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Il corso d’ italiano

Siena, venerdì 7 ottobre


Oggi finisce la terza settimana del corso di italiano e sono molto contenta! I primi giorni
molti studenti parlavano solo in inglese, francese o tedesco, ma adesso tutti cercano di
comunicare in italiano. Piano piano si abituano alla nuova lingua, anche perché quando
non capiscono una parola, preferisco spiegare il significato in italiano. Poi, per vedere se
hanno capito, gli chiedo come si dice nella loro lingua. A volte gesticolo o faccio dei
disegni alla lavagna…. Però mi sento un po’ a disagio! Ieri mi sono sentita delusa perché
abbiamo fatto delle attività un po’ difficili. Invece oggi tutto è andato bene! Le attività che
ho proposto sono piaciute, anche a Markus, che è professore di tedesco ed è molto
esigente. Di solito fa fatica a capire i programmi TV, ma il video di oggi gli è piaciuto e ha
capito quasi tutto. Poi Asami, una ragazza giapponese, che di solito si vergogna di parlare
davanti al resto della classe, ha partecipato a un gioco di ruolo! Mi sono sentita così
soddisfatta! Dopo una giornata come questa sono veramente felice di fare l’insegnante!
(Da Bravissimo! 2 p. 39)

La tradizione del cioccolato


A Perugia ha sede uno storico marchio italiano del cioccolato, la Perugina, fondata
nel 1907 da Luisa e Annibale Spagnoli. Il suo prodotto più famoso è il Bacio
Perugina, un cioccolatino dalla forma irregolare e tondeggiante ripieno di gianduia
e granella croccante di nocciole. Nasce nel 1922 quando Luisa Spagnoli prova a
creare un cioccolatino con la granella di nocciola rimasta dalla lavorazione degli
altri prodotti. Aggiunge una nocciola intera e poi ricopre tutto di cioccolato. Il
risultato è una massa arrotondata che ricorda un pugno e per questo pensa di
chiamarlo “cazzotto”. Le suggeriscono però di pensare a un nome più dolce e così
nasce il Bacio Perugina. Con il tempo il Bacio diventa un simbolo dell’amore
romantico, grazie alle sue suggestive pubblicità e all’idea del “cartiglio”, il bigliettino
con una frase d’amore contenuto nella confezione di ogni cioccolatino. Per
promuovere la tradizione del cioccolato, nel 1993 a Perugia è nata la
manifestazione Eurochocolate, che comprende diversi eventi con spettacoli,
iniziative culturali e degustazioni. L’evento principale si svolge ogni anno in
autunno a Perugia, dove arrivano tanti turisti golosi.
(Da Bravissimo! 2 p. 153)
Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo nasce nel 1451 vicino a Genova, nel nord Italia. A 14 anni
diventa marinaio e viaggia in numerosi Paesi. Per Cristoforo Colombo la Terra è
rotonda e verso la fine del ‘400, vuole viaggiare verso l’India e vuole farlo con un
viaggio verso ovest. La spedizione è costosa e Colombo prima chiede aiuto al re
del Portogallo e poi alla regina Isabella di Castiglia. Nel 1492, dopo mesi di
navigazione, scopre però un nuovo continente: l’America, che viene chiamata il
Nuovo Mondo. Cristoforo Colombo fa altri viaggi in America ma ormai non è più
così amato e così muore nel 1506 povero e dimenticato da tutti.

Marco Polo

Marco Polo nasce, molto probabilmente, a Venezia nel 1254 ed è un grande


mercante e ambasciatore ed uno dei primi occidentali ad arrivare in Oriente. Suo
padre e suo zio commerciano con l’Asia, soprattutto con la Cina che Marco Polo
chiamerà Chatai. In un viaggio di ritorno, il padre del giovane Marco consegna una
lettera al Papa da parte di Kubilai Khan. Marco riparte con il padre e, attraverso la
via della seta, arriva in Cina dove vive 17 anni prima di tornare a Venezia.
Marco Polo riesce subito ad entrare in buoni rapporti con Kubilai Khan, tanto da
diventare suo consigliere.
Tornando a Venezia, in uno scontro con i Genovesi, viene catturato. In prigione detta
ad un suo amico il racconto dei suoi viaggi nella lingua d’oil, ma poi il testo sarà
tradotto in latino, toscano e veneto prima della sua morte. Il titolo di questo racconto
sarà Il Milione, perché Polo utilizza spesso questo numero per descrivere le
ricchezze di Kubilai Khan.
Marco Polo è considerato uno dei più grandi esploratori della storia. Per la sua
importanza il suo nome diventerà quello di una nave, dell’aeroporto di Venezia, di
molti progetti tra Italia e Cina, e addirittura di un asteroide: 29457 Marcopolo.
Marco Polo è anche il protagonista del romanzo Le città invisibili di Italo Calvino

Elisabetta di Messina

Elisabetta è una giovane e bella ragazza, che vive a Messina insieme ai suoi tre
fratelli. I fratelli sono mercanti e sono diventati ricchi per l’eredità del padre.
Elisabetta, nonostante sia una bella ragazza, non si è ancora sposata, ma ben
presto s’innamora di un aiutante dei fratelli di nome Lorenzo. Il ragazzo dimostra
subito di avere gli stessi sentimenti di Elisabetta.
Una sera, però, uno dei tre fratelli scopre casualmente la relazione tra i due
ragazzi e, quando la mattina seguente ne parla con gli altri, tutti insieme decidono
di far finta di non sapere nulla e di ucciderlo perché Lorenzo, secondo loro, è una
vergogna per la sorella e per tutta la famiglia. Così un giorno i tre portano Lorenzo
fuori città, lo uccidono e poi lo seppelliscono e, dopo esser tornati in città, dicono di
averlo mandato lontano per alcuni compiti. Dato che questa è una cosa che fanno
spesso, gli altri ci credono. Elisabetta, vedendo che Lorenzo non torna, comincia a
chiedere sue notizie ai fratelli in maniera sempre più insistente, finché una notte lui
le appare in sogno: le dice che i suoi fratelli lo hanno ucciso, e che perciò non può
più tornare, le dice il luogo in cui è sepolto e poi scompare.
Il giorno seguente, senza avere il coraggio di affrontare i fratelli, Elisabetta
va verso il luogo che Lorenzo le ha indicato in sogno e trova il corpo. Sapendo di
non poterlo seppellire come vorrebbe, gli taglia la testa e la porta con sé.
Arrivata a casa mette la testa dell’amato in un vaso, riempie questo di terra e vi
pianta numerosi rami di basilico salernitano, che innaffia per lungo tempo con le
proprie lacrime; questo comportamento è notato da alcuni vicini, i quali informano i
tre fratelli.
I tre fratelli, dopo aver più volte rimproverato la ragazza, decidono di sottrarle il
vaso.
Elisabetta continua a chiedere con insistenza la restituzione del vaso, continuando
a piangere e ammalandosi. I fratelli, incuriositi da queste continue richieste,
guardano all’interno del vaso e subito trovano sul suo fondo i resti della testa di
Lorenzo, e per paura che questo fatto si venga a sapere, trasferiscono tutti i propri
affari a Napoli.
Nel giro di poco tempo, Elisabetta, distrutta dal dolore, muore continuando a
domandare del vaso, e con lei muore il suo grande amore..

Spaghetti aglio, olio e peperoncino


La ricetta degli spaghetti aglio, olio e peperoncino è forse la più semplice della
cucina italiana, però, per essere buona, dovete prepararla bene. E’ un piatto molto
antico e non si conosce la sua regione di origine.
La preparazione è semplice:
Cuocete gli spaghetti in molta acqua salata: aggiungete la pasta quando l’acqua
bolle, non prima. Gli spaghetti devono nuotare nell’acqua, altrimenti la pasta non si
cuoce bene ma si dice che scuoce, cioè diventa troppo cotta. Quando la pasta è
cotta bene si dice che è cotta al dente, cioè in modo da rimanere ferma tra i denti
ma non dura.
Durante la cottura della pasta dovete soffriggere un po’ di aglio e peperoncino in
una padella e spegnere solo quando l’aglio si è dorato.
Alla fine unite la pasta all’aglio, all’olio e al peperoncino e fate saltare in padella per
pochi secondi.
Buon appetito!

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