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1
|
.1
DELLE
O P E R E
DRAMMATICHE GIOCOSE
D I
CARLO GOLDONI
AVVOCATO VENETO
TOMO II .
EAGATELE
21SRI
TASSIE
1
TORINO MDCCLXXVII.
( (
; ܐܝܵܐ ܪ ܬ ; ...
L A
CA LA MITA
D E CUORI .
ARMIDORO Coſtante .
ALBINA Amoroſa .
GIACINTO Vezzolo ,
BELINDA Stizzoſa .
SARACCA Bravaccio i
PIGNONE Ayaro . 1
LA CALAMITA .
D E' CUORI .
A T T O PRIMO .
SCE NA PRIMA .
Tutti Quattro .
Bel Nume Cupido ,
Di te già mi fido .
La donna vezzoſa
La mia Bellaroſa
Di altrui non ſarà .
La dolce gradita
Gentil Calamita
Che attratto ha il mio core .
Bel Nume d' Amore
Amarmi ſaprà . ( partong tutta
SCE NA II .
ALBINA , E BELINDA ,
, er?
TDifte 1
ift
Bul. D Si; pur troppo ,
Alb. Queſta ignota ſtraniera
E ' l Idolo de' cuori .
Bel. Ella ha ſaputo
Con arte , e con luſinghe
Accendere , incantar l' Irola tutta ;
Ella fola è la bella , ogn'altra è brutta :
Alb , E Armidoro , che tanto
Mi amò fido , e coſtante ,
Della Straniera è divenuto amante :
Bel. E il traditor Saracca ,
Ch'era il più fido degli amanti miei ,
Mi laſcia , e m ' abbandona per coloi .
ATTO PRIMO , 5 ,
Alb . Noi ſoffriremo il torto
Senza farne vendetta ?
Bel. Di noi quella fraſchetta
Riderà impunemente ?
' Alb . Il noſtro ſdegno
Ecciti a vendicarſi
Tant altre , come noi femmine offeſe :
Bel. Rivoltiam contro lei tutto il paeſe .
lo farò la mia parte ;
E s'altr' armi non ho, che mi diſtingua ,
Poſſo vantarmi , che ſto ben di lingua .
Queſta del feffo noftro
Arma, che morde , e pugne ,
Come nel Gatto ľugne ,
Come nel Cane i denti ,
Poſe natura in me .
Con chi levar mi tenta
Il bocconcin guſtoſo ,
Cane farò rabbioſo ,
Gatto di furia pieno ;
E compaſſion non v'è .
S CE N A III.
ALBINA fola
SCENA IV .
GABINETTO .
BELLAROSA .
SCE
ATTO PRIMO ;
SCENA V.
PIGNONE , E DETTA :
Pign.
Be lf. EcCcoco lala mia diletta
mia di letta !! )) ( da se
( Ecco l' Avaro . ) da ſe ,
Pign. ( Amo , adoro coſtei , quanto il denaro . ) ( da se .
Bella. Serva , Signor Pignone .
Pign . Son voſtro Servitore .
Bella . E' mio Padrone .
Pign. Che fate quì ſoletta ?
Bella . Un certo conto
Facea col mio cervello
Per veder quanto danno
Fan le ſpeſe minute in capo all' anno .
Pign . Oh figlia , la rovina
Del povero paeſe
Son le ſuperflue ſpeſe .
Il Tabacco , il Caffe , la Cioccolata ,
E altre piccole ſpeſe quotidiane
Di chi non ha giudizio
Forman a poco a poco il precipizio :
Bella. Jo ſempre in vita mia
Studiai la economia ,
'Pign. Brava , braviſſima.
Bella. E ſon dello ſcialacquo inimiciffima
Pign . ( Oh che bella occaſione
E queſta per Pignone ! ) ( da se i
Bella. Ehi , fentite :
Con un capitaletto
Di cinquanta ducati
Sedeci in mefi tre n'ho guadagnati ,
Pign . Sedeci in meſi tre ſopra cinquanta ?
Se foſſer ſtati cento
Sarebber trentadue .
Quattro via trentadue fa cento , e otto !
Più del cento per cento ? Oh che bel vanto :
lo non ſon giunto a guadagnar mai tanto .
Bella. Credetemi, che ho teſta ....
Pign. In confidenza'.
Prenderefte marito ?
5 A 4 Bella .
LA CALAMITA DE CUORI.
Bella. E perchè no ?
Pign, É come lo vorreſte ?
Bella . lo non lo ſo
Pign . Figlia , badare a me ;
Non vi ſeduca amor ,
Dell' oro lo ſplendor
Val più della beltà .
E un uom di mezza età ,
Che ſia così , e cosi ... ,
Voi m ' intendere sì ,
Voi mi ferite il cor .
SCE NA V1 .
SCENA VII :
ARMIDORO , E DETTI .
As SCES
LA CALAMITA DE CUORI:
SCENA. VIII.
ARMIDORO , E SARACCA , .
A voi che
$ ar.M4Zerbinc he
Zerbinotto pretendete',
Arm . A voi de' penſier miei
Io non rendo ragione
Sar, Cosi a me ſi riſponde ? Oh coſpettone .
Vi ucciderò a drittura .
Arm . Non mi fate paura .
Sar. Poverino !
Vi fo in terra cader , ſe caccio manoa
Arm . Già per prova lo ſo , fiete un baggiano .
Sar, Ah l' ingiuria non foffro !
Mi ſcaldo in un momento .
Su , fate teftamento ;
Andiamo ſulla ſtrada ,
Ch'io vi voglio infilzar con queſta ſpada .
( caccia mano alla Spada .
Arm . Sulla ſtrada m ' inviti , e poni mano ?
Di un traditor villano
Giuſtamente pavento , mi difendo .
Punirò l'arroganza .,
( pone mano , e f gyventa contro lui .
Sar, Ehi portate riſpetto a queſta ſtanza .
( f ritira timoroſo .
SCE NA I X.
ALBINA , E DETTI .
S :CE N A X.
ALBINA , E SARACCA .
Alb . Iſera me !
Sare Ml Coli
Colui
Dunque v ' ha abbandonata ?
Alb. Pur troppo è ver .
Sar. Sarete vendicata .
Alb . Come ?
Sar, lo fon delle donne
Difenſor generale ; e col mio brando
A6
LA CALAMITA DE CUORI :
Armidoro , che a voi mancò di fede
Getterò con un colpo al voſtro piede .
Alb. No , no , viva Armidoro ;
Viva,mami, e ſi penta ,
Che ſe torna ad amarmi io ſon contenta ,
Sar. Siete di sì bon cuor ?
Alb. Soffro con pena ,
Ma ſoffro i torti della forte ingrata .
Sar. Un onta invendicata
Non laſcierei per un million di ſcudi .
Ho in materia d'onor fatti i miei ſtudi .
Con queſto braccio invitto ,
Con queſta ſpada forte ,
Ho donate alla morte tante teſte ..
Quante in Levante ne ſuol dar la peſte .
Tagliar braccia ? Bagatelle .
Troncar tefte ? Non è niente .
Con un colpo , o ſia fendente
Tagliar buſti , é coratelle
Sono coſe , che ridendo
Le ſuol far il mio valor .
Chi non vede non lo crede ,
Son sì forte che la morte
Ha di me qualche timor . parte ,
SCE NA XI.
SCENA X IL
BELLAROSA , E GIACINTO .
SCE NA XIIL
BELLAROSA ,
Ş . CENA X I V.
BELINDA , E SARACCA .
Bel. .
Sar. ( E bada a Itrapazzar . )
Bel. Così laſciarmi?
Ingannarmi cosi'?
Sar, Amor comanda
Degli Eroi formidabili nel petto ,
Bel. Che tu la baſtonato , e maledetto :
Sar. A me queſto ?
Bel. A te quefto .
Sar. A me , che poſſo
Stricolarti a drittura ? Bih
LA CALAMITA DE CUORI :
Bel. Di te non ho paura .
Provati , ſe ſei buono .
Sar. Vanne , vil femminuccia , io ti perdono .
Bel. Ma per chi mi laſciafti ?
Per una ſconoſciuta ;
Per una , che ſi ſpaccia per Signora ,
E ſarà forſe una villana ancora ,
Sar. Bellaroſa è gentile ,
E non puoleſſer vile .
Bel. Ed io ſoſtengo ,
Ed io me l'ho cacciata nell'idea ,
Ch'ella fia di natali una plebea .
Sør. Olà , porta riſpetto
Al nome di colei .
Bel. Ho in taſca te , e lei .
Sar. Lingua bugiarda .
Bel. Al certo è una baſtarda ;
Scommetto dieci ſcudi, é li depoſito :
Şar, Giuro al Cielo farò qualche ſpropofito .
SCE NA XV .
Pign. He diavol di
Giac. CHE Che ſtrepito ! Che chiaſſo !
Pign. Non ſi puon numerar quattro teſtoni ,
Giac. Io non poſſo finir le mie canzoni.
Sar, Ecco ; Belinda mi fa andar in furia .
Bel. Ei prende per ingiuria ,
Ch' io dica Bella Roſa eſſer plebea ,
Pign. E' una Dama.
Giac. E ' una Dea .
Pign . Economa .
Giac . Vezzota .
Piga, Sa di conti .
Giac. E ' grazioſa .
Sar. Dimoftra il ſuo valor coi detti , e i fatti .
Bel, Con voi non parlo più , Siete tre matti . ( parte:
1
SCE ,
ATTO PRIMO ; 1-7
SCE NA x y 1:
SCE NA X VII.
BELLAROSA , E DETTI .
ATTO SECONDO .
SCE NA PRIMA .
GIARDINO .
ARMIDORO , ed un Servo i
S CENA II.
ALBINA , E DETTO .
Alb L
Atm. Afin who ritrovato .
Che bramate ?
Alb. Benchè nol meritate
Benchè ſiate ver me ſtato incoſtante ;
Aflicurarvi, che vi ſono amante .
Arm . Non merto il voſtro affetto ,
Nè mi giova (perarlo ,
Or , che ad altra beltà giurai la fede ,
Alb .
" ATTO SECONDO ,
Alb, Bellarola non vama , eamevi cede .
Arm Chi lo dice ?
Alb. lo ſon quella ,
Che lo dico , e il ſoſtegno.
Arm . Malagevol Tarà forſe l' impegno .
Alb. A me , che non vi cura ,
A me che vi rinuncia
Bellarola medeſma or or lo diffe .
Arm , A me il contrario in queſto foglio ſcriſſe :
Alb. Come ! Che dice il foglio ?
Arm . Che le piacerle io voglio ,
Che ſe le ſono amante ,
Le dia un divertimento ſtravagante .
( mostrando il foglio ad Albinas
Alb. ( Ah colei m ' inganno ! )
Arm . L'ora s' avanza ;
Nella vicina ſera
D' armonioſe voci ,
Di Mufici concenti
Il Ciel riluonerà ,
Alb. Crudo Armidoro ;
Lo dite in faccia mia ?
Arm . Ceflate Albina ,
Di fperar l' amor mio . Volgete in mente
1 paflati diſprezzi ,
Che faceſte di me tenero amante
Tanto meco crudel, quant' io coſtante i
Eran di quei begli occhi
Tutti gli affetti miei ;
Tutto di te farei ,
Bella tiranna ancor .
Ma troppo fiera , e cruda ,
Mi diſprezzafti affai;
Ed il tuo cor cangiai
Cen un pia fide amor,
SCA
LA CALAMITA DE CUORI
S CE N A III .
SCE N A IV .
3
SO
4
ATTO SECONDO :
S CE N A Vi
SARACCA fola .
S C Ε Ν Α VI
NOTTE .
CORO :
Seconda Voce .
€ O R 0:
Nel feno Armidoro
Conſerva il teſoro
Di fede , e d' amor :
Terre Voce
Amante ſincero
Che pena , e delira ,
Soletto fofpira
L'acquiſto di un cor
COR* o :
Nel feno Armidoro
Conferva il teſoro
Di fede , e d'amor ,
Bella. Viva , viva Armidoro , 1.1
Aure , che favellafte , a lui tornate ;
Dite che le ſue voci a me fon grate ;
Ditegli , che non ſono
Ne cruda, ne levera ,
I dategli per me la buona fera ,
( A ritiraj
ATTO SECONDO : 27
€ OR 0.
Nel ſeno Armidoro ,
Conſerva il teſoro
Di fede , ed amor ,
( Spariſce la Machina ;
SC EN A VII,
BELINDA ,, E PIGNONE .
SC E N A , VIII.
BELLAROSA , E DETTI .
S. CE NA IX
BELLAROSA , E PIGNONE .
SCENA X.
SCE
ATTO SECONDO 33
SCE NA XII .
ATS
.
ATTO TERZO
SCENA , PRIM A.
CORTILE .
ALBINA , E BELINDA .
SARACCA , E DETTE .
S CE N A. III.
ALBINA , E BELINDA .
Bel.
A Rimaneſſe Saracca almen ſtroppiato :
Alb. E noi vogliam intervenir coll' altre ?
Bel. Certamente che sì . Dobbiam noi pure
Moſtrar indifferenza ,
Finger di non penſarvi, e aver pazienza .
Alb. Chi fa mai , ſe Armidoro
Sarà alla Gioftra armatos
Bel. Anch' egli è innamorato
Di quella, ch' ha le trentatre bellezze ;
Vorrà farle veder le fue prodezze .
Alb. Al fin coſtei dovrebbe
O per queſto , o per quel determinarfi ;
L'berar tutti gli altri , e maritaifi .
Bel. Dubito , ch ' a ciò far vi ſia l' intoppo ,
Perchè la libertà le piace troppo .
Alb . Bafta , per poco ancora ·
Vo' afpettar che ritorni
Armidoro pentito al primo foco .
E sei dura oftinato ,
Volgero il core ad un amor più grato ,
Dolce rimedio al core ,
Quando ſoſpira in vano ,
E ' con novello ardore
L'antico diſcacciar
Sem
1
ATTO TERZO . 39
Sembra , che ſia tormento
Spegnere il primo foco ;
Ma inſolito contento
Le pene ta ſcordar .
S CE N A I V.
SCE
LA CALAMITA DE CUORI.
SCE NA V.
-799 SCE
TATTO TER Z OH
SCE NA VI.
BELLAROSA , E PIGNONE .
SC E. N A VII:..
H queſto ;
Fella . O Queſt' è perfetto avaro ,
Che, per poco danaro
Cotanto l'intereſſe linnamora',
Un occhio in pace perderebbe ancora ;;
Coſtui non fa per me .
Non abbado a Saracca ;
Ed Armidoro non mi piace un acca Plut
LA CALAMITA DE CUQRI,
Piuttoſto , ſe voleffi maritarmi,
Potrebbe accomodarmi
Giacinto , perche' è ſemplice , e amoroſo ;
Che laſcia fare , e che non é geloſo
Ecculo in ve-ità , l' ho nominato ,
E toſto egli è comparſo . Ciò vuoldire ,
Che qual coſa fra noi dovrà ſeguire .
Gia . Alla
pugna , alta puzna amoroſa ,
Şe mi ſcorta la bella vezzofa,
Più timore nel core non ho .
Bella . Siete dur.que diſpoſto
Di pugnare anche voi?
Giaç Per inf. llibile
Saro col braccio mio , farà terribile :
Billa. Pugnate per il premio
l'e' Suudi , e del Cavallo ?
Giac, Pogro për due bei labbri di corallo :
Bo'la. Sie e amante ?
Giac. Dirò ...
Ri/por dere vorrei ...
Ma parlino in mia vece gli occhi miei,
Bella . Caro Signor Giacinto
Quardo ſi ha caldo il petto ,
Corviene parlar ſchietto .
Ditemi il vi ftro ſentimento efpreffo ,
E arch' io farò con voi poſcia lo ſteffó .
Giac. Si ignorą , ſappiate .
Che amor co' dardi fuoi ...
Fatomi grazia di principiar voi.
Bella . lo farò , fiate certo ;
Che il vostro raro merto .
Di cui pari non v'è ...
Compatite , ' igner , non tocca a me .
Gias. Bene . Daro principio ,
Diro Che da quel giorno ...
Il voſtro viſo adorno .
Ah feguitar non poffo .
Mi vergogno davvero , e vengo rollo .
Bella. Dirò io qualche coſa :
Certa fiamma amoroſa
Il cor m ' inceneri.
Ho parlato Signor ; baſta così,
Giac.
ATTO TER Z 0
Giac. A dir feguiterò ... Che una tal fiamma ...
Mantener non ſi puote .
Fra due cori diftanti .
Baſta così . Non poſſo andar avanti .
Bella. Ho inteſo qualche coſa .
Giac. Qualche coſa ho capito .
Bella. Vorrei , che il reſto contingaſte a dire .
Giac, Proverommi di farlo .
Bella . Animo .
Giac, Ardire .
Ho nel core... Un no lo che .. ;
Vorrei dirlo ... Ma no ſo ....
Certo caldo ... Provo in me
Sofpirare ognor mi fa .
Bella. Mi diſtruggo ... E ſo i perchè ...
Vorrei dirlo ... E non ſi può .. ,
Tanto amore ... Tanta fe ...
Delirare ognor mi fa .
Giac. Non arrivo ...
Bella. Non intendo ...
Lo direi ... Parlerei.is
Ma ... Capite ?
Ah ? Che dite ?
Si , v’intendo .
Si , comprendo ,
Da quelmuto favellar.ii
Giác. Che voi ſiete ...
Bella , Che volete ...
Ah non poſſo più parlar ,
Giac. Su , coraggio .
Bella , Via il timore .
Giác, Vogho dir ... Che nel cor...
Vien amor .. :Traditor .. :
lo m'imbroglio , e dir nolfo .
Bella. Vo' ſpiegar ...Che nol sen ...
Perche vien ...Quel velen ..
Mi confondo , e dir nol fo .
Giac. Come farà a capir ?
Bella. Vo' provar di finir ,
Nel mio fen ...
Giac. Nel mio coſ .
Bella , Il velen ...
Giar,
441 LA CALAMITA DE CUORI.
giác . Dell' amor
Bella. Quando vien ....
Giac . Come par :
Sempre più ...
Peggio va . ; :
Più non voglio favellar ..
Giac. Mi guardates
Bella . Soſpirate ?
4. 2 Ho capito , che ferito
E ' d ' amor il voſtro cor .
Ardo anch'io , idolo mie
E per voi con tutto amor .
SCENA ULTIMA ,
Fino de Dramma 2
.
IL
NEGLIGENTE .
INTERLOCUTORI.
1
49
IL NEGLIGENTE .
ATTO PRIMO ,
SCENA . PRIMA,
Fil.
pollibile, che un giorno
Non poſſa ſtar ſenza penſare a niente ?
Con queſto tutto il di rompermi il capo,
Figlia troppo crudcle ,
Mi farete morir , voi lo ſapete ;
To bramo la mia pace ,
Faticare , penſar , m'annoja , e { piace :
Lif. Ah caro padre , come mai potete
Goder la voſtra pace
Con una lite intorno ,
Che le noi la perdiamo
Miſerabili affarto oggi reſtiamo ?
Fil. E cho da penſar io .
Vi penfa il mio Caufidico .
Egli fa il ſuo meſtiere
lo lo pago , e non voglio altro penſiere ?
Liſ. Quant'e, che a ritrovarlo non andate ?
Fil. Stamattina v'andai.
Lif. Lodato il Cielo .
Gli parlaſte? Che ha detto
Fil. Era uſcito di caſa ..
Lil. Non la finite mai d'uſcir dal letto . 3
Mai ben le cole voſtre andar non ponno :
Fil. Oh che dolce dormir quando 's'ha ſonno..
Liſ Ho da dirvi un'altra coſa .
Fil. Chime ! non m'annojate .
Liſ Voi vi tenere in caſa
Quell' impiccio d'Aurelia ,
E non ſi fa perchè.
Fil. Morto è fuo padre ,
Gold , Drammi Giocofi Tom . II. Me
IL NEGLIGENTE ,
Me l'ha raccomandata .
Lis. Mi raſſembraperòla troppo ingrata : .
Eh mandatela via .
Fil. Ci penſeremo .
Lif. Un'altra cola ſola
Se mi date licenza ,
Vi dico , e me ne vado :
Fil. Oh che pazienza !
Lif. Io crelco nell'età . Son figlia fola ,
Voi ſiete un po avvanzato ,
Ed ancor non penſate a darmi ftato .
Fil. Oh ci è tempo , ci è tempo .
Ci penſeremo
Lil. ( A far lo itato mio ;
Se non ci penſa lui , ci penfo io . ) ( parte 3
S CE N A I'I .
SCE NA 111 .
PASQUINO , E DETTI ,
Ignor , ( di dentro ,
Pafe.
Fil Vien qui .
Pafq. Non poffo .
Fil. Perché ?
Pala . Fo colazione .
Fií. Poverino , ha ragione .
Finiſci, e poi verrai .
Porp . ( Eh più ſciocco Padron non vidi mai .:)
Fil. Biſogna compatir la ſervitù .
Tutto il di s' affatica ,
E vuol la carità ,
Che un ' ora gli fi dia di libercà .
Parq. Eccomi. Ho fatto preſto ?
Fil. Cancaro ! tu ſei lefto .
Sentimi , andar dovrai ...
Dove ha detto ? ( a Porpi
Porp. A Palazzo .
Fil. Andrai a Palazzo
Cercherai conto di Meffer Imbroglio .
Portagli queſta borſa .
Digli , che ſi ricordi ,
Di ſoſtenere in punto di ragione ,
Ch ' io ſon chiamato alla ſoſtituzione ,
C 2 Digli
IL NÉGLIGENTE .
Digli , che il teſtamento parla chiaro ,
Che il teſtamento io l'ho ,
E che , quando biſogni il cercherò .
Digli ...
Pafq . Bafta , ih , ih , che diavol fate ?
Tanta coſe in un fiato ?
Voi m'avete imbrogliato .
Fil. Te lo tornerò a dir , Oh che fatica
Andrai a Palazzo ..
Paſq. Bene .
Fil. E là vedrai
Meſler Imbroglio .
Pala. Si .
Fil. E gli darai
Quefta borla .
Pafq. Ein quà me ne ricordo :
E poi ?
Fil. E poi , che il teſtamento l'ho ;
Che non l'ho ancor trovato ,
Ma , ch' io ſono chiamato
Alla ſoſtituzione
E che ſoſtenga ben la mia ragione ,
Pasq. Caro Signor Padron , fatemi grazia ,
Quella proſtituzion coſa vuol dire ?
Fil. Soſtituzione ho detto .
Pajq. Ma le poi tutto tutto
Quel non dicefli , che dicelte voi ?
Fil, Oh ſon ftanco ! di tu , che diavol vuoi.,
Già te l'ho detto
Cos' hai da fare
Non mi ftancare
Non m'annojar .
Via Porporina ,
Vanne in cucina
La piatancina
Vammi tu a far ;
L'ho detto chiaro ( a Pafq.
Tu m'hai capito
Oh che appetito , ( a Porp.
Cara non farmi
Tanto aſpettar ,
SCE
ATTO PRIMO
SCE NA IV.
PASQUINO , E PORPORINA .
He
Se mi ricordo più coſa mi ha detto :
Bafta a Palazzo “ andrò ;
Qualche coſa diro , ( vuol partire ;
Porp . Ehi , ehi Paſquino .
Pala . Porporina , che vuoi?
Porp . Così tu parti ,
Senza darmi un addio
Più bene non mi vuoi , Paſquino mio ?
Pafq . Se ci vo' bene ! é come ,
Ma per non mi ſcordar la mia lezione
Io me n'andava a dire a Ser Imbroglio
Del teftamento , e la proſtituzione .
Porp . Vorrei ti ricordaífi
Della tua Parporina .
Paſq . La ſera , e la mattina
Quando mi levo , e quando vado a letto ,
Penſo ſempre , mia cara , a quel vifesto .
Porp. E tu burli , lo ſo ,
Pala. No , ch' io non burlo ,
Te lo dico di core .
Porp: Eh furbacchiotto ,
Mi vorreſti far giù .
Paſą. Per te ſon cotto .
Porp . Via, via , vanne Paſquino ;
La coſa premę aflai .
Vanne , e ritornerai poſcia da me.
Paja. Se premeſſe al padron , v'andria da ſe :
Porp. Sai la ſua negligenza .
Paſa Vado ... ma dove ? oh bella !
Non mi ricordo più dov'abbia a andare .
Porp. A Palazzo .
Pają. La borſa l'ho da dare ...
A chi ?
Porp. A Meſſer Imbroglio .
Pajg. Meſſer Imbroglio amato
Sta volta più di voi ſono imbrogliato ,
G 3 Ho
14 IL NEGLIGENTE .
Ho da dir , che il teſtamento ...
Ho da dir ... non ne lo più .
Porporina, dillo tu ...
Zitto , zitto l'ho trovata .
Ho da dir , ch'è la ragione
Della ſua proſtituzione ,
Che fi deve ſoftener .
Gran memoria tengo io !
Ho da dir , che il padron mio .
L'ha cercato , l'ha trovato ...
Si , va bene, lo dirò . ( part .
SCE NA
SCENA VI.
DORINDO folo .
S : CE N A VIL
AURELIA , E CORNELIO .
SCE NA VIII .
S CENA IX .
FILIBERTO , poi LISAURA .
Fil
Akiraladada
C Rifoluta portante
fi portas andar conviene .
Ma fe ſto tarifo bene
Perchè ho da levarmi ?
Eh , per ora non voglio incomodarmi.
Pafq Son qui, Signor Padrone .
Fil. Ecco un'altro tormento
Non mi laſciano in pace un ſol momento ,
E ben che coſa ha detto :
Palgi ( hi .
Fil. Il Cauſidico mio .
Palq Non l'ho veduto .
Fil. Perché ?
Paſa. Perchè un po tardi
A Palazzo , Signor , ſono arrivato ,
El Caulidico già fe n'era andato , ito
IL NEGLIGENTE :
Fil. Non importa ſta ſera
L'andrai trovar a caſa .
Paſa Signor si
Fil . Dammi dunque la borſa .
Pafq. Eccola qui .
Fil. Queſti pochi denar fon riſparmiati .
Paja. Li volete contar ?
Fil. Gl'ho già contati :
Li porrò nello ſcrigno ,
Ma incomodar non mivorrei. Paſquino
Tieni le chiavi .. , no , fidarſi troppo
Non iſta bene , Adeſſo . Porporine .
SCENA XI .
PORPORINA , E DETTI.
Ignor .
Fil . Il tavolino
Porta , e lo ſcrigno . Ajutale Paſquino ,
Porp. Subito . ( Pela poco è ormai finito . )
Paſq. ( Volea darmi le chiavi , e fiè pentito . )
Porp. ( Chi non ſi fida merta eſſer gabbato . ).
Pala. ( Di trappolarlo il modo ho già penſato . )
Porp. Ecco lo ſcrigno .
Fil. Tieni , aprilo tolto .
Porp . L'ho aperto .
Fil Brava .
Porp. Altro da noicomanda ?
Fil Andate pur: da me mi divertifco .
Porp. Serva, Signor Padron . part .
Paſg. La riveriſco , ( pante .
Fil. Scrigno caro , bel lo ,, bello ,
belo
Te ne vai cosi pian piano ,
Ed ormai non ve n'è più , .
Porp . Ehi , Signor , ſiete chiamato .
Fil. Chi mi vuole ?
Pord. Il Palazziſta
Fil. Uh che vita , amara , e tritta !
Vada via , ritornerà.
Pafa. Ehi , Signor, fiete cercato :
Fil Chi mi brama .
Palg. E ' un Cavaliere ,
ATTO PRIMO :
Fil. Vada via , ritornerà .
Pory. & 2 ( Ed ancor non le ne va ? ) i fra loro .
Paſa.
Fil. Scrigno caro , bello , bello ec .
Porp. az Si Signor, glie lo diremo. ( verſo la fcens ,
Pala.
Fil. Con chi dite ?
42 Una parola , le Filiberto ,
Una cofa fola fola
Vi vuol dire , e ſe ne va ,
Fil. Oh che pena !
a 2 ( Se ne vai. ) ( fra loro a Fil.
Fil. Oh che rabbia ! ( parte .
22 ( Se ne va . ) ( fra loro come fopra .
Porp. a 2 Se n'è andato , ſe n'è andato .
Pala.
E lo ſcrigno è ſpalancato. ( rabano due borge.
Prendi , prendi, piglia , piglia .
Preſto , preſto , ch ' egli è quà . ( Fil torna ,
Fil. Cofa fate ?
& 2 Niente , niente . ( naſcondono le due borſe ,
( e fe mal acco:
Fil. Cos'è queſto ?
Nulla , mulla .
Fil. Vo’vedere. ( vogliono naſconderle foto il grembiale,
Porp. A una fanciulla ?
Fil. Vo'toccare ( in taſca .
Pasa. Ad un zitello ?
FH . Birboncello !
L'ho trovato , i trova la borſa ,
Diſgraziata
M'hai rubato . fe bo heſlo
Preſto andate via di quá
Porp. to non ſono .
Pala. E ' ſtata lei
Fil. Sei bugiardo
Ardia fei .
Porp a 2 Perdonare per pietà .
Para.
Fil. Preſto andate via di quà ..
ATTO SECONDO .
SCENA PRI MA .
AURELIA , E CORNELIO .
S CE N A ll,
H
Cor: Oche Aver contenido
si bella por
ſpoſa la tengonoſempre per mano.
Aur. Oh che felice ſorte ,
Aver sì buon conſorte !
Cor. Marito fortunato !
Aur. Quando , quando verrà quel di beato !
Fil. Bravi . Buon prò vi faccia ..
Cor. ( Oh maledetto ! )
Aur. Vi giuro ', e vi prometto , ( a File
Cato il mio ben , che ſempre parlerei
Del noftro matrimonio ,
1 E ne chiamo Cornelio ini teftimonio .
Cor. ( Oh brava ! ) Şi , davvero,
Ella vi vuol gran ben .
Fil. Mi vuol gran bene ?
Parmi , ch'ella diceſſe ;
Oh che felice forte ,
2.30 Aver si buon conſorte ! accennando Cor.
Aur. M' intendeva, di voi ...
Fil. E voi diceſte poi ; ( e Cor.
Marito fortunato !
E lui, quando verrà quel di beato !
Cor ., Marito fortunato
Filiberto chiamai ,
Aur, Ed io di Filiberto fol parlai.
File
IL- NEGLIGENT E.
Fil E parlando di me
Si tenevan le mani si bene unite ?
Bucna gente , che dite ?
Cor, lo lo facea ſenza penſare a niente
Aur. E' una cerimonia in differente -
Pil. The cerimonia ? Andate via di quà
Aur Oimè mi diſcacciate ?
Più ben non mi volete?
Fil. Unarmendace fifte .
Cor. Credetemi, Signor . . 1
Fil Non mi parlare .
Aur. Se voi m ' abbandonate ,
Morirò difperata .
Fil. Voſtro danno .
Aur. Ahi che dolor ! Che affanno !
Chi mi porge riſtoro ?
Filiberto crudele ,io manco 20 io moro :
( frage Svenire - Sopra ma fodian
Bor . Povera ſventurata ,
Per voi quali è fpirata .
Fil. Poverina , davvero !
Ha il nafo freddo freddo .
Mi muoveacompaffione .
Cor. Ajutatela almeno ..
Un qualche ſpirto vi vorrebbe al naſo
F. Acqua della Regina . Uh che gran cafo ! tpark .
Aur E'andato ? ( salzen
Cor. É ' andato a prendere
L'acqua della Reginara
Aur. Oh che bel pazzo !
Per far lieco il cor mio .
Vi vuol altro , che odori ?
Cor. Il fo ancor io .
Eccolo , che ritorna .
sur. Alla lezione. ( torna in ano di fumuta ;
Cor. ( Chi alla femmina crede è un gran minchione )
Fit. Eccomi , come va . fron bocciettai
Cor. Miſera ! Fa pietà .
Fil. Adeflo , adefio . ( la bagna.
Cor. Dubito fia morta .
Fil. E pur non è venuta niente (mentai
Zitto , zitto , ripviene .
Aur .
ATTO SECONDO
' Aur. Ah traditor ! 6 & Fit,
Fil Mio bene
Son qui tutto per voi .
Aur. Mi crederete poid
Fil. Sì , sı , vi credero .
Aur. Se voi non mi credete , io moriro ,
Crudelaccio , crudelaccio ,
Non mi fate tofpirar .
Fil. Non mi fate lacriniar ,
Aur. lo ſon tutta tutta voftra .
( tocca per di dietro la mano a Cornc.
Queſta mano è tutta mia ,
Quel viletto voglio amar .
Fil. Voi mi fate giubilar .
Aur. Imparace , o donne carey
Che vi pare ? Non fo bene ?
Or fi ride , ed or fi . fviene .
Un la mano y el ahro il cor .
Cor . E quel Dazzo ſe lo crede ,
Non si avvede dell'inganno .
Quefte denne affè ne fanno
Di bugie più d'un dottor ,
1
SCENA III.
FILIBERTO , E CORNELIO .
SC EN A - I V.
SCE
ATT SECOND - O .
Ş CE N A V.
PORPORINA , E PASQUINO
SCE
ATTO SECONDO
SCENA VI .
SC EN A VII .
SCE NA VIIE,
LISAURA fola .
SCENA IX ,
S CE N A X.
78 IL NEGLIGENTE :
Fil. Inde gna . ( ad Aur,
Porp. Briccone . ( a Pafa. 1
a 2 Si tratta cosi ?
Aur. (Non v'è più jimedio
Pala. Già tutto ſenu ...)
Porp . Con voi sfacciatella , ( ad Aur.
Mi voglio sfogar .
Aur. Con te birboncella , ( a Porp .
Non voglio gridar .
Fil. Fermate , tacete ,
Paſq. Non ſtate a Itrillar .
Fil. Indegno , briccone , ( a Paja.
Ti vo' baſtonar ,
Pala. Non curo il padrone , ( a Fil.
Mi vo' vendicar .
Aur. Fermate ', tacete
Daja. a 2 Non itate a ſtrillar .
4 4 Che rabbia mi ſento .
Che fiero tormento .
L ' affanno , lo sdegno
Vuol farmi crepar .
AT
ATTO TER Z 0..9
SCENA . PRIMA :
CAMERA
LISAURA , E DORINDO ,
SCE NA II.
Lif. A Moganar
Quand' un mai pace
udàalma dovrebbe eſſer contenta ,
Timore , e geloſia l'alma tormenta .
Aur. Ol Signora Liſaura , le ſon ferva .
Ella è ſempre più bella , e più vezzola .
Quando mai li fa ſpoſa ?
Lif. Ch' io fia ſpoſa , o fanciulla
Queſt è un affar, che a voi non preme nulla :
D4 Aur.
80 IL NEGLIGE TE .
N
Aur. Anzi mi preme aſſai ;
Anzi ſempre bramai ,
Che il Ciel ſecondo , e amico 1
Foſſe al ſuo cor ( non me n'importa un fico . )
Lis. Ed io bramai di core ,
Per non dirvi bugia ,
Che voi di queſta caſa andaſte via .
Aur. Grazie alla ſua bontà . V'andrò , ma forſe
Bramerà il mio ritorno ,
E ſi ricorderà ď' Aurelia un giorno .
Liſ E difficile molto .
Aur, Oh già ſi fa ,
che una Dama di rango non fi degna
Rammentarſi di me vile , ed abbietta.
Lif. Siete , Aurelia mia cara , una fraſchetia
Principiai amar per gioco ,
E d ' amor il cor m'acceſi ,
Già m' allerta il dolce foco ,
E maggior ognor Gi fa .
Fra i piaceri, e fra i diletti
Oggi nacque il mio tormento :
Ma d'amare io non mi pento 2
Perchè fpero, alón pietà .
SCE NA III.
SCE NA I V.
Cor.
Fil E Amico vi fon :
ho ſchiavo ,
Cor. Vo' , che mi dite : bravo .
Fatt' ho l' aggiuſtamento .
Tutto tutto è finito ,
Fil. Oh che contento !
Cor. Volete udir gli articoli , ed i patti ?
Fil. Gibò .
Cor. Legger volete
La forma del contratto ?
Fil Oibo .
Cor. V’intendo .
Volete ſolamente
Il denaro contare ?
DS Fil
1
IL NEOLIGENTE :
Fil. Oiboi
Cor. Ma queſto
Signore , tocca a voi .
Fil. Eh lo faremo poi .
Cor. S' oggi non lo pagate ,
Rotro è il contratto , e in lite ritornare ,
Fil. Oggi ſi pagherà .
Cor. Saper volete
La ſomma ?
Fil. Oibo .
Cor. Ma come ſi farà ?
Fil Oggi venite , che ſi pagherà .
Cor. Oggi dunque verrà da voicol Conte ,
Fate che le monete ſiano pronte . ( patte ,
S CE N A V.
FILIBERTO folo
A Reticodi
Legger ſcritture, e patti ,
Oh che coſa nojoſa ! Palazziſti .
Avvocati , Notari ,
Che vocaboli amari! Oh benedetta
La vita negligente !
Oh che gran beila coſa è il non far niente ,
Leyarh dopo il Sole ,
I andar prima di quello
Nel letto a ripoſar ,
Queſta ſi può chiamar .
Vita beata
Chi faticar fi fuole ,
Conſuma il ſuo cervello ,
E al fine ha da crepar ,
Compiango a lavorar
La gente nata .
i
SCE :
ATTO TERZO ,
SCENA VI .
mi diſpiace
H quanto diſ
Paſqu Ha mermi guſtata Porporina !
Porp. ( Oh povera meſchina !
Or fon ſenza marito . )
Palg. ( D ' averla abbandonata io ſon pentito . )
Porp . ( Eccolo . Traditore ,
Con Aurelia attaccarſi. )
Palq. ( E ' quì . Crudel laſciarſi
Far giù da quel Zerbino ! )
Porp . ( Oh me infelice ! )
Paja. ( Oh povero Paſquino ! )
Porp . ( Far la pace vorrei , ma non conviene ,
Che la prima io fia . )
Pafq. ( Mi vien la fantaſia
Di chiamarla , ma temo un qualche oltraggio . )
Porp. ( Porporina fa cor . )
Paſq. ( Paſquin coraggio . )
Paſą. Serva .
Porp. Compatiſca , Signor , ( gli palla dinanzi .
Paſq. La compariſco .
Dove , padrona ?
Porp. Dove mi guida il piè .
Pala. E ' in colera con me ?
Porp. Parmi averne ragione .
Paſq. lo ho più ragion di lei .
Porp. Lei badi a 'fatui ſuoi , ch ' io bado a' miei .
Peſq. Bella coſa davvero :
Laſciar per un amante il ſuo marito !
Porp: Veramente polito !
Trovarſi un amoroſa ,
E abbandonar così la propria fpoſa !
Pala. L'ho fatto per vendetta
Porp. Ed io per far ſervizio alla Padrona ,
Paſa Con Aurelia ſcherzai , credilo a me .
Porp, Giuro , ch'io non amai altri , che te ,
Paiq. Dunque tu mi vuoi ben ?
Rorp. Pur troppo ingrato.
D 6 Palga
84 IL NEGL
IGEN
'Pala. Ed io fon di te fola innamorato . TE
Porp. Per altro ti ho ſentito ...
Paja. Ti ho veduca fra tanto ...
Porp Mi hai fatto ſoſpirare .
Pala Ho tanto pianto !
Porp. Briccon , così tradirmi ?
Pala. Via facciamo la pace .
Porp. Signor no .
Paſq. Signor și , Signor si.
Porp. Come la vogliam far ?
Pajq. Facciam così , ( s'abbracciano ,
Vita mia , mio bel teſoro ,
Per te ſmanio , per te moro .
Porp. Idel mio , mio dolce amore .
Per te in ſen mi brucia ilcorecore .,
Parg . Fammi un vezzo .
Porp . lo non ſo .
Fallo iu .
Pasan T'inſegnerò
Cara , cara
Porp . Bello , hello .
22 Ahi che amor con un martello
Mi fracaſſa in petto il cor ,
Porp . Deh 11en darmi gelcfia .
Pela. Pace è fatta , e pace fia .
a 2 Ho provata la gran pena !
Ho provato il gran dolor ?
SCENA VII .
SALA .
Ai quanti è ftipulato ?
Cor, Stamane fu firmato .
Dor. Queſto è del giorno d' jeri,
Cor. E che contiene ?
Dor. Un ampia donazione
Che fa di tutto il ſuo
Filiberto alla figlia .
Queſt' iſtrumento il giorno d ' jeri è fatto ;
Onde non val di queſto dì il contratto .
Cor. La lite tornerà...
Dor. Non ho paura .
So , ch' ell' è un impoſtura ,
( a File
Signor ſiete ingannato .
Cornelio , e Ser Imbroglio v' han gabbato .
Fil. Che ſiate benedetto ; e qual mercede
Poſlo darvi Signor's
Dor, Di voſtra figlia
A me baſta la mano ; e voi farete
Padron del voſtro , fino che vivete :
Fil. lo ſon contento .
liſ. fid io felice ſono .
Dor, Donatemi la deſtra , il cor vi dono ,
86 IL NEGLIGENTE :
Fil. Aurelia , andate toſto
Fuori di cala mia .
Aur, Poco m ' importa ;
Di già ſon maritata .
Cor. V'ingannate .
Se la roba non v'è più non vi voglio :
Non yall' obbligazione .
Aur. Voi mi ſpoſaſte ſenza condizione .
Voglia , o non voglia, alfin voftra fon io;
Cor. Ho fatto un bel guadagno da par mio .
Fil. Se ſperaſte goder , ſoffrite il danno
Sopra l'ingannator cade l'inganno .
Porp. Pierà, Signor Padron ,
Pala Miſericordia .
Fil. Siete quì diſgraziati ?
Ancor per queſta volta
Vi fiano i voſtri falli perdonati ,
Coro . Chilieto giubila ;
Chi triſto geme ;
Chi piange, e freme ,
Chi lieto ſta . *
Dolente è il core
Del traditore .
Ma l'innocente
Godendo va ..
BUONA FIGLIUOLA .
88
INTERLOCUTORI:
La MARCHESA Lucinda .
II CAVALIER Armidoro .
SANDRINA Lavoratrice .
TAGLIAFERRO Soldato ,
LA BUONA FIGLIUOLA
AT TO PRIMO .
SCE'N A PRIM A.
CECCHINA fola .
S Ç E N A 11 .
MENGOTTO e la suDDETTA .
SCE NA III.
S CE N A IV .
Il MARCHESE folo .
" S' C E NA V.
1
SANDRINA con due caneſtri di frutti , ed il SUDDETTO :
Sand. P Overina, il !
Faticar deggio così !
Lavorare , e coltivar ,
E le frutta ho da portar .
E ſon tanto tenerina ,
Poverina
Chi mi viene ad ajutar ?
Il Mar. ( Coftei amica è di Cecchina, lo voglio !
Confidarmi con lei . ) Sandrina , appunto
Ho biſogno di te .
and. Con queſto peſo ,
Trattenermi non vo ' .
Il Mar.
1
ATTO PRIMO..
93
Il Mar. Via , non ci vede alcun , t'ajuterò ,
( Leva a SandiCeſti dalle ipalle , e li pone interra ;
Sand, 10 credere conviene
Che il Padrone davver mi voglia bene .)
Il Mar. Dimmi ... ma pria ch'io paſſi
A confidarti il cuore ,
Vorrei ſaper ; ſe mai provaſti amore .
Sand. Dirò ... Così , e così ....
Il Mar. Dunque fai coſa è amore ?
Sand. Eh Signor si..
Il Mar. Sappi , te lo confido,
Ch'io ſono innamorato ,
E biſogno ho di te .
Sand. ( Eh già lo vedo ; è innamorato in me . )
Il Mar. Altri che tu , Sandrina ,
Mi potreſti ajutar .
Sand Us , Signore ,
Comandatemi pur, ſon di buon cuore.
Il Mar Amo .
Sand. L'avete detto .
Il Mar. Maſai qual ſia l'oggetto ?
Sand. Non ſo dire ..
Ma ... quaſi il mio cervello
Sel penſa , e l' indovina ... moſtrandoſi confolata :
Il Mar. Senti te lo confido . Amo Cecchina .
So che amica le fei ; fra voi ragazze ( Sand . fimortifica
Confidarvi ſolete ;
E a ragionar con te
Non avrà quel roſſor , ch'ella ha con me ,
Sand. Signore , vi dirò ...
Contadina fon nata,
Ma non mi piace far queſt imbaſciata .
Il Mar. Oh che ſciocco diſcorſo !
Si tratta d'un amica ,
Si tratta d'un padrone ,
E ti regalero .
Sand ( Mi voglio vendicar . Vi ferviro .
Il Mar. Poc' anzi le parlai,
Ma dir non terminai .
Tu , Sandrina , per me le parla un poco :
Dille che tutto foco .
Dille, che gli occhi ſuoi ...
Dille ,
LA BUONA FIGLIUOLA .
94Dille . che le vorrà Capir mi puoi.
E ' pur bella la cecchina !
Mi fa tutto giubilar .
Quando parla modeftina
Mi fa proprio innamorar .,
Quel bocchino , piccinino ...
Quegli occhietti si furbetti ...
Ah di più non ſi può far .
Ma tant'altre vanarelle ,
Che von far le pazzarelle ,
Non le poſſo ſopportar
Via le belle , via le brutte ,
Vadan tutte ,
Sol Cecchina voglio amar .
S CE N A. V I.
SCE :
NA OLA
LIU
96 LA BUO FIG .
SCE NA ; VII.
Il CAVALIERE ARMIDORO ,
SCE NA VI11.
SCE
Ά Τ Τ Ο PRIMO. 97
S C Ε Ν Α IX .
SC E N A X.
LA MARCHESA , E SANDRINA ;
SCE NA XI.
Le Mar. la sfacciata
A far ,
Ma per sfuggire col German l'impegno ,
Finger è forza , e ſimular lo ſdegno .
bec. Eccomi ai ſuoi comandi .
La Mer. Si , Cecchina .
Foſti sempre bonina , e lo farai ,
E un piacer , che ti chiedo , or mi farai :
Cec. Vuol, parlando così , mortificarmi,
La
ATTO PRIMO . 99
La Padrona ha il poter di comandarmi.
Le Mar, Afpafia mia Sorella
Brama una Giardiniera . Ella pregommi ,
Che io ti aveſſi al ſuo defir conceflo ,
E di cederti ad eſſa ho già promeſſo .
Cec. ( Povera me ! )
La Mar. Sollecita
Renditi al cenno mio ;
Cec. Dunque , Signora.,
Seco non mi vuol più .
Non ” è più cara la mia ſervitù .
La Mar. Sì , mi ſei cara . E ſe di te mi privo ,
Alfin ti mando dai congiunti miei .
Cec, Maio ... Padrona ... Voglio ftar con lei .
La Mar. Lo dici per amor ?
Cec Certo... Lo giuro .
La Mar. Dunque ſe dell'amore
Per la Padrona -tua vanti fincero .,
Moftra coll' obbedir , che diçi il vero ..
Cec. Signora mia ... Con voſtra permiflione ...
Lº ha ſaputo il Padrone ?
La Mar. Colle donne
Ei non ci deve entrare :
Vattene e non mifar più replicare ,
Cec. Obbedirò ; ma ſe il Padrone mio O
Le Mar. La Padrona ſon io ..
Cec. Non dico , ma l' andarmene di quà ,
Senza dirlo al Padrone, è inciviltà .
La Mar, Che giovane civile !
Vanne non replicare ,
0 , diſgraziata , ci farò portare . ( Ceccking refta
Trortificata , e piangente ,
S C E N A : XII. .
IL MARCHESE , E DETTI .
Ecchina
IL MARCHESE , e la MARCHESA .
SCE NA X IV .
LA MARCHESA Sola .
Comeniche difenmai!
Fu mio Germano ,, o pure una Megera ,
Che con aria ſe vera
Mi ragionò si audace !
Vucl far quel che gli piace !..
Perchè ? Con qual ragione ? ..
E intanto egli è cagione
Della rovina mia .
Dunque che deggio far ? Chi mi conſiglia ? ...
Ah no ! Non ſarà vero ,
Che la noſtra famiglia
Da un matrimonio vil refti macchiata .
Ed abbia una Villana per Cognata ,
Se fra ver che mio Germano
Dia la mano alla Cecchina ,
Me meſchina , che farò ?
Penſando a queſto caſo,
lo fremo già di rabbia , e di livore .
Se ben mi ſerpe al core
Un non ſo che di gelido veleno ,
E quafi dal dolore io vengo meno .
Perchè ſe tanti ſiete ,
Che delirar mi fate ,
Perchè non m ' uccidete ,
Affanni del mio cord
SCE NA XV .
E4 AT
194 LA BUONA FIGLIUOLA .
A :T TO SE CON D.O.
SCENA PRIM A ..
BOSCHETTO DELIZIOSO . 1
IL MARCHESE folo .
SCE
AITO SECONDO : 105
SCE NA III .
S CENA IV.
H povera Cecchina !
briccone !
Perchè aver geloſia del mio Padrone ?
Ah ſe lapelli almeno
Di liberarla il modo !
Ecco quà i Cacciatori .
(ſi vedono venire li Cacciatori.
Vi ſupplico , Signori ,
Se avete il cuor clemente ,
Di man degli Affaflini
Venite a liberar quell'innocente .
Cacciatori colle loro armi ſorprendono i Cuſtodi
di Cecchina , ed elli fuggono inſeguiti dai
Cacciatori medefimi, e nel fuggire cade ad
uno la ſpada di mano eľ abbandona .
SCENA V.
S CE N A VI.
E6 SCE ,
tos · LA BUONA FIGLIUOLA ,
SCE NA : VII .
2 SCE
ATTO SECONDO : 109
SCE ;
AT TO SECONDO
SCE NA IX .
LA MARCHESA fola ,
He riſolvo , che fo
SCE NA X.
CECCHINA , ed il MARCHESE .
Cee. Voglio andare , Signor . ( quaſ fugge.
11 Mar.
Cet. A gettarmi
A piè della Padrona
A chiederle perdono
Se degli ſdegni ſuoi la cauſa jo fono ,
Nl Mar. No , non andar .. Golei
E ' una donna furente
E colla tua bontà non farai niente .
Cec . Pazienza , proverò ,
Ele vuole ch ' io parta , io partird .
Finalmente fon ferva ; ella e padrona.
Il Mar, Cara Cecchina mia , tu ſei pur buona ;
Cec
112 LA BUONA FIGLIUOLA ;
Cec. Non è ver , ſon cattiva .
Se buona fofli ſtata
Non averei nel cuore
Dato ricetto a un inſclente amore ,
Il Mar. Come ? Inſolente chiami
Quell' amor ch ' hai per me ?
Cec. Si , Signor , cosi è .
Una povera ferva ,
Che abbia un po 'di ragione ,
Non ſi dee innamorar del ſuo padrone .
Ma io povera matta ,
Ma io ſenza penſar ... Bafta , l'ho fatta .
Il Mar Tutto quel , che faceſti , hai fatto bene ,
Pentirti non conviene ,
Anzi dell'amor tuo voglio premiarti ;
E a diſpetto di tutti io vo' (pofauti
Cec Spoſarmi? dolcemente ,
11 Mar. Si , carina .
Cec. Degna non ne fun io , Son poverina .
H Mar. Orst , ti opponi in vano .
Preſto dammi la mano . ( vuol prenderla :
Cec. Oh , Signor no . ( s'allontana ,
Il Mar. E che ti arriverà . ( la ſeguita ,
Cec. Dove marcando ? ( va ſchermendo per la stenza .
Il Mar. Dietro ti correrei per tutto il Mondo . ( la prende.
Cec, Via , laſciatemi ftare . ( ji scuote .
Il Mar, Sta zitta , non gridare . ( la tien jalda ,
Cec. Via di quà ,
Un po più di riſpetto , e di oneſtà , ( fi ſcioglie
Alla larga alla larga , Signore .
Io non vo' , che neſſuno mi tocchi:
Ah pur troppo , pur troppo quegli occhi
Mi hanno fatto una piaga nel cor .
Ahi miſera me !
Amor mi feri,
Rimedio non c'è .
Vi bafti così . ( il Marcheſe s' accofta .
No , vi dico , non vo' che l'affetto
Tradiſca il riſpetto , che vuol l'oneſtà .
Ceflate ... Laſciate ... Cosi non ſi fa .
( parte a
SCE ,
* TTO SECONDO 113 ,
SCE NA X I.
h Mar. A H E coſtei
ſon più ha non
mi che era innamor
incantato , ato i
SC EN A XII.
CAMPAGNÄ AMINA .
CECCHINA fola .
Avrò fra
Almen un quelle piante. Ah ſon si ſtanca
po di ripoſo
Di fofferir gl' inſulti
Della nemica forte ,
Che fon cottretta a defrar la morte .
Pria di morire almeno ,
Povera sfortunata ,
Se potefli laper da chi ſon nata .
Parmi che ſoffrirei
Ogni pena con pace , ogni dolore ,
Se abbracciar mi poteffe il genitore .
·Ma vano è il ſoſpirar , vano infelice
E ' il defio , che m' ingombra
Vo' ſedere a queſt' ombra . Almen venifle
A riſtorar queſt' alma
Di ſonno luſinghier la dolce calma . ( fieste ?
Vieni il mio ſeno
Di duol ripieno ,
Dolce ripoto
A confolar f addormenta ,
SCE
16 LA BUONA FIGLIUOLA :
SCEN A XIII .
SCENA XV .
Ravo , Signor
Quì come
Cec. Ahi dove ſono ? ( fi deſtano
Tagl, Feminina , che foler ?
Sand . Gli piace il buono .
Cec . Queſto Signore chi è ? Come fi appella ? ( a Sanda
Sand . Povera sfacciatella,
E' da te ſconoiciuto .
Eh non ſerve mentire .
Già vi ho veduto .
Cec . Non intendo , che dite ,
Sand. Oh brava in fede mia !
Così Voſſignoria ,
Bel bello in queſto loco
Colla ragazza ſi diverte un poco . ( a Taga
Tagl. Femmina coſa entrar ?
Cec. lo non ſo niente .
Sand. Eh già vi ho veduto .
Povera innocente !
Si , Signora , di laſsù
Si è veduto , che quaggiù
Col Soldato fortunato
Si badava a divertir .
Cec. Sventurata , io mi fognai .
Coſa dite ? Come mai ?
Ah mi fate tramortir !
Tagi. Queſta giovene ftar mia ,
E di qua tu paſlafia .
Star Patron di qua, fenir ,
Cec. Ma chi fiete ?
Tagl. Star Soldato ...
Sand , E ' un amante
Tagt
178 LA BUONA FIGLIUOLA ;
Tagl. Star mandato , ..
Sand. Si è veduto .
Tagl. Laſcia dir
Colonello ...
Sand . Non lo credo..
Tagl Mi mandato ...
Sand. Non è vero .
Tagl. Per trofar..
Sand, Non la che dir .
Tagl. Maledetra , laſcia dir .
Cec, Io non ſo ...
Sand . Lo ſo ben io .
Cec lo dormia ...
Sand . Celar non puoi .
Cec, Non ſo niente .
Sanda A chę mentir ?
Tagl, Maladetra , laſcia dir ,
Sand. Oh che ardita !
Che briccone !
Il Padrone
Lo ſaprà .
Cec. No n paventa
& 2
Tagalo
L'innocenza ;
L' infclenza
Finirà .
Il Mar. Ah Cecchina... E ' riſvegliata
Sarà tutta conſolata ,
Più timor non averà .
Cec. Ah Signor .
Sand. La sfacciatella ...
Tagl. Je ſtar quì ...
Sand. Colla ſua bella ...
Cec. Non ſo niente ....
Sand . E ' innamorata .
Tagl. Poferina ...
Sand . Era abbracciata ...
Coc. a 2 Non ė
Tagl. vero .
Sand . Signor sì.
I l'amico è questo gain
#Mar , Abbracciata , ( a Sand.
Sand.
ATTO SECONDO :
Sand, Si , Signore . 119
Il Mar, Colli amico ?
Sand. Ella è così . ( come ſopra ,
IL Mar. Coll' amico ?
Sand. Caſtigatela . ( come ſoprad
Il Mar, Abbracciata ?
( come ſopra ,
Sand. Via cacciatela . (il Marcheſe reſta foſpeſo .
Gec.
Tagl. ) a 3 Coſa penſate ? Che dirà ?
Sand.)
Il Mar. Mia Signora , non m ' importa ,
Il Soldato fo chi è ,
E ſe non importa a me ,
Non vi avete da ſcaldar . la Sanda
Sand. Bravo , bravo .
Tagl. Viva , viva .
Cec. Il Soldato vada via . ( al Mar,
Il Mar. Anzi voglio che ci ſtia ,
E di gua non ha d'andar . a Sanda
Sand. Buon prò faccia Padron mio , ( al Mar ,
Buon prò faccia al Corazzier . ( a Tagl.
Il Mar. )
4 2 Infolente , temeraria .
Tagl. )
Sand. Queſta quì la vo goder .
Il Mar. Mano a me . ( prende la mano a Cecchina ;
Ceç Signor no .
Il Mar. lo comando,e cosi vo'. ( Tagl. prende la mano a Ceci
Sand , Bravo , bravo , dividete . ( ad Mar,
Il Mar.) Via tacere , diſgraziata .
dar.)4 2 Riſpettate quefta qui .
Tagl.
Sand . Bravo , bravo , Signor si .
Il Mar - - Lon
Cecchina goderà .
Tagl.
Sand . Uh che rabbia ch ' ho nel petto .
42
Cec , Che diſpetto che mifa !
( il Mar. , e Tagl. conducono via Cecching ,
AT :
1
120 LA BUONA FIGLIUOLA .
A TTO TERZO ,
SCENA PRÍM A.
Sand
S ' Sig nori, vi dico ;
una cola da ridere . Il Padrone .'
E tanto di Lecchina innamorato 2
E poi la laſcia andar con un Soldato .
Cav, Convien dir , che non l' ami .
La Mar. O che penſando
Un po meglio il Marcheſe ai caſi ſui,
Voglia ſtaccarſi, e maritarla altrui.
Sand. Vi dirò io , Signora ,
Quello che consien dir ; m'accorderete ,
Ch'ella è la verità ;
Gli uomini non mantengon fedeltà . ( partei
SC E N A II.
S C Ε Ν Α III. 3
LA MARCHESA , ed il CAVALIERE .
s C E N A I y.
SCE NA V.
mi
Sand. R dheil Padrondica il vero .
Meng . E' ver Sandrina ,
Quel che ho ſentito a dir ?
Sand, Cola intendefti ?
Meng Che il Padron da Cecchina
Siaſi già diftaccato ,
Che una Dama ſpoſare ha deſtinato :
Sand. Quel che ti poſſo dir , Mengotto, è queſto ,
Ch' egli ſpoſa Cecchina , e lo fa preſto .
Meng. Ma ſe ...
Sand. Chi te l' ha detto ?
Meng . Il diſſe or ora
Il Cavalier , che ſpoſa la Signora .
Sand,
ATTO TERZO : 123
Sand. Non è vero : il Padrone innamorato
La ſorella deride , ed il cognato ,
Meng. Oh povero Mengotto !
Sand. Poverino !
Tu reſti ſenza amante : in caſo tale
Non potreſti di me far capitale ?
Meng. Mi prendereſti tu ?
Sand . So , che nol meriti ,
Che ſei un traditore ,
Ma ... Si potrebbe dar , Son di buon .core .
Son tenera di paſta ,
Son docile di cuor .
Una parola baſta 9
Mi baſta un po á amor..
Oh povero Mengotto ,
Barone , furbachiotto ,
Lo ſo , che non lo meriti ,
Ma tivo' bene ancor . ! ( pacte
S CENA V 1.
MENGOTTO ſolo .
SC E N A VII .
IL MARCHESE , E TAGLIAFERRO :
SCE :
Α. Τ Τ Ο TERZO : 125
. SCENA VIII .
SCE
128 LA BUONA FIGLIUOLA
6
S CE N A IX .
S CE N A X.
IL MARCHESE , E DETTI ,
SCE
ATTO TERZO , 129
SCENA ULTIMA .
DELLA LUNA .
132
INTERLOCUTOR I.
BUONA FEDE .
LISETTA Cameriera .
CEcco Servitore di
ERNESTO .
DELLA LUNA .
A T T O PRIMO .
Ś ĆENA PRIM A.
S CE N A II .
B.1; S. puol
Si , ve nga , mi fa grazia .
B. F. Servo , Signor Ecclitico ;
In che coſa ſi Ita lei divertendo .
Eccl. Nella fpeculazion di varie ſtelle ,
Stavi
ATTO PRIMO . 135
Stav or conſiderando
L'analogia , che uniſce
Alle fiſſe l' erranti ,
Al capo di Meduſa il can celeſte ,
Alcuore del Leon la ſpiga doro ,
Ed all' Orfa maggior l'occhio del Toro .
8. F. Oh belliſſime coſe !
Anch'io d' aſtrologia fon dilettante ;
Ma quel , che mi dà pena ,
E’il non faper trovar dottrina alcuna i
Che mai ſappia ſpiegar cos' è la Luna .
Eccl. La Luna è un corpo diafano ,
Che da' raggi del Sol è illuminato ;
Ma in quel bel corpo luminoſo , e tondo ,
Che credere vi ſia ' V'è un altro Mondo ,
B, F. Oh che coſa mi dite !
Colà vi è un altro Mondo ?
Ma coſa ſon quei ſegni ,,
Che ſi vedon nel corpo della Luna ?
So , che un giorno mia Nonna ,
La qual non era ſciocca ,
! Midiſſe , ch' ella avea gli occhi , e la bocca .
Eccl. Sciocchérie, ſcioccherie. Le macchie oſcure,
Son del Mondo Lunar colline , e monti .
Non già monti faffoſi ;
Come da noi veggiam , ma ſon formati
D'una tenue materia ,
La qual s' arrende , e cede
Alla preſſion del piede ;
Indi s'alza bel bello , e non ſi ſtacca .
Onde l'uomo cammina , e non ſi ſtracca ,
B. F. Oh che bel Mondo ! Ma ditemi, amico
Come ſiete arrivato
A ſcoprir cofa tale ?
Eccl. Ho fatto un Canocchiale ,
Che arriva a penetrar cotanto in dentro
Che veder fa la ſuperficie , e il centro .
Individua non ſolo
I Regni , e le Provincie ,
Ma le caſe , le piazze , e le perſone ,
Col mio Canocchialone
Poſſo veder laſsù per mio diletto,
Spor
136 IL MONDO DELLA LUNA ,
Spogliar le donne quando vanno a letto ..
B. F. Oh belliſſima coſa !
Ma dire non potrei ,
Caro Ecclitico mio ,
Col voſtro Canocchial veder anch ' io ?
Eccl. Perchè no . Benchè io ſia
Solo inventor della mirabil arte ,
Voglio , che ancora , voi ne ſiate a parte ..
B.F. Obbligato vi ſono , e vi farò :
Vedrete per voi coſa farò .
Eccl. Nella Specula entrare ,
Nel Canocchial mirate .
Coſe belle vedrete ,
Cole rare , per cui voi ſtupirete ,
B. F. Vado , e provar io voglio ,
Se con quel Canocchial si lungo, è tondo
Alla Luna poſs' io vedere il fondo .
Ma chi fon que' Signori,
Che dove io deggio entrar vengono fuori?
Eccl. Sono Scolari miei ,
Amanti della Luna come lei.
SCENA III.
SC EN A IV .
la vo
caccia
rrei , non fo alle ſue monete ;
Eccl. 1 Ma fe potefi,
,
La ſua figlia Clarice ,
Cuſtodita con tanta geloſia ,
Torla dalle ſue mani', e farla mia .
Ern . Amico , vi ſon ſchiavo .
Eccl. Servo , Signor Erneſto .
Cecc. Riveriſco
Il Signor Segretario della Luna ,
Eccl, Sei pazzo , e tal morrai .
Ern . Veduco uſcire
Ho dalla voſtra cafa
H Signor Buona Fede . E ' voſtro amico ?
Eccl. Amico , ed amicone
Della mia ſtrepitofa profeſſione .
Ern . Egli ha una bella figlia .
Eccl. Anzi n'ha due .
Cecc . Anzi raſſembra a me ,
Che colla cameriera n ' abbia tre .
Ern , Son di Flaminia amante .
Eccl. Ed io Clarice adoro ..
Cec. Per Liſetta ancor io ſpaſimo, e moro
Ern . L'ho chieſta a Bonafede ,
Ed ei me l'ha negata .
Eccl. Spera di maritar le proprie figlie
Con Principi d'altezza .
Cecc. E così ſpera
A un Conte maritar la Cameriera :
Eccl. Corriſponde Flaminia all' amor voſtro ?
Era . Mi ama con tutto il cor .
Cecc. La mia Liſetta
Per le bellezze mie par impazzita :
Eccl
IL MONDO DELLA LUNA :
Ecci. E clarice è di me pur invaghita .
Ditemi , vogliam noi ,
Rapirle a queſto pazzo ?.
Ern . Il Ciel voleſſe !
Eccl. Secondaremi dunque , e non temete .
Cecc. Un ottimo mezzan fo , che voi ſiete ,
Eccl. Di denar come ſtate ?
Era . Quando occorra ,
1
lo voteçè l? Erario .
Cecc. lo facrificherò tutto il ſalario .
Eccl. Andiamo ; Ho un Machinita ,
Che prodigi la far . Con il mio ingegno
Oggi di tar m'impegno ,,
Che il Signor Buonafede, o ſia baggiano ,
Le tre donne ci dia colla ſua mano...
Gecc. Oh bravo !
Ern # come mai ?
Eccl. Tutto ſaprete .
Preparate menete ;
Preparate di far quel, che dirò ,
E la parola mia vi manterrò .
Un poco di denaro
E un poco di giudizio
Vi vuol per quel ſervizio ;
Voi m ' intendete già .
Contento voi ſarete
Ma prima riflettete
Che il ftolido , e l' ayaro ,
Mai nulla, ottenerà .
SC EN A V :
ERNESTO , E CECCO .
Oftui dovrebbe al certo
Cec .
Ern . E a che motivo ?
Cec. Perchè a far il mezzano
Fgli non ha difficoltade alcuna ,
Ed è queſto un meſtier , che fa fortuna ,
Ern . Tu dici male ; Ecclitico è fagace ,
E ſe in ciò noi compiace
Il
ATTO PRIMO ; 141
Il fa , perchè Clarice ei ſpera , e l'ama .
Cec. Ho inteſo , ho inteſo. Ei brama
Render contenti i defiderj ſuoi,
E vuol far il piacer pagar a noi .
Ern . Orsù taci , e rammenta
Chi son io , chi ſei tu .
Cec, Per cent'anni , Padron , non parlo più .
Ern. Vado in queſto momento
Denaro a proveder . Tu va , m'attendi
D ' Ecclitico all'Albergo , ove domani ,
Mercè il di lui talento ,
Spero , che l' amor mio ſarà contento..
Begli occhi vezzofi
Dell' idolo amato
Brillanti amoroſi ,
! Sperate, che ilfato
Cangiar ſi dovrà .
Bei labbri ridenti
Del viſo , che adoro..
Sarete contenti ,
Che il noſtro riſtoro
Lontan non ſarà ."
S CE N A VI .
Cecco ſolo .
SCE NA V 11 .
venite , Germana ,
Clar. E anciata su quella Loggia ,
A goder della notte il bel ſereno ,
Flam . Se il Genitor auſtero
Ci ritrova colà , miſere noi .
Clar. Che badi a fatti ſuoi
Ci vuol tener rinchiuſe ,
E dall'aria difeſe ,
Come foſſimo noi tele di ragno :
Flam . Finchè noi fiam ſoggette
Al noſtro Genitor convien ſoffrire..
Clar. Ma io per vero dire ,
Stanca di queſta foggezion nojoſa ,
Non veggo l'ora deſſere la ſpoſa .
Flam . E quando farem {poſe
Avrem di ſoggezion finiti i guai ?
Anzi ſarem foggette più che mai .
Clar . Eh ſorella , imariti
Non fon più tanto auſteri
Aman la libertade al par di noi ,
Ed abbada ciaſcuno a fatti ſuoi.
Flam . Felici noi , ſe ci toccaffe in forte 1
Un marito alla moda .Ahſventurate , .
Se un geloſo, ci tocca !
Clar. In pochi giorni 1
O ch' io lo guarirei ,
O che al mondo di là lo manderei ,
Flam . Vorreſte forſe, avvelenarlod
Clar. Oibo
Ma il ſegreto io ſo
Con cui queſti gelofi
Dalle
ATTO PRIMO :
MS
Dalle donne fi fan morir rabbioſi ,
Flam . Se l' accordaſſe il Padre ,
Spererei con Erneſto eſſer felice.
Clar. Lo ſpererei anch ' io
Con Ecclitico mio .
Flam . Quell' Ecclitico voſtro
E' un uom , ch' altro non penſa ,
Che contemplar or l'una , or l'altra Stella .
Clar. Queſto è quello , ſorella ,
Che in lui mi piace più .
Finchè ei penſa alla Luna , ovvero al Sole
La ſua moglie farà quello , che vuole ,
Flam . Ma il Genitor jo temo
Non vorrà ſoddisfarci ,
Clar. Evvi in tal caſo
Un'ottimo eſpediente .
Maritarci da noi ſenza dir niente ;
Flam , Ciofo , che non convien a onefta figlia .
Ma ſe amor mi conſiglia,
E il Padre a me li oppone ,
lo temo , che all' amor ceda ragione ,
Ragion nell alma ſiede
Regina de' penſieri
Måſidifarma,e cede ,
Se la combatte amor .
E amor le occupa il Trono
Di Re ſi fa tiranno ,
E ſia tributo , o dono
Vuol tutto il noſtro cor .
3
S CE N A V III :
Rava ,
V'
Che non uſcite dalla voſtra fianza .
Clar. Ed io tant' altre volte
Mi fono dichiarata .
B , F. E ben bene, fraſchetta ,
So io quel , che faro .
Clar, Si , caſtigatemi;
Caca
144 IL MONDO DELLA LUNA
Cacciatemi di cafa ,, ie , maritatemi ,
B. F. Se io ti maritalli
Non caſtigherei te , ma tuo marito .
Nè caſtigo maggior dar gli potrei ,
Quanto una donna pazza , qual tu lei.
Clar. lo pazza ? V'ingannate .
Pazza farei qualora
Mi laſciaſſi un po troppo intimorire,
E aveſſi per riſpetto a intiſicchire ,
Son fanciuila da marito ,
E lo voglio , già il ſapete ,
E ſe voi non mel darete ,
Da me fteffa il prendero .
Ritrovatemi un partito ,
Che ſia proprio al genio mio,
O laſciate , farò io ,
Se lo cerco il troverà ,
S CE N A IX .
B. mandarla potefli
B.F. Semandanla. Luna, avrei ſperanza
Caſtigata veder la ſua baldanza .
Liſ. Serva, Signor Padrone..
B. F. Addio Liletta .
Liſ, Vuol cenare ?
B. 2. E ' anco preſto , aſpetta un poco .
Liſ. Ho pofta già la panatella al foco .
B. F. Brava , brava , Lifetta , oh le ſapeſti
Le belle coſe , che ho vedute ?
Liſ. E coſa
Ha veduto di bello ?
B, F. Ho avuta la fortuna
Di mirar dentro al tondo della Luna ,
Liſ. ( Ecco la ſua pazzia . )
B. F Senti , può darſi...
Sai , che ti voglio ben . Può darſi ancora ,
Se tu mi fei fedel , ſe non ricuſi
Di darmi un po d'ajuto ,
Ch' io ti faccia veder , quel che ho veduto ,
Lis.
AT TO PRIMO :
Lif. Sapete pur ch' io ſono
Voſtra ſerva fedele, e ſe mi lice ,
Veftra tenera amante .
( Invaghita , però ſol del contante . )
B. F. Quand'è cosi , mia cara ,
Della ventura mia ti voglio a parte :
Vedrai d ' un uomo l arte
Quanto può , quanto vale ;
Le prodezze vedrai d'un Canocchiale :
'Liſ, Vorrei , che un Canocchial fi deſſe al mondo
Con cui vedeſte il fondo
Del mio povero cor , che ſol per voi
Arde d'amore e fede .
( Egli è pazzo da ver , ſe me lo crede. )
B. F. Per rimirar là dentro
In quel tuo cor . fincero
(
Serve di canocchial il mio penſiero .
Vedo , che mivuoi bene ,
Vedo , che tu ſei mia .
Lis. ( Ma non vede , che queſta és una pazzia : )
B.F. Doman ti vo' menar dal bravo aſtrologo ,
Vedrai quel , che ſi pratica laſsù
Dalle donne da ben , come fei cu .
Liſ. Una donna , come me
Non vi tu , nè vi farà
Io ſon turt' amor , e fe ,
lo ſon tutta carità .
Domandate a chi lo fa ,
Si , ch'è vero , ognun dirà .
lo malizia in ſen non ho ,
Sono ſtata ognor così ;
Poche volte dico no ;
Quando poſſo , dico si
Ma lo dico , già fi la ,
Salva ſempre i oneſtà ,
SCE NA X.
Lif. :
Ecci, Oh che fortuna !
B. F. Vo nel Mondo della Luna :
Lif 4 !
B.F. Oh 'che guſto , oh che diletto !
Eccl. Viva , viva , oh che fortuna ..
Clare 3a 2 Muore , muore , .
Lil.
B. F. Cara Luna , e
Vengo , vengo , vengo a te . ( s'addorm :
) 4 2 Muore , muore, preſto , preſto .
Liſ.
Qualche ſpirto troverò .
Preſto , preſto tornerò . ( partono
Eccl.' Il bon fonnifero .
Gli offuſca il cerebro .
Portar dagli uomini
Via lo farò .
Fabrizio , Proſpero , ( vengono 2. ſervi ;
Su via prendetelo ,
E là portatelo
Nel mio Giardin . ( portano via B. F
G3 Nel
IL MONDO DELLA LUNA ,
350
Le donetornano ,
E fi diſperano ,
Perchè già credono
Morto il meſchin . ( torn . Cler. , Ltd
Clar, Povero Padre , ahi che morì .
Lir. Ahi , che di vivere toſto fini .
Eccl. No , non piangere , non è così .
Clar.
Lif. ,
Ahi , che tormento , ahi che mori .
Eccl. Fe Teſtamento , eccolo qui .
Clar.
Lil 4 2. Ahi , che tormento , ahi che mori !
Eccl. Laſcio a Clarice fei mille cudi ,
Se di ſpoſarſi riſolverà .
Clar, Era mortale , queſto ſi fa .
Eccl. Laſcio a Liſetta cento ducati
Quando il marito ritroverà .
Lil. Era aſlai vecchio , queſto fi fa .
Eccl. Povero vecchio , più nol vedrete :
Clar.
4 2 Ahi che tormento , che voi mi date ,
Lif.
Eccl. to Pronta è la dote , le la volete .
Lil. Mit fate ridere , mi conſolate ,
Clar,
a 2 Viva chi vive ;
Lif (
a z Chi è morto , è morto ,
Dolce' conforto ,
La dote farà .
SCENA PRIMA .
Ecc. E celui
Nel Mondo Bonafede
della Luna . Egli ancor dorme ;
E quando fia deſtato
Efter non crederà nel mio Giardino ,
Ma nel Mondo Lunare
Fra le delizie peregrine, e rare .
Ern. Ma Flaminia , e Clarice ,
Son del tutto avviſate ?
Eccl. Il tutto fanno ,
E a ogni noſtro diſegno aderiranno :
Lifetta nulla fa , ma non importa ,
Con un altra invenzione
Farò , ch' ella ſi creda
Nel Mondo della Luna traſportata .
Ella è da Cecco amata ,
E Cecco la defia ;
E acciocch'egli aderiſca alle mie voglie
Gli ho promeffo , che lei farà ſua moglie,
Ern . Flaminia ſarà mia .
Eccl. E mia ſarà Clarice .
Oggi ciaſcun di noi farà felice .
LeMacchine ſon pronte .
Son pronti i giuochi, i ſuoni , i balli, e i canti ,
Coſe che pareran prodigj, o incanti .
Ern. Ed io per eſſer pronto
A foftener la mia caricatura ,
Vado toſto a cambiar ſpoglie , e figura , ( parte
G4 SCE
152. IL MONDO DELLA LUNA :
SCENA 11.
Eccl.
Tempo è di riſvegliarlo
Con queſto fal volatile
Sciogliendo i ſpirti, che filfati ha l'oppio ,
In le ritornerà . ('gli pone un vaſetto ſotto le narici.
B, F. Flaminia ...
Eccl. Ei chiama
La figliucla,fra ilſonno , e la vigilia..
B. F. Ei Clarice ... Liſetta ...
Ecil. Ora ſi va ſvegliando .
B. f :: EhkDove ſono ? ( alza bel bello ,
Ecci. Amico .
B. F. Olà chi fete .? .
Eccl. Che ! Non mi conoſcete ?
Non ravviſate Ecclirico ?
B. F. Voi quello?
Eccl. Sì , quel ſon io ..
B. F. Ma dove ,
Dove , amico fiam noi?
Eccl. Dové la forte tutti i beni aduna , 3
Nel belliſſimo Mondo della Luna .
B. F. Eh ! mi burlate ?
Eccl. E non ve n'accorgere .
Dello ſplendor , che fa più bello il giorno ?
Dell' aria ſalutar, che ſpira intorno
B. F. E' vero . Oh che bel giorno !
Oh che aria dolciffima , e foaye ! .
Eccl. Mirate a voftri piedi
Dal bel terren fecondo
Naſcer le roſe ,.e i Bigli. vedone a spuntar i fiori .
SCE NA IV .
. BONAFEDE folo .
S CE N A V.
Milmente
B. F. UM i voftramMa
' eſ
inchino
tà .
Cecc. Chi ſiete voi ,
Che indrizza i ſuoi ſaluti
Alla Maestà noftra , e non a noi ?
B. F. Perdoni , io fo all' uſanza
Del Mondo fublunar , dove ſon nato ?
Cecc, Si , sì , for informato ,
G6 Che
IL MONDO DELLA LUNA ..
Che là nel voſtro Mondo
Trionfa l'albagia ,
Ne di titoli maine careſtia :
B. F. Dice ben ... Ma che vedo !
Quivi il Signor Erneſto ?
Em . Vingannare .
lo Stella fono , ed Efpero m'appello ; ;
E quando il Cielo imbruna
Efco primiera a vagheggiar la Luna
Sortito avrà l'influſto
Quel, ch' Erneſto s'appella' ,
Dalla coſtellazion della mia Stella .
B: F. Io non ſo che mi dir ; voi turto Erneſto
Certo raſſomigliate ..
Cecc . Non vi maravigliate ,
Che nella noſtra corte abbiamo noi «
Un buffon , che ſomiglia tutto a voi . .
B : F. Grazie a voſtra bontà del paragone ,
Ma io per dirla - a -lei , non ſon buffone'a .
Cecc. E pur nel voſtro Mondo
Chi ſa far il buffone, è fortunato . .
B. F Cappari! Egli è informato .
Cecc. Or, che vi pare :
Vi piace il noitro . Mondo ?
B. F. In f.de mia
A chi un Mondo sì bel non piaceria ??
Ma per eller contento
Una grazia , Signor., ancor..vi chiedo ..
Erco. Chiedete pur , che tutto io vi concedor
B.F; Ho due figlie , e una ſerva .
Vorrei .'
Cocc, Gà y ho capito ,
Le vorreſte con voi . ,
Andrà , per conſolarle
Una Stella Cometa.ad invitanley
B. F. Ma le Stelle Cemete
Portan cattivo augurio . ,
Gecc. Oh gente pazza
Del Mondo kiblunar ! Poichè le ſtelle :
Conoſcer preendete ,
E voi ſteſſi, laggiù non conoſcete •
2. F. Ha ragion ; ha ragion , non ſo che dire ,
Cecca
ATTO SE CON B 0 :. 157
Cécc. Io le farò venire ;
Ma però con un patto ,
Che vo' ſenza recarvi pregiudizio
La voſtra Cameriera al mio ſervizio ,
B. F. Ma Signor ...
Cecc. Già lo ſo ,
Che ſiete innamorato : 1
In quei begli occhj ſuoi ,
Ma queſta volta la vogliam per noi
B. F. Dunque. lei l' , ha veduta ?
Cocc. Signor si
Una macchina abbiatno ,
Da cui ſpeſſo vediamo
Quel che ſi fa laggiù nelbaſſo Mondo ;
E il piacer più giocondo
Che aver poſſano i noſtri occhj lunari,,
El.il. mirar le pazzie de? voſtri pari. ,
Un' avaro ſuda , e pena , 1
E poi crepa , e ſe ne va ..
Un fuperbo , ſenza cena ,
Vuol riſpetto , e pan non had .
Un.gelolo è tormentato ,
Un corrente è criticato .
Quaſi tutti al voſtro Mondo
Siete pazzi in: verità .
Chi foſpira per amore ,
Chi delira per furore
Chi ſta bene que vuol ſtar male,
Chi ha gran fumo , e poco ſale ,
Al roveſcio tutto va .
Siete pazzi in verità .
( fale nelſuo Carro , e parte col ſeguito ,
SC E. Ni Ai V
BONAFEDE , ed ERNESTO ,
نیم
Ern. W7Oi avete due figlie ? »
B. F. V : Signor sì ,
Ern , Fanciulle , o maritate ?
B. F. Son ragazze
E non ho ancora lor dato marito ,
Per
158 IL MONDO DELLA LUNA .
' Perchè non ho trovato un buon partito :
Em . Avere fatto ben . Nel voſtro Mondo
Due cattivi mezzani
Soglion far qualche volta i matrimoni :
Uno è il capriccio , e l'altro è l' intereffe :
Dal primo ne provien la ſazietà ;
Dal ſecondo la nera infedeltà .
B, F. Vufſignoria favella 1
Come appunto parlar deve una Stella ,
Ern . Qui non v'è alcun , che dica
Di morir per l'amata ;
Non v'è alcun , che ſia fido ad un ingrata .
Non vedrete chi voglia
Nella taſca portar ampolle , o aſtucchi
Con ballaini, o ingredienti,
Utili delle donne a ſvenimenti .
B. F. Ma , ſe ſvien una donna .
Come la ſoccorretes
Ern Accoſtumiamo
Una corda portare , quando fiano
Tali caricature
Le facciam rinvenir con batriture ,
B , F. Queſto , per vero dire ,
E ' un perfetto Elifire .
Em , E ' un Eliſir , che giova ;
E credetelo a me che, il ſo per prova .
Qualche volta non fa male ,
Il contratto , ed il rigore.
Sempre pace , ſempre amore
Fa languire anco il piacer .
Quando poi ceffa lo ſdegno
Sente il cor maggior diletto ;
Più vigor prende l' affetto ,
E moltiplica il goder .
SCES
ATTO SECONDO :
SCE NA VII .
O reſto ftupefatto .
I Queſto è un Mondo allai bello , aſſai ben fatto i
Cantan sì ben gli Augelli ;
Suonano gli Arbolcelli ;
Ognun balla , ognun gode ;
Ognun vive giocondo ;
Uh che Mondo felice ! Oh che bel Mondo !
Me lo voglio goder . Vo' andar girando
Per queſta , ch' eſſer credo
La principal Città
Non lo sabbia d'andar dil , o di quả .
( l Eco riſponde da varie parii .
Eco , Di quà , di quà , di quà .
B, F.Oh queſta sì, che è bella !
Ognuno a ſe mi appella .
E mi ſento a chiamar di quà , e di là .
Eco . Di là , di là , di là .
B. F. E ſiam ſempre da capo .
Vorrei venire , e non vorrei venire ;
Sono fra il sì , ed il no ,
Eco . No , no , no , no , no , no .
8. F. No di quà, no di là.
Dunque reſterò quà
Sempre fermo cosi .
Eco . Si , si , si , si , si , si :
B. F. Ah ah v ho conoſciuto ,
Signor Eco garbato .
Oh che piacer giocondo !
Oh che ſpaflo , oh che ſpaſſo ! Oh che bel Mondo !
Che Mondo amabile
Che impareggiabile
Felicità !
Gli alberi fuonano ;
GI'Augelli cantano ,
Le Ninfe ballano ,
Gli Echi riſpondono ,
Tutto
166 IL MONDO DELLA LUNA ...
Tutto è godibile,
Tutto è beltà .
Che Mondo amabile ,
Che impareggiabile
Felicità ! ( parte
S : C. E NA : VIII.
S : G. EN A1 IX :
S CE N A.
SCE
166 * IL MONDO DELLA LUNA ,
SCE NA XI.
SCE NA XII .
SCENA X ILI.
. SCE :
ATTO SECONDO 169
S Ç E N A X I V.
AT
ATTO TERZO ,
SCENA PRIM A.
LISETTA.con Paggi .
Là Paggi, Staffieri,
,
Datemi da ſedere . Ricordatevi,
Ch' io ſon la Monarcheſſa .
Vogl' effer ubbidita , e riſpettata ,
E le farete ben vi ſarò grata .
Sopra tutto avvertite
Di nulla riportarmi
Di quel, che fa il mio ſporo ,
E nulla lui mai riportar di me.,
Mentre ogn' uno di noi penſa per ſe :
Avete a dormir poco ,
Avete a mangiar freddo .,
E nell' ore dell' ozio
Vo ' che l' Aſtrologia tutti ſtudiate ,
Acciò ſaper pcffiate
Quello , che far vi tocca ,
Senza che a comandarvi apra la bocca .
Se qualchedun ſoſpira
Per le bellezze mie , ditelo in modo
Di non farmi arroflir Se la fortuna
Ajutar vi vorrà con delle mancie ,
Un occhio ferrerò .,
Nè la voſtra fortuna impedirò .
Ma che vedo ? Son qui le mie Padrone ?
Che Padrone ? Son io la Maeſtà ;
Mi metterò in contegno , e gravità .
H 2 SCE
IL MONDO DELLA LUNA :
SCENA II.
Ivertiamoci
Elam . Dive rtiamoci un poco . ) ( a Chori
Che il ſognato piacer ſi gode in pace . )
Flam . ( Facilmente li crede a quel che piace . )
Lil. ( Che dicono ? Che fanno ? )
All'uſo femminil mormoreranno . )
Flam . Signora , mi conſolo
Della voſtra fortuna .
Liſ. Vi ringrazio .
Clar. Me ne conſolo anch'io .
Viva voſtra Maeſtà .
Lil Ragazze addio .
Flam . Si ricorda , Signora ,
Quand' era noſtra ſerva ?
Liſ. State zitta .
Del noſtro primo Mondo mi ſcordái ;
Come ſe non ci foffi ftata mai .
Clar. Queft è ' uſo comune ;
Chi forte ha migliorato
Non ſi ricorda più del primo ſtato :
Lif. Come vi piace ilMondo della Luna
Flam . E ' bello , è bello aſſai .
Lif. Sediamo un poco .
Clar. Lei ci fa tropp' onore .
Lis. Si , si , vi voglio far queſto favore :
Flam . E ridicola in vero . )
Clar. ( lo me la godo . )
Mi favoriſca , lei
E' proveduta ancor di Cicisbei ?
Liſ. Oh che diamine dite ?
Oggi ho preſo Marito .
Clar. In queſto Mondo ,
Per quel , che m ' hanno detto
Inſegna della Luna il Galateo
Eſſere poſto in uſo il Cicisbeo ;
Flam . Quell' è comune uſanza ;
E lwia il non averlo una increanza ;
Liſ.
ATTO TERZO :,
173
Lis. Ma il Marito ?
Clar, ll Marito
Fra i lunatici umori il più corrente ,
Tacerà , foffrirà , non dirà niente .
Flam . Il Lunar Cicisbeo
7 Pria che ſiate levata
Verrà a bever da voi la cioccolata
Lif. E il Marito :
Clar. E il Marito
Col medeſimo gioco
Andrà a beverla anch ' egli in alcro loco :
Lif. Ma io , che ſon novella
Trovarmi non ſaprei
Di queſti Cicisbei .
Clar. Fate così ,
Ditelo al voſtro ſpolo
Un marito amoroſo
Alla moglie prudente
Trova egli ſteſſo il Cavalier fervente :
Un Parigin , che ſerva
Per mera civiltà ,
Col ſuo ſervir conſerva
Le leggi d'oneſtà .
Guardatevi da quelli ,
Che voglion comandar ,
Già lo , che m ' intendete ,
Nè voglio mormorar .
Vi baſti un ſolo laccio ,
Che è quel del voſtro ſporo .
Fuggite il duro impaccio
D'un Cicisbeo geloſo .
Se docile è il ſervente ,
Si puole ſopportar .
Ma quando è impertinente ,
Si manda a far ſquartar .
H 3. SCE
174 IL MONDO DELLA LUNA .
SCE NA II .
FLAMINIA , 6 LISETTA .
SCENA IV .
LISETTA fole .
SCE NA V.
SCENA ULTIMA:
TUTTI .
L. A
BUONA FIGLIUOLA
MARITATA .
.
1 &2
INTERLOCUTORI :
MENGOTTO Contadino .
IL CAVALIER Armidoro :
TAGLIAFERRO Corrazziere :
LA BUONA FIGLIUOLA
MARITATA .
AT TO PRIMO .
SCENA PRIM A.
CAMERA .
!
ATTO PRIMO 185
In così pochi giorni ,
Che ſiete maritato
Avete in ſdegno il voſtro amor cangiaro?
Cav . Eh Marianna cariſſima
Quando ſi fa all'amore ,
Abbiamo un vel dinanzi agli occhi , e poi
Paſſati i giorni dei primier diletti ,
Ragion li defta , e ſcopronfi i difetti.
La Mar. ( Tollerar più non poſſo ... )
( in atto di avanzarf .
Sand. ( Ah no . Non fate . ) ( trattenendola .
Mar. Na di che vi lagnate ?
Che diſguſti vidiè la voſtra ſpoſa ?
Cav , Non la poſſo foffrir cosi geloſa .
Mar. Non so , che qui vi ſia
Ragion di geloſia. Fin che qui ſiamo ,
In armonia viviamo
E in pace fra di noi.
Cav. E' geloſa mia moglie anche di voi .
Mar. Dime ?
La Mar. No , non è vero . ( avantandoſi
Non ſoffre una mia pari
L'ingiurioſo confronto . Io ſon chi fono .
In voi la Giardiniera ancor io vedo ,
E a un amante a un Soldato ancor non credo :
Mar. Chiunque io mi fia , Signora ,
Son del voſtro German legata al laccio ;
Mi difenda lo ſpoſo , io parto , e taccio . ( partea
SCENA 111.
Erto di ,
Sand. C Eco ed ( putar le fentenze aa precipizio , . ( ironici
Quel
Cav. Fate torto a voi ſteſſa ,
Signora mia garbata ,
Favelando in tal guiſa a una cognata . ( alla Mare
Le Mar, Eh Signor protettore ,,
Si vede che l' amore in voi favella ,
Naſce la compaffion dall' eller bella .
Cav . Di voi mi maraviglio ,
Son Cavaliere oneſto , Stic
186 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,
Stimo, apprezzo il ſuo merto , e lo proteſto .
Solo la ſua beltade
Vi rende a me tiranna ;
E a torto fi condanna
Senza ragion soffende ;
Ma ſe ſdegno m'accende ,
Mi ſaprò vendicar .
H ver non vi naſcondo ,
Vadoro , e mi piacete
Ma ancor non poſſedete
L'arte di farvi amar .
SCINA I V:
LA MARCHESA , SANDRINA :
Enti per
S CE N A V.
SCE NA VI.
IL MARCHESE folo .
hodoimpertinenza
DlouChe Preçipizio !è queſta ?
Venirmi a metter delle pulci in ceſta !
Si, si , la Baroneſſa .
So , che Marianna è d'eſſa... Ah ſe non folle
E ſe mentiffe il foglio
Cofpetrone ! ſarebbe il bell imbroglio .
Ma no , non ſarà mai :
E' troppo virtuofa ,
E' ſemplice , e amoroſa
Tutti le voglion ben ... Tutti , si turdi .
E mio cognato ancor ? Sì mio cognato ,
Del merito incantato ,
L'ama ſemplicemente ... E mia Germana ,
Che ha di lei geloſia ?
El
ATTO PRIMO : 189
Eh farà una pazzia . E ' donna , è donna ,
E come tal la ſcuſo ...
Per altro io ſono un pocolin confuſo .
Se mentiſſe il Corazziere ...
Se non foſſe vero il foglio.ii
Via di quà brutto penſiere ,
Via di quà , che non ti voglio .
E ſe foſſe mio cognato
U fervente appaſſionato ..
Non è vero , non può ſtare ,
lo lo ſo con chi ho da fare ,
Sorellina - chiachiarina :
Ma ſe aveſſe ... Se moſtraſſe ...
Se fingeſſe ... Se bramaſſe ...
Oh che rabbia , oh che diſpetto !
Maledetto il mormorar .
SCE NA VII .
SALA :
MARIANNA
SCE
ICO LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,
SCENA VIII.
SCE NA
N A IX .'
SCE
ATTO PRIMO .
S CE N A X.
MARIANNA , ed il MARCHESE .
SC EN A XI ,
IL MARCHESE folo .
S CE N A XII.
SCENA XIII .
I 2 SCE :
196 .LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ;
SCENA X IV .
LA MARCHESA , SANDRINA ,
Hi avete veduto ?
La Mar. E the bravo
Sand. Corrazziere ?
Ha fervito aſſai bene il Cavaliere ,
Le Mar. E il ftolido Germano ,
.Tace , confida , e crede .
Sanid . E un uom di buona fede .
La Mar. Amor l'ha affatturato .
Sand . Ei non ſoſpetterà di fuo cognato .
SCE NA XV.
II MARCHESE , E DETTI .
Mario Ra avrete finito
Il Diparlare si mal di mia conſorte .
SCE
I 197
ATT PRIMO :
SCENA XVI..
IL MARCHESE , SANDRINA
quel che mi
11.Mar.Nr16 parli,co pur s'io taccia ;
Sio ſimuli anche un poco ,
O cominci d'adeffo a prender foco ,
Sand . Signor, non lo credete ?
Entrare, e lo vedrete .
Il Mar. Sì, sì , vado a dirittura :
(Male v'è il Corrazzier mi fa paura . )
Sand. Eh fatevi coraggio .
Zitto , zitto ,
Aprono la portiera ..
E ' il Cavaliere .
IlMar. ( Non vorrei che veniſſe il Corazziere . )
S. CE N A XVII .
ATTO SECONDO ,
SCENA PRIMA .
MARIANNA Sola .
S. CE N A 11.
S CE N A. III.
MARIANNA , e il CAVALIERE ,
Mar. C Apiſco
Ma a ,che
cheprom'ipfuka
l' irritarmi ?
Merito fol può farmi la coſtanza ,
Fin che vita riman vi è ancor ( peranza ,
Eav. Signora , in voſtro ajuto
Diſponete di me . Son Cavaliere ,
Ne ſoffrirò , che l'innocenza voſtra
Tradiſca , infulti il voſtro Spoſo ardito ,
Mar. Non parlare così di mio marito .
Cav , Del voftro amor quel difumano è indegno.
Mar. Io l'amo ancor col più verace impegno
Cav. Ei vi manca di fe .
Mar, Fedele io fono .
Cav. Vi diſpreggia , vi offende .
Mar, lo gliel perdono .
Cav . Non lo merta .
Mar. Non tocca
Il giudicarne a voi .
Cav. M offeſe a torto .
Lo sfidai , non lo vidi ,
Mar. !l Ciel non voglia ,
Ch’ei ſi eſponga al cimento .
Cav, Il di lui ſangue .
Mi ha da pagar l'offeſa .
Mar. Gli farò colmio fen ſcudo , e difeſa :
Cav. Tanto amor per chivodia ?'
Mar. Il Ciel mel diede ,
Vo' di vita mancar , pria che di fede .
SCE
304 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
SCENA IV .
La MARCHESA € DETTI ,
SC E N A v.
La MARCHESA , e il CAVALIERE ,
SCE NA VI
H si , pur
SCE NA VII :
La MARCHESA Sola .
si confido , e ſpero ,
Che anche il conforte mio
Ceffata la cagion , ch'ora l'irrita ,
Mi vorrà ſeco dolcemente unita .
Ora ſon nell'impegno
Nafca quel , che la naſcere ,
Pria che qualch ' altro impedimento accada ,
Vo' , che toſto colei da noi ſen vada .
' Ah mi ſento oppreſſo il core ,
Dallo ſdegno , e dall' amore ,
E non ſo , le più m'alletta
La vendetta , o il dolce amor . ( parte
SCE NA VIII .
- SCE NA I X.
MENGOTTO e la SUDDETTA :
S CE N A X.
SANDRINA , E DETTI ..
' U piangi , ?
Sand.Teipi Ehangi
si si :, Bernardone?
Mi è nota del tuo pianto .
Quella rara bellezza,è un grande incanto,
Mar. ( Ecco un'altra inſolenza ,
Oh vi vuole una grande ſofferenza ) !
Meng. Va via
Sand. Voglio ftar qui .
Ming. Va via ti dico ..
Sand. Di reftare , e d'andar padrona io ſono .
Meng. Vattene impertinente , o ti baſtono .
Sand. A me bafton ? baſtone
A una donna mia pari ? ... Ecco il padrone .
(.con allegrezza minacciandolo
SCE NA XI.
1
IL MARCHESE , E DETTI,
S CENA XIII.
IL CAVALIERE € DETTI .
S CE N A XIV .
La MARCHESA , I DETTI .
SCE NA XV .
MENGOTTO , E DETII ,
Erdoni . ( al Mar,
Meno P Eedene
Mar. E che :pretendi ? ... ( a Meng.
Meng. in queſto punto
E ' arrivato alla Poſta
Il Barone 1 edeſco ,
Padre della Signora .
Il Mar. ( Ura ſto freſco ) . ( da se
Mar. ( Ti ringrazio fortuna ) . i da te .
Sand ( ffè pavento ) . ( da fei
La Mar. ( Terno di nuovi imbrogli . ( da fe .
Il Mar Non ſo quel che mi faccia ,
Se taccio è mal , peggio ſarà s'io pailo .
Anderò per riſpetto ad incontrarlo . ( in atto dipart,
La Mar. Non ufate viltà .
Mar. Non l'irritate . Cal Marcheſe .
Sand . Statevi in Caſa . ( al Marcheſ
Eav . Ad incontrarlo andate .
Il Mar. Vado i reſto : che fo ? taccio , o favello ?
Che
512 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,
Che riſolver non lo '. Perdo il cervello.
Ho una tefta , che vola , che gira,
Che mi pare un mulino da vento .
Una ruota nel cranio mi ſento,
Che il cervello mi fá ſtritolar,
La paura mi par che m'arreſti,
dovere mi par che mi 1proni.
E all'orecchio diverſi morconi
Suſſurrando mi fan diſperar .
SCENA X VI
Arla
Mar. P lo confido nel Cielo , ed ho fperanza:
Che premiata ſarà la mia coſtanza ..
Il Mar: Ecco vien voftro padre ,
Mar. 0 caro ſpoſo ,
Non ci vegga nemici'.
II Mar. A lui non dite
Tutto quel che paſſato è fra di noi.
Mar. Ben voloncieri , e poi ?
IlMar E poi quel che faràvoi lo vedrete.
Eccolo ( non vorrei ... ) per or tacete :
SCE .
ATTOSE CONDO : 213
SCENA XVIII,
S CE N A XI X.
Il MARCHESE , ed il COLONELLO .
Col. ftar anch ' ie contente
J Per Ghenero (a) Marggraf , gutt , onorato :
( al Marcheſe
Il Mar. ( Non ardiſco di dir quel ch' è paſſato ) .
Col. In tutta mia famiglia ,
Non affer , che mia biglia ,
E foler ti donar per teftamento ,
Germania Baronia C
E Reggimento di Caffaleria .
Il Mar. (Ah , si , si , con Marianna
Voglio pacificarmi;
Non vo' per geloſia precipitarmi ) . ( da fe.
Col. (b) Herr Landſmann . ( chiamando il Marck
Il Mar. Signore .
Col. Per fiaggio cavalcato
Star poco rofinaco
E con ſtiffalli non poter più ftar.
Il Mar. Andiamo. In caſa mia può comandar ,
Col. E affer anche appetito .
Il Mar. Venga , venga con me. Sarà ſervito .
Col. , Fianzen ,paſtetnon foler Rind .
(a ) 'Marcheje , buono .( b) Signor Patriottee
( c) Paſticcio di Fiandra ,
216 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
-Rindflaſch mi piacer ,
Rindfleiſch non capir ?
( a ) Ah Tartaifle come dir'? ( con irai
Carne ſtar de beſtia groſſa . placido .
Che affer corni , e non portar .
Rind Tateſco , Rind chiamar , ( con forza :
Maledetto , non faffer ? ( con ija ,
Quando terra ſeminar
Chi ſtar beitia , che tirar ?
Non ſafer mi ſpiegar,
Jo , ftar Manze , jo trofato , ( con allegria ,
Carne Manze pone ftar .
Lelle , rofte fol mangiar . ( partono tutti.dur
S CE N A X X ,
CAM E RĄ.
N CAVALIERE , MENGOTTO .
( a ) Ah Diavolo ,
ATTO SECONDO ( 117,
Cav. Anche di mia conforte ?
Meng. Anche di lei .
Cav . Oh Cieli ! non vorrei...
Sciocco , ſenza giudizio :
Naſcerà , lo prevedo , un precipizio , ( parte
SCE NA X XI.
K 2 ATTO
20 LA BUONA FIGLIVOLA MARITATA .
ATTO TERZO .
SCENA PRIMA .
Norte .
SCE .
ATTO TERZO ,
SCENA II .
Cav . IgnMore
ia moioglvi preſento
ie , e voſtra ferva ,
Che del genero voftro è la germana . ( al Corte
La Mar, Per fervirla Signor. ( ma alla lontana ) .
Col. Ontertienigher diener, ( cavandofi il cappello sa
( luta la Marcheſa .
Cav. Se mai a voſtra figlia ,
Aveſſe dato diſpiacere anch'eſſa ;
Amica or fi profeſſa ,
E di voi , e di lei ſinceramente .
La Mar. Si Signor , cosìè. ( forzata mente ) ,
Col. ( a ) Gute nachte meine herren . Ć
Brandev yain foler? ce
Cofferiſ il Roſoglio alla Mer.
Le Mar, Bene obbligata ,
Mi permetta Signor , ch' io lo rifiute .
Col. Tartaifle ; befer jė . Per tua ſalute . ( bove ,
La Mar, Viva Voflignoria ,
Mi permetta , Signor , deggio andar via.
Col. Foler bene a tuo fpolo i
La Mar. Oh Signor si !
Cav . No , gli potreſte dir'; così , e cosi ,
La Mar. Credimi a te fedele ,
Serbami il primo afferto,
E un cor da te negletto ,
Ritorna a conſolar
i Di me più fida amante ,
No, che trovår ngn puoi;
) All alma mia tu puoi
La pace ridonar.
th K.9 4 SCE
SCE NA III .
Il CAVALIERE , ed il COLONELLO
SCE NA IV:
SALA .
# MARCHESE , - MENGOTTO :
SCE NA V.
Ü Il MARCHESË , e poi MARIANNA :
Il Mar. 'Uı veramente un pazzo ,
FU Il cor con i ſoſpetti
A tormentar ſin'ora .
Ma chi la poi , s'io fia guarito ancora.
Mar, ( Ecco lo ſpoſo mio . Chi mai fa dirmi
Se fcacciata ha davver la geloſia ?
Dubito , che vi ſia nel core il tarlo ;
Con un po d'artifizio or vo'provarlo ). ( da ſenon ved
Il Mar. Si , si mi ſon chiarito .
Più non voglio impazzir , come ho impazzito .
Mar. Marcheſe . ( chiamandolo ,
Il Mar. Oh ſiete qui .
Mar Son qui da voi
Perchè vo ', che fra noi parliamo un poco :
Nl Mar. Gioja mia , a tempo , e loco ,
Ci potremo parlar ſecretamente ;
Ora a ftare penſiamo allegramente ..
Mar. Lo ſo , che il mio fpofino
Preparato ha un banchetto ,
Ma in mezzo all' allegria ,
Non vorrei , che tornafle in geloſia ,
1 Mar. O no , non vi è pericolo
La geloſia deteſto ;
Più geloſo non ſon ve lo proteſto :
Mar. Se lo dite di cor , di più non curo ,
1Mar. Ve lo dico di cor , ve l'afficuro.
Mar. Come mai credenti infida
La tua tenera conforte
Se per te un'amor più forte ,
Non mi ſeppi immaginar .
I Mer. Già lo ſo che tu ſei fada :
E che aveſti un' alma forte 9
Ma incontrar yo'pria la morte ,
Che di te mai dubitar,
K4
224 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Mer. Volgi a me quel volto amabile ,
E conſola queſto ſeno
Il Mar, Ah quel viſo tuo adorabile ,
Il mio cor fa venir meno .
Mar. ) Ah mia vita , ah ben mio ,
az Che dolcezza provo , oh Dio !
Il Mar.
) lo milento a liquefar .
Mar. Mi farai più fimil torto ,
Dubitando di mia fer
Il Mar. No , mia gicja , mio conforto ,
Queſto cor tutto è per te .
Mar. Dammi, via , la tua manina .
Il Mer. E cu dammi il coreſino ,
Mar, Ah ſurbetto -malignetto !
Il Mar. Ah furbetta -malignetta !
4.2. Oh che contento
Prova il mio cuore !
Già l'alma ſento
Piena d'ardore ,
Che le mie viſcere
Fa giubbilar.
SCEN A ULTIMA
TUTTI.
CORO C :S
A Cecchina fortunata
L fui G
Or Marianna maritata ;
E'bonina ancora più .
Imparate , voi zitelle ,
Eller' buone in gioventù
Che non baſta Peffer belle !
Neceſſaria è la virtù .
:: , s '... 1.4 90
Fine de Drammen ,
citit' 17'rvisini
But 1.150
RE I MPRIMATUR.
V. Canonica AA . LL . P.
V. Se ne permette la riſtampa
1
1