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1
|
.1
DELLE

O P E R E

DRAMMATICHE GIOCOSE

D I

CARLO GOLDONI

AVVOCATO VENETO

TOMO II .

LA CALAMITA DE'CUORI . IL MONDO DELLA LUNA :


IL NEGLIGENTE . LA BUONA FIGLIUOLA
LA BUONA FIGLIUOLA . MARITATA ,

Caſtigat ridendo mores .


Santeuil

EAGATELE
21SRI
TASSIE
1

TORINO MDCCLXXVII.

APPRISSO GUIBERT , 3 ORGE AS


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L A

CA LA MITA

D E CUORI .

Gåt. Drammi Giocofi Tom . 119 2


INTERLOCUTORI :

ARMIDORO Coſtante .

ALBINA Amoroſa .

GIACINTO Vezzolo ,

BELLAROSA detta Calamita de' Cuori ,

BELINDA Stizzoſa .

SARACCA Bravaccio i

PIGNONE Ayaro . 1
LA CALAMITA .

D E' CUORI .

A T T O PRIMO .

SCE NA PRIMA .

TEMPIO DEDICATO AD AMORE COL SIMOLACRO DI


CUPIDO , ED ARA ACCESA .
ARMIDORO , GIACINTO , PIGNONE , E SARACCA

Ell Idolo d ' Amore ,


core,
Dinanzi a te vengh ' io
A chiederti pietà .
La Bella , e faporita
De' Cuori Calamita
Ti chiede la mía fede,
La mia fincerità .
Arm . Amor , tù , che ricovri
Su queſte arene ſconoſciuta ancora
La Bella , che innamora ,
A me concedi di ſua deſtra il dono ;
Che fra gli amanti il più coſtante io ſono :
Pign . A me fa , che ſi uniſca ,
Nume accorto , e ſeguace ,
Coftei , che a tutti piace .
Sar. E corponon di Bacco ,
Çaccerò tutti in ſacco ;
Amor ,g me la concedi colle buone ,
U me la prendo con un coſpettone .
Giar. Di ruſtica progenie
Tralcio mal educato ! ( a Sar .
Chi vuoi renderſi grato
All Idolo amorolo
Eller dee gual fon .io ,bello , e yezzofo .
A 2 Pigni
* LA CALAMITA DE CUORI:
Pign, Vedrem di Bellaroſa
Ove ľaffetto inclina .
$ ar. Vedrem , ſe l'indovina ,
Stimando il mio valore .
Arm . Se apprezza il di lei cuore ;
La coſtanza , e la fede ,
All' amor mio non negherà mercede,
Giac. S ella faconto della leggiadria ,
Bellaroſa ſenz' altro ſarà mia .

Tutti Quattro .
Bel Nume Cupido ,
Di te già mi fido .
La donna vezzoſa
La mia Bellaroſa
Di altrui non ſarà .
La dolce gradita
Gentil Calamita
Che attratto ha il mio core .
Bel Nume d' Amore
Amarmi ſaprà . ( partong tutta

SCE NA II .

ALBINA , E BELINDA ,
, er?
TDifte 1
ift
Bul. D Si; pur troppo ,
Alb. Queſta ignota ſtraniera
E ' l Idolo de' cuori .
Bel. Ella ha ſaputo
Con arte , e con luſinghe
Accendere , incantar l' Irola tutta ;
Ella fola è la bella , ogn'altra è brutta :
Alb , E Armidoro , che tanto
Mi amò fido , e coſtante ,
Della Straniera è divenuto amante :
Bel. E il traditor Saracca ,
Ch'era il più fido degli amanti miei ,
Mi laſcia , e m ' abbandona per coloi .
ATTO PRIMO , 5 ,
Alb . Noi ſoffriremo il torto
Senza farne vendetta ?
Bel. Di noi quella fraſchetta
Riderà impunemente ?
' Alb . Il noſtro ſdegno
Ecciti a vendicarſi
Tant altre , come noi femmine offeſe :
Bel. Rivoltiam contro lei tutto il paeſe .
lo farò la mia parte ;
E s'altr' armi non ho, che mi diſtingua ,
Poſſo vantarmi , che ſto ben di lingua .
Queſta del feffo noftro
Arma, che morde , e pugne ,
Come nel Gatto ľugne ,
Come nel Cane i denti ,
Poſe natura in me .
Con chi levar mi tenta
Il bocconcin guſtoſo ,
Cane farò rabbioſo ,
Gatto di furia pieno ;
E compaſſion non v'è .

S CE N A III.
ALBINA fola

Ura coſa è l' amar , quando ſi prova


Dina armar erudement. Sunndendo ademia
Quella felicità , che mal conobbi
Corriſpoſta , e ſervita ,
E ſondel mio rigor quafi pentita :
Armidoro mi amava ,
Languiva , e fofpirava ; ed io ſolea
Delli ſoſpiri ſuoi prendermi gioco .
Sdegnato a poco a poco
Spenſe con nuovo foco il primo ardore ,
Ed io tardi per lui piango d'amore .
Ma la cagion funeſta
Del mio duol, del mio pianto , è quella indegna ;
Sdegno , ed amor m'inſegna ,
Che folo a me s' aſpetta
Procurar de' miei torti aſpra vendetta :
A ) Se
LA CALAMITA DE CUORI :
Se il foco m' accende
D' amore , e disdegno ,
Far ſtrage m'impegno
Di chi mi.contende
La pace del cor .
Amante , ma irata ,
Ho doppio defio .
Affligge il cor mio
La forte ſpietata ,
: Il barbaro amor .

SCENA IV .

GABINETTO .

BELLAROSA .

Onne belle , che bramate


D Preda far de'cuori amanti ,
Ne volete ? Io ne ho tanti
Che di lor non ſo che får'.
In verità , quando ci penſo io rido :
Tutti mi corron dietro 9
Tutti vogliono me . M'amano tutti ;
> E pur ſicuramente
Non mi ſervo di ſtudio artificiale ;
Tutto quel, ch' ho di buono , è naturale ;
Procuro con giudizio
Di dar nel genio a chi trattar mi vuole 2
Buone grazie , e parole ,
A tutti ne difpenfo ,
E fian belli , o ſian brutti ;
O da vero , o da ſcherzo , io todo tutti
Queſto è quel, che mi giova
A far , ch'io lia ftimata , e ben veduta
Daveſon foreſtiera , e íconoſciuta ,

SCE
ATTO PRIMO ;

SCENA V.

PIGNONE , E DETTA :
Pign.
Be lf. EcCcoco lala mia diletta
mia di letta !! )) ( da se
( Ecco l' Avaro . ) da ſe ,
Pign. ( Amo , adoro coſtei , quanto il denaro . ) ( da se .
Bella. Serva , Signor Pignone .
Pign . Son voſtro Servitore .
Bella . E' mio Padrone .
Pign. Che fate quì ſoletta ?
Bella . Un certo conto
Facea col mio cervello
Per veder quanto danno
Fan le ſpeſe minute in capo all' anno .
Pign . Oh figlia , la rovina
Del povero paeſe
Son le ſuperflue ſpeſe .
Il Tabacco , il Caffe , la Cioccolata ,
E altre piccole ſpeſe quotidiane
Di chi non ha giudizio
Forman a poco a poco il precipizio :
Bella. Jo ſempre in vita mia
Studiai la economia ,
'Pign. Brava , braviſſima.
Bella. E ſon dello ſcialacquo inimiciffima
Pign . ( Oh che bella occaſione
E queſta per Pignone ! ) ( da se i
Bella. Ehi , fentite :
Con un capitaletto
Di cinquanta ducati
Sedeci in mefi tre n'ho guadagnati ,
Pign . Sedeci in meſi tre ſopra cinquanta ?
Se foſſer ſtati cento
Sarebber trentadue .
Quattro via trentadue fa cento , e otto !
Più del cento per cento ? Oh che bel vanto :
lo non ſon giunto a guadagnar mai tanto .
Bella. Credetemi, che ho teſta ....
Pign. In confidenza'.
Prenderefte marito ?
5 A 4 Bella .
LA CALAMITA DE CUORI.
Bella. E perchè no ?
Pign, É come lo vorreſte ?
Bella . lo non lo ſo
Pign . Figlia , badare a me ;
Non vi ſeduca amor ,
Dell' oro lo ſplendor
Val più della beltà .
E un uom di mezza età ,
Che ſia così , e cosi ... ,
Voi m ' intendere sì ,
Voi mi ferite il cor .

SCE NA V1 .

BELLAROSA , poi SARACCA .

Bella. Cubru o nel fembiante,


E brutto ,
Ma lo fa parer bello il ſuo contante .
Sar, Colpetton ! Coſpettaccio !
Balla. ( Ecco l' animalaccio . )
Sar. Ah Bellaroſa mia , ſon arrabbiato .
Oggi non ſon contento
Se non rompo le braccia a più di cento :
Bella. Bravo , Signer Saracca ,
Fatevi riſpettar ſenza paura ;
A me piace il coraggio , e la bravura :
Sar. Sentite , ſe ho ragione :
Un aſino , un buffone
Ebbe l'ardir , (mi fremon le budella )
Di dir , che Bellaroſa non è bella .
Billa, Coſpetto , coſpettone ;
Sanguinin , fanguinone ;
Voglio tagliar la facciaa quel briccone ,
Sar. Brava , così mi piace .
Bella. Scellerato , mendace ,
A me un ingiuria tale .
Temerario , animale !
Voglio cavarli il core .
Sar. Che fierezza gentil degna d' amore !
Bella. Oh io non ſon di quelle ,
Che ſon dure di pelle .
Chi
ATTO PRIMO :
Chi mi fa qualche torto
Faccia il conto d ' er bello , e morto !
Sar, Ah che voi fiete degna
D' aver per voſtro ſpoſo
Un' uomo valoroſo :

SCENA VII :

ARMIDORO , E DETTI .

Bella. E ' La fierezza m .alletta , ed il valore.cz


Armidoro gentil , mio dolce amore .
( vedendo Armidoro fi cambia tutta in un tratta ,
Arm . Voi nemica di pace ?
Bella. No, caro , amor mi piace .
Sar. La fierezza Valletta ?
Bella . Alle morti, alle ſtragi, alla vendetta ,
Sar. Vi piace il valor mio ?
Bella , Acceſa ne ſon io .
Arm . Gradite la mia fede ?
Bella. In queſto petto il voſtro cuor riſiede :
Arm . Dunque .
Bella . Dunque {perare.
Bella. Nell' amor mio fidare .
Quel bel valor m'accende , (a Sat.
Quel viſo m ' innamora . ( ad Arm .
Mio caro , il cor v adora :
Mio ben v adora il cor .
Voi ſiete valoroſo . ( a Sar.
Voi ſiete più vezzoſo , ( ad Arm .
( Ma burlo tutti due ;
Yan rutti due dal par . ) ( da ſe , parki

As SCES
LA CALAMITA DE CUORI:

SCENA. VIII.

ARMIDORO , E SARACCA , .
A voi che
$ ar.M4Zerbinc he
Zerbinotto pretendete',
Arm . A voi de' penſier miei
Io non rendo ragione
Sar, Cosi a me ſi riſponde ? Oh coſpettone .
Vi ucciderò a drittura .
Arm . Non mi fate paura .
Sar. Poverino !
Vi fo in terra cader , ſe caccio manoa
Arm . Già per prova lo ſo , fiete un baggiano .
Sar, Ah l' ingiuria non foffro !
Mi ſcaldo in un momento .
Su , fate teftamento ;
Andiamo ſulla ſtrada ,
Ch'io vi voglio infilzar con queſta ſpada .
( caccia mano alla Spada .
Arm . Sulla ſtrada m ' inviti , e poni mano ?
Di un traditor villano
Giuſtamente pavento , mi difendo .
Punirò l'arroganza .,
( pone mano , e f gyventa contro lui .
Sar, Ehi portate riſpetto a queſta ſtanza .
( f ritira timoroſo .

SCE NA I X.

ALBINA , E DETTI .

Là ; perchè coll' armi ?


Albo .
Sar, Rendi grazie
A quella giovinotta ,
Che ti ha difeſo da una brutta borta .
Arm . Tu i colpi proverai ....
' Alb, Oime ! Fermate .
Sar, Quella vittima dono a tua beltate .
Alb
n
ATT PRIMO ;
Alb . Poflibile , Armidoro ,
Che cangiato nel ſeno abbiate il core ?
Che più per me voi non proviate amore ?
Arm . A voi dell' amor mio
Qual premura , qual pro ? Prendeſte a gioco
Per tant anni il mio foco ; ed or , che ſono
Di altra bella invaghito,
Tardi mi fare il generoſo invito .
Alb. Di colei , che mi uſurpa il voſtro core .
Vendicarmi pretendo .
Sar. Contro voi, contro tutti io la difendo .
Arm . Ma , ſe voi non mi amate ,
Perché vi riſcaldate ?
( ad Albi
Alb . Si , crudele ,
Si , chę v'amo ,e v'amai, ma non vel diffi ,
Má finfi non gradire il voſtro affetto ,
Per provar ſe coſtanza avere in petto .
Arm . Una si dura prova
Troppo a lungo dutò . Senza il conforto
D ' amabile ſperanza
Langue l'afferto , e ſcema la coſtanza .
Serbar fede a un cor fedele
E ' dover d' oneſto amante ,
Ma ad un anima crudele
Non ſi preſta fedeltà .
E chi finge la fierezza ,
Per provar un cor coſtante
Il medeſmo cor avvezza
Ad uſar la crudeltà .

S :CE N A X.

ALBINA , E SARACCA .

Alb . Iſera me !
Sare Ml Coli
Colui
Dunque v ' ha abbandonata ?
Alb. Pur troppo è ver .
Sar. Sarete vendicata .
Alb . Come ?
Sar, lo fon delle donne
Difenſor generale ; e col mio brando
A6
LA CALAMITA DE CUORI :
Armidoro , che a voi mancò di fede
Getterò con un colpo al voſtro piede .
Alb. No , no , viva Armidoro ;
Viva,mami, e ſi penta ,
Che ſe torna ad amarmi io ſon contenta ,
Sar. Siete di sì bon cuor ?
Alb. Soffro con pena ,
Ma ſoffro i torti della forte ingrata .
Sar. Un onta invendicata
Non laſcierei per un million di ſcudi .
Ho in materia d'onor fatti i miei ſtudi .
Con queſto braccio invitto ,
Con queſta ſpada forte ,
Ho donate alla morte tante teſte ..
Quante in Levante ne ſuol dar la peſte .
Tagliar braccia ? Bagatelle .
Troncar tefte ? Non è niente .
Con un colpo , o ſia fendente
Tagliar buſti , é coratelle
Sono coſe , che ridendo
Le ſuol far il mio valor .
Chi non vede non lo crede ,
Son sì forte che la morte
Ha di me qualche timor . parte ,
SCE NA XI.

ALBINA , poi BELLAROSA .

Alb. " Tanto il mio dolor , che non aſcolto


E ' >
Bella . ( Ecco una mia rival . ) ( da fei
Alb ( Vien Bellarofa . ) ida ſe ...
Bella . A mica , qual fortuna
Fa , ch'io qui vi ritrova ?
Alb. Queſto nome d'amica or non vi giova :
Voi mi fiere rivale .
Billa. Oh me meſchina !
Ditemi il vero , Albina ;
Sapete , che io v'adoro :
Ditemi il voſtro amante ,
Alb. Egli è Armidoro .
Bella, Ho piacer di ſaperlo .. Non
ATTO PRIMO 13
Non voglio più vederlo .
Levarlo ad un amica non conviene :
( Or mi vien voglia di volergli bene . )
Alb . Ah che voi m ingannate .
Bella . Di me non dubitate ;
Armidoro vi cedo.Io 'n' ho degli altri;
Poflo ſtar fenza quello
( Armidoro mi par ora il più bello . ) ( da fe .
Alb . Cara , mi confolate ;
La vita voi mi date
Spero , voftra mercè , con Armidoro
Appagato il defio .
Bella. ( Se di meglio non trovo , ei ſarà mio . ) ( da fe .

SCENA X IL

BELLAROSA , E GIACINTO .

Bella . Veſte donne , lo lo , m'odiano tutte .


Q Ed io colle finezze
Di vincer le procuro , ed obbligarle ;
Fingo talor di amarle ;
Ma che s'amin le donne
Tra lor con cor ſincero
E ' difficile affai , per dire il vero .
Giac. E ' permeſſo , Madama ,
Poter ....
Bella , Poter che coſa ?
Giac. Come farebbe a dir ..
Bella. Dite , parlate ,
Giac. Avanzar , inoltrar l' ardito piede ?
Bellä. Vufſignoria m'onora .
Avanzi il piede colla gamba ancora i
Giar. Eccomi .
Bella. Graziolino !
Giac. Tutto a voſtri comandi .
Bella . A lei m'inchino .
Giac . Udite .... Uh bel penſiero ?
Bella . Belliſſimo.
Giac. Aſcoltate .
lo mi chiamo Giacinto ,
Voi ſiete Bellaroſa ,
E la
LA CALAMITA DE CVORI :
E la roſa , e il giacinto ....Oh bella coſa !
Bella. Che ſublime penſar ! Che bel concetto !
Giac. Ho le muſe nel petto ;
Ho Apollo nel cervello ;
Ho Venere negli occhi ,
Minerva nel valore
E Cupido ... Cupido.co
Bella . In mezzo al core .
Giac. Braviffima! Eccellente !
Che ſpirito ! Che mente !
Bella. Signor , ben obbligata .
Giac. Madama ...Portentofa .. , E prelibata
Bella. Ella ha termini ſcelti , ed eleganti ..
Giac. Termini tutti quanti
Cavati dalla Storia .
Bella . Che felice memoria !
Giac. Io mi ricordo ....
Voglio dir mi ſovviene .
Sì Signora , il tenor delle mie pene . }
Bella, E ' forfe tormentato ?
Giac. Si , dal nume bendato .
Bella. Córa gli ha fatto mai ?
Giac. Domandatelo , o bella , a voſtri rai .
Bella . Ora vi ſerviró . Signori occhi,
Che coſa avere fatto
Al Cavalier compito ?
Giac. Abbiamo il di lui cor punto e , ferito .
( alterando la voce , come ſe parlallero gli occhi di Bellichen
Ah ah gli avete inteſi ?
Bella. Impertinenti,
Perchè far queſto male ?
Giac. Perchè amor ... Perchè acceſi ... ( come fopra ,
Si confondono gli occhi.
Bella . Eh già gli ho inteſi .
Giac, Amor Tiranno ...
il mio ſen ... Dirò meglio ,
Anzi il mio core accende .
Da voi... Da voi ... La medicina attende .
Bella , Chi è il Medico ?
Giac. Cupido .
Bella Qual rimedio da me Cupido aſpetta ?
Giac, Ecco della pozione la ricetta ,
Re
ATTO PRIMO 15
Recipe di quegli occhi
Due ſguardi vezzoletti ,
Dei tumidi labbretti
Una parola , un sì ,
E recipe del core
Un poco di pierà .
Un tantinin d amore ,
Un po di carità .
Così ſe ne anderà
Lo ſtral , che miferi.
Con il cordial dei ſguardi ,
Con la pozion del si .

SCE NA XIIL

BELLAROSA ,

Oftui , per dir il vero ,


CuiE ' un certo umor curioſo ,
Che ſi rende piacevole , e guftoſo .
Lo voglio coltivar ... Ma qui ſen viene
Un altra mia nemica ;
Ed è leço Saracca ,
Da cui per mia cagion fu abbandonata .
So , che meco è ſdegnata ;
So , che per rovinarmiuſerà ogni arte :
Vo ( le poffo ) aſcoltar tutto in diſparte. ( fi ritira .

Ş . CENA X I V.

BELINDA , E SARACCA .

Bel. .
Sar. ( E bada a Itrapazzar . )
Bel. Così laſciarmi?
Ingannarmi cosi'?
Sar, Amor comanda
Degli Eroi formidabili nel petto ,
Bel. Che tu la baſtonato , e maledetto :
Sar. A me queſto ?
Bel. A te quefto .
Sar. A me , che poſſo
Stricolarti a drittura ? Bih
LA CALAMITA DE CUORI :
Bel. Di te non ho paura .
Provati , ſe ſei buono .
Sar. Vanne , vil femminuccia , io ti perdono .
Bel. Ma per chi mi laſciafti ?
Per una ſconoſciuta ;
Per una , che ſi ſpaccia per Signora ,
E ſarà forſe una villana ancora ,
Sar. Bellaroſa è gentile ,
E non puoleſſer vile .
Bel. Ed io ſoſtengo ,
Ed io me l'ho cacciata nell'idea ,
Ch'ella fia di natali una plebea .
Sør. Olà , porta riſpetto
Al nome di colei .
Bel. Ho in taſca te , e lei .
Sar. Lingua bugiarda .
Bel. Al certo è una baſtarda ;
Scommetto dieci ſcudi, é li depoſito :
Şar, Giuro al Cielo farò qualche ſpropofito .

SCE NA XV .

GIACINTO , PIGNONE , E DETTI

Pign. He diavol di
Giac. CHE Che ſtrepito ! Che chiaſſo !
Pign. Non ſi puon numerar quattro teſtoni ,
Giac. Io non poſſo finir le mie canzoni.
Sar, Ecco ; Belinda mi fa andar in furia .
Bel. Ei prende per ingiuria ,
Ch' io dica Bella Roſa eſſer plebea ,
Pign. E' una Dama.
Giac. E ' una Dea .
Pign . Economa .
Giac . Vezzota .
Piga, Sa di conti .
Giac. E ' grazioſa .
Sar. Dimoftra il ſuo valor coi detti , e i fatti .
Bel, Con voi non parlo più , Siete tre matti . ( parte:
1

SCE ,
ATTO PRIMO ; 1-7

SCE NA x y 1:

GJACINTO , SARACCA , PIGNONE .


Er invidia favella .
Gia Phi
Pign.c 11 di lei merto
E' chiaro , ed è paleſe.
Sar. Manca fol , che ſi ſappia il ſuo paeſe .
Giac. lo giocherei, che foſſe ...
Pign, Di dove?
Giac. Non lo ſo .
Sar. Più toſto ....
Giac. Signor no .
Ella è nata , direi .....
Pign . Eccola ; il vero ſi ſaprà da lei .

SCE NA X VII.

BELLAROSA , E DETTI .

Bella. ( I Nen contraſta:


Sar. Quii per voi li
Pign. Si diſputa di voi patria , e natali ,
Giac. Non vi ho trovata ſcritta negli annali .
Bella . Si vuol ſaper qual fia
Dunque la patria mia ? Non la naſcondo ,
La mia patria , Signori , è in queſto Mondo :
Chi non vuol ignorarla ,
Biſogna indovinarla
E a quel, che la indovina , ora prometto
Far di qualche finezza un regaletto ,
Pign . Conviene penſarvi ;
Conviene ftudiarvi .
L'économa vera
Di dove ſarà ?
Sar. Penſiamoci un poco ;
Troviamole il loco :
La femmina brava
Qual patria averà ?
GiG. Penfieri a raccolta ;
Studiam queſta volta
Di
18 LA CALAMITA DE CUORI.
Di donna vezzoſa
Qual fia la Città
Bella, Peniate , ſtudiate ,
E ſe indovinate ,
Un premio prometto ,
Che a voi piacerà .
Pign . Economa fira ?
Sarà fiorentina .
Bella , L ' avete sbagliata ,
Sar. In Napoli nata
Voi brava ſarete .
Beila , Sbagliata l' avere .
Giac. Venezia Vezzoſa
Prodotta vi avrà .
Bella . Avete sbagliata
Voi purlaCittà
Pign . ) Mi riprovo ..
Giac.
4 3 Già la trovo .
Şar. ) L'ho trovata .
Eccola quà .
Pign . Genoveſe .
Bella, Signor no .
Sar. Breſcia , Breſcia :
Bella ,
Signor no .
Giac . Parma , Parma .
Bella . Oibo , oibò .
Pign . Turineſe .
Bella. Non Padrone .
Giac. Milaneſe
Di buon core ,
Bella , Non Signore
In verità .
Pign . ) Nulla giova .
Cac. ) 4 3 Non ſi trova ;
Sar. ) Non vuol dir
La verità .
Bella. Non Padroni
Lei mi ſcuſi ,
Che Raguli
E ' mia Città .
Pign .
ATTO PRIMO .
Pign . ) Vezzola Raguſea ,
Giac. ) a z Voi ſiete la mia Dea ,
Sar, ) A voi chiedo pietà .
Bella, Chi vuol la grazia mia
Non abbia geloſia
Non tema infedeltà .
& 4 Viviamo in compagnia ,
E ftiamo in allegria ,
Che non è mai molefta
L'oneſta ſocietà .

fine dell' Atto Prime


LA CALAMITA DE CUORI .

ATTO SECONDO .

SCE NA PRIMA .

GIARDINO .

ARMIDORO , ed un Servo i

Arm . H Dintelo ,bo intefq ;holetto a chiare note


9
E di darle piacer l'impegno è mio .
Ditele , che ftaffera
Armidoro fedel ſi darà il vanto
Di ricrearla con il ſuono , e il canto . ( parte ilServo,
Bellaroſa vezzola
E ' donna capriccioſa . In queſta carta
Vi fi rileva eſpreſſo
Un certo non ſo che maggior del ſeſſo .
( legge il viglietto :
Colui , che più mi ama ,
Colui , che più mi brama ,
Una prova mi dia ele amante
Con un divertimento ſtravagante .
Già mi è venuto in mente
Un penſier eccellente .
Parlerà , ſpiegherà la pena mia
E di canto , e di ſuon dolce armonia ,

S CENA II.

ALBINA , E DETTO .
Alb L
Atm. Afin who ritrovato .
Che bramate ?
Alb. Benchè nol meritate
Benchè ſiate ver me ſtato incoſtante ;
Aflicurarvi, che vi ſono amante .
Arm . Non merto il voſtro affetto ,
Nè mi giova (perarlo ,
Or , che ad altra beltà giurai la fede ,
Alb .
" ATTO SECONDO ,
Alb, Bellarola non vama , eamevi cede .
Arm Chi lo dice ?
Alb. lo ſon quella ,
Che lo dico , e il ſoſtegno.
Arm . Malagevol Tarà forſe l' impegno .
Alb. A me , che non vi cura ,
A me che vi rinuncia
Bellarola medeſma or or lo diffe .
Arm , A me il contrario in queſto foglio ſcriſſe :
Alb. Come ! Che dice il foglio ?
Arm . Che le piacerle io voglio ,
Che ſe le ſono amante ,
Le dia un divertimento ſtravagante .
( mostrando il foglio ad Albinas
Alb. ( Ah colei m ' inganno ! )
Arm . L'ora s' avanza ;
Nella vicina ſera
D' armonioſe voci ,
Di Mufici concenti
Il Ciel riluonerà ,
Alb. Crudo Armidoro ;
Lo dite in faccia mia ?
Arm . Ceflate Albina ,
Di fperar l' amor mio . Volgete in mente
1 paflati diſprezzi ,
Che faceſte di me tenero amante
Tanto meco crudel, quant' io coſtante i
Eran di quei begli occhi
Tutti gli affetti miei ;
Tutto di te farei ,
Bella tiranna ancor .
Ma troppo fiera , e cruda ,
Mi diſprezzafti affai;
Ed il tuo cor cangiai
Cen un pia fide amor,

SCA
LA CALAMITA DE CUORI

S CE N A III .

ALBINA , poi GIACINTO ..

Ofs' io ſoffrir di più ? La mia rivale


(Alb. me gioco. ſi, prende ,
L'amante per amor (cherni mi rende ?
Giac . E viva Roſabella ,
Lo dice in ſua favella
Quell' arbuſcello ancor .
El erbe , i frutti, i fior .
E gl' Augelletti ,
E i ruſcelletti ,
E i Cani , e i Gatti .
E i ſavj , e i matti .
Va tutto il Mondo
Dicendo così :
Viva la bella , che il cor mi ferì .
Alb. Voi pur ſiete invaghito
Della bella Straniera ?
Giac , in leifola il mio cor giubila , e ſpera .
Alb. Ma in lei ſola ſperando
Vi anderete inganniando ..
Giac. Oh Dei ! Perchè ?
Alb. Nel ſuo cor non v'è fe , non è coſtanza
Voi gettate l'amore , e la ſperanza .
Giac. Non lo credo , non è , non ſarà mai
Son di fè teſtimonio i ſuoi bei rai .
Alb. Fidatevi, ma intanto
Armidoro di lei moſtra un invito
E li vanta il più caro , e il più gradico .
Giac. Armidoro mendace !
Ecco l'invito è mio
I più caro alla bella ſono io .
mostra ad Albina un foglio
Alb. Ebbe un foglio ſimil anco Armidoro ,
E ſtafſera deſtina ,
Per ſuperar tutti i rivali amanti ,
Offrirle un armonia di ſuoni, e canti .
Giac Cantin , ſuonino pur , ballino ancora
Bellaroſa m ' adora ;
E
ATTO SECONDO :
E il mio ſpirito grande, e i miei talenti
Per piacere al mio ben , faran portenti
Alb , Poflibile , che tutti
Siate ciechicosi, che' non vedete ,
Che il tempo dietro lei , pazzi, perdete ?
Ella tutti vi adeſca .
Non vi cura nefſun , di tutti ride
E reputa per gloria
Poter co’ſcaltri ſimulati amori
Sfidar Cupido , e trionfar de cuori .
Ma da lei non ſi prenda
Di oltraggiar argomento il feffo noftro ,
Che più infedele il voſtro , e più ( corteſe
Suol i affetto pagar con onte , e offeſe .
Si vanta , fi dice ,
Che ſia menzognero
Un feffo infelice ,
Che merta pierà .
E allorchè l? inganna
L'amante mendace ,
Si vede , ſi tace
La fuá crudeltà .
Ingiuſta è la legge .
Spiacevole aDei ,
Che parie alli rei
La pena non dà .

SCE N A IV .

GIACINTO , poi SARACCA ,

Giac . De Unque Armidoro ...Dunque


nen Rioni , e con canti.
Staffera ... Si Stgnore .
Egli fi farà onore E tu Giacinto
Tu ti darai per vinto ? Signor no ,
Qualche coſa di belloanch' io farò .
Sar, Chi ha coraggio ſi vedrà .
Chi ha valor fi proverà .
Cento fcudi , ed un Cavallo ;
Queſto è il premio , che fi dài
Cia . Di qual premio parlate &
Sara
LA CALAMITA DE' CUORI:
Sar. Se đonor vi curate ,
Per dimani v invito ad una Gioſtra ,
Love del voſtro cor farete moſtra .
Giac, Come ? Dove ? Per chi ?
Sar, Per Bellarola ,
Che vuol d'amore un ſegno
Per provare chi ſia dileipiù degno ,
Giac. Allo ſteſſo timento
Anch' io ſon provocato .
Sar. Verrete allo ſteccato
Giac. Vi verrò ſenza fallo .
Ma queſta ſera anch' io vi invito al ballo :
Sar. Queſta ſera Armidoro
Fa certa ſerenata .
Giac. E queſta terminata
Verrete in Cala mia ,
A vedermi ballar con leggiadria .
Sar. Amico . In confidenza ,
Fate quel , che vi pare ;
Ma temo vi facciate corbellare :
Giac. Come ! A me queſto torto ?
Mi avete mai veduto ? Non ſapete
Quanto ſon gajo , e deftro ?
Che del canto , é del ballo io fon Maeſtro
Se ſi tratta di cantar ,
Nen lacedoa un Canarin ;
Se parlate di ballar
Salto come un Agnellin .
Son grazioſo ,
Son vezzoſo .
Son brillante ,
Son galante ,
So cantar do , re , mi, far
So ballar jará la là ,

3
SO
4
ATTO SECONDO :

S CE N A Vi
SARACCA fola .

Sar. D ' Caricatura mia ,feitu un incanto..


Certi amanti ſguajati,
Codardi effeminati,
Non li poſſo veder'. Io colle donne
lo fo 1 amor da uom , non da ragazzo :
Spenda, ſon di buon cor , ma le ſtrapazzo ,
Con la femmina faccio così ,
La regalo ſe dice di sì ;
Ma ſe meco yuot farloftinata
L ' atterriſco con una bravata .
Chi d'amore pretende nel gioco
Molte vincere , 0 perdere poco ,
Giochi a tempo denari, e baſtoni
I minchioni non fanno così .

S C Ε Ν Α VI

NOTTE .

Luogo ſpazioſo , in cui yedęſi una Machina illuminata ,


con Suonatori , e Muſici, per eſeguire la ſerenata , or
- dinata da Armidoro , da un lato la Caſa di Bella ,
rofa con Terrazzino praticabile . All' apparir del
la Machina s' ode un allegra", ſinfonia , e frat
tanto ſul Terrazzino compariſce .
BELLAROSALTY

Bella . Veti fon d'Armidoro :"}}


QSegnalati favori ;
Vuole al freſco e falar i proprj ardorice
Prima Vocket:
#Bell' aure , che liete
D' intorno Ipirate ,
La fiamma ( velate ,
Che mi arde nel cor
Gold , DrammiGiocofi Tum , II, B CO
LA CALAMITA DE CUORI ;

CORO :

Nel feno Armidoro


Conſerva il teſoro
Di fede , e d ' amor :

Seconda Voce .

Narrate alla bella ,


Ch' io ſento nel petto
Eguale all affetto
Gelofo timor .

€ O R 0:
Nel feno Armidoro
Conſerva il teſoro
Di fede , e d' amor :

Terre Voce

Amante ſincero
Che pena , e delira ,
Soletto fofpira
L'acquiſto di un cor

COR* o :
Nel feno Armidoro
Conferva il teſoro
Di fede , e d'amor ,
Bella. Viva , viva Armidoro , 1.1
Aure , che favellafte , a lui tornate ;
Dite che le ſue voci a me fon grate ;
Ditegli , che non ſono
Ne cruda, ne levera ,
I dategli per me la buona fera ,
( A ritiraj
ATTO SECONDO : 27

€ OR 0.
Nel ſeno Armidoro ,
Conſerva il teſoro
Di fede , ed amor ,
( Spariſce la Machina ;

SC EN A VII,

CAMERA CON LUMI .

BELINDA ,, E PIGNONE .

Bel. Queſta volta conviene


o laſciar l'avarizia , ovver l' amore ,
O cedere la Bella , o farſi onore ,
Pign. Perchè così parlate ?
Bel. Forſe ancora ignorate ,
Che alla famoſa Bellaroſa ha fatto
1 Armidoro gentil la Serenata
E che Giacinto al ballo l' ha invitata ?
Pign . E Saracca ?
Bel. E Saracca
A queſta nuova Dea dell'età noftra
Ha preparata una famoſa Gioſtra ,
Pign. Facciano pure ; anch'io
Ebbi l'invito mio ,
E ſenza tanto ftrepito , e rumore.,
Colla donna gentil mi farò onore .
Bel. Come ?
Pign, Non vo ' dir nulla .
Bc . In fatti è una fanciulla
Queſta ragazza d'oro ,
Che merita un teſoro .
Ha mille qualità per fette in lei .
Ma fra l' altre n'ha una , ch ' è un portento ,
Che l amore ſa far con più di cento ,
Pign . Ella finge cogli altri ,
E meco fa davvero .
B.2 Beli
j
LA CALAMITA DE ' CUORI .
Bel. Preſto veder io ipero
Che queſta ninfa con i vezzi fuoi
Corbellerà cogli altri ancora voi.
Pign . Ma voi che coſa avete,
Che nemica le ſiete ?
Bel. Ella m'ha tolto
Saracca , ch' era mio ;
E voglio certo vendicarmi anch'io .
Pign . Non temete , figliuola ,
Bellaroſa ſenz'altro farà mia
E dal capo V andrà la gelofía .
Bel. Vi luſingate in vano ;
Dite quel , che volete , io vi riſpondo :
Vuol Saracca , vuol voi , vuol tutto il Mondo ;

SC E N A , VIII.
BELLAROSA , E DETTI .

Bella, HI è , che d'innamorati ha tanta fete ?


Bel. C. Voi quella appunto fiete ,
Che vezzoſetta , e bella ,
Uſurpando gli andate a queſta , e a quella ,
Bella . Voi ne perdeſte alcuno?
Bel. Si Signora .
Bella . E chi è queſti ?
Bel. Saracca .
Bella . Di lui non me n'importa una patacca :
Ecco chi nel cor mio
S'ha preſo il primo loco ;
Ecco quì l'amor mio . ( accennando Pigrii
Pign. ( Son tutto foco . )
Bel. Ura dite cosi , ma poi direte
A Saracca lo ſteſſo
Pign. Oh che linguaccia !
Bella Che volete io ne faccia ?
Son pronta , il voſtro caro
In atto di Notaro a rinunciarvi >
Ma s' egli non vi vuol, non ſo che farvi ,
Bel. Non mi vorrà , può darfi,
Perchè dei voſtri vezzi innamorato
Adorarvi vorrà , benchè fprezzato .
Bella .
ATTO: SECOND O. 20
Bella . Dunque, ſe non ſapete
Vincerlo con amore , e corteſia ,
La colpa farà voftra , e non è mia .
Pign . Dice ben , dice bene ;
Chi vuol incatenare un cuore amante ,
Amorofa eſſer dee , non arrogante ..
Bd . Coſa ſapete voi ,
Signor Pignone caro ?
Non favelli d'amor chi è nato avaro .
E lei , Signora mia ,
Che far pretende la Dottora a noi ,
Farà meglio badare a fatti ſuoi ..
( Mi pizzica , mi ſtuzzica
Un certo non ſo che... )
Non parlo con voi,
( or a Pign . ,,or a Bellina
Diſcorro fra me.
( Mi fremono le viſcere ,
Non poflo ſtar in fren :)
Ma voi che volete ,
Che avete con me ? ( come ſopra .
E ' meglio , ch ' io vada ;
Ch' io taccia , perchè ..
Non dico ...Non parlo ....
M’intendo da me,

S. CE NA IX

BELLAROSA , E PIGNONE .

Pign In our face venir caldo,


Se continuava ancor , non ſtava ſaldo
Bella, lo rido di coſtoro , e lor non bado .
Non vo dietro a neſſuno .
Amanti non procuro
Ma ſe vengono poi ....
Pign. Che ?
Bella. Non li curo .
Pign Brava , brava ; fonia
1. folo fortunato ,
B3 Bella ,
LA CALAMITA DE CUORI .
Bella. Avete inteſo ,
Che Armidoro col canto , e con il ſuono
Teftè mi fece di letizia un dono ?
Pign, Ragazzate fon quefte .
Bella. E che Giacinto
Queſta fera alla Feſta m'ha invitata ?
'Pign . E queſt' ancora un altra ragazzata .
Beila. E Saracca alla Gioſtra ?
Pign, Fraſcherie ,
Debolezze , pazzie.
Bello. Ma voi , che fiete
Savio , prudente , e degno ,
Qual mi date d'amor verace ſegno ?
'Pign . Vi daro , mio teſoro ,
Dell' amor , della fede
teflimon migliore .
'Bella, Forſe lo ſcrigno ?
Pign. Oibò , la deſtra , il core •
Bella. Ma la deſtra , ed il cor me P offeriſce
Facilmente amante .
Pign . Maniun , come io fon , farà coſtante ,
Bella . Caro Signor Pignone ,
A parole non credo ;
Soglio fede preſtar ſol quando vedo .
Pign. Ma...Che mai far dovrei ? ...
Bella. Quafi , quafi direi...
Pign. Dite , parlate ,
Béla. Ma poi non vi sdegnate .
Pign . No , mia čara ,
Non potete sdegnarmi.
Belia Voi avete a moſtrarmi.si
Pign. Che coſa ?
Bella. Ve lo dico , ( ridendo un poco
Pign. Coſa vuol dir quel ghigno ?
Bella. Voi m'avete a moſtrar il'voftro ſcrigno .
Pign . Che ſcrigno ? V'ingannate .
lo denarı non ho ...
Bella Senza denari
Mar tarvi volete ?
Non vi prendo , ſe ſcrigno non avete .
Pign aſpettate ... Non fo ...
Bella, L ' avete , o non l' ayete ?
Pigno
ATTO'S ECONDO :
Pign . Vi dirò .
Zitto , che non ſi fenta :
Ho un piccolo teloro ;
Ho tante dorp'e d'oro ,
E argento in quantità .
Zitto per carità .
Ho delle gioje aſlai
Ma non lo dite mai.
Quando farete mia
La voſtra economia
Lo ferigno accreſcerà
Zitto , che non ſi fappia ;
Zitto per carità .

SCENA X.

BELLAROSA , poi ARMIDORO .

Bella. OHC che,ftarei


Con queſto avarofreſca
ai fianchi!
Mi verrebbero preſto i crini bianchi ,
Arm . Con roffor mi preſento
Bella , a chieder perdono ...
Bella. Armidoro gentil, grata vi forto .
Arm . Poſſo ſperar mercè ?
Bella. Si , sì ſperate ,
Che chi vive fperando.id
Intendetemi voi .
Arm . Muore penando .
Bella . No ; chi ipera , ed ha nerto
Di conſeguir la fua mercede è certé ,
Arm . Quand'è così , che poſſo
Senza merto Sperar ?
Bella , Caro Armidoro .
Tanto non vi avvilite ;
Siete un bel ragazzotto , e mi gradite :
Preſto con un occhiata
Conoſco le perſone ;
Con certe ho ſimpatia ,
Con altre antipatia ;
Con chi a genio mi va ſon io amoroſa ,
E con altri ſon ruſtica , ed odioſa ,
Vi
LA CALAMITA DE CUORI :
Vi fon certi innamorati ,
Che mi fanno delirar .
I fuperbi , e gli affettati
Non li poſo tolerar .
Il ſuserbo . Come ſtate
Vi ſaluto . Comandate .
Voglio dire , voglio far .
L'affettato ; Madamina
Mio teſoro , mia Regina ,
Ah mi ſento liquefar .
Meno boria , e meno inchini;
Più quattrini , e più buon cor.
SCE NA XI.
ARMIDORO folo .

tivo ho di ſperar , ma non ancora


Moti vo
M'aſſicura del cor , nè della mano .
Ah temo al fin di luſingarmi in vano ..
Vorrei , e non ardiſco
Chit der di più . Temo , che mi difcacci,
Se parlo troppo ardito , e mi contento.
Per premio a, mia costanza ,
Per conforto al mio cor , della ſperanza .
Sperar il caro porto
In mezzo alle procelle
El unico conforto 9
Che fa men fiero il mar.,
E ſe pel vento infido
Cade il nocchiero afforto
Va col penſiero al lido
Era l' onde a naufragar .

SCE
ATTO SECONDO 33
SCE NA XII .

SALA: ILLUMINAT A , E MAGNIFICAMENTE ADORNA ,


TA PER LA FESTA DI BALLO .

GIACINTO , PIGNONE , SARACCA , BELLAROSA , BE :


LINDA . Uomini e Donne a ſedere per il ballo . Aprena,
dofi la Scena. vedonſi due , che ballano , vicini a ter
minare il loro minuetto . Il Ballarino rimette la Bala
Larina a ſuo loco , e pronde Bellaroſa , che ci
cetta , s'alza dalle.Sedia .

Bella . N verità ſon ſtanca ...


I
Accetto le ſue grazie .
Bel. ( Sempre in ballo colei ?
Neſſuna ſa ballare altro che lei ?
Or or mi fo ſentire . ) ( da ſe sdegnofa
Bella. Se non fo ben la prego compatire . ( ſi luona .
il Minuetto , e lo ballano ; e terminato ch' egli è ,
il Ballarino rimette. Bellarofa al ſuo poſto..
Bella . Perdonino , Signori
Se non rendo per ora il Minuetto ;
Ho aſſai ballato , ripoſarmi aſpetto ,
Giac. Prima di ripoſarvi
Spero , che a me la grazia
Farete di ballar . salza dal ſuo posto , . va da
Bellarola
Bella. Negar nol poſto
Al Padrone di Caſa .. Csalza per ballare
B.I. Oh coſpettaccio ! (#alza infuriata
Che impertinenza è queſta ?
Durque ſolo per lei îi fa la feſtas
Giac. Ballerete anche voi: ...
Bel. Sono due ore ,
Che per ftar aſeder ho fatto il callo ,
E ſempre vedo la grazioſa in ballo .
Bella Piano , piano ci titoli .
Pign. Ehi abbiate giudizio ( a Bela
Sar, Ur orą naſce qualche precipizio .
BS Bela
LA CALAMITA DE CUORI
Bet: Cosi non ſi diſpone
Una pulita danza ,
Non avete creanza .. ( 4 Giác,
Giac. Perdonate ... la Bel
Bella. Se volete ballare , e voi ballare . la Bel.
Giac. Signorari . ( a Bella.
Bel. Che credete
D ' eflere fola voi ?
Ne fappiam quanto baſta ancora noi ,
Bella Me ne rallegro .
Giac. Oh via ,
Accomodiam la coſa .
Sar. Siete troppo ftizzofa . ( B.I.
Pign Siete troppo caldetta . ( a Bela
Bel. Ho un veleno , ho una rabbia maledetta ,
Giac. Laſciate , che facciamo
Il noſtro Minuetto ,
E dopo vi prometto . la Bel.
Bel. Signor no ;
Quando non ballo adeſſo me ne vo .
Bella . Anderò io ; reſtate . (a Belo
Giac. No , Madama , fermate .
Maledetto !... Direi ... Baſta ... Non voglio .
he ſucceda . Che accada ...un qualche imbroglio
Bel. Di voi mi meraviglio ,
( he fate un fimil torto a una par mia ,
Per una tal , che non fi fa chi fia .
Bella Sarebbe minor male ,
Che non foſſe di voi noto il natale .
Giac. Qimè... Qui in caſa mia ...
Bel. Chi penfate , ch' io fia ? ( a Bella
Pign. La coſa mal s' impegna .
Bella Una, che ftarmi a fronte non è degna .
Bel Sarete qualche Dama .
B lla. Se lei ſaperlo brama .
Son nobile , lo dico , e lo ſostegno ,
Ed i titoli miei moſtrar m ' impegno ,
BI. Signora Marcheſe
Signora Contefla
Che gran trincipeſſa !
Che gran nobiltà i
Giac.
ATTO SECONDO 35
giác. )
Tacere , o partite
Pign.4 3 Che meglio farà . ( a Bet
Sar
Bella . Signora fraſchetta ,
Ch ' io dica permetta ;
Che moſtra coi fatti
La propria viltà.
Giac.
Tacete , ed uſate
Ping. ) 3 La voſtra bontà .
Sar.
Bel. A me tal Atrapazzo ?
B : lla. Per me tal ſchiamazzo
Bel. ) Coſpecto 1 La bile
Bella . ) & 2 Frenare non ſo .
Pign . )
Giac.) a 3 Soffrite , tacete . la ixtte Rue :
Sar.
Bella . )
2 a Oh queſto poi no .
Bel. Saprò vendicarmi .
Bella . Saprò ſoddisfarmi.
4 2 So quel , che farò .
Giac . Signore , in caſa mia
Tacete in corteſia .
.)
Bela , a 2 Tacere non ſi può .
Pign . Temete la Giuſtizia
Se fate un criminale
Bella .)
Non vo ' penſare a ciò .
Bel. ) a 2
Sar. Chetatevi, giudizio ;
> O faccio un precipizio .
Bella. - 2 Timor di voi non ho
Giac )
Battetevi , ammazzarevi ,
Ser. ) a 3 lo non l'impedirò .
Pign. )
Bei. Indegna !
Pign . Via , brava
Bella . Fraſchetta !
Sør, Vi godo ,
B.6 Bellai
36 LA CALAMITA DE CUORE :
Belia .) 4.2 Son tutta füror ..
Bel. )
Gia , Voi ſiete nell'ira .
Belliſſime ancor .
Di ſdegno l'impegno
Accieca', ed accende
Qimè come rende
Terribile il cor .

Eins dell Aumo Secondo

ATS
.

ATTO TERZO

SCENA , PRIM A.

CORTILE .

ALBINA , E BELINDA .

Bel.V Quanto dir? potea. L'h


o apazzata ,
ſtr
L'ho fatta vergognar , miſon sfogata ..
Alb : E dice d'efler Dama ?
Bel. Dir potrebbe
Deſſer anco Regina ,
Ma credo , che non ſia nemmen pedina ..
Alb. Eppur ciaſcun perfifte
A volerla , ad amarla .
Bel. Ë dicono di noi,
Che ci attacchianio al peggio .
Lo fan gli Uomini ancor per quel, che veggio ,.
SCE NA II .

SARACCA , E DETTE .

Sari Allah Piazza folta aPiazza ; allo Steccato :


Sar. ( ggi a voftro diſpetto ,
Bellaroſa trionfa .
Bel. d il trionfo
Maggior , che a Bullarofa è riſervato
E Saracca veder' triſto , e burlato .
Sar. Queſta è tutta învidiaccia .
Alb Oh via , buon pro vi faccia .
Dite , nilio ſteccato
Che avete voi di bello preparato }
Sar. La Giottra s'ha da far . Chi è valoroſo
Al cimento verrà Per dar piacere
All' idol mio diletto
Dar in premio prometto,
Al guerrier valoroſo ,
LA CALAMITA DE CUORI :
Che l'impreſa farà più bella , e buona ,
Cento Scudi , un Cavallo , e una Corona .
( Ma già il più valoroſo ſarò io ,
È l' onor , ed ilpremio farà mio . ) (( da se ,
Vada , vada il Trombettiere
A ſuonar per la Città .
Ogni bravo Cavaliere
Stimolar fi fentirà .
Preſto , preſto un Tamburino
Della pugna tocchi il ſegno .
Chi di gloria , chi di ſdegno
Un tal ſuono accenderà . )

S CE N A. III.

ALBINA , E BELINDA .
Bel.
A Rimaneſſe Saracca almen ſtroppiato :
Alb. E noi vogliam intervenir coll' altre ?
Bel. Certamente che sì . Dobbiam noi pure
Moſtrar indifferenza ,
Finger di non penſarvi, e aver pazienza .
Alb. Chi fa mai , ſe Armidoro
Sarà alla Gioftra armatos
Bel. Anch' egli è innamorato
Di quella, ch' ha le trentatre bellezze ;
Vorrà farle veder le fue prodezze .
Alb. Al fin coſtei dovrebbe
O per queſto , o per quel determinarfi ;
L'berar tutti gli altri , e maritaifi .
Bel. Dubito , ch ' a ciò far vi ſia l' intoppo ,
Perchè la libertà le piace troppo .
Alb . Bafta , per poco ancora ·
Vo' afpettar che ritorni
Armidoro pentito al primo foco .
E sei dura oftinato ,
Volgero il core ad un amor più grato ,
Dolce rimedio al core ,
Quando ſoſpira in vano ,
E ' con novello ardore
L'antico diſcacciar
Sem
1
ATTO TERZO . 39
Sembra , che ſia tormento
Spegnere il primo foco ;
Ma inſolito contento
Le pene ta ſcordar .

S CE N A I V.

BELINDA , poi ARMIDORO .

Bel. TO più volte ho provato


! 1 piacer di cambiar la fiamma in petto ,
E l'occaſion di riprovarlo aſpetto .
Arm . Belinda , avete voi
Bellarofa veduta ?
Bel. Uh sí Signore , è li ...
Arm . Dove ?
Bel, Nol dico
Per modeftia , e riſpetto .
Arm .Dite fe in queſto loco fia venuta .
Bel. Signor si ; ma è di già ben provveduta .
Arm Non capiſco .
Bel. Mefchino
Siete pur ſemplicino .
Per una moglie ſcaltra
Sareſte buono , e bello
S'aliro non vi mancaſte , che il cervello .
Noi altre femmine ,
Che ſiamo dritte ,
Vogliamo gli uomini
Un росо ſtorti:
Per le conforti
Non ſono buoni
Quei dottoroni ,
Che fan zurlar ,

SCE
LA CALAMITA DE CUORI.

SCE NA V.

ARMIDORO , poi BELLAROSA , PIGNONE ;


Arm , lo lo
La loro com ho , che vaglia
Le Donne ad eguagliar di queſta taglia .
Bella. Bravo , me ne conſolo .. ( a Pigt .
Pign . Voglio moſtrar anch? io la mia bravura ;
Benchè un poco in età , non ho paura .
Arm . Bella , io vado al cimento .
E a voi conſacro i colpi ;
A voi , che di queſt' alma il nume ſiete ,
A voi , che del mio cor l' arbitrio avete .
Bella . Vivano i valoroſi
Tornerere gloriofi ;
Ed io m'impegno al più valente , e: prode,
Ricco premio donar d'applauſi , e lode .
Arm . Ma la deftra .
Pign ..Ma il core ?
Arm . Il fortunato
Quale ſarà di noi ?
Bella. Di queſta coſa parleremo poi .
Arm_Vado dunque al cimento ,
Tutt'amor
tutto foco >
E il voſtro nome in mio ſoccorſo invoco .
Begli aſtri lucenti
Dell' idolo amato ,
Ferito , pizgato
M ' avete nel ſen .
Deh grati alla fede ,
Pieroſi al tormento
In mezzo al cimento
Scortatemi alimen .

-799 SCE
TATTO TER Z OH

SCE NA VI.

BELLAROSA , E PIGNONE .

Bella . E vi porrere cogli altri at paragone do


Pign . Perchè no ? Non ſapete
Che in premio al vincitor oggi ſi dona
Cento Scudi , un Cavallo , e una Corona
Bella. Dunque per l'intereſſe
Andrete a cimentarvi ?
Pign . Io voglio confidarvi,
Che per vincer coteſte bagattelle
Un po mi laſcierei romper la pelle :
Bella. Potrebbe darſi ancora
Vi cavallero un occhio ..
Pign. Non lo credo ;
Ma quando il mio deſtino
L ' aveſſe ſcritto nelle carte ſue ,
Mi conſolo , che gli occhj ſono due : 1
Queſto è il duol , ch' io ſentirei
Nell' aver, un occhio ſolo ,
Nello ſcrigno proverei
Dimezzato il mio piacer .
Ma la viſta d'ambidue
Forſe in un faria raccolta ,
Godrei tutto in una volta
Quel , che in due:fi ſuol goder:

SC E. N A VII:..

BELLAROSA , poi GIACINTO

H queſto ;
Fella . O Queſt' è perfetto avaro ,
Che, per poco danaro
Cotanto l'intereſſe linnamora',
Un occhio in pace perderebbe ancora ;;
Coſtui non fa per me .
Non abbado a Saracca ;
Ed Armidoro non mi piace un acca Plut
LA CALAMITA DE CUQRI,
Piuttoſto , ſe voleffi maritarmi,
Potrebbe accomodarmi
Giacinto , perche' è ſemplice , e amoroſo ;
Che laſcia fare , e che non é geloſo
Ecculo in ve-ità , l' ho nominato ,
E toſto egli è comparſo . Ciò vuoldire ,
Che qual coſa fra noi dovrà ſeguire .
Gia . Alla
pugna , alta puzna amoroſa ,
Şe mi ſcorta la bella vezzofa,
Più timore nel core non ho .
Bella . Siete dur.que diſpoſto
Di pugnare anche voi?
Giaç Per inf. llibile
Saro col braccio mio , farà terribile :
Billa. Pugnate per il premio
l'e' Suudi , e del Cavallo ?
Giac, Pogro për due bei labbri di corallo :
Bo'la. Sie e amante ?
Giac. Dirò ...
Ri/por dere vorrei ...
Ma parlino in mia vece gli occhi miei,
Bella . Caro Signor Giacinto
Quardo ſi ha caldo il petto ,
Corviene parlar ſchietto .
Ditemi il vi ftro ſentimento efpreffo ,
E arch' io farò con voi poſcia lo ſteffó .
Giac. Si ignorą , ſappiate .
Che amor co' dardi fuoi ...
Fatomi grazia di principiar voi.
Bella . lo farò , fiate certo ;
Che il vostro raro merto .
Di cui pari non v'è ...
Compatite , ' igner , non tocca a me .
Gias. Bene . Daro principio ,
Diro Che da quel giorno ...
Il voſtro viſo adorno .
Ah feguitar non poffo .
Mi vergogno davvero , e vengo rollo .
Bella. Dirò io qualche coſa :
Certa fiamma amoroſa
Il cor m ' inceneri.
Ho parlato Signor ; baſta così,
Giac.
ATTO TER Z 0
Giac. A dir feguiterò ... Che una tal fiamma ...
Mantener non ſi puote .
Fra due cori diftanti .
Baſta così . Non poſſo andar avanti .
Bella. Ho inteſo qualche coſa .
Giac. Qualche coſa ho capito .
Bella. Vorrei , che il reſto contingaſte a dire .
Giac, Proverommi di farlo .
Bella . Animo .
Giac, Ardire .
Ho nel core... Un no lo che .. ;
Vorrei dirlo ... Ma no ſo ....
Certo caldo ... Provo in me
Sofpirare ognor mi fa .
Bella. Mi diſtruggo ... E ſo i perchè ...
Vorrei dirlo ... E non ſi può .. ,
Tanto amore ... Tanta fe ...
Delirare ognor mi fa .
Giac. Non arrivo ...
Bella. Non intendo ...
Lo direi ... Parlerei.is
Ma ... Capite ?
Ah ? Che dite ?
Si , v’intendo .
Si , comprendo ,
Da quelmuto favellar.ii
Giác. Che voi ſiete ...
Bella , Che volete ...
Ah non poſſo più parlar ,
Giac. Su , coraggio .
Bella , Via il timore .
Giác, Vogho dir ... Che nel cor...
Vien amor .. :Traditor .. :
lo m'imbroglio , e dir nolfo .
Bella. Vo' ſpiegar ...Che nol sen ...
Perche vien ...Quel velen ..
Mi confondo , e dir nol fo .
Giac. Come farà a capir ?
Bella. Vo' provar di finir ,
Nel mio fen ...
Giac. Nel mio coſ .
Bella , Il velen ...
Giar,
441 LA CALAMITA DE CUORI.
giác . Dell' amor
Bella. Quando vien ....
Giac . Come par :
Sempre più ...
Peggio va . ; :
Più non voglio favellar ..
Giac. Mi guardates
Bella . Soſpirate ?
4. 2 Ho capito , che ferito
E ' d ' amor il voſtro cor .
Ardo anch'io , idolo mie
E per voi con tutto amor .

SCENA ULTIMA ,

STECCATO PER LA GIOSTRA CON SCALINATE ALL .


INTORNO PER GLI SPETTATORI .

ALBINA , BELINDA , ARMIDORO , PIGNONE , SARAC ,


CA. Tutti a loro poſti . Aprendofi la Scena ſi vede in
camminata la Gioſtra , nella quale hanno combattuto fra .
gli altri Arnidoro , e Pignone , e ſono rimaſti pere
denti. Saracca è vittorioſo . Frattanto compariſco
no ſulle ſcalinate BELLAROSA , GIACINTO .

'Sar.Child calore del mio braccio ?


Alla mia forza , all' arte
Refifter non potria lo ſteſſo Marte .
Arm . Delle perdite mie
Voi vi gloriate in vano .
Per ſventura cadei , non per viltade ,
Che a cimenti maggior mia deſtra è'ula ..
Sar, Di chi vinto riman , folita ſcuſa .
Pign. Ah ſe foſſe venuto
A combatter con me vent'anni fono ,
Io non farei caduto ,
E mio ſaria de cento ſcudi il dono ,
Sar, Povero vecchio avaro ,
Non gl' increſce la gloria , ma il danaro .
Altri.
ATTO TERZO :
Altri vi ſon , che in petto
Arda di gloria. il bellico defio ?
( fcende dall'alto Giacinto ,
Giac. Eccomi; ci ſon io .
Ser. Su venite al cimento ,
E i colpi miei provate .
Giac. Ajutami, Cupido . .
Bella . Olà , fermate .
Altra Gioſtra , altro premio
Amor deſtina a voi, caro Giacinto :
1 Combatteſte il mio cor , l'avete vinto :
Ecco il premio , che a voi
Concede amor pietoſo
lo ſon voſtra , Giacinto , e voi mio Spoſo..
Giać. Oh Gioſtra fortunata !
Oh gloria inaſpettata .
Sar. Comel A me queſto torco ? i .
Arm . Così mi abbandonate ?
Pign. Mi laſciate cosi ?
Bella Di quattro amanti
Eſſere non poſs? io !
Adempio il dover mio
A Belinda laſciando il ſuo Saracca ;
Ad Albina Armidoro .,
E all' avaro Pigoone il fuo teſoro :
Giacinto non ha impegni, ed è amoroſo ,
Non fo torto a neſſun , fe'l fo mio Sporo ..
Alb. Or conoſco , e confeflo ,
Che Bellaroſa ha nobili penfieri.
Bel. Ella è nata di Dame, e Cavalieri
Giac. Ecco , ecco , sì ecco ,
Ecco la Spoſa mia .
Pign . Ma non ſi ſa chi fia ,
Bella . Nacqui in Raguſi ,
Di nobile fon figlia
Partita per piacer dal ſuol natio.ir
Giac. Queſte ſon coſe, ch' ho da faper io .
Biſogno ora non c'è
Ch' altri ſappia, e le direte a me .
'Arm . Mifere ſventurato !
Sar, Oh che veleno !
Pign, Senza Moglie cost (penderò meno ,
Bellas
LA CALAMITA DE CUORI,
Bella. Su via , Signori miei ,
Tornate al primo foco ;
Più non ſperate in me , che preſo è il loco ,
Giac . Ecco , ecco , si ecco ,
Ecco la Spoſa mia .
Arm . Deh_Albina .
Sar. Deh Belinda ..
Alb . Son pronta a perdonarvi. ( ad Arm .
Bel. Son pronta , ſe volete , anco a ſpolarvi . ( a Sari
Beli 3. Torna amor nel noſtro petto
Arm . a 4 A deltar quel primo affetto
Sar. Che per poco a ammorzo .
Wella .)
Giac.j a 2 E ne' noſtri amanti cori
Sian perpetui quegli ardori,
Che Cupido in noi deſto .
Pign. Non mi venga più il prurito
Di voler effer marito ;
Mai più donne cerchero .
Tutti fuor- Una Spoſa sì compita ,
chi Bella , Che de' cuori è calamita ,
Tutti al fin reſe contenti ,
E fe ſteſſa conſolo .
Bella. Goderò giorni felici ,
Se mi ſiete tutti amici.
Tuti . Viva amor , e la ſua face
Che la pace a noi recà .

Fino de Dramma 2

.
IL

NEGLIGENTE .
INTERLOCUTORI.

FILIBERTO Beneſtante , ricco., negligente ,

LISAURA ſua figlia .

PASQUINO ſervo di Filiberto ..

PORPORINA ſerva di Filiberto .

AURELIA , Orfana in caſa di Filiberto ,

CORNELIO Amante di Aurelia .

DORINDO Amante di Lifaura .

1
49

IL NEGLIGENTE .

ATTO PRIMO ,

SCENA . PRIMA,

CAMERA IN CASA DI FILIBERTO :

FILIBERTO a ſedere , e LESAURA .

Fil.
pollibile, che un giorno
Non poſſa ſtar ſenza penſare a niente ?
Con queſto tutto il di rompermi il capo,
Figlia troppo crudcle ,
Mi farete morir , voi lo ſapete ;
To bramo la mia pace ,
Faticare , penſar , m'annoja , e { piace :
Lif. Ah caro padre , come mai potete
Goder la voſtra pace
Con una lite intorno ,
Che le noi la perdiamo
Miſerabili affarto oggi reſtiamo ?
Fil. E cho da penſar io .
Vi penfa il mio Caufidico .
Egli fa il ſuo meſtiere
lo lo pago , e non voglio altro penſiere ?
Liſ. Quant'e, che a ritrovarlo non andate ?
Fil. Stamattina v'andai.
Lif. Lodato il Cielo .
Gli parlaſte? Che ha detto
Fil. Era uſcito di caſa ..
Lil. Non la finite mai d'uſcir dal letto . 3
Mai ben le cole voſtre andar non ponno :
Fil. Oh che dolce dormir quando 's'ha ſonno..
Liſ Ho da dirvi un'altra coſa .
Fil. Chime ! non m'annojate .
Liſ Voi vi tenere in caſa
Quell' impiccio d'Aurelia ,
E non ſi fa perchè.
Fil. Morto è fuo padre ,
Gold , Drammi Giocofi Tom . II. Me
IL NEGLIGENTE ,
Me l'ha raccomandata .
Lis. Mi raſſembraperòla troppo ingrata : .
Eh mandatela via .
Fil. Ci penſeremo .
Lif. Un'altra cola ſola
Se mi date licenza ,
Vi dico , e me ne vado :
Fil. Oh che pazienza !
Lif. Io crelco nell'età . Son figlia fola ,
Voi ſiete un po avvanzato ,
Ed ancor non penſate a darmi ftato .
Fil. Oh ci è tempo , ci è tempo .
Ci penſeremo
Lil. ( A far lo itato mio ;
Se non ci penſa lui , ci penfo io . ) ( parte 3

S CE N A I'I .

FILIBÉR TO ,poi PORPORINA ,


Fil, TON baſta il grande impaccio
Di far naſcer le figlie , ed allevarle ,
Penſar anche biſogna a maritarle ,
Porp . Serva , Signor Padrone .
Fil. Oh Porporina ,
Come ſtiamo in cucina ?
Porp . Ho un' ambaſciata
Di premura da farvi. 1
Fil. lo non ho voglia
Di ſentir ambaſciate
Me la farai ſta ſera ,
Porf: Oh non ci ètempo
Da perdere , Signor . Sentite ..
Fil. Oibò .
Che noja !
Porp . Ha qui mandato
Il Caulidico voſtro ...
Fil. Oh nome odioſo !
Porp. A dir , che toſtamente ,
Anzi ſubitamente ,
Vi portiate al Palazzo .
Fil, Eh , io non ſon si pazzo.
Non
ATTO PRIMO :
Non mi vo incomodar .
Porp . Vi fa lapere ,
Efler la voſtra cauſa in ſpedizione,
Fil. Oh che bella ragione !
Vi ſpediſca. La nuova aſpetsero .
Porp . Vi vorrà del denar .
Fil. Ne manderò .
Senti, ho un po d' appetico ,
Fammi una pietanſina ,
Cara mia Porporina.
Porp. Ma ſpicciatevi prima il Palazziſta.
O veſtirevi, e andate ,
almen qualche riſpoſta a lui mandate
Fil. Ehi Paſquino .

SCE NA 111 .

PASQUINO , E DETTI ,

Ignor , ( di dentro ,
Pafe.
Fil Vien qui .
Pafq. Non poffo .
Fil. Perché ?
Pala . Fo colazione .
Fií. Poverino , ha ragione .
Finiſci, e poi verrai .
Porp . ( Eh più ſciocco Padron non vidi mai .:)
Fil. Biſogna compatir la ſervitù .
Tutto il di s' affatica ,
E vuol la carità ,
Che un ' ora gli fi dia di libercà .
Parq. Eccomi. Ho fatto preſto ?
Fil. Cancaro ! tu ſei lefto .
Sentimi , andar dovrai ...
Dove ha detto ? ( a Porpi
Porp. A Palazzo .
Fil. Andrai a Palazzo
Cercherai conto di Meffer Imbroglio .
Portagli queſta borſa .
Digli , che ſi ricordi ,
Di ſoſtenere in punto di ragione ,
Ch ' io ſon chiamato alla ſoſtituzione ,
C 2 Digli
IL NÉGLIGENTE .
Digli , che il teſtamento parla chiaro ,
Che il teſtamento io l'ho ,
E che , quando biſogni il cercherò .
Digli ...
Pafq . Bafta , ih , ih , che diavol fate ?
Tanta coſe in un fiato ?
Voi m'avete imbrogliato .
Fil. Te lo tornerò a dir , Oh che fatica
Andrai a Palazzo ..
Paſq. Bene .
Fil. E là vedrai
Meſler Imbroglio .
Pala. Si .
Fil. E gli darai
Quefta borla .
Pafq. Ein quà me ne ricordo :
E poi ?
Fil. E poi , che il teſtamento l'ho ;
Che non l'ho ancor trovato ,
Ma , ch' io ſono chiamato
Alla ſoſtituzione
E che ſoſtenga ben la mia ragione ,
Pasq. Caro Signor Padron , fatemi grazia ,
Quella proſtituzion coſa vuol dire ?
Fil. Soſtituzione ho detto .
Pajq. Ma le poi tutto tutto
Quel non dicefli , che dicelte voi ?
Fil, Oh ſon ftanco ! di tu , che diavol vuoi.,
Già te l'ho detto
Cos' hai da fare
Non mi ftancare
Non m'annojar .
Via Porporina ,
Vanne in cucina
La piatancina
Vammi tu a far ;
L'ho detto chiaro ( a Pafq.
Tu m'hai capito
Oh che appetito , ( a Porp.
Cara non farmi
Tanto aſpettar ,

SCE
ATTO PRIMO

SCE NA IV.

PASQUINO , E PORPORINA .

He
Se mi ricordo più coſa mi ha detto :
Bafta a Palazzo “ andrò ;
Qualche coſa diro , ( vuol partire ;
Porp . Ehi , ehi Paſquino .
Pala . Porporina , che vuoi?
Porp . Così tu parti ,
Senza darmi un addio
Più bene non mi vuoi , Paſquino mio ?
Pafq . Se ci vo' bene ! é come ,
Ma per non mi ſcordar la mia lezione
Io me n'andava a dire a Ser Imbroglio
Del teftamento , e la proſtituzione .
Porp . Vorrei ti ricordaífi
Della tua Parporina .
Paſq . La ſera , e la mattina
Quando mi levo , e quando vado a letto ,
Penſo ſempre , mia cara , a quel vifesto .
Porp. E tu burli , lo ſo ,
Pala. No , ch' io non burlo ,
Te lo dico di core .
Porp: Eh furbacchiotto ,
Mi vorreſti far giù .
Paſą. Per te ſon cotto .
Porp . Via, via , vanne Paſquino ;
La coſa premę aflai .
Vanne , e ritornerai poſcia da me.
Paja. Se premeſſe al padron , v'andria da ſe :
Porp. Sai la ſua negligenza .
Paſa Vado ... ma dove ? oh bella !
Non mi ricordo più dov'abbia a andare .
Porp. A Palazzo .
Pają. La borſa l'ho da dare ...
A chi ?
Porp. A Meſſer Imbroglio .
Pajg. Meſſer Imbroglio amato
Sta volta più di voi ſono imbrogliato ,
G 3 Ho
14 IL NEGLIGENTE .
Ho da dir , che il teſtamento ...
Ho da dir ... non ne lo più .
Porporina, dillo tu ...
Zitto , zitto l'ho trovata .
Ho da dir , ch'è la ragione
Della ſua proſtituzione ,
Che fi deve ſoftener .
Gran memoria tengo io !
Ho da dir , che il padron mio .
L'ha cercato , l'ha trovato ...
Si , va bene, lo dirò . ( part .

SCE NA

PORPORINA , poi DORINDO .

Porp. To mi vo' maritar. Paſquino è verò ,


E' un poco ſempliciotto ; ma ralyoka
Un mezzo ſcimunito
Suol eller per la donna un buon marito .
Dor. Quella giovine bella .
Porp. On mio padrone ,
Chi dimanda ?
Dor. I rovai la porta aperta .
L'ardir mio condonnate .
Porp. Quando trovate aperto , e voi ekturated
Dor. Il Signor Filiberto
E ' in caſa ?
Porp. E ' in caſa ,
Dor. Si potria vedere ?
Porp . Se avete da parlar di qualche affare,
Difficile ſarà .
Dor. Per dir la verità
So , che fiete una giovine prudente ;
Di veder lui non me n'importa niente ,
Lifaura bramerei ....
Porp . Ah , ah , v ho intelo .
Garbato Signorino ,
Non cercate Marforio , ma Paſquine ,
Dor. A voi mi raccomando .
Permettete , che io poffa ,
Dirle almen due parole .
Porn
ATT O P R M 0.
Porp . Oh no no , non fi puole.
Andate via
Dor. Poflibile, che ſiate
Tanto crudele
Porp. And te via , vi dicon
Dor. Vi ſarò buon amico :
So il mio dover
Porp. Come farebbe a dire ?
Dor. lo vi regalero .
Porp Quefti futuri ,
Non mi piacciono punto . Andate via ,
Dor. Vi prego in corteſia ,
Porp. No , no , non poſlo .
Dor Ma perchè non potere ?
Porporina , tenere
Queſta piccola borſa
Per caparra di quel , ch'io . vi dardi
Pop Signor no , Signor no .
Doi. Fh via .
Porp. La non s'incomodi .
Dor. Mi fate torto .
Poip. Non vorrei ....
Dor. Prendete .
Porp Grazie , grazie . Voi ſiete ( prende la borſai
Veramente garbato ...
Der. D'un core innamorato
Movetevi a pietà .
Porp. Sentite ; andate la
Lifaura è fola ſola ,
11 Padre è negligente ,
E alla figlia non penſa niento , niente :
Dor. Dunque vado .
Porp. Si andate .
Mal giudizio .
Dor. No no, , non dubitate
Abbiam Lifaura , edin
Lo ſteſſo naturale :
Tra lei, e me non vi prot effer nale
Porp . Quand'è così , mi fido ;
E poi fon di buon core .
Io non poſſo veder patir neſſuno .
Spezialmente quand' uno
C4
IL NEGLIGENTE
E ' come fiete voi , gerail : così ,
M'adoprerei per lui la notte , e il di ,
Non poſſo toffrire 1.
Vedervi languire ;
Ho un cor tropo tenera. !!!
Vi voglio ajutar ..
( Perchè non è avaro
Non prezza il denaro
Lo vo' confolar . )
Ho un cor voppo teneros
Vi voglio ajutar .

SCENA VI.
DORINDO folo .

Ice. ben Porporina , dice bene ,


DiceChi vuole eſſer contento $
Vi vuol l'oro , e l'argento
Chi non ha capitale
Colle donne oggidi la paſſa male . ( partea

S : CE N A VIL

ALTRA CAMERA NELLA STESSA CASA :

AURELIA , E CORNELIO .

Aur ShimanoThe boom.cor , che t'amo anch'io ,


Cor. Circa all'amor , mia cara :
Non v'è niente che dir . Siamo felici
Tu mi vuoi bene a me ;
lo voglio bene a te . Ma il punto ſta ,
Che tu dote non hai ,
Che io poderi non hó , non ho meſtiere;
E non vorrei , che aveſſe
Il guſto dell'amor prefto a finire ,
E ci aveſſimo poi , cara , a pentire ,
Aur. Per queſto è , ch'io procuro
Alletrar co'miai : vezzi
Il Signor Filiberto ,
ATTO PRIMO SZ
Il quale incatenato
Da quell' arti', che a lui poco lon note ,
Mi vorrà bene , e mi farà la dote ..
Gor. Io per un'altra ſtrada
Tento la noſtra forte .
Ti è noto quella lite ,
Che contro Filiberto .
Mofla ha il Conte ?
Aur. Lo fo .
Cor. Sappi , che ſiamo
Intereſſati nella lite in terzo..
lo per il primo , il Conte , e Ser Imbroglio .
Aur. Come! ancor Ser Imbroglio ?
Di Filiberto iſteſſo
Il Cauſidico ancora ?
Cor. Si , ti pare
Coſa ſtrana ? è così . Siam tre d'accordo
Per mandarlo in rovina .
Il Conte fa la principal figura ;
Imbroglio al precipizio apre la ſtrada ; 3
lo vo tenendo Filiberto a bada .
Aur. Dunque fi può ſperar , che vada bene .
Cor. Si può ſperar , må dubitar conviene .
Aur. Voi tre , tefa gli avete
Una terribil rete .
lo un altro laccio ho telo .
Dalla rete , o dal laccio ei farà prefo .
Cor. E noi contenti allora
Senza , che della fame :
Ventri il brutto Demonio
Goderem lietamente il matrimonio .
Bel contento è l' eſſer fpofi
Senza aver da fofpirar .
Ma poi tutto ſi ſcompiglia
Quando grida la famiglia
Pane, pane, mamma mia ,
Oh che brutta ſinfonia
Quando pane più non c'è ,
Dura'un giorno, un mefe o un anno,
Il piacer d'amor novello .
Da principio tutto è bello ,
E poi dopo vien l'affanno ;
Meglio e ſtare ognun da ſe. CS
cs SCE
IL NEGLIGENTE .

SCE NA VIII .

AURELIA , poi FILIDERTO ,

Aur. Bene , o mal , che fin ,


O Quando a noi altre donne
Ci vien queſt' appetito ,
Senza filoſofar pigliam marito .
Ma ecco , che ſen viene
Il Signor Filiberto .
Fil. Bene , bene , ( vetfo ha foena
Si farà , ſi farà , non mi ſtancate .
Oh Aurelina , che fate ?
Aur. Beniſſimo ſtarei .
Se foſſi in grazia ſua .
Fil. La mia grazia , lo ſai , che tutta è tua .
Aur. S'accomodi un pochino .
Guardate poverino ,
Egl' è tutto fudato ;
Si ſarà affaticaco . ( lo afciuga col tarrotetto .
Fil. Se lo dico .
Mi voglion far crepare .
M'hanno fatto cercare
Una Scrittura antica .
L'ho cercata mezz' ora . O che fatica .
Aur. Eh , Signor Filiberto ,
Io ſo , che vi vorrebbe
Per ſollevarvi da cotanti affanti .
Fil. Si , mia cara Aurelina ,
Dite , che vi vorrebbe ?
Aur. Una Spoſina .
Fil Una Sporina ? St; ma , il matrimonio
Porta feco de 'pefi ,
Il marito dev'effer vom valente ;
Ed io ſono avvezzato a non far niente .
Aur. Vi vorrebbe una moglie ,
Che ſollevar ſapeffe
Dagli affari il marito :
Un econce efperta ,
Che fapelle di conti, e di ferinara :
Una , che con bravura
Da
ATTO PRIMO
Da ſe ſapeſſe ſpendere ,
Comprar , cambiare , e vendere ,
Che con i Palazziſti
Sapeffe favellare a tu par tu ,
E ſapeſſe frenar la ſervitù .
Fil. Oh il Ciel volefle , che una donna tale
Ritrovar io potefli .
Non ſo dire per lei cofa facefli .
Aur. Per vendere e comprar fon nata appofta ,
Fil. Oh brava .
Aur. So di conti , e di ſerittura ,
Ed ho l'economia già per natura .
Fil. Come ſei tu informata
Di Palazzo , e di lire ?
' Aur. Oh che coſa mai dites
So tutte le malizie
Ch' uſano i Palazziſti ,
Per far le coſe dritte apparir torte,
E fo andar , quando occorre, per le corte .
Fil. Tu ſei una gran donna !
( Davver , che quaſi quale
Io me la piglierei. )
Aur. Quanto è bagiano !
Spero , che il laccio non fia teſo in vang .
Fil. Dimmi, Aurelia , inclinata
Sei tu pel matrimonio
Aur. Oh Signor no .
Fil. E s'io ti proponeth un buon partito ?
Aur. Quando foſſe il marito ...
Come farebbe a dir ...
Fil. Via parla ſchietto .
Aur. Mi vergogno davvero .
Fil. Qui neſſuno ci ſente .
Aur. Quando foſſe il marito , come voi ...
Fil. Tuo marito farò , ſe tu mi vuoi .
Aur. Ma io povera fono , e non ho date.
Fil. lo , io , te la farò .
Aur . E poi... Signore ... Io ſo ?
Che graziola non frno , e non ſon bella.
Fil. Cara , tu agli occhi miei ſembri una fte Hard
Aur, Oimè cos'è queſto ,
Ch'io provo nel cores
C6 Nei
69 IL NEGLIGENTE
Nemica d'amore
Son ſtata finor .
A deſſo per voi
Mi ſento languir
Ma caro , ma poi
Di me che farà?
Son troppo innocente
Nell'arte d'amar .
Oimè non vorrei ,
Laſciarmi ingannar:
Di me ſemplicetta
Di me poveretta
Abbiate pierà .

S CENA IX .
FILIBERTO , poi LISAURA .

" Ho ſempre detto , ch'è una buona figlia


Aurelia , di buon indole , e talento ,
E di prenderla in moglie io ſon contento ,
Ma quando : eh fi farà ; ma mi potrebbe
Fuggire dalle mani . Andiamo ſubito
Pria , che qualch'altro amor n`occupi il loco ,
N'andrò, ma pria uo' ripofarmi un poco . ( liedes.
Lifi Signor Padre , un affar di gran premura
Mi condui e da voi .
Fil. Di grazia andate , e tornerete poi .
Lif. Il Cielo mi preſenta
Una buona fortuna
Fil. Me ne rallegro eſlai ..
Lif. Dorindo il figlio
Di quel ricco Mercante:
Mi li è ſcoperto amante ,
Fil. Beniffimo , è cosi ?
Lil Mi brama in moglie
Fih Ne parlert mo poi .
Lil. Yo'ea venir da voi ,
Ma per non ianne jarvi,ei fi trattiene .
Fil. In questo ha fètto bene .
Io non vo' ſeccature .
Lil, Alpeita la riſpoſta
ATTO PRIMO..
Fil Aſpetti pure .
Liſ. Dunque ,che gli ho da dired
Fil. Per or ſe ne può ire ;
Ci penſeremo ,tornerà .
Lif. Ma quando ?
Fil. Oh tè lunga !
Liſ. lo ſteſſa
Da lui ritornerò .
Fil. Da lui ? Signora no .
Liſ. Dunque anderete voi .
Fil. Non poffo , non ne ho voglia .
Eil. La civiltà lo vucle .
Conoſco il dover mio ;
Se non c'andate voi , ci anderð io ..
Deh non fate , ch ' io vichiami
Crudo padre , e diſpierato
Del mio core innamorato
Deh movetevi a pietà .
Lo sapete , s'io fui ſempre
Kaſſegnara , ed umil figlia ;
Nè fo dir quel che farà .
SC. EN A X.

FILIBERTO , foi PASQUINO ,

Fil
Akiraladada
C Rifoluta portante
fi portas andar conviene .
Ma fe ſto tarifo bene
Perchè ho da levarmi ?
Eh , per ora non voglio incomodarmi.
Pafq Son qui, Signor Padrone .
Fil. Ecco un'altro tormento
Non mi laſciano in pace un ſol momento ,
E ben che coſa ha detto :
Palgi ( hi .
Fil. Il Cauſidico mio .
Palq Non l'ho veduto .
Fil. Perché ?
Paſa. Perchè un po tardi
A Palazzo , Signor , ſono arrivato ,
El Caulidico già fe n'era andato , ito
IL NEGLIGENTE :
Fil. Non importa ſta ſera
L'andrai trovar a caſa .
Paſa Signor si
Fil . Dammi dunque la borſa .
Pafq. Eccola qui .
Fil. Queſti pochi denar fon riſparmiati .
Paja. Li volete contar ?
Fil. Gl'ho già contati :
Li porrò nello ſcrigno ,
Ma incomodar non mivorrei. Paſquino
Tieni le chiavi .. , no , fidarſi troppo
Non iſta bene , Adeſſo . Porporine .
SCENA XI .
PORPORINA , E DETTI.
Ignor .
Fil . Il tavolino
Porta , e lo ſcrigno . Ajutale Paſquino ,
Porp. Subito . ( Pela poco è ormai finito . )
Paſq. ( Volea darmi le chiavi , e fiè pentito . )
Porp. ( Chi non ſi fida merta eſſer gabbato . ).
Pala. ( Di trappolarlo il modo ho già penſato . )
Porp. Ecco lo ſcrigno .
Fil. Tieni , aprilo tolto .
Porp . L'ho aperto .
Fil Brava .
Porp. Altro da noicomanda ?
Fil Andate pur: da me mi divertifco .
Porp. Serva, Signor Padron . part .
Paſg. La riveriſco , ( pante .
Fil. Scrigno caro , bel lo ,, bello ,
belo
Te ne vai cosi pian piano ,
Ed ormai non ve n'è più , .
Porp . Ehi , Signor , ſiete chiamato .
Fil. Chi mi vuole ?
Pord. Il Palazziſta
Fil. Uh che vita , amara , e tritta !
Vada via , ritornerà.
Pafa. Ehi , Signor, fiete cercato :
Fil Chi mi brama .
Palg. E ' un Cavaliere ,
ATTO PRIMO :
Fil. Vada via , ritornerà .
Pory. & 2 ( Ed ancor non le ne va ? ) i fra loro .
Paſa.
Fil. Scrigno caro , bello , bello ec .
Porp. az Si Signor, glie lo diremo. ( verſo la fcens ,
Pala.
Fil. Con chi dite ?
42 Una parola , le Filiberto ,
Una cofa fola fola
Vi vuol dire , e ſe ne va ,
Fil. Oh che pena !
a 2 ( Se ne vai. ) ( fra loro a Fil.
Fil. Oh che rabbia ! ( parte .
22 ( Se ne va . ) ( fra loro come fopra .
Porp. a 2 Se n'è andato , ſe n'è andato .
Pala.
E lo ſcrigno è ſpalancato. ( rabano due borge.
Prendi , prendi, piglia , piglia .
Preſto , preſto , ch ' egli è quà . ( Fil torna ,
Fil. Cofa fate ?
& 2 Niente , niente . ( naſcondono le due borſe ,
( e fe mal acco:
Fil. Cos'è queſto ?
Nulla , mulla .
Fil. Vo’vedere. ( vogliono naſconderle foto il grembiale,
Porp. A una fanciulla ?
Fil. Vo'toccare ( in taſca .
Pasa. Ad un zitello ?
FH . Birboncello !
L'ho trovato , i trova la borſa ,
Diſgraziata
M'hai rubato . fe bo heſlo
Preſto andate via di quá
Porp. to non ſono .
Pala. E ' ſtata lei
Fil. Sei bugiardo
Ardia fei .
Porp a 2 Perdonare per pietà .
Para.
Fil. Preſto andate via di quà ..

Fine delĽ Arsa parintia


ATTO
64 IL NEGLIGENTE

ATTO SECONDO .

SCENA PRI MA .

CAMERA COME PRIMA.

AURELIA , E CORNELIO .

Nderà ben , beniſſimo ,


A bero perolime ho incantate :
E ' di me innamorato
La dote mi farà ..
Cor. Come faceſti
A tirarlo in la rete
Aur . lo . Tu lo ſai
Ho un certo che nel volto,
Ho un certo che nel tratto
Miſto così tra il furbo , e il ſempliciotto »
Che ogni 'uno che mi parla refta. cotto
Cor. Non vorrei, che allor quando
Moglie mia tu farai,
Altri ſi cucinaſſe al tuo bel foco .
Aur. Se gelofo farai., goderai poco .
Cor. Baſta , ne parleremo . Ma io penſo
Se il Signor Filiberto
Ti ha promeſſo la dote ,
Sarà si generoſo
Sot collidena di divenir tuo fpofo
Aur. Così farà , ma io
So fare il fatto mio .
Della ſua negligenza
Profittarmi ſapro
Forſe gli rapird
( Col preteſto di far la foſcrizione
Al contratto nuzial , la donazione .
Cor. Oh gran donna ! Oh gran donpa !
lo col tuo eſempio
Propor vo' a Elberto hur
L ' aggiuſtamento della lite . A lui
Chiederò la ſua forma ,
11 Per
ATTO SECONDO
Per chiudere il contratto ,
E quand' egli' mi cieda colpo è fatto .
Aur. Con ragion ci ha congiunti
Amor fagace , e ſcaltro ,
Nati fiam veramente uno per l'altro .
Cor. Ah ch' io kon vedo l'ora ,
Cara , che tu fii mia .
'Aur Tua' ſarò , ma non voglio geloſia .
Cor . Dammi la bella man . Laſcia , che almeno
lo me la ſtringa al ſeno .
Aur. Si, caro , ecco la man , ſe tu. la vuoi
Del mio core , e di me diſpor tu puoi .

S CE N A ll,

FILIBERTO in difparte , e' DETTI .

H
Cor: Oche Aver contenido
si bella por
ſpoſa la tengonoſempre per mano.
Aur. Oh che felice ſorte ,
Aver sì buon conſorte !
Cor. Marito fortunato !
Aur. Quando , quando verrà quel di beato !
Fil. Bravi . Buon prò vi faccia ..
Cor. ( Oh maledetto ! )
Aur. Vi giuro ', e vi prometto , ( a File
Cato il mio ben , che ſempre parlerei
Del noftro matrimonio ,
1 E ne chiamo Cornelio ini teftimonio .
Cor. ( Oh brava ! ) Şi , davvero,
Ella vi vuol gran ben .
Fil. Mi vuol gran bene ?
Parmi , ch'ella diceſſe ;
Oh che felice forte ,
2.30 Aver si buon conſorte ! accennando Cor.
Aur. M' intendeva, di voi ...
Fil. E voi diceſte poi ; ( e Cor.
Marito fortunato !
E lui, quando verrà quel di beato !
Cor ., Marito fortunato
Filiberto chiamai ,
Aur, Ed io di Filiberto fol parlai.
File
IL- NEGLIGENT E.
Fil E parlando di me
Si tenevan le mani si bene unite ?
Bucna gente , che dite ?
Cor, lo lo facea ſenza penſare a niente
Aur. E' una cerimonia in differente -
Pil. The cerimonia ? Andate via di quà
Aur Oimè mi diſcacciate ?
Più ben non mi volete?
Fil. Unarmendace fifte .
Cor. Credetemi, Signor . . 1
Fil Non mi parlare .
Aur. Se voi m ' abbandonate ,
Morirò difperata .
Fil. Voſtro danno .
Aur. Ahi che dolor ! Che affanno !
Chi mi porge riſtoro ?
Filiberto crudele ,io manco 20 io moro :
( frage Svenire - Sopra ma fodian
Bor . Povera ſventurata ,
Per voi quali è fpirata .
Fil. Poverina , davvero !
Ha il nafo freddo freddo .
Mi muoveacompaffione .
Cor. Ajutatela almeno ..
Un qualche ſpirto vi vorrebbe al naſo
F. Acqua della Regina . Uh che gran cafo ! tpark .
Aur E'andato ? ( salzen
Cor. É ' andato a prendere
L'acqua della Reginara
Aur. Oh che bel pazzo !
Per far lieco il cor mio .
Vi vuol altro , che odori ?
Cor. Il fo ancor io .
Eccolo , che ritorna .
sur. Alla lezione. ( torna in ano di fumuta ;
Cor. ( Chi alla femmina crede è un gran minchione )
Fit. Eccomi , come va . fron bocciettai
Cor. Miſera ! Fa pietà .
Fil. Adeflo , adefio . ( la bagna.
Cor. Dubito fia morta .
Fil. E pur non è venuta niente (mentai
Zitto , zitto , ripviene .
Aur .
ATTO SECONDO
' Aur. Ah traditor ! 6 & Fit,
Fil Mio bene
Son qui tutto per voi .
Aur. Mi crederete poid
Fil. Sì , sı , vi credero .
Aur. Se voi non mi credete , io moriro ,
Crudelaccio , crudelaccio ,
Non mi fate tofpirar .
Fil. Non mi fate lacriniar ,
Aur. lo ſon tutta tutta voftra .
( tocca per di dietro la mano a Cornc.
Queſta mano è tutta mia ,
Quel viletto voglio amar .
Fil. Voi mi fate giubilar .
Aur. Imparace , o donne carey
Che vi pare ? Non fo bene ?
Or fi ride , ed or fi . fviene .
Un la mano y el ahro il cor .
Cor . E quel Dazzo ſe lo crede ,
Non si avvede dell'inganno .
Quefte denne affè ne fanno
Di bugie più d'un dottor ,
1
SCENA III.

FILIBERTO , E CORNELIO .

Cor. A Aurelia è offeſa , e ſono offero anch'i .


o
Fil. lo credea ... Compatite .
Cor. Orsù , perchè non dice
Ch' io vengo in caſa: voftra a far l'amore ,
lo vi ſon ſervitore . 6 vuol partin .
Fil No , ſencite .
Cor; lo della voſtra lite
Aveva porte ben le cofet a fegno ,
Ma vado adeffo a rinunziar l'impegniol.
Fil. Ah per amor del Ciel , non vi ſkaneate
Di eſſermi protector :
Cor. Già l'avverſario
Si era poſto in ſpavento
E trattaya con me l' aggiuftarperko .
IL NEGLIGENTE .
Fil. Voleffe il Ciel , che foſſimo aggiuftati ;
Palazziſti , Avvocati
Mai più trattar vorrei s..
E goder la mia pace anch' io potrei .
Cor . Andare voi dal Conte
La coſa a terminar .
Fil. Ma non potreſte
Conſumare l' affar tra voi , e lui ?
Cor. Potrei , ma ſe mirieſce
Di prenderlo in parola ,
3. L ' autorità non tengo
Di ftringere il contratto
Venite meco . 1
Fol. No , Cornelio caro
Non fate , che il piacer mi rieſca amaro .
Fate voi , fate voi..
Cor. Datemi almanco >
Sottoſcritto da voi, un foglio bianco .
Fil. Fin queſto ſi può far ;
Del reſto tutto a voi laſcio l'imbroglio .
Cor. Eccovi il calamar , la penna , e il foglio .
( tira.fuori tutto di taſca .
Fil Filiberto Tacconi ( ſcrive .
Affermo quanto sopra ſi contiene ,
Basta così ?
Cor. Va bene . prende il foglio .
Fil. S jo preſto non finiva
Di tefta mi veniva un giramento ,
Cor, Davvero
Fil. La fatica è un gran tormento .
Cor. Or via ſiete ſpicciato ,
Domani voi ſarete conſolato .
Con queſto foglio in mano
Faro l' aggiuſtamento .
( Ma lo farò per me. )
Vedrete chi ſon io .
D'un galant' uom par mio.
Non sha da dubitar .
La voſtra ricca entrata 9
La voſtra ſpoſa bella
Difendervi ſapro .
( Ma preſto queſta , e quella
Gli voglio fgraffignar . SCE
ATTO SECONDO .

SC EN A - I V.

FILIBERTO , poi PORPORINA , PASQUINO 1

Anco mal, che la forte mi provede .


Fil . fede :
Por. ( Ecco il Padron . )
( parlano in difparte fra di loro non ſenziti da Filiberto ,
Pala. ( Chiediamogli perdono ..)
Porp. ( Se vogliamo ottenerlo ,
Fingiam d'effer nemici . )
Pufq. ( Poi in cucina torneremo amici . :)
Fil. lo far l aggiuſtamento ? A
Non lo faccio in due anni . Oh che tormento I
Porp. Signor Padron .
Pala. Signor Padrone mio .
Porp. lo vi chiedo perdono .
Paja. Pietà Paſquin vi chiede .
Porp. Io vi bacio la man.
Pala . Vibacio il piede .
Fil. Temerari , bricconi.
Porp . Signore , io non voleva .
E ' ſtato lui .
Palg , E ' ſtata rei , che ha detto :
Piglia , piglia , Paſquino .
Porp. Non è ver , malandrino .
Sei ſtato tu . Colui è un diſgraziato . ( F
Mezzo il vin della botte , ha tracannato ,
Paſą . Lei fa l amor con tutti;:
E giù per il balcon cala i preſciutti .
Poro. Chi ha venduta la legna ?
Paja .E la farina
Chi l' ha mandata via ?
Porp. Vi vo' ſcoprir.
Pala. Ti voglio far la ſpia.
Fil. E ' bella la canzone ,
El fuona alle ſpalle del Padrone..
Porp. Io ſono fidariſlima .
Paja. Io ſono onoratiffimo.
Porp. Caro il mio Padroncia .
PAfg. Padron cariffimo ,
IL NEGLIGENTE .
Fil. Orsù per non far torto all' uno , o all'altro ;
Giacche ha fatto ciaſeun le parti fue ,
Vi licenzio di caſa tutti due ,
Paja. Senti , per cauſa tua. lie Porpe
Porp . Per te ,briccone . A Paſq.
( Senta , Signor Padrone , ( piano a File
Penfgrario di coſcienza ,
Il povero Paſquin , fappia , è innocepte .
E quel che ho detto , non è vero niente . )
Fil. Buono !
Pafq . ( Signor Padrone una parola . ( piano Fili
Per rabbia ho detto mal di Porporina ,
Per altro ella è innocente , poverina .)
Fil. Meglio ! Ma io vi credo
Due furbi belli , e buoni .
Pasq. Uh coſa dite !
Porp , Il Ciel ve lo perdoni.
Fil. lo non mi fido più .
Pala. Sarò fedele .
Porp. Fedel farò , ſull'onor mio lo giuro .
Pala. Sulla mia pudicizia io v afſiguro .
Fil. ( Se mando via coſtoro ,
A trovarne altri due farò impicciato . )
Orsù v ho perdonato
Per queſta volta , ma fe un altra arriva.is
Porp. Oh caro ! ( P accareizano ,le facarezzandolo cor
caricatura linfatidiſcona ,
Pala. Oh benedettoil
Eyviva eyniya .
Bafta , baſta , fermi flate .
Maledetti , mi troppiate .
Tocca , tocca , ſe tu vuoi : ( a Parpi
Va a ſcherzar co' pari tuoi .

SCE
ATT SECOND - O .

Ş CE N A V.

PORPORINA , E PASQUINO

Palgi Er queſta volta è andata bene .


Pop in grazia
Del mio giudizio .
Pafa. Si , gioja mia bella ,
Tu lei una ragazza ,
Che può ſtar , per dottrina , in paragone
D'Ovidio , Quinto Curzio , e Cicerone.
Porp. Tutto ho fatto per te .
Per altro in vita mia ,
Io non lo d ' aver detto una bugia .
Paſq. Dunque mi porti amore !
Porp. T'amo con tutto il cuore .
Pala. Dunque tu mia farai?
Porp. Si , Paſquin , ſarò tua , ſe mi vorrai;
Paſq. Se ti vorrò ? Colpetto !
Non bramo altri , che te .
Per quel cuo bel viſino ,
Laſcierei la mineſtra , il pane , e il vino ,
Porp. Ma quando midarai ....
Paja. Gofa ? i
Porp. La mano .
Pajq. Eccola , ſe la vuoi .
Porp. La prenderei , ma poi . !
Pala. Ma poi di che hai' paura ?
Porp. Che tu mi dica il ver non - fon ficura :
Paja. Vuoi , che ti moftri il cor , dammi un coltello ;
Voglio ſpaccarmi il petto ,
Voglio moſtrarti il cor .
Porp . No , poveretto ,
Lo ſo , che mi vuoi bene ;
Ma un po di gelofu mi da martello
Paſq. Maledetta diſgrazrà è l'eſſer bello !
Porp . Quei cari , e belli occhietti
Saranno tutti miei ?
Paſy. Si .
Por Quel bocchino
Sarà tutto per me ?
Pent
72 IL NEGLIG ENIE :
Pasa si ,
Porp Quel vifetto
E tutto , tutto mia ?
Pala. Sì , tatto , tutto .
Poip. Io miſento morire ,
Paja lo ſon diſtrutto ...
Porp. Sta ſera ...
Pala. The
Porp. Faremo ...
Pala. Che coſa ?
Porp. Il matrimonio .
Paja. Non potreflimo ...
Porp. Cora
Pala. Farlo adeflo ...
Porp. Così non è permeſlo :
Pajq. Ma io non poſſo più ,
Porp. Ma io già peno .
Pafq. Vado tutto in ſudore . 3
Porp, lo vengo meno .
Chimè, che fuor dal petto .
Mi vien ſul labbro il cor..
Ma fu quel bel labbretto ,
Veggo il tuo core ancor..
Dammi il tuo core , oh Dio !
Pigliati , o caro il mio ;
Piglialo , che tel dono ,
Dammilo per pietà ,
Coſa farai del mio ?
Dėl tuo coſa faro ?
Perchè fedel fon is ,
1 Il cuo lo ſerberó .
Tu , che pietà non hai
Me lo ſtrappazzerai ?
No , no per carità .

SCE
ATTO SECONDO

SCENA VI .

PASQUINO ,, E DORINDO , il quale vorrebbé trattener


Porporina , che parte .
Dor.
Pala EH Signor , coſa comanda...
Da Porporina ?
Dor. Che vuoi tu ſapere ?
Va via , brutto vilano .
Pala. Cos' è queſto villano ?
Cos' è queſto va via ?
Coſa pretende lei ?
Dor. Quel , che mi pare . ( vuol ſeguir Porp,
Pala. Con grazia , Padron mio . ( lo trattiche,
Lo vo ' sapere anch'io .
Dor. Tu non devi faper quello , che paſſa
Fra Porponna , e me .
( Non vo'ch'ei ſappia ,
Che quì Liſaura aſpetto . )
Paſq. Porporina dev ' eller inoglie ma .
Mi meraviglio di Vuſſignoria .
Dor. ( Mi voglio divertir con queſto ſciocco . )
Porporina tua ſpoſa ?
Credimi, ' hai sbagliata ;
E ' la mia innamorata.
Pafq. Come ! Oh Diavolo !
Non può Itar , non ſarà , nol poſſo credere :
Mi vuol ben , me l' ha detto , e l'ha giurato i
Dor. Di te gioco ſi prende , ed ha ſcherzato .
Pala. Ah bugiarda ! Ah maliarda !
Adeſſo , adeſſo intendo.,
Perchè quando le ho decto
Di far il matrimonio di naſcoſto ,
La furba m' ha riſpoſto :
Così non è permeſſo .
Femmine traditore ; ingrato feſſo .
Dunque è voftra innamorata , ( à Dors
(-Maledetra , diſgraziata
Crepa , ſchiatta , va in maľ ora
Gold, Drammi Giocofi Tom , l. D Aver
74 IL NEGLIGENTE :
Aver ben non poſſo un ora . )
Dunque è ver , che vi vol bene ?

SC EN A VII .

DORINDO , poi LISAURA .

Dor. Satver dato al meſchin si gran cordoglio,


So per prova qual fia
Il tormento crudel di geloſia .
Ma ecco la mia bella ,
Che a beare mi vien cogli occhj ſuoi .
Liſ. Dorindo , eccomi a voi .
Dor. Cara Liſaura ,
Tutti fiamo traditi. Ho diſcoperta
Una barbara trama ,
Di ſpogliar Filiberto oggi ſi trama .
Cornelio , il Conte , e Ser Imbroglio uniti ,
Al voſtro Genitor fanno la lite .
Dimani ſi farà l' aggiuſtamento .
E il caro Negligente
A Cornelio cornuto
Ch'è l'impoſtor più franco ,
Ha dato un foglio ſottoſcritto in bianco :
Lif. D ' onde ſapeſte ciò ?
Dor. Da uno Scrivano
Di Ser Imbroglio , che a pierà s'è moſſo ,
E di voi , e di me. Quello , che fteſe
La ſcrittura per noi del matrimonio .
Liſ. Adunque , che farà ?
Dor. Già ho rimediato ,
Vo' , che l'ingannator reſti ingannato
Lif. Come mai ?
Dor. Sol mi baſta ,
Che al voſtro Genitore
Sottoſcriver facciate queſta carta .
( cava dalla taſca un foglio ,
Segli , ch'è negligente ,
Senza leggerlo prima ,
Oggi foſcrive il foglio ,
Scherniremo Cornelio , e Ser Imbroglio .
1 Liſ.
ATTO SECOND 1
Lif. Tutto per voi farò . Già il Padre mio
Si contenta , che io
Vi prenda per mio ipoſo .
Dor. E queſto è bene .
Profitrarſi conviene
Della ſua negligenza .
Ditegli che la carta
Contien di noftre nozze il ſol contratto :
vi metta il ſuo nome , e il colpo è farto .
Liſ. Non vorrei d'un inganno
Efler tacciata poi .
Dor. Non dubitate .
Queſta è l'ultimamoda :
L'inganno , ſe va bene , ancor fi loda .
Pria, ritornare al fonte .
Vedrai torrente altero ,
Che all' amor mio fincero
Tempre vedrai cangiar .
Neper ingiurie , ed onte
D'avverſa iniqua ſtella ;
Queſto mio core amante ,
Della ſua fiamma bella
Mai fi potrà ſcordar .

SCE NA VIIE,

LISAURA fola .

lufti Dei , vi è nel Mondo


G "Cotanta iniquità . V'è fu la terra
Chi temerario ardiſce
Rapir l'altrui con efecrando ecceſſo ?
E lo ſoffrono i Numi? E ftride in vano
Il folgore di Giove ?
Dove ſi cela , dove
L'empio , che il Genitor tradire afpira ?
Seco voglio sfogar do sdegno , e l'ira .
Ma no , femmina imbelles
Che dir, che far potrei ?
Crudeliffimi Dei ,
Perchè non mi è conceſſo
Potermi cimentar col viril fello ?
D 2 Farei
GENTE 1
76 IL NEGLI :
Farei veder ben io ,
Che ancor nel petto mio ſi cela un core ,
Di coraggio ripieno , e di valore .
Tremo fra dubbj miei .
Pavento i rai del giorno ,
Anche nel mio loggiorno
Mi turbo , e mi confondo :
L' aure , che aſcolto intorno
Mi fanno palpitar .
Naſcondermi vorrei ,
Vorrei ſcoprir l'errore,
Nè di celarmi ho core ,
Nè core ho di parlar ,

SCENA IX ,

AURELIA , poi PASQUINO ,


Aur.
DE.cor di Filiberto
Sono quaſi ficura ,
Ma Liſaura , Paſquino , e Porporina ,
Non mi ponno vedere
La politica vuole ,
Ch' io me li renda amici ,
Perchè idiſegni miei rieſcan felici .
Ecco Paſquin ; cun queſto
Ch' è alquanto bacellone
Incomincio a provar la mia lezione .
Paſq. Ingrata Porporina , ( verſo la ſcena ,
Ladra , cagna, affaſlina .
Aur. Paſquino , e con chi l'hai ?
Paſq. uh non ti aveſſi conoſciuta mai !
Aur. T'han fatto qualche inſulto ?
Pasq . Si , m' han fatto
Quello che far ufate
Voi altre femminacce indiavolate ,
Aur. Sei forſe innamoratos
Palq Cos fcili appiccato .
Aur. Forſe tradito lei ?
Pala. Così il Diavol portaffe via colei ,
Aur. Oh fovero Paſquino ,
Che lei tanto bellino .
Se
ATTO SECONDO : 77
Se tu voleſſi un po di bene a me ,
Tutto queſto mio cor ſaria per te .
Paſa. Eh mi burlate .
Aur. No , credimi, mio caro ,
Che il mio labbro è ſincero .
Pafq. Se diceſſe da vero
Vendicar mi potrei di Porporina .
Aur. Dammi la tua manina .
Paſq. Se ci vede il padron , coſa dirà ?

S CE N A X.

FILIBERTO da una parte , PORPORINA dall' altra ,


offervano in diſparte .
Aur, On importa vien
Fra noi s'ha d' aggiuſtare ,
E ſi vada il Padrone a far ſquartare .
Fil ( Obbligato . ).
Pafq. Sì, sì , vada in malora
Lui, la ſua caſa , e Porporina ancora ,
Porp. ( Braviffimo. )
Aur. E nojoſo
Il Signor Filiberto agli occhi miei ,
Paſq. Più non poſſo di cuor mirar colei .
Aur. Tu si ſei grazioſetto .
Pafq. Si , quello è un bel viſetto ,
Aur. Se parlafli di cor ...
Pafq. Se vi degnafte ...
Aur. Sarei per te .
Paſq. Voftro farei m'impegno .
( Femmina indiavolata :)
Porp. ( Oh core indegno . )
Aur. Allegri , e contenti
Ci amian di buon cuore .
Pala.a 2 Più dolce è l'amore
Novello nel ſen .
Porp . Che voglia mi vien
Fil. a 2 D ' andarli ſcannar ,
Aur. E vada il Padrone
Pala . E vada la Serva
2 A farſi [quartar .
D 3 Fil.
1
1

78 IL NEGLIGENTE :
Fil. Inde gna . ( ad Aur,
Porp. Briccone . ( a Pafa. 1
a 2 Si tratta cosi ?
Aur. (Non v'è più jimedio
Pala. Già tutto ſenu ...)
Porp . Con voi sfacciatella , ( ad Aur.
Mi voglio sfogar .
Aur. Con te birboncella , ( a Porp .
Non voglio gridar .
Fil. Fermate , tacete ,
Paſq. Non ſtate a Itrillar .
Fil. Indegno , briccone , ( a Paja.
Ti vo' baſtonar ,
Pala. Non curo il padrone , ( a Fil.
Mi vo' vendicar .
Aur. Fermate ', tacete
Daja. a 2 Non itate a ſtrillar .
4 4 Che rabbia mi ſento .
Che fiero tormento .
L ' affanno , lo sdegno
Vuol farmi crepar .

Fine dell Auto Secondo ,

AT
ATTO TER Z 0..9

SCENA . PRIMA :

CAMERA

LISAURA , E DORINDO ,

Lis. Aro Signor Dorindo , eccovi il foglio .


Cara 1 ) Padre , che di ine non ha ſoſpetto .
Jeri l' ha ſottoſcritto , e non l'ha letto .
Dor. Oh quanto di ciò godo ? ( prende il foglio .
Vedrete oggi , mia cara
Quant' opportuno a noi ſia queſto foglio.
E vedrà Ser Imbroglio ,
E Ser Cornelio , e il Conte , ch' è un bagiano ,
Che la biſcia há beccato il Ciarlatano .
Liſ. Ma quando ſarà il giorno ,
Che potrò ſenza tema
Dir : Dorindo ſei mio ?
Dor. Nulla di più defio .
Oggi ſe mi feconda amica ſorte
Spero di divenir a voi conſorte .
Liſ. Lo voglia il Ciel.
Dor. Vedrete
Qual fia l' affetto mio .
Oggi ci rivedrem , Liſaura , addio . ( parte ,

SCE NA II.

LISAURA , poi AURELIA.

Lif. A Moganar
Quand' un mai pace
udàalma dovrebbe eſſer contenta ,
Timore , e geloſia l'alma tormenta .
Aur. Ol Signora Liſaura , le ſon ferva .
Ella è ſempre più bella , e più vezzola .
Quando mai li fa ſpoſa ?
Lif. Ch' io fia ſpoſa , o fanciulla
Queſt è un affar, che a voi non preme nulla :
D4 Aur.
80 IL NEGLIGE TE .
N
Aur. Anzi mi preme aſſai ;
Anzi ſempre bramai ,
Che il Ciel ſecondo , e amico 1
Foſſe al ſuo cor ( non me n'importa un fico . )
Lis. Ed io bramai di core ,
Per non dirvi bugia ,
Che voi di queſta caſa andaſte via .
Aur. Grazie alla ſua bontà . V'andrò , ma forſe
Bramerà il mio ritorno ,
E ſi ricorderà ď' Aurelia un giorno .
Liſ E difficile molto .
Aur, Oh già ſi fa ,
che una Dama di rango non fi degna
Rammentarſi di me vile , ed abbietta.
Lif. Siete , Aurelia mia cara , una fraſchetia
Principiai amar per gioco ,
E d ' amor il cor m'acceſi ,
Già m' allerta il dolce foco ,
E maggior ognor Gi fa .
Fra i piaceri, e fra i diletti
Oggi nacque il mio tormento :
Ma d'amare io non mi pento 2
Perchè fpero, alón pietà .

SCE NA III.

AURELIA , poi CORNELIO .

Aur. V Edrà, Qualevedrà la ftohta


farà del ; l'effetto .
ſimular
Cor. Aurelia , ecco in un foglio .
Afficu : ata alfin la noſtra forte .
Aur. Adorato conforte ,
Voi mi date la vita .
Cor. Abbiam buſcato
Trentamila Ducati , e ſiamo in tre ,
Diecimila de' quai toccano a me .
Aur. Ora , ſe a me non rieſce
Di carpirli la dote ,
Poco v ' importerà .
Cor. Nulla mi preme .
I diecimila li godremo infieme .
Aur.
ÀTTO TERZO : 81
Aur. ( Buon per me . Filiberto ,
Ora meco è ſdegnato . ) (da fei
Cor, che ne dite ;
Son io di buona teſta ?
Aur. Ma il denaro
L'avete ancora avuto ?
Cor. No , ma ſon qui venuto ;
Per farmelo contare .
Aur. Fra tanto ci potreſſimo ſpoſare :
Cor. Ciò ſi fa facilmente . Ecco la mano .
Aur. Accetto il dolce invito ,
Tua conſorte ſon io .
Cor. Son tuo marito .'
Aur. Che bel contento è queſto
Spoſarſi quì fra noi .
Ma queſta ſera poi
Cornelio , come andrà ?
Oh che piacer , mio caro ,
O che felicità !
1,
( Se Filiberto è in collera ,
Più non importa a me .
Qualch' uno ſempre c'è ,
Che fa la carità . )

SCE NA I V.

CORNELIO , e poi FILIBERTO ,

Cor.
Fil E Amico vi fon :
ho ſchiavo ,
Cor. Vo' , che mi dite : bravo .
Fatt' ho l' aggiuſtamento .
Tutto tutto è finito ,
Fil. Oh che contento !
Cor. Volete udir gli articoli , ed i patti ?
Fil. Gibò .
Cor. Legger volete
La forma del contratto ?
Fil Oibo .
Cor. V’intendo .
Volete ſolamente
Il denaro contare ?
DS Fil
1
IL NEOLIGENTE :
Fil. Oiboi
Cor. Ma queſto
Signore , tocca a voi .
Fil. Eh lo faremo poi .
Cor. S' oggi non lo pagate ,
Rotro è il contratto , e in lite ritornare ,
Fil. Oggi ſi pagherà .
Cor. Saper volete
La ſomma ?
Fil. Oibo .
Cor. Ma come ſi farà ?
Fil Oggi venite , che ſi pagherà .
Cor. Oggi dunque verrà da voicol Conte ,
Fate che le monete ſiano pronte . ( patte ,

S CE N A V.
FILIBERTO folo

A Reticodi
Legger ſcritture, e patti ,
Oh che coſa nojoſa ! Palazziſti .
Avvocati , Notari ,
Che vocaboli amari! Oh benedetta
La vita negligente !
Oh che gran beila coſa è il non far niente ,
Leyarh dopo il Sole ,
I andar prima di quello
Nel letto a ripoſar ,
Queſta ſi può chiamar .
Vita beata
Chi faticar fi fuole ,
Conſuma il ſuo cervello ,
E al fine ha da crepar ,
Compiango a lavorar
La gente nata .
i

SCE :
ATTO TERZO ,

SCENA VI .

PASQUINO poi PORPORINA ,

mi diſpiace
H quanto diſ
Paſqu Ha mermi guſtata Porporina !
Porp. ( Oh povera meſchina !
Or fon ſenza marito . )
Palg. ( D ' averla abbandonata io ſon pentito . )
Porp . ( Eccolo . Traditore ,
Con Aurelia attaccarſi. )
Palq. ( E ' quì . Crudel laſciarſi
Far giù da quel Zerbino ! )
Porp . ( Oh me infelice ! )
Paja. ( Oh povero Paſquino ! )
Porp . ( Far la pace vorrei , ma non conviene ,
Che la prima io fia . )
Pafq. ( Mi vien la fantaſia
Di chiamarla , ma temo un qualche oltraggio . )
Porp. ( Porporina fa cor . )
Paſq. ( Paſquin coraggio . )
Paſą. Serva .
Porp. Compatiſca , Signor , ( gli palla dinanzi .
Paſq. La compariſco .
Dove , padrona ?
Porp. Dove mi guida il piè .
Pala. E ' in colera con me ?
Porp. Parmi averne ragione .
Paſq. lo ho più ragion di lei .
Porp. Lei badi a 'fatui ſuoi , ch ' io bado a' miei .
Peſq. Bella coſa davvero :
Laſciar per un amante il ſuo marito !
Porp: Veramente polito !
Trovarſi un amoroſa ,
E abbandonar così la propria fpoſa !
Pala. L'ho fatto per vendetta
Porp. Ed io per far ſervizio alla Padrona ,
Paſa Con Aurelia ſcherzai , credilo a me .
Porp, Giuro , ch'io non amai altri , che te ,
Paiq. Dunque tu mi vuoi ben ?
Rorp. Pur troppo ingrato.
D 6 Palga
84 IL NEGL
IGEN
'Pala. Ed io fon di te fola innamorato . TE
Porp. Per altro ti ho ſentito ...
Paja. Ti ho veduca fra tanto ...
Porp Mi hai fatto ſoſpirare .
Pala Ho tanto pianto !
Porp. Briccon , così tradirmi ?
Pala. Via facciamo la pace .
Porp. Signor no .
Paſq. Signor și , Signor si.
Porp. Come la vogliam far ?
Pajq. Facciam così , ( s'abbracciano ,
Vita mia , mio bel teſoro ,
Per te ſmanio , per te moro .
Porp. Idel mio , mio dolce amore .
Per te in ſen mi brucia ilcorecore .,
Parg . Fammi un vezzo .
Porp . lo non ſo .
Fallo iu .
Pasan T'inſegnerò
Cara , cara
Porp . Bello , hello .
22 Ahi che amor con un martello
Mi fracaſſa in petto il cor ,
Porp . Deh 11en darmi gelcfia .
Pela. Pace è fatta , e pace fia .
a 2 Ho provata la gran pena !
Ho provato il gran dolor ?
SCENA VII .

SALA .

FILIBERTO , CORNELIO , LISAURA , AURELIA ,


unio che figura il Conte ,

Fil. Madonna Aurelia ,


Se tornate a ſvenir farà tutt' uno ,
Aur. Poffibile , Signor ..,
Fil. S' anco vi vedo
Colla ſpuma alla bocca , io non vi credo ,
Cor. Via , Signor Filiberto ,
Spicciate il Signor Conte ,
File
ATTO TERZO :
Fil. Quanto dice il contratto ?
Cor. Trentamille Ducati .
Fil. Eh ſiete matto
Cor. Tal è l'aggiuſtamento
Sottoſcritto da voi .
Fil. Come !
Liſ, Che ſento !
Cor. Convien pagare , o da una nuova lite
Sarete travagliato .
Fil. lo ſono aſſaſſinato ,
Son mandato in mal' ora ,
Ecco lo ſcrigno colle chiavi ancora :
SCENA ULTIMA :

DORINDO , PORPORINA , e PASQUINO


che reſtano in diſparte .

Dor. 'Ermatevi , Signor , che nulla tiene

Ai quanti è ftipulato ?
Cor, Stamane fu firmato .
Dor. Queſto è del giorno d' jeri,
Cor. E che contiene ?
Dor. Un ampia donazione
Che fa di tutto il ſuo
Filiberto alla figlia .
Queſt' iſtrumento il giorno d ' jeri è fatto ;
Onde non val di queſto dì il contratto .
Cor. La lite tornerà...
Dor. Non ho paura .
So , ch' ell' è un impoſtura ,
( a File
Signor ſiete ingannato .
Cornelio , e Ser Imbroglio v' han gabbato .
Fil. Che ſiate benedetto ; e qual mercede
Poſlo darvi Signor's
Dor, Di voſtra figlia
A me baſta la mano ; e voi farete
Padron del voſtro , fino che vivete :
Fil. lo ſon contento .
liſ. fid io felice ſono .
Dor, Donatemi la deſtra , il cor vi dono ,
86 IL NEGLIGENTE :
Fil. Aurelia , andate toſto
Fuori di cala mia .
Aur, Poco m ' importa ;
Di già ſon maritata .
Cor. V'ingannate .
Se la roba non v'è più non vi voglio :
Non yall' obbligazione .
Aur. Voi mi ſpoſaſte ſenza condizione .
Voglia , o non voglia, alfin voftra fon io;
Cor. Ho fatto un bel guadagno da par mio .
Fil. Se ſperaſte goder , ſoffrite il danno
Sopra l'ingannator cade l'inganno .
Porp. Pierà, Signor Padron ,
Pala Miſericordia .
Fil. Siete quì diſgraziati ?
Ancor per queſta volta
Vi fiano i voſtri falli perdonati ,
Coro . Chilieto giubila ;
Chi triſto geme ;
Chi piange, e freme ,
Chi lieto ſta . *
Dolente è il core
Del traditore .
Ma l'innocente
Godendo va ..

Fine del Dramma .


L A

BUONA FIGLIUOLA .
88

INTERLOCUTORI:

La MARCHESA Lucinda .

II CAVALIER Armidoro .

Il MARCHESE della Conchiglia .


CECCHINA Giardiniera .

SANDRINA Lavoratrice .

MENGOTTO Contadino lavoratore .

TAGLIAFERRO Soldato ,

a ſcena fi rappreſenta nel feudo del Marcheſe della


Conchiglia
89

LA BUONA FIGLIUOLA

AT TO PRIMO .

SCE'N A PRIM A.

GIARDINO DELICIOSO DI VARI FIORI CON VEDUTA


DEL PALAZZO DEL MARCHESE .

CECCHINA fola .

E’veder in ſul mattino , ,


Colla roſa il gelſomino
In bellezza gareggiar .
E potere all' erbe, ai fiori
Dir , ſon io coi freſchi umori ,
Che vi vengo inaffiar .
Ah non potea la forte
In mezzo al caſo mio duro , e funeſto ,
Eſercizio miglior darmi di queſto !
Povera ſventurata "!
Non ſo di chi ſia nata ;
Queſto è il triſto penſier, che mi tormenta :
Pur tra le piante , e i fiori,>
Trovo il ſolo piacer , che mi contenca .
Godo colle mie mani
Un germoglio troncar dall'arboſcello ,
E mirarlo creſciuto arbor novello .
Godo iofteffainneftar ful prun ſelvaggio s
In dolce primavera ,
Ur le peſche ſuccoſe , ed or le pera .

S Ç E N A 11 .
MENGOTTO e la suDDETTA .

Meng: H Cecchina , buon giorno .


Cecc of Mengotto , ti faluto .
Meng. Eccomi , ad ajutarti io ſon ' venuto .
Сес .
90 LA BUONA FIGLIUOLA .
Céc. Tardi venitti affè ,
Ho adacquato da me quanto tu vedi ,
Ne'bei recinti erboni,
Upre delle mie man fiori odoroſi .
Meng Manca nel tuo giardino ,
Manca , Cecchina bella , il più bel fiore
Cec Qual'è' il fior , che vi manca ?
Meng Il fior d'amore .
Eec. Non ſo che coſa ſia .
Mong. Cara Cecchina mia
Senti , che fiore è queſto , e dimmi poi;
Se in belrà , ſe in piacer ſorpaſla i tuoi .
Quel che d'amore
Si chiama il fiore,
E d'un bel core
La fedeltà .
D' un'alma fida
D'un core oneſto ,
Più bell'inneſto
No non ſi dà .
ec. Eh Mengotto , Mengotto ,
Di queſto fior si bello
Che il tuo labbro , e 11 tuo cor vanta cosi ,
Inteſi a dir queſta canzone un di .
Ogni amatore ,
Nel proprio.core
Il fior d'amore
Vantando.va .
Ma dove naſca
La bella pianta ,
Che il labbro vanta ,
Neſſuno il ſa .
Meng. Poſſo farti vedere ,
Che la pianta felice ,
Di Mengotto nel ſeno ha la radice .
Si ti ſarò fedele , e fedelone ,
Baſtami ſolo un po di compaflione :
Cec. Compaſſione da me ne avrai da vendere ,
Ma di più non ſo dar , più non pretendere.
Meng . Niente d'amor ?
Cec. Si , ſe ti baſta
Quell'amor , con cui s'amano
I Ira
ATTO PRIMO . 93
I fratelli , gli amici ,
Nell'innocente amor c'eritri ancor tu ,
Come amico , e fratello, e niente più.
Meng. Ah Cecchina , al mio foco ,
Fratellanza, amicizia, è troppo poco .
Ma più toſto che niente ,
Amami da parente . Un dì , chi fa ?
Parentela fra noi cangiar potrà .
Non comoda all'amante .
L'affetto di parente;
Però meglio è che niente ;
Mivoglio contentar ,
Se mi ami. das fratello ,
Un dì , vifetto bello ,
Potrà la ſorellipa ,
Spoſina diventar , )

SCE NA III.

CECCHINA , poi il MARCHESE ,

Cec. Sento qualche pietà, per lui nel core ,


Ma mi fa ingrata un mio ſegreto amore ,
Non ardifco di dirlo .
Mai neſſuno il ſaprà ..
Oh Ciel ! dove m'aſcondo ? Eccolo quài
Il Mar. Brava , ſei di buon ora
Quefta mane venuta al tuo meſtiere .
Cec. Signor , fo il mio dovere .
il Mar. Manon voglio ,
Che così ti affatichi: Altri ci ſono,
E Villani , e Villane
Fatte per queſte cofe groſſolane
Tu ſei una ragazza tenerina .
Tu ſei...
Cec . Cofa , Signor ?
Il Mar. La mia Cecchina :
Cec. Certo , lon coſa voftra :
Se voi mi date il pane ,
Comandar mi potete .
Il Mar, Ben , comando ,
E
LA BUONA FIGLIUOLA :
E voglio e
, dico ; e ubbidir conviene ,
Che tu , Cecchina mia ... mi voglia bene.
Cec. Signor , con ſua licenza . ( vuol partirea
Il Mar. Dove vai ?
Cec. Ancor non adacquai
Certe piante novelle ...
Il Mar. Eh che c'è tempo . 1
Senti ... ti vo' parlar... vo' confidarti .. 2
( Non poſſo più . Voglio ſcoprirle il core . )
Cec. Mi batte in leno ... Ah non tradirmi amore .
Hl Mar, Tu ſei una fanciulla ,
Che merita un teſoro ;
Un amante fon 'io ,che da te brama
Grata corriſpondenza .
Cara , non mi negar
Cec. Con fua licenza . ( parte corrende..

S CE N A IV .

Il MARCHESE folo .

Enti , ſenti , Cecchi... Va come il vento ,


SE Llentino turbamento ,
Capiſco , che mi adora ,
Ma tenie a dirlo , ed è innocente ancora ,

" S' C E NA V.
1
SANDRINA con due caneſtri di frutti , ed il SUDDETTO :

Sand. P Overina, il !
Faticar deggio così !
Lavorare , e coltivar ,
E le frutta ho da portar .
E ſon tanto tenerina ,
Poverina
Chi mi viene ad ajutar ?
Il Mar. ( Coftei amica è di Cecchina, lo voglio !
Confidarmi con lei . ) Sandrina , appunto
Ho biſogno di te .
and. Con queſto peſo ,
Trattenermi non vo ' .
Il Mar.

1
ATTO PRIMO..
93
Il Mar. Via , non ci vede alcun , t'ajuterò ,
( Leva a SandiCeſti dalle ipalle , e li pone interra ;
Sand, 10 credere conviene
Che il Padrone davver mi voglia bene .)
Il Mar. Dimmi ... ma pria ch'io paſſi
A confidarti il cuore ,
Vorrei ſaper ; ſe mai provaſti amore .
Sand. Dirò ... Così , e così ....
Il Mar. Dunque fai coſa è amore ?
Sand. Eh Signor si..
Il Mar. Sappi , te lo confido,
Ch'io ſono innamorato ,
E biſogno ho di te .
Sand. ( Eh già lo vedo ; è innamorato in me . )
Il Mar. Altri che tu , Sandrina ,
Mi potreſti ajutar .
Sand Us , Signore ,
Comandatemi pur, ſon di buon cuore.
Il Mar Amo .
Sand. L'avete detto .
Il Mar. Maſai qual ſia l'oggetto ?
Sand. Non ſo dire ..
Ma ... quaſi il mio cervello
Sel penſa , e l' indovina ... moſtrandoſi confolata :
Il Mar. Senti te lo confido . Amo Cecchina .
So che amica le fei ; fra voi ragazze ( Sand . fimortifica
Confidarvi ſolete ;
E a ragionar con te
Non avrà quel roſſor , ch'ella ha con me ,
Sand. Signore , vi dirò ...
Contadina fon nata,
Ma non mi piace far queſt imbaſciata .
Il Mar. Oh che ſciocco diſcorſo !
Si tratta d'un amica ,
Si tratta d'un padrone ,
E ti regalero .
Sand ( Mi voglio vendicar . Vi ferviro .
Il Mar. Poc' anzi le parlai,
Ma dir non terminai .
Tu , Sandrina , per me le parla un poco :
Dille che tutto foco .
Dille, che gli occhi ſuoi ...
Dille ,
LA BUONA FIGLIUOLA .
94Dille . che le vorrà Capir mi puoi.
E ' pur bella la cecchina !
Mi fa tutto giubilar .
Quando parla modeftina
Mi fa proprio innamorar .,
Quel bocchino , piccinino ...
Quegli occhietti si furbetti ...
Ah di più non ſi può far .
Ma tant'altre vanarelle ,
Che von far le pazzarelle ,
Non le poſſo ſopportar
Via le belle , via le brutte ,
Vadan tutte ,
Sol Cecchina voglio amar .

S CE N A. V I.

SANDRINA , poi il CAVALIERE ARMIDORO

Ille , parlale . Oh certo ! Si , Signore ,


Sand. non ſon sì pazza ,
Anch'io ſon tal ragazza ,.
Che può avere l'amor d'un Cavaliere ,
Ne per altri vo far queſto meſtiere .
Eav. Villanella gentil.
Sand. La riveriſco .
Cav , Siete voi del recinto ?
Sand. Si Signore
Cav. Saper vorrei , ſe la padrona è alzata ,
Sand. Nol ſo , che ritornata
Son di lontano or ora ,
A portar queſte frutta alla Signora . ( accen , i Ceſti,
Cav . Si può veder ?
Sand . Chi ſiete
Cav, Il Cavaliere
Armidoro ſon io , cui la Marcheſa
Deſtinata è in iſpoſa , e qui mi ( prona
Defio di riverirla .
Sand. Mi conſolo , Signor , vado a ſervirla
Oh che la mia padrona
E ' tanto , e tanto buona
Con lei certo ſarete fortunato .
Ma
ATTO PRIMO
Ma... vi tocca un gran peſſimo cognato , 95
Cav Il Marcheſe ?
Sand. Signore ...
Io non voglio dir mal . ; , Ma ſe ſapeſte .. :
Baſta , non vo ' parlare ,
Perché il vizio non ho di mormorare ,
Cav . Ditemi, in corteſia .
Meco parlar potere .
Sand . Vel dirò in confidenza ; ma tacetę .
Cav, Levatemi di pena .
Sand. E ' innamorato
Di certa Simoncina
Nominata Cecchina ,
Giovane foraftiera ,
Che fa la giardiniera . Non ſi fa
Dove ſia nata , nè di chi ſia figlia ,
Ed ei non fi vergogna ,
Non dico fol d'amarla ;
Ma fi crede , che voglia anche ſpotarla .
Cav, Poſſibil , che ciò fia ?
Sand . Ve l'afficuro .
Cav. Ah ſe ciò foſſe vero ,
Pria di porger la mano alla Marcheſa
Ci penſerei ben bene ..
Sand . E ' tanto vero ,
E con tal fondamento ora vi parlo ,
Che anche ſu l'onor mio poło giurarlo ..
Son una giovane ,
Che in vita mia
Tacciar non poſſono
D'una bugia ;
E non lo fingere ,
Non ſo mentir .
Il mio padrone.
Non vo parlare .
La giardiniera ...
Non vo '. ciarlare .
So' tutto il reſto .
Ma più di queſto
Non voglio dir , ( parte con i ſuoi Cette

SCE :
NA OLA
LIU
96 LA BUO FIG .

SCE NA ; VII.

Il CAVALIERE ARMIDORO ,

A Mo; èver,la Marcheſa ,


Ma un sì vil parentado io ſdegnerei..
E innanzi che mi giunga .
Ad acciecare il faretrato Arciero ,
Scoprir voglio , fe un tal periglio è vero .
Scherza il Nocchier talora
Con l'aura , che ſi defta ,
Ma poi divien tempefta ,
Che impallidir lo fa ,

SCE NA VI11.

LOGGIE TERRENE CORRISPONDENTI AL GIARDING,

Le MARCHESA , poi SANDRINA .

La Mar. C * Lungi dal mormorio , langi dal tedio


Di Gittà popo
Sempre dolce mifoſti . A te d'intorno
Spira un.aere giocondo , un Ciel ſereno,
Ma ora ſeial cuor mio piacevol meno .
Mancami il bel , che adoro ,
Mancami d'Armidoro il dolce aſpetto ,
A compir fra queſt' aure il mio dilerto.
Sand Preſto , preſto la mancia ; in queſto punto
Sarà contenta , il Cavaliere è giunto.
La Mar. Va , che impaziente l'amor mio l' aſpetta .
Sand. Capperi , la Signora ha una gran fretta ! ( parte,
La Mar. Ah , convien dir che i noſtri cuori amanti
S'intendano aſſai bene .
lo penſava allo Spoſo , ed ei ſen viene ,

SCE
Ά Τ Τ Ο PRIMO. 97
S C Ε Ν Α IX .

Il CAVALIERE ARMIDORO , SANDRINA ,e la SUDDETTA:

Sand. Vla, li va cosi lento;, ( al Cav.


La Mar, Ah che opportuno
1 Vi ha guidato il deſtino .
Cav.. Adorata Marchela , a voi m'inchino.
La Mlar. Oime! Nel vostro ciglio ,
Veder non parmi il bel lereno uſato .
Sand. Lo diceva ancor io , pare infenſato .
Cav, Compatite un affanno
Che mi turba la quiete . Il mio coſtume
Per lungh ' uſo vi è noto . Allor che in ſeno
Nutro qualche dolor , qualche foſpetto ,
Deggio in viſo moſtrarlo ,a mio diſpetto .
Sand Certo un uomo ſincero è un gran portento ,
Credo , che ſe ne dian quattro per cento .
Cav. Detto mi vien per çerto ,
Che il Marcheſe invaghito
Sia di femmiwa vile , e che deſtina
Spofarla ancor .
La Mar. E chi è cuftei ?
Cav . Cecchina .
La Mar. Spero che non furà . Di mio Germano
Conoſco il cor , Ma ſe dal cieco amore
Si laſciaffe tradir . Se mai cedefle
Al deſio delle nozze inonorate .
Arinidoro crudel , voimi laſciate ?
Cav . Quel che farei non ſo . So che vi adoro ,
So che mi coſterebbe
Il perdervi la vita ;
Ma non deggio
Ad onta dell'amor , che mi conſiglia ,
Il decoro tradir . di mia famiglia ,
Deh procurate in tempo
Impedir , che non ſegua .
Idolo mio
Che farebbe di me ,
Se mai perdeffi
Gol. Drammi Giocoſi Tam , 1. E D'un
LA BUONA FIGLIUOLA :
D ' un sì bel core il prezioſo acquiſto ?
Ah il penſarvi m ' uccide , Ah non refifto . ( parte :

SC E N A X.

LA MARCHESA , E SANDRINA ;

La Mar. Te perdero chi mi adora ?


Chiamami la Cecchina . ( a Sand,
Sand . Si , Signora ·
La chiamerò ; fgridatela ben bene
Queſtincognita ardita , e profontuoſa ,
Cheſler yorria d'un Cavalier la ſpoſa i
Che ſuperbia maledetta ,
Che ſi vede a dominar !
Ogni mifera donnetta
Si proccura d'innalzar .
Non vi è più fra le perſone
Quella giuſta proporzione ,
Che ſi uſava praticar .
Ciaſcuna oggi di
Col Chichirichì .
Luſtrim ma si .
Bracce di quà
Bracciere di là :
Pompofa , vezzofa
Brillando ſen va .

SCE NA XI.

LA MARCHESA , poi CECCHINA .

Le Mar. la sfacciata
A far ,
Ma per sfuggire col German l'impegno ,
Finger è forza , e ſimular lo ſdegno .
bec. Eccomi ai ſuoi comandi .
La Mer. Si , Cecchina .
Foſti sempre bonina , e lo farai ,
E un piacer , che ti chiedo , or mi farai :
Cec. Vuol, parlando così , mortificarmi,
La
ATTO PRIMO . 99
La Padrona ha il poter di comandarmi.
Le Mar, Afpafia mia Sorella
Brama una Giardiniera . Ella pregommi ,
Che io ti aveſſi al ſuo defir conceflo ,
E di cederti ad eſſa ho già promeſſo .
Cec. ( Povera me ! )
La Mar. Sollecita
Renditi al cenno mio ;
Cec. Dunque , Signora.,
Seco non mi vuol più .
Non ” è più cara la mia ſervitù .
La Mar. Sì , mi ſei cara . E ſe di te mi privo ,
Alfin ti mando dai congiunti miei .
Cec, Maio ... Padrona ... Voglio ftar con lei .
La Mar. Lo dici per amor ?
Cec Certo... Lo giuro .
La Mar. Dunque ſe dell'amore
Per la Padrona -tua vanti fincero .,
Moftra coll' obbedir , che diçi il vero ..
Cec. Signora mia ... Con voſtra permiflione ...
Lº ha ſaputo il Padrone ?
La Mar. Colle donne
Ei non ci deve entrare :
Vattene e non mifar più replicare ,
Cec. Obbedirò ; ma ſe il Padrone mio O
Le Mar. La Padrona ſon io ..
Cec. Non dico , ma l' andarmene di quà ,
Senza dirlo al Padrone, è inciviltà .
La Mar, Che giovane civile !
Vanne non replicare ,
0 , diſgraziata , ci farò portare . ( Ceccking refta
Trortificata , e piangente ,

S C E N A : XII. .

IL MARCHESE , E DETTI .

Ecchina

Piangi? Perchè , cos' hai :


La Mar. Da mia Germana
A me fu ricercata ,
E 2 Ed
100 LA BUONA FIGLIUOLA :
Ed io per civiltà glie l' ho accordata .
Il Mar. O Signora Sorella,
Vi è una difficoltà .
Io non voglio che vada , e non andrà .
La Mar. Sì , si ; cotal ripulſa ,
Amabil Cavaliero ,
Quel , che in dubbio credea , moftra effer vero ,
Voi l'amate l' indegna .
Il Mar. E perchè no ?
La Mar, La volete ſpoſar ?
Il Mar. Queſto nol fo .
La Mar. Perfida diſgraziata ,
Se pentir non ti fo , non ſon chi ſono
Cec. Signor , meco ſi ſdegna ,
Ed io colpa non ho .
La Mar. Sei un indegna .
Ecc. Una povera ragazza ,
Padre , e madre che non ha
Si maltratta , fi ſtrappazza,
Queſta è troppa crudeltà ?
Si Signora , si Padrone
Che con voſtra permiflione
Voglio andarmene di quà .
Partiro , me ne andere
A cercar la carità .
Poverina , la Cecchina
Qualche coſa troverà .
Si Signore , sì Padrona ,
So che il Ciel non abbondona
L'innocenza , e l' oneſtà .
SCE NA XI11:

IL MARCHESE , e la MARCHESA .

La Mar. B Belomoredella che laavete a una Germana !


Bel riſpetto , che
Il Mar. Per voi ho del riſpetto ,
Per voiho dell'affetto ,
Vi venero , vi ſtimo.
Siete del ſangue mio :
Na , Signora ,vo'tar quel che voio . ( parte :
SCE 1
!
ATTO PRIMO . ici

SCE NA X IV .

LA MARCHESA Sola .

Comeniche difenmai!
Fu mio Germano ,, o pure una Megera ,
Che con aria ſe vera
Mi ragionò si audace !
Vucl far quel che gli piace !..
Perchè ? Con qual ragione ? ..
E intanto egli è cagione
Della rovina mia .
Dunque che deggio far ? Chi mi conſiglia ? ...
Ah no ! Non ſarà vero ,
Che la noſtra famiglia
Da un matrimonio vil refti macchiata .
Ed abbia una Villana per Cognata ,
Se fra ver che mio Germano
Dia la mano alla Cecchina ,
Me meſchina , che farò ?
Penſando a queſto caſo,
lo fremo già di rabbia , e di livore .
Se ben mi ſerpe al core
Un non ſo che di gelido veleno ,
E quafi dal dolore io vengo meno .
Perchè ſe tanti ſiete ,
Che delirar mi fate ,
Perchè non m ' uccidete ,
Affanni del mio cord

SCE NA XV .

SANDRINA , CECCHINA , MENGOTTO , ed il MARCHESE ,

Sand. Non ſo dov'è Cecchina ;


La cerco , e non la trovo ,
Chi fa dove ſia ita :
Credo che per timore fia fuggita .
Vorrei che ſe ne andaſſe
Lontan le mille miglia ,
Non ſolo fa l amor con il Padrone ,
E 3 Ma
107 LA BUONA FIGLIUOLA .
Ma con tutti i Villani ; e il mio Mengotto
Innamorato , e cotto
Un di de' fatti miei ,
Ora fpafima, e muor folo per lei .
Almeno le ſapeſſi
Chi diavolo ella ſia :
So che fu ritrovata 1
Sulla ſtrada bambina :
Ma credo che i parenti
Affaflini faranno ,
Che l'hanno abbandonata :
Dubito da una Zingara fia nata .
fec . Vo cercando , e non ritrovo
La mia pace , e il mio conforto ;
Che per tutto meco porro
Una ſpina in mezzo al ĉof .
Sandi Ché fi fa për di quă ?
Signorina , dove va ?
Сес,. Cara amica , addio per fempre ;
Già vi lateio , e m'incammino
A cércar miglior deſtino ,
A cercar forte miglior .
( 3 avvia terfe la Collins ,
Sand, Vada pur , fe ſe ne va ,
Mille miglia via di quà .
Meng. S'incontra in Cecchina , e la transiene
Dove vai Cecchina bella
‫در کا‬
Dove vai mio dolce amor ?
Send Si , Signore , già fi fa
Coll' amante ſe n'andrà .
Coc . Genti ingrate , m'inſultate ,
Non avete carità .
Sand. Mi condoni , mi perdoni
Della mia temerità . ? ( deridendala :
Meng Vieni via , che mi contento
Deil amor di Sorellina .
Cec, D'una povera mefchina
Sia Mengotto il difenſor.
Sand . Sia Mengotto il conduttor
Dell' amante del Padrone ,
Ed il povero babbione ,
Sia mezzan del protector
Meag. Del Padrone ? Sand,
ATTO PRIMO .
Sand. Così è ;
H ſuo cor non è per te ,
Meng . Reſta pur , le di altri ſei. la Coc
Cec. Ahcongiura ai danni miei
Tutto il Mondo traditor .
Il Mar. VuolCecchina abbandonarmi?
Ah crudel, no non laſciarmi.
Dove vai mio bel teſor ?
Sand, Con Mengotto ſe ne va ,
Ch'è l'amato fortunato ,
Che il ſuo cor ſi goderà .
Il Mar. Con Mengotto !
Sand . Si Signore .
Il Mar. Vanne pure ingrato core
Più di te non ho pietà .
Cec , Sventurata , ſciagurata ,
} Ah di me coſa farà .
Il Mar. Vanne pur col tuo amorino .
Meng. Vanne pur col Padroncino.
Sand. Bella , bella in verità .
Cec . Ah Signor ( al Mar,
IL Mar. Più non ti aſcolto .
Cec Senti tu ... ( a Meng.
Meng . Non fon şi ftoko .
Cec . Cara amica in carità ,
Sand. Miperdoni, mi condoni
Della mia temerità .
Cec. Chi mi ajuta per pietà .
& 3 Noperté non vi è pieca i
Chi di un fol non ſi contenta ,
Si martelli , ſe ne penta .
A chi finge cosi va .
No per te non v'è pietà .
Chim ajuta per pietà

Fine dell' Auto Primo

E4 AT
194 LA BUONA FIGLIUOLA .

A :T TO SE CON D.O.

SCENA PRIM A ..
BOSCHETTO DELIZIOSO . 1

IL MARCHESE folo .

Ove è Cecchina , oh Ciel !


Ꭰ Dove è fuggita oine !
Ah che con io crudel !
Ah m ingannai da me .
Barbaro fato !
4 Sorte ſpietata !
Dove s' è andata ! 1
Dov'è il mio cuor ?
La cerco , e non la trovo ,
Non ſo dov' ella fia .
Maledetta ſia pur la gelofia .
Il mio temperamento ·
Si Scalda in un momento .
L'ho ſcacciata da me pazzo furente ,
E poi dopo trovai , ch ' ella è innocente .
Ma la ritroverò
Si la ricercherò per mari, e monti ;
Ai fiumi , ai colli, ai fonti ,
Di lei domandero ,
Si la ritroverò ...
( parte
SC E N A II .

IL CAVALIERE ARMIDORO , e CECCHINA ſcortata da


varj Uomini armati .
Mici , fia condotta
Bav . AMalla Circacoſtei ; ſiaconſegnata
Al Cavalier , cui va diretto il foglio .
Sciocca ti pentirai del folle orgoglio .

SCE
AITO SECONDO : 105
SCE NA III .

CECCHINA , e i ſuddetti Uomini armati :


Ove mi conducete ? ( gli armati mostrano di
Dove parlare piano con lei .

S CENA IV.

DAL FONDO DELLA SCENA , POI ALCUNI CACCIATO,


RI , CHE PASSANO , ED Į SUDDETTI .
MENGOTTO .

H povera Cecchina !
briccone !
Perchè aver geloſia del mio Padrone ?
Ah ſe lapelli almeno
Di liberarla il modo !
Ecco quà i Cacciatori .
(ſi vedono venire li Cacciatori.
Vi ſupplico , Signori ,
Se avete il cuor clemente ,
Di man degli Affaflini
Venite a liberar quell'innocente .
Cacciatori colle loro armi ſorprendono i Cuſtodi
di Cecchina , ed elli fuggono inſeguiti dai
Cacciatori medefimi, e nel fuggire cade ad
uno la ſpada di mano eľ abbandona .

SCENA V.

CECCHINA , MENGOTTO , poi il MARCHESE ;

Cec. H povero Mengotto !


A Alfin mi ha liberata .
E il Padrone crudel mi ha abbandonata .
Meng. Ubbligato , Signori , avete fatto
Un cpra di giuttizia , e di pietà . ( verſo la Scena
Ah mia cara Cecchina , eccomi quà ,
Cec. A te diggio la vita .
ES Meng.
tos LA BUONA FIGLIUOLA .
Meng. In ricompenſa
Poſſo ſperat amore ?
Cec. Laſciami reſpirar . Mi manca il cuore :
Meng. Vieni alla mia Capanna,
Là prenderai riſtoro . ( prendendola per la mano :
I Mar. Vieni meco , Cecchina . Ah mio tefoto .
f leve Cecchina di mano a Mengotto , e la con :
duce ſeco corrende .

S CE N A VI.

MENGOTTO , poi TAGLIAFERRO .


H povero Mengotto !
Meng. firir
Mi ha levato il boccon quaſi di bocca .
Dagli empj liberata
Fu per opera mia
Ed il Padron me la conduce via .
Povero sfortunato !
Si mi voglio ammazar . Son diſperato
Con quefta ſpada , ch'è di man caduta
( prende la ſpada .
A un aſſaſſin vinto dal ſuo timore ,
Vo’per diſperazion paſſarmi il cuore .
Ah Cecchina ... Il tuo Mengotto ,
Si feriſce ... E per te more
Ma mi ſento a dir dal core :
Poverino non lo far .
Eh coraggio ... S'ha d'andar ,
Si mi voglio sbudellar .
Tagl Eh Tas taifle , che tu far ? ( impediſce il colpe ,
Meng. Caro Signor Soldato
Laſciatemi morir ; fon diſperato . '
Tagl. Tu , canaglia, poltrone .
Foler diſperazione
Spada per ti paffar? Sel foi morire
Calantome onorate
Alla gherra fenir, morir Soldate :
Meng. Si , Signor , alla guerra
Voglio venir' con voi .
Cosi , forte affaflina ,
Mi
ATTO SECONDO
Mi leverò dal cuor la mia Cecchina .
Tagl. Jo , Cecchina chi ſtar ?
Meng. Star una Giovane ,
Che ho tanto , tanto amato .
Tagl. E per donna Talian ftar diſperato ?
Teteſco niente importa
Per gherra , per onor perde la pelle ;
Ma non morir per queſte paccatelle .
Fenir , fenir con me .
Meng. Ma in corteſia ,
Chiè Voflignoria's
Tagl. Star bon Soldato ,
Corrazzier , che ferfir mio Colonello
Stato Italia altra folta, e ftar fenute
Attello per cercar
Piccla ragazzina dove far .
Meng. Baſta , verrò con voi ,
Ma non mi fo dar pace ,
Ahi... Che tormento
Che fiero tradimento ,
Levarmela di man i
Tagl. Nix tu donne più penſar ,
Paeſan fenir con me ,
Che alla Gherra contenti
Star tutte forte de difertimenti .
Star Trombetre , ftar Tamburri ,
Sar Ghitarre ,' e Ciuffolerti,
Star ftrumenti in quantità .
Ragazzine grazioſine
Per ballare vi farà .
Se nemigo ſtarlontan
Trinch vain Paeſan ,
Se nemigo ftar vicin ,
Zitte zitte naſconder ;
Quando in campo ftar fenuto ,
Je andate , tu reftace ,
E tu panze conſervate
Per ballar , e per trincar .
Lara , lara , lara , lara ,
Sempre allesre fate Atar . ( partoro turida

E6 SCE ,
tos · LA BUONA FIGLIUOLA ,

SCE NA : VII .

'LOGGIE TERRENE CORRISPONDENTI AL GIARDINO :

LA MARCHESA , ed il CAVALIERE ARMIDORO .


La Mar. Unque , per quelch ' io fento ,
Le Mar.
Cav. Si è paſſata
A viver ritirata alla Città ,
E il Marcheſe mai più non la vedrà .
Le Mar. Ora vivrete quieto ,
Cav . Si,mia cara
Or contento ſon io .
La Mar Ma contento però non è il cuor mio .
Cav. Perchè ?
La Mar. Perchè pavento
Debole il voſtro amor . Giuſta ragione
Vi ſdegnava , lo ſo , con il Germano ,
Ma un amante , uno ſpoſo
Tenero , ed amoroſo ,
No , non aveva per queſto
Di laſciarmi, crudel , giuſto preteſto .
Cay. Nol diffi ancor , nè di laſciarvi in ſeno
Nutria il penſier .
La Mar. Lo minacciaſte almeno .
Cav , sh che diſtante è troppo
L' opera dal penſier ! V’amo , v'adoro ,
E ſo , che nel mio petto
Potria l' amor , che io lento
Vinier ogni paflione a mio diſpetto ,
Dal tuo gentil feinbiante
Nacque il mio primo amore ,
El amor mio coſtante ,
Ha da morir con me .

2 SCE
ATTO SECONDO : 109

SCENA ' VIII.


LA MARCHESA , E SANDRINA
Le Mar. "Uor di ragion non parla ,
Flor Lo comprendo , lo ſo , ma vo'ch'ei ſappia ,
Ch' io voglio eſſer amata
Senz' alcuna riſerva , e riſpettata ;
Sand. ( Chi l'aveſſe mai detto ! ( da se
Non ſaprei come una nuova recarle ,
Che le ſarà annojante .
Gliela poſlo già dir in queſt' iſtante . )
L. Mar. Che parlate fra voi ?
Sand. Dirò Signora .
Lei ſaprà che. Cecchina ...
La Mar E' già partita .
Oueſto lo ſo .
Sand Ma poi ...
Ella deve ſaper ...
La Mar. Vi è qualche novità ?
Sand . Dirò , Signora .
Sappia , che preſto preſto . ::
Ho principiato a dir. Vi dirò il reſto .
La Mar. Spicciatevi una volta .
Sand, Ha da ſaper...
Che indietro ritornata ...
E' in una ſtanza del Padron ſerratà .
La Mar Come! Chi è che m'inganna ?
Il Cavaliere , ovver il mio Germano
Con le violenze ſue ?
Sand Dubito che vi burlin tutti due .
La Mar. Corri dal Cavalier ,
Digli che tolto a me ſen rieda ,
E poi va dal Marcheſe ,
Digli placidamente ,
Che parlar gli delio .
Sand. Vado , Signora sì ,
Gli parlerò ben io .
La Mar. Aſpettate .
Sand. Son quì , dica Signora .
La Marina
LA BUONA FIGLIUOLAI
La Mar. Quel che ho da dir
Non ho penſato ancora .
Sand. Prima ſi penſa ben , poi fi deſtina .
La Mar. Voglio prima faper , che fa Cecchina.
Sand. Vado , glielo dirò .
La Mar. Preſto badate , che fa colei .
Andate dal Cavalier :
Toſto da mio Fratello .
Sand. Una coſa alla volta ,
Vo bel bello .
La Mar. Non ſo quel , che mi faccia ;
Non ſo quel che mi dica :
Tu mi fai delirar , forte nemica ,
Sand . Per il buco della chiave ,
Ho veduto la ragazza ,
Che pareva mezza pazza ,
Da fe fola taroccar .
Ho veduto dalla porta
La Cecchina Giardiniera
Che paſſeggia , ę fi difpera ,
Ch' è vicina a delirar .
Ho veduto che il Padrone
Si avvicina a quella ſtanza ,
E mi par ſecondo uſanza ,
Che la voglia conſolar .
Il Padrone vuol aprire ,
Vuol parlar con la fanciulla ,
Ma non voglio dirgli nulla
Non mi voglio far ſgridar .
La Cecchina è uſcira fuori .
Parleran dei loro amori ,
Oh Signora ve lo dico ,
lo per ora non m' intrico ,
Non ci voglio più tornar .. ( parte ,

SCE ;
AT TO SECONDO

SCE NA IX .

LA MARCHESA fola ,

He riſolvo , che fo

Lo vedo , a un rio periglio ;


Penſerò
Prenderð miglior conſiglio .
Il Cavaliere almeno
Veniſſe a conſolarmi;
Ragion & abbandonarmi
Non può avere per ciò .
S ei meco foſſe
Si barbaro , e crudele ,
Non avria qual ſi vanta
Il cor fedele ,
Palefar vorrei col pianto
I crudeli affanni miei ;
Ma da voi tiranni Dei
Mi fi toglie il pianto ognora i
Ah chi vide un' alma ancora
Sventurata al par di me !

SCE NA X.

CECCHINA , ed il MARCHESE .
Cee. Voglio andare , Signor . ( quaſ fugge.
11 Mar.
Cet. A gettarmi
A piè della Padrona
A chiederle perdono
Se degli ſdegni ſuoi la cauſa jo fono ,
Nl Mar. No , non andar .. Golei
E ' una donna furente
E colla tua bontà non farai niente .
Cec . Pazienza , proverò ,
Ele vuole ch ' io parta , io partird .
Finalmente fon ferva ; ella e padrona.
Il Mar, Cara Cecchina mia , tu ſei pur buona ;
Cec
112 LA BUONA FIGLIUOLA ;
Cec. Non è ver , ſon cattiva .
Se buona fofli ſtata
Non averei nel cuore
Dato ricetto a un inſclente amore ,
Il Mar. Come ? Inſolente chiami
Quell' amor ch ' hai per me ?
Cec. Si , Signor , cosi è .
Una povera ferva ,
Che abbia un po 'di ragione ,
Non ſi dee innamorar del ſuo padrone .
Ma io povera matta ,
Ma io ſenza penſar ... Bafta , l'ho fatta .
Il Mar Tutto quel , che faceſti , hai fatto bene ,
Pentirti non conviene ,
Anzi dell'amor tuo voglio premiarti ;
E a diſpetto di tutti io vo' (pofauti
Cec Spoſarmi? dolcemente ,
11 Mar. Si , carina .
Cec. Degna non ne fun io , Son poverina .
H Mar. Orst , ti opponi in vano .
Preſto dammi la mano . ( vuol prenderla :
Cec. Oh , Signor no . ( s'allontana ,
Il Mar. E che ti arriverà . ( la ſeguita ,
Cec. Dove marcando ? ( va ſchermendo per la stenza .
Il Mar. Dietro ti correrei per tutto il Mondo . ( la prende.
Cec, Via , laſciatemi ftare . ( ji scuote .
Il Mar, Sta zitta , non gridare . ( la tien jalda ,
Cec. Via di quà ,
Un po più di riſpetto , e di oneſtà , ( fi ſcioglie
Alla larga alla larga , Signore .
Io non vo' , che neſſuno mi tocchi:
Ah pur troppo , pur troppo quegli occhi
Mi hanno fatto una piaga nel cor .
Ahi miſera me !
Amor mi feri,
Rimedio non c'è .
Vi bafti così . ( il Marcheſe s' accofta .
No , vi dico , non vo' che l'affetto
Tradiſca il riſpetto , che vuol l'oneſtà .
Ceflate ... Laſciate ... Cosi non ſi fa .
( parte a
SCE ,
* TTO SECONDO 113 ,

SCE NA X I.

IL MARCHESE , poi TAGLIAFERRO :

h Mar. A H E coſtei
ſon più ha non
mi che era innamor
incantato , ato i

Certo quand' io ci penſo ,


Spolar femmina vil non mi conviene ,
Ma è sì bella , e gentil!... Ma le vo' bene .
Tagl. Chi ftar cala ?
Il Mar. Signor .
Tagl. Chi itar Padrone ?
it Mar. Son io per obbedirla .
Tagl. Je fol parlar .
It Mar. Son quì , ſono a ſervirla ,
Tagl. Star foftra Signoria ,
Della caſa patron ?
Il Mar. La caſa è mia .
Taglo Starmolto che patron ?
Il Mar.- Degli anni aſſai ,
7 í
Da mio Padre , Signor , -1 ereditar :
Tagl. Je recordar , mi ſtato
In voftro Marcheſato ,
Quando per Gherra ftar Tedeſchi Italia ,
Qua recordar , che piccla figliuola
Per marcia afer perduta ,
E mai più picclina afer feduta .
Il Mar. Una figlia perdeſte ?
Tagl. Jo Mainher .
Figlia de mio Padrone ,
Qua reftata con Madre ;
Star fenuto nemico , e lo picchetto
Batter de noftra márcia . Come dir ?
Retroguardia . E paura
Fatto Madre morir , perla 'ereatura
Il Mar. Quanti anni faran ? ( con agitazione .
Tagl. Star finti, e più .
Il Mar. Ah ditemiMonfieur ..
Tagl. Je Monſieur ? Star Teteſco , e non Monſieur ,
A Teteſco dir , Her ; non dir mai più
A Teteſco Monſieur .,
Il Mar
1:14 LA BUONA FIGLIUOLA .
Il Mar. Ditemi Her ,
La perdura figliuola , avea nel ſeno
Macchia di color blo ?
Tagl Macchia de Vain Jò ,
Il Mar. Cecchina fortunata .
La fanciulla , Signor, fi è ritrovata ,
Tagi. Oh Maiffonz ! Dove ftar ?
Il Mar. In caſa mia .
Tagl. Bas , iſt !
Il Mar. E qui con me .
Tagl. Mariandel defe !
Il Mar. Ah venite , Signor. Voi la vedrete .
Non ſo dove mi ſia . Tutto ſaprete .
Seguitemi, Monſieur . ( s'incammina ,
Tagl. Ah Iartaifle , Mainher . Nix dir. Monſieur ,
1 Mar, Ma di grazia , Signore , ( torna in dietro ,
Il Padre della figlia
Si può ſaper chi fia ?
Tagl. Star - 'olon.lo de Caffaleria .
H Mar. Oh me felice ! Andiamo . ( incammina poi
torna indieira ,
Dite il voſtro Padrone
E' Cavalier ? 9
Tagl Tarraiffe ! Star Barone .
1 Mar. Ah ! Venite con me .
Tagl. Si , fol fenir , ( Incammina , poi la sina indietre .
Calantome ſentir
Aver buon Trinch, vain ?
I Mar, $i , venite .
Tagl. Subite fol venir . ( come sopra ;
Calantome ſentir
Mariandel ftar bella ?
1 Mar. Mariandel
E il nome yero della figlia ?
Tagl. Jo .
1 Mar. Allor che il Padre mio
La raccolſe bambina ,
Fu chiamata Cecchina .
Mi chiedete s’ è bella ? lo vi riſpondo ,
(che più bella di lei non vidi al Mondo .
Tagl Ah ítar furbo Talian !
Il Mar. Dirovvi poi,
Dirovvi un mio penſier : Tagl,
!
ATTO SECONDO .
Tagl. Ah ftar furbo Talian , Main libreher .
H Mar. Vedrere una figliuola ,
Che diletta , che conſola ;
I ſuoi occhi con due Itelle ,
Quel viſin due roſe belle ,
Non ſi può bramar di più .
Ah venir , venir Monſieur ,
No ,Mainher non v'adirate,
Quella ſpada non toccate :
Amicizia voler far ,
Trinche Vaine allegri ſtar .

SC EN A XII.

CAMPAGNÄ AMINA .

CECCHINA fola .

Avrò fra
Almen un quelle piante. Ah ſon si ſtanca
po di ripoſo
Di fofferir gl' inſulti
Della nemica forte ,
Che fon cottretta a defrar la morte .
Pria di morire almeno ,
Povera sfortunata ,
Se potefli laper da chi ſon nata .
Parmi che ſoffrirei
Ogni pena con pace , ogni dolore ,
Se abbracciar mi poteffe il genitore .
·Ma vano è il ſoſpirar , vano infelice
E ' il defio , che m' ingombra
Vo' ſedere a queſt' ombra . Almen venifle
A riſtorar queſt' alma
Di ſonno luſinghier la dolce calma . ( fieste ?
Vieni il mio ſeno
Di duol ripieno ,
Dolce ripoto
A confolar f addormenta ,

SCE
16 LA BUONA FIGLIUOLA :

SCEN A XIII .

I : MARCHESE , TAGLIAFERRO -lcvano Cecchina,


che dorme .

Il Mar. C Cco dorme, Cecchina . ( a Tagl. ofervandola


E Pofra a
I Mar. Già ſapete
Tutto quel, che ha paſſato ,
Ogni travaglio ſuo già vi ho narrato .
Laſciamola dormire .
Tagl. Jo Maiffozz ! ( amoroſamente verſo Cecchina ,
Il Mar. Quand' ella fi riſvegli ,
Tutto da me ſaprà : Voglio al Fattore
Parlar intanto , accid fia pronto , e lefto
Per le mie nozze . A voi ritorno preſto .
Senza di me , vi prego ,
Non le parlate , Voglio eſſer preſente
Alla ſorpreſa ſua , Ritornerò .
Mi raccomando .
fagl. Jo .
Il Mar. Giubilo del contento . Addio Monfieur .
Tagl. Tu piſt ainor . ( in collere :
Jl Mar. Non lo dirò mai più . ( parte da un lato della ſcena .
S C Ε Ν Α X I V.

TAGLIAFERRO , CECCHINA che dorme .

. Uanto ftar confolato


Mio Padron Colonello ,
Che Mariandel troffato
Cec. Padre mio , dove ſei tu ? !
Vieni a me.. ( fognando ,
Tagl. Mariandel mi chiama ?
Star dorme ancora . Si dormir pichlina .
Cec. Al mio len ( dormendo aprele braccia ,
Tagl. Tivoler ... lo venir ... Star pur bellina . ( s'accoſta .
Cec . Il mio cor ... Puoi confolar . ( dormendo .
Tagl. Oh povero Teteſco , Mi fentir ...
Puh !
AT TO SECONDO 117
Puh ! Non ſaver mi dir ..
( Sandrina accenna di aver veduto , e ſcende
Cec. Caro Padre per pietà . ( dormendo
Tagl. Poverina , dormir , cercar Papà .

SCENA XV .

SANDRINA full ale delle Scale offerva CECCHINA ,


TAGLIAFERRO, poi il MARCHESE .

Ravo , Signor
Quì come
Cec. Ahi dove ſono ? ( fi deſtano
Tagl, Feminina , che foler ?
Sand . Gli piace il buono .
Cec . Queſto Signore chi è ? Come fi appella ? ( a Sanda
Sand . Povera sfacciatella,
E' da te ſconoiciuto .
Eh non ſerve mentire .
Già vi ho veduto .
Cec . Non intendo , che dite ,
Sand. Oh brava in fede mia !
Così Voſſignoria ,
Bel bello in queſto loco
Colla ragazza ſi diverte un poco . ( a Taga
Tagl. Femmina coſa entrar ?
Cec. lo non ſo niente .
Sand. Eh già vi ho veduto .
Povera innocente !
Si , Signora , di laſsù
Si è veduto , che quaggiù
Col Soldato fortunato
Si badava a divertir .
Cec. Sventurata , io mi fognai .
Coſa dite ? Come mai ?
Ah mi fate tramortir !
Tagi. Queſta giovene ftar mia ,
E di qua tu paſlafia .
Star Patron di qua, fenir ,
Cec. Ma chi fiete ?
Tagl. Star Soldato ...
Sand , E ' un amante
Tagt
178 LA BUONA FIGLIUOLA ;
Tagl. Star mandato , ..
Sand. Si è veduto .
Tagl. Laſcia dir
Colonello ...
Sand . Non lo credo..
Tagl Mi mandato ...
Sand. Non è vero .
Tagl. Per trofar..
Sand, Non la che dir .
Tagl. Maledetra , laſcia dir .
Cec, Io non ſo ...
Sand . Lo ſo ben io .
Cec lo dormia ...
Sand . Celar non puoi .
Cec, Non ſo niente .
Sanda A chę mentir ?
Tagl, Maladetra , laſcia dir ,
Sand. Oh che ardita !
Che briccone !
Il Padrone
Lo ſaprà .
Cec. No n paventa
& 2
Tagalo
L'innocenza ;
L' infclenza
Finirà .
Il Mar. Ah Cecchina... E ' riſvegliata
Sarà tutta conſolata ,
Più timor non averà .
Cec. Ah Signor .
Sand. La sfacciatella ...
Tagl. Je ſtar quì ...
Sand. Colla ſua bella ...
Cec. Non ſo niente ....
Sand . E ' innamorata .
Tagl. Poferina ...
Sand . Era abbracciata ...
Coc. a 2 Non ė
Tagl. vero .
Sand . Signor sì.
I l'amico è questo gain
#Mar , Abbracciata , ( a Sand.
Sand.
ATTO SECONDO :
Sand, Si , Signore . 119
Il Mar, Colli amico ?
Sand. Ella è così . ( come ſopra ,
IL Mar. Coll' amico ?
Sand. Caſtigatela . ( come ſoprad
Il Mar, Abbracciata ?
( come ſopra ,
Sand. Via cacciatela . (il Marcheſe reſta foſpeſo .
Gec.
Tagl. ) a 3 Coſa penſate ? Che dirà ?
Sand.)
Il Mar. Mia Signora , non m ' importa ,
Il Soldato fo chi è ,
E ſe non importa a me ,
Non vi avete da ſcaldar . la Sanda
Sand. Bravo , bravo .
Tagl. Viva , viva .
Cec. Il Soldato vada via . ( al Mar,
Il Mar. Anzi voglio che ci ſtia ,
E di gua non ha d'andar . a Sanda
Sand. Buon prò faccia Padron mio , ( al Mar ,
Buon prò faccia al Corazzier . ( a Tagl.
Il Mar. )
4 2 Infolente , temeraria .
Tagl. )
Sand. Queſta quì la vo goder .
Il Mar. Mano a me . ( prende la mano a Cecchina ;
Ceç Signor no .
Il Mar. lo comando,e cosi vo'. ( Tagl. prende la mano a Ceci
Sand , Bravo , bravo , dividete . ( ad Mar,
Il Mar.) Via tacere , diſgraziata .
dar.)4 2 Riſpettate quefta qui .
Tagl.
Sand . Bravo , bravo , Signor si .
Il Mar - - Lon
Cecchina goderà .
Tagl.
Sand . Uh che rabbia ch ' ho nel petto .
42
Cec , Che diſpetto che mifa !
( il Mar. , e Tagl. conducono via Cecching ,

Fine dell' Auto Scoondo ,

AT :
1
120 LA BUONA FIGLIUOLA .

A TTO TERZO ,

SCENA PRÍM A.

LOGGIE TERRENE CORRISPONDENTI AL GIÅRDINO ,

LA MARCHESA , il CAVALIERE , ARMIDORO ,


é SANDRINA .

Sand
S ' Sig nori, vi dico ;
una cola da ridere . Il Padrone .'
E tanto di Lecchina innamorato 2
E poi la laſcia andar con un Soldato .
Cav, Convien dir , che non l' ami .
La Mar. O che penſando
Un po meglio il Marcheſe ai caſi ſui,
Voglia ſtaccarſi, e maritarla altrui.
Sand. Vi dirò io , Signora ,
Quello che consien dir ; m'accorderete ,
Ch'ella è la verità ;
Gli uomini non mantengon fedeltà . ( partei

SC E N A II.

LA MARCHESA , il CAVALIERE ARMIDORO , poi


il MARCHESE .

La Mar. A Rmidoro: entire.


,fche dice or or la vera
E'coſa Cameriera :
Eav . E ' veriſſima in molti . In me non già .
La Mar. Uh voi ſiete la ſteſſa fedeltà ! ( ironicamente.it
amente
Il Mar. Orsù , Signori miei ,
Permettetemi un poco :
Che vi parli il cuor mio fchietto , e ſincero ,
Da amico , da fratel , da Cavaliero .
Voi ſiete innamorati ,
Non ſo che dir , vi ſcuſo .
Ma l'affare vorrei lefto , e concluſo .
La Mar. Ciò dipende da voi ,
Cav. Baſta che meglio
lo
ATTO TERZO : 126
Io vi veda, penſar. Marcheſe mio .
Il Mar. Oggi ſenz'altro mi marito anch'io :
La Mar. E la ſpoſa chi è ?
Il Mar. Una Baroneſſa
Figlia d'un Colonello ,
Tedeſco di nazione ,
. Che diſtinto ſi è ſempre in ogni azione .
La Mar. Sarà poi yer ?
IL Mar. Sicuro .
Cav. Si può ſperar ?
Il Mar. Da Cavalier vel giuro..
La Mar. E Cecchina ?
Il Mar. Ho trovaca
Un altra Giardiniera .
La Mar. E come fi ?
Il Mar. Cecchina in caſa mia non ſerve più ,
Cav. Amico , non vorrei ,
Che di lei , che di me prendefte gioco .
Il Mar. Mi conoſcete poco .
Son Cavalier d'onore ,
Non facciamo ſu queſto altri contraſti ,
Vo' ſpoſare una Dama , e . ciò vi baſti. ( parto

S C Ε Ν Α III. 3
LA MARCHESA , ed il CAVALIERE .

Cav. Ode al Ciel ſon contento .


La Mar.
Finito è ogni ſoſpetto ..
Cav. La voſtra man per mio riſtoro aſpetto ( parte ;

s C E N A I y.

LA MARCHESA ., poi SANDRINA .

Le Mar. H non credea si preſto


A Dover giungere al fin dei miei timori;
Ah non credea gli amori
Spenti si preſto del Germano acceſo .
Sand Signora, avere intero ?
Le Mar. Qual novità Sandrina ?
Gol, Drammi Giocoſi Tom , I, F Sando
1
LA BUONA FIGLIUOLA ,
Sand. Queſta ſera il Padron {pofa Cecchina
La Mar. Oimè ! Come lo fai?
Sand. Or ora penetrai ,
Che al Fattore ha ordinato
Per le nozze un magnifico apparato .
' La Mar. Queſto ſarà per me .
Sand, No n, o , Signora ,
L'ha ordinato per lui,lo ſeppi or ora i
La Mar. Mas'ei ſpoſa una Dama.
Sand. Eh Padroncina ,
Spoſerà una pedina .
'La Mar. Ei l'ha giurato .
Sand . Giuri pur quanto vuole ,
Donne qui non ci ſono ,
Fuor della Giardiniera .
Chi ſpoſerà , ſe vuol ſpofar ſtafſera ?
La Mar. ah tu mi poni in cuore
Un novello timore , un nuovo affanno .
Ma non voglio temer sì nero inganno ,
Almen., ſe il grave affanno
Deggio sfogar col pianto ,
Aveſſe il mio tiranno
Del pianto mio pietà .

SCE NA V.

SANDRINA , Foi MENGOTTO ..

mi
Sand. R dheil Padrondica il vero .
Meng . E' ver Sandrina ,
Quel che ho ſentito a dir ?
Sand, Cola intendefti ?
Meng Che il Padron da Cecchina
Siaſi già diftaccato ,
Che una Dama ſpoſare ha deſtinato :
Sand. Quel che ti poſſo dir , Mengotto, è queſto ,
Ch' egli ſpoſa Cecchina , e lo fa preſto .
Meng. Ma ſe ...
Sand. Chi te l' ha detto ?
Meng . Il diſſe or ora
Il Cavalier , che ſpoſa la Signora .
Sand,
ATTO TERZO : 123
Sand. Non è vero : il Padrone innamorato
La ſorella deride , ed il cognato ,
Meng. Oh povero Mengotto !
Sand. Poverino !
Tu reſti ſenza amante : in caſo tale
Non potreſti di me far capitale ?
Meng. Mi prendereſti tu ?
Sand . So , che nol meriti ,
Che ſei un traditore ,
Ma ... Si potrebbe dar , Son di buon .core .
Son tenera di paſta ,
Son docile di cuor .
Una parola baſta 9
Mi baſta un po á amor..
Oh povero Mengotto ,
Barone , furbachiotto ,
Lo ſo , che non lo meriti ,
Ma tivo' bene ancor . ! ( pacte

S CENA V 1.
MENGOTTO ſolo .

Mi perder la mia Cecchina ; ma pazienza :


Voglio una ſpoſa , e non ne vo' ftar ſenza :
Poco più , poco meno ,
( Quando intorno non han certe magagne, :)
Son le femmine poi tutte compagne .
Vedo la bianca ,
Vedo la bruna ,
So che ciaſcuna
Fa innamorar .
Quelle più docili
Fan giubilar .
Quelle più perfide
Fan fofpirar .
Ma la conforte
Cavaſi al lotto
Ed è una forte
L'indovinar .
F2 SCE ,
1 LA BUONA FIGLIUOLA ,
124

SC E N A VII .

IL MARCHESE , E TAGLIAFERRO :

al Mar. L A povera fanciulla nulla


; ,
( i è fuggita di mano a turti due ,
E ſi è rinchiuſa nelle ſtanze fue .
Tagl. Je fol feder , je fol parlar .
Il Mar, Adeſſo
L'ho mandata a chiamar per una Donna,
Ch'è di ſua confidenza . Queſta donna
E' quella , che trovata
L'ha ſulla ſtrada già vent'anni in punto..
Confronta quel , che dite :
Confrontano le lettere moftrate,
Anche il ſegno confronta . Al certo è deſfa ..
La mia cara Cecchina è Baroneſſa .
Tagl. Nain Cecchina , Mariandel..
Il Mar. Si Marianna ,
Ho capito beniſſimo .
Oh Mariannamio ben ! Son contentiſſimo ,
Cagl. Fol feder , fol parlar; poi andar ſubite
Con Patron Colonello in Ungaria
Per combatter Turchia . No poder ſtar.,
Se teſta no tagliar. Eſſer io itate ...
Anz' zoà , traim campagne bon Soldate .
Ah come tutto je conſolar
Quando nemigo teſta tagliar;
Quando faſcina porta trinciera ,
Quando cornetta porta bandiera ,
Quando canona ſente far bu .
Tutça la breccia , ſubite ſu ,
Spada alla mano ſempre menar ,
Ih che la gherra me conſolar.
Ih che contento ſempre mi ſtar .

SCE :
Α. Τ Τ Ο TERZO : 125
. SCENA VIII .

IL MARCHESE folo , poi CECCHINA ,


Il Mar. L valor militare

Ma ſtare a caſa mia mi piace più .


Ota po ha Cecchina
Poſſo fpoiar ſenza oltraggiar degli Avi
La glorioſa memoria ,
Parmi aver riportato una vittoria .
Coc. Ah Signor , mio malgrado
Son forzata a venir , che comandate ?
I Mar. ( Voglio prendermi gioco ,
E poi darle la nuova a poco a poco . )
Cec. Se vi poſſo obbedir .
Il Mar. Bene , vorrei ,
Che di varj colori
Andaſte un mázzo a preparar di fiori .
Cec. Vi obbedird ..
Il Mar. Fermate .
Quel che ne voglio far, non domandate ?
Cec. Obbedirvi ſoltanto è il dover mio .
Il Mar. Se nol chiedelte voi , vel dirò, io :
Han da ſervir quei fiori
Per la ſpoſa che io prendo .
Cec. (Uh fiero duolo ! ) ( da sei
Il Mar. Vi do pena per ciò ?
Cec . Me ne confolo .
( ſimulando la meſtizia , e vuol partire ,
IlMar, Piano , Cecchina mia . ( la ferma
Non chiedere la ſpoſa almen chi ſia ?
Cec. lo non deggio faper ,
Il Mar. Sì , più di ogni altra
Lo dovete ſaper anzi voi ſteſſa .
Ehi? Spoſo una ledeſca Baroneſſa :
Gec, Con licenza , Signor ..
Il Mar. No , no 9 ſentite ,
Il ſuo nome é Marianna. E' tanto bella ,
E le vo' tanto bene , e le faro
Tanto , ah tanto fedele ,
Tanto l'adorerò . E 3 Cec,
126 LA BUONA FIGLIUOLA :
Cec. Bafta . Crudele :
Più non reſiſte il cor ; ſchernirmi poi...
Il Mar, Baroneſſa, mio bene , ah fiete voi .
( La prende per la mano , ji getta a ſuoi piedi
Il Mar, La Baroneffa amabile
Idolo mio fei tu .
Spoſina mia adorabile
Cara , non pianger più
Coc. Cecchina miferabile ,
Gioco fi prende ancor.
Almen delle mie lacrime
Senta piecade il cor .
IIMar. Ah ch' io ti dico il vero .
Cec. Ah tanto ben non ſpero .
42 Stelle , pietole ſtelle
Voi diſvelare il ver .
11 Mar , Cara , venite qui.
Cec Non vo? morir cosi .
Il Mar. Tu ſei di ſangue nobile ,
Tutto ti narrerò .
Cec . Non m ' ingannate , o barbaro ,
Ah non vi credo no .
I Mar. ' Vent' anni ſono
Fofte trovata
Qui abbandonata
Da un Colonello
Per il macello ,
Che fe la guerra
Su queſta terra ,
E un ſegno avete .
Si fa chi ſiete .
Marianna è il nome ,
Queſto ſi fa ...
' Cec Piano , Signore ,
Per carità
Con tánte cole io mi confondo ;
Son fuor del Mondo ,
Coſa farà ?
Il Mar, Il Genitore
Vom di valore ,
Ch' in Ungheria
Manda il Soldato
Che
1
ATTO TERZO : 127
Che vi ha laſciato ,
Per ricercarvi , 1
Per conſolarvi
Venuto qua .
Coc. Piano , Signore
Per carità .
Ahi , che mi ſento
Il cor nel petto
Per il diletto ...
Non ſo penſare ,
Non ſo parlar .
Il Mar. Allegramente
Cara fpoſina .
Cec. Non ſon Cecchina ?
Il Mar. Siete Marianna í
La Baroneffa .
Cec. Vi poſſo credere ?
Poſſo ſperar
Il Mar. Vi dicoil vero ,
Son Cavaliero ,
E la mia ſpoſa
Non vo ' ingannari
Cer . Ah ſento il giubilo
Che a poco a poco
Vuol prender loco
Dentro al mio cor .
Il Mar, Dammi la mano
Cec . Ah non vorrei.ii
Il Mar. Quella tu ſei ,
Cec . Quello ſei tu ..
Il Mar. Ahi, che mimoro ,
Ceci Non poſſo più .
42 E ' tal contento
Quello , ch'io ſento ,
Che gioja ſimile
Mai non vi fu ,
Sorte felice
Goder mi lice :::
Care catene 9
Pene , non più . ( partono

SCE
128 LA BUONA FIGLIUOLA
6
S CE N A IX .

SALONE MAGNIFICO con COLONATI, STATUE ,


E PORTE LATERALI .

LA MARCHESA , il CAVALIER ARMIDORO , SANDRINA ,


e MENGOTTO .

La Mar poffibil , che cinganni. ( ad Armidoro ,


Cav. Non crederei .
Come ei merta , s'è ver , lo tratterei...
Sand, jo ci ſcommetto un occhio ,
Che naſce queſto caſo .
Ed ancora di più ſcommetto il naſo ..
Meng. Ed io fon d ' opinione ,
Che capace di ciò non ſia il Padrone .
La Mar. Sarebbe un enormiſlima viltà .
Cav. Eccolo , ch'egli vien .
Le Mar, Si ſentirà .

S CE N A X.

IL MARCHESE , E DETTI ,

'Il Mar. A Si concludano i noſtriimatrimoni .


La Mar. Dov'è la voſtra ſpoſa ?
Il Mar. Signora , non temete ,
Non è molto lontan , la vederete :
Cav. Marcheſe , ſe il penſiere
Aveſte di 1cherzar ..
Il Mar. Son Cavaliere .
Apraſı quella porta , venga fuori
La mia Spoſa Alemana ,
Baronella Marianna , ( s'apre la porta ,

SCE
ATTO TERZO , 129
SCENA ULTIMA .

CECCHINA Servita di braccio da TAGLIAFERRO ,


ļ DETTI ..

Sand.L ' Eho ccodetto .


la appunto
Le Mar. Ah mentitore ! ( al Mar.
Cay Voi Cavaler ! ( al Mar.
Il Mar. Son Cavalier d'onore :
Queſta è Dama, e ch'io mentir non foglio ,
Leggerete le prove in queſto foglio .
( da un foglio al Cavaliere , quale in difparte lo
legge piano alla Marcheja .
Tagl. E chi non ſtar fidato ,
Je tartaifle profar da buon Soldato .
( toccando la spada :
Sand. Non ſi adiri , Signor :
Lo credo anch'io .
E ben Mengotro mio
Coſa ne dici tu ?
Meng. Se in iſporo mi vuoi, tocca pur fu .
( ſi danno la mano :
Cav. Veduto ho quanto baſta .
La Mar. Che ſia poi tutto vero ?
Il Mar Maraviglio di voi . Son Cavaliero .
Tagl. Je ftar Taice onorato
E a mio fianco portár (pata foldato .
La Mar. Non più , non più , m ' acheto .
Cav, si , ipoſatela pur, che anch' io ſon lieto .
bec. Ah Signori , vorrei
Far i doveri miei; ma ho ancora il cuore ,
Fra la gioja confuſo , e fra il timore.
Il Mar. Porgetemi la deſtra
poſina mia vezzola ,
Cec. Saro felice ſpofa ,
Ma umile ognorſarò .
Le Mar. Cognata a oi m' inchino , fa Cec,
Cav . Madama , non v'increſca 4 Cec ,
Tagha No itar Madama ,
Che ſtar Teteſca .
FS € ес
130 LA BUONA FIGLIUOLA
'Cec. Vi prego perdonarmi, 1
E amarmi di buon cuor . 1
Sand . Perdono a me Signora . 1
Coc. Si , vi vo' bene ancora .
Meng . Ed io vi ho canto amata ;
Perdon per carità .
Cec. A te ſono obbligata ,
Conoſco l'oneſtà .
Tutii. Scenda Cupido
Dio degli amori ,
Gli amanti cori
Venga a legar .
E il bel diletto
Di un vero affetto ,
No , non ſi veda
Mai' terminar .

Fine del Dramma ,


IL MONDO

DELLA LUNA .
132

INTERLOCUTOR I.

ECCLITICO finto Aftrologo .

BUONA FEDE .

FLAMINIA Figlia di Buona Fede .

LISETTA Cameriera .

Clarice altra Figlia di Buona Fede a

CEcco Servitore di
ERNESTO .

Quattro Scolari di Ecclitico . )


cantano nei cori .
Quattro Paggi Lunari. -3 .
133
IL MONDO

DELLA LUNA .

A T T O PRIMO .

Ś ĆENA PRIM A.

Notte con Luna , e Cielo Stellato . Terrazzo ſopra


la caſa di Ecclitico con Torre nel mezzo 0
fia Specula , ed un gran Canocchiale ſu.
due cavalletti. Quartro Fanali , che
illuminano il Terrazzo .

ECCLITICO , & quattro SCOLARI ,


Tutti , Luna lucente
O Di Febo ſorella ,
Che candida , e bella ,
Riſplendi laſsú .
Deh fa , che i noſtri occhj
S'accoftino: a ' tuoi.
E ſcopriti a noi ,
Che coſa ſei tu ..

Eccl. Bafta , baſta , diſcepoli,


Alla triformeDea le voci giunſero ,
Efauditi ſarete in breve termine .
Su via , toſto ſu gli Omeri.
Prendere l' Arcimaſſimo ,
Mio Canocchial noviffimo , 2
Drizzatel ſu la Specula ,
Perpendicolarmente in ver l' Ecclitica .
Vo veder , ſe avvicinali
De due Pianetti il Sinodo
Idejt quando la Luna al Sol congiungefi ,
Che dal Mondo volgare Eccliſſi appellaſi.
Andate , andate ſubito
Pria , che Cinzia ritorni al fuo decubito
Gli
IL MONDO DELLA LUNA :
Gli Scolari. Prendiamo fratelli
Il gran Teleſcopio ,
O fia Microſcopio ,
O fia Canocchial .
Vedrem delia Luna
Se il tondo ſereno
Sia un Mondo ripieno
Di gente mortal
Prendono il Canocchiale , lo portano alla Specula , vedena
dofi ſpuntar fuori della sommità della medefima . f
Eccl. Oh le gran belle coſe ,
Che intendere fi danno
A quei , che poco fanno per natura !
Oh che gran bel meſtier, ch'è l'impoſtura !
Chi finge di ſaper accreſcer l' oro ;
Chi cavar un teſoro ,
Chi diſpenſa ſegreti
Chi parla dei pianeti ,
Chi vende mercanzia
Di falfa ipocriſia ;
Chi finge nome titolo , e figura ;
Oh che gran bel meſtier è l' impoftura .
lo fo la parte mia
Con finta aſtrologia ,
Ingannando egualmente i ſciocchi , e i dotti,
Che un bravo cacciator trova i merlotti .
Eccone uno ; Ecco quel buon cervello ,
Del Signor Bonafede.
Da lui che tutto crede
Con una macchinetta
Inventata dal mio ſottile ingegno ,
Far un colpo galante ora m ' impegno :

S CE N A II .

BUONA FEDE , E DETTO

B.1; S. puol
Si , ve nga , mi fa grazia .
B. F. Servo , Signor Ecclitico ;
In che coſa ſi Ita lei divertendo .
Eccl. Nella fpeculazion di varie ſtelle ,
Stavi
ATTO PRIMO . 135
Stav or conſiderando
L'analogia , che uniſce
Alle fiſſe l' erranti ,
Al capo di Meduſa il can celeſte ,
Alcuore del Leon la ſpiga doro ,
Ed all' Orfa maggior l'occhio del Toro .
8. F. Oh belliſſime coſe !
Anch'io d' aſtrologia fon dilettante ;
Ma quel , che mi dà pena ,
E’il non faper trovar dottrina alcuna i
Che mai ſappia ſpiegar cos' è la Luna .
Eccl. La Luna è un corpo diafano ,
Che da' raggi del Sol è illuminato ;
Ma in quel bel corpo luminoſo , e tondo ,
Che credere vi ſia ' V'è un altro Mondo ,
B, F. Oh che coſa mi dite !
Colà vi è un altro Mondo ?
Ma coſa ſon quei ſegni ,,
Che ſi vedon nel corpo della Luna ?
So , che un giorno mia Nonna ,
La qual non era ſciocca ,
! Midiſſe , ch' ella avea gli occhi , e la bocca .
Eccl. Sciocchérie, ſcioccherie. Le macchie oſcure,
Son del Mondo Lunar colline , e monti .
Non già monti faffoſi ;
Come da noi veggiam , ma ſon formati
D'una tenue materia ,
La qual s' arrende , e cede
Alla preſſion del piede ;
Indi s'alza bel bello , e non ſi ſtacca .
Onde l'uomo cammina , e non ſi ſtracca ,
B. F. Oh che bel Mondo ! Ma ditemi, amico
Come ſiete arrivato
A ſcoprir cofa tale ?
Eccl. Ho fatto un Canocchiale ,
Che arriva a penetrar cotanto in dentro
Che veder fa la ſuperficie , e il centro .
Individua non ſolo
I Regni , e le Provincie ,
Ma le caſe , le piazze , e le perſone ,
Col mio Canocchialone
Poſſo veder laſsù per mio diletto,
Spor
136 IL MONDO DELLA LUNA ,
Spogliar le donne quando vanno a letto ..
B. F. Oh belliſſima coſa !
Ma dire non potrei ,
Caro Ecclitico mio ,
Col voſtro Canocchial veder anch ' io ?
Eccl. Perchè no . Benchè io ſia
Solo inventor della mirabil arte ,
Voglio , che ancora , voi ne ſiate a parte ..
B.F. Obbligato vi ſono , e vi farò :
Vedrete per voi coſa farò .
Eccl. Nella Specula entrare ,
Nel Canocchial mirate .
Coſe belle vedrete ,
Cole rare , per cui voi ſtupirete ,
B. F. Vado , e provar io voglio ,
Se con quel Canocchial si lungo, è tondo
Alla Luna poſs' io vedere il fondo .
Ma chi fon que' Signori,
Che dove io deggio entrar vengono fuori?
Eccl. Sono Scolari miei ,
Amanti della Luna come lei.

SCENA III.

GLI SCOLARI eſcono dalla Specola , es inchinano


& BONAFIDE .
B. F. Ervitor cbbligato .
2.Scol. Stre et , e fortunato ,
Felice
4.
Chi è amico della Luna',
Per voi si gran fortuna
Il Ciel riferberà .
BF HI Cielo mi conceda
Si gran felicià .
4. Scol, La vuara bella mente ,
Cha più d' ogn'altra ſa ,
La Luna facilmente
Conoicere potrà . ( partono :
B.F. Il Cielo mi conceda
Si gran felicità ( entra nella Specula .
Eccl, ( Faro, che tutto creda
La Jua ſemplicità ..)
Olà
ATTOPRIMO , 137
Olà , Claudio , Paſquino , ( vengono due Sery.
La macchina movete ,
Fate , ch' ella s'appreſli al Canocchiale ;
Unde mirando in quella
. ]} Signor Bonafede
Movere le ingure ad una ad una ?
Creda mirar nel Mondo della Luna .
( partono i Servi,
Quanti ſciocchi mortali ,
Con falli Canocchiali
Credono di veder la verità ' .
E non ſanno ſcoprir le falſità ..
Quanti van ſcrutinando
Quello , che gli alui fanno i
E le ſteifi conoſcere non fanno .
Si vide accoſtarſi alla cima del Canocchiale una maching
illuminata , dentro la quale ſi muovono alcune figure ,
Il Signor Bonafede
Ora di veder crede ,
Le lunatiche donne ſot laſsù ,
E lunatiche ſono ancor quaggiù .
A B. f . eſce dalla ſpecula ridendo..
B. F. Ho veduto , ho veduto .
Eccl. E coſa mai
B, F. Ho veduto una coſa bella affai .
Ho veduto una ragazza
Far carezze ad un vecchietto :
Oh che guſto , oh che diletto ,
Che quel vecchio proverà .
Oh chę mondo benedetto , a
Oh che gran felicità !
torna nella Specula ,
Eccl, Se una ragazza fa carezze a un vecchio ,
Non la ſprona l amor , ma l'intereſſe ;
Lo vezzeggia , lo adora ,
Ma , che crepi il meſchin non vede l' ora .
( B. F.eſce dalla Specula ,
B. F. Ho veduto , ho veduto :.
Eccl. E che signore ?
B. F. Una coſa , per cui rido di cuore .
Ho veduto un buon marito
Bastonar la propria moglie ,
Per
* 138 IL MONDO DELLA LUNA :
Per correggere il prorito
D ' una certa infedeltà.
Oh che mondo ben compito !
Oh che gufto , che mi dà !
( torna nella Specula
Eccl. Volefſe il Ciel , che quanto
Fintamente ha mirato
Foſſe nel noftro mondo praticato .
Se gli uomini di garbo
Alle cattive mogli
Deſſer di baſtonate un precipizio ,
Avrebbero le donne più giudizio
( B. F. torna uſcir dalla Specula :
B. F. Oh queſta aſſai mi piace !
Eccl. Che vuol dire ?
B. F. Ho veduto il contrario
Di quello , che fra noi fi ſuol uſare
Da un uomo, e da una donna praticare
Ho veduto dall amante
Per il naſo efſer menata
Certa donna innamorata ,
Che chiedeva in van pierà.
Oh che uſanza prelibata !
Oh ſi uſaſſe ancora quà !
Eccl . E qui ancora ſi uſeria ,
Se gli uomini non patiſſer la pazzia ,
B. F. Caro Signor Ecclitico ;
Ho veduto gran coſe ;
E per farvi veder , che ſon contento ,
Queſta borſa tenete .
Eccl. Oh meraviglio !
F. Eh prendetela , via , che io così vo' .
Eccl. Se volete così , la prenderò .
8. F Diman ritornerò .
Eccl. Siete Padrone .
B.F. Certo , quel Canocchiale è aſſai ben fatto
Tutto , tutto ſi vede. Ho un guſto matto .
La ragazza col vecchione
Uh carina bel piacere ! 1
Il marito col baſtone
Bravo , bravo , oh bel vedere !
Una donna per il naſo
Che
ATTO PRIMO . 139
Che bel colpo! Che bel caſo !
Oh che mondo benedetto i
Oh che gran felicità !
Che piacere, che diletto ,
Oh che guſto , che mi dá .

SC EN A IV .

ECCLITICO , poi ERNESTO , Cecco ,

la vo
caccia
rrei , non fo alle ſue monete ;
Eccl. 1 Ma fe potefi,
,
La ſua figlia Clarice ,
Cuſtodita con tanta geloſia ,
Torla dalle ſue mani', e farla mia .
Ern . Amico , vi ſon ſchiavo .
Eccl. Servo , Signor Erneſto .
Cecc. Riveriſco
Il Signor Segretario della Luna ,
Eccl, Sei pazzo , e tal morrai .
Ern . Veduco uſcire
Ho dalla voſtra cafa
H Signor Buona Fede . E ' voſtro amico ?
Eccl. Amico , ed amicone
Della mia ſtrepitofa profeſſione .
Ern . Egli ha una bella figlia .
Eccl. Anzi n'ha due .
Cecc . Anzi raſſembra a me ,
Che colla cameriera n ' abbia tre .
Ern , Son di Flaminia amante .
Eccl. Ed io Clarice adoro ..
Cec. Per Liſetta ancor io ſpaſimo, e moro
Ern . L'ho chieſta a Bonafede ,
Ed ei me l'ha negata .
Eccl. Spera di maritar le proprie figlie
Con Principi d'altezza .
Cecc. E così ſpera
A un Conte maritar la Cameriera :
Eccl. Corriſponde Flaminia all' amor voſtro ?
Era . Mi ama con tutto il cor .
Cecc. La mia Liſetta
Per le bellezze mie par impazzita :
Eccl
IL MONDO DELLA LUNA :
Ecci. E clarice è di me pur invaghita .
Ditemi , vogliam noi ,
Rapirle a queſto pazzo ?.
Ern . Il Ciel voleſſe !
Eccl. Secondaremi dunque , e non temete .
Cecc. Un ottimo mezzan fo , che voi ſiete ,
Eccl. Di denar come ſtate ?
Era . Quando occorra ,
1
lo voteçè l? Erario .
Cecc. lo facrificherò tutto il ſalario .
Eccl. Andiamo ; Ho un Machinita ,
Che prodigi la far . Con il mio ingegno
Oggi di tar m'impegno ,,
Che il Signor Buonafede, o ſia baggiano ,
Le tre donne ci dia colla ſua mano...
Gecc. Oh bravo !
Ern # come mai ?
Eccl. Tutto ſaprete .
Preparate menete ;
Preparate di far quel, che dirò ,
E la parola mia vi manterrò .
Un poco di denaro
E un poco di giudizio
Vi vuol per quel ſervizio ;
Voi m ' intendete già .
Contento voi ſarete
Ma prima riflettete
Che il ftolido , e l' ayaro ,
Mai nulla, ottenerà .

SC EN A V :

ERNESTO , E CECCO .
Oftui dovrebbe al certo
Cec .
Ern . E a che motivo ?
Cec. Perchè a far il mezzano
Fgli non ha difficoltade alcuna ,
Ed è queſto un meſtier , che fa fortuna ,
Ern . Tu dici male ; Ecclitico è fagace ,
E ſe in ciò noi compiace
Il
ATTO PRIMO ; 141
Il fa , perchè Clarice ei ſpera , e l'ama .
Cec. Ho inteſo , ho inteſo. Ei brama
Render contenti i defiderj ſuoi,
E vuol far il piacer pagar a noi .
Ern . Orsù taci , e rammenta
Chi son io , chi ſei tu .
Cec, Per cent'anni , Padron , non parlo più .
Ern. Vado in queſto momento
Denaro a proveder . Tu va , m'attendi
D ' Ecclitico all'Albergo , ove domani ,
Mercè il di lui talento ,
Spero , che l' amor mio ſarà contento..
Begli occhi vezzofi
Dell' idolo amato
Brillanti amoroſi ,
! Sperate, che ilfato
Cangiar ſi dovrà .
Bei labbri ridenti
Del viſo , che adoro..
Sarete contenti ,
Che il noſtro riſtoro
Lontan non ſarà ."

S CE N A VI .

Cecco ſolo .

Ualche volta il Padron mi fa da ridere :


Q Ei ſegue il mondo ſtolido ;
Cambia alle coſe il termine
E il nome bia ben , e ſpeſſo a gli uomini ,
Per eſempio a un Ipocrita
Si dice uom divoriffimo ;
All' avaro fi dice un bravo economo. ,
E generoſo vien chiamato il prodigo .
Così appella tal un bella la femmina ,
Perchè ſul volto ſuo la biacca temina ,
Mi fanno ridere
Quelli, che credono
Che quel , che vedono ,
Sia verità ,
Non fanno i ſemplici ,
Che
142 IL MONDO DELLA LUNA :
Che tutti fingono ;
Che il vero tingono
Di falfità .

SCE NA V 11 .

CAMERA IN CASA DI BONAFEDE CON LOGGIA


APERT A , TAVOLINO CON LUMI , E SEDIE .
FLAMINIA , E CLARICE

venite , Germana ,
Clar. E anciata su quella Loggia ,
A goder della notte il bel ſereno ,
Flam . Se il Genitor auſtero
Ci ritrova colà , miſere noi .
Clar. Che badi a fatti ſuoi
Ci vuol tener rinchiuſe ,
E dall'aria difeſe ,
Come foſſimo noi tele di ragno :
Flam . Finchè noi fiam ſoggette
Al noſtro Genitor convien ſoffrire..
Clar. Ma io per vero dire ,
Stanca di queſta foggezion nojoſa ,
Non veggo l'ora deſſere la ſpoſa .
Flam . E quando farem {poſe
Avrem di ſoggezion finiti i guai ?
Anzi ſarem foggette più che mai .
Clar . Eh ſorella , imariti
Non fon più tanto auſteri
Aman la libertade al par di noi ,
Ed abbada ciaſcuno a fatti ſuoi.
Flam . Felici noi , ſe ci toccaffe in forte 1
Un marito alla moda .Ahſventurate , .
Se un geloſo, ci tocca !
Clar. In pochi giorni 1
O ch' io lo guarirei ,
O che al mondo di là lo manderei ,
Flam . Vorreſte forſe, avvelenarlod
Clar. Oibo
Ma il ſegreto io ſo
Con cui queſti gelofi
Dalle
ATTO PRIMO :

MS
Dalle donne fi fan morir rabbioſi ,
Flam . Se l' accordaſſe il Padre ,
Spererei con Erneſto eſſer felice.
Clar. Lo ſpererei anch ' io
Con Ecclitico mio .
Flam . Quell' Ecclitico voſtro
E' un uom , ch' altro non penſa ,
Che contemplar or l'una , or l'altra Stella .
Clar. Queſto è quello , ſorella ,
Che in lui mi piace più .
Finchè ei penſa alla Luna , ovvero al Sole
La ſua moglie farà quello , che vuole ,
Flam . Ma il Genitor jo temo
Non vorrà ſoddisfarci ,
Clar. Evvi in tal caſo
Un'ottimo eſpediente .
Maritarci da noi ſenza dir niente ;
Flam , Ciofo , che non convien a onefta figlia .
Ma ſe amor mi conſiglia,
E il Padre a me li oppone ,
lo temo , che all' amor ceda ragione ,
Ragion nell alma ſiede
Regina de' penſieri
Måſidifarma,e cede ,
Se la combatte amor .
E amor le occupa il Trono
Di Re ſi fa tiranno ,
E ſia tributo , o dono
Vuol tutto il noſtro cor .
3
S CE N A V III :

CLARICE , poi BONAFEDE ,

Rava ,
V'
Che non uſcite dalla voſtra fianza .
Clar. Ed io tant' altre volte
Mi fono dichiarata .
B , F. E ben bene, fraſchetta ,
So io quel , che faro .
Clar, Si , caſtigatemi;
Caca
144 IL MONDO DELLA LUNA
Cacciatemi di cafa ,, ie , maritatemi ,
B. F. Se io ti maritalli
Non caſtigherei te , ma tuo marito .
Nè caſtigo maggior dar gli potrei ,
Quanto una donna pazza , qual tu lei.
Clar. lo pazza ? V'ingannate .
Pazza farei qualora
Mi laſciaſſi un po troppo intimorire,
E aveſſi per riſpetto a intiſicchire ,
Son fanciuila da marito ,
E lo voglio , già il ſapete ,
E ſe voi non mel darete ,
Da me fteffa il prendero .
Ritrovatemi un partito ,
Che ſia proprio al genio mio,
O laſciate , farò io ,
Se lo cerco il troverà ,

S CE N A IX .

BUONA FEDE , poi LISETTA .

B. mandarla potefli
B.F. Semandanla. Luna, avrei ſperanza
Caſtigata veder la ſua baldanza .
Liſ. Serva, Signor Padrone..
B. F. Addio Liletta .
Liſ, Vuol cenare ?
B. 2. E ' anco preſto , aſpetta un poco .
Liſ. Ho pofta già la panatella al foco .
B. F. Brava , brava , Lifetta , oh le ſapeſti
Le belle coſe , che ho vedute ?
Liſ. E coſa
Ha veduto di bello ?
B, F. Ho avuta la fortuna
Di mirar dentro al tondo della Luna ,
Liſ. ( Ecco la ſua pazzia . )
B. F Senti , può darſi...
Sai , che ti voglio ben . Può darſi ancora ,
Se tu mi fei fedel , ſe non ricuſi
Di darmi un po d'ajuto ,
Ch' io ti faccia veder , quel che ho veduto ,
Lis.
AT TO PRIMO :
Lif. Sapete pur ch' io ſono
Voſtra ſerva fedele, e ſe mi lice ,
Veftra tenera amante .
( Invaghita , però ſol del contante . )
B. F. Quand'è cosi , mia cara ,
Della ventura mia ti voglio a parte :
Vedrai d ' un uomo l arte
Quanto può , quanto vale ;
Le prodezze vedrai d'un Canocchiale :
'Liſ, Vorrei , che un Canocchial fi deſſe al mondo
Con cui vedeſte il fondo
Del mio povero cor , che ſol per voi
Arde d'amore e fede .
( Egli è pazzo da ver , ſe me lo crede. )
B. F. Per rimirar là dentro
In quel tuo cor . fincero
(
Serve di canocchial il mio penſiero .
Vedo , che mivuoi bene ,
Vedo , che tu ſei mia .
Lis. ( Ma non vede , che queſta és una pazzia : )
B.F. Doman ti vo' menar dal bravo aſtrologo ,
Vedrai quel , che ſi pratica laſsù
Dalle donne da ben , come fei cu .
Liſ. Una donna , come me
Non vi tu , nè vi farà
Io ſon turt' amor , e fe ,
lo ſon tutta carità .
Domandate a chi lo fa ,
Si , ch'è vero , ognun dirà .
lo malizia in ſen non ho ,
Sono ſtata ognor così ;
Poche volte dico no ;
Quando poſſo , dico si
Ma lo dico , già fi la ,
Salva ſempre i oneſtà ,

Gold. Drammi Giocoh Tom . II. G SCE


146 IL MONDO DELLA LUNA ..

SCE NA X.

BUONA FEDE , poi EccLITICO ,

B.F. E ' Poia la mia Lifetra


Non è di quelle ſerve impertinenti,
Che quando hanno la grazia del Padrone'
Vogliono in caſa far le braghefſone .
Eccl. Ehi, Signor Bonafede , ( di dentro
Si puol entrar ?
B. F. Oh cappari , chi è quì ?
Venite , Signor sì .
Cos' è Ita novità ?
Qualche coſa di grande vi farà .
Eccl. Compatite , s' io vengo
In queſt ' ora importuna a difturbarvi.
Un ſegno di amicizia io vengo a darvi .
B.F. Uh che buona ventura a me vi guida ?
Eccl. V è niſfun , che ci aſcolti ?
B. F. No , ſiam ſóli .
Parlate pur con libertà .
Eccl Voi fiere
L'unico galantuom , ch'io ſtimo , ed amo :
Onde vi vengo a uſar per puro 'affetto
Un atto d'amicizia , e di riſpetto .
B. F. Obbligato vi ſon . Ma che intendere
Voler dire con ciò ?
Eccl . Vengo da voi
Per ſempre a licenziarmi .
B. F. Oh Dei ! Per ſempres
Ditemi coſa fu ?
Eccl. Amico , addio . Non ci vedrem mai più i
B.F. Voi mi' fate morir . Ma perchè mai ?
Eccl Tutto confido a voi . Sappiate , amico ,
Che il grand Imperatore
Del bel mondo lunar con lui mi vuole .
lo fra pochi momenti
Sarò inſenſibilmente
Traſportato laſsù per mio deſtino ,
E farà della Luna cittadino .
B.F.
ATTO PRIMO :
B. F. Come! E ' vero ? Oh gran cafo ! Oh me infelice 1
Se reſto ſenza voi! Ma in qual maniera ,
La voce di laſsù potè arrivare ?
Eccl. Là nel Mondo Lunare
Un Aſtrologo v è come fonio
Che ha fatto un Canocchial ſimile al mio ,
Congiunti nella cima i Canocchiali ,
E levato il criſtallo , o fia la lente ,
Faciliſſimamente
Sento quel , che ſi dice in altro Mondo ,
E col metodo ſteſſo anch'io riſpondo .
B. F.Oh prodigio ! Oh prodigio ! Ed in che modo
Sperare andar tant' alto ?
Dalla Terra alla Luna vi è un gran falte .
Eccl. Tutto vo' confidarvi
Dal Canocchiale iſteſſo
Il grande Imperatore
Mi ha fatto ſchizzettar certo licore ,
Che quando il beverò
Leggiermente alla Luna io volerò .
B. F. Amico , ah ſe volette
Ajutar mi potrefte .
Eccl. É come mai ?
B. F. Schizzettatemiun po di quel licore ;
Che v ' ha mandato il voſtro Imperatore
Eccl. ( Eccolo nella rete :)
B. F. E poi anch'io
Verrò laſsù con voi .
Eccl. Ma non vorrei ,
Che ſe n'aveſſe a mal, fua Maeſtà .
B. F. E' un Signor di buoni cor , non parlerà .
Eccl. Orsù mi ſiete amico,
Vi voglio ſoddisfar. Queſt' è il licore ,
Giacché non v'è neſſuno ,
Vo' , che ce lo beviam metà per uno .
B. F. E poi come faremo ?
Eccl. E poi ci sentiremo
Sottilizzar le membra in forma tale ,
Che anderemo in ſu , come ſe aveſſim l'ale .
B. F. Beverei , ma non ſo ...
Sono fra il sì , ed il no .
Eccl. Compiacervi credevo ;
G 2 Se
140 IL MONDO DELLA LUNA :
Se pentito già -fiete , io folo bevo , ( finge di bevere :
'B. F. Non lo bevece tutto
Per carità .
Eccl. Tenetemi , che ormai
Mi ſembra di volare . Oh me felice !
Oh ſingolar fortuna !
Or or farò nel Mondo della Luna . ( tral. gli occhi
B. F. Cos' avete negli occhi,
Parete ſpiritato .
Eccl. Dallo fpirto lunar ſon invaſato .
Addio . Vado.
B. F. Fermate
Voglio venir anch'io .
Eccl. Ecco , tenete
Il reſto del licor dunque, e bevete .
B. F. Ma le figliuole mie Ma la mia ferva ?
Eccl. Quando farete là .
Grazia per eſſe ancor s' impetrerà .
Vado , vado .
B. F. Son quì . Bevo , aſpettate . ( bevei
Eccl . ( Bevi buon prò ti faccia .
lo bevuto non ho . Fra pochi iſtanti
Dal fonnifero oppreſſo , e addormentato
Crederà nella Luna efler portato . )
B. F. Ecco bevuto ho anch ' io
Mondo , mondaccio rio ,
Per ſempre t'abbandono ,
Uomo ſopralunar fatto già fono .
Ohimè ſento un gran foco .
Eccl_Soffrite . A poco a poco ,
Tramutar ſentirete -
Tutte le voſtre membra , e goderete .
B. F. Par che mi venga fonno .
Eccl. Ecco l'effetto ,
Che fa il licor perfetto
B F. Non poſſo ſtar in piedi.
Eccl. Accomodatevi . ( lo fa federe ,
State pronto a ſalire , e conſolatevi.
3. F. Mi ſembra di volar .
Sccl, Lo credo anch'io .
). F. Caro Ecclitico mio ,
Ditemi dove ſono.In terra , o in aria ?
Eccl.
ATTO : PRIMO 149
Eccl. Vi andate a poco a poco ſollevando i
B. F. Mi vo ſottilizzando .
Ma comeufcir potrem da queſta ſtanza ?
* Eccl. Abbiamo in vicinanza
Un ampio feneſtrone ..
B. F. Vado , vado ſenz'altro .
Eccl. ( Oh che babbione ! )
B.F. Vado , vado , volo , volo .
Eccl. Bravo , bravo , mi confolo :
B. F. Dove ſiete ?
Eccl, Volo anch' io . ,
B.F. )
Eccl. a 2 Addio , Mondo , Mondo , addio .
Eſcono CLARICE , & LISETTA.
Claro Caro Padre , coſa c'è ?
Lir Padron mio , che cos'è?
B. F. Vado , vado , volo , volo .

Lif. :
Ecci, Oh che fortuna !
B. F. Vo nel Mondo della Luna :

Lif 4 !
B.F. Oh 'che guſto , oh che diletto !
Eccl. Viva , viva , oh che fortuna ..
Clare 3a 2 Muore , muore , .
Lil.
B. F. Cara Luna , e
Vengo , vengo , vengo a te . ( s'addorm :
) 4 2 Muore , muore, preſto , preſto .
Liſ.
Qualche ſpirto troverò .
Preſto , preſto tornerò . ( partono
Eccl.' Il bon fonnifero .
Gli offuſca il cerebro .
Portar dagli uomini
Via lo farò .
Fabrizio , Proſpero , ( vengono 2. ſervi ;
Su via prendetelo ,
E là portatelo
Nel mio Giardin . ( portano via B. F
G3 Nel
IL MONDO DELLA LUNA ,
350
Le donetornano ,
E fi diſperano ,
Perchè già credono
Morto il meſchin . ( torn . Cler. , Ltd
Clar, Povero Padre , ahi che morì .
Lir. Ahi , che di vivere toſto fini .
Eccl. No , non piangere , non è così .
Clar.
Lif. ,
Ahi , che tormento , ahi che mori .
Eccl. Fe Teſtamento , eccolo qui .
Clar.
Lil 4 2. Ahi , che tormento , ahi che mori !
Eccl. Laſcio a Clarice fei mille cudi ,
Se di ſpoſarſi riſolverà .
Clar, Era mortale , queſto ſi fa .
Eccl. Laſcio a Liſetta cento ducati
Quando il marito ritroverà .
Lil. Era aſlai vecchio , queſto fi fa .
Eccl. Povero vecchio , più nol vedrete :
Clar.
4 2 Ahi che tormento , che voi mi date ,
Lif.
Eccl. to Pronta è la dote , le la volete .
Lil. Mit fate ridere , mi conſolate ,
Clar,
a 2 Viva chi vive ;
Lif (
a z Chi è morto , è morto ,
Dolce' conforto ,
La dote farà .

Fino dell'Alto Primo :

Siegue il Ballo , nel quale fi rappreſenta il Mondo della


Luna in un Globo traſparente , coll'Aſtrologo , ed il cre
dulo , che fanno le loro oſſervazioni , e derili dalle don
ne , che attendono l'effetto dell'impoſtura . S'apre il
Globo , ed eſcono da quello due uomini, e due donne lua
nari , che ſi figurano eller queſti veduti già da Buona Fe .
de col canocchiale , e deſcritti nelle ſue canzonette , da .
po di che s'uniſcono , ed intrecciano le loro danze .
AT :
ATTO SECONDO

SCENA PRIMA .

Giardin delizioſo in caſa di Ecclitico , raffigurato nel


Mondo della Luna , ove ſi rappreſentano alcu
ne ſtravaganze ordinate dall' Aftrolo
go per deludere Bonafede .

Bonafede , che dorme ſopra un letto di fiori. Eccli


Tico traveſtito con abito capriccioso .
ERNESTO ne' ſuoi abiti .

Ecc. E celui
Nel Mondo Bonafede
della Luna . Egli ancor dorme ;
E quando fia deſtato
Efter non crederà nel mio Giardino ,
Ma nel Mondo Lunare
Fra le delizie peregrine, e rare .
Ern. Ma Flaminia , e Clarice ,
Son del tutto avviſate ?
Eccl. Il tutto fanno ,
E a ogni noſtro diſegno aderiranno :
Lifetta nulla fa , ma non importa ,
Con un altra invenzione
Farò , ch' ella ſi creda
Nel Mondo della Luna traſportata .
Ella è da Cecco amata ,
E Cecco la defia ;
E acciocch'egli aderiſca alle mie voglie
Gli ho promeffo , che lei farà ſua moglie,
Ern . Flaminia ſarà mia .
Eccl. E mia ſarà Clarice .
Oggi ciaſcun di noi farà felice .
LeMacchine ſon pronte .
Son pronti i giuochi, i ſuoni , i balli, e i canti ,
Coſe che pareran prodigj, o incanti .
Ern. Ed io per eſſer pronto
A foftener la mia caricatura ,
Vado toſto a cambiar ſpoglie , e figura , ( parte
G4 SCE
152. IL MONDO DELLA LUNA :

SCENA 11.

ECCLYTICO ; e BONAFEDE , che dorme .

Eccl.
Tempo è di riſvegliarlo
Con queſto fal volatile
Sciogliendo i ſpirti, che filfati ha l'oppio ,
In le ritornerà . ('gli pone un vaſetto ſotto le narici.
B, F. Flaminia ...
Eccl. Ei chiama
La figliucla,fra ilſonno , e la vigilia..
B. F. Ei Clarice ... Liſetta ...
Ecil. Ora ſi va ſvegliando .
B. f :: EhkDove ſono ? ( alza bel bello ,
Ecci. Amico .
B. F. Olà chi fete .? .
Eccl. Che ! Non mi conoſcete ?
Non ravviſate Ecclirico ?
B. F. Voi quello?
Eccl. Sì , quel ſon io ..
B. F. Ma dove ,
Dove , amico fiam noi?
Eccl. Dové la forte tutti i beni aduna , 3
Nel belliſſimo Mondo della Luna .
B. F. Eh ! mi burlate ?
Eccl. E non ve n'accorgere .
Dello ſplendor , che fa più bello il giorno ?
Dell' aria ſalutar, che ſpira intorno
B. F. E' vero . Oh che bel giorno !
Oh che aria dolciffima , e foaye ! .
Eccl. Mirate a voftri piedi
Dal bel terren fecondo
Naſcer le roſe ,.e i Bigli. vedone a spuntar i fiori .

B F. Ob che bel Mondo !


Eccl, Udite il dolce canto
Degli augelli canori .
( is' odono a cantar i Roſignoli,
B. F. Oh che contento ! .
Son fuor di me , non So dove miſia ..
Eccl,
ATTOSECONDO
Eccl, Udite l'armonia ,
Ch'eſce dagli arborcelli
Agitati da dolci venticelli .
( odefi un concertino principiato da Violini , ed
Oboè in orcheſtra colle riſpoſte de Còrni da ćec.
cia , e.Fagotti dentro lo ſcena .
B. F. Bravi , braviſſimi.
Gli alberi in queſto Mondo
Suonan meglio de'noſtri Sonatori.
EL Eccl. Or vedrete ballar- Ninfe , e Paftori :
( eſcono ballerini, quali intrecciano una bella danza ,
B.F.Oh" che Ninfe gentili ! Oh che fortunal.
Oh benedetto il Mondo della Luna !
Ma ſa l' Imperatore ,
Ch'io qui ſon arrivato il
Éccl. E' di tutto informato .
B. F. Andiamlo a ritrovare .
Eccl. Non è permeſſo ,
Con quell' abito andar innanzi a lui ,
S'egli non ve ne manda uno de' ſui .
Ma ecco i Cavalieri
Con i Paggi , e Staffieri . Il gran Monarca ,,
Vi manda da veſtire .
B.F , Oh che bel Mondo ! :
SCENAA 111.

Quattro CAVALIERI con Paggi; e Staffieri , che portano


abiti da traveſtire BONAFEDE , E DETTI .

Intanto , che i Cavalieri- cantano il Coro', i Paggi.


levano le ſue veſti a Bonafede , e lo veſtono con
gli abiti capricciofi da loro portati..
Cav . TOmo felice
Cui
Di queſto Mondo
L' alta beltà ..
L ! Imperatorem
Per farvi onore
Prove vi manda
Di lua bonra .
G 5 Eccl.
IL MONDO DELLA LUNA ,
Eccl. Il Ciel lo guardi
B. F. Sempre d'affanni ;
Viva milli anni
. Con ſanità .
Ac ara
Cav Or che veſtito
Siete , e pulito
Andar potrete
Da ſua Maeſtà .
Tuiti . Il Ciel lo guardi
Sempre d'affanni;
Viva mill anni con fanità i
( partono i Cavalieri , Paggi , e Stoffieri ,
B. F. Come avrò a contenermi ?
Quante gran riverenze avrò da fare ?
Eccl. Il noſtro buon Monarca
Non vuol adulatori. Egli è un Signore ,
Ch'è tagliato alla buona , e di buon cuore .
B. F. Andiam . Non vedo l'ora di vederlo ,
Ma quanto in anticainera ,
Aſpettar ci farà ?
Eccl. Qui in anticamera
Soſpirar non ſi ſente, o beſtemmjare ,
Ognuno puol entrare
Ognuno puoi andar dal ſuo Sovrano ,
E può baciargli il piè , non che la mano ,
Ma reſtate , che io
Anderò ad avviſarlo ;
Egli ha tanta bontà ,
Che per farvi piacer qui venirà .
B.F. E la mia cameriera , e le mie figlie
Non verranno con noi ?
Eccl. Sì, sì, verranno poi
Anzi le noſtre donne
Han Jusparticolare a queſto impero ,
Perchè va colla Luna il lor penſiero
Voi lo ſapete
Come fon fatte
Ora vezzoſe
Tutte amoroſe
Ora oſtinate 3
5
Fiere arrabbiate .
Che ? Non è vero
Song
ATTO SECONDO
Sono lunatiche .
Oh Signor sì .
Mutan figura ,
Mutan penſiere ;
Son per natura
Poco fincere .
Certo credetemi ,
Che l' è così .

SCE NA IV .
. BONAFEDE folo .

Armi, che dica il vero ; anzi Liſetta


Ora è meco amoroſa, or ſdegnoletta .
Ma s' ella qui verrà
Forſe fi cangerà . Ben mi ricordo
Del belliſſimo cafo
Della donna menata per il naſo .

S CE N A V.

Si cala il ponte levatore , e vedefi in fondo della Scena un


Carro Trionfale , tirato da ſei uomini bizzarramente ve.
Stiti con ſopra il Carro Cecco veſtito da Impe
radore , e a piedi del medeſimo , ERNESTO VE
Rico all Eroica con una ſtella in fronte .
BONAFEDE oſerva con meraviglia .

A ſuono di Sinfonia fi avanza il Carro , e giunto alla


metà della ſcena lo fermano ;ed Erneſto ſcen
de , ed ajuta a ſcendere Cecco con affet
tata ſommiſſione .

Milmente
B. F. UM i voftramMa
' eſ
inchino
tà .
Cecc. Chi ſiete voi ,
Che indrizza i ſuoi ſaluti
Alla Maestà noftra , e non a noi ?
B. F. Perdoni , io fo all' uſanza
Del Mondo fublunar , dove ſon nato ?
Cecc, Si , sì , for informato ,
G6 Che
IL MONDO DELLA LUNA ..
Che là nel voſtro Mondo
Trionfa l'albagia ,
Ne di titoli maine careſtia :
B. F. Dice ben ... Ma che vedo !
Quivi il Signor Erneſto ?
Em . Vingannare .
lo Stella fono , ed Efpero m'appello ; ;
E quando il Cielo imbruna
Efco primiera a vagheggiar la Luna
Sortito avrà l'influſto
Quel, ch' Erneſto s'appella' ,
Dalla coſtellazion della mia Stella .
B: F. Io non ſo che mi dir ; voi turto Erneſto
Certo raſſomigliate ..
Cecc . Non vi maravigliate ,
Che nella noſtra corte abbiamo noi «
Un buffon , che ſomiglia tutto a voi . .
B : F. Grazie a voſtra bontà del paragone ,
Ma io per dirla - a -lei , non ſon buffone'a .
Cecc. E pur nel voſtro Mondo
Chi ſa far il buffone, è fortunato . .
B. F Cappari! Egli è informato .
Cecc. Or, che vi pare :
Vi piace il noitro . Mondo ?
B. F. In f.de mia
A chi un Mondo sì bel non piaceria ??
Ma per eller contento
Una grazia , Signor., ancor..vi chiedo ..
Erco. Chiedete pur , che tutto io vi concedor
B.F; Ho due figlie , e una ſerva .
Vorrei .'
Cocc, Gà y ho capito ,
Le vorreſte con voi . ,
Andrà , per conſolarle
Una Stella Cometa.ad invitanley
B. F. Ma le Stelle Cemete
Portan cattivo augurio . ,
Gecc. Oh gente pazza
Del Mondo kiblunar ! Poichè le ſtelle :
Conoſcer preendete ,
E voi ſteſſi, laggiù non conoſcete •
2. F. Ha ragion ; ha ragion , non ſo che dire ,
Cecca
ATTO SE CON B 0 :. 157
Cécc. Io le farò venire ;
Ma però con un patto ,
Che vo' ſenza recarvi pregiudizio
La voſtra Cameriera al mio ſervizio ,
B. F. Ma Signor ...
Cecc. Già lo ſo ,
Che ſiete innamorato : 1
In quei begli occhj ſuoi ,
Ma queſta volta la vogliam per noi
B. F. Dunque. lei l' , ha veduta ?
Cocc. Signor si
Una macchina abbiatno ,
Da cui ſpeſſo vediamo
Quel che ſi fa laggiù nelbaſſo Mondo ;
E il piacer più giocondo
Che aver poſſano i noſtri occhj lunari,,
El.il. mirar le pazzie de? voſtri pari. ,
Un' avaro ſuda , e pena , 1
E poi crepa , e ſe ne va ..
Un fuperbo , ſenza cena ,
Vuol riſpetto , e pan non had .
Un.gelolo è tormentato ,
Un corrente è criticato .
Quaſi tutti al voſtro Mondo
Siete pazzi in: verità .
Chi foſpira per amore ,
Chi delira per furore
Chi ſta bene que vuol ſtar male,
Chi ha gran fumo , e poco ſale ,
Al roveſcio tutto va .
Siete pazzi in verità .
( fale nelſuo Carro , e parte col ſeguito ,

SC E. Ni Ai V

BONAFEDE , ed ERNESTO ,
‫نیم‬
Ern. W7Oi avete due figlie ? »
B. F. V : Signor sì ,
Ern , Fanciulle , o maritate ?
B. F. Son ragazze
E non ho ancora lor dato marito ,
Per
158 IL MONDO DELLA LUNA .
' Perchè non ho trovato un buon partito :
Em . Avere fatto ben . Nel voſtro Mondo
Due cattivi mezzani
Soglion far qualche volta i matrimoni :
Uno è il capriccio , e l'altro è l' intereffe :
Dal primo ne provien la ſazietà ;
Dal ſecondo la nera infedeltà .
B, F. Vufſignoria favella 1
Come appunto parlar deve una Stella ,
Ern . Qui non v'è alcun , che dica
Di morir per l'amata ;
Non v'è alcun , che ſia fido ad un ingrata .
Non vedrete chi voglia
Nella taſca portar ampolle , o aſtucchi
Con ballaini, o ingredienti,
Utili delle donne a ſvenimenti .
B. F. Ma , ſe ſvien una donna .
Come la ſoccorretes
Ern Accoſtumiamo
Una corda portare , quando fiano
Tali caricature
Le facciam rinvenir con batriture ,
B , F. Queſto , per vero dire ,
E ' un perfetto Elifire .
Em , E ' un Eliſir , che giova ;
E credetelo a me che, il ſo per prova .
Qualche volta non fa male ,
Il contratto , ed il rigore.
Sempre pace , ſempre amore
Fa languire anco il piacer .
Quando poi ceffa lo ſdegno
Sente il cor maggior diletto ;
Più vigor prende l' affetto ,
E moltiplica il goder .

SCES
ATTO SECONDO :

SCE NA VII .

BONAFEDE filo , e varie Perſone di dentro , che formar


ľ ECO .

O reſto ftupefatto .
I Queſto è un Mondo allai bello , aſſai ben fatto i
Cantan sì ben gli Augelli ;
Suonano gli Arbolcelli ;
Ognun balla , ognun gode ;
Ognun vive giocondo ;
Uh che Mondo felice ! Oh che bel Mondo !
Me lo voglio goder . Vo' andar girando
Per queſta , ch' eſſer credo
La principal Città
Non lo sabbia d'andar dil , o di quả .
( l Eco riſponde da varie parii .
Eco , Di quà , di quà , di quà .
B, F.Oh queſta sì, che è bella !
Ognuno a ſe mi appella .
E mi ſento a chiamar di quà , e di là .
Eco . Di là , di là , di là .
B. F. E ſiam ſempre da capo .
Vorrei venire , e non vorrei venire ;
Sono fra il sì , ed il no ,
Eco . No , no , no , no , no , no .
8. F. No di quà, no di là.
Dunque reſterò quà
Sempre fermo cosi .
Eco . Si , si , si , si , si , si :
B. F. Ah ah v ho conoſciuto ,
Signor Eco garbato .
Oh che piacer giocondo !
Oh che ſpaflo , oh che ſpaſſo ! Oh che bel Mondo !
Che Mondo amabile
Che impareggiabile
Felicità !
Gli alberi fuonano ;
GI'Augelli cantano ,
Le Ninfe ballano ,
Gli Echi riſpondono ,
Tutto
166 IL MONDO DELLA LUNA ...
Tutto è godibile,
Tutto è beltà .
Che Mondo amabile ,
Che impareggiabile
Felicità ! ( parte

S : C. E NA : VIII.

ECCLITICO , e LISETTA , condotta da due "


cogli occhi bendati...
Liſ:
Detergentom , o ladri ſiete .
Eccl. Levategli la benda ,
Or che la fortunata
A queſto noſtro Mondo è già arrivata .
gli levano la benda
Lil. Ohimè , reſpiro un poco
Eccl. Bella ragazza , io gioco ,
Che dove adeſſo fiate
Voi non v' immaginate . ,
Lif. E che volete ,
Caro Signor Ecclitico , ch ' io ſappias
Dormiva ancor nel letto
Allorchè fon venuti
Quei marioli cornuti ,
M' hanno bendati gli occhi ,
M'hanno condotta via ,
E adeſſo non ſo dir dove mi fia:.
Eccl. Lifetta , avete avuta la fortuna
D'eſſer paſſata alMondo della Luna . '
Liſ. Ah ah mi fate ridere ,
Non ſono una bambina
Da credere a sì fatte ſcioccherie :
Eccl. Delle parole' mie
Voi la prova vedrete •
Quando ſpoſa farete -
Del noſtro Imperatore
Che pel voſtro bel viſo arde d amore :
Lil. La favola va lunga.
11 Padrone dov'è ? :
Erla Morto G fine ,
Ma
AT TO SECONDO 161
Ma nel Mondo Lunare egli è paſſato ,
E anch'io dopo lu fon arrivato .
Lil . Caro Signor lunatico ,
Non mi fate adirar . Per qual- cagione ?
Ditemi, uſcir di caſa: mi facette
Eccl. Di caía uſcir credeſte ,
Ma dal balcon paſſata 2
Fofte qui da una nuvola portata .
Liſ. Orsù tali pazzie ſoffrir non voglio.
Vo' ſaper dove tende queſt'imbroglio .
Eccl. Ecco il voſtro Padrone
Dimandatelo a lui, che lo ſaprà .
io vado a ritrovar ſua Maeſtà . ( parte ,

S : G. EN A1 IX :

3 LISETTA , poi BONAFEDE ,


Vello è il Padrone ? E' lui
Non capiſco la tua caricatura .
On che moda gratiofa ! Oh che figura !
B. F. Liſetta , ohrbén venuta .
Tu ancor ſei quì con noid
Fortunata. davver chiamar ti puoi .
Lif. Ma dove fiam ?.
B. F. Nel Mondo della Luna .
Lif. Mi volete ingannar .
B. F. No , te lo giuro .
Queſto è il Mondo Lunar , te l'afficuro
Lif. Adunque farà vero ,
Che una nuvola qui m ' avrà portata
B. F. Sei ſtata forrómara .
Perch ' io ti porto amore .
Sei venuta a goder sì grand' onore
Lif. Ma qui , che far dovrò?
B. F. Quello , che devi far , t' inſegnerò .
Tu devi voler bene al tuo, Padrone .'
Liſi E non altro ?
B. F. Tu devi
4
Fargli qualche carezza !
Liſ. Loſapete , Signor non ſono avvezza .
B. F. Credi forſe , che qui
91
262 IL MONDO DELLA LUNA
Si faccian le carezze
Colla malizia , che ſi fani da noi ?
Qui ognuno ſi vuol ben con innocenza ,
E sbandita è qualsù la maldicenza .
Liſ. Oh ſe foſſe cosi , ſaria pur bello
Queſto Mondo Lunari
B. F. Credilo è tale .
Liſ . Queſto mi piace aſſai .
BF. Vien quà , Lifetta ,
Dammi la tua manina
Liſ. Ou Signor no !
B F. Perché ?
Lif. Perchè non ſo
Se nel voſtro operar vi ſia triſtizia
B. F. En qui cụtto fi fa fenza malizia
Lil. Quand'è cosi prendete .
B. F. Oh cara mano .
( leftringe
Lif. Piano , Signore , piano .
Voi me l'avetę ſtretta si furioſo
Che mi parete alquanto malizioſo .
B. B. lo fono innocentino ,
Credi , Liſetta mia come un bambino ;
Lif ( Che caro bambinello 1 .
Egli è tanto innocente quanto è bello . )
B. F. Che dire ? Ch' io ſon bello ?
Lif_Signor si
B. F. Quando lo dite voi , farà cool .
Lif ( E pazzo piucchè mai. )
B.F. Via Liſectina ,
Datemi un abbraccino .
Lil. Oh queſto no ,
B. F. Senza malizia già vº abbraccero ,
Lis. Quando fcfle cosi...
B. F Cosi farà .
Lif Non mi fido .
B. F. Pietà .
Liſ. Se pierà mi chiedete ,
Malizioſo voi ſiete .
B. F. Ah ! Malizia non ho
Liſ. Ma cos' è quel ſoſpiro ?
B. F. lo non lo fo ,
Non
ATTO SECOND O. 163
Non aver di me ſoſpetto
Maliziolo io non ho il core .
Lif . Vi conoſco bel furbetto
Maliziofo è il vostro amore .
B.F. Non è ver .
Lif . Non me ne fido .
B.F. Son pupillo .
Lif. lo me ne rido .
B. F. Via carina
Una manina .
Liſ. No , non voglio
B. F. Oh crudeltà .
Come fo alla mia cagnina ?
Le carezze io ti farò .
Lif. Ed io qual da una gattina
Le carezze accetterò .
B.F. Vieni , o cara barboncina .
Lif Vieni , o bella piccinina .
B.F. Vien da me non abbajar .
Lif . i Frufta via , mi vuol graffiar :

S CE N A.

Cecco nell' abito di foreto Imperatore con ſeguito , poi


BONAFEDE , E LISETTA .
feco O Buo
Là , npreſto
a Fedefermate
, e Liſetta .

Dite , che il loro imperator li aſpetta .


( parte due fer
Vo'procurar fin che la ſorte è amica ,
Il premio conſeguir di mia fatica .
B.F. Eccomi a cenni voftri .
Liſ, Oh ! Coſa vedo ?
Cecco è l'Imperador ?
Cec . Liſetta addio .
Lif. Ti ſaluto ; buon dì, Cecchino mio .
B.F. Sei pazza ? Coſa dici
Al noſtro Imperatore ?
Lif, Pazzo ſarete voi .
Ci conoſciamo bene fra di noi .
Cec. Bella , Cecco non fon , ma voftro ROHO ;
ON
164 IL MONDO DELLA LUNA ,
Olà s ' innaizi il. Trono..
Liſetta , vezzoſetta , e grazioſina
Vi voglio far Lunatica Regina .
( dalla parte.laterale eſce un Trono per due perſone
'B..F. ( lo non vorrei , che il noſtro Imperatore
Mi faceſſe l' onore
Di rap: rmi Liſetta , )
Cec .. E ben , che dire ?
Ecco il Trono per voi , fe l'aggradite .
Lif. Il Trono ? Ohimè , non ſo ..
Sono fra il sì , ed il no
Cotante coſe ſtravaganti io vedo
Che dubito di tutto , e nulla credo .
Cec. Eh via , venite in Trono.
Se vi piace il mio volto ,
Sia -Cecco , o non ſia Cecco ,
Che coſa importa a voi ?
Dopo ci aggiuſteremo fra di noi .
Lil. E ' queſta una ragion , che non mi ſpiace :
Vengo . ( sincammina verſo il Trono
'B. F. Dove Lifetta ?
Lil. A ricever le grazie
Del noſtro Imperatore ,
Giacch'egli mi vuol far si bell onore ..
B , F. Come ? Non ti vergogni ;
Non hai timore della ſua triſtizia ?
Liſ: Eh qui tutto ſi fa ſenza malizia .
B. F. Liſetta , bada bene .
Lif. E ' innocentino
Ilnoſtro Imperator , come un bambino ,
Cécc. Aſpettar, più non voglio
Preito , venite al foglio .
Liſ. Dunque lei ....
Cac. Si , mia cara ;
Son voſtro ſe volete :
Lif. Lei è mio ... Ma fe poi ... Ma s'io non fonoroi
Non lo quel , che mi dica ..
Cec. Al Trono , al Trono .
Lil. Se lo comanda , ci veniro :
Signor Padrone , cola farà ?
Imperatrice dunque ſarò
Oh foffe almeno la verità !
Sen
AT T - Θ SECONDO : 165
Sento nel core
Certo‘vapore ,
Che m ' empie tutta di nobiltà .
2. Che bella cola l'effer Signora ,
Farſi fervire ; farſi ftimar!
Ma non lo credo , ma temo ancora ,
Ah mi volete tutti burlar .
Voglio provarmicoſa farà ?
Ah fofle almeno la verità !
( Cecco dà braccio a Liſette , e frattanto , che ſi fa
ritornello dell' aria , la conduce in Trono .
B.F. Eccello Imperator , la fortunata
Solo Liſetta è ſtata .
Le povere mie figlie ,
Ancor non hanno avuta la fortuna
Di venire nel Mondo della Luna .
Cec. Un Araldo Lunare ha già recato ,
Che in viaggio ſono , me che ſaran fra poco
Ancor efle diſceſe in queſto loco .
B. F. Perchè dite diſceſe , e non aſceſe ;
Per venire dal noſtro a queſto Mondo ,
Signor ſi ſale in ſu .
Or perchè dire voi : Scendono in giù .
Cec. Voi poco ne ſapere : Il noſtto Mondo
Come un pallon rotondo ,
Dal Cielo è circondato ;
E da qualunque lato .
Che l'uomo verſo la Luna il cammin prenda ,
Convien dir, che diſcende, e non afcenda.
B. F. Son ignorante , è ver , ma mi conſolo ,
Che ſe tale fon'io non ſarò ſolo.
Coc . Allegri , o Bona Fede ,
Che la coppia gentil ſcender fi vede.

SCE
166 * IL MONDO DELLA LUNA ,

SCE NA XI.

ſuon di Sinfonia vengono in Macchina FLAMINIA ,


CLARICE : BONAFEDE le ajuta a ſcendere ; CECCO ,
e LISETTA reſtano in Trono , e frattanto fo
praggiungono ERNESTO , ed EccLITICO .

Iglie , mie care


B.F. Foliate Te ben venute !ah che ne dite ?
Bella fortuna aver un Genitore
Dello ſpirito mio ,
Ch'abbia fatto per voi quel , ch ' ko fatt' io :
Lunatiche ora fiere ,
Un Mondo goderete
Pieno di coſe belle >
Splenderete quaggiù come due Stelle .
Flam Molto vi devo , o Padre ,
Un uom ſaggio voi ſiete ,
Di politica afai voi ne ſapete
Clar, Si vede certamente ,
Che avete una gran mente .
Siete un uom virtuoſo ſenza pari .
Cedon gli uomini a voi famoſi , e chiari .
B. F. Inchinatevi toſto
Al nostro Imperatore ;
Grazie rendete a lui di tanto, onore : 14
Flam . Ma colei è Liſetta .
B. F. Che volete , ch ' io dica ?
Colei è la felice
Del Mondo della Luna Imperatrice :
Elar. Oh fortunata in vero !
Mentre que della Luna è'un grande Impero,
Flam . Monarca , à voi m ' inchino .
Cec. Manco male , che voi
Vi fiete ricordata alfin di noi .
Flam . Perdon io vi dimando ,
E alla voſtra bontà mi raccomando ,
Cec. Olà , Eſpero , udite , ( ad Era ,
Queſta bella ſervite .
Conducetela toſto alle ſue ſtanze
E inſegnatele voi le noſtre uſanze
Ern ,
?
ATTO SECONDO ,
167
Ern . Obbedito farete .
B.F. Fhi , ehi , fermate .
Signor le figlie mie
Con gli uomini non van da ſolo a ſola ,
-, Eec. In queſto noſtro Mondo
Le femmine ci van pubblicamente ,
E non lo fanno mai ſecretamente .
B. F. E ' ver , non parlo più . {
Flam . Contenta io vado ,
Giacchè il mio Genitor non ſe ne lagna ,
Con Eſpero gentil, che m'accompagna ,
Se la mia Stella
Si fa mia guida ,
Scorta più fida
Sperar non ſo .
Al luo pianeta
Contraſta in vano
Quel labbro infano ,
Che dice no .
Se ec.
( parte fervita da Erneſto

SCE NA XII .

Cecco ,e LISETTA in Trono. BONAFEDE ,


EcCLITICO , . CLARICE ,
dar, la ſorella ſta bene ,

La mia ſtella ancor io non troveròs


Eec. Ecclitico , che ſiete
Del mio frono lunar cerimoniere ,
Con Clarice gentil fate il bracciere .
Eccl. Prontamente ubbidiſco .
B. F. Eh no , non voglio ,
Che mia figlia da un uom ſia accompagnata .
Cec. L'uſanza è praticata
Ancor nel voſtro Mondo ,
Ma fi ſerve da noi ſol per riſpetto ,
E non lo fanno qui con altri oggetto :
B. F , Taccio , non ſo che dir .
Clar. Yado contenta
A cons
198 IL MONDO DELLA LUNA :
A contemplar d'appreſſo
Le lunatiche sfere
Col lunatico mio cerimoniere :
Quanta gente , che ſoſpira
Di veder cos'è la Luna ,
Ma non hanno la fortuna
Di poterla contemplar,,
Chi non vede
Il talſo crede ;
Cialchedun ſaper pretende ,
Più che ſtudia . manco intende ,
E fi laſcia corbellar .
Quanta ec.
( parte. Servita da Ecclitico .

SCENA X ILI.

BONAFEDE , Cecco , 6 LISETTA in Trono

Lif EDCon poca conclufione ,


Come una Imperatrice di cartone
Cec. Mia bella , eccomi a voi . fs'alza
Vi voglio incoronare ,
E nello steſſo tempo anco ſpoſare .
Liſ. Ringrazierò " la vostra corteſia .
B. F. ( pur ſento un tantin di geloſia . )
Cec. Olà , vengano toſto
Le inſegne Imperiali ,
E fi facciano i gran cerimoniali ,

. SCE :
ATTO SECONDO 169

S Ç E N A X I V.

ECCLITICO con Cavalieri , e fervi , che portan Scettro ,


e Corona , per incoronar LISETTA , È DETTI ,
Eccl. Cco già preparato
Per la pompa Real l' alto apparato :
( la Orcheſtra fuona il ritornello del quartetto , ?
intanto Cecco fa la Incoronazione di Lifetta , poi
ſcendono dal Trono .
Cec. Mia Principeſſa
Mia Monarchella
Tutto vi dono
Lo Scetero , e il cor .
Lif. Grazie vi rendo
Del voſtro favor ,
Eccla Di cor mi conſolo
Con voftra Maeſtà .
Lir. Vi ſono obbligata
Di tanta bontà .
B.F. Anch' io mi rallegro
Signora Maeſtà .
Lil. Vi fono obbligata
Distanta bontà .
Ессі. Deh laſci , che almeno :::
( gli vogliono baciar la mano ,
B. F. Mi dia permiſſione ....
Lif. Prendete , tenete (dà lore la mano ,
Son tutta bontà .
B.F. )
Evvivá mill anni गर
Eccl. ) a 3 La voſtra Maeſtà .
Cec . )
Coc. Cara , y'abbraccio .
Liſ. Senza malizia . ( abbraccia Cecco
BF. Ed a me niente ?
Lir. Senza malizia . ( abbraccia Bonafede .
Eccl, Sono innocente
Liſ. Senza malizia . ( abbraccia Ecclitico .
Tuni . Oh .che bel Mondo !
Bella innocenza !
Gol, Drammi Giocofi Tom . II. Vis
IL MONDO DELLA LUNA ;
Viver giocondo !
Caro piacer !
Cec. Spoſa diletta
Lic Caro mio Spoſo .
Eccl. Oh benedetta .
Lil. Siere grazioſo .
B.F. Ed a me niente ?
Lif Si, buona gente
Tutta ditutti
Senza malizia
Sempre ſarò .
Tutti Senza malizia
Senza triſtizia
Sempre amerò ..
Bello è l' amare
Senza bramare
Quello , che avere
Già non ſi può .
Senza malizia .
Senza triſtizia
Sempre amerò .

Fine dell Atto secondo

Siegue ballo , nel quale ad imitazione dell'incoronazio


ne ſeguita dell' Imperatrice della Luna, fi fa l' Inco
ronazione di Diana ſpoſata da Endimione col ſegui
to di Ninfe , e di Paftori del Mondo Lunare , da qua
li per allegrezza della loro. Sovrana ſi formano varie
grazioſe danze .

AT
ATTO TERZO ,

SCENA PRIM A.

CAMERA IN CASA DI ECCLITICO CON TRE SEDIE .

LISETTA.con Paggi .

Là Paggi, Staffieri,
,
Datemi da ſedere . Ricordatevi,
Ch' io ſon la Monarcheſſa .
Vogl' effer ubbidita , e riſpettata ,
E le farete ben vi ſarò grata .
Sopra tutto avvertite
Di nulla riportarmi
Di quel, che fa il mio ſporo ,
E nulla lui mai riportar di me.,
Mentre ogn' uno di noi penſa per ſe :
Avete a dormir poco ,
Avete a mangiar freddo .,
E nell' ore dell' ozio
Vo ' che l' Aſtrologia tutti ſtudiate ,
Acciò ſaper pcffiate
Quello , che far vi tocca ,
Senza che a comandarvi apra la bocca .
Se qualchedun ſoſpira
Per le bellezze mie , ditelo in modo
Di non farmi arroflir Se la fortuna
Ajutar vi vorrà con delle mancie ,
Un occhio ferrerò .,
Nè la voſtra fortuna impedirò .
Ma che vedo ? Son qui le mie Padrone ?
Che Padrone ? Son io la Maeſtà ;
Mi metterò in contegno , e gravità .

H 2 SCE
IL MONDO DELLA LUNA :

SCENA II.

FLAMINIA , CLARICE , & DETTA ,

Ivertiamoci
Elam . Dive rtiamoci un poco . ) ( a Chori
Che il ſognato piacer ſi gode in pace . )
Flam . ( Facilmente li crede a quel che piace . )
Lil. ( Che dicono ? Che fanno ? )
All'uſo femminil mormoreranno . )
Flam . Signora , mi conſolo
Della voſtra fortuna .
Liſ. Vi ringrazio .
Clar. Me ne conſolo anch'io .
Viva voſtra Maeſtà .
Lil Ragazze addio .
Flam . Si ricorda , Signora ,
Quand' era noſtra ſerva ?
Liſ. State zitta .
Del noſtro primo Mondo mi ſcordái ;
Come ſe non ci foffi ftata mai .
Clar. Queft è ' uſo comune ;
Chi forte ha migliorato
Non ſi ricorda più del primo ſtato :
Lif. Come vi piace ilMondo della Luna
Flam . E ' bello , è bello aſſai .
Lif. Sediamo un poco .
Clar. Lei ci fa tropp' onore .
Lis. Si , si , vi voglio far queſto favore :
Flam . E ridicola in vero . )
Clar. ( lo me la godo . )
Mi favoriſca , lei
E' proveduta ancor di Cicisbei ?
Liſ. Oh che diamine dite ?
Oggi ho preſo Marito .
Clar. In queſto Mondo ,
Per quel , che m ' hanno detto
Inſegna della Luna il Galateo
Eſſere poſto in uſo il Cicisbeo ;
Flam . Quell' è comune uſanza ;
E lwia il non averlo una increanza ;
Liſ.
ATTO TERZO :,
173
Lis. Ma il Marito ?
Clar, ll Marito
Fra i lunatici umori il più corrente ,
Tacerà , foffrirà , non dirà niente .
Flam . Il Lunar Cicisbeo
7 Pria che ſiate levata
Verrà a bever da voi la cioccolata
Lif. E il Marito :
Clar. E il Marito
Col medeſimo gioco
Andrà a beverla anch ' egli in alcro loco :
Lif. Ma io , che ſon novella
Trovarmi non ſaprei
Di queſti Cicisbei .
Clar. Fate così ,
Ditelo al voſtro ſpolo
Un marito amoroſo
Alla moglie prudente
Trova egli ſteſſo il Cavalier fervente :
Un Parigin , che ſerva
Per mera civiltà ,
Col ſuo ſervir conſerva
Le leggi d'oneſtà .
Guardatevi da quelli ,
Che voglion comandar ,
Già lo , che m ' intendete ,
Nè voglio mormorar .
Vi baſti un ſolo laccio ,
Che è quel del voſtro ſporo .
Fuggite il duro impaccio
D'un Cicisbeo geloſo .
Se docile è il ſervente ,
Si puole ſopportar .
Ma quando è impertinente ,
Si manda a far ſquartar .

H 3. SCE
174 IL MONDO DELLA LUNA .

SCE NA II .

FLAMINIA , 6 LISETTA .

Flam , Offibile , o Liſetta


Che laſci acciecár dall' ambizione ?
E non vedi , che queſta è una illuſione ?
Lif. Olà , come parlate ? ll alza
Flam . Si fan delle riſate
A cauſa della tua ſciocca credenza .
Liſ, Cos' è queſta intolenza ?
Lo ſo , che per invidia voi parlate .
Io ſono imperatrice , e voi crepare i
Flam . Tu ſei pazza ...
Lif. Tacete
Flain Lo vedrai ...
Lif Non v'aſcolto .
Flom Cecco è l' Imperator .
Lif. No , non è vero ,
Flam . ll Lunatico Impero .
Terminerà in fiſchiate .
Lif. lo ſono imperatrice , e voi crepate :
Flam . Ah pur troppo il noſtro core ,
Che mal regge i propri affet ,
Ingannar da falſi oguerti
Sempre mai fi lafci -rà .
Or la gioja , or il dolore ,
Forfennaio in fe comprende ,
Mia nę l' un , nè l' altra intende
E ſcoprire il ver non fa .

SCENA IV .
LISETTA fole .

H guardate , garbata Signorina !


fon Regina , e ,
Voler venir a far la dottoreſſa ?
Mala pur troppo è così . Quando li dona
A certa gente baſſa
Un po di confidenza
Con
ATTO TERZO : 175
Convien ſempre temer qualche inſolenza ,
E poi , e poi li in vidia
E il vizio , che a coſtoro il cor martella ,
Or di queſta , or di quella
Si mormora da loro a più non poſſo
E ſi taglian agli altri i panni adoſſo .
Quando ſi trovano
Le baſſe femmine ,
Dicono , parlano
Sempre così.
Ehi non ſapete ?
Nina l'ha fatta .
Che coſa dite ?
Lilla fuggi.
Le triſtefemmine
Sono così .
Ma di quel numero
lo non vogl' eſſer .
Son fatta nobile >
E il baſſo ſpirito
Da me ſvani .

SCE NA V.

Sala in caſa di Ecclitico con piccolo Tempio


in proſpetto , illuminato , colla Statua
di Diana , e Trono da un lato .

ECCLITICO , BONAFEDE, CECCO da Imperatore ,


ERNESTO , . Seguito di Cavalieri , e Servi .

Cec. Tomo ſublunare ,


In queſtonoftro Mondo
Le figlie , quando ſono da marito ,
Si maritano tofto , e non ſi aſpetta ,
Come talor nel voſtro Mondo uſate ,
Che le femmine ſian quafi invecchiate ,
B. F. Eh Signor , le mie figlie
Son pure , ed innocenti.
Cec. E pur fi dice ,
Che le femmine voſtre
Naſcon laggiù colla malizia in corpo
H4 Eccla
176 IL MONDO DELLA LUNA :
Ecch. E ' vero , dire bene ,
Appena una ragazza ſa parlare
Principia a ricercare
Coſa vuol dir fta coſa , e poi queſt' altra ,
E con il praticar diventa ſcaltra .
Le fanciulle alla moda
Sanno dove che il Diavolo ha la coda :
B. F. Ma Flaminia non fa , non ſa Clarice
Diſtinguer dalla rapa la radice ,
Gec. Ors) , fe quefte figlie
Hanno da ftar quaſsù ,
3 Maritarle conviene ,
Altrimenti così non ſtanno bene ;
B.F, lo mi rimetto a quello , che farà
Voftra più che Lunare Maeſtà .
Eccl. Ecco viene Flaminia , ecco Clarice ,
Corteggiando la noſtra Imperatrice .

SCENA ULTIMA:

TUTTI .

Lif, Rave , brave , ragazze , mi piacete .


B , :
La mancia vi daro ,
E quanto prima vi mariterò ,
Cec. Spoſa , venite in Irono ,
Se voftro ſpoſo io fono ,
Vo' , che fram promotori , e teſtimoni
Di due altri felici matrimonj.
( va in Trono con Liſette
Erneſto , a voi deſtino ( ad Ern ,
Flaminia per conſorte .
La prenderete voi ?
Ern. Si, mio Signore ,
Lieto la ſpoſérò con tutto il core :
Cec . & voi, Flaminia bella ,
Siete di ciò contenta ?
Flam . Ccntentiſfima.
Ern, Spola mia dilettiſſima .
Flam , Adorato conforte .
Oh felice momento ! Oh lieta forte !
Enni
ATTO TERZO : 177
'Ern . Cara , ti ſtringo al ſeno .
Flam .
Caro , già tu lei mio .
a 2 Oh che contento , oh Dio !
Ah che mi balza in petto
Tutto brillante il cor .
B. F. Oh figlia , oh ſangue mio ,
Nel vederti gioir giubilo anch'io .
Cec. Ecclitico a voi tocca
Render lieta , e felice
Con i voſtri ſpontali anco Clarice .
Eccltccomi , pronto io ſono ,
E della deſtra ſua ſoſpiro il dono .
Cec. Clarice il prenderete ?
Clar. E perchè no ?.
Anzi con tutto il cor lo prenderò .
Eccl. Ecco la mano .
Clar. E con la mano il core .
4 2 Oh felice fortuna ! Oh lieto amore
Eccl Spofina mia cara ,
Cla Spofino diletto ..
Eccl. Mi ſento nel petto
Il core balzar ,
Clar. La gioja , l'affetto
Mi fa giubilar .
Qhimè che contento !
Vhimè coſa ſento ?
Non poſſo più ſtar :
B. F. Cara la mia figliuola ,
Il vederti contenta mi conſola ,
Cec. Bonafede , che dite ?
Siete di ciò contento ?
B.F. Anzi ho piacere ,
Che ſian le mie figliuole maritate ,
Cec. Voi ſteſſo l' approvate ?
B. F. Signor sì ...
kec. Quando dunque è così ,
Per maggior ſuffiſtenza
Del loro matrimonio ,
Acciò non ſi rendelle un giorno vano ,
Congiungetele voi di voſtra mano .
B. F. Si Signor , dite bene
Hs Que
178 IL MONDO DELLA LUNA :
Queſta funzione al Genitor conviene .
Quà la mano ', quà la mano.
( a Flam . , ed Erni
lo v uniſco in matrimonio ,
Stia lontano quel demonio
Che ſi chiama gelula ,
Lunga vita il Ciel vi dia ,
figliuoli in quantità .
Quà la mano , quà la mano ,
( ad Eccl. , Clar.
Vi congiango , e fpofi fiete ,
State uniti , ſe potete .
Fra voi altri non gridate ,
E al dovere non mancate
Della voftra fedeltà..
Cec. Orsů rutto è finito . es alqa .
Son fatti i matrimoni .
Bonafede è contento
Voi ſiete ſoddisfatti ,
Ognun vada a goder la fua fortuna
E biſogno non v è più d'altra Luna
Eccl. Si, si , voi dite bene .
Or che ſiam maritati ;
Or ch'è ognuno di noi, lieto , e giocondo ,
Tornar turri poffiam al noſtro Mondo .
Ern. Al Mondo ritorniamo
E grazie a Bonafede noi rendiamo .
B. F. Come ? Che coſa dite ?
Intendervi non ſo .
CEC . Meglio dunque con voi mi ſpiegherò .
Buonafe de tondo tondo
Come il cerchio della Luna
Ritornate all' altro Mondo
A cercar miglior fortuna ,
Eccla E le voftre donne belle
Reſteranno qui con noi ,
Maritate con tre Stelle ,
Che ſon furbe più di voi,
Signor Suocero garbato ,
Non fon Stella , qual credete ,
Benchè in Stella trasformato
So , che voi mi conoſcete ,
B.F
ATTO TERZO : 179
B.F. Ah bricconi , v ho capito ,
Son da tutti aſſaſſinato
Ma tu ſei , che m'ha tradito , ( ad Eccès
Canocchiale diſgraziato .
Lif E finito tutto il chiaſſo
Per me povera meſchina .
Laſcio il Trono , e vengo a baſſo ,
Che mi attende la cucina .
Tutti : Queſto è quello , che fuccede
A chi vuol cambiar fortuna :
Tutto ſpera , e tutto crede
Nelle Stelle , e nella Luna ;
Ma alla fin fi pentirà
Chi Lunatico farà .

Fine del Pramme :


:

L. A

BUONA FIGLIUOLA

MARITATA .
.
1 &2

INTERLOCUTORI :

MARIANNA Spoſa del Marchefe della Conchiglia ·


IL COLONELLO Padre di efla Marchela .

11 MARCHESE della Conchiglia .

La MARCHESA Lucinda Spoſa del Cav . Arvidoro .


SANDRINA Cantadina Moglie di

MENGOTTO Contadino .

IL CAVALIER Armidoro :

TAGLIAFERRO Corrazziere :

La fcenä fi rāppretenta pel feudo del Marcheſe della


Coachiglig ;
183

LA BUONA FIGLIUOLA

MARITATA .

AT TO PRIMO .

SCENA PRIM A.
CAMERA .

MARIANNA , il CAVALIERE , MENGOTTO :


Cav .
DElla bella Marc, heſi na
Son cognato e ammirator .
Meng. Della cara Padroncina
Son vaſſal! o , e ſervitor ,
Mar. Obbligata alCavaliere
Aggradiſco il buon amor .
& 3 Oh felice amico fato ,
Che di giubilo ha colmato
Queſt' albergo , e il noſtro cor .
Cav . Deh cara Marcheſina ,
Se allor che la Cecchina
Eravate creduta
Diſpiacer vi recai, vi chiedo in dono
Dalla voſtra bontà grazia , e perdono .
Meng. Ed io quandociaſcuno
Vi credea Giardiniera ,
Se parlarvi d'amore ebbi ardimento ;
Vidomando un gentil compatimento :
Mar. Non parliam del paſſato ,
Tutto mi ho già ſcordato .
In voi l'onor del ſangue io compatiſco ; ( al Eav .
Di te ſo l innocenza , e l' aggradiſco
Cav. Or che fiete Signora , e maritata ,
Vuol la moderna uſanza
Che vi troviate un Cavalier fervente ,
E può aver tal onore anche un parente
Mar
184 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Mar. Obbligata , Signore , io non mi curo
Di ſeguitar l uſanza ;
Di piacere al marito io n'ho abbaſtanza .
Meng . Uh cara Padroncina ,
Di voi coſa direbbon le perſone ,
Se alla converſazione
Andafte ſempre col conforte al fianco ?
Un Cavaliere almanco
Vi vuol , Signora mia ,
Che d'appoggio vi ſerva , e compagnia i
Per il freſco la mattina ,
Dee venire il Cavalier
A trovar la Signorina ,
E a ſervirla da braccier .
Se di ridere ha piacere ,
Deve ridere , e ſcherzar .
Sella ha voglia di tacere
11 ſilenzio dee oſſervar .
Quando vuole , dir di si ,
Quando vuole , dir di no .
Son villano , ma lo ſo ;
Queft' è l' uſo d'oggidi.
SCENA II.

MARIANNA , « il CAVALIERE, poi la MARCHESA ;


e SANDRINA
Mar, .
OH io non ne fonulla
Qual viffi da fanciulla ,
Vivrò da maritata ,
Baftami dal marito eſſere amata ,
'Cay, Felice il Marcheſino ,
Cui conceſſe il deſtino
Una si cara , e sì gentil conforte ;
Ma io , chedalla forte
Nebbi un indiſcreta , aſpra , cattiva ;
Infelice laiò fino che io viva .
La Mar in diſparte che afcolta , e parla con Sandrina :
Senti ?
Sand. ( Abbate pazienza ) ( a Sand piano
( piano alla Marcheſa ,
Mør. E come mai ,
In

!
ATTO PRIMO 185
In così pochi giorni ,
Che ſiete maritato
Avete in ſdegno il voſtro amor cangiaro?
Cav . Eh Marianna cariſſima
Quando ſi fa all'amore ,
Abbiamo un vel dinanzi agli occhi , e poi
Paſſati i giorni dei primier diletti ,
Ragion li defta , e ſcopronfi i difetti.
La Mar. ( Tollerar più non poſſo ... )
( in atto di avanzarf .
Sand. ( Ah no . Non fate . ) ( trattenendola .
Mar. Na di che vi lagnate ?
Che diſguſti vidiè la voſtra ſpoſa ?
Cav , Non la poſſo foffrir cosi geloſa .
Mar. Non so , che qui vi ſia
Ragion di geloſia. Fin che qui ſiamo ,
In armonia viviamo
E in pace fra di noi.
Cav. E' geloſa mia moglie anche di voi .
Mar. Dime ?
La Mar. No , non è vero . ( avantandoſi
Non ſoffre una mia pari
L'ingiurioſo confronto . Io ſon chi fono .
In voi la Giardiniera ancor io vedo ,
E a un amante a un Soldato ancor non credo :
Mar. Chiunque io mi fia , Signora ,
Son del voſtro German legata al laccio ;
Mi difenda lo ſpoſo , io parto , e taccio . ( partea
SCENA 111.

La MARCHESA , il CAVALIERE , SANDRINA ;

Erto di ,
Sand. C Eco ed ( putar le fentenze aa precipizio , . ( ironici
Quel
Cav. Fate torto a voi ſteſſa ,
Signora mia garbata ,
Favelando in tal guiſa a una cognata . ( alla Mare
Le Mar, Eh Signor protettore ,,
Si vede che l' amore in voi favella ,
Naſce la compaffion dall' eller bella .
Cav . Di voi mi maraviglio ,
Son Cavaliere oneſto , Stic
186 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,
Stimo, apprezzo il ſuo merto , e lo proteſto .
Solo la ſua beltade
Vi rende a me tiranna ;
E a torto fi condanna
Senza ragion soffende ;
Ma ſe ſdegno m'accende ,
Mi ſaprò vendicar .
H ver non vi naſcondo ,
Vadoro , e mi piacete
Ma ancor non poſſedete
L'arte di farvi amar .

SCINA I V:

LA MARCHESA , SANDRINA :

Enti per

Se vendetta non fo , non ſon comenta ,


Sand . Coteſta ſimoncina
Sa far la gatta morta ,
Ma è malizioſa , e accorta , e il mio Mengotto :
Dopo ch' io lo fpolai
Impazzito per eſſa è più che mai .
La Mar Crediam ſia veramente
Baroneſſa Tedeſca
Sand. Eh per l'appunto .
Il Padre di coſtei
Io ſcommetto un Zecchino ,
Che un Barone non è , ma unbirichino.
La Mar. Ma il foglio , che il Germano ,
Da legger diede al Cavalier in mano :
Sand. Da ridere mi fate ,
Queſte ſon baronate ,
Queſti li frutti ſon , Signora mia ,
Della ſua Baronia , che vale a dire ,
L'arte d.ll' impoftura , e del mentire .

Quanti al mondo ne ho veduti ;


Che credevanſi venuti
Dallo ſtipire d ' un Re :
E poi dopo ? Che cos' è ?
Si
ATTO ο . PRIMO , 187
Si è ſcoperto che il ſuo merto
Sta nel gioco di baſſetra ,
O in qualch' altra facendetta ,
Che ſvelar non tocca a me .
Si Signora cosi è .

S CE N A V.

La MARCHESA , poi il MARCHESE .


Le Mar , Oſtei è un bravo mantice ,
C
Ed io mi foglio accendere per poco .
M'accende , e mi tormenta ,
Vedere a mio diſpetto
Padrona in queſto tetto una , che vanta
Giovinezza , bellezza , e virtù tanta .
Ma pur farei coſtretta
Soffrir la pena mia
Senza il duolo fatal di geloſia .
Mar. La mia ſpoſa dov'è ? ( alla Mari
La Mar. La riveriſco .
Mar. Servo fuo . La mia ſpoſa ,
Si fa dove ſia andata s
La cerco , e non la trovo ;
Chiamo , chiamo , è non mode .
La Mer, lo ſua ſerva non ſon , nè ſua cuſtode:
Mar, Oh Signora Germana
Or , ch"è ſpoſa ancoreſta , e Cavaliera ,
Non la vorrei veder si bruſca in ciera .
La Mar. Anzi ſono allegriffima,
Or che il Signor Germano
All incognita fua data ha la mano .
Mar. Incognita voi dite
Alla mia Baroneſſa .?
La Mar. Ducheffa , e Principeſſa ,
Degniflima d' impero ,
Ma voi lo dite , ed io non credo un zero .
Mar. Spropofiti , pazzie . Donne , e poi donne
E quando dico donne ,
So io quel che vo' dire .
La Mas , Spiegatevi Signor ...
188 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Mar. Non vo' impazzire
La Mar. Donne , donne ! Le donne
Sono varie di forte !
La ſua gentil conſorte
Dell' altre è più pregiata ,
Poich'ella è corteggiata
Da un Cavalier compito .
Mar. Come! Come ! Da chi ?
La Mar. Da mio marito ,
Mar. Puh ! Che diavolo dite ?
Tacete in corteſia ...
Non mi fate venire ... andate via ,
La Mar. Si , andrò da queſta caſa ,
Ma già ſon perſuaſa ,
Che a ſervirla verrà lo ſpoſo ingrato ,
Buon amico , e fedel di luo cognato .
Coși gli affetti
Sprezza l' indegno . (accennando il March ,
Barbaro ſpoſo . ( de fo .
Fremo di ſdegno ,
Vo'vendicarmi
Alma infedel .

SCE NA VI.

IL MARCHESE folo .

hodoimpertinenza
DlouChe Preçipizio !è queſta ?
Venirmi a metter delle pulci in ceſta !
Si, si , la Baroneſſa .
So , che Marianna è d'eſſa... Ah ſe non folle
E ſe mentiffe il foglio
Cofpetrone ! ſarebbe il bell imbroglio .
Ma no , non ſarà mai :
E' troppo virtuofa ,
E' ſemplice , e amoroſa
Tutti le voglion ben ... Tutti , si turdi .
E mio cognato ancor ? Sì mio cognato ,
Del merito incantato ,
L'ama ſemplicemente ... E mia Germana ,
Che ha di lei geloſia ?
El
ATTO PRIMO : 189
Eh farà una pazzia . E ' donna , è donna ,
E come tal la ſcuſo ...
Per altro io ſono un pocolin confuſo .
Se mentiſſe il Corazziere ...
Se non foſſe vero il foglio.ii
Via di quà brutto penſiere ,
Via di quà , che non ti voglio .
E ſe foſſe mio cognato
U fervente appaſſionato ..
Non è vero , non può ſtare ,
lo lo ſo con chi ho da fare ,
Sorellina - chiachiarina :
Ma ſe aveſſe ... Se moſtraſſe ...
Se fingeſſe ... Se bramaſſe ...
Oh che rabbia , oh che diſpetto !
Maledetto il mormorar .

SCE NA VII .

SALA :

MARIANNA

non ſo , che voglia dire ,


IC Che mi batte in ſeno il cor :
Ah mi fanno intimorire !
Sconſolata ſono ancor .
Oh davver cambierei , ( fiedes
Per godere del cor la pace intera ,
La Signora , che or ſono , in Giardiniera !
Ma ſe cambiaſſi ſtato ,
Non averei più in iſpolo
Quel che tanto mi piace , e mi dilecta ,
No , no , ſoffranſi pure
Sdegni , inſulti , e ſciagure.
Se mi ama il mio conforte
Rido de miei nemici , e della forte

SCE
ICO LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,

SCENA VIII.

MARIANNA , poi il MARCHESE ,

Mar. Cco lo ſpoſo mio . Mi par turbaco .


Il Mar. E ( Ah pur troppo egli è vero .
Preſto ſi crede il male ,
E a ſmentir le bugie poco non vale . )
Mar. Coſa vuol dir , Signore !
Mi parete davver di mal umore .
Il Mar. No , no , giojetta bella ,
Voi ſiete la mia ſtella , e a'voi d'appreffo ,
Ogni malinconia
Si dilegua , ſpariſce , e fuggé via .
Mar. Non vorrei che qualcuno ,
O garrullo , o mendace ,
L'amor voſtro turbaſſe , e la mia pace :
Il Mar ( Quefto fuo dubitar mi dà lofpetto . )
Mar. Sicuro del mio affetto
Credo ch' eſſer pofliate , e che il mio core,
Effer non può del voſtro ben mai ſazio .
Il Mar. (Non petita excuſatio , eſt accuſatio . )
Mar. Ma voi non mi parete
Al folito con me tenero amante .
I Mar. Ho per la teſta delle coſe tante .
Mar. Fate alla voftra ſpoſa ,
Fate la confidenza Via , carino ,
Dite che coſa avete .
Vita mia, lo ſapete
Quanto bene vi voglio ; ah propriamente
Se vi veggo turbato ,
Se vi temo (degnato ,
Tremo , piango , m'uccide un fier dclore ; ( piange :
I Mar. ( Ah refifter non lo, micrepa il core . ) ( piange .
Mar. Gioja mia ,
Il Mar. Mio teſoro .
Mar. Mi vol te voi bene ?
Il Mar. Ah sì , vi adoro .
Mar. Ed io ſon tutta voftra .
Il Mar. Tutta tutta !
Mar, Ma, che dimanda è queſta ?
D'uma
ATTO PRIMO ;
D ' una conſorte oneſta ,
D'una donna d'onor , che s'ha a temere ?
Il Mar. Ditemi , che v'ha detto il cavaliere :
Mer. Nulla .
Il Mar, Nulla ? Vedete ,
Se il ver mi naſcondete ,
Se celate cosi quel , che vi ha detto ,
A ragione ho di voi qualche ſoſpetto .
Mar. E un torto , che mi fate ,
Il Mar. O turto , o dritto ,
Vo' ſaper fra di voi quel, ch' è paſſato .
Mar, Ma non è il Cavalier voſtro cognato
Il Mar. Eh no , la parentela
Non mi mette a coperto a ſufficienza ;
Anzi ho più da temer la confidenza .
Mar. Non vi credea capace
Di formare di me sì vil concetto .
Oltre al tenero affetto ,
Che fol per voi nutriſco ,
11 ſangue non tradiſco .
E ' la naſcita mia dal Ciel ſcoperta..
Il Mar. Eh la naſcita voſtra è ancora incerta :
Mar. Come ? Non è approvata
Da un autentico foglio ?
Il Mar. Eflere vi potrebbe un qualche imbroglio .
Mar. E il Corrazzier Tedeſco ,
Non è uomo d'onore ,
Il Mar, Elſer può Tagliaferro un impoſtore ,

SCE NA
N A IX .'

TAGLIAFERRO , & DETTI ,

. T Affitt ? Coſa affer detto ?

Nix Italian capir . Preſto parlar 9 la Mai :


( accennando il Marchessa
Se ſtrappazzo mi dir ., tefta tagliar,
Il Mar. ( Povero me ! Ci ſono . )
Mar, Oh non temete .
Tra di noi gl' impoſtori ,
Han fortune, ricchezze , e i primi onori , ( a Tartu
Tagh
192 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Tagl. Jo , jo mainlibreher . Per mio falore .
A la gherra ; mi ſtar braffo impoſtore . (al Mar,
Il Mar. Non ci ho difficoltà . Lo credo anch'io . ( Tagla
( Riparato ha Marianna al cafo mio . )
Tagl. Mariandel afer nova ,
Che ti far conſolata ..
Mar. E qual novella
Mi recate felice ?
Tagl. Her Barone
Colonnel mi Patrone ,
Star viaggio per fenir. No ftar lontan
Cara figlia abbracciar forſe timan .
Mar. Oh lo voleſſe il Ciel .
Il Mar. ( Se queſto è vero ,
Di far tacer le male lingue (pero , )
Mar. Voi ne avrece piacere.. ( al Marcheſe
IlMer. Si gioja mia
Mar. Midirete , che ſia
Il foglio mentitore ?
Ed il buon Tagliaferro un impoſtore ?
Il Mar. No , non lo dirò più .
Tagl . Corpo di Bacco !
Perchè più non lo dir ? Perchè negar
Che impoſtore mi ftar per mia brafura ?
11 Mar, Si Signor, ve l'accordo , è un impoftura .
Tagl. Colonello venirà ,
Mia brafura conterà . ( al Marchi
Che contento proferà ,
Quando ti feder papà . ( a Mar.
Ti fentir , e ti profar ,
Che mia ſpata fa tremar . ( al Merc.
Ti no ſtar più la Cecchina
Star la pella Marcheſina
Mariannina - Poferina
To papà ti conſolar . ( s Mar
E conforte con marito
Per Cavallo farà invito ,
Per Germania a galoppar

SCE
ATTO PRIMO .

S CE N A X.

MARIANNA , ed il MARCHESE .

che coſa dite ?


Mar. Spearo,i che ancora incerta
Sia la mia condizione , ed il mio ſtato !
Il Mar. Sono mortificato ,
Son delirante , e fono ...
Non ſo quel che mi ſia : chiedo perdono :
Mar. No , no , non vi umiliate a cotal ſegno ,
Baſta, che non indegno
Sia di voftra bontà l'affetto mio .
Il Mar. Si a diſpetto ď ognun , voſtro ſon io .
Mar, Crederece a' maligni ?
Il Mar. Oh quefto no .
Mar. Mi vorrete voi , bens
Il Mar. Ve ne vorro :
Mar. Sempre ?
Il Mar Sempre in eterno :
Mar. E ſe verranno
A dir male di me ?
Il Mar. Non vi è pericolo .
So chi fiete , mio ben , v ' amo , e vi credo :
Mør, Se lo dite di cor , più non vi chiedo .
Ah fpofino mio carino .
Siate buono con chi vi vuol ben
Poverina la voſtra Cecchina
Far -tremare così non convien :
Non ſon io quella buona figliuola .
Che ferito v ha il core nel ſen ?
Ah furbetto ! Si si mi conſola
Quell'occhietto , che in vita mitien .

fold, Drammi Giocofi Tom . II. 1 SCE


194 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :

SC EN A XI ,

IL MARCHESE folo .

Arei, ſe io non l'amafli,


Sateli a una beſtiaccia ,
Sarei
Un Leone, una Tigre , una Pantera ,
E più crudel d'ogni qualunque fiera .
Venga pur mia Germana,
E proviſi di farmi il ſuo ſermone ,
Che io le riſponderò colla canzone
O donne , donne , ( parlo colle crifte ,
Che meritar le buone ogni riſpetto )
Il ſeſſo voſtro ſaria aſſai più bello ,
Se aveſte meno lingua, e più cervello (parte .

S CE N A XII.

CAMERA CON PORTA .

MARIANNA fola con foglio in mano , poi TAGLIAFERRO ,

Mar, R ſon tutta contenta ;


0 Lo ſpoſo mi vuoi bene ,
Mio Padre a me ſen viene , e queſto foglio ,
Piucchè mai mi aſſicura
Della mia feliciffima avventura .
Tagl. Bondì foſſignoria ,
Comandar , fe foler, che mi andar fia ,
Mar. Dove volete andar ?
Tagl. Foler pel pelio
Andar incontro de mi Colonello .
Mar. Lo incontrerete poi :
Tagl. Si , ſtar ſicura ,
Che fenir per la pofta ;
E foler aſpettar per notte , e giorno
A Oſteria dove ftar piccolo corno .
Mar. Andate , ed abbracciate
Il caro Genitore . Dite ch' io ſono
Di vederlo bramofa . Alle mie ſtanze
Mi ritiro frattanto , e queſto foglio
Leg
ATTO PRIMO . " w 195
Legger di nuovo , e ribaciare 10. voglio .
( entra in una Camera

SCENA XIII .

TAGLIAFERRO , poi il CAVALIERE ,

Tagl. fera Marcheſina ?


PO Ah Itar tanto bonina ,
Cav Galant' uomo . ( a Tagle,
Tagi. Che foler ?
Cay. E ' egli verol,
Quello che inteſi a dir ? Che il Genitore
Di Marianna ſen venga ?
Tagl. Jo , mainher .
Cav. E pur v'è chi non crede , e chi ſoftenta ,
Che ſiate un impoſtore .
Tagl. Jo ſtar vero .
Impoſtore mi ſtar .
Cav. Dunque ſtar falſo ,
Che il Barone venir. Dunque di fatto
Egli non venirà .
Tagl Dunque ftar marto .
Cav. Più riſpetto a un par mio . 1
Tagl. Star di ſua mano
Lettera a me mandara..
Cav. E dove è il foglio ?
Tagl. Star in iman di Marianna .
Cav. Son curioſo
Di leggerlo , e ſentire ...
Tagl. Andar in camera,
Dove ſtar Marianna . ( accenna la camere ,
Cav . Io non ardiſcos
Tagl. Se foi nori ardiſcar,
Fenir , fenir con mi non dubitar .
( 'lo prende per un braccio , e lo conduce in cas
mera di Marianna .

I 2 SCE :
196 .LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ;

SCENA X IV .

LA MARCHESA , SANDRINA ,
Hi avete veduto ?
La Mar. E the bravo
Sand. Corrazziere ?
Ha fervito aſſai bene il Cavaliere ,
Le Mar. E il ftolido Germano ,
.Tace , confida , e crede .
Sanid . E un uom di buona fede .
La Mar. Amor l'ha affatturato .
Sand . Ei non ſoſpetterà di fuo cognato .

SCE NA XV.

II MARCHESE , E DETTI .
Mario Ra avrete finito
Il Diparlare si mal di mia conſorte .

Or ora a queſte, porte ,


Si,, per voſtro rolfore
Di Marianna vedrete il Genitore ,
La Mar. E voi per gloria voſtra
Non ſo , ſe con iſdegno , o con piacere ,
Con Marianna vedrete il Cavaliere .
Il Mar. Dove ?
Le Mar. Là in quella camera .
Sand. E il Soldato , >
E' quel che l'ha guidato ,
E non biſogna
Sopportare una fimile vergogna .
Il Mar. ( Son fuor di me . )
Le Mar. A ſeppellirvi andate
Se i voſtri, e i toni miei non vendicate . ( pane :

SCE
I 197
ATT PRIMO :

SCENA XVI..

IL MARCHESE , SANDRINA

quel che mi
11.Mar.Nr16 parli,co pur s'io taccia ;
Sio ſimuli anche un poco ,
O cominci d'adeffo a prender foco ,
Sand . Signor, non lo credete ?
Entrare, e lo vedrete .
Il Mar. Sì, sì , vado a dirittura :
(Male v'è il Corrazzier mi fa paura . )
Sand. Eh fatevi coraggio .
Zitto , zitto ,
Aprono la portiera ..
E ' il Cavaliere .
IlMar. ( Non vorrei che veniſſe il Corazziere . )

S. CE N A XVII .

11.CAVALIERE , « i SUDDETTI , 6 poi TAGLIAFERROI


e. dopo MARIANNA ,

TI rallegro con voi... ( al Marchi


7 Mar.
IL Cax Fuori Signore
Fuori di caſa mia
Cav. Con chi parlate ?
Il Mar. Con voi .
Gav. Con un cognato ?
Il Mar. Fuori di caſa mia :
Cav . Siete impazzato ?
Il Mar. Andare , o coſpettone...
Cav. A me un ſimile affrontos
Fuori viaſpetto a rendermi buon conto . ( parie .
Il Mar. Si , verrò colla ſpada .
Nel cortile , in un prato , o ſulla ſtrada ,
Sono inſatanaſſato
L'animo ho furibondo ,
Voglio con tutto il Mondo
Battermi , e contraſtar .
Sand .. Viva il Padron garbato ,
13 Viva
198 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA .
Viva la ſua bravura .
Nosche non ha paura :
No , che non fa tremar .
Il Mar. Per carità tenetemi
Oh che farò un ſpectacolo
Sand . Senza verun oſtacolo
Noi vi laſciamo andar .
Tagl. Coffa far queſto ftrepito ?
Il Mar. Nulla ( maledettiffimo . ) ( con timore ,
Sana . Preſto , Padron cariſſimo ,
Tempo è di principiar . ( piano al Már.
II Mar. Dov'è Marianna andata :
Tagl. Star camera ferrata ,
Il Mar. Preſto , che venga ſubito ,
Che' le ho da favellar :
On che tempeſta orribile !
Veggo nell'aria il fulmine ,
E della caſa al culmine ,
L'odio precipitar .
Mar, Caro {poſo , vi veggo turbato ,
Deh non fiare più meco ſdegnato ;
Per pietà non mi fate tremar !
A Mari Di una donna , e ď un uom in preſenza
Aſcoltate la voſtra ſentenza .
Il divorzio vi vengo a intimar
Mar. Poverina i Che coſa vi ho fatto !
T101. Nor capir . Che fo. dire diforzio ? ( a Mar.
Mar. Nulla , nella ( a Tagl. diſimulando .
Tagl. Che ccffa fol dir ? alMar.
Il Mar, Non importa l' abbiate a capir . ( a Taglo
Mar. Un divorzio alla fida conſorte ?
Ah piuttoſto vi chiedo la morte ,
Tagl. Che fol dir maledetto ditorzio ? ( a Sand
Sand Vorrà dir ſeparare il conſorzio Categl.
Tgl. Che fol dir divorzic , e conſorzio ? ( a Sand,
Sand . Ei vuol dire il mio bel torluri
Che la ſpola il Padron non vol più .
Tagl. ( a ) Tartaifte !
Nix diforzio ,
Star marito
Scar conſorzio ,
Se
( a ) Ak Diavolo ,
ATTO PRIMO . 199
Se giudizio
Non parlar ,
Precipizio
Foler far .
Star tua ſpoſa
Star oneſta ,
E a ti tefta
Mi tagliar
IL Mar, Non vi İtate a incomodar,
Sand, Ha trovato un protettore
Che la genie fa tremar .
Tagl. Dar la mano .
Il Mar, Eccola qui . ( dà la mano a Tagi.
Tagl. Dar Marianna ,
Il Mar. Signor sì . ( dà la mano a Marianna ,
Tagl. Perdonanza domandar . ( al Marcheſe .
Il Mar. lo vi prego a perdonar . ( Marionna .
Sand . ( 11 Padrone è un bel poltrone
Che di più non ſi può far :
Tagl. Star contenta ? ( a Marianna ,
Mar. Contentiſſima .
Tagl. Dar parola : ( al Mar.prendendolo per la mano
Il Mar. Sicuriſſima
Tagl. Anch' io contento ſtar .
E Barone - mio Patrone
Fol andar per incontrar .
( 4 Maris
Ah Maiſonzz allegra ftar .
Ah Mai nher , non mi purlar . ( al Mar,
(:
Che coſpette - Jè promette ,
Che quel giorne • quando torne ,
Tefta brazzi mi tagliar . ( parte
( a Sand ,
H Mar. E ' partito
Sand. Se n'è ito . ( al Mara
Mar, ( Or mi voglio vendicar . )
Mar. Spoſo mio , che mai v'ho fatto ?
Il Mar. Non ſon cieco , non ſon matto ,
E il divorzio s' ha da far , ( a Sand .
Sand. E di qua le nha d andar . ( a Mari,
Mar. Per pierà ....
42 Non v è piecà .
14 Mar ,
( a ) Mia cara .
b ) Mio Signore ,
200 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ;
Mar. La ragione...! 1
a 2 Già fi fa .
Mar. L ' innocenza
4 2 Non c'è più .
Mar. E l amore...
Se ne va .
Mar. ) E ' già data la ſentenza ,
E conviene aver pazienza :
Sand . ) E il divorzio ſi farà ..
Mar. Ob che fiera crudeltà !

Fine della Atzo Primo


- 201

ATTO SECONDO ,

SCENA PRIMA .

CAMERA CON TAVOLINO , E SEDIE ,

MARIANNA Sola .

Hi mai 1 aveſſe detto ,

A cambiare per me. l'amore in ſdegno ,


E tal m'uíalíe trattamento indegno .
Tutt'opera è coteſta
Lo conoſco , lo ſo , de' miei nemici.
M'inſulta , e ri tradiſce:
L'invidia della gente ,
E il mio Spoſo m'adora , ed è innocente .
Ma no , s' egli m ' amaſle ,
Crederebbe più a me , che a chi m'accuſa.,
No , il crudel non ha ſcuſa ,
E un perfido ancor eſſo , è un menzognero .
Ah perfido il mio bend no non è vero ..

S. CE N A 11.

SANDRINA , recando gli abiti , che foleva portare


MARIANNA . , quando palava per Giardiniera ,
e la ſuddetta ..
Sand. T TMiliffima ferva , ( con inchini affettari,
U .
Mar. Non tante affettazioni ,
Non tante riverenze ;
A me piace il buon cor , non le apparenze .
Sand . Faccio 1. obbligo mio .. come ſopra :
Fo il mio dovere . come ſopra.
Mar. 0 donna , donna ingrata :
Vi conoſco , lo ſo , ſono burlata .
Sand .. Oh , Signora che dice ?
Yenero la Padrona , ( inchinandofi come sopra i
Is E
202 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ;
E ſon qui per ſervirla .
Pronta Ion , le comanda ad ubbidirla . ( come ſopra
Mar. Via ſincero parlate ,
Che volete da me ? che mi recate ?
Sand . Il mio Signor Padrone ,
Il ſuo Signor conſorte ,
Ci ha detto , e comandato ,
Che alla nostra Padrona innanzi ſera ,
Queſti abiti portiam da Giardiniera .
ha detto , ed ha ordinato ,
Che da noi fia ſpogliata , e ſia fervita ,
E come un dì folea , fia riveſtita .
Mar. A me coral ingiuria ?
A me un fimile affronto ? 1
Sand. Del voler del Padron non rendo conto .
Siccome la ſtagione
Principia a riſcaldarſi ,
Coll'abito leggier può rinfreſcarſi .
E parerà più bella
Col guarnello , e il cappel da Ortolanella.
Mar. Balta così , ho capito ,
Il barbaro marito
Mi vuol mortificata .
Soddisfarlo ſaprò . Neile mie ftanze
Quegli abiti portare .
Sand. Sivuol ſpogliar ?
Vuol , ch' io la ſerva ?
Mar. Andate .
Sand. Sabito
L'ubbidiſco .
Serva Signora mia
Riverente m ' inchino e vado via i
parte cogli abiti ,
Queſto mondo è pien di ſcale
Già lo fa la ſua virtù .
V'è chi ſcende , v'è chi ſale ,
Chi va ſuſo , é chi va giù,
Ma tutti dicono ,
Padrona amabile ,
Che chi ſi rampica
Con paſſo celere ,
Fino alle nuvole
Voc
. ATTO SECONDO 1203
Volendo andar ;
A capitombolo ,
Giù li precipita ,
Si fa deridere ,>
Si fa burlar . parte

S CE N A. III.

MARIANNA , e il CAVALIERE ,

Mar. C Apiſco
Ma a ,che
cheprom'ipfuka
l' irritarmi ?
Merito fol può farmi la coſtanza ,
Fin che vita riman vi è ancor ( peranza ,
Eav. Signora , in voſtro ajuto
Diſponete di me . Son Cavaliere ,
Ne ſoffrirò , che l'innocenza voſtra
Tradiſca , infulti il voſtro Spoſo ardito ,
Mar. Non parlare così di mio marito .
Cav , Del voftro amor quel difumano è indegno.
Mar. Io l'amo ancor col più verace impegno
Cav. Ei vi manca di fe .
Mar, Fedele io fono .
Cav. Vi diſpreggia , vi offende .
Mar, lo gliel perdono .
Cav . Non lo merta .
Mar. Non tocca
Il giudicarne a voi .
Cav. M offeſe a torto .
Lo sfidai , non lo vidi ,
Mar. !l Ciel non voglia ,
Ch’ei ſi eſponga al cimento .
Cav, Il di lui ſangue .
Mi ha da pagar l'offeſa .
Mar. Gli farò colmio fen ſcudo , e difeſa :
Cav. Tanto amor per chivodia ?'
Mar. Il Ciel mel diede ,
Vo' di vita mancar , pria che di fede .

SCE
304 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :

SCENA IV .
La MARCHESA € DETTI ,

Ta Mar. Moi Signor conforte


Eav, Olà con chi l'avete ? ( alla Marcheſa .
La Mar. L'ho con voi, l'ho con : queſta
Ardita , sfacciatella,
Per cui volete ancora
Moftrar tanta paffione, a mio diſpetto.
Mar. Deh vi prego Signora ,
Di uſarmi carità ,ſe non riſpetto ..
La Mar. Non la meriti audace .
Cav . Eh in lei fpecchiatevi ,
E la virtù apprendete
Che si mal conoſcete .
La Mar. lo non mi curo .
D'apprender la virtù d'un'alma indegna.
Che ad involar gli altrui mariti inſegna
Cav. Mentite ,
La Mar. A una mia pari
L'ingiurioſa mentita?:
Mar. Deh non tanto livor ...
Ła Mar.- Chetati ardita .
Mar. Non ſo che dire . Il Cielo
Mederi il voſtro affanno ,
E vi faccia capir come conviene
Che chi altrui fa del mal , non può aver bene: ( parse,

SC E N A v.

La MARCHESA , e il CAVALIERE ,

Entomi di quel nodo ,


forv. Che a voi mi ha legato :
La Mar. Ed io mi pento :
Dell'ingratâ catena .
Cay. E ben: fra noi
L'odio trionfi , e. fi divida il letto.
La Mar. Si traditor , la libertade accetto ,
... Cava
ATTO SECONDO
Cav. No , traditor non ſono ,
Ma il Cielper vendicare
Un'innocente dal livore oppreſſa ,
Vuol,che abbiate a provar la pena ifteſſa.
La Mur. L'onte d'una rival ſoffrir non voglio.
Cay; Nè ſoffrire degg'io si folle orgoglio .
Si rovinoſi, e fieri
1 A fterminar gli armenti,
Non corrono i torrenti.
Dalle pendici al Mar.
Come i coſtumi alteri:
- Delle ſuperbe , audaci,
Son del dover capaci
Gli argini a ſuperar . ( papie

SCE NA VI

La MARCHESA , poi: SANDRINA

H si , pur

Sono dal mio livor precipitata .


Sand. Una nuova , Signora , or mi fu detto ,
Che il padre di Marianna , o fia Cecchina;
A queſto Marchefato fi avvicina .
La Mar. Non vorrei , che recaſſe
Nuovi ſpaventi al cor di mio germano ,
E ſcacciata colei fperaffi in vano .
Sand. Certo per voi farebbe
Un danno una vergogna . '
7 Dunque penſar biſogna ,
Pria che giunga il Tedeſco ,
E che naſcan dell'altre novità ,
Far , che vada coſtei lontan di quá.
'La Mar. Ah le macchine ï vedo
Cader ſopra di mie ! M ' odia 'il germano ,
M'abboriſce il conſorte , ognun mi chiama
Barbara diſumana ,
E la rovina, mia non è lontana ..
Sand.Una donna di fpirto
Non fi deve avvilir sì facilmente .
Fate che immantinente,
Vada
206 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Vada lungi di quà la profontuofa.
Il tempo poi aggiuſterà ogni coſa .
La Mar. Quel che mi dà più pena ,
E ' l'ira dello ſpolo . Ei mi ha perduto
E l'amore , e la ſtima ,
E il core , e il letto ſeparar m'intima .
Sand. Eh di ciò non temete ,
Gli uomini , lo ſapete
Moſtrano qualche volta del rigore ,
Ma ſe provato amore
Hanno per la conforte , vi vuol poce ,
A far , che torni a riſcaldarſi il foco .

SCE NA VII :

La MARCHESA Sola .

si confido , e ſpero ,
Che anche il conforte mio
Ceffata la cagion , ch'ora l'irrita ,
Mi vorrà ſeco dolcemente unita .
Ora ſon nell'impegno
Nafca quel , che la naſcere ,
Pria che qualch ' altro impedimento accada ,
Vo' , che toſto colei da noi ſen vada .
' Ah mi ſento oppreſſo il core ,
Dallo ſdegno , e dall' amore ,
E non ſo , le più m'alletta
La vendetta , o il dolce amor . ( parte

SCE NA VIII .

VIALE DELIZIOSO . CHE CORRISPONDE ALLA


STRADA PUBBLICA VILLARECCIA .
MARIANNA in abito di Giardiniera .

H memorie ancor gradite

Il mio core , e la mia pace ,


In voi torno a ricercar !
Ah riſpondermi già fento
ATTO SECONDO 207
Il tuo core altrui cedeſti
E la pace , che perdefti
Speri in van di rintracciar !
A che dunque riprendere
Queſte si care un tempo : amiche ( poglie ,
Spoglie di libertà ſemplici, e pure :
Se m ' ingombrano il len ſdegni, e paure ?
A che venir , meſchina ,
Fra le erbe, e i fiori a ricercar ripoſo
Se d'amore nel petto ho il ſerpe aſcolo ?
Ah s'altro ben non ſpero
Dall'atto d'umiltà , con cui diſcendo ,
Con cui ſoffro coſtante il duro affanno
Muover ſpero a pietade il mio tiranno i
Vieni , e mira , o crudele
S era degna di te colei, che amaſti .
Vedi , le grata io ſono
Al tuo amore , al tuo dono ,
Quando il merito men , m'oltraggi a torto ,
lo t'ubbidiſco , e i ſdegni tuoi ſopporto .
Non vi chiedo , amiche ftelle
Ricche ſpoglie , e ricco tetto :
Baſta fol, che il mio diletto
Di me fenta alinen pietà .
Se peggiora il mio deſtino ,
Aprir bocca al Ciel non oſo :
Ma rapirmi il caro ſpoſo .
Queſt è troppa crudeltà .

- SCE NA I X.

MENGOTTO e la SUDDETTA :

H che vuol dir , Signora ,


Meng. Quell'abito indecente al voſtro ſtato
Mar. Queſte ſono del fato
/ Doloroſe vicende , e da me impara ,
Che al Mondo non v'è alcuna
Vera ſtabilità nella Fortuna .
Meng . E ricornar potete
Così tranquilla in ciera ,
Da Signora che foſte , a Giardiniera ?
Mar.
208 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA .
Mar. Vuoi tu , ch'io mi lamenti ?
Vuoi, ch'io accreſca il mio mal coi miei traſporti ?
E 'meglio , ch'io lopporti ,
Che ſe perdo ogni bene , ogni ſperanza , 1
La virtude mi reſta , e la coſtanza ..
Meng. Ah piangere mi fate !
1
Più relifter non poſſo a un tal dolore , ( piange
Proprio il voſtro parlar mi piomba al core .

S CE N A X.

SANDRINA , E DETTI ..

' U piangi , ?
Sand.Teipi Ehangi
si si :, Bernardone?
Mi è nota del tuo pianto .
Quella rara bellezza,è un grande incanto,
Mar. ( Ecco un'altra inſolenza ,
Oh vi vuole una grande ſofferenza ) !
Meng. Va via
Sand. Voglio ftar qui .
Ming. Va via ti dico ..
Sand. Di reftare , e d'andar padrona io ſono .
Meng. Vattene impertinente , o ti baſtono .
Sand. A me bafton ? baſtone
A una donna mia pari ? ... Ecco il padrone .
(.con allegrezza minacciandolo
SCE NA XI.
1
IL MARCHESE , E DETTI,

'12.Mér. A Non ho cor di ſoffrire ,,


Di dedervi a patire .
Mar. Oh me felice !
Se davvero lo dice il mio teſoro ,
Dalla conſolazion ſento ch'io moro ..
Sand. ( Un' altra novità ) . .
Il Mar Sol per far prova . !
Della voſtra coſtanza ,
ATTO SECONDO : 209
: Vi ho dato un tal tormento ,
Siete buona , vi credo 9 e ſon contento .
Mar. Ah reſiſter non poſſo a tal dolcezza . piange.
Meng. Al che piango ancor jo per tenerezza . ( piange.
Sand. Ecco Signor Padrone , ecco le provej
Dalla bella oneſtà della Signora .
Ella Mengotto adora .
Ei conſerva nel ſen le fiamme ſue :
Piangono tutti e due per puro amore ,
E vi fanno Signor , si bell' onore .
11 Mar, Ah perfida ! a varianna , Ah ! Briccone ! ( a Meng,
lo ti farò morir ſotto un baſtone ( al ſuddetto ,
Sand ( Ci ho guſto ) . ( da se,
Mar. Caro ſpolo ;
Non crediate a colei ... 3
11 Mar. Credo a quel che vid ' io cogli occhi miei .
Meng. Piango , perchè ſon tenero , ed umano . ( al Mar,
1 Mar. Vattene via di quà brutto Villano .
Sand . Si vattene , Tu parti :
lo reſto a tuo diſperto.. la Mengi
Meng. Quel di , ch' io ti mirai ſia maledetto . ( a Sanda
Era pur meglio
Ch'io m ' affogaſli ,
Pria che ſpoſaffi
Femmina tal . ( daje :
Signor Padrone
Non le credete ,
Voi lo ſapete
0 Ch' io for leal .. al Mar,
Povera Figlia
Siete tradita . ( Marianna.
Femmina ardita ,
Donna beſtial . ( a Sand, eparte
SCENA XI'I.

II MARCHESE , MARIANNA ', SANDRINA :


Sand. Ignor ; l'avete inteſo ?
Parla' così , perchè d'amore è acceſo ..
Il Mar. Si , si ,, pur troppo è vero ,
Quel che midicon tanti ;,
Voi
210 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Voi ſerbare nel cor gli antichi amanti .
Mar Oimè , 1offrir non poſſo
All'innocenza mia și orribil torto ,
Il Mar Ne io veder ſopporto
Un villano rival dell' amor mio .
Mar innocente fono io .
Sand ( Non vi fidate ) . ( piano al March .
Il Mar. Siere infedel ; più non vi voglio ,andate. ( e Mar,
Mar. Come creder ciò poſſa io non capiſco ) . ( da ſe
Il Mar. ( Deggio uſare il rigor , ma ci patiſco ) . ( da fez

S CENA XIII.

IL CAVALIERE € DETTI .

fay. MA A voi per quel ch'io fento ,


empre più delirate .
Poc' anzi vi moſtrate ,
Perſuafo di me . L'ingann'o voftro
Vi fo toccar con mano ,
Or temere dilei con un viHano .
Sand. ( Ci mancava coſtui ) . 3 ( da se
tl Mar, Li vidi io ſteſſo
Piangeretutti e due ,fol per amore i
Cav. Queſto è un maſſiccio errore .
Pranger chi non farebbe
D'una donna infelice il crudo ſtato .
Voi ſolo avete un cuor barbaro ingrato ,
1 Mar ( Credo che dica il ver ) .
Mar. Spoſo diletto ,
D'un vergognoſo affetto
Mi credete capace ?
Cay . E un penſier rio , ( al Marchi
Che vi maćera il cor,
Il Mar. ( Lo temo anch'io ) .

S CE N A XIV .

La MARCHESA , I DETTI .

Za Mar. Coma moglie ricino, un che ľadora? (el M.


Il Mar,
ti ATTO SE COND .
I Mar. ( Ritorniamo da capo ). ( da ſe,
Sand. ( A tempo è giunta ) . I de se,
Cav, Son Cavalier d'onore .
Mar, Son femmina onorata .
Le Mar. Ma io ſon oltraggiata ,
Sol per cagion di lei,
E fin ſu gli occhi miei
Le parlò con affetto ,
E m'intimò la diviſion del leito . ( al Meri
1 Mar. Anche queſto di più ? Corpo di Bacco !
Me ne faceite un ſacco ! ( a Mar.
Voi portate riſpetto a mia Germana . ( ab 'av.
Voi andate di quà , preſto , lontana. La Mar,
Cav . Che leggierezza è queſta ? ( al Mar.
Mer. ( Omai ſon ſtanca
Di tollerar l'oltraggio ).. ( da fé
La Mar. Via di quà . ( a Mar ,
Mar. Me n'andrò , ( in atto di partire
Sand. Vada a buon viaggio . ( 4 Mar ,

SCE NA XV .

MENGOTTO , E DETII ,
Erdoni . ( al Mar,
Meno P Eedene
Mar. E che :pretendi ? ... ( a Meng.
Meng. in queſto punto
E ' arrivato alla Poſta
Il Barone 1 edeſco ,
Padre della Signora .
Il Mar. ( Ura ſto freſco ) . ( da se
Mar. ( Ti ringrazio fortuna ) . i da te .
Sand ( ffè pavento ) . ( da fei
La Mar. ( Terno di nuovi imbrogli . ( da fe .
Il Mar Non ſo quel che mi faccia ,
Se taccio è mal , peggio ſarà s'io pailo .
Anderò per riſpetto ad incontrarlo . ( in atto dipart,
La Mar. Non ufate viltà .
Mar. Non l'irritate . Cal Marcheſe .
Sand . Statevi in Caſa . ( al Marcheſ
Eav . Ad incontrarlo andate .
Il Mar. Vado i reſto : che fo ? taccio , o favello ?
Che
512 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,
Che riſolver non lo '. Perdo il cervello.
Ho una tefta , che vola , che gira,
Che mi pare un mulino da vento .
Una ruota nel cranio mi ſento,
Che il cervello mi fá ſtritolar,
La paura mi par che m'arreſti,
dovere mi par che mi 1proni.
E all'orecchio diverſi morconi
Suſſurrando mi fan diſperar .

SCENA X VI

MARIANNA , e la MARCHFSA , il CAVALIERE


SANDRINA' , 6 MENGOTTO .

Le Mar. POrgia quel che fi ſpaccia ,


Effere un impoſtore , maquand'anche
Foſs' egli tal , lo dico , e lo prometto ,
Lungi dovrete andar da queſto tetto . ( parte
Cav. Non temete -di lei fiate. ſicura ,
Che padrona farete in queſte mura . ( parte ,
Sand. Il padron non vi vuol , già lo ſapete, ( parts i
Meng, Qui dovrete ieftare , e ci ſtarete . ( parte
S CE N A XVII.

MARIANNA ', poi it MARCHESE

Arla
Mar. P lo confido nel Cielo , ed ho fperanza:
Che premiata ſarà la mia coſtanza ..
Il Mar: Ecco vien voftro padre ,
Mar. 0 caro ſpoſo ,
Non ci vegga nemici'.
II Mar. A lui non dite
Tutto quel che paſſato è fra di noi.
Mar. Ben voloncieri , e poi ?
IlMar E poi quel che faràvoi lo vedrete.
Eccolo ( non vorrei ... ) per or tacete :

SCE .
ATTOSE CONDO : 213
SCENA XVIII,

Dal fondo della Scene fi vede venire il COLONELLO TO


deſco , veſtito da Ufficiale , accompagnato da varj Sol
dati , fra quali vedek TAGLIA FERRO Corrariere, che
per riſpetto ſta indietro , & non.parla , e deti

Col. ( a ) T Ntertenigher diener, ( Saluta ilMarch :


' Il Mar. Servo Signor,Barone .
Mar. ( Ah non ardiſco ...
Eppure il cor mi ſento .
Giubilare nel ſen , per il contento ) . ( da fe.
1 Col. Dofe ſtar figlia mia ? ( al Marche
Il Mar. Quella è Signore .
Mar. Eccomi a voſtri piedi , o genitore . ( s'inginocchia
Col. ( 6 ) VVas iſt? Mariandel .
Edel fraul Frai fraule ,
Che affer Patre Barone , e Colonello ,
Contatina feftir , portar cappello ?
* Il Mar. Dirò ... per verità ..
Sin dalla prima età ci ha preſo afferto ,
Si è veſtita così .per fuo diletto . al Col.
Non è vero ? (a Mar.
Mar. E ' veriſſimo .
Il Mar. Star contento , Signort ( d Cor.
Col. Star contentiſſimo,
( c) Ah Mariandel mainttori
( d ) Es erfreiet mich des fen
Herrn gute gheſundait .
Il Mar. ( Non lo , che Diavol dica . ) (da foi
Mar. Signor . Sono allevata
Fra gente Italiana,
La Tedeſca favella ancor mi è ſtrana .
Col. Jo taliano parlar ,
Benchè Italia mancar povanqich annis.
Il Mar. Zovanjich , che vuol dir ?
Gul. Zovanzich , non capir ? Star anni aſpetta :
Coo

( a ) Servitor divotiffimo . ( b ) Che coſa è Marianne ?


Voi nobile , e libera Signora. (c ) Mia cara , ( d ) Menu
rallegro , che in piacer fia di voi .
214 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA .
Come dir quando ſoffia v'v ', ( colla bocca fe come
( il vento .
Il Mar. Daver non vi capiſco .
Col. Come dir
Quando ftar nave in mar .
E ſoffia per andar ? ( impazientandoft.
Il Mar. Vuol dire il Vento ,
Col. Plural come dir ?
Il Mar. Diconfi i Venti .
Col. Jo , da Italia mancar ſtar anni venti.
Il Mar Bravo , bravo . Signore
Mar. ( Ho piacer, ch'egli ſia di buon umore ) .
Col. Je ſtar poche malate ;
Per fiaggie faticate ,
Che nix letto dormir ſtar notte (a) train ;
A fer tu Brandvain ? ( al Mar,
Il Mar, Che coſa vuole ?
Col Brandvain non afcr .?
Il Mar. Niente capir .
Col. Tartaifle , come dir ?
No laver mi ſpiegar ...
Aſpertar , aſpettar .
Quel che pozzo impenir come chiamar ?
Il Mar, Acqua .
Col. lo .
Il Mar. Vol dell'acqua ? ( al Cole
Col Nix, nix ; come tu dix ,
Albero , che far vin :
Il Mar, Si chiama vite .
Col. Jo , beffore mi fol dell'acquavite ,
Il Mer ( Si ha da får ad ir tender lo
Una bella fatica ). Si, Signore ,
Voi ſarete fervito ;
Ho in genere di ciò coſe perfette .
Mar. Andrò ſe lo permette
tl mio caro marito ., anderò io
Prontamente a ſervire il padre mio .
Il Mar, Si andate pur ( Mar volendo partire palla nel
(mezzo per di dietro al Colonello .
COL, Mariandel . ( a Mar, che la trattiene .
Mi dir ; Herr tuo marito ,
Per
( 2 ) TIE
ATTO SECONDO ,
Per ei ſtar amoroſo .
Mar. Ah sì il mio caro ſpoſo
Aide per me d'amore,
E contenta fon jo del ſuo bel core .
Sono allegra , ſon contenta
Delo ſpoſo che mi adora .
Ma più lieta ſono ancora
Che venuto è il genitor .
Oh marito mio bellino i
Padre mio caro carino !
Ah mi brilla il cor nel petto.
Che piacere , che diletto !
Benedetto chi diſpone ,
Viva , viva la ragione ,
Della pace del mio cor . ( parte

S CE N A XI X.

Il MARCHESE , ed il COLONELLO .
Col. ftar anch ' ie contente
J Per Ghenero (a) Marggraf , gutt , onorato :
( al Marcheſe
Il Mar. ( Non ardiſco di dir quel ch' è paſſato ) .
Col. In tutta mia famiglia ,
Non affer , che mia biglia ,
E foler ti donar per teftamento ,
Germania Baronia C
E Reggimento di Caffaleria .
Il Mar. (Ah , si , si , con Marianna
Voglio pacificarmi;
Non vo' per geloſia precipitarmi ) . ( da fe.
Col. (b) Herr Landſmann . ( chiamando il Marck
Il Mar. Signore .
Col. Per fiaggio cavalcato
Star poco rofinaco
E con ſtiffalli non poter più ftar.
Il Mar. Andiamo. In caſa mia può comandar ,
Col. E affer anche appetito .
Il Mar. Venga , venga con me. Sarà ſervito .
Col. , Fianzen ,paſtetnon foler Rind .
(a ) 'Marcheje , buono .( b) Signor Patriottee
( c) Paſticcio di Fiandra ,
216 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
-Rindflaſch mi piacer ,
Rindfleiſch non capir ?
( a ) Ah Tartaifle come dir'? ( con irai
Carne ſtar de beſtia groſſa . placido .
Che affer corni , e non portar .
Rind Tateſco , Rind chiamar , ( con forza :
Maledetto , non faffer ? ( con ija ,
Quando terra ſeminar
Chi ſtar beitia , che tirar ?
Non ſafer mi ſpiegar,
Jo , ftar Manze , jo trofato , ( con allegria ,
Carne Manze pone ftar .
Lelle , rofte fol mangiar . ( partono tutti.dur

S CE N A X X ,

CAM E RĄ.

N CAVALIERE , MENGOTTO .

Meng. He colpette di Bacco Ayran finito


D'inſultar la padrona .
Cav: Se il Tedeſco
Sapeffe tutto quel che a lei fu fatto ,
Vendicarfi vorrebbe ad ogni patto .
Meng. Egli tutto ſaprà .
Cav . Come ?
Meng. Il Soldato ,
Tagliaferro chiamato ;
Ora , in queſto momento
Informa il ſuo padron .
Cav. Ma il Corazziere
Tutto dir non ſaprà :
MeneEiTutto ,to
di quan tuttiffimo:
Ċ pallato e informatiffimo :
Cav. Da chi ?
Meng. Vel dirò io :
Tutto il merito è mio .
lo fui che il Corazzier, di queſte Donne
Ho informato dall' A per ſino al Rome :

( a ) Ah Diavolo ,
ATTO SECONDO ( 117,
Cav. Anche di mia conforte ?
Meng. Anche di lei .
Cav . Oh Cieli ! non vorrei...
Sciocco , ſenza giudizio :
Naſcerà , lo prevedo , un precipizio , ( parte

SCE NA X XI.

MENGOTTO , poi MARIANNA


MARCHEȘE, , poi SANDRINA
poi il COLONELLO " NA ,, poi.
il.

Aſca quel che fa naſcere .


Meng. Naho fatto,
e lon contentor
E di quello , che ho fatto , io non mi pento .
Mar. Ah Mengotto io ſon felice ,
: ll mio ſpoſo mi vuel bene , il
Ed a rendere mi viene
Più felice il genitor.
Meng : Sono anch'jo per voi contento ,
(Non fanulla , aquel ch'io fento ,
Dello ſdegno, e delfuror .)
Sand . Mi conſolo mia Signora , (
E vi prego a perdonarmi.
Mar. Tutto ,tutto vo' ſcordarmi,
Voglio amarvi di buon cor, .
Il Mar. Accettate o cara ſpoſa
11 mio giuſto pencimento , 13:37 ; Isa
E le ſcule vi preſenta
Della mia germana ançar a : is . V
Mar , Tutto ,tutto mi ho ſcordare are un
Sol mi è caro - iliyoftro amore
LA Pi di degno non s' aceepdo 21
La ſpietata , e cruda face o 16.74
1
E viviam felici ognor . pace:
Col. Ah Tartaifle , coſpettone
Star Tateico , ftar Barone
Star Soldato , Colonello ,
E flagello . foler far . .. ?? 10'i
Mar. Padre mio , che cafa èrarod b bora
Cok Chi Mariandel ſtrapazzato ,
Per mia Spata fol mazzar :
K Mar )
Gold. Drammi Giocofi Tom . II.
M118 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA,
ar,
Ah vi prego di non far .
Il Mar.
Meng. a3.a E le gambe traballar ) . ,
Sand.
Col: Chi ftar queſta ? ( accennando Sard ,
Mar. Star Sandrina .
Col. Ti ſtar razza malandrina ,
Che Mariandel ſtrapazzar . ( minaccia Sand .
Sendo Ahi, ajuto .
Mer , Per pierà ( trattenendo il Col.
Non mi ha fatto alcun diſpetto ,
E le porto tanto affetto ,
Che un bacino le vo ' dar . ( bacia Sand .
Col. Chi ftar queſto ? ( accennando Meng.
Mar. Star Mengotto .
Col. Tu mia figlia maltrattar . ( minaccia Meng.
Fol Mariandel fendicar ,
Meng. Chi m'ajuta ?
Mar. No , Papa , ( trattenendo il Col.
M'ha voluto ſempre bene ,
Nè mi pollo lamentar .
Col. No ſtar queſto , no ſtar quella ?
De marito ftat forella ,
E con lui foler sfogar ( minaccia il Marcheſe
IlMar. Ah Signore ... ( con paura .
Mar. No , non fate . ( trattenendolo ,
Vel proteſto v'ingannate .
Non mi poſſo lamentar .
Col. Non ſtar vero . ( Mer,
Mar. No , Signore .
Col, Se Fillano m'ingannar,
Foler teſta a ti tagliar . ( minaccia Meng.
Meng. Ah ſoccorſo !
Mar. Per pietà ( trattenendolo..
No , Papa ,
No , non fare ,
Perdonate .
Marianna ,
Poverina ,
Vel domanda in carità .
ATTO SECONDO 39
Col. Pichilina ,
Star bonina
Foler grazia ti donar ,
Foler tutti perdonar .
Tutti , Viva , viva , pace , pace ,
Non più in guerra li ha da ftar .
Quel ch'è ſtato ftato fia ,
Ed invidia , o geloſia ,
Non ci venga a difturbar ;
Viva , viva , pace , pace ,
Non più in guerra li ba da ſtar ,

Fino dell' Atto secondo a

K 2 ATTO
20 LA BUONA FIGLIVOLA MARITATA .

ATTO TERZO .

SCENA PRIMA .

Norte .

Camera con tavolino , è ſedie e ſopra il tavolino


una botteglia di Roſoglio , e bicchieri , e lumi.

I MARCHESE , ed il COLONELLO con pipe fumando


é Jedere piello il lavolino .

'Il Mar. Osì è Signore


COS Vi è ſtato del rumore ;
Ma alla vostra venuta
Tutto è diffipato ,
E confeffo , che a torto ho fofpettato :
Col. O cofpette di bacche
Tu after pone tabacche ;
E affer pon Brandevain . ( verſa il Rofoglio nei
( bicchiere
Il Mar. Certo , che il Roſolino
Di Bologna è perfetto , e ſo , che piace
Ai Signori Allemani.
Col. Viva mio General . ( bevei
Il Mar. Viva mill' anni .
Vo', ſe vi contentate ;
Alla voſtra preſenza .
Staſſera radunar diverfa gente ,
E i ſponſali firmar ſolennemente :
Col. Jo . ( fumando ,
Il Mer. Con queſta occaſione .
Di preparar deſtino
Un piccolo feſtino , e ſperero ,
Che voi , Signor , l'aggradirete.
'Col. Jo .
Il Mar. Vo' dunque a prepararlo .
Con licenza , Signor . ( Voʻcoltivarlo ). ( parte,

SCE .
ATTO TERZO ,

SCENA II .

IL COLONELLO , POI IL CAVALIERE , E LA MARCHESA .

11 COLONELLO ſeguita e fumare , e verſa del Rofoglio


nel bicchiere ,

Cav . IgnMore
ia moioglvi preſento
ie , e voſtra ferva ,
Che del genero voftro è la germana . ( al Corte
La Mar, Per fervirla Signor. ( ma alla lontana ) .
Col. Ontertienigher diener, ( cavandofi il cappello sa
( luta la Marcheſa .
Cav. Se mai a voſtra figlia ,
Aveſſe dato diſpiacere anch'eſſa ;
Amica or fi profeſſa ,
E di voi , e di lei ſinceramente .
La Mar. Si Signor , cosìè. ( forzata mente ) ,
Col. ( a ) Gute nachte meine herren . Ć
Brandev yain foler? ce
Cofferiſ il Roſoglio alla Mer.
Le Mar, Bene obbligata ,
Mi permetta Signor , ch' io lo rifiute .
Col. Tartaifle ; befer jė . Per tua ſalute . ( bove ,
La Mar, Viva Voflignoria ,
Mi permetta , Signor , deggio andar via.
Col. Foler bene a tuo fpolo i
La Mar. Oh Signor si !
Cav . No , gli potreſte dir'; così , e cosi ,
La Mar. Credimi a te fedele ,
Serbami il primo afferto,
E un cor da te negletto ,
Ritorna a conſolar
i Di me più fida amante ,
No, che trovår ngn puoi;
) All alma mia tu puoi
La pace ridonar.

th K.9 4 SCE

( a ) Buona notte mici Signori .


222 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA ,

SCE NA III .

Il CAVALIERE , ed il COLONELLO

bav. Panadarelor min pooroppe cei mai oratiora.( al com


Col, in Italia mi ſtato
E ſempre affer trovato ,
Che fter matto Italian per geloſia . ( partei
Cev. Ah pur troppo è comun si gran pazzia .
Deh per pietà ceſſare
Di più parlar , .che omai
Son tormentato aſſai;
Più non ho pace in me .

SCE NA IV:
SALA .

# MARCHESE , - MENGOTTO :

Mar. là fai quel che ti ho detto ,


Vattene immantinente ,
Tu pur cçll'altra gente , e fa , che tutto
Sia lefto pel feſtino ,
E che le coſe vadano a -puntino .
Meng. Farò non dubitare
Quanto mi comandate. Ah si Padrque ,
Sono anch'io conſolato ,
Che alfin pacificato
Siate colla ' Padrona ,
Ch'è per voi si amoroſa , e cool buonan
Il Mar. Baſta così , va via ,
Va a far quel , che ci ho detto ,
Meng. Si Signore ,
Faro l'obbligo mio ;
E vo' ballare , e vo' faltare anch'io .
Allegramente
La pace è fatta ,
Oh quanta gente
S'ha da mvitar
Che .
ATTÓ TÉ R ZO :
Che bel piacere
S'ha da godere ,
S'ha da ballare , .1
S'ha da faltar ,

SCE NA V.
Ü Il MARCHESË , e poi MARIANNA :
Il Mar. 'Uı veramente un pazzo ,
FU Il cor con i ſoſpetti
A tormentar ſin'ora .
Ma chi la poi , s'io fia guarito ancora.
Mar, ( Ecco lo ſpoſo mio . Chi mai fa dirmi
Se fcacciata ha davver la geloſia ?
Dubito , che vi ſia nel core il tarlo ;
Con un po d'artifizio or vo'provarlo ). ( da ſenon ved
Il Mar. Si , si mi ſon chiarito .
Più non voglio impazzir , come ho impazzito .
Mar. Marcheſe . ( chiamandolo ,
Il Mar. Oh ſiete qui .
Mar Son qui da voi
Perchè vo ', che fra noi parliamo un poco :
Nl Mar. Gioja mia , a tempo , e loco ,
Ci potremo parlar ſecretamente ;
Ora a ftare penſiamo allegramente ..
Mar. Lo ſo , che il mio fpofino
Preparato ha un banchetto ,
Ma in mezzo all' allegria ,
Non vorrei , che tornafle in geloſia ,
1 Mar. O no , non vi è pericolo
La geloſia deteſto ;
Più geloſo non ſon ve lo proteſto :
Mar. Se lo dite di cor , di più non curo ,
1Mar. Ve lo dico di cor , ve l'afficuro.
Mar. Come mai credenti infida
La tua tenera conforte
Se per te un'amor più forte ,
Non mi ſeppi immaginar .
I Mer. Già lo ſo che tu ſei fada :
E che aveſti un' alma forte 9
Ma incontrar yo'pria la morte ,
Che di te mai dubitar,
K4
224 LA BUONA FIGLIUOLA MARITATA :
Mer. Volgi a me quel volto amabile ,
E conſola queſto ſeno
Il Mar, Ah quel viſo tuo adorabile ,
Il mio cor fa venir meno .
Mar. ) Ah mia vita , ah ben mio ,
az Che dolcezza provo , oh Dio !
Il Mar.
) lo milento a liquefar .
Mar. Mi farai più fimil torto ,
Dubitando di mia fer
Il Mar. No , mia gicja , mio conforto ,
Queſto cor tutto è per te .
Mar. Dammi, via , la tua manina .
Il Mer. E cu dammi il coreſino ,
Mar, Ah ſurbetto -malignetto !
Il Mar. Ah furbetta -malignetta !
4.2. Oh che contento
Prova il mio cuore !
Già l'alma ſento
Piena d'ardore ,
Che le mie viſcere
Fa giubbilar.

SCEN A ULTIMA

TUTTI.

CORO C :S

A Cecchina fortunata
L fui G
Or Marianna maritata ;
E'bonina ancora più .
Imparate , voi zitelle ,
Eller' buone in gioventù
Che non baſta Peffer belle !
Neceſſaria è la virtù .
:: , s '... 1.4 90

Fine de Drammen ,
citit' 17'rvisini
But 1.150
RE I MPRIMATUR.

Vicarius Generalis S, Officii Taurini .

V. Canonica AA . LL . P.

V. Se ne permette la riſtampa

GALLI per S. E. il Sig. Conte CAISSOTTI di S. Vittoria


Gran Cancelliere .

TORINO , PRESSO ANTONIO BUSSANO

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