Sei sulla pagina 1di 8

Spedizione in abbonamento postale Roma, conto corrente postale n.

649004

Copia 1,00 Copia arretrata 2,00

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
domenica 2 ottobre 2011

Unicuique suum
Anno CLI n. 227 (45.872)
.

Citt del Vaticano

Nicolas Sarkozy rassicura la Grecia e annuncia un vertice anti crisi con Berlino

Scaduto il termine previsto dagli accordi tra Khartoum e Juba

Sostegno europeo
Clima teso ad Atene mentre si avvicina il responso della troika sui nuovi aiuti
PARIGI, 1. Aiutare la Grecia un obbligo morale ed economico: il fallimento di Atene sarebbe il fallimento di tutta lEuropa. Questo il messaggio lanciato ieri dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, al termine dellincontro a Parigi con il premier greco, George Papandreou, che da parte sua ha garantito la determinazione del suo Paese a portare avanti i cambiamenti necessari. Sarkozy ha annunciato lintenzione di recarsi nei prossimi giorni in Germania per parlare con il cancelliere tedesco, Angela Merkel. Tema del possibile vertice, il modo in cui accelerare lintegrazione economica delleurozona e attuare il piano di salvataggio della moneta unica e della Grecia deciso nel Consiglio europeo dello scorso 21 luglio. Per motivi morali ed economici lasciar cadere la Grecia non possibile ha detto Sarkozy. LUe ha proseguito una civilt, una famiglia, un sistema di solidariet: se un membro della famiglia in difficolt, gli altri devono aiutarlo. Il capo dellEliseo ha quindi sottolineato che non c alternativa: il fallimento della Grecia sarebbe il fallimento di tutta lEuropa. Tra Francia e Germania ha specificato Sarkozy c una perfetta identit di vedute per resistere alla speculazione, la crisi dei mercati e per proteggere lEuropa. George Papandreou ha garantito che la Grecia determinata a fare i cambiamenti necessari: stiamo facendo sacrifici e rispetteremo gli impegni che abbiamo assunto, ci addosseremo le nostre responsabilit, facendo tutte le riforme necessarie, anzitutto perch vogliamo cambiare la Grecia e farne un Paese competitivo, socialmente equo e trasparente. Il premier ha anche garantito che Atene pronta ad accogliere osservatori europei o di altri Paesi affinch possano vedere in modo trasparente le riforme che stiamo facendo per cambiare il Paese. Riforme ha insistito che faranno della Grecia un Paese diverso e migliore a beneficio del popolo greco e di tutta lEuropa. Oltre allincontro con il presidente Sarkozy, Papandreou si visto ieri a Varsavia con il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Insieme, hanno parlato della situazione della Grecia e hanno lavorato alla preparazione del summit delleurozona del prossimo 18 ottobre a Bruxelles. Latteso via libera della troika (Ue, Bce e Fmi) per lo sblocco della nuova tranche di aiuti ad Atene dovrebbe arrivare entro luned. Lobiettivo della troika quello di monitorare il grado di realizzazione delle riforme strutturali attuate dal Governo Papandreou. La missione si svolge in un clima di grande tensione, tra le manifestazioni di protesta nelle piazze e loccupazione dei ministeri.

Il Sudan non ritira le truppe dallAbyei

Un villaggio della regione contesa dato alle fiamme

Le cariatidi del tempio dellEretteo (LaPresse/Ap)

Gli Stati Uniti tagliano duecento milioni di dollari di aiuti allAp

LOnu valuta la richiesta di riconoscimento palestinese


NEW YORK, 1. Si svolta ieri la prima riunione ufficiale della Commissione di esperti chiamata a valutare la richiesta di un riconoscimento della Palestina (entro i confini del 1967) quale Stato membro delle Nazioni Unite, presentata da Abu Mazen durante la sessantaseiesima sessione dellAssemblea Generale. Al termine dellincontro il presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, lambasciatore libanese Nawaf Salam ha dichiarato che iniziata una prima valutazione tecnica sulla domanda, annunciando che la prossima settimana si terr un altro incontro a livello di esperti. Tra quattordici giorni il presidente del comitato riferir ai Quindici sullo stato del processo che si concluder con una raccomandazione al Consiglio, prima del voto. Mi auguro che la Nigeria, alla quale spetta la prossima presidenza di turno del Consiglio di Sicurezza, possa annunciare il parere ufficiale del comitato ha detto il rappresentante palestinese alle Nazioni Unite, Riyad Mansour, ribadendo la speranza di arrivare al voto nel pi breve tempo possibile. Intanto, gli Stati Uniti hanno tagliato duecento milioni di dollari di aiuti per lAutorit palestinese (Ap). Secondo quanto riporta il britannico Indipendent. La misura stata adottata dopo che venerd scorso Abu Mazen ha presentato la richiesta di riconoscimento. Negli ultimi giorni Israele e lAp si sono detti disponibili ad accettare la proposta avanzata dal Quartetto (Onu, Ue, Stati Uniti e Russia) per far ripartire i negoziati diretti. Il documento prevede la ripresa dei colloqui senza condizioni entro un mese. Intanto, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, ha criticato la recente decisione israeliana di costruire 1.100 nuovi alloggi a Gerusalemme est. Merkel ha espresso le sue critiche ieri nel corso di una conversazione telefonica da lei avuta con il premier Benjamin Netanyahu. Stando a quanto riferito dalla radio militare israeliana, Merkel ha osservato che questa decisione fa sorgere dubbi sulla reale volont da parte di Israele di rilanciare negoziati diretti di pace con i palestinesi. Tali dubbi ha aggiunto il cancelliere andrebbero dissipati quanto prima. Netanyahu, secondo un suo portavoce, ha replicato che quegli alloggi saranno costruiti a Ghilo, che non un insediamento ma un rione situato a cinque minuti dal centro della citt e dove tutti i Governi israeliani precedenti hanno sempre costruito abitazioni. La decisione israeliana diventer operativa tra due mesi. Linsediamento di Ghilo si trova a sud di Gerusalemme. La decisione di nuove costruzioni a Ghilo stata aspramente criticata anche dagli Stati Uniti e dallUnione europea.

I lavori sulla scultura dellAula Paolo VI cominceranno il 3 ottobre

Il restauro della Risurrezione

KHARTOUM, 1. Il Governo sudanese non ha rispettato il termine, scaduto ieri, per ritirare le sue truppe dallAbyei, la regione petrolifera contesa con il nuovo Stato del Sud Sudan, indipendente dallo scorso 9 luglio. Nelle scorse settimane, il Governo di Khartoum aveva firmato con quello sudsudanese di Juba, dopo una mediazione dellUnione africana, unintesa che fissava appunto al 30 settembre il termine ultimo per il ritiro dallAbyei delle truppe che avevano occupato la regione in estate. Nel denunciare il mancato rispetto di tale intesa, Luka Biong Deng, un alto funzionario sudsudanese, ha sottolineato come il Governo di Khartoum impedisca il ritorno nelle loro case di migliaia di sfollati dellAbyei. Non si attenua, dunque, la tensione tra il Sudan e il Sud Sudan. Nei meno di tre mesi trascorsi dal 9 luglio si sono anzi moltiplicati i motivi di attrito e acuite le crisi, con interventi armati di Khartoum anche nelle regioni sudanesi del Kordofan meridionale e del Nilo Azzurro, al confine con il Sud Sudan, accusato di sostenere i ribelli locali. Nel frattempo, restano aperte le questioni lasciate in sospeso dallaccordo generale di pace firmato il 9 gennaio 2005 tra Khartoum e lallora Esercito di liberazione del popolo sudanese, oggi trasformato in movimento e al Governo a Juba. Il principale motivo di contrasto proprio la suddivisione delle risorse petrolifere, concentrate in massima parte nelle regioni meridionali ormai indipendenti, anche senza considerare quelle rilevanti dellAbyei. Secondo

Khartoum la divisione deve rimanere quella ipotizzata dallaccordo di pace del 9 gennaio 2005, che pose fine allultraventennale conflitto civile, mentre le autorit di Juba vogliono gestire in proprio le perforazioni, limitandosi a pagare a Khartoum luso degli oleodotti.

In Somalia scontri al confine con il Kenya


MO GADISCIO, 1. Le milizie radicali islamiche di al Shabaab, che guidano linsurrezione contro il Governo somalo del presidente Sharif Ahmed, hanno attaccato ieri Dhobley, nella regione di Lower Jubba, al confine con il Kenya. Secondo lagenzia di stampa Dpa, i ribelli hanno occupato la citt per molte ore e hanno ucciso alcuni miliziani del gruppo filogovernativo Raskamboni, appoggiato anche dal Kenya, prima di essere respinti. Alcune fonti riferiscono anche di vittime civili. Larea un passaggio obbligato per i profughi somali diretti in Kenya. Il Consiglio di sicurezza dellOnu, intanto, ha avallato ieri la proroga per altri dodici mesi, fino al 31 ottobre 2012, dellAmisom, la missione dellUnione africana dispiegata in Somalia dal 2007, autorizzando linvio di altri 12.000 militari.

La citt libica stremata dai combattimenti

Civili in fuga da Sirte


TRIPOLI, 1. Numerosi civili stanno fuggendo da Sirte, la citt costiera libica assediata da tre fronti dai combattenti del Consiglio nazionale di transizione (Cnt) e dove resistono tenacemente le forze fedeli a Muammar Gheddafi. Lunghe colonne di automezzi sono segnalate in uscita dalla citt, dove almeno centomila civili restano per intrappolati dai combattimenti ed esposti al fuoco dei belligeranti, che si rimpallano a vicenda laccusa di mettere in pericolo la popolazione della citt. Le testimonianze raccolte dalle agenzie di stampa internazionali tra quanti sono riusciti a fuggire da Sirte riferiscono di una sempre maggiore scarsit di cibo e anche i medici delle organizzazioni umanitarie che hanno potuto occuparsi di questi sfollati hanno riscontrato nella gran parte di loro segni di malnutrizione o denutrizione. Le stesse organizzazioni umanitarie denunciano che a Sirte stanno esaurendosi le scorte di acqua e cibo e che la corrente elettrica arriva a singhiozzo. Scambi dartiglieria continuano fra le due parti, con particolare intensit nelle periferia orientale, mentre gli aerei della Nato continuano a sorvolare larea. Le forze del Cnt, pur avendo condotto diversi attacchi alla citt, sono state respinte finora dal fuoco dellartiglieria di quelle dei sostenitori di Gheddafi, ma anche dai cecchini che agiscono in tutti gli accessi alla citt.

NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: Johannes Liku Ada, Arcivescovo di Makassar (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Anicetus Bongsu Antonius Sinaga, Arcivescovo di Medan (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Nicolaus Adi Seputra, Arcivescovo di Merauke (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Petrus Canisius Mandagi, Vescovo di Amboina (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Joseph Theodorus Suwatan, Vescovo di Manado (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Ludovikus Simanullang, Vescovo di Sibolga (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Aloysius Murwito, Vescovo di Agats (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Leo Laba Ladjar, Vescovo di Jayapura (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; Datus Hilarion Lega, Vescovo di Manokwari-Sorong (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum; John Philip Saklil, Vescovo di Timika (Indonesia), in visita ad limina Apostolorum.

y(7HA3J1*QSSKKM( +#!=!"!"!?

PAGINA

pagina 2

LOSSERVATORE ROMANO

domenica 2 ottobre 2011

Si allontana lipotesi di un taglio dei tassi della Bce

Dilaga negli Stati Uniti la protesta contro le banche accusate di aver fatto scoppiare la crisi

LEuropa arranca colpita dallinflazione


BRUXELLES, 1. Doveva essere il consiglio della svolta, con un taglio dei tassi che, preso atto del rischio di recessione globale, cancellasse il doppio rialzo deciso pochi mesi fa. Invece la riunione della Bce della prossima settimana rischia di constatare che, con linflazione volata al tre per cento nelleurozona, la leva dei tassi non pu essere usata per aiutare la crescita. E che le economie pi deboli delleuro rischiano un mix micidiale di inflazione elevata e stagnazione economica, quando non recessione conclamata. Lo spettro della stagflazione, evocata in passato nelle previsioni pi pessimiste. I dati diffusi ieri dallEurostat parlano chiaro. Linflazione media nelle diciassette economie delleuro questo mese balzata al tre per cento, ai massimi di tre anni, sbaragliando le previsioni che si aspettavano una conferma del 2,5 per cento annuo di agosto. I prezzi si sono surriscaldati nelle principali economie delleuro, dalla Germania (2,8) alla Spagna (tre per cento) allItalia (3,5). Un quadro che rischia di scoraggiare ulteriormente i consumi dei cittadini europei, con lattivit economica in forte rallentamento che indebolisce occupazione, crescita dei redditi e consumi. La fiducia degli operatori economici europei scesa pesantemente questo mese, i consumi in Germania sono ai minimi di quattro anni. Portogallo e Grecia secondo gli analisti fanno i conti con la recessione. Che rischia di allargarsi: Goldman Sachs d fra il quaranta e il cinquanta per cento le chances di crescita negativa prolungata nellarea euro; Commerzbank sostiene che i diciassette sembrano destinati a scivolare verso la recessione, mentre Josef Ackermann, amministratore delegato di Deutsche Bank, parla di una recessione globale. Colpa cos ragionano a Francoforte anche del basso costo del denaro, oltre che delle massicce iniezioni di liquidit degli ultimi tre anni. E cos il taglio dei tassi per larea euro si allontana. Cera chi scommetteva che al consiglio convocato questa volta a Berlino si decidesse una inversione di marcia. Addirittura un taglio nellultimo consiglio sui tassi presieduto da Jean-Claude Trichet da mezzo punto in grado di cancellare in un colpo solo le due riduzioni da 25 centesimi decisi ad aprile e luglio. Aspettative che potrebbero essere deluse, visto che uninflazione cos alta rischia di mettere in allarme la Bundesbank e altre banche centrali nazionali.

Wall Street sotto assedio


Migliaia di persone manifestano di fronte al quartier generale della polizia newyorkese
NEW YORK, 1. Non si fermano le proteste a Wall Street. Oltre duemila persone ieri si sono riunite a Lower Manhattan per quella che stata la manifestazione pi numerosa dallinizio delle proteste. La polizia intervenuta. Numerosi gli arresti. Il movimento che accusa le banche e i gruppi finanziari di essere gli unici veri responsabili della crisi che ha fatto perdere milioni di posti di lavoro negli Stati Uniti si sta diffondendo anche in altre citt americane. Da ieri sono iniziate proteste a Boston e dovrebbero partire anche a Washington. Il movimento stando alla stampa locale vuole difendere il 99 per cento degli americani contro lun per cento dei pi ricchi. iniziato con la manifestazione del 17 settembre, ma stato lo scorso sabato, 25 settembre, che ha attirato lattenzione dei media di tutto il mondo, quando la polizia intervenuta per sgombrare quello che definivano essere un blocco non autorizzato del traffico, arrestando ottanta persone, una delle quali stata poi incriminata per aggressione a pubblico ufficiale. Nei giorni scorsi la polizia newyorkese stata criticata per aver usato spray urticanti contro i dimostranti, come mostrato da alcuni video. La manifestazione di ieri si svolta di fronte al quartier generale della polizia newyorkese. Michael Bloomberg, il sindaco di New York, che nelle scorse settimane aveva lanciato lallarme sul rischio dellesplosione di una protesta anche nella Grande Mela considerato lalto tasso di disoccupazione, intervenuto in difesa dei suoi poliziotti. Si sta protestando contro persone che guadagnano 40000-50000 dollari allanno e fanno fatica ad arrivare a fine mese ha detto nel discorso radiofonico che tiene ogni settimana. E riguardo alla protesta contro Wall Street ha aggiunto: Le banche sono solo una parte del problema della crisi.

Nazionalizzati tre gruppi bancari in Spagna


MADRID, 1. Il governatore della Banca di Spagna, Miguel ngel Fernndez Ordez, ha annunciato ieri la nazionalizzazione di tre gruppi di casse di risparmio, allinterno del processo di ricapitalizzazione del sistema finanziario. Gli istituti coinvolti sono CatalunyaCaixa, Novacaixagalicia e Unnim. Il costo delloperazione per lo Stato stato di 7,55 miliardi di euro, erogati attraverso il Fondo per la ristrutturazione del sistema bancario (Frob), il fondo di salvataggio allestito dal Governo spagnolo. Oltre a quelli del Frob, sono stati raccolti capitali privati per 5,83 miliardi di euro, che portano il totale delloperazione a 13,38 miliardi. Ad altri due istituti, Liberbank e Banca Mare Nostrum, stato concesso un termine supplementare di 25 giorni per completare la ricapitalizzazione con lingresso di investitori privati. Nel caso in cui non venisse raggiunta la soglia di capitale necessario, interverr il Frob. Con loperazione di ieri si concluso, a un prezzo pi basso dei 15 miliardi stimati in partenza, il processo di ricapitalizzazione degli istituti a rischio identificati nel marzo scorso. Ora in Spagna restano 15 casse di risparmio non nazionalizzate, rispetto alle 45 che esistevano allinizio della crisi.

Le societ di rating nel mirino della Sec


WASHINGTON, 1. La Securities and Exchange Commission (Sec), l istituto statunitense di controllo delle attivit finanziarie, ha individuato quelle che definisce prime apparenti falle in ognuna delle dieci societ di rating che ha esaminato, incluse Standard & Poors, Moodys e Fitch, i cui giudizi hanno pesanti ripercussioni sulla finanza internazionale. quanto emerge dal primo rapporto annuale condotto dalla Sec sulle agenzie di rating e diffuso ieri. In particolare sono state riscontrate falle nel seguire le metodologie di rating, nel gestire i conflitti di interesse i finanziatori delle societ di rating sono spesso proprio quelli sui quali vengono espressi i giudizi e nel fornire indicazioni tempestive e accurate. Nel rapporto non si citano le singole agenzie. Come noto, Standard & Poors gi finita nel mirino della Sec che sta valutando se intentarle una causa civile per il giudizio espresso sulle obbligazioni garantite del debito pubblico statunitense. Nel frattempo, negli Stati Uniti entrano oggi in vigore le nuove regole federali che impongono alle banche di richiedere ai negozianti un tetto massimo di 24 cent di commissione per ogni pagamento con bancomat effettuato da un cliente. Secondo alcune stime, il vantaggio per i commercianti potrebbe implicare per le banche mancati ricavi per 6,6 miliardi di dollari lanno, ma a pagare in ultima analisi saranno i consumatori, dato che diverse banche hanno gi aumentato le commissioni sui conti correnti.

Un manifestante nei pressi della Borsa di New York (Reuters)

Al termine di un lungo dibattito parlamentare

Anche lAustria aderisce al fondo salva-Stati


VIENNA, 1. Dopo il s della Finlandia e della Germania, arrivato, ieri, in rapida successione, anche il benestare dellAustria riguardo al fondo salva-Stati. In Parlamento vi stato un lungo e intenso dibattito. I voti favorevoli allaumento del contributo di Vienna (che passa da 12,2 a 21,6 miliardi di euro) sono stati 183. A sostenere lestensione dellEfsf sono stati socialdemocratici e conservatori delOvp, mentre i Verdi si sono detti contrari. La destra nazionalista ha criticato la legge e ha annunciato la richiesta di un referendum. Tra i Paesi che devono ancora ratificare il nuovo Efsf vi sono Malta, Slovacchia e Olanda. I leader politici slovacchi devono ancora stabilire quando votare e hanno fissato per marted 4 una riunione per prendere una decisione. Riferisce lagenzia Agi che la coalizione di governo appare al momento divisa sugli aiuti alla Grecia e non sembra non possa contare sul supporto dellopposizione. Gli analisti, in questi giorni, guardavano con particolare interesse sul voto della Germania sul fondo salva-Stati. Alla vigilia del dibattito, il cancelliere tedesco, Angela Merkel, aveva detto: Tutto il mondo ci guarda. E il s arrivato a larga maggioranza (i voti favorevoli sono stati 523, quelli contrari 85, tre le astensioni). Ad appoggiare la modifica del fondo sono stati anche i principali partiti dellopposizione, i socialdemocratici della Spd e i Verdi. I voti di Finlandia, Germania e Austria sono dunque in linea con la decisione presa, lo scorso luglio, dal vertice dei Paesi delleuro.

La Bielorussia abbandona il vertice tra Ue e Paesi dellest


VARSAVIA, 1. La Bielorussia si ritirata dal vertice tra Unione europea e i sei Paesi del Partenariato orientale, che si aperto ieri a Varsavia, in Polonia. Il motivo informano le agenzie di stampa internazionali sono le aspre critiche dellEuropa alla dirigenza di Minsk, accusata di non rispettare i diritti umani. Prima dellapertura ufficiale del summit, lUe aveva infatti chiuso le porte a qualsiasi tipo di cooperazione con la Bielorussia se non ci fosse stata la liberazione di tutti gli oppositori politici, ventilando la minaccia di nuove sanzioni contro il Governo del presidente, Alexandre Lukashenko. Non possiamo riprendere il processo di riavvicinamento con la Bielorussia senza dei veri progressi verso la democrazia e il rispetto dei diritti delluomo, si legge in una nota del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Ci significa conclude il documento ufficiale ripreso dallAnsa la liberazione immediata e la riabilitazione di tutti i prigionieri politici e lapertura di un dialogo sincero con lopposizione. Da Minsk, il ministro degli Esteri ha risposto accusando gli europei di voler discriminare la Bielorussia, con il bando alla concessione dei visti imposto su funzionari, a partire dallo stesso Lukashenko, che in questo modo non ha potuto partecipare al vertice di Varsavia. Al summit partecipano invece, come previsto, i rappresentanti degli altri cinque Paesi dellex blocco comunista, situati a est dellattuale frontiera orientale dellUe (Ucraina, Georgia, Moldavia, Armenia e Azerbajan), che hanno auspicato un rafforzamento dei rapporti economici e politici con i Ventisette.

Un manifesto delle imprese per il rilancio dellItalia


ROMA, 1. Cinque priorit per fare uscire lItalia dalla crisi: quanto Confindustria, Rete Imprese, Associazione bancaria italiana, Alleanza cooperative e Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici hanno individuato e illustrato in in documento che propongono al Governo in via ultimativa. Non ci sostituiamo alla politica ma diciamo che servono riforme urgenti coraggiose e profonde, ha spiegato il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sottolineando come servano interventi immediati, perch il Paese ora ha bisogno di una diversa politica economica. Le cinque priorit indicate nel manifesto, intitolato Progetto delle imprese per lItalia, riguardano spesa pubblica e riforma delle pensioni, riforma fiscale, cessione del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, infrastrutture ed energia. Intanto, venerd, lIstat ha reso noti i dati sulla disoccupazione ad agosto. Il tasso dei senza lavoro si attesta al 7,9 per cento, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a luglio e di 0,4 punti su base annua. Cresce invece di 0,1 punti percentuali su base congiunturale il tasso di disoccupazione giovanile, pari al 27,6 per cento.

Pechino sceglie la moderazione

Shakespeare in business
ROMA, 1. Da Shakespeare in love a Shakespeare in business. I testi del cigno di Stratford on Avon diventano oggi modelli comunicativi per i manager. Sempre pi spesso si riscontra che nel mondo del lavoro chi parla, si trova ad affrontare situazioni impegnative anche sotto il profilo comunicativo: deve sapere affascinare, convincere, persuadere. Per coinvolgere attivamente i collaboratori su un nuovo progetto, per motivare una squadra, non c niente di meglio del grande bardo dichiara Dario Turrini, consulente e formatore della comunicazione, che ha ideato un corso di public speaking intitolato, appunto, Shakespeare in business. Turrini si dice convinto che lanalisi dei brani del drammaturgo inglese, messa a confronto con alcune delle pi tipiche situazioni manageriali, offre interessanti esempi di stile e tecniche persuasive. Spunti che responsabili della formazione trovano utili per sciogliere anche i dubbi pi amletici. Il resto silenzio.

Da Napolitano nuovo appello allunit


Il Governatore della Banca centrale cinese (LaPresse/Ap)

PECHINO, 1. La Banca centrale cinese continuer a perseguire una politica monetaria prudente e a fare della stabilit dei prezzi una priorit. Il ritmo e lintensit della politica monetaria devono essere maneggiati con cura, ha detto la Banca del Popolo cinese in un comunicato. Leconomia sta crescendo in maniera rapida e stabile afferma listituto le pressioni inflazionistiche si sono in qualche misura atte-

nuate, ma rimangono a un livello elevato. La banca ha ribadito che il tasso di cambio dello yuan deve essere mantenuto in ultima analisi stabile a un livello ragionevole ed equilibrato. Lindice dei prezzi al consumo in Cina, uno dei principali mezzi di misura dellinflazione, salito ai massimi da 37 mesi in luglio al 6,5, prima di raffreddarsi al pi 6,2 per cento in agosto.

NAPOLI, 1. O questo Paese cresce insieme oppure non cresce. quanto affermato questa mattina il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, a margine della cerimonia per lavvio del duecentesimo anno accademico della Facolt di Ingegneria di Napoli. Per il capo dello Stato lo sviluppo dellItalia imprescindibile a partire dal Sud, anche perch ci sono grandi potenzialit di sviluppo del Paese e di Napoli. Ieri, sempre dal capoluogo campano, Napolitano era tornato a fare appello allunit del Paese: Il popolo padano aveva affermato

non esiste. Pensare a uno Stato lombardo-veneto, che si mette a fare la concorrenza alla Cina, alla Russia, allIndia grottesco, aveva continuato, aggiungendo che lo Stato italiano non esiterebbe a intervenire qualora dalle parole, dalle grida scomposte di secessione si dovesse passare ad atti preparatori. A questo proposito Napolitano ha ricordato, in particolare, cosa prevede larticolo 1 della Costituzione, ovvero, fra laltro, che la sovranit appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt

GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

don Pietro Migliasso S.D.B.


direttore generale

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998
photo@ossrom.va www.photo.va

Carlo Di Cicco
vicedirettore

Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442 fax 06 698 83675 segreteria@ossrom.va segretario di redazione

Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Ufficio diffusione: telefono 06 698 99470, fax 06 698 82818, ufficiodiffusione@ossrom.va Ufficio abbonamenti (dalle 8 alle 15.30): telefono 06 698 99480, fax 06 698 85164, info@ossrom.va Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

00120 Citt del Vaticano ornet@ossrom.va


http://www.osservatoreromano.va TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE LOSSERVATORE ROMANO

Antonio Chil
redattore capo

Piero Di Domenicantonio
redattore capo grafico

Gaetano Vallini

www.publicinque.it via Fattori 3/C, 10141 Torino telefono 011 3350411 fax 011 3828355 torino@publicinque.it via M. Macchi 52, 20124 Milano telefono 02 6695279 fax 02 6695281 milano@publicinque.it via C. A. Racchia 2, 00195 Roma telefono 06 3722871 fax 06 37512606

Pubblicit Publicinque s.r.l.

Aziende promotrici della diffusione de LOsservatore Romano

Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena

domenica 2 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 3

Scontri a Rastan

Non si fermano le violenze nelle citt siriane


DAMASCO, 1. Circa 250 tra carri armati e mezzi blindati dellesercito siriano si sono concentrati a Rastan, citt dove per il quarto giorno consecutivo sono in corso scontri tra militari disertori e forze governative. Intanto, nel resto del Paese non si fermano le violenze: stando alle fonti degli attivisti, almeno trenta persone sono state uccise nei disordini scoppiati in diverse localit del Paese. Secondo il Consiglio generale della rivoluzione siriana una delle principali piattaforme di attivisti citata dalla televisione panaraba saudita Al Arabiya sono almeno ventisette gli uccisi. Lagenzia Reuters ha invece contato quattro morti. LAssociated Press almeno sei. La France Presse diciannove. Nel frattempo, la commissione dinchiesta istituita dal Consiglio Onu sui diritti umani per indagare sulla situazione siriana ha chiesto di potersi recare nel Paese e avere accesso a persone e luoghi. Lo ha affermato ieri a Ginevra il presidente della Commissione Paulo Pinheiro. nellinteresse stesso delle autorit siriane collaborare con noi, si tratta di unopportunit di avere nel nostro rapporto il loro punto di vista sugli eventi. In ogni caso ha aggiunto con o senza la collaborazione della Siria stabiliremo un rapporto ha aggiunto Pinheiro in una conferenza stampa. La commissione indipendente dinchiesta stata istituita lo scorso mese di agosto dal Consiglio Onu sui diritti umani con il mandato di indagare sulle violenze. Dovr rendere pubbliche le sue conclusioni a fine novembre e preparare un rapporto aggiornato in marzo. Non ha ancora ottenuto il via libera di Damasco per avere accesso al Paese, ma i membri della commissione sperano di poter incontrare una delegazione siriana di alto livello, attesa a Ginevra la settimana prossima per altri impegni. Non abbiamo ancora un calendario, ma non possiamo aspettare in eterno. Abbiamo sei settimane per stabilire il nostro rapporto ha aggiunto Pinherio.

Washington e luccisione del terrorista statunitense


WASHINGTON, 1. Un memorandum interno dellAmministrazione Obama autorizzava espressamente luccisione dellimam Anwar AlAwlaki, il leader di Al Qaeda cittadino statunitense morto nel raid di un drone della Cia nello Yemen. Lo rivela il Washington Post, citando un ex funzionario dellintelligence. Il quotidiano ha spiegato che il documento fu stilato dopo che alcuni esperti giuridici nello staff di Obama si erano posti il problema della legittimit di colpire cittadini americani allestero, qualora rappresentassero una minaccia per la sicurezza nazionale. La notizia sembra una risposta alle polemiche di quanti hanno sostenuto la necessit di catturare e sottoporre a processo Awlaki che in quanto cittadino statunitense. E dopo che il presidente ha espresso viva soddisfazione per il colpo inferto ad Al Qaeda, la polizia di New York ha elevato il proprio stato di allerta nel timore di possibili attacchi. Sappiamo che Al Awlaki aveva seguaci negli Stati Uniti, compresa New York, e pertanto rimaniamo in allerta per la possibilit che qualcuno possa voler vendicare la sua morte, ha affermato in un comunicato Ray Kelly, capo della la polizia newyorkese. Il dipartimento di polizia ha elevato il suo grado di attenzione gi in occasione delle celebrazioni per il decennale degli attacchi dell11 settembre.

Un talebano afghano (Ap)

Il presidente afghano punta ora a una pi forte intesa con il Pakistan

Nessun dialogo con i talebani


KABUL, 1. Dopo lunghi e pazienti tentativi, lAfghanistan annuncia di aver rinunciato al dialogo con i talebani. Il presidente Hami Karzai, che da tempo cercava di far sedere i miliziani al tavolo delle trattative, ha deciso di cambiare strategia. A cambiare le carte in tavola ha contribuito non poco il recente assassinio dellex presidente Rabbani, ritenuto luomo del dialogo con i talebani. Pi volte, in passato, Karzai aveva invitato i miliziani a prendere in considerazione la possibilit di unintesa per porre fine alle sanguinose violenze e, di conseguenza, per dare concretezza al tanto sospirato processo di riconciliazione. Ai talebani stato chiesto di ottemperare a due condizioni: la rinuncia alla lotta armata e il rispetto della Costituzione afghana. Il no dei miliziani, al riguardo, sempre stato categorico. La posizione conciliante di Karzai stata condivisa dalla comunit internazionale, anzitutto dagli Stati Uniti, ovviamente con le dovute riserve e la dovuta prudenza. infatti opinione condivisa che la mancata integrazione dellelemento talebano nel processo di riconciliazione possa, con il tempo, trasformarsi in un ulteriore fonte di rappresaglie. Daltro canto, per, i miliziani hanno sempre respinto al mittente ogni invito: anzi, hanno intensificato la loro azione diretta a destabilizzare il territorio. E adesso Karzai punta a valorizzare lintesa con il Pakistan, con il chiaro obiettivo di saldare i delicati equilibri in una regione che continua a essere sotto la costante minaccia delle violenze. Islamabad, in questo momento, alle prese con gli spinosi rapporti con Washington. Le accuse, formulate dagli Stati Uniti, di esportare violenza in Afghanistan e di avere legami con la rete Haqqani (gruppo affiliato ad Al Qaeda e ai talebani) sono state prese molto male dalle autorit pakistane. Il ministro degli Esteri, Hina Rabbani Khar, ha detto che cos facendo gli Stati Uniti ci perderanno come partner e come alleato. E ieri sia il Governo sia lopposizione hanno respinto le accuse in questione. Questa posizione stata formulata nel comunicato finale della conferenza interpartitica convocata dal premier Raza Yusuf Gilani. Nella nota i leader dei partiti affermano di rigettare le recenti dichiarazioni e accuse infondate. In sostanza, la prospettiva di una pi forte intesa tra Afghanistan e Pakistan sinquadra in uno scenario critico, con Islamabad e Washington di nuovo ai ferri corti. Il tutto si sta sviluppando sullo sfondo della condivisa consapevolezza che il felice esito della lotta al terrorismo strettamente si lega alla robustezza e alla solidit di un fronte comune. In queste settimane, tale fronte, invece, sta mostrando alcune crepe. Lintesa fra Stati Uniti, Afghanistan e Pakistan fondamentale per assicurare alla regione una stabilit duratura. Di ci sono ben consapevoli gli stessi Stati Uniti che, al di l delle critiche, ribadiscono che Islamabad e Kabul rappresentano alleati strategici nella sempre pi difficile lotta al terrorismo. Si appreso intanto che un gruppo di miliziani ha rapito trentaquattro operai nella regione tribale di Khyber, nel nordovest del Pakistan, a ridosso del confine con lAfghanistan. Stando a quanto riferito da fonti della sicurezza pakistana, citate dallemittente Dawn, una decina di miliziani hanno sequestrato operai che stavano lavorando in una miniera di carbone, situata nellarea di Akkakhel. Si segnala poi che stato condannato a morte la guardia del corpo che, lo scorso 4 gennaio, ha ucciso il governatore del Punjab, Salman Taseer, per aver aderito al fronte per labolizione della legge sulla blasfemia.

Al via in Tunisia la campagna elettorale


TUNISI, 1. Mentre lAlto rappresentante Ue per la Politica estera, Catherine Ashton, ha detto che il sostegno finanziario alla Tunisia potrebbe avvicinarsi ai quattro miliardi di euro per il periodo 20112013, ha preso il via ieri la campagna elettorale in vista delle elezioni del 23 ottobre per lAssemblea costituente. Allimportante voto che per gli analisti rappresenta un momento decisivo nel processo di transizione della Tunisia verso la democrazia prenderanno parte 10.937 candidati (292 le donne), divisi in 1.428 liste ufficiali, 787 liste di partito e 27 collegi elettorali. Per la prima volta dallindipendenza, la supervisione del processo elettorale nel Paese nordafricano affidata a un organismo indipendente, che verificher anche il rispetto delle norme sui finanziamenti delle varie liste. La campagna elettorale rilevano le agenzie di stampa internazionali si chiuder alla mezzanotte di venerd 21 ottobre. La nuova Assemblea costituente che scaturir dalle urne sar incaricata di redigere una nuova Costituzione, nove mesi dopo la caduta di Ben Al, fuggito dopo ventitr anni al potere in Arabia Saudita nel gennaio scorso, a seguito delle massicce proteste di piazza scoppiate a fine del 2010, con lavvio della cosiddetta primavera araba.

Il ciclone Nesat colpisce il Vietnam

Divisioni tra i partiti egiziani sulle legislative


IL CAIRO, 1. In vista delle prime elezioni legislative del dopo Mubarak indette dal Consiglio supremo delle forze armate egiziane a partire del 28 novembre prossimo rimane forte lo scontento dei partiti per le nuove norme elettorali, che consentono lassegnazione di un terzo dei seggi in Parlamento a candidature individuali non legate alle formazioni politiche. Gli schieramenti sono divisi, con i movimenti della rivoluzione di gennaio (alla guida della rivolta che ha portato alla caduta del regime di Hosni Mubarak) che chiedono pi tempo per organizzarsi in vista della consultazione e i Fratelli musulmani che sebbene favoriti dalla chiamata alle urne in tempi brevi, perch pi radicati sul territorio contestano parte della nuova legge elettorale, che prevede lassegnazione di un terzo dei seggi con candidature indipendenti e sistema uninominale. Il timore diffuso rilevano le agenzie di stampa internazionali che tale sistema possa consentire ad alcuni uomini dellex regime del Cairo di rientrare in Parlamento. Non riusciamo a comprendere come mai il Consiglio supremo voglia indebolire il futuro Parlamento con una legge che risulta promettente solo per gli uomini del vecchio regime e che limita il potere del popolo esattamente come con lex regime, si legge in una nota degli attivisti. Inoltre, con le elezioni del Majlis al Shura (Senato) indette per il 29 gennaio, il rischio che si profila veder slittare i tempi della nomina di unAssemblea costituente per redigere la nuova Costituzione, almeno alla fine di marzo. La stesura del testo che dovr poi essere sottoposto a referendum potrebbe concludersi a fine 2012, facendo slittare le elezioni presidenziali e quindi la fine della transizione militare, allinizio del 2013, con il risultato che il ritorno al potere civile, ipotizzato nel giro di alcuni mesi, potrebbe richiedere invece quasi due anni.

Lanniversario della Repubblica Popolare Cinese


PECHINO, 1. Celebrazioni imponenti in Cina per il 62 anniversario, oggi, della fondazione della Repubblica Popolare Cinese, proclamata da Mao Zedong il primo ottobre del 1949. Migliaia di persone secondo fonti ufficiali riprese dalle agenzia di stampa hanno attraversato il Paese per raggiungere la capitale, Pechino, e partecipare ai festeggiamenti. Presenti tutte le pi alte autorit del Governo. Il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio di auguri al presidente cinese, Hu Jintao. In occasione della Festa nazionale scrive Napolitano mi particolarmente gradito formulare, a nome del popolo italiano e mio personale, i migliori auguri di un prospero avvenire per il suo Paese.

Bloccata in Myanmar la costruzione di una diga


NAYPIYDAW, 1. Significativa vittoria ieri della popolazione del Myanmar (ex Birmania) sul regime del Paese asiatico. A causa delle ripetute proteste e prese di posizione non ultima quella del premio Nobel per la pace e leader dellopposizione, Aung San Suu Kyi il nuovo Governo ha infatti deciso di sospendere i lavori della grande diga di Myitsone, sul fiume Irrawaddy, nel nord del Paese. Lo ha comunicato il presidente, Thein Sein, al Parlamento, precisando che i lavori sono sospesi fino alla scadenza del mandato dellattuale Governo. LEsecutivo eletto dal popolo e deve rispettare la volont del popolo, ha spiegato il presidente Thein Sein. Il progetto di costruzione del pi grande bacino idroelettrico del Myanmar ha incontrato una dura opposizione da parte di attivisti, ambientalisti e difensori dei diritti umani. Nel dibattito era intervenuta anche Aung San Suu Kyi. LIrrawaddy va protetto perch riveste una grande importanza per tutto il Paese, dal punto di vista economico, ecologico e simbolico, aveva detto alla stampa il premio Nobel per la pace 1991. In base a un accordo siglato con Pechino nel dicembre 2006, la costruzione della diga dal valore di 3,6 miliardi di dollari era stata affidata a una ditta cinese e avrebbe dovuto fornire energia idroelettrica alla Cina, ma al prezzo di uno sconvolgimento dellecosistema del fiume, che rappresenta unimportante fonte di sostentamento per la popolazione. I lavori dovevano essere eseguiti da 10.000 operai cinesi, mentre oltre 20.000 contadini di etnia Kachin avrebbero dovuto abbandonare le loro case. Alcuni analisti sostengono che la decisione del presidente rappresenta una prima vittoria per lopposizione e per Aung San Suu Ky, che ha incontrato Sein per la prima volta nellagosto scorso.

Tracce di plutonio a Fukushima


TOKYO, 1. Tracce di plutonio sono state rilevate nel terreno antistante limpianto nucleare giapponese di Fukushima, devastato l11 marzo scorso da un potente terremoto e dal successivo tsumani. Lo ha riferito il Governo di Tokyo. la prima volta che tracce di plutonio vengono rilevate nei dintorni dellimpianto atomico. Il plutonio, informano gli esperti, si forma dalluranio allinterno dei reattori nucleari e le sue radiazioni sono molto pericolose per luomo: lelemento rimane infatti nel corpo per decenni ed espone organi e tessuti a radiazioni che possono portare allo sviluppo del cancro. Proprio ieri, il Parlamento ha approvato un disegno di legge bipartisan per istituire un panel di esperti, allo scopo di esaminare e ricostruire quanto accaduto pi di sei mesi fa a Fukushima.

Un uomo tratto in salvo dalle acque in piena del Mekong nella regione di An Giang (Reuters)

HANOI, 1. Dopo aver messo in ginocchio larcipelago delle Filippine, causando una cinquantina di vittime, e lisola sudorientale cinese di Hainan, il tifone Nesat ha raggiunto ieri sera le coste settentrionali del Vietnam, dove migliaia di persone sono state costrette alla fuga. Venti forti e piogge torrenziali si sono abbattute nella zona nel delta del fiume Mekong, provocando almeno otto morti e decine di feriti. Tutte le scuole sono state chiuse e i voli cancellati. Nelle ultime settimane, gran parte del sudest asiatico stato colpito da inondazioni pi vio-

lente rispetto agli anni precedenti: in Thailandia quasi 200 persone sono rimaste uccise, mentre in Cambogia i morti sono oltre 100. Oltre alle vittime, le alluvioni hanno provocato ingenti perdite economiche. A Hong Kong informano le agenzia di stampa internazionali la situazione sta lentamente tornando alla normalit, mentre nelle Filippine gi si attende larrivo di un altro tifone, Nalgae, che dovrebbe colpire lisola principale di Luzon a partire da oggi, con probabili devastanti inondazioni e smottamenti.

pagina 4

LOSSERVATORE ROMANO
Consigli del Catholic Herald ai giornalisti Riapre il Museo Gregoriano Egizio in Vaticano

domenica 2 ottobre 2011

Vuoi il successo? Parla male di Benedetto XVI


Pubblichiamo, quasi per intero e in una nostra traduzione, un articolo apparso sul Catholic Herald. di MILO YANNOUPOULOS Immaginate di essere un nuovo giornalista della Bbc News. il primo giorno in ufficio, freschi di laurea in comunicazioni sociali e produzione digitale conseguita delluniversit di Salford che vi brucia in tasca tanto da provocare un buco. Ci siete riusciti! Avete raggiunto le vette vertiginose della redazione della televisione di Stato. Siete pronti a conquistare il mondo. Tuttavia, incombe il disastro: il direttore vi affida il vostro primo compito e si tratta di un articolo sulla Chiesa cattolica. Papa Benedetto qualche cosa andato da qualche parte per fare un discorso su Dio e argomenti simili. Volete fare una buona impressione, ma siete completamente spaesati. Che cosa fare? A chi rivolgersi? Bene, qui al Catholic Herald sappiamo quanto arcano e particolare deve apparire il mondo del cattolicesimo a corrispondenti nuovi del campo. Per questo abbiamo esaminato gli archivi dei pi importanti giornali e delle maggiori emittenti per trasmettervi gli insegnamenti di colleghi pi anziani. Condividendo queste linee guida di buona prassi speriamo di poter aiutare i corrispondenti a tenere alta la tradizione del giornalismo equilibrato e corretto su questioni cattoliche per cui la stampa britannica giustamente nota. Ecco allora i nostri principali consigli per il successo. Qualunque sia levento a cui il Papa partecipa, gonfiate sempre le cifre di quanti protestano. Questanno, in occasione della Giornata mondiale della giovent a Madrid, il numero di persone che protestavano era meno dello 0,04 per cento di quello dei sostenitori (cinquemila Esagerate pure. Il vostro professore di giornalismo vi avr insegnato a essere cauti con gli aggettivi, ma non si riferiva alle cronache religiose. Non fa niente se la vostra prosa elaborata rende il titolo sgraziato e nemmeno se non potete provare le accuse. Prendete in giro e sminuite la posizione della Chiesa su questioni morali definendola la politica della Chiesa, implicando cos in modo erroneo che per esempio, come

Restyling faraonico
di ALESSIA AMENTA

Gonfiate i dati su chi protesta Tanto i cristiani porgono sempre laltra guancia Mentre i contestatori non citati intaseranno i centralini

le politiche di un qualsiasi Governo, anche quelle della Chiesa potrebbero essere cambiate da un momento allaltro, se solo quei tizi in tonaca si preoccupassero veramente della gente comune. Assicuratevi di far notare come gli insegnamenti della Chiesa contrastino con la morale di moda oggi, che si tratti di contraccezione, di cambiamento climatico o di immigrazione. Se potete, cercate di impadronirvi del linguaggio della Chiesa, leggete i discorsi dei vescovi e subordinateli al vostro lessico urbano e politicamente corretto di uguaglianza, correttezza e giustizia sociale. Non affidatevi solo alle tensioni percepite, ma fomentate attivamente il malcontento cercando su Google quante pi storie negative riuscite a trovare sulla Chiesa e sintetizzate le lamentele che vi sono contenute. I paragrafi dal nono al diciottesimo del vostro articolo sono perfetti per infervorarvi, rivangando qualunque risibile tirata di Johann Hari o qualsiasi infantile e rozza trovata di Richard Dawkins abbiate a disposiNon raccogliete mai e poi mai zione. Se non avete tempo per dichiarazioni di sostenitori approfondire il senso di alUsate foto con il Pontefice di spalle cuni passaggi pi significaSono fantastiche perch implicano tivi del discorso del Papa, dite semplicemente che esso che isolato e impopolare ha virato verso il tono accademico. Nessuno vi accontro un milione e mezzo), ma cuser di non prestare attenzione questo non ha impedito alle teste perch cera qualcosa di meglio da pensanti della Bbc di concentrarsi unaltra parte e in pi potrete dare quasi esclusivamente sui contestato- limpressione che il Papa un orari e di ignorare la dimensione e il tore noioso. Goal! successo della gioiosa celebrazione Raccogliere dichiarazioni pu esdei giovani cattolici. sere difficile. La regola aurea non Nello stesso modo, la scorsa set- raccogliere mai e poi mai dichiaratimana, in un altro servizio della zioni dai sostenitori, ma solo da chi Bbc sul viaggio del Papa in Germa- protesta. Andate dalla femminista nia, un paio di centinaia di conte- pi arrabbiata che potete trovare e statori sono diventati diverse mi- provocatela sullegemonia patriarcagliaia. Parole come diverse sono le e sul sacerdozio solo maschile. Se utili perch sono pi evasive delle includerete soltanto dichiarazioni cifre vere. negative, sembrer che tutte le perSe siete in dubbio, siate vaghi e sone corrette si oppongono alla approssimativi sul motivo di qual- presenza del Papa. siasi contestazione, in particolare se Faticate a dimostrare abbastanza sembra che non ce ne sia nessuna, falsa indignazione? Provate questa tanto quei simpatici cristiani por- nuova tattica, sperimentata dal gono sempre laltra guancia, non Guardian: insinuate che sia i catcome i contestatori che, se non ot- tolici sia i non cattolici sono stufi tengono i doverosi omaggi e la do- di baracca e burattini. vuta copertura mediatica, vi bomSe possibile, usate foto con il Pabardano il centralino di lamentele angosciose e inondano la blogsfera pa di schiena. Sono fantastiche perch implicano che isolato e impodi speciose contumelie per la vostra polare. Non lasciatevi convincere mancanza di precisione. dalle testimonianze oculari che lo Qualsiasi voce su possibili disacdescrivono come una persona enercordi da parte di politici o di altri leader religiosi su una visita del Pa- gica e circondata da migliaia di sopa deve essere raccontata come un stenitori. Infine, ed molto importante, fatto, in altre parole come se fosse gi accaduto. Non correggete la usate generosamente Adolf Hitler. Hitler un ingrediente principale storia se poi viene fuori che solo una piccola parte di rappresentanti della dieta di qualsiasi moderno del Governo non ha partecipato corrispondente di cronache reliallevento. Non spaccate il capello giose. Nessuna cronaca su Benedetto XVI o sulla Chiesa cattolica in quattro! Usate la triade divisa, divi- completa senza un riferimento ai dente e divisione. Abbiate que- nazisti, e soprattutto al fatto che il ste parole sempre sulla punta della Papa stato membro della Giovenlingua. Ricordate che le opinioni t hitleriana. Non perdete tempo a del Papa sono sempre pericolose e leggere le sue dichiarazioni in proallarmanti. Non permettete che la posito o a chiedere a qualcuno che passi liscia ed esprima unopinione conosca bene la storia di quel pePotreste scoprire che senza che voi inseriate nel vostro riodo. pezzo una fulminante invettiva. Ratzinger era un giovane riluttante, anche utile mischiare vari tipi di obbligato a far parte di quel grupcristianesimo, tanto i lettori non co- po equivalente a un servizio militanoscono la differenza fra larcive- re in un periodo in cui tutti i giovascovo Rowan Williams e larcive- ni erano costretti a far parte di scovo Vincent Nichols, e questo qualche organizzazione statale. Cocontribuisce a trasmettere limma- sa avreste fatto voi? No, ricordatevi gine di una Chiesa divisa e malri- soltanto che ne faceva parte. Otterdotta. rete un bonus se riuscirete a nomiCi sono molti aggettivi che si nare Hitler o i nazisti due volte nelpossono usare in modo suggestivo. lo stesso paragrafo.

opo un mese di accurato restyling, luned 3 ottobre, riaprir al pubblico il Museo Gregoriano Egizio, una delle mete preferite dei visitatori dei Musei Vaticani, che transitano quotidianamente a migliaia nelle sue sale, e anche il settore pi visitato dalle scuole insieme alla Cappella Sistina. Pur mantenendo il precedente criterio espositivo delle sue nove sale, che si deve allultimo totale riallestimento dellallora curatore Jean-Claude Grenier nel 1989, si voluta creare unatmosfera nuova che permettesse una diversa percezione degli oggetti esposti. I visitatori si troveranno dunque in un ambiente solo apparentemente stravolto, avvolti per in unatmosfera rarefatta, modulata da unilluminazione artificiale, diretta sulle opere, e da una naturale filtrata da grandi tende scure; il tessuto tecnico e sofisticato garantisce un controllato passaggio della luce e del calore, nel rispetto dei parametri della conservazione delle opere esposte. Chi scrive, curatrice del reparto, si avvalsa della collabo-

veduta la superba statua della regi- vita sottile, e lasciando scoperte le na di cui vi ho parlato (...) co- caviglie fini. La statua, in origine struita in granito nero alta pi di eretta nel tempio funerario di Rasette piedi e rappresenta la madre messe II a Tebe ovest (il cosiddetto di Ramses il grande. La fattura Ramesseo), fu verosimilmente tradella statua stupenda cos scrive sportata a Roma dallimperatore al fratello in una lettera. Si tratta Caligola come strumento di propadella colossale statua della regina ganda, insieme alle statue colossali Tuia, oggi collocata nella nicchia in granito rosa di Tolomeo II e delcentrale dellEmiciclo, allepoca dello ChampolI visitatori si troveranno avvolti lion conservata nellallora Museo Capitolino. Alta in unatmosfera rarefatta pi di due metri, in granito Un sapiente gioco di luci grigio di Assuan, rappresenta la madre del faraone permetter di cogliere ogni dettaglio Ramesse II, il sovrano che delle opere esposte fece grande limpero egizio nella seconda met del II millennio prima dellera cristiana, la sua sposa Arsinoe II, anchesse allepoca della gloriosa XVIII dina- oggi esposte nellEmiciclo. stia. Nei successivi ultimi quattro amLa sovrana indossa una splendi- bienti il colore antracite delle pareda parrucca a forma di avvoltoio, ti e unilluminazione puntuale deldalle ali che incorniciano il volto, le opere crea nuovamente un amun attributo che solo la Grande biente rarefatto, che accompagna il Sposa Reale poteva indossare. visitatore nelle cosiddette salette Una lunga tunica avvolge il corpo orientali, tra monumenti pi speTesta della dea leonessa Sekhmet slanciato, sottolineando i seni e la cificatamente di ambito vicinoorientale. Il Museo Gregoriano Egizio afferisce infatti al Reparto di Antichit Egizie e del Vicino Oriente, che raccoglie anche reperUna iniziativa dellAmbasciata dItalia in Russia dedicata al popolarissimo santo ti della cultura mediterranea orientale e mesopotamica. Nel 1971, per volont e coraggio dellallora curatore Gianfranco Nolli, il nuovo regolamento interno della Direzione dei MonumenIl patriarca Cirillo sottolinea i valori morali e culturali comuni ti, Musei e Gallerie Pontificie, faceva riferimento per la prima volta Tre monete commemorative in di San Nicola a Baa un Museo di Antichit Orientali. argento, dedicate a san Nicola, ri: ed una gioia per Lultimo suo importante accrescivescovo di Myra, coniate dalla me sottolinea il mento stata la donazione, per laBanca Centrale russa e dalla Patriarca testimoscito testamentario, di dieci rilievi Zecca italiana sono state presen- niare che la venerapalmireni ossia provenienti da tate il 27 settembre nella sede zione di questo tiPalmira in Siria appartenuti a dellAmbasciata dItalia a Mo- morato di Dio che Federico Zeri, il grande storico sca in occasione dellAnno in- per tutti i cristiani dellarte che aveva raccolto nella crociato della Cultura e della rappresenta un sua villa di Mentana una notevole lingua attualmente in corso in esempio di fede e di collezione di opere diverse. Italia e in Russia. mitezza, divenuta I rilievi, che si andarono ad agNicola, vescovo di Myra e pa- oggi un simbolo evigiungere ai tre gi appartenenti altrono di Bari, notoriamente dente di quei valori le collezioni vaticane, rendono oguno dei santi pi venerati del morali e culturali gi questo nucleo il pi importante mondo cristiano e in particolare del genere in Italia (sala VII). che storicamente ledalla Chiesa cattolica italiana e Lattento lavoro di restyling del gano il popolo russo dalla Chiesa ortodossa di Rusmuseo ha voluto, e saputo, rispetsia. Significativamente il Patriar- e quello italiano. tare e valorizzare quello che resta Anche le due moneca di Mosca e di tutte le Russie, delloriginario allestimento ottoCirillo, ha inviato, nella circo- te coniate dalla Bancentesco, inaugurato nel 1839 sotto La moneta russa da 25 rubli stanza, un messaggio di ringra- ca Centrale di Rusil pontificato di Gregorio XVI e cusia luna da 2 ruziamento allambasciatore italiarato dallegittologo padre barnabino a Mosca Antonio Zanardi bli, laltra dal valore ta Luigi Ungarelli, coadiuvato dalLandi compiacendosi tra laltro nominale di 25 rubli hanno to lo stemma della Banca di lo scultore Giuseppe De Fabris per come protagonisti san Nicola, Russia unaquila a due teste ad che la moneta coniata in Italia quanto riguarda linvenzione de(da 10 euro) raffiguri la chiesa Bari e la citt santa di Sergiev ali spiegate recante al di sotto la corativa del museo. Le sale III e Posad. Entrando scritta a semicerchio Banca di IV in particolare, dal soffitto a volRussia. Sul verso della moneta nello specifico si osta azzurro stellato, restituiscono serva che sul retto si trova al centro del disco completamente quel sapore allusidella moneta da 2 unicona di san Nicola e in basvo ed esotico che in origine avvolrubli spicca a rilievo so si vedono a colori le bandiere geva lintero percorso espositivo. il classico emblema dei due Stati: a sinistra quella Le pareti, dipinte a tempera a sidella Federazione Russa e a demoscovita di san mulare lalabastro per tutta laltezstra quella della Repubblica ItaGiorgio che sconfigza delle pareti, con finti semipilaliana. ge il drago e sul verstri a incorniciare sfondati illuIn secondo piano si coglie so della moneta di- limmagine di due quartieri citsionistici, con paesaggi nilotici, pisposto un rilievo raf- tadini: con le scritte a sinistra su ramidi e resti di strutture architetfigurante un tempio due righe in lingua russa antica: toniche, sono state restituite allancristiano sormontato Sergiev Posad e a destra: tica bellezza dallattenta mano del da una banda dove Bari. Lungo la banda circolarestauratore Marco Innocenzi. in lingua russa anti- re si legge Anno della Cultura Questa pur brusca interruzione ca scritto Tempio e della Lingua russa nella Redi atmosfera nel percorso espositiostello ecclesiastico pubblica Italiana e Anno della vo permette per di percepire il di san Nicola il Tau- Cultura e della Lingua italiana museo anche come il frutto di una maturgo. La mone- nella Federazione Russa. Le serie di profonde trasformazioni, ta da venticinque ru- monete saranno reperibili sul che sono il riflesso pi evidente La moneta italiana da dieci euro con la riproduzione bli coniata anche in territorio della Federazione Rusdellapproccio sempre mutevole aldella basilica barese di San Nicola oro reca sul suo drit- sa, ma anche allestero. la storia.

razione dellarchitetto Pierfederico Caliari (Politecnico di Milano) per la scelta delle tonalit delle pareti e la nuova grafica che accompagna le opere. Il colore antracite delle pareti e dellinterno delle vetrine permette di ammirare i reperti esposti in una diversa prospettiva, come se fossero i pezzi stessi a comunicare direttamente con il pubblico. Le steli esposte nella prima sala, dedicata allepigrafia, sembrano staccarsi dalle pareti in una dimensione autonoma che permette di distinguere ogni minimo dettaglio e di apprezzare la maestria dellartista. Tra queste spicca, su fondo rosso, la statua acefala del cosiddetto Naoforo del Vaticano, il monumento storico pi importante della collezione. La veste di questo personaggio, il sacerdote chiamato Udjahorresne, riporta infatti un lungo testo in geroglifico, che di fatto lunica fonte egiziana sulla conquista persiana dellEgitto nel 525 antecedente lera cristiana. Di grande impatto la maestosa sala dellEmiciclo (sala V) che abbraccia la cosiddetta terrazza del Nicchione di Pirro Ligorio sul cortile della Pigna. Le pareti sono state tinteggiate con uno smalto satinato rosso scuro, scandite da grandi nicchie bianco brillante che ospitano le statue pi imponenti. Una nuova illuminazione permetter di apprezzare in tutto il suo splendore questa parte del percorso anche durante le aperture serali dei Musei Vaticani. Qui sono collocate alcune icone della collezione egizia vaticana, ammirate sin dai tempi pi lontani. Quando per esempio Jean-Franois Champollion nel 1825 arriva a Roma, e in Vaticano, per studiare i monumenti egizi qui conservati, e trovare conferma alla sua teoria della decifrazione dei geroglifici, va cercando proprio alcune delle statue dellEmiciclo, rinomate per la loro straordinaria bellezza: Ho

Frammento del coperchio di un sarcofago

Nicola tra Bari e Mosca

domenica 2 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 5

I lavori di pulitura e conservazione della scultura di Fazzini cominceranno il 3 ottobre e dureranno circa due mesi

Il restauro della Risurrezione


Appena quattro giorni fa ha compiuto 34 anni. E da luned prossimo, 3 ottobre, sar sottoposta a un intervento conservativo di restauro per riportarne i bronzi alloriginario splendore: parliamo della Risurrezione di Pericle Fazzini (1913-1987), il grande Cristo dellAula Paolo VI, inaugurato dallo stesso Papa Montini il 28 settembre 1977. Sotto il suo sguardo si sono svolte udienze generali e incontri di preghiera durante ben quattro pontificati: da Paolo VI a Giovanni Paolo I, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI. Pur essendo in buono stato, la monumentale scultura posta sulla parte retrostante il trono dellaula progettata dallarchitetto Pier Luigi Nervi (1891-1979) necessitava di una pulizia approfondita. E il Governatorato per lo Stato della Citt del Vaticano, competente in materia, ha incaricato della realizzazione la societ Fonderia darte 2000. Il calendario degli interventi che saranno possibili anche grazie al sostegno dellonlus associazione Unione di promozione cristiana prevede circa due mesi di lavoro: a partire da luned prossimo, infatti, verr issato il ponteggio; quindi seguiranno le operazioni di pulitura meccanica, risciacquo, trattamento di conservazione e equilibratura cromatica, fino alla conclusione prevista per il prossimo 9 dicembre. La procedura sar conforme a quelle in uso presso i Musei Vaticani e nelle istituzioni ufficiali italiane operanti nel settore. Nellopera lunga venti metri, alta sette e il cui peso si aggira sui trecento quintali Fazzini ha offerto unoriginale e affascinante interpretazione artistica della Risurrezione, raffigurando un Cristo come scriveva LO sservatore Romano sulla prima pagina di gioved 29 settembre 1977, nel resoconto delludienza generale inaugurale che risorge da un sepolcro sito nellorto degli ulivi, mentre la terra viene squassata dallenorme temporale che flagella il mondo in questo tremendo momento: un volto straordinariamente sereno, due braccia protese per un abbraccio, quasi a voler ricomprendere lumanit per restituirle quel senso di amore che sembra irrimediabilmente smarrito.

Il discorso di Paolo

VI

allinaugurazione nellAula Nervi

Affidiamo a questa immagine la nostra voce


Il 28 settembre 1977, nel corso delludienza generale del mercoled, Paolo VI inaugur la grande scultura del Cristo risorto di Fazzini. Pubblichiamo il discorso che il Papa pronunci per loccasione. ggi noi parleremo in questa aula, che noi abbiamo fatto costruire per accogliere i visitatori, che da ogni parte affluiscono alla sede di Pietro, e desiderano incontrarsi con lumile e vivente suo successore, il quale ne continua la missione affidata al primo degli Apostoli, quella dessere il principio e il fondamento perpetuo e visibile della unit della fede e della comunione (Lumen gentium, n. 18). Ma non parleremo se non della monumentale ed unica figura, quella di Ges Cristo risorto, vivente e benedicente, che domina questa sala, e che noi oggi inauguriamo, opera dello scultore Pericle Fazzini: essa dice quale sia la testimonianza affidata al ministero apostolico, essere quel Ges, ch stato crocifisso, costituito Signore e Cristo (Act., 2, 36), testimonianza che qui il successore di Pietro con certezza e con umilt di fede vuole proclamare. S, noi vogliamo affidare a questa immagine la nostra voce, semplice e limpida nella enunciazione delle parole e dellimmagine che la vuole esprimere, ma quasi soffocata dal loro esuberante significato reale (cfr. S. Th., II-II-I-2 ad 2). Ges la via, la verit e la vita (Io., 14, 6). Ges la luce del mondo (Io., 8, 12; 9, 5). Ges il Pane della vita (Io., 6, 48). Ges il Pastore buono (Io., 10, 11-14). Ges il Figlio delluomo (Mt., 16, 13; 25, 31; 26, 24), il figlio di Maria (Mt., 13, 55), il figlio di Dio (Mt., 14, 33; 26, 64; Io., 9, 35); Ges lalfa e lomega (Apoc., 22, 13). Noi vogliamo attestare, a voi Figli e Fratelli, e a quanti della gloria e della speranza del nome cristiano sono rivestiti nel mondo, che Cristo ancor oggi, nella storia del mondo ancor oggi pi che mai, Cristo vivo Cristo reale. Vivo e reale, non nella penombra del dubbio e dellincertezza, non nellinterpretazione vanificante dun razionalismo miope e orgoglioso, che lo coarta nella misura dei fenomeni comprensibili, e tuttal pi singolari e sfuggenti alle proporzioni ordinarie della naturale intelligibilit; ma vivo e reale nelleccedente dimensione del suo Essere divino, che solo la fede ammette esultante, spaziando nel mistero da Lui stesso proclamato e documentato (cfr. Io., 10, 38). Cristo presente. Il tempo non lo contiene e non lo consuma. La storia si evolve e pu assai modificare la faccia del mondo. Ma la sua presenza la illumina rivelandone come a S dovute le sapienti bellezze, e, penetrandone i vuoti abissali con riparatrice misericordia chEgli solo pu effondere. Egli il gaudio della terra (cfr. Io., 3, 29); Egli il medico dogni umana infermit (Io., 8, 7). Egli si personifica in ogni uomo che soffre; finch sar il dolore sulla terra, Egli se ne far propria immagine per suscitare la energia della compassione e del generoso amore (Mt., 25, 40). Ges perci sempre e dappertutto presente. E ciascuno lo pu di s. Perch come vero che Ges Cristo , per il disegno salvifico universale, che in Lui si compie (cfr. Eph., 1-2), il centro dellumanit, il Figlio delluomo per eccellenza, pur vero chEgli il Maestro, il Fratello, il Pastore, lAmico dognuno dei suoi, il Salvatore dogni singola creatura umana, che abbia la fortuna dessere da Lui associato come cellula del corpo mistico, di cui Egli il capo. Ciascuno autorizzato a chiamarlo per nome, non come personaggio estraneo, lontano e inaccessibile, ma come il Tu del supremo ed unico amore, come lo Sposo della propria felicit (cfr. Mt., 9, 15; Apoc., 22, 17), che misteriosamente pi vicino di quanto ciascuno che lo cerchi pu immaginare, come stato detto: Consolati, tu non mi cercheresti, se gi non mi avessi trovato (Pascal, Le mystre de Jsus; SantAgostino, Confessioni, X; c. 18). E che questa presenza trascendente e immanente di Cristo sia qui rappresentata bello, a nostro avviso, significativo, istruttivo, perch questa aula, come una sala daspetto in una stazione di partenza, come una scuola delle verit, elementari o sublimi che siano, in ogni caso verit vere, necessarie alla vita, vicina, quasi unappendice, alla tomba di San Pietro, il pescatore di uomini (Mt., 4, 19), il Pastore primo incaricato dal Pastore buono Cristo Ges (Io., 21, 15; 10, 11); lApostolo, a cui sono affidate le chiavi del regno dei cieli (Mt., 16, 19). Da ricordare, con la nostra Apostolica Benedizione.

Durante il restauro un telo riproducente la stessa immagine artistica divider larea dei lavori dal resto dellAula. Per esigenze tecniche invece non si potuta realizzare laffascinante ipotesi di riproporre il grande e pregevole arazzo della scuola di Raffaello, raffigurante anchesso la Risurrezione di Cristo, che venne usa-

to per sette anni dallinaugurazione dellAula, il 30 giugno 1971. Per gli amanti delle curiosit: in quella stessa circostanza vennero anche esibiti per la prima volta i nuovi costumi viola scuro dei sediari pontifici disegnati da Massimo Sansolini in sostituzione della vecchia uniforme in damasco rosso.

Nel cantiere dellartista marchigiano

Spinto dal vento a tuffo nel cielo


Fazzini termin la sua opera nel 1975. Pochi mesi prima, mentre ancora era al lavoro, ricevette la visita di un amico, celebre poeta, che poi raccont quellincontro. Riportiamo alcuni stralci di quel ricordo che venne pubblicato nel catalogo (Roma, Libreria dello Stato e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1994), curato da Giuseppe Appella, della mostra Pericle Fazzini allestita a Parigi nella basilica del Sacro Cuore. di LEONARD O SINISGALLI Per prepararmi al sopralluogo, che mi aveva promesso, nel cantiere della grande Opera a cui lavora ancora per le finiture, sono sceso la sera prima, sotto casa, nella chiesa di SantEugenio a Valle Giulia, dove ricordavo di aver visto montare i due arditissimi corpi volanti tolicesimo di Ungaretti, di Scipione, di Visconti Venosta, a cui attinge inconsciamente anche Fazzini, si potrebbe dire di ispirazione pascaliana. E religione del dolore e della piet, accettazione della pena e del castigo, una fede che fa poco posto al pentimento e pi allespiazione, non vuole compromessi, implora la giustizia divina pi che la sua misericordia. Manz nato ed rimasto uomo di Chiesa; Pascal, Ungaretti, Scipione, Fazzini, sono uomini di mondo che meno di Manz si fidano della mediazione di Maria e dei Santi necessaria a tanti poveri di spirito e deboli di cuore. Nella chiesetta sconsacrata di San Lorenzino in Piscibus, da quattro anni tutti i pomeriggi, aiutato da una squadra di formatori della tv, Fazzini lavora, dalle quattro alle nove, a preparare il prototipo a grandezza naturale del suo Cristo Risorto. Il modello in polistirolo compiuto, mancano pochi colpi di lima. In verit si tratta (con laiuto delle cosiddette chiavi elettriche) di sbucciare qua e l ancora per qualche millimetro il corpo centrale. Qui ho visitato Fazzini una mattina. E mi sono ricordato un suo pensiero, scritto in uno di quei libretti che lo seguono nel lavoro e nel riposo, perch, come Leonardo, li tiene attaccati alla cintola: A Roma mi impressionarono da giovane le sculture barocche, poi finii col fare statue alla Rodin. Mi interessava quel senso fisico, di pelle sulle costole, il quale mi dava la sensazione che le statue stessero respirando la nostra aria. Che bella luce esclama non ci sono capitato quasi mai di mattina, e mi accompagna verso i punti di vista pi giusti. Accende anche le lampade piazzate sulle pareti laterali e al soffitto: Abbiamo lavorato sempre a luce artificiale e a una temperatura da forno crematorio. Il polistirolo si affetta al rosso come una polenta. Guardo limmensa composizione, venti metri di lunghezza per sette metri di altezza, spessore di due o tre metri. Bianca, sporca, cavernosa, intricata: Devi fare uno sforzo per dimenticare questo orribile simulacro di macrocellule fornite dalla nuova chimica delle resine mi dice Devi guardare lopera nelle peggiori condizioni, devi riuscire a vedere la forma avulsa da questa materia repellente. Ma la difficolt dellimpatto scompare; dopo qualche minuto di assuefazione al fantasma bianco, le pupille trovano per incanto lapertura giusta. Non vedo pi la massa di materiale fittizio ma i suoi contorni, il suo involucro, la sua dinamica, vedo questa grande apparizione come un miraggio, come fosse fatta di fluido soffiato e sospeso, lhai fatto strafottente e volpino, nientaffatto vendicativo, severo come il Cristo della Cappella Sistina o quello di Borgo San Sepolcro. Mi mostra ora a freddo le parti costitutive dellOpera, il primo strato di roccia di radici, il secondo dei tronchi di ulivo, il terzo dei rami e delle foglie, il quarto delle nuvole, il quinto delle saette. La composizione aperta a ventaglio o a coda di pavone: nel centro in alto, lungo quattro metri e mezzo, si allunga e scatta in volo, staccato un paio di metri da terra, il Corpo seminudo che Mi sono attenuto si lancia come un tuffo nel cielo. stata una a uniconografia tradizionale fatica cucire tutte queNon ho voluto strafare n stilizzare ste parti, tenerle infilate una allaltra. Che ne dici? mi chiese Fazzini Quando sar decisa la Dico che bello gara fra i fonditori, una diecina (si parla di di piani trasparenti, di tratti, di su- un costo della fusione di qualche perfici soltanto virtuali. Fazzini mi centinaio di milioni), si taglier la legge via via le diverse stratificazio- massa in pezzi numerati che saranni dal basso in alto, e dal primo no fusi uno alla volta e poi saldati piano della facciata ai successivi. per ricomporre lunit. Il materiale sar una miscela di una grotta, dico. Poi mi correggo: un ventaglio, e, infine, bronzo e ottone, non una lega coc uno scoppio. La terra tre- me avevo pensato erroneamente; si m, sta scritto nel Vangelo, quando tratta di far colare insieme i metalli Cristo mor, dice Fazzini, ma io fusi, nelle forme, da due crogiuoli. ho immaginato la risurrezione, Fazzini mi dice che il Fucilato del dalluliveta, successiva a una cata- 45 aveva braccia di bronzo gambe strofe: Cristo vola spinto dal vento, di ottone; anche la Fontana allEur, si libera dal velo mortuario, si tra- a Roma, fusa in pezzi separati disforma da cadavere in uccello. stinti, bronzo oppure ottone. Solo Continua, e sembra quasi in da qualche anno ha preferito la mitrance: Cristo risorto dalle rovine scela doppia (nei due o tre Cavalli come se invocasse una ricaduta, non vuole considerare il suo abbraccio col Padre come un addio agli uomini. Mette in moto un carrello fornito di ascensore, mi fa salire con lui in cabina, lo comanda e lo muove con pochi bottoni; ecco siamo gi a ripercorrere lentamente dal basso in alto, dai piedi alla testa, alle mani (lo vedo bene da vicino, ora: la testa di una sessantina di centimetri, le mani di una quarantina) tutta la figura del Cristo mezzo mummia e mezzo condor. Mi sono attenuto a una iconografia tradizionale, mi dice, non ho voluto strafare, non ho voluto stilizzare. Che ne dici?. Dico che bello, che un bel Cristo, sembra che sotto la tunica ci siano i blue-jeans, lhai fatto spiritato, positivo, matto, un poeta, un misto di Lartista di Grottammare nel suo studio Bob Dylan e di Rimbaud, rampanti, nella Porta della Chiesa sullAutostrada, nel Monumento alla Resistenza di Ancona) che d profondit e fulgori misteriosi alle superfici. Ci vorranno dice trecentocinquanta quintali di mlange e un paio danni di lavoro di fonderia e di assemblaggio. Ma non doveva essere pronta per LAnno Santo?. Luomo propone, Dio dispone, mi risponde. Gli chiedo dei suoi rapporti con Nervi. Fa finta di non sentire. Come si sa la scultura andr a ornare la nuova grande Sala progettata e costruita da Pier Luigi Nervi in Vaticano e inaugurata qualche anno fa. Fazzini, per stabilire lingombro fece costruire una gigantografia che fu piazzata nellaula e sulla quale furono apportate modifiche suggrite dalla prova. Mi mostra anche un modellino dellopera, di neppure un metro di fronte. Sembra un lavoro di oreficeria, di chincaglieria pop dico pi che di scultura; c un predominio del vuoto sul pieno e del caso sul calcolo. Linno di gioia rauco, strozzato. I poemi lunghi mi risponde comportano la necessit della nonpoesia, bisogna avere il coraggio dellimpurit. gi tanto se i contrari riescono a bilanciarsi. Se no finiamo col contentarci di un sospiro, di un vagito. Fazzini ce lha con i suoi vecchi amici che continuano a parlare soltanto dei suoi miracoli giovanili, il Ritratto di Ungaretti che sta alla Galleria Nazionale dArte Moderna di Roma, il Ritratto di Anita sua moglie. Sono due pezzi celeberrimi, che insieme ad altri, pure famosi, fecero colpo sugli intenditori e sui collezionisti stranieri, americani e giapponesi. Ma Fazzini ha affrontato anche le grandi opere senza chiedere ausilio alla retorica. E mi fa venire in mente uno scrittore geniale, Giovanni Comisso, che si illudeva di poter scrivere romanzi con le risorse della prosa lirica. Pure nei romanzi di Giovanni Comisso ci sono pagine stupende, cos come ci sono bellissimi brani nei vasti poemi celebrativi di Fazzini. Non dobbiamo dimenticare che egli riuscito con alcuni capolavori (di cui diversi in legno: la sua materia materna e paterna si potrebbe dire, ricordando la sua infanzia nella bottega del padre) a farci amare la scultura e forse anche a capirla.

Fazzini nel 1975 mentre lavora sul grande prototipo in polistirolo del suo Cristo risorto

dellAngelo che incorona Santa Maria Cabrini: lomaggio pi vistoso fatto dallo scultore, ventanni fa, al barocco romano. Conviene riflettere sulla sua religiosit cos intrisa di paure, di estasi. Essa ci fa ricordare i suoi ammirati e amati maestri, Scipione e Ungaretti, due nomi che lui ripeter sempre con devozione. Manz pi cinico e opportunista; pi devoto di Maria che di Cristo. Il cat-

pagina 6

LOSSERVATORE ROMANO
I vescovi degli Stati Uniti sulla regolarizzazione degli immigrati

domenica 2 ottobre 2011

Il convegno di Parigi chiude un anno di dibattiti organizzati dalla Conferenza episcopale

Le leggi buone non ostacolano la sicurezza


WASHINGTON, 1. Prosegue negli Stati Uniti, seppure tra ostacoli, il processo volto a legalizzare la posizione di migliaia di immigrati irregolari, la maggior parte dei quali sono di giovane et e sperano pertanto di potersi costruire un futuro pi sereno. Recentemente, con una decisione che stata accolta con favore anche dai vescovi cattolici, le autorit governative federali hanno programmato un approfondito esame di tutte le posizioni relative a 300.000 immigrati privi di regolari documenti che potrebbero, dunque, essere inseriti in una nuova lista che autorizzerebbe loro a restare nel Paese. Come accennato, gran parte degli immigrati sono giovani al di sotto dei trentanni di et, entrati illegalmente negli Stati Uniti prima di aver compiuto i quindici anni di et e che nel tempo, a seguito di una permanenza di oltre cinque anni, hanno conseguito anche un titolo di studio e, per tale motivo, aspirano a essere inseriti nel programma Dream act. Si tratta di una legge, ancora in discussione a livello federale, ma applicata in alcuni Stati in varie forme di benefici (soprattutto come contributi economici per il sostentamento agli studi), con la quale si concede la cittadinanza. In una lettera a firma dellarcivescovo di Los Angeles, Jos Horacio Gmez, che presiede il Committee on Migration della United States Conference of Catholic Bishops (Usccb), si plaude alla decisione del Department of Homeland Security (Dhs), sottolineando che politiche compassionevoli possono al contempo contribuire al rispetto della legge federale sullimmigrazione e della dignit degli immigrati che vivono in mezzo a noi. In sostanza, il Dhs ha promosso la creazione di un gruppo di lavoro congiunto con il Department of Justice, che ha come obiettivo quello di scremare il numero degli immigrati irregolari a rischio di espulsione, eliminando dalla lista coloro che hanno commesso reati di non grave rilevanza per la sicurezza pubblica e coloro che non hanno commesso reati. Di conseguenza lattivit giudiziaria si concentrerebbe soltanto sui casi ritenuti meritevoli di espulsione, lasciando agli altri immigrati la possibilit di poter regolarizzare la propria presenza e attivit sul territorio statunitense. Questo, peraltro, come auspicato pi volte dagli stessi vescovi,

Quale domani per le famiglie in Francia


PARIGI, 1. Il convegno Famiglie e societ: quali scelte per il domani?, in svolgimento il 1 e il 2 ottobre presso la Citt internazionale universitaria di Parigi, lultimo dei quattro grandi colloques organizzati dalla Conferenza dei vescovi di Francia nellambito del programma Famiglie 2011, lanciato il 6 novembre 2010 durante lassemblea plenaria a Lourdes. Un anno per valorizzare la famiglia: questo lobiettivo che si erano posti larcivescovo di Rouen, JeanCharles Descubes, e Monique Baujard, rispettivamente presidente del Consiglio episcopale famiglia e societ e direttrice dellomonimo Servizio nazionale. Il cammino passato per Bordeaux (dicembre 2010), Lille (marzo 2011) e Strasburgo (maggio 2011), le citt che hanno ospitato i primi tre incontri, dedicati alla missione della coppia, alla solidariet nella famiglia e al suo ruolo educativo. Ora la volta di Parigi, dove la riflessione, attraverso lanalisi dei cambiamenti in atto, delineer le sfide future, tra libert individuale e vocazione sociale, tra limpegno collettivo e la responsabilit personale. Il colloquio stato aperto da monsignor Descubes e vede la partecipazione, tra gli altri, del cardinale arcivescovo di Parigi, Andr Vingt-Trois, presidente della Conferenza episcopale, di Franois Soulage, presidente di Secours catholique, di padre Christophe Roucou, direttore del Servizio nazionale per le relazioni con lislam, di monsignor Livio Melina, consultore del Pontificio Consiglio per la famiglia nonch preside del Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, e di Enzo Bianchi, priore della comunit monastica di Bose. Molto atteso lintervento di Claude Greff, segretario di Stato incaricato della Famiglia. Liniziativa stata supportata da un blog che ha consentito alle famiglie francesi e agli esperti del settore di intervenire e di dialogare sui vari argomenti, lasciando le proprie testimonianze e proposte. Si trattato come ha spiegato Monique Baujard di un cammino di Emmaus: come il Cristo che ascolta i pellegrini, la Chiesa ha cercato di conoscere le domande che le famiglie oggi si pongono. La direttrice del Servizio nazionale famiglia e societ ha contribuito alla discussione con il documento episcopale Les familles, miroir

agevolerebbe i ricongiungimenti familiari, restituendo alle persone lamore e laffetto dei propri cari. Il segretario Janet Napolitano, che dirige il Dhs, ha spiegato che le risorse dellorganismo governativo devono continuare a essere focalizzate sulle massime priorit e che fare altrimenti significherebbe ostacolare la nostra missione per la pubblica sicurezza e deviare lattenzione da quelle persone che pongono una reale minaccia. D allepiscopato si osserva anche che la discrezionalit delle autorit governative nellindividuazione delle persone ritenute idonee a poter rimanere sul territorio si dovrebbe basare su alcuni fattori essenziali, come let, la presenza di altri familiari, il periodo di tempo passato dallarrivo nel Paese e il contributo dato alla comunit. Nella lettera indirizzata al Dhs, monsignor Gmez auspica poi, in conclusione, unimplementazione delliniziativa gi adottata e una rapida applicazione delle politiche di riforma in tema dimmigrazione. Una nuova legge federale sullimmigrazione da tempo al centro delle necessit per il Paese indicate come prioritarie dai vescovi. In un

altro intervento, larcivescovo di Los Angeles aveva infatti sottolineato che la mancata attuazione della nuova legge provoca il moltiplicarsi di regolamentazioni da parte delle autorit locali. In diversi Stati, lultimo dei quali lAlabama, sono state approvate leggi molto severe in materia. Uno stretto giro di vite che ha provocato anche la reazione del Governo federale, il quale ha deciso di denunciare sei Stati dove sono applicate misure di prevenzione e repressione eccessivamente severe: oltre allAlabama, lArizona, lo Utah, la Georgia, lIndiana e la Carolina del Sud. Queste leggi comportano serie difficolt al punto che non si potrebbero neppure amministrare i sacramenti agli immigrati irregolari. La Chiesa cattolica, ha puntualizzato larcivescovo di Los Angeles, fornisce servizi pastorali e sociali a tutti, indipendentemente dal loro status. Il nostro mandato di fornire la cura pastorale o laiuto sociale a tutti i figli di Dio. Lo Stato non pu contravvenire a questo dovere, che i padri fondatori hanno chiaramente inserito nella nostra Costituzione.

de la socit, nel quale si evidenzia come le famiglie e la societ si evolvano in parallelo e come le prime siano in qualche modo lo specchio della seconda. Le nostre difficolt di vivere insieme in famiglia hanno un legame con le difficolt di vivere insieme in una societ individualista, dominata dai valori di libert e di uguaglianza, ha spiegato Baujard, secondo cui le famiglie si situano allincrocio fra libert individuale e responsabilit sociale. Questa una condizione caratterizzata spesso da fragilit e isolamento: Molti individui hanno poche relazioni sociali, e la famiglia, nel senso pi ampio, non presente. Le persone si trovano allora molto sole davanti alle prove della vita familiare. E questa povert relazionale colpisce ancor di pi gli ambienti materialmente sfavoriti. La famiglia, in una societ che va di fretta, richiede un investimento di tempo gratuito, ma questo tempo indispensabile, donato alla famiglia, non valorizzato dalla societ. Alla Chiesa conclude la responsabile della Conferenza episcopale chiesto di riaffermare il messaggio evangelico e di mostrare che un amore per sempre possibile, a

immagine dellamore di Dio per gli uomini. Ma la credibilit della sua parola dipende anche dalla sua capacit di sapersi fare prossima a coloro che soffrono. La gente ha bisogno di ritrovare una spiritualit del quotidiano e la Chiesa pu attingere nel patrimonio della sua tradizione spirituale per offrire agli individui le risorse necessarie per superare le prove e far durare nel tempo i loro rapporti familiari. Da un recente sondaggio, commissionato dal Consiglio episcopale famiglia e societ e dal quotidiano La Croix, emerge un dato importante: per i francesi la stabilit familiare ha, di nuovo, un ruolo fondamentale. Il 77 per cento degli interpellati si augura infatti di costruire una sola famiglia, restando con la stessa persona (la percentuale sale all89 per cento fra i giovani dai 25 ai 34 anni). Per questo chiedono ai politici, in vista delle elezioni presidenziali del 2012, un maggior impegno a favore della famiglia. Lagenda di Familles 2011 prevede altri due appuntamenti: la settima Festa delle famiglie, domenica 9 ottobre, e lincontro-pellegrinaggio a Lourdes, dal 27 al 30 ottobre.

Vice-presidenti il cardinale Bagnasco e larcivescovo Michalik

Il cardinale Erd confermato alla guida del Ccee per un altro quinquennio

Domenica a Ivrea il cardinale Bertone presiede la beatificazione di suor Antonia Maria Verna

Al servizio della carit nel nome dellImmacolata


di ARRIGO MIGLIO* Si svolta tutta nel ristretto ambito del territorio canavesano, appartenente alla diocesi di Ivrea, la vita di Antonia Verna, che viene beatificata dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, domenica 2 ottobre. La fondatrice delle suore di carit dellImmacolata Concezione di Ivrea infatti nata a Pasquaro di Rivarolo Canavese il 12 giugno 1773 e morta a Rivarolo il 25 dicembre 1838. Larco di tempo in cui la nuova beata vissuta parla da solo: la giovent di Antonia Verna trascorsa in un Piemonte invaso prima dai rivoluzionari francesi poi dalle truppe napoleoniche, con tutti i rivolgimenti sociali e religiosi che hanno segnato a lungo la vita del paese, seguiti a ruota dai primi moti risorgimentali. Nata in una famiglia semplice e povera di agricoltori, stata ben presto impegnata dai suoi nella custodia dei numerosi bambini di casa e del vicinato e cos ha manifestato fin da giovane le sue attitudini di saggezza e di capacit educativa. A quindici anni si consacra spontaneamente al Signore col voto di verginit e qualche anno dopo si trasferisce nel capoluogo per dedicarsi alle opere di carit e pensare, con le prime compagne, a una fondazione dedicata ai piccoli e ai poveri. Inizia un periodo travagliato: subisce incomprensioni, inganni, ingiustizie e ci vorranno trentanni per poter giungere ad avere definitivamente tutte le approvazioni, civili e canoniche. La sua beatificazione avviene agli inizi del decennio che i vescovi italiani, incoraggiati dalla parola e dallesempio del Papa, hanno dedicato al tema delleducazione. E una delle intuizioni fondamentali di madre Antonia fu sempre quella di essere non solo apostola della carit ma di dare il primo posto alla carit educativa, da offrire ai piccoli e specialmente alle fanciulle. Un ulteriore motivo per vedere in questa beatificazione un segno della Provvidenza ci viene dalla diffusione in Medio Oriente e nellarea del Mediterraneo delle suore di Ivrea, una presenza iniziata un secolo fa e che permane tuttora nelle situazioni difficili di Terra Santa, Libano, Libia, Turchia, Albania. Nella regola della sua famiglia religiosa, breve ed essenziale, spicca una bella ed efficace espressione scritta e ripetuta nel suo italiano caratteristico: a gratis!. Icona dellamore gratuito di Dio fu per lei lImmacolata Concezione, fin dagli inizi della sua fondazione, ai primissimi anni del secolo XIX, cinquantanni prima della definizione del dogma e delle apparizioni di Lourdes, che madre Antonia non fece in tempo a conoscere. Come avr potuto una figlia della campagna, povera e priva di studi, innamorarsi del mistero dellImmacolata Concezione? Forse linsegnamento di qualche sacerdote, o la presenza dei francescani, e successivamente la conoscenza della confraternita dellImmacolata Concezione presente a San Giorgio, dove si recava, ormai adulta, per la scuola. Certo che questo mistero mariano le penetr fino in fondo al cuore e divenne la bandiera della sua opera. Altro dato interessante costituito dai ripetuti tentativi, da parte di personalit ecclesiastiche, di convincerla a dare alla sua opera un altro titolo mariano, scelto tra quelli pi conosciuti e ufficiali. importante, per cogliere a fondo il carisma di madre Antonia, partire proprio da questa relazione tra la sua esperienza dellamore gratuito di Dio e il mistero dellImmacolato Concepimento di Maria, il primo e principale frutto di quel medesimo amore. questa la componente mistica della vita di Antonia Verna, una mistica lontanissima da manifestazioni vistose, come avveniva in quegli anni anche intorno a lei e che le furono causa di sofferenza non piccola e di ingiustizie subte con grande mitezza e pazienza. Questa radice mistica della sua vita ci aiuta anche a comprendere la sua testardaggine cos venne giudicata nel non accettare di confluire in qualcuna delle istituzioni religiose caritative esistenti. Voleva una fondazione che avesse particolarmente a cuore leducazione della donna, la vicinanza ai pi poveri assistendoli nelle loro case, la gratuit piena del servizio educativo e caritativo. Anche i vescovi eporediesi fecero fatica a capirla: Antonia seppe mantenersi umile e obbediente, ma al tempo stesso non esit a portare le sue ragioni, aspettando con pazienza che gli equivoci si chiarissero. E pochi anni dopo la sua morte, per decisione del nuovo vescovo monsignor Moreno la casa madre venne portata proprio a Ivrea e di questa citt e diocesi le suore assunsero anche il nome. Madre Antonia muore il mattino di Natale, quattro anni prima del Cottolengo, allalba di quella straordinaria stagione torinese e piemontese nota come lepoca dei santi sociali. Come questi santi anche madre Verna comprese da subito che il primo pane da offrire ai piccoli e ai poveri quello della verit che conduce alla vita, perci non ebbe mai dubbi sulla via da seguire: il Crocifisso, il tabernacolo, lImmacolata. Tutta la sua vita fu un lungo cammino, una via, letteralmente sulla strada, dalla quindicina di chilometri percorsi ogni giorno per recarsi a scuola, per qualificarsi come maestra di scuola e di vita, alle strade di Rivarolo percorse di giorno e di notte, fino allinvio di alcune suore a Milano (dal Regno di Sardegna al Lombardo Veneto austroungarico) per familiarizzarsi col nuovo metodo educativo aportiano e metterlo a disposizione della citt di Rivarolo, dove un sindaco laicissimo fu tra i primi ad aprirsi allopera di Madre Antonia, affidandole non solo lospedale locale ma la nascente scuola materna, una delle prime della provincia. Da allora sono state centinaia le scuole di ogni ordine e grado guidate dalle suore di Ivrea. Quello del contributo che le scuole promosse e sostenute con grandi sacrifici dalle suore hanno dato alla crescita e allo sviluppo dellItalia sarebbe un capitolo da considerare con particolare attenzione, specialmente in questo anno centocinquantesimo dellunit nazionale. *Vescovo di Ivrea

Lutto nellepiscopato
Monsignor Gilberto Fernndez, vescovo titolare di Irina, gi ausiliare dellarcidiocesi di Miami negli Stati Uniti dAmerica, morto venerd 30 settembre. Il compianto presule era nato a La Habana (Cuba) il 13 febbraio 1935 ed era stato ordinato sacerdote il 17 maggio 1959. Eletto alla Chiesa titolare di Irina e nel contempo nominato ausiliare di Miami il 24 giugno 1997, aveva ricevuto lordinazione episcopale il successivo 3 settembre. Aveva rinunciato allufficio pastorale il 10 dicembre 2002. Le esequie saranno celebrate luned 3 ottobre, nella cattedrale di Miami.

TIRANA, 1. Il cardinale Pter Erd, arcivescovo di Esztergom-Budapest, primate dUngheria e presidente della Conferenza episcopale ungherese, stato riconfermato per un secondo mandato alla guida del Consiglio delle conferenze episcopali dEuropa (Ccee). Lo hanno deciso ieri pomeriggio i presidenti delle conferenze episcopali europee, membri di diritto del Ccee, riuniti a Tirana, in Albania, dove in corso lannuale assemblea plenaria dellorganismo. Alla carica di vice-presidenti per il quinquennio 2011-2016 sono stati eletti il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, e monsignor Jzef Michalik, arcivescovo di Przemyl dei Latini e presidente della Conferenza episcopale polacca. I due nuovi vice-presidenti sostituiscono i cardinali Jean-Pierre Ricard, arcivescovo di Bordeaux, e Josip Bozani, arcivescovo di Zagabria. Lassemblea plenaria ha ringraziato i neo-eletti per la loro disponibilit e ha augurato un proficuo lavoro a servizio dellevangelizzazione e della Chiesa in Europa. Nello stesso tempo, i partecipanti hanno ringraziato i membri della presidenza uscente per il lavoro svolto per il bene della Chiesa e per la dedizione nel promuovere la comunione fraterna tra gli episcopati europei.

La nuova presidenza entrer effettivamente in carica al termine dellassemblea di Tirana, domenica 2 ottobre. Ieri ha portato il suo saluto al Ccee il presidente della Repubblica albanese, Bamir Topi, il quale ha ricordato il particolare contributo dato dalla Chiesa cattolica albanese durante le tappe dello sviluppo della storia del nostro Paese, nella conservazione dellintegrit territoriale, per il consolidamento dellindipendenza e dello Stato, per la conservazione dellidentit nazionale, per la coltivazione della lingua e della cultura, per la riorganizzazione delle istituzioni distruzione pubblica, per la quotidiana lotta alla povert e alla miseria, e in molti altri campi. Il cardinale Erd, rivolgendosi al presidente Topi, ha auspicato che i vari casi, concernenti la propriet ecclesiale confiscata al tempo del comunismo, vengano risolti, come in diversi altri Paesi dellEst europeo, in modo da permettere alla Chiesa di sviluppare la sua missione, nella cura dei beni spirituali e nelle opere di carit e di sostegno per i pi poveri. E ha poi proseguito riconoscendo al popolo albanese unapertura ai grandi valori che hanno Dio come loro fondamento e che sono poi alla base di una societ equa e attenta ai pi bisognosi.

domenica 2 ottobre 2011

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 7

Nella cerimonia di presentazione del nuovo presidente del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano

Il sostituto della Segreteria di Stato celebra la messa a Ozieri

Il senso di continuit Vicino al Papa di una famiglia che lavora per la Chiesa in un ascolto di fede
Nel pomeriggio di venerd 30 settembre, nel cortile della Pigna, in Vaticano, si svolta la cerimonia di presentazione del nuovo presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citt del Vaticano e del Governatorato. Com noto, infatti, dal 1 ottobre, larcivescovo Giuseppe Bertello subentra nellincarico al cardinale Giovanni Lajolo, che il 3 settembre aveva presentato le dimissioni a norma del canone 354 del Codice di Diritto Canonico. Nella circostanza stato presentato ufficialmente anche il nuovo segretario generale del Governatorato, il vedi GIOVANNI LAJOLO Loccasione dellincontro, come sapete, triplice. La prima: introdurre il nuovo presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citt del Vaticano e Presidente del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, larcivescovo monsignor Giuseppe Bertello, nunzio apostolico in Italia e a San Marino. A molti di voi gi ben noto. Proviene dal servizio diplomatico della Santa Sede, ed stato, tra laltro, nunzio apostolico in Rwanda, osservatore permanente della Santa Sede presso lOrganizzazione delle Nazioni scovo eletto Giuseppe Sciacca, e si congedato il vescovo Giorgio Corbellini, che dal 1993 ne stato vice segretario generale. Alla presenza di quattordici cardinali della Curia Romana, tra i quali il decano del Collegio cardinalizio Angelo Sodano, di direttori e dipendenti dei vari uffici del Governatorato e di altre personalit vaticane tra queste il direttore del nostro giornale il porporato ha pronunciato il discorso di commiato che pubblichiamo. quindi intervenuto larcivescovo Bertello, che ha sottolineato il senso di servizio e lo spirito di continuit con cui si appresta a svolgere la propria missione, come si fa in una famiglia che lavora per la Chiesa. Un senso di continuit ha detto, ringraziando il cardinale Lajolo, larcivescovo Carlo Maria Vigan, segretario generale uscente, e il vescovo Corbellini che sincastona in una vicenda di amicizia personale. Alla cerimonia poi intervenuto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato. Molto numerosi erano i presenti: ecclesiastici, diplomatici e politici, tra cui il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri italiano Gianni Letta. laccompagniamo con laugurio fraterno. Credo di potermi fare interprete dei nuovi superiori del Governatorato, auspicando che egli continui ad essere vicino al Governatorato con la sua specifica conoscenza giuridica e con il suo consiglio. Il nostro pensiero va oggi anche allarcivescovo monsignor Carlo Maria Vigan, che ha lasciato lincarico di segretario generale del Governatorato, avendolo il Santo Padre nominato nunzio apostolico presso unimportante nazione. Con la gratitudine per limpegno da lui profuso nel suo ufficio al Governatorato, lo segue il nostro augurio di unattivit proficua nel nuovo ufficio di rappresentante del Santo Padre, dove potr profondere le sue migliori qualit umane e sacerdotali in favore dellunit della Chiesa e della collaborazione con le autorit statali per la tutela e promozione dei diritti umani e per la difesa della pace. Nel commiato, che in questo momento prendo dal mio ufficio del Governatorato, dovrei dire tante cose, ma tante le ho dette qui, oggi, e altre nel nostro foglio Allombra del Cupolone, e potr dunque essere brevissimo (anche perch, se dovessi esprimere i miei sentimenti, dovrei essere lunghissimo!). Un grande grazie a Sua Santit Benedetto XVI per la grande fiducia da lui sempre accordatami, e per aver accettato le mie dimissioni, a far data da domani, 1 ottobre. Poter essere al suo servizio un grande privilegio. Gli incontri personali che ho avuto la grazia di avere con lui, prima come segretario per i Rapporti con gli Stati e, negli ultimi cinque anni, come presidente del Governatorato, sono sempre stati per me motivo di grande gioia interiore: mi rimarranno indimenticabili. Un grazie alleminentissimo segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, e a tutta la Segreteria di Stato per i rapporti cordiali e proficui che nei cinque anni passati abbiamo avuto, nel rispetto delle reciproche competenze. Un grazie, dal profondo del cuore, a quanti sia da dentro che da fuori del Governatorato e del Vaticano mi hanno consigliato, aiutato, accompagnato e sostenuto nei 5 anni e 17 giorni della mia presidenza. Possano i vincoli di amicizia, che abbiamo stabilito, non spezzarsi, n allentarsi, ma confermarsi e intensificarsi negli anni a venire. Il grazie pi totale va a Dio, datore di ogni bene. E per questo termino con le parole della preghiera Te Deum laudamus: A te, Dio, la nostra lode. Sia sempre con noi, Signore, la tua misericordia. In te abbiamo sperato. Tu sei la nostra speranza. Non saremo confusi in eterno. Il sostituto della Segreteria di Stato, arcivescovo titolare di Roselle, ha presieduto la celebrazione eucaristica nel tardo pomeriggio di venerd 30 settembre, nella cattedrale di Ozieri, sua diocesi di origine. Con il presule hanno concelebrato sette vescovi della Sardegna e tutto il clero diocesano, alla presenza di numerosissimi fedeli. Dellomelia riportata per intero sul sito del nostro giornale (www.osservatoreromano.va) pubblichiamo la parte centrale. di GIOVANNI ANGELO BECCIU Da pochi mesi il Santo Padre mi ha chiamato vicino a s per collaborare direttamente con lui, a servizio della sua missione pastorale universale. In questo nuovo compito, le parole di Ges nel Vangelo odierno Chi ascolta voi ascolta me, acquistano in me una risonanza tutta particolare. Esse mi pongono davanti al Papa in un ascolto di fede pi intenso e attento: nella sua parola, nei suoi orientamenti ascolto la voce del Signore che continua a farsi guida e pastore del suo popolo. Ci rendiamo conto che spesso, in una societ senza padri n guide sicure, anche la persona del Papa tende ad essere messa in un angolo, e la sua parola ridotta ad una opinione, posta accanto alle tante altre opinioni. Tuttavia, le immagini delle folle dei giovani che hanno acclamato Papa Benedetto a Madrid e dei suoi stessi connazionali che la settimana scorsa gli hanno tributato affetto e riconoscenza, contro le pessimistiche previsioni della vigilia, ci devono far riflettere e convincerci che lamore verso il Papa e la Chiesa torna di moda e che le nuove generazioni non hanno vergogna di manifestarlo pubblicamente. Talvolta purtroppo tra i credenti che dobbiamo lamentare come la persona del Papa non sia sempre tenuta nella considerazione che domandata dal progetto di Cristo sulla sua Chiesa. Se vero che chi pensa Cristo senza la Chiesa pensa ad una persona immaginaria, mai esistita, altrettanto vero che chi pensa la Chiesa senza Pietro, pensa ad una realt che non quella voluta da Cristo. Chi abbandoner la cattedra di Pietro, sulla quale fondata la Chiesa si domandava Cipriano gi a met del III secolo , penser di essere ancora nella Chiesa?. Pietro la roccia posta da Ges come fondamento della Chiesa. Tu sei Pietro affermava Papa Leone Magno parafrasando le parole di Cristo , cio, pur essendo io la pietra irremovibile, la pietra angolare che dei giudei e dei pagani faccio un solo popolo... tuttavia anche tu sei pietra, perch sei consolidato dalla stessa forza, cos che, ci che io posseggo in virt della potest, tu labbia in comune con me per partecipazione... Su questa pietra edificher la mia Chiesa. Sulla solidit di questa pietra costruir un tempio eterno.... Come non ricordare in proposito la celebre espressione di santAmbrogio: D ov Pietro, l la Chiesa...? Si comprende la verit dellespressione non soltanto affettiva, ma teologica, con la quale Caterina da Siena si rivolgeva al successore di Pietro quale Dolce Cristo in terra. Verrebbe da chiedersi: come conciliabile una missione cos alta con uomini per certi aspetti cos deboli? Benedetto XVI consapevole di essere un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore, come ebbe a dire nel suo primo saluto dalla loggia centrale della basilica di San Pietro. Come non cogliere, in questo scarto tra la vastit della missione e la fragilit degli strumenti scelti per condurla a termine, la logica di Dio, che sceglie ci che nel mondo debole... perch nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio? Lunica condizione richiesta a Pietro e ai suoi successori per pascere il popolo di Dio amare di pi: Simone di Giovanni, mi ami tu pi di costoro?. Quel pi disse Paolo VI ... esige e suscita... un primato damore... Al primato dautorit, gi conferito a Simon Pietro, Ges vuole che corrisponda un primato di carit. Si tratta di un amore simile a quello del buon Pastore, che giunge a dare la vita per le sue pecore, al martirio. Quando penso a Benedetto XVI, quando lo incontro personalmente, quando lo accompagno nei faticosi viaggi, nella fragilit della sua persona sento il suo amore appassionato per Cristo e la sua Chiesa, come pure la saldezza della roccia. Sento la verit dellaffermazione di Leone Magno: La fermezza che Pietro ha ricevuto da Cristo, dal quale stato costituito, si trasmette anche ai suoi eredi, sino allattuale Pontefice. Guardo Benedetto XVI e vedo la lunga successione che lo riporta su quella prima roccia che Pietro, fino alla pietra angolare che Cristo. Come sono appropriate le parole di santAgostino: Se si dovesse considerare la successione regolare dei vescovi, che si succedono uno dopo laltro, con tanta maggiore certezza e vantaggio dovremmo cominciare a contare dallo stesso Pietro, al quale, come rappresentante di tutta la Chiesa, il Signore disse: Su questa pietra edificher la mia Chiesa.... A Pietro infatti successe Lino, a Lino Clemente, a Clemente Anacleto, ad Anacleto Evaristo, a Evaristo Sisto, a Sisto Telsforo, a Telsforo Iginio... e prosegue elencando tutti i successori fino ad Anastasio. Noi possiamo proseguire elencando Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, fino al nostro Benedetto XVI. In questa epoca di smarrimento e di mancanza di sicuri riferimenti dottrinali ed etici, la vicinanza con il Santo Padre mi consente di prendere maggiore coscienza anche del suo fondamentale carisma magisteriale. Le chiavi che ha ricevuto indicano anche il potere di dare linterpretazione autentica della legge di Ges. dunque Pietro che prima dogni altro dovr compiere il mandato di Ges, di insegnare ad osservare tutto ci che egli ha comandato. Ges gli ha affidato il compito di confermare i fratelli, gli altri apostoli, pregando che non venisse meno la sua fede. Al carisma petrino, Benedetto XVI associa anche il personale carisma di dottore, di teologo, forse perch in questo momento la Chiesa e la societ intera hanno bisogno di chi non soltanto riproponga la verit, ma mostri allo stesso tempo la capacit della mente umana di cercarla e di accoglierla, coniugando insieme fede e ragione. Io penso ha affermato il Santo Padre al riguardo che Dio, scegliendo come Papa un professore, abbia voluto mettere in risalto proprio questo elemento della riflessivit e della lotta per lunit tra fede e ragione. Benedetto XVI continua la missione di Pietro, luomo dellamore pi grande, e insieme luomo che conferma nella verit. La prima enciclica ha significativamente richiamato il primato dellamore che proviene dallunica sua sorgente divina: Deus Caritas est. Lultima enciclica ha mostrato che lamore verit: Caritas in veritate. La verit va cercata, trovata ed espressa nelleconomia della carit dice il Papa ma la carit a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verit. In questo modo egli continua non avremo solo reso un servizio alla carit, illuminata dalla verit, ma avremo anche contribuito ad accreditare la verit, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel concreto del vivere sociale. (...) Un Cristianesimo di carit senza verit pu venire facilmente scambiato per una riserva di buoni sentimenti, utili per la convivenza sociale, ma marginali. (...) Senza la verit, la carit viene relegata in un ambito ristretto e privato di relazioni. esclusa dai progetti e dai processi di costruzione di uno sviluppo umano di portata universale, nel dialogo tra i saperi e le operativit. In queste parole sta forse la cifra del pontificato di Benedetto XVI: servire alla carit, illuminata dalla verit e insieme accreditare la verit, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel concreto del vivere sociale. Una missione esigente e spesso incompresa, eppure illuminata e illuminante. Il concetto di verit oggi talmente travisato da suscitare sospetto, divenendo quasi sinonimo di intolleranza. Tuttavia, come si esprime il Papa, mettere semplicemente da parte la verit perch ritenuta irraggiungibile ha effetti veramente devastanti. Di qui la sua lotta dichiarata alla dittatura del relativismo, che lascia come ultima misura del tutto solo il proprio io e le sue passioni, ma anche la fiducia nelluomo come capace di verit e quindi la passione per la ricerca della verit, non tanto al fine di possederla, cosa impossibile perch essa sempre ci trascende, ma per esserne posseduti. La missione di Benedetto XVI sembra proprio essere, come ha scritto nellultima enciclica: Difendere la verit, proporla con umilt e convinzione e testimoniarla nella vita mediante forme esigenti e insostituibili di carit.

anche membro delle commissioni speciali della Congregazione per la Dottrina della Fede per la trattazione delle cause di scioglimento del matrimonio in favorem fidei, e della Congregazione del Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti per la trattazione delle cause di dichiarazione di nullit della sacra ordinazione e di dispensa dagli obblighi dello stato clericale; inoltre, consultore della Congregazione per il Clero e membro della commissione speciale per la trattazione delle cause di dispensa dagli obblighi del diaconato e del presbiterato; e, se non bastasse, docente dello Studio Rotale e professore di Stylus Curiae

me appare anche dalla favola di Aci e Galatea immortalata da Ovidio nelle sue Metamorfosi (XIII, 778 e seguenti). Cos, con larcivescovo Bertello, che proviene dal Piemonte, e monsignor Sciacca, che proviene dalla Sicilia, direi che si apre sullo Stato della Citt del Vaticano un arco ideale dal Nord al Sud dellItalia, che non dubito sar un arcobaleno, segno di serenit e concordia, e di tempi migliori. Quod Deus det! Nel presente ricevimento prende commiato dal Governatorato anche monsignor Giorgio Corbellini, che stato per molti anni, dal 1993 al 2011, vice segretario generale del

Da sinistra il vescovo Corbellini, il cardinale Lajolo, larcivescovo Bertello e il vescovo eletto Sciacca

Unite a Ginevra, nunzio apostolico in Messico, e dal 2009 nunzio apostolico in Italia e a San Marino. Un curriculum prestigioso. Io ho il piacere di conoscerlo e di essergli amico dai tempi della frequentazione della Pontificia Accademia Ecclesiastica. Lo conosco come persona gentile, riservata ma benevola, misurato nella parola, chiaro nelle idee, prudente ed efficiente. Proviene da Ivrea, di cui non posso non ricordare le suggestive immagini del Carducci nellode Piemonte: Ivrea la bella che le rosse torri specchia sognando a la cerulea Dora nel largo seno (Rime e ritmi). Larcivescovo Bertello continuer ora a svolgere la sua missione al servizio del Papa sullaltra e pi vicina riva del biondo Tevere (flavus Tiber), presso il quale avr per poco tempo per sognare la sua bella Ivrea, ma che pur esso da Virgilio cantato come ceruleo: Caeruleus Thybris, caelo gratissimus amnis (Eneide 8, 64). Caelo gratissimus: valgano queste parole anche come auspicio per il suo operare nel nuovo ufficio, caro arcivescovo Bertello, nel quale entrer domani, 1 ottobre, che anche il giorno del suo compleanno. E per questo gli auguri che facciamo ora a vostra Eccellenza sono non solo sinceri e fervidi, ma anche a misura doppia. La seconda occasione di questo incontro la presentazione di monsignor Sciacca, Giuseppe anche lui. Si vede che san Giuseppe ha gradito lomaggio della nuova grande fontana, a lui dedicata accanto al Governatorato, e ha ottenuto che a capo del Governatorato ci fossero due suoi protgs. Monsignor Sciacca originario di Aci Catena. Dopo lesperienza pastorale nella sua diocesi di Acireale in cui ha avuto occasione di dimostrare anche le sue brillanti qualit di amministratore oltre che di docente di filosofia dal 1999 fino ad ora monsignor Sciacca stato prelato uditore, cio giudice, del Tribunale della Rota Romana. Egli

nella facolt di diritto canonico presso la Pontificia Universit Lateranense. Si tratta mi pare di un impressionante elenco dincarichi, che denotano il prestigio di cui gode nellambito della Curia Romana. Monsignor Sciacca giurista ed umanista, autore di numerosi studi di grande erudizione e profondit di pensiero, che sarebbe troppo lungo elencare. Io lo conosco personalmente solo da pochi anni, ma posso testimoniare che persona amabile, molto aperto ai contatti, arguto e ciceronianamente facondo. Come originario di Aci Catena, toccato dalla linfa vitale di quella costa della Sicilia tra il mare Ionio e lEtna, fecondata dal sotterraneo corso del fiume Aci, terra di antica cultura e di seducente bellezza, co-

Governatorato, e nel 2009 stato nominato vescovo titolare di Abula, in concomitanza con la sua nomina a presidente dellUfficio del Lavoro della Santa Sede (Ulsa). Il Governatorato ne ha apprezzato le doti di saggezza ed umanit, oltre che di grande cultura giuridica, soprattutto per quanto concerne il dettato e lo spirito delle leggi vaticane, per gran parte delle quali stato lispiratore ed il redattore negli anni recenti, e sulle quali ha pubblicato un ponderoso volume. Dopo la sua nomina a Presidente dellUlsa, il Santo Padre concesse, rispondendo al mio desiderio, che egli potesse rimanere ancora con me, fino al termine del mio mandato. Ora monsignor Corbellini potr dedicarsi pi intensamente al suo ufficio di presidente dellUlsa. Noi

pagina 8

LOSSERVATORE ROMANO
A colloquio con larcivescovo Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli

domenica 2 ottobre 2011

Il cantiere delle barche per la missione nel mondo


di MARIO PONZI Papa rosso? una facezia, un luogo comune. Il Papa uno. deciso e diretto larcivescovo Fernando Filoni al quale Benedetto XVI il 10 maggio scorso ha affidato la guida della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli riferendosi a un modo di dire curiale, entrato ormai nel gergo giornalistico, che a volte alimenta illazioni e congetture. Propaganda Fide gestisce la carit di quanti credono nella sua missione evangelizzatrice, e limpegno che contraddistingue il nostro lavoro quotidiano, in questo ambito, garantire il rispetto delle motivazioni di fondo di ogni singola offerta: servire levangelizzazione dice tra laltro larcivescovo nellintervista concessa al nostro giornale. Il primo ottobre segna linizio del mese missionario, che coincide con quello mariano. Quali significati assume oggi questo importante appuntamento nellottica evangelizzatrice? Si tratta di un appuntamento annuale che ormai da molti decenni coinvolge tutta la Chiesa, anzitutto sul piano della preghiera e poi su quello della solidariet verso la missione evangelizzatrice. Per questo mese missionario il Papa ha voluto affidare alla riflessione dei cristiani un bellissimo messaggio che ha per titolo Come il Padre ha mandato me anchio mando voi; di esso vorrei sottolineare tre punti che mi sembrano significativi. Il primo riguarda limpegno che deve portare tutti i cristiani allannuncio del Vangelo; in quanto battezzati, infatti, abbiamo un dovere preciso, quello di annunziare il Vangelo; si tratta di prendere sul serio il comandamento che Ges, dopo la risurrezione, consegna agli apostoli e a tutti i credenti. Dunque i primi destinatari della vocazione missionaria sono i battezzati, quindi i sacerdoti e i vescovi. Il secondo aspetto si riferisce al servizio. Evangelizzare il pi prezioso dei servizi che noi possiamo rendere alla nostra fede; direi anche il pi bello, perch per un cristiano annunziare il Vangelo significa rispondere alla volont di Ges. Evangelizzare, al tempo stesso, servizio alla sua Chiesa, ma anche servizio a ogni singola persona, perch aiuta a recuperare una dimensione, quella orizzontale, che completa il senso delle nostre relazioni umane. Infine il terzo punto: si sottolinea che lannuncio del Vangelo vivifica la Chiesa nel suo interno, ne fortifica il fervore, ne rinnova limpegno nel mondo e la sprona ad adeguarsi nella metodologia e nello zelo. Questo importante evento per lei assume un significato particolare: il primo ottobre, infatti, coincide con i suoi primi cento giorni alla guida del dicastero di Propaganda Fide. Questi primi mesi sono serviti per mettere a fuoco il servizio che sono stato chiamato dal Santo Padre a rendere in questo dicastero. Finora ho cercato di approfondirne la conoscenza e di inserirmi nella gran mole di lavoro che esso svolge. Anche se non si trattava per me di cose del tutto nuove il servizio della Santa Sede nelle rappresentanze pontificie, da cui provengo, abitua infatti a trattare le problematiche missionarie sul campo era tuttavia necessario acquisire la metodologia che da qui muove il servizio che la congregazione rende nei territori di missione. Ci mi ha dunque permesso di avere una completezza di visione che ritengo fondamentale nel servizio da rendere alle giovani Chiese, particolarmente di Africa, Asia e Oceania. Si tratta di un servizio bellissimo che procura intima gioia ed entusiasmo. Portare il Vangelo a tutti i popoli un lavoro bellissimo. Un lavoro bello che comunque comporta notevoli problematiche da affrontare. Le problematiche indicano la molteplicit delle situazioni. Pertanto era necessario pensare a un piano di lavoro con il quale la nostra congregazione si doveva confrontare. Mi piaciuto fin dallinizio pensare al mio servizio in questo dicastero con limmagine che il Santo Padre ebbe a proporre durante il suo viaggio apostolico a Venezia: parl della fede come di un cantiere aperto; e noi qui vorremmo essere proprio come un cantiere dove si preparano le barche per la missione evangelizzatrice nel mondo. Ma si tratta effettivamente di un servizio complesso con vari aspetti da considerare. Per esempio? Quando i vescovi vengono da noi, in occasione delle visite ad limina, ci rendiamo conto profondamente di quello che siamo chiamati a fare per le Chiese missionarie, aiutandole nella loro opera di evangelizzazione. Ci rendiamo per esempio conto della necessit di sostenere ecclesialmente e materialmente i vescovi per incoraggiarli nelle problematiche che quotidianamente devono affrontare; si tratta a volte di avviare lopera di evangelizzazione, in altre di sostenere le comunit gi evangelizzate, di risolvere le problematiche connesse alla formazione delle vocazioni, di come trattare con le altre religioni, di come provvedere alleducazione dellinfanzia o ai bisogni umani di popolazioni in gravissime difficolt; dobbiamo occuparci di garantire una presenza pi qualificata della Chiesa in certe zone, di come ridurre territori assai ampi creando nuove diocesi perch stimolino pi efficacemente lopera di evangelizzazione. E dal punto di vista sociale? Levangelizzazione favorisce sempre lo sviluppo dei popoli. una prospettiva che non va sottovalutata: lannunzio del Vangelo porta e crea solidariet. Per questo, sebbene levangelizzazione sia il nostro primo obiettivo, ci proponiamo sempre di promuovere la solidariet verso chi vive nei territori di missione condividendo e comprendendo le loro necessit umane, sociali e materiali. Levangelizzazione inoltre si svolge sempre anche in un contesto di sviluppo. Pensiamo alla scolarizzazione, primaria e secondaria, e alle universit dipendenti dallautorit ecclesiastica, allassistenza sanitaria attraverso i tanti dispensari disseminati in luoghi isolati e lontani dai centri di assistenza pubblica, quando, non di rado, dimenticati da tutti. Ma non va minimizzato poi il sostegno morale che si porta a tante popolazioni con lannunzio del Vangelo, che permette a tanta gente di vivere con pi dignit. Cosa dire poi della promozione della giustizia? Diffondendo i principi del Vangelo per forza si parla di giustizia, di cui questi nostri territori hanno tanto bisogno. Limpegno missionario favorisce la nostra conoscenza di etnie e di popolazioni lontane, ricche di tanti valori. Molta gente affascinata dai documentari sulla vita di popoli lontani, come pure dalle bellezze delle terre in cui vivono. Ci fa apprezzare le culture, le realt diverse dalle nostre civilt e sviluppa solidariet. Quante onlus oggi lavorano con i missionari nella promozione umana e sociale! Levangelizzazione, vorrei infine aggiungere, promuove anche lecologia, facendo in modo che sia conosciuto e rispettato lambiente tanto dalle popolazioni locali, quanto da noi nei loro confronti. La missione evangelizzatrice comporta sinergie con gli altri dicasteri della Santa Sede, soprattutto con quello appositamente voluto dal Papa per la nuova evangelizzazione. Come ci si sviluppa? La prima considerazione da fare che la nuova evangelizzazione va strettamente legata con la prima evangelizzazione. La nostra congregazione destinataria della prima evangelizzazione ed limpegno primo affidatoci nei secoli dai Sommi Pontefici. Ma questo concetto ora va integrato. Nei territori in cui la prima evangelizzazione pu vantare gi secoli o decenni di vita si pone la questione della ri-evangelizzazione; quindi si avverte la necessit di un approfondimento della fede. Ci sono, infatti, tante situazioni in cui si nota che la fede o diminuita o a volte quasi persa. Dunque, la nuova evangelizzazione ci riguarda almeno per quella percentuale di vita ecclesiale che si riferisce alle comunit di pi antica evangelizzazione pur se nei territori di missione. Se laspetto della nuova evangelizzazione pi evidente nei Paesi di antica tradizione cristiana, non manca nei territori dipendenti dal nostro dicastero; inoltre, il fenomeno dellimmigrazione sposta ora il problema della prima evangelizzazione nei Paesi di antica tradizione cristiana, coinvolgendo direttamente limpegno delle comunit cristiane nei confronti degli ultimi arrivati. Si tratta spesso di persone che si ritrovano a vivere tra noi, ma non conoscono Cristo. Anche esse hanno diritto alla conoscenza del Vangelo. Va anche detto che lentusiasmo dei neofiti in mezzo a noi uno stimolo favorevole per le Chiese di antica tradizione cristiana. Come dicastero missionario guardiamo con attenzione, dunque, allattivit del dicastero per la nuova evangelizzazione; camminiamo insieme aiutandoci reciprocamente nel servizio alla Chiesa e allumanit. A novembre il Papa si recher in visita pastorale nel Benin: unoccasione per concentrare lattenzione sul continente della speranza. Perch? LAfrica un continente che ha una storia ricchissima fatta di alti e bassi. Naturalmente vive problemi a volte simili, ma pi spesso molto diversi dai nostri. C una realt umana a cui guardare e a cui proporre prospettive di futuro. Troppo spesso le cosiddette civilt occidentali guardano allAfrica come ad un continente da usare. Qui naturalmente potremo fare moltissime riflessioni. Ci fermiamo a una sola considerazione: a un primo colonialismo non bisogna farne seguire un secondo. Al contrario, bisogna aiutare questa gente a contare sulle proprie capacit e ricchezze, a non accontentarsi di

Il palazzo romano della Congregazione in Piazza di Spagna

qualche cosa di marginale, a essere protagonista del proprio sviluppo. Questo aiuter le persone, non solo a vivere nella propria patria, ma anche a valorizzare quello che hanno. Dal punto di vista della speranza cristiana, direi che si cominciano a vedere i frutti dellimpegno della Chiesa. Tre anni fa il Papa si recato in Camerun per rispondere alle attese dei vescovi africani i quali, dopo oltre dieci anni dal primo Sinodo, desideravano fare il punto della situazione circa il loro continente. A novembre prossimo il Santo Padre ritorner, dopo un Sinodo che ha portato lAfrica al centro dellattenzione universale, per consegnare il frutto di quel lavoro, una nuova esortazione apostolica. Il nostro impegno che lAfrica riprenda vigore spiritualmente, moralmente ed economicamente come protagonista della sua storia. La Chiesa le sar accanto. La diffusione sempre pi accentuata dellislam e la non meno crescente aggressivit del fondamentalismo e delle sette religiose costituiscono una sfida. Come affrontarle e come rispondere? Non si tratta di una sfida solo dei Paesi di missione, perch esiste in tutto il mondo. La differenza della sfida sta, nei nostri territori, nelle diversit delle situazioni: un conto essere minoranza, un altro essere maggioranza. Ma se la Chiesa stimata, chiaro che essa sempre in grado di incidere ovunque, anche nel mondo islamico. Io ho vissuto a lungo nel mondo islamico e ho potuto constatare come le nostre scuole ad esempio siano frequentatissime dai ragazzi musulmani, segno che le famiglie stimano ed apprezzano il nostro servizio, anzi non di rado, chiedono che i nostri principi di giustizia, di verit, di bene siano inculcati nei loro figli. La stima consente il dialogo e con il dialogo possibile la civile convivenza per tutti.

La missione della congregazione nei diversi territori a essa sottoposti comporta una serie di impegni che riguardano anche la gestione concreta delle attivit e delle iniziative necessarie al raggiungimento degli obiettivi fissati. Un campo di azione, questo, a volte oggetto di polemiche mediatiche e strumentali. Esistono dei problemi oggettivi in questo settore e come intende affrontarli? La congregazione di Propaganda Fide ha una storia di cinque secoli; nata dallintuito di Gregorio XIII, dalla visione di Clemente VIII siamo nel 1599 e dallintelligenza di Gregorio XV, che nel 1622 le diede la definitiva configurazione. Dunque ha una lunga storia. E i cristiani hanno sempre amato questa istituzione perch sapevano che aveva come prima missione levangelizzazione di tutti i popoli. La congregazione allora raccoglieva informazioni e notizie che veramente aprivano il mondo a Roma e portavano Roma al mondo. naturale che i cristiani, amandone lopera evangelizzatrice, siano stati generosi nel sostenerla anche finanziariamente. Dunque, le offerte e i beni che sono stati dati nei secoli a Propaganda Fide hanno questa originaria finalit, che noi come congregazione siamo chiamati a rispettare. Tuttavia, poich lopera di evangelizzazione e di promozione umana andata crescendo sempre pi, ecco che si sentito il bisogno di incrementare questi aiuti, per cos dire storici, con le collette della Giornata missionaria mondiale e altre iniziative di cui le Pontificie Opere Missionarie nazionali si fanno promotrici. Da parte nostra rimane un serio impegno perch ci che destinato allevangelizzazione serva per levangelizzazione; ma vorremmo pure che la generosit dei nostri cristiani sia sempre accompagnata da un grande amore per le missioni e da una fervente quotidiana preghiera in sostegno ai missionari e allannunzio del Vangelo.

Lettera in arabo di Mattia, Patriarca copto-ortodosso di Alessandria ad Urbano VIII (carta, 1627), conservata nellarchivio storico del dicastero missionario

Un ricordo del cardinale polacco Deskur a un mese dalla morte

Andrea e il Colosseo
di JULIN HERRANZ* Come stai, Andrea? lo salutavo arrivando. E lui, il cardinale Andrzej Maria Deskur, mi rispondeva con un sorriso smagliante dalla sua sedia a rotelle, che per 33 lunghi anni stata il suo trono di grazia e di vittoria. Come sto? Come il Colosseo: ridotto ad un rudere ma molto visitato! scherzava volentieri. Non rideva, sorrideva. Con un sorriso che era lirradiazione discreta, umile e attraente dellamore, del suo amorevole abbandono filiale alla volont di Dio e della generosa donazione di se stesso agli altri, a noi. Parlando con lui mi venivano spesso in mente le parole di san Paolo ai Filippesi: Gioite, gioite sempre nel Signore, che riassumevano bene, alla luce della fede, il bellissimo augurio precristiano di Seneca allamico Lucilio: Desidero che non ti manchi mai la gioia, anzi che ti nasca in casa; e nascer perch essa dentro di te. Le altre forme di allegria non riempiono il cuore, sono esteriori e vane. Andrea aveva e comunicava la sua intima gioia cristiana a quanti andavano a trovarlo nel suo appartamento, al primo piano del palazzo San Carlo in Vaticano. Riceveva infatti molte visite, soprattutto durante il pontificato di Giovanni Paolo II, ma le pi regolari probabilmente erano le nostre: quelle degli amici degli incontri sacerdotali che abbiamo tenuto il primo e il terzo venerd del mese, alle 16, tutti i mesi per trentanni, dopo quel 13 ottobre 1978, giorno in cui lo colp al primo mattino una forte ischemia cerebrale. Quello stesso giorno, vigilia del conclave in cui sarebbe stato eletto Papa il suo grande amico Karol Wojtya, sono andato subito a trovare Andrea al policlinico Gemelli. Con la mia vecchia esperienza di medico, mi sono reso conto della gravit dellictus che aveva avuto. In un suo momento di lucidit, gli ho letto, mentre lui assentiva leggermente con la testa, la preghiera della devozione privata a Josemara Escriv de Balaguer, il fondatore dellOpus Dei morto tre anni prima, di cui Andrea era molto devoto. Oltre a pregare per la sua guarigione, gli suggerii di offrire per il futuro Papa quellimprevista croce che il Signore aveva messo sulle sue spalle. Vidi che assentiva, mentre gli affioravano le lacrime agli occhi. Cinque giorni dopo, il 18 ottobre 1978, il nuovo Pontefice Giovanni Paolo II venne in quella stessa stanza a far visita al suo amico malato. Ho appena adoperato queste due parole ictus e croce, messe insieme, perch diventarono improvvisamente una dolorosa e ardua realt nella vita di un uomo giovane e pieno di vita, comera monsignor Deskur, allepoca cinquantaquattrenne. Questa realt fu subito interpretata e vissuta da lui alla luce di unespressione che san Josemara Escriv amava ripetere ed egli conosceva molto bene: La gioia cristiana ha le radici a forma di Croce. Andrea mi disse che amava meditare Cammino, tra le cui esortazioni si trova questa: La allegria che devi avere non quella che potremmo chiamare fisiologica, da animale sano, ma quella soprannaturale, che procede dallabbandonare tutto e dallabbandonare te stesso nelle braccia amorose di nostro PadreD io. Com noto, Papa Wojtya si interess sempre affinch Andrea avesse le migliori cure mediche possibili, in Italia e in Svizzera, e la necessaria assistenza personale nella sua abitazione in Vaticano. Anzi, poich nonostante lemiplegia sofferta conservava una notevole lucidit mentale e facilit di espressione, lo invitava a pranzo nellappartamento pontificio quasi tutte le domeniche. Ci che permise a Deskur di intrattenere e divertire il Pontefice con una sempre amena conversazione, arricchita spesso da barzellette. Talvolta, alla fine dei nostri incontri sulla spiritualit e il ministero sacerdotali, ci raccontava una o pi barzellette che aveva preparato per la domenica successiva, per vedere se qualcuna non era giudicata da noi del tutto opportuna. Figuriamoci, con la sua delicatezza di anima! Erano aneddoti o barzellette divertenti, talvolta dignitosamente clericali e qualcuna teneramente ingenua, come quella della bambina che considerava peccato originale lessere entrata di nascosto in cucina per mangiare una mela. Un giorno mi confid che in quelle visite allappartamento egli cercava di fare il giullare di Pietro, cio non parlare di problemi o questioni di governo (a questo ci pensano altri) ma di intrattenere, distrarre e rallegrare il Papa con un altro genere di discorsi pi ameni e distensivi, come facevano i giullari medievali nei palazzi dei re. Pensai che agendo cos, Andrea metteva bene in pratica alcune parole della nota preghiera gioiosa di san Tommaso Moro: Signore, dammi unanima che non conosca la noia, i brontolii, i sospiri, i lamenti. Dammi il senso dellumorismo. Dammi il dono di saper ridere di uno scherzo, affinch sappia trarre un po di gioia dalla vita, e possa farne parte anche ad altri. Lamicizia del cardinale Deskur con Giovanni Paolo II era, s, di lunga data (dai tempi del seminario), ma soprattutto era unamicizia sacerdotale profonda continuamente coltivata, nonostante la diversit di ministeri, tempi e luoghi nel servizio della Chiesa. In una fotografia che ho avuto da Andrea nellaprile 2005, dopo la morte del Papa polacco, lallora arcivescovo di Cracovia appare con monsignor Deskur nei primi anni Settanta in un salottino dellantica casa di Santa Marta in Vaticano. Il cardinale Wojtya era andato a visitare Andrea, non ancora vescovo (lo divenne nel 1974), come faceva regolarmente in tutti i suoi viaggi a Roma, nei quali spesso fu in seguito ospitato nellappartamento assegnato ad Andrea come prelato superiore di un dicastero della Curia. Detto questo, vorrei sottolineare che nonostante la mutua fiducia e simpatia frutto della loro lunga amicizia spirituale, Andrea era sempre delicatissimo nellevitare inopportune familiarit e nel manifestare la sua ammirazione e venerazione per la persona e le virt di Karol Wojtya, prima come suo arcivescovo e, poi, come pastore della Chiesa universale e infine come beato. Due vite parallele, innamorate dellAmore crocifisso e della Madonna, magnificamente spese al servizio della Chiesa. Dal venerd Santo alla Pasqua di Risurrezione. La gioia cristiana ha le radici a forma di Croce. Dalle radici di quella croce portata con amore da Andrea per 33 anni salita la linfa vivificante e gioiosa di unabbondantissima grazia divina, che ha fatto crescere intorno al rudere molto visitato uno splendido albero di anime innamorate di Cristo, lAmore crocifisso, il Risorto. Molte di queste persone, tra cui pi di un centinaio di figli e figlie della Croce listituzione da lui fondata erano presenti nella basilica di San Pietro il 6 settembre, giorno delle sue esequie solenni. Come noi, membri del Collegio cardinalizio, e come tutti i numerosi presenti, guardavano con amore e gratitudine davanti allaltare della Cattedra la bara in cui giaceva il corpo di Andrea, il chicco di grano che aveva saputo tanto bene morire per trasmettere la vita. *Cardinale diacono di SantEugenio

Potrebbero piacerti anche