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E-book

INNOVATION E BLOCKCHAIN 1
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SOMMARIO

Introduzione di Alecos Colombo Ceo & Founder AIO Blockchain Lab 4

Collaborare per Innovare di Francesco Ramazzotti-Sindaco Le Village by CA Parma 7

Blockchain 8

Università e Blockchain 10

Mercato del Lavoro e Blockchain LinkedIn Top Skill 2020 16

Blockchain in Europa 20
Introduzione 20
Eurochain, lo studio per una CBDC europea 22
Situazione regolamentare italiana 23

Blockchain in Asia 27

Blockchain in USA 29

Blockchain in Africa 31

Blockchain in America Latina 33

Blockchain vs DLT: similitudini e differenze 36

Due macrocategorie: Blockchain Permissionless/Permissioned 37


Blockchain Permissionless 37
Blockchain Permissioned 37

Blockchain di Bitcoin 39
Introduzione 39
Funzionamento e peculiarità 39

Blockchain di Ethereum 40
Introduzione 40
Funzionamento e peculiarità 40
Ethereum Vending Machine 41

Stellar 42
Introduzione 42
Funzionamento e peculiarità 42

Blockchain di Ripple 43
Introduzione 43
Funzionamento e peculiarità 43

INNOVATION E BLOCKCHAIN 2
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Gli Smartcontract 44
Storia 44
Funzionamento 45

Token 46
Cosa sono 46

Token: Standard ERC-20 e ERC-721 49


ERC-20 49
ERC-721 49

Algoritmi di consenso 50
Proof of Work 50
Proof of Stake 50

DAPPs 52
Cosa sono e come funzionano 52

DAOs 54
Cosa sono e come funzionano 54
The DAO Project: la prima DAO 55

Cryptocurrencies 57
Cosa sono 57
Capitalizzazione attuale 58
Exchange 58
I rischi degli Exchange centralizzati 59
Rischi 59

Stablecoins 61
Cosa sono 61

Curiosità 62
Pizza bitcoin 62

L’innovazione come attitudine mentale 63


Elon Musk bitcoin 63
Mt.Gox 64
Satoshi Nakamoto 66
Vitalik Buterin 67

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Introduzione di Alecos Colombo
CEO & Founder AIO Blockchain Lab

La sfida - ESSERE SEMPLICI


L’idea di scrivere un E-Book ci è venuta 6 mesi fa, durante il lockdown.
Stavamo cercando di comprendere due fattori: cosa serviva all’ecosistema per
comprendere meglio la tecnologia Blockchain e come avvicinare gli UNDER 30
all’ innovazione.
Quando anni fa mi sono approcciato a questa tecnologia, il punto di partenza era
un White Paper di 9 pagine, estremamente complesso che conteneva moltissime
informazioni scritte in maniera complicata e compresse in poche pagine.
L’ idea di questo progetto nasce per creare un E-Book semplice che possa servire
da KICK-OFF a chi vuole avvicinarsi a questa tecnologia per la prima volta.
Metodo di lavoro
La forza e la passione che unisce la nostra grande community ci ha permesso
di dare spazio a tanti neolaureati/laureandi del nostro network: Fabio Coppola,
Alessandro Simonini, Alessandro Landini, Michele Mangini, Giovan Battista
Mocerino, Alessandra Carolina Ettorre, Manuela Biscardi, Luca Simone Macca
che hanno contribuito alla scrittura dell’ E-Book, dopo un periodo di formazione.
Innovazione
La tecnologia Blockchain è una delle tante innovazioni dell’industria 4.0. Nel
testo troverai contenuti anche sul mondo startup, che possono aiutarti a
comprendere il mindset e l’approccio ai temi aziendali di giovani imprenditori.
Corsi e formazione
Nell ‘ E-Book troverai anche collegamenti a www.aioblockchain.it e alla sezione
Academy che propone tanti corsi di livello iniziale, intermedio e avanzato.
Ricorda, non siamo una scuola di formazione ma una Blockchain Boutique che
tutti i giorni lavora allo sviluppo di questa tecnologia. I docenti dei nostri corsi sono
professionisti del nostro team (Software Development/Project Management/
Legaltech).

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Questo E-Book è stato scritto dalla community di

Partner, amici e startup che hanno collaborato con contenuti extra.

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Contributors

Fabio Coppola Alessandro Simonini


Fabio, laureato in Giurisprudenza, è conoscitore Alessandro ha partecipato al nostro Blockchain
delle tematiche Blockchain e Legaltech ed è un Talent Program e da allora è diventato il collante
membro attivo di AIO Blockchain Lab sul fronte tra AIO Blockchain Lab e la Community. Tratta
Legaltech. sia argomenti economici che tecnici.

Alessandro Landini Michele Mangini


Alessandro ha scritto la sua tesi sulla tecnologia Michele ha partecipato al nostro Blockchain
Blockchain e DAOs. E’ un articolista e blogger Talent Program e contribuito all’evoluzione
attivo di AIO Blockchain Lab e tratta delle della Community. Nel libro tratta diversi temi
applicazioni di questa tecnologia nella di attualità e di come questa tecnologia si sta
governance aziendale. espandendo a livello mondiale.

Giovan Battista Mocerino Alessandra Carolina Ettorre


Giovan Battista è uno studente dell’Università Alessandra fa parte della Community di
degli Studi di Parma ed ha un background AIO Blockchain Lab. E’ prossima alla laurea
economico. Fa parte della Community di AIO specialistica in Finanza all’Università degli
Blockchain Lab da circa un anno. Oltre ad aver Studi di Parma. Nell’E-Book tratta alcuni temi
contribuito alla realizzazione dell’E-Book, è riguardo le Stable Coins.
anche articolista del nostro blog.

Manuela Biscardi Luca Simone Macca


Manuela è una studentessa dell’Università degli Luca fa parte della nostra Community da oltre
Studi di Parma e membro della Community da sei mesi. Possiede un background economico e
più di un anno. Si occupa di Digital Marketing nell’E-Book tratta diversi temi, oltre alla sezione
all’interno del Network e ha contribuito a diversi di approfondimento sul mondo universitario e
temi dell’E-Book. Blockchain.

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Collaborare per Innovare
di Francesco Ramazzotti
Sindaco Le Village by CA Parma

Siamo convinti che non ci possa essere una crescita vera e sostenibile senza il
contributo fondamentale dell’innovazione.
Innovazione è certamente tecnologia, fattore abilitante che permette di
realizzare in concreto anche le idee più visionarie, ma noi pensiamo che il
fattore umano, le persone e le interazioni continue tra di loro, rimangano e siano
ancora il vero elemento imprescindibile per qualsiasi progresso. Mai come ora è
importante alimentare lo scambio di idee, il patrimonio che ci aiuterà a
fronteggiare questo periodo, a riaccendere la speranza e a facilitare la ripresa.
Con il progetto Le Village by CA vogliamo dare il nostro contributo a questo
scambio di idee. Le Village by CA è prima di tutto un network in cui convivono e
traggono valore tutti gli attori coinvolti, tra cui il gruppo Crédit Agricole, le
startup e le grandi aziende partner. Il payoff è “collaborare per innovare”: Le
Village diventa un polo di attrazione, un luogo sia fisico sia digitale, dove
sviluppare in concreto progetti di open innovation, dove trovare percorsi di
accelerazione per start up, incontri e network per il fundraising e il supporto alla
crescita e all’internazionalizzazione del business.
In sintesi Le Village by CA è un ecosistema dove le persone e le imprese possano
esercitare le competenze che servono oggi, per costruire insieme il domani.
E noi vogliamo contribuire a costruire un futuro di cui essere orgogliosi.

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Blockchain

La tecnologia Blockchain è composta da un ledger (libro mastro), dove sono


raccolte le registrazioni di transazioni. Queste sono aggregate in blocchi di
informazione condivisi in modo sicuro fra tutti i computer dei partecipanti del
network. Ogni volta che un nuovo blocco viene aggiunto è collegato al blocco
precedente, impedendo ogni modifica o cancellazione delle informazioni
registrate sui blocchi precedenti. Tutti i computer del network, definiti nodi,
detengono la registrazione completa delle transazioni aggiornata in tempo reale.
Le principali funzioni della tecnologia Blockchain sono la conservazione
delle informazioni, il tracciamento di scambi di valore e la digitalizzazione e
automatizzazione delle operazioni attraverso gli smartcontracts. Peculiarità di
questa tecnologia sono perciò la sicurezza, l’immutabilità, la trasparenza e la
coordinazione.
In particolare, l’architettura decentralizzata prevede, con alcune eccezioni
(permissioned-permissionless), l’assenza di un’entità controllante centrale
capace di modificare le informazioni. Le regole di ogni piattaforma sono
predefinite e definiscono le modalità di registrazione e convalida delle
transazioni. I regolamenti matematici sono la base su cui si costruisce la fiducia
tra i partecipanti. Questi, infatti, risolvono le incertezze relative all’esecuzione
delle operazioni con cui normalmente si fa i conti ogni giorno, specie se si gestisce
un business. I partecipanti non hanno perciò bisogno di fidarsi degli attori con
cui interagiscono sulla piattaforma, perché sanno che gli stessi sono soggetti ai
regolamenti matematici, che non possono essere bypassati.
La sicurezza è invece garantita dalla crittografia, che impedisce il completamento
di operazioni a meno che queste non siano state approvate, permettendo la
contestuale identificazione di mittente e destinatario. La crittografia è anche la
base dell’immutabilità delle informazioni: una volta che il blocco si è inserito nella
catena, infatti, le informazioni precedentemente registrate non possono essere
più modificate. Il sistema permette perciò la creazione di un’unica fonte di verità
nel momento in cui sorgono delle dispute, ammesso che l’informazione inserita
sia vera a monte e quindi nella realtà. L’immodificabilità è a sua volta il cardine
della trasparenza, rafforzata dalla possibilità di accedere alle informazioni in
qualunque momento anche per gli utenti finali.
Infine, la coordinazione attraverso gli smartcontracts permette di accelerare

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l’esecuzione delle operazioni e ridurre l’incertezza. Gli Smartcontracts (dettagli
più avanti nel capitolo “Gli Smartcontract”) sono infatti degli strumenti che
funzionano secondo uno schema “se questo ... allora quello”, nel senso che si
autoeseguono, compiendo determinate operazioni (il “quello” dello schema) nel
momento in cui viene dato loro l’input di conferma di predeterminate condizioni
(ossia il “questo”).

Innovazione aziendale e tecnologia


‘’Blockchain è sinonimo di innovazione. Sul territorio italiano il tessuto startup,
non necessariamente connesso alla tecnologia a blocchi, fa i conti tutti i giorni con
resilienza, innovazioni e passi in avanti. Queste imprese cercano di migliorare processi
i servizi e in generale il mondo che ci circonda. Possono essere fonti di ispirazione, di
crescita e di esempio, soprattutto in periodi pieni di ostacoli, ma colmi di opportunità.’’

Innovazione significa ‘’nuovo’’?


Matteo Colonna
Co-Founder www.ermes-x.com

“Per innovare non bisogna per forza inventare qualcosa di nuovo.


La maggior parte dei brevetti registrati negli ultimi 100 anni non
rappresentano una vera e propria invenzione, ma una riapplicazione di
una soluzione esistente ad un nuovo problema.

Risulta quindi molto importante avere una forte conoscenza delle


soluzioni presenti sul mercato, e riuscire a riapplicare queste a settori
ed ambiti differenti da quelli per cui sono state concepite.

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Università e Blockchain

Sulla scia di eccellenze mondiali come MIT e Stanford, da sempre all’avanguardia


nell’offerta formativa, diverse università italiane hanno cominciato ad offrire
percorsi formativi focalizzati sulla tecnologia Blockchain. L’offerta formativa non
si è tuttavia limitata alle facoltà di informatica ed ha spesso assunto la forma del
master universitario di primo o secondo livello.

Riguardo agli altri corsi, la forma più diffusa rimane quella del programma di
formazione executive, adottata da università come quella di Verona, la Bocconi
e il Politecnico di Milano. Questi programmi, spesso erogati online, tendono
ad essere iperspecializzati su un’area, come gli smartcontract, mentre i master
offrono una visione più ampia. La tecnologia Blockchain è comunque trattata
anche all’interno di altri programmi. È il caso della Laurea in Diritto e Tecnologia
che l’Università di Padova attiverà a partire dall’anno accademico 2020/2021,
nel quale verranno trattati gli smartcontract, e il corso di E-banking erogato
dall’Università di Parma. Altre università sono invece attive sul fronte della
ricerca. L’Alma Mater di Bologna, ad esempio, ha lanciato l’Innovation Lab in
Blockchain and New Technologies in collaborazione con la società di consulenza
KPMG. L’offerta formativa è ulteriormente arricchita da diversi programmi
offerti da enti di formazione locali o privati.
La maggioranza dei programmi in Italia è stata lanciata a partire dal 2017, appena
dopo rispetto ad altri paesi. A livello europeo spicca invece l’Università di Nicosia,
che offre una laurea specialistica in Digital Currency, area tematica trattata
anche in molti programmi di diverse università americane. Oltre alle già citate MIT
e Stanford, il club comprende scuole del calibro di Berkeley e Stern University
di New York, presso la quale il numero degli studenti immatricolati ai corsi di
criptovalute ha conosciuto una crescita esponenziale. In generale, le università
americane tendono a concentrarsi sulle criptovalute, mentre in Italia si tende ad
avere un approccio multidisciplinare, basato sulle applicazioni delle tecnologie
Blockchain in diversi campi.
L’offerta volta a sviluppare software rimane invece concentrata in diverse facoltà
di informatica.

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Tra i principali corsi italiani vi sono:

Corso di “E-banking”1
Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali - Università di Parma
Attivo già da diversi anni nel curriculum Economia e Nuove Tecnologie Digitali
(CLED) del corso di laurea in Economia e Management, il modulo tratta diversi
argomenti, tra cui gli strumenti di trasformazione digitale nel settore finanziario
come le criptovalute, la tecnologia Blockchain e gli smartcontracts.

MBA in Blockchain ed Economia delle Criptovalute2 – Link Campus University


Uno dei programmi più all’avanguardia in Italia, erogato completamente online
dal 2018 e composto da due moduli obbligatori ed uno a scelta. Il focus è sul
funzionamento generale della Blockchain e su aspetti fiscali e amministrativi,
mentre col modulo a scelta è possibile esplorare aree come come Data
Management o sistemi di pagamento con valute virtuali.

Master di Primo Livello in Blockchain Economy3


Università di Chieti
Erogato in presenza, è uno dei programmi più completi e strutturati offerti in
Italia. Il corso è organizzato in tanti moduli brevi raggruppati in quattro aree
tematiche: Tecnologia Blockchain in generale, sicurezza informatica, aspetti
legali e sistemi aziendali. Gli aspetti trattati sono perciò molteplici e permettono
agli studenti di acquisire una buona overview generale.

La forma più diffusa rimane quella del programma di formazione executive.


Questi programmi, spesso erogati online, tendono ad essere iperspecializzati
su una determinata area, come gli Smartcontracts, mentre i master offrono una
visione solitamente più ampia. Tra questi troviamo:

Online Program “The Blockchain Journey”4


Università Bocconi
Vengono trattate le caratteristiche della tecnologia Blockchain e le sue varie
applicazioni in ambito tecnico, legale e progettuale con un focus sui bitcoin.
1 https://howtostudyblockchain.com/blockchain-degrees/

2 https://master.unilink.it/blockchain/

3 https://howtostudyblockchain.com/blockchain-degrees/

4 https://www.sdabocconi.it/it/formazione-manageriale/the-blockchain-journey

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Executive Program in “Blockchain Business Revolution”5
LUISS Business School
Composto da un modulo base e uno avanzato, attraverso un approccio
multidisciplinare e interattivo fornisce ai partecipanti gli strumenti per delineare
strategie capaci di ottimizzare l’impiego della tecnologia Blockchain.

International Master in “FinTech, Finance and Digital Innovation”6


MIP Politecnico di Milano School of Management
Erogato in inglese presso la sede di Milano e con durata di un anno, combina
la conoscenza del mondo finanziario con le competenze informatiche, tra
cui la tecnologia Blockchain e gli Smartcontract, dando inoltre la possibilità
di intraprendere un viaggio di studio internazionale in Europa seguito da un
progetto finale di tre mesi.

Master in “Finance and FinTech”7


Università di Bologna
Erogato interamente in Inglese e in presenza presso il campus di Bologna, mira
a fornire competenze riguardanti le Criptovalute, le Initial Coin Offerings (ICO),
gli Smartcontract e le applicazioni Blockchain. Il programma prevede uno stage
finale di 500 ore, che può essere svolto presso aziende in Italia o all’estero.

Innovation Lab in “Blockchain and New Technologies”8


Alma Mater di Bologna
(In collaborazione con la società di consulenza KPMG)
Laboratorio attivo sul fronte della ricerca, ha come obiettivo quello di sviluppare
la ricerca scientifica su sistemi basati su Blockchain e tecnologie informatiche
all’avanguardia e quello di promuovere il relativo trasferimento tecnologico.

Le tecnologie Blockchain sono trattate anche all’interno di altri programmi: è il


caso del corso di laurea triennale in Diritto e Nuove Tecnologie dell’Università
di Padova, attivo a partire dall’anno accademico 2020/2021 e fortemente
focalizzato sugli aspetti giuridici delle nuove tecnologie informatiche e nel quale
verranno trattati gli Smartcontract.
5 https://businessschool.luiss.it/blockchain-business-revolution/

6 https://howtostudyblockchain.com/blockchain-degrees/

7 https://howtostudyblockchain.com/blockchain-degrees/

8 https://site.unibo.it/blockchain-and-newtechnologies/it

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A livello europeo spiccano invece:
Laurea specialistica in “Digital Currency”9
Università di Nicosia
Offre un’area tematica trattata anche in molti programmi di diverse università
americane. È incentrata sulle basi tecniche di criptovalute e Blockchain e
sull’innovazione che può apportare nei sistemi di valuta digitale.
“​Oxford Blockchain Strategy Programme”10
University of Oxford
Questo corso offre approfondimenti sulla tecnologia e sul funzionamento della
tecnologia Blockchain, fornendo gli strumenti di valutazione utili a prendere
decisioni strategiche migliori per sfruttare l’influenza che questa tecnologia
avrà sulle organizzazioni aziendali.
Corso online in “Cryptocurrency and Disruption”11
The London School of Economics and Political Science (LSE)
Corso online di 6 settimane incentrato sul funzionamento delle criptovalute,
delle quali vengono trattati gli aspetti economici, il funzionamento della tecnologia
Blockchain sottostante, le funzionalità, le sfide e i futuri impieghi.
Negli Stati Uniti d’America, invece, vi è un’offerta formativa che comprende nomi
noti:
Executive Education in “Blockchain Technologies and Applications for
Business”12
Berkeley
Offre un quadro completo su Blockchain e Cryptocurrencies, partendo dalle
conoscenze fondamentali sino alle applicazioni a livello software.
Online course in “Bitcoin and cryptocurrency Technologies”13
Princeton University
Corso online di 11 settimane incentrato su bitcoin e Criptovalute, che fornisce
le basi utili a progettare un software sicuro che interagisca con la rete Bitcoin.
9 https://www.unic.ac.cy/blockchain/msc-digital-currency/

10 https://www.sbs.ox.ac.uk/programmes/oxford-blockchain-strategy-programme

11 https://www.getsmarter.com/courses/uk/lse-cryptocurrency-and-disruption-online-certificate-course

12 https://blockchain.berkeley.edu/courses/

13 https://online.princeton.edu/node/206

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Mario Veneziani
Professore di Economia dei Network Agro-Alimentari
al Corso di Laurea Triennale in Economia e Management
Università degli Studi di Parma

Il ruolo storico dell’università è formare gli studenti nell’ultima fase di quello che
può essere ritenuto un percorso educativo “standard”, prima dell’inserimento
nel mondo del lavoro.
Negli ultimi anni, l’educazione universitaria si è evoluta significativamente da
fonte di nozioni, spesso relative a settori specifici e circoscritti della conoscenza
umana, ad occasione per apprendere capacità “di fare” e “di relazionarsi”, che
vanno oltre i singoli “settori” della conoscenza e/o della vita umana. Nel vivere
questa transizione epocale e continua, l’università deve essere in grado di
proporre ai propri studenti percorsi educativi “sincronizzati” con le aspettative
e richieste del mondo del lavoro. L’avvento della tecnologia Blockchain, con le
sue tante applicazioni in tanti settori produttivi e di servizio, ha rappresentato
un’occasione unica di aggiornamento dell’educazione universitaria, che ha
richiesto anche l’identificazione di “practitioner” esperti e credibili, che potessero
aggiungere la componente pratica ed applicata alla conoscenza sviluppata e
veicolata in aula. Il contributo di AIO Blockchain Lab all’analisi delle nuove e
moderne modalità di autenticazione delle caratteristiche dei prodotti agro-
alimentari che svolgo – ogni anno – con i miei studenti dell’insegnamento di
Economia dei Network Agro-Alimentari al Corso di Laurea Triennale in Economia
e Management all’Università di Parma, è stato decisivo.
Questo ha permesso, ai miei studenti, di comprendere (meglio) le caratteristiche
di questa nuova tecnologia “dirompente”, conoscerne e valutarne criticamente
alcune applicazioni nell’ambito agro-alimentare, nonché ipotizzare un proprio
futuro lavorativo nelle tante professioni ad essa associate. Pertanto, sono
molto felice di contribuire a questa iniziativa editoriale di AIO Blockchain Lab,
che ha deciso di compilare un libro per studenti, scritto da studenti, su questa
tecnologia che – forse – è già più consolidata di quanto non si pensi. Auspicando
ulteriori autorevoli iniziative editoriali, incoraggio tutti a documentarsi su questa
tecnologia in un’ottica di possibile impiego futuro.

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Academy
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Mercato del Lavoro e Blockchain
LinkedIn Top Skill 2020

Le competenze in ambito Blockchain sono secondo Linkedin le più ricercate nel


2020, davanti ad Artificial Intelligence e Cloud Computing14. Le posizioni legate al
settore Blockchain hanno conosciuto un boom tra il 2017 e il 2018 che continua
nel 2020 con crescita esponenziale, come evidenziato dai dati pubblicati da
LinkedIn sulle offerte di lavoro postate. La domanda è particolarmente alta negli
Stati Uniti, dove la scarsità di risorse adeguate si traduce in stipendi da capogiro.
I professionisti del settore, infatti, guadagnano in media $ 150,000 l’anno con
punte di $ 220,000 e bonus annuali da un milione, mentre i freelance hanno tariffe
minime di $ 150/180 l’ora. La domanda è concentrata principalmente nelle 15
città più grandi, con San Francisco e New York in testa. Solitamente è richiesta
esperienza con codici open source, oltre che la conoscenza di più linguaggi di
programmazione, tra cui Java e C++, e una laurea in informatica o matematica15.
Le figure più ricercate sono lo sviluppatore e l’ingegnere del software, mentre lo
sviluppo di nuove applicazioni ha portato alla richiesta di profili legati alla finanza
decentralizzata e al security hardware. L’importanza del settore è riconosciuta
anche in Asia, specie dopo la decisione della Cina di riconoscere ufficialmente
professioni quali l’ingegnere Blockchain, lo sviluppatore e il programmatore
come figure emergenti di interesse per la Cina. La stragrande maggioranza dei
profili richiesti ha tuttavia natura non prettamente tecnica. Le aziende, infatti,
ricercano professionisti capaci di fare da tramite fra gli sviluppatori, che devono
progettare le piattaforme, e i decision maker aziendali, che spesso hanno una
conoscenza superficiale se non nulla della tecnologia. Questi professionisti non
necessariamente possiedono un background ingegneristico o informatico ma
sono in grado di comprendere le criticità tecniche di un progetto e di spiegare
ai non addetti ai lavori il funzionamento di una piattaforma in modo chiaro e
comprensibile, fornendo quindi le basi per prendere decisioni di natura finanziaria
o strategica.
È il caso, ad esempio, di figure quali il Blockchain Project Manager, il Blockchain

14 https://learning.linkedin.com/blog/learning-thought-leadership/most-in-demand-skills-2020

15 “How Much Do Blockchain Jobs Pay? - Hackernoon” 26 gen. 2019 https://hackernoon.com/how-much-do-blockchain-jobs-pay-


b03d3fe0e1ae Ultimo accesso: 26 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 16
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Consultant, il Blockchain Marketer e l’imprenditore16. Anche il mondo legale
è coinvolto in questo trend. Nel prossimo futuro, infatti, gli avvocati non solo
avranno bisogno di competenze in materia di Smartcontract, ma dovranno anche
essere in grado di capire se le piattaforme progettate rispettano le normative,
specie quelle legate alla protezione della privacy.
Fra i datori di lavoro si trovano anche giganti tecnologici come Google, Facebook
e Amazon, mentre le tre aziende con il più alto fabbisogno di personale
qualificato sono IBM, ConsenSys e Oracle. La richiesta di profili va di pari passo
con l’elaborazione di progetti. Secondo l’Osservatorio Blockchain e Distributed
Ledger del Politecnico di Milano17, a livello mondiale i tre paesi più attivi sono
Stati Uniti, Corea del Sud e Cina, mentre a sorpresa l’Italia risulta essere il
secondo paese europeo per numero di progetti dopo il Regno Unito, nel quale i
posti di lavoro legati alla Blockchain risultano essere i più pagati nel settore tech.
Nel 2019, gli investimenti italiani in Blockchain hanno segnato un +100%, anche
se la difficoltà delle aziende a individuare benefici e a sviluppare competenze
rischia di compromettere la realizzazione dei progetti.

16 “Le professioni della blockchain: quali sono, quanto si guadagna - Blockchain4Innovation” 23 apr. 2020 https://www.
blockchain4innovation.it/ricerche/le-professioni-della-blockchain-quali-sono-quanto-si-guadagna/ Ultimo accesso: 27 ago. 2020

17 “CRESCE LA BLOCKCHAIN: NEL 2019 488 PROGETTI NEL MONDO (+56%), IN ITALIA UN
MERCATO DA 30 MILIONI DI EURO (+100%) - Comunicato Stampa Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger” 17 gen. 2020 https://
bebeez.it/files/2020/01/CS_Osservatorio-Blockchain_2019.pdf Ultimo accesso: 31 ago. 2020

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Alessandro Simonini - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


Per me la tecnologia Blockchain è un’innovazione dalla portata straordinaria.
I suoi benefici in termini di trasparenza, immutabilità e tracciabilità potranno
giocare un ruolo di primo piano in un contesto economico che vede i dati come
base per la creazione di valore.

Cosa significa per te il termine innovazione?


Innovazione è trovare il modo di rendere possibile l’impossibile o di far diventare
facile il difficile. 200 anni fa per l’uomo era impossibile volare mentre oggi grazie
all’invenzione dell’aereo è possibile farlo. Ancora, fino a 15 anni fa era difficile
trovare un sistema che garantisse allo stesso tempo trasparenza senza bisogno
di fiducia. Oggi questo è possibile grazie alle innovazioni legate alla tecnologia
Blockchain.

Blockchain: il giusto collante tra lavoro e sviluppo

La tecnologia Blockchain è definita a detta di molti come la nuova internet


per le opportunità dirompenti che introduce.
Le prime applicazioni di internet risalgono al 1969, e riguardano le
ricerche scientifiche in campo militare di ARPA (Advanced Research
Projects Agency), fino ad arrivare alla nascita del World Wide Web al
Cern di Ginevra nel 1991.
La tecnologia Blockchain è nata nel 2008, ed è stata conosciuta
inizialmente per le sue applicazioni monetarie. Ad oggi, a 10 anni di
distanza dalla sua nascita, la Blockchain technology sta rivoluzionando
diversi settori, spaziando dal fintech alla pubblica amministrazione,
passando per le applicazioni industriali.
Abbiamo impiegato 50 anni per comprendere le vere potenzialità di
internet. Quanto impiegheremo per cavalcare pienamente questa
tecnologia? Gli ultimi 10 anni fanno ben sperare, alcune aree geografiche
stanno cogliendo questi nuovi scenari più velocemente di altre.

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Vediamo insieme come i blocchi continentali concorrono nelle nuove sfide
tecnologiche.

Innovazione aziendale e tecnologia

Blockchain è sinonimo di innovazione. Sul territorio italiano il tessuto startup,


non necessariamente connesso alla tecnologia a blocchi, fa i conti tutti i giorni con
resilienza, innovazioni e passi in avanti. Queste imprese cercano di migliorare processi
i servizi e in generale il mondo che ci circonda. Possono essere fonti di ispirazione, di
crescita e di esempio, soprattutto in periodi pieni di ostacoli, ma colmi di opportunità.

Parola agli attori del cambiamento.


Cosa significa fare startup?
Come si innova?

Giusseppe Grammatico
Founder www.cooki.it

Viviamo in una società dove la standardizzazione è perseguita come


focus primario della crescita e dell’efficienza. Quello che nessuno
sottolinea mai abbastanza è che non si è mai fatto la differenza
perseguendo le vie battute dagli altri.
Per questo motivo per me innovare significa andare controcorrente.
Sono un grande fan degli errori e delle strade sbagliate.
Spesso rischi di sbattere la testa e farti male.
Ma ogni volta impari qualcosa.
Ogni volta cresci.
E ogni tanto, se hai la giusta dose di capacità, trovi anche una nuova
strada per fare diversamente e meglio qualcosa che altri, nell’ordinario,
fanno peggio.
Ecco. Quando ti troverai lì, in quello spazio o momento, avrai trovato
ciò che io chiamo innovazione.
L’invito per tutti è quello di lasciare stare la normalità e cominciare ad
osare. Siate strani. Siate diversi. Diventate innovatori.

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Blockchain in Europa

Introduzione
La notorietà conquistata dalle criptovalute, in particolare i bitcoin, ha attirato
l’attenzione delle più alte sfere delle istituzioni europee, che negli ultimi
anni hanno cominciato a studiare e a valutare il potenziae delle tecnologie
Blockchain/DLT. Il lancio di bitcoin è stato inizialmente visto con diffidenza,
soprattutto a causa della loro volatilità, l’utilizzo di nuove tecnologie e la natura
pseudo-anonima. Nel 2013, infatti, l’Autorità Bancaria Europea18 e diverse
banche centrali mettevano in guardia da rischi legati alle piattaforme di scambio
per le criptovalute (exchange), come frodi o riciclaggio di denaro. Tuttavia,
l’atteggiamento conservativo delle banche centrali non è stato condiviso da
diversi ministri dell’economia, tra cui quello tedesco che nello stesso anno
riconosceva i bitcoin come “denaro privato”19.
Nel 2016 la Commissione e il Parlamento hanno istituito una prima task force
per valutare più attentamente le tecnologie DLT e Blockchain. Nel febbraio
2018 la Commissione Europea ha lanciato invece l’EU Blockchain Observatory
and Forum, annunciando contestualmente lo stanziamento di 300 milioni di
euro in progetti legati alla Blockchain attraverso il programma Horizon 2020.
Nell’aprile dello stesso anno, 22 Stati membri hanno firmato la European
Partnership on Blockchain20, accordo a cui anche l’Italia ha aderito a settembre
2018, ottenendo la presidenza per il periodo 2019/2020. Sempre nel 2018 il
Parlamento Europeo ha discusso e approvato due risoluzioni incentrate sui
potenziali delle DLT e Blockchain.
Sul ruolo della Blockchain e delle criptovalute si è più volte espressa anche la
Banca Centrale Europea tramite i governatori Mario Draghi e Christine Lagarde.
Il primo ha dichiarato più volte che non è compito della BCE regolamentare
l’uso dei bitcoin ed ha escluso l’utilizzo di criptovalute da parte delle banche
centrali a causa della loro volatilità, parere condiviso dalla Commissione in un

18 “The European Banking Authority (EBA) has issued a warning on the potential risks related to digital currencies, but the warning is
largely focused on the possibility of fraud and theft. - Coindesk” 13 dic. 2013 https://www.coindesk.com/eu-banking-regulator-warning-virtual-
currencies Ultimo accesso: 11 giu. 2020

19 “Deutschland erkennt Bitcoin als „privates Geld“ an - Die Welt.” 16 ago. 2013
“https://www.welt.de/finanzen/geldanlage/article119086297/Deutschland-erkennt-Bitcoin-als-privates-Geld-an.html. Ultimo accesso: 11 giu.
2020

20 “2018 Declaration on European Partnership on Blockchain https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/european-countries-


join-blockchain-partnership Ultimo accesso: 11 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 20
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Report pubblicato nel 2019. La seconda, invece, a gennaio 2020 non ha escluso
l’emissione di una valuta virtuale da parte della stessa BCE (CBDC-Central
Bank Digital Currency), nell’ambito di una strategia volta a migliorare la velocità
e la convenienza dei pagamenti digitali, aprendo anche ad iniziative da parte
di aziende private.
Nonostante i dubbi sull’utilizzo delle criptovalute, le istituzioni europee
cominciano a vedere le tecnologie Blockchain/DLT come un mezzo utile
per perseguire politiche volte a migliorare, ad esempio, la trasparenza delle
istituzioni verso i cittadini, la pubblica amministrazione e le applicazioni
industriali. È perciò interesse dell’Unione guidare lo sviluppo di queste
tecnologie tramite finanziamenti ad hoc come nel caso dei fondi per Horizon
2020.

Elena Prestigiovanni
Ceo & Founder Good Sustainable Mood

L’innovazione è sostenibile?

Di recente è stato coniato il termine “Innovability” ovvero innovazione


e sostenibilità insieme per far crescere nel tempo il valore delle aziende
e della società.
Io credo in questo binomio, oggi imprenscindibile, che come obiettivo
deve avere il rispetto delle culture, delle persone e del pianeta.
La nostra società ha la responsabilità di identificare come la tecnologia
può consentire nuovi modelli di consumo, di business e di processi
produttivi che possano includere in questo nuovo sistema di valori
anche il profitto per generare un’economia sana e pulita.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 21
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Eurochain, lo studio per una CBDC europea
Nell’ambito del progetto Eurochain, la Banca Centrale Europea (BCE) ha
condotto uno studio sulla Proof-of-Concept di una sua ipotetica CBDC (Central
Bank Digital Currency), sviluppata in cooperazione con R3 e Accenture e basata
sulle funzionalità della piattaforma Corda21. Il progetto, iniziato ad Aprile 2018
e condotto da una rete di esperti provenienti da 18 banche centrali, ha come
obiettivo la creazione di un sistema di pagamento semplice e centralizzato.
In particolare, nelle transazioni di basso valore si otterrebbe un abbattimento
dei costi salvaguardando allo stesso tempo la privacy degli utenti, mentre per
le transazioni di alte somme il sistema garantirebbe una migliore applicazione
dei protocolli antiriciclaggio e antiterrorismo (AML/CFT). In una direzione
simile si stanno muovendo anche altre banche centrali come la Federal Reserve
con il progetto FedNow Service22 e la Banca Centrale Cinese con il progetto
dello Yuan digitale23. Il progetto, diverso dagli altri casi che vedono l’utilizzo
delle stablecoins come Libra di Facebook, è improntato ad integrare protocolli
Blockchain-based nel sistema bancario. Il modello ideato dalla BCE prevede un
sistema a quattro nodi: la banca centrale stessa, due intermediari e un’autorità
antiriciclaggio. Caratteristica distintiva del sistema sarebbe la protezione
della privacy degli utenti attraverso gli anonymity voucher. Questi potrebbero
essere spesi ogni volta che un utente intendesse eseguire un’operazione senza
la successiva divulgazione dei suoi dati alla Banca Centrale o agli intermediari
coinvolti. Ogni utente ne avrebbe a disposizione una quantità fissa per un
periodo di tempo limitato e ne dovrebbe spendere uno per ogni transazione
“anonima”. Gli anonymity voucher non potranno tuttavia essere spesi per le
transazioni sensibili alla normativa antiriciclaggio, per le quali verranno sempre
applicati i protocolli AML/CTF24.

21 “European Central Bank Announces New DLT Proof-Of-Concept Called EUROchain - Forbes” 25 dic. 2019 https://www.forbes.com/
sites/robertanzalone/2019/12/25/european-central-bank-announces-new-dlt-proof-of-concept-called-eurochain/#757bce253a76 Ultimo
accesso: 25 ago. 2020

22 https://www.frbservices.org/financial-services/fednow/what-is-fednow.html Ultimo accesso: 27 ago. 2020

23 “China starts major trial of state-run digital currency - The Guardian” 28 apr. 2020 https://www.theguardian.com/world/2020/apr/28/
china-starts-major-trial-of-state-run-digital-currency Ultimo accesso: 27 ago. 2020

24 “ Ecco come la BCE vuole risolvere la questione di privacy della propria CBDC - Cryptorivista” 18 dic. 2019 https://www.cryptorivista.
com/news/ecco-come-la-bce-vuole-risolvere-la-questione-di-privacy-della-propria-cbdc/ Ultimo accesso: 25 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 22
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Situazione regolamentare italiana
In Italia, come nel mondo, sono ormai numerosi gli sforzi di governi ed enti
regolatori per tentare di sfruttare l’innovazione tecnologica - particolarmente
la tecnologia Blockchain – come driver per guidare e trainare la competitività,
l’efficienza e lo sviluppo industriale del Paese, grazie al suo impatto talvolta
rivoluzionario, in svariati settori diversi.
Quanto alla tecnologia Blockchain, così come per altre tecnologie di simile
magnitudo innovativa, si rendono necessarie norme specifiche affinché il suo
potenziale possa esprimersi appieno. Invero, la tecnologia Blockchain pone
concrete sfide sul piano concettuale che ostano ad una comprensione piena
del suo funzionamento, delle sue particolarità e di quelle sue applicazioni che
necessitano di norme ad hoc per essere impiegate, rendendo particolarmente
sfidante l’attività di regolamentazione.
L’Ordinamento italiano è stato tra i primi in Europa, con il Decreto
Semplificazioni25 (D.L. 135/2018), ad essere dotato di norme specifiche dedicate
a tecnologie basate su registri distribuiti (DLTs) e Smartcontract; si osserva
però come queste norme (art. 8-ter) siano ordinate principalmente a fornire
definizioni di queste tecnologie. Peraltro, le definizioni stesse possono apparire
in contrasto con l’effettiva natura della tecnologia, ed essere considerate
poco opportune, del resto definizioni rigide stridono con la natura in costante
evoluzione della tecnologia. La norma tuttavia introduce anche un’interessante
innovazione: il riconoscimento di valore giuridico all’utilizzo di DLT e
Smartcontract per la notarizzazione, in particolare prevede che il dato
memorizzato su DLT goda degli stessi effetti giuridici della validazione temporale
elettronica di cui all’art. 41 del regolamento (UE) n. 910/201426, quindi
valore legale del documento notarizzato, riconosciuto in tutti gli Stati membri
dell’Unione Europea. Alla luce di questa apprezzabile innovazione, rincresce
rilevare che la sua operatività è vincolata all’adozione di standard tecnici di
esercizio da parte dell’Agenzia per l’Italia digitale che, al momento, non sono
ancora stati definiti, limitando la concreta attuazione di questa disposizione. Da
un punto di vista più ampio però, la recente normativa rappresenta un chiaro
segnale di apertura da parte del legislatore verso la tecnologia, in evidente

25 Legge di conversione 11 febbraio 2019 n. 12. Disponibile a: https://www. Gazzettaufficiale.it/eli/id/201 9 /02/12/19G00017/sg

26 Regolamento “eIDAS” (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio. (23 luglio 2014).
Disponibile a: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri= CELEX%3A32014R0910&fr om=EN (Visitato in data 25 agosto
2020).

INNOVATION E BLOCKCHAIN 23
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controtendenza rispetto ad altri Paesi, in cui si sono osservati interventi
restrittivi e tesi a limitarne lo sviluppo.
Oltre all’attività legislativa, è possibile osservare anche altri tipi di interventi
che concorrono a delineare un quadro degli obiettivi strategici e regolamentari
in Italia. In particolare, la consultazione pubblica avviata dal Ministero dello
sviluppo economico sulla “Strategia italiana per la Blockchain e i registri
distribuiti”27: la consultazione è terminata il 20 luglio 2020 e se ne attende
il rapporto finale che, con tutta probabilità, integrerà ed implementerà la
strategia finora delineata dal governo, il cui obiettivo è predisporre strumenti
e regole chiare per favorire al meglio lo sviluppo e la sperimentazione delle
applicazioni Blockchain-based. Un esempio di tali strumenti è costituito dal
Sandbox (introdotto in Italia con L. 58/2019)28: si tratta di un ambiente giuridico
protetto (recinto di sabbia) che assicura alle attività che vogliono sperimentare
applicazioni tecnologiche innovative, uno spazio giuridico dedicato a garanzia
dello svolgimento della sperimentazione, senza rischi per il pubblico interesse.
Il Sandbox italiano è vigilato dalla CONSOB e si inserisce specificamente nel suo
“FinTech Steering Committee”29, un comitato di lavoro istituito appositamente
con l’obiettivo di condurre ricerche e analisi per supportare l’adozione di
provvedimenti che favoriscano l’innovazione, senza compromettere stabilità e
sicurezza del sistema finanziario.
È chiaro l’intento italiano di configurare il Paese come una giurisdizione
favorevole e capace di avvantaggiarsi dell’utilizzo della tecnologia Blockchain.
L’auspicio, in parte nel segno dell’attuale strategia, è che i futuri interventi
continuino, in misura sempre maggiore, a coinvolgere i soggetti privati già attivi
in Italia per lo sviluppo di questa tecnologia.

27 MISE – Ministero dello sviluppo economico. (18 giugno 2020). “Proposte per la Strategia italiana in materia di tecnologie basate
su registri condivisi e Blockchain: Sintesi per la consultazione pubblica”. Disponibile a: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/
Proposte_registri_condivisi_e_Blo ckchain_-_Sintesi_per_consultazione_pubblica.pdf (Visitato in data 25 agosto 2020).

28 Legge di conversione 28 giugno 2019, n. 12.


Disponibile a: https://www.gazzettaufficiale .it/eli/gu/2019/06/29/151/so/26/sg/pdf (Visitato in data 25 agosto 2020).

29 CONSOB. Comitato FinTech. Available at: http://www.consob.it/web/area-pubblica/comitato-fintech (Visitato in data 25 agosto 2020).

INNOVATION E BLOCKCHAIN 24
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Innovazione aziendale e tecnologia

Blockchain è sinonimo di innovazione. Sul territorio italiano il tessuto startup, non


necessariamente connesso alla tecnologia a blocchi, fa i conti tutti i giorni con resilienza,
innovazioni e passi in avanti. Queste imprese cercano di migliorare processi i servizi e
in generale il mondo che ci circonda. Possono essere fonti di ispirazione, di crescita e di
esempio, soprattutto in periodi pieni di ostacoli, ma colmi di opportunità.
Parola agli attori del cambiamento.
Cosa significa fare startup?

Manuele Bellotto
Responsabile Marketing www.formart.it

Viviamo in un’epoca di transizioni, nascono nuovi lavori, altri si


trasformano, molti stanno per scomparire.
Il filo conduttore delle nostre vite è l’innovazione tecnologica e il suo
sviluppo esponenziale.
L’apprendimento umano fatica a sostenere questo ritmo: l’impiego
di nuove tecnologie senza una adeguata vision e formazione, può
diventare un ostacolo piuttosto che uno stimolo allo sviluppo.
Non è sufficiente essere reattivi, serve un cambio di paradigma.
Per farcela è indispensabile stare dalla parte di chi conosce.

Regolamentazione e classificazione dei token da parte della Svizzera

La Svizzera ospita alcune aziende operanti nel settore Blockchain più


importanti del pianeta e presenta una regolamentazione abbastanza
chiara e snella comparata ad altri blocchi continentali.

La FINMA (l’autorità svizzera supervisore dei mercati finanziari), ha

INNOVATION E BLOCKCHAIN 25
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analizzato le diverse categorie di token:

• Token di pagamento: sono token che svolgono il ruolo di una


criptovaluta, ovvero vengono accettati come mezzi di pagamento per
acquistare beni e servizi. Questi token non garantiscono alcun diritto
nei confronti dell’emittente.

• Token di utilizzo: secondo la FINMA i token di utilizzo sono gettoni


che consentono all’utente di accedere a particolari servizi digitali su
piattaforme Blockchain.

• Token di investimento: sono token che rappresentano un valore


patrimoniale, come un credito o un diritto sociale.
• Un token di investimento ad esempio può garantire al suo possessore
quote di ricavi futuri dell’azienda. Sostanzialmente un token di
investimento svolge la stessa funzione di un’azione o un’obbligazione o
può mimare un derivato finanziario.

Questa distinzione non sottintende che questi token svolgano funzioni


separate e a sé stanti. Alcuni token possono infatti svolgere più funzioni:
è il caso dei cosiddetti Token ibridi (Hybrid token).
Ad esempio sia i token di investimento che quelli di utilizzo, possono
svolgere oltre alla loro tradizionale funzione, anche quella di pagamento.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 26
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Blockchain in Asia

Nel continente asiatico le tecnologie Blockchain hanno conosciuto un vero


e proprio boom. I trend e i progetti sviluppati di recente forniscono esempi
concreti sull’utilizzo dei sistemi decentralizzati e potrebbero essere
un’anticipazione di quello che accadrà nelle economie occidentali. La presenza
di condizioni favorevoli allo sviluppo economico ha infatti permesso lo nascita
di importanti hub tecnologici in paesi come Cina, Hong Kong, Giappone e
Singapore30. In questo contesto i governi e le grandi aziende hanno svolto un
ruolo chiave, finanziando la nascita di startup.
La Cina, nonostante la crisi legata al Covid-19, sta proseguendo con successo
l’implementazione della Blockchain-based Service Network (BSN). Questa
misura fa parte della strategia nazionale per la Blockchain presentata nel 2019
dal Presidente Xi Jinping, mentre la Banca Centrale Cinese sta lavorando allo
sviluppo di una CBDC31. Questo episodio è stato accolto con interesse per le
sue implicazioni geopolitiche, visto che lo sviluppo della BSN si muove sulla
falsariga della Nuova Via della Seta: in entrambi i casi, infatti, la Cina si pone
come fornitore di infrastrutture fisiche/tecnologiche di ultima generazione al
mondo e sfrutta pienamente la mossa del primo entrante per diventare leader
mondiale nel settore32. Il piano rappresenta un cambio di passo da parte di
Pechino, che nel 2017 ha messo fuori legge gli scambi di criptovalute e bloccato
le operazioni di mining dei bitcoin.
Il Giappone ha incentivato lo sviluppo di sistemi DLT e Blockchain,
riconoscendone l’utilità pubblica. Alcune innovazioni sono state in seguito
applicate in altri paesi asiatici, come Cambogia e Myanmar. Le frodi legate a
MT.GOX e Coincheck hanno portato il Paese del Sol Levante a regolamentare
il settore, dando la possibilità agli esercenti di accettare pagamenti in bitcoin.
Questa misura ha scatenato una corsa ai bitcoin: a marzo 2018, nel paese si
contavano circa 3,5 milioni di crypto traders, mentre il 55% dei bitcoin a livello

30 “A review of fast-growing Blockchain Hubs in Asia - School of Business, Singapore University of Social Sciences” 9 ago.2019 https://
jbba.scholasticahq.com/article/9959-a-review-of-fast-growing-blockchain-hubs-in-asia Ultimo accesso: 12 giu. 2020

31 “Xi Jinping’s endorsement of blockchain sparks China stocks frenzy - Financial Times” 28 ott. 2019 https://www.ft.com/
content/2789d21a-f955-11e9-98fd-4d6c20050229 Ultimo accesso: 31 ago. 2020

32 “Inside China’s Plan to Power Global Blockchain Adoption - Coindesk” 14 apr. 2020 https://www.coindesk.com/inside-chinas-plan-to-
power-global-blockchain-adoption Ultimo accesso: 12 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 27
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globale veniva scambiato con Yen giapponesi33.
Emblematico anche il caso della Thailandia, il cui governo nel 2019 ha presentato
un progetto supportato da tecnologia Blockchain per rilasciare i visti online in
sicurezza ed evitare falsificazioni34.
Rispetto all’Europa, in Asia le tecnologie Blockchain sono state viste più come
un business capace di fornire uno sviluppo rapido in settori tradizionali poco
sviluppati localmente oltre che un mezzo per migliorare processi esistenti e dare
loro una forte spinta tecnologica. L’ ampia disponibilità di talenti e competenze,
specialmente nello sviluppo software, ha contribuito positivamente a questo
sviluppo.

33 “Blockchain in Japan - Minerva Fellowship” https://www.eu-japan.eu/sites/default/files/publications/docs/blockchaininjapan-


martagonzalez.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

34 “Thailand Integrates Blockchain to E-Visa System for Higher Security - Cointelegraph” 19 dic. 2019 https://cointelegraph.com/news/
thailand-integrates-blockchain-to-e-visa-system-for-higher-security
Ultimo accesso: 31 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 28
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Blockchain in USA

Piegiacomo Palmisani
Vicepresidente BAF NETWORK

Dal lato imprenditoriale, come successo per molte altre tecnologie, gli Stati Uniti
sono stati la culla anche delle criptovalute ed in particolare di Bitcoin. Bitcoin,
tuttavia, va al di là della consueta attitudine statunitense all’ innovazione, bensì
affonda le proprie radici nella predisposizione di molti Americani alla privacy ed
a tutto ciò che possa offrire un’alternativa al sistema. Se, da una parte, Bitcoin
fu la naturale conseguenza alla crisi del 2008, dall’ altra, correnti di pensiero
come i Cypherpunks, open-source-software mouvement e free software
mouvement predicavano già da tempo come l’uso della crittografia ed un
approccio decentralizzato alla tecnologia potessero garantire la libertà delle
persone dallo Stato e dalle grandi aziende. D’ altronde, se è vero che Bitcoin
è senza dubbio la crypto più famosa, non fu tuttavia la prima forma di denaro
digitale della storia; pionieri come il crittografo ed attivista David Chaum ed il
suo DigiCash, o successivamente progetti come Bit Gold o Hashcash avevano
tentato, invano, di produrre una currency digitale mainstream.
Lo stesso mistero legato alla figura ed all’identità di Satoshi Nakamoto,
pseudonimousato dall’inventore di Bitcoin, ha tinte fortemente a stelle e strisce.
Il circolo iniziale di persone che aiutarono Satoshi ad espandere il protocollo
di Bitcoin furono tutti informatici Americani come Hal Finney, Nick Szabo,
Adam Back e Gavin Andresen. E’ addirittura opinione di molti che Satoshi
Nakamoto sia in realtà uno di loro. Fattore dominante nell’ espansione delle
cryptovalute è stata la cultura Americana di costruire communities tramite
meetups, blogs e mailing lists. E’ proprio alla Cyptography Mailing List che
Nakamoto propose il suo whitepaper “Bitcoin P2P e-cash paper”.
Sempre nella sfera delle communities, un ruolo fondamentale nell’ espansione
della tecnologia Blockchain lo hanno giocato le università. Non sorprende
affatto che alcuni tra i più prestigiosi poli accademici mondiali come MIT, Cornell,
Stanford e UC Berkeley abbiano avuto un ruolo attivo fin dal principio.
D’ altronde, Bitcoin non fa altro che applicare tecnologie (BFT consensus,
distributed ledgers e timestamps le principali) su cui professori e ricercatori in
crittografia e sistemi distribuiti lavoravano da decenni.
Nel mondo accademico, molti pionieri scherzano dicendo che non sono loro

INNOVATION E BLOCKCHAIN 29
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ad aver scoperto la tecnologia Blockchain, bensì la ecnologia Blockchain ad
aver scoperto loro. Non e’ un caso che alcuni dei piu’ promettenti layer one
protocols nell’industria blockchain siano guidati da accademici e ricercatori di
fama mondiale. È il caso del matematico Charles Hoskinson e il suo Cardano,
Emin Gun Sirer con AVA Labs e, il fiore all’occhiello dell’eccellenza italiana,
Silvio Micali con Algorand.
Non è mancata neanche la risposta dei grandi “big boys” Americani, che hanno
investito centinaia di milioni di dollari nell’industria. Si sono formati nuovi fondi
di investimento dedicati esclusivamente a crypto come Pantera Capital, o
Polychain capital. Anche investitori tradizionali si sono fatti avanti. Un esempio su
tutti è la leggendaria VC Andreessen Horowitz, che ad Aprile 2020 ha annunciato
un secondo fondo crypto da 515 milioni di dollari. Questo nuovo flusso di fondi
ha fatto emergere i primi crypto unicorni come Coinbase e Kraken.
Dal punto di vista normative, l’approccio statunitense alle tecnologie Blockchain
è stato per un certo verso aggressivo, in quanto le criptovalute sono state
considerate una minaccia alla supremazia del dollaro nel sistema commerciale
e finanziario mondiale.
Se nel 2013 il Governatore della Federal Reserve Ben Bernanke riconosceva i
potenziali benefici delle criptovalute , nel 2019 la presentazione del piano di
Facebook per la creazione di 15 Libra (recentemente rebrandizzata Novi),
una nuova valuta digitale gestita dal social network, ha scatenato un’ ondata di
pressioni regolatorie da parte delle autorità americane. Nonostante il fondatore
di Facebook Mark Zuckerberg non abbia definitivamente messo da parte il
progetto, il lancio di Libra sembra alquanto improbabile. Altra vittima eccellente
della US Securities and Exchange Commission (SEC) è stato il social network
Telegram, che ha dovuto abbandonare l’idea di creare TON, network supportato
da tecnologia Blockchain e dotato di una propria criptovaluta, Gram. Il blocco
di TON fa presagire ulteriori azioni anche nei confronti dei Bitcoin, sebbene un
tentativo di blocco da parte delle autorità sia già fallito nel 2012 .
Nonostante questo approccio intimidatorio, nel luglio 2019 il Congresso
americano ha approvato il Blockchain Promotion Act, che istituisce una task
force con l’obiettivo di arrivare ad una definizione di Blockchain condivisa a livello
federale, nonché dei suoi potenziali usi in diversi settori. A maggio 2020, inoltre, il
repubblicano Brett Guthrie ha presentato alla Camera una proposta per affidare
alla Federal Trade Commission l’incarico di condurre un’indagine per raccogliere
informazioni utili alla formulazione di un’eventuale strategia nazionale per la
Blockchain.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 30
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Blockchain in Africa

La tecnologie Blockchain non sono ancora particolarmente diffuse in Africa,


anche se in paesi come Mauritius, Sierra Leone, Sudafrica e Tunisia si osservano
trend interessanti.
Nell’arcipelago delle Mauritius, ad esempio, una serie di iniziative governative tra
il 2017 e il 2018 ha portato alla firma di un accordo con un’ azienda sudcoreana,
che si è impegnata ad introdurre una piattaforma sulla quale condurre transazioni
bancarie in meno di due secondi. Al 2019, il quadro normativo di Mauritius sulle
tecnologie Blockchain è uno dei più avanzati di tutta l’Africa e conferisce al Paese
un importante vantaggio competitivo35. La regolamentazione fornisce infatti
ai potenziali interessati un quadro chiaro e completo dei benefici e dei rischi
associati all’adozione di protocolli Blockchain.
Nonostante sia classificato come uno dei paesi più poveri al mondo, nel 2018
la Sierra Leone ha sperimentato con successo una piattaforma supportata
da tecnologia Blockchain per la registrazione e il conteggio dei voti durante le
elezioni36.
In Sudafrica, nonostante le criptovalute non costituiscano un mezzo di
pagamento accettato, si sono registrati importanti passi in avanti: primo tra
questi il riconoscimento delle criptovalute come asset immateriale da dichiarare
obbligatoriamente al fisco, anche se non sottoposte a tassazione37. Sempre al
201938, sono stati presentati progetti di legge per integrare le criptovalute fra
gli strumenti finanziari e sottoporle quindi anche a regolare tassazione. La Banca
Centrale Sudafricana ha inoltre ammesso che in futuro le minori differenze
tra pagamenti domestici ed internazionali, uniti all’introduzione di valute
digitali, potrebbero portare al lancio di una valuta virtuale da parte dello stesso
Sudafrica39 (CBDC-Central Bank Digital Currency).

35 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

36 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

37 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

38 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

39 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 31
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La Tunisia ha invece testato con successo una valuta virtuale nazionale, l’E-Dinar,
nel 201540, che dovrebbe essere utilizzata maggiormente nel prossimo futuro.
Lo stesso Paese nordafricano ha stabilito una partnership con l’Arabia Saudita,
denominato Tunisia Economic City, con l’obiettivo di costruire un’ importante
infrastruttura Blockchain e fare della Tunisia un ponte di collegamento
tecnologico per l’Africa con Europa, Asia e Medio Oriente41. Nel 2018, inoltre,
è stato realizzato un progetto supportato da tecnologia Blockchain volto a
migliorare la tracciabilità dei pasti consegnati nelle mense scolastiche42.
Ad oggi, in Africa si notano singoli progetti interessanti supportati da know how
straniero, come accaduto in alcuni Paesi del Sud Est Asiatico, anche se la scarsità
delle infrastrutture tecnologiche ha limitato lo sviluppo di soluzioni innovative.
L’adozione è comunque trasversale su più settori e la crescita è in alcuni casi
sostenuta. Paxful ha infatti dichiarato che, nel 2019, circa il 45% dei volumi
scambiati sulla sua piattaforma aveva provenienza africana43.

40 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

41 “Tunisia smart city chooses blockchain” 28 giu. 2018 https://www.smartcitiesworld.net/news/news/tunisia-smart-city-chooses-


blockchain-3070#:~:text=The%20Tunisia%20Economic%20City%20(TEC,settlement%20currency%20and%20service%20platform.&text=-
It%20will%20also%20complement%20the%20economic%20growth%20of%20Gulf%20Cooperation%20Council%20countries. Ultimo
accesso: 31 ago. 2020

42 “Blockchain and Cryptocurrency in Africa - Baker McKenzie” https://www.bakermckenzie.com/-/media/files/insight/


publications/2019/02/report_blockchainandcryptocurrencyreg_feb2019.pdf Ultimo accesso: 12 giu. 2020

43 “The Future of Blockchain and Cryptocurrency in Africa - FinTech Magazine” https://www.fintechmagazine.com/blockchain/future-


blockchain-and-cryptocurrency-africa Ultimo accesso: 12 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 32
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Blockchain in America Latina

Fino ad oggi, i principali progetti targati Blockchain in America Latina hanno


riguardato quasi esclusivamente le criptovalute. Infatti, nonostante gli scarsi
progressi della regolamentazione in materia di Blockchain, attualmente nel
continente sudamericano si contano numerosi user di criptovalute: nel 2019,
questi erano il 18% delle popolazioni di Brasile e Colombia, rispettivamente
secondo e terza nella classifica mondiale44. Esemplare il caso della Colombia,
che ha ottenuto questo risultato nonostante la scarsa educazione in materia
finanziaria della popolazione locale (solo l’1% dei Colombiani possiede
conoscenze finanziarie di base ed ha familiarità con strumenti e servizi finanziari
semplici) e l’arretratezza del sistema bancario nel paese, dove un trasferimento
viene di norma completato in 48 ore al costo di $2, mentre in Cile è istantaneo e
gratuito45. Le cause di questa diffusa popolarità sono tuttavia controverse.
A fare da apripista sarebbero state infatti le organizzazioni criminali locali:
secondo un report della DEA del 2019, i cartelli della droga colombiani
utilizzerebbero le criptovalute per riciclare denaro e sfuggire ai radar delle
autorità.
Un altro esempio significativo è costituito da Petro, la criptovaluta lanciata
dal governo venezuelano per arginare l’inflazione46 e diventata obbligatoria
per pagare alcuni servizi della pubblica amministrazione, come il rilascio
dei passaporti47. Sebbene il progetto abbia incontrato diverse difficoltà
nell’applicazione, la sua fase di sviluppo continua. In Brasile, invece, sono stati
recentemente aperti centri di R&D. Fra i principali investitori nel paese vi è il
colosso tecnologico IBM, che intende sfruttare il potenziale della propria

44 “Crypto Is Brewing in Colombia: Active Adoption That Will Wake You Up - Cointelegraph” 15 mar. 2020
https://cointelegraph.com/news/crypto-is-brewing-in-colombia-active-adoption-that-will-wake-you-up
Ultimo accesso: 25 ago. 2020

45 “Crypto Is Brewing in Colombia: Active Adoption That Will Wake You Up - Cointelegraph” 15 mar. 2020
https://cointelegraph.com/news/crypto-is-brewing-in-colombia-active-adoption-that-will-wake-you-up
Ultimo accesso: 25 ago. 2020

46 “ What is Venezuela’s new petro cryptocurrency? - Al Jazeera” 23 mar. 2018 https://www.aljazeera.com/news/2018/02/venezuela-


petro-cryptocurrency-180219065112440.html
Ultimo accesso: 25 ago. 2020

47 “ Maduro bids to revive Venezuela’s ‘petro’ cryptocurrency - France24” 15 gen. 2020 https://www.france24.com/en/20200114-
maduro-bids-to-revive-venezuela-s-petro-cryptocurrency
Ultimo accesso: 31 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 33
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piattaforma per guidare l’ascesa della tecnologia Blockchain nella regione48.
In generale, l’America Latina paga l’arretratezza delle infrastrutture e la
mancanza di talenti e competenze, che finora hanno frenato lo sviluppo di
progetti Blockchain. Negli ultimi anni si sono registrati timidi passi in avanti e
sono state stabilite nuove partnership intercontinentali, anche se i livelli di
business rimangono ben al di sotto di aree come l’Europa, USA o il Sud-Est
Asiatico. Come dimostrato dal caso colombiano, tuttavia, la scarsa educazione
finanziaria della popolazione può tradursi in una maggiore propensione ad
adottare soluzioni diverse in settori tradizionali poco sviluppati localmente:
questo potrebbe costituire un ottimo terreno per chi svilupperà soluzioni user
friendly.

48 “Blockchain: The Great Opportunity for Latin American Economy - Panamerican World” https://panamericanworld.com/en/magazine/
business/blockchain-the-great-opportunity-for-latin-american-economy/ Ultimo accesso: 25 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 34
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Beatrice Ronchini
Professore di E-Banking al Corso Triennale
di Economia e Management
Università degli Studi di Parma

L’educazione finanziaria tra giovani


Nel ventunesimo secolo non è possibile pensare di vivere bene e prosperare
nella società senza saper leggere e scrivere, ma nemmeno senza avere un
livello almeno sufficiente di cultura finanziaria. Se questo è vero, chiaramente
preoccupa il fatto che la popolazione adulta in Italia si caratterizzi per un livello
di cultura finanziaria decisamente modesto. Una buona fetta della popolazione
italiana ignora concetti finanziari elementari – ad esempio in tema di inflazione,
di diversificazione del portafoglio, di relazione tra rischio e rendimento.
Purtroppo, la situazione non è migliore tra i giovani, nonostante la pluralità di
iniziative di educazione finanziaria rivolte negli ultimi anni a questo target. Un
esiguo livello di competenze finanziarie impedisce alle nuove generazioni di
approfittare pienamente delle crescenti opportunità offerte dall’evoluzione
dello scenario finanziario nell’era del digitale. I giovani rischiano anzi di incappare
più facilmente nelle conseguenze negative, anche ‘costose’, della propria
ignoranza finanziaria, complice la loro maggiore disinvoltura - rispetto agli adulti
- a muoversi nell’ambiente digitale, dove è possibile fare tutto “in pochi click”.
La buona notizia è che le nuove tecnologie possono in realtà supportare con
particolare efficacia i processi di alfabetizzazione finanziaria della collettività,
specialmente con riguardo al target giovanile.

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Fabio Coppola - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


La tecnologia Blockchain rappresenta il fondamento di una transizione
tecnologica rivoluzionaria in molti settori, non senza difficoltà. Sta a noi
raccogliere le molte sfide affinché si compia la transizione.

Cosa significa per te il termine innovazione?


L’innovazione è il motore dell’avanzare della conoscenza e della società. È
fondamentale porsi con apertura mentale rispetto all’innovazione: abbiamo solo
da trarne vantaggio.

Blockchain vs DLT: similitudini e differenze

I termini Blockchain e Decentralized Ledger Systems (DLT) vengono spesso


accostati, causando tuttavia confusione perché i due termini non indicano la
stessa cosa. Per fare chiarezza occorre perciò partire dalla definizione di DLT.
I Decentralized Ledger Systems sono infatti registri digitali decentralizzati di
transazioni che conservano blocchi di dati distribuiti fra i nodi di un network,
ossia i computer dei partecipanti49 . La tecnologia Blockchain costituisce, invece,
un sottoinsieme dei DLT. La sua peculiarità è infatti quella di operare in modo
trasparente e pubblico.

49 “Distributed Ledger Technologies Services - Using the power of blockchain - Deloitte” https://www2.deloitte.com/content/dam/
Deloitte/lu/Documents/technology/lu-blockchain-services-21092017.pdf Ultimo accesso: 28 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 36
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Due macrocategorie: Blockchain Permissionless/Permissioned

Esistono diverse tipi di piattaforme Blockchain. In base all’accesso degli attori del
network alle operazioni, le piattaforme si dividono in due prime macrocategorie:
Permissionless (pubbliche) o permissioned (private).

Blockchain Permissionless
Le piattaforme Permissionless50 vengono definite pubbliche perché qualsiasi
potenziale attore può partecipare al suo funzionamento senza il permesso di
una entità centrale. Ogni attore del network ha accesso a tutte le operazioni,
compresa la convalida delle transazioni, che non è quindi concentrata nelle
mani di un ente centrale. Queste piattaforme non appartengono a nessuno, i
dati sono pubblici e condivisi con tutta la rete.

Blockchain Permissioned
Le piattaforme Permissioned51 vengono definite anche private perché il loro
controllo è concentrato in un numero limitato di nodi, la volontà di accesso al
network di un potenziale attore viene richiesta a un gruppo centrale che può
convalidare o rifiutare l’accesso. Questo gruppo centrale ha l’accesso esclusivo
ad alcune operazioni, come la convalida.

50 “Differenze tra blockchain pubblica e blockchain privata - Fintastico” 23 apr. 2018 https://www.fintastico.com/blog/differenze-
blockchain-pubblica-e-blockchain-privata/ Ultimo accesso: 26 ago. 2020

51 “Differenze tra blockchain pubblica e blockchain privata - Fintastico” 23 apr. 2018 https://www.fintastico.com/blog/differenze-
blockchain-pubblica-e-blockchain-privata/ Ultimo accesso: 26 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 37
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L’evoluzione nell’evoluzione

Dopo aver affinato i concetti della tecnologia Blockchain, prendiamo in


considerazione alcune Blockchain pubbliche.
Abbiamo deciso di analizzare tre diversi network, che si differenziano in
termini di velocità, costi, efficienza e maturità.
Alcuni di questi sono più adatti per applicazioni aziendali rispetto ad altri,
anche se bisogna entrare nel merito di ogni singola applicazione e valutare
il trade off costi-benefici e “malleabilità” della tecnologia Blockchain
sottostante. Ogni giorno vengono proposte al mercato soluzioni sempre
più innovative che vanno verso la interoperabilità tra Blockchain diverse.
Sarà questo l’ imminente futuro?
Nuovi standard cross-chain? Vediamo alcuni network molto conosciuti.

Michele Mangini - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


La tecnologia Blockchain per me rappresenta quello che ha rappresentato
l’invenzione della ruota nel V millennio a.C: uno strumento in grado di rendere
sicure, facili e veloci una serie di operazioni all’apparenza complesse.

Cosa significa per te il termine innovazione?


Per me innovazione è quel processo che grazie alla ricerca, permette di creare
qualcosa di notevole impatto sulla vita di tutti i giorni. Esistono innovazioni
settoriali ed innovazioni a potenziale illimitato: la tecnologia Blockchain è una di
queste e l’impatto nella nostra quotidianità è imminente.

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Blockchain di Bitcoin

Introduzione
Bitcoin rappresenta la prima applicazione monetaria della tecnologia Blockchain.
Nell’ottobre 2008 Satoshi Nakamoto pubblica il White Paper di Bitcoin, nel
quale descrive il progetto di una piattaforma chiamata Bitcoin su cui scambiare
in modo sicuro, affidabile e rintracciabile un’ omonima valuta virtual: piattaforma
definita nel paper come “Peer-to-Peer Electonic Cash System”. Nel documento
la struttura che sostiene il processo viene definita Blockchain, mentre vengono
descritti nel dettaglio alcuni meccanismi di base come la Proof of Work. Il White
Paper di Bitcoin52 viene pubblicato nel 2008 e la sua criptovaluta bitcoin nasce
nel 2009. L’aumento esponenziale del valore nel 2013 e nel 2017 vive due periodi
di intensa volatilità che ad oggi persiste.
Per chi è nuovo nel settore, è importante ricordare
che il termine Bitcoin con la lettera maiuscola indica la piattaforma mentre bitcoin
con la lettera minuscola indica la sua criptovaluta.

Funzionamento e peculiarità
La tecnologia Blockchain di Bitcoin è costituita da un ledger pubblico e condiviso,
sul quale vengono registrate tutte le transazioni approvate. L’ integrità e l’ ordine
cronologico delle transazioni sono garantite dalla crittografia53. Ogni transazione
è costituita da un trasferimento di valore tra Bitcoin wallet (portafogli digitali).
I wallet sono dotati di una private key, ossia una serie di dati segreti utilizzata
come prova matematica per confermare la provenienza di una transazione.
Inoltre, la signature evita che la transazione venga alterata una volta che questa
è stata eseguita. Il processo di conferma della Proof of Work (PoW) sfrutta il
mining, consistente nell’inserimento delle transazioni all’interno di blocchi che
rispettano rigorosi criteri crittografici successivamente verificati dal network.
Questo evita la modifica successiva dei blocchi, in quanto invaliderebbe i blocchi
seguenti. Il processo di mining crea inoltre una lotteria competitiva che impedisce
agli utenti di inserire blocchi a loro piacimento.

52 https://bitcoin.org/files/bitcoin-paper/bitcoin_it.pdf

53 “Balances - block chain”, https://bitcoin.org/en/how-it-works. Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 39
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Blockchain di Ethereum

Introduzione
Ethereum è la prima piattaforma Blockchain che espande le sue possibili
applicazioni, passando da applicazioni monetarie, ad essere utile per processi
industriali e nuove funzionalità54. È infatti un network decentralizzato dotato di
un proprio linguaggio di programmazione e di un proprio sistema di pagamento,
che fa capo alla criptovaluta Ether. La piattaforma nasce da un progetto di
Vitalik Buterin. Nel 2013, all’età di 19 anni, questi pubblica un White Paper in
cui, sulla falsariga di quello di Bitcoin, descrive nei dettagli la piattaforma e il suo
funzionamento. Il nuovo network vede definitivamente la luce nel 2015, dopo il
successo di un crowdfunding da 18 milioni di dollari nel 2014, raccolti vendendo
ai partecipanti Ether la futura criptovaluta di Ethereum55. Il lancio di Ethereum
2.0, versione avanzata dell’attuale piattaforma, è previsto invece per il 2021.

Funzionamento e peculiarità
Ethereum è un network completamente decentralizzato, la cui Blockchain di
base può essere descritta come una Transaction-Based State Machine56. Il ruolo
centrale è riservato infatti agli Smartcontracts, che permettono l’esecuzione
di transazioni non necessariamente legate agli scambi della criptovaluta Ether.
Le transazioni vengono raggruppate in blocchi, ognuno dei quali è collegato
al suo precedente. L’ entrata di una transazione nel ledger e quindi nei blocchi è
subordinata ad una convalida decentralizzata, effettuata attraverso il mining. Su
Ethereum possono essere liberamente sviluppate applicazioni decentralizzate,
che grazie agli Smartcontracts possono auto eseguirsi. La piattaforma ha
tuttavia dei limiti strutturali che la rendono poco ‘’scalabile’’
in ottica futura, motivo per il quale la community di Ethereum sta virando verso
nuovi algoritmi di consenso. La flessibilità in termini di sviluppo di applicazioni
e Smartcontracts la rende tuttavia una prima scelta per molti operatori.

54 “What is Ethereum. Guide for Beginners - Cointelegraph”, https://cointelegraph.com/ethereum-for-beginners/what-is-ethereum.


Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

55 “Blockchain: A Very Short History Of Ethereum Everyone Should Read - Forbes” 2 feb. 2018, https://www.forbes.com/sites/
bernardmarr/2018/02/02/blockchain-a-very-short-history-of-ethereum-everyone-should-read/#46abfcf1e892. Ultimo accesso: 27 lug.
2020.

56 https://ethereum.org/en/whitepaper/ Ultimo accesso: 31 ago. 2020.

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Ethereum Vending Machine
Ethereum ha fornito il supporto per il progetto della Vending Machine di
Nivaura57, che automatizza i processi di scambio sui mercati finanziari,
rendendone il funzionamento simile ad un distributore (vending machine in
inglese). In questo modello, gli investitori interagiscono direttamente tra loro,
senza la presenza di alcun intermediario nelle operazioni.

57 “London Stock Exchange Leads $20 Million Bet On Blockchain To Cut Out Custody Middlemen - Forbes” 27 feb. 2019
https://www.forbes.com/sites/michaeldelcastillo/2019/02/27/london-stock-exchange-leads-20-million-bet-on-blockchain-to-cut-out-
custody-middlemen/?ss=crypto-blockchain#3ccbc65a6e46 Ultimo accesso: 1 set. 2020.

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Stellar

Introduzione
Stellar è un network open source per valute e pagamenti basato su un ledger
pubblico, condiviso e accessibile a tutti gli utenti. La sua criptovaluta è Lumen
(XLM)58. La piattaforma è stata lanciata nel 2015 da Jed McCaleb e Joyce Kim.
Dal lancio, la piattaforma ha processato oltre 450 milioni di operazioni da più di
4 milioni di account individuali.

Funzionamento e peculiarità
Stellar è essenzialmente un’ infrastruttura finanziaria supportata da tecnologia
Blockchain aperta e accessibile da chiunque. L’attività principale è lo scambio di
valute in modo semplice, veloce e trasparente. Il funzionamento è regolato dallo
Stellar Consensus Protocol (SCP), mentre il ledger è controllato dai nodi, ossia
computer decentralizzati e sparsi in tutto il globo che aggiornano regolarmente
gli account degli utenti coi relativi saldi in valuta59.
Rispetto ad Ethereum, Stellar fornisce un range più ristretto di Smartcontracts
ed è meno flessibile circa il loro sviluppo. Le tipologie fornite sono tuttavia più
basilari e semplici da utilizzare. Questa caratteristica, unita alla velocità delle
transazioni (circa 5 secondi), ha consentito alla piattaforma di affermarsi presso il
pubblico. In particolare la piattaforma è stata adottata da IBM per il suo progetto
pilota World Wire60. Di recente, Stellar ha fornito il supporto per l’emissione
di Bitbond, token emesso dall’omonima azienda e primo strumento di debito
virtuale approvato dall’autorità finanziaria tedesca BaFin: Bitbond viene infatti
rimborsato in Lumen alla scadenza61.

58 “Intro to Stellar”,https://www.stellar.org/learn/intro-to-stellar. Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

59 “Intro to Stellar”,https://www.stellar.org/learn/intro-to-stellar. Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

60 “https://www.stellar.org/case-studies/ibm-world-wire” Ultimo accesso: 26 ago. 2020.

61 “Bitbond STO”,https://www.bitbondsto.com/. Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

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Blockchain di Ripple

Introduzione
Ripple è un protocollo open source per transazioni veloci ed economiche62.
Pur avendo un’omonima criptovaluta (XRP), la piattaforma consente agli utenti
di crearne altre a piacere63. Il primo prototipo del protocollo venne creato nel
2004, mentre la piattaforma venne venne lanciata nel 2013 da Chris Larsen e
Jed McCaleb64.

Funzionamento e peculiarità
Contrariamente ad altre piattaforme elencate, Ripple non è una Blockchain
Permissionless. Il funzionamento è basato sul Ripple Protocol Consensus
Algorithm, secondo il quale ogni nodo deve essere d’accordo con tutti gli altri per
poter convalidare la transazione, poiché la Blockchain di Ripple è permissioned65.
Anche i token sono già presenti e non vengono generati attraverso il mining.
La struttura, inoltre, è più centralizzata rispetto ad altre e il valore di XRP è
dato dall’utilizzo delle banche e dalle loro transazioni: più banche ci sono e più
transazioni queste fanno, maggiore è il valore della criptovaluta.
Il network di Ripple è costituito da payment providers che intendono fornire ai
loro clienti un servizio veloce, economico e frictionless. Fra le istituzioni aderenti
si trovano banche del calibro di Santander e UBS. Queste sfruttano i vantaggi
tipici della piattaforma, ossia la velocità delle operazioni (4 secondi) e bassi costi
di commissione legati al cambio di valute.

62 https://ripple.com/files/ripple_consensus_whitepaper.pdf Ultimo accesso: 31 ago. 2020.

63 “What Is Ripple. Everything You Need To Know - Cointelegraph”, https://cointelegraph.com/ripple-101/what-is-ripple


Ultimo accesso: 27 lug. 2020.

64 “ What Is Ripple? - Binance Academy” https://academy.binance.com/economics/what-is-ripple Ultimo accesso: 31 ago. 2020.

65 “What Is Ripple. Everything You Need To Know - Cointelegraph”, https://cointelegraph.com/ripple-101/what-is-ripple. Ultimo accesso:
27 lug. 2020.

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Capire il funzionamento degli smartcontract

Gli Smartcontract sono la base per costruire delle App, o meglio, Dapp
(decentralized autonomous application), sulla tecnologia Blockchain. Non
sono nè smart, nè contract, ma sono più simili a macchinette di merendine
virtuali. Se metti un gettone, ti viene rilasciato un pacchetto di patatine.
Gli Smartcontract possono comunicare con l’esterno grazie agli oracoli
che uniscono input del mondo reale ai sistemi isolati Blockchain-based.

Gli Smartcontract

Storia
L’ideatore degli Smartcontracts fu l’informatico Nick Szabo66 prima dell’ avvento
della tecnologia Blockchain. Nel 1994, Szabo progettò un modello di Vending
Machine in cui, attraverso l’automazione dei compiti preassegnati da una o
più parti, software e hardware gestivano la vendita di un bene consegnandolo
direttamente all’acquirente una volta che il pagamento veniva confermato.
All’epoca, tuttavia, la mancanza di supporto tecnologico adeguato impedì lo
sviluppo completo dello strumento.
Nel 2009 l’avvento di Bitcoin e della tecnologia Blockchain fornì il framework
tecnologico che mancava a Szabo. Se ne accorse Vitalik Buterin, che nel White
Paper di Ethereum67 fornì le linee guida per lo sviluppo e l’implementazione degli
Smartcontracts. Ethereum divenne in seguito la piattaforma per lo sviluppo di
Smartcontracts più utilizzata al mondo.

Funzionamento
Uno Smartcontract è un frammento di codice immodificabile in esecuzione su
una piattaforma supportata da tecnologia Blockchain. Su quest’ultima avviene
infatti l’implementazione dello Smartcontract attraverso una transazione,
mentre l’attivazione avviene solo nel momento in cui viene chiamato da un

66 “How Smart Contracts Started And Where They Are Heading - Forbes” 24 ott. 2018, https://www.forbes.com/sites/
davidpetersson/2018/10/24/how-smart-contracts-started-and-where-they-are-heading/#5c1dbff537b6 Ultimo accesso: 29 lug. 2020

67 https://ethereum.org/en/whitepaper/ Ultimo accesso: 29 lug. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 44
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Externally Owned Account (EOA), ossia da un utente della piattaforma,
mentre in passaggi successivi l’attivazione è possibile anche attraverso la
chiamata da parte di altri Smartcontracts68. Ognuno di questi strumenti
comprende pezzi di informazioni sigillate fondamentali per il funzionamento,
che avviene secondo uno schema: IF-THIS, THAN-THAT. Questo permette
l’esecuzione automatica di operazioni nel momento in cui vengono soddisfatte
determinate condizioni, il tutto in modo decentralizzato. L’utilizzo degli
Smartcontracts permette la formazione di protocolli trustless, fornendo
allo stesso tempo una maggiore trasparenza e minori costi operativi. La loro
applicazione sta prendendo piede, visto che sono utilizzati in molte soluzioni
basate su tecnologie Blockchain. Un esempio pratico del funzionamento
degli Smartcontracts è fornito dalle assicurazioni sui viaggi. In particolare,
alcune aziende hanno sviluppato prodotti assicurativi che consentono
l’accreditamento immediato del risarcimento sul conto del viaggiatore in caso di
ritardo di un volo aereo, evitando le solite trafile burocratiche, l’approvazione
e il versamento69(IF-THIS,THAN-THAT). L’ entità del risarcimento è calcolata in
precedenza. La natura di Smartcontracts dei prodotti assicurativi in questione
consente perciò l’attivazione automatica di un effetto (il risarcimento) nel
momento in cui si verifica una predeterminata condizione (il ritardo del volo).
Il procedimento funziona secondo lo schema spiegato in precedenza, per cui
“se l’aereo arriva in ritardo”, “allora il viaggiatore ottiene immediatamente il
risarcimento”.

68 “Cosa sono gli Smart Contract – Binance Academy” https://academy.binance.com/it/blockchain/what-are-smart-contracts Ultimo


accesso: 19 giu. 2020

69 “Smart Contract e assicurazioni viaggio: che cosa c’è da sapere – Facile” https://www.facile.it/assicurazioni/news/smart-contract-e-
assicurazioni-viaggio-che-cosa-c-e-da-sapere.html Ultimo accesso: 19 giu. 2020

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I token, sospesi sulla tecnologia Blockchain

La Blockchain, una volta che le informazioni sono presenti nel registro


distribuito, impedisce qualsiasi manipolazione, registrando i dati in modo
permanente, efficiente e trasparente.
Ciò che caratterizza la tecnologia Blockchain sono la sicurezza e
l’affidabilità, motivo per cui numerose aziende e start-up stanno iniziando
ad apprezzarne le qualità per fini commerciali. Alla base del concetto di
Smartcontract risultano di fondamentale importanza i token: un insieme
di informazioni digitali che vengono registrate su una blockchain al fine di
attribuire un diritto di proprietà ad un soggetto.
Spesso si tende a confondere il concetto di token con quello di
cryptocurency, per questo è opportuno distinguerli: i token sono
costruiti al di sopra di una Blockchain e regolati da Smartcontract, le
cryptocurrencies sono componenti native di una Blockchain.

Token

Cosa sono
I token sono essenzialmente informazioni digitali registrate su un ledger e
rappresentative di un diritto, come quello di proprietà o la ricezione di un
pagamento.70 La creazione di un token su una piattaforma Blockchain consente
di definirne in uno Smartcontract tutte le sue informazioni fondamentali come il
numero, chi può trasferirlo e le regole di accesso. Un token può essere liberamente
programmato o seguire uno standard definito: in questo caso, deve rispettare
una serie di requisiti prestabiliti.

Classificazione dei token da parte della Banca D’Italia

Con il termine token si intende un gettone digitale, che rappresenta e


assegna un determinato valore di un bene al suo proprietario. Questo
gettone funziona attraverso la crittografia e la DLT (tecnologia a registro

70 “Come funzionano i Token Blockchain e come si costruiscono” 5 feb. 2020 https://blog.osservatori.net/it_it/token-blockchain-come-


funzionano Ultimo accesso: 1 set. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 46
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distribuito).
Il token sostanzialmente rappresenta un particolare diritto, che può
essere finanziario, di proprietà o d’uso.
Esistono diverse tipologie di token, alcune di queste possono anche
svolgere diverse funzioni e rappresentare diversi diritti.

DT1 - “Valute virtuali”: sono gettoni digitali che non possiedono e non
rappresentano un diritto, ma sono gettoni che si possono negoziare e
convertire sia in moneta legale di stato, la cosiddetta FIAT money (es.
euro), oppure in valuta virtuale, ad un prezzo variabile (es. Bitcoin è una
valuta virtuale).

Se i DT1 fossero associati a diritti, dovrebbero essere classificati nelle


categorie DT2 o DT3, sotto riportate;

DT2: sono monete digitali o gettoni che rappresentano un pagamento


(payment tokens): in sostanza sono strumenti che cercano di replicare
le stesse funzionalità della moneta mantenendo un valore fisso. Questi
gettoni digitali sono un diritto oppure rappresentano una passività della
stessa persona che emette il gettone (token).

Essi sono:

a) privati a valore fisso (Stablecoins): sono emessi da una entità giuridica


in cambio di una unità di moneta (uno-a-uno con euro, dollaro, ecc.)
segregata presso un soggetto regolato.
Essi possono essere considerati ‘moneta elettronica’ se e solo se ne
rispettano strettamente le caratteristiche, con la sola differenza che
usano la DLT.
Se invece, oltre alla funzione di moneta elettronica, incorporano altri
diritti come diritto di proprietà o diritto d’uso, potrebbero ricadere nella
categoria DT3;

b) emessi da una banca centrale (CBDC-Central Bank Digital


Currencies): si tratta di progetti ancora in fase di sperimentazione volti a
creare moneta elettronica emessa proprio da un Banca Centrale che usa

INNOVATION E BLOCKCHAIN 47
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la DLT (ad esempio un euro in formato digitale emesso dalla BCE).
Essi sono una passività della banca centrale;

c) non convertibili: sono gettoni digitali che favoriscono lo scambio.


Si distinguono da altri tipi di gettoni digitali poiché non sono convertibili
con moneta legale (euro, dollaro ecc..) o con altre “valute virtuali” (bitcoin,
eth ecc..).

Sostanzialmente, questi token danno a chi li possiede il diritto a scambiare


beni o servizi, ma sono a diffusione e spendibilità limitata. La non
convertibilità viene meno se si sviluppa un mercato secondario.

DT3 – Token di investimento, sono gettoni (token) digitali trasferibili e


potenzialmente negoziabili su una piattaforma.

Essi sono offerti ed emessi tramite un’operazione chiamata ICO (offerta


iniziale di moneta-Initial Coin Offering).
Essi sono simili a titoli smaterializzati, che tuttavia vengono trasferiti
tramite la DLT.

DT4 – gettoni di utilità (utility tokens/consumer tokens): sono gettoni


digitali non negoziabili che offrono solamente diritti amministrativi o
licenze d’uso, quali l’accesso ad una piattaforma, ad una struttura, ad un
network di persone, o a schemi di “fidelizzazione”.

Puoi approfondire qui l’Occasional Paper di Banca D’Italia: https://www.


bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2019-0484/QEF_484_19.pdf

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Token: Standard ERC-20 e ERC-721
ERC-20
I Token ERC-20 sono dei token designati e utilizzati solo sulla Blockchain di
Ethereum. Questi token sono supportati da Smartcontract, che gestiscono le
transazioni dei token stessi e rappresentano il bilancio dei loro possessori.
L’ERC-20 costituisce un nuovo standard per risolvere diversi problemi di
compatibilità legati ai token. Il nuovo standard ERC-20 rende perciò i token
scambiati omogenei, semplificandone lo scambio e il supporto da parte della
piattaforma. Lo standard presenta sei parametri obbligatori71 per la sua
creazione; ogni Smartcontract che li genera deve rispettarli. Il protocollo ERC-20
risulta particolarmente utile per rappresentare quote di un asset o certificarne
la proprietà, e in generale per svolgere operazioni legate a beni fungibili
rappresentati virtualmente su Ethereum.

ERC-721
Lo standard per token ERC-721 venne lanciato nel 2017 con l’obiettivo di
rappresentare virtualmente beni e informazioni non fungibili. In sostanza, ogni
token che segue questo standard è di per sé unico e facilmente distinguibile da
tutti gli altri. L’ERC-721 costituisce il primo standard per token non fungibili72
ed è utilizzato nelle principali applicazioni, al gaming73, come nel caso di
CryptoKitties74, il gioco che permette ad ogni utente di Ethereum di raccogliere
e allevare gattini virtuali. Il supporto Blockchain dietro al gioco previene
l’alterazione della proprietà o la produzione fraudolenta di gattini ottenibili nel
gioco, che acquistano così valore come elementi collezionabili per la loro scarsità
e rarità75. I gattini possono essere perciò acquistati con Ether. Il gioco è diventato
popolare velocemente, arrivando ad essere l’applicazione decentralizzata più
utilizzata su Ethereum e superando per volume anche noti exchange come
EtherDelta e ShapeShift nel 201776.
71 “EIP-20: ERC-20 Token Standard” https://eips.ethereum.org/EIPS/eip-20 Ultimo accesso: 25 ago. 2020

72 “EIP-721: ERC-721 Non-Fungible Token Standard” https://eips.ethereum.org/EIPS/eip-721 Ultimo accesso: 25 ago. 2020

73 “Blockchain Use Cases: Gaming - Binance Academy” https://academy.binance.com/blockchain/blockchain-use-cases-gaming Ultimo


accesso: 1 set. 2020

74 http://www.cryptokitties.co/ Ultimo accesso: 25 ago. 2020


75 “CryptoKitties Becomes Largest Ethereum-Based Decentralized Application - Cointelegraph” 4 dic. 2017 https://cointelegraph.com/
news/cryptokitties-becomes-largest-ethereum-based-decentralized-application Ultimo accesso: 1 set. 2020

76 “CryptoKitties Becomes Largest Ethereum-Based Decentralized Application - Cointelegraph” 4 dic. 2017 https://cointelegraph.com/
news/cryptokitties-becomes-largest-ethereum-based-decentralized-application Ultimo accesso: 1 set. 2020

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Protocolli e consenso
Esistono diversi modelli di consenso, molto spesso diverse Blockchain
possiedono diversi algoritmi di consenso. Il paradigma introdotto dalla
tecnologia Blockchain è disintermediare la fiducia, ma come si fa?
Facciamo chiarezza, possiamo definire un protocollo come l’insieme di
regole primarie di una Blockchain e un algoritmo di consenso come il
meccanismo attraverso cui queste regole vengono fatte rispettare.
Vediamo insieme PoW e PoS!

Algoritmi di consenso

Proof of Work
La Proof of Work (PoW) è il meccanismo di consenso distribuito che permette
il rispetto delle regole di protocollo in alcune piattaforme Blockchain77. Per
funzionare la PoW sfrutta il mining, ossia la risoluzione di problemi molto
complessi con calcolatori potenti per ottenere una ricompensa per il lavoro
effettuato. Quando questo accade, un blocco viene convalidato dai miner e
aggiunto alla Blockchain dopo un’ulteriore verifica di correttezza da parte dei
nodi. La PoW è utilizzata su piattaforme come Bitcoin ed Ethereum. Sebbene
le ricompense per i miner siano piuttosto attrattive, il processo di mining
necessita del supporto di un hardware specifico e costoso, che richiede continui
aggiornamenti per battere le performance degli ASIC (un tipo di hardware
solitamente utilizzati nel mining). Gli hardware per la PoW consumano inoltre
ingenti quantità di energia elettrica, che ne rende il processo oneroso.

Proof of Stake
La Proof of Stake (PoS) è un meccanismo che porta a risultati analoghi alla PoW,
anche se il processo è completamente diverso78. Poiché il processo non è fisico,
non è necessario l’utilizzo di hardware. La convalida dei nuovi blocchi avviene
infatti attraverso l’azione dei validator, ossia i partecipanti del network che

77 “Proof of Work (PoW) vs Proof of Stake (PoS): la guida – Cryptonomist” 5 ott. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/10/05/proof-of-
work-pow-vs-proof-of-stake-pos-la-guida/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

78 “Proof of Work (PoW) vs Proof of Stake (PoS): la guida – Cryptonomist” 5 ott. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/10/05/proof-of-
work-pow-vs-proof-of-stake-pos-la-guida/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

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mettono in posta le proprie criptovalute (in questo caso dette stake).
Generalmente, più lo stesso partecipante mette in posta valore longevo, maggiori
saranno le probabilità che il partecipante in questione diventi un validator.
Questa tendenza al rialzo, anche in situazioni normali, può tuttavia diventare un
boomerang: il rischio è infatti che il numero dei validator si riduca e che questi
diventino in grado di modificare la rete a loro piacimento.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 51
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Parola d’ordine: decentralized

Gran parte delle applicazioni che utilizziamo quotidianamente, sono


centralizzate, ovvero “conservate” su uno stesso server.
In pratica, quando utilizziamo un’app (ad esempio un social network),
per inviare e ricevere informazioni abbiamo bisogno di un’entità centrale.
Tuttavia, ancor prima dell’avvento della tecnologia Blockchain,
sono state create applicazioni con codice decentralizzato (si pensi
a BitTorrent), ovvero ospitato su migliaia di computer ed eseguito
contemporaneamente. Il vantaggio è che se per qualsiasi motivo l’app non
funzionasse (la rete si rifiuta di eseguire il codice), arrivano in supporto
tutti gli altri computer (nodi) della rete.
Quanto appena descritto è il principio di funzionamento di un server
decentralizzato, dove non esiste un’entità centrale che prende decisioni,
ma ogni nodo ha la stessa importanza. Per questo motivo, le Dapps sono
considerate più flessibili, trasparenti, e resilienti.
Non solo applicazioni decentralizzate, ma anche organizzazioni
decentralizzate leggi i prossimi capitoli.

DAPPs

Cosa sono e come funzionano


Le DAPPS (Decentralized Autonomous Application), sono applicazioni costruite
su una rete Blockchain peer-to-peer (P2P)79. Grazie al loro software specifico
non hanno bisogno del controllo di un’autorità centrale per poter stare sul
web e non sono costruite su un server centrale come le tradizionali APP bensì
distribuite su tanti server. Per poter essere considerata DAPP, un’ applicazione
deve soddisfare diversi requisiti. Oltre ad essere open source, infatti, l’applicazione
deve memorizzare crittograficamente i dati e le operazioni in una Blockchain
pubblica. Esistono essenzialmente tre tipi di DAPPS. In particolare, quelle di tipo
I si servono di una propria Blockchain, come nel caso di Bitcoin, mentre quelle

79 “Proof of Work (PoW) vs Proof of Stake (PoS): la guida – Cryptonomist” 5 ott. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/10/05/proof-of-
work-pow-vs-proof-of-stake-pos-la-guida/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

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di tipo II si avvalgono della Blockchain di un’app di tipo I, pur essendo tuttavia
protocolli e avendo token per il loro funzionamento. Le DAPPs di tipo III, invece,
utilizzano protocolli di una DAPP tipo II e sono a loro volta protocolli con token
per la loro funzione80. Fra gli esempi di DAPP, vi sono i sistemi di identità e
reputazione, i sistemi di token, l’archiviazione decentralizzata dei file e le DAOs.
In generale, le DAPP forniscono buone garanzie in termini di sicurezza dei dati,
visto che ogni utente possiede le proprie chiavi crittografate e non ha bisogno
di esplicitare i propri dati personali81. Lo stesso discorso si applica agli asset.
Queste caratteristiche fanno delle DAPPS una nuova frontiera per diversi ambiti,
come la resistenza alla censura e la registrazione di copyright e tantissime altre
applicazioni.

80 “Proof of Work (PoW) vs Proof of Stake (PoS): la guida – Cryptonomist” 5 ott. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/10/05/proof-of-
work-pow-vs-proof-of-stake-pos-la-guida/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

81 “Proof of Work (PoW) vs Proof of Stake (PoS): la guida – Cryptonomist” 5 ott. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/10/05/proof-of-
work-pow-vs-proof-of-stake-pos-la-guida/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

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DAOs

Cosa sono e come funzionano


La tecnologia Blockchain sta impattando anche sull’organizzazione aziendale,
fornendo un possibile strumento applicativo per superare la tradizionale
gerarchia verticale che caratterizza le imprese di medie-grandi dimensioni.
In questo campo di studi rientrano le DAOs, acronimo di Decentralized
autonomous organizations. Questo tipo di organizzazione prevede l’idea di
un’impresa sviluppata interamente su blockchain e gestita da una comunità
di individui, le cui regole interne sono stabilite attraverso Smartcontracts.82
Il decision-making in questo contesto non è imposto top-down, ma richiede
l’approvazione da parte della community: ogni membro può avanzare proposte
per aggiornare i protocolli degli Smartcontracts, le quali sono approvate o
respinte attraverso un sistema di votazione. In una DAO ogni partecipante/
manager viene retribuito attraverso token (equivalenti a quote societarie) che
garantisce il diritto di voto ed incentiva alla creazione di valore per la DAO
stessa: infatti, è nell’interesse di ogni membro avanzare proposte per il
miglioramento della DAO, in quanto favorirebbe l’aumento del valore del
proprio token e quindi il guadagno individuale.83 Attualmente i recenti studi
ed esperimenti di DAOs hanno riguardato fondi di investimento per il trading
di criptovalute, anche se al momento le concrete applicazioni sono ai loro primi
sviluppi, ciò dovuto anche al fallimentare primo progetto di DAO del 2016,
conclusosi con un attacco hacker ha depredato gli investitori di $60 milioni.

82 https://cryptonomist.ch/2020/04/11/cosa-sono-dao-come-funzionano/

83 Kaal, W. (2019). Blockchain solutions for agency problem in corporate governance. In K. Balachandran, Economic information to
facilitate decision making (pp. 3-25). St. Paul, Minnesota: World scientific publishers.

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Alessandro Landini - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?

Blockchain per me rappresenta un game changer nell’organizzazione


e gestione delle imprese pubbliche e private, la piattaforma ideale per
mettere in atto nuovi processi.

Cosa significa per te il termine innovazione?

L’innovazione per me consiste nel trovare una risposta ad un bisogno


che prima non ci rendevamo nemmeno conto di avere.

The DAO project: la prima DAO


La prima vera DAO è stata creata nel 2016 da Slock.it, impresa che offre soluzioni
blockchain per aziende. La DAO è stata sviluppata su Ethereum e presentata
come un fondo di investimenti gestito dagli investitori stessi e regolata tramite
smart contracts. Il token di partecipazione garantiva il guadagno di Ether
(criptovaluta di Ethereum) in base a quanto investito dal singolo membro.
La DAO ha subito attirato molte attenzioni raggiungendo in breve tempo
investimenti per $160 milioni in Ether. Tuttavia, a poco più di un mese dalla
creazione, uno dei membri, sfruttando un errore tecnico nel codice della DAO,
è riuscito a dirottare in un suo portafoglio di criptovalute circa $60 milioni in
Ether.84 Ciò ha richiesto l’intervento del fondatore di Ethereum Vitalik Buterin
per autorizzare un processo di hard fork (una sorta di riavvio della piattaforma
che consente di invalidare i blocchi e le transazioni presenti) e permettere agli
investitori di riacquisire la loro quota.
L’attacco hacker ha fatto sì che emergessero le vulnerabilità del sistema DAOs,
rallentandone gli esperimenti applicativi.
84 Lafarre, A., & Van der Elst, C. (2018). Blockchain Technology for Corporate Governance and Shareholder Activism. SSRN
Electronic journal, 1-26.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 55
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Blockchain, Bitcoin e criptovalute

Spesso si tende ad accostare la parola Blockchain al mondo delle


cryptovalute, in particolare al Bitcoin. E’ utile quindi distinguere questi
tre termini.
Una criptovaluta è un asset digitale usato come mezzo di scambio
all’interno di un network distribuito. In questo caso le transazioni
avvengono attraverso un registro pubblico digitale, la tecnologia
Blockchain.
Bitcoin rappresenta la prima criptovaluta creata, nonché la più famosa,
ed è stata introdotta per creare un sistema di pagamento elettronico e
peer-to-peer.
Quindi, la Blockchain è la struttura portante che permette di compiere
azioni di diverso tipo, tra cui anche lo scambio di criptovalute come
Bitcoin. Nonostante ciò, i potenziali di questa tecnologia sono pressoché
illimitati e vanno ben oltre il concetto di Cryptocurrencies.
Quindi, possiamo dire che la tecnologia Blockchain è la rete di rotaie,
mentre le cryptocurrencies sono uno dei tanti tipi di treni che possono
transitarci sopra.

Alessandra Carolina Ettorre


MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


E’ un’ innovazione dirompente che consente di semplificare numerose
attività quotidiane, incrementandone il valore talvolta rendendole
uniche: significa per esempio poter esercitare il diritto di voto ovunque
io mi trovi nel mondo!

Cosa significa per te il termine innovazione?


L’innovazione è l’azione di chi ha il coraggio e gli strumenti per uscire
fuori dagli schemi e guardare le cose in un modo tutto nuovo e cambiare
un paradigma fino a quel momento ritenuto unico e assoluto.
Innovazione significa libertà.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 56
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Cryptocurrencies

Cosa sono
LA CONSOB definisce le cryptocurrencies come valute “nascoste” e quindi
visibili ed utilizzabili solo da parte di chi conosce un determinato codice
informatico (public e private key)85. Le cryptocurrencies sono infatti valute virtuali
generate su una piattaforma Blockchain attraverso il mining o altri meccanismi di
consenso per esempio (POS), che allo stesso tempo ne garantiscono la sicurezza
e l’affidabilità nelle transazioni86. Dopo l’emissione vengono conservate
all’interno dei wallet e possono essere trasferite ad altri utenti in forma
esclusivamente telematica, in quanto non ne esiste una versione fisica. Le
cryptocurrencies si differenziano rispetto alle valute tradizionali sotto diversi
aspetti. In primis, oltre alla forma esclusivamente virtuale, non sono emesse né
regolate da enti centrali governativi, ma da singole piattaforme che adottano
regole proprie a cui i partecipanti aderiscono quando decidono di entrare. In
secondo luogo, non hanno corso legale (FIAT) e spesso sono accettate come
mezzo di pagamento solo su base volontaria87. Ogni piattaforma Blockchain ha
la sua cryptocurrency di riferimento. Le più note sono Bitcoin, Ether e Lumen.
Al 5 Agosto 2020, secondo CoinMarketCap, nel mondo si contano circa 6000
cryptocurrencies88. Spesso il ruolo delle cryptocurrencies, in particolare
Bitcoin, ha monopolizzato il dibattito sulla tecnologia Blockchain, distogliendo
l’attenzione su altri ambiti di applicazione. È tuttavia importante ricordare
che la tecnologia Blockchain nasce come supporto per bitcoin e che solo
successivamente è stato intuito il potenziale applicativo in altri settori.

85 “Le criptovalute: che cosa sono e quali rischi si corrono - Consob” http://www.consob.it/web/investor-education/
criptovalute#:~:text=Il%20termine%20si%20compone%20di,in%20linguaggio%20ancora%20pi%C3%B9%20tecnico). Ultimo accesso: 31
ago. 2020

86 “Cosa sono e come funzionano le criptovalute - Il Sole 24 Ore” 1 ott. 2018 https://www.ilsole24ore.com/art/cosa-sono-e-come-
funzionano-criptovalute-AEXzrDCG Ultimo accesso: 31 lug. 2020

87 “Le criptovalute - Consob” http://www.consob.it/web/investor-education/criptovalute Ultimo accesso: 31 lug. 2020

88 https://coinmarketcap.com/all/views/all/ Ultimo accesso: 5 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 57
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Manuela Biscardi - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


La tecnologia Blockchain è la portata rivoluzionaria dei Bitcoin, ha un
vastissimo potenziale di applicazione che potrebbe cambiare totalmente
il mondo delle transazioni economico-finanziarie.

Cosa significa per te il termine innovazione?


Il termine innovazione definisce il successo, incoraggia a pensare
autonomamente e a diventare il cambiamento.

Capitalizzazione attuale
Al 31 luglio 2020, le prime 200 cryptocurrencies al mondo avevano una
capitalizzazione di circa 325 miliardi di dollari. A guidare la classifica sono
Bitcoin, Ether e XRP, che da sole contano per circa 250 miliardi89. Questi
valori sono comunque soggetti a forte volatilità, per cui non è raro osservare
cambiamenti significativi anche da un giorno all’altro. Viste le proporzioni, una
forte oscillazione di una delle prime 10 cryptocurrencies può significativamente
alterare la capitalizzazione dell’intero mercato.

Exchange
Le cryptocurrencies sono scambiate su piattaforme decentralizzate o
centralizzate, dette exchange90. Negli exchange centralizzati ogni utente viene
dotato di un wallet, che è di proprietà dell’ exchange stesso, quindi il wallet è
gestito direttamente dall’exchange, mentre nel secondo caso, ovvero quello degli
exchange decentralizzati il wallet è sempre di proprietà dell’ utente. Attraverso
gli exchange, gli utenti scambiano tra loro le cryptocurrencies.

89 “Cryptocurrency Market Capitalization - CoinMarketCap” https://coinmarketcap.com/ Ultimo accesso: 31 lug. 2020

90 “Questioni di Economia e Finanza (Occasional Papers) - Aspetti Economici e Regolamentari delle Cripto-attività - Banca d’Italia”
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2019-0484/QEF_484_19.pdf Ultimo accesso: 31 lug. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 58
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I rischi degli Exchange centralizzati
Una caratteristica fondamentale degli exchange centralizzati espone gli utenti ad
una serie di rischi rilevanti. Un exchange centralizzato è infatti in possesso delle
private key degli asset: questo significa che ha il totale controllo degli asset e non
agisce solamente da custode91. La piena disponibilità degli asset conferisce un
potere considerevole agli attori che controllano l’exchange, che hanno in mano
abnormi quantità di asset che possono ad esempio essere impiegati in operazioni
di hedge funding, con tutte le conseguenze annesse. La mancanza di una
regolamentazione specifica nazionale, assente in molti Stati, ed internazionale,
così come di una copertura assicurativa92 per gli asset custoditi dagli exchange
costituiscono un ulteriore problema per la tutela degli utenti in caso di problemi.
Inoltre, nel momento in cui le transazioni non includono denaro Fiat, gli exchange
non sono tenuti ad adeguarsi a protocolli antiriciclaggio93.
A questi rischi si aggiungono quelli legati ad attacchi hacker, sia interni che
esterni, o allo sfruttamento di debolezze degli exchange che permettono il
verificarsi di anomalie nonostante gli utenti in questione agiscano nel rispetto
delle regole. Il rischio informatico è sicuramente rilevante, specie quello legato
al funzionamento della piattaforma, le cui alterazioni possono avere riflesso
nell’esecuzione delle operazioni.

Rischi
Come già anticipato, le cryptocurrencies sono instabili nel prezzo e soggette a
forte volatilità, che le rende inadatte a svolgere una delle funzioni principali di una
valuta ufficiale, ossia l’unità di conto. La loro natura pseudo-anonima o anonima
in alcuni casi è stata utilizzata per il riciclaggio di denaro o attività illegali94. A
questo si aggiunge l’assenza di un quadro legale chiaro e ben definito, che espone
gli utenti a potenziali truffe.

91 “Why Centralized Cryptocurrency Exchanges Make Terrible Custodians For Crypto Assets - Forbes” https://www.forbes.com/sites/
rachelwolfson/2018/11/07/why-centralized-cryptocurrency-exchanges-make-terrible-custodians-for-crypto-assets/ Ultimo accesso: 1 set.
2020

92 “Why Centralized Cryptocurrency Exchanges Make Terrible Custodians For Crypto Assets - Forbes” https://www.forbes.com/sites/
rachelwolfson/2018/11/07/why-centralized-cryptocurrency-exchanges-make-terrible-custodians-for-crypto-assets/ Ultimo accesso: 1 set.
2020

93 “Cryptocurrencies and Blockchain - Legal context and implications for financial crime, money laundering and tax evasion - European
Parliament” https://www.europarl.europa.eu/cmsdata/150761/TAX3%20Study%20on%20cryptocurrencies%20and%20blockchain.pdf
Ultimo accesso: 1 set. 2020

94 “Le criptovalute - Consob” http://www.consob.it/web/investor-education/criptovalute Ultimo accesso: 31 lug. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 59
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Nonostante il funzionamento della Blockchain garantisca un’ottima sicurezza
nelle transazioni, il rischio middle-man esiste sempre. In passato diverse
piattaforme exchange hanno attuato o subito frodi, come Mt.Gox, mentre in altri
sono state vittime di manipolazioni nei loro ‘’punti deboli’’ che hanno causato
significative alterazioni nello svolgimento delle operazioni. Infine, non esistono
garanzie certe sulla conversione delle cryptocurrencies in valuta ufficiale a prezzi
di mercato.

INNOVATION E BLOCKCHAIN 60
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Stablecoins

Cosa sono
Le Stablecoins sono asset digitali progettati per rappresentare il valore di
denaro FIAT. Il tasso di cambio è perciò 1:1 con la valuta sottostante95. Le
Stablecoins costituiscono un investimento più sicuro in termini di rischio
volatilità: le variazioni di valore che subiscono sono infatti le stesse delle valute
FIAT che rappresentano. Il loro utilizzo potrebbe risolvere diversi problemi
legati alla verifica delle operazioni e aumentare perciò l’efficienza dei processi
di pagamento96 raggiungendo contestualmente un pubblico ampio grazie alla
loro facilità d’uso. Esistono anche Stablecoins che sfruttano cryptocurrencies
come collaterali. Rispetto alle tradizionali cryptocurrencies, le Stablecoins sono
generalmente gestite da Blockchain centralizzate e stanno vivendo un periodo di
forte crescita, soprattutto con i nuovi progetti delle Banche Centrali che vanno
in tal senso (CBDC-Central Bank Digital Currency).

Luca Simone Macca - MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


La tecnologia Blockchain, a differenza di altre tecnologie, è quella che
dà un vero e proprio cambio radicale al sistema.

Cosa significa per te il termine innovazione?


Innovare è un po’ come vincere una gara: chi arriva per primo otterrà
un qualcosa in più rispetto agli altri, ma alla fine arrivano tutti a
destinazione, chi prima, chi dopo.

95 “What Are Stablecoins? - Binance Academy” https://academy.binance.com/economics/what-are-stablecoins Ultimo accesso: 26 ago.


2020

96 “Is Stablecoin the Next Big Thing in E-Commerce? - Harvard Business Review” 21 mag. 2020 https://hbr.org/2020/05/is-stablecoin-
the-next-big-thing-in-e-commerce Ultimo accesso: 1 set. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 61
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Curiosità

Pizza bitcoin
La prima operazione commerciale in bitcoin fu compiuta il 22 Maggio 2010,
quando Laszlo Hanyecz, uno dei primi programmatori a lavorare al Bitcoin
Project, dopo aver portato a termine il GPU mining decise di voler essere premiato
con due pizze gratis97. Il programmatore trovò perciò un utente disposto ad
essere pagato con 10,000 bitcoin per ordinargli due pizze. Ad oggi, il valore di
quei bitcoin avrebbe reso Hanyecz estremamente ricco, ma il programmatore
non si è mai pentito della sua scelta. A suo dire, aver creato un metodo che ha
enormemente semplificato il processo di mining lo ha reso di gran lunga più
soddisfatto. Poter avere una cena gratis grazie al suo eccellente lavoro è stato
più che sufficiente98.
Da allora ogni anno il 22 Maggio i fan di Bitcoin festeggiano il Bitcoin Pizza Day
mangiando una pizza in onore di Hanyecz, che di fatto è stato l’artefice del primo
vero acquisto in bitcoin.

Innovazione aziendale e tecnologia

Blockchain è sinonimo di innovazione. Sul territorio italiano il tessuto startup, non


necessariamente connesso alla tecnologia a blocchi, fa i conti tutti i giorni con resilienza,
innovazioni e passi in avanti. Queste imprese cercano di migliorare processi i servizi e
in generale il mondo che ci circonda. Possono essere fonti di ispirazione, di crescita e di
esempio, soprattutto in periodi pieni di ostacoli, ma colmi di opportunità.
Parola agli attori del cambiamento.
Cosa significa fare startup?

97 “Bitcoin Pizza Day: Why Bitcoiners Are Celebrating Today By Eating Pizza - Forbes” https://www.forbes.com/sites/
colinharper/2020/05/22/bitcoin-pizza-day-why-bitcoiners-are-celebrating-today-by-eating-pizza/#41af8807356a Ultimo accesso: 1 set.

2020

98 “Bitcoin Pizza Day: Why Bitcoiners Are Celebrating Today By Eating Pizza - Forbes” https://www.forbes.com/sites/
colinharper/2020/05/22/bitcoin-pizza-day-why-bitcoiners-are-celebrating-today-by-eating-pizza/#41af8807356a Ultimo accesso: 1 set.
2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 62
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L’innovazione come attitudine mentale
Alessandro Romanini
Founder & CEO www.ive.ai

L’innovazione nasce in primis come attitudine mentale dell’individuo.


Chi considera il cambiamento un fatto naturale, ne comprende le
dinamiche e al tempo stesso contempla il Fallimento come processo
necessario al raggiungimento di un obiettivo, sarà più propenso a
portare innovazione nella Società.

Elon Musk bitcoin


L’imprenditore visionario Elon Musk ha a più riprese99 espresso il suo scetticismo
verso i bitcoin e il loro potenziale uso per transazioni illegali100. Il fondatore di
Tesla e SpaceX è stato protagonista di diverse provocazioni, le più note delle
quali riguardano la criptovaluta Dogecoin, che ritrae il famoso cane Shiba Inu
protagonista di innumerevoli meme sui social network. Dopo ogni dichiarazione
di Musk in suo favore101, la criptovaluta ha sempre ottenuto aumenti di prezzo,
arrivando a guadagnare in alcuni casi il 14%102 e il 18%103.
Nella sua critica verso i bitcoin, Musk ha comunque spezzato una lancia in
loro favore, riconoscendo che potrebbero costituire un’alternativa al denaro
contante (come a suo tempo fu PayPal), pur non diventandone il principale
sostituto104.
Negli ultimi anni, inoltre, l’immagine dell’imprenditore è stata utilizzata per
99 “Elon Musk: Bitcoin Will Be Used For Illegal Transactions - International Business Times” 21 ott. 2014
https://www.ibtimes.co.uk/elon-musk-bitcoin-will-be-used-illegal-transactions-1471158 Ultimo accesso: 31 ago. 2020

100 “Tesla CEO Elon Musk On The Future Of Bitcoin And Crypto - Forbes” 23 gen. 2020 https://www.forbes.com/sites/
ktorpey/2020/01/23/tesla-ceo-elon-musk-on-the-future-of-bitcoin-and-crypto/#423028df7500 Ultimo accesso: 31 ago. 2020

101 “Elon Musk Just Sent The ‘Best’ Cryptocurrency And ‘Prank’ Bitcoin Rival Sharply Higher—Here’s Why - Forbes”
https://www.forbes.com/sites/billybambrough/2020/03/04/elon-musk-just-sent-the-best-cryptocurrency-and-prank-bitcoin-rival-sharply-
higher-heres-why/#93b22a22f891 Ultimo accesso: 1 set. 2020

102 “Elon Musk Sees ‘Dogecoin Standard’ Future — DOGE Price Rises 14% - Cointelegraph” https://cointelegraph.com/news/elon-musk-
sees-dogecoin-standard-future-doge-price-rises-14 Ultimo accesso: 31 ago. 2020

103 “As Bitcoin Soars, Elon Musk Reveals His Surprise ‘Fav’ Cryptocurrency - Forbes” 3 apr. 2019 https://www.forbes.com/sites/
billybambrough/2019/04/03/as-bitcoin-soars-teslas-elon-musk-reveals-his-surprise-fav-cryptocurrency/#4f91a2a269ba

104 “Tesla CEO Elon Musk On The Future Of Bitcoin And Crypto - Forbes” 23 gen. 2020 https://www.forbes.com/sites/
ktorpey/2020/01/23/tesla-ceo-elon-musk-on-the-future-of-bitcoin-and-crypto/#423028df7500 Ultimo accesso: 31 ago. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 63
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attuare diverse truffe con pagamento di riscatto in crypto105. Diversi truffatori
hanno infatti creato profili Twitter falsi ed estremamente simili a quello originale
di Musk, ingannando migliaia di follower e costringendoli a pagare somme fino
a $6000 a testa. Da parte sua, l’imprenditore ha condannato i fatti, consigliando
ai suoi follower di non fidarsi dei messaggi scritti da account falsi e di sporgere
immediatamente denuncia in caso di truffe o attacchi hacker106.

Mt.Gox
L’ hackeraggio della piattaforma Mt.Gox rappresenta uno dei più grossi scandali
legati al mondo della criptovalute ed ha avuto importanti ripercussioni sul
settore.
Nata nel 2006 come sito di scambio di carte da gioco Magic, nel 2010 Mt.Gox
viene trasformata in piattaforma di scambio di bitcoin e successivamente
venduta al programmatore Mark Karpelès, all’epoca basato in Giappone. Con
il nuovo proprietario, Mt.Gox si afferma come una delle principali piattaforme
di scambio di bitcoin, arrivando a gestire il 70% delle transazioni mondiali tra il
2013 e il 2014. Gli anni del successo sono costellati da mini scandali che però
non scalfiscono la sicurezza di Karpelès, il quale secondo alcune voci si crede
“il re dei bitcoin.
Il 7 febbraio 2014 la società interrompe tutti i prelievi di bitcoin, presentando
le proprie scuse agli utenti con un comunicato107. Nei dieci giorni successivi i
prelievi non vengono tuttavia ripristinati e alcuni utenti lamentano ritardi nella
liquidazione delle proprie quote. Per evitare di fronteggiare la loro ira, la società
sposta gli uffici da Shibuya, mentre i bitcoin scambiati sulla piattaforma perdono
oltre il 20% del proprio valore. Il 23 febbraio Karpelès si dimette dal CdA della
Bitcoin Foundation e cancella tutti i suoi tweet. Il giorno seguente chiude il sito,
va offline e in un comunicato annuncia la perdita di circa 750,000 Bitcoin gestiti
da Mt.Gox, per un valore di circa 450 milioni di dollari. Karpelès attribuisce la
colpa a furti avvenuti in seguito a non ben precisati guasti tecnici. Ad aprile 2014
la società finisce in liquidazione, mentre l’anno dopo lo stesso Karpelès viene
arrestato. Le indagini giudiziarie accertano che la perdita è avvenuta in seguito a

105 “Tesla CEO Elon Musk warns Twitter followers about Bitcoin scams: ‘This is not cool.’ - Usa Today” 3 feb. 2020 https://eu.usatoday.
com/story/tech/2020/02/03/tesla-ceo-elon-musk-bitcoin-scammers-twitter-not-cool/4650272002/ Ultimo accesso: 1 sett. 2020

106 “Tesla CEO Elon Musk warns Twitter followers about Bitcoin scams: ‘This is not cool.’ - Usa Today” 3 feb. 2020 https://eu.usatoday.
com/story/tech/2020/02/03/tesla-ceo-elon-musk-bitcoin-scammers-twitter-not-cool/4650272002/ Ultimo accesso: 1 sett. 2020

107 “Mt.Gox: le tappe che ne hanno sancito il fallimento – Cryptonomist” 9 giu. 2019 https://cryptonomist.ch/2019/06/09/mt-gox-la-
storia/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 64
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ripetuti furti verificatisi a partire dal 2011. Karpelès viene tuttavia riconosciuto
colpevole unicamente di negligenza e condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione
(pena sospesa) per appropriazione indebita e manipolazione della piattaforma
per aver aumentato il saldo di un account di 650,000 bitcoin. Inizialmente lo
scandalo sembra concludere l’epopea dei Bitcoin. Il futuro sarà tuttavia diverso
e l’esperienza di Mt.Gox porterà ad una stringente vigilanza sulle piattaforme
di scambio di bitcoin. Nel 2018 la Corte di Tokyo ordina la restituzione dei
bitcoin agli utenti truffati affidandone la responsabilità all’avvocato difensore
della piattaforma Nobuaki Kobayashi108, poi morto nel 2019, mentre indagini
informali si stanno concentrando su un’azienda britannica che avrebbe riciclato
denaro su Mt.Gox per una quota pari a 650,000 bitcoin, la stessa somma
contestata a Karpelès.

Giovan Battista Mocerino


MEMBRO COMMUNITY AIO BLOCKCHAIN LAB

Che cos’è per te la tecnologia Blockchain?


La tecnologia Blockchain è in continua evoluzione e legata a elevatissimi
ambiti applicativi. Garantisce trasparenza, tracciabilità, fiducia e
verifica delle informazioni.

Cosa significa per te il termine innovazione?


L’innovazione è cambiamento, per cambiare è necessario mettersi in
gioco e rischiare; è fondamentale investire risorse in ricerca e sviluppo
per creare qualcosa di nuovo.

108 “The Mess That Was Mt. Gox: Four Years On – Cointelegraph” 9 mar. 2018
https://cointelegraph.com/news/the-mess-that-was-mt-gox-four-years-on Ultimo accesso: 22 giu. 2020

INNOVATION E BLOCKCHAIN 65
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Satoshi Nakamoto
Nakamoto comparve per la prima volta nel 2008, quando pubblicò il
documento “Bitcoin: un sistema di cassa elettronico peer-to-peer” e spedì il
protocollo Bitcoin su The Cryptography Mailing list sul sito metzdowd.com109.
Contattò quindi i Cypherpunk, gruppo di informatici attivi dagli anni ’80 ideatori
di software capaci di garantire la più assoluta privacy sulla rete, chiedendo
loro di collaborare alla creazione di un sistema chiamato Blockchain, sistema di
contabilità che avrebbe registrato tutte le transazioni in criptovaluta su un libro
mastro, detto Ledger. Ogni utente avrebbe partecipato alle operazioni di mining,
attraverso le quali avrebbe risolto problemi matematici complessi in cambio di
bitcoin in caso di successo. Fra i primi a credere nel progetto vi fu l’informatico
californiano Hal Finney, che aiutò Nakamoto a lanciare ufficialmente The
Bitcoin Project il 3 gennaio 2009. Inizialmente il mining era realizzabile anche
attraverso l’uso di computer comuni e il valore dei primi bitcoin non superava i
centesimi di dollaro. Ben presto, tuttavia, la piattaforma divenne un mezzo per
eludere la legge, finché nel 2011 comparve il sito web La Via della Seta, dove
era possibile trovare qualunque cosa illegale pagando in bitcoin. Indagini serrate
ed arresti da parte di CIA ed FBI convinsero a parlare per conto di Nakamoto
Gavin Andresen, l’ultimo ad essere stato in contatto con l’ideatore di Bitcoin,
anche se, come Finney, non lo incontrò mai né gli parlò al telefono. Spaventato
dalla decisione di Andresen, Nakamoto si rese completamente irreperibile e
lasciò intatto il proprio wallet Bitcoin. Nel maggio 2020 quest’ultimo registrò un
trasferimento di bitcoin verso un account sconosciuto, ridestando i rumors su
un possibile ritorno all’attività del fondatore di Bitcoin.
La vera identità di Satoshi Nakamoto non è mai stata appurata, né è certo
che si tratti di una sola persona. Nel corso del tempo sono state formulate le
più strampalate teorie, che hanno associato il fondatore di Bitcoin anche a
personaggi come Elon Musk. Fra i sospettati vi fu lo stesso Hal Finney, in quanto
il peggioramento della malattia di cui lo stesso soffriva ha coinciso con il ritiro di
Nakamoto da Bitcoin. I sospetti furono alimentati dal perfetto uso dell’inglese
nel white paper e dagli orari di attività online di Nakamoto, che ne rendevano la
presenza in Giappone improbabile. Intervistato da un giornalista che si accorse
della correlazione, Finney negò prima di morire nel 2014110. Nel 2016 fu invece
109 “Chi è Satoshi Nakamoto, l’uomo che ha inventato il Bitcoin – Blockchain4innovation” 27 feb. 2020 https://www.
blockchain4innovation.it/mercati/industria4-0/chi-e-satoshi-nakamoto-luomo-che-ha-inventato-il-bitcoin/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

110 “The Creator of Bitcoin, Satoshi Nakamoto, Is Most Likely This Guy – Medium.com” 9 mar. 2019 https://medium.com/swlh/the-
creator-of-bitcoin-satoshi-nakamoto-is-most-likely-this-guy-8723eddb517c Ultimo accesso: 22 giu. 2020

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il turno dell’australiano Craig Wright, che si dichiarò alla stampa come il vero
Satoshi Nakamoto dimostrando di poter decrittografare il secondo blocco della
Blockchain Nakamoto. Le sue affermazioni vennero tuttavia ritenute falsificabili
da Vitalik Buterin, mentre altri ritengono che Wright sia il vero Dread Pirate
Roberts, la mente de La Via della Seta. Nel 2020 John McAfee dichiarò che
dietro al personaggio di Nakamoto c’erano state circa 11 persone nell’arco
di cinque anni, tra cui lo stesso Wright111. McAfee affermò inoltre di aver
scoperto l’identità dell’autore del white paper di Bitcoin ma di aver deciso di non
renderla pubblica dopo aver parlato con la persona in questione. Lasciò tuttavia
importanti indizi: secondo McAfee, infatti, il white paper di Bitcoin del 2008
presenta delle caratteristiche di scrittura sovrapponibili al 99% coi paper
accademici pubblicati a livello professionale dalla persona da lui individuata.
Fra queste, l’informatico nota una prevalenza dell’inglese britannico su quello
americano, che di per sé potrebbe estromettere Finney dai potenziali candidati.

Vitalik Buterin
Vitalik Buterin è il fondatore di una delle più note piattaforme Blockchain,
Ethereum. Nato in Russia nel 1994, all’età di cinque anni segue in Canada il
padre Dmitry, di professione scienziato informatico. È proprio quest’ultimo
ad avvicinarlo al mondo Blockchain nel 2011 parlandogli di Bitcoin. Vitalik ne
rimane interessato e intuisce il potenziale dietro alla tecnologia, così comincia
a scrivere articoli per un sito specializzato che lo paga in Bitcoin. Pochi mesi
dopo apre assieme ad un programmatore rumeno il Bitcoin Magazine, rivista
specializzata del settore. Il suo interesse nel settore cresce, così nel 2014 lascia
l’università e pubblica in un white paper il progetto di Ethereum, piattaforma
supportata da tecnologia Blockchain con funzioni più ampie e dedicata non
solo alle criptovalute112. Comincia perciò a girare il mondo presentando il suo
progetto. Nonostante Buterin abbia un aspetto trasandato e sia poco carismatico,
nel giro di un anno l’idea ha successo e diverse aziende cominciano ad utilizzare
Ethereum. Peculiarità della piattaforma è la decentralizzazione: il registro che
contiene tutte le transazioni è anonimo, crittografato e distribuito tra migliaia
di nodi. Nel 2016, in seguito all’hackeraggio di una DAO su Ethereum, decide

111 “John McAfee Thinks He’s Solved Bitcoin’s Greatest Mystery—Who Is Satoshi Nakamoto? – Forbes” 5 mag. 2020
https://www.forbes.com/sites/billybambrough/2020/05/05/john-mcafee-thinks-hes-solved-bitcoins-greatest-mystery-who-is-satoshi-
nakamoto/#4b8a0ad456d4 Ultimo accesso: 22 giu. 2020

112 “Chi è Vitalik Buterin, il fondatore dell’altro Bitcoin – Forbes” 24 nov. 2017 https://forbes.it/2017/11/24/chi-e-vitalik-buterin-il-
fondatore-dellaltro-bitcoin/ Ultimo accesso: 22 giu. 2020

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di cancellare tutte le transazioni successive all’attacco per poi trasferire tutto
il carico di lavoro su una nuova Blockchain. La mossa è stata criticata da diversi
utenti, che hanno accusato Buterin di essere venuto meno ai suoi principi.
Questo non ferma tuttavia il successo di Ethereum, che diventa definitivamente
la seconda piattaforma supportata da tecnologia Blockchain più utilizzata al
mondo dopo Bitcoin, traguardo raggiunto anche grazie al ruolo giocato dagli
smart-contract. Al 2018 Vitalik possiede un patrimonio stimato di 500 milioni di
dollari, mentre si prepara a lanciare Ethereum 2.0 entro il 2021. La nuova versione
aiuterà a risolvere alcuni problemi tipici di Ethereum, che ad oggi fatica a gestire
più di 15 transazioni al secondo. La decisione di implementare una soluzione
temporanea attraverso l’integrazione con Bitcoin Cash gli ha tuttavia attirato
ulteriori critiche dalla comunità Blockchain. Ancora una volta, però, Buterin ha
tirato dritto e a marzo 2020 si è fatto portavoce di una visione diversa sul futuro
delle tecnologie Blockchain113. Per poter soddisfare le esigenze del mondo
attuale che aspira a creare una società egualitaria, sarà necessario abbandonare
la filosofia individualista dei Cypherpunk, per permettere alle criptovalute di
evolversi e servire più adeguatamente la società. In generale, Vitalik Buterin ha
dimostrato un carattere deciso e visionario nonostante le numerose critiche
ricevute, ultime delle quali quelle relative alla gestione della Fondazione
Ethereum: secondo i critici, lo stesso Buterin avrebbe infatti operato seguendo
logiche poco trasparenti per raddoppiare le riserve della Fondazione114.

113 “Vitalik Buterin [2020] Chi è l’inventore di Ethereum – criptovalute 24” 25 apr. 2020 https://www.criptovalute24.com/vitalik-buterin/
Ultimo accesso: 22 giu. 2020

114 “Vitalik Buterin: Ethereum Foundation ha guadagnato $ 100 milioni sui picchi di prezzo del 2017 – Criptorivista” 14 dic. 2019 https://
www.cryptorivista.com/news/vitalik-buterin-ethereum-foundation-ha-guadagnato-100-milioni-sui-picchi-di-prezzo-del-2017/ Ultimo
accesso: 22 giu. 2020

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Conclusioni

Ringrazio tutti i membri della community, i partner, le aziende/enti/startup che


hanno partecipato con i contenuti extra alla creazione di questo E-Book.

Negli ultimi quattro anni ho visto evolvere questo ecosistema in maniera molto
veloce. Nei prossimi anni è prevista una forte crescita e tanta richiesta di nuove
figure professionali.

Con questo E-Book abbiamo voluto piantare un seme nella tua curiosità.
Spero sia stato di tuo gradimento.

A presto e grazie dell’ attenzione.

Alecos Colombo
CEO & Founder AIO Blockchain Lab

Ora che sei alla fine, se vuoi, puoi iniziare uno dei percorsi di approfondimento
ideati dal nostro team che tutti i giorni lavora a contatto con questa tecnologia
e con i nostri clienti.

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