che su iOS si chiama Files): un disco di
rete accessibile sia da Mac che da iOS su cui si possono collocare file, al pari di un
qualunque servizio di backup on line.
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L’indicazione dei predetti marchi e loghi è funzionale ad una mera finalità descrittiva ed esemplificativa degli argomenti del corso,
nel rispetto di quanto disciplinato dal D.lgs. n.30 del 10 Febbraio 2005.
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