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LO SCOPO DEL SITO KARL MARX E PROFILO BIOGRAFICO-SCIENTIFICO DEL SUO CREATORE E RESPONSABILE MASSIMO MORIGI

Lo scopo del sito Karl Marx


Lo scopo del sito Karl Marx ( indirizzo http://karlmarx.beepworld.it/) il cui proprietario e unico responsabile per i suoi contenuti Massimo Morigi, dedicato alla pubblicazione di saggi, inediti e non, di storia e filosofia politica, con un particolare orientamento verso il repubblicanesimo. Infatti, lorientamento scientifico e pubblico di Massimo Morigi vicino al moderno repubblicanesimo ( fra i suoi principali esponenti John Greville Agard Pocock, Quentin Skinner, Philip Pettit ) ma, al di l di questi odierni autori, la sua opinione che questa corrente di filosofia politica attraversi al presente una pesante fase involutiva sia sul piano del dibattito pubblico che dellelaborazione teorica e debba perci cercare nuove vie. A questo scopo la ricerca di Massimo Morigi volta alla definizione di un nuovo canone interpretativo del repubblicanesimo che, basato sulla grande tradizione storicista tedesca (L. Ranke, B. Niebuhr, T. Mommsen, J. Burckhardt, K.J. Beloch, G. Droysen, E. Zeller, Heinrich von Treitschke, Max Weber, Friedrich Meinecke ), sulla lezione del materialismo dialettico di Karl Marx, della Vita Activa di Hannah Arendt e sul realismo politico di Carl Schmitt, contribuisca a far uscire dallo stallo lattuale

dibattito sul repubblicanesimo, che erroneamente, secondo molti suoi odierni autori ed ideologi, dovrebbe essere inquadrato solo come una migliore e pi efficace versione del liberalismo classico ( libert come assenza di costrizione liberale vs. libert come assenza di dominio repubblicana). Secondo Massimo Morigi questa impostazione pecca di astrattismo e l assenza di dominio giustamente tanto cara al repubblicanesimo attuale deve essere pure puntualmente verificata nelle singole situazioni storico-politiche ( anche con forme di stato non repubblicane e con forme di governo che difficilmente possono essere ricondotte alle odierne democrazie rappresentative ) e alla luce della possibilit, concreta e reale, di potere condurre una autentica Vita Activa e/o di vivere una situazione esistenziale di effettivo empowerment. Alla luce di questa visione allargata di repubblicanesimo, in questo sito saranno ben volentieri accolti contributi su autori che non vengono considerati costitutivi della tradizione repubblicana. Oltre a saggi sugli iniziatori della tradizione della filosofia politica occidentale ( Platone, Aristotele ) e sui padri fondatori del repubblicanesimo moderno ( Niccol Machiavelli in primis ), sono quindi ben accetti studi anche su quegli importantissimi protagonisti del pensiero politico che fino ad ora, erroneamente, non sono stati sufficientemente considerati per ledificazione di un moderno canone repubblicano ( senza pretesa di completezza, tanto per citarne solo alcuni agli antipodi tra loro sul piano pubblico e - almeno apparentemente - anche su quello del pensiero politico che espressero) : Thomas Hobbes, Edmund Burke, Karl Marx, Alexis de Tocqueville, Friedrich Nietzsche, Gaetano Mosca, Vilfredo Pareto, Giovanni Gentile ( nonostante il suo attualismo sia stato uno strumento per la giustificazione della violenza fascista, la sua interpretazione di Mazzini , per molti versi, ancora insuperata ), Gioacchino Volpe ( bisogna nettamente separare le responsabilit dello storico di regime, dalla fine ed articolata interpretazione dell Italia in cammino), Delio Cantinori ( il suo accidentato e sempre sincero percorso fra fascismo e comunismo una della pi limpide e sofferte testimonianze del tragico Secolo Breve dilaniato dagli opposti totalitarismi ), Piero Gobetti ( della sua Rivoluzione liberale lItalia oggi come non mai avrebbe bisogno ), Gaetano Salvenini ( lo stesso dicasi per il concretismo dello storico ed esule antifascista molfettese: la lunga crisi italiana proprio contrassegnata dalla stupidit delle parole dordine che fino allaltro ieri pretendevano di sanare i problemi di un paese in fase postideologica ma non per questo con una pubblica opinione pi scaltrita rispetto alla prima Italia postfascista, basti pensare al mito politico del bipolarismo, una scatola vuota in cui anche la cosiddetta scienza politica ha le sue pesanti responsabilit ) Carl Schmitt, Vladimir Ilyich Ulyanov, alias Lenin, Rosa Luxemburg, Antonio Gramsci ( il suo marxismo incernierato sullanalisi della cultura, degli intellettuali e su come creare legemonia in una societ industriale come quella italiana, con - al contrario che nella

Russia rivoluzionaria - unevoluta ed articolata, nonostante tutte le sue contraddizioni, stratificazione di classe, faceva giustizia di tutte le interpretazioni volgari della dottrina del filosofo di Treviri e oggi, nellepoca della postmodernit e del postcapitalismo rivela tutta la sua profeticit ), Benedetto Croce, Walter Benjamin, Gyrgy Lukcs . Siamo cos in presenza di un elenco ( e di un percorso ) apparentemente eterogeneo nei caratteri e nelle epoche storiche ma, se conveniamo con Leo Strauss sullimportanza nel pensiero politico di riallacciarsi alla tradizione, si ritiene pure che questa tradizione non debba essere intesa solo in senso archeologico ma debba essere un processo dinamico in cui, come disse Croce, Ogni vera storia storia contemporanea. E noi pensiamo che il vero tesoro perduto della tradizione rivoluzionaria occidentale, del repubblicanesimo e, quindi, di unautentica Vita Activa, possa solo risorgere alla luce di questa profonda - e quasi iniziatica - verit del nomos della terra e delluomo.

PROFILO BIOGRAFICO-SCIENTIFICO DEL SUO CREATORE E RESPONSABILE MASSIMO MORIGI


Massimo Morigi nato nel 1957. Dottore in storia, Universit degli Studi di Bologna. membro della SISSCO, la Societ italiana per lo Studio della Storia Contemporanea e negli ultimi anni ha preso parte come storico a vari convegni ed incontri internazionali con contributi incentrati sul fascismo e sullestetizzazione della politica nei regimi totalitari e nelle moderne democrazie rappresentative. Firmatario nella vita pubblica del Manifesto di Ottobre che intende riportare al centro dell attenzione del dibattito politico italiano i temi del repubblicanesimo ( cfr. http://www.manifestodiottobre.it/ ), per lUniversit di Coimbra studia il dibattito internazionale sul repubblicanesimo e gli spunti che questo pu fornire alla soluzione della lunga transizione politica italiana ( vedi, sul sito dellUniversit di Coimbra, lindirizzo http://www.uc.pt/fluc/agenda/conferencia/ ). Su un piano pi strettamente metodologico la sua riflessione attualmente focalizzata nella definizione di un nuovo canone interpretativo del repubblicanesimo che, basato sulla grande tradizione storicista tedesca (L. Ranke, B. Niebuhr, T. Mommsen, J. Burckhardt, K.J. Beloch, G. Droysen, E. Zeller, Heinrich von Treitschke, Max Weber, Friedrich Meinecke ), sul materialismo dialettico di Marx e sulla lezione della Vita Activa di Hannah Arendt, contribuisca a far uscire dallo stallo lattuale dibattito sul repubblicanesimo,

che erroneamente, secondo molti suoi ideologi, dovrebbe essere inquadrato solo come una migliore e pi efficace versione del liberalismo classico ( libert come assenza di costrizione repubblicana vs. libert come assenza di dominio repubblicana). Secondo Massimo Morigi questa impostazione pecca di astrattismo e l assenza di dominio giustamente tanto cara al neorepubblicanesimo attuale deve essere pure puntualmente verificata nelle singole situazioni storico-politiche ( anche con forme di stato non repubblicane e con forme di governo che difficilmente possono essere ricondotte alle odierne democrazie rappresentative ) e alla luce della possibilit, concreta e reale di potere condurre una Vita Activa e/o di vivere una situazione esistenziale di effettivo empowerment.
MASSIMO MORIGI

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