Sei sulla pagina 1di 40

Roma, 9 gennaio 2023

Circolare n. 2/2023

Oggetto: Notizie in breve.

Codice della Strada – Calendario 2023 divieti di circolazione dei mezzi pe-
santi – È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.305 del 31.12.2022 il decreto con il
calendario 2023 dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti (massa complessiva su-
periore a 7,5 ton) fuori dai centri abitati.

Codice della Strada – Qualificazione iniziale e formazione periodica dei con-


ducenti – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha illustrato le modifiche
che la recente Direttiva UE n.2561/2022 (pubblicata su GUCE L330 del 23.12.2022 e
in vigore dal 12 gennaio) ha apportato in tema di qualificazione iniziale e formazione
periodica dei conducenti: tale direttiva ha sostanzialmente codificato in un unico atto
le disposizioni della originaria direttiva in materia (Direttiva 2003/59/CE che pertanto
si intende abrogata) e delle modifiche successive; il MIT ha fornito inoltre una tabella
comparativa degli Allegati I alle suddette direttive in materia di requisiti minimi della
qualificazione e della formazione sottolineando che fermo restando il contenuto di
ciascun obiettivo formativo le modifiche riguardano semplicemente la relativa nume-
razione – Circolare MIT n.40747 del 27.12.2022.

Tributi – Fringe benefit – L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le tabelle ACI dei
costi chilometrici delle autovetture valide per la determinazione nel 2023 del reddito
da tassare in capo ai dipendenti che usufruiscono delle auto aziendali anche per uso
personale – Comunicato Agenzia delle Entrate pubblicato sulla G.U. n. 302 del 28.12.2022.

Cristiana Marrone Per riferimenti confronta circ.ri conf.li nn. 322/2022 e 14/2022
Responsabile di Area Allegati due
Gr/gr
© CONFETRA – La riproduzione totale o parziale è consentita esclusivamente alle organizzazioni aderenti alla Confetra.
G.U. n.305 del 31.12.2022
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
DECRETO 13 dicembre 2022
Direttive e calendario per le limitazioni alla circolazione stradale
fuori dai centri abitati nell'anno 2023 nei giorni festivi ed in
altri giorni particolari, per i veicoli di massa superiore a 7,5
tonnellate.
IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Visto l'art. 6, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n.
285, recante: «Nuovo codice della strada», e successive
modificazioni, di seguito codice della strada;
Visto il regolamento di esecuzione e di attuazione del codice della
strada di cui al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre
1992, n. 495, e successive modificazioni, che disciplina le
limitazioni alla circolazione sulle strade fuori dai centri abitati
in particolari giorni e per particolari veicoli;
Considerato che, al fine di garantire in via prioritaria migliori
condizioni di sicurezza nella circolazione stradale, nei periodi di
maggiore intensita' della stessa, si rende necessario limitare la
circolazione, fuori dai centri abitati, dei veicoli e dei complessi
di veicoli per il trasporto di cose, aventi massa complessiva massima
autorizzata superiore a 7,5 t;
Considerato che, per le stesse motivazioni, si rende necessario
limitare la circolazione dei veicoli eccezionali e di quelli adibiti
a trasporti eccezionali nonche' dei veicoli che trasportano merci
pericolose ai sensi dell'art. 168, commi 1 e 4, del codice della
strada;
Considerato che, al fine di rendere piu' agevole l'attuazione delle
suddette limitazioni sia da parte degli operatori addetti al
trasporto sia degli addetti al controllo su strada sia delle
autorita' preposte al rilascio delle autorizzazioni in deroga, si
rende necessario fornire indicazioni esplicite ed esaustive su tali
limitazioni;
Preso atto della necessita' di adottare il decreto recante le
direttive in materia di divieti di circolazione, in attuazione di
quanto previsto dall'art. 6 del codice della strada e dalle relative
disposizioni attuative;
Vista la nota della Direzione generale per la sicurezza stradale e
l'autotrasporto prot. n. 18739 del 6 dicembre 2022;
Decreta:
Art. 1
Oggetto e ambito di applicazione
1. Il presente decreto, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del codice
della strada, disciplina i divieti di circolazione dei veicoli
adibiti per il trasporto di cose, di massa complessiva massima
autorizzata superiore a 7,5 t, sulle strade extraurbane, nei giorni
festivi e in altri giorni dell'anno 2023 particolarmente critici per
la circolazione stradale, indicati nell'art. 2.
2. Il calendario dei divieti di cui all'art. 2 si applica agli
autoveicoli, adibiti al trasporto di cose, di cui all'art. 54 del
codice della strada, nonche' alle macchine agricole di cui all'art.
57 del medesimo codice.
3. Il calendario dei divieti di cui all'art. 2 si applica altresi'
ai veicoli eccezionali ed ai trasporti in condizioni di
eccezionalita', anche se non adibiti al trasporto di cose, seppur in
possesso dell'autorizzazione di cui all'art. 10, comma 6, del codice
della strada.
4. Le posticipazioni di cui agli articoli 3, 4 e 5, si applicano a
condizione che l'arrivo dall'estero o al porto si verifichi nel
giorno di divieto.
5. Le agevolazioni di cui agli articoli 3, 4, 5 e 6, nonche' le
esenzioni di cui agli articoli 7 e 8, si applicano altresi' ai
veicoli eccezionali ed ai trasporti in condizioni di eccezionalita',
salvo diverse prescrizioni eventualmente imposte nelle autorizzazioni
rilasciate ai sensi dell'art. 10, comma 6, del codice della strada.
6. Il calendario dei divieti di cui all'art. 2 si applica anche ai
trattori stradali, quando viaggiano isolati, per i quali, ai fini del
presente decreto, la massa di riferimento e' la tara, ovvero la massa
complessiva a pieno carico decurtata del massimo carico sulla ralla.
7. Il presente decreto, con le modalita' di cui all'art. 12,
disciplina il trasporto delle merci pericolose anche per limiti di
massa inferiori alla soglia di 7,5 t di cui al comma 1.
Art. 2
Calendario dei divieti
1. E' vietata la circolazione dei veicoli di cui all'art. 1, nei
giorni festivi e negli altri particolari giorni dell'anno 2023 di cui
all'allegato A, che costituisce parte integrante del presente
decreto.
Art. 3
Agevolazioni per i veicoli
da/verso l'estero
1. Per i veicoli provenienti dall'estero, muniti di idonea
documentazione attestante l'origine del viaggio e la destinazione del
carico, l'orario di inizio del divieto di cui all'art. 2 e'
posticipato di ore quattro.
2. Per i veicoli provenienti dall'estero con un solo conducente,
qualora il periodo di riposo giornaliero, come previsto dal
regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio
del 15 marzo 2006 e successive modificazioni, termini dopo l'inizio
del divieto di cui all'art. 2, il posticipo di cui al comma 1 decorre
dal termine del periodo di riposo.
3. Per i veicoli diretti all'estero, muniti di idonea
documentazione attestante la destinazione del carico, l'orario di
termine del divieto di cui all'art. 2 e' anticipato di ore due.
4. Ai fini dell'applicazione dei commi precedenti, i veicoli
provenienti dalla Repubblica di San Marino e dalla Citta' del
Vaticano, o diretti negli stessi, sono assimilati ai veicoli
provenienti o diretti all'interno del territorio nazionale.
Art. 4
Agevolazioni per i veicoli
da/verso la Sardegna
1. Per i veicoli provenienti dalla Sardegna, muniti di idonea
documentazione attestante l'origine del viaggio e la destinazione del
carico, l'orario di inizio del divieto di cui all'art. 2 e'
posticipato di ore quattro.
2. Per i veicoli diretti in Sardegna muniti di idonea
documentazione attestante la destinazione del viaggio, l'orario di
termine del divieto di cui all'art. 2 e' anticipato di ore quattro.
3. Per i veicoli che circolano in Sardegna, provenienti dalla
rimanente parte del territorio nazionale, purche' muniti di idonea
documentazione attestante l'origine del viaggio, l'orario di inizio
del divieto e' posticipato di ore quattro.
4. Per i veicoli che circolano in Sardegna, diretti ai porti
dell'isola per imbarcarsi sui traghetti diretti verso la rimanente
parte del territorio nazionale, purche' muniti di idonea
documentazione attestante la destinazione del viaggio e di lettera di
prenotazione o titolo di viaggio per l'imbarco, il divieto di cui
all'art. 2 non si applica.
Art. 5
Agevolazioni per i veicoli
da/verso la Sicilia
1. Fuori dai casi indicati nell'art. 6, per i veicoli che circolano
in Sicilia, provenienti dalla rimanente parte del territorio
nazionale che si avvalgono di traghettamento, ad eccezione di quelli
che usufruiscono dei porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni e
il cui itinerario ha origine in Calabria, purche' muniti di idonea
documentazione attestante l'origine del viaggio, l'orario di inizio
del divieto di cui all'art. 2 e' posticipato di ore quattro.
2. Fuori dai casi indicati nell'art. 6, per i veicoli che circolano
in Sicilia, diretti verso la rimanente parte del territorio nazionale
che si avvalgono di traghettamento, ad eccezione di quelli che
usufruiscono dei porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni e
hanno come destinazione finale la Calabria, purche' muniti di idonea
documentazione attestante la destinazione del viaggio e di lettera di
prenotazione o titolo di viaggio per l'imbarco, il divieto di cui
all'art. 2 non si applica.
3. Salvo quanto disposto dai commi 1 e 2, per tenere conto delle
difficolta' connesse con le operazioni di traghettamento da e per la
Calabria attraverso i porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni,
per i veicoli provenienti o diretti in Sicilia, purche' muniti di
idonea documentazione attestante l'origine e la destinazione del
viaggio, l'orario di inizio del divieto e' posticipato di ore due e
l'orario di termine del divieto e' anticipato di ore due.
Art. 6
Agevolazioni per il trasporto intermodale
1. Per i veicoli diretti agli interporti di rilevanza nazionale,
come definiti dalla legge 4 agosto 1990, n. 240 (Bari - Bologna -
Catania - Cervignano (UD) - Jesi (AN) - Livorno - Marcianise (CE) -
Nola (NA) - Novara - Orte (VT) - Padova - Parma - Pescara - Prato -
Rivalta Scrivia (AL) - Torino - Vado Ligure (SV) - Venezia - Verona)
ed ai terminal intermodali collocati in posizione strategica (Busto
Arsizio (VA) - Brescia Scalo (BS) - Domodossola (VB) - Marzaglia (MO)
- Melzo (MI) - Milano smistamento - Mortara (PV) - Pordenone -
Portogruaro (VE) - Rovigo - Rubiera (RE) - Trento - Trieste - Voltri
(GE)) che trasportano merci o unita' di carico dirette all'estero,
purche' muniti di idonea documentazione attestante la destinazione
all'estero delle merci o delle unita' di carico, nonche' della
documentazione relativa alla prosecuzione del viaggio con la
modalita' ferroviaria, l'orario di termine del divieto di cui
all'art. 2 e' anticipato di ore quattro.
2. Il divieto di cui all'art. 2 non si applica per i veicoli
impiegati in trasporti intermodali strada-mare, diretti ai porti per
utilizzare le tratte marittime di cui all'art. 1 del decreto del
Ministro dei trasporti 31 gennaio 2007, e successive modifiche ed
integrazioni, purche' muniti di idonea documentazione attestante la
destinazione del viaggio e di lettera di prenotazione o titolo di
viaggio per l'imbarco.
3. Il divieto di cui all'art. 2 non si applica per i veicoli
diretti o provenienti dagli aeroporti nazionali ed internazionali che
trasportano merci destinate al trasporto aereo, purche' muniti di
idonea documentazione attestante il carico o lo scarico delle
predette merci.
4. L'anticipazione di cui al comma 1 si applica anche nel caso di
veicoli che trasportano unita' di carico vuote, container, cassa
mobile, semirimorchio, nonche' ai complessi veicolari scarichi,
destinati all'estero tramite gli stessi interporti, porti ed
aeroporti, purche' muniti di idonea documentazione, quale l'ordine di
spedizione, attestante la destinazione delle unita' di carico.
5. I trattori stradali, quando viaggiano isolati, di massa - come
definita dall'art. 1, comma 6 - superiore a 7,5 t, possono circolare
nei giorni di divieto solamente nel caso in cui siano stati
precedentemente sganciati dal semirimorchio in sede di riconsegna per
la prosecuzione del trasporto della merce attraverso il sistema
intermodale, purche' muniti di idonea documentazione attestante
l'avvenuta riconsegna.
6. Il divieto di cui all'art. 2 non si applica per i veicoli
impiegati in trasporti combinati strada-rotaia, combinato
ferroviario, o strada-mare, combinato marittimo, che rientrino nella
definizione e nell'ambito applicativo dell'art. 1 del decreto del
Ministro dei trasporti e della navigazione 15 febbraio 2001, purche'
muniti di idonea documentazione attestante la destinazione o la
provenienza del carico e di prenotazione o titolo di viaggio per
l'imbarco. La parte del tragitto iniziale o terminale effettuata su
strada e consentita ai sensi del presente comma non puo' in nessun
caso superare i 150 km in linea d'aria dal porto o dalla stazione
ferroviaria di imbarco o di sbarco.
7. Il divieto di cui all'art. 2 non si applica altresi' per i
veicoli impiegati in trasporti intermodali aventi origine e
destinazione all'interno dei confini nazionali, purche' muniti di
idonea documentazione attestante la destinazione o la provenienza del
carico e di prenotazione o titolo di viaggio per l'imbarco.
Art. 7
Categorie dei veicoli esentati dal divieto
1. Il divieto di cui all'art. 2 non trova applicazione per i
veicoli appartenenti ai seguenti soggetti:
a) Forze di polizia;
b) Forze armate e Corpo delle capitanerie di porto;
c) Vigili del fuoco;
d) Protezione civile;
e) Croce rossa italiana;
f) regioni ed altri enti territoriali, anche in forma associata.
2. Il divieto di cui all'art. 2 non trova, altresi', applicazione
per i veicoli adibiti ai seguenti servizi pubblici, anche se
circolano scarichi:
a) fornitura di acqua, gas, anche in bombole ed energia
elettrica;
b) nettezza urbana e raccolta rifiuti effettuati dal luogo di
produzione a quello di smaltimento e/o recupero o al centro di
raccolta per lo stoccaggio provvisorio, senza operazioni intermedie
di carico o scarico;
c) trasporto di rifiuti urbani dal centro di raccolta a quello di
smaltimento e/o recupero effettuato con veicoli delle amministrazioni
comunali, nonche' da veicoli che, per conto delle amministrazioni
comunali, effettuano lo smaltimento dei rifiuti, purche' muniti di
apposita documentazione rilasciata dall'amministrazione comunale;
d) pronto intervento per fognature e spurgo pozzi neri;
e) servizi postali, effettuati con veicoli appartenenti al
Dipartimento per le comunicazioni del Ministero dello sviluppo
economico o alle Poste Italiane S.p.a., purche' contrassegnati con
l'emblema PT o con l'emblema Poste Italiane, nonche' quelli di
supporto, purche' muniti di apposita documentazione rilasciata
dall'amministrazione delle poste e telecomunicazioni, anche estera,
nonche' quelli in possesso, ai sensi del decreto legislativo 22
luglio 1999, n. 261, e successive modificazioni, di licenze e
autorizzazioni rilasciate dal medesimo Dipartimento, se effettuano,
durante i giorni di divieto, trasporti legati esclusivamente ai
servizi postali;
f) servizi radiotelevisivi;
g) servizi di pronto intervento e di emergenza connessi alla
gestione della circolazione stradale, utilizzati dagli enti
proprietari e/o gestori di strade;
h) altri servizi pubblici finalizzati a soddisfare esigenze
collettive urgenti, purche' muniti di idonea documentazione
comprovante la necessita'.
3. Il divieto di cui all'art. 2 non trova, altresi', applicazione
per i veicoli ed i complessi di veicoli appartenenti alle seguenti
particolari categorie, anche se circolano scarichi:
a) autocisterne adibite al trasporto di acqua per uso domestico;
b) autocisterne adibite al trasporto di latte fresco;
c) autocisterne adibite al trasporto di altri liquidi alimentari,
esclusivamente per il trasporto di latte fresco;
d) veicoli adibiti al trasporto di alimenti per animali da
allevamento o di materie prime per la loro produzione;
e) autocisterne adibite al trasporto di combustibili liquidi o
gassosi destinati alla distribuzione ed al consumo sia pubblico sia
privato;
f) macchine agricole ai sensi dell'art. 57 del codice della
strada e macchine agricole eccezionali ai sensi dell'art. 104 del
medesimo codice, fermi restando la necessita' dell'autorizzazione di
cui al comma 8 del citato art. 104, nonche' il divieto di
circolazione, ai sensi dell'art. 175, comma 2, del codice della
strada, sulle strade classificate di tipo A e B ai sensi dell'art. 2
del medesimo codice.
4. Il divieto di cui all'art. 2 non trova altresi' applicazione nei
seguenti casi particolari:
a) per i veicoli prenotati per ottemperare all'obbligo di
revisione, limitatamente ai giorni feriali, purche' il veicolo sia
munito del foglio di prenotazione e solo per il percorso piu' breve
tra la sede dell'impresa intestataria del veicolo e il luogo di
svolgimento delle operazioni di revisione, escludendo dal percorso
tratti autostradali;
b) per i veicoli che, a causa di urgenti e comprovate necessita',
richiedono l'intervento di un'officina di riparazione con sede fuori
dal centro abitato in cui ha sede l'impresa;
c) per i veicoli che compiono il percorso per il rientro alle
sedi, principale o secondaria, dell'impresa intestataria degli
stessi, da documentare con l'esibizione di un aggiornato certificato
di iscrizione alla Camera di commercio, industria ed artigianato,
nonche' per il rientro alla residenza o domicilio del conducente,
purche' tali veicoli non si trovino ad una distanza superiore a 50 km
dalle medesime sedi o residenze al momento dell'inizio del divieto e
non percorrano tratti autostradali.
5. I veicoli di cui alle lettere a), b), c) e d) del comma 3 devono
essere muniti di cartelli indicatori di colore verde delle dimensioni
di 0,50 m di base e 0,40 m di altezza, con impressa in nero la
lettera «d» minuscola di altezza pari a 0,20 m, fissati in modo ben
visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro.
Art. 8
Tipologie delle merci il cui trasporto
non e' assoggettato al divieto
1. Il divieto di cui all'art. 2 non trova applicazione per i
veicoli che trasportano esclusivamente le seguenti tipologie di
merci, anche se circolano scarichi:
a) forniture destinate al servizio di ristoro a bordo degli
aeromobili o di motori e parti di ricambio di aeromobili;
b) forniture di viveri o di merci destinate ad altri servizi
indispensabili alle attivita' della marina mercantile;
c) giornali, quotidiani e periodici;
d) prodotti per uso medico;
e) prodotti alimentari deperibili che devono essere trasportati
in regime ATP;
f) prodotti agricoli che pur non richiedendo il trasporto in
regime ATP, sono soggetti ad un rapido deperimento e pertanto
necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a
quelli di deposito o vendita:
1) frutta fresca;
2) ortaggi;
3) fiori recisi;
4) semi vitali non ancora germogliati;
5) uova da cova, con specifica attestazione all'interno del
documento di trasporto;
6) miele non invasettato;
g) sottoprodotti derivanti dalla macellazione di animali;
h) prodotti complementari alla somministrazione alimentare,
trasportati contemporaneamente a quelli di cui alla lettera e),
strettamente connessi e riconducibili alle esigenze degli esercizi di
somministrazione di cibi e bevande, nel limite del 10% in massa del
totale del carico.
2. Il divieto di cui all'art. 2 non trova applicazione per i
veicoli che trasportano animali vivi nelle seguenti condizioni, anche
se circolano scarichi, purche' muniti di idonea documentazione
attestante la necessita' del carico o scarico anche nei periodi di
vigenza del divieto:
a) pulcini destinati all'allevamento;
b) animali vivi destinati alla macellazione;
c) animali vivi provenienti dall'estero;
d) animali destinati a gareggiare in manifestazioni agonistiche
autorizzate, da effettuarsi od effettuate nelle quarantotto ore;
e) api per nomadismo.
3. I veicoli trasportanti le merci di cui al comma 1, lettere e),
f), g) e h), nonche' le merci di cui al comma 2, lettere a), b), c)
ed e) devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde
delle dimensioni di 0,50 m di base e 0,40 m di altezza, con impressa
in nero la lettera «d» minuscola di altezza pari a 0,20 m, fissati in
modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro.
Art. 9
Condizioni per la circolazione
in deroga al divieto
1. Ai fini della circolazione per motivi di assoluta e comprovata
necessita' e urgenza, fatte salve le disposizioni di cui agli
articoli 3, 4, 5, 6, 7 e 8 e ad integrazione delle eccezioni in essi
contenute, le prefetture - Uffici territoriali del Governo, a seguito
di istanze presentate ai sensi dell'art. 10 e in base alle procedure
contenute nell'art. 11, possono autorizzare deroghe al divieto di cui
all'art. 2, esclusivamente nei seguenti casi:
a) trasporto di prodotti agricoli diversi da quelli di cui
all'art. 8, al fine di evitarne il deterioramento, a condizione che
tali esigenze siano riferibili a situazioni particolari debitamente
documentate, temporalmente e spazialmente limitate e
quantitativamente definite;
b) trasporto di alimenti destinati agli animali da allevamento
con veicoli diversi da quelli di cui all'art. 7, comma 3, lettera d),
al fine di consentirne il continuo approvvigionamento, a condizione
che tali esigenze siano riferibili a situazioni particolari
debitamente documentate, temporalmente e spazialmente limitate e
quantitativamente definite;
c) trasporto di materiali e attrezzature diretti o provenienti da
cantieri edili per la realizzazione di opere di interesse nazionale,
destinati a specifiche attivita' e lavorazioni che, per le loro
particolari caratteristiche o per le tecnologie utilizzate,
richiedono necessariamente un approvvigionamento o uno smaltimento in
continuo dei suddetti materiali e attrezzature;
d) trasporto di prodotti dell'industria a ciclo continuo, qualora
i sistemi produttivi e l'organizzazione della filiera di
distribuzione richiedano necessariamente - l'immediato trasferimento
di tali prodotti;
e) circolazione dei veicoli utilizzati per lo svolgimento di
fiere e mercati, a condizione che sia presentata idonea
documentazione attestante la necessita' della circolazione nei
periodi di vigenza del divieto;
f) circolazione dei veicoli utilizzati per lo svolgimento di
spettacoli dal vivo e manifestazioni sportive, a condizione che sia
presentata idonea documentazione attestante la necessita' della
circolazione nei periodi di vigenza del divieto;
g) circolazione di veicoli eccezionali o di trasporti in
condizioni di eccezionalita', di cui all'art. 10 del codice della
strada, limitatamente a specifiche autorizzazioni per viaggi singoli
il cui transito non possa essere programmato al di fuori del periodo
di vigenza del divieto, od eventualmente non possa essere interrotto;
h) circolazione di veicoli provenienti dall'estero esclusivamente
per il raggiungimento di aree attrezzate per la sosta o autoporti,
siti in prossimita' della frontiera;
i) altri casi singoli di comprovata e assoluta necessita' e
urgenza di trasporti di merci, necessari a soddisfare emergenze
particolari e specifiche.
2. I veicoli autorizzati alla circolazione in deroga devono essere
muniti di cartelli indicatori di colore verde, delle dimensioni di
0,50 m di base e 0,40 m di altezza, con impressa in nero la lettera
«a» minuscola di altezza pari a 0,20 m, fissati in modo ben visibile
su ciascuna delle fiancate e sul retro.
Art. 10
Procedure per la richiesta
di autorizzazione in deroga
1. Qualora sussistano le condizioni di cui all'art. 9, i soggetti
interessati possono presentare, almeno dieci giorni prima della data
prevista per la partenza, richiesta di autorizzazione a circolare in
deroga al divieto di cui all'art. 2, di norma alla prefettura -
Ufficio territoriale del Governo - della provincia di partenza,
indicando i seguenti elementi:
a) il giorno o il periodo in cui si intende circolare, che deve
risultare limitato alle effettive esigenze, ovvero in particolare:
1) per i prodotti agricoli, di cui all'art. 9, comma 1, lettera
a), il periodo previsto per la specifica campagna di raccolta;
2) per le merci destinate all'alimentazione degli animali da
allevamento, di cui all'art. 9, comma 1, lettera b), il periodo
necessario a risolvere la criticita' dell'approvvigionamento;
3) per i cantieri edili, di cui all'art. 9, comma 1, lettera
c), le date di inizio e fine previste per il cantiere;
4) per i prodotti dell'industria a ciclo continuo, di cui
all'art. 9, comma 1, lettera d), il periodo in cui tale produzione e'
prevista ininterrottamente;
5) per i veicoli da utilizzare per fiere e mercati, di cui
all'art. 9, comma 1, lettera e), il programma degli eventi cui si
intende partecipare;
6) per i veicoli da utilizzare per spettacoli dal vivo e
manifestazioni sportive, di cui all'art. 9, comma 1, lettera f), il
programma degli eventi cui si intende partecipare;
7) per i veicoli eccezionali e i trasporti in condizioni di
eccezionalita', di cui all'art. 9, comma 1, lettera g), la data
precisa in cui e' prevista l'effettuazione del trasporto;
8) per i veicoli provenienti dall'estero di cui all'art. 9,
comma 1, lettera h), la data precisa in cui e' prevista
l'effettuazione del trasporto;
9) per i veicoli per i trasporti dei casi particolari, di cui
all'art. 9, comma 1, lettera i), la data precisa in cui e' prevista
l'effettuazione del trasporto;
b) la targa del veicolo, o dei veicoli qualora necessari per la
medesima esigenza di trasporto, di cui si chiede l'autorizzazione;
c) le localita' di partenza e arrivo, compresi i percorsi su cui
si intende transitare, che devono essere specificati e comunque
limitati;
d) la tipologia di merce, prodotto o attrezzatura, tra quelle
previste nell'art. 9, comma 1, lettere da a) ad i), specificando le
motivazioni che ne determinano il trasporto in regime di deroga.
2. La richiesta, in alternativa a quanto indicato al comma 1, puo'
essere presentata alla prefettura - Ufficio territoriale del Governo
- nel cui territorio di competenza ha sede l'impresa che esegue il
trasporto.
3. Per i veicoli provenienti dall'estero, la richiesta puo' essere
presentata alla prefettura - Ufficio territoriale del Governo - della
provincia di confine, dove ha inizio il viaggio in territorio
italiano, anche dal committente o dal destinatario delle merci o da
un'agenzia di servizi a cio' delegata dagli interessati; in tali
casi, per la concessione delle autorizzazioni, la prefettura deve
tenere conto, in particolare, oltre che dei comprovati motivi di
urgenza e indifferibilita' del trasporto, anche della distanza della
localita' di arrivo, del tipo di percorso e della situazione dei
servizi presso le localita' di confine.
Art. 11
Procedure per il rilascio
dell'autorizzazione prefettizia
1. La prefettura - Ufficio territoriale del Governo - che ha
ricevuto la richiesta di autorizzazione alla circolazione in deroga
al divieto di cui all'art. 2, sentite, ove necessario, le altre
prefetture competenti per territorio sullo specifico trasporto in
deroga, valutate le necessita' e le urgenze prospettate in relazione
alle condizioni locali e generali della circolazione, conduce
l'istruttoria della richiesta in base ai seguenti criteri:
a) accertamento della sussistenza dell'effettiva esigenza di
circolazione in deroga ai divieti e delle condizioni contenute
nell'art. 9, in funzione delle specificita' dei luoghi, del contesto,
delle condizioni meteorologiche e climatiche;
b) sussistenza di condizioni di particolare criticita' derivanti
dalla specifica posizione geografica della Sardegna e della Sicilia,
ed in particolare dei tempi necessari per le operazioni di
traghettamento;
c) verifica dell'indifferibilita' del trasporto nei giorni di non
vigenza del divieto;
d) accertamento dell'assenza di condizioni ostative da parte di
soggetti terzi ed in particolare degli enti proprietari e/o gestori
di strade;
e) verifica della compatibilita' del trasporto in deroga con le
caratteristiche delle infrastrutture stradali interessate e con le
condizioni di traffico previste sulla rete stradale.
2. Nel caso in cui la richiesta venga presentata alla prefettura -
Ufficio territoriale del Governo - nel cui territorio di competenza
ha sede l'impresa che esegue il trasporto, la prefettura nel cui
territorio ha inizio il viaggio deve fornire il proprio preventivo
benestare.
3. La prefettura - Ufficio territoriale del Governo, al termine
dell'istruttoria di cui al comma 1, se sussistono le condizioni per
la deroga, rilascia il provvedimento autorizzativo sul quale, oltre
alle circostanziate motivazioni, e' indicato:
a) l'arco temporale di validita', che deve risultare strettamente
limitato alle effettive esigenze di trasporto e che puo' comprendere
eccezioni di date in cui persiste il divieto di circolazione;
b) la targa del veicolo, o le targhe dei veicoli, autorizzati
alla circolazione;
c) le localita' di partenza e di arrivo, nonche' i percorsi
individuati al fine di garantire le migliori condizioni di sicurezza
della circolazione, in base alle caratteristiche della rete stradale
ed alle situazioni di traffico, specificando eventualmente le strade
o le aree in cui non e' comunque consentita la circolazione in
deroga;
d) la tipologia di merce, prodotto o attrezzatura per il
trasporto dei quali e' consentita la circolazione in deroga;
e) l'eventuale specifica che i veicoli possono circolare
scarichi, unicamente nel caso in cui tale circostanza si verifichi
nell'ambito di un ciclo lavorativo che comprenda la fase del
trasporto e che deve ripetersi nel corso della stessa giornata
lavorativa;
f) la prescrizione che i veicoli autorizzati alla circolazione in
deroga devono essere muniti di cartelli indicatori di colore verde,
delle dimensioni di 0,50 m di base e 0,40 m di altezza, con impressa
in nero la lettera «a» minuscola di altezza pari a 0,20 m, fissati in
modo ben visibile su ciascuna delle fiancate e sul retro.
4. Per le autorizzazioni di cui all'art. 9, comma 1, lettera d),
nel caso in cui siano comprovate la continuita' dell'esigenza di
effettuare, da parte dello stesso soggetto, piu' viaggi in regime di
deroga e la costanza della tipologia dei prodotti trasportati, e'
ammessa la facolta', da parte della prefettura - Ufficio territoriale
del Governo, di rinnovare, anche piu' di una volta ed in ogni caso
non oltre il termine dell'anno solare, l'autorizzazione concessa, a
seguito di richiesta inoltrata da parte del soggetto interessato.
5. Le prefetture - Uffici territoriali del Governo - nel cui
territorio ricadano posti di confine possono autorizzare alla
circolazione durante i periodi di divieto, anche in via permanente, i
veicoli di cui all'art. 9, comma 1, lettera h).
Art. 12
Trasporto di merci pericolose
nei periodi di divieto
1. Il trasporto di merci pericolose appartenenti alle classi 1 e 7,
individuate nell'accordo internazionale per il trasporto di merci
pericolose ADR, e' vietato per qualunque quantita' di merce
trasportata, indipendentemente dalla massa complessiva massima del
veicolo, oltre che nei giorni di calendario indicati nell'allegato A,
anche dalle ore 8,00 alle ore 24,00 di ogni sabato e dalle ore 0,00
alle ore 24,00 di ogni domenica compresi nel periodo dal 20 maggio al
3 settembre 2023.
2. In deroga a quanto stabilito dal comma 1 il trasporto di merci
pericolose e' consentito nei seguenti casi:
a) trasporto di esplosivi, per comprovate necessita' di servizio,
ferma restando la necessita' che per ogni trasporto deve essere data
informazione alla prefettura - Ufficio territoriale del Governo - nel
cui territorio di competenza ha inizio il viaggio o l'ingresso in
territorio nazionale, per i veicoli e per i complessi di veicoli di
seguito elencati, anche se circolano scarichi:
1) militari e delle Forze di polizia;
2) militari appartenenti a Forze armate straniere e civili da
queste commissionati, per esercitazioni, operazioni o assistenza
militare in base ad accordi internazionali, purche' muniti di
apposito credito di movimento rilasciato dal comando militare
competente;
3) civili, commissionati dalle Forze armate, muniti del
documento di accompagnamento di cui al decreto ministeriale 2
settembre 1977, come modificato dal decreto ministeriale 24 maggio
1978, rilasciato dal comando militare competente;
b) trasporto, mediante autorizzazione prefettizia da rilasciare
alle condizioni di cui agli articoli 10 e 11, di fuochi artificiali
rientranti nella IV e V categoria, previste nell'allegato A al
regolamento per l'esecuzione del Testo unico 18 giugno 1931, n. 773,
delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6
maggio 1940, n. 635, a condizione che lo stesso avvenga nel rispetto
di tutte le normative vigenti, lungo gli itinerari e nei periodi
temporali richiesti, previa verifica di compatibilita' con le
esigenze della sicurezza della circolazione stradale;
c) trasporto, mediante autorizzazione prefettizia da rilasciare
alle condizioni di cui agli articoli 10 e 11, di merci pericolose
appartenenti alla classe 1, limitatamente ai cantieri di opere di
interesse nazionale, a condizione che lo stesso avvenga nel rispetto
di tutte le normative vigenti, lungo gli itinerari e nei periodi
temporali richiesti, previa verifica di compatibilita' con le
esigenze della sicurezza della circolazione stradale;
d) trasporto, mediante autorizzazione prefettizia da rilasciare
alle condizioni di cui agli articoli 10 e 11, di merci pericolose
appartenenti alla classe 7, limitatamente alle esigenze urgenti in
ambito sanitario, a condizione che lo stesso avvenga nel rispetto di
tutte le normative vigenti, lungo gli itinerari e nei periodi
temporali richiesti, previa verifica di compatibilita' con le
esigenze della sicurezza della circolazione stradale.
3. In deroga a quanto stabilito dal comma 1, il trasporto di merci
pericolose con veicoli di massa complessiva massima autorizzata non
superiore a 7,5 t e' consentito limitatamente ai seguenti casi:
a) trasporto di merci pericolose in base ai casi di esenzione
parziale o globale individuati nelle seguenti sottosezioni
dell'allegato A dell'accordo ADR:
1) 1.1.3.1;
2) 1.1.3.2;
3) 1.1.3.3;
4) 1.1.3.6;
5) 1.7.1.4;
b) trasporto di merci pericolose in base alle disposizioni
speciali di cui al capitolo 3.3 dell'allegato A dell'accordo ADR;
c) trasporto di merci pericolose imballate in quantita' limitate
in base alla disciplina individuata nel capitolo 3.4 dell'allegato A
dell'accordo ADR;
d) trasporto di merci pericolose imballate in quantita' esenti in
base alla disciplina individuata nel capitolo 3.5 dell'allegato A
dell'accordo ADR.
4. Al trasporto di merci pericolose nei casi di cui al comma 3,
lettere da a) a d), con veicoli di massa complessiva massima
autorizzata superiore a 7,5 t, non si applica il divieto di cui al
comma 1, ma si applica il divieto di cui all'art. 2.
5. Il trasporto di combustibili liquidi e gassosi e' disciplinato
dall'art. 7, comma 3, lettera e).
Art. 13
Entrata in vigore e disposizioni finali
1. Le prefetture - Uffici territoriali del Governo - attuano, ai
sensi dell'art. 6, comma 1, del codice della strada, le direttive
contenute nel presente decreto e provvedono a darne conoscenza alle
amministrazioni regionali, provinciali e comunali, nonche' ad ogni
altro ente od associazione interessati.
2. Ai fini statistici e per lo studio del fenomeno, le prefetture -
Uffici territoriali del Governo - comunicano, con cadenza semestrale,
al Ministero dell'interno ed al Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, i provvedimenti adottati ai sensi dell'art. 11.
3. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore delle
disposizioni del presente decreto, tenendo conto del protocollo
d'intesa siglato tra Governo e associazioni di categoria in data 28
novembre 2013, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con
apposito decreto dirigenziale puo' apportare modifiche e integrazioni
finalizzate a contemperare i livelli di sicurezza della circolazione
con misure atte a favorire un incremento di competitivita'
dell'autotrasporto.
4. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 13 dicembre 2022
Il Ministro: Salvini
Registrato alla Corte dei conti il 23 dicembre 2022
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero delle infrastrutture e
della mobilita' sostenibili e del Ministero della transizione
ecologica, reg. n. 3978
Allegato A

MESE GIORNO INIZIO DIVIETO FINE DIVIETO

GENNAIO 1 domenica 09:00 22:00


6 venerdì 09:00 22:00

8 domenica 09:00 22:00

15 domenica 09:00 22:00


22 domenica 09:00 22:00
29 domenica 09:00 22:00
FEBBRAIO 5 domenica 09:00 22:00
12 domenica 09:00 22:00
19 domenica 09:00 22:00
26 domenica 09:00 22:00
MARZO 5 domenica 09:00 22:00
12 domenica 09:00 22:00
19 domenica 09:00 22:00
26 domenica 09:00 22:00
APRILE 2 domenica 09:00 22:00
7 venerdì 14:00 22:00
8 sabato 09:00 16:00
9 domenica 09:00 22:00
10 lunedì 09:00 22:00
11 martedì 09:00 14:00
16 domenica 09:00 22:00
23 domenica 09:00 22:00
25 Martedì 09:00 22:00
30 lunedì 09:00 22:00
MAGGIO 1 lunedì 09:00 22:00
7 domenica 09:00 22:00
14 domenica 09:00 22:00
21 domenica 09:00 22:00
28 domenica 09:00 22:00
GIUGNO 2 venerdì 07:00 22:00
4 domenica 07:00 22:00
11 domenica 07:00 22:00
18 domenica 07:00 22:00
25 domenica 07:00 22:00
LUGLIO 1 sabato 08:00 16:00
2 domenica 07:00 22:00
8 sabato 08:00 16:00
9 domenica 07:00 22:00
15 sabato 08:00 16:00
16 domenica 07:00 22:00
21 venerdì 16:00 22:00
22 sabato 08:00 16:00
23 domenica 07:00 22:00
28 venerdì 16:00 22:00
29 sabato 08:00 16:00
30 domenica 07:00 22:00
AGOSTO 4 venerdì 16:00 22:00
5 sabato 08:00 22:00
6 domenica 07:00 22:00
11 venerdì 16:00 22:00
12 sabato 08:00 22:00
13 domenica 07:00 22:00
15 martedì 07:00 22:00
19 sabato 08:00 16:00
20 domenica 07:00 22:00
26 sabato 08:00 16:00
27 domenica 07:00 22:00
SETTEMBRE 3 domenica 07:00 22:00
10 domenica 07:00 22:00
17 domenica 07:00 22:00
24 domenica 07:00 22:00
OTTOBRE 1 domenica 09:00 22:00
8 domenica 09:00 22:00
15 domenica 09:00 22:00
22 domenica 09:00 22:00
29 domenica 09:00 22:00
NOVEMBRE 1 mercoledì 09:00 22:00
5 domenica 09:00 22:00
12 domenica 09:00 22:00
19 domenica 09:00 22:00
26 domenica 09:00 22:00
DICEMBRE 3 domenica 09:00 22:00
8 venerdì 09:00 22:00
10 domenica 09:00 22:00
17 domenica 09:00 22:00
24 domenica 09:00 22:00
25 lunedì 09:00 22:00
26 martedì 09:00 22:00
31 domenica 09:00 22:00
M_INF.MOT.REGISTRO UFFICIALE.U.0040747.27-12-2022

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti


DIPARTIMENTO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE, PER I SERVIZI AI
CITTADINI E ALLE IMPRESE IN MATERIA DI TRASPORTI E NAVIGAZIONE
IL DIRETTORE GENERALE

A Direzioni Generali Territoriali

Uffici Motorizzazione Civile


per il tramite delle DGT di riferimento
E, p.c. Capo di Gabinetto del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti
ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it

Capo del Dipartimento per la mobilità sostenibile


mauro.bonaretti@mit.gov.it

Regione siciliana
Assessorato turismo comunicazione e trasporti
Servizio comunicazioni e trasporti
Dipartimento trasporti e comunicazioni
dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it

Regione autonoma Friuli Venezia Giulia


Mobilità trasporti e telecomunicazioni
Motorizzazione civile
regione.friuliveneziagiulia@certregione.fvg.it

Provincia autonoma di Bolzano


Ripartizione traffico e trasporti
motorizzazione@provincia.bz.it

Provincia autonoma di Trento


Motorizzazione civile
motorizzazione.civile@pec.provincia.tn.it

Regione Valle d’Aosta


Ufficio Motorizzazione
r.ducourtil@regione.vda.it

CONFARCA
confarca@confarca.it

UNASCA
unasca@unasca.it

Div. 7
dg.mot-div7@pec.mit.gov.it

U.R.P.
Pagina 1 di 5

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
DIPARTIMENTO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE, PER I SERVIZI AI
CITTADINI E ALLE IMPRESE IN MATERIA DI TRASPORTI E NAVIGAZIONE
IL DIRETTORE GENERALE


urp.caraci@mit.gov.it

Oggetto: Direttiva (UE) 2022/2561 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 14 dicembre
2022 sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli
stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri (codificazione).

Nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 330/46 del 23 dicembre 2022 è stata pubblicata la direttiva
(UE) 2022/2561 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 14 dicembre 2022 sulla qualificazione
iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o
passeggeri (codificazione).
Si tratta di una direttiva di codificazione, ovvero finalizzata a riunire in un nuovo atto normativo tutte le
disposizioni della originaria direttiva 2003/59/CE e di tutte le modifiche successive della stessa: tanto al fine
di semplificazione e migliore conoscibilità del diritto vigente ed applicabile, ma senza cambiamenti
sostanziali.
La direttiva (UE) 2022/2561 entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione e dunque
il 12 gennaio 2023. Dalla medesima data (cfr art. 14):
- la direttiva 2003/59/CE e successive modificazioni è abrogata (cfr allegato ALLEGATO IV Parte A
direttiva (UE) 2022/2561);
- restano ovviamente confermati gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel
diritto interno e alle date di applicazione della direttiva 2003/59/CE e successive modificazioni (cfr
allegato IV parte B direttiva (UE) 2022/2561);
- i riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e si leggono secondo la
tavola di concordanza di cui all’allegato V della direttiva (UE) 2022/2561.
Per immediatezza di riscontro, e pronta applicazione delle disposizioni di cui al citato articolo 14, si allega il
testo della direttiva (UE) 2022/2561 corredata dai relativi allegati.
***
Si sottolinea che, allo stesso modo, ogni riferimento contenuto nella normativa nazionale di attuazione
della citata direttiva 2003/59/CE, come consolidata, in decreti e circolari, dal 12 gennaio 2023 dovrà essere
inteso come alla direttiva (UE) 2022/2561 e letto alla luce della tabella di concordanza di cui al citato
allegato V.
In particolare si richiama l’attenzione sulla circostanza che il nuovo allegato I, in materia di “requisiti minimi
della qualificazione e della formazione”, modifica parzialmente la numerazione degli obiettivi del
precedente, fermo restando il contenuto di ciascun obiettivo. Si ritiene di far cosa utile fornendone
specifica tabella di comparazione di seguito.

IL DIRETTORE GENERALE Pagina 2 di 5



Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
DIPARTIMENTO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE, PER I SERVIZI AI
CITTADINI E ALLE IMPRESE IN MATERIA DI TRASPORTI E NAVIGAZIONE
IL DIRETTORE GENERALE


DIRETTIVA 2003/59/CE E SUCC. MOD. DIRETTIVA (UE) 2022/2561

Tutte le patenti di guida Tutte le patenti di guida


1.1. Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche del 1.1. Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche del
sistema di trasmissione per usarlo in maniera sistema di trasmissione per usarlo in maniera
ottimale…(omissis)… ottimale…(omissis)…

1.2 Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche 1.2. Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche
tecniche e del funzionamento dei dispositivi di tecniche e del funzionamento dei dispositivi di
sicurezza per poter controllare il veicolo, sicurezza per poter controllare il veicolo,
minimizzarne l'usura, e prevenirne le anomalie di minimizzarne l’usura, e prevenirne le anomalie di
funzionamento…(omissis)… funzionamento…(omissis)…

1.3. Obiettivo: capacità di ottimizzare il consumo di 1.3. Obiettivo: capacità di ottimizzare il consumo di
carburante…(omissis)… carburante…(omissis)…

1.3 bis. Obiettivo: capacità di prevedere e valutare i 1.4. Obiettivo: capacità di prevedere e valutare i
rischi del traffico e di adattare la guida di rischi del traffico e di adattare la guida di
conseguenza…(omissis)… conseguenza…(omissis)…

Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

1.4. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo 1.5. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo
rispettandone i principi di sicurezza e di corretto rispettandone i principi di sicurezza e di corretto
utilizzo…(omissis)… utilizzo…(omissis)…

Patenti di guida D, D+E, D1, D1+E Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

1.5. Obiettivo: capacità di assicurare la sicurezza e il 1.6. Obiettivo: capacità di assicurare la sicurezza e
comfort dei passeggeri…(omissis)… il comfort dei passeggeri…(omissis)…

1.6. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo 1.7. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo
rispettandone i principi di sicurezza e di corretto rispettandone i principi di sicurezza e di corretto
utilizzo…(omissis)… utilizzo…(omissis)…

IL DIRETTORE GENERALE Pagina 3 di 5



Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
DIPARTIMENTO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE, PER I SERVIZI AI
CITTADINI E ALLE IMPRESE IN MATERIA DI TRASPORTI E NAVIGAZIONE
IL DIRETTORE GENERALE


Tutte le patenti di guida Tutte le patenti di guida

2.1. Obiettivo: conoscenza del contesto sociale 2.1. Obiettivo: conoscenza del contesto sociale
dell'autotrasporto e della relativa dell’autotrasporto e della relativa
regolamentazione…(omissis)… regolamentazione…(omissis)…

Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

2.2. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione 2.2. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione
relativa al trasporto di merci…(omissis)… relativa al trasporto di merci…(omissis)…

Patenti di guida D, D+E, D1, D1+E Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

2.3. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione 2.3. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione
relativa al trasporto di persone…(omissis)… relativa al trasporto di persone…(omissis)…

Tutte le patenti di guida Tutte le patenti di guida

3.1. Obiettivo: sensibilizzazione ai pericoli della 3.1. Obiettivo: sensibilizzazione ai pericoli della
strada e agli infortuni sul lavoro…(omissis)… strada e agli infortuni sul lavoro…(omissis)…

3.2. Obiettivo: capacità di prevenire la criminalità 3.2. Obiettivo: capacità di prevenire la criminalità
ed il traffico di clandestini…(omissis)… ed il traffico di clandestini…(omissis)…

3.3. Obiettivo: capacità di prevenire i rischi 3.3. Obiettivo: capacità di prevenire i rischi
fisici…(omissis)… fisici…(omissis)…

3.4. Obiettivo: consapevolezza dell'importanza 3.4. Obiettivo: consapevolezza dell’importanza


dell'idoneità fisica e mentale…(omissis)… dell’idoneità fisica e mentale…(omissis)…

3.5. Obiettivo: capacità di valutare le situazioni 3.5. Obiettivo: capacità di valutare le situazioni
d'emergenza…(omissis)… d’emergenza…(omissis)…

IL DIRETTORE GENERALE Pagina 4 di 5



Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
DIPARTIMENTO PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
DIREZIONE GENERALE PER LA MOTORIZZAZIONE, PER I SERVIZI AI
CITTADINI E ALLE IMPRESE IN MATERIA DI TRASPORTI E NAVIGAZIONE
IL DIRETTORE GENERALE


3.6. Obiettivo: capacità di comportarsi in modo da 3.6. Obiettivo: capacità di comportarsi in modo da
valorizzare l'immagine dell'azienda…(omissis)… valorizzare l’immagine dell’azienda…(omissis)…

Patenti di guida C, C+E, C1, C1+E Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

3.7. Obiettivo: conoscenza del contesto economico 3.7. Obiettivo: conoscenza del contesto economico
dell'autotrasporto di merci e dell'organizzazione del dell’autotrasporto di merci e dell’organizzazione del
mercato…(omissis)… mercato…(omissis)…

Patenti di guida D, D+E, D1, D1+E Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

3.8. Obiettivo: conoscenza del contesto economico 3.8. Obiettivo: conoscenza del contesto economico
dell'autotrasporto di persone e dell'organizzazione dell’autotrasporto di persone e dell’organizzazione
del mercato…(omissis)… del mercato…(omissis)…

Si raccomanda dal 12 gennaio 2023 di far riferimento alla nuova direttiva e, quanto ai moduli, di attenersi
alla nuova numerazione.

(ing. Pasquale D’Anzi)

Digitally signed by D'ANZI PASQUALE


C=IT
O=MINISTERO INFRASTRUTTURE E
TRASPORTI-DIP.TRASPORTI

IL DIRETTORE GENERALE Pagina 5 di 5



L 330/46 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

DIRETTIVE

DIRETTIVA (UE) 2022/2561 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO


del 14 dicembre 2022
sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al
trasporto di merci o passeggeri (codificazione)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 91,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),

previa consultazione del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),

considerando quanto segue:

(1) La direttiva 2003/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (3) ha subito varie e sostanziali modifiche (4). A fini
di chiarezza e razionalizzazione, è opportuno procedere alla sua codificazione.

(2) Nel libro bianco del 28 marzo 2011, intitolato «Tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti – Per
una politica dei trasporti competitiva e sostenibile», la Commissione ha fissato un obiettivo «zero vittime» in
funzione del quale l’Unione dovrebbe approssimarsi al risultato di azzerare il numero delle vittime degli incidenti
stradali entro il 2050.

(3) Nella comunicazione sugli orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale, intitolata «Verso uno spazio europeo
della sicurezza stradale: orientamenti 2011-2020 per la sicurezza stradale», la Commissione ha proposto l’obiettivo
di dimezzare ulteriormente il numero totale delle vittime della strada nell’Unione entro il 2020, a partire dal 2010.
Per conseguire questo obiettivo, la Commissione ha definito sette obiettivi strategici, tra cui il miglioramento
dell’istruzione e della formazione degli utenti della strada e la protezione degli utenti vulnerabili.

(4) Il Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2014 ha approvato un obiettivo vincolante di riduzione interna in tutti i
settori economici di almeno il 40 % delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030, rispetto al 1990. Tale
obiettivo di riduzione delle emissioni contribuirà a soddisfare gli obiettivi a lungo termine dell’accordo di Parigi
adottato nel 2015 nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (5), e tutti i
settori dell’economia dovrebbero contribuire al conseguimento dello stesso. Il settore dei trasporti necessita di un

(1) GU C 155 del 30.4.2021, pag. 78.


(2) Posizione del Parlamento europeo del 22 novembre 2022 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio
dell’8 dicembre 2022.
(3) Direttiva 2003/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2003, sulla qualificazione iniziale e formazione periodica
dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o passeggeri, che modifica il regolamento (CEE) n. 3820/85 del
Consiglio e la direttiva 91/439/CEE del Consiglio e che abroga la direttiva 76/914/CEE del Consiglio (GU L 226 del 10.9.2003, pag. 4).
(4) Si veda l’allegato IV, parte A.
(5) GU L 282 del 19.10.2016, pag. 4.
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/47

approccio globale per la promozione della riduzione delle emissioni e dell’efficienza energetica. Si dovrebbero
compiere progressi verso una mobilità a basse emissioni, tra l’altro attraverso la ricerca e l’introduzione dei
progressi tecnologici già disponibili. È necessario che i conducenti siano formati in maniera adeguata affinché
adottino uno stile di guida il più efficiente possibile.

(5) Per consentire ai conducenti di conformarsi alle esigenze relative all’evoluzione del mercato dei trasporti su strada, è
opportuno applicare a tutti i conducenti, indipendentemente dal fatto che guidino a titolo indipendente o
subordinato, per conto proprio o per conto terzi, la normativa dell’Unione.

(6) È opportuno che norme dell’Unione sul livello minimo di formazione dei conducenti di veicoli adibiti al trasporto su
strada mirino a garantire che il conducente tramite la sua qualificazione possieda il livello necessario sia per l’accesso
all’attività di guida sia per l’esercizio di tale attività.

(7) In particolare, l’obbligo di una qualificazione iniziale e di una formazione periodica è inteso a migliorare la sicurezza
stradale e la sicurezza del conducente, anche in occasione di operazioni effettuate dal conducente con il veicolo in
sosta. Inoltre, la modernità del lavoro di conducente dovrebbe destare interesse per tale mestiere presso i giovani, il
che dovrebbe contribuire all’assunzione di nuovi conducenti in un’epoca di penuria.

(8) Per evitare disparità nelle condizioni di concorrenza, la presente direttiva dovrebbe applicarsi all’attività di guida
eseguita sia dai cittadini di uno Stato membro sia dai cittadini di paesi terzi, dipendenti o utilizzati da un’impresa
stabilita in uno Stato membro.

(9) È auspicabile, in ossequio ai principi del diritto dell’Unione, esonerare dall’applicazione della presente direttiva i
conducenti dei veicoli utilizzati per effettuare trasporti il cui impatto sulla sicurezza stradale è considerato minimo
ovvero laddove i requisiti della presente direttiva impongano un onere economico o sociale sproporzionato.

(10) È opportuno che siano disposte deroghe in relazione a situazioni in cui la guida non è l’attività principale del
conducente e l’obbligo di conformarsi ai requisiti della presente direttiva imporrebbe un onere sproporzionato per i
conducenti. In generale, la guida non è ritenuta essere l’attività principale del conducente se occupa meno del 30 %
dell’orario di lavoro mensile continuativo.

(11) Qualora la guida non sia frequente, abbia luogo in zone rurali e sia eseguita da conducenti per approvvigionare la
propria impresa, le deroghe dovrebbero applicarsi a condizione che la sicurezza stradale sia comunque garantita. A
causa delle diverse condizioni presenti nelle zone rurali all’interno dell’Unione in termini geografici, climatici e di
densità demografica, gli Stati membri dovrebbero avere la facoltà di agire secondo discrezionalità nel determinare se
tale guida possa essere considerata occasionale e se tale deroga abbia un’incidenza sulla sicurezza stradale, ad
esempio in base al tipo di strada, al volume di traffico o alla presenza di utenti della strada vulnerabili.

(12) Dato che all’interno dell’Unione variano le distanze che le persone che lavorano nei settori dell’agricoltura,
dell’orticoltura, della silvicoltura, dell’allevamento e della pesca, esenti dalla presente direttiva, devono percorrere nel
corso della loro attività, è opportuno lasciare agli Stati membri la possibilità di stabilire, nel loro diritto nazionale, le
distanze massime consentite alle quali si applicano le deroghe, calcolate dal luogo in cui si trova l’impresa.

(13) Per stabilire che il conducente rispetta i suoi obblighi, gli Stati membri dovrebbero rilasciare al conducente un
certificato di abilitazione professionale (CAP) comprovante la sua qualificazione iniziale o la sua formazione
periodica.

(14) Gli Stati membri, al fine di agevolare l’attuazione delle disposizioni relative alla qualificazione iniziale, dovrebbero
poter scegliere tra varie opzioni.

(15) Al fine di mantenere la qualificazione di conducenti, i conducenti in attività dovrebbero essere obbligati a svolgere
una riqualificazione periodica delle conoscenze essenziali per la loro professione.

(16) I conducenti esentati dall’obbligo di qualificazione iniziale dovrebbero, pur continuando a beneficiare della deroga,
essere tenuti comunque ad effettuare formazioni periodiche per assicurare che le proprie conoscenze delle materie
necessarie allo svolgimento del loro lavoro restino aggiornate.
L 330/48 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

(17) I requisiti minimi da soddisfare nel quadro della qualificazione iniziale e della formazione periodica riguardano le
norme di sicurezza da rispettare durante la guida e quando il veicolo è in sosta. Lo sviluppo della guida preventiva
(anticipazione dei rischi, presa in considerazione degli altri utenti stradali), da attuare congiuntamente alla
razionalizzazione del consumo di carburante, dovrebbe avere effetti positivi sia per la società sia per lo stesso
settore dei trasporti stradali.

(18) La presente direttiva non dovrebbe pregiudicare i diritti acquisiti dal conducente che sia divenuto titolare della
patente di guida necessaria all’esercizio dell’attività di guida in una data anteriore a quella prevista per ottenere il
CAP comprovante la qualificazione iniziale o la formazione periodica corrispondenti.

(19) Soltanto i centri di formazione che hanno ottenuto un’autorizzazione rilasciata dalle autorità competenti degli Stati
membri dovrebbero poter organizzare i corsi di formazione previsti nell’ambito della qualificazione iniziale e della
formazione periodica. Al fine di garantire la qualità di tali centri autorizzati, le autorità competenti dovrebbero
fissare criteri armonizzati di autorizzazione, fra cui quello di una consolidata professionalità.

(20) È opportuno affidare non solo alle autorità competenti degli Stati membri, ma anche a qualsiasi entità da esse
designata, il compito di organizzare gli esami previsti nell’ambito della qualificazione iniziale e della formazione
periodica. Alla luce dell’importanza che la presente direttiva riveste per la sicurezza stradale e per l’uguaglianza delle
condizioni di concorrenza, le autorità competenti degli Stati membri dovrebbero controllare tali esami.

(21) È opportuno che gli Stati membri impongano il completamento del primo corso di formazione periodica e rilascino
al conducente il CAP corrispondente entro i cinque anni successivi o alla data di rilascio del CAP comprovante la
qualificazione iniziale o allo scadere della data limite fissata affinché i conducenti facciano valere i loro diritti
acquisiti. Dovrebbero essere consentite anche riduzioni o proroghe di tali termini. Dopo il primo corso di
formazione periodica, il conducente dovrebbe seguire una formazione periodica ogni cinque anni.

(22) Per attestare che il conducente cittadino di uno Stato membro è titolare di uno dei CAP previsti dalla presente
direttiva e per agevolare il riconoscimento reciproco dei vari CAP, gli Stati membri dovrebbero apporre il codice
dell’Unione armonizzato previsto a tal fine, corredato della data di scadenza del codice, sulla patente di guida
oppure sulla «carta di qualificazione del conducente», reciprocamente riconosciuta dagli Stati membri, secondo il
modello standard raffigurato nell’allegato II della presente direttiva. Tale carta dovrebbe soddisfare gli stessi requisiti
in materia di sicurezza della patente di guida, data l’importanza dei diritti che essa conferisce per la sicurezza
stradale e l’uguaglianza delle condizioni di concorrenza.

(23) Gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione, dovrebbero procedere a uno scambio di informazioni per
via elettronica in merito ai CAP. Essi dovrebbero sviluppare la necessaria piattaforma elettronica, tenendo conto di
un’analisi costi-benefici da parte della Commissione, compresa la possibilità di ampliare la rete dell’UE delle patenti
di guida istituita a norma della direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (6). Tra gli altri
benefici, ciò consentirà agli Stati membri di accedere facilmente alle informazioni relative alle attività di formazione
completate che non sono documentate sulla patente di guida del conducente. È importante che gli Stati membri e la
Commissione facciano sforzi per sviluppare ulteriormente tale funzionalità, con l’obiettivo di un accesso in tempo
reale durante i controlli su strada.

(24) Tenendo conto degli sviluppi nell’ambito della formazione e dell’istruzione e al fine di migliorare il contributo della
presente direttiva alla sicurezza stradale e la pertinenza della formazione per i conducenti, nell’ambito dei corsi di
formazione dovrebbero essere ulteriormente approfonditi temi connessi alla sicurezza stradale, come la percezione
del pericolo, la tutela degli utenti della strada vulnerabili, in particolare i pedoni, i ciclisti e le persone a mobilità
ridotta, la guida mirata al risparmio di carburante, la guida in condizioni meteorologiche estreme e i trasporti
eccezionali. In tale contesto, i corsi dovrebbero riguardare anche i sistemi di trasporto intelligenti e dovrebbero
evolvere per stare al passo con gli sviluppi tecnologici.

(25) Agli Stati membri dovrebbe essere prospettata chiaramente un’opzione che permetta loro di migliorare e
modernizzare le prassi di formazione con l’uso di strumenti delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione (TIC), come l’e-learning e l’apprendimento integrato, per una parte della formazione, garantendo nel
contempo la qualità della formazione. Nel migliorare e modernizzare le prassi di formazione mediante strumenti TIC
è importante tenere in conto che alcuni temi specifici richiedono una formazione pratica e non possono essere
adeguatamente affrontati con tali strumenti di apprendimento: per esempio il montaggio delle catene da neve o il
fissaggio dei carichi, o altri elementi relativi alla formazione in cui l’aspetto pratico è importante. La formazione
pratica potrebbe consistere nella guida, anche se non necessariamente. Una parte consistente della formazione
prescritta dalla presente direttiva dovrebbe essere effettuata in un centro di formazione autorizzato.

(6) Direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, concernente la patente di guida (GU L 403 del
30.12.2006, pag. 18).
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/49

(26) Per mantenere la coerenza tra le diverse tipologie di formazione prescritte dalla legislazione dell’Unione, gli Stati
membri dovrebbero avere la possibilità di combinare vari tipi di formazione pertinenti: ad esempio dovrebbe essere
loro possibile combinare formazione sul trasporto di merci pericolose, sulla sensibilizzazione nei confronti della
disabilità o sul trasporto degli animali, con la formazione di cui alla presente direttiva.

(27) Onde evitare che, per effetto di prassi divergenti tra gli Stati membri, sia ostacolato il riconoscimento reciproco e
limitato il diritto dei conducenti a seguire corsi di formazione periodica nello Stato membro in cui esercitano le loro
attività, le autorità degli Stati membri dovrebbero essere tenute, qualora la formazione completata non possa essere
indicata sulla patente di guida, a rilasciare una carta di qualificazione del conducente, nella forma prescritta dal
modello standard raffigurato nell’allegato II della presente direttiva, che garantirà il riconoscimento reciproco per
ogni conducente che possiede i requisiti previsti dalla presente direttiva.

(28) L’uso degli attestati di conducente da parte dei conducenti di paesi terzi quale prova della conformità alle prescrizioni
relative alla formazione potrebbe costituire un ostacolo per i conducenti stessi allorché il trasportatore restituisca
l’attestato alle autorità che l’hanno rilasciato, in particolare quando tali conducenti desiderano assumere un impiego
in un altro Stato membro. Al fine di evitare che in questo tipo di situazioni i conducenti siano obbligati a ripetere la
formazione in caso di nuovo impiego, gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati a cooperare e a scambiare
informazioni sulle qualificazioni del conducente.

(29) Per quanto riguarda i conducenti cittadini di un paese terzo cui si applica la presente direttiva, andrebbero previste
disposizioni specifiche di certificazione.

(30) Al fine di adeguare la presente direttiva al progresso scientifico e tecnico, è opportuno delegare alla Commissione il
potere di adottare atti conformemente all’articolo 290 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea riguardo
alla modifica degli allegati I e II della presente direttiva. È di particolare importanza che durante i lavori preparatori
la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti
nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016 (7). In particolare, al fine di garantire la parità
di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i
documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti hanno sistematicamente accesso
alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati.

(31) Poiché l’obiettivo della presente direttiva, vale a dire la previsione di norme dell’Unione relative alla qualificazione
iniziale e alla formazione periodica dei conducenti di determinati veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o
passeggeri, non può essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della natura
transfrontaliera del trasporto su strada e delle questioni affrontate nella direttiva, può essere conseguito meglio a
livello di Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato
sull’Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in
ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.

(32) È opportuno che la presente direttiva faccia salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di recepimento nel
diritto interno e alle date di applicazione delle direttive di cui alla parte B dell’allegato IV,

HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:

Articolo 1

Ambito di applicazione

La presente direttiva si applica all’attività di guida:

a) dei cittadini di uno Stato membro, e

b) dei cittadini di un paese terzo dipendenti di un’impresa stabilita in uno Stato membro o impiegati presso la stessa

(7) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1.


L 330/50 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

(in seguito denominati «conducenti») che effettuano trasporti su strada all’interno dell’Unione, su strade aperte all’uso
pubblico per mezzo di:

— veicoli per i quali è necessaria una patente di guida di categoria C1, C1 + E, C o C + E, quali definite dalla direttiva
2006/126/CE, o una patente di guida riconosciuta come equivalente,

— veicoli per i quali è necessaria una patente di guida di categoria D1, D1 + E, D o D + E, quali definite dalla direttiva
2006/126/CE, o una patente di guida riconosciuta come equivalente.

Ai fini della presente direttiva, i riferimenti alle categorie di patenti di guida contenenti il segno più («+») vanno letti secondo
la tavola di concordanza di cui all’allegato III della presente direttiva.

Articolo 2

Deroghe

1. La presente direttiva non si applica ai conducenti di veicoli:

a) la cui velocità massima autorizzata non supera i 45 km/h;

b) ad uso delle forze armate, della protezione civile, dei pompieri, delle forze responsabili del mantenimento dell’ordine
pubblico e dei servizi di trasporto sanitario di emergenza, o messi a loro disposizione, quando il trasporto è effettuato
in conseguenza di compiti assegnati a tali servizi;

c) sottoposti a prove su strada a fini di perfezionamento tecnico, riparazione o manutenzione, o ai conducenti dei veicoli
nuovi o trasformati non ancora immessi in circolazione;

d) per i quali è necessaria una patente di guida di categoria D o D1 e che sono guidati senza passeggeri dal personale di
manutenzione verso o da un centro di manutenzione ubicato in prossimità della più vicina sede di manutenzione
utilizzata dall’operatore del trasporto, a condizione che la guida del veicolo non costituisca l’attività principale del
conducente;

e) utilizzati per stati di emergenza o destinati a missioni di salvataggio, compresi i veicoli impiegati per il trasporto di aiuti
umanitari a fini non commerciali;

f) utilizzati per le lezioni e gli esami di guida da chiunque desideri conseguire una patente di guida o un certificato di
abilitazione professionale (CAP), conformemente all’articolo 6 e all’articolo 8, paragrafo 1, purché non siano impiegati
per il trasporto di merci e passeggeri a fini commerciali;

g) utilizzati per il trasporto di passeggeri o di merci a fini non commerciali;

h) che trasportano materiale, attrezzature o macchinari utilizzati dal conducente nell’esercizio della propria attività, a
condizione che la guida dei veicoli non costituisca l’attività principale del conducente.

Con riguardo al primo comma, lettera f), la presente direttiva non si applica alle persone che desiderano conseguire una
patente di guida o un CAP, conformemente all’articolo 6 e all’articolo 8, paragrafo 1, quando tali persone frequentano una
formazione alla guida supplementare nell’ambito dell’apprendimento sul lavoro, a condizione che siano accompagnate da
un’altra persona titolare di un CAP, o da un istruttore di guida, per la categoria di veicoli utilizzati per il fine di cui a tale
lettera.

2. La presente direttiva non si applica qualora ricorrano tutte le circostanze seguenti:

a) i conducenti di veicoli operano in zone rurali per approvvigionare la propria impresa;

b) i conducenti non offrono servizi di trasporto;

c) gli Stati membri ritengono che il trasporto è occasionale e non incide sulla sicurezza stradale.

3. La presente direttiva non si applica ai conducenti dei veicoli utilizzati, o noleggiati senza conducente, da imprese
agricole, orticole, forestali, di allevamento o di pesca per il trasporto di merci nell’ambito della loro attività di impresa,
salvo quando la guida non rientri nell’attività principale del conducente o superi una distanza, fissata dal diritto nazionale,
dal luogo in cui si trova l’impresa proprietaria del veicolo o che l’ha preso a noleggio o in leasing.
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/51

Articolo 3

Qualificazione e formazione

1. L’attività di guida di cui all’articolo 1 è subordinata ad un obbligo di qualificazione iniziale ed a un obbligo di


formazione periodica. A tal fine gli Stati membri prevedono:

a) un sistema di qualificazione iniziale

Gli Stati membri scelgono una delle due opzioni seguenti:

i) un’opzione che prevede al contempo la frequenza di corsi e un esame

A norma della sezione 2, punto 2.1, dell’allegato I, questo tipo di qualificazione iniziale prevede la frequenza
obbligatoria di corsi aventi una durata determinata. Essa si conclude con un esame. In caso di superamento di tale
esame, essa è certificata dal rilascio del CAP di cui all’articolo 6, paragrafo 1, lettera a);

ii) un’opzione che prevede solo esami

A norma della sezione 2, punto 2.2, dell’allegato I, questo tipo di qualificazione iniziale non prevede la frequenza
obbligatoria di corsi, bensì soltanto degli esami teorici e pratici. In caso di superamento degli esami, essa è
certificata dal rilascio del CAP di cui all’articolo 6, paragrafo 1, lettera b).

Tuttavia, uno Stato membro può autorizzare il conducente, per un periodo massimo di tre anni, a guidare nel proprio
territorio prima di aver ottenuto il CAP, qualora stia partecipando ad un corso di istruzione professionale della durata
minima di sei mesi. Nell’ambito di tale corso di istruzione professionale, gli esami di cui ai punti i) e ii) possono essere
effettuati per stadi;

b) un sistema di formazione periodica

A norma della sezione 4 dell’allegato I, la formazione periodica prevede la frequenza obbligatoria di corsi ed è sancita
dal rilascio del CAP di cui all’articolo 8, paragrafo 1.

2. Gli Stati membri possono inoltre prevedere un sistema di qualificazione iniziale accelerata per consentire al
conducente di guidare nei casi di cui all’articolo 5, paragrafo 2, lettera a), punto ii), e lettera b), e all’articolo 5, paragrafo 3,
lettera a), punto i), e lettera b).

A norma della sezione 3 dell’allegato I, la qualificazione iniziale accelerata prevede la frequenza obbligatoria di corsi. Essa si
conclude con un esame. In caso di superamento di tale esame, essa è sancita dal rilascio del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 2.

3. Gli Stati membri possono esonerare il conducente che ha ottenuto il certificato di abilitazione professionale di cui al
regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (8) dagli esami di cui al paragrafo 1, lettera a),
punti i) e ii), e al paragrafo 2 del presente articolo, per le materie incluse nell’esame previsto ai sensi del suddetto
regolamento e, se del caso, dall’obbligo di frequentare la parte dei corsi riguardante tali materie.

Articolo 4

Diritti acquisiti

Sono esentati dall’obbligo di qualificazione iniziale i conducenti:

a) titolari di una patente di guida di categoria D1, D1 + E, D o D + E o di una patente di guida riconosciuta equivalente,
rilasciata al più tardi il 9 settembre 2008;

b) titolari di una patente di guida di categoria C1, C1 + E, C o C + E o di una patente di guida riconosciuta equivalente,
rilasciata al più tardi il 9 settembre 2009.

(8) Regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che stabilisce norme comuni sulle
condizioni da rispettare per esercitare l’attività di trasportatore su strada e abroga la direttiva 96/26/CE del Consiglio (GU L 300 del
14.11.2009, pag. 51).
L 330/52 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

Articolo 5

Qualificazione iniziale

1. Per accedere alla qualificazione iniziale non è richiesto il previo possesso della patente di guida corrispondente.

2. Il conducente di un veicolo adibito al trasporto di merci può guidare:


a) a partire dai 18 anni di età:
i) veicoli delle categorie di patente di guida C e C + E, a condizione di essere titolare del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 1;
ii) veicoli delle categorie di patente di guida C1 e C1 + E, a condizione di essere titolare del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 2;
b) a partire dai 21 anni di età, veicoli delle categorie di patente di guida C e C + E, a condizione di essere titolare del CAP di
cui all’articolo 6, paragrafo 2.

3. Il conducente di un veicolo adibito al trasporto di passeggeri può guidare:


a) a partire dai 21 anni di età:
i) veicoli delle categorie di patente di guida D e D + E, per effettuare il trasporto di passeggeri per servizi di linea con
percorrenza non superiore a 50 chilometri, nonché veicoli delle categorie di patente di guida D1 e D1 + E, a
condizione di essere titolare del CAP di cui all’articolo 6, paragrafo 2.
Gli Stati membri possono autorizzare il conducente dei veicoli di una delle categorie summenzionate a guidare nel
loro territorio tali veicoli a partire dai 18 anni di età, a condizione che questi sia titolare del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 1;
ii) veicoli delle categorie di patente di guida D e D + E, a condizione che questi sia titolare del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 1.
Gli Stati membri possono autorizzare il conducente dei veicoli di una delle categorie summenzionate a guidare nel
loro territorio tali veicoli a partire dai 20 anni di età, a condizione che questi sia titolare del CAP di cui all’articolo 6,
paragrafo 1. L’età può essere ridotta a 18 anni per la guida di tali veicoli senza passeggeri;
b) a partire dai 23 anni di età, veicoli delle categorie di patente di guida D e D + E, a condizione che questi sia titolare del
CAP di cui all’articolo 6, paragrafo 2.

4. Fatti salvi i limiti di età di cui al paragrafo 2 del presente articolo, i conducenti che effettuano trasporti di merci e che
siano titolari di un CAP di cui all’articolo 6 per una delle categorie di cui al paragrafo 2 del presente articolo sono esentati da
tale CAP per tutte le altre categorie di veicoli di cui al paragrafo stesso.

Queste disposizioni si applicano in modo analogo ai conducenti che effettuano trasporti di passeggeri per la categoria di
veicoli di cui al paragrafo 3.

5. I conducenti che effettuano trasporti di merci che ampliano o cambiano la propria attività per effettuare trasporti di
passeggeri, o viceversa, e che sono titolari del CAP di cui all’articolo 6 non sono tenuti a ripetere le sezioni comuni delle
qualificazioni iniziali, ma unicamente le sezioni specifiche attinenti alla nuova qualificazione.

Articolo 6

CAP comprovante la qualificazione iniziale

1. Un CAP può essere rilasciato per comprovare una qualificazione iniziale nelle circostanze seguenti:
a) CAP rilasciato sulla base della frequenza di corsi e di un esame
A norma dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), punto i), lo Stato membro impone all’aspirante conducente la frequenza
di corsi presso un centro di formazione autorizzato dalle autorità competenti ai sensi della sezione 5 dell’allegato I
(«centro di formazione autorizzato»). Tali corsi vertono su tutte le materie indicate nella sezione 1 dell’allegato I. La
formazione si conclude con il superamento dell’esame di cui alla sezione 2, punto 2.1, dell’allegato I. Le autorità
competenti degli Stati membri o qualsiasi entità da esse designata organizzano tale esame al fine di verificare se gli
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/53

aspiranti conducenti possiedono il livello di conoscenze delle materie di cui alla sezione 1 dell’allegato I richiesto da tale
sezione. Le autorità o le entità summenzionate sorvegliano l’esame e, in caso di superamento, rilasciano al conducente
un CAP comprovante una qualificazione iniziale.
b) CAP rilasciato sulla base di esami
A norma dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), punto ii), lo Stato membro impone all’aspirante conducente il
superamento degli esami, teorici e pratici, di cui alla sezione 2, punto 2.2, dell’allegato I. Le autorità competenti degli
Stati membri o qualsiasi entità da esse designata organizzano tali esami al fine di verificare se gli aspiranti conducenti
possiedono il livello di conoscenze delle materie di cui alla sezione 1 dell’allegato I richiesto da tale sezione. Tali
autorità o entità sorvegliano gli esami e, in caso di superamento, rilasciano al conducente un CAP comprovante una
qualificazione iniziale.

2. Un CAP può essere rilasciato per comprovare una qualificazione iniziale accelerata.

A norma dell’articolo 3, paragrafo 2, lo Stato membro impone all’aspirante conducente la frequenza di corsi presso un
centro di formazione autorizzato. Tali corsi vertono su tutte le materie di cui alla sezione 1 dell’allegato I.

Tale formazione si conclude con l’esame di cui alla sezione 3 dell’allegato I. Le autorità competenti degli Stati membri o
qualsiasi entità da esse designata organizzano tale esame al fine di verificare se gli aspiranti conducenti possiedono il livello
di conoscenze delle materie di cui alla sezione 1 dell’allegato I richiesto da tale sezione. Tali autorità o entità sorvegliano
l’esame e, in caso di superamento, rilasciano al conducente un CAP comprovante una qualificazione iniziale accelerata.

Articolo 7

Formazione periodica

La formazione periodica consiste in un aggiornamento professionale che consente ai titolari del CAP di perfezionare le
conoscenze essenziali per lo svolgimento della loro attività lavorativa, con particolare accento sulla sicurezza stradale, sulla
salute e la sicurezza sul lavoro e sulla riduzione dell’impatto ambientale della guida.

Tale formazione è organizzata da un centro di formazione autorizzato in conformità della sezione 5 dell’allegato I. La
formazione consiste nell’insegnamento in aula, nella formazione pratica e, se disponibile, nella formazione per mezzo di
strumenti TIC o con simulatori di alta qualità. In caso di trasferimento presso un’altra impresa, si tiene conto della
formazione periodica già effettuata dal conducente.

La formazione periodica mira ad approfondire e a rivedere alcune delle materie di cui alla sezione 1 dell’allegato I. Tratta
varie materie e prevede sempre almeno una materia connessa alla sicurezza stradale. Le materie trattate nella formazione
rispondono agli sviluppi della legislazione e della tecnologia pertinenti e tengono conto, per quanto possibile, delle
esigenze specifiche di formazione del conducente.

Articolo 8

CAP comprovante la formazione periodica

1. Al termine della formazione periodica di cui all’articolo 7, le autorità competenti degli Stati membri o il centro di
formazione autorizzato rilasciano al conducente un CAP comprovante il completamento della formazione periodica.

2. Il titolare del CAP di cui all’articolo 6 frequenta un primo corso di formazione periodica nei cinque anni successivi
alla data di rilascio del CAP.

Gli Stati membri possono ridurre o prorogare il termine di cui al primo comma, in particolare allo scopo di farlo coincidere
con la data di scadenza della validità della patente di guida. Tuttavia, tale termine non può essere né inferiore a tre anni né
superiore a sette anni.

3. Il conducente che ha concluso la prima fase di formazione periodica di cui al paragrafo 2 o ai sensi dell’articolo 8,
paragrafo 2, primo comma, lettera b), della direttiva 2003/59/CE segue una formazione periodica ogni cinque anni prima
della scadenza del periodo di validità del CAP comprovante il completamento della formazione periodica.
L 330/54 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

4. Il titolare del CAP di cui all’articolo 6 o del CAP di cui al paragrafo 1 del presente articolo, nonché il conducente di cui
all’articolo 4 che non esercitano più la professione e non rispondono ai requisiti di cui ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente
articolo devono seguire un corso di formazione periodica prima di riprendere l’esercizio della professione.

5. I conducenti che effettuano trasporti di merci o passeggeri su strada che hanno seguito un corso di formazione
periodica per una delle categorie di patenti di guida di cui all’articolo 5, paragrafi 2 e 3, sono esentati dall’obbligo di
frequenza di un corso di formazione periodica per qualsiasi altra categoria prevista nei suddetti paragrafi.

Articolo 9

Luogo di svolgimento della formazione

I conducenti di cui all’articolo 1, lettera a), della presente direttiva acquisiscono la qualificazione iniziale di cui all’articolo 5
della presente direttiva nello Stato membro di residenza quale definita all’articolo 12 della direttiva 2006/126/CE.

I conducenti di cui all’articolo 1, lettera b), acquisiscono tale qualificazione iniziale nello Stato membro in cui è stabilita
l’impresa o nello Stato membro che ha rilasciato loro un permesso di lavoro.

I conducenti di cui all’articolo 1, lettera a), e all’articolo 1, lettera b), seguono i corsi di formazione periodica di cui
all’articolo 7 nello Stato membro di residenza o nello Stato membro nel quale lavorano.

Articolo 10

Codice dell’Unione

1. Sulla base del CAP comprovante una qualificazione iniziale e del CAP comprovante la formazione periodica, le
autorità competenti degli Stati membri, tenendo conto dell’articolo 5, paragrafi 2 e 3, e all’articolo 8 della presente
direttiva, appongono il codice armonizzato dell’Unione, «95», di cui all’allegato I della direttiva 2006/126/CE, accanto alle
corrispondenti categorie di patenti di guida:

— sulla patente di guida, oppure

— sulla carta di qualificazione del conducente elaborata secondo il modello standard raffigurato nell’allegato II della
presente direttiva.

Se le autorità competenti dello Stato membro in cui è stato conseguito il CAP non possono apporre il codice armonizzato
dell’Unione sulla patente di guida, esse rilasciano al conducente la carta di qualificazione del conducente.

Gli Stati membri riconoscono reciprocamente la carta di qualificazione del conducente da essi rilasciata. Al momento del
rilascio della carta di qualificazione del conducente, le autorità competenti accertano che la patente di guida sia in corso di
validità per la categoria di veicoli interessata.

2. Ai conducenti di cui all’articolo 1, lettera b), della presente direttiva che guidano veicoli adibiti al trasporto stradale di
merci è consentito anche comprovare la qualificazione e la formazione previste dalla presente direttiva mediante l’attestato
di conducente previsto dal regolamento (CE) n. 1072/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (9), a condizione che
rechi il codice dell’Unione, «95». Ai fini della presente direttiva, lo Stato membro di rilascio indica il codice dell’Unione,
«95», nella sezione dell’attestato riservata alle note qualora il conducente in questione abbia soddisfatto le prescrizioni
relative alla qualificazione e le prescrizioni relative alla formazione di cui alla presente direttiva.

3. Gli attestati di conducente che non recano il codice dell’Unione, «95», e che sono stati rilasciati prima del 23 maggio
2020, a norma dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 1072/2009, in particolare del paragrafo 7, al fine di certificare la
conformità alle prescrizioni sulla formazione previste dalla presente direttiva sono accettati come prova di qualificazione
fino alla loro data di scadenza.

(9) Regolamento (CE) n. 1072/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che fissa norme comuni per l’accesso al
mercato internazionale del trasporto di merci su strada (GU L 300 del 14.11.2009, pag. 72).
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/55

Articolo 11

Rete per l’applicazione delle disposizioni

1. Gli Stati membri procedono, ai fini dell’applicazione delle disposizioni, allo scambio di informazioni sui CAP
rilasciati o revocati. A tal fine, gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione, sviluppano una rete elettronica o si
adoperano ai fini dell’estensione di una rete esistente, tenendo conto di una valutazione, da parte della Commissione, circa
la soluzione più efficace in termini di costi.

2. La rete può contenere informazioni contenute nei CAP e informazioni relative alle procedure amministrative relative
ai CAP.

3. Gli Stati membri provvedono affinché il trattamento dei dati personali sia effettuato esclusivamente ai fini della
verifica del rispetto della presente direttiva, in particolare per quanto concerne le prescrizioni relative alla formazione di
cui alla presente direttiva, in conformità al regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio (10).

4. L’accesso alla rete è protetto. Gli Stati membri possono concedere l’accesso solo alle autorità competenti responsabili
per l’attuazione e il controllo dell’osservanza della presente direttiva.

Articolo 12

Adeguamento al progresso scientifico e tecnologico

Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 13 riguardo alla modifica degli
allegati I e II per adeguarli al progresso scientifico e tecnico.

Articolo 13

Esercizio della delega

1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo.

2. Il potere di adottare atti delegati di cui all’articolo 12 è conferito alla Commissione per un periodo di cinque anni a
decorrere dal 26 luglio 2019. La Commissione elabora una relazione sulla delega di potere al più tardi nove mesi prima
della scadenza del periodo di cinque anni. La delega di potere è tacitamente prorogata per periodi di identica durata, a
meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si oppongano a tale proroga al più tardi tre mesi prima della scadenza
di ciascun periodo.

3. La delega di potere di cui all’articolo 12 può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal
Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal
giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o da una data successiva ivi
specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore.

4. Prima dell’adozione dell’atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel
rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016.

5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al
Consiglio.

6. L’atto delegato adottato ai sensi dell’articolo 12 entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno
sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale
termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare
obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio.

(10) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche
con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE
(regolamento generale sulla protezione dei dati) (GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1).
L 330/56 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

Articolo 14

Abrogazione

La direttiva 2003/59/CE, come modificata dagli atti di cui alla parte A dell’allegato IV, è abrogata, fatti salvi gli obblighi degli
Stati membri relativi ai termini di recepimento nel diritto interno e alle date di applicazione delle direttive di cui alla parte B
dell’allegato IV.

I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e si leggono secondo la tavola di concordanza di
cui all’allegato V.

Articolo 15

Entrata in vigore

La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea.

Articolo 16

Destinatari

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.

Fatto a Strasburgo, il 14 dicembre 2022

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio


La presidente Il presidente
R. METSOLA M. BEK
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/57

ALLEGATO I

REQUISITI MINIMI DELLA QUALIFICAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Sezione 1:

Elenco delle materie


Le conoscenze da prendere in considerazione per l’accertamento della qualificazione iniziale e della formazione periodica
del conducente da parte degli Stati membri devono vertere almeno sulle materie indicate nel presente elenco. Gli aspiranti
conducenti devono possedere il livello di conoscenze e di attitudini pratiche necessarie per guidare in sicurezza i veicoli
della relativa categoria di patenti di guida.
Il livello minimo di qualificazione deve essere paragonabile almeno al livello 2 del Quadro europeo delle qualifiche di cui
all’allegato II della raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 (1).

1. Perfezionamento per una guida razionale sulla base delle norme di sicurezza

Tutte le patenti di guida

1.1. Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche del sistema di trasmissione per usarlo in maniera ottimale:
curve di coppia, di potenza e di consumo specifico del motore, zona di uso ottimale del contagiri, diagrammi di
ricoprimento dei rapporti di trasmissione.

1.2. Obiettivo: conoscenza delle caratteristiche tecniche e del funzionamento dei dispositivi di sicurezza per poter
controllare il veicolo, minimizzarne l’usura, e prevenirne le anomalie di funzionamento:
limiti dell’utilizzo di freni e rallentatore, uso combinato di freni e rallentatore, ricerca del miglior compromesso fra
velocità e rapporto del cambio, ricorso all’inerzia del veicolo, utilizzo dei dispositivi di rallentamento e frenatura in
discesa, condotta in caso di avaria, uso di dispositivi elettronici e meccanici come il sistema di controllo elettronico
della stabilità (ESP), i dispositivi avanzati di frenata di emergenza (AEBS), il sistema di frenatura antibloccaggio (ABS),
i sistemi di controllo della trazione (TCS) e i sistemi di monitoraggio dei veicoli (IVMS) ed altri dispositivi omologati
di assistenza alla guida o di automazione.

1.3. Obiettivo: capacità di ottimizzare il consumo di carburante:


ottimizzazione del consumo di carburante mediante applicazione delle cognizioni tecniche di cui ai punti 1.1 e 1.2,
importanza di prevedere il flusso del traffico, mantenimento di una distanza adeguata da altri veicoli e utilizzo della
dinamica del veicolo, velocità costante, guida regolare e pressione degli pneumatici adeguata nonché conoscenza dei
sistemi di trasporto intelligenti che migliorano l’efficienza alla guida e assistono nella pianificazione degli itinerari.

1.4. Obiettivo: capacità di prevedere e valutare i rischi del traffico e di adattare la guida di conseguenza:
cogliere i mutamenti delle condizioni della strada, del traffico e meteorologiche e adeguare ad essi la guida, prevedere il
verificarsi di eventi, comprendere come preparare e pianificare un viaggio in condizioni meteorologiche anomale,
conoscere l’uso delle connesse attrezzature di sicurezza e capire quando un viaggio deve essere rinviato o annullato, a
causa di condizioni meteorologiche estreme, adeguare la guida ai rischi del traffico, inclusi i comportamenti pericolosi
nel traffico o la distrazione al volante (dovuta all’utilizzo di dispositivi elettronici, al consumo di cibo o bevande ecc.),
riconoscere le situazioni pericolose e modificare la guida di conseguenza nonché essere in grado di gestire lo stress che
ne deriva, in particolare in rapporto alle dimensioni e al peso dei veicoli e alla presenza di utenti della strada
vulnerabili quali i pedoni, i ciclisti e i conducenti di veicoli a motore a due ruote;
riconoscere le situazioni potenzialmente pericolose e i casi in cui rischiano di determinare una situazione in cui non è
più possibile evitare un incidente, quindi scegliere e compiere azioni che aumentino i margini di sicurezza in modo
che si possa ancora evitare l’incidente qualora le situazioni potenzialmente pericolose dovessero divenire reali.

Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

(1) Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente (GU C 111 del 6.5.2008, pag. 1).
L 330/58 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

1.5. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo rispettandone i principi di sicurezza e di corretto utilizzo:
forze che agiscono sui veicoli in movimento, uso dei rapporti del cambio di velocità in funzione del carico del veicolo
e delle caratteristiche della carreggiata, uso di sistemi di trasmissione automatica, calcolo del carico utile di un veicolo
o di un complesso di veicoli, calcolo del volume totale, ripartizione del carico, conseguenze del sovraccarico sugli assi,
stabilità e baricentro del veicolo, tipi di imballaggi e di palette di carico;
categorie principali di merci che necessitano di fissaggio, tecniche di ancoraggio e di fissaggio, uso delle cinghie di
fissaggio, verifica dei dispositivi di fissaggio, uso delle attrezzature di movimentazione, montaggio e smontaggio delle
coperture telate.

Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

1.6. Obiettivo: capacità di assicurare la sicurezza e il comfort dei passeggeri:


calibrazione dei movimenti longitudinali e trasversali, ripartizione della rete stradale, posizionamento sul fondo
stradale, fluidità della frenata, dinamica dello sbalzo, uso d’infrastrutture specifiche (spazi pubblici, corsie riservate),
gestione delle situazioni di conflitto fra la guida in sicurezza e le altre funzioni del conducente, interazione con i
passeggeri, le caratteristiche specifiche del trasporto di determinati gruppi di persone (persone con disabilità,
bambini).

1.7. Obiettivo: capacità di caricare il veicolo rispettandone i principi di sicurezza e di corretto utilizzo:
forze che agiscono sui veicoli in movimento, uso dei rapporti del cambio di velocità in funzione del carico del veicolo
e delle caratteristiche della carreggiata, uso di sistemi di trasmissione automatica, calcolo del carico utile di un veicolo
o di un complesso di veicoli, ripartizione del carico, conseguenze del sovraccarico sugli assi, stabilità e baricentro del
veicolo.

2. Applicazione della normativa

Tutte le patenti di guida

2.1. Obiettivo: conoscenza del contesto sociale dell’autotrasporto e della relativa regolamentazione:
durata massima della prestazione lavorativa nei trasporti; principi, applicazione e conseguenze dei regolamenti (CE)
n. 561/2006 (2) e (UE) n. 165/2014 (3) del Parlamento europeo e del Consiglio; sanzioni per omissione di uso, uso
illecito o manomissione del cronotachigrafo; conoscenza del contesto sociale dell’autotrasporto: diritti e doveri del
conducente in materia di qualificazione iniziale e formazione periodica.

Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

2.2. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione relativa al trasporto di merci:


licenze per l’esercizio dell’attività, documenti da tenere nel veicolo, divieti di percorrenza di determinate strade,
pedaggi stradali, obblighi previsti dai contratti standard per il trasporto di merci, redazione dei documenti che
costituiscono il contratto di trasporto, autorizzazioni al trasporto internazionale, obblighi previsti dalla convenzione
relativa al contratto di trasporto internazionale di merci su strada (CMR), redazione della lettera di vettura
internazionale, attraversamento delle frontiere, commissionari di trasporto, documenti particolari di
accompagnamento delle merci.

Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

(2) Regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, relativo all’armonizzazione di alcune
disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada e che modifica i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 3821/85 e (CE)
n. 2135/98 e abroga il regolamento (CEE) n. 3820/85 del Consiglio (GU L 102 dell’11.4.2006, pag. 1).
(3) Regolamento (UE) n. 165/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 febbraio 2014, relativo ai tachigrafi nel settore dei
trasporti su strada, che abroga il regolamento (CEE) n. 3821/85 del Consiglio relativo all’apparecchio di controllo nel settore dei
trasporti su strada e modifica il regolamento (CE) n. 561/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’armonizzazione di
alcune disposizioni in materia sociale nel settore dei trasporti su strada (GU L 60 del 28.2.2014, pag. 1).
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/59

2.3. Obiettivo: conoscenza della regolamentazione relativa al trasporto di persone:


trasporto di gruppi specifici di persone, dotazioni di sicurezza a bordo di autobus, cinture di sicurezza, carico del
veicolo.

3. Salute, sicurezza stradale e sicurezza ambientale, servizi, logistica

Tutte le patenti di guida

3.1. Obiettivo: sensibilizzazione ai pericoli della strada e agli infortuni sul lavoro:
tipologia degli infortuni sul lavoro nel settore dei trasporti, statistiche sugli incidenti stradali, percentuale di automezzi
pesanti/autobus coinvolti, perdite in termini umani e danni materiali ed economici.

3.2. Obiettivo: capacità di prevenire la criminalità ed il traffico di clandestini:


informazioni generali, implicazioni per i conducenti, misure preventive, promemoria verifiche, normativa in materia
di responsabilità degli autotrasportatori.

3.3. Obiettivo: capacità di prevenire i rischi fisici:


principi di ergonomia, movimenti e posture a rischio, condizione fisica, esercizi di mantenimento, protezione
individuale.

3.4. Obiettivo: consapevolezza dell’importanza dell’idoneità fisica e mentale:


principi di un’alimentazione sana ed equilibrata, effetti dell’alcool, dei farmaci e di tutte le sostanze che inducono stati
di alterazione; sintomi, cause ed effetti dell’affaticamento e dello stress, ruolo fondamentale del ciclo di base attività
lavorativa/riposo.

3.5. Obiettivo: capacità di valutare le situazioni d’emergenza:


condotta in situazione di emergenza: valutare la situazione, evitare di aggravare l’incidente, chiamare soccorsi, prestare
assistenza e primo soccorso ai feriti, condotta in caso di incendio, evacuazione degli occupanti del mezzo pesante/dei
passeggeri dell’autobus, garantire la sicurezza di tutti i passeggeri, condotta in caso di aggressione; principi di base per
la compilazione del verbale di incidente.

3.6. Obiettivo: capacità di comportarsi in modo da valorizzare l’immagine dell’azienda:


condotta del conducente e immagine aziendale: importanza della qualità della prestazione del conducente per
l’impresa, pluralità dei ruoli e degli interlocutori del conducente, manutenzione del veicolo, organizzazione del
lavoro, conseguenze delle vertenze sul piano commerciale e finanziario.

Patenti di guida C, C + E, C1, C1 + E

3.7. Obiettivo: conoscenza del contesto economico dell’autotrasporto di merci e dell’organizzazione del mercato:
l’autotrasporto rispetto alle altre modalità di trasporto (concorrenza, spedizionieri), diverse attività connesse
all’autotrasporto (trasporti per conto terzi, in conto proprio, attività ausiliare di trasporto), organizzazione dei
principali tipi di impresa di trasporti o di attività ausiliare di trasporto, diverse specializzazioni (trasporti su strada
con autocisterna, a temperatura controllata, di merci pericolose, di animali ecc.), evoluzione del settore
(diversificazione dell’offerta, strada-ferrovia, subappalto ecc.).

Patenti di guida D, D + E, D1, D1 + E

3.8. Obiettivo: conoscenza del contesto economico dell’autotrasporto di persone e dell’organizzazione del mercato:
l’autotrasporto delle persone rispetto ad altre modalità di trasporto di passeggeri (ferrovia, autovetture private), diverse
attività connesse all’autotrasporto di persone, sensibilizzazione verso la disabilità, attraversamento delle frontiere
(trasporto internazionale), organizzazione dei principali tipi di impresa di autotrasporto di persone.
L 330/60 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

Sezione 2:

Q u a l i f i c a z i o n e i n i z i a l e o b b l i g a t o r i a d i c u i a l l ’ a r t i c o l o 3 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a a )

2.1. Opzione che prevede la frequenza di corsi e un esame


La qualificazione iniziale deve comprendere l’insegnamento di tutte le materie comprese nell’elenco previsto alla
sezione 1. La durata di tale qualificazione iniziale deve essere di 280 ore.
L’aspirante conducente deve effettuare almeno 20 ore di guida individuale su un veicolo della categoria pertinente che
possieda almeno i requisiti dei veicoli d’esame stabiliti dalla direttiva 2006/126/CE.
Durante la guida individuale di cui sopra, l’aspirante conducente deve essere assistito da un istruttore alle dipendenze
di un centro di formazione autorizzato. Ogni aspirante conducente può effettuare al massimo 8 delle 20 ore di guida
individuale su un terreno speciale oppure con un simulatore di alta qualità, affinché sia possibile valutare
l’apprendimento di una guida razionale improntata al rispetto delle norme di sicurezza e, in particolare, il controllo
del veicolo in rapporto alle diverse condizioni del fondo stradale e al variare di tali condizioni del fondo stradale in
funzione delle condizioni atmosferiche e dell’alternarsi del giorno e della notte, nonché la capacità di ottimizzare il
consumo di carburante.
Gli Stati membri possono acconsentire a che parte della formazione sia fornita dal centro di formazione autorizzato
per mezzo di strumenti TIC, come l’e-learning, garantendo nel contempo che siano mantenute la qualità elevata e
l’efficacia della formazione e selezionando le materie in cui è possibile utilizzare nel modo più efficace gli strumenti
TIC. In particolare, gli Stati membri prescrivono un’affidabile identificazione dell’utente e adeguati mezzi di controllo.
Gli Stati membri possono riconoscere come parte della formazione le attività di formazione specifiche prescritte da
altre normative dell’Unione. Fra di esse rientrano, ma non in via esclusiva, le attività di formazione prescritte dalla
direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (4) per il trasporto di merci pericolose, quelle
riguardanti la sensibilizzazione verso la disabilità di cui al regolamento (UE) n. 181/2011 del Parlamento europeo e
del Consiglio (5) e le attività di formazione relative al trasporto di animali di cui al regolamento (CE) n. 1/2005 del
Consiglio (6).
Per i conducenti di cui all’articolo 5, paragrafo 5, la durata della qualificazione iniziale prescritta è di 70 ore, di cui 5 di
guida individuale.
A formazione conclusa, le autorità competenti degli Stati membri o l’entità da esse designata sottopongono il
conducente a un esame scritto oppure orale. L’esame deve prevedere almeno una domanda per ciascuno degli
obiettivi indicati nell’elenco delle materie di cui alla sezione 1.

2.2. Opzione con esami


Le autorità competenti degli Stati membri o l’entità da esse designata organizzano gli esami di teoria e di pratica di cui
all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), punto ii), per accertare che l’aspirante conducente possieda il livello di conoscenze
richiesto dalla sezione 1 per gli obiettivi e nelle materie ivi indicati.
a) L’esame di teoria consta di almeno due prove:
i) domande con risposta a scelta multipla, risposta diretta o una combinazione di entrambe;
ii) analisi di un caso specifico.
La durata minima dell’esame di teoria è di quattro ore.
b) L’esame di pratica consta di due prove:
i) prova di guida volta a valutare il perfezionamento per una guida razionale improntata alle norme di sicurezza.
Se possibile, tale prova è effettuata su strade extraurbane, su strade a scorrimento veloce e in autostrada (o
simile), come pure su tutti i tipi di strada urbana che presentino i diversi tipi di difficoltà che il conducente
potrebbe incontrare. Sarebbe preferibile che la prova fosse effettuata in diverse condizioni di densità di
traffico. I tempi di guida su strada devono essere sfruttati in modo ottimale per poter valutare l’aspirante
conducente in tutte le probabili aree di circolazione. La durata minima di questa prova è di 90 minuti;

(4) Direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 2008, relativa al trasporto interno di merci pericolose
(GU L 260 del 30.9.2008, pag. 13).
(5) Regolamento (UE) n. 181/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, relativo ai diritti dei passeggeri nel
trasporto effettuato con autobus e che modifica il regolamento (CE) n. 2006/2004 (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 1).
(6) Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni
correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97 (GU L 3 del 5.1.2005, pag. 1).
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/61

ii) una prova pratica relativa almeno ai punti 1.5, 1.6, 1.7, 3.2, 3.3 e 3.5. La durata minima di questa prova è di 30
minuti.

I veicoli utilizzati per gli esami di pratica devono possedere almeno i requisiti dei veicoli d’esame di cui alla direttiva
2006/126/CE.

L’esame di pratica può essere completato da una terza prova, effettuata su un terreno speciale oppure in un simulatore
di alta qualità, per valutare il perfezionamento a una guida razionale improntata alle norme di sicurezza, in particolare
per quanto riguarda il controllo del veicolo in rapporto alle diverse condizioni del fondo stradale e al variare di tali
condizioni del fondo stradale in funzione delle condizioni atmosferiche e dell’ora del giorno o della notte.

Per detta prova facoltativa non è fissata nessuna durata. Se l’aspirante conducente fosse sottoposto ad essa, la durata
della prova potrebbe essere dedotta, per un massimo di 30 minuti, dai 90 minuti previsti per la prova di guida di cui
al punto i).

Per i conducenti di cui all’articolo 5, paragrafo 5, l’esame di teoria è limitato alle materie, fra quelle previste alla sezione
1, che riguardano i veicoli sui quali verte la nuova qualificazione iniziale. Detti conducenti devono comunque
effettuare l’esame di pratica nella sua integralità.

Sezione 3:

Qualif icazione iniziale accelerata di cui all’articolo 3, paragrafo 2

Per la qualificazione iniziale accelerata deve essere previsto l’insegnamento di tutte le materie comprese nell’elenco di cui
alla sezione 1. La durata prescritta è di 140 ore.

L’aspirante conducente deve effettuare almeno 10 ore di guida individuale su un veicolo della categoria pertinente che
possieda almeno i requisiti dei veicoli d’esame di cui alla direttiva 2006/126/CE.

Durante la guida individuale di cui sopra, l’aspirante conducente deve essere assistito da un istruttore alle dipendenze di un
centro di formazione autorizzato. Ogni aspirante conducente può effettuare al massimo 4 delle 10 ore di guida individuale
su un terreno speciale oppure con un simulatore di alta qualità, affinché sia possibile valutare l’apprendimento di una guida
razionale improntata al rispetto delle norme di sicurezza e, in particolare, il controllo del veicolo in rapporto alle diverse
condizioni del fondo stradale e al variare di tali condizioni del fondo stradale in funzione delle condizioni atmosferiche e
dell’alternarsi del giorno e della notte, nonché la capacità di ottimizzare il consumo di carburante.

Le disposizioni di cui al punto 2.1, quarto comma, si applicano anche alla qualificazione iniziale accelerata.

Per i conducenti di cui all’articolo 5, paragrafo 5, la durata prescritta per la qualificazione iniziale accelerata è di 35 ore, di
cui 2 ore e mezza di guida individuale.

A formazione conclusa, le autorità competenti degli Stati membri o l’entità da esse designata devono sottoporre il
conducente a un esame scritto oppure orale. L’esame deve prevedere almeno una domanda per ciascuno degli obiettivi
indicati nell’elenco delle materie di cui alla sezione 1.

Sezione 4:

O b b l i g o d i f o r m a z i o n e p e r i o d i c a d i c u i a l l ’ a r t i c o l o 3 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a b )

I corsi obbligatori di formazione periodica devono essere organizzati da un centro di formazione autorizzato. La durata
prescritta per tali corsi è di 35 ore ogni cinque anni, suddivisi per periodi di almeno sette ore che possono essere suddivisi
nell’arco di due giorni consecutivi. In caso di e-learning, il centro di formazione autorizzato garantisce che sia mantenuta
un’adeguata qualità della formazione anche selezionando le materie in cui è possibile utilizzare nel modo più efficace gli
strumenti TIC. In particolare, gli Stati membri prescrivono un’affidabile identificazione dell’utente e adeguati mezzi di
controllo. La durata massima dell’attività di formazione di e-learning non supera le 12 ore. Almeno uno dei periodi del
corso di formazione deve riguardare un tema connesso alla sicurezza stradale. I contenuti della formazione devono
rispondere alle esigenze di formazione specifiche per i trasporti effettuati dal conducente e agli sviluppi della legislazione e
della tecnologia pertinenti e dovrebbero, nella misura del possibile, rispondere alle esigenze di formazione specifiche del
conducente. Nel corso delle 35 ore dovrebbero essere trattate una serie di materie diverse, compresa la ripetizione della
formazione qualora risulti che il conducente necessita di una specifica formazione di recupero.

Gli Stati membri possono valutare se riconoscere le attività di formazione specifiche già svolte prescritte da altre normative
dell’Unione come equivalenti al massimo a uno dei periodi di sette ore stabiliti. Fra di esse rientrano, ma non in via
esclusiva, le attività di formazione prescritte dalla direttiva 2008/68/CE per il trasporto di merci pericolose, le attività di
formazione riguardanti il trasporto di animali di cui al regolamento (CE) n. 1/2005 e, per il trasporto delle persone, le
L 330/62 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

attività di formazione riguardanti la sensibilizzazione verso la disabilità di cui al regolamento (UE) n. 181/2011. Gli Stati
membri possono tuttavia decidere che la formazione specifica già svolta a norma della direttiva 2008/68/CE per il
trasporto di merci pericolose sia equivalente a due dei periodi di sette ore, a condizione che sia l’unica altra formazione
presa in considerazione nella formazione periodica.

Sezione 5:

A u t o r i z z a z i o n e d e l l a q u a l i f i c a z i o n e i n i z i a l e e d e l l a fo r m a z i o n e p e r i o d i c a

5.1. I centri di formazione responsabili della qualificazione iniziale e della formazione periodica devono essere autorizzati
dalle autorità competenti degli Stati membri. L’autorizzazione è concessa solo su richiesta scritta. La richiesta di
autorizzazione deve essere corredata di documenti che attestino:
5.1.1. un programma di qualificazione e formazione adeguato che specifichi le materie di insegnamento, il
programma didattico e i metodi didattici previsti;
5.1.2. qualifiche e settori di attività degli insegnanti;
5.1.3. informazioni sulle sedi di svolgimento dei corsi, sul materiale didattico, sui mezzi messi a disposizione per le
esercitazioni pratiche, sul parco veicoli utilizzato;
5.1.4. le condizioni di partecipazione ai corsi (numero dei partecipanti).

5.2. L’autorità competente rilascia l’autorizzazione per iscritto purché sussistano le condizioni seguenti:
5.2.1. i corsi di formazione devono essere impartiti conformemente ai documenti che corredano la domanda;
5.2.2. le autorità competenti possono inviare persone autorizzate ad assistere ai corsi di formazione e controllare i
centri autorizzati relativamente alle risorse utilizzate ed al corretto svolgimento dei corsi e degli esami;
5.2.3. l’autorizzazione può essere revocata o sospesa se le relative condizioni non sono più soddisfatte.
Il centro autorizzato garantisce che gli istruttori conoscano e tengano conto degli ultimi sviluppi nell’ambito delle
normative. Come parte di una procedura di selezione specifica, gli istruttori devono presentare attestati che ne
provino le cognizioni di attività didattiche e pedagogiche. Quanto alla parte pratica della formazione, gli istruttori
devono dimostrare, con attestati, di avere maturato esperienza come conducente professionista o un’analoga
esperienza di guida, quale quella di istruttore di guida di autoveicoli pesanti.
Il programma didattico si attiene a quello autorizzato e verte sulle materie comprese nell’elenco di cui alla sezione 1.
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/63

ALLEGATO II

REQUISITI RELATIVI AL MODELLO DELL’UNIONE EUROPEA DI CARTA DI QUALIFICAZIONE DEL


CONDUCENTE

1. Caratteristiche fisiche della carta di qualificazione del conducente


Le caratteristiche fisiche della carta di qualificazione del conducente sono conformi alle norme ISO 7810 e ISO 7816-1.
I metodi per la verifica delle caratteristiche fisiche della carta di qualificazione del conducente destinate a garantire la
loro conformità alle norme internazionali sono conformi alla norma ISO 10373.

2. Informazioni riportate sulla carta di qualificazione del conducente


La carta di qualificazione del conducente deve comporsi di due facciate.
La facciata 1 deve contenere:
a) la dicitura «carta di qualificazione del conducente» stampata in caratteri di grandi dimensioni nella lingua o nelle
lingue dello Stato membro che rilascia la carta di qualificazione del conducente;
b) la menzione (facoltativa) del nome dello Stato membro che rilascia la carta di qualificazione del conducente;
c) la sigla distintiva dello Stato membro che rilascia la carta di qualificazione del conducente, stampata in negativo in
un rettangolo blu e circondata da dodici stelle gialle; le sigle distintive sono le seguenti:

B : Belgio
BG : Bulgaria
CZ : Cechia
DK : Danimarca
D : Germania
EST : Estonia
IRL : Irlanda
GR : Grecia
E : Spagna
F : Francia
HR : Croazia
I : Italia
CY : Cipro
LV : Lettonia
LT : Lituania
L : Lussemburgo
H : Ungheria
M : Malta
NL : Paesi Bassi
A : Austria
PL : Polonia
P : Portogallo
RO : Romania
SLO : Slovenia
L 330/64 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

SK : Slovacchia
FIN : Finlandia
S : Svezia

d) le informazioni specifiche della carta di qualificazione del conducente, numerate come segue:
1. cognome del titolare;
2. nome del titolare;
3. data e luogo di nascita del titolare;
4. a) data di rilascio;
b) data di scadenza;
c) designazione dell’autorità che rilascia la carta di qualificazione del conducente (può essere stampata sulla
facciata 2);
d) numero diverso da quello della patente di guida per scopi amministrativi (menzione facoltativa);
5. a) numero della patente di guida;
b) numero di serie;
6. fotografia del titolare;
7. firma del titolare;
8. luogo di residenza o indirizzo postale del titolare (menzione facoltativa);
9. categorie di veicoli per le quali il conducente risponde agli obblighi di qualificazione iniziale e di formazione
periodica;
e) la dicitura «modello dell’Unione europea» nella lingua o nelle lingue dello Stato membro che rilascia la carta di
qualificazione del conducente e la dicitura «carta di qualificazione del conducente» nelle altre lingue ufficiali
dell’Unione, stampate in blu in modo da costituire lo sfondo della carta di qualificazione del conducente:
tarjeta de cualificación del conductor
карта за квалификация на водача
osvědčení profesní způsobilosti řidiče
chaufføruddannelsesbevis
Fahrerqualifizierungsnachweis
juhi pädevustunnistus
δελτίο επιμόρφωσης οδηγού
driver qualification card
carte de qualification de conducteur
cárta cáilíochta tiománaí
kvalifikacijska kartica vozača
carta di qualificazione del conducente
vadītāja kvalifikācijas apliecība
vairuotojo kvalifikacinė kortelė
gépjárművezetői képesítési igazolvány
karta tà kwalifika tas-sewwieq
kwalificatiekaart bestuurder
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/65

karta kwalifikacji kierowcy

carta de qualificação de motorista

cartelă de pregătire profesională a conducătorului auto

kvalifikačná karta vodiča

kartica o usposobljenosti voznika

kuljettajan ammattipätevyyskortti

yrkeskompetensbevis för förare

f) colori di riferimento:

— blu: Pantone Reflex blue,

— giallo: Pantone yellow;

La facciata 2 deve contenere:

a) 9. le categorie di veicoli per le quali il conducente risponde agli obblighi di qualificazione iniziale e di formazione
periodica;

10. il codice armonizzato dell’Unione, «95», di cui all’allegato I della direttiva 2006/126/CE;

11. uno spazio riservato allo Stato membro che rilascia la carta di qualificazione del conducente per eventuali
indicazioni indispensabili alla gestione della stessa o relative alla sicurezza stradale (menzione facoltativa).
Qualora la menzione rientrasse in una rubrica definita nel presente allegato, dovrà essere preceduta dal numero
della rubrica corrispondente;

b) una spiegazione delle rubriche numerate che si trovano sulle facciate 1 e 2 della carta di qualificazione del
conducente (almeno delle rubriche 1, 2, 3, 4 a), 4 b), 4 c), 5 a), 5 b) e 10).

Lo Stato membro che desideri redigere tali rubriche in una lingua nazionale diversa da bulgaro, ceco, croato, danese,
estone, finlandese, francese, greco, inglese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, rumeno,
slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese, redige una versione bilingue della carta di qualificazione del
conducente utilizzando una di tali lingue, fatte salve le altre disposizioni del presente allegato.

3. Sicurezza, compresa la protezione dei dati

I diversi elementi costitutivi della carta di qualificazione del conducente sono volti ad evitare qualsiasi falsificazione o
manipolazione e a rilevare qualsiasi tentativo in tal senso.

Lo Stato membro provvede affinché il livello di sicurezza della carta di qualificazione del conducente sia per lo meno
comparabile a quello della patente di guida.

4. Disposizioni particolari

Previa consultazione della Commissione, gli Stati membri possono aggiungere colori o marcature come il codice a
barre, simboli nazionali e elementi di sicurezza, fatte salve le altre disposizioni del presente allegato.

Nel quadro del reciproco riconoscimento delle carte, il codice a barre non può contenere informazioni diverse da quelle
che già figurano in modo leggibile sulla carta di qualificazione del conducente, o che sono indispensabili per la
procedura di rilascio della stessa.

5. Disposizioni transitorie

Le carte di qualificazione del conducente rilasciate prima del 23 maggio 2020 sono valide fino alla loro data di
scadenza.
L 330/66 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

6. Modello dell’Unione europea di carta di qualificazione del conducente


23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/67

ALLEGATO III

TAVOLA DI CONCORDANZA PER I RIFERIMENTI A TALUNE CATEGORIE DI PATENTI DI GUIDA

Riferimenti nella presente direttiva Riferimenti nella direttiva 2006/126/CE

C+E CE
C1 + E C1E
D+E DE
D1 + E D1E
L 330/68 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 23.12.2022

ALLEGATO IV

Parte A

Direttiva abrogata ed elenco delle modifiche successive

(di cui all’articolo 14)

Direttiva 2003/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio


(GU L 226 del 10.9.2003, pag. 4).
Direttiva 2004/66/CE del Consiglio unicamente il punto IV.2 dell’allegato
(GU L 168 dell’1.5.2004, pag. 35).
Direttiva 2006/103/CE del Consiglio unicamente il punto A.6 dell’allegato
(GU L 363 del 20.12.2006, pag. 344).
Regolamento (CE) n. 1137/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio unicamente il punto 9.11 dell’allegato
(GU L 311 del 21.11.2008, pag. 1).
Direttiva 2013/22/UE del Consiglio unicamente il punto A.4 dell’allegato
(GU L 158 del 10.6.2013, pag. 356).
Direttiva (UE) 2018/645 del Parlamento europeo e del Consiglio unicamente l’articolo 1 e l’allegato
(GU L 112 del 2.5.2018, pag. 29).
Regolamento (UE) 2019/1243 del Parlamento europeo e del Consiglio unicamente il punto IX.5 dell’allegato
(GU L 198 del 25.7.2019, pag. 241).

Parte B

Termini di recepimento nel diritto interno e date di applicazione

(di cui all’articolo 14)

Direttiva Termine di recepimento Data di applicazione

2003/59/CE 10 settembre 2006 10 settembre 2008 per quanto concerne la qualifica­


zione iniziale per la guida di veicoli delle patenti di guida
delle categorie D1, D1 + E, D e D + E
10 settembre 2009 per quanto concerne la qualifica­
zione iniziale per la guida di veicoli delle patenti di guida
delle categorie C1, C1 + E, C e C + E
(UE) 2018/645 23 maggio 2020, ad eccezione del­
l’articolo 1, punto 6)
23 maggio 2021 per quanto concerne
l’articolo 1, punto 6)
23.12.2022 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 330/69

ALLEGATO V

TAVOLA DI CONCORDANZA

Direttiva 2003/59/UE Presente direttiva

Articoli da 1 a 7 Articoli da 1 a 7
Articolo 8, paragrafo 1 Articolo 8, paragrafo 1
Articolo 8, paragrafo 2, primo comma, frase introduttiva e Articolo 8, paragrafo 2, primo comma
lettera a)
Articolo 8, paragrafo 2, primo comma, lettera b) –
Articolo 8, paragrafo 2, secondo comma Articolo 8, paragrafo 2, secondo comma
Articolo 8, paragrafi 3, 4 e 5 Articolo 8, paragrafi 3, 4 e 5
Articoli 9 e 10 Articoli 9 e 10
Articolo 10 bis Articolo 11
Articolo 11 Articolo 12
Articolo 11 bis Articolo 13
Articolo 13 –
Articolo 14 –
Articolo 15 Articolo 14
Articolo 16 Articolo 15
Articolo 17 Articolo 16
Allegato I Allegato I
Allegato II Allegato II
Allegato III Allegato III
– Allegato IV
– Allegato V

Potrebbero piacerti anche