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Presentiamoci Chi siamo
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conosciuti...
ancora bene, col tempo sarete in grado di farli .
combaciare costruendo un quadro bello e unico. ✎ I miei compagni (in ordine alfabetico)
Il disegno preparatorio comincia da ora. .................................................................................
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Insieme senza timore Tutto questo significa che hai incominciato insieme
con gli altri un anno che si annuncia già da ora ☞ Scrivi per gli altri due righe su te stesso
in modo che la tua presentazione, unita
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Ora che sei giunto alla fine di questa unità e hai pieno di promesse, di scoperte.
a quella dei tuoi compagni possa formare .................................................................................
letto i brani che certamente ti hanno intrigato, Se qualche malumore ci sarà, sarai pronto
un “quadro” della classe.
a risolverlo se terrai sempre presente che per A te ai tuoi compagni l’augurio di comporre un
invitandoti a guardarti dentro e a riflettere
smussare le asperità occorre approfondire la “quadro” splendido!
su di te in modo da presentarti
con la maggior schiettezza possibile agli altri, conoscenza reciproca, che è importante accettarsi
come ti senti? Hai vinto un po’ la timidezza e la per essere accettati, che la diversità spesso
paura? Esiti ancora a esprimere i tuoi sentimenti, significa ricchezza.
a rivelarti, a chiedere che anche gli altri si aprano Puoi per il momento interrogarti ancora sulle tue
a te? O ti riesce più facile parlare di te, delle tue nuove conoscenze rispondendo alle seguenti
necessità, dei tuoi desideri, dei tuoi sogni e anche domande:con quale compagno/a
prendere in considerazione le (o compagni/e) hai stabilito legami
necessità, i desideri, i sogni dei tuoi più stretti? Sulla base di quali affinità,
compagni? preferenze, interessi comuni, o di
quali diversità? Che cosa apprezzi
☞ eEsprimi emozioni
riflessioni in un
dilui/lei (o loro)? Quali sono
i vostri propositi? Quali le mete?
breve scritto.
☞ Parlane diffusamente in
un testo intitolato “Io e...”
Forti di affinità
e diversità ☞ Con quale compagno/a o
compagni si sono verificati screzi o sono
Hai, dunque, avuto l’opportunità di farti conoscere nati malumori in questi primi momenti di
e di incominciare a conoscere i nuovi compagni, conoscenza reciproca? Perché? Che cosa
di scoprire diversità e affinità. potete fare per non lasciarvi condizionare
Proprio su questa base, forse, si sono già delineate da eventuali malintesi? Discutetene insieme.
amicizie, piccole collaborazioni, ma anche
incomprensioni, piccoli contrasti, oppure si sono
intrecciati sguardi, formulati inviti... Per qualcuno è
già squillato il telefono, è arrivata posta elettronica
o, più semplicemente, è giunto, passato di mano
in mano, un bigliettino: un messaggio di simpatia,
una richiesta di aiuto, un saluto.
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modulo 4 Avere paura
Perché leggere questi testi Che cosa imparerai a fare
➦
Obiettivi formativi Obiettivi cognitivi e competenze
● Per imparare a scoprire le ra- Alla fine di questo modulo sarai
gioni della paura. in grado di:
Il poeta Roberto Piumini ci dà una ● Per distinguere le paure giu- ● riferire le tue paure, racconta-
stificate da quelle esagerate. re le tue emozioni,
semplice ma efficace ricetta per scacciare ● Per riconoscere che la paura ● riconoscere gli elementi es-
la paura. può essere anche una fonte di pia- senziali del testo narrativo,
cere. ● individuare e utilizzare le tec-
niche narrative del climax e del-
la suspense.
Nella casa della paura
di Roberto Piumini Tante paure
Una tua compagna ha scritto: «Io ho una sola grande paura:
Nella casa della paura restare in casa la notte da sola». E tu di che cosa hai paura? Di chi?
Perché? Tutti abbiamo paura. Possiamo avere paura di uno scherzo,
sembra inchiostro l’acqua pura di una persona, degli spiriti, di quello che ci sembra di vedere
nelle cose, di una belva acquattata nell’ombra...
sembra un pipistrello un fiore In questo modulo, guidati dai racconti di autentici “esperti
i minuti sembrano ore. del ramo”, esplorerai l’universo delle paure: non morbosamente
ma con spirito. Imparerai a conoscerle, a capirne i motivi e anche
Nella casa dello spavento lo strano fascino che possono esercitare, per imparare a vincerle
sembra molle il pavimento e – perché no? – per ricavarne spunti e motivi di divertimento.
Ma ti abituerai anche a raccontarle, imparando gradualmente
sembra un rospo la saliera a usare le tecniche più adatte per raccontare le emozioni.
RACCONTARE
● il narratore che può essere esterno o interno; Dopo la stesura del testo, confrontalo con quello di partenza. Quali differenze
● la trama che si articola in situazione iniziale, svolgimento della situazione rilevi? Che cosa hai aggiunto di nuovo? Quali elementi del tuo testo narrativo hai
iniziale, fatto centrale, sviluppo del fatto centrale, conclusione; migliorato (i personaggi, i luoghi, la trama, la suspense...)?
● il tempo; Per valutare ciò che di nuovo hai imparato, puoi sottolineare le parti del tuo testo
● i luoghi; con i colori che, nella mappa, distinguono i diversi elementi del racconto.
● i personaggi che possono essere principali o secondari.
Il testo narrativo può svilupparsi secondo l’ordine cronologico (fabula)
o secondo un ordine artificiale scelto dall’autore (intreccio).
L’autore può coinvolgere maggiormente il lettore utilizzando le tecniche
del climax e della suspense.
esterno
autore narratore
E PER FINIRE... TORNIAMO ALL’INIZIO
interno
Presenta tu questo modulo
ha un Ora che hai completato il tuo lavoro e ne hai raggiunto
fabula
gli obiettivi, puoi mostrare in modo molto personale
di aver capito bene il senso del modulo.
Il testo costruita Trova tu ora una frase, qualche verso, una poesia
narrativo trama prevedendo che ti sembrino particolarmente adatti a introdurre il modulo,
secondo
una come abbiamo fatto noi all’inizio.
Immagina di farlo per incuriosire e stimolare un tuo compagno
racconta intreccio
fatti che sono che stia per cominciare l’attività che tu hai appena concluso.
vissuti da
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La novella
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e il racconto La novella nel Medioevo scritto verso la fine del Duecento.
È una raccolta di brevi narrazioni,
Gli exempla e il Novellino
Un importante antecedente della aneddoti, novelline appunto, con
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LEGGERE
POESIA
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LA POESIA LIRICA
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La lirica italiana dal Trecento al Settecento
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ne e in due terzine. Gli schemi delle ri-
S’i’ fosse foco dopo la lettura me sono diversi: nelle quartine ABAB
ABAB oppure ABBA ABBA oppure ABAB
di Cecco Angiolieri BAAB; nelle terzine CDE CDE oppure
Dopo aver sfogato il suo malumore inveendo contro tutto Il filo del discorso CDE EDC oppure CDC DCD. Ricostruisci
1. Che cosa farebbe il poeta se fosse fuo- lo schema metrico di questo sonetto.
e contro tutti, Cecco Angiolieri sdrammatizza alla fine co, vento, acqua, Dio, papa, imperato- 6. Molte delle parole del sonetto si sono
re? trasformate nel tempo passando in for-
il tono violento affermando che continuerà a essere
2. Se fosse la morte e la vita come si com- ma diversa nell’italiano moderno.
quello che è sempre stato: un innocuo scapestrato, porterebbe con i suoi genitori? Trascrivi qualche esempio con accanto
amante delle donne giovani e belle. 3. Essendo semplicemente se stesso, qual la forma attuale.
è il suo desiderio?
... e attori
In questa sezione troverai alcuni testi che possono anche essere reci-
I generi teatrali
tati. La didattica ti fornirà una serie di indicazioni e di suggerimenti,
ma prima di tutto dovrai capire bene il testo, la situazione narrativa che Il teatro è nato nella Grecia classica, e lì si so- zioni più o meno profonde, in altri tempi e in
le battute dei personaggi rappresentano. Solo dopo essere “entrato” no definiti i generi fondamentali, la tragedia, altri luoghi. Accanto a essi ne sono comparsi
davvero in una situazione potrai scegliere, se lo vorrai, di dare la tua vo- genere alto e serio, e la commedia, genere co- altri, come il dramma, un genere che fu utiliz-
ce e la tua mimica a uno di loro. mico e buffo, che furono codificati, cioè defi- zato soprattutto da Shakespeare e che ebbe
niti nelle loro caratteristiche, da Aristotele, una grande diffusione in particolare nell’Otto-
grande filosofo greco vissuto nel V secolo a.C. cento, incentrato sulla rappresentazione di vi-
Che cos’è il teatro Questi generi si sono diffusi, con trasforma- cende dolorose e di problemi esistenziali.
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INTOLLERANZA E SOLIDARIETÀ L’integrazione difficile
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☞ Scriviamo un articolo
Utilizza i dati che ti abbiamo presentato,
il commento di Lucetta Scaraffia qui sotto
scrivere un articolo per un giornale locale.
Ricordati di rispettare le caratteristiche di questo
tipo di testo che trovi analizzate a pagina 26.
1. La precarietà della situazione degli emigrati,
che si sentono senza radici ovunque vadano,
ti sembra che il poeta invii un messaggio
di speranza? Motiva la tua risposta.
è espressa nei primi due versi con due verbi
e le informazioni che hai potuto raccogliere per e un nome ripetuto. Quali? Approfondiamo il problema
2. Il poeta accenna a luoghi e momenti che L’emigrazione italiana nel Novecento
Una storica, Dove vanno a finire gli immigrati che, sem- liare, in cui non serve semplicemente forza l’emigrato si lascia alle spalle: prevalgono Poche sono le famiglie d’Italia che nel secolo
Lucetta pre più numerosi, vengono a vivere nel no- lavoro a basso costo, ma sensibilità, delica-
immagini liete o tristi? scorso non hanno visto partire un loro congiunto
Scaraffia, si è stro paese? Da quanto leggiamo sui giornali tezza e umanità. Stanno vicino a noi quando
ci accorgiamo (dice la storica Lucetta Sca- siamo più deboli per l’età o la malattia, ci 3. La nostalgia del passato è per l’emigrante verso le Americhe, i paesi ricchi d’Europa o verso
chiesta che
raffia) che «oggi queste persone ricoprono danno quel conforto e quell’aiuto così indi- un sentimento che non può essere un’altra regione italiana.
lavoro fanno gli mansioni importanti, come l’assistenza a spensabile a chi si trova nell’impossibilità di cancellato, una ferita che non può guarire. 6. Informati, consultando diversi testi di storia,
immigrati che bambini e anziani, nonché il lavoro negli fare da solo. Sono delegati all’educazione
C’è un avverbio nel testo che, ripetuto, ce sull’emigrazione italiana nel Novecento
arrivano nel ospedali come infermieri. Dunque questi dei bambini, all’insegnamento di cosa è be-
stranieri, spesso da poco tempo nel nostro ne o male fare, così importante per determi- ne comunica la persistenza. Quale? e scrivi sul fenomeno un testo di tipo
nostro paese.
Paese, stanno sostituendo gli italiani in fun- nare la tempra morale del futuro adulto». 4. Quali aspetti luminosi, sereni del passato espositivo.
zioni delicatissime della vita sociale e fami- Da “Io donna”, n. 21, 2001 sono rimpianti?
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GUERRA E PACE
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laboratorio
1. Alcuni documenti
un dossier Per capire, almeno un po’, quello che
è accaduto e le conseguenze che ha
portato con sé ti proponiamo un per-
tinuare ad aggiornare per saperne di
più, per chiarire, se possibile, ragioni e
torti delle parti in causa, per poter dire
corso dentro i fatti, le immagini, le la tua in modo meno istintivo, più me-
Abbiamo già visto come si fa a realizzare un dossier emozioni, i commenti. ditato, per capire l’irrinunciabile ne-
È un piccolo dossier che tu potrai con- cessità della pace.
(vedi a pagina 28). In questo laboratorio ti diamo
alcuni materiali e ti invitiamo a tenere aggiornato il ◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆
tuo dossier su un evento che ha tragicamente sconvolto Il racconto di un testimone
il mondo e la cui evoluzione è ancora in atto. New York brucia: reggo tre ore e poi piango
◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆◆ di Jay McInerney
Una data che ha cambiato il mondo Lo scrittore americano Jay McInerney, considerato
L’11 settembre 2001 aerei di linea di- no a Washington. Tante vite ridotte in uno dei migliori testimoni della vita newyorkese,
rottati da terroristi si schiantano contro cenere, altre sconvolte da perdite irre- racconta il giorno più lungo della città.
le torri gemelle del World Trade Center parabili, i simboli della potenza econo- Una tragica
di Manhattan a New York e sul Pentago- mica e militare crollati. Da quel giorno il 12 settembre 2001.
immagine del
Oggi, il giorno dopo, c’è un buco nell’orizzonte.
mondo è cambiato al di là e al di qua disastro dell’11
Questa mattina ho alzato la tapparella della fine- settembre 2001
dell’Atlantico. Nuovi scenari, nuove
stra della camera con un cupo senso di cerimo- a New York.
paure, nuove accuse, nuove guerre.
nia. Una piuma di fumo grigio perla si è solleva-
Ecco le prime pagine di due autorevoli ta nel cielo, segnando il punto in cui c’erano le sono finalmente trovati di fronte a un fenome-
quotidiani italiani del giorno dopo. Torri gemelle – il mio panorama, e ogni altra co- no più grande della loro capacità di sopporta-
sa, cambiate per sempre. È solo acciaio e cemen- zione. Siamo famosi per non alzare mai lo
to, naturalmente – ma in questo momento, 24 sguardo verso i nostri caratteristici grattacieli.
ore dopo il crollo della seconda torre, i morti e i Li consideravamo scontati, così come conside-
feriti sono ancora in gran parte invisibili e incal- ravamo scontate la nostra superiorità e la no-
colabili. E le torri cadute erano anche un simbo- stra importanza.
lo, per quelli che le hanno prese di mira come Probabilmente, sentiremo l’assenza di queste
per quelli tra noi che vivevano, spesso inconsa- torri molto più di quanto abbiamo mai perce-
pevolmente, sotto di loro. pito la loro presenza all’apice del nostro oriz-
Sono arrabbiato. Sono depresso. Ho voglia di zonte.
piangere. Non sono assolutamente in grado di Oggi abbiamo ritrovato molta della nostra
controllare le mie emozioni. Vorrei abbracciare compostezza. Ma non dimenticheremo mai do-
gli sconosciuti. Vorrei uccidere altri sconosciuti, ve eravamo ieri quando abbiamo sentito per la
chiunque abbia qualcosa a che fare con tutto prima volta le notizie, quando abbiamo visto
questo. […] E non solo io. Tutte le persone con per la prima volta edifici di duecento piani crol-
cui ho parlato provano un’immensa pietà. E un lare...
furioso desiderio di vendetta. Io mi sono svegliato alle otto e un quarto e so-
È sempre pericoloso generalizzare su questa no rimasto a letto fino alle otto e quaranta,
massa di umanità eterogenea e controversa, ma quando mi sono alzato e ho cominciato a lotta-
penso sia chiaro che i cittadini di New York si re con la tapparella della camera da letto. […]
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