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2° SEMINARIO TECHINEOS

Sanremo, 24 Ottobre1998

Solerio: Buongiorno a tutti e benvenuti: grazie di essere intervenuti, grazie per l’energia che ci date,
speriamo sia circolare, voi ce la date, noi cerchiamo di restituirvela, grazie inoltre a quelli che sono
intervenuti al seminario dell’anno passato, erano circa 470, abbiamo raccolto un mucchio di soldini,
un attivo di 3.510.000, ci ha valso la riconoscenza dei bambini del Cottolengo di Tortona : hanno
potuto vedere rinnovato il loro parco giochi grazie all’energia messa in moto il 24 di ottobre
dell’anno passato. Quest’anno, oggetto del contributo del seminario sarà l’asilo di Sanremo per
l’infanzia abbandonata. è in frazione Verezzo, durante l’alluvione recente ha visto portata via tutta
la mensa ed i bambini i quali si sono trovati in una situazione di profondo disagio. Ci siamo già
attivati insieme al braccio armato di Techineos che è Demi, per dare un aiuto e l’attivo della
riunione di oggi andrà all’asilo per i bambini di Verezzo.

Come dicono gli allenatori di calcio la squadra che vince non si cambia, quindi io mi sono portato
due giocatori della passata edizione che conoscete molto bene, c’è stato uno scambio di ruoli,
Roberto Speziale che la volta scorsa giocava in prima battuta e ha fatto una bella relazione, oggi
gioca di rimessa, fa il libero e quindi farà..

Speziale: Io sono in panchina..

Solerio: No, non in panchina, giochi di rimessa come il libero nel calcio di una volta e quindi
diciamo che interverrai a moderare e modulare tutto quello che succede qua dentro con la sua
consueta capacità, la Pia non farà una relazione sulla sua propria esperienza ma farà una relazione
sull’esperienza di alcuni pazienti, bambini, che sono stati visti nel novembre scorso e che lei ha
seguito personalmente e quindi ci racconterà un po’ le sue impressioni e soprattutto, a quanto mi ha
detto, perché io non ho letto la sua relazione, ci dirà quello che secondo lei può essere il confronto
tra questa tecnica e quelli che potevano essere i risultati utilizzando la medicina ufficiale o
convenzionale con i giovani pazienti che lei ha visto. Abbiamo ovviamente dei nuovi acquisti
perché altrimenti il pubblico non interviene e non ci paga l’abbonamento per i nostri bimbi, quindi
avremo dei relatori interessanti nel corso della giornata e ve li presenterò via via.

Ovviamente c’è una scaletta, c’è.... ma dal caos viene fuori l’energia, l’uomo è nato dal caos quindi
c’è un ordine disordinato e un’organizzazione disorganizzata e alla fine vedremo i risultati. Dicevo
che la volta scorsa Roberto ha giocato in prima battuta e ho fatto io il libero, questa volta ho dovuto
superare la mia tradizionale ignavia e pigrizia e ho pensato di parlarvi dei meridiani di
agopuntura…..Vado avanti... non mi moderi… La scelta dei meridiani di agopuntura, parafrasando
il solito amico fiorentino, tal Dante Alighieri. fa tremare le vene e i polsi, perché parlando dei
meridiani di agopuntura si può prendere lo spunto per parlare di tutta la medicina. Il corpus di
conoscenze derivato dalla medicina cinese ci può fare parlare di tutte le medicine venute dopo e ad
essa ispiratesi. La scelta dei meridiani di agopuntura inoltre è una scelta egoista ed interessata
perché se i pazienti miei o degli altri medici imparassero a leggere attraverso i meridiani di
agopuntura quello che succede nel loro corpo, diventerebbe più facile per i medici fare il loro
lavoro e per i pazienti essere meno pazienti o meglio meno malati. Perché alla resa dei conti il
concetto fondamentale da tenere presente è che la buona medicina cancella la medicina mentre la
cattiva medicina perpetua la medicina, è una cosa su cui meditare a lungo ma se la medicina è
buona tende a non creare altri problemi leggi effetti collaterali, quindi il paziente non è più malato
ergo non ha più bisogno di medicina.

E’ un discorso talmente ovvio che però qualche volta va ripensato in quanto un certo modo di fare
medicina costruisce malattia e costruisce nuova medicina e quindi finisce che la catena è eterna.

Per parlare dei meridiani di agopuntura vi ho preparato qualche cosa che colpisce la fantasia prima,
qualche lucido…se la signorina si avvicina lo proiettiamo. (Vedi Figura 1).

Figura 1

Vedete un bel cinesino con la pancia fuori e leggete “meridiano dei polmoni”, poi vedete una serie
di segni, questi sono gli ideogrammi, ovviamente molti di voi lo sanno ma lo puntualizziamo, gli
ideogrammi sono il modo di scrivere dei cinesi che è fatto per concetti e non per vocali o consonanti
per cui tutte le righine, i puntini e tutto quello che vedete, ogni segno è un concetto; l’ideogramma
cinese che indica il meridiano dice “è un fiume dove corre impetuosa l’energia”, quindi abbiamo
subito un doppio concetto, quello di fiume o canale e quello di energia e qui entriamo nel vivo
perché uno studentino del 68, come potevo essere io, che allora facevo il quarto anno di medicina,
imbottito di un certo tipo di conoscenza , leggendo questa frase, potrebbe dire come Asterix “ Sono
matti questi Romani”, e quindi se “ Sono matti questi cinesi” chiudere il libro ed andare a studiare
qualcosa di diverso. Ma se andiamo un po’ oltre e pensiamo al concetto di energia, e andiamo a
vedere quello che hanno scritto i medici del passato, in pratica tutta la medicina del passato parla di
energia. La prima frase del NaiKing. che il più vecchio libro di medicina esistente, risale circa al 5°
secolo A.C., in forma di dialogo riporta un colloquio che interviene tra il medico di corte Ki-Pa e il
mitico Imperatore Giallo, dice l’Imperatore : “Non voglio che i miei sudditi si ammalino, perché se
si ammalano non pagano le tasse, (era un problema che esisteva già allora), non voglio che si curino
con le droghe che li avvelenano, non voglio che vengano sanati con gli aghi di bambù, ma con gli
aghi di metallo che guidano l’energia. Quindi in una medicina antichissima che risale a circa trenta
secoli prima di Cristo, troviamo già espresso un concetto che per noi moderni, medici e uomini del
2000 è un pochino ostico. Se veniamo un pochino più vicini. parlando sempre di medicina antica,
per quello che ovviamente sono le mie esperienze, Hanneman, il fondatore dell’omeopatia, nel suo
Organon ha parlato costantemente di energia; l’Organon è il Mein Kampf di Hanneman, è stato
scritto verso la fine del 700 e ha improntato la medicina a cavallo tra il 700 e l’800 influendo
notevolmente sulla medicina dell’epoca anche quella classica che era la medicina che si faceva a
Parigi. Hanneman visse circa 40 anni a Parigi ed esercitò in Rue de l’Ecole de Médecin, dove le sue
idee influenzarono notevolmente la medicina ufficiale dell’epoca.

Samuel Hanneman era certamente quello che possiamo pensare un illuminato perché nacque
alchimista come nel 700 erano i ricercatori e studiò medicina, diventò chimico, infatti quello che ha
scritto nel campo della chimica costituisce uno dei capisaldi della stechiometria, quindi passato
dall’alchimia alla chimica anticipò concetti modernissimi, aprì in pratica le frontiere verso l’energia
perché il concetto di dinamizzazione e di diluizione dei medicamenti gli ha fatto invadere in
maniera più o meno inconscia il campo della fisica moderna. Il pensiero di Hanneman era:
”Conosciamo l’efficacia delle droghe, sappiamo che la China cura la febbre, però sappiamo anche
che la china assunta cronicamente fà diventare gialli gli occhi del paziente perché crea una
sofferenza del fegato: Allora dobbiamo cercare di trarre la virtù medicamentosa della droga, cioè la
sua energia positiva che possa curare la vis vitalis, cioè l’energia vitale del paziente senza creare
quelli che noi oggi chiamiamo effetti collaterali.” Nell’ambito di questa ricerca Hanneman pensò di
diluire progressivamente le sue soluzioni, ad esempio partiva da una tintura madre, un estratto
alcolico di una pianta, parliamo di Arnica che è un rimedio omeopatico che poi tutti conoscono, lo
dà anche il farmacista facilmente, tutti lo usano quando hanno dei traumi; partendo da una tintura
madre faceva delle diluizioni uno a cento, se noi diluiamo una goccia in 99 gocce, una goccia di
tintura per 99 di alcool, otteniamo quella che Hanneman chiamava la prima centesimale, Hanneman
diluiva progressivamente queste soluzioni, sempre uno a cento e a un certo però si accorgeva che la
diluizione progressiva di queste soluzioni portava a una non efficacia della soluzione, cioè la droga
iniziale non era più efficace. Probabilmente era un illuminato perché ebbe una intuizione, prese le
soluzioni in mano e cominciò a batterle 100 volte col pugno sul suo tavolo introducendo il concetto
di dinamizzazione o potentizzazione, la soluzione nella mano di Hanneman veniva quindi agitata
ripetutamente, fatta questa dinamizzazione faceva diluizioni successive dinamizzando sempre. Si
accorse con sorpresa, o forse senza sorpresa perché se lo aveva fatto pensava che servisse a
qualcosa, che queste soluzioni, pur essendo estremamente diluite, diventavano nuovamente attive;
la sorpresa fu anche che le soluzioni diventavano attive all’incontrario per cui teorizzò o riscoperse
la legge della similitudine che esisteva già nella medicina ai tempi di Galeno. La soluzione in dose
molecolare di Arnica assunta cronicamente da un soggetto, causa sintomi di quella che possiamo
chiamare una intossicazione medicamentosa, produce blu sulla pelle, causa ematomi, petecchie,
quindi l’Arnica è un veleno dei capillari. Diluire progressivamente l’Arnica e dinamizzarla portava
all’inversione dell’effetto, la preparazione omeopatica guariva gli ematomi e le soffusioni venose
dei capillari. La legge oggi è conosciuta, si chiama legge di Schultz o legge dell’inversione
dell’effetto per cui se una sostanza in dose chimica produce degli effetti, diluendola
progressivamente produce esattamente gli effetti contrari. Tutto questo lungo discorso per dire
come Hanneman diluendo progressivamente le sue soluzioni e dinamizzandole, non lavorava più
con delle molecole ma lavorava con energia, La legge di Avogadro dice che oltre una certa
diluizione di un soluto, non abbiamo più molecole, la dinamizzazione però produce nel solvente un
passaggio di energia, il soluto iniziale comunica determinate frequenze al solvente il quale
acquisisce delle proprietà terapeutiche. Ricerche recentissime di ricercatori francesi, fisici e
matematici, hanno dimostrato in un bel libro che è uscito circa un anno fa, che le soluzioni, le
diluizioni omeopatiche in alta potenza, sono beta emittenti. E’ stata registrata la emissione beta da
queste soluzioni, quindi c’è energia, non c’è materia, e le stesse soluzioni sono particolarmente
ricche di quelli che vengono definiti “buchi bianchi”. I buchi bianchi sono il contrario dei buchi neri
ove abbiamo una estrema concentrazione di materia, (buchi neri, universo, astronomia) e quindi
hanno un’estrema concentrazione di energia, quindi l’energia ogni tanto ricompare nei nostri
discorsi.

Un altro medico del passato che ha parlato di energia è stato un coevo di Hanneman, Franz Anton
Messmer, padre del magnetismo animale altrimenti detto ipnosi, infatti mesmerizzare o ipnotizzare
era l’arte di Messmer, amico personale di Mozart, un medico che suonava divinamente più
strumenti e nella sua ricerca ad un certo punto costruì l’ipnosi, dicono oggi, ma in realtà costruì una
tecnica terapeutica che si basava sulla sua energia di terapeuta. Era un ipnotizzatore ma soprattutto
un comunicatore di energia e se vi andate a leggere il libro di Messmer che Roberto Speziale mi ha
regalato con una bella dedica, vi accorgete che la medicina fino all’ inizio dell’ 800 parlava
tantissimo di energia di forza vitale e di virtù medicamentose. In seguito il figlio dell’Illuminismo,
il Positivismo, in campo medico, ha costruito una medicina molto più meccanica, infatti gli studi
anatomici, gli studi istologici e tutto quello che ne è derivato hanno portato a dividere il corpo
umano in tanti pezzi e a studiarlo in maniera settoriale. E’ quello che vediamo oggi nell’ambito
della medicina, cioè la specialistica esasperata che può avere le sue giustificazioni ma porta a delle
aberrazioni. Si finisce col dimenticare il paziente nella sua interezza come insieme anatomico ma
soprattutto energetico e si tende ad andare a sedare o ad agire su un singolo organo perdendo di
vista la salute generale del paziente e creando problematiche altrove. Quello che possiamo
sull’energia dalla ricerca di oggi lo sa lo studente di fisiologia, se noi applichiamo i due elettrodi di
un amperometro sulla superficie di una cellula e all’interno della cellula, il nostro strumento registra
corrente, esiste una differenza di potenziale e quindi una corrente, tra l’interno e l’esterno della
cellula, come esiste una corrente elettrica che viaggia nel momento in cui applichiamo due elettrodi
su un nervo o su un muscolo in attività. Possiamo dimostrare scientificamente che il nostro
organismo quando vive e tutti i tessuti quando vivono, producono corrente elettrica e quindi
energia; pensate ora alla corrente elettrica in termini di fisica: dove c’è una corrente elettrica c’è un
campo elettromagnetico, dove c’è un campo elettromagnetico ci sono delle frequenze, e per la legge
di Einstein, energia uguale massa, per il quadrato della velocità della luce, o siamo da una parte, o
siamo dall’altra, o siamo in uno stato intermedio, quindi il nostro organismo in fin dei conti, è una
pila elettrica, un motore elettrico che produce energia. Dopo questo breve excursus sull’energia che
spero vi abbia dato qualche notizia, chiarito qualche concetto e magari creato degli ulteriori
problemi che ci vorrete esternare alla fine di questo discorso, passiamo al secondo concetto della
nostra definizione: il meridiano, abbiamo detto, è un fiume dove corre energia, ma questi fiumi li
hanno descritti ma poi in realtà chi li ha visti ? Il passato ci dice qualcosa, qui siamo
nell’archeologia…(fig. 2). La Cina ci ha lasciato questi individui che si chiamano “gli uomini di
bronzo”, ce ne sono di tutte le dimensioni, nel museo di Tokio, nei musei di Pechino e di Shangai, li
trovate tanto a grandezza naturale quanto i tipini da tavolo. Gli uomini di bronzo nella loro aria
estremamente misteriosa, sono strumenti didattici perché sono statue cave nel loro interno,
venivano riempite di acqua, come vedete la superficie è punteggiata di punti, venivano ricoperti di
cera in modo da essere stagni e presentati agli studenti o ai candidati agopuntori. Servivano come
mezzo di esame, il candidato agopuntore doveva infiggere l’ago sul settimo punto del polmone, o
sul quattordicesimo punto del vaso concezione, se usciva l’acqua, se zampillava l’acqua, la prova
era superata perché il punto era localizzato correttamente. A parte queste prove storiche
dell’esistenza dei meridiani di agopuntura, non abbiamo molto dall’antichità, le prime prove fisiche
scientificamente accertate sono dovute al dottor Jean Niboyet di Marsiglia un uomo certamente
molto illuminato perché nella sua vita conseguì quattro lauree, oltre a quelle in farmacia e medicina,
conseguì una laurea in diritto ed in fisica. Era uno spirito cartesiano con un grande carisma, è stato
mio maestro di agopuntura ed ancora oggi gli sono grato per il messaggio scientifico e umano
lasciato a me giovane studente del quarto anno di medicina. Ogni mese ci si ritrovava a Lione nell’
ambulatorio della dottoressa Frimat e Jean ci istruiva con il suo spirito di collega la sua intelligenza
e soprattutto il suo giacobinismo che consisteva nel non accettare pedissequamente le idee degli
altri. Niboyer, nella sua tesi di laurea in Fisica datata 1952, dimostrò per primo in occidente,
l’esistenza dei punti di agopuntura: Voi sapete che i meridiani di agopuntura, sono una linea lungo
la quale ci sono particolari punti con particolare effetto terapeutico, qualcuno ha definito i meridiani
vasidi, fiumi dove corre l’energia, e zonidi i punti di agopuntura. A livello dei meridiani di
agopuntura il dottor Niboyet, con strumenti, ohmetri, atti a misurare la resistenza cutanea, dimostrò
che il punto di agopuntura, rispetto alla cute circostante presenta una caduta della resistenza
elettrica addirittura a volte di uno a cento, per cui se la resistenza elettrica della pelle è cento la
resistenza del punto di agopuntura è estremamente minore, tra uno e dieci. Gli stessi meridiani di
agopuntura hanno questa caratteristica ma meno evidente. Ecco dunque la prima dimostrazione
dell’esistenza dei punti di agopuntura. Sulle scia di Niboyet lavorò il tedesco dottor Manfred Wooll,
padre della elettroagopuntura. Wool che è stato ricercatore vulcanico andò ben oltre. Partendo dalla
misura dei punti di agopuntura dei vari meridiani che corrispondono, come vedremo a organi, mise
a punto un sistema diagnostico che a tutt’oggi è attualissimo ed è veramente, per chi lo pratica, una
gioia dello spirito, infatti permette di fare diagnosi brillantissime, a volte stupefacenti. che possono
andare al di là di quella che è la sintomatologia attuale o evidente del paziente. Ricordo che nei
primi anni in cui mi occupavo di elettroagopuntura mi capitò di fare una diagnosi di tubercolosi
renale in una paziente asintomatica, una paziente che era stata da me trattata negli anni precedenti
per una ipertensione e con l’agopuntura e l’omeopatia, si era normalizzata. A distanza di qualche
anno andò in menopausa e assunse ormoni femminili consigliati dal ginecologo, nel corso della
terapia ripresentò la stessa ipertensione degli anni passati, venne in studio, e siccome all’agopuntura
e all’omeopatia era stata affiancata la diagnostica dell’elettroagopuntura, la misurazione dei punti
periferici dei vari meridiani, evidenziò un punto di controllo del rene con un valore enorme. La
conduttanza del volmetro, come viene tarato negli apparecchi di elettroagopuntura, mettiamo sia
50, questa paziente aveva una conduttanza sul punto di controllo del rene sinistro di circa 90,
facendo il test dei medicamenti, che è un po’ quello che vedete fare in studio con le fiale,
cimentando, .. inserendo nel circuito di misura del meridiano, di questo punto del meridiano del
rene, i vari nosodi o agenti di patologie infettive, risultò Tubercolinum (positività per tubercolosi).
Ovviamente di fronte ad un simile risultato restai molto choccato, pensando di aver sbagliato la
misura invitai la paziente a fare un esame delle urine e un’ecografia renale. Passati 20 giorni, perché
per fare un esame delle urine con arricchimento per la ricerca del bacillo di Kock, ci vuole circa una
quindicina di giorni mi telefonò il cugino della paziente, che era laboratorista, chiedendomi come
fossi riuscito a diagnosticare una tubercolosi renale perché la coltura delle urine era positiva per il
bacillo di Kock e l’ecografia fatta successivamente, rivelava una piccolissima lesione a carico del
polo del rene di sinistra. L’elettroagopuntura quindi, correttamente maneggiando la misura dei
punti di agopuntura è estremamente interessante come mezzo diagnostico e potrebbe diventare
bagaglio abituale di qualsiasi medico che voglia affiancare alla diagnostica abituale un mezzo che a
livello di ambulatorio gli dà delle risposte rapide e precise e gli permette di fare evolvere il proprio
paziente. Ci sono altre prove dell’esistenza dei meridiani di agopuntura, delle prove indirette
magari di ricercatori che non si occupavano di agopuntura, estremamente interessante per esempio
leggere le ricerche di un canadese, Becker, era un biologo che si occupava della rigenerazione della
coda della salamandra e per capire perché e come la salamandra rigenerasse la sua coda, misurava
campi elettromagnetici, misurava la conduttanza della pelle di questa coda che rigenerava. Con
grande stupore degli agopuntori, quando venne pubblicata questa ricerca, si vide che Becker aveva
disegnato sulla coda della salamandra i meridiani di agopuntura. In effetti tutti i vecchi testi, e anche
qualcuno dei nuovi i testi cinesi di agopuntura, riportano l’anatomia dei punti di agopuntura
dell’uomo ma anche l’anatomia dei punti di agopuntura degli animali. Un’altra dimostrazione
abbastanza interessante dell’esistenza dei meridiani di agopuntura ce la dà l’effetto Kirlian, non so
se qualcuno di voi sa cosa è , la fotografia kirlian è una particolare tecnica fotografica nella quale
voi vedete le estremità del paziente circondate da un alone, ad esempio un arto tutto nero dal quale
viene fuori luce: l’aura, dicono. E’ il campo elettromagnetico che impressiona la lastra fotografica:
a livello delle terminazioni degli arti, mani e piedi. dove finiscono i vari meridiani di agopuntura,
potete avere una carenza di questo alone a testimoniare che quel meridiano di agopuntura che
corrisponde ad un organo, presenta una patologia:; è un po’ l’elettroagopuntura di Voll vista in
un’altra maniera, in modo più semplicistico. Oggi l’interpretazione più scientifica di quello che
sono i meridiani di agopuntura è che, siccome gli organi vivono e producono corrente elettrica,
creano un campo elettromagnetico e i meridiani di agopuntura sono la proiezione dei campi
elettromagnetici degli organi sulla cute, C’è un’altra interpretazione di tipo neuroanatomico, sui
meridiani di agopuntura ed è quella che “se da un certo segmento della nostra superficie corporea,
ad esempio dal meridiano del polmone, (Figura 1) tutte le afferenze nervose, cioè tutte le vie
nervose che ne partono vanno verso un centro superiore di integrazione, diciamo che arrivano ad
una struttura nel tronco cerebrale, a livello della stessa struttura, secondo ricerche del prof.
Rabichong , a quel livello arriva anche la rappresentazione delle vie respiratorie, per cui a livello
centrale, c’è una embricazione tra un organo profondo e la superficie del corpo”; questa è
l’interpretazione neuroanatomica dei meridiani di agopuntura. Dopo questo discorso che ci fa
pensare all’energia e ai canali dove corre l’energia, dobbiamo meditare un momentino sull’uso che
possiamo fare dei meridiani di agopuntura. Generalmente per un agopuntore, futuro agopuntore che
impara, i meridiani e i punti hanno un significato terapeutico, servono per curare, mentre per un
paziente, a meno che non vi mettiate a studiate lo Shiatsu che è la stimolazione e l’uso manuale dei
meridiani di agopuntura, il valore dei meridiani di agopuntura è soprattutto di tipo diagnostico.
Possiamo definire il sistema dei meridiani come il cruscotto della nostra automobile, infatti i
meridiani sono una proiezione degli organi e quindi ci danno gli allarmi, ci informano che a casa
nostra sta succedendo qualcosa, in particolare sul tragitto idi un meridiano di agopuntura possiamo
rilevare un allarme: il dolore. Se c’è un dolore, dicevano i cinesi, non curare il dolore ma cura
l’organo, sembra paradossale ma è così: vai a cercare l’organo che ti crea questo dolore e vedi di
curarlo. La pelle che sfoga, la classica dermatite, è un altro segno di allarme ad indicare che a
livello dell’organo corrispondente una patologia è in atto. E’ una cosa che gli agopuntori vedono,
capita ad esempio nel curare una patologia respiratoria, siamo nel polmone, avete un paziente
asmatico il quale fa qualche seduta di agopuntura, magari assume dei rimedi omeopatici per
lavorare sull’energia, dopo qualche tempo comincia ad avere una manifestazione cutanea livello del
quinto punto del polmone: vuol dire che l’organo è meno malato e deriva la sua malattia verso il
meridiano corrispondente, quasi un canale di scolmo, il meridiano di agopuntura viene ad essere la
zona di eliminazione per cui non solo il dolore ma anche è la pelle che elimina. Capita altre volte di
vedere delle cose curiosissime perché dove c’è un meridiano ci sono delle altre strutture
anatomiche. Vediamo la Figura 2, in particolare il meridiano delle vie biliari, mi è capitato una
volta di ricevere una telefonata del solito paziente che vive lontano, mi dice: ‘’ho male a una
gamba‘’ generalmente i dolori sulla faccia esterna della gamba fanno pensare allo sciatico, allo
sciatico popliteo esterno e quindi a una forma nevritica, ‘’provi a prendere il solito rimedio’’ arnica
o rus tox, quello che pareva più indicato secondo le modalità. Dopo qualche giorno il paziente
telefona: ‘’sono sempre uguale, però mi sono fatto vedere da un medico e ho una flebite migrante
sulla faccia esterna della gamba’’ ‘’va bene venga in studio che facciamo un controllo.’’ Facciamo
il test ed effettivamente aveva una flebite migrante lungo il meridiano delle vie biliari per cui la
prima idea è stata di curarla con dei rimedi venosi, in realtà nessun rimedio venoso funzionava,
l’unico rimedio efficace in questa patologia era chelidonium e la paziente nella diagnostica
chinesiologico risultava positiva per una calcolosi biliare che non sapeva di avere e il chelidonium,
che secondo l’ omeopatia classica cura le vie biliari e non le flebiti, guarì la sua flebite migrante.
Questo per dire come integrando varie conoscenze si riesce a diventare più efficaci e magari più
fortunati nella propria efficacia. Forse vi ho imbibiti un pochino di troppi concetti , facciamo una
piccola pausa e chiediamo al nostro chairman se vuole introdurre un altro argomento.

Figura 2

Speziale: Si, i livelli di attenzione dopo venti minuti calano, in attesa di riprendere questo discorso
che penso interessi tutti, vediamo un attimo se.. Pia il tuo è un discorso lungo?

Pia: No, guarda io farei un break un po’ da paziente….

Speziale: Ci ricarica di attenzione..

Pia: Per non cadere sempre

Solerio: E’ un modo elegante per dire che sono stato noioso ?…


Pia: Ma no, sono cose importanti e le hai dette benissimo, bisognerebbe che noi le studiassimo e
l’anno venturo quando veniamo qua porto una decina di medici come me, tradizionali, e poi li
incastrate tutti quanti che è una bellezza, non trascrivete questo…

Speziale: E’ già trascritto, ma volevo dire che c’è anche un problema di attenzione, che a un certo
punto c’è’ una curva e un calo.…A quel punto

Pia: nella scuola degli infermieri avevo visto che il calo era dopo 10 minuti, quindi ogni 10 minuti
facevo qualche esempio pratico, del malato, poi riprendevo e fino alla fine non dormivano, dovevo
aprire le finestre, cambiare l’aria…

Solerio: Ma loro sono tutti pazienti a dieta..

Pia: Giusto, giusto… A tutti il mio più cordiale saluto, vi saluto in arrivo e anche in partenza perché
devo scappare, non posso fermarmi tutto il giorno, devo andare da Sanremo al San Martino
(ospedale di Genova ndr.), nel pomeriggio c’è il master di omeopatia. A Sanremo sono sempre
venuta, oltre che per curami anche per imparare, imparare vuol dire anche cambiare, vuol dire
soprattutto acquisire nuove idee riprogrammare la nostra mente, costruire con queste nuove idee una
nuova mentalità, ed è quello che va fatto per passare un po’ dalla medicina convenzionale. Quello
che dirò oggi non è affatto farina del mio sacco ma è tutto del dottor Solerio e sono tutte cose che
ho visto fare da lui. Sono ancora nella fase in cui trovo un po’ di difficoltà a passare dalla medicina
tradizionale a quella vitalistica perché ogni tanto mi scappa il riflesso di fare della medicina
soppressiva come ha detto lui. Quindi adesso esporrò un po’ l’incontro tra le due medicine, incontro
e confronto. La medicina convenzionale parte da sperimentazione farmacologica su animale da cui
poi trae delle deduzioni umane. L’animale non parla e l’animale non ha le stesse patologie umane e
quindi le scoperte sono sempre parziali e quelle che sono le trovate di oggi poi sono gli errori di
domani: per esempio gli effetti collaterali già citati e così via. Questo continuo cambiamento non a
caso, cambia anche l’incidenza delle malattie. La medicina vitalistica invece si basa su
sperimentazione umana dei rimedi e non animale dei farmaci e l’uomo parla, a differenza
dell’animale, così quello che è stato scoperto duemila anni fa, o quello che è stato scoperto
duecento anni fa vale ancora oggi e allora c’è un cambiamento ma c’è un cambiamento senza
smentite, invece la nostra medicina continua a smentire.

Siamo arrivati a fare la ciclosporina, che è un farmaco anti rigetto di organo, a bambini di 6 anni
che stanno rigettando i propri tessuti, quindi c’è da fare una riflessione: oggi parlando
dell’esperienza che si acquisisce supportando con Techineos i pazienti curati già da anni in modo
convenzionale, bisogna subito far rilevare che altro è il paziente che si dice disperato che viene qua
magari su suggerimento di un suo amico, altro invece è il paziente altrettanto disperato che viene
inviato da un medico altrettanto disperato che ha già provato di tutto, il paziente ha già provato di
tutto, sia le medicine che anche le malattie, quindi altro è il paziente funzionale altro è il paziente
lesionale. Tant’è che alla scuola di agopuntura la prima cosa che ci avevano insegnato era che
questa medicina energetica, cioè l’agopuntura, agisce sulle funzioni e non sulle lesioni, però quando
nel giro di due anni di terapia Techineos io vedo sparire le deformazioni artritiche delle mani, qui
ho una guarigione sia funzionale, perché il malato muove meglio le mani, muove meglio le dita,
sente meno il dolore, ma se vedo sparire le deformazioni o regredire le deformazioni, qui io sono di
fronte ad una modificazione anatomica, quindi ad una guarigione di qualcosa di lesionale. Avendo
iniziato a sperimentare con il dottor Solerio casi lesionali, non è stato un atto di presunzione o una
sfida, è stato solo il tentativo di far funzionare, al meglio, il funzionale residuo, pur di salvare tutto
il possibile senza fare ulteriori compromissioni con terapie soppressive. La lezione più importante
del dottor Solerio a noi medici convenzionali è che le malattie non piovono dal cielo ma sono dei
segnali, segnali per lo più di un unico errore, preceduti da altri segnali risalenti ai primi mesi di vita.
Noi dobbiamo interpretare questi segnali in chiave vitalistica, sentire cosa ci dicono, non spegnerli
come se fossero un campanello di allarme, perchè se li spegniamo con della terapia soppressiva,
cioè con antinfiammatori, antidolorifici, antibiotici e anti e anti e anti… noi facciamo questa
soppressione che ricaccia la reazione immunitaria sempre più in profondità e questa è una lezione
semplicissima, voi l’avete già sentita ripetere molte volte ma quando io la dico ai miei colleghi
restano affascinati e mi dicono è vero, stiamo riscoprendo l’acqua calda , eh Alessandro..

Solerio : E’ l’uovo di Colombo

Pia: Si, si ecco.. Per noi di estrazione ortodossa è stata una rivelazione sconvolgente proprio
fondamentale, il far risalire poi questi errori immunitari all’intolleranza alimentare fondamentale,
credo che la maggioranza dei medici siano come ero io due anni fa, completamente all’oscuro di
questa conoscenza, lo sostiene anche Mandatori in un suo bellissimo libro edito dall’Edizione,
Tecniche Nuove, “Ecologia clinica e intolleranza alimentare”. Quando sono in difficoltà di scelta
regalo ad un amico medico questo libro e mi ringrazia. Dunque a Tortona il dottor Solerio ha avuto
un illustre predecessore nel Prof. Uggeri, non te l’ho mai detto, che alla fine degli anni 50 fece la
seguente previsione che ora sta rivelandosi profetica, ci disse : “I farmaci stanno diventando sempre
più efficaci e selettivi e si vedono sempre più effetti collaterali e patologie iatrogene, i farmaci
stanno sempre più diventando quindi armi a doppio taglio, nel 2000 si farà solo prevenzione e molto
meno terapia.” E noi gli abbiamo detto. ”Professore, come ?’’ e lui : ‘’ eliminando le tossine ‘’…Se
adesso noi al posto delle tossine sostituiamo l’allergene fondamentale, gli immunocomplessi del
metodo che ha creato il Dottor Solerio, cioè del Techineos, noi stiamo vedendo realizzata la
profezia di 40 anni fa…Sei stato profetico.

Solerio: Ero distratto, facevo pettegolezzi con il chairman..

Pia: Hai fatto bene perché., intanto il professor Uggeri che è di là dirà: ”Finalmente ti ringrazio
Alessandro che… e lui diceva sempre “sono intossicato” ..Quando lui ha pronunciato la parola
tossine io l’avevo sentita soltanto per le tossine batteriche e lui diceva “sono intossicato”.. e per 25
anni io nel mio ambiente medico e non medico non ho mai più sentito ripetere questa parola tranne
quando ho conosciuto il primo omeopata.

Solerio: Adesso non si chiamano più tossine, si chiamano immunocomplessi.

Pia: T’ho detto se sostituiamo tossine con immunocomplessi, perché qualche tossina la mangiamo
tutti come il lindano, sostituendo a tossine l’immunocomplesso, la tossina allergene io ho detto..

Solerio: La tossina allergene... certo

Pia : Cioè allergene come tossina, come sostanza che mette in moto delle reazioni. Trattare qui tutti
i casi che ho visto e ci hanno meravigliati, c’è da passare delle giornate quindi io farò il riassunto di
un riassunto…

Speziale: Quanti minuti…

Pia: Ma guarda io mi posso fermare in qualsiasi momento perché sono casi staccati, quando la
gente riparte..

Speziale: Una decina di minuti…

Pia : Va bene io vado avanti con una scaletta che

Solerio: Ti modererà il moderatore


Pia: No adesso vi dico soprattutto quello che noi abbiamo visto con molto stupore e anche con
meraviglia e anche con piacere perché,… da questo lato sono molto.. mia mamma parlava di tossine
e io ridevo, ridevo però la mia medicina non rideva del tutto perché quando la nonna metteva il
vestitino rosso al bambino col morbillo, quando io ho chiesto al professore mio, universitario e
docente in malattie infettive, perché si vestiva di rosso il piccolo paziente, lui mi ha detto che il
virus del morbillo ha un tropismo per il rosso, se il rosso si trova sulla cute si avrà un esantema, la
localizzazione cutanea, se invece non c’è del rosso sulla cute e il bambino stenta ad avere l’
eruzione cutanea, il virus troverà il rosso nel polmone con l’emoglobina e darà la polmonite virale.
Le nonne mettono il rosso per evitare la polmonite virale. Quindi nella medicina popolare c’è
sempre un grosso fondamento di verità che poi noi invece non vogliamo vedere se non lo troviamo
subito scritto nei libri. Allora. la cosa più sorprendente che abbiamo trovato sono gli effetti
secondari delle due medicine, gli effetti secondari della mia medicina sono sempre sgradevoli,
sempre più gravi, mentre invece gli effetti secondari della medicina Techineos, della medicina
vitalistica sono talmente sorprendenti che io ormai li ho chiamati effetti a sorpresa per contrapporli
agli effetti collaterali dei farmaci; prevedere tutto non si può perché ognuno è unico nell’universo,
unico nel fare le malattie, unico nel fare i suoi aggravamenti e unico anche nel fare le sue sorprese.
Quindi la medicina vitalistica che cura la salute cura anche il sistema immunitario che, non facendo
più autoaggressione, permette di sparire a tutte queste patologie. Quindi, se gli effetti collaterali dei
farmaci sono sempre più o meno sgraditi, gli effetti collaterali della medicina vitalistica sono
sempre molto piacevoli e talvolta sorprendenti. Quindi in Techineos assieme ai disturbi che
preoccupano il paziente, se ne vedono sparire tanti che la nostra medicina accetta come acquisiti,
non come conseguenze degli acquisiti, tuttalpiù dice: quanti anni hai?, conseguenza
dell’invecchiamento, invece abbiamo visto regredire anche quelle che noi credevamo fossero lesioni
da invecchiamento tipo certi tremori, certe perdite di memoria, certe altre cose. Se faccio un elenco
degli effetti a sorpresa, ho visto però con piacere che l’elenco lo fa fare da voi, l’anno venturo ci
divertiremo. Allora un primo caso: quando mi sono curata con Techineos ho visto che mi era sparita
una sinusite che proprio era l’ultima cosa che mi dava fastidio ,perché stavo talmente male che, sì
che pensavo anche,.. questa sinusite l’avevo da vent’anni, l’otorino mi aspettava al varco, “Un
giorno o l’altro vieni, che ti liberiamo, dreniamo.. facciamo..” il dottor Solerio mi ha detto: ”No, i
tuoi seni paranasali adesso sono fermi: o non sono da curare, o tutto sparirà durante la cura” Un bel
momento mi sono accorta che non avevo più bisogno di andare in macchina con la fascia all’indiana
qua sulla fronte per il mal di testa e robe del genere e allora questo effetto a sorpresa si è verificato.
Me ne sono ricordata e ho fatto una proposta ad un paziente che doveva essere operato, aveva già
prenotato da mesi il ricovero ospedaliero e doveva essere operato in otorino. Ho detto ad
Alessandro se me lo vedeva in fretta, l’ha visto subito, e ho detto vediamo un po’ se riusciamo ad
evitare l’operazione. Il paziente non aveva molta voglia di perdere la prenotazione, aspettava da 6
mesi, però aveva talmente paura dell’intervento che ha accettato questa proposta; per me è stata un
po’ una sfida, ho voluto sfidare la natura per vedere un po’ cosa faceva, la persona era ancora
abbastanza giovane. Risultato: è sparito tutti e gli otorino, dopo il paziente, sono stati i più
soddisfatti e adesso vogliono che tu faccia una scuola. Un altro caso sempre con attinenza
chirurgica, è lo stesso intervento praticato sulla stessa persona a distanza di un anno, per biopsia
prostatica. In occasione del primo intervento c’era stata una emorragia terribile, ed era stata la più
tremenda, così a dire degli urologi, mai registrata in quell’ospedale. Dopo un anno bisognava
rifare un controllo. Preoccupati loro, preoccupata io, preoccupati tutti, non il dottor Solerio, mi ha
detto: ”No, guarda, i pazienti frumento sanguinano facilmente’’ ( per la mia medicina chi sanguina
sanguina e basta ) ‘’sanguinano però solo se non osservano la dieta ed hanno elevati livelli di
istamina, quando sono a livello 0, vedrai, non sanguinano’’. Abbiamo rifatto l’intervento con
istamina 0: non c’è stato un filo di sanguinamento: come la prima volta ha registrato il massimo
sanguinamento della loro casistica, la seconda volta ha registrato il minimo sanguinamento della
loro casistica e questo soltanto in fondo avendo i tessuti in condizioni normali ecco,. Lo stesso va
detto per la ripresa post-operatoria per chi è in Techineos: io mi ricordo quando mi hanno operata,
di appendicite, ero molto più giovane di adesso, per quaranta giorni, la famosa quarantena delle
navi, ero stremata, in fondo era organo intestino l’appendice, quindi avevo il sistema immunitario
in squilibrio, ero stremata, dovevano farmi il carnitene, dovevano bombarmi come i calciatori per
poter entrare in sala operatoria. Adesso ho fatto il confronto con certe mie amiche, operate trenta
anni fa e operate adesso, con la resezione del sigma, avere un post operatorio, avere la guarigione
delle ferite, la ripresa nella convalescenza estremamente più brillante. Sicuramente l’anestesia in
trent’anni ha fatto dei progressi ma il progresso non è soltanto dell’anestesia è proprio della
rivitalizzazione della persona. Un caso invece…..posso… quanto tempo è passato…..

Solerio: Sì, vai, l’abbiamo intimidita, non parla più vai vai

Pia: No, poi dopo basta, adesso vi faccio le malattie infettive…

Solerio: Vai come il fiume che corre…

Pia: Corre come però con qualche diga… Non devo però assolutamente dimenticare il raffronto fra
le due medicine nel caso delle malattie infettive. E’ stato in occasione della parotite di mio figlio,
ormai adulto; voi sapete che questa malattia infettiva, contratta dopo la pubertà, può essere
accompagnata dall’orchite, cioè dall’infiammazione del testicolo, in molti casi complicata dalla
sterilità. Qui abbiamo potuto fare il raffronto tra la prognosi e le attese della medicina ufficiale ed i
risultati con la sola cura Solerio. La previsione fatta dall’infettivologo, dal medico di base e da me
era: diversi giorni di febbre alta, il ragazzo aveva già 38 di febbre il primo giorno, siccome si tratta
di virus non c’è antibiotico che tenga, pericolo di interessamento delle meningi, quindi guardo le
meningi, se va bene, tra otto giorni, interessamento della parotide controlaterale con recidiva,
dolore, altra febbre, se va male, dopo 15 giorni, l’orchite e forse... si può forse evitare stando a
letto, mettendo il sospensorio ecc., ma avevo già telefonato a Solerio quando avevo fatto questa
ricerca e la risposta è stata, data dall’infermiera la signora Angela gentilissima: Mercurius solubilis
10000, una fiala in 6 cucchiai, un’assunzione ogni 2 ore, eliminare i possibili allergeni, quindi riso e
taci, alle ore 20 del giorno steso portarlo a Genova per la visita. Alla visita, confermata la terapia,
applicato il Bi-com, si torna a casa, nella notte la temperatura scende come quasi sempre in tutte le
forme, al mattino non si ripresenta, si è ripresentata solo per tre ore a 37 e mezzo il pomeriggio e
poi è sparita del tutto. Sono spariti tutti i sintomi, mio figlio è stato 15 giorni con il sospensorio,
fermo orizzontale, per la paura della complicanza orchitica, poi è uscito brillantemente da tutto, ha
passato la convalescenza brevissima, c’era la partita di Coppa Italia di tennis, ha voluto giocarla,
insomma ha giocato vincendo anche, oltretutto... qui si prende il cappotto... senza nessuna fatica,
era meno affaticato lui che usciva dalla convalescenza che i suoi colleghi abituali. Però c'è’ una
cosa molto importante da notare ed è questa: mio figlio alla sera lo avevo visto, non avevo visto
nessun segno e forse il mio inconscio lo avrà anche captato, ma io non mi ero accorta che aveva…,
al mattino alle 7 dice, “mamma guarda cosa ho”. Era una pallina piccolissima: quindi la malattia
regredisce, ma regredisce dallo stadio in cui noi l’abbiamo presa, per cui se invece lui arrivava là
con il guancione grosso così, non so l’evoluzione; quindi bisogna affrontare le malattie infettive al
primissimo esordio col Bi-com e con l’omeopatia.

Solerio: Può essere .......

Pia: Spariamo via gli immunocomplessi e poi facciamo anche tutta la terapia in accompagnamento.
Dunque la diagnosi deve essere precoce, però bisogna soprattutto che noi di vecchia medicina,
resistiamo alla tentazione di fare della terapia soppressiva. Per la parotite la terapia non esiste
neppure perché è un virus contro cui non agiscono gli antibiotici, la stessa l’immunoglobulina la
facciamo con la paura di rifilare qualche altro guaio. Per esempio di fronte alle herpes zoster, che è
il fuoco di Sant’Antonio, è una malattia virale contro cui non c’è nulla di farmacologico da fare, è
qui che bisogna fare immediatamente, dico io, è la mia proposta, fare immediatamente il Bi-com,
fare subito tutta la cura con il Rhus tox, senza preoccuparsi dell’aggravamento, perché sappiamo
per esempio che dopo i 60 anni chi fa l’herpes zoster è soggetto a quello che chiamano fuoco di
Sant’Antonio, cioè alla nevrite post- erpetica, una condanna a volte a vita. Per evitare la condanna a
vita del dolore diciamo: ‘ pigliati un antivirale’ e invece il dottor Solerio, e questa è una cosa che mi
mancava completamente, ha fatto regredire con la sua cura Techineos, in otto mesi, le nevriti cioè
anche i fuochi di Sant’Antonio che duravano già da un lustro, da due lustri perciò la cosa più
importante è quella che appena vediamo esordire la malattia infettiva fare subito il Bi-com e non
fare assolutamente terapia soppressiva. La signora voleva fare una domanda.

Signora: Che cosa è la Bi-com?

Pia: Sì è una terapia di biorisonanza che viene praticata con quell’apparecchio che noi facciamo…..
si, la moraterapia…io adesso mi fermerei... voglio ancora dire una cosa importante, tutte le donne,
superiori ai 60 anni, nella casistica che ho potuto controllare, dopo questa terapia hanno registrato
un miglioramento netto nella condizione delle loro estremità inferiori: quelle che avevano i dolori li
hanno persi, quelle che non potevano più portare le scarpe le hanno rimesse con i tacchi, è sparito il
mal di piedi, è sparito il mal di schiena, abbiamo visto alluci valghi destinati all’ intervento
soprassedere e fare a meno dell’operazione, ecco, .. chi aveva i dolori entra nelle scarpe senza
dolore, invece quelli che avevano soltanto cambiato scarpa.. perché quando si vede che non entra
più in una scarpa uno non va dal medico va dal calzolaio e se ne compra un altro paio, allora
vedono che sono rientrate nelle scarpe che prima avevano dovuto smettere, e così recuperano le
scarpe, moda permettendo. Io però me ne infischio della moda, le ho tirate fuori tutte. non butto via
niente. Invece quelli che non avevano nessun disturbo soggettivo di scarpa, come si accorgono che
le perdono, si lamentano, cominciano a dire: ‘perdo le scarpe, mi è dimagrito il piede , se
dimagrisco tutta così, sparisco’ io allora dico: ‘non sparisci tu, sono spariti i tuoi edemi che ti
gonfiavano i piedi per via del cortisone’. Invece gli uomini si accorgono soltanto che entrano
meglio nelle scarpe e basta. Ma questo vale tassativamente per chi ha più di 60 anni, con questo
lascio la parola al Prof. Pietrini Pallotta mio collega all’ospedale di Tortona, quando ci scontravamo
nel suo studio..

Petrini-Pallotta: Bei Tempi..

Speziale: Io l’ho conosciuta e quasi non la riconosco, lei ha cambiato faccia.

Petrini: Sto meglio grazie alla cura del dottor Solerio, è una realtà, me lo dicono tutti questo, quindi
non..

Pia A Valeggio sul Mincio quando ha scoperto cosa gli ho fatto sopprimendo il suo raffreddore da
fieno ho detto: ‘buttami nel Mincio…’.

Solerio: Il Dottor Petrini è una simpatica avventura che abbiamo vissuto insieme a partire dal
seminario di Valeggio. Alcuni di noi già lo conoscono perché ci ha raccontato la sua storia fino a
Valeggio è stato testato per la prima volta il 24 maggio 97, è un collega illustre, vuole venire a
raccontare quello che gli è successo dal 24 maggio del 97 a tutt’oggi.

Petrini: Io innanzitutto desidero salutare, porre un cordiale saluto a tutti loro, un sentito
ringraziamento al dottor Alessandro Solerio per quello che ha fatto per me in questi 18 mesi e al
primario anestesista del mio ospedale, d.ssa Mariapia Nervi che mi ha introdotto a questa nuova
terapia. Io cercherò di condensare tutto in 10 minuti. Nel 93, esattamente nel settembre del 93 fui
colto da dolori improvvisi all’anca sinistra, dolori acuti per cui andai a farmi ricoverare dal primario
ortopedico del mio ospedale di Tortona dove ero direttore sanitario. La storia è questa : dopo visite,
contro visite, esami citologici, cioè punture della massa che avevo, il primario ortopedico ha
trovato una massa nel bacino, di cui io non mi ero accorto , e pose la diagnosi di carcinoma a cellule
chiare del rene .Il problema, benché io abbia la massima fiducia dei colleghi, medici ortopedici,
urologi, anestesisti dell’ospedale di Tortona, era talmente grosso, mancava inoltre a Tortona allora
una rianimazione, per cui i colleghi stessi mi hanno detto guarda qui noi non ti operiamo e poiché
portavo la scuola infermieri a Monza, sono andato all’ospedale di Monza, ove sono rimasto
ricoverato dal 3 novembre al 4 dicembre del 1993 e lì mi hanno tolto il rene sinistro e l’ala
dell’osso iliaco. Poi sono stato ricoverato a Tortona per alcuni mesi nel reparto di urologia, primario
il dott.Lorenzo Mai, dove ho fatto trattamenti con interleuchina che stimola l’aumento dei globuli
bianchi, dei linfociti in particolare e un trattamento con vimblastina che distrugge le cellule
neoplastiche, con interferone e un trattamento intenso di riabilitazione . Sono rimasto ricoverato per
alcuni mesi e poi ho continuato in regime di day hospital presso la divisione medica. la terapia con
interferone e interleuchina, poi c’è stato un altro ricovero. In seguito sono stato discretamente, non
conoscevo ancora il dottor Solerio, però , alla fine del 95 è comparsa febbre e una piccola massa
alla regione addominale a sinistra, quadrante addominale inferiore sinistro, non mi è piaciuta la
cosa, ovviamente come medico sono sospettoso, quindi vado a fare tutta una serie di esami
rompendo le scatole all’uno e all’altro , perché i colleghi li tempesto di domande, richieste di esami,
perché mi gestisco un po’ da solo la mia malattia, quindi non persuaso ho fatto accertamenti
radiologici, ecografie, risonanze magnetiche: morale sono tornato a Monza e, questa è la cosa
importante, c’era all’intervento chirurgico che ho ripetuto lo stesso chirurgo, il prof. Francesco
Rocco, direttore della clinica urologica prima dell’Università di Milano la cui sede è a Monza; ha
trovato una invasione neoplastica massiva del mesentere, ossia del peritoneo e per di più
un’infiltrazione neoplastica anche della parete dell’intestino tenue, dell’ileo, lui mi ha operato io
ricordo come se fosse ieri, guardo l’ora per regolarmi sui minuti, mi ricordo come se fosse ieri, alla
dimissione io sono stato ricoverato dal 21 al 31 gennaio, quando mi ha dimesso il prof. Rocco aveva
un viso molto preoccupato e mi ha detto: ”Senti tu dovresti andare a vedere se a Milano, all’istituto
europeo oncologico, ti possono fare delle inondazioni del peritoneo con degli anticorpi, cioè si tratta
di andare con una siringa , con ricovero ovviamente, inondare la cavità peritoneale con anticorpi,
con un liquido che viene introdotto al mattino, tolto alla sera, il trattamento dura cinque giorni, poi
si va a casa, poi si rientra. Ricordo come se fosse ieri, i medici del mio ospedale, parlo dei medici
della divisione medica, hanno espresso delle perplessità su questa terapia. Il prof. Rocco voleva fare
questa cura per distruggere delle eventuali cellule neoplastiche, cellule tumorali rimaste in giro nella
cavità peritoneale, quindi il discorso quadrava, ma a Milano m’han detto “per poter decidere se
farlo o non farlo, bisogna vedere se queste cellule sono compatibili” .A quel punto io sono tornato a
Monza, in anatomia patologica, mi sono fatto dare il pezzo di quello che m avevano tolto due anni
prima, e l’ho portato a Milano, dopo 10 giorni il direttore mi ha detto :” Guardi che purtroppo solo
il 30% delle sue cellule sono compatibili quindi non vale la pena. I commenti dei medici di Tortona
che mi seguivano in regime di day hospital per fare l’interleuchina sono stati:” Meglio così,
direttore"(anche se io non sono più il direttore sanitario) " perché lei non ha idea delle reazioni
peritoneali che danno questi lavaggi,” Io non me ne intendo perché non è il ramo mio ma devo dire
ancora che nel 97, quindi praticamente ogni anno ho avuto una ricaduta di questa malattia. Nel 97
facendo un controllo ecografico a Tortona, trovano una massa di tre centimetri per quattro, in
corrispondenza della vescicola seminale destra, quindi vicino alla prostata, nella zona tra l’intestino
retto e la prostata, è stato allora, nel maggio 1997, che la d.ssa Mariapia Nervi, che è stata per tanti
anni valente primario anestesista del nostro ospedale, mi ha detto: ”Senti Pietrini, perché non vieni
con me a Valeggio sul Mincio, io ti propongo una nuova terapia,” E io, con mia moglie, siamo
partiti per Valeggio sul Mincio il 24 maggio e lì ho avuto l’onore di conoscere il dottor Alessandro
Solerio, il quale, dopo avermi testato, mi ha subito chiesto: “Ma tu hai avuto malattie dell’apparato
respiratorio in passato, qualcosa del genere ?” E’ vero, io avevo avuto delle sinusiti purulente
ricorrenti per le quali facevo trattamenti massivi di antibiotici, ricordo che mentre facevo gli esami
della scuola infermieri, ero in direzione sanitaria con la flebo infilata, quindi facevo flebo, poi a un
certo punto, siccome non passava questa meningite purulenta frontale, un collega medico m’ha
detto:”Vieni che ti uso il laser” E con il laser sono completamente guarito. Ecco che a quel punto..
io mi limito a questo.

Pia: Prima avevi l’ipertensione, prendevi gli antiipertensivi, poi ti è scoppiato il raffreddore

Petrini: La morale è questa, .. prego

Pia: Mi avevi detto, ricordo, di aver scoperto tra gli effetti collaterali dell’antiipertensivo che stavi
prendendo, la rinite recidivante

Petrini: Sì, è vero, prendevo allora un ipotensivo .

Pia: Quindi faceva già una soppressione di una ipertensione, sempre meridiano di rene, secondo i
cinesi, quindi c’era già un segnale di terzo organo, rene, nell’ipertensione, poi è sfociato nel tumore
renale, ma con molto anticipo c'erano già i segnali che diciamo di non spegnere

Petrini: La morale è questa, mi ha detto il dotto Solerio: “Ecco, tu hai curato con antibiotici, hai
soppresso il processo infiammatorio e hai favorito il processo di cancerogenesi, cioè di insorgenza
del carcinoma, del cancro. E allora lui mi ha dato, secondo il metodo Techineos, una terapia… a
parte che mi ha tolto tutti i prodotti nei quali c’è il frumento, dal pane a tutti i prodotti alimentari, ai
cosmetici, eccetera, poi mi ha dato una cura per iniezioni per cui tutti i martedì io faccio l’Acidum
Malicum più il Viscum Album, l’Acidum Malicum più il Carcinoma Renale, il giovedì, e il sabato
per bocca invece prendo l’Acidum Malicum alternato con Momordica, Antimonium Tartaricum,
Aurum e Pulsatilla. Questa cura l’ho iniziata a maggio del 97. Ovviamente la terapia è servita per
frenare la malattia ma non poteva fare sparire quella pallina arrivata oramai a 5 centimetri che c’era
già tra vescicola seminale prostata e retto; io ho continuato la terapia iniziando però subito ai primi
di giugno la terapia Solerio; devo anche dire che ogni 15 giorni andavo a Genova - e rivolgo un
saluto alla signora Angela Fasce che è l’infermiera del dottor Solerio, persona squisitamente gentile
- andavo a fare il Bicom tutti i martedì o i venerdì a Genova. Io mi permetto di richiamare
l’attenzione delle signorie loro sul dato dell’intervento precedente, qua sul peritoneo a sinistra, dove
il referto istologico diceva -infiltrazione massiva di cellule neoplastiche- Con l’intervento, ho
dimenticato di dirlo, m’han tolto il pezzo di peritoneo e 25 centimetri di intestino ileo. Quando mi
hanno operato poi nel settembre del 97 per questa formazione che aveva preso la vescicola seminale
destra,- la prostata aveva infiltrato la giunzione dell’intestino tra retto e sigma,- dopo l’intervento,
che è durato più di 5 ore, fatto dal prof. Francesco Rocco, il direttore della clinica Urologica e dal
prof. Franco Uggeri, direttore della Clinica chirurgica a Monza, quando è uscito dalla sala
operatoria, il Prof. Rocco ha detto a mia moglie queste parole: ”Signora, quella che abbiamo trovato
è un’autentica schifezza”, mi scuso per le parole ma sono le parole che ha usato il prof. Rocco, dopo
l’intervento per un’ora, un’ora e mezzo mi tenevano ancora in rianimazione, allora io ero ancora in
rianimazione, il prof. Rocco parlando con mia moglie, disse: “Signora all’esame estemporaneo,
(l’esame estemporaneo è l’esame che si fa col paziente, ad addome aperto, per cercare cellule
neoplastiche, quindi è quel primo esame, poi i pezzi vengono mandati all’anatomia patologica e si
fanno ricerche più approfondite) non abbiamo trovato cellule neoplastiche però, signora, noi
abbiamo fatto un intervento molto demolitivo anche se le cellule neoplastiche non c’erano, perché
abbiamo detto 'e se poi tra 10 giorni, quando ci arriva il referto anatomo-patologico saltano fuori le
cellule neoplastiche, cosa facciamo?, lo riapriamo e facciamo un altro intervento?'". E sempre il
prof. Rocco diceva :”Poi l’esame istologico ha messo in evidenza,- testuali parole scritte e firmate
dall’anatomo-patologo- “Massa costituita da materiale ampiamente necrotico"-; quindi vuol dire
materiale distrutto, e questa distruzione.. io avevo interrotto la chemioterapia, quindi è evidente che
o è la mano del Padre Eterno o è la mano del dottor Solerio, di lì non si scappa, potrebbe essere
anche il Padre Eterno che ha dato una mano..
Speziale: Tutti e due, tutti e due insieme

Petrini: Tutti e due insieme potrebbe essere, sta di positivo che il prof. Rocco disse:”Signora noi
non ci spieghiamo, dopo che nel 96 avevamo trovato il peritoneo pieno di cellule neoplastiche,
come si possano ora trovare rare isole di cellule neoplastiche, noi non lo comprendiamo". Al che
mia moglie ha detto:”Ma senta professore, non sarà mica per caso il fatto che lui ha fatto prima la
Vimblastina?- La Vimblastina - per chi non è medico . è un chemioterapico, distrugge le cellule
neoplastiche - o l’interleuchina che lui faceva prima”? “No signora, non ci credo” Allora mia
moglie gli ha detto “Ma perché gliel'avete fatta fare?" " Perché questo è il protocollo", ha risposto il
cattedratico,. Poi debbo dire, io ho continuato, sempre appena dimesso, a fare il Bi-com, a fare la
terapia. Il 14 aprile 98, mi saltò fuori un’eruzione erpetica al labbro, io vi dico subito che ho il
terrore dell’herpes, ho sempre avuto il terrore dell’herpes, perché il campo di cui io mi sono
occupato, diciamo che ho studiato, è quello delle malattie infettive, germi patogeni eccetera, i virus
erpetici sono virus oncogeni, sono tra i virus quelli che hanno dei rapporti con le neoplasie, con
diversi tipi di neoplasie, e quindi tutte le volte che mi viene un herpes labiale io ho paura, ma quella
volta lì, parlo.. la data esatta, io ho segnato la data esatta, il 14 aprile del 1998; l’herpes dopo il
labbro, mi ha preso poi il cuoio capelluto, mi ha preso , la fronte, la palpebra sinistra, quindi era un
herpes zoster, non più un herpes labiale, l’herpes zoster è dovuto al virus V zeta che dà due
malattie, la varicella e l’herpes zoster, ed era una forma trigeminale. L’herpes zoster è quello che
chiamano il fuoco di Sant’Antonio che colpisce il nervo intercostale ma può dare anche la forma
oculare e la forma trigeminale e, a quello che ho studiato io, chi soffre di uno zoster ha sempre poi
delle nevralgie post-erpetiche che durano mesi e anni, nevralgie dolorosissime; io, terrorizzato da
questo quadro, mi sono messo in contatto con l’amica d.ssa Nervi, con il dottor Solerio perché
pensavo di fare una bella passata con il noto aciclo-virus che viene usato da tutti i colleghi, lo usano
i pediatri per la varicella, quindi viene usato comunemente questo aciclo-virus. Il parere della d.ssa
Nervi e del dottor Solerio è stato quello di non usare l’aciclo-virus perché va a bloccare il processo
infiammatorio ma favorisce la cancerogenesi” Ma io non ho dato retta a questo consiglio anche
perché il primario neurologo del mio ospedale, che è una squisita persona, m’ha detto: “Guarda che
con l’herpes trigeminale potresti avere delle lesioni oculari permanenti” per cui ho fatto l’aciclo-
virus, però non ho fatto solo l’aciclo-virus, ho fatto anche il Rhus Tox. come consigliatomi dal
dottor Solerio e dalla d.ssa Nervi, voglio dirvi che con il Rhus Tox in cinque giorni il mio herpes
zoster è completamente sparito,…...

Petrini: Era il 14 aprile 98, e a distanza di sei mesi non ho avuto né una nevralgia né niente, dopo
10 giorni non si vedevano più neanche le cicatrici però è comparsa una nocciolina qua, il 17.. io
stavo benissimo, il 17 luglio di quest’anno, io vado a fare…. Io avrei dovuto fare solo un controllo,
una radiografia del torace e del bacino perché i tumori del rene danno con frequenza metastasi
polmonari e ossee, invece ho pregato la d.ssa Zanini che è la primaria radiologa del nostro ospedale,
se mi faceva fare anche un’ ecografia, e lì è saltata fuori anche una neoformazione del diametro di 3
centimetri per 2, in regione epigastrica, proprio in questo punto qui. Io vedendo una cosa del genere
mi sono vivamente preoccupato, sono tornato a Monza, intanto ho fatto subito dopo una risonanza
magnetica, che ha dato lo stesso quadro, poi sono andato a Monza da quei professori di Università
che mi avevano operato, che mi han detto “lascia passare un mese” e io ho lasciato passare un mese,
e m’han detto "E dopo un mese fai la TAC", la tomografia assiale computerizzata, io ho fatto la
TAC esattamente il 20 agosto, e questa massa da due per tre, era salita a 5 centimetri di diametro. A
quel punto il professore Uggeri m’ha detto:”Guarda, è da togliere” io avevo parlato prima con il
dottor Solerio a Genova il quale m’aveva detto:”Guarda che se hai delle masse dentro, per la terapia
omeopatica bioenergetica che fai, è meglio che tu le tolga , perché l’azione è sulle cellule piccole,
ma su grosse masse..” Per cui sono stato di nuovo ricoverato a Monza, dove sono rimasto ricoverato
dal 3 al 13, e il 13 sono uscito; voglio sottolineare il fatto che tutte le volte, queste ultime volte, ho
avuto una notevole ripresa dopo l'intervento. Per togliere questa massa che si trovava tra lo
stomaco, il duodeno e il pancreas, l’intervento è durato 4 ore; io al secondo giorno ero già seduto
sul letto, il terzo giorno ero in piedi, il 13 ero a casa, a casa mia a Rivanazzano, io abito nell’Oltrepò
pavese. Allora voglio sottolineare il decorso: intanto, la ripresa immediata dopo l’intervento, cioè
dopo l’intervento io in pochi giorni ero in grado di tornarmene a casa mentre il decorso di questa
malattia è generalmente lento.. Oh, devo dire anche una cosa, il dottor Solerio, quando mi ha visto a
Genova qualche mese fa mi ha prescritto la terapia col Bi-com tutte le settimane per cui lo sto
facendo attualmente tutte le settimane,le gocce Mora di interleuchina per bocca le prendo non più
una volta al giorno, ma tre volte al giorno, mattina , mezzogiorno e alla sera, tre gocce. Io sono
sicuro che questo decorso è legato alla terapia del dottor Solerio. Per concludere questa parte, io
voglio ancora una volta in finale esprimere un ringraziamento affettuoso, sentito, al dottor
Alessandro Solerio per quello che ha fatto per me, alla dottoressa Nervi che mi ha consentito di
conoscere il dottor Solerio e ultima la signora Angela Fasce, l’infermiera dello studio, che mi
sopporta tutti i martedì o i venerdì quando vado. Ho finito la parte mia, ma resta la parte di mia
moglie perché guarire la neoplasia è un conto, è più difficile, ma altrettanto difficile è guarire una
donna che ha avuto e che ha i disturbi di mia moglie, in sette o otto minuti vi dico tutto. Tredici anni
fa io e mia moglie eravamo nella cittadina Svizzera di Briga, abbiamo mangiato, lei aveva qualche
brividino , ha preso una compressa di Cemirit, cioè un’aspirina, acido acetilsalicilico, arrivati a casa
alla sera mia moglie ha avuto una crisi allergica tipo shock anafilattico, io le ho dovuto fare il flebo-
cortid, dopodiché mia moglie andava dal primario medico del mio ospedale, dove faceva il prist, il
rast, le prove iniziali, le prove allergiche, risultava allergica all’acido acetilsalicilico, al vino e a
diversi medicamenti e cominciava una terapia con polaramin che è un antistaminico, un anti-
allergico, allora mia moglie non conosceva neanche lei il dottor Solerio; mia moglie, dopo qualche
mese, stava facendo tutte queste prove con i cerotti che le mettevano, un bel giorno consulta un noto
allergologo di Pavia il quale la vede e le dice: “Guardi signora, è inutile che lei perda tempo a fare
tutte queste prove allergologiche, lei ha questa allergia, se la terrà per tutta la vita- testuali parole,
"Prenda il Polaramin tre volte al giorno, e così è risolto il problema” E mia moglie ha iniziato con il
Polaramin, parlo di tredici anni fa, e ha continuato riducendo poi questo Polararmin a due e poi a
uno. Ma sei anni fa iniziavano delle menoraggie, cioè sangue con le mestruazioni, con lunga durata
di queste mestruazione, veniva visitata da due illustri primari, tutti e due valenti, uno in pensione e
l’altro attualmente in servizio, e le veniva prescritto un trattamento di Tranex fiale preso per bocca
tre volte al giorno, queste fiale provocavano a mia moglie dei dolori e bruciori, gastralgie quindi,
dolori gastrici e bruciori nella minzione, poi veniva prescritta una terapia ormonale, prima il
Primolut e successivamente il Provera G da 5 mg, una compressa al giorno, nel 97 facendo
un’ecografia, veniva diagnosticato un utero fibromatoso, e fatto un raschiamento. Il 30 maggio del
98 mia moglie si è fatta visitare dal dottor Solerio, il quale, per queste crisi urticarioidi, per queste
menoraggie e per questi disturbi gastrici, dopo averla visitata e testata, le ha detto: “Guarda che
anche tu hai un’intolleranza verso il frumento, come tuo marito, devi togliere.. e le dava una cura
diversa, io ho l’acidum Malicum come catalizzatore, a mia moglie invece è stato dato l’acidum
alpha cheto glutaricum, più altri prodotti. Allora questo accadeva nel maggio del 98, dopo 15 giorni
sono scomparse le menoraggie, è scomparso il prurito, mia moglie non prende più niente, né
ormoni, né Tranex, né Polaramin e sta benissimo. Ecco io ho finito, ho detto quella che è stata la
mia esperienza. Grazie, per l’amor di Dio non è il caso di applaudire………..

Speziale: Anch'io ero a Valeggio e come quei pochi di noi che hanno visto il dottor Petrini allora vi
assicuro che io gli davo almeno 15 anni di più di oggi- Bene, questo caso verrà ripreso all’inizio del
pomeriggio dal dottor Solerio per continuare il suo discorso sui meridiani. La sua lezione su questo
caso, dopo la relazione di Petrini sarà più interessante. A questo punto invito il dottor Mascherpa
che si occupa di allergie dei bambini a raggiungerci e prendere la parola riferendoci la sua
esperienza.

Mascherpa: Sono un pediatra di Milano; la mia folgorazione si è manifestata non sulla via di
Damasco ma più modestamente davanti alla casella della posta dove ho aperto un invito ad una
dimostrazione di un apparecchio di bio-risonanza o terapia-mora. Io avevo già inviato in Svizzera
alcuni miei piccoli pazienti per essere sottoposti ad indagine di intolleranza, di allergia, con questa
metodica, mi ha incuriosito poter verificare di persona il suo funzionamento, ho accettato l’invito,
ho assistito con crescente interesse alla presentazione e alla fine, entusiasta, ho acquistato la
macchina. Ero stufo di sentirmi dire “In Svizzera si va per tutto , per le sigarette, per il cioccolato,
per la benzina e anche per guarire”. Francamente non è stata una passeggiata alla mia età, già
oberato di lavoro, intraprendere questa nuova via che richiede parecchio tempo di studio,
spostamenti frequenti e anche un certo impegno economico, tra parentesi da poco mi ero iscritto a
un corso di omeopatia, non pensavo, lo confesso, di esserne così interamente coinvolto ma oramai
c’ero dentro. Mi sono accorto ben presto che lo studio non sarebbe finito mai e benché dentro di me
scalpitassi per il desiderio di cominciare ad applicare questa nuova metodica sui miei piccoli
pazienti, non mi sentivo sicuro e rimandavo continuamente. Ero intenzionato ad impiegare la mora
non solo per la ricerca ma anche per la terapia impiegando prodotti omeopatici. Mi rivolsi allora al
dottor Solerio per avere indicazioni in questo senso e fu il mio mezzogiorno di fuoco, ovvero la
seconda folgorazione, questa in una cabina telefonica. Non era stato facile parlare direttamente con
lui ma quando ci riuscii, trovai una persona disponibilissima che si schermiva delle mie scuse e
parlò con me per più di mezz’ora e mi disse una frase che mi aprì nuovi orizzonti “Seguire solo i
bambini?, ma dovrai ampliare le tue applicazioni, anche gli adulti, vedrai, è come entrare in un
computer, poi non ci esci più” Mi lasciò sconcertato. E mentre ribattevo. ”Ma io voglio fare il
pediatra!”, mi chiarì anche che non avrei potuto basarmi sulla sola macchina, che sarebbe stata il
supporto, ma dovevo impiegare l’omeopatia, cioè il rimedio omeopatico e dovevo integrare in
modo importante la parte diagnostica. Rimandai ancora a questo punto, l’approccio coi pazienti
intraprendendo nuovi studi, nel contempo ebbi un incidente di percorso, un infarto. Durante la
convalescenza vennero da me i soggetti cavia, tra i primi la Sig.na Benassi che è qui presente,
presentatami da un collega pneumologo di un ospedale dell’hinterland milanese. San Donato
Milanese, che mi dichiarò :”Se riesci a fare qualcosa per questa paziente vuol dire che la nuova
strada è valida” In realtà era approdata in quell’ospedale dopo pellegrinaggi da un istituto milanese
all’altro e specialisti notissimi, notissimi vi dico. Umiliata, debilitata, con le funzioni alterate dalle
dosi massicce e prolungate di cortisone, quando si presentò assumeva questa roba, cioè doveva
assumere dalle 10 alle 14 pastiglie al giorno, cioè la signorina qui presente era epilettica, prendeva
Depachin, questo a 27 anni, aveva dell’osteoporosi, prendeva del Diidrogil, dico i preparati perché
se ci sono dei medici così almeno capiscono quale fosse la terapia di allora che prendeva questa
signorina, poi per un adenoma ipofisario iatrogeno, cioè iatrogeno perché procurato naturalmente da
continue terapie di tipo ormonale, prendeva Eutirox 100, Fartulal, prendeva del Diane, la pillola
anticoncezionale. Prendeva i cerotti per avere le mestruazioni che non ha mai avuto: per l’asma,
perché era un’asmatica pazzesca, prendeva il Deflan 15 mg, al mattino, 15 al pomeriggio, Diffumal,
Teofillinico,..Ventolin, Tinset, Allergodil e faceva l’aerosol una o più volte al giorno di Breva ,
Clenil, Lomudal , chi è allergico questi preparati li conosce benissimo; faceva una flebo che faceva
l’amico pneumologo, un due tre volte alla settimana, no una volta per notte.. Immaginate un
po’.voi, Il medico che abitava nella stessa casa la sentiva ansimare la notte perché aveva la finestra
vicino alla sua, dove dormiva lei, quando la sentiva ansimare scendeva e le innestava la flebo.

Speziale: Altrimenti era lui a non dormire……….

Mascherpa: Si, effettivamente, altrimenti non dormiva. Tefamin, e Flebocotrid o Bentelan… poi
prendeva per la gastrite procurata da tutte queste medicine, Mepral, Moduretic, inoltre la signorina
aveva la barba, sì, aveva la barba: quando è entrata da me io mi sono spaventato, ma io faccio il
pediatra, trattandosi di una cavia l’ho presa ben volentieri, tanto è vero che gliel’ho detto.” Senta, lei
fa la cavia da me perché io lavorato sulle cavie per un anno prima di poter professare effettivamente
su questo nuovo tipo… Sì, ho avuto le cavie per un anno che erano i miei pazientini che i genitori
mi portavano perché conoscendomi da più di trenta anni, mi portavano questi bambini per testare,
anche per credere nella macchina, perchè la macchina i tedeschi me l’avevano data in prova per 10
mesi e m’avevano detto, se non avesse funzionato o non fossi riuscito ad usarla, di mandargliela
indietro e m’avrebbero restituito i soldi naturalmente trattenendosi un quid per il prestito. Alla
paziente, ho fatto subito la prova sulla candida perché nell’anamnesi la paziente mi aveva detto che
aveva una candida dalla bocca agli organi genitali. Facciamo la prova della candida; mi risulta
positiva, io avevo fatto un corso a Monaco di Baviera sulla macchina dove mi avevano detto
:”Quando trovi la candida lascia perdere la ricerca delle altre intolleranze, cerca di debellare la
candida".Siccome sulla macchina ci sono dei programmi, io ho fatto i programmi sulla candida,
però dovetti dare anche una dieta sulla candida che comportava eliminazione del frumento,
eliminazione dei lieviti, eliminazione dello zucchero e così via. Non le testai però l’intolleranza
primaria perché mi dissero al corso di Monaco di Baviera che i pazienti con candida diffusa
conveniva testarli dopo la terapia; ovviamente durante la terapia cominciò a diminuire la candida e
a migliorare lo stato asmatico. Lei dormiva con quattro cuscini sempre, sul tavolo, tentai di
diminuire il cortisone, anzi dopo aver fatto la terapia della candida per un mese, la madre arriva da
me e mi dice “ Ma dottore, ma cosa ha fatto a mia figlia!” Io mi sono spaventato, “ Ma signora, ma
cosa mi dice” Io non vedevo lei, lei era ancora sull’ascensore… io.. in quel momento.. mi sarebbe
venuto un altro infarto... allora dico ”Signora ma cosa ho fatto?” “Mia figlia non dorme più con
quattro cuscini, dorme con un cuscino, ogni tanto la vedo, quando io vado a controllarla, non dorme
neanche su quel cuscino, dorme sul materasso e basta” “Io non ho mica fatto niente” Mi
meravigliavo ed ero strabiliato da questa situazione. La fesseria che feci invece fu quella di aver
tolto il cortisone completamente e di averle dato un preparato, dato dalla macchina, preparato
informativo, cioè dal cortisone ero passato al cortisone caricato nelle gocce Mora, dal cortisone
chimico al cortisone fisico. Io pensavo di togliere il cortisone gradatamente dando l’altro, se loro
dicono che va bene così, ma, dopo tre o quattro giorni, asma di nuovo; allora, dico, qui non riesco
più a fare niente, è inutile che io stia qui a continuare sulla cavia adulta, io poi non volevo creare
delle situazioni di vantaggio.alla paziente e allora la mandai dal dottor Solerio e gli rifilai la patata
bollente: avrebbe dovuto lui arrangiarsi un pochettino. Solerio le riscontrò un’intolleranza al
frumento. Cominciò l’iter terapeutico Techineos, prodotti omeopatici, risonanza, mantenimento di
alcuni prodotti chimici per non fare la fesseria che ho fatto io, poi dopo, gradatamente venivano
tolti; di settimana in settimana rimarcavo un miglioramento notevole, non più quattro cuscini dietro
la schiena, non più flebo di notte dal medico curante che me la inviò. I test sulla tiroide, aveva dei
test fuori norma, aveva dei test che davano un ipotiroidismo notevole, si erano normalizzati, non
più crisi epilettiche, non prendeva più il Depachin. Veniva mantenuta la terapia cortisonica
scalandone gradatamente la dose, cioè si riduceva un milligrammo ogni due mesi circa di terapia.
Incominciava una vita normale per la paziente e ricominciava anche a lavorare. Ricevetti una
telefonata da un collega di un grosso ospedale di Milano, da un endocrinologo di chiara fama di
Milano, il quale mi telefona e mi dice “Ma senti un po’, tu cosa fai, non fai il pediatra?” “Sì faccio il
pediatra“ “Come mai tutti gli esami sulla tiroide, gli esami della LDH, le FSH e così via, che mi ha
portato la mia paziente sono tutti normali?” “ Ma sai, io faccio la Maga Mago, faccio il mago
Merlino, dico, ma come ti posso spiegare per telefono, vieni da me, ti faccio vedere cosa sto
facendo e poi ti do delle indicazioni” Mi fa “ Ma sai, ho parlato con un altro luminare dell’ospedale
di Niguarda allergologo il quale mi ha detto che tu fai del placebo e della medicina psicosomatica”
“No, gli ho detto, non si tratta di placebo, ma se il placebo fa qualcosa ben venga il placebo, se si
tratta di medicina psicosomatica non ne ho le capacità per poterlo fare” E allora dico” No guarda,
questo non l’accetto, perché io faccio la scoperta dell’allergia, dell’intolleranza ai bambini dai 10
giorni in su, modifico l’alimentazione e vedo che i bambini stanno bene, li porto sull’anno e poi
gradatamente incomincio a dare qualcosa di più, mentre sul bambino normale si porta sui 6/7 mesi
poi si comincia a cambiare l’alimentazione, quelli li porto un pochino più avanti, cioè dò lo
stimolo” " Va bè ‘’ lui mi dice ed io continuo : “ Voi avete delle cattedrali talmente grosse che non
volete aprire manco una porticina a nessuno, io almeno dico :così ho allargato le mie vedute; io
faccio anche il medico tradizionale perché se c’è da dare l’antibiotico, quando c’è una
broncopolmonite io lo dò, non riesco a trattare altrimenti; c’è, non so, un’angina streptococcica, io
dò l’antibiotico, sono tranquillo almeno, ma dico ma voi non fate niente per capire, gli interessi
sono talmente grossi, i vostri, che vi chiudete con il vostro paraocchi e andate avanti in questo
modo". Allora la signorina ricominciava una vita normale alla quale non aspirava più, ricominciava
a lavorare e si ripresentavano le mestruazioni…….Perché mi chiedete dopo quanti anni ? Dopo
parlerà anche lei perché è giusto che parli anche lei che è la diretta interessata, dopo quanti anni ?

Signorina : Puntuali dagli undici anni, io ho 32 anni, le prime mestruazioni spontanee sono venute
a 11 anni, poi sono sempre state provocate, quindi io una mestruazione spontanea, sana, diciamo,
non l’avevo mai avuta fin dall'infanzia. Era sempre stata guidata da ormoni su ormoni su ormoni su
ormoni….quindi per me è stato quasi un miracolo, io quando ho visto le mestruazioni sono rimasta
senza parole..

Mascherpa: Dopo il Lilium

Signorina: Dopo una sola fiala di Lilium, una sola fiala, quindi dopo i quintali di ormoni,
chiaramente seguivo una certa terapia, una certa struttura, il Lilium era entrato a far parte perché
curava il mio ovaio, adesso io non so esprimermi con termini precisi, io non sono medico,
comunque questo è il fatto. Dopo la prima visita con il dottor Solerio che aveva riscontrato appunto
l’intolleranza al frumento, avevamo incominciato a curare questi organi malati e con pazienza,
preciso con una grande fermezza da parte del paziente perché la dieta è molto difficile. Penso lo
siano tutte le diete per le intolleranze ma quella per il frumento che è quella che conosco, l’unica
che conosco, mi è sembrata molto impegnativa, non ho fatto nessuna fatica a farla proprio perché
probabilmente avendo visto il tunnel e uscendo alla luce, diventa tutto più facile. Quindi dopo aver
fatto tutte queste terapie, si era riscontrato che il mio ovaio aveva qualche problema e di
conseguenza era stata aggiunto , a tutta la terapia che facevo , il Lilium e subito dopo la prima fiala
io avevo riscontrato la ricomparsa spontanea del ciclo.

Mascherpa. E così sto per finire. Il suo sogno oramai perso in tempi precedenti ritornava alla
ribalta, sì questa ribalta, perché la signorina che mi sta di fronte, oggi fa la regista teatrale. Un sogno
che aveva già maturato precedentemente e che poi era stato accantonato per la sua patologia che era
diventata sempre più grave ; adesso è ritornata e quindi è merito del dottor Solerio, anzi pregherei il
dottor Solerio di fare una scuola.

Solerio: Fare una scuola è una grossa responsabilità perché per insegnare ci vuole la superbia.

Mascherpa: No, tu non sei superbo, dai

Solerio: Poi ci vuole il coraggio di insegnare i propri errori perché, attenzione, in ogni
insegnamento c’è un pezzo di verità e un pezzo di errore.

Mascherpa: Va beh, ma scusa, anche la medicina tradizionale fa degli errori, se tu non facessi
errori saresti un mostro, quindi gli errori servono eccome, tu saresti un mostro e non lo è nessuno,
quindi tu farai i tuoi errori ed è giusto che tu li faccia, il problema è di ammetterli, e basta, perché se
uno non li ammette allora sbaglia sempre.

Speziale: Posso spezzare una lancia a favore della ritrosia di Alessandro nel fare la scuola, posso?
Ci sono due cose su cui volevo intervenire così a braccio: una è di convincere gli altri.Mi trovo
anch’io ogni tanto a discutere con medici cattedratici di queste cose, di solito incomincia al
ristorante quando io complotto con il cameriere, allora innesco una curiosità, da lì dico “Guarda ma
è una cosa complicata……..” “No..no…no…parlane subito, io sono apertissimo..” Io sono arrivato
ad una conclusione, dobbiamo capire dal punto di vista sociologico che non ci sono solo interessi
economici, diciamo di struttura, della medicina che sicuramente influenzano, ci sono anche delle
angosce profonde. Il medico più di ogni altro professionista ha a che fare costantemente con il
pericolo della morte, lotta in maniera diversa a seconda della specialità, quotidianamente, con il
rischio iatrogeno. Prima si parlava di rischio iatrogeno, che vuol dire per chi non conosce il greco, il
medico che ammala il paziente che lo fa peggiorare anziché aiutarlo, quindi lotta da sempre con
tutta una serie di pericoli quindi, che lo sappia o no, a livello inconscio lo sa sempre, corre il rischio
di fare del male, quando addirittura di portare alla morte il paziente; allora queste sono angosce
molto forti e le scuole di medicina che insegnano quello che sembra il meglio in quel momento
storico, creano anche , questo è il mio punto di vista, delle forti difese, non a caso Ascleppio ha
dovuto essere idealizzato come un dio, viene fatto dio e poi si passerà ai giuramenti quindi c’è una
fortissima tensione, c’è una fortissima angoscia rispetto a un agire quotidiano. Allora, man mano
che il carattere si forma, quotidianamente, dieci, cento volte uno deve crearsi una corazza contro
quello che è un’angoscia rispetto a ogni piccola prescrizione, nasce l’esigenza di possedere un
sapere assoluto, siccome questo non c’è, uno non può dire la medicina è arrivata a un punto in cui
conosce… questo non lo può dire nessuno perché la cultura nostra ormai ce lo proibisce, allora si
ricorre a qualche cosa, e questo è ben noto a chi studia i problemi psicologici dei gruppi, che non
sarà la migliore, ma è l’unica che c’è. Io volevo concludere con una famosa battuta dello scrittore
Pio Barocha, un grande scrittore basco molto amato da Hemingway, il quale un giorno viene
avvicinato da un appartenente a una setta, non so quale setta fosse: costui cerca di convincerlo a
passare alla sua religione, e Pio Barocha risponde :” Guardi, se io non credo nella mia religione che
è quella vera, si figuri se credo nella sua” . Io credo che i medici abbiano un po’ questo problema
senza però l’autocoscienza il senso dello humour di Pio Barocha, quindi io direi che è inutile
insistere, occorrono vie traverse e devo dire che in questo senso Solerio ha avuto un senso animale
di come.. lui non impone mai, perché ha capito che è inutile anzi si creano delle resistenze
maggiori. La scuola poi, le scuole, le istituzioni servono anche, questo non sono io a dirlo è un
grosso sociologo americano, servono anche per passare quello che non si sa, uno non sa una cosa la
insegna, adesso questo è un paradosso ma le scuole istituzionalizzano il non detto, le istituzioni si
basano molto spesso sul non detto, le regole delle istituzioni predicano una cosa e ne praticano
un’altra, quindi ci sono dei problemi molto molto grossi e la responsabilità per chi ha già un grosso
carico di pazienti, come sappiamo, chi ha fatto la fila sa , ha il dottor Solerio, quello di assumere
una scuola, veramente non ce lo troviamo più come medico, ragazzi, non ce lo troviamo più, perché
se si impegna di là, cosa che non sa fare per fortuna con la stessa intensità con cui cerca di vedere il
maggior numero di pazienti possibili, lui diventa matto e lo perdiamo come medico. Questo lo dico
anche se devo confessare che sono stato uno dei primi a insistere perché facesse una scuola, poi ci
ho ripensato nottetempo e adesso questo è un mea culpa e credo tu lo gradirai perché ogni tanto c’è
qualcuno come me, ingenuo, che ti propone questa cosa. Nemmeno questa è una scuola perché qui
noi veniamo per molti motivi però ci sono dei medici, che non saranno una scuola ma che già si
selezionano e oggi hanno parlato due, tre medici che hanno appreso da lui, ecco forse
accontentarsi di questi piccoli passi è l’unica cosa ragionevole che possiamo fare, chiedo scusa per
questa interruzione. Direi che sono stati toccati alcuni aspetti fondamentali ora c’è anche un altro
problema su cui vorrei tu dicessi, poi ti cedo subito la parola, di
parlarci anche della candida e delle istituzioni a livello europeo, quindi gli lasciamo la parola
pregandolo anche di riprendere un po’ i temi che sono stati toccati. E io invece vorrò parlare poi di
teatro con la signorina

Mascherpa : Visto che ho portato un bel malloppo e che ho fatto anche fatica a portarlo, queste
sono le cartelle cliniche della signorina qui presente. Ho fatto fatica a portarle ma con
soddisfazione…

Solerio: Dal loro volume direi che sono state un grosso costo per il contribuente italiano. Allora sia
Alberto che Mascherpa hanno accennato a gocce, in un certo senso, perché Alberto ha parlato di
interleuchina, in realtà l’interleuchina che ha fatto lui non è l’interleuchina in quanto lui non ha
assunto nessun rimedio chimico, nessuna molecola di interleuchina, semplicemente, come ha fatto
Mascherpa con il cortisone, per meglio capire i concetti, con l’apparecchio Mora si caricano delle
gocce, partendo da un’informazione che in parte è chimica e in parte è elettromagnetica di un
farmaco, l’apparecchio Mora trasmette le frequenze dell’interleuchina o del cortisone in una
soluzione che viene informata delle frequenze per cui l’assunzione delle gocce significa assumere
un’informazione elettromagnetica e non assumere delle molecole, questo per la migliore
comprensione. Un’altra cosa che vorrei dire, ma serve solo per i sanremesi, la Pia ha detto che parte
da Sanremo e va a San Martino e tutti i sanremesi sono rimasti sconcertati perché San Martino è una
frazione a 1,4 chilometri dal centro di Sanremo, invece… ma per noi sanremesi San Martino è
sempre San Martino dove c’è lo stadio, dove giocavamo a pallone. Invece la Pia oggi va al San
Martino, ospedale di Genova e comincia il master di omeopatia che è riservato a medici che
vogliono diventare ufficialmente omeopati. La medicina ufficiale, da quest’anno, riconosce,
attraverso gli ordini dei medici di Roma e di Genova e alcune istituzioni universitarie come quella
di Siena e di Perugia, l’esistenza dell’omeopatia, quindi viene istituito un albo dei medici
omeopatici presso gli ordini dei medici e accedono a questo albo i colleghi che frequentano i master
di omeopatia triennali riconosciuti che verranno via via istituiti; ne parte uno a Roma alla fine di
novembre dove io ho avuto l’onore di essere convocato per entrare nel corpo docenti. La Pia invece
inizia oggi il corso di Genova, ed è una cosa bella perché incontra Franco Solerio, che è il mio
primogenito; si è laureato la settimana scorsa e quindi, come quel famoso quadro e quelle sculture
dove il meno giovane tira per mano il più giovane, oggi la Pia incontra Franco e vanno a studiare al
master di omeopatia a San Martino…. Magari visto che siamo a caldo facciamo vedere un lucido,
così parliamo di Petrini. Riprendiamo i meridiani di agopuntura ( fig. 4 ) . Questo che vedete
disegnato in violetto si chiama meridiano della vescica, vescica vuol dire vescica urinaria e quindi
vuol dire vie urinarie. Allora, se ritorniamo alla sua storia delle soppressioni medicamentose, a
quanto ha ricordato la Pia , vado un po’ a braccio perché il caso per il passato non lo ricordo
perfettamente-, ipertensione, terapia dell’ipertensione con gli anti ipertensivi, ipertensione, fattore
causale: sovraccarico renale, sovraccarico renale ove si è verificata la cancerizzazione; lui è iperteso
e assume degli anti ipertensivi, gli anti ipertensivi creano un ulteriore sovraccarico sull'apparto
urinario, e quindi allarme lungo il meridiano della vescica e qui vedete il meridiano vescica sulla
fonte da cui derivano tutte le sue sinusiti frontali e tutte le sue riniti. Quello era un modo di leggersi,
se lui avesse saputo leggersi avrebbe pensato ad un allarme rene vescica, e quindi sarebbe andato a
cercare che cosa squilibrava il sistema, non fare una soppressione, nascondere il sintomo
ipertensione ma andare a cercare le cause. Poi c’è stato un intervento ulteriormente soppressivo
anche se un pochino più innocente, nel senso che qui è intervenuto un agopuntore e ha cominciato a
trattare vescica e a trattare intestino che è l’altro meridiano in gioco in una situazione del genere,-
sulla stessa figura vedete il ventesimo punto dell’intestino, ( nome cinese: la porta dei profumi ) ,
l’ultimo punto del meridiano di agopuntura dell’intestino mette in relazione intestino e vie
respiratorie, stimolato, apre il naso, ma causa crisi a livello urinario; quindi la terapia locale di
agopuntura che era stata istituita trattando punti locali: il primo punto della vescica ed il ventesio
punto dell’ intestino è a sua volta una terapia soppressiva nel senso che attua un mascheramento del
sintomo; curi l’ effetto, sintomo locale, e non curi la causa , questo può produrre una scomparsa dei
sintomi ma una riverberazione della sintomatologia di nuovo sull’ organo cha ha dato inizio alla
malattia;di qui rimetti in atto la patologia renale che è quella che dà ipertensione renale ma aumenti
la possibilità di cancerizzare l’ organo rene ed è stato quello che è successo nel ‘93.

Petrini: Quello che il dottor Solerio ha detto corrisponde; io l’ ho omesso per questioni di tempo ,
nella mia relazione, avrei dovuto dirvi che in realtà la mia malattia non è cominciata nel ’93, non è
cominciata solo con quelle sinusiti ma anche con delle crisi ipertensive e la prima crisi ipertensiva
grossa io l’ho avuta esattamente 6 anni prima : mi trovavo in carcere, perché ero anche il medico
del carcere di Tortona ed a un certo punto ho incominciato ad avvertire delle vertigini con vomito;
le guardie mi hanno coricato sul lettino della caserma, poi, siccome non passavano questi disturbi,
sono andato al Pronto Soccorso dell’ospedale e lì i medici volevano ricoverarmi: avevo 220 di
massima e 125 di minima. Quindi io ho sempre sofferto di ipertensione, però, dato che mio padre
era iperteso, poiché il primario medico mi aveva fatto fare le prove renali e la creatinina e
l’azotemia risultavano normali, io vivevo beato e tranquillo che fosse una ipertensione di tipo
essenziale, cioè non legata al rene; ora vedendo i meridiani e l’illustrazione che il dottor Solerio ci
ha proiettato capisco che è vero anche questo fatto dell’ipertensione; queste crisi ipertensive
iniziarono nell’88, si ripeterono nell’89 e nel ’91 quando ero in pieno ufficio di direzione;
cominciavo a vedermi girare tutto attorno, vomito, situazione penosissima; mi ricoverarono in
medicina sempre per questa crisi ipertensiva; ho voluto riferire questo per dire che è vero, nella mia
storia, nella mia anamnesi, c’era questa grave ipertensione e c’era la sinusite.

Solerio: E' molto importante quello che dici: per finire il discorso, pensate che nel prosieguo della
storia lui ha avuto degli altri avvertimenti "mafiosi" che sono quelli del famoso 14 di aprile, nel
senso che la terapia Techineos con l'eliminazione dell’allergene, tutte le frequenze omeopatiche,
tutte le frequenze del Bicom, hanno condizionato una superficializzazione della malattia e lui ha
avuto uno zoster qua’, sulla fronte, cioè lo zoster è rinato nel territorio vescica che vuol dire vie
urinarie: -é il discorso di prima-, il meridiano di agopuntura è il canale di scolmo…..

Pia :Labbro vescica, ha detto

Solerio: Labbro vescica intestino, per cui la soppressione con l’aciclovirus era un errore; lo è stato
in parte e di lì è partita di nuovo la focalizzazione sul mesentere. Favorire l’eliminazione della
malattia e la superficializzazione è un concetto che viene dalla medicina vecchia, perché sia
l’agopuntura che l’omeopatia ti dicono “ Le malattie guariscono dall’interno verso l’esterno” Il
cattivo medico cura la superficie e ammala il profondo, cura le barriere e ammala la carne; le
barriere sono la pelle e le mucose, per cui lo zoster soppresso ha rimesso in moto la cancerogenesi.

E’ interessante vedere il capo, perché nel capo avete meridiano della vescica, meridiano
dell’intestino, poi avete, in giallo, meridiano dello stomaco, vedete che percorso difficile fa, e poi
avete il tenue che è il rosso; in questa zona voi avete rappresentate tutte le mucose dell’apparato
digerente, compresa la vescica biliare che è un pochino più lontana ma è sulla via digestiva, per cui,
quando raccogliete messaggi a questo livello, dovete pensare che la malattia è nelle mucose
digestive, mentre invece quando raccogliete messaggi a questo livello dovete pensare che la
malattia è nelle mucose genito-urinarie. A questo proposito vi racconto un fatto interessante:
paziente che telefona: ”Ho una cistite emorragica- mi è successo”, era un paziente a dieta da tempo,
eliminava il latte e andava bene, aveva dei problemi prostatici di nicturia ed iscuria, difficoltà
urinarie, che si erano risolti- Telefona con una cistite emorragica, poi arriva in studio, e racconta la
storia, dice “ Sa, una settimana, dieci giorni fa sono venuti degli ospiti dal Piemonte, mia moglie ha
fatto un buonissimo gelato e io non ho resistito e ho avuto una cefalea frontale che mi è durata una
settimana, alla fine della settimana ero stufo e ho preso degli analgesici, dopo due giorni di
analgesici, qui non avevo più niente però avevo la cistite emorragica”. Quindi avete di nuovo un
bellissimo caso di soppressione, l’infiammazione della mucosa, l’errore alimentare famoso che
infiamma il viscere e questi, prima di ammalarsi, deriva il suo squilibrio energetico sul meridiano
della vescica, cefalea frontale che non passa mai; nel momento in cui lui prende analgesici e fa una
soppressione, rimanda la malattia al mittente nel senso che la vescica finalmente gli dà il suo
allarme. Facendo terapie energetiche come l’agopuntura di solito vedete il contrario, cioè
cominciate a trattare una sciatalgia che origina dalla quinta radice lombare,- magari oggi se
abbiamo tempo vediamo il meridiano della vescica-, la quinta radice lombare corrisponde
all’innervazione dell’intestino, dopo 48 ore vi telefona il paziente che sta avendo una terribile
diarrea, vuol dire che voi col vostro trattamento avete favorito una crisi di eliminazione, l’allarme
intestino, lo sciatico si è alleggerito, mentre il paziente sta derivando la sua malattia. Tutte queste
reazioni di aggravamento o di eliminazione che sono bene accolte dalle terapie energetiche come
l’agopuntura e l’omeopatia, col passo successivo, cioè il Techineos, scompaiono, nel senso che,
rimuovendo l’antigene alimentare cosiddetto primario, riequilibrando il sistema immunitario che è il
guardiano che sta a livello delle mucose, non avvengono le reazioni di eliminazione o di
aggravamento, per cui il paziente correttamente a dieta fa la sua agopuntura, il suo mora, le sue
terapie omeopatiche e non ha abitualmente crisi di eliminazione, cioè non sposta i sintomi da un
organo all’altro, da un organo profondo a un meridiano di agopuntura superficiale. A questo punto
forse..

Speziale: Questo è un discorso un po’ complesso, penso che non tutti abbiano capito questo tuo
ultimo concetto, chi ti conosce già da un po’ ha capito perché lo ha sperimentato sulla propria pelle,
nel pomeriggio, se hai voglia di ricominciare, rispieghi in termini più semplici.

Solerio: Era per questo che, avendo questa sensazione. avrei gradito che qualcuno facesse qualche
domanda in modo che capiamo cosa è stato compreso e cosa non è stato compreso, se qualcuno
vuole alzare la mano..

Voce maschile: Dottore, sono io, si ricorda che le ho telefonato per quel dolore intestinale circa un
mesetto fa, ecco questo che io ho avuto può servire per spiegare quello che lei ha illustrato prima,
oppure è una cosa diversa?

Solerio: Può servire, però racconti un attimo il suo caso che io conosco ma gli altri non conoscono

Signore : Allora io sono stato a fare la visita di controllo a Sanremo dal dottor Solerio circa un
mese fa e il giorno dopo ho avuto un inizio di forti dolori alla zona del basso ventre, io non sono
medico, dolori intestinali, sono durati qualche ora, non erano molto forti, poi sono spariti, il giorno
dopo invece mi sono ritornati molto più forti, fortissimi quasi insopportabili con vomito e quindi
sono stato molto male, ho fatto una iniezione di Buscopan perché non ne potevo più, allora ho
telefonato al dottor Solerio per segnalare quello che mi era capitato e lui mi ha spiegato che
probabilmente, dopo la terapia, io non avevo eliminato le tossine che avevo accumulato
nell’organismo e che con la terapia erano state mobilitate….. e avevo bevuto poca acqua
probabilmente dopo la terapia, non so, questo è quello che mi è capitato , poi mi è passato tutto e..

Solerio: L’antefatto era una settimana di luna di miele con la sua fidanzata in Puglia …con relativi
errori alimentari.

Signore: Si ricorda tutto, è una cosa incredibile

Solerio: Ci siamo visti da pochi giorni…….

Speziale: La signora voleva parlare

Signora: Io sono allergica al pollo, quindi devo evitare pollo, tacchino e coniglio e mangiare la
carne con moderazione; in riferimento a quanto diceva prima il dottore, dolori che riguardano la
testa, io ho notato che tutte le volte che entro in contatto, anche solo casualmente col pollo, e a volte
anche con la carne e quindi carico in modo eccessivo il fegato, mi vengono delle terribili emicranie
collocate in un particolare punto del capo, cioè la nuca e poi di rimando sulla fronte; all’inizio
pensavo che fossero legati a problemi di cervicale, però ho dovuto dare, come mille altre volte,
ragione al dottor Solerio, che c’è una stretta connessione nel mio caso tra il fegato e il pancreas che
vengono sovraccaricati e l’incontro con la carne.

Solerio: Grazie. E’ una testimonianza in più di questo discorso, la mucosa digestiva che si attiva a
livello sistema immunitario, cioè sistema di difesa nei confronti di un antigene alimentare, dà degli
allarmi, gli allarmi possono essere l’organo stesso come nel caso del paziente della luna di miele o
possono essere semplicemente il meridiano di agopuntura dello stesso organo o degli organi in
equilibrio di energia; qui entriamo in un argomento un po’ più complesso che sono le regole di
conservazione dell’energia dell’agopuntura, i cinque elementi.. per sommi capi, cioè un organo si
squilibra ma non necessariamente questo squilibrio lo leggiamo sullo stesso organo o sul suo
meridiano ma lo leggiamo sugli organi in equilibrio di energia per cui in una patologia a carico
della mucosa dell’intestino, siccome l’organo accoppiato all’intestino sono le vie respiratorie,
possiamo avere uno squilibrio che nasce nell’intestino con un alimento e poi vedere una bronchite
nello stesso paziente in assenza di sintomi intestinali o possiamo anche avere una sintomatologia
dolorosa sul meridiano delle vie respiratorie, però a monte abbiamo uno squilibrio iniziale sulla
mucosa intestinale ecco questo è il discorso per cui leggere i meridiani di agopuntura e interpretarli
può essere un modo di capirsi e di fare risparmiare lavoro ai medici. C’è qualche altra domanda?

Voce maschile: Io sono allergico al frumento, conosco abbastanza questo metodo e volevo però una
precisazione, nel senso: riguardo al disegno che abbiamo visto, l’ultimo disegno, andando un attimo
indietro, nel momento che io vado fuori dieta e che mi viene il mio maledetto raffreddore, vuol dire
che mi sono infiammato anche le mucose intestinali, per cui devo prendere i miei rimedi omeopatici
e non devo assolutamente curare questo raffreddore con altre cose che possono essere reperibili
comunemente; per esempio nel caso di mia moglie anche lei allergica al frumento, tutte le volte che
le viene mal di testa e si prende un Aulin, cosa succede?

Solerio: Beh se è allergica al frumento con l'Aulin assume della farina ed è malata due volte;
certamente di fronte ad un sintomo di emergenza anche il paziente con il mal di pancia ha fatto il
Buscopan, però magari assistito più da vicino, con una conoscenza omeopatica diversa, si poteva
intervenire con un rimedio omeopatico ed evitare di assumere un rimedio chimico; se aveva la
moglie esperta nello shiatsu poteva intervenire direttamente e provare a modificare lo stato delle sue
mucose digestive; l’intervento terapeutico è sempre mediato dalle capacità nostre o da quelli che ci
stanno intorno e dalla nostra conoscenza, certamente di fronte ad un sintomo di emergenza ”devo
affrontare una situazione acuta, grave e devo salvargli la vita”, la medicina della cattedrale di cui ha
parlato Mascherpa, che poi è la medicina comunemente addottata, ha il suo significato. Se la
famiglia mi chiede di curare una broncopolmonite in un anziano che reagisce malissimo agli
antibiotici e fa una condivisione di responsabilità, posso con i rimedi omeopatici e col Bicom
curare un infettivo grave che rischia la pelle, però abitualmente, onde evitare delle conseguenze di
tipo medico-legale, soprattutto se non lo posso assistere quotidianamente, gli darò degli antibiotici o
glieli farò dare dal medico che ha più vicino; siamo medici e non possiamo negare nessun tipo di
medicina, dobbiamo giocare a tutto campo però dobbiamo cercare di modulare i nostri interventi col
massimo risultato di efficacia e col minimo impatto negativo per il paziente.

Voce maschile. Ma nel caso di una terapia di questo tipo io do l’antibiotico per salvarti che fa il
danno maggiore, è uno scontro continuo..

Solerio: Esiste una dicotomia nel cervello del medico che fa queste cose perché chiaramente poi
devi fare delle scelte, ti devi collocare in un punto del campo e devi fare il centravanti o fare il
difensore, insomma, come ripeto, se io ho un paziente con la broncopolmonite e penso di poterlo
seguire quotidianamente posso anche pensare di curarlo come lo curavano i medici omeopatici alla
fine dell’ ‘800, all’inizio del ‘900, perché curavano sia la tubercolosi, sia le broncopolmoniti acute,
non c’erano gli antibiotici e quindi facevano spesso bene e guarivano brillantemente i loro pazienti.
Oggi se il paziente della broncopolmonite alla fine dei sette giorni se ne va al Creatore, parte una
carta da bollo, il giudice mi chiama e dice “Scusi lei gli ha dato gli antibiotici ?” perché la
broncopolmonite si cura con gli antibiotici e gli antibiotici salvano la vita ad un paziente con la
polmonite.

Altra voce maschile: Senta, prima ha accennato al fatto che nell ’800 si curava molto con
l’omeopatia, come mai successivamente c’è stata una inversione di tendenza o comunque una
deviazione sul percorso; ce lo dica così ci illustra il perché oggi ci troviamo di fronte a questa
dicotomia, e poi volevo chiederle anche se in Germania, dove hanno inventato o creato questa
macchina moraterapica, si curano meglio di noi o hanno accettato meglio di noi questo tipo di
terapia o se esiste, perché non lo so se esiste o meno.

Solerio: Il dottor Pierre Schmidt che è stato un grande divulgatore dell’unicismo in omeopatia
diceva “L’omeopatia è una medicina di élite”, non parliamo di una élite economica, ma di una élite
intellettuale, bisogna capire lo strumento del medico e non tutti sono in gradi di capire. “ Dottore io
ho mal di testa e mi prendo 5 Optalidon, li prendo tutti i giorni e mi passa il mio mal di testa e sono
felice di questo risultato” Questo non è un discorso di élite intellettuale, nel momento in cui il
paziente fa un passo avanti e dice: “Io voglio cercare di capire perché ho mal di testa, cioè cercare
di risparmiarmi gli Optalidon” farà una ricerca, cercherà il terapeuta che, mettendo in atto una
medicina che erroneamente viene chiamata alternativa, ma comunque una medicina che è diversa
dalla "cattedrale" di Mascherpa, otterrà dei risultati più o meno brillanti a seconda del suo livello di
conoscenza. La medicina è un’arte individuale, nel senso che tu raccogli delle informazioni da un
paziente e per quel paziente prendi determinate decisioni,delle quali, se non fanno parte di una
cartella clinica, da un punto di vista medico legale puoi essere chiamato a rispondere. Certamente se
tu sei nel branco e applichi i protocolli o le cartelle cliniche che servono a uccidere i Di Bella
nessuno ti attaccherà mai perché hai fatto quella che è la prassi - e non canti fuori dal coro-.

Stessa voce maschile: Perciò qui non inviteremo mai il ministro Rosy Bindi o comunque un
ministro della sanità

Solerio: Ma, forse sì nel senso che se ha la voglia di vedere lo stesso problema medico da
un’angolazione diversa può avere un senso, certamente ognuno ha i suoi blocchi o le sue barriere,
come ha detto Roberto, più ce li togliamo e più evolviamo.

Voce maschile: Certo, la domanda iniziale dell’800 del perché e del percome.

Solerio: Si, ma nell’800 c’era moltissima omeopatia e c’erano anche molti medici che facevano la
medicina chimica ma voglio dire, con un criterio diverso, perché il medico di una volta,- io sono
figlio di medico, mio padre era nato nel 1903,- aveva una visione della medicina molto diversa dalla
medicina meccanicistica dei protocolli di oggi, nel senso che tante volte dava dei buoni consigli e
pochi medicamenti; lo stesso primario di medicina generale con cui ho cominciato a lavorare a
Torino , che oggi ha 78/79 anni, è un medico di una volta, la prima cosa che mi ha detto quando
sono andato in reparto è stata “Guarda che qui dobbiamo aiutare la natura a guarire, noi non
guariamo nessuno, dobbiamo semplicemente catalizzare qualcosa per cui quell’organismo va in una
certa direzione e consegue un risultato ottimale che chiamiamo guarigione” Il discorso della
guarigione, se andiamo a guardare le soppressioni dei sintomi, il mascheramento dei sintomi e le
metastasi, cioè lo spostamento delle patologie, diventa complicatissimo. Hanhemann diceva “Per
guarire bisogna rimettere in armonia l’energia vitale in modo che con un rimedio, con la virtù
medicamentosa di un rimedio, si ristabilisce uno stato di salute costante senza causare altri squilibri.

Signora: Volevo chiedere una cosa, dottor Solerio, io ho un’intolleranza al latte, cerco di prendere
tutte le precauzioni naturalmente per non mangiare alimenti che lo contengano; che previsioni ho,
tutta la vita io dovrò evitare di mangiare oppure prima o poi si guarisce?

Solerio: Ma questa domanda la fate tutte le volte….. Chi lo sa, siamo tutti felici e disperati
compreso il sottoscritto che fa la dieta da otto anni, ma siamo nell'ambito di una ricerca, la medicina
è ricerca, lei con questa eliminazione, con dei giochini che si chiamano frequenze omeopatiche,
magari col Bicom, ha ottenuto determinati risultati, dobbiamo parlare con la "cattedrale" a questo
punto, cioè con quelli che giocano col patrimonio genetico perché se l’imprinting è ereditario, fino a
che la "cattedrale" non tira fuori uno sciamano che dice -si fa in modo diverso per ricodificare il
DNA-, finché non esiste lo sciamano che ci cambia il DNA, noi siamo costruiti con questo tallone
d’Achille, lo chiami tallone d’Achille; è già una buona cosa averlo conosciuto onde evitare
l’infiammazione, l’invecchiamento, la cancerizzazione o per lo meno, cercare di rallentare questo
processo……C’è il sereno dottor Luigi Baratto.

Baratto: Condivido la disperazione

Solerio: Si capisce che lui, essendo un medico primario, ha un mucchio di marciapiede (leggi
esperienza dell vita)

Baratto: Quando mi dicono se deve durare tutta la vita io dico che la vita è piena di sorprese e
chissà che un giorno succeda qualche cosa, nel frattempo è così. Volevo soltanto fare due
osservazioni rispetto a quello che diceva la signora qui vicino, io penso che uno dei problemi per
cui, in qualche misura, un modello di lavoro energetico è diventato meno importante ed è stato
sostituito da un modello di tipo d’organo e chimico, in parte sia legato semplicemente al fatto che a
fronte della scoperta dell’importanza e della necessità di utilizzare dei mezzi di misura, l’organo
era misurabile, la chimica era misurabile e il campo energetico no, questo è un dato di fatto;
probabilmente questo discorso lo possiamo recuperare adesso perché il concetto di misura è
estensibile a dei fenomeni che erano prima assolutamente non misurabili, quindi penso che ci sia
proprio anche un problema di evoluzione storica; d’altra parte probabilmente un discorso energetico
che non evolvesse da una dimensione di misura, più di tanto non poteva crescere, non a caso poi
l’omeopata medio continua a rifarsi ai repertori di.. e poi gira che ti rigira è sempre lì, quindi in
qualche misura, credo che oggi ci sia qualche elemento in più. Io parlavo con un mio collega,
primario medico generale, è una persona di cui ho una grandissima stima nel senso che è un
conservatore anticonformista, e mi diceva: “Guarda che le cose che dici sono estremamente
interessanti, il problema è la misura” quindi credo che ci sia questo aspetto che probabilmente ci
darà delle novità grosse. L’altra cosa poi che volevo dire è questa: quando tu parlavi di cultura
elitaria ecc., quello che io ho capito, facendo il paziente ma poi cercando di studiare un pochino, è il
concetto di terreno, che è un concetto molto astratto, è molto difficile, ci capiamo tutti, basta dirlo,
ma poi cosa vuol dire non è facile, il problema è rinforzare il terreno e non sopprimere il sintomo,
io credo che questo sia un concetto che richiede una conoscenza della fisiologia, della fisiopatologia
ancora tutta da costruire perché dico questo? Perché tutto sommato una delle cose che mi sembra di
notare è che, in linea di massima, l’introduzione a livello di massa del modello omeopatico, del
modello agopunturistico che sta diffondendo tantissimo - non a livello di medicina accademica ma
comunque a livello di conoscenza diffusa, in fondo chi non acquisisce questo concetto di terreno, è
molto spesso vicino al concetto di soppressione, cioè faccio la soppressione chimica, l’omeopatica,
l’agopunturistica, quindi, secondo me, il problema di trasformare questi discorsi da discorsi
artigianali ma nel senso di bottega artigiana del rinascimento, a discorso scientifico è molto difficile
perché oggi il concetto di terreno comincia a essere chiaro ma è molto difficile da capire. Io vedo i
miei colleghi internisti intelligenti, cioè quelli che hanno un minimo di sensibilità, che dicono: ”Lo
so anch’io che non va più bene ma il terreno di sotto non riusciamo a coglierlo” Cosa vuol dire che
rinforziamo il terreno? Quindi probabilmente c’è una grossa difficoltà ad entrare in questo ambito,
quindi certa medicina diventa di élite nella misura in cui diventa patrimonio della gente che ha le
intuizioni, come te, tanto per capirci, ma è molto difficile da far crescere in termine di
comprensione, quindi diciamo che è tutto un discorso di cercare anche le giustificazioni scientifiche
ecco.

Solerio. Certamente, d’altra parte rientra qui il discorso della scuola: è difficile fare una scuola,
mentre invece è più facile far da catalizzatore; il seminario che si fa per i medici periodicamente
serve a catalizzare delle idee, poi ognuno riceverà delle informazioni e le rielaborerà alla sua
maniera. Se poi pensiamo al sistema immunitario, lì abbiamo un bel terreno; nel momento in cui tu
correggi il sistema immunitario hai una modificazione dell’equilibrio somatico ma anche una grossa
modificazione di quello che è l’emozionale del paziente e questo è già un buon riequilibrio del
terreno, di lì in avanti quando hai corretto il sistema immunitario e quindi hai avuto una
riverberazione sulla situazione emozionale, hai già fatto un grosso passo, il paziente diventa reattivo
nel senso che, se un trattamento di agopuntura fallisce in un paziente o una terapia omeopatica
fallisce oppure la terapia con i colori o con i metalli falliscono, parliamo di energia, se tu correggi
lo stato delle mucose digestive, di tutte le mucose e quindi correggi il sistema immunitario, ti
accorgi che mentre prima per curare la sciatica occorrevano otto sedute, nel paziente a dieta in tre
sedute hai risolto la sua patologia facendo equilibrio dell’energia; cioè una volta modificato il
terreno ti apri la strada ed entri molto più facilmente in un piano di efficacia ; è un po’ quello che
vede un agopuntore, come è successo a me, che pratica per anni: hai lo stesso paziente per la stessa
periartrite, a trent’anni guarisce in un mese e quando torna a quarant’anni guarisce in tre mesi e hai
difficoltà e poi la terza volta non guarisce più, vuol dire che la sua patologia comunque è andata
avanti, vuol dire che a quel punto devi modificare il terreno e certi mezzi non bastano, devi
inventare qualcosa di più e allora ti confronti coi discorsi che abbiamo fatto oggi, cioè cominci a
penalizzare il paziente e chiedergli una collaborazione che prima non ti dava, veniva, si faceva
mettere gli aghi e se ne andava, perché più hai una modificazione del terreno più diventa difficile
per il medico intervenire, diventa più facile intervenire con un medicamento chimico che gli dà un
beneficio accettabile dei suoi sintomi principali e magari gli dà qualche effetto collaterale
abbastanza trascurabile oppure gli dà degli effetti collaterali mascherati che lui non lega al farmaco
e poi il giorno che gli darà un’altra patologia, il farmaco assunto in precedenza sembrerà
assolutamente innocente; è qui che non è più medicina di élite nel senso che quando hai uno schema
puoi curare tutti con gli stessi farmaci per identità di patologie, fai delle buone prescrizioni, moduli
i tuoi farmaci chimici e vai avanti per la tua strada, però certamente aiuti i tuoi pazienti fino a un
certo punto, se vieni qua poi ti metti in discussione e dici “Io non li ho aiutati affatto”, questo è il
drammatico di chi viene ai seminari perché chi viene ai seminari per le prime volte, deve mettere in
discussione tutta la medicina che ha fatto fino a quel momento.

Speziale: Se mi permetti di aggiungere qualche cosa, il problema mi tocca abbastanza da vicino


come professore di medicina che fa spesso esami a studenti del quinto anno: si notano dei fenomeni,
anche da un anno all’altro: noi siamo sotto la pressione dell’aumento della popolazione,
dell’aumento del numero dei medici, io non sono ferrato in statistiche ma, quanti erano i medici
nella nostra regione quando tu ti sei laureato?, quanti sono oggi? C’è un aumento vertiginoso.
Allora la medicina che va per protocolli, come dicevi adesso tu, è di più facile somministrazione, ti
toglie le angosce,- non decido io ma decide il protocollo-, anche il giudice non ti può dire niente, tu
hai sbagliato, hai ucciso il paziente, però lo dice il protocollo, sei a posto. Allora quello che io
vorrei introdurre è che, se anche io mi metto in crisi e accetto di abbandonare i protocolli
tradizionali, di correre dei rischi e di fare un certo tipo di medicina che tu hai dimostrato funzionare,
magari su me stesso medico, poi posso lo stesso fare una serie di errori che dipendono dal fatto che
non ho avuto il tuo stesso iter formativo e le tue stesse doti; cioè, tutte le medicine difficili che
hanno un’ assunzione di responsabilità che si calcola su sistemi complessi come quelli che tu hai
illustrato, sono medicine ad alto rischio anche perché il soggetto che le pratica o riesce a vedere
tutto o , come abbiamo visto, può operare gli stessi guai della medicina tradizionale con la medicina
alternativa. Questo tra l’altro può provocare discredito enorme da parte di chi si prefigge di fare il
Minosse a difesa della medicina tradizionale, perché, mentre l’errore di chi sta nei ranghi di chiusi
protocolli, viene considerato un errore normale, è l’errore del campo avverso che va demonizzato,
viene indicato come una prova che tutto il sistema è una bufala; allora questo fenomeno a me
interessa particolarmente anche perché quando discuto di queste cose lo prendo in considerazione;
fra l’altro questo mio discorso non esiste nel senso che è impossibile farlo perché la gente si sente
schierata, come tutti noi direi anche un po’ romanticamente, siamo schierati e anche un po’
acriticamente perché fa parte della natura umana di essere entusiasti,- la nostra Maria Pia qui ci
rappresenta tutti per entusiasmo-, io, che invece sono il rappresentante della ragione, metto in
guardia dal fatto che, mentre noi ci possiamo sentire solidali e sapere che siamo nel giusto, ciò non
toglie che il problema non si risolve nel senso che errori li può fare lui figuriamoci chi non ha la sua
preparazione e forse anche la sua dotazione di base e quindi ci sono degli schieramenti contrapposti
di cui bisogna tenere conto e di conseguenza operare nella certezza, perché la vita è fatta di queste
variabili. Volevo solo aggiungere questo che mi sembrava un dato sociologico che forse rispondeva
un po’ anche alle vostre domande. Lui ha parlato di Messmer, prima: l’energia nella medicina dal
600 ad oggi è sempre stata presente, ha cambiato nome, ha cambiato modelli di riferimento fino ad
arrivare ad essere qualche cosa di cui lo stesso autore non sapeva bene che cosa fosse, cioè il fluido
di cui parla Messmer che è la stessa definizione che dà la medicina taoista quindi, alla base di
quello che conosciamo noi adesso, prende il nome di elettro energia fino ad arrivare in Freud ad
essere chiamata libido, di cui lui stesso non sapeva bene dare una definizione. Diceva “E’ a cavallo
tra lo psichico e il somatico”, cosa voleva dire? Niente, era una definizione così, che però
riecheggiava un’altra idea di energia che aveva imparato; lui nasce come neurologo e quindi come
tale aveva ereditato l’idea di energia, quindi ci sono tutte queste contaminazioni che rendono molto
difficile il discorso per cui io spezzo una lancia a favore dell’empiria che funziona, che è quella che
diceva lui prima…

Voce femminile: Volevo farle una domanda, dottore, noi siamo in grado di curarci da soli, avendo
un libro di omeopatia, oppure ogni volta che abbiamo una patologia lieve, tipo influenza raffreddore
ecc., dobbiamo sempre rivolgerci a lei perché quello scritto sul libro non è compatibile con
l’allergia?

Solerio: I testi di omeopatia sono validissimi, ovviamente ci sono i più semplici, di più facile
consultazione e quelli di più difficile consultazione: come regola, fate attenzione alle diluizioni che
usate, perché una bassa potenza, siccome è molecolare, può essere soppressiva: oltretutto siete
abituati a usare delle diluizioni inusuali per 99 medici omeopatici su 100, perché assumete delle
altissime potenze. Usate le potenze che avete in mano; diciamo che, in linea di massima, la terapia
di base che ricevete in studio copre tutte le patologie perché, siccome è volta a curare gli organi
deboli, se avete una patologia respiratoria e non ci sono rimedi per le vie respiratorie ma avete un
rimedio per le mucose intestinali, il rimedio per le mucose intestinali agisce in ambedue i campi; se
avete una vertigine di origine labirintica ma il labirinto risponde al pancreas, nella vostra cura c’è
un rimedio di pancreas che vi toglie la vertigine, e questo vi permette già di prescindere dai testi di
omeopatia; la prescrizione abituale copre praticamente la totalità dei sintomi, addirittura, il rimedio
fondamentale che avete, -c’è scritto su quel foglio che qualcheduno ogni tanto legge, poi se lo
dimentica, copre il cento per cento dei vostri sintomi-. Poi, se volete essere degli omeopati molto
fini, se avete la tosse, vi andate a studiare la tosse, e allora trovate che per curare la tosse un
repertorio di omeopatia vi propone ottanta rimedi e scegliete uno degli ottanta; il sentiero breve è
quello di testarlo: se qualcuno impara a testare in maniera decorosa, testa gli ottanta rimedi che ha
acquistato e ne trova uno; quella è la strada più difficile. Oppure c'è l’esperienza, l’esperienza dice:
-dieci anni fa io avevo la tosse irritativa notturna con la tendenza a vomitare, mi è stato prescritto
dal dottor Tal dei Tali o da quell’altro, una diecimila o una duecento CH di Ipeca, ha funzionato,-
benissimo, assumete quella, la vostra esperienza è tutto; io ho una paziente svedese che vive qui a
Sanremo che ha un quadernino, lei ha curato se stessa, suo marito, le sue figlie per anni e quando
c’è un sintomo lei apre il quadernino, tanto quel sintomo in casa l’hanno già avuto, nove su dieci è
efficace; ho una sorella che ha allevato tre figli, ha scritto un libro di omeopatia sulle sue
esperienze, nessuno ha mai avuto il coraggio di pubblicarlo però è un libro prezioso, nel senso che
una madre di famiglia con tre figli, nel giro di 20 anni ha visto tutte le patologie, per cui la
tradizione orale o scritta è l’esperienza, quindi fate i medici al livello che preferite fare, dipende
anche dalla vostra personalità fondamentale, come il fare i medici

Signora: Buongiorno, se abbiamo ben capito, dovremmo imparare a curarci da soli ,Ok?, quello che
ha fatto vedere per me è molto molto interessante, allora a questo punto le chiedo dottore, possiamo
riuscire ad avere, non dico diventare medici perché non possiamo, ad avere un po’ di materiale da
poter studiare, almeno pe riuscire a capire perchè mi fanno male le ginocchia.

Solerio: Allora io mi prendo un impegno che non dovrei prendere ma lo faccio, nella dispensa che
facciamo di questo seminario, mettiamo un piccolo atlante dei punti di agopuntura, dei meridiani di
agopuntura..

Signora: Bravissimo, grazie e poi un’altra cosa..

Solerio: Però quando venite in studio io vi interrogo, lavoriamo in due

Signora: Va benissimo, poi un’altra cosa, io ho sentito, abbiamo sentito il dibattito dei medici sulla
medicina che sta applicando il dottore e la medicina tradizionale, io vi faccio una domanda:io
personalmente ho fatto la mia scelta.- medicina del dottor Solerio, allergene e tutte queste cose,-non
così i medici, diciamo, della vecchia guardia o chi non approva questo tipo di medicina, si metta nei
panni dei pazienti: a questo punto noi "poveri" pazienti tra virgolette, ci sentiamo sempre e
comunque delle cavie, sempre e comunque delle persone che non possono fare affidamento su un
certo tipo di medicina, cioè questa è un'impressione che si ricava dalla vostra discussione.

Solerio: Un paziente che fa l’eliminazione dell’antigene ha un certo tipo di assistenza, generalmente


vola da solo, in qualche caso finisce in un ospedale; in realtà il problema è quest'ultimo, perché
finché lei viaggia libera e bella in giro per il mondo non ha problemi, si cura da sola, ha dei
contatti, chiede dei consigli e va avanti, nel momento in cui entra in un ospedale nascono dei
problemi; quest’anno abbiamo avuto due casi molto nevralgici per risolvere i quali abbiamo attivato
una task-force, io la chiamo così; Dante aveva le famose tre donne, io ne ho trovate due; le due
donne sono la Pia Nervi e la Uasone che dall’alto del loro accademismo, questa è primario pediatra,
quella è primario anestesista, parlano ai medici ufficiali. Mi è capitato il caso di un ragazzo di Bari,
Antonello, con dei problemi di nefrite proteinurica, era grave, ma con l’eliminazione dell’allergene,
ha azzerato i suoi 70 mg. di cortisone in 4 mesi,;ogni tanto Antonello che è un ragazzino di 14 anni,
fa i suoi errorini dai quali deriva una catena causale (la sequenza dei sintomi), come la mamma ha
capito da anni: gli viene mal di pancia, poi mal di orecchie, poi comincia ad avere proteinuria, di
conseguenza, a seconda della gravità degli esami, ogni tanto finisce in un ospedaletto di Bari dove
c’è un reparto di nefrologia pediatrica; qui gli fanno la terapia di emergenza, con le flebo, cortisone
e via discorrendo; siccome la mamma arriva lì e dice: "Non dategli le compresse col lattosio,
attenzione all’alimentazione, la primaria pediatra reagisce violentemente, una volta ,due volte, la
terza volta interviene la task-force, telefona, spiega, ritelefona, rispiega, dopodiché la primaria
pediatra dice: "Ubi maior… o ubi par…..": si rapportano e cominciano ad acquisire questi concetti.
Antonello da quando ha questa protezione oltre tutto si ammala molto di meno perché lui si sente
sicuro che se c’è qualche problema può essere risolto. Così è successo a Sanremo con un paziente
tetanico, tra l’altro lo conoscono quasi tutti i pazienti, perché è un artigiano che lavora attorno a
Techineos, fa il pasticcere evitando l’ uso degli allergeni, si ferisce facendo l’ortolano, va in pronto
soccorso, lo medicano, lo cuciono e gli fanno un vaccino antitetanico, in quattordicesima giornata
comincia a mordersi la lingua e io di ritorno dalle vacanze, lo ricovero, malgrado lui non voglia
entrare in ospedale perché dice “lì mi fanno morire”, entra in ospedale e confermano la diagnosi di
tetano. Chiaramente il primario anestesista rianimatore, come la moglie comincia a dire:
"Attenzione a mio marito, non mettetegli le creme addosso, non dategli col sondino l’impasto della
Nestlè, legge tutto Techineos o forse entra e esce senza leggerlo e dice - tutte balle - e rifiuta; gli
volano addosso le due famose donne della task-force, codificano alimentazione e prodotti una
volta, due volte, cinque volte, sei volte, alla fine il primario anestesista si arrende ed il paziente
comincia a reagire nel verso giusto. Un paziente tetanico grave, a rischio di vita, ha dato una
soddisfazione notevole ai medici che lo curavano, una volta che sono state messe a punto
determinate cose, perché è venuto fuori dalle crisi brillantemente, senza avere le diarree, le febbri,
le patologie ospedaliere secondarie e via discorrendo. Ovviamente questo è un modo di
proteggersi.: se il medico primario universitario sente parlare di Techineos, di uno sconosciuto
medico che esercita nel ponente ligure, a meno che non sia un mio compagno di Università o che mi
abbia conosciuto in passato, non mi dà nessun credito; se intervengono delle personalità che hanno
dei titoli accademici, ospedalieri, universitari, il discorso diventa relativamente facile nel senso che
queste dicono guarda che in realtà ci sono delle affermazioni vere, la nostra esperienza è questa,
guarda che perdi il paziente, stai attento che.. -e allora "il malcapitato" che cade nelle grinfie delle
due viene ridotto a miti consigli, con buona soddisfazione del paziente. Se la Pia vuole aggiungere
qualcosa su questi casi in cui è intervenuta personalmente…….

Voce femminile: Dovrebbe mettere anche il numero di telefono della dottoressa Nervi

Solerio: Rispondiamo ad un’ultima domanda poi facciamo il break.

Voce maschile: Io mi trovo spesso in difficoltà quando devo spiegare come mi curo, allora spiego
si che non mangio più frumento eccetera, però credo che non sia sufficiente, credo che sia
fondamentale per incrinare quella famosa cattedrale che anche i pazienti abbiano un foglio con
cinque punti, quattro punti, tre punti o quello che è, sì, forse io non l’ho letto, per essere sintetici e
per spiegare in modo sintetico, almeno ai miei colleghi, alle persone con cui entro in contatto, a cui
devo spiegare qualcosa, perché credo che anche i pazienti possano fare la loro parte, oltre ai dottori

Solerio: E’ molto giusto, d’altra parte parlavamo prima dell’Organon, Samuel Hanhemann ha
scritto un libro di 240 pagine a spiegazione della sua omeopatia; tra l’altro nelle ultime pagine si
parla molto a lungo come di una grande medicina, della medicina di Franz Anton Messmer, che era
quello del mesmerismo,- ma senza avere la presunzione di mettersi a livello di Hanhemann, tutti i
pazienti hanno gli appunti sul metodo, sono sette paginette, basta leggerle, una volta che avete nella
testa gli appunti sul metodo potete fare una discussione, o se non la volete fare, date al vostro
interlocutore gli appunti sul metodo: se è un superbo, fa come il primario anestesista amico della
Pia che ha detto: "Tutte balle” e lo ha buttato via,- lo ha riletto dopo che le due donne lo hanno
costretto, però comunque, lì avete uno schema.

Speziale: Io volevo dire un qualcosa che sono sicuro che il 98 per cento dei presenti conosce,
quando si cerca, magari un’amica che vi invita spesso a cena, di indottrinarla bene: no, frumento,
tutto quello dove è il frumento, che può essere nell’olio, nella pasta ecc., poi, in tutta buona fede,
arriva dopo mezz’ora che ha pensato e dice:”Ma le uova puoi mangiarle?”

Solerio: Prego avvocato, l’avvocato Piola è un patriarca.. oltre che eminente figura del foro di
Acqui

Piola: Professor Solerio..

Solerio: Non sono Professore

Piola: In questo campo o si fa un atto di fede o non lo si fa, o si crede in qualche cosa o non si
crede; io ero fra quelli che non credevano, non sono medico, sono un avvocato di provincia e da
qualche anno, ogni tanto mia moglie mi abbandonava e mi diceva:”Devo andare a Genova dal
professor Solerio” una volta, due volte, cinque volte, dieci volte, all’undicesima ho detto:”Vorrei
proprio controllare” E l’ho accompagnata e mentre il professore la visitava e la testava,- ho
imparato anch’io a testare-, io inavvertitamente, ma forse non tanto, le avevo messo il braccio
intorno al collo, il professor Solerio mi ha guardato e mi dice:”Avvocato, guardi che testo anche lei”
Mi ha testato e indovinate che cosa ha trovato? Il frumento, il famoso frumento, da allora ho seguito
le terapie, bevo dei mezzi litri di acqua, non so con quali "intingoli" e sono qua col mio clan che è
cominciato con mia moglie, qui siamo in nove, ecco perché il patriarca, per fare e confermarvi
questo atto di fede: quindi se è qui presente qualche marito che è innamorato della propria moglie,
come io sono da 50 anni, scettico, non blu ma almeno coi capelli bianchi, come ho io, accompagni
una volta la propria moglie, ritornerà guarito anche lui, sia pure con un pizzico di frumento..

Solerio. Un pizzico di frumento in meno! Con un pizzico di frumento in meno e con un po’ di gioia
di vivere in più!

Speziale: Dunque noi potremmo riprendere oggi nel pomeriggio, vedo che ci sono altre persone che
vogliono parlare. Siccome sono la una e cinque

Solerio: Ci sono dei problemi logistici, perché alcuni hanno prenotato il pasto, aspetti signora,
siccome devono spostarsi nell’albergo a fianco per il pasto, cento e passa persone, sospendiamo
tutto adesso e ci rivediamo alle 14 e 30, qui, sì non altrove, qui.

POMERIGGIO

Solerio: A proposito del discorso sull'alluvione di S.Remo, ad essere alluvionato, oltre all’asilo dei
bambini di cui abbiamo parlato questa mattina e che usufruirà del nostro finanziamento, è stato
alluvionato anche il ristorante Playa Manola di Arma di Taggia, che è un faro per gli allergici di
questa zona, però facendo degli sforzi non indifferenti, perché hanno dovuto rifare tutta la cucina
che era sott’acqua, hanno aperto proprio ieri sera, e quindi spezzo una lancia a favore del Playa
Manola: se qualcuno si ferma a Sanremo, gli vada a esprimere la sua solidarietà. Tra le prove
dell’esistenza dei meridiani di agopuntura, questa mattina, io avrei voluto citare anche l’oratore che
viene adesso perché un certo giorno Roberto mi ha portato in studio Baratto, Luigi è la prova
dell’esistenza dell’agopuntura perché lui facendo il primario di riabilitazione, avvicinandosi
all’energia e lavorando da istintivo inventore, ricercatore, a un certo punto si è accorto che guariva
il braccio sinistro lavorando sul piede destro e viceversa, che determinate zone del nostro corpo
avevano una riverberazione su zone completamente diverse e lontane, in pratica senza conoscere
l’agopuntura ha cominciato a scoprire l’agopuntura. Con grande stupore gli ho sentito raccontare le
sue esperienze di medico tradizionale esperto nella medicina della cattedrale di Giuliano Mascherpa
che cominciava a scoprire, come il cinesino di qualche migliaio di anni fa, che la pelle si porta
dietro delle informazioni, delle zone ad effetto distanza e quindi lui curava facendo l’agopuntore
senza essersi mai qualificato agopuntore. Allora da questo primo incontro ne sono seguiti altri,
Baratto mi ha dato credito e fiducia, mi ha affidato anche la salute di qualcheduno dei suoi familiari
e oggi lui viene a parlare di quelle che sono le sue esperienze dirette e indirette a proposito del
Techineos. A te Luigi.

Baratto: Due piccoli elementi di testimonianza aggiuntivi, quattro storie e un’osservazione. Io sono
andato dal dottor Solerio per curare una serie di acciacchi personali che cominciavano a
preoccuparmi nel senso che c’era una storia vecchissima di rinite cronica che poi era diventata
un’asma, poi in relazione a tutta una serie di vicende di carriera era venuta fuori anche una
ipertensione da stress dirigenziale, insomma, essendo medico cominciavo a fare delle estrapolazioni
e guardavo cosa mi sarebbe successo se le cose andavano con quella velocità, siccome, tutto
sommato l’idea che mi dava più fastidio era di diventare un catorcio assistito da della gente che
aveva altro da fare, ho detto mah, siccome non mi sono mai stupito di niente nella vita, ho detto “Se
quello che mi consigliano i colleghi è di aggiungere una pastiglia dopo l’altra dandomi poi di fondo
una sensazione di malessere che aumentava, mentre il sintomo diminuiva, ho detto boh, andiamo a
vedere, mi sono fidato di Speziale che conoscevo da tanto tempo, ho detto se lo dice lui sarà una
cosa per lo meno affidabile. Ecco il succo della questione: mi sono sottoposto a questo sacrificio
terrificante e il dato che ho osservato e che volevo porre un attimo all’attenzione, è che in realtà il
procedimento evolutivo della sintomatologia non è partito dalla rinite cronica o dal quadro
asmatiforme o dal quadro pressorio, ma è partito dalla testa, cioè la prima sensazione che qualcosa
stava succedendo, l’ho avuta quando, pur avendo il problema dell’ipertensione, pur avendo tutto, ho
cominciato a sentirmi meno stanco e soprattutto ho cominciato ad avere la sensazione che gli
schemi di procedura mentale con cui andavo avanti cambiassero progressivamente. Infatti glie ne
avevo parlato, ho detto “Guarda di tutti i disturbi che ho non è cambiato molto ma la testa è
un’altra” Fine di un pezzo di storia. Poi, come mediamente succede, diciamo nell’ambito di tutti gli
adepti della sua chiesa, ho cominciato a portare tutti i parenti..

Ho portato mia figlia che aveva una storia lunghissima di dolori addominali da quando era piccola,
di rinite cronica che non passava mai e così via; ovviamente lei ha avuto dei miglioramenti
nettamente più rapidi, visto che gli anni venti non sono gli anni cinquanta, però quello che mi ha
colpito è che il primo miglioramento che ho visto comparire in questa ragazzina non è stato la
scomparsa della sintomatologia per cui l’avevo portata, ma la modificazione mentale: era una
ragazza che non era in grado di affrontare, senza una discreta drammatizzazione, un compito in
classe del liceo, è una ragazza che, quattro mesi dopo, ha dato quattro esami di ingegneria in venti
giorni, e in più andava anche al cinema, era di buon umore e non aveva più nessuna sensazione di
difficoltà. La stessa cosa l’ho verificata obbligando la mia signora a fare questa "cosa tremenda",
sono stato sul limite della separazione familiare, adesso comincia ad essere prudentemente contenta
perché la sintomatologia, l’obiettività clinica si sta modificando in modo abbastanza drammatico, in
senso migliorativo; però, anche in quel caso, quello che io ho notato, i primi segni che ho
immediatamente osservato , che lei non ha osservato ma io li vedevo dall’esterno, è stato un
drastico crollo dell’affaticabilità oltre che una minore difficoltà di gestione di alcuni problemi di
relazione familiare, nel senso che alcuni dei corti circuiti si spegnevano più facilmente. Ho mandato
una paziente abbastanza "tosta" a Solerio, nel senso che o l’ammazzavo o qualcuno mi risolveva il
problema: è una donna giovane di quarant’anni, con un quadro di poliartralgie diffuse incredibile:
era già stato dimostrato che non era infiammatorio, ma obiettivamente drammaticissimo, e
soprattutto rispondeva al mio trattamento artigianale, con una serie di bizzarrie, di viraggi
sintomatologici, per cui ho avuto la netta sensazione che lì il problema non fosse un ingorgo
transitorio, ma qualcosa di sistemico abbastanza drammatico. L’ho mandata da lui consigliando un
garbato comportamento da scocciatore, in modo tale da poter essere visitata in tempi ragionevoli, e
anche in questo caso quello che si è modificato è stato l’aspetto comportamentale, era una persona
con aspetti di personalità ossessivi molto gravi, lei è venuta da me, anzi le sto facendo da supporto
in questa lunga storia faticosa, lei è venuta da me dicendomi “Sto facendo tutta questa roba ma non
sta succedendo niente” e quello che le ho detto “Ma signora lei non è più matta !” E' questo il fatto
sensazionale.

Speziale: Baratto è anche psichiatra!

Baratto: Questo tipo di osservazioni volevo farle perché anzitutto partono da esperienze personali
ma anche in quanto credo di avere capito perché in un’ottica di trattamento omeopatico non
soppressivo, il problema fondamentale è un elemento chiave, cioè quello di lavorare sul terreno
piuttosto che sul sintomo, nello stesso tempo perché sto recuperando una serie di riflessioni che
avevo abbandonato da tempo, che mi si sono chiarite anche leggendo tutte le enciclopedie che mi dà
lui da leggere perché comincio a capire qualcosa di più, tipo Souliè de Morand, Nyboyet.. nel senso
che molto spesso quando il quadro clinico è ancora sul sintomatico, probabilmente l’indizio
comportamentale è un indizio di fondo che va preso in considerazione, non in quanto 'disturbo
specifico', ma in quanto allarme che c’è qualcosa a livello d’organo che non gira e questa per me è
una scoperta molto grossa perché è rimasta lì, ci devo pensare, insomma ecco perché non ho gli
strumenti adeguati per capirla meglio. Una considerazione, un’altra cosa che secondo me è
estremamente interessante rispetto ad un certo tipo di integralismo omeopatico che si incontra da
altre parti è il fatto che questo tipo di metodologia, pur avendo i suoi canoni, i suoi protocolli
estremamente rigorosi, in qualche modo accetta una specie di continuo tra la terapia farmacologica
tradizionale e quella omeopatica; questa per me è una cosa estremamente importante, intanto perché
ti permette di fare un ragionamento di inserimento in un processo togliendosi piano dall’altro in
modo come dire non fanatico perché è un dato importante e non pericoloso, dall’altra perché dà
qualche piccolo strumento di lavoro anche ad un medico che è obbligato a stare all’occhio ai
protocolli, nel senso che per esempio io non sono assolutamente in grado di gestire come si deve il
prodotto omeopatico perchè mi rifiuto di aprire il manualetto e leggere che cosa si usa per il
raffreddore; adesso che ho capito il concetto di terreno, non voglio fare sbagli, spero un giorno di
capire qualcosa, ma per esempio ho imparato a testare i farmaci tradizionali che do a casa mia e
quindi qualche volta sono in grado transitoriamente per lo meno di scegliere nell’ambito di
equivalenti, quelli che non hanno gli eccipienti velenosi, il che tutto sommato non è una grande cosa
ma è meglio che niente e ho intenzione di iniziare a informare i colleghi in ospedale per
incominciare a fare almeno l’introduzione della regola del "primum non nocere", cioè proviamo a
vedere, di tutta quella roba che sta in protocollo, che cosa, comunque sia, non è tollerabile e
proviamo a cercare delle terapie che comunque, pur nell’ambito di un tipo di terapia che è pure
soppressiva, non mi diano dei danni troppo grossi, partendo dall’assurdo di eliminare comunque
qualche cosa che non sia rigorosamente salvavita. E ho visto che comincia a funzionare, la gente sta
un po’ meglio; però il problema grosso, secondo me, e forse è l’unica cosa in cui avrei bisogno di
avere da lui un po’ di aiuto scolastico, è il problema del test perché è di estrema difficoltà; io ho
capito che è un atto da artista, è come andare a cercare la reazione di Babinski, se tu valuti quale è
la ripetitività di questo test tra cinque neurologi, ti danno cinque valutazioni diverse pur essendo un
test estremamente semplice, è una valutazione che è legata ad aspetti di reattività; io ho visto, come
cerchi di smascherare quelli che ingannano, quelli che sono instabili per paura, ma ci vuole , come
dire, capacità previsionale, naso, intuito, cioè voglio dire io adesso, a casa mia, testo tranquillo
perchè ormai conosco a memoria le reazioni, so che a quell’ora del mattino è inutile che testi perché
la forza non c’è, so che a quell’altra ora la forza, il giro dell’energia arriva, e quindi, se vedo che
crolla, dico "lo facciamo stasera"; ma sull’ignoto, sulla persona che non conosco, è estremamente
difficile; però credo che il problema della scuola si ponga non tanto nei termini della didattica ma
della pratica: insomma, quando gli artisti del rinascimento andavano a scuola, andavano a bottega,
cioè si facevano mettere in mano una sega o una pialla e provavano e il maestro li guardava e
diceva: “No, non si fa così” non c’era la didattica, forse avrei bisogno di andare un po’ a bottega…
tutto qua, grazie!

Speziale: Io volevo ricordare a chi non c’era l’anno scorso che l’anno passato c’era un ingegnere
meccanico che ha cercato di fare una macchina per fare il test ma è fallito impietosamente e credo
di capire il perché. Vi volevo raccontare una cosa, al limite del credibile, ma che per me testimonia.
E' la dimostrazione del terreno: mi occupo di psicoterapie corporee dove il terreno è anche il
radicamento a terra, l’importanza dei piedi, di come si tengono i piedi, cambia il modo di pensare a
seconda di come ci si radica per continuare il discorso di Baratto, a seconda del proprio modo di
radicarsi a terra, cambia il modo di pensare, addirittura certi discorsi troppo intellettuali, di testa,
uno non li capisce più, diventano un ronzio, sto estremizzando per farvi capire che cosa per me è il
terreno.La cosa più divertente è che un giorno con Alessandro, parlando di sport, dicevo:” Sai che
sto battendo il mio anno senza cadute a sciare, è passato un anno intero, è un anno che non cado
sciando!” E lui dice: “Per forza ti ho equilibrato” E io mi sono reso conto che aveva ragione, cioè
solamente facendo una scissione mia interna, io potevo dirgli che era una battuta, ma in realtà lui
mi aveva equilibrato e per un anno intero io non sono caduto, io ero un tombolista. Volevo dare
questo come vissuto soggettivo di quello che può essere un termine, cioè dei termini che così
acquistano significato, per me lo acquista: ti ho equilibrato, ho equilibrato il tuo terreno, voleva dire
grounding, tra l’altro oggi si parla tanto di teorie di campo, ma campo e terreno sono quasi
sinonimi, il campo è quello che si ara, il terreno è quello che si ara, quindi oggi la teoria di campo
sembra una parola così lontana, in realtà non sta altro che sfoderando un termine che se non sbaglio,
viene proprio dalla medicina cinese.

Solerio: Il giorno che Baratto, leggendo il SOULIE DE MORAND, troverà il capitolo su come si
costruisce l’uomo, si accorgerà che l’uomo si costruisce dai piedi e allora guardando i piedi
dell’uomo e andando a vedere quali sono i meridiani di agopuntura che corrispondono al piede,
scoprirà che ci sono i punti per strutturare i bambini : c'è serie di punti a livello della caviglia
esterna e interna stimolando i quali, aiuti a costruirsi il futuro uomo; per l’agopuntura l’uomo ha i
piedi per terra ma col capo risponde al cielo quindi per costruirlo devi incominciare dai piedi. Poi
qualche volta i piedi arrivano al cervello e uno ragiona coi piedi…Un po’ tutti lo facciamo ogni
tanto..C'è un’altra cosa interessante che probabilmente hai già trovato: tu parli del mentale però le
medicine del passato, sia agopuntura che omeopatia, si sono occupate tantissimo del mentale perché
ad ogni organo è legato un sentimento, per cui a seconda dello squilibrio di un organo avrai una
connotazione mentale piuttosto che un’altra: ai reni è associata la paura, al fegato la rabbia, al cuore
è associata la gioia, al pancreas è associata la preoccupazione, ai polmoni è associata la melanconia.
Forse non c’erano altre cose da dire. Facciamo parlare magari a questo punto il nostro ingegner
Sarti che ci parla...come già l’anno corso…così usciamo un momento dalla medicina e entriamo
nelle cose serie..

Speziale: Le cose cosiddette scientifiche

Sarti: Cosiddette scientifiche. E’ un intervento molto veloce, serve solo per rendere ragione a tutti
di come sta andando l’attività su Internet. Per coloro che non c’erano l’anno scorso, abbiamo messo
su un piccolo sito, il nostro sito, che dovrebbe servire a distribuire e contenere informazioni utili per
i pazienti che seguono il metodo Techineos. Questa è la pagina introduttiva del sito, su richiesta del
dottor Solerio ci sono alcune cose che possono essere lette liberamente, alcune che invece sono
riservate a noi, ai pazienti e che quindi richiedono un codice d’accesso che è disponibile negli
ambulatori sia di Sanremo che di Genova. Poi magari lo scriviamo anche visto che qui siamo tutti
tra amici, suppongo; il codice d’accesso, il nome dell’utente è TECHINEOS e la password, la
parola d’ordine, segreta, quella che non si deve dire in giro, è pulsatilla, facilissimo. Attenzione, ho
visto che qualcuno cerca di entrare in altri modi, naturalmente non ci riesce, l’unico modo di
entrarci è questo: quando voi entrate qui in questa pagina e premete questo bottone, per entrare nelle
pagine riservate ai pazienti, vi appare una mascherina che dice UTENTE e PASSWORD: l’utente
deve essere Techineos e la password Pulsatilla, no, no poi vi do tutto, ad esempio abbiamo attivato
un meccanismo di iscrizione a questo seminario, c’erano disponibili sia il programma che la scheda
per l’iscrizione, e poi abbiamo in linea, accessibili a tutti, sia gli appunti sul metodo, sia le
esperienze di diagnostica, che sono un po’ la summa di Techineos. Poi uno entra nelle pagine che
sono dedicate ai pazienti, qui mi scuso ma la stampante a colori mi ha mollato, mi ha abbandonato,
quindi ho dei lucidi in bianco e nero. Ma questa struttura è disponibilissima a essere cambiata, sono
le nostre pagine, non sono le mie pagine, quindi ogni suggerimento, contributo, ogni cosa che possa
venire da voi sarà molto bene accetta. Questo è il menù iniziale, le novità, le notizie utili, per adesso
è vuoto, il database dei prodotti, su questo magari poi il dottore ci dirà qualcosa perché ci sono state
delle incomprensioni. C’è una mailing list, cioè una lista di indirizzi di posta elettronica a cui
qualcuno è iscritto e poi possiamo diramare delle informazioni, che vi arrivano direttamente sulla
casella postale senza andare a vedere se ci sono delle novità qui, ci sono alcune ricette, per la
maggior parte offerte dalla signora Stuardi che è anche la mia signora, ma ci sono anche altri
contributi, non soltanto di Valeria, e poi ci sono una lista di riferimenti esterni, puntatori ad altri siti
che possono essere di interesse. Per darvi un’idea, la pagina delle novità per il momento è questa.
Non sono tanto nuove queste novità perché è aggiornata a giugno, ci deve essere un po’ di
dinamica, ci sono contributi di Caterina Arancio Bergamo, di Valeria Stuardi ecc., sul data base dei
prodotti magari parliamo dopo. Ecco due parole sulla posta elettronica… Quello è l’indirizzo,
questo
Speziale: Ma con le maiuscole?

Sarti: E’ lo stesso, l’unico vincolo è che la parola d’ordine sia minuscola .pulsatilla, deve essere
scritto in maniera tutta minuscola, per il resto il nostro sistema è a Genova. Devo dire che il sistema
è ospitato presso un server del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con la benedizione del direttore
dell’Iistituto. Prego…allora scusatemi.. adesso scrivo…Questo è l’indirizzo… lo scrivo più grosso
qui sopra…..Techineos-L (è una convenzione quella di mettere L, lista di posta elettronica),
chiocciolina ITD, sta per Istituto di Tecnologia Didattica a cui appartengo, Genova CNR, Consiglio
Nazionale delle Ricerche, Genova, IT Italia. Facile; se voi spedite un messaggio a questa lista, va a
tutti gli iscritti a questa lista, che sono in questo momento un certo numero. Tra l’altro poi
suggerirei a tutti coloro che vogliono iscriversi a questa lista e anche a tutti coloro che sono già
iscritti, per verifica,- io ho qui l’elenco, però non lo voglio mettere qui sopra perché uno potrebbe
non avere voglia di vedere il suo indirizzo divulgato-, di contattarmi subito dopo, appena finito per
verificare l’indirizzo, so che un paio di persone mi hanno mandato l’indirizzo che poi in realtà non
funzionava, quindi inviterei tutti coloro che mi hanno mandato il loro indirizzo, di farsi vivi e anche
tutti coloro che vogliono essere nuovi iscritti di questa lista, di farsi vivi. Ogni volta che chiunque
manda un messaggio a quell’indirizzo lì, viene rimbalzato a tutti gli iscritti di questa lista, ed è un
modo per scambiarsi informazioni. Ad esempio si possono chiedere suggerimenti. Molto
velocemente vediamo la pagina delle ricette: ci sono ricette per gli intolleranti uovo che non hanno
trovato posto nel libro di Valeria che è solo dedicato a intolleranti frumento e proteine del latte, ma
ovviamente aspettiamo anche i vostri contributi. E i riferimenti per darvi un’idea, sono una lista di
titoli, anche questo è soggetto a crescere, disponibile di inclusioni di nuove voci, in cui io non so,
ogni volta che trovo o qualcuno mi comunica un sito interessante, vado ad aggiungere qua, il titolo,
un breve commento, in modo che cliccando qui, ad esempio Centro Studi Medicina Omeopatica,
sono automaticamente entrato nel sito di questa organizzazione dove ci sono delle informazioni che
vi possono essere utili. Ecco prima di finire, soltanto un minimo di statistiche e poi vi do il nome; il
sito è attivo praticamente da marzo di quest’anno, abbiamo avuto un’attività grosso modo crescente,
tranne l’ovvia caduta del mese di agosto e la meno ovvia caduta nel mese di maggio: ci sono state
circa 271 visite esterne, cioè escluse quelle che faccio dall’interno, da circa 89 siti diversi che non
significa necessariamente 89 utenti diversi perché una persona può sedere a questo computer oggi e
sedersi domani ad un altro computer e dato che noi non attiviamo un meccanismo di riconoscimento
dell’utente perché tutti per il sistema di chiamate Techineos passano da pulsatilla, non è possibile
distinguere e quindi non è possibile contarvi, però diciamo che io so che sono state effettuate 271
visite che non è tantissimo ma non è poco, vuol dire che c’è spazio, che c’è interesse, ci sono
persone che si collegano. Per ultima cosa vi scrivo l’indirizzo, quello di prima era l’indirizzo di
posta elettronica, questo invece è l’indirizzo della pagina Web, ecco anche qui le maiuscole e le
minuscole sono inessenziali, è molto simile a quello di prima, l’unica cosa che cambia è che va beh,
qui c’è sempre il solito HTTP, tipico di Internet, poi non c’è un WWW, c’è un ls-
p5.itd.ge.cnr.it/techineos, questo si mette dentro Nescape oppure Internet Explorer per entrare
nelle pagine, poi si entra in una pagina che è aperta a tutti, cioè quella iniziale e poi da lì si può
accedere alle zone riservate; vi ringrazio, io ho finito.

Solerio: C’è qualcuno che vuol fare delle domande all’ingegner Sarti prima che vada via ?

Sarti: Se qualcuno vuole mandare un messaggio direttamente a me, ad esempio per iscriversi o per
qualunque necessità, il mio indirizzo è questo: invece che Techineos –L è Sarti, solita chiocciolina
ITD Genova CNR, distinguiamo, questo è l’indirizzo di posta elettronica, i due servizi, posta
elettronica e interrogazione di pagine Web, posta elettronica potete mandare un messaggio solo a
me, oppure a tutta la lista, per iscrivervi alla lista mandate un messaggio solo a me, perché agli altri
non interessa magari; questo è invece l’indirizzo che voi dovete mettere nel browser, cioè nel
programma che usate per navigare, può essere Nescape, può essere Internet Explorer, può essere
quello che volete per accedere alle pagine di Techineos.
Solerio : Ci sono domande?

Voce maschile: Cercando con il motore di ricerca, Techineos non si trova, quindi si potrebbe
mettere qualche parola nascosta nella prima pagina per vedere di farlo trovare

Sarti: Si, lo so, è voluto, è voluto che non si trovi, nel senso che per farlo trovare la cosa migliore è
iscriversi al motore di ricerca, per esempio AltaVista.

Stessa persona: AltaVista lo trova automaticamente basta che nella prima pagina ci siano delle
parole nascoste

Sarti: Mi perdoni, non è vero, AltaVista lo trova solo se quello è elencato in qualche altra pagina,
ma se io non lo faccio puntare da nessuno, abbiamo costruito un’isola non connessa col resto della
rete

Voce: Perché non è un dominio

Sarti: Sì, non è il punto di ingresso di un dominio, infatti c’è Techineos. Se noi vogliamo farlo
vedere dai motori di ricerca possiamo attivare un meccanismo apposito, ma a me sembrava che
potesse essere per adesso uno strumento di utilizzo a una comunità chiusa, a noi, non lo usiamo per
farci pubblicità nei confronti del resto del mondo.

Speziale: Poi le ingerenze potrebbero essere notevoli perché questo tipo di discorso attira molto
personaggi bisognosi di espansione verbale o scritta. Io ne ho un’esperienza indiretta, i filtri hanno
dovuto essere posti successivamente.

Solerio: Ci sono domande ? Ne farei una io all’ingegnere, cioè il discorso dei filtri è stato un po’
introdotto, magari ci rapportiamo un pochino, così vale per tutti: la comunicazione spontanea di un
paziente è bene accetta, però la comunicazione spontanea di un paziente non è necessariamente
corretta, Sarti lo ha messo in quella pagina, nel senso che vado a mangiare fuori da amici, penso di
non avere sbagliato, poi il giorno dopo mangio la scatoletta o la merendina testata, sto male e la
colpa è della merendina, allora magari arriva un allarme e quello è un messaggio non corretto, però
c’è chi lo manda e quindi il discorso dei filtri va inserito proprio perché oggi accedono in 270, ma
dopodomani in 270 mila o che so io, creiamo sconcerto, creiamo un panico perché diciamo “Ma se
io lo uso sempre si vede che ho sbagliato sempre” E allora sarà opportuno che chi comunica delle
notizie in tempo reale, che forse sono importanti o forse errate poi subisca un filtraggio di queste
notizie, primo perché creano sconcerto e poi perché creano disorientamento, bisognerà quindi
pensare a qualcosa del genere.

Sarti: In effetti ci eravamo accordati nell’organizzare questa cosa, man mano che fossero arrivate
nuove informazioni, di sottoporle direttamente al suo filtro e lei almeno una volta alla settimana
viene a Genova, mi fa sapere e poi rendo pubbliche le cose.

Solerio: Quindi in questo modo rendiamo più affidabile Internet nell’ottica che a un certo punto
tutti siano connessi o sempre di più siano i connessi. Internet, a quanto pare, è nello spirito dei
tempi e quindi chi progredisce e lo accetta entra nel grande mondo dell’informazione totale e poi
deve crearsi anche i suoi filtri personali nel senso che non tutto quello che esce dallo schermo è
giusto e affidabile, di qualsiasi cosa parli. A questo punto parliamo ancora di meridiani, dopo aver
trattato una parte generale questa mattina e qualcosa di sistematica, vediamo un altro pezzo di
sistematica dei meridiani.(Figura 3). Allora abbiamo un arto superiore, la faccia mediale, fate conto
di vedere il vostro braccio col palmo in avanti e vedete tre linee, la linea laterale corrisponde al
meridiano di agopuntura delle vie respiratorie, il primo punto è questo, l’energia circola nei
meridiani e nel meridiano del polmone va dal centro, dal torace, verso la periferia, la linea mediana
è il meridiano di agopuntura delle arterie o della circolazione, anche questo è un meridiano
centrifugo, l’energia va in questa direzione, medialmente abbiamo il meridiano di agopuntura del
cuore.

Figura 3

Hanno un notevole valore diagnostico: del meridiano del polmone abbiamo parlato stamattina
quando abbiamo considerato le dermatiti, per esempio, del cavo del gomito. Questo è interessante
perché il cuore ci dà degli allarmi estremamente acuti o delle emergenze notevoli. Questa settimana
ho visto un paziente in prima visita che, un paio di mesi fa, ha avuto un infarto cardiaco e il sintomo
di allarme è stato un dolore lungo il meridiano del cuore del braccio destro, in realtà era interessato
il cuore destro e la proiezione è stata questa sull'arto superiore destro. Il cardiologo non si è fatto
ingannare, il paziente aveva anche dei sintomi di caduta del circolo periferico, è arrivato al Pronto
Soccorso, gli hanno fatto l’elettrocardiogramma, gli enzimi del sangue, hanno diagnosticato una
necrosi cardiaca ed hanno cominciato a fare la loro terapia di emergenza. I problemi diventano più
seri quando il cuore invece di darci informazioni lungo il meridiano del cuore o dei dolori sternali
come il più delle volte succede, ci dà un dolore in questa zona. Adesso vi faccio vedere un altro
lucido (Figura 4): vediamo un'immagine del dorso, lungo questa lunga riga violetta ci sono punti di
comando a distanza degli organi profondi: è la branca dorsale del meridiano della vescica: un
neurologo, come vede una cosa del genere, si attiva e pensa che le afferenze, cioè le radici nervose
che escono da tutte queste vertebre, quindi da tutti questi metameri del midollo, vanno verso la
superficie cutanea ma vanno anche verso organi profondi.

Figura 4

Ogni meridiano organo di agopuntura ha dei punti di comando lungo il meridiano ma anche dei
punti di comando a distanza lungo la branca discendente del meridiano della vescica: il
quindicesimo punto della vescica, che è sotto la quinta vertebra dorsale, è punto di comando del
cuore per cui potete avere delle angine estremamente subdole che si manifestano unicamente con
dolori a questo livello, per cui il paziente con un’angina cronica non diagnosticata, va a farsi
manipolare regolarmente le sue dorsali oppure va dall’agopuntore oppure usa degli antireumatici
ma in realtà questo è un allarme cuore. Questo è un modo di leggere la sintomatologia profonda che
ci dà l’agopuntura: se restiamo un momento lungo la branca discendente del meridiano della
vescica, abbiamo il tredicesimo punto che è un punto di comando delle vie respiratorie, quindi
questa è una zona.. il 13, il 12 e l’11 punto, ci danno informazioni sulle vie respiratorie,
rispettivamente superiori, medie e inferiori. Se veniamo più in basso, a questo punto abbiamo il
diciottesimo punto della vescica: è un punto che agisce sul fegato, il diciannovesimo punto della
vescica è un punto che lavora sulle vie biliari, non è segnato ma qui abbiamo il ventunesimo punto
della vescica: è un punto che agisce su stomaco e duodeno, è un punto estremamente interessante
perché vi dice innanzitutto che un dolore in questa zona può dipendere da una gastrite, una
duodenite anche da ulcere addirittura, e la stimolazione di questa zona conduce a una risoluzione di
un dolore acuto ed anche innesca un processo di riparazione della lesione ulcerosa. Venendo più in
basso abbiamo il ventitreesimo punto del meridiano della vescica: è un punto di comando del rene,
quindi estremamente interessante nelle patologie renali, la colica renale generalmente esordisce a
questo livello, e poi estremamente interessante è anche il venticinquesimo punto del meridiano della
vescica, il punto di comando del colon e quindi pensate al dolore lombare, come manifestazione di
colite, per cui il paziente che ha le lombalgie croniche o quello che non le ha e comincia ad andare
fuori dieta e telefona che ha il suo dolore lombare o addirittura lungo la radice nervosa L 5 comincia
ad avere manifestazioni lungo il nervo sciatico o ischiatico. È estremamente interessante verificare
che il controllo dei meridiani di agopuntura e i loro punti di comando, ci danno notizie sulle
possibilità e le modalità di accrescimento, il discorso di prima che l’uomo ha i piedi per terra e
cresce verso il cielo. Se pensate che a ogni metamero della colonna vertebrale corrisponde un
organo o una funzione, un organismo che cresce e che ha ad esempio un problema rene o un
problema pancreas o un problema intestino o un problema polmone, non avrà ancora il dolore, o
non necessariamente avrà il dolore, ma può avere delle turbe di accrescimento, per cui, quando
vedete un bambino che ha 8/9/10 anni, e sta crescendo e comincia ad avere delle curve scoliotiche
vedendo dove c’è la massima inflessione, voi capite qual è l’organo in crisi in quel bambino.. A
questo punto cominciate a modificare il terreno, cioè cominciate a togliere l’antigene alimentare,
quindi modificate la mucosa intestinale, correggete la funzione pancreatica, correggete la funzione
renale, migliorate il polmone, e vi accorgete che dopo due anni di dieta, il bambino che aveva
un’attesa di crescita con aggravamento della sua scoliosi, invece di diventare più storto è diventato
più dritto, quindi il riflesso di un organo profondo migliora l’accrescimento osseo e quindi la
strutturazione. Questo lo vedono, ma al contrario, gli odontoiatri: ormai tutti vanno dal dentista che
dice: "Guardi che ha i dolori cervicali per una malposizione della mandibola, adesso le metto un
byte, le correggo l’atteggiamento della articolazione temporo-mandibolare, vedrà che le passerà il
dolore cervicale” E questo è vero perché il discorso è circolare, se l’accrescimento della mandibola
è stato condizionato da uno squilibrio di un organo, la correzione della mandibola può in parte
correggere un organo, il problema è che un organo è malato per qualche cosa a monte, per lo
squilibrio del suo sistema immunitario, per cui l’odontoiatra ha dei risultati ma non sempre e
comunque non interviene a monte di tutta la patologia per cui in realtà fa un mascheramento..
Questa mattina avete visto quella figura, adesso ve la faccio vedere di nuovo, (Figura 2) per cui la
mucosa del grosso intestino, la mucosa, giallo, dello stomaco, che fa un bello zig zag, la mucosa
dell’intestino tenue, sono situate lungo mascella e mandibola, per cui l’accrescimento di mascella e
mandibola sono strettamente correlate con lo stato della mucosa dell’intestino tenue, dello stomaco
e dell’intestino crasso. Capita spesso di seguire un bimbo, che sta facendo dell'ortodonzia, e ha
problemi di affollamento perché la mandibola non cresce come dovrebbe; il dentista comincia a
pensare che deve fare delle estrazioni, che questi denti con gli apparecchietti possono muoversi,
però poi in realtà non riescono mai a stare al posto giusto. A questo punto il bambino entra in
Techineos, l’accrescimento delle due arcate mascellare e mandibolare, si modifica e l’ortodonzista,
nel giro di qualche mese, comincia a vedere un paziente completamente diverso, per lui molto più
facilmente trattabile, con risultati più brillanti in quanto finalmente c’è un’armonizzazione della
mascella. Spesso si vedono scomparire i famosi palati ogivali dei bambini linfatici o adenoidei; il
risultato finale è che la bocca del bambino è più armoniosa perché si è agito non tanto a livello
locale quanto a livello dell’organo profondo che interferisce sull’accrescimento mascellare e della
mandibola. In questo caso possiamo dire di modifica del terreno.

Faccio magari una piccola pausa, a questo punto se qualcuno vuol fare delle domande, se non è
tutto chiaro, lo facciamo parlare... Ci sono domande, direi pertinenti su questo argomento?

Petrini: Io ho sentito delle cose meravigliose oggi, dico la verità, delle considerazioni che il dottor
Solerio ha fatto sui dolori al braccio destro in infarti, sì sapevo, per averlo studiato nel corso
universitario, che alcune volte l’infarto miocardico può dare dolori in regione appendicolare e ha
indotto talora qualche chirurgo a operare di appendicite pazienti che avevano un infarto, ma per me
è stata una novità oggi, sentire questi dolori al braccio destro ed è venuto spontaneo per me che
sono un ignorante in materia, fare una considerazione che questa materia dovrebbe essere introdotta
nella Facoltà di Medicina, questa è una considerazione personale e chiedo scusa se mi permetto di
fare delle considerazioni personali, perché è troppo importante per i colleghi, per gli studenti di
medicina, dovrebbero conoscerle queste nozioni, questa è una riflessione che faccio non so forse
fuori luogo non so se…

Solerio: E’ molto giusto quello che dici: fa parte del bagaglio culturale della medicina ed anche se è
una medicina del passato noi uomini e medici del presente, non possiamo rifiutarla soprattutto se ci
aiuta a capire meglio i nostri pazienti, o a capire meglio dove devono essere indirizzati i nostri
sforzi di medici.

Voce femminile: Quello che volevo chiedere non ha riferimento con quello che ha detto in questo
ultimo momento ma volevo chiedere se i progressi della fisica renderanno possibile il discorso
della misurabilità di questo, delle frequenze.

Solerio: Siamo nel campo delle energie ultra deboli, sul piano chinesiologico si misurano benissimo
perché nel test chinesiologico si possono diagnosticare le frequenze di un organo che non funziona
o lo squilibrio di un punto di agopuntura come a qualcuno è capitato di vedere in studio, il limite è
lo strumento di misura: una volta si pensava che le diluizioni omeopatiche fossero niente per la
legge di Avogadro, oggi sono arrivati a misurare una beta emissione a livello di queste diluizioni
quindi il progresso via via cancella le aree buie che non conosciamo.

Stessa signora: E poi volevo chiedere ancora se i campi magnetici delle case possono interferire
con la cura che lei sta facendo

Solerio: Per esperienza i campi elettromagnetici hanno una certa nocività più o meno importante:
possiamo parlare a lungo dei campi elettromagnetici, i cinesi li identificavano e non li conoscevano:
comunque prima di fare una casa andavano a ispezionare il terreno dove l’avrebbero costruita,
guardavano se cresceva l’erba, poi guardavano se le formiche facevano il formicaio e dove, avevano
quindi una serie di metodiche; ci sono dei testi cinesi che parlano di tutte le tecniche da mettere in
atto nel scegliere una casa. Con grande sorpresa, parlando con qualche paziente architetto e poi
leggendo direttamente il NEUFELDT, non so se ci sono architetti qua, ma il NEUFELDT è un po’
la summa, scritto in Germania, per gli architetti, ho scoperto un intero capitolo sulle case maledette,
quelle case dove il campo elettromagnetico terrestre subisce un’amplificazione generalmente per
corsi d’acqua sotterranei o per giacimenti soprattutto di ferro o carbone per cui quello che è il
campo elettro magnetico nodale subisce un’amplificazione. Il campo elettromagnetico irraggia
secondo due reticoli, quello di Hartman e quello di Curry: pensate ai fogli di un quaderno a
quadretti, dove nei punti nodali, cioè dove le linee intersecano, c’è una carica o positiva o negativa
che viaggia secondo una colonna verticale, nelle case maledette diciamo c’è una camera al primo
piano, la stessa al secondo, al terzo, al quarto, tutte le camere sulla stessa colonna in determinati
punti sono soggette a questo campo elettromagnetico. Durante le ore di sonno il nostro organismo
ha meno difese, se il soggetto soggiorna a lungo su uno di questi nodi del reticolo carichi, può
concepire delle malattie, soprattutto delle malattie croniche, per cui ricerche che sono state fatte da
medici e architetti in Germania già negli anni venti, dicevano:” in quella casa, in quella camera, su
quella colonna tutti si sono ammalati nel giro di dieci anni di cancro”, oppure se non si
ammalavano di cancro avevano delle gravi malattie degenerative, ad esempio una sclerosi a
placche. L’esperienza personale mi fa vedere tutto questo in una luce diversa, il campo
elettromagnetico, che sia quello terrestre o che sia il campo elettromagnetico di un telefonino,
soprattutto il TAC è molto negativo sotto questo aspetto, focalizza la patologia di tipo auto
aggressivo per cui se io ho un sistema immunitario volto all’auto aggressione perché l’antigene
XYZ squilibra il sistema immunitario, il campo elettromagnetico focalizza la mia autoaggressione
sul tessuto attraversato; per cui nella casa maledetta se ho il mio polmone esposto ad una influenza
elettromagnetica (n.d.r. geopatia) , più sono allergico, più sono auto aggressivo, lì è dove farò la
sclerosi o la degenerazione; allo stesso modo il telefonino focalizza a livello del lobo temporale; le
statistiche ci dicono che, da quando c’è il telefonino, sono in incremento le patologie tumorali a
carico dell’encefalo, quindi poi abbiamo i riscontri; allora il concetto è che il campo
elettromagnetico focalizza l’auto aggressione, questo per mia esperienza. Il GSM è molto meno
negativo, in termini di focalizzazione, del campo elettromagnetico, del TAC e poi ormai gli ultimi
modelli, se fate caso, hanno tutti dei piccoli jack, grazie ai quali il telefonino lo lasciate là, gli
attaccate un filo e avete un auricolare o un microfono vicino, per cui il campo elettromagnetico che
ovviamente è massimo vicino all’antenna, viaggia lontano da voi.. Su una informazione riservata
dell’OMS, c’è scritto che il telefonino dovrebbe stare almeno a 30 centimetri dal capo, d’altra parte
se qualcuno accende qua un telefonino questo microfono impazzisce, se attaccate un telefonino e
c’è una radio accesa, la radio scarica con violenza, per cui il trasporto di energia è notevole.

Signora: Allora, una domanda da profana, sono di qui, stamattina lei ha parlato, ha parlato anche
adesso di energie che circolano, dei flussi di energia ecc., ma l’organismo dove va a prendere
l’energia o non si esaurisce ed è a circolo chiuso. Poco chiara?

Solerio: No, chiara, difficile e chiara!

Signora: Poi posso fare un’altra domanda ma si riferisce più a stamattina: beh io la faccio poi vedrà
lei se rispondere. L’apparecchio del Bicom, mi è stato detto, non da lei, che riceve le onde negative,
le frequenze negative e le ridà positive all’organismo; allora se è così uno si dovrebbe sentire più in
forza, insomma…a me è capitato di ammalarmi due volte, una volta per anno, sempre laringo-
tracheite, il giorno dopo che ho fatto la terapia, c’è una spiegazione?, poi un’ultima cosa ed ho
finito. Per i poveri diavoli come me che non hanno il computer, è prevista qualche forma di
aggiornamento o comunicazione, o sarà prevista, sarà prevedibile che ci sia. Grazie

Solerio: Allora parliamo dell’energia, che cos’è l’energia? Un organo che vive produce corrente,
questo concetto viene dalla fisiologia, fa parte della ricerca fondamentale, se una cellula vive
produce corrente, quindi produce un campo elettromagnetico: un mucchio di cellule, cioè un
tessuto, producono corrente elettrica, campo elettromagnetico e producono frequenze: il nostro
organismo produce frequenze, è una radio che trasmette energia..

Signora: Le cellule attraverso gli alimenti possono…..

Solerio: Io chiamo uno studente di medicina, ne abbiamo qualcuno qui e le faccio spiegare come
una cellula produce energia, cioè certamente utilizza zucchero, utilizza aminoacidi, utilizza grassi e
li demolisce, tutte le volte che stacca un pezzo di questa molecola, da questa reazione chimica
deriva un surplus di energia, questo surplus di energia va a costruire, se i miei ricordi di biochimica
non sbagliano, va costruire molecole di adenosin tifosfato, il legame fosforico immagazzina energia
e la restituirà alla cellula nel momento in cui ne avrà bisogno, quindi la cellula avrà le sue riserve di
energie che accumula, le utilizza e quindi vive, quella è l’energia, il substrato dell’energia

Signora: Sì, che la deduce dagli alimenti, insomma

Solerio: Se lei è un’automobile da dove viene l’energia dell’automobile? Da un carburante

Speziale: Vorrei aggiungere, magari alcuni sono permeati dalla cultura dell’Oriente: la fonte
dell’energia, per gli orientali, viene dal Cielo e dalla Terra , forse è un riferimento di questo genere
che lei si stava aspettando…
Signora: No, no è più terra terra, la cellula la riceve dagli alimenti ecco..

Speziale: Ecco ma il problema che volevo introdurre io è che ci sono tanti modelli che spiegano
l’alimentazione, oltre a quella alimentare, il problema è che non sono verificabili. Alcuni sono
passati attraverso una tradizione millenaria e per questo solo fatto, vengono considerati scientifici
all’interno di quella cultura. Sicuramente quello a cui ha fatto riferimento Solerio è appurato da tutti
i fisiologi ricercatori può darsi ci siano dei fenomeni energetici che derivano da qualche altro
fattore: mi è capitato in un paese di montagna di andare a sentire il capo dell’antimafia di Palermo,
Caselli è arrivato con cinque guardie del corpo, di quelle che hanno gli occhi programmati e
continuano a guardare, tun tun tun, e se tiri fuori qualcosa dalla borsa ti sparano. Quando sono
passati vicino a me ho sentito un’energia molto negativa, wooom, invadermi:vero od
autosuggestione, lo lascio in sospeso. Ci sono autori molto conosciuti che dicono: “Ti ha lanciato
un’energia molto negativa”; d’altra parte se lei entra in una casa di una persona creativa, solare,
ecc., entra e dice: “ Che energia positiva c’è!” Quindi il problema dell’energia è uno dei problemi
secondo me, più misteriosi, io lo lascio tra i problemi che non risolverò mai e verso i quali sono
timidamente interessato. Se qualcuno mi propone qualche cosa di concreto, lo vaglio, sapendo che
fa parte di un mondo sterminato di cose che non conosco ed ho accettato di vivere in questa
incertezza anche perché non si sa quanti tipi di energia ci sono. I fisici non sono riusciti a trovare
una formula sola, la stanno cercando da decenni e ci sono istituti di ricerca di grande importanza
che cercano la formula dell’energia, però non sono riusciti a trovarla.

Solerio: Quando parliamo di energia pensiamo immediatamente alla terapia perché tutte le
afferenze energetiche modificano il nostro stato energetico; è risaputo che si può curare coi metalli,
con le pietre preziose, coi colori, per cui un'energia influisce sulla nostra energia, però il come dare
energia o modificare l’energia, è tutto da verificare. La seconda domanda: Il mora, classicamente, è
una radio che riceve, riceve le frequenze del paziente, rubando le immagini alla musica:” Un organo
sano fa frequenze armoniche o ordinate, un organo malato fa frequenze disarmoniche” Il brevetto di
questi apparecchi è l'essere riusciti a separare quello che è sano da quello che è malato, quello che è
armonico da quello che è disarmonico, tratta le frequnze armoniche, le amplifica, cioè aumenta la
parte sana, si può testare, come facciamo abitualmente in studio, la massima amplificazione delle
armoniche, cioè di quanto incremento di vitalità ha bisogno il paziente più o meno a seconda del
suo stato. Il secondo aspetto è l’inversione delle disarmoniche: l'apparecchio prende la frequenza
disordinata, trasmette la stessa frequenza invertita e produce una cancellazione delle disarmoniche,
quindi dà al sistema un’informazione invertita a volta a cancellare le frequenze disarmoniche, cioè a
cancellare la malattia. Poi il discorso diventa un tantino complicato, lo abbiamo visto quest’anno a
un seminario con Mascherpa, perché in realtà quelle che i tedeschi chiamano disarmoniche sono le
frequenze ripetitive, allora, con degli oscilloscopi - che costano centinaia di milioni-, voi potete
individuare le frequenze del paziente, visualizzarle. L’apparecchio che uscirà in un prossimo futuro,
c’è già a livello sperimentale, innanzitutto fa, -e lo fa anche il Bicom anche se non lo potete vedere-,
un bilanciamento dell’ambiente, perché, se noi mettiamo un oscilloscopio o un oscillografo in
questa zona, registrerà immediatamente un mucchio di energia perché ci sono campi
elettromagnetici degli apparecchi elettrici, c’è la luce; quindi questi apparecchi fanno un
"azzeramento" dell’ambiente, immediatamente compensano tutte le frequenze che vi arrivano da
quello che vi sta intorno, dopodiché, una volta collegato il vostro paziente, registra le frequenze di
quest'ultimo; le frequenze patologiche in realtà non sono tanto armoniche o disarmoniche, quanto
frequenze costantemente ripetitive, mentre la cellula che vive, come il cervello che vive, ha un
andamento di frequenze disordinato; quello che è ripetitivo, costante, con una certa frequenza, è la
frequenza patologica che segna nettamente sull’oscilloscopio e dice che lì c’è qualche cosa che non
funziona; allora questi strumenti catturano le frequenze ripetitive e le cancellano e restituiscono al
sistema individuo queste frequenze ripetitive invertite; è molto bello vedere questi strumenti
lavorare perché voi vedete sull’oscilloscopio tutta la produzione di energia del paziente e vedete via
via normalizzarsi il campo elettromagnetico.
Signora: Il secondo passaggio era,.. però non so se c’è attinenza, cioè le uniche due volte che mi
sono ammalata, una l’anno scorso, è dopo, non so se ci sia relazione o meno, se c’è una
coincidenza….

Solerio: Lei, come tutti i miei pazienti, è abituata male, adesso le spiego: se lei va dall’agopuntore
o dal medico omeopata e fa una seduta di agopuntura o un trattamento con rimedi omeopatici, ha la
reazione di aggravamento, cioè fa una reazione a focolaio sulla patologia più grave o fa una
reazione su un emuntore, cioè su un organo di eliminazione; il Bicom in fin dei conti è un
trattamento di agopuntura sofisticata perché gli aghi equilibrano e guidando l’energia, il Bicom
equilibra l’energia e quindi le dà una reazione a focolaio; ma in quel momento lei pensi che è un po’
fuori dal discorso Techineos, perché la reazione a focolaio o reazione di aggravamento le dice che
quel tessuto sta subendo un’aggressione di tipo allergene alimentare o tossine chimiche.

Speziale: Il Solerio prima maniera, ti ricordi?

Signora: Ci ho pensato, ma non ho individuato niente che potesse, sul piano alimentare, per quello
bisognerebbe..

Solerio: Generalmente il discorso è in questi termini:-poi ammettiamo pure che a quel livello ci sia
una cronicità, cioè sclerosi o tendenza degenerativa che magari nel test non è venuto fuori -
l’apparecchio le evidenzia che anche questo è un punto debole, cioè un locus minoris resistentiae, lì
c’è una patologia cioè una problematica. Poi gliela facciamo venire noi perché le impediamo di
parlare… siccome qui ha la comunicazione (Chakra della gola n.d.r.) qui si ammala, tutti i
comunicatori si ammalano qui quando si impedisce loro di parlare!

Signora: Mi viene il gozzo! L’altra domanda era se è prevista o prevedibile una comunicazione
scritta

Solerio: La comunicazione postale

Signora: Postale, trimestrale, annuale, anche per chi non ha il computer

Solerio: Si sta un po’ studiando anche perché in realtà su Internet vanno tanti ma non abbastanza,
cioè abbastanza ma non si riesce a raggiungere tutti, è difficile, bisogna individuare le persone, le
modalità di finanziamento di queste persone; magari ve lo proponiamo anche perché in fin dei conti
è mio interesse farlo nel senso che alleggeriamo il lavoro dello studio, perché il lavoro di
comunicazione comporta un mucchio di tempo e magari anche qualche denaro, come lo stampare
gli atti del Seminario dello scorso anno: non è entrato nel bilancio come passivo: era un atto di
narcisismo del sottoscritto e per autopunizione lo ho finanziato personalmente.

Signora: Grazie

Voce maschile: Volevo chiedere una cosa: ho letto che stanno facendo delle ricerche negli Stati
Uniti, non so come si chiama questo ricercatore, sui gruppi sanguigni: sembrerebbe esserci una
stretta connessione fra il gruppo sanguigno di ogni persona e una serie di allergeni: mi chiedevo che
relazione c’è tra tutto quello che si è detto, stamattina e oggi, con queste ricerche che praticamente
stabiliscono che tutte le persone devono avere una loro dieta e compatibile con il loro gruppo
sanguigno o sottogruppo sanguigno.

Solerio: Io andrei un pochino oltre al discorso 'gruppo sanguigno' perché c’è chi ha voluto andare a
vedere una connessione tra gruppo sanguigno e intolleranze alimentari però siamo ancora in
superficie, nel senso che poi 'gruppo sanguigno' fa parte del discorso del genoma, esiste un
programma genoma che è un pochino la chimera, cioè andare ad identificare, a mappare tutto il
nostro patrimonio genetico; in quel momento non avremo bisogno di andare a testare il sangue
perché se riusciamo a identificare i vari loci genetici che soprassiedono al sistema immunitario e
soprattutto al controllo di come lavorano i nostri linfociti e come si rapportano nei confronti di varie
molecole o antigeni alimentari, possiamo, a monte del sangue, già fare delle diagnosi; la difficoltà è
quella di parlare alle cattedrali di Giuliano Mascherpa nel senso che sensibilizzare un quarantenne,
cinquantenne, sessantenne, volto alla ricerca, magari a capo di un istituto di ricerca, non è molto
facile perché lui va a cercare le sue cosine, magari non ha l’esperienza del clinico, tantomeno
ascolta l’esperienza di un clinico che come il sottoscritto è un ghibellin fuggiasco, per cui non è
facile prenderlo per mano e dire:” OK, comincia a studiare su questa cosa che è importante” perché
non fa parte del suo bagaglio culturale. Anche Baratto fà un pò così, va dal suo internista,
intelligente, bravissimo, ma la realtà di questo internista non è quella di rapportarsi con gli antigeni
alimentari anche se la medicina comincia a pensare che siano importanti; sui giornali qualche cosa
comincia a uscire, però dalla notizia dei mass media all’utilizzo quotidiano nella pratica clinica del
medico ne passa ancora molto. L’altra strada è cercare di fare la piattaforma per i giovani, quelli che
cominciano a laurearsi oggi, o non sono laureati, i quali poi vanno nei vari istituti di ricerca o nei
vari reparti ospedalieri o universitari, conoscono queste cose, perché sono venuti qui, perché hanno
fatto i pazienti, perché insomma hanno avuto informazione e le confrontano con la terapia medica o
la ricerca fondamentale che vedono nella medicina, nella cattedrale. Saranno loro i
cavalli di Troia, sono loro che si arrampicano sulla nostra schiena; se facciamo la scuola diamo
fastidio, facciamo paura, se mandiamo dei guerriglieri, degli infiltrati, o magari dei messaggeri di
conoscenza è più facile.

Speziale: Io volevo aggiungere una piccolissima nota storica su questa cosa, poi ci sono due piccoli
interventi, uno è quello dell’avvocato. La nota storica è questa : se qualcosa in medicina funziona,
non su un piano suggestivo, ma funziona perché si sono scoperti meccanismi che guariscono, questo
qualcosa poi si impone, parlavamo stamattina di Messmer, ai tempi di Messmer l’ipnotismo è stato
rifiutato, è stato giudicato inutile da una commissione scientifica reale in Francia, pochissimi
decenni dopo Charcot, il più famoso neurologo del suo tempo, insegnava l’ipnotismo. Poi c’è stato
un suo allievo che gli ha fatto le bucce, ma le bucce vengono sempre fatte successivamente;
siccome l’ipnotismo in qualche modo toccava dei problemi reali, nello spazio di 70/80 anni si passò
dal rifiuto della Reale Accademia dove c’era Franklin come capo, all’accettazione piena perché tutti
correvano da Charcot e tutti i neurologi da Babinski, pure lo stesso Freud che fu suo allievo, erano
tutti lì a sentire l’oro colato di Charcot, quindi in qualche modo se una cosa funziona, prima o poi il
mercato se ne appropria. C’erano due interventi là in fondo.

Signora: Sì, buongiorno, dottor Solerio, volevo farle una domanda ricollegandomi al problema
delle energie; volevo chiederle se in effetti anche le persone possono creare questo clima di
frequenza disarmonica a livello elettromagnetico, perché, le spiego, mi è successo di trovarmi tante
volte accanto a delle persone, -ho fatto una verifica riproponendomi l’incontro con loro- e di
avvertire un mal di testa terribile dalla parte dove loro sono seduti, allora io vorrei capire se è una
casualità oppure se in effetti queste persone emanano delle particolari onde, o io sono più ricettiva,
non so.

Solerio: Innanzitutto bisogna fare una verifica se il rapporto era nuora-suocera, perché in questo
caso..

Signora: No, la scala è un po’ più sotto, è un rapporto nipote zia, però non sempre con la nipote, mi
è successo sere fa a una cena di lavoro, dopo un’ora che ero accanto a una persona mi è venuto un
mal di testa terribile ma sempre dalla parte dove si trovava questa persona.

Solerio: Certamente, se leggete il libro di Messmer è un esempio, ma se leggete anche come


lavorano i tester, cioè i medici che fanno i test oggi, vedrete che il primo problema è proteggersi
dagli altri: se pensiamo in termini di disarmoniche o di frequenze patologiche ripetitive, quali si
vedono nell’oscilloscopio, una persona che ha delle patologie psicosomatiche o somatopsichiche,-è
la stessa cosa-, è una radio che trasmette malattia, e quindi certamente se lei è meno difesa o
piuttosto sensibile a queste frequenze patologiche, starà male vicino a una persona del genere. Non
più tardi di un paio d’ore fa Luigi diceva: “Quando vado in ospedale comincio a stare male”, ma
chiaramente un medico è quello che deve proteggersi più di tutti perché continua a stare vicino a
persone sofferenti, anche parecchio sofferenti; credo che Baratto veda tantissime sclerosi a placche,
quindi pazienti estremamente avanti nella loro patologia autoaggressiva, e quindi carichi delle
famose disarmoniche di cui parliamo nell’ambito della terapia mora: quelli ti squilibrano.

Signora: Ecco però allora lei, nel prossimo seminario, dovrebbe anche insegnarci a….proteggerci
io come consapevolezza dovrei essere un po’ più forte degli altri, invece mi rendo conto che tante
volte sono in preda a queste onde o energie negative; pur avendo la consapevolezza magari un
tantino superiore a un altro perché mi preparo già di fronte al nemico, e dico -adesso io mi faccio
una specie di corazza per cui questo qui a me non fa niente-, poi invece, mi disturba ugualmente..

Solerio: Come insegnano le medicine del passato, la prima tecnica per purificare l’energia è il
digiuno. La seconda tecnica per migliorare l’energia è circondarsi di cose piacevoli, mettersi
addosso la pietra preziosa del colore che cura l’organo più malato.

Signora: Perfetto, la ringrazio

Solerio: Oppure un vestito del colore che cura l’organo più malato, che è il colore che
generalmente si sceglie.

Speziale: A proposito di moderazioni, visto che il mio ruolo è questo, permettetemi di dire una
cosa: una volta si diceva: bravissimo, cura tutto tranne il ginocchio della lavandaia. Io credo che
Solerio curi anche il ginocchio della lavandaia però limitiamoci al ginocchio della lavandaia perché
altrimenti diventa veramente un universologo e credo che bisogna anche avere delle aspettative
moderate rispetto a chi si occupa di noi

Solerio: Il prossimo seminario sarà dedicato agli insuccessi, o per lo meno mescoleremo successi e
insuccessi, abbiamo distribuito un foglio, da compilare e consegnare prima di andare via, dal quale
evinceremo tante notizie, magari tiriamo fuori delle statistiche. Se non ci sono domande..

Voce maschile: Mi scusi, volevo fare ancora una domanda, io mi sono avvicinato da poco a questa
tecnica del dottor Solerio e ho, diciamo così, delle perplessità sul rapporto tra la medicina
tradizionale e quella che lui propone, cioè il conciliare le due nel momento di passaggio dall’una
all’altra; questo perché avevo sentito parlare di omeopatia tradizionale la quale, mi era stato detto,
stimolava il sistema immunitario, al contrario di quanto invece faccia la medicina tradizionale che
lo inibisce e quindi avevo letto e mi era stato detto da più parti che bisognava scegliere l’una o
l’altra, lei invece mi consente di mantenere tutte e due, però ho delle perplessità , non so se
giustificate o che altro

Solerio: Siamo medici, quindi non possiamo negare nessun aspetto della medicina; abbiamo
contestato un certo modo di fare medicina ma non possiamo mettere il paziente a rischio
rimuovendo di colpo, bruscamente, i medicamenti che gli permettono di andare avanti e di avere un
minimo di benessere, oltretutto i farmaci chimici sono una cosa e l’omeopatia è un’altra cosa, se lei
incontra un omeopatico che lo tratta con delle basse potenze, si situa sullo stesso piano della terapia
chimica, quella non è omeopatia, nel senso stretto, è una fitoterapia dinamizzata; nel momento in
cui lei su un piano molecolare e chimico, lavora con dei rimedi chimici, ben vengano se le
contengono una sclerosi a placche o una asma bronchiale, le evitano di morire soffocato o evitano
che la sua colite ulcerosa precipiti rapidamente; è chiaro che man mano che fa un certo tipo di
terapia li potrà ridurre; in parallelo lei può assumere delle frequenze, cioè delle informazioni
elettromagnetiche attraverso la terapia mora o attraverso dei rimedi omeopatici in alta potenza,
quindi non c’è contraddizione tra le due cose.

Stessa voce maschile: Sia l’una che l’altra non subiscono danno, non c’è corrispondenza, lavorano
su due piani diversi, insomma

Solerio: Si, la terapia omeopatica che c’è dentro il discorso Techineos, si sposa col mora e con
l’eliminazione dell’allergene, non risente particolarmente nella sua efficacia, dell’uso
contemporaneo dei farmaci chimici. Il problema dei farmaci chimici è che possono indurre
soppressione come nel caso un po’ drammatico di Alberto o come in altri casi, però se sono
necessari per permetterci di continuare a farlo vivere col suo polmone libero dalle crisi di asma ben
vengano le aminofilline o il cortisone; man mano che la sua mucosa bronchiale, il sistema delle
mucose diventa più sano, lei ridurrà spontaneamente il cortisone, io non le ho chiesto di ridurlo,
però è nello spirito dell’evoluzione del paziente ridurre il farmaco chimico quando si accorge che
non gli serve.

Speziale: L’avvocato Fucini,ci darà le ultime novità. C’è ancora un intervento…..

Signora: Buonasera agli intervenuti e agli oratori, scusate non vorrei sentirmi al centro
dell’attenzione. Ho un’intolleranza di cui non ho ancora sentito parlare e in questo io mi sento
molto sola, io sono intollerante ai polifosfati e chiedevo, forse nessuno ne ha ancora sentito parlare,
se qualcuno si trovasse nella mia situazione potrei lasciare il mio indirizzo e potremo contattarci
così se non altro ogni tanto ci consoliamo, perché ho sentito che molte persone intolleranti al
frumento e al latte si sentono un po’ coalizzate e forse riescono a recepire più informazioni e
aiutarsi, mentre invece l'intolleranza ai polifosfati, è abbastanza tragica, direi che trancia addirittura
le amicizie, parlando appunto di cene e ristoranti; poi volevo chiedere un’informazione, vorrei fare
un appello:. Ho seguito alla televisione una trasmissione molto interessante su ciò che riguarda le
onde elettromagnetiche, dei danni addirittura tremendi, prima ancora di arrivare al cancro, che ne
possono derivare, ho sentito parlare di centri di bio ingegneria e di architettura biologica, dove si
ritorna un po’ ai vecchi sistemi di costruzione, a quello che si faceva una volta, che possono
insegnare ad ottenere un ambiente sicuro, introducendo elementi di costruzione e intercapedini che
non danneggino la presenza delle persone nell’ambito della casa; in questa trasmissione è stato
parlato di un disgiuntore ovvero un apparecchio che si può inserire nel comando centralizzato della
luce, all’interno della casa, e può funzionare diciamo da apparecchio mora, almeno così hanno
spiegato, cioè evitando che queste onde elettromagnetiche creino dei danni all’interno, è un
argomento che mi tocca personalmente anche perché di fronte a noi, purtroppo, la società dei
telefoni ha aumentato talmente le paraboliche che io, chissà, sono convinta, il dottor Solerio dice
che è anche l’età che procede, però da diverso tempo, -ma no, io l’accetto, è vero-, sentiamo una
stanchezza generalizzata in famiglia che mi sembra eccessiva, quindi vorrei cercare di salvarmi ,
visto che non si può buttare via la casa come un fazzoletto, vorrei provare a incominciare all’interno
della casa. Questo signore che parlava in televisione ed era un esperto in questo campo, non ha fatto
pubblicità nel senso che ha detto che a Milano lui sapeva dove esistevano questi centri che
vendevano questi apparecchi però, siccome non aveva informazioni di altri centri d’Italia, non
poteva dare delle indicazioni precise; allora siccome ho sentito che ci sono dei lombardi o il dottore,
il pediatra di Milano chiedevo gentilmente se per caso fosse facile informarsi, o più facile che per
noi, informarsi su questi centri dove possiedono o vendono queste apparecchiature

Solerio: Esiste una società italiana di bio-architettura, piuttosto vicina a te, a Torino, lavora
l’architetto Carignano che si occupa normalmente di bioarchitettura, hanno un gruppo di intervento
e fanno l’analisi dei campi elettromagnetici della casa, per cui non è tanto difficile; tutte queste
informazioni più facilmente le puoi avere da Pepino che si chiama anche Alter, è un mobilificio tra
Chivasso e Torino, dove trovi mobilio con determinate caratteristiche, senza le resine sintetiche,
senza le vernici e dove ti possono dare anche riferimenti su architetti che si occupano di
bioarchitettura, quindi di indagine del campo elettromagnetico della casa con il geomagnetometro e
di armonizzazione della casa. Il disgiuntore è uno dei mezzi, non è un apparecchio mora, il
disgiuntore semplicemente è uno strumento che, quando tu spegni la luce, generalmente nella zona
notte, stacca la luce dal punto di partenza, cioè dall’afferenza centrale dell’appartamento,
ovviamente senza escludere la cucina col tuo frigorifero, congelatore e via discorrendo e questo fa
sì che i pochi volt che restano nel circuito ad apparecchi spenti vengono minimizzati ulteriormente.
Però diciamo che in tutte queste cose ci sono degli argomenti veri, reali e poi c’è uno sfruttamento
commerciale, le verifiche poi le fa il tempo, come diceva Roberto. Però ci sono delle cose molto
vere e un’indagine del campo elettromagnetico soprattutto volta ad appurare l’inquinamento da
campi elettromagnetici, dovuti non tanto alle parabole che ricevono quanto alle antenne che
trasmettono, va fatto. Schermare una casa dalle afferenze che vengono dall’esterno è una cosa
estremamente delicata perché se tu cominci a mettere del piombo alle pareti, schermi la tua casa,
però costruisci una gabbia di Faraday, se tu schermi la tua casa , la camera da letto, col cristallo, col
piombo sì che non hai i telefonini, non hai le antenne, però ti mancano le onde di Schuman e ti fa
malissimo. Nelle navicelle spaziali si sono accorti che si poteva curare il male dello spazio
mettendo un generatore di onde di Schuman, cioè l’informazione elettromagnetica che la terra ci dà
normalmente da quando nasciamo e serve a ricostruire la polarizzazione e quindi l’orientamento
delle molecole proteiche del nostro organismo. Tocca all’avvocato.

Fucini: Buona sera a tutti. Un consiglio del dottor Solerio è quello di non sottoporre i bambini alle
vaccinazioni, a questa miriade di vaccinazioni che, per legge, siamo costretti a subire. Oggi i
bambini vengono vaccinati contro l'epatite b, vengono vaccinati per il morbillo e altre malattie -
peraltro si tratta di vaccini non obbligatori-, contro tutta una serie di patologie che stanno
scomparendo o sono quasi scomparse nel mondo occidentale, il vaccino antipolio, la cosiddetta
trivalente ecc. quindi il sistema immunitario viene sollecitato in un modo, diciamo così, eccessivo e
nelle persone che hanno già una sensibilità che può essere quella dell’intolleranza alimentare,
queste vaccinazioni così costanti, perché vengono ripetute poi nel corso degli anni, possono
provocare dei problemi seri. Gli ultimi studi americani hanno comprovato che vi è un aumento, nei
casi di vaccinazione dell’epatite B, di circa il 60% di diabete infantile, questi sono studi che sono
stati condotti sia in Australia che negli Stati Uniti, diciamo che il mondo anglosassone si sta
muovendo molto in questo senso ed è molto sensibile riguardo a questo tipo di vaccinazioni.-
Premetto che la vaccinazione contro l’epatite b è obbligatoria solo in Italia; questo tipo di vaccino
forse è conosciuto di più perché il famoso comico Grillo ha iniziato proprio a incentrare alcuni suoi
sketch su questo problema della vaccinazione e della vaccinazione all’epatite B e ne ha fatto una
gag molto molto divertente, dicendo peraltro la verità. Questo vaccino era stato introdotto dal
ministro della sanità De Lorenzo, il quale aveva ricevuto una tangente cospicua, così come risulta
dagli atti processuali che sono depositati presso la Procura della Repubblica milanese, e questo è
indubbiamente inquietante. Questi studi non vengono ancora riconosciuti in Italia o meglio non
sono ancora stati recepiti dalle cattedrali mediche italiane. Che cosa comporta per i bambini non
sottoporsi al vaccino?, comporta un problema diciamo pure giuridico, per i bambini e per i loro
genitori perché a scuola richiedono le vaccinazioni cosiddette obbligatorie, antipolio, trivalente,
epatite b, e per adesso ci fermiamo qua. Rispetto ai tempi del nostro incontro precedente, esisteva
una circolare del ministro Berlinguer, ministro della pubblica Istruzione, che consentiva l’accesso a
scuola e la frequenza, ai bambini non vaccinati; dopo il nostro seminario dell’ anno passato era
intervenuto un parere del Consiglio di Stato che negava, che andava contro a questa circolare, c’era
stata una presa di posizione abbastanza netta, bisognava essere tutti vaccinati. Ora qualcosa è
successo, sarà stato Grillo con le sue gag che sono andate in giro per l’Italia, sarà stato un altro tipo
di sensibilizzazione data principalmente da un grandissimo numero di cause che sono adesso
presenti presso i capoluoghi di Provincia dove risiede l’Avvocatura dello Stato per casi di malattie
molto importanti provocate da vaccinazioni. Lo Stato si è sensibilizzato e il ministro della sanità,
Rosy Bindi, di concerto con il ministro dell’istruzione, ha redatto una nuova circolare per cui
adesso è possibile frequentare gli istituti scolastici senza le vaccinazioni obbligatorie; il bambino
non vaccinato può andare lo stesso a scuola, -questa è recentissima-, ma c’è qualcosa di più; c’è un
disegno di legge, che è all’esame delle Camere per cui chi non vuole può non vaccinarsi, questo è
un passo in avanti notevole,- lo deve motivare, ci deve essere una motivazione di carattere medico,
per problemi di salute oppure per ragioni di carattere religioso o culturale. Questo dice il progetto di
legge, bene o male, quindi c’è un’apertura notevolissima; bisogna vedere se quest’apertura
comporterà una chiusura dall’altra parte, cioè un elenco di casi tassativi per cui ci si consente di
non vaccinarsi ecc., comunque è ancora un disegno di legge che in ogni caso sfocerà in una legge
dello Stato, questo è sicuro. Io sono convinto che la sensibilizzazione sull’argomento è stata data
proprio dai numerosi ricorsi, dalle numerose citazioni che sono apparse presso tutte le Avvocature
dello Stato per tutti i casi veramente incredibili, vaccinazioni fatte, non so, ai giovani militari, una
vaccinazione molto potente viene fatta ai soldati, di qui malattie da auto immunità, ragazzi giovani
che poi vanno a finire in dialisi e per fortuna si può risalire al nesso causale che ha provocato queste
malattie da auto immunità e che sta proprio nelle vaccinazioni: il fatto anche che l’Italia sia l’unico
Paese in Europa che vuole a tutti i costi questa vaccinazione che deriva poi da un atto illegittimo
compiuto e ormai conclamato e documentato presso una Procura dello Stato, fa veramente pensare.
Io penso che si arriverà a una legge assolutamente libera se non addirittura a una modifica su questa
obbligatorietà delle vaccinazioni. Purtroppo dietro, voi potete ben immaginare, c’è un giro di
miliardi , c’è un giro economico molto importante, che va oltre a quella che può essere la tutela
della salute degli individui. Ora ritengo che questi studi a livello internazionale si intensifichino
sempre di più e vengano recepiti anche in Italia, io sono ottimista in questo senso . Ora, andando più
sul concreto, sui fatti di tutti i giorni, vi posso dire che in questa zona, presso la Procura sanremese
non si è segnalato alcun caso, né la Procura sanremese è intervenuta direttamente nei confronti dei
genitori di bambini non vaccinati, neanche con comunicazione appunto alla Procura dei minori, che
è la Procura competente a giudicare questi casi, c’è questo spezzettamento, questa frammentazione,
non c’è un sistema omogeneo, ogni USSL, fa a suo modo, due bambini non erano stati vaccinati in
un paesino qua vicino, nel paesino di Montalto, vicino a Sanremo,- una ventina di minuti di
macchina-, sono stati presi a scuola dai carabinieri e sono stati accompagnati a casa, questo perché
il sindaco, avendo avuto la segnalazione dall’USL della non vaccinazione di questi due bambini è
stato costretto, per non incorrere i un reato di omissione, come massima autorità sanitaria locale, ha
fatto intervenire la forza pubblica; questo è durato ben poco perché poi con un intervento della
Prefettura, si sono mossi in questo caso i Verdi di Ventimiglia e sono riusciti a fare rientrare i
bambini a scuola; mi risulta che poi, nulla sia più successo e poi con questa normativa in
evoluzione, ecco che questi bambini stanno frequentando la scuola. Altri casi mi sono stati segnalati
ad esempio a Cuneo, di situazioni per cui il bambino dodicenne non vaccinato contro l’epatite B
veniva chiamato dall’USL per la vaccinazione e immediatamente veniva fatta comunicazione alla
Procura dei minori di Torino, ci sono ancora dei casi aperti, perché la risposta qual è? Non basta il
certificato medico del dottor Solerio o di un altro medico che dice: "il bambino ha dei problemi di
intolleranza, la sollecitazione del sistema immunitario può essere negativa per lui," certe USL
possono richiedere un esame specifico di un loro medico che ovviamente, non è sensibile al
discorso "sollecitazione del sistema immunitario", non ha neanche la curiosità di verificare o di
conoscere il problema; mi ha fatto molto piacere ricevere una telefonata da un dottore di Ancona,
forse questo al dottor Solerio non l’ho neanche detto, un medico, questo medico di Ancona che mi
dice: “Io i miei figli non li voglio vaccinare, assolutamente, mi dica un po’ come posso fare” . E
quindi l’unica mossa è quella di presentare il certificato di un medico e vedere come reagisce quella
USL. Qua in zona ho verificato che c’è un atteggiamento assolutamente morbido da parte delle
USL, per adesso c’è una certa accettazione, forse accettazione no, però non si muovono in maniera
così barbara tanto da costringere il sindaco a mandare addirittura i carabinieri per allontanare i
bambini dalla scuola.

Speziale: Ecco io volevo intervenire per farle due domande, anche a Alessandro. Da un certo punto
di vista il povero sindaco è comprensibile perché si aspetta chissà quali disgrazie e si sente
responsabile penalmente ma, se non vado errato, non è che il punto di vista omeopatico escluda la
vaccinazione, ha una sua vaccinazione, allora io credo che i sostenitori di questa legge dovrebbero
mettere ben evidente che non si tratta di bambini non vaccinati ma si tratta di bambini vaccinati
secondo dei criteri e se vogliamo dei parametri diversi da quelli della medicina classica.

Fucini: L’omeopatia viene recepita, con legge dello Stato, come medicina a tutti gli effetti, ora però
le USL non recepiscono come vaccinazione effettuata la vaccinazione omeopatica e quindi c’è un
modo assolutamente incongruo di vedere le cose: esiste la medicina ufficiale e la medicina ufficiale
dello Stato è quella tradizionale, questa che è recepita con legge dello Stato non è più medicina, le
USL si comportano in questo modo.

Speziale: Ma recepita cosa vuole dire?

Fucini: "Recepita con legge dello Stato" nel senso che esiste una normativa CEE, questa normativa
CEE è stata inglobata nel nostro sistema legislativo, è recepita a tutti gli effetti, è legale, tuttavia

Speziale : Legale significa poter operare

Fucini: Esperienza concreta, le parlo di un caso concreto: io i vaccini li ho fatti con le fialette OTI,
perché esistono vaccini prodotti da questa casa, queste vaccinazioni vengono segnate nel libretto
USL, però quando uno va a richiedere il certificato delle vaccinazioni avvenute per portarle a
scuola, l’USL non le rilascia

Speziale: Ma non c’è una omissione di atti d’ufficio?

Fucini: Omissioni di atti d’ufficio, occorrerebbe un’azione di forza che finora non è stata fatta.

Speziale: Ecco di forza o semplicemente una prassi di ordine giuridico nel senso che..

Fucini: No perché io dovrei fare un ricorso all’USL richiedendo perché questa richiesta mi viene
negata, ecco che mi dovrei muovere diversamente.

Speziale: Quindi è a livello governativo

Fucini: Esattamente infatti è questo..

Speziale: E’ lì che la pressione va portata. Ho fatto queste obiezioni perché ero interessato anch’io a
sapere dove si inceppava il meccanismo, quindi è un fatto di burocrazia che non recepisce.

Fucini: E’ più che un fatto burocratico, c’è un fatto di interpretazione della norma, c’è un..

Speziale: Ma secondo me suona più di ignoranza, di ignoranza, perché lì non è una vera..

Fucini : Sicuramente

Speziale: Un vero tentativo di interpretazione come farebbe un giurista, è semplicemente non


sapere né leggere né scrivere in fatto di …..è tutta un’altra cosa.
Fucini: Perché loro chiedono questo: Ah sì tu. Hai fatto il vaccino con l’omeopatia, adesso voglio
prelevare il sangue a tuo figlio e verificare se ha gli anticorpi-, avviene questo, l’esperimento
concreto io non l’ho ancora vissuto, e a questo ci può rispondere il dottor Solerio

Solerio: Innanzitutto non è vero io dica di non vaccinare, dico che è meglio vaccinare con prudenza
e qualche volta è meglio non vaccinare, nel senso che il vaccino fa parte del bagaglio della
medicina, fa parte della storia della medicina e certamente qualche risultato lo ha dato, dicono gli
assertori dei vaccini, poi ci sono degli interi trattati scritti per dimostrare che i vaccini non sono
serviti a niente ma, come al solito, la verità sta un po’ nel mezzo, per cui la immunizzazione dalla
polio, certamente ha dato un contributo alla quasi scomparsa di questo flagello, anche se per le
condizioni igieniche, per una serie di motivi, la polio sarebbe comunque diventata più rara, -
addirittura certi grafici dicono che sarebbe scomparsa spontaneamente-, per cui andiamo molto
prudenti nel dire di non far delle vaccinazioni: un chirurgo che opera normalmente è soggetto a
ferirsi in sala operatoria; se avesse un bel vaccino contro non solo l’epatite B ma anche l’epatite C,
sarebbe felicissimo di farlo. Poi se consideriamo la medicina vitalistica, questa dice che è la
malattia che prepara l’infezione perché l’infezione non è l’inizio della malattia, è la fine della
malattia, se il terreno è sano ti contagi e non ti ammali. Potremmo aprire un discorso lunghissimo
in questo ambito, ad ogni modo diciamo che, per ritornare all’argomento dell’avvocato, la
vaccinazione fatta nei primi tre mesi di vita, in un sistema immunitario che è ancora in via di
costruirsi, è estremamente negativa; è per quello che nei reparti di pediatria, da qualche anno
cominciano a vedere dei bambini con delle nefropatie a tre anni, col diabete a quattro anni; le
patologie neoplastiche che una volta non si vedevano, cominciano nei primi dieci anni di vita;
certamente l’autoaggressione secondaria all’antigene alimentare amplificata dalle vaccinazioni, è il
fattore prevalente per cui certi vaccini vanno fatti più tardi; quindi lì sarà la scelta della famiglia,
perché il medico informa, la famiglia sceglie: non possiamo condizionare al cento per cento il
nostro paziente, dobbiamo lasciargli un bivio di fronte al quale lui, ricevuta una
informazione/deformazione, farà la sua scelta. Poi c’è il discorso delle vaccinazioni omeopatiche,
se noi lavoriamo sul piano dell’energia e andiamo a informare un clone di linfociti, lo informiamo
che esiste un antigene tetano ma non gli diamo molecole tetano, nel test chinesiologico, nei test di
elettroagopuntura, un paziente che ha subito una informazione vaccino-intramuscolare o ha subito
un’informazione frequenza omeopatica tetano, risponde nella stessa maniera e quindi questo
avvalora la tesi che una modificazione del sistema il rimedio omeopatico l’ha prodotta. Poi abbiamo
delle esperienze passate, ne abbiamo già parlato la volta scorsa ma magari rinfreschiamo il
concetto: già alla fine dell’ottocento, presso un ospedale francese, il Saint Jacques che è stato
sempre un crocevia tra la medicina ufficiale e le medicine alternative, si praticava la vaccinazione
anti difterica con difterotoxinum 4000, una diluizione quattromillesima che è una diluizione
unicamente frequenziale non contiene molecole,- alla fine dell’800 il vaccino antidifterico non
esisteva, il vaccino della difterite, se la memoria non mi inganna, è arrivato nell’immediato
dopoguerra e di lì le vaccinazioni di massa. Alla fine dell’800, nel servizio ospedaliero di omeopatia
dell’ospedale Saint Jacques di Parigi, hanno fatto una sperimentazione osservando due gruppi di
bambini, un gruppo veniva sottoposto alla somministrazione di difterotoxinum 4000 e un gruppo
no: dei bambini che avevano subito questa vaccinazione, diciamo così omeopatica, nessuno si è
ammalato di difterite nei 5 anni successivi, quindi in quel caso hanno fatto una sperimentazione;
certamente in quei bambini il siero non portava anticorpi antidifterite, però i linfociti avevano
subito una informazione e quindi i bambini erano resistenti nei confronti dell’infezione difterica,
che allora era una vera calamità.Quando hai fatto il medico tu, prima della seconda guerra
mondiale, la difterite era una cosa drammatica, il famoso crup, portava a morte, oppure portava a
lesioni cardiache quindi la difterite era un flagello. Un’esperienza personale l’ ho maturata nella
protezione dalla malaria: non esiste il vaccino della malaria e poiché tante persone vanno in siti
malarici coi grandi viaggi internazionali, la prevenzione si fa con la clorochina, con il lariam cioè
con sostanze chimiche che vengono assunte quotidianamente 15 giorni prima dell’inizio del
viaggio, fino a quindici giorni dopo e prevengono il contagio della malaria, non totalmente ma con
estrema probabilità. Tanti pazienti. per educazione, per conoscenza, per precedenti esperienze
negative, queste sostanze non le vogliono assumere. Da anni a pazienti che ne fanno richiesta io
somministro normalmente Malaria 10000: è una diluizione omeopatica che assumono, con
frequenza prudenziale, una volta alla settimana, già 15 giorni prima della partenza; di queste
persone nessuna, e sono numerose, ve lo assicuro, è mai tornata con la malaria. Probabilmente, non
certamente, questa somministrazione incrementa le loro difese nei confronti del plasmodio della
malaria; poi se vogliamo andare a discutere coi legislatori o con le cattedrali, a quel punto bisogna
portare delle sperimentazioni, cioè avere delle strutture, prendere per esempio il vaccino del
morbillo, portarlo in Africa. Ho cercato di attuare con un paziente questa sperimentazione ma poi
per una rivoluzione nel centro Africa non è stato possibile realizzarla: perché hanno circondato
l’ospedale e creato degli enormi problemi, -portare in Africa non so, mille dosi di Morbillinum,
somministrarle ai bambini africani i quali, non essendo, per genetica e quindi per selezione naturale,
affatto immuni al morbillo, hanno degli indici di mortalità altissimi, pensate che un’epidemia di
morbillo uccide il 40 % 50% dei bambini della popolazione; questo potrebbe essere un modo di fare
la sperimentazione cercando di dare un aiuto a popolazioni che normalmente non si riesce
comunque a vaccinare con l‘intramuscolare del morbillo perché rifiutano le iniezioni. Vengono
curati ancora dallo stregone del paese, hanno minima fiducia nel medico, negli ospedali degli
uomini bianchi; magari si avvicinano per fame o quando il loro stregone non riesce a guarirli e
comunque non accettano di essere vaccinati con una iniezione che loro vedono come una
aggressione, come una lancia che entra… quello potrebbe essere un modo, e comunque se avessimo
delle strutture e delle possibilità di fare delle sperimentazioni e costruire delle casistiche ci si
potrebbe presentare alla medicina ufficiale e dire: -va bene, esiste questo metodo che permette di
vaccinarsi in modo molto più soft, -però oggi lo si può fare per pochi individui, siamo ancora un po’
nella medicina di élite, il rischio lo corre il medico soprattutto se la famiglia non ha capito fino in
fondo lo spirito di questo metodo diverso di prevenzione che consiste essenzialmente nel cercare di
non costruire un sistema immunitario sempre più aggressivo in un bambino che rischia di essere un
vecchio ancora prima di diventare giovane.

Fucini: Avevo iniziato il mio intervento dicendo che lei "consiglia" di non vaccinare; consiglia di
vaccinare sempre contro la polio, contro le altre malattie diciamo che consiglia la non
vaccinazione; certamente per le categorie a rischio il vaccino contro l’epatite b è senz’altro qualcosa
di molto importante, pensate ai medici che lavorano in ospedale, quindi non bisogna essere
categorici, comunque a me personalmente questo discorso dell’eccessivo bombardamento del
sistema immunitario pare molto sereno e penso che anche attraverso il buonsenso si possa intuire,
capire. E adesso aspettiamo il disegno di legge e vedremo quale sarà l’evoluzione di questo
problema.

Voce maschile: Era proprio un aspetto puramente giuridico: in che termini l’omeopatia viene
recepita dalla legge dello Stato, cioè come terapia, come terapia medica.

Fucini: Globalmente c’è una direttiva CEE che si riferisce sia alla terapia che ai prodotti

Voce maschile: Autorizzerebbe questa direttiva una sperimentazione ospedaliera?

Fucini: Secondo me, sì.

Solerio: Quando siamo stati a Roma, nel mese di luglio, per costituire il gruppo di docenti del futuro
Master di omeopatia, sono state fatte alcune lezioni improntate soprattutto sulle responsabilità del
medico e sulla medicina legale: mentre l’Europa dice: “L’omeopatia esiste e si pratica” la nostra
legge è leggermente diversa nel senso che l'omeopatia viene accettata come terapia complementare,
in parallelo a quello che è il protocollo della medicina ufficiale, e quindi è già un dire: "Esiste”
come medicina complementare .Per la sperimentazione chiaramente bisogna ubbidire a tutta la serie
di…adempimenti legali fra cui il placet di un Comitato Etico.

Petrini: Il problema è di indubbio fascino: l’interferenza tra il vaccino, tra le vaccinazioni fatte
anche nei primi mesi di vita, e i danni al sistema immunitario; io sono d’accordo; sono d’accordo
anche su quello che ha detto Alessandro sul chirurgo che in sala operatoria può pungersi. Io, come
direttore sanitario, di chirurghi e di personale che si è punto mentre operava nell’addome ho avuto
esperienza, mi è persino arrivato l’avviso di garanzia e sono finito davanti al Procuratore della
Repubblica a Tortona; ho qui delle mie ex caposala che potrebbero dirvi che a me è arrivato
l’avviso di reato perché l’aiuto chirurgo si è tagliato col bisturi, con tutti i guanti. Ci sono delle
indubbie responsabilità penali per il direttore sanitario, in due casi: uno, nelle assunzioni del
personale se il personale che viene assunto in ospedale non ha fatto la vaccinazione antitubercolare
con il BCG -che è il bacillo di Calmet Guerin, è un ceppo di bacillo tubercolare di tipo bovino che
ha subito 230 passaggi sulla patata biliata glicerinata; si corrono grossi rischi - ora, a me questo è
capitato a Trieste dove ho fatto quasi un anno come direttore sanitario: un’impiegata della direzione
sanitaria, era un ospedale sanatoriale, ha preso una tisi cavitaria, io me la sono cavata perché
l’assunzione l’aveva fatta il mio predecessore che era morto, altrimenti avrei avuto una denuncia
per non aver fatto la vaccinazione a questa ragazza che era negativa, era cutinegativa per la
tubercolina. Nell’altro caso, la legge impone l'obbligo della vaccinazione antitifica: ora, nel caso in
cui in un ospedale si dovessero sviluppare delle piccole epidemie di infezione di tifo, il direttore
sanitario, se non ha provveduto a fare la vaccinazione, è responsabile. Io ho sempre usato un
sistema che penso mi ha salvaguardato, ora lo chiedo all’avvocato, cioè, anziché farla per via
intramuscolare, la davo per bocca, era il famoso vaccino trivalente che contiene, in ogni compressa,
un miliardo di bacilli del tifo, 500 milioni del paratifo A e del paratifo B; tre compresse le
mandavamo ai caposala, -c’è una caposala qui presente-, la caposala faceva firmare al personale che
aveva ritirato le tre compresse e la dipendente aveva l’obbligo di far sciogliere in bocca le tre
compresse; questo forse salvaguardava il direttore sanitario dal punto di vista legale, poi certamente
non ero a vedere se per le tre mattine la dipendente prendeva le compresse o se invece le buttava,
ma io l’ho risolta così, per cui in direzione sanitaria avevamo l’elenco con la firma i tutti quelli che
avevano ricevuto il vaccino, queste vaccinazioni il legislatore ne fa obbligo, il direttore sanitario ne
è responsabile, chiedo scusa avvocato se ho voluto sollevare questo problema. Grazie

Speziale: Io volevo aggiungere un’altra considerazione così magari la risposta diventa unica: da
quello che ho capito, a livello europeo la medicina omeopatica non è considerata complementare
ma medicina tout court. A livello italiano sarebbe complementare che, da un punto di vista logico, è
un nonsenso cioè è una di quelle famose espressioni dell’abilità italiana di mescolare le carte che
veramente è quello che gli psichiatri direbbero una comunicazione a doppio legame, perché non
vuol dire assolutamente niente: complementare vuol dire che è un complemento dell’altra medicina,
quindi l’altra medicina è centrale questo è un complemento; siccome invece si tratta di due
orientamenti in antitesi, è un conflittuale non un complementare, non può essere che così; poi
Solerio ci ha spiegato come siano possibili delle mediazioni ma la mediazione non può essere
complementare, quindi qui in un certo senso direi che c’è un conflitto tra la legge italiana e la legge
europea, cioè non c’è stato un recepimento, questo è tipico del codice italiano, abbiamo un avvocato
che può intervenire a questo proposito, mi rivolgo anche a te, Elio, tu sai che non c’è più il delitto
d’onore, ma il concetto d’onore è ancora recepito come un’attenuante dal codice penale italiano.

Fucini: C’è stata una sentenza in Sicilia, proprio su questo delitto, su un omicidio è stata sostenuto,
come attenuante, questo discorso del motivo d’ onore

Speziale: Però la legge lo ha escluso il delitto d’onore


Fucini: Sì è escluso il delitto d’onore però come attenuante in una sentenza è risorto diciamo nel
suo concetto

Speziale: Sul duello, il duello è ancora recepito dal diritto penale italiano come attenuante, perché
se voi sbudellate un altro senza padrini, senza le armi, senza i dodici passi ecc., è omicidio, se
invece voi seguite tutto il rituale c’è un’attenuante, quindi il duello è recepito ancora dal diritto
penale italiano

Fucini: Comunque è punito il duello, non puoi duellare è proibito.

Speziale: Ma esiste ancora recepito all’interno…Sì, però è un’attenuante, cioè è proibito ma se lo


fai, anziché ammazzare tout court, è un’attenuante, quindi è recepito dal Codice, quindi qui siamo
di fronte, sembrerebbe a una cosa di questo genere, Elio cosa stavi dicendo?

Voce maschile: Ormai le cause di responsabilità professionale dei medici sono frequentissime, e
vengono tutte risolte con una consulenza tecnica di ufficio; ci sono dei giudici, mi riferisco al
Tribunale di Milano, che pongono il quesito in questi termini:- dica al consulente di ufficio se la
terapia usata nel caso sia stata quella corrispondente alla miglior tecnica-,se di fronte ad un quesito
del genere, con i consulenti che abbiamo-, alcuni sono docenti dell’Istituto di Medicina ma altri no-
venisse presentata una terapia omeopatica immagina che cosa ne verrebbe fuori; io ho avuto molti
casi in cui, -non era in gioco la terapia omeopatica-, si diceva: ”Sì, è stata seguita la terapia
secondo… però nel caso, se avessero seguito quest’altra terapia, il risultato sarebbe stato diverso”
Pensavo che forse sarebbe il caso di introdurre a questo riguardo il consenso informato, che ora c’è
soltanto per le analisi e per gli interventi chirurgici.

Speziale: Si, spiega anche cos’è il consenso informato

Stessa persona: Sì, il consenso informato, penso sia importante per la responsabilità del medico,
è: non hai informato il paziente, dovevi informarlo, anche se hai operato bene, anche se non ci sono
errori nell’intervento che hai fatto ma non hai informato il paziente delle conseguenze che
potevano derivare, sei responsabile, anche senza colpa; il principio è che in genere si risponde per
colpa, ma è un elemento di colpa il non aver informato il paziente. Pensavo che forse se si
estendesse il consenso informato anche alla terapia potrebbe essere un vantaggio, così, è un’idea.

Solerio: Il problema è che nessuno ha mai chiesto un consenso informato per la prescrizione di una
terapia antibiotica o per una terapia immuno-soppressiva che porta a morte il paziente, perché,
diciamoci le cose, poi l’altro problema è che tutte le volte che si prescrive un rimedio omeopatico
che per buona parte della medicina è acqua fresca, non si può chiedere un consenso informato,
altrimenti uno studio medico si trasforma in uno studio notarile.

Voce femminile: Do il consenso informato per le vaccinazioni

Solerio: E' il medico che chiede il consenso informato al paziente. Ma non è una prassi tanto facile

Fucini: per le vaccinazioni è un discorso diverso, non c’è la tutela del singolo ma la tutela della
collettività

Solerio: Scusi avvocato, il discorso del consenso informato va benissimo, ne abbiamo parlato in
questo seminario di Roma all’infinito, ma il paziente poi a che punto sei riuscito a informarlo,
quanto ha capito lui di quello che tu hai scritto o detto? Lo sappiamo benissimo che in sede di
discussione in tribunale, entra il sofista il quale afferma il bianco con una bella arringa e poi con la
stessa arringa afferma il nero, per cui il consenso informato è carta straccia che vola, attenzione...
Può volare nel senso giusto o in quello sbagliato come il famoso papiro che si faceva alle matricole
universitarie.

Voce maschile: Per volare, per esempio nell’ultimo caso che mi è capitato, il paziente dice -quando
è venuto il medico a farmi firmare il consenso informato mi ha messo davanti un foglietto e mi ha
detto firma qui-, e chiama a testimoniare il suo vicino di letto che dice: “Sì è proprio così, gli ha
messo davanti un foglio e gli ha detto firma” Questo era il consenso informato.

Solerio: E’ che si vuole codificare un atto medico che poi in fin dei conti fa parte dell’arte medica e
quindi non è facilmente codificabile perché è una prescrizione mediata da una situazione
occasionale, da come l’osservatore la vive, da come pensa di farla evolvere, per cui certamente, se
noi usiamo dei rimedi omeopatici con prudenza e con attenzione e non siamo così sciocchi da
negare la medicina, possiamo fare del bene senza fare dei guai. Se il paziente che è intervenuto
prima, non so quale sia il suo caso, assume rimedi che più o meno gli salvano la vita e gli
permettono di andare avanti, se la terapia del medico omeopatico non è, e generalmente non lo è,
così efficace, tiro acqua al mio mulino ma è la mia esperienza, entrando in Techineos si può
permettere di continuare la terapia chimica e di evolvere con l’omeopatia, mentre invece nel
momento in cui il paziente fa solo dell’omeopatia e assume farmaci chimici, certamente la chimica
vanifica buona parte dell’omeopatia perché la modificazione profonda del terreno non la fa la sola
omeopatia, la fa la correzione del sistema immunitario. Che noi facciamo dell’omeopatia o che
facciamo la terapia con le frequenze del mora o che facciamo una terapia di agopuntura, saranno
scelte, però personalmente per esperienza, per aprire un sistema che ormai è nettamente squilibrato
e quindi è chiuso a degli interventi energetici che non siano chimici, bisogna modificare il sistema
immunitario con la rimozione dell’antigene alimentare: questa è la mia esperienza, poi accetto di
essere negato, accetto esperienze di colleghi, è per quello che faccio seminari, non tanto per
diffondere verità od errori ma perché qualcuno mi insegni qualche cosa di più e tutti ti insegnano
qualcosa comunque.

Signora: La mia esperienza è abbastanza precisa, all’ospedale Bambin Gesù di Roma, il consenso
informato per delle operazioni e per l’anestesia non viene mai spiegato, in un reparto specifico,
assolutamente mai, "firma sennò non ti opero tuo figlio", in parole molto povere, per questo ho fatto
il discorso del numero verde stamattina come battuta, ma è essenziale perché noi che abitiamo così
a sud come Roma, il discorso vaccinazioni neanche tra amici possiamo farlo, io ho fatto vaccinare
parzialmente i miei figli perché ancora non conoscevo il dottor Solerio, adesso ovviamente ho
smesso, però ci sono problemi legali, io non so se lei ha qualche esperienza delle USL di Roma, io
gliele le posso fare conoscere, è un’esperienza entusiasmante..

Fucini: Volevo dire, se introduciamo il concetto di consenso informato nel campo delle
vaccinazioni ecco che bisogna fare alcune precisazioni sul bene che viene giuridicamente protetto
anche se, diciamo così, è lo stesso bene dal punto di vista qualitativo, la salute. ma la vaccinazione
tutela la salute pubblica, la salute di tutti, è un problema di ordine pubblico, quasi , mentre invece il
consenso informato che viene prestato singolarmente, è quella sorta di elemento psicologico che
viene a formare quel "contratto" tra il singolo e la struttura pubblica o il medico; se venisse
introdotto il consenso dell’avente diritto in questo caso, nella vaccinazione, ecco che tutto il sistema
cambierebbe, cioè ci sarebbe un approccio completamente diverso a questa problematica, se si
arrivasse a questo faremmo un salto in avanti in termini proprio di libertà, si tratterebbe di dare, al
legale rappresentante del minore che è il genitore, la possibilità di dire: “No io voglio effettuare la
vaccinazione con l’omeopatia”, così si amplierebbe terribilmente la possibilità di scelta, la
possibilità di terapia, perché è questo il punto di arrivo.

Speziale: Però il punto debole è che, in questo problema della vaccinazione, c’è un fantasma che è
quello del contagio per cui il sindaco che interviene, non interviene tanto per salvare quel bambino
che se muore, i genitori si prendono la responsabilità, quanto per salvare dal contagio gli altri
bambini e quindi, ecco forse non avevo capito bene, il salto mi sembra abbastanza difficile,

Fucini: Può essere difficile il salto

Speziale: Lo è a livello legislativo se non ce n’è uno prima a livello culturale

Fucini: Esatto, però dobbiamo tenere presente che non siamo in una situazione di emergenza, in
una situazione di epidemia: se ci trovassimo in una situazione di epidemia sarebbe giustificato
questo nostro sistema legislativo, così com’è non è giustificato; se attraverso gli extra comunitari
partissero delle epidemie di malattie già debellate in Italia ci fosse una recrudescenza di qualche
contagio, ecco che lo Stato deve intervenire e deve sottoporre a vaccinazione che so, contro la
malaria, tutti i cittadini italiani al di sotto di una certa età; il problema è decisamente complesso,
però solo di fronte a un’emergenza si dovrebbe arrivare ad avere certe leggi così imperative che
limitano la libertà del consenso all’avente diritto; io devo avere la libertà di dire: “No, epidemie di
difterite non ce ne sono, io preferirei fare la vaccinazione omeopatica piuttosto che la vaccinazione
tradizionale, l’antipolio la faccio, per l’epatite B mio figlio non è un soggetto a rischio perché non
ha contatti col sangue, non ha rapporti sessuali a tre mesi, pertanto la vorrei posticipare a dodici
anni” E’ questo un pò il discorso

Solerio: Per contro dobbiamo evitare di seminare autoaggressione, quindi infiammazione, sclerosi e
degenerazione con le vaccinazioni, per cui il problema lo possiamo vedere in due modi, cioè il
legislatore dovrebbe salvaguardare l’individuo dalla cronicizzazione delle malattie o
dell’anticipazione delle malattie croniche nell’infanzia, per cui a questo punto

Fucini : Si rovescia il discorso

Solerio: La legge deve anche prevedere che li ammaliamo noi di vaccino, non solo li salviamo da
un’ipotetica epidemia che avviene con molta meno probabilità per cui guardiamo il problema
secondo le due facce. Adesso la legge è stata conquistata da una fazione quella dell’infettivologia e
del pasteurismo che dalla metà dell’800 in avanti fino all’era antibiotica, hanno dominato lo
scenario medico perché nello studio del medico, ancora negli anni trenta, su tre pazienti, uno aveva
la sifilide, l’altro aveva la tubercolosi, quindi eravamo in piena infettivologia. Oggi il discorso è
completamente rovesciato per cui non è cosi rilevante la prevenzione delle malattie infettive che,
ancorché facciano vendere antibiotici e vaccini, sono ridotte per un mucchio di motivi, tra cui
l’igiene e la cultura, l’alimentazione e la ricchezza, oggi andiamo piuttosto incontro a delle
patologie degenerative a sfondo autoimmune che la vaccinazione drammaticamente anticipa, per cui
il legislatore deve anche acquisire questo genere di conoscenza e cominciare a proteggere i cittadini
dall’eccesso di vaccinazioni. Sarà il medico, finalmente liberato dai protocolli, a cominciare a
ragionare con la sua testa filtrando, alla luce della sua esperienza, tutta l’ informazione medica, ad
indirizzare il paziente secondo scienza e coscienza indipendentemente dall’uso del consenso
informato dopodiché, se ha fatto le cose bene, non ci sarà nessuno che firma le carte da bollo e lo
porta in tribunale; poi se lo porta, pazienza, perché comunque, come diceva Kant, quello che conta è
come io giudico me stesso non come mi giudicano gli altri…. Se il cuore è pulito……..

Signora: Avvocato Fucini, volevo fare una domanda: noi abbiamo un’assicurazione sulla salute
che, da quando è stata fatta, ci ha sempre riconosciuto anche le medicine omeopatiche, parlo del
rimborso, adesso da due anni ci negano il rimborso senza nessuna motivazione

Fucini: Sono diventate più care


Signora: No, no, loro ci riconosco la cura, noi abbiamo prodotto una documentazione che ci ha
fornito il dottor Solerio che siamo intolleranti a certi prodotti per cui la richiesta è giustificata, ma
loro senza motivazione, cioè senza giustificazione giuridica, ci hanno negato il rimborso delle
medicine; abbiamo fornito il decreto legislativo su cui si dice che i farmaci omeopatici sono
considerati farmaci a tutti gli effetti, ma questo però non è bastato, cioè la risposta
dell’assicurazione, senza motivazione scritta, è solo no

Fucini: La polizza è rimasta sempre la stessa ?

Signora: La polizza è la stessa, ecco allora volevo..

Fucini: Dovete insistere e forse rivolgervi anche ad un legale per farvi tutelare perché la battaglia è
da fare, penso, visto che prima c’era questo riconoscimento, visto che c’è questo decreto che
recepisce le medicine omeopatiche , la terapia omeopatica come terapia, medicina dello Stato: certo
che per risponderle più tecnicamente dovrei visionare la sua polizza, il collega alza la mano, io
andrei dal suo legale di fiducia

Speziale: E’ un esperto di assicurazioni

Altro avvocato: La cosa si potrebbe spiegare in questo modo: se il contratto di assicurazione è stato
stipulato quando non era ancora stata riconosciuta la medicina omeopatica, allora l’assicuratore non
paga perché dice “l’introduzione, l’ampliamento del rischio non era previsto al momento della
stipulazione del contratto” è una cosa molto diffusa in materia di infortuni, la Corte Costituzionale
ha continuato ad aumentare le garanzie per infortuni, imprenditori che si sono assicurati da infortuni
con le vecchie polizze non sono più tutelati, quindi bisogna aggiornare.. in genere in questi casi
sono gli agenti di assicurazione che dicono al cliente: ”Guarda che ti devi garantire anche per
questo", con un aumento del premio naturalmente

Fucini. Esatto, però qui il comportamento è abbastanza schizofrenico perché prima recepisce, le
accetta e poi no, dice : “Qua sta aumentando il rischio a me assicuratore perché essendo recepita,
adesso chissà che evoluzione avrò”

Signora: In effetti fin dall’inizio noi abbiamo stabilito una polizza maggiorata in quanto avevamo
delle problematiche, poiché noi non avremmo mai seguito una medicina tradizionale, per cui chi ha
fatto la clausola, lo sapeva già fin dall’inizio. E’ una decisione, pare, a discrezione del nuovo
liquidatore.

Fucini: Devono pagare…..

Speziali: Anche perché vi pagano il medico e non vi pagano le medicine.

Signora: Sì, infatti semmai è una contraddizione; ecco, volevo chiedere se c’è un suggerimento da
parte del legale e se c’è un legale che è disposto a supportarci

Speziale: Non l’assicurano più, una nuova non la trovano

Altra voce maschile: Per quanto riguarda i vaccini, chi è intollerante all’uovo, è out, no ?

Solerio: Dipende dove è coltivato l’agente patogeno, però oggi coltivano altrove proprio per evitare
la ipersensibilità di quel genere

Stessa voce: però è comunque un’intolleranza riconosciuta come il celiaco, cioè sono le uniche
riconosciute nell’ambito delle intolleranze; ora vorrei chiedere un’altra cosa: il rimborso sugli
alimenti e sulle cure del celiaco, è riconosciuto dall'USL, il rimborso di tutto ciò che mangia
all'infuori di quello che è la comune alimentazione, perciò vorrei anche conoscere dal dottor Solerio
la differenza che esiste tra il celiaco e quelli che sono intolleranti al frumento o alle altre proteine o
ai grani diversi.

Solerio: Per sapere qual è la differenza bisognerebbe sapere cos’è la celiachìa, siccome neppure la
Società Italiana per la Celiachìa sa cos’è la celiachìa, noi ci troviamo di fronte a qualcuno che ha
costruito un gruppo di potere, ha ottenuto dal legislatore determinate benemerenze per i suoi affiliati
o per quelli che ritiene siano i malati che assiste però, tutto sommato, non sa distinguere i celiaci X
da quelli Y, perché la sintomatologia di celiachìa il più delle volte è correlata all’intolleranza alla
gliadina, una proteina contenuta nei cereali. Però tantissime volte capita di vedere dei celiaci,
diagnosticati con gli esami del sangue, diagnosticati con la biopsia e tutto il resto, che in realtà non
hanno sensibilità alla gliadina ma hanno sensibilità a un altro antigene alimentare. Casi tipici quelli
che arrivano in studio o arrivano all’attenzione dei medici e pediatri che seguono i celiaci: il
bambino o il ragazzino che fa due o tre anni di soppressione del glutine ed è sempre uguale, hanno
gli anticorpi antiendomisio positivi, tutti gli anticorpi nel senso giusto, la biopsia dice atrofia della
mucosa e hanno poi un’intolleranza alle proteine del latte o ai polifosfati; questo te lo dice la
clinica, perché tu rimuovi dalla dieta un antigene diverso da quello che gli hanno diagnosticato, ed il
paziente cambia completamente, per cui il discorso della celiachìa è un discorso estremamente
difficile ancorché la celiachìa si sia strutturata molto bene; c’è un’associazione per la difesa dei
malati celiaci che si autoalimenta, ci saranno interessi umanitari, interessi economici; interessi
commerciali ci sono sicuramente perché chi produce cibi per celiaci a prezzi di assoluta affezione, li
vende ad alto costo; magari li vende alla USL a prezzi di assoluta affezione e quindi li paga il
contribuente. C'è un’esperienza vissuta, diretta, attraverso il Moretto, ristorante: lui fornisce della
segale, le sue tagliatelle, la sua pasta ad una pizzeria di Torino di proprietà di un celiaco, il quale
normalmente ormai fa la pizza con la farina di segale a una cinquantina di celiaci che si vedono tutti
i sabati e questi stanno benissimo con la segale che per la Società Italiana per la Celiachìa non
dovrebbero mangiare. Il discorso non è medico, ma il pizzaiolo sta facendo un protocollo di ricerca
senza nessuna autorizzazione, senza nessun consenso informato perché lui normalmente fa una
pizza alla segale bianca che gli dà il Moretto per i suoi colleghi di sventura celiaci, i quali
continuano a mangiare questa pizza e stanno benissimo; questo cambia completamente i parametri
della Società Italiana per la Celiachia, per cui il discorso è estremamente complicato, ci andiamo a
mettere in un ginepraio perché ci scontriamo di nuovo con degli interessi mica da ridere.

Voce maschile: Però quando io parlo della mia intolleranza come tutti gli altri, mi rispondono
“allora lei è celiaco?” io dico di sì, allora si ferma tutto, io divento un soggetto riconosciuto

Solerio: Ma come fa ad essere un celiaco se non ha una sindrome da malassorbimento?

Signore: Ma per gli altri,

Solerio: La sindrome da malassorbimento o la distrofia da farine dell’Africa e dell’Asia: la


celiachìa descritta durante la Seconda Guerra Mondiale da un medico olandese, sono una situazione
patologica che dice l’intestino è in grave crisi, di qui viene un malassorbimento e una serie di
patologie, il più delle volte è in gioco un cereale che è il frumento, non i frumenti antichi
generalmente; il pizzaiolo sta pensando di somministrare il triticum monococcicum, che è la spiga
che invece di avere due semi ne ha uno solo, ed è un frumento antichissimo, a livello del kamut e
del farro, e la prossima sperimentazione non autorizzata sui celiaci la farà questo pizzaiolo di
Torino, il quale dimostrerà, per primo probabilmente, che oltre alla segale, anche il frumento antico
va bene ai celiaci.
Stessa persona: Volevo ancora chiederle questo, quando parliamo delle nostre intolleranze tutti ci
fanno le stesse..

Solerio: Deridono?

Stessa persona: Deridono no, ma soprattutto per chi è intollerante al latte dicono: ”Ma lei il calcio
da dove lo assume?” Ecco, c’è tutta questa cosa, il frumento, va beh, di quello non parliamo, quello
si può salvare ma per quanto riguarda il latte, sei praticamente uno che si sta autodistruggendo..

Solerio: Ma certo..

Stessa persona: Allora le proprietà nutrizionali dei vari alimenti nessuno le conosce, c’è tutta
un’altra cultura, anzi proprio non c’è, non esiste, basta mangiare, vai ai supermercati e vedi cosa la
gente sbatte dentro al carrello

Solerio: Come la Società Italiana per la Celiachìa, la compagnia dei produttori di latte ha la sua
lobby, quindi ha i suoi mezzi di persuasione. Come esperienza professionale personale, è
estremamente difficile, rimuovendo l’antigene proteina del latte da una dieta, vedere dei fenomeni
di impoverimento del tenore di calcio nel paziente, anzi è abitualmente il contrario

Voce femminile: Esatto, perché se io sono intollerante

Solerio: L’esperienza clinica dice questo. La spiegazione l’abbiamo nello squilibrio del sistema
immunitario che causa come correttivo dell’ autoaggressione un’iper produzione di ormoni steroidei
da parte del surrene, il surrene e l’ovaio producono steroidi e possono scegliere, in una signora con
le caldane, se produrre estrogeni o se produrre cortisone; nel momento in cui questa incontra il suo
antigene, diventa autoaggressiva nei confronti dei suoi tessuti, l’ovaio e il surrene tranquillamente,
invece di produrre ormoni femminili, producono cortisolo e inizia la decalcificazione innescata
dall’antigene latte; per cui capita di vedere una signora con le caldane, quindi in carenza di
estrogeni, che introduce normalmente latte e yoghourt come le ha consigliato la Società mondiale
per la difesa dei produttori di latte, che, come sospende l’antigene latte non ha più le caldane e la
sua MOC gradualmente va verso dei valori in positivo invece che verso valori in negativo che
erano negativizzati addirittura dall’uso smodato di proteine del latte, yoghourt e tutto il resto. Poi se
volete assumere calcio altrove, vi comprate il calcio in farmacia, così gratificate i sostenitori del
calcio, anche se assorbire un minerale per volta e non tutti i minerali insieme è negativo perché i
minerali hanno un equilibrio; generalmente si consiglia di assumere più minerali in modo che ci sia
una sinergia. Comunque nei cibi, a partire dal pesce, le noci, i legumi, c’è una quantità di calcio che
generalmente supplisce ampiamente al fabbisogno giornaliero individuale, il primo problema è
veicolarlo attraverso le mucose e questo avviene molto più facilmente se una mucosa digestiva è
sana cioè non è infiltrata da immunocomplessi condizionati dall’antigene, dall’assunzione
dell’antigene alimentare: il secondo problema è fissarlo nei tessuti. Un organismo che ha una
ipercortisolemia certamente è distruttivo perché si orienta verso il catabolismo e quindi sicuramente
dismette calcio, un organismo che è in fase anabolica e quindi non produce un eccesso di cortisone
certamente fissa il suo calcio come fissa il suo ferro nell’emoglobina e via discorrendo, anzi in uno
degli ultimi seminari, la primaria pediatra, la dottoressa Uasone, proponeva la valutazione del
bilancio del ferro come un indice di allergia certo, perché nel momento in cui la mucosa dello
stomaco e del duodeno si infiammano e incominciano ad invecchiare, il primo minerale che va in
carenza è il ferro per cui bassi valori di sideremia, soprattutto riscontrabili in una donna mestruata
che perde ferro regolarmente, ci dicono che quelle due mucose sono in crisi e quindi c’è un antigene
alimentare che le sta facendo infiammare ed invecchiare, quindi le carenze sono altrove; oggi, in
una società iperalimentata è difficile pensare che ci sia una carenza se non è condizionata da una
terapia medica o da un cattivo assorbimento.
Signora: Io volevo rispondere alla domanda relativa al rimborso e queste cose qua: innanzitutto
bisogna prima fare degli esami e non sono simpatici, glielo assicuro, quelli vengono rimborsati, poi
deve mangiare comunque quello che le dicono loro, cioè da farmacia, e sfido a mangiare quelle
cose, e poi un’altra cosa: secondo me non è che ti costi di più avere un’allergia, ti costa come prima
se eri ammalato; se non sei ammalato logicamente può essere una scelta diversificare, però voglio
dire, con tutte le varie merendine che uno non mangia più e tutto quanto, penso che comperare una
farina di segale a mille settecento lire contro un’altra farina, magari di preparato per dolci, che
prima magari utilizzava, che costa duemila cinquecento lire, è identico… lo so, ma le fanno quegli
esamini per essere rimborsato, glieli fanno una volta ogni sei mesi, non lo so se è meglio pagare o
essere sottoposti a quegli esami, glielo assicuro che anche le persone che hanno questo diritto, non
so se poi è un diritto o è un sopruso

Speziale: C’è ancora qualche domanda, sennò andiamo a casa..

Voce femminile: Eh già..

Speziale: L’ultima..

Solerio: Hanno monopolizzato tutte le domande. Questi due coniugi……..

Voce maschile: L’aneurisma come si forma?

Solerio: Beh, abbiamo qui degli illustri colleghi che potrbbero spiegare meglio di me, l’aneurisma è
una dilatazione di un’arteria, per cui aneurisma vuol dire l’arteria dilatata, può essere di varie fogge:
quando era di moda la sifilide che attaccava l'arco aortico, ci insegna don Alberto, tipica era la crisi
notturna del paziente che aveva il dolore sullo sterno, vuol dire che l’aorta aveva ceduto nel suo
rivestimento medio per cui il sangue si infiltrava tra lo stato esterno dell’aorta e lo strato interno e
quindi si creava un doppio manicotto; c’era la famosa crisi dolorosa per aneurisma dissecante
dell’aorta, l’aneurisma camminava lungo l’arco aortico e scendeva lungo .. ho preso un bel voto di
Anatomia Patologica, camminava lungo l’aorta discendente finché incontrava le arterie renali, erano
le renali che fermavano la.lesione, dopodiché era un guaio perché c'era un mucchio di sangue
incarcerato tra la parete interna dell’aorta, dove il sangue correva e il manicotto esterno …

Voce: L’ho chiesto perché ultimamente si parla molto di questa patologia a livello intestinale.

Solerio: In effetti ci possono essere aneurismi ovunque c’è un’arteria; c'è l’aneurisma a livello del
circolo del Willis, causa l'emorragia subaracnoidea, il paziente và in coma rapidamente perché ha
un’invasione massiva degli spazi subaracnoidei con tutte conseguenze di tipo neurologico:
possiamo avere, anzi -normalmente nel cadavere si trovano, qua e là aneurismi che sono
asintomatici.

Speziale: Questa è la prova che Solerio la scuola prima o poi la farà. Signori con questo augurio…

Solerio: A scuola ci sono andato…

Speziale: La farà perché a furor di popolo sarà costretto..

Signora: Io volevo chiedere un consiglio, a uno psichiatra o a un pediatra visto che sono mamma di
un bambino intollerante al frumento, non so, qualche consiglio per educarlo bene a seguire la dieta,
senza che debba soffrirne dal punto di vista sociale o di comportamento

Speziale: Buonanotte ragazzi, io credo veramente che entriamo nella tuttologia. Se permette, come
moderatore, essendo le cinque e trentacinque, avendo deciso alle cinque e trenta, vorrei finire se la
signora non si offende, con una cattiveria non mia, ma quando c’è di solito, una persona con fascino
carismatico come è il nostro amico che tutti quanti ammiriamo e forse un pochino idealizziamo, io
sto molto attento a questo perché sennò mi sembra di tradirlo, succedono queste cose, non si può
chiedere al di là di tanto. Una volta a Freud una signora diceva: “Cosa posso fare perché mio figlio
non cresca nevrotico” E lui rispose, lui era anche un pò cinico, rispose: “Signora continui così tanto
sbaglierebbe comunque” Scusate se interrompo così ma credo veramente che stia diventando un
richiedere l’impossibile a un uomo che sa già tante cose ma a queste cose qui non può rispondere,
perché se risponde io lo picchio.

Solerio: Forse la domanda era rivolta a te, non a me!

Speziale: Ah, bene allora, mi sono autopicchiato..

Solerio: Io ho la sensazione del mio limite, il tuo non lo conosciamo

Speziale: Io ho addirittura limitato tutta la categoria degli psichiatri, cioè sono problemi molto
delicati, comunque hai visto, il mio processo immunitario ha subito rigettato la categoria delle
domande

Fucini: Ma io come avvocato volevo sapere se l’energia negativa la emanava Caselli come credo, o
la scorta, perché mi è rimasta lì..

Speziale: La scorta, la scorta

Solerio: Tutti e due

Speziale: Per Caselli, l’unico problema era che essendo completamente contornato, non riusciva ,
fin da bambino era contornato……

Fucini: Secondo me l’energia negativa permeava la scorta, la mia è una visione da avvocato..

Speziale: Secondo me Caselli non riusciva a crescere..

Solerio: A seconda del colore politico, emanava una frequenza negativa o positiva, comunque in
termini di frequenze c’è una cosa che non sono riuscito a dire prima ma è interessante, tutti sentono
gli altri, gli animali nel branco in primavera si accoppiano, se c’è un animale che è malato anche se
non si vede, nessuno lo sceglie come partner, vuol dire che a livello di frequenze, gli animali
sentono, percepiscono i sani e più idonei alla riproduzione e quelli che non lo sono, il problema è
che l’uomo corticalizza tutto, quindi cancella l’istinto per cui la mamma degli sciocchi è sempre
incinta.

Speziale: Gli facciamo un bell’applauso ?

Solerio: Grazie ancora a tutti e arrivederci, speriamo felicemente all’anno prossimo, bisogna
ringraziare Speziale sennò l’anno prossimo non viene, ringraziatelo personalmente..
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