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informazioni estratte dalla Guida del Diportista, con i documenti, le dotazioni di sicurezza, lo
scadenzario, leggi, decreti e tutto quanto serve sapere per navigare tranquilli nei mari italiani
Le patenti nautiche, vela e motore, entro e oltre 12 miglia, rilascio, rinnovo, esami, tutte le
informazioni estratte dalla Guida del Diportista, con i documenti, le dotazioni di sicurezza, lo
scadenzario, leggi, decreti e tutto quanto serve sapere per navigare tranquilli nei mari italiani
La materia è regolata dagli artt. 39 del Codice della nautica e dal capo II del regolamento al codice
(artt. 25-47). Il codice della nautica ha soppresso la distinzione delle unità da diporto in relazione al
mezzo di propulsione (vela e motore). Pertanto le patenti nautiche sono rilasciate solo con
l’eventuale limitazione per il comando delle imbarcazioni a motore ex art. 25 comma III del
regolamento al codice della nautica. A tale scopo, il citato regolamento ha specificato che le unità a
motore sono “quelle unità in cui il rapporto tra la superficie velica in mq. di tutte le vele che
possono essere bordate contemporaneamente in navigazione, compreso il fiocco genoa e le vele di
strallo, escluso lo spinnaker, e la potenza del motore in cavalli o kilowatt è inferiore,
rispettivamente a 1 o 1,36. Tale rapporto era quello specifico dettato nella vecchia l. 50/71 (art. 1)
per i c.d. Motovelieri mentre per le unità a vela il rapporto era di 2 o 2,72.
Il codice della nautica (art. 39) prevede tre categorie di patenti nautiche:
Tale ultima abilitazione viene rilasciata ai soggetti portatori di alcune patologie, indicate
nell’allegato I § 2 del regolamento al codice. Secondo la norma, per direzione nautica si intende il
compimento di tutte le operazioni decisionali proprie del comando di un’unità, che possono anche
non comprendere le azioni manuali. Ma i possessori della patente C devono avere a bordo ex art. 27
del Regolamento al codice della nautica un’altra persona di età non inferiore ai 18 anni, in grado di
svolgere le funzioni manuali per la condotta del mezzo nautico e la salvaguardia della vita umana in
mare e l’unità deve essere munita di un dispositivo elettronico che consenta, in caso di caduta in
mare, oltre all’individuazione della persona, la disattivazione del pilota automatico e l’arresto del
motore. Per il resto, l’abilitazione segue la stessa disciplina delle altre patenti. I requisiti fisici
necessari per conseguire l’abilitazione di categoria C sono contenuti nell’allegato 1 – § 2 – del
regolamento.
Rivediamo sinteticamente la disciplina delle abilitazioni per il comando e la condotta delle unità da
diporto (imbarcazioni e navi), denominate patenti nautiche, comprese quelle della categoria C.
La normativa ha recepito alcuni principi stabiliti da sentenze della magistratura: è possibile, infatti,
condurre un’unità con licenza di navigazione senza limiti anche con la patente inferiore, cioè entro
12 miglia, a condizione però che non si superi tale limite; al timone può esservi anche una persona
sprovvista di abilitazione, ma a bordo deve esservi un’altra persona munita di patente per la
navigazione in corso, che ha la responsabilità della condotta e della direzione nautica dell’unità.
I programmi di esame e le modalità di attuazione dello stesso, diviso in prova teorica (quiz e
carteggio) e pratica (vela o limitata al motore) per conseguire le abilitazioni al comando di navi e
imbarcazioni da diporto sono stati adottati con D.M. del Min. infrastrutture e trasporti del 04 ottobre
2013. Infine, altra innovazione molto importante, riguarda l’immediato rilascio della patente una
volta superate le prove d’esame.
Domanda d’esame
Il modello di domanda riprodotto in un box a parte, è multiuso, cioè può essere utilizzato per
l’autocertificazione dei dati personali, per la richiesta di ammissione agli esami, per la convalida
delle abilitazioni, per la richiesta di rilascio della patente a coloro che sono in possesso di titoli
professionali marittimi, per il rilascio del duplicato delle patenti nonchè per le comunicazioni
relative al cambio di residenza.
Le unità a motore e quelle a vela con m.a. e i motovelieri, hanno perduto con l’abrogazione della l.
50/71 il regime giuridico che le caratterizzavano. Con il Codice della nautica non esiste più la
distinzione delle unità da diporto in relazione al mezzo di propulsione.
La patente nautica è unica e abilita al comando delle unità da diporto (fino a 24 metri) a vela,
a vela con motore ausiliario e a motore.
A richiesta, la patente può essere limitata al solo comando di unità a motore entro dodici miglia
dalla costa o senza limiti. Il programma teorico d’esame è differenziato tra limitato al solo motore
ed a vela che abilita anche al motore. il velista col solo esame pratico acquisisce entrambe le
abilitazioni (vela e motore).Coloro che hanno conseguito la patente limitata (solo motore), possono
estendere l’abilitazione anche alla navigazione a vela, sostenendo ad integrazione soltanto la prova
pratica d’esame ex art. 30 del Regolamento al codice della nautica. Ciò vale sia per le patenti entro
12 miglia dalla costa che senza limiti.
Se, invece, si vorrà conseguire la patente superiore, cioè da entro 12 miglia a senza limiti, si dovrà
sostenere un esame integrativo teorico sulle materie non comprese nel programma di esame della
patente già conseguita.
Chi ha conseguito la patente per navi da diporto (unità superiori a 24 m.), può comandare anche le
unità da diporto di lunghezza inferiore, a vela e a motore, comprese quelle a vela con motore
ausiliario. Nel silenzio della legge si può ritenere che la patente sia senza limiti di navigazione.
Per conseguire la patente per navi da diporto, è necessario il possesso, da almeno tre anni,
dell’abilitazione alla navigazione senza alcun limite (a vela e a motore).
Vecchie patenti da 6 a 12 mg
I possessori di patenti nautiche, che abilitano a navigare entro 6 miglia dalla costa, sia a motore che
vela con m.a., possono comandare unità da diporto fino a 12 miglia senza dover espletare alcuna
formalità amministrativa. Le vecchie patenti verranno sostituite in occasione della prima convalida.
14 anni per natanti senza motore, a vela con superficie velica superiore a 4 mq nonchè unità
a remi, che navigano entro un miglio dalla costa;
16 anni per i natanti a motore, per i natanti a vela con motore ausiliario e i motovelieri con
motori di potenza inferiore ai 30 KW (pari a 40.8 HP) e relative cilindrate;
18 anni per le imbarcazioni a vela con motore ausiliario, motovelieri e per quelle a motore di
potenza inferiore ai 30 KW e relative cilindrate che navigano fino a sei miglia dalla costa,
nonchè per gli acquascooter o moto d’acqua. Per condurre questi ultimi mezzi la patente è
sempre obbligatoria.
per le navi non è richiesta un’età minima ma bisogna possedere la patente nautica senza
limiti (a vela e a motore) da almeno tre anni.
Si prescinde dall’età per coloro che partecipano ai corsi delle scuole delle federazioni sportive e
della Lega Navale Italiana, o ad allenamenti e attività agonistica, a condizione che dette attività si
svolgano sotto la responsabilità delle scuole e i partecipanti siano coperti dall’assicurazione per la
responsabilità civile per i danni causati alle persone imbarcate e a terzi.
La legge delega per la riforma del codice (167/15 lett. d) a fronte di obiettive difficoltà seguenti all’
introduzione di parametri audio visivi troppo severi nel Regolamento di attuazione del codice della
nautica ha previsto una revisione degli stessi. Peraltro, in questo caso il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti ha svolto un lavoro di revisione che ha preceduto la delega di cui alla
citata legge.
Segnaliamo quindi che con Decreto 2 agosto 2016, n. 182 è stato emanato il “Regolamento di
modifica ai requisiti visivi per il conseguimento o la convalida della patente nautica, previsti
dall’Allegato I, paragrafo 3, del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 29
luglio 2008, n. 146 ( in GU Serie Generale n.220 del 20-9-2016 con entrata in vigore il 20
ottobre 2016).
Per esso, grazie alla sostituzione del § 3 all. I al regolamento al codice della nautica, i requisiti
visivi e uditivi richiesti sono i seguenti:
«PARAGRAFO 3
B. In caso di visione binoculare, l’interessato deve possedere un’acutezza visiva complessiva non
inferiore a 10/10, con visus nell’occhio peggiore non inferiore a 4/10, raggiungibile anche con
correzione con lenti a contatto di qualsiasi valore diottrico o con correzione di occhiali purche’, in
caso di visus corretto per vizio miopico da un occhio ed ipermetropico dall’altro, la differenza di
rifrazione in equivalente sferico tra le due lenti negativa e positiva non sia superiore a tre diottrie.
I soggetti monocoli, funzionali o anatomici, devono possedere un visus non inferiore a 8/10,
raggiungibile con correzione di lenti di qualsiasi valore diottrico o con lenti a contatto, se ben
tollerate.
C. In caso di necessita’ di correzione ottica, gli occhiali utilizzati devono essere dotati di idonei
dispositivi utili ad evitarne la perdita accidentale anche in situazioni di emergenza. In caso di uso di
lenti a contatto, devono inoltre essere utilizzati occhiali di protezione con lenti neutre.
D. Il visus raggiunto dopo l’impianto di lenti artificiali endoculari, fachiche o pseudofachiche, deve
essere considerato in sede di visita come visus naturale. La validita’ della patente non puo’ eccedere
i cinque anni.
E. Le patenti nautiche non sono rilasciate ne’ convalidate se l’interessato, con visione binoculare o
monoculare, possiede un campo visivo ridotto o presenta uno scotoma centrale o paracentrale, ad
esclusione dello scotoma fisiologico. Le patenti nautiche non sono rilasciate ne’ convalidate se
l’interessato e’ colpito da diplopia.
F. In caso di trapianto corneale, la validita’ della patente non puo’ eccedere i cinque anni.
G. Nel caso in cui e’ accertata l’esistenza di una malattia sistemica evolutiva od oculare evolutiva,
in grado di indurre od aggravare danni funzionali dell’apparato visivo, la commissione medica
locale, avvalendosi del parere di un medico specialista in oculistica, puo’ limitare la validita’ della
patente a due anni.
H. Per il conseguimento o la convalida delle patenti nautiche occorre percepire, anche con l’ausilio
di apparecchi correttivi, la voce di conversazione con fonemi combinati a non meno di otto metri di
distanza complessivamente, e a non meno di due metri dall’orecchio che sente di meno.
I. Per il conseguimento o la convalida delle patenti nautiche sono richiesti tempi di reazione a
stimoli semplici e complessi, luminosi e acustici, sufficientemente rapidi per poter essere classificati
almeno nel IV decile della scala decilica».
Infine la patente è sospesa a causa quando ha inizio un procedimento penale per i delitti di omicidio
colposo, lesioni gravi o gravissime colpose, per i delitti contro l’incolumità pubblica ecc. di cui
all’art. 40 del regolamento al codice. La sospensione è annotata sulla patente. La patente è revocata
nel caso in cui il titolare abbia perso in modo permanente l’idoneità fisica o i requisiti morali.
Coloro che sono in possesso di una delle abilitazioni indicate alle successive lettere a), b), c), d), e),
f), g), h), i) e j) possono conseguire le patenti per il comando delle sole imbarcazioni da diporto a
motore, per la navigazione senza alcun limite. Sulla base dei corsi di formazione, il personale
sopraccitato, in possesso di un brevetto abilitante al comando di unità navale, può ottenere la
patente per imbarcazioni da diporto (entro le 12 miglia o senza limiti). I titoli e i brevetti
riconosciuti validi sono i seguenti (le attestazioni di frequenza di corsi non sono valide):
Coloro che sono in possesso di abilitazioni rilasciate dalla Marina militare per la navigazione entro
le sei miglia dalla costa e di quelle rilasciate dalla Guardia di Finanza per la condotta dei mezzi
nautici possono ottenere la patente, senza esame, per la navigazione entro 12 miglia. Il diritto a
conseguire le patenti deve essere esercitato entro cinque anni dalla data di cessazione dal servizio,
fermo restando il possesso dei requisiti fisici e morali. La domanda va presentata ad una Capitaneria
di Porto o Ufficio circondariale marittimo avente la circoscrizione nella provincia in cui presta
servizio.
L’ Art. 9 del DM 4 ottobre 2013 tratta della Gestione informatizzata delle prove scritte
Per esso i quesiti che compongono le prove scritte di cui all’art. 5 sono estratti da un database
approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con apposito decreto direttoriale e sono
somministrati al candidato tramite schede di esame. L’estrazione e la distribuzione dei quesiti in
ogni singola scheda d’esame avviene secondo criteri di casualità, che garantiscano la
differenziazione delle singole schede e la verifica della preparazione del candidato su ciascuno dei
temi previsti dal programma d’esame per la patente nautica richiesta. Il database dei quesiti che
compongono le prove scritte è soggetto a revisione periodica almeno biennale.
L’elaborazione del software per la gestione informatica delle prove scritte e gli aggiornamenti
conseguenti alla revisione del suddetto database o ad eventuali modifiche delle modalità d’esame
sono effettuati dal Centro elaborazione dati della Direzione generale per la motorizzazione.
Per comprendere il contenuto della lett. b) è necessario qualche esempio, poichè la circolare sembra
riservata ai soli “addetti ai lavori”; pochi infatti sono a conoscenza che le giurisdizioni territoriali
delle Direzioni Marittime si estendono, ai fini marittimi, anche alle Province interne al territorio
dello Stato e che solo consultando il DPR n. 1250/1956 e le relative modifiche, si possono
individuare le circoscrizioni territoriali e i limiti di competenza. Cerchiamo di spiegare meglio il
concetto.Un candidato residente a Enna (provincia interna) o Messina può presentare la domanda
presso tutte le Capitanerie di Porto e Uffici Circondariali Marittimi della Sicilia in quanto
ricomprese nella giurisdizione delle Direzioni marittime del proprio domicilio (Catania) o in quella
confinante (Palermo). Un candidato residente a Fiumicino (Direzione marittima) o a Rieti
(provincia interna) può presentare la domanda presso le Compamare di Civitavecchia, Roma e
Gaeta nonchè presso la Circomare Anzio. Questa è la regola generale. Vediamo ora in quali altre
sedi lo stesso candidato può presentare la domanda per effetto dell’estensione alle Direzioni
marittime confinanti. A nord (la Direzione marittima di Livorno confina con quella di Fiumicino):
Compamare Marina di Carrara, Viareggio, Livorno e Portoferraio oppure presso Circomare
Piombino e Porto S. Stefano. A sud (la confinante di Fiumicino è Napoli): Napoli, C.di Stabia,
Torre del Greco e Salerno ovvero presso i Circomare di Agropoli, Ischia, Palinuro, Pozzuoli,
Procida, Terracina e Torre Annunziata. In sintesi, il candidato ha una scelta di sedi dove sostenere
l’esame che si estende su una fascia ampia oltre 600 km.
La circolare stessa così prosegue: “la residenza o il domicilio dovranno essere certificate nelle
forme previste dalla legge. Tale certificazione dovrà essere allegata all’istanza di ammissione agli
esami”. A questo riguardo si osserva che il modello di domanda di esame (preordinato sulla base
dell’autocertificazione, di cui al DPR 4452000, e approvato con apposita circolare) può essere
utilizzato per lo svolgimento di tutte le pratiche attinenti le patenti nautiche e cioè:
l’autocertificazione dei dati personali, la comunicazione del cambio di residenza, l’ammissione
all’esame per conseguire le patenti nautiche (A,B,C e navi da diporto ), il rilascio della patente
nautica al personale militare e al personale munito di una qualifica professionale marittima, il
rilascio del duplicato della patente (smarrita o deteriorata), la convalida della patente e, infine, per la
sostituzione delle vecchia patente con il nuovo modello La domanda va compilata in duplice copia,
di cui una in bollo, corredata dal certificato medico rilasciato da un medico competente , da due foto
formato tessera e dall’attestato del pagamento della tassa di ammissione agli esami.
La seconda copia della domanda, datata e protocollata, viene restituita al candidato e costituisce,
con il documento di identità personale, autorizzazione provvisoria per le esercitazioni pratiche in
barca. Essa ha validità di tre mesi, prorogabili per altri 3. L’esame non può essere sostenuto se non
siano trascorsi almeno trenta giorni dalla data della presentazione della domanda.
Entro il termine di validità dell’autorizzazione il candidato deve prenotarsi (per iscritto o anche a
mezzo mail o fax) per sostenere l’esame presso l’ufficio cui ha presentato la domanda, consegnando
una marca da bollo e l’attestazione di pagamento dello stampato. Nei 45 giorni successivi alla
prenotazione egli sarà chiamato a sostenere le prove di esame. Se dichiarato idoneo, la patente gli
sarà consegnata al termine delle prove stesse. Chi non supera l’esame, teorico o pratico può ripetere
la prova, una sola volta, senza dover ripagare tasse o tributi.
Il candidato assente una volta può ripresentare la richiesta per sostenere l’esame una seconda volta.
Ex Art. 6 del DM 04 ottobre 2013 la prova pratica per patenti nautiche di categoria A e C
(completa o limitata al motore) è svolta su unità di lunghezza minima di 5,90 metri, se con
propulsione a motore, o di 9 metri, se con propulsione a vela con motore ausiliario. Nel solo caso di
esami per il conseguimento di patenti nautiche per la navigazione senza alcun limite dalla costa, le
unità utilizzate in sede d’esame devono anche essere iscritte nei registi delle imbarcazioni da
diporto. L’unità impiegata in sede di prova pratica deve avere a bordo dotazioni di sicurezza
minime non inferiori a quelle previste dalle norme vigenti per la navigazione entro le 6 miglia dalla
costa, con aggiunta di bussola magnetica e apparato VHF. Nel corso della prova pratica devono
obbligatoriamente trovarsi a bordo dell’unità, nel rispetto del numero massimo di persone
trasportabili: a) il candidato; b) l’esaminatore unico, ovvero il presidente e il membro della
commissione esaminatrice; c) nel caso di patenti nautiche relative alle unità a vela ed a propulsione
mista, l’esperto velista di cui all’art. 29, de ldecreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
n. 146 del 2008 recante il Regolamento al Codice della nautica; d) un soggetto in possesso da
almeno tre anni di patente nautica per una specie di navigazione almeno corrispondente a quella
richiesta dal candidato, designato dal candidato ovvero dalla scuola nautica, a valere per i propri
candidati, che assume il comando dell’unità.
La prova pratica inizia nel momento in cui, su invito dell’esaminatore unico o del presidente della
commissione, il soggetto di cui alla lettera d) mantenendo le funzioni di comando dell’unità, lascia
al candidato l’esecuzione delle manovre richieste dall’esaminatore unico o dal presidente della
commissione, nonché dall’esperto velista per la prova di vela, e termina con la dichiarazione
pubblica dell’esito della prova.
Il candidato valutato non idoneo nella prova pratica a vela ha facoltà di optare per il
conseguimento della corrispondente patente nautica relativa alle sole unità a motore.
L’opzione espressa dal candidato è annotata nel verbale di esame.
La prova pratica per il conseguimento delle patenti nautiche di categoria A e C per la navigazione
entro le 12 miglia dalla costa si svolge in mare, ovvero in laghi o in specchi acquei navigabili,
adeguati allo svolgimento in sicurezza delle manovre previste dai programmi di esame e sui quali
sia autorizzata la navigazione ai fini dello svolgimento di attività di esame per il conseguimento
delle patenti nautiche. La sussistenza di tale autorizzazione è comprovata dal candidato o dalla
scuola nautica.
La prova pratica per il conseguimento delle patenti nautiche di categoria A e C per la
navigazione senza alcun limite dalla costa si svolge in mare.
Ex art Art. 8 D.M. del Min. infrastrutture e trasporti del 04 ottobre 2013 la prova pratica per patente
nautica di categoria B (nave da diporto) è svolta su una nave da diporto o su un’unità da traffico di
lunghezza non inferiore a 24 metri, ovvero, in caso di indisponibilità, annotata nel verbale di esame,
su un’imbarcazione da diporto o su un’unità da traffico di lunghezza non inferiore a 20 metri.
L’unità impiegata in sede di prova pratica deve avere a bordo dotazioni di sicurezza minime non
inferiori a quelle previste dalle norme vigenti per la navigazione entro le cinquanta miglia dalla
costa. Nel corso della prova pratica devono obbligatoriamente trovarsi a bordo dell’unità: a) il
candidato; b) la commissione esaminatrice; c) un soggetto in possesso da almeno tre anni di patente
nautica di categoria B, designato dal candidato ovvero dalla scuola nautica, a valere per i propri
candidati, che assume il comando dell’unità ovvero, nel solo caso di impiego di unità da traffico, il
comandante della medesima unità, in possesso del previsto titolo professionale marittimo, che
mantiene il comando dell’unità, nonché il relativo equipaggio, come stabilito dalla tabella minima
di armamento approvata.
La prova pratica inizia nel momento in cui, su invito del presidente della commissione, il soggetto
di cui alla lettera c) del comma 3, mantenendo le funzioni di comando dell’unità, lascia al candidato
l’esecuzione delle manovre richieste dal presidente della commissione e termina con la
dichiarazione pubblica dell’esito della prova.
5. La prova pratica per il conseguimento delle patenti nautiche di categoria B si svolge in mare.
Gli uffici marittimi e quelli della exMCTC annotano i dati relativi alle patenti rilasciate su un
apposito registro dell’ufficio, sul quale nel tempo sono registrate le convalide e tutte le altre
variazioni.
Con decreto 12 giugno 2013 è stata confermata la misura del diritto di ammissione agli esami per il
conseguimento delle patenti nautiche. L’importo ammonta ad Euro 20,00 per le patenti di categoria
A e C (imbarcazioni a vela e a motore) e ad Euro 60,00 per le patenti di categoria B (navi da
diporto). Va inoltre corrisposto un tributo alla competente Tesoreria Provinciale dello Stato di Euro
25 per l’abilitazione a condurre imbarcazioni da diporto mentre per le navi la somma è di Euro 100.
La marca da bollo per le domande da presentare agli uffici marittimi resta di Euro 16,00. Per una
più ampia informazione si riporta la tabella dei tributi dovuti allo Stato per le prestazioni in materia
di nautica da diporto.
Cambio di residenza
Per comunicare l’eventuale cambio di residenza si segue la stessa procedura di cui sopra,
comunicando con raccomandata all’ufficio che ha rilasciato la patente, la dichiarazione sostitutiva
del certificato di residenza, compilando il quadro A del modulo adibito. La modifica viene registrata
sul Registro delle patenti nautiche.
Le patenti nautiche conseguite in un Paese estero (anche se comunitario) non possono essere
convertite con quelle previste dalla legge italiana. Gli stranieri e gli italiani residenti all’estero
possono comandare unità da diporto di bandiera nazionale nei limiti dell’abilitazione in possesso.
Tuttavia, i cittadini italiani, quando rientrano definitivamente in Italia, devono munirsi della patente
nautica, non essendo più autorizzati al comando di unità da diporto con un’abilitazione estera.
Apparati VHF a bordo, fissi e palamari, certificato e licenza RTF
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Ettore Romagnoli
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